Costruire una barca? Un gioco da ragazzi!

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Costruire una barca? Un gioco da ragazzi!
Formazione
Sebastiano Ercoli e Andrea Ratti, Dipartimento INDACO, Lecco Innovation
Hub, Politecnico di Milano – [email protected]
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GIUGNO 2013
Costruire una barca?
Un gioco da ragazzi!
Il 6 e 7 aprile
scorsi, nell’ambito
delle iniziative per
celebrare il 150°
anniversario della
fondazione del
Politecnico di Milano,
è stata organizzata
presso i laboratori
del Dipartimento di
Design una serie di
workshop didattici
dedicati al mondo
della nautica e
rivolti a bambini e
ragazzi delle scuole
elementari e medie
L’
iniziativa, dal
titolo “Costruire
una barca? …un
gioco da ragazzi!”
è stata curata e coordinata
dal prof. Andrea Ratti del
Dipartimento di Design,
co-direttore del Master in
Yacht Design del Politecnico
e da anni impegnato in
attività didattica e di ricerca
nell’ambito dei materiali e
delle tecniche di produzione
nautica. Tali ambiti sono
stati il fulcro dell’evento,
nell’ambito del quale i
partecipanti hanno avuto la
possibilità di prendere parte
alla costruzione in scala reale
dello scafo e della coperta
di una piccola imbarcazione
facendo ricorso a moderne
tecniche produttive, così
come contribuire alla
realizzazione, sempre al
vero, delle vele della stessa
imbarcazione. L’evento ha
avuto un grande riscontro di
partecipazione, coinvolgendo
nelle giornate di sabato e
domenica oltre 350 bambini
e ragazzi di età compresa tra
i 7 e i 13 anni con relativi
accompagnatori. Entrambe
le giornate sono state aperte
da una lezione plenaria della
prof.ssa Silvia Piardi, direttore
del Dipartimento di Design e
direttore del Master in Yacht
Design oltre che appassionata
velista. La lezione, facendo
ampio uso di immagini, ha
introdotto bambini e ragazzi
al tema nautico, spiegando
come “andar per mare” non
significhi solo imparare ad
andare in barca a vela, ma
anche stare insieme agli altri,
fare amicizia, condividere
momenti di vita, imparare a
conoscersi e diventare bravi.
Dopo la teoria, la pratica:
grazie a una efficiente
organizzazione dell’Ufficio
Comunicazione di Ateneo e al
coinvolgimento di un nutrito
gruppo di professori, tecnici
e ricercatori del Dipartimento
di Design, i bambini hanno
dato inizio alle attività di
workshop. L’evento è stato
articolato in cinque laboratori
didattici, dove i ragazzi
hanno potuto giocare, toccare
con mano e sperimentare
tecniche produttive di una
piccola imbarcazione, ma
anche disegnare e costruire
modelli, comprendendo in
modo divertente i principi alla
base del funzionamento di una
imbarcazione. Ad arricchire
il tutto la collaborazione non
solo della rivista Focus Junior e
del Museo della scienza e della
Il Politecnico compie 150 anni
Fondato nel 1863, il Politecnico di Milano è la più antica università milanese.
In principio era previsto unicamente un corso di studi in Ingegneria, cui
fu affiancato dal 1865 un corso in Architettura. A partire dal 1993, è il
primo ateneo italiano a attivare un corso di laurea in Disegno Industriale.
L’importante traguardo del 150° è celebrato con un intero anno di eventi,
seminari, convegni, spettacoli teatrali, mostre, laboratori, lezioni e incontri a
tema con la partecipazione di prestigiose istituzioni culturali milanesi.
tecnologia Leonardo da Vinci di
Milano, partner del programma
di iniziative previste
nell’ambito dalle celebrazione
per il 150° anniversario del
Politecnico rivolte ai giovani,
ma anche la partecipazione
professionale e spontanea delle
velerie North Sails, Elvstrøm
Sails e della sezione di Milano
della Lega Navale Italiana.
Il laboratorio di
costruzione
Il laboratorio nell’ambito del
quale è stata effettuata la
costruzione mediante tecnica
di infusione dell’imbarcazione
El Niño era allestito al centro
del grande atrio dell’edificio
della Scuola del Design. Sei le
squadre, composte ciascuna
da una ventina di ragazzi, che
si sono alternate nelle due
giornate di attività. Durante il
primo giorno è stato realizzato
lo scafo, mentre nel secondo
giorno la relativa coperta.
L’imbarcazione oggetto
dell’esercizio è una nuova
deriva per bambini disegnata da
Matteo Costa e caratterizzata da
Realizzare una vela
Grande partecipazione
e supporto da parte
Costruzione di Modelli
Ulteriore attività che ha
riscosso grande successo
di partecipazione e
coinvolgimento non solo
dei ragazzi, ma anche
dei rispettivi genitori e/o
accompagnatori, è stata
la costruzione di modelli
in scala di imbarcazioni a
vela. Il workshop ha avuto
luogo nel grande spazio del
Laboratorio di Allestimenti,
al centro del quale una vasca
trasparente piena d’acqua ha
costituito il banco di prova
dei risultati finali. A partire
da un piccolo scafo ottenuto
per termoformatura di una
sottile lastra in polistirene,
ogni partecipante aveva la
possibilità di sbizzarrire
– sotto la guida dei tecnici
del laboratorio – la propria
creatività e capacità manuale
nel realizzare con una serie di
semplici materiali coperta e
tuga dell’imbarcazione, albero,
sartiame e vele.
Nodi, disegno e prove
tecniche di navigazione
A differenza dei primi tre
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GIUGNO 2013
delle aziende anche nel
workshop dedicato alla
fabbricazione delle vele, che
ha visto una perfetta sintesi
tra professionalità e spirito
partecipativo del sail-designer
Michele Malandra di North
Sails Italia nella giornata di
sabato che ha poi passato
il testimone domenica al
responsabile della Elvstrøm
Sails Marco Pomi.
Oltre a persone e tecnici, sono
stati messi a disposizione
disegni di progetto e materiali
per realizzare, insieme ai
ragazzi più grandi, le vele del
piccolo skiff che potranno
essere utilizzate non appena la
sarà completato l’allestimento
della barca per poterla
finalmente provare
in navigazione.
Intanto che i più grandi
partecipavano al
confezionamento della vela, i
più piccoli hanno potuto fare
pratica con la realizzazione
di modelli di vele i cui ferzi
erano riportati in scala su
fogli di carta che potevano
essere facilmente ritagliati,
assemblati e colorati.
workshop, in cui le attività si
sono svolte per gruppi suddivisi
in tre turni su prenotazione, i
restanti due laboratori hanno
avuto un carattere più aperto,
sia per quanto riguarda
l’accesso sia relativamente
all’età dei partecipanti. Nel
laboratorio di nodi, con l’aiuto
del personale del Politecnico, i
bambini grandi e piccoli hanno
potuto imparare a riconoscere
e a realizzare i nodi più
comunemente utilizzati in mare
a bordo di un’imbarcazione.
Nel laboratorio di disegno i
ragazzini hanno potuto invece
disegnare, colorare, ritagliare e
costruire modelli in cartoncino
di piccole imbarcazioni a
vela. All’ingresso, durante
la giornata o prima di
lasciare il Politecnico, i
partecipanti hanno avuto
infine l’opportunità di provare
l’emozione della navigazione
a vela grazie alla presenza di
un simulatore gentilmente
messo a disposizione e
gestito dagli istruttori di
vela della Sezione di Milano
della Lega Navale Italiana.
Al termine della giornata
bambini e ragazzi hanno
salutato, un po’ spettinati,
le strutture del Politecnico
dove in un solo giorno hanno
avuto la possibilità di vivere
concretamente tante attività
diverse portandosi a casa un
bel bagaglio di esperienze e
probabilmente una maggiore
consapevolezza nei confronti
delle possibilità di vivere e
rispettare il mare e ciò che lo
circonda.
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una innovativa costruzione in
cui la tradizionale vetroresina
è sostituita da un sandwich
ottenuto utilizzando tessuti
di lino e materiali d’anima in
sughero, il tutto infuso sotto
vuoto con resina epossidica
senza alcun contatto diretto
con i lavoratori, in questo caso
i ragazzi, che hanno potuto
divertirsi nel maneggiare
senza rischi tessuti naturali,
pannelli di e sughero e curiosi
materiali per la realizzazione
del vuoto. Come sempre grande
la disponibilità mostrata
da un pull di aziende che
molto volentieri ha messo
a disposizione materiali,
tecnologie, competenze e
tecnici per concorrere al buon
esito dell’evento. C&C Milano
ha infatti abbandonato per due
giorni le passerelle dell’alta
moda o del settore arredo
per “sporcare” i suoi pregiati
tessuti nella costruzione di una
barca. Airtech, più abituata
a lavorare in questo ambito,
ha scoperto che grazie alle
proprie soluzioni tecniche
persino dei ragazzini sono in
grado di portare a compimento
un lavoro ben fatto. Sika
con le sue resine esenti da
composti organici volatili
ha reso possibile realizzare
un manufatto non solo di
caratteristiche tecniche elevate,
ma di fare tutto ciò in uno
spazio che ha i connotati di
una hall di ricevimento, e non
di un capannone di cantiere.