4 aprile 2010- Dal Vangelo di Giovanni
Transcript
4 aprile 2010- Dal Vangelo di Giovanni
Parrocchia S. Gabriele dell’Addolorata – Pescara 29 marzo-4 aprile 2010 Parrocchia S. Gabriele dell’Addolorata – Pescara 29 marzo-4 aprile 2010 Preghiera Dal Vangelo di Giovanni (6,55-56) Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui Signore, quando avrò fame, mandami qualcuno che ha bisogno di mangiare; quando avrò sete, mandami qualcuno che ha bisogno di acqua; quando avrò freddo, mandami qualcuno che ha bisogno di calore. Quando soffrirò, mandami qualcuno che ha bisogno di consolazione, quando la mia croce sembrerà pesante, fammi condividere la croce di un altro; quando mi sentirò povero, mettimi al fianco qualcuno più bisognoso di me. Meditazione Dio ha amato il mondo in maniera tale da dare il suo Figlio Gesù. L’inizio del cristianesimo è consistito in un dono. Gesù Dio è diventato uno di noi, uguale a noi in tutto, eccetto il peccato. Egli ha ripetuto continuamente: “Amatevi come io ho amato voi”. E come ci ha amato Gesù? Si è fatto il Pane della Vita. Si è fatto un pane vivo, affinché voi ed io potessimo mangiarne e viverne. Si è fatto così piccolo, così debole, giusto un pezzo di pane, per soddisfare la nostra fame di Dio. Sapeva che non saremmo mai stati capaci di amare Dio suo Padre, così come lui ha amato noi. Per questo ha scelto il pane, il più semplice dei cibi. Quel che un bambino è in grado di mangiare, è anche in grado di capire. Così egli ha trasformato quel pane nel suo Corpo e ha detto: “ Se non mangerete la mia carne e non berrete il mio sangue, non potrete vivere”. Noi ne abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno del Corpo di Dio per essere capaci di amare il Padre suo e per amarci a vicenda. La gente poi ci accetta meglio, perché ha fame di Cristo. Non sente bisogno di noi, ma di Gesù. Per questo ho detto che le nostre suore, le Missionarie della Carità, non sono degli assistenti sociali. Esse sono dei contemplativi del cuore del mondo, perché le loro vite sono intessute di Eucaristia, perché esse toccano Gesù sotto le apparenze del Pane e lo trovano nei miseri panni del povero. (Madre Teresa di Calcutta) Quando non avrò tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento, quando mi sentirò umiliato, fa che io abbia qualcuno da lodare; quando sarò scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare. Quando vorrò che gli altri mi comprendano, dammi qualcuno che ha bisogno della mia comprensione; quando avrò bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi; quando penso solo a me stessa, attira la mia attenzione su un’altra persona. Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli. RICORDA Nella Santa Comunione abbiamo Cristo sotto le apparenze del Pane. Nel nostro lavoro, lo troviamo sotto le apparenza della Carne e del Sangue. Ma è sempre lo stesso Cristo. Ricordiamoci di pregare per tutte le attività di evangelizzazione (Cellule, Seminari, Evangelizzazione di Strada, Progetto Alpha) e per il nostro vescovo.