FPluglio2012 - Punto di Stella

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Fuoriporta
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Periodico indipendente di Vico del Gargano
L’editoriale
* Vigilanza fissa e mobile
* Diurna e notturna
* Servizi di tele e radioallarme
Sede operativa: Vico del Gargano
Viale Cappuccini - tel. 0884.993190
Luglio-Agosto 2012 - ANNO XI - N. 7-8
Redazione: Corso Umberto, 83 - tel. e fax 0884.991075 - Vico del Gargano (Fg)
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VIGILANTES
Territorio vigilato: Rodi Garganico, Ischitella,
Peschici e Vico del Gargano.
Direttore resp.: Michele Lauriola - www.fuoriporta.info
Tra
fede
e
cultura...
ottimo esordio dell’Amministrazione Amicarelli
di Michele Lauriola
Il Gargano spogliato,
ovvero come “lasciare
in mutande i poveri
indigeni”.
Proseguono gli appuntamenti dell’Estate Teatrale Vichese
Non è il titolo di un
romanzo, ma il tratto
ironico di quello che
stiamo subendo e
subiremo nei prossimi
mesi.
La chiamano “spending
review” (revisione della
spesa pubblica), è
inglese non lo
capiscono in molti...
mentre è certo che la
subiremo in troppi!
Q u a n d o
s e i
c o n s i d e r a t o
diseconomico, cioè
e
Simone
Le Sorelle Marinetti
rappresenti uno
spreco, non hai più il
a Vico del Gargano
diritto a ricevere un
servizio, alla faccia
dello stato sociale...
Confronta i tagli alla
sanità, giustizia, poste,
agenzie, e via
scorrendo. Se poi hai la
sfortuna di abitare a più
di 100 km. da Foggia, di
avere una certa età e di
non possedere un
mezzo di locomozione,
allora sei proprio fritto.
Non so se piangere o
ridere, non so se
continuare a sperare
n e l f u t u ro o
Un giorno, certo,
rassegnarmi come tanti Progetto
a l t r i i n q u i l i n i d e l “Oltre
avrei capito...
Gargano, al fatto che
non si “può far niente”. la Biblioteca” Era il 1960, quando il 22 agosto (Chiesa S. Maria)
Intanto chiediamo che La lettura condivisa
appena diciottenne, il a Vico del Gargano
vengano cancellate con ambiente, musica mio vecchio prozio presenta
il suo libro:
spese e privilegi delle
e gastronomia
di Grazia D’Altilia “Il male curabile”
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L’opinione
di Tommaso Pio Dell’Aquila
Le attuali condizioni
del mercato del
turismo, che mette in
concorrenza luoghi che
sono tra loro molti
distanti, non
consentono più forme
di sviluppo spontaneo
come si sono verificate
agli albori del turismo
moderno fino agli anni
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(Anche) Made in Vico
Saranno (già) famosi
L’evidenza della crisi
economica in Italia è
rilevata anche dalla
ricerche statistiche che ci
dicono che sono le giovani
generazioni a pagare il
prezzo più alto: poco più
del 60% dei giovani lavora
e la metà di questi in
forma precaria. La crisi
sembra non dare
speranza ai sogni dei
ragazzi. Ma come capita
nelle più belle favole,
esiste sempre una
testimonianza di luce che
si fa spazio, anche se con
fatica, nel buio del
pessimismo. Per una
volta, noi vichesi non
dobbiamo guardare in
altri posti, ma cercare in
casa nostra questa bella
storia fatta di musica e
passione. Una
testimonianza da cui
trarne esempio.
Qualche anno fa, come
tanti del nostro paese che
finiscono la scuola
superiore, un ragazzo è
partito per Milano con la
sua tastiera e la “fissa dei
numeri” come dice lui,
per cercare di diventare
quello che ha sempre
voluto essere. Sempre in
continuo movimento, tra
un concerto e un esame,
tra lo studio dei libri e lo
studio di registrazione, tra
lezioni da seguire e lezioni
da impartire, mai una
pausa che non fosse una
riflessione per capire
dove migliorare. Con
l’idea che il tempo che
passa non si può
recuperare, ed ogni
attimo che non serve a
co st r u i re l a p ro p r i a
missione è un passo
indietro, non si è mai fatto
abbattere dalle difficoltà.
Il suo era un sogno di chi
non si accontenta. In una
grande città, dove si
confrontano milioni di
persone, se vuoi
emergere serve tanta
abnegazione per coltivare
i p ro p r i ta l e nt i . H a
imparato a farsi
apprezzare da questa
città, a viverla e in un
certo modo a farla sua. È
emerso in una città come
Milano collaborando con i
migliori artisti emergenti
del posto che lo hanno
portato con se a girare
l’Italia. È parte di una
band, i Toxic Tuna, che si
è rigenerata anche con il
suo talento, messo a
disposizione per scrivere
insieme agli altri
componenti la musica e i
testi per il nuovo album.
Non è qualcuno, è se
stesso, cioè quello che ha
voluto essere, e riuscirci
in una società
conformista è
estremamente difficile.
È anche un vichese DOC.
Non nasconde le sue
origini garganiche come
farebbe chiunque vuole
sfondare al Nord, il quale,
il giorno dopo essere
sceso dal treno già parla
con un accento che non gli
appartiene. Non solo
parla vichese ma
pretendete che sia
parlato correttamente
per proteggerlo dalle
contaminazioni. Ha
sbandierato con orgoglio
le sua vichesità a tal punto
da farsi chiamare nel
modo in cui chiamano suo
padre, suo nonno e suoi
zii. È un artista che non ha
preso un nome d’arte ma
ha mantenuto il suo
soprannome: “Lazz
vecchij”.
Sicuramente
avrà dovuto superare
anche le diffidenze legate
a questo aspetto, ma
questo gli ha dato solo
maggiori stimoli per far
meglio.
Leonardo Angelicchio ha
raccolto i frutti del suo
lavoro, e continua a
seminare. Un moto
perpetuo come il tour
della sua band che si è
conclusa il 30 luglio
proprio nella nostra terra.
Si può dire che la sua è
una vita tra la musica e
Vico che non ha potuto
mai conciliarsi fino ad ora.
I Tox i c Tu n a h a n n o
c o l l e z i o n a t o
riconoscimenti e
apprezzamenti
prestigiosi. Hanno vinto
g l i M T V G e n e rat i o n
Contest, sono saliti sul
palco degli MTV Day con
Roy Paci e Africa Unite,
hanno partecipato a
“ItaliaWave”, per un soffio
hanno mancato Heineken
Jammin Festival. La loro
cantante, Ketty è un volto
noto di Deejay TV, Rock
TV, speaker radiofonica
per Radio Popolare e
Rock’n’Roll radio ed ha
partecipato ed è
attualmente in tour anche
con il progetto
“Rezophonic”. In queste
occasioni conosce il
produttore e cantante
Olly Riva, che si
entusiasma del nuovo
progetto dei Toxic Tuna, e
decide di scommetterci
sopra, diventando il
produttore del disco che
uscirà nell’autunno di
quest’anno con il titolo
#cantankettypassa, ma
che noi vichesi abbiamo
ascoltato dal vivo in
anteprima. Criminale, è
l ’a n t i p a s t o g u s t o s o
dell’album, il primo
singolo estratto con tanto
di videoclip, visibile su
Youtube, che interpreta
perfettamente lo spirito
di tutto il progetto. La
band ha una eccentricità
che gli impedisce di
chiudersi negli schemi
preferendo aprirsi ai
piacere di qualsiasi tipo di
ritmo. Il pop si mescola
allo ska – punk, l’elettro
allo swing, il raggae al
funky. Per capire il talento
dei Toxic Tuna bisogna
lasciare andare libero il
corpo all’ascolto della loro
musica che è anche un po’
Made in Vico.
La morale di questa storia
è semplice: non
arrendersi mai e credere
nel proprio sogno senza
mai barattarlo con i propri
affetti. Chi ha partecipato
al concerto ha visto il
sogno di un giovane
compaesano realizzarsi e
capisce quello che ho
scritto. Il 30 luglio scorso,
in piazza San Domenico è
stato una specie di
‘Natale’, dove Leonardo e
la sua straordinaria band,
ci hanno donato una
bellissima musica,
ricambiati dal nostro più
sentito calore. Chi non è
stato presente al
concerto, ha perso più di
una bellissima festa.
Tommaso Pio Dell’Aquila
Goditi la
pensione...
1° Mar. Lgt.
M.A.V.E.
Nicola SGHERZI
Quando Colino mi ha
comunicato la notizia,
abituato a ricevere
sempre telefonate dai Lo ringraziamo nella
paesi extracomunitari, maniera più semplice,
pubblicando la sintesi
dove si recava in missione, della
carriera e dei
h o p e n s a t o a d u n o s u o sua
i s u c c e s s i
scherzo.
professionali.
L’ idea di saperlo in Un vichese che ha saputo
congedo, in verità, è un coniugare la passione per
misto di piacere e di l’Esercito onorando il suo
incredulità, perché la sua nome e quello del suo
energia, la sua positività, paese natìo. Grazie
non dovrebbe mai cessare ancora Colino, da tutti i
di essere al servizio della tuoi amici.
comunità.
E’ nato a Vico del Gargano (Foggia) il 9 maggio 1958, nel
maggio del 1976 è stato ammesso alla frequenza del
32° corso presso la Scuola Allievi Sottufficiali di
Viterbo.
Nel 1977 è stato promosso al grado di Sergente ed
assegnato presso la Scuola Militare di Educazione
Fisica in Orvieto come Istruttore di Educazione Fisica.
Nel 1980 è stato trasferito presso il Reggimento
Artiglieria a Cavallo in Milano, dove è stato promosso
Sergente Maggiore nel 1980. Nel 1981 è stato
trasferito presso il 9° Reggimento Artiglieria Campale
in Foggia dove è stato promosso Maresciallo Ordinario
nel 1987. Nel 1991 è stato trasferito al 5° Battaglione
Genio Pionieri “Bolsena” in Foggia dove è stato
promosso Maresciallo Capo nel 1994. Nel 1995 è stato
trasferito presso il Reparto Comando e Supporti Tattici
“Pinerolo” – 2^ Compagnia Genio Guastatori in Foggia.
Nel 1999 è stato promosso al grado di Aiutante in
seguito denominato 1° Maresciallo, fino a raggiungere
il massimo grado dei Sottufficiali, con la qualifica di
“Luogotenente” il 01\01\2006.
Corsi :
Corso EOD (Esplosive Ordinance Disposal) – GENIO,
anno 1992.
Operazioni militari :
Operazione “Albatros 1” in Mozambico nel 1993-1994;
Operazione “Joint Endeavour” in Bosnia nel 1996;
Operazione “Constant Forge” in Bosnia nel 1997 nel
1998-1999 nel 1999-2000;
Operazione “Vespri Siciliani” nel 1997;
Operazione “Partenope” nel 1998;
Operazione “Joint Guardian” in Jugoslavia nel 1999;
Operazione “Joint Forge” in Bosnia nel 2000-2001;
Operazione “Joint Guardian” in Albania nel 2002-2003;
Operazione “Joint Guardian” in Kosovo nel 2004;
Operazione “Joint Enterprise” in Macedonia nel 2005;
Operazione “Joint Enterprise” in Kosovo nel 20062007; 2008; 2009-2010.
Decorazioni:
Medaglia d’Argento al valor dell’Esercito Italiano;
Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica
Italiana;
Medaglia Mauriziana al Merito dei 10 lustri di carriera
militare;
Medaglia di Bronzo di Lungo Comando;
Croce d’Oro con Stelletta per Anzianità di Servizio;
Croci Commemorative per varie operazioni fuori area;
Croce Commemorativa per operazioni di salvaguardia
delle libere istituzioni;
Croce Commemorativa per operazioni di soccorso
pubbliche calamità;
Medaglia Dancon March; 1 Encomio Solenne; 2
Encomio Semplice; 10 Elogi.
E’ sposato con la Signora Libera DEL CONTE dal 1976 e
ha tre figlie: Nunzia (1978) Antonia (1980) e Leonarda
(1984). E 3 NIPOTI MANUEL – FRANCESCO- BIAGIO.
2
L’eremita
Lavori edili
spazio a cura di Salvatore Vergura
3 LETTERA APERTA AL MIO NIPOTINO CHE NASCERA’
In questo solitario e silenzioso pomeriggio mentre i tuoi genitori stanno
ritornando a casa con te nel grembo, io ho pensato di scriverti questa lettera
aperta. Quando nascerai penso che troverai questo mondo più o meno come
è adesso. Devo confessarti che a distanza di anni sento il peso del tuo arrivo e
il “mea culpa” per non aver, forse, fatto abbastanza per il cambiamento di
questo mondo. Qualcosa l’ho fatta e in certi ideali credo ancora nonostante il
deserto intorno e l’andazzo generalizzato. Sai, sia noi che tu, a sentire i
governanti, abbiamo un debito pubblico di circa 32 mila euro a testa e dopo
le prossime elezioni, dopo questo governo tecnico, penso che la musica non
cambierà. Ho imparato che le cose si cambiano con l’educazione e noto che il
calderone della politica è sempre intriso di corruzione, di scandali, di
malaffare che i più ritengono “normale”. Già, cos’è la norma, se altri
stabiliscono il futuro di altri insensibili e a senso unico?
Per me comunque sarai una gioia come quella, ma anche di più, della nascita
dei nostri sette figli, doni di Dio, che sono oggi parte della società, punti di
riferimento anche per discutere e parlare quando è possibile, visti i ritmi
della vita moderna e di ciò che hanno chiamato progresso e sviluppo quando
si prova “paura” per una vita che viene al mondo.
Non ho trovato mai consenso nelle mie cose e nelle mie scelte e questo
essere controcorrente oggi mi rende fiero di una cosa: cambiare questo
mondo è possibile.
Questo può avvenire quando non ci si vende per un pugno di lenticchie o
perché tutti fanno così, ma quando crediamo nella nostra libertà nel rispetto
e per il bene anche degli altri che spesso non conosciamo.
Il cammino è sempre duro e lungo ma passerò i miei scritti ai tuoi genitori,
che un giorno potrai visionare e magari anche tu mandarmi a quel paese.
Il concetto di azienda/ IL CICLO PRODUTTIVO NELLA TERRA
In un contesto sociale in cui è difficile trovare il concetto (e la pratica) di azienda in
cui moltissimi sono solo raccoglitori delle olive, cioè una monocoltura, altrettanto è
inconcepibile pensare ad un ciclo produttivo nella terra. Ogni azienda dovrebbe
basare l’attività secondo un ciclo produttivo e un ciclo lavorativo che completa e
assicura la produzione. Lo “spezzettamento” di lavoro agricolo succube di altri
impedimenti e/o condizioni genera anche problemi economici e produttivi. Non
solo il clima fa la sua parte in questa terra bella e aspra, ma le ricorrenze sociali e
ataviche legate alle non decisioni imprenditoriali oggi soprattutto “difficili” in questi
tempi (di crisi) difficili.
Sono cominciati i tempi caldi di fine primavera e inizio dell’estate rovente, è
terminata la fioritura dell’olivo, degli agrumi e dei castagni e comincia
l’ingrossamento di questi frutti autunno-vernini. E’ raro vedere qualche campo
arato e/o lavorato in cui trovano posto le fave. Dove si lavora poco la terra pur
essendoci una vastità di spazi e di colture il mio pensiero va a quei giovani che in
questi ultimi tempi si sono incamminati nel lavoro della terra e delle colture
esistenti in essa. Sarebbero possibili moltissime aziende in cui il fattore lavoro
sarebbe al primo posto anche se l’economia in generale dà torto e contraddice i miei
assunti.
Non c’è altro settore in cui pace, silenzio, spiritualità, bellezza e ritmi della natura
sono così evidenti e vivibili. I contadini dovrebbero essere i più religiosi di tanti altri
proprio perché la vita in campagna li mette a stretto contatto con Dio. Così è il ciclo
agrario che una volta iniziava con la semina del grano oggi si può dire che inizia in
autunno con la raccolta delle castagne ed anche con la semina di fave e aglio. Così
diceva un proverbio contadino: “A San Francesco aglio e fave nel canestro”, per dire
che già a inizio ottobre si possono seminare aglio e fave. Lo so, forse parlo di altri
tempi ma io penso sempre a coloro che anche oggi scelgono il lavoro della terra che
è un’attività di vita che io vivo profondamente. Molti giovani potrebbero rimanere
a Vico vivendo di terra e lavorandola e scegliendo valori oggi controcorrente ma
essenziali per la vita dell’uomo e del suo territorio.
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Il responsabile del trattamento dei dati è Michele Lauriola.
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È stata una fulminante scampanellata quella effettuata al nostro condominio, da parte
del personale del gruppo di volontariato delle Giacche Verdi, Venerdì 13 Luglio 2012.
Altrettanto fulminante la visione di un furgoncino pieno di gruppi di 5 contenitori
colorati che venivano consegnati a tutti i condomini in attuazione ad una , per me fino
ad allora sconosciuta, decisione della giunta al governo di Vico del Gargano: dal 1°
Settembre 2012 comincerà in tutto il paese la raccolta dei rifiuti in modalità porta a
porta!
Capriccio della sorte ero l’unico del condominio non in elenco per ricevere il set di
cassonetti! Ma grande è stata la mia gioia nel leggere l’incipit della guida, che
accompagnava la Guida alla raccolta porta a porta, firmata dall’attuale Sindaco di Vico
del Gargano Rag. Pierino Amicarelli.
Ecco la prima prova che Vico c’è! ed alla quale noi cittadini speriamo ne seguano molte
altre!
Come il lettore ricorderà Fuoriporta ha iniziato nell’Ottobre dello scorso anno una serie
di articoli riguardanti l’argomento dei rifiuti. Uno degli obiettivi che la Redazione si era
preposta era quello di informare il cittadino di come il rifiuto dovesse essere
considerato non uno scarto di cui liberarsi in fretta, bensì un bene prezioso. Avevamo
anche spiegato che la migliore strada da intraprendere, per avviare il recupero di tale
bene, fosse quello della raccolta porta a porta.
Ebbene oggi ci è offerta tale opportunità. Approfittiamone! Ripetiamo che questo è il
primo essenziale passo! La strada è ancora difficile ed impervia! Bisogna educarci a
questo tipo di gestione dei rifiuti e per far ciò l’Amministrazione locale ed il personale
della Techno Service, responsabile della raccolta, dovranno svolgere il compito di severi
educatori!
Vico del Gargano si avvia, dunque, verso quella strada virtuosa che è già stata intrapresa
da centinaia di altri Comuni. Strada che ci avvierà alla mèta dello Zero Rifiuti, che come
già accennato si estrinseca in 10 passi che qui ribadiamo:
1. separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. Questo richiede il
coinvolgimento del cittadino chiamato a collaborare responsabilmente in questo
passaggio fondamentale.
2. raccolta porta a porta: la raccolta differenziata "porta a porta" appare l'unico sistema
efficace in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali
superiori al 70%.
3. compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere
possibilmente in aree rurali vicine ai luoghi dove svolgono la loro attività gli agricoltori.
4. riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero
dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.
5. riduzione dei rifiuti: raggiungibile con l’arma del compostaggio domestico, il ritorno
all’impiego di materiali tradizionali per le stoviglie e le bottiglie (ceramica, metallo,
vetro), spingere le autorità competenti al controllo dell’acqua di rubinetto per un suo
utilizzo, ricordando che è più sana e controllata di quella comprata in bottiglia, impiego
di pannolini e pannoloni lavabili, sostituzione dei sacchetti di plastica con sporte
riutilizzabili.
6. riuso e riparazione: ecco una possibile fonte di impiego! Realizzazione di centri per
la riparazione, il riuso dei cosiddetti beni durevoli come i mobili, i vestiti, gli infissi, i
sanitari, gli elettrodomestici, che possono essere riparati, riutilizzati e venduti.
7. tariffazione puntuale: una tariffazione che premi i cittadini più virtuosi e che
incoraggi i cittadini ad acquisti più consapevoli. Negli acquisti rivolgiamo la nostra
attenzione anche a quei prodotti e quelle marche che abbiano tenuto conto del
problema rifiuto!
8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto per il recupero e la selezione dei
rifiuti, così da recuperare tutti quei materiali riciclabili sfuggiti alla raccolta
differenziata ed impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica
pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.
9. centro di ricerca e riprogettazione: serve a chiudere il ciclo virtuoso Recupero,
Riutilizzo, Riparazione, Riciclaggio. Il centro serve per fornire dati di ritorno (feedback)
alle imprese per una riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili (realizzando
la Responsabilità Estesa del Produttore) e a promuovere l’impiego di buone pratiche di
acquisto, produzione e consumo.
10. azzeramento rifiuti: ecco il fine del nostro sogno! Raggiungere entro un tempo,
fissato da molti per il 2020, l'azzeramento dei rifiuti. Noi non vogliamo porci date limite
che spesso non sono raggiungibili. Chiediamo solo uno sforzo di buona volontà al
Cittadino affinché il sogno, innescato dal "trampolino" del porta a porta, divenga a sua
volta "trampolino" per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci
permetta di mettere a segno le scelte corrette per la difesa e la salute del nostro
pianeta.
Sicuramente alcuni punti di questo decalogo non sono di immediata attuazione nella
nostra realtà. Le difficoltà principali derivano dalla mancanza sul territorio di un
insieme articolato, inteso come “rete” o “sistema”, che comprende le principali attività,
le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione,
trasformazione, distribuzione, fornitura e commercializzazione di un prodotto finito.
Sarebbe comunque positivo ed opportuno che l’imprenditoria locale si attivasse ed
operasse per affrontare e rimuovere tutte quelle difficoltà che si frappongono tra noi e
la loro realizzazione.
Sarebbe anche opportuno che l’Autorità locale intervenisse per richiamare l’Autorità
centrale all’ampliamento ed alla efficace definizione della trascurata normativa sulla
Responsabilità Estesa del Produttore, che pone a carico del produttore i costi e gli oneri
dell’intero ciclo di vita dei prodotti.
Comunque sia per adesso non possiamo che plaudire e ringraziare chi ha deciso di dare
inizioalla raccolta porta a porta. Grazie!
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Finalmente è possibile pagare in tabaccheria
anche i bollettini postali:
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Il 16 luglio 2012, presso
L’angolo dei l'Università
degli studi di
Foggia, ha conseguito la
‘Perché?’ Giurisprudenza,
L a u r e a
i n
Gemma
a cura di Gino Monaco
*Il caldo, in questi infuocati giorni d’estate, ha
messo in evidenza, ancora una volta, la necessità
di tenere in ordine e funzionanti, fontane e
fontanine pubbliche. E’ un’ulteriore immagine
positiva che il paese potrebbe offrire...
* Consiglio ai pedoni, di non soffermarsi a
chiacchierare a ridosso di marciapiedi stretti, non
si sa mai! Come pure invito gli automobilisti di
colpo per strada a scambiare “opinioni” con amici
o parenti. In questi giorni è facile che aumenti la
fila delle auto...
*Siamo cittadini o siamo sudditi? La domanda
nasce spontanea dopo la lettura dei giornali di
questi giorni. Taglio e cucito, tasse e balzelli, giro
di vite e cinghie strette. Perché continuano a
chiamarci cittadini?
* I politici si sono rivolti ai tecnici, i tecnici si
rivolgono alle leggi, i “cittadini” subiscono le
imposizioni. Quando vedremo meno auto blu,
meno parlamentari, meno Consiglieri Regionali,
più tagli agli stipendi dei politici? Spero quanto
prima.
* Con l’arrivo dei turisti, il problema dei parcheggi
lungo il corso principale e nel centro storico,
diventa insostenibile. Spero che la nuova
Amministrazione, per la prossima stagione estiva,
riesca a porre rimedio. Perché sino ad oggi
nessuno si è preoccupato seriamente di risolvere
il problema?
*Finalmente è ritornato il teatro nel periodo delle
va c a n ze . E n c o m i a b i l e l o s fo r zo d e g l i
amministratori, ma poco incoraggiante la
partecipazione dei vichesi. Perché?
* Un’idea che vorrei parteciparvi: perché non
installare i pali dell’illuminazione alla prima festa
di primavera e tenerli fino alla festa di S. Rocco?
Con un accordo con l’impresa più vantaggiosa,
potremmo tenere l’addobbo luminoso per tutta
la stagione e quando non è festa, utilizzarli solo il
Sabato e la Domenica. Siamo o non siamo il paese
delle feste?
Grima discutendo la tesi
in Diritto Penale
Comparato "Il caso
Thyssenkrupp
comparatistici in materia
di elemento soggettivo".
Tanti auguri alla neo
dott.ssa da papà
Michele, mamma Rita e
dal fratello Angelo.
******************
Il 23 luglio 2012, presso
l'Università di Chieti G.
D'Annunzio, Mariangela
Gervasio, ha conseguito
la Laurea Specialistica in
Scienze Motorie. Tanti
auguri da papà, mamma
e tutta la famiglia.
******************
L'11 luglio 2012 è nata
Elena Ventrella. Tanti
auguri a mamma Rosa e
papà Giuseppe dai nonni
e dagli zii.
*******************
Esposizione d'arte Artisti
Contemporanei a Vico
del Gargano dal 1 al 12
agosto 2012 in Corso
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19,00 - 23,00 (Ingresso
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Lettera al direttore
Gentile direttore,
in modo molto diretto mi rivolgo, tramite il
giornale, all'addetto incaricato di rendere
pubblico “l'Avviso per la disinfestazione” che
avviene ogni anno nel periodo estivo sulle zone
abitate di Vico del Gargano, dove io abito. Le
chiedo gentilmente di renderlo assolutamente
pubblico, come dovrebbe essere di norma. Infatti,
un avviso così importante e delicato, merita un
attenzione particolare, usando gentilmente un po’
di carta in più magari anche come quelli dei
necrologi con caratteri molto più visibili a tutti.
Inoltre, non meno importante è che vengano
affissi in varie zone del Paese e non solo vicino
all'Ufficio Tecnico in zona San Marco, altrimenti
inutile per l'intera comunità. L'ideale sarebbe far
girare qualcuno per le strade che avvisi del giorno
e degli orari della disinfestazione, come ai vecchi
tempi, come quando lo faceva il carro vecchio
"Paolino".
Concetta Marzano
***************************************
SOGGIORNO CLIMATICO TERMALE ANZIANI
ANNO 2012
Il Comune di Carpino organizza un soggiorno termale
per anziani nella località di RECOARO TERME(VI) nel
periodo dal 18/09/2012 al 02/10/2012.
L'iniziativa ha l'obiettivo di offrire agli anziani la
possibilità di vivere una esperienza culturale oltre che
di svago, di socializzazione e di cure climatiche e
termali.
Il programma prevede il viaggio di A.R. in pullman Gran
Turismo e il soggiorno di gg. 14, con trattamento di
pensione completa e sistemazione in albergo Hotel
Trettenero di Recoaro Terme (VI).
Possono partecipare gli anziani residenti nel Comune
di Carpino, autosufficienti, già pensionati e anche
anziani residenti nei Comuni dell'Ambito Territoriale, e
quindi anche nel Comune di Vico del Gargano, nonché
cittadini che, pur non avendo raggiunto l'età
pensionabile, ne facciano richiesta, con costo a totale
carico e solo se vi è la disponibilità nel mezzo di
trasporto.
Gli interessati potranno contattare la Signora D'Arnese
Antonietta - Responsabile dell’Ufficio Servizi Sociali del
Comune di Carpino - negli orari d’ufficio 0884-900749.
Il Segretario Generale dott.ssa Daniela Dattoli
L'Ass. ai Servizi Sociali dott.ssa Tiziana Casavecchia
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6
dalla prima pagina
di Grazia D’Altilia
Nicola mi mise tra le mani un cofanetto. Una semplice scatoletta di legno
7 chiusa da un gancetto metallico che ricordava l’amo di una comune canna da
di Libero Stefano Miglionico
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D’ARTE
‘
pesca. Quando l’aprii, rimasi deluso. L’amarezza, però, sfumò nell’arco di
pochissimo tempo, perché quasi in contemporaneo m’infilò in tasca due
monete da spendere in vista dell’imminente festa della Madonna del
Carmine, spiegandomi che un giorno avrei compreso.
Lo conservai in nome dell’affetto che nutrivo per lui più che per il desiderio di
capire. Non ero un tipo particolarmente curioso, né amavo rincorrere
spiegazioni per dissolvere misteri. Per questo, infilato nell’ultimo cassetto
del comò, dimenticai assai presto la vecchia cartolina e quell’altrettanto
vecchio biglietto che assicurava un posto su di un piroscafo diretto in
America e che costituivano in realtà gli unici oggetti racchiusi all’interno
della scatoletta.
Me ne ricordai un paio di anni dopo, quando ormai zio Nicola non c’era più.
Quasi d’istinto, comprai una cartolina che illustrava più o meno il medesimo
scorcio del lungomare di San Menaio che compariva in quella custodita nel
cofanetto, dove poche abitazioni costeggiavano la riva, risaltando piccole ed
essenziali accanto al maestoso Hotel Bellariva, che sembrava, invece,
spadroneggiare sul mare e sulla pineta come un tiranno buono. Quasi
d’istinto, prima di rinchiuderla e assicurarla dal gancetto che ricordava l’amo
di una comune canna da pesca le comparai, notando che nonostante
qualche decennio quel tratto di costa non era cambiato poi molto. L’Hotel
Bellariva conservava il primato di supremazia e poche altre costruzioni si
erano aggiunte. Di diverso l’esplosione della moda di farsi il bagno, cosicché
nel cartoncino rettangolare, diversi bagnanti animavano la spiaggia tra gli
ombrelloni smossi dalla brezza marina. D’istinto le comparai perchè in preda
a un forte senso di nostalgia che già avevo ancora prima di partire. Perché
partivo. E quando giunsi a destinazione, all’interno del cofanetto che portai
con me, come fosse una reliquia, infilai anche il mio biglietto di treno Quello
che mi portò in Germania, perché lì si guadagnava bene e si potevano fare
“progressi”. Perché da noi in paese non cambiava mai nulla. E ad avere la
terra più bella e il mare ancor di più contava niente, perché da noi era come
avere un esteso deserto e una stagnante palude.
Era il 2000, quando ritornai definitivamente in paese. Come il mio
vecchio prozio Nicola con la gioventù consumata in terra straniera e a
constatare quanto il mondo altrove corre. Nella valigia il suo artigianale
cofanetto. Nelle orecchie le sue parole – certo, un giorno avrei capito.
A giorni sarebbe partito il figlio di un mio parente. Ed era già partito il figlio
della mia vicina di casa…e l’amico…In verità, partivano molti giovani che
appartenevano a quest’ultima generazione. Così come ne erano partiti molti
della mia generazione e di quella del mio prozio.
Un giorno, certo, avrei capito. Aveva ragione. Avrei capito che la vita
è fatta di scelte dolorose, che si è costretti ad abbandonare i luoghi belli
della propria infanzia perché due monete in tasca non sono sufficienti. Ma
forse voleva rinchiudere in quel piccolo cofanetto il suo destino. Quello
riguardante molti giovani della sua generazione. Come a tenere la sorte
dell’emigrazione circoscritta solo ad essi, solo a lui. E di sicuro, non sarebbe
felice di sapere che il suo cofanetto non è più sufficiente a contenere i tanti
biglietti di treno e non sarebbe felice di vedere nell’ultimo moderno scatto
fatto allo scorcio del lungomare di San Menaio come spesso selvaggiamente
il cemento abbia imbrattato inutilmente il selvaggio della sua riva.
Inutilmente, perché si continua a cercare “l’America” altrove e a restarci una
volta che la si è trovata. Non sarebbe felice di sapere che la malinconia resta
ancora accucciata in un angolo di valigia, che il “progresso” da noi è come
una vecchia rete di pescatori, piena di così tanti strappi da non trattenere
pesci. Non sarebbe felice e per non dargli dispiacere, forse, io gli nasconderei
la verità. Gli ridarei il suo cofanetto. All’interno il biglietto del suo piroscafo e
la sua vecchia cartolina. Lui lo intenderebbe come un buon segno. Forse
penserebbe che alla sua sfortuna si è contrapposta la fortuna delle
generazioni che lo hanno seguito. La fortuna di restare a casa. Forse,
penserebbe che il suo sogno sia divenuto reale….forse…ma non ne ho
contezza…. Ma anche a dirgli la verità, forse, non si sarebbe scoraggiato, non
avrebbe desistito dal sognare.
I sognatori non si domano.
E lui, come mi era stato raccontato in famiglia, era un grande
sognatore.
Per quel sogno, aveva lasciato lacrime.
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LOGOPEDIA: INFORMARE ED INFORMARSI
“Dove non si sa non si
agisce”... e quanti danni di
possono fare?
Molto spesso mi sono
trovata a rispondere a
domande tipo
“Cos’è la logopedia?”
Più che spiegare
l’etimologia del termine è
bene illustrare, in maniera
pragmatica, di cosa si
occupa, illustrando
l ’a m p i o c a t a l o g o
nosologico, il quale non
tratta solo bambini, ma
anche adulti ed anziani :
(www.alplogopedia.it/do
cumentazione_alp/Catal
ogoNosologico.pdf)
1) Disfonie o turbe della
vociferazione (alterazioni
della voce): (infantili,
adulte, senili -nei
professionisti della voce nella voce artistica -nei
laringectomizzati)
2) Dislalie o alterazioni
della pronuncia
3) Disfagie o disturbi della
deglutizione (infantili,
adulte e senili – in soggetti
con mal occlusioni
dentarie, con oligofrenia p a l ato s c h i s i - t u r b e
n e u ro l o g i c h e ,
meccaniche, post
o p e r a t o r i e
–
alimentazioni vicarianti,
alternative, con protesi )
4) Disfluenze o turbe del
flusso verbale (balbuzie)
5) Afasie o turbe della
codificazione e
decodificazione
comunicativa
6) Disartrie o turbe da
alterazione del I
motoneurone (paralisi
cerebrali infantili encefalopatie
nell’adulto)
7) Turbe comunicative
negli oligofrenici (di
origine genetica, per es.
Down, o acquisite in età
e v o l u t i v a
(meningoencefaliti
neonatali, prenatali, ecc.
- demenziali, per es.
A l z h e i m e r ,
multinfartuali, ecc).
8) Turbe comunicative
nella sordità.
9 )
D i s t u r b i
d e l l ’a p p r e n d i m e n t o
(dislessia, disortografia,
discalculia, disgrafia )
10) Turbe comunicative
da inadeguatezze socioculturali
11) Turbe comunicative
con alterazione della
relazione dualistica
L’ALPU ( Associazione
Logopedisti Puglia), della
quale sono socia, si sta
combattendo molto
co nt ro l ’a b u s i v i s m o
professionale, come
tutte le altre associazioni
regionali . Ogni
professione, in questo
caso sanitaria, ha un
proprio campo
d’intervento, dove studi
scientifici dimostrano
che il trattamento per
elezione è quello
d’equipe, dove, tuttavia,
ognuno ha le proprie
competenze! Sottolineo
ciò perché anche in
P u g l i a l ’a b u s i v i s m o
professionale non manca
Gruppo Saccia
e chi “va di mezzo” è gente
che davvero ha bisogno e
si affida in mani inesperte
che non solo incitano la
sfiducia nel trattamento
ma non risolvono
neanche il problema. Il
gold standard per una
buona riuscita del
trattamento è la triade:
Logopedista, Famiglia,
S c u o l a ( n e l ca s o d i
bambini). E le insegnanti
che abbiamo sono sicura
che non faranno mancare
la loro collaborazione. In
questo articolo di
introduzione mi preme
anche un altro concetto :
l a
p r e c o c i t à
dell’intervento, cioè,
interpretare subito un
campanello d’allarme ed
intervenire! La
logopedista, infatti, opera
solo su diagnosi medica,
c o l l a b o ra n d o c o n i l
Foniatra, Otorino,
Neuropsichiatra infantile,
Neuropsicologo,
Psicologo, Odontoiatra,
Dietologo, Posturologo,
etc.. In collaborazione
con il Direttore, al quale
va il mio più sentito
ringraziamento, abbiamo
pensato di fare una
rubrica e trattare in modo
efficiente ogni patologia
del catalogo nosologico,
per informare ed
informarsi, per mettere in
ev i d e n za g l i a s p ett i
principali ed iniziare a
portare a Vico del
Gargano convegni
riguardanti temi di
interesse nazionale che,
in qualche modo,
coinvolgono tutti! Nel
prossimo mese verrà
trattato il ritardo di
linguaggio, il Disturbo
Specifico di Linguaggio
(DSL) e Disturbo Specifico
d’Apprendimento ( DSA) .
Chiunque avesse
incertezze, dubbi,
curiosità o qualsiasi altra
cosa può scrivermi in
forma anonima
a l l ’ i n d i r i z z o
catia.apruzzese@virgilio.
it . Io ci sono!
Studentessa in Logopedia
Caterina Apruzzese
Non solo...cultura
Un vincitore del Pritzker Architecture Prize entra
di fatto nella storia dell'architettura, conoscere le
sue opere diventa un arricchimento per tutti.
Quest'anno 2012 il Pritzker è stato assegnato a
Wang Shu.
La giuria nelle motivazioni per l'assegnazione del
premio, mette in evidenza che Wang Shu riusa i
valori delle trazioni costruttive locali nella
progettazione contemporanea e come aggiunge
Alejandro Aravena mediante l'uso di materiali di
scarto ricavati dalle demolizioni Wang carica con
una overdose di tempo le sue opere.
Tradizione e tempo sono le due costanti che ci
aiuteranno a leggere il nostro paese.
La mostra nella sala consiliare dal 5 al 25 agosto
vuole essere un momento di avvio per coinvolgere
nella lettura delle Zone storiche tutti coloro che
operano in questo settore.
Gianni De Maso
Gruppo Saccia
...la tua vacanza
sul Gargano!
dalla prima pagina d i g u a d a g n o . A l superflui e ottimizzando
L’opinione
9
di Tommaso Pio Dell’Aquila
paesaggi mozzafiato,
strutture ricettive,
l’organizzazione di
qualche evento non
bastano da soli per
sviluppare ricchezza
ma è essenziale un vero
e proprio piano
aziendale, dove il
territorio stesso è
l’azienda. Esso non
d e v e e s s e r e
considerato solo un
luogo di villeggiatura,
ma una destinazione.
Si devono analizzare
p
i
ù
approfonditamente le
politiche che
conducono alla
d ef i n i z i o n e e a l l a
gestione dei fattori di
attrattiva della
destinazione, allo
scopo di intercettare la
domanda di mercato e
di posizionare l’offerta
in ambiti competitivi
adeguati, rispetto alle
caratteristiche del
luogo. L’esigenza di
integrare all’interno di
un processo strategico
le azioni necessarie al
conseguimento di tale
obiettivo,richiede una
visione manageriale
della destinazione. In
altre parole, qualsiasi
azione fatta su un
t e r r i t o r i o a
destinazione turistica è
un azione di carattere
turistica, che ha
conseguenza positive o
negative sull’intero
settore.
Dialogando con uno dei
più brillanti operatori
turistici del nostro
paese, abbiamo
concepito una linea di
principio della strategia
turistica che può essere
chiamata delle “3 E”.
La prima E sta per
Esperenziale.
L’aumento dell’offerta
e u n a s o sta n z i a l e
indifferenziabilità del
prodotto, portano la
competizione del
marcato a giocarsi
essenzialmente sul
p i a n o d e l p re z zo,
r i d u c e n d o
sensibilmente i margini
c o n t ra r i o s i d e v e
m e t t e r e
i l
consumatore in grado
di apprezzare le
differenze nella
caratteristica di un
prodotto. Il servizio che
esso compra non deve
c o n s i s t e re i n u n a
merce, ma in
un’esperienza capace
d i co i nvo l ge r l o i n
maniera personale.
Qualsiasi attività può
diventare la scena per
una “ esperienza
distinta”, un momento
carico di sensazioni ed
emozioni dove l’utente
non è un passivo
fruitore ma un
soggetto attivo in
grado di trarre un
vantaggio oltre a quello
della semplice
fruizione tecnica. Un
concetto che va oltre
alla semplice qualità
del servizio per arrivare
a toccare l’analisi
approfondita del
comportamento del
singolo utente. La
creazione di valori
aggiunti della fruizione
di un servizio si sta
trasformando in
e l e m e n t o
condizionante della
domanda, fattore
irrinunciabile ed
elemento guida per la
scelta.
Soprattutto in questo
periodo di ristrettezze
economiche, il prezzo
r i m a n e
u n a
c o m p o n e n t e
importante nel
processo di decisione
della scelta del
prodotto turistico. Una
di queste E non può che
avere il significato di
Economico. Come per
ogni azienda che vuole
essere competitiva sul
mercato, si deve offrire
il miglior prodotto al
prezzo contenuto. Un
ottima offerta può
essere proposta al
giusto prezzo,
tagliando i costi
le risorse senza
necessariamente
sacrificare la pecurialità
all’altare del risparmio.
Cercare nuove soluzioni
e proposte può essere
un modo per rimanere
caratteristici e attrattivi
allo stesso tempo.
L’ultima E sta per Ecosostenibile. Sarebbe
superfluo spiegarne i
motivi così come è
scontato che i turisti
cercano mari puliti e
paesaggi incontaminati
dove trascorrere le loro
vacanze. Purtroppo in
pochi considerano che il
territorio, per rimanere
godibile è unico, non
può superare un certo
carico massimo di
ospitalità. Se
sostituiamo la vista di
spettacoli naturali con
orizzonti di cemento figli
della miopia dei facili
guadagni, trasformiamo
un luogo particolare in
un indistinto mega
villaggio vacanze uguale
a molti altri. Quella
stessa mentalità che
considera la tutela
ambientale come un
ostacolo allo sviluppo, è
la stessa che non
permette di sfruttare al
meglio le potenzialità
del Parco Nazionale, che
d i ve rs a m e nte d a l l a
proposta balneare può
diventare un’attrattiva
turistica per tutto l’anno.
La E l’iniziale di Estate,
la stagione per
eccellenza. Anche se
l’obiettivo principale è
destagionalizzare,
l’estate rimarrà sempre
il periodo di massima
potenzialità di affluenza
turista. In tale periodo
ogni operatore
economico non deve
cercare misere
speculazioni, ma
sforzarsi ancora di più
per rendere il soggiorno
dei visitatori un bel
ricordo da dover
rivivere.
La redazione del “Fuoriporta”
nell’augurare ai residenti e ai turisti
buone ferie e buon Ferragosto, dà
appuntamento a fine settembre con la
nuova edizione del giornale.
Ufficio di zona per il Gargano nord
Delegato
R.CON. Avv. Fabio de Petris
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Q
uando un
carissimo e
fraterno amico
ci lascia, quando non è
più qui e non possiamo
più vederlo e sentire la
sua voce… sembra
scomparso per sempre.
Ma un affetto sincero
non morirà mai.
Il ricordo vivrà per
sempre nel nostro
cuore: più forte di
qualsiasi abbraccio, più
importante di qualsiasi
parola.
Le persone come
Tommaso Cotugno non
muoiono per sempre,
solo si allontanano.
Lo sentiremo sempre
nel nostro cuore.
Silvano Giannini
Comune di
Vico del Gargano
Assessorato alla Cultura
e Pubblica Istruzione
Biblioteca Comunale “G. del Viscio”
Regione Puglia - Area Politiche
per la Promozione del territorio,
dei saperi e dei talenti
Programma delle Attività Culturali triennio 2010-2012
Progetto Oltre la Biblioteca
La lettura condivisa con ambiente, musica e gastronomia
10 agosto
Centro storico Largo Terra ore 20,00
Associazione “Musica per Sorridere” Cerignola-Foggia
C’era una volta in un paese lontano lontano
con l’intervento di n°4 animatori alla lettura
e di un docente di percussioni
11 agosto
Villa comunale - Largo Padre Pio ore 20,00
Associazione “Musica per Sorridere” Cerignola-Foggia
Fiaba per tre
Una stessa fiaba viene raccontata
con 3 differenti tecniche narrative
con l’intervento di n° 4 animatori
alla lettura con attività di laboratorio
13 agosto
Centro Storico Largo Terra
con percorso itinerante ore 20,00
Associazione “Musica per Sorridere” Cerignola-Foggia
Tante lingue, tante fiabe
con l’intervento di n°4 animatori
alla lettura e di alcuni mediatori stranieri
14 agosto
San Menaio - Stazione ore 19,00
Associazione “Musica per Sorridere” Cerignola-Foggia
Il treno pazzerello
Floris arriva con una valigia ed è deciso a salire
sul treno Pazzerello, con l’intervento di n° 4
animatori alla lettura con attività di laboratorio
30 agosto
Villa comunale - Largo Padre Pio ore 20,00
Il Cerchio di Gesso Con Le storie di orso
In un “giardino” una mamma attende impaziente
i bambini. Il “giardino” è una sorta di luogo
sospeso nel tempo dove la mamma, vestita di
bianco e buffa nel suo grembiule di plastica
o g l i o
sottolineare la
presenza, oggi in
Consiglio comunale, di
una persona che ha
avuto la massima
disponibilità con tutti,
punto di riferimento per
i cittadini, che sapeva
consigliare ed
indirizzare, e anche per i
tecnici, che sapeva
indirizzare, sempre con
la sua disponibilità.
Non prevedevo di darti
io questo saluto, ma
vorrei augurarti di
goderti i figli e i nipotini.
La gente ti sarà per
sempre riconoscente
perché nessuno potrà
annotarti qualcosa. Ti
ringrazio a nome della
popolazione di Vico, dei
tecnici di Vico.
Ti consegniamo questa
targa, segno di stima e
di gratitudine, con
l’impegno ad
organizzare qualcosa di
più solenne”.
Con queste parole il
sindaco Pierino
Amicarelli ha salutato il
n e o “c o l l o c a t o a
r i p o s o ”, c o l o n n a
portante dell’Ufficio
Te c n i c o , M i c h e l e
Giuliani.
E’ un riconoscimento
importante, un tributo
di affetto e di stima per
un professionista serio
e disponibile che ha
m a t u r a t o
meritatamente il
congedo.
Un saluto anche da
parte della redazione
del “Fuoriporta”, con la
speranza che il
messaggio augurale
possa essere da monito
per le nuove
generazioni, chiamate
in ogni settore,
pubblico o privato, a
sostituire con lo stesso
spessore qualitativo,
uomini di valore al
servizio del prossimo.
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fondamentali per la crescita di qualsiasi comunità.
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Chi scende?
La prova provata dell'inutilità, se non addirittura
della dannosità, di un carrozzone quale
"Pugliapromozione", agenzia nata con la
dichiarata finalità di migliorare ed esaltare gli
attrattori turistici presenti sul territorio regionale,
e che invece fa rimpiangere le vecchie agenzie di
promozione turistica, la si ricava dalla lettura della
più strampalata ed inconcludente guida dal
suggestivo nome anglosassone "What's on in
Puglia", redatta dal suddetto braccio operativo
dell'assessorato regionale al Turismo. Capisco la
reazione furibonda del sindaco di Brindisi che ha
visto la propria provincia sostanzialmente privata
della propria identità ed inglobata
inopinatamente nel territorio della Valle d'Itria,
ma al Gargano, punta di diamante del territorio
regionale quanto a capacità ricettiva ed alla
presenza di attrattori culturali, scenici,
panoramici, gastronomici, non é andata affatto
meglio, anzi. Nella piantina della guida mancano i
comuni di Mattinata, Vico del Gargano, Ischitella,
Rignano, ognuno di essi con eccellenze e forti tratti
identitari, il trabucco della loc. "S. Lorenzo" a
Vieste viene attribuito a Peschici, non vi é un
evento degno di tal nome che sia riportato nel
capitolo "Tutti gli eventi in Puglia giorno per
giorno", pochissimi quelli riferiti al Gargano
rispetto a quelli delle altre aree geografiche della
nostra regione, Gargano che pure pullula di
manifestazioni in ogni dove, ed addirittura alcuni
eventi riferiti a paesi diversi rispetto a quelli in cui
si sono tenuti (vd. Fiera del Gusto e del Turismo
Gastronomico), per non dire di Margherita di
Savoia, Andria e Trani le cui foto sono inserite nel
Gargano e nella Daunia, prima della titolazione del
capitolo alla "Puglia Imperiale". Insomma, una
schifezza, emblematica della pressapocaggine,
superficialità e sciatteria con cui
Pugliapromozione si occupa del Gargano,
meraviglioso lembo di terra pugliese che
meriterebbe molto di più di pseudoscienziati del
turismo e del marketing, che non sanno nemmeno
di cosa parlano.
Avv. Giandiego Gatta
(Consigliere Regionale PDL)
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La chiesa della Misericordia
11 (o Madonna della Neve)
La chiesa dedicata alla Madonna della Misericordia o ad Nives fu riedificata nel primo
quarto del XVII secolo come appare nell’iscrizione, a ricordo nell’anno 1626, inserita nel
portale. L’iniziativa fu promossa dalla famiglia di don Dionisio Mascis e da un consistente
gruppo di fedeli per rendere il culto Beata Vergine. Nella relazione presentata, unitamente
alla richiesta di erezione della confraternita, all’arcivescovo Bernardino Buratto nel 1624
espongono: “. La cappella era in pessime condizioni, per l’antichità, e senza rendite per la
celebrazione di Santa Messa, .. con le offerte proprie e degli altri l’avevano restaurata e
chiesero -a incremento della pietà- di poter erigere in detta Chiesa una confraternita con
l’impegno di ubbidire all’Ecc.za Sua Rev.ma e ai suoi successori”.
Questa notizia è riportata fra i documenti presentati all’Arcivescovo Vincenzo Maria Orsini nel corso della Santa Visita del 21 novembre 1675- e portano la firma del predecessore in
data 20 aprile 1624. Gli atti della Santa Visita, confermano la veridicità dei precedenti
decreti e documentano che la chiesa come oggi si presenta sorge dalla ricostruzione di un
più antico edificio dedicato al culto della Madonna della Misericordia.
Il tempio – all’epoca extra moenia- è situato a un crocevia, ai piedi del quartiere “Coppa
Mendole” dove una volta come ricorda la toponomastica, la collina sorgeva ricoperta di
mandorli; poco distante dalla Chiesa di San Domenico annessa al convento retto dai Padri
Predicatori dell’Ordine Domenicano, oggi sede del Municipio.
L’edificio a pianta quadrilatera è mononavata, si eleva su podio e vi si accede mediante una
scalinata; la facciata si eleva maestosa, delimitata da lesene e sormontata da un imponente
timpano realizzato in lastre di pietra locale. La volta è una ” ... lamia a botte, come riportato
nella Relazione, d’apprezzo del Feudo di Vico”. Un imponente portale realizzato in pietra da
taglio è inserito nella facciata in modo armonico ed è sormontato dall’iscrizione con
l’invocazione alla Beata Vergine “SMM OPN –Sancta Maria Misericordiae Ora Pro Nobis -“.
All’interno, due altari laterali e nel presbiterio il coro ligneo con l’altare maggiore; di
notevole pregio l’icona della Beata Vergine col Bambino; la festa dedicata alla Madonna
detta“Santa Maria ad Nives” si celebra il 5 di agosto, come a Roma dove è ricordato secondo
la tradizione “il celebre miracolo della nevicata sul colle dove sorge la Basilica di Santa Maria
Maggiore”. Le altre icone venerate sono quelle di san Matteo apostolo e di san Domenico.
La decorazione - in stucchi e ad affresco- è stata oggetto di recenti restauri, dopo di quelli già
eseguiti agli inizi del “900.
La confraternita, oggi come agli albori, rappresenta l’elemento vitale che consente alla
chiesa di vivere come corpo vivo di fedeli e non solo come edificio per il culto. La prima
confraternita attestata presso la chiesa è quella di Santa Maria della Misericordia dal 1624,
fino agli inizi dell’800 come documentato nelle Platee della Venerabile Confraternita di
Santa Maria della Misericordia. vice
Le vicende successive riportano alla Confraternita di San Pietro Apostolo sorta verso la fine
del secolo XVIII per opera del Canonico della Collegiata don Pietro Finis e della sorella Donna
Eufrosina; nel 1796 fu eretta questo nuovo pio sodalizio sotto il titolo di San Pietro Apostolo
con lo scopo di curare la sepoltura dei defunti. In seguito all’istituzione della Parrocchia
dedicata ai Santi Pietro e Paolo presso la chiesa di San Domenico nel 1818, per la posizione
mediana fra la parrocchia e il cimitero, la chiesa della Misericordia – di fatto- divenne sede
della confraternita di San Pietro per consentire al sodalizio di assolvere i compiti di umana
pietà della sepoltura. Tra il 1838 e il 1841 alla confraternita di san Pietro fu concesso l’uso
della chiesa di san Marco poiché più ampia per accogliere i numerosi confratelli. Con
l’insediarsi delle suore appartenenti all’ordine Salesiano della Visitazione la confraternita
dopo accese vicende torna a stabilirsi nella chiesa della Misericordia. Il pio sodalizio nei
primi anni sessanta, anche a causa del forte movimento migratorio che interessa il paese, si
estinse. Per merito di un gruppo di devoti, così come avvenne più di tre secoli fa presso la
chiesa di Santa Maria della Misericordia, nel 1991 la confraternita è stata nuovamente
fondata con l’approvazione ecclesiastica dell’Arcivescovo e ad essa sono affidati la custodia
dell’edificio sacro e il culto sotto la guida del parroco don Lazzaro Molinaro.
Alle feste legate al culto di Santa Maria ad Nives e all’apostolo Matteo, sono legati due
eventi della tradizione popolare; alla prima ricorrenza che cade in piena estate, la montagna
di cocomeri che era costruita nelle adiacenze della piazzetta per essere venduti o consumati
dal pubblico durante la festa (ben in mente nel ricordo chi ha oltrepassato i sessant’anni).
Simpaticamente si potrebbe far rivivere questo momento di festa per offrire, da parte degli
abitanti del quartiere, una gioiosa accoglienza a quanti sono ospiti di Vico del Gargano
durante le vacanze. A ricordare invece la vocazione agricola e pastorale del paese alla festa
di San Matteo, il 21 settembre, è collegata la fiera d el bestiame.
da pag. 1
Nicola Parisi
L’editoriale
di Michele Lauriola
caste, poi se ne parla...
Perché non si pone nei
punti di comando e di
dirigenza, personale
qualificato, ricco di
meritocrazia? Perché
resta inascoltato il
grido di dolore dei
giovani laureati in
cerca di prima
occupazione o alle
prese con il direttore
di banca che non
riconosce il loro
contratto da ‘precari’?
Certo la colpa non è del
direttore ma
c h i a ra m e nte d e l l a
“direzione”. Proprio
quella che dovrebbe
cambiare, modificando
di fatto la possibilità di
accesso ai mutui da
parte di lavoratori che
hanno la sfortuna del
“determinato...”
Siamo tutti sulla stessa
barca, perché in questa
nostra Italia non esiste
più il posto fisso. Allora
come rimettere in
moto l’economia se
non riportando i
giovani al centro della
scena?
Lo so che stiamo
pagando e pagheremo
anni di scellerata
economia, figlia
dell’errore di chissà
quale parte politica.
Il ritardo di questo
numero è anche la
conseguenza di un
lento e inarrestabile
logorio...
A fine anno vedremo.
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2 agosto Concerto Itinerante a cura della Gargano Street
Band (Rocco Iocolo, Antonio Cariglia, Rocco Marino, Michele
Maiorano, Daniele delle Fave)
3 agosto Piazza San Domenico ore 21.00
1° Festival Folk con Gruppo Folk dell’Ist. Compr. “Castelli” di
Carpino e dell’Ist. Compr. “G. Falcone” di Rodi Garganico.
Si esibiranno “I Cantori di Carpino”
4 agosto Piazza San Domenico ore 21.00
“Il destino di Oreste” da Eschilo - Traduzione del prof. Nicola
Giuliano (Liceo “Virgilio”)
dal 5 al 20 agosto Centro Storico Via Terra, 63
Mostra di pittura “Acqua e aria” di Maria Giulia Cherubini
5 agosto Anfiteatro C. Hintermann ore 21.00
Lello Arena in “Capitan Fracassa”
6 agosto Piazza S. Domenico ore 21.00 Festa dell’Emigrante
con esibizione della Banda Musicale “A. Nardini”
7 agosto Parco Giochi San Menaio
ore 21.00 History of the Rock”
7 agosto “In Vico Veritas” - Degustando per il centro storico a
cura della Proloco
8 agosto Anfiteatro C. Hintermann ore 21.00
Simone Cristicchi e le sorelle Marinetti in “Poker di Swing”
9 agosto Largo Del Conte ore 21.00 Tavola rotonda
“Europa: persino l’Olimpo s’inchinava davanti a te”
a cura di Michele Angelicchio
dal 10 al 20 agosto ore 21.00
Artigianato in piazza: “Mostra Mercato di articoli artigianali”
dal 10 al 20 agosto Atrio palestra via Aldo Moro Mostra
fotografica “Le più belle immagini del Gargano” a cura del
fotografo Franco Cautillo
10 agosto Largo del Conte ore 21,00 “Sorriso alla francese”
del regista Ferruccio Castronuovo
proiezione dei film “La vita è un lungo viaggio in treno” di Thierry
Gentet e “Le comiche di Peter Pan”
10 agosto Chiesa Santa Maria Pura ore 21.00
Sagra della Capra e concerto con il gruppo “Gli Ultimi Briganti”
10 agosto San Menaio ore 21.30 Festa del Turista
Serata musicale
con il gruppo "Tribute Vasco Rossi Una Strana Band”
10 agosto Largo Terra ore 20,30
Associazione “Musica per Sorridere”
“C’era una volta in un paese lontano lontano...”
11 agosto Piazza San Domenico ore 21,00
Presentazione 3°e 4°CD di musica popolare del cantautore
contadino Michele Iacovone “La fiaba di comare volpe” e
“Country Farmer”
11 agosto San Menaio Festa del Turista
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All’interno ampia sala
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Vico del Gargano
ore 21.00 Sagra torcinello e corpelle con i "Banda Piazzola
Show” a fine serata fuochi d'artificio sul mare
11 agosto Largo Terra ore 20,30
Associazione “Musica per Sorridere” in “Fiaba per tre”
12 agosto Anfiteatro C. Hintermann ore 21.00
Ivana Monti ed Edoardo Siravo in “Le troiane”
12 agosto San Menaio - Parco Giochi ore 21.00
Concerto del Gruppo Musicale “Viadellarte”
dal 12 al 19 agosto Torneo di tennis “Marco Maria Granieri”
a cura di Concetta Biscotti
13 agosto Parcheggio Villa Comunale - ore 21.00
Amarcord Musicale
13 agosto Largo Terra ore 20.30 Associazione “Musica per
Sorridere” “Il treno pazzerello”
13 agosto San Menaio Parco Giochi
“Gli ultimi briganti” in concerto
14 agosto Largo Del Conte ore 21.30
“Gli ultimi briganti” in concerto
14 agosto Largo Terra con percorso itinerante ore 20,30
Associazione “Musica per Sorridere”
“Tante lingue, tante fiabe”
14 agosto San Menaio Stazione ore 21.00
“Il treno pazzerello”
14 agosto Spiaggia San Menaio
dalle ore 15: “Giochi della Gioventù”
dalle ore 22: “Garganika Music Festival”
a cura dell’ Ass. Garganika M.F.
15 - 16 - 17 agosto Festa di San Rocco
15 agosto Piazza San Domenico ore 21.00
Concerto di musica con “Attilio Rispoli Band”
15 agosto Festa di S. Maria Assunta (Madonna di Canneto)
16 agosto Piazza San Domenico ore 21.00 Serata Musicale
con il gruppo "Tribute Vasco Rossi Una Strana Band”
16 agosto Festa di San Rocco al Vasto
17 agosto Piazza San Domenico ore 22.00
“History of the Rock”
19 agosto Piazza San Domenico ore 21.00
Concerto di giovani musicisti vichesi
22 agosto Chiesa Santa Maria Pura ore 21.00
Incontri con l’Autore: Michele Cucuzza,
giornalista RAI presenta il suo libro: “Il male curabile”
Ediz. Rizzoli. Seguirà tavola rotonda,
modera Michele Afferrante, autore televisivo
24 agosto Gran Galà del Centro Storico a cura della Proloco
25 agosto Notte di fine Estate
30 agosto Villa Comunale Piazzetta Padre Pio ore 20.30
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