L`Italia Rovesciata - Comune di Gualtieri
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L`Italia Rovesciata - Comune di Gualtieri
CN/RE 1043/2010 Cod. SAP 30058898 Voci di Piazza A CURA DEL COMUNE DI GUALTIERI Mercatino di Natale Domenica 19 dicembre 2010 Si porta a conoscenza che, l’Amministrazione Comunale di Gualtieri organizzerà la 7ª edizione della manifestazione denominata “MERCATINO DI NATALE”, per far rivivere la magica ed allegra atmosfera del Natale. La manifestazione prevede l’allestimento di bancarelle nel giardino di Piazza Bentivoglio in cui si potranno trovare: decorazioni e addobbi di Natale, decoupage, ricamo, hobbistica, dolciumi e prodotti enogastronomici locali. Per l’occasione tutti i negozi del centro rimarranno aperti. Nel pomeriggio AVIS Gualtieri e PRO LOCO propongono un concerto con esibizione canora e musicale di SARA LORENI & IL BATTELLO EBBRO SALA FALEGNAMI ORE 17 L’Italia Rovesciata Massimiliano Maestri - Sindaco Negli ultimi anni i Sindaci italiani si sono dovuti trasformare da amministratori pubblici a strateghi e creativi di economia, finanza, organizzazione aziendale e di quant’altro occorrese a garantire la sostenibilità dell’ente a cui sono preposti. Questo perchè anno dopo anno il Governo centrale ha deciso che a pagare l’incapacità di amministrare la Nazione Italia dovessero essere proprio i Comuni. Aumentare le tasse ai cittadini non è remunerativo ai fini elettorali e quindi si è costruito un sistema con il quale vessando gli enti locali si riesce, o meglio, visti i risultati, si dovrebbe riuscire a tenere controllata la spesa pubblica della nostra Nazione. Hanno iniziato eliminando l’ICI sulla prima casa, promettendo senza poi mantenerlo, che il gettito mancante ai comuni lo avrebbe compensato il Governo, risultato per Gualtieri meno 350000 €. Dovendo poi ridurre le spese complessive dello stato e non riuscendo a risparmiare (i costi del Governo centrale in questi ultimi anni sono sempre cresciuti), esperti di matematica quali sono, hanno pensato che per ovviare alle maggiori spese bastava produrre un guadagno e si sono inventati che i Comuni devono produrre utile. Ed ecco che scatta l’obbligo per la nostra Amministrazione, le cui entrate sono le vostre tasse, di chiudere il bilancio del 2010 con un utile di 809000 € (in questo periodo di crisi saremo “l’azienda” con maggior utile del paese). Sottolineo la parola obbligo, infatti nel Luglio di questo anno (ricorderete la X rossa sulla facciata del nostro Municipio) vedendo che molti amministratori, tra cui noi, non intendevano rispettare quella previsione, il ministro Tremonti ha introdotto la norma per cui la differenza tra il “guadagno” previsto e quanto effettivamente “realizzato” si trasforma in taglio di trasferimenti per l’anno successivo. Come dire …. se non raggiungi il “bugget” che ti abbiamo affidato l’anno prossimo tiri la cinghia. Poi siccome è opinione comune che in Italia ci sono troppi dipendenti pubblici, per giunta poco produttivi, allora ecco che il Governo rispolvera il “Turnover” tanto caro al nostro Presidente del Consiglio ai tempi del Milan di Sacchi. Che per le Amministrazioni Comunali si configura con la possibilità di assumere un dipendente ogni cinque che vanno in pensione!!!! La simulazione dell’effetto di questo provvedimento sul nostro asilo nido, di cui più avanti parlerò meglio, spiega e svela la vera motivazione di questa geniale invenzione. La nostra struttura, oggi, funziona, bene, con cinque insegnanti e due ausiliarie, saltando tutti i passaggi intermedi, che è facile immaginare, con l’applicazione di questa norma si ipotizza che il nostro asilo nido debba in futuro funzionare con una sola insegnante e due quinti di ausiliaria. Risultato: la scuola è destinata ad essere chiusa e con questo l’ente risparmierà quanto oggi investe in questo servizio, circa 500000 € all’anno. L’esempio è facilmente applicabile al settore dei servizi sociali (anziani, disabili, minori), con l’effetto sul medio periodo di una notevole riduzione di costi per il Comune a fronte della chiusura dei servizi resi ai cittadini. Così facendo i Comuni non solo producono reddito ma risparmiano pure, lo Stato continua a scialacquare, e i conti tornano. Perchè quindi preoccuparsi degli sprechi del governo centrale (auto blu, scorte, doppi e tripli stipendi, organizzazioni di eventi e manifestazioni, esuberi di personale nei ministeri, ecc.) quando a pagare possono essere ancora i cittadini? Certo non sono nuove tasse ma il risultato è il medesimo, e il tutto alla faccia e con buona pace dei “Lumbard” che una volta seduti sugli scranni di Roma hanno immediatamente dimenticato di “avercelo duro” e si sono tranquillaSegue in seconda pagina Da questo numero, “Voci di Piazza” cambia formato e diventa a due colori. Nelle intenzioni della redazione, non si tratta soltanto di un “restyling” grafico - che pure riteniamo possa rendere più accattivante l’immagine del giornale - ma anche dell’occasione per migliorare complessivamente la qualità della comunicazione e il rapporto con i cittadini. Con questo spirito, ringraziamo fin d’ora i lettori per l’attenzione che vorranno prestarci e auguriamo a tutti un felice 2011. pagina 2 Dicembre 2010 Tagliare la scuola L’Italia Rovesciata vuol dire tagliare il futuro Dalla prima pagina Con la riforma Gelmini la scuola si accorcia: alle primarie meno insegnanti uguale a meno ore di lezione. “Cambia l’orario” mentre le famiglie continuano a chiedere ed aspettarsi una scuola a 30 ore, mentre i dirigenti cercano di far tornare i conti con un organico di insegnanti che di ore ne garantiscono a mala pena 27. La riforma Gelmini riduce da tre anni il corpo insegnanti senza proporre un diverso modello di scuola, che abbia una ragione didattica e pedagogica, che sia al passo dei tempi che stimo vivendo. Il senso è il tagliare le risorse sia economiche che umane, ridurre i costi in forma indiscriminata senza considerare esperienze che i nostri docenti hanno fatto in questi anni scolastici. Mi pare che il pensiero del ministro Gelmini sia i bambini vengo dopo, e per loro si farà quel che si potrà, metodo non discusso ne con il corpo insegnanti ne tanto meno con i genitori dei singoli istituti. E’ una scelta dettata dalla volontà di far tornare i conti nazionali, peccato che non venga spiegato alle famiglie, quali materie subiranno le riduzioni di orario e di quanto, lasciando ai singoli dirigenti le scelte in base all’organico che hanno a disposizione. Con questo metodo in Emilia Romagna sono state tagliati 264 insegnanti di scuole elementari, 196 di scuola media e 770 di scuola superiore nonostante ci siano circa 8.000 studenti in più. Anche se a Gualtieri con l’intervento co- munale e con inserimento di altre figure professionali si è riuscite a tenere. LE NOSTRE PROPOSTE SONO: a) valorizzare il modello educativo del tempo pieno con modulo a 30 ore con compresenza b) innovazione per la scuola media partendo dalle buone pratiche didattiche sperimentate dalle scuole, per combattere l’uscita scolastica e l’abbandono. c) meno ore di lezioni frontali e più laboratori, per unire il fare col saper fare, stimolando la gioia dell’apprendere. d) uso nuove tecnologie e in diverso sapere dell’uso di nuove nozioni. Per fare ciò, occorre,investire nella professionalità dei docenti, attraverso la formazione iniziale, quella in servizio e il superamento del precariato,per mettere la scuola in grado di investire su processi di innovazione didattica e di contenuti. Altro dato costruire un nuovo patto tra scuola e territorio, attraverso un modello di governo della scuola basato sulla collaborazione tra autonomie scolastico e enti locali Tutto ciò serve a crescere,come chiede, l’EUROPA ponendo 2 obiettivi dimezzare il tasso di abbandono scolastico triplicare il numero dei laureati (2020) Non mi pare che le proposte GELMINI siano in linea! Amadio Mori ASSESSORE Scuola Concorso - dettato “lingua nostra” Il giorno 13 Marzo io, Insegnante Cristina Baratti della classe 4ª B, insieme alle classi 4ª A e 4ª C della Scuola Primaria “A. Pecorini” di Gualtieri, abbiamo partecipato alla gara di Dettato organizzata dall’ “Associazione Dante Alighieri “ di Reggio Emilia. Un’insegnante in pensione ha portato il testo e ha sempre accuratamente vigilato la classe durante il lavoro proposto. Ogni Docente di classe doveva seguire questa procedura: leggere attentamente il testo, dettarlo e rileggerlo in modo tale da consentire ai ragazzi di correggere gli errori commessi. Gli alunni erano un po’ tutti ansiosi, perché sia per loro che per me era la prima gara. I ragazzi avevano tante aspettative e speravano di vincere, io ho detto che era nella legge della probabilità, cioè questo era possibile, ma anche difficile poiché molti erano le classi partecipanti dai vari comuni. Inaspettatamente a metà maggio è giunta la grande notizia: avevamo vinto! Molto emozionati ci siamo recati il 27 maggio alle ore 11 presso la Sala Tricolore del Municipio di Reggio Emilia per ricevere il premio: euro 300,00. Non è stata tanto la cifra vinta, ma la gioia di essere arrivati primi fra tanti. Ringrazio di cuore tutti i miei ragazzi per aver onorato “nel loro piccolo” la Scuola Primaria e la comunità di Gualtieri. Concludo dicendo che tra tagli fatti e che si faranno, tra numerose riforme, innumerevoli problemi quotidiani, con poche risorse economiche, alcune nostre delusioni, con critiche, a volte, inopportune, questo è ancora uno dei mestieri più belli che possano esistere. Insegnante Cristina Baratti mente piegati al volere del padrone. Tornando alle vicende locali, l’anno che sta iniziando vedrà l’introduzione di alcune novità tese proprio a non soccombere alle oppressioni del Governo. Nello specifico voglio introdurvene due. La prima riguarda la forma organizzativa dell’Asilo Nido Comunale, che dall’inizio dell’anno diventerà Asilo Nido dell’Unione dei Comuni. Le otto Amministrazioni appartenenti all’Unione dei Comuni Bassa Reggiana, hanno infatti deciso di trasferire all’Unione la competenza del settore educativo (nidi e scuole dell’infanzia), che le gestirà attraverso un’azienda speciale all’uopo costituita. Difficile spiegare in poche righe come si concretizzerà in concreto questo nuovo sistema di gestione, quello che vorrei comunicare da queste pagine è che tale trasformazione è stata pensata per NON produrre modifiche alla qualità del servizio reso né alle condizioni di lavoro di chi opera nella nostra struttura. Sarà cura dell’Amministrazione organizzare un incontro nei primi giorni del nuovo anno per approfondire la questione e dipanare ogni eventuale dubbio. L’altra trasformazione che già a fatto tanto scalpore sui quotidiani locali riguarda l’assetto societario di SABAR. Come avrete letto nei giorni scorsi illustri personaggi della recente storia politica del nostro territorio corroborati dalle posizioni della CGIL reggiana hanno lanciato l’allarme rispetto alla volontà degli otto Sindaci proprietari, per conto delle amministrazioni che rappresentano, di “svendere” il patrimonio economico, storico e culturale che SABAR rappresenta. Prefigurando scenari catastrofici con aumento delle tariffe, riduzione della qualità dei servizi e quant’altro occorresse a creare disinformazione tra i lettori. E’ tanta la preoccupazione che addirittura due Consiglieri Provinciali hanno poi ritenuto necessario presentare una interrogazione alla Giunta Provinciale per avere chiarimenti in merito, dimenticando che una semplice telefonata ad uno degli otto Sindaci soci avrebbe potuto dipanare la questione. Ma visto che la telefonata non c’è stata ritengo utile da queste pagine fare un poco chiarezza. Il cosiddetto Decreto Ronchi, quello famoso per le questioni relative alla privatizzazione dell’acqua, tra le altre nefandezze impone di fatto la vendita, mediante asta pubblica, di almeno il 40% di SABAR entro il 31/12/2011 pena l’impossibilità della stessa di svolgere il suo servizio per i Comuni soci. L’assemblea dei soci SABAR (composta dagli otto Sindaci) non condividendo assolutamente questa imposizione normativa che di fatto privatizzerebbe il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti con la conseguente perdita di controllo e programmazione da parte delle Amministrazioni Locali ha pensato utile scindere la società in due parti, SABAR servizi e SABAR impianti. Con questa operazione solo la parte denominata servizi, per la tipologia delle attività che svolgerà (prevalentemente la raccolta) sarà costretta a prevedere la partecipazione di capitale privato nella sua compagine, salvaguardando invece l’altra società da possibili scalate private. Questo è quanto. Mi chiedo se per una semplice operazione societaria, tra l’altro approvata dagli otto Consigli Comunali in altrettante sedute pubbliche, ci fosse motivo di sollevare tutto questo polverone. Concludo queste mie righe con gli auguri di rito che mai come oggi, ritengo, siano necessari. Auguriamoci che questa nostra Italia ormai rovesciata trovi nel prossimo anno modo di risollevarsi e che tutti coloro che ricoprono cariche istituzionali o svolgono funzioni politiche, compreso il sottoscritto, si ricordino di svolgere il loro ruolo con la dignità e la responsabilità di cui necessitano, auguriamoci un futuro migliore ma ricordiamoci sempre che nessuno meglio di ogni uno di noi può e deve essere artefice del suo futuro. Tanti auguri di buon Natale e felice anno nuovo Il Sindaco Dicembre 2010 “Voci di Piazza” pagina 3 Legge di stabilità o finanziaria 2010 Ogni anno in questo periodo il Parlamento è impegnato ad approvare la Legge Finanziaria che detta le norme per la stesura dei Bilanci Preventivi degli Enti locali, per l’anno finanziario successivo. Il 31 maggio scorso il Governo ha presentato un decreto legge “recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica” per un valore di 24,5 miliardi di euro per il biennio 2011-2012, in un clima di insostenibile incertezza, (vedi crisi Greca) consumando ancora una volta un atto di potere centralista, in barba al federalismo tanto sbandierato dalla Lega Nord, contro le Regioni, le Province e i Comuni come soggetti “spreconi”su cui scaricare il debito, sempre in aumento, dello Stato centrale. Questa pesante manovra, giustificata dal Super Ministro Tremonti per “mettere i conti pubblici al sicuro” non è stata altro che un pesante taglio dei trasferimenti storici agli Enti Locali, e di conseguenza saranno i cittadini e le imprese a pagare per l’inevitabile riduzione dei servizi a loro rivolti, in una logica che, nei fatti corrisponde ad un aumento delle tasse. La manovra arriva dopo un lungo periodo in cui il Capo del Governo e vari Ministri sostenevano: “la crisi è alle spalle, anzi forse non è mai esistita”, poi improvvisamente serve una manovra di tale portata. Ancora una volta questo Governo di Centro-destra ha cercato di sottrarsi alle proprie responsabilità in fatto di aiuti per la ripresa economica, e quindi per le famiglie in difficoltà. Ha scaricato sugli enti locali e altri settori del nostro tessuto sociale, quali la scuola, l’università, i beni culturali, il settore teatrale e cinematografico, con tagli lineari e non mirati, la sua incapacità a contenere l’aumento della spesa pubblica a livello centrale. Dopo il crollo “della casa dei gladiatori” a Pompei, è proverbiale la frase del Ministro Tremonti: “Con la cultura non si mangia” di fronte alla richiesta di maggiori fondi da parte del Ministro dei Beni Culturali On.Sandro Bondi, o alle lamentele del Ministro dell’Ambiente On. Prestigiacomo, sempre per minori fondi stanziati a salvaguardia di un territorio che in ogni angolo del “bel paese” è soggetto a frane che causano spesso morti e feriti. Dal maggio 2008, anno d’insediamento, di questo Governo, oltre a non avere diminuito le tasse come promesso in campagna elettorale, ha aumentato in modo esponenziale la spesa pubblica a livello centrale, i due dati che dimostrano ciò sono pubblicati sulla stampa nazionale in questi giorni di crisi Irlandese e sono: DEFICIT/PIL dal 2,7% al 5%, e DEBITO/PIL dal 106% al 118,6%, risultando il più alto debito pubblico in Europa dopo la Grecia. Nei mesi scorsi sulle facciate dei palazzi comunali di 43 comuni della nostra provincia è apparsa un’enorme croce rossa per indicare che con i pesanti tagli previsti dalla manovra i Comuni dal 2011 rischieranno il ridimensionamento o addirittura la chiusura di alcuni servizi individuali alla persona, (asilo nido, impianti sportivi, mense e trasporti scolastici, assistenza domiciliare) senza dimenticare la sospensione di lavori pubblici già finanziati ma non appaltati per il rispetto del così detto “patto di stabilità” e quindi aziende con minore possibilità di lavoro. Passando ad esaminare la manovra in termini di numeri cosi appare nei tagli: Regioni: 4,0 miliardi nel 2011, Province: 2,3 miliardi nel biennio 2011-12 4,5 miliardi nel 2012 Comuni: 1.5 miliardi nel 2011 2,5 miliardi nel 2012 per complessivi 14 miliardi pari al 58% dell’intera manovra. Il nostro comune nel 2011 subirà tagli per mancati trasferimenti statali da 170-200 mila euro, pari a 25-30 euro per abitante e nel 2012 tagli per 320-350 mila euro, pari a 47-52 euro per abitante. Nel 2012 i 350mila euro di minori trasferimenti, caso strano, è un importo pari al mancato introito ICI prima casa annuale del nostro comune dal 2008. Una cosa tengo a mettere in evidenza: già dal 2010 i comuni dovono migliorare il loro saldo per il rispetto del patto di stabilità di 1,8 miliardi di euro che sommati al taglio di 1,5 miliardi del 2011, fanno un totale di 3,3 miliardi pari al valore ICI prima casa, soppressa nel 2008. Appena il insediato il Governo di Centro-destra promise ai comuni di coprire, con trasferimenti statali la minore entrata ICI prima casa, ma ancora stiamo attendendo il saldo del 2008 e 2009. Dal 2011 il Governo potrebbe affermare:”caro comune con la mano destra ti trasferisco l’ICI prima casa come promesso e con la mano sinistra ti taglio trasferimenti di pari importo, se vuoi fare quadrare il bilancio, mantenere la qualità dei servizi e rispettare il patto di stabilità ti dovrai arrangiare”. Tutto questo sta a dimostrare quanto siano poco credibili le promesse di questo Governo, che mette i comuni in presenza di un continuo cambiamento di regole che impediscono loro di programmare e governare con un minimo di continuità e, nello stesso tempo non assicura quelle riforme radicali e strutturali di cui il Paese avrebbe bisogno per uscire dalla crisi. Mai Governo nella storia della Repubblica aveva avuto una si grande maggioranza parlamentare, ma purtroppo utilizzata per approvare decreti legge sempre blindati da un voto di fiducia che mortifica in questo modo il dibattito parlamentare in un paese democratico, o proponendo in continuazione leggi per salvare il Presidente del Consiglio dai suoi guai giudiziari. In conclusione la manovra presenta molti punti problematici per la quantificazione dei suoi effetti, per la ripartizione dell’onere tra amministrazioni centrali ed enti territoriali e per la capacità di incidere sulla dinamicità strutturale della spesa. Con la pesante manovra economica sopra descritta e approvata a fine luglio, sembrava non ci fosse più necessità di ulteriori interventi. Su richieste degli Enti locali, della Confindustria e di altre categorie sociali, con un’economia interna che stenta a ripartire, un disoccupazione ancora in crescita (8,6 in ottobre) il Ministro Tremonti ha presentato, da approvare entro fine anno, la così detta legge di Stabilità. Forse non ha avuto il coraggio di chiamarla Finanziaria come negli anni precedenti, perché aveva sostenuto che dopo la manovra approvata a fine luglio non ci sarebbe più stato bisogno di un nuova finanziaria per il triennio 2011-13. Non si può che auspicare, in relazione all’evoluzione dello scenario economico sia interno che internazionale di questi giorni, che l’andamento dei conti pubblici non richieda ulteriori interventi correttivi ai fini della riduzione del rapporto deficit/PIL al disotto della soglia del 3%, stabilito dal trattato di Maastricht, e che entro il 2013 tutti i paesi europei dovranno rispettare. Francesco Villani Vice-Sindaco e Assessore Bilancio “Voci di Piazza” pagina 4 Dicembre 2010 Avis comunale Gualtieri L’anno 2010 non è ancora finito ma è doveroso fare un bilancio, sia pure parziale, circa la nostra sezione comunale. Iniziamo comunicando che non supereremo le donazioni del l’anno 2009, per diversi motivi, quali l’introduzione di nuovi limiti massimi di età per l’idon eità alla donazione portata dal 2010 a 67 anni per sangue intero e 65 per il plasma. Abbiamo tuttavia risposto positivamente alle richieste del S.I.T. Centro trasfusionale del smn di reggio emilia fronteggiando le necessità del territorio. Per meglio rammentare le date delle donazioni, abbiamo collocato un cartello con il nostro logo all’ingresso di Gualtieri. Abbiamo collaborato a diverse manifesta- zioni culturali e sportive, sostenendole in vari modi: • Trofeo “avis lei” in febbraio con la bocciofila Bentivoglio • Pasquetta sportiva • Festa dei ragazzi • “Miss italia” selezione locale, svoltasi per la prima volta a Gualtieri • Giornata mondiale del donatore in giugno • Festa associativa con consegna delle benemerenze ai donatori Anche quest’anno, in collaborazione con la Pro-Loco e il comune organizzeremo, domenica 19 dicembre, il concerto di Natale Con il nuovo anno, ci aspettiamo che aumenti la partecipazione dei nostri giovani e si consolidi l’interesse nei confronti della nostra ssociazione dei gruppi extracomunitari presenti nel nostro comune, facilitando la raccolta di sangue, autentica ricchezza per tutta la popolazione. Ricordiamo le date delle donazioni 2011: • sabato 22 gennaio • domenica 10 aprile • domenica 26 giugno • domenica 10 luglio • domenica 25 settembre • domenica 9 ottobre. Auguriamo a tutta la cittadinanza un natale sereno e un 2011 ricco di salute e soddisfazioni. Il Consiglio Avis Gualtieri I 30 anni dell’AVIS di Santa Vittoria Siamo arrivati alla fine del 2010. L’Avis di Santa Vittoria, nata nel 1980, ha compiuto quest’anno 30 anni di vita. Per ricordare questo importante e significativo evento, si è pensato di raccogliere la testimonianze di amministratori, avisini, collaboratori e simpatizzanti e , dopo aver rispolverato locandine, fotografie e tutto ciò che potesse essere una testimonianza della vita della sezione, stampare un piccolo libro. Il libro è stato presentato durante la festa sociale di Ottobre, alla presenza di un folto pubblico, comprendente le rappresentanze delle numerose consorelle presenti e molti donatori della locale sezione, che durante la festa sono stati premiati per le donazioni fatte. Molto significativo è stato anche il momento in cui abbiamo consegnato una targa personalizzata ai Sindaci del nostro Comune di Gualtieri, che si sono succeduti nei nostri 30 anni di vita, e ai medici, che danno sempre la loro disponibilità per il buon funzionamento della sezione e del punto prelievo. Purtroppo non è possibile, in questo occasione che è principalmente dedicata allo scambio degli auguri, raccontare tutto il contenuto del libro, però credo valga la pena di sottolineare alcuni aspetti particolari del contenuto. Per primo, i grafici, nei quali viene illustrato l’andamento della sezione, con l’andamento crescente di donatori iscritti e di sacche raccolte, mettendo pertanto in evidenza il sempre positivo andamento della sezione. Analizzando poi attentamente un altro grafico, si può notare che un contributo molto significativo nella raccolta delle sacche è recentemente dovuto all’inserimento di donatori immigrati, che durante l’annata scorsa, per esempio, hanno inciso per un totale di 77 sacche raccolte. Questo straordinario risultato è arrivato grazie al numero di persone iscritte nella sezione; i donatori idonei sono attualmente 71, senza dimenticare il numero elevato delle persone che si sono ulteriormente presentate, ma che purtroppo non sono risultate idonee ai prelievi. Di questi risultati la sezione va molto fiera, ma allo stesso tempo occorre riflettere e capire come aumentare ulteriormente la partecipazione del paese alle nostre iniziative e alle donazioni, in particolare come sensibilizzare i giovani. La sezione è sempre impegnata a pubblicizzare e divulgare la propria opera, in particolare durante le iniziative locali, a cui partecipa attivamente, spiegando e illustrando il fabbisogno e l’urgenza di sangue dell’ospedale di zona. Dobbiamo fare capire a tutti che gli attuali donatori non sono eterni e che il ricambio delle persone è indispensabile; bisogna sapere che l’età idonea per donare il sangue è compresa fra i 18 e i 67 anni, ma che in questo arco di tempo i donatori possono dover sottostare a periodi di sospensione delle donazioni, dovuti alle rigorose norme previste dal nuovo protocollo per la sicurezza sulla qualità del sangue donato e al tempo stesso tempo per la tutela della salute del donatore stesso; anche per questi motivi occorrono dunque sempre più donatori per ottenere gli stessi risultati di raccolta. I giovani non devono pensare che donare il proprio sangue comporti solo il semplice gesto di allungare il braccio, ma devono rendersi conto che ogni goccia del loro sangue che entra nella sacca, è una speranza che essi danno ad un ammalato o che addirittura stanno donando una possibilità di vita a chi aspetta una trasfusione; per questi motivi, terminata la donazione, essi devono sentirsi orgogliosi e felici, perché con il loro semplice gesto hanno donato vita. Un grande contributo, in questo coinvolgimento dei giovani, lo possono dare le famiglie, soprattutto quelle nelle quali vi sono o vi sono stati donatori, perché dovrebbero essere loro le prime a spiegare cosa significa donare il proprio sangue; all’interno delle famiglie sarebbe opportuno trovare momenti di riflessione per motivare i giovani a diventare i nuovi donatori. Altra cosa che mi preme sottolineare è la necessità di una maggiore disponibilità di tutti a partecipare alla vita del volontariato, in quanto le esigenze operative sono sempre maggiori; per esempio le nuove normative che riguardano i prelievi richiedono che gli operatori che eseguono l’esame dell’emoglobina e tutti coloro che operano in sala prelievi siano infermieri diplomati; pertanto il problema principale resta la reperibilità di infermieri, mentre per gli operatori ai tavoli di registrazione e consegna sacche e relative fiale si possonoreperire volontari, ma il numero di persone disponibili a tale servizio è ristretto. Comprendiamo che il problema non è di facile soluzione, sapendo che si tratta di persone che durante la settimana lavorano, e che, per la maggior parte donne, hanno anche l’impegno domestico di mogli e mamme, soprattutto nel fine settimana. Anche per questo dobbiamo sentirci coinvolti tutti; i cittadini che fruiscono dei servizi sanitari, noi come Avis, la USL, l’ospedale, per cercare una soluzione che possa dare la possibilità a queste persone di avere il tempo per fare volontariato nelle sezioni. Tutti noi conosciamo l’utilità e il bisogno indispensabile che l’ospedale ha di sangue, perciò cerchiamo di offrire la nostra anche minima disponibilità e di dotarci dell’organico necessario per la sua raccolta. Rivolgo a tutti questi due appelli, approfittando del periodo natalizio, in cui tutti sentiamo in modo particolare il bisogno di essere in pace con noi stessi e disponibili verso gli altri, soprattutto verso chi ha bisogno. Colgo l’occasione per fare i miei più sinceri auguri a tutti, Avisini e non Avisini, di un buon Natale e di un sereno e proficuo anno nuovo. Il Presidente Fausto Bonori AVIS - Santa Vittoria “Voci di Piazza” Dicembre 2010 pagina 5 Yellow Jackets Giacche gialle. Così vennero chiamati gli operai che realizzarono la rete ferroviaria americana. Un colore acceso che li rendeva visibili da lontano e che caratterizzava il tipo di lavoro svolto. Negli ultimi anni, con la volontà di uniformare le forze in campo, anche la Protezione Civile ha adottato il giallo e le persone si sono abituate a riconoscere gli operatori, nelle emergenze, dalle divise adottate. Grazie al lavoro svolto durante le emergenze, in supporto alle forze istituzionali, ma anche in tempi di “pace” la popolazione ha occasione di notare sempre più spesso la nostra presenza sul territorio. Quella che in passato è stata un’encomiabile volontà di riunirsi per aiutare il prossimo, con mezzi e metodi spartani, ha lasciato lentamente il posto ad associazioni strutturate con spirito organizzativo e una preparazione sempre più adeguata. L’Associazione di Protezione Civile Bentivoglio nelle sue attività di formazione, esercitazione, accrescimento delle capacità tecniche e logistiche, ha individuato un punto ineludibile per continuare a garantire interventi efficaci e tempestivi in caso di calamità. Nel solo 2010 alcuni dei nostri soci volontari hanno partecipato a vari corsi di formazione e così oggi, tra le nostre fila, possiamo annoverare, oltre a tutti quelli che hanno fatto il Corso Base e quelli che in passato hanno acquisito vari titoli, nuove figure: n° 4 coordinatori regionali del volontariato in emergenza, n° 9 nuovi capi-squadra, n° 3 radioamatori con Patente Ministeriale, n° 1 carrellista abilitato, n° 1 esperto excel (corso informatico), n° 13 volontari con patentino antincendio per alto rischio, n° 6 volontari istruiti sul rischio sismico (in corso), n° 6 istruiti sui rischi idro-geologici (in corso). Un nostro volontario è stato in missione ad Haiti (in occasione del terremoto), abbiamo svolto servizi di ricerca persone, prove di evacuazione sismica nelle scuole, esercitazioni interne e provinciali, servizi con la squadra anti-incendio e innumerevoli altri interventi finalizzati alla prevenzione. Il 2010 ha visto inoltre la nostra Associazione impegnata a dotare tutti i volontari operativi dei D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale) minimi e ad acquisire nuovi mezzi e attrezzature, presentati in occasione della fiera d’ottobre. Il quadro descritto potrebbe far pensare ad una struttura di professionisti, invece ci troviamo di fronte a VOLONTARI che mettono a disposizione il loro tempo e la loro dedizione come se fossero tali, con ruoli e responsabilità che si sono resi necessari dall’aumento degli impegni di protezione civile. L’organizzazione interna, delle varie associazioni operanti sul territorio nazionale, sta cominciando ad essere estremamente struttu- rata per far sì che, durante una qualsiasi emergenza, esistano figure in grado di coordinare le forze messe in campo. Più è alto il livello organizzativo delle associazioni, più solide sono la loro efficacia e la loro autonomia; il successo degli interventi dipende dal contributo di molte e diverse specializzazioni (dai medici agli ingegneri, dagli infermieri agli elettricisti, dai cuochi ai falegnami) per cui l’organizzazione preventiva è necessaria per evitare che la buona volontà degli operatori sia vanificata dall’inesperienza e dall’improvvisazione. L’attività svolta in Abruzzo, lo scorso anno, ci ha insegnato che non è sempre necessario, nei primi momenti di intervento, avere migliaia di volontari ma è importante avere operatori specializzati nel saper affrontare le necessità primarie delle popolazioni colpite da calamità. All’interno dell’Associazione Bentivoglio si è sentita dunque, l’esigenza di puntare sulla formazione dei propri iscritti in modo tale da avere sempre a disposizione (24 ore su 24 per 365 giorni all’anno!) squadre di pronto intervento sui rischi idro-geologici e sismici. Tra le cose che facciamo non mancano ovviamente i servizi svolti nelle varie iniziative intraprese dal nostro Comune e da altre parti della nostra provincia; situazioni non di emergenza ma ugualmente socialmente utili, pensiamo ad esempio alla prevenzione svolta dai nostri volontari contro la zanzara tigre o ai tanti servizi che ci hanno visti presenti in varie competizioni sportive; utili e dilettevoli anche altre occasioni di incontro come la cena sociale, svoltasi a fine Novembre, che ha visto riuniti oltre 100 soci!! Sotto l’aspetto economico la nostra Associazione, guidata con capacità, costanza e… tanta pazienza dal nostro presidente Roberto “ Bobo” Soliani, si presenta con i conti sempre in ordine. Questo, con i tempi che corrono, visti gli esigui finanziamenti che ricevono le associazioni, è un ulteriore motivo di vanto per la serietà e la solidità dimostrate. Siamo dunque orgogliosi di svolgere un ruolo di pubblica utilità e le testimonianze d’affetto che ci dimostrano di frequente le persone che ci incontrano, un grazie di qualsiasi cittadino, sono la ricom- pensa più grande che possiamo ricevere! La “Bentivoglio” si è guadagnata negli anni la stima di altri operatori di protezione civile quali: Vigili del Fuoco, CRI, Forze dell’Ordine, grazie alla serietà e alla comprensione dei ruoli che ci hanno assegnato nelle varie occasioni. Ma cosa per noi degna di nota è il riconoscimento da parte di altre associazioni, dalla Provincia e dalla Regione, di essere una rappresentanza di spicco in Emilia-Romagna (e non solo) per il lavoro fin qui svolto. Tutto questo non vuole assolutamente essere autoreferenziale, serve bensì ad affermare che esiste una parte della cittadinanza che trova nel volontariato il senso di un’esistenza spesa per aiutare, pur nei propri limiti, chi ha bisogno, per ribadire che esiste dunque ancora lo spirito altruistico, in un mondo dove spesso l’indifferenza è divenuta la norma, quella strana spinta interiore che porta a girarci dall’altra parte di fronte a chi necessita d’aiuto. Ci auguriamo che quanto detto possa essere uno sprone per i tanti giovani che vogliono rendersi utili, svolgendo un’attività che si può rivelare una preziosa scuola di vita. Vogliamo inoltre ricordare che sebbene l’opera del volontariato sia assolutamente gratuita, il legislatore ha provveduto a tutelare i volontari lavoratori: in caso di impiego nelle attività di Protezione civile essi non perdono la retribuzione perchè viene rimborsata dallo Stato al datore di lavoro, pubblico e privato. Un ringraziamento va a tutti coloro che per primi a Gualtieri hanno lavorato con tanta volontà e tenacia per istituire l’Associazione, che ha visto negli anni una costante crescita in tutti i suoi aspetti; al Comune di Gualtieri sempre presente nel sostenere la nostra attività e naturalmente a tutti i 240 iscritti che, attraverso la loro opera, sono motivo di vanto (per numero) e orgoglio per la sempre totale disponibilità. Nel ricordare che le iscrizioni alla nostra Associazione di Protezione Civile sono aperte tutto l’anno, presso la sede nel Municipio di Gualtieri, colgo l’occasione per porgere a tutti auguri di Buone Feste. Il consigliere Marco Bortesi “Voci di Piazza” pagina 6 Dicembre 2010 Piano della sicurezza stradale 2011 In programmazione nel corso dell’anno 2011 sono previsti interventi per mettere in sicurezza alcuni tratti stradali del territorio del Comune di Gualtieri. 1)Il Comune di Gualtieri eseguirà alcuni passaggi pedonali rialzati con idonea segnaletica in alcuni tratti di strada molto trafficati e percorsi a forte velocità dai veicoli sul territorio comunale; 2)l’Amministrazione Comunale in Santa Vittoria realizzerà il rialzo della sede stradale con istituzione di una zona 30 e relativa segnaletica nell’intersezione fra Via Berlinguer e Via Fangaglia in località Bettolino, in sostituzione della rotatoria prevista nel Piano nazionale della sicurezza stradale “InventaRE la sicurezza”, sospesa per mancanza di finanziamenti. Insieme a tale lavori è prevista la realizzazione del manto bituminoso nel parcheggio adiacente al servizio del Cimitero e un passaggio pedonale rialzato con apposizione di dissuasori sulla banchina stradale su Via Fangaglia; E’ in arrivo l’inverno con la neve Consigli e informazioni utili E’ arrivata la stagione fredda e anche il comune di Gualtieri si è dotato del proprio “piano neve” e cioè del documento organizzativo che definisce responsabilità, modalità, tempi, attrezzature e personale che in caso di nevicate sono attivati. Il “piano neve” del comune di gualtieri in sintesi prevede: - La suddivisione del territorio comunale in zone d’intervento, frutto di una analisi dei flussi di traffico e con l’identificazione dei suoi punti critici. - L’identificazione del personale e delle attrezzature reperebili dal 1 novembre al 30 aprile - Le modalità con cui viene eseguita la pulizia delle strade e dei ciclopedonali, privilegiando le strade comunali di maggiore percorrenza e quelle che permettono il transito dei mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza. Per poter rendere più efficiente il “piano neve” si richiede ai cittadini di affrontare le condizioni metereologiche estreme, come la neve, mettendo in atto semplici accorgimenti quali: - Utilizzare gli automezzi solo se necessario. - Parcheggiare le autovetture negli appositi spazi ed utilizzare i garages per agevolare il lavoro degli spazzaneve. - Uscire a piedi con scarpe adatte dotate di suola antiscivolo - Utilizzare catene o gomme termiche - Limitare l’uso delle biciclette Negli ultimi anni in caso di nevicate sono arrivate diverse segnalazioni dai cittadini e siamo ad elencare alcune considerazioni frequenti che è utile conoscere: 1) Nevica da un’ora e non si vede nessuno! L’uscita in strada dei mezzi meccanici avviene solo quando lo strato della neve al suolo ha raggiunto almeno i 5 cm, poichè in caso contrario, gli spaz- zaneve, oltre a non essere efficaci, causerebbero dei danni al manto stradale. 2) La mia via è stata pulita troppo tardi! I mezzi, da quando iniziano il servizio di spalatura, hanno disposizioni per sgomberare per primo le strade prioritarie e successivamente quelle secondarie o di quartiere. Considerato che un servizio completo di pulizia di tutte le strade comunali, comporta un tempo medio di circa 6 ore, è quindi evidente che alcune vie vengono pulite per prima e altre dopo. 3) La strada e’ gelata perchè non è stato usato il sale! Durante le nevicate quando il sale da disgelo viene sparso sortisce effetti solo se la temperatura non scende a livelli troppo bassi. I mezzi e il personale che il comune di gualtieri mette in campo in caso di nevicate è il seguente: - N. 4 Mezzi spalaneve; - N. 1 Mezzo spargisale; - N. 2 Bobcat per la spalatura di marciapiedi; - N. 1 Pala meccanica e n° 1 autocarro per l’eventuale asportazione dei cumuli di neve dalle strade del centro storico. - Il personale dell’ufficio tecnico comunale reperibile 24 ore su 24; - N. 3 Operai per la pulizia manuale delle aree non raggiungibili dai mezzi adeguati; - I volontari della protezione civile “bentivoglio” per affrontare i casi di emergenza. Confidando nella fattiva collaborazione di tutti i cittadini e consapevoli degli inconvenienti, che comunque potranno verificarsi, si ringrazia fin da ora, tutti coloro che con il proprio contributo consentiranno di agevolare il servizio di spalatura della neve. 3) la Provincia di Reggio Emilia ha finanziato la messa in sicurezza della SP63R nel tratto da Gualtieri a S.Vittoria prevedendo il consolidamento della carreggiata stradale al fine di eliminare i cedimenti in essere. Principali novità del C.d.S. introdotte recentemente Pensando di fare cosa gradita alla cittadinanza, di seguito si riportano le principali modifiche apportate al C.d.S. dalla Legge 120/10. Per i conducenti delle biciclette, è stato introdotto l’obbligo (già in vigore) di indossare il “giubbetto” o “bretelle” riflettenti quando circolano fuori dai centri abitati e nelle ore notturne che si ricorda vanno da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere. Si ricorda che la violazione comporta la sanzione amministrativa (la cosiddetta “multa”) di 23 euro, pagabili in sessanta giorni. Ai conducenti dei ciclomotori è fatto divieto di indossare il vecchio caschetto a “scodella” con la targhetta di omologazione “DGM” applicata nella maggior parte dei casi sul cinturino interno (norma già in vigore). I nuovi caschi dovranno essere omologati ai sensi della direttiva europea; in pratica dovranno avere la targhetta sopra citata riportante la dicitura “E” e un numerino a fianco inseriti in un cerchio. Non cambia nulla per la guida di motocicli. Si ricorda che i ciclomotori sono comunemente chiamati “cinquantini”, mentre i motocicli sono quelli di cilindrata più grossa. Chi circola con il vecchio casco è come se non indossasse nulla e la sanzione è di 74 euro, pagabili in sessanta giorni ed il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni. E’ utile consigliare di acquistare il casco, per chi non l’avesse già, presso un negozio specializzato che garantisce la qualità dell’acquisto; sono in circolazione caschi comprati a prezzi stracciati e sottobanco presso negozi non abilitati alla vendita, che pur assomigliando ai caschi normali, non hanno le caratteristiche di sicurezza, né tantomeno l’omologazione di cui sopra (fondamentale per la circolazione). Altre modifiche non sono ancora entrate in vigore. Queste le novità salienti che riguardano i due veicoli di uso più diffuso. Dicembre 2010 pagina 7 Festa dell’albero L’Assessorato all’ambiente del Comune di Gualtieri, nell’ambito delle iniziative inerenti la salvaguardia e la tutela del territorio comunale, ha rievocato, in collaborazione con gli insegnanti delle scuole Primarie del capoluogo e della frazione di Santa Vittoria, la “Festa dell’albero”. L’obiettivo comune è stato quello di contribuire a far crescere anche negli alunni più piccoli la consapevolezza di quanto gli alberi siano fondamentali per la nostra vita e per tutto l’ecosistema. Gli alberi, infatti, sono il principale produttore d’ossigeno del nostro pianeta, rappresentano il bello e il naturale di ogni paesaggio, contrastano i cambiamenti climatici e riducono inoltre la quantità di gas serra. L’iniziativa ha previsto nella Scuola Primaria di Santa Vittoria alcuni momenti di formazione didattica in collaborazione con le G.G.E.V. in particolar modo legati allo studio e all’approfondimento della terra, delle piante del parco scolastico e dell’importanza delle siepi. Sabato 13 novembre sono poi state messe a dimora dai bambini alcune piantine che costituiranno una siepe autoctona antistante il parco scolastico in un aiuola appositamente predisposta con il lavoro dei volontari AUSER locali. L’iniziativa è proseguita in sala civica del Palazzo Greppi dove il Dirigente Scolastico Dott. Ferrari e il sottoscritto a nome Amministrazione Comunale hanno sottolineato il valore e la necessità di salvaguardare il nostro ambiente e territorio. Successivamente la Dott.ssa Borettini a nome delle G.G.E.V. e la Dott.ssa Manfredini a nome del Consorzio Fitosanitario di Reggio Emilia, hanno risposto alle tantissime domande poste dei bambini. Nella Scuola Primaria di Gualtieri martedì 30 novembre, con la presenza del Dirigente Scolastico, del sottoscritto e di tutti gli insegnanti, gli alunni hanno messo a dimora un’acacia come “albero che fa da tramite tra terra e cielo” (Tagore). Gli insegnanti, ed in particolare i ragazzi hanno infatti assegnato alla pianta il ruolo di memoria per un compagno di scuola da poco mancato, affinché, come è stato sottolineato dall’intervento di un suo compagno, rimanga vivo e lungo il suo ricordo. Approfitto di questo spazio per ringraziare pubblicamente la scuola ed in particolare tutti gli insegnanti, i genitori, le G.G.E.V, il Consorzio Fitosanitario, e i pensionati AUSER per aver contribuito all’ organizzazione di questa bella iniziativa. Renzo Bergamini Assessore all’Ambiente Gualtieri Lettera in memoria di Davide Carissimo Davide, noi siamo contenti di avere cominciato l’anno scolastico, nello stesso tempo siamo molto tristi perché c’è un banco vuoto in classe. Ci manchi tanto, ma sentiamo ugualmente la tua presenza tra di noi: ricordiamo quando giocavi a “BAKUGAN”, quando divoravi il tuo amato PLUM-CAKE e quando portavi a termine con ostinazione e forza le verifiche nonostante i tuoi dolori alle mani. Ti immaginiamo lassù mentre giochi con altri bambini o sgranocchi la focaccia di “Gonda”; per favore puoi salutare i nostri nonni? Lo sai Davide? Stiamo piantando un albero dedicato a te: è una acacia, robusta e resistente come lo sei stato tu. Sarà un po’ come averti di nuovo tra di noi e tutte le volte che ci passeremo davanti ci ricorderemo di te e potremo dire: Ciao Davide come stai? Per salutarti abbracceremo forte tutti insieme l’acacia e sarà come stringere le tue mani. Bacioni dai tuoi compagni di 5ª A La festa delle siepi Sabato 13 Novembre, noi bambini della scuola di Santa Vittoria, abbiamo partecipato alla “FESTA DELLE SIEPI”: alle ore 9:30 siamo scesi nel cortile della scuola per piantare delle siepi. Le Guardie Ecologiche ci hanno illustrato l’importanza delle piante e per questo motivo ci hanno fatto adottare una pianta a coppia. Nino, Anna e Giovanna, le Guardie Ecologiche, ci hanno fatto fare un giuramento e ci hanno fatto promettere di prendercene cura. In cortile, ci stavano aspettando i nostri genitori, l’assessore Begamini Renzo, il Preside Ferrari Sandro, la Dottoressa delle piante Valeria Manfredini e la Professoressa Borettini Luisa. Da non dimenticare i “nonni” dell’A.U.S.E.R., che hanno predisposto le aiuole, per rendere il terreno più morbido, facilitando il nostro lavoro. Alcuni di noi hanno messo a dimora: il nocciolo, il biancospino, la berretta da prete, l’agrifoglie, il corniolo e infine le viole. Subito dopo ci siamo messi in fila per andare in sala civica, dove ci siamo ristorati con un piccolo rinfresco offerto dai genitori. Ab- biamo posto alcune domande alla Dottoressa delle piante per sapere come prenderci cura di quest’ultime. La domanda più interessante è stata: “Come si fa a misurare l’età degli alberi oltre il modo dei cerchi?” La dottoressa ci ha spiegato che bisogna conoscere la tipologia dell’albero, la sua altezza e la sua larghezza. È stata una bella esperienza perché è stato divertente camminare nel fango e perché abbiamo imparato tante cose su come far crescere, in modo sano, le nostre “amiche” piante. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato. Scuola Santa Vittoria “Voci di Piazza” Dicembre 2010 UNITI PER GUALTIERI - CENTRO SINISTRA La scuola cardine della democrazia UN’ALTRA GUALTIERI Di iren, della multisanta e dei saldi di fine stagione Non si placa la protesta di studenti e ricercatori che hanno dato vita a manifestazioni contro il decreto legge di riforma dell’ordinamento scolastico. Sono state occupate sedi universitarie e scolastiche a Roma, Milano, Reggio Emilia, Bologna, Palermo: Catania. Altre manifestazioni sono state intraprese a Cagliari, Napoli Torino e Viterbo. Tutto questo malumore da cosa deriva? Da una minestra non ben cucinata del governo di centro destra che mette insieme alcuni ingredienti che, se sapientemente dosati, potrebbero risolvere l’annoso problema delle necessità formative richieste dal mondo del lavoro. Gli ingredienti che presi separatamente sono oggettivi ed indiscutibili sono: Attuare una riforma scolastica, attesa da anni, anche i governi di centro sinistra hanno operato in tal senso. Il nostro ordinamento scolastico è ancora figlio della riforma gentile risalente al trentennio fascista. Riduzione del deficit pubblico. Da circa 20 anni si produce (Pil) per una cifra analoga all’ammontare dei debiti. E’ una situazione che, senza rapidi e risolutivi interventi potrebbe incancrenirsi, perchè una tale situazione finirà per mangiarsi lentamente il futuro. Ultimo ingrediente ma il più importante è la richiesta che proviene dal mondo del lavoro di professionalità adeguate alle sfide tecnologiche e dei mercati internazionali. A fronte di tali necessità anche un governo di centro sinistra avrebbe posto tra gli obbiettivi della riforma la riduzione dei costi, ma non solo anzi, sono convinto che prioritariamente avrebbe valutato l’efficacia formativa dei cambiamenti posti in atto. Al contrario l’attuale governo ci propina una minestra scarsa, fredda e mal cucinata, il cui primo e forse unico obiettivo sono i tagli alla spesa! Un altro obbiettivo non dichiarato pare essere la dequalificazione della scuola pubblica a favore di quella privata. I genitori che affidano i propri ragazzi alla scuola pubblica vivono quotidianamente le incongruenze delle prime azioni poste in essere già da alcuni anni dal Ministro Gelmini, ma il peggio deve ancora arrivare. Nei momenti di difficoltà e di impoverimento di una nazione, quel che ha più valore è la cultura, che consente a tutti di avere pari opportunità di perseguire gli attesi obiettivi di qualità e benessere. Solo con una adeguata formazione impartita a tutti in relazione alle proprie aspettative e capacità, possiamo risollevare la nostra nazione e sconfiggere l’indifferenza sociale che è interesse di chi non crede nella nostra repubblica democratica “fondata sul lavoro”. Nel Consiglio Comunale del 30 Novembre è stato approvato dalla maggioranza (con nostro voto contrario), l’assestamento al Bilancio 2010. Rispetto a quanto previsto nel Bilancio di Previsione infatti la Giunta ha dovuto ritoccare i conti del Comune per poter trovare l’equilibrio finanziario e non incappare in pesanti ripercussioni dovute al mancato rispetto del cosiddetto (e da noi avversato) Patto di Stabilità. In questo contesto sono state prese alcune decisioni che testimoniano l’estrema difficoltà in cui versano i conti del comune figli delle scelte di questi anni di governo delle giunte Maestri. Si è infatti deciso di procedere alla vendita (in borsa) di 307.084 azioni di proprietà del comune di Gualtieri (tutte quelle vendibili da Statuto) della neonata IREN (exENIA > exAGAC). Da questa vendita la giunta ha iscritto a voce di bilancio una entrata di 360.000,00 euro. E’ bene sapere che le azioni di IREN al momento in cui scriviamo (02/12) viaggiano ad una perdita di c.ca il -10% rispetto alla prima quotazione di luglio (che già vedeva una perdita per gli azionisti ex-ENIA). Questo dal punto di vista economico significa come minimo per il nostro comune perdere 30.000,00€. Dal punto di vista politico invece significa purtroppo molto di più: significa che la giunta sta svendendo un bene di proprietà del Comune, un bene strategico come la gestione del servizio idrico integrato. Proprio quella gestione che in questi mesi gli amministratori del centro sinistra (anche a Gualtieri) dicevano di voler rendere “moderni” tramite la fusione con IRIDE ma mantenere “pubblici” con controllo affidato all’azionista pubblico. Prima si dice di voler mantenere un controllo pubblico per non esporci alle logiche di mercato e poi dopo 5 mesi… si vendono le quote di proprietà pubblica! Altro elemento che non può non essere considerato è che questa logica del pubblico che opera come imprenditore provoca evidenti storture: gli amministratori operano prendendo decisioni importanti come se fossero imprenditori privati ma gestendo beni della collettività. Inutile ricordare che l’imprenditore privato fa delle scelte imprenditoriali, azzeccate o errate, ma lo fa rischiando soldi e beni propri. Poiché Sindaco e Assessore al Bilancio hanno sottolineato che questa è una scelta necessaria, non voluta e che non si sarebbe fatta se non perché in condizioni di evidente difficoltà, va detto che nel 2007 sempre gli stessi amministratori hanno venduto oltre 116.000 azioni della vecchia ENIA. Allora la mannaia della crisi non c’era e le valutazioni politiche erano le medesime. Oggi sembriamo proprio ai saldi, della fine di una stagione (politica?). Nemmeno questa svendita comunque garantisce l’equilibrio dei conti, per cui si confida nel “soccorso” derivante dal previsto versamento di oneri di urbanizzazione dalla Multisala, o Multisanta, visto ormai il ruolo salvifico che ha avuto e avrà per la gestione di questa Giunta. La domanda spontanea è: anno 2011, non ci sono azioni da vendere, la Multisanta è terminata quali prospettive? Viscardo Bonvicini capogruppo Paolo Ferrarini capogruppo pagina 8 INSIEME PER GUALTIERI La parola ai cittadini In questo articolo cercherò di dare spazio alle voci di tanti nostri concittadini che purtroppo non riescono ad avere risposte da questa Giunta, la quale si trincera dietro un silenzio sempre più assordante. Il punto più importante che intendo trattare è quello relativo alla sicurezza. In questi ultimi tempi c’è stato un considerevole aumento di furti nelle abitazioni, anche nelle ore pomeridiane, scassi con spaccate ai danni di diverse attività commerciali e tanti altri episodi di microcriminalità tali da fare indurre che anche a Gualtieri esiste un problema sicurezza che va sicuramente affrontato. Purtroppo l’Unione della Polizia Municipale della Bassa Reggiana non ha dato i risultati sperati, essendo usata spesso per “far cassa” e quasi mai per la prevenzione e la repressione di episodi di microcriminalità e di contrasto al crimine. Sono convinto, come è già successo in altre realtà, che con un coordinamento delle forze di sicurezza si possono ottenere dei buoni risultati nella prevenzione e nel controllo del nostro territorio. Un altro punto su cui voglio insistere è la sicurezza stradale. Purtroppo, e spiace ribadirlo, è importante fare opera di prevenzione e mettere in sicurezza i nostri cittadini. Una strada che si sta rivelando alquanto pericolosa è sicuramente via Vittorio Emanuele, in pieno centro storico. Chiunque percorra in auto questo tratto di strada deve stare molto attento a queste enormi ed orribili fioriere. Addirittura, in un tratto di semicurva, il conducente si trova la via ristretta da queste fioriere posizionate su entrambi i lati della carreggiata, con biciclette che sbucano in senso opposto di marcia. Ciò ha causato diversi incidenti, fortunatamente di non grave entità. Sicuramente bisogna mettere in sicurezza questa via, prima che si debba andare a commentare gravi episodi. Altro punto assai importante è la discussione svoltasi in Consiglio Comunale relativa al Fondo di solidarietà che il Comune ha istituito a favore delle famiglie in difficoltà a causa della crisi economica. Per dare il nostro parere favorevole abbiamo richiesto che venisse ritoccato il regolamento di accesso a tali fondi, chiedendo di passare dai 24 mesi previsti a 60 mesi di residenza nel nostro Comune. Proposta che ci è stata bocciata. Tutto questo fa sì che tanti extracomunitari “indottrinati” da un sindacato (Cgil) vengano “a far cassa”, a volte senza neanche averne i requisiti, a discapito di nostri concittadini che si sono spesi per la crescita e lo sviluppo di Gualtieri, ma che purtroppo oggi stanno attraversando un periodo di difficoltà. Ultimo punto che voglio trattare è la forma di contestazione messa in atto da questa amministrazione contro la manovra economica. Quel drappo che capeggiava su Palazzo Bentivoglio è una forma folkloristica che fa parte della democrazia e della vita politica. E fin qui niente di male. Ma esporre locandine di contestazione alla manovra finanziaria del Governo nazionale nelle bacheche poste all’interno dei nostri cimiteri denota poco rispetto e scarsa sensibilità nei confronti dei cittadini di Gualtieri. Per questo il nostro Sindaco merita una tiratina d’orecchie. Concludendo, voglio fare gli auguri di buon Natale e felice anno nuovo a tutti i cittadini di Gualtieri ed alle loro rispettive famiglie. Giovanni Iotti Capogruppo “Voci di Piazza” pagina 9 Dicembre 2010 Da ottobre a Gualtieri una nuova modalità di raccolta dell’organico Si chiama “organico di prossimità” ed oltre ad essere più vicino a casa migliora la raccolta differenziata. Non è passato inosservato che dal 4 Ottobre 2010 su tutto il territorio di Gualtieri è stata attivata la raccolta dell’organico con bidoni di plastica da 240 lt e 360 lt. Il volume a disposizione rispetto al sistema a cassonetto è diminuito, ma consente di essere più capillari nella distribuzione sul territorio. Il nuovo metodo di raccolta si è reso necessario perché molto spesso nei cassonetti dell’organico venivano gettati rifiuti indifferenziati/inorganici rendendo nulla la possibilità da parte di S.A.Ba.R. S.p.A. d’inviare a recupero tutto il materiale organico nell’apposito centro di compostaggio di Fossoli. La sperimentazione, che ha già ottenuto ottimi risultati a Luzzara, Guastalla e a Novellara, sarà gradualmente estesa a tutti i Comuni soci S.A.Ba.R. S.p.A., e permetterà di presidiare meglio la gestione della raccolta dell’umido con l’obiettivo concreto di aumentare percentualmente la raccolta differenziata totale. Proiettando infatti i primi dati relativi ai due mesi di sperimentazione, si può ipotizzare di raccogliere sul nostro territorio oltre 200 ton all’anno di frazione organica, vale a dire circa il 4% - 5% dell’intera produzione di rifiuti del nostro Comune. L’Amministrazione Comunale rinnova a tutti i cittadini l’invito ad un uso corretto dei conferimenti evitando ad esempio di introdurre sacchetti di plastica non degradabile nei contenitori dell’organico (quelli degradabili sono disponibili gratuitamente nelle stazioni ecologiche) ma più in generale, evitare di introdurre carta, plastica, vetro, legno e rifiuti metallici nei cassonetti metallici della frazione secca . Ricordo che per gli elevati quantitativi di materiale organico (siepi, potature, sfalci d’erba,…) rimangono a disposizione i box ramaglie in legno situati in alcuni punti strategici del territorio o in alternativa le isole ecologiche di Gualtieri e Santa Vittoria. In queste ultime, grazie alla maturata sensibilità dei cittadini e al prezioso impegno dei volontari AUSER ( che ringrazio a nome dell’Amministrazione Comunale ) avviene rispetto al complessivo una differenziazione importante sia per quantità che qualità. Ricordo che nell’ottica della diminuzione dei rifiuti conferiti e di risparmio economico per le famiglie, il Comune di Gualtieri prevede una riduzione del 20% sulla tassa rifiuti se si utilizza una compo- stiera nel proprio giardino per l’umido ed il verde. I cittadini che desiderano attivare l’autocompostaggio possono richiedere la detassazione presso l’ufficio tributi allegando una foto della compostiera (se questa è artigianale), oppure una fattura descrittiva del suo acquisto. La riduzione sarà attivata al momento della presentazione della modulistica. Ripeto quindi la frase “Chiediamo ai cittadini questo impegno non solo per ottemperare alle normative europee che vieteranno per il futuro realizzazioni di nuove discariche, ma soprattutto perché differenziare per riciclare è un obiettivo di attuale civismo e di rispetto per le generazioni future”. Per qualsiasi informazione sulla nuova gestione della raccolta dei rifiuti organici potete rivolgervi al Comune di Gualtieri tutti i giorni lavorativi, sabato incluso, dalle ore 08:30 – 13:00 (tel.0522/221816) R.Bergamini Assessore all’Ambiente Si scrive “acqua” si legge “democrazia” In soli due giorni a Gualtieri 150 cittadini hanno firmato i 3 referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua, 1 milione e 400 mila in Italia. Un risultato straordinario, ottenuto dal Forum Italiano dei movimenti per l’acqua e dall’azione di migliaia di comitati sorti in tutto il paese. Senza padrini politici, nel silenzio assoluto dei piu importanti mass media. E’ questa la naturale prosecuzione della campagna “salva l’acqua” che nello scorso novembre ha dimostrato, con mobilitazioni diffuse in tutto il territorio nazionale, l’indignazione popolare per l’ultimo provvedimento del governo Berlusconi: l’accelerazione della privatizzazione del servizio idrico, per consegnarlo nelle mani delle multinazionali e dei grandi capitali finanziari. Da quando le aziende municipalizzate sono state trasformate in società per azioni e i privati hanno avuto libero accesso al bene comune acqua, gli investimenti sono crollati a un terzo (da 2 miliar- di a 700 miloni di euro l anno) l’occupazione è caduta verticalmente (- 30 per cento), le tariffe sono salite vertiginosamente (+ 62 per cento nell utimo decennio) e gli sprechi continuano (+ 30 per cento). Con l’ultimo provvedimento del novembre scorso, il governo immaginava forse di poter chiudere i conti d autorità e in maniera definitiva. Invece la partita è completamente aperta, il lavoro svolto in questi anni dai comitati, ha già sedimentato una vittoria culturale: In questo paese, la grande maggioranza delle persone ha a cuore la tutela dell acqua, la considera un bene comune ed è contraria a consegnarla ai privati e al mercato. Chi oggi vuole privatizzare non può più farlo apertamente, non può più dire come quindici anni fa “ Privato è bello”. E’ dal 6 Marzo scorso la nascita del “Coordinamento Nazionale degli enti locali per l’acqua pubblica”, oltre 150 grandi città e piccoli Comuni che hanno approvato modifiche ai propri statuti, dichiaran- do l’acqua un bene comune e un diritto umano universale e il servizio idrico “Privo di rilevanza economica”, perchè denso di significati sociali e ambientali. Quel milione di donne e di uomini sta indicando un altra direzione, un nuovo modello di pubblico quindi che metta al centro l’interesse collettivo e la responsabilità condivisa per il governo di una risorsa indispensabile. E’ ora di dire: “Adesso basta. Sull’acqua decidiamo noi.” Perchè dalla vittoria culturale si passi alla vittoria politica occorre entro la prossima primavera trasformare questo milione di firme in almeno 25 miloni di votanti. Sarà una sfida inpegnativa avremo bisogno di tutti: donne e uomini che vogliono liberare l’acqua e difendere i beni comuni. Enrico Ragni Comitato Gualtierese Acquabenecomune pagina 10 “Voci di Piazza” Dicembre 2010 pagina 11 Dicembre 2010 Alla data del 30/9/2010 Disoccupati domiciliati a Gualtieri e iscritti al Centro per l’impiego di Guastalla ITALIANISTRANIERI TOTALE ETÀ MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE 15-1956113 14 20-2413 1326 6 5 11 25-2910 2838 8 7 15 30-34 9 2130 7 5 12 35-3910 2838 9 9 18 40-4412 1628 9 4 13 45-49 3 1518 15 2 17 50-54 7 1118 4 2 6 55-5912719 3 2 5 60-6466121 23 87 15 1918 37 1835 53 1626 42 1937 56 2120 41 1817 35 1113 24 159 24 78 15 TOTALE87151238 65 39104 152190 342 Disabili domiciliati a Gualtieri e iscritti al Collocamento Mirato L.68/99 ITALIANISTRANIERI TOTALE ETÀ MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE 15-19 20-24 11 25-29 1 1 30-34 22 35-39213 40-44123 11 45-49448 17 50-54145 55-59224 60-64 2 2 Dieta etnica: salute e donazione Nell’ambito del programma del Dipartimento Sanità Pubblica “Tutela delle fasce deboli”, il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Azienda USL, su richiesta della sezione Avis di Santa Vittoria e in collaborazione con l’amministrazione comunale di Gualtieri e il distretto di Guastalla, ha elaborato e condiviso con la comunità indiana Radasmani un progetto di alimentazione e corretti stili di vita, la cui finalità è da una parte quella di rendere più salutari le modifiche comportamentali indotte dalle nuove abitudini acquisite, dall’altra di aumentare il numero di idonei alla donazione di sangue, vista l’alta adesione della comunità indiana, particolarmente sensibile al problema, alla richiesta di donazioni. 0 00 01 1 1 0 1 02 2 21 3 13 4 45 9 14 5 22 4 2 0 2 TOTALE131629 0 2 2 1318 31 Dott.ssa Alessandra Fabbri, il Pres. AVIS Fausto Cav. Bonori, Heena Sondhi Lavoratori domiciliati a Gualtieri e iscritti nelle liste di Mobilità ex L.223/91 e 236/93 ITALIANI STRANIERI ETÀ TOTALE MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE 15-19 20-24112 11 25-29257 11 30-34325 1 12 35-39 33 3 3 40-4446101 12 45-49 33 4 15 50-54 33 11 55-59 6 5 11 2 2 60-64 3 3 0 00 12 3 26 8 43 7 33 6 57 12 44 8 04 4 8 5 13 3 0 3 TOTALE192847 11 6 17 3034 64 TOTALE GENERALE MASCHIFEMMINETOTALE 195242437 Nel primo incontro effettuato domenica 21 novembre negli spazi messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale, hanno partecipato numerose famiglie indiane che hanno condiviso il delicato tema dell’alimentazione e salute e hanno dato la loro disponibilità al proseguimento del progetto che vedrà anche la realizzazione di un piccolo ricettario nella doppia lingua (italiano e punjabi) coi suggerimenti nutrizionali e le relative varianti da applicare alle ricette tradizionali. A seguito del progetto sarà inoltre avviato un monitoraggio dei principali parametri ematici per permettere di recuperare più persone idonee alla donazione di sangue della prossima estate. Alessandra Fabbri “Voci di Piazza” pagina 12 Dicembre 2010 Dopo la paura del buio ora le prospettive Sono passati più di 2 anni da quando è stato dichiarato il dissesto finanziario dell’intero Gruppo Antonio Merloni che ha coinvolto l’azienda di Gualtieri la Tecnogas. Poteva essere una delle tante storie di crisi aziendali finite male soprattutto in un contesto di crisi mondiale e senza precedenti come questa. La vera sorpresa è stata invece che uomini e donne , semplici lavoratori hanno deciso di unirsi, facendo diventare la vicenda Tecnogas una vertenza di comunità e combattendo fin dall’inizio per il mantenimento dell’integrità dello stabilimento. In questo, i lavoratori Tecnogas sono diventati protagonisti del loro destino, non hanno lasciato correre le cose per loro conto... le hanno profondamente influenzate. Sotto la neve, la pioggia, percorrendo migliaia di km da Gualtieri, a Roma a Fabriano decine di volte abbiamo impedito con le nostre iniziative che il fallimento del gruppo si trasformasse nella chiusura di questo storica fabbrica. Siamo stati in grado di ottenere l’amministrazione controllata, siamo stati in grado di costruire sinergie vitali per il sostentamento tra lavoratori in CIG e l’Amministrazione comunale e solidarietà con le comunità vicine. Questa era la scommessa da vincere, non era scontato per nessuno, ma tutti abbiamo compreso che anche il futuro della comunità era legato alla vita di questo stabilimento. Salvarlo, dargli un futuro industriale significava dare un futuro alla intera comunità di Gualtieri non solo ai 600 lavoratori della Tecnogas. All’inizio di Ottobre 2010 (dopo 25 mesi) si aggiudica l’asta la società MMD TRADE con sede a Dubai, collegata al produttore iraniano di elettrodemestici Entekab. Da novembre la MMD Trade sta costituendo una newco alla quale assegnare direttamente Tecnogas nel contesto di una società di diritto italiano come soggetto finale di aggiudicazione dell’asset Tecnogas in uscita dall’amministrazione straordinaria. Con il mese di dicembre si dovrebbero concludere le intese di cessione di Tecnogas e gli atti relativi alla consultazione sindacale art 47, e le procedure per l’ottenimento della cassa per riorganizzazione del plesso industriale. La nuova società dovrebbe essere operativa con decorrenza 1° gennaio 2011. In questo quadro la nuova società si è impegnata a garantire 5 anni di attività ritornando ad investire su questa realtà industriale, con tutti i dipendenti attualmente in forza e senza chiedere rinunce a diritti sindacali o contrattuali. Siamo convinti che se Tecnogas fosse stata “bollita” i concorrenti avrebbero fatto affari sulle nostre spalle, si sarebbero spartiti “il bottino” di mercato che ancora Tecnogas detiene nonostante tutto. Certo non sarà facile rilanciare l’azienda dopo anni di fermo, riscoprire i prodotti, riammodernare gli impianti, riconquistare volumi e mercati di un tempo ma con redditività adeguate, ma siamo convinti dello slogan che abbiamo scritto sulle nostre magliette e cioè se... “la storia siamo noi... e non può finire qui!” noi siamo pronti alla nuova sfida, a dare il nostro contributo, a dimostrare alla nuova proprietà che si può difender il lavoro e i diritti insieme, che si può competere sullo scenario mondiale! Si è chiuso un ciclo “buio” si apre un ciclo di prospettiva e questo grazie a tutti voi! Ringrazio tutti di cuore. Uno di voi Marani Nevino RSU Tecnogas “Cronologia della lotta per Tecnogas” Una lotta per ridare futuro al lavoro ed ad una comunità intera! 4 Luglio 2008 Incontro pubblico tra lavoratori di tutte le aziende del gruppo, amministratori locali per discutere della situazione dell’Antonio Merloni, e per mettere in evidenza lo stato di crisi che la direzione non voleva ammettere. 10 luglio 2008 Consiglio comunale aperto alla bocciofila di Gualtieri. VENERDI 19 SETTEMBRE 2008 Grande manifestazione a Fabriano di tutte le aziende del gruppo per chiedere al CDA Merloni decisioni sul piano industriale e sugli strumenti da utilizzare di fronte alla crisi finanziaria del grupo. Tecnogas porta più di 200 persone insieme ad una delegazione della Amm. Comunale di Gualtieri.. MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2008 Viene convocata l’assemblea nel piazzale dello stabilimento con la presenza di 500 lavoratori e si decide il presidio permanente e la costruzione del campo. Da allora tutti i giorni lo stabilimento è presidiato e tutti i giorni vengono convocate assemblee alle 8.00 e alle 17.00 di sera. L’informazione e la decisione collettive sono fondamentali per la tenuta della lotta.. GIOVEDI’ 25 SETTEMBRE 2008 Il ministro Scaiola annulla l’incontro che era fissato al Ministero tra le parti sociali, motivando la non necessità viste le offerte arrivate al gruppo merloni di compratori non identificati. La protesta dei lavoratori sale. MARTEDI’ 30 SETTEMBRE 2008 Manifestazione a Reggio Emilia per le vie della città dei lavoratori Tecnogas e dell’indotto per chiedere l’avvio di una procedura di Amministrazione controllata che eviti lo spezzatino. Una delegazione incontra il Prefetto di RE per chierire il senso della lotta e il contesto sociale in cui avviene. GIOVEDI’ 2 OTTOBRE 2008 Manifestazione sulla statale 62 e blocco del traffico dei lavoratori Tecnogas, partecipano anche diverse delegazioni di fabbriche del territorio ad esprimere solidarietà con la pertecipazione dei sindaci di Guastalla, Gualtieri e Boretto. VENERDI’ 3 OTTOBRE 2008 Incontro in piazza Bentivoglio a Gualtieri con tutti i sindaci della Bassa reggiana presenti e tutti i Parlamentari eletti nei collegi reggiani. La politica esprime il sostegno alle rivendicazioni sindacali. LUNEDI’ 6 OTTOBRE 2008 RSU Tecnogas insieme a FIM-FIOM-UILM e CGILCISL-UIL incontrano il Governatore della Regione Emilia romagna Vasco Errani per presentargli la situazione dell’azienda e dell’indotto e chiedergli un intervento diretto sul Ministro Scaiola perché convochi le parti e attivi la procedura di commissariamento del gruppo. MARTEDI’ 7 OTTOBRE 2008 Consiglio Comunale aperto nella Sala dei falegnami, alla presenza dei sindaci e degli amministratori della bassa i sindacalisti spiegano la proposte per uscire dalla crisi. Partecipano molti cittadini di Gualtieri e molti imprenditori dellindotto Tecnogas. La presenza dei lavoratori è massiccia. GIOVEDI’ 9 OTTOBRE 2008 Memorabile manifestazione a Fabriano sotto la sede del Gruppo Merloni dove è riunito il CDA. I lavoratori della Merloni apriranno i cancelli degli uffici all’arrivo dei lavoratori Tecnogas che sfilano sotto gli applausi. La giornata si concluderà con un primo importantissimo risultato. L’azienda attiverà le procedure verso il ministero per l’attivazione della Amministrazione controllata. DOMENICA 19 OTTOBRE 2008 Tenda in piazza a gualtieri durante la Fiera del paese. Le donne della Tecnogas offrono le loro torte per iniziare una raccolta fondi di solidarietà ai lavoratori in sciopero da più di 30 giorni. L’intera comunità di Gualtieri si raccoglie attorno ai lavoratori. LUNEDI’ 20 OTTOBRE 2008 Ci si prepara ad una lunga lotta anche con l’arrivo del freddo e dell’inverno e si allestisce il campo del presidio con una grande tenda e la CMR fornisce un box. Diventa il luogo dellam informazione permanente di ciò che avviene dentro e fuori lo stabilimento sia per i lavoratori che per la citta- Dicembre 2010 “Voci di Piazza” pagina 13 “Cronologia della lotta per Tecnogas” Una lotta per ridare futuro al lavoro ed ad una comunità intera! dinanza. LUNEDI’ 27 OTTOBRE 2008 Incontro in Provincia tra le OO.SS e le Istituzioni per l’attuazione e le coperture sull’anticipo di CIG straordinaria ai lavoratori. Costituzione di un fondo attraverso le banche locali. MARTEDI’ 28 OTTOBRE 2008 Nuova manifestazione a Roma sotto la sede del Ministero delle Attività Produttive. Scaiola convoca le parti e la giornata si conclude con il commissariamento del gruppo Merloni e la nomina dei 3 commissari. Inizia l’iter per l’amministrazione controllata. MARTEDI’ 28 OTTOBRE 2008 Nuovo incontro in regione tra le OO.SS e l’assessore regionale Duccio Campagnoli per verificare le possibilità di copertura dei lavoratori dell’indotto Tecnogas, in particolare quelli che sono privi di ammortizzatori sociali. In tale contesto si valuta anche la questione di come poter far ripartire il ciclo produttivo dell’indotto Tecnogas e si rimanda ad un succesivo incontro fissato per il 7 di Novembre. VENERDI’ 7 NOVEMBRE 2008 Sentenza del tribunale che dichiara lo stato di insolvenza di TECNOGAS , dopo che è avvenuta la stessa cosa per la Antonio Merloni spa (24.10.2008) occorre avviare tutte le procedure per l’insinuazione allo stato passivo. DOMENICA 16 NOVEMBRE 2008 Si organizza un pranzo di solidarietà per i lavoratori Tecnogas alla Sala del popolo presso Palazzo Greppi a Santa Vittoria per 250 persone. Continua la raccolta di fondi a sostegno della vertenza ed in tal senso viene presentato il CALENDARIO 2009 fatto dai lavoratori Tecnogas. Una breve storia fotografica che raccoglie i momenti più significativi di questi 60 giorni di vertenza. LUNEDI’ 17 NOVEMBRE 2008 Incontro con tutte le OO.SS a fabriano con i 3 commissari straordinari. 5 Dicembre 2008 Arriva il primo assegno della CIG di Ottobre, grazie all’accordo fatto con il comune. MERCOLEDI 17 DICEMBRE 2008 Assemblea con tutti i lavoratori sui temi della CIGS e degli stipendi. 21 novembre 2008 Protesta dei lavoratori davanti la CREDEM perchè la banca non riconosceva lo stato di crisi e continuava a prelevare i soldi dei mutui su stipendi ridottissimi. 20 Dicembre 2008 Festa a Palazzo greppi di Santa Vittoria di Gualtieri dove si sono dati i “pacchi di natale” a tutti i lavoratori in lotta della Tecnogas e augurare a tutti il primo Buon NATALE. VENERDI’ 16 GENNAIO 2009 Sono indette le assemble con tutti i lavoratori tecnogas insieme ai legali per l’organizzazione della raccolta dei documenti necessari per l’insinuazio- ne al passivo entro il 16 febbraio 2009. MERCOLEDI’ 11 FEBBRAIO 2009 ASSEMBLEA CON TUTTI I LAVORATORI TECNOGAS PER INFORMARE DELL’INCONTRO AVUTO CON I COMMUISSARI A FABRIANO e discutere della situazione produttiva per il mese di marzo 2009. MARTEDI’ 17 MARZO 2009 fissata la prima udienza presso il tribunale di Ancona per l’ammissione allo stato passivo di tutti i lavoratori Tecnogas. 4 Aprile 2009 Manifestazione davanti al Ministero delle attività produttive. Dalla Tecnogas partino 2 Pullman di lavoratori. GIOVEDI’ 28 MAGGIO 2009 assemblea con i lavoratori per discutere dei rapporti con le banche realtiva alla chiusura contin per l’anticipo trattamento CIGS e dell’andamento della CIGS nel mese scorso. VENERDI 25 SETTEMBRE 2009 Nuovo incontro a Fabriano con i commissari straordinari al fine di fare il punto sull’asta di vendita e sulle offerte. VENERDI’ 10 OTTOBRE 2009 Assemblea davanti al presidio ore 17.30 per discutere dei programmi di produzione e dei fermi del mese di novembre 2009. 14 novembre 2009 Ennesima manifestazione a ROMA al ministero delle attività produttive Scaiola. Partono 2 pulman da Gualtieri. MERCOLEDI’ 9 DICEMBRE 2009 Assemblea con tutti i lavoratori e con la presenza del responsabile nazionale della FIOM per i gruppo merloni Evaristo Agnelli. LUNEDI 14 DICEMBRE 2009 Assemblea davanti al presidio ore 17.30. 17 Dicembre 2012 Manifestazione a Fabriano con i segretari genrali di CGIL-CISL-UIL e i presidenti delle Regioni Emilia e presidenti delle Provincie e i gonfaloni dei comuni. Pullman vestiti da panda sono partiti 100 lavoratori Tecnogas. MARTEDI 13 APRILE 2010 Incontro a Fabriano con i commissari per la valutazione delle offerte ricevute per la vendita dell’azienda e/o pezzi del gruppo tra cui Tecnogas. VENERDI’ 30 APRILE 2010 Porte aperte in Tecnogas.L’azienda acconsente lo svolgimento dentro lo stabilimento di una iniziativa sindacale della Camera del lavoro di Guastalla con 650 presenze. Si presenta il filmato inedito di Nico Guidetti, si cena insieme, si può visitare i reparti. Si discute dell’azienda edel suo futuro. Serve a dimostrare che Tecnogas esiste ancora industrialmente ed esistono ancora i suoi lavoratori. La presenza della RAI di Iacona fa da volano per l’interesse della zona. La RAI Ritornerà in Luglio a completare il lavoro. LUNEDI’ 21 Giugno 2010 Vengono presentate due offerte vincolanti per Tecnogas. Una degli iraniani e una del rag. Lei (vecchia conoscenza nostra per i contatti costruiti in questi mesi dalla FIOM). I commissari entro i 90 giorni devono scegliere quale delle due offerte prendere. MARTEDI’ 21 Settembre 2010 E’ il termine ultimo del bando e delle offerte risultate vincolanti 2 sui 5 che si erano presentati. Allora o prima di allora sapremo chi è il nuovo padrone della Tecnogas. VENERDI’ 8 Ottobre 2010 Si aggiudica l’asta la società MMD TRADE con sede a Dubai (collegata al prioduttoreiraniano di elettrodemestici Entekab). MESE di Novembre 2010 La MMD Trade sta costituendo una newco alla quale assegnare direttamente tecnogas nel contesto di una società di diritto italiano come soggetto finale di aggiudicazione dell’asset Tecnogas in uscita dall’amministrazione straordinaria. Con il mese di dicembre si dovrebbero concludere le intese di cessione di Tecnogas e gli atti relativi alla consultazione sindacale art 47, e le oprocedure per l’ottenimento della cassa per riorganizzazione del plesso industriale. VENERDI’ 31 DICEMBRE 2010 La nuova società si chiamerà TECNO e dovrebbe essere operativa con decorrenza 1° gennaio 2011. ma la storia non finisce qui... “Voci di Piazza” pagina 14 Dicembre 2010 I numeri della crisi economica a Gualtieri Da due anni il tessuto produttivo della nostra zona subisce i pesanti effetti della crisi economica mondiale. Da tempo sentivamo parlare di economia globalizzata, ma senza mai comprendere fino in fondo cosa ciò significasse. L’attuale crisi ci ha aperto bruscamente gli occhi consegnandoci una crisi che è figlia delle distorsioni di economie lontane, a partire da quella americana, caratterizzate da una eccessiva facilità alla concessione del credito da parte delle banche, eccessivo indebitamento di imprese e famiglie, attività bancaria sempre più lontana dai fattori dell’economia reale. Quali sono i principali numeri di questa crisi? I dati dell’andamento delle iscrizioni alla Camera di Commercio e all’Albo Imprese Artigiane, nonché quelli occupazionali, ci presentano un quadro molto preciso. Le imprese di Gualtieri passano da 797 al 31.12.2008 a 793 al 30.06.2010 con una sostanziale stabilità, mentre è invece più accentuato il calo delle imprese nella zona, comprendente Boretto-Brescello-Gualtieri-Guastalla-Luzzara-Novellara-PoviglioReggiolo, con un calo di 104 imprese (da 7.895 a 7.791, pari a -1,32%). Sono invece le imprese artigiane, quelle cioè di dimensioni medio-piccole, a pagare maggiormente il conto della crisi con un calo a Gualtieri di 22 imprese pari ad un meno 6,27% (da 351 a 329) e di 163 imprese nella zona pari ad un meno 5,18% (da 3.149 a 2.986) con diminuzioni più accentuate per le imprese del settore edile e manifatturiero. I dati della crisi sono però ancora più evidenti se si legge l’andamento occupazionale. I dati del Centro per l’Impiego di Guastalla ci attestano che al 31.12.2008 gli iscritti (in cerca di occupazione) erano 2.418 e che al 30.06.2010 sono 3.390 (+972, + 40,20%). I lavoratori in mobilità passano dai 293 del 2008 ai 581 al 30.06.2010 con un aumento del 98,29% (rispetto alla popolazione attiva dal 6,4 al 12,4 ogni mille). I dati della cassa integrazione registrano poi, con dati a livello provinciale, una vera e propria esplosione passando da 501.531 ore nel 2008 a 9.683.705 nel 2009 e 9.346.588 nel solo primo semestre 2010. Questi dati dimostrano ampiamente la gravità della crisi e le forti preoccupazioni per il futuro. I timidi segnali di uscita dalla crisi non fanno presagire tempi rapidi di recupero e vi è comunque, da parte di tutti, la consapevolezza che l’uscita dalla crisi ci riconsegnerà una realtà economico-produttiva differente da quella che abbiamo fino ad ora registrato. Occorre quindi uno sforzo collettivo importante perché ciascun attore dello sviluppo locale faccia la propria parte per contribuire allo sforzo per progettare i contenuti dello sviluppo territoriale. Le imprese locali, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, dovranno accentuare la propria vocazione alla flessibilità e adattabilità ai mercati promuovendo sempre più la propensione al lavoro di rete con altre imprese, apportando ciascuna i propri livelli di eccellenza, per coniugare e affrontare meglio le insidie di mercati sempre più competitivi e globali, per assumere una dimensione complessiva che favorisca e promuova la vocazione all’export. Le banche dovranno porsi l’obiettivo di tornare a svolgere la funzione di partner delle piccole e medie imprese scommettendo nuovamente sulla capacità delle aziende che investono sulla qualità e sull’innovazione. Alle amministrazioni locali chiediamo invece uno sforzo straordinario per sostenere le imprese e favorire la nascita e crescita di nuove esperienze imprenditoriali. A tale scopo Cna, proprio pochi mesi fa, ha avanzato ai Comuni un progetto articolato di aiuti e sostegni che chiediamo di attuare al più presto con atti e scelte concrete. Tra le misure proposte vi è la richiesta di un deciso sostegno ad Unifidi, il principale consorzio fidi operante sul territorio provinciale e regionale a favore delle PMI, con contributi finalizzati a sostenere gli investimenti tecnologici. Abbiamo proposto anche una rivisitazione del sistema impositivo locale con la finalità di alleggerire le imprese dal pagamento di oneri impropri, ad esempio facendo pagare solo i costi di smaltimento dei propri rifiuti prodotti e non anche quelli prodotti da altri soggetti, e per alleggerire l’onere impositivo complessivamente sopportato per il pagamento di balzelli che non hanno alcuna giustificazione. Per sostenere le imprese del settore edile abbiamo proposto misure straordinarie di sostegno che alleggeriscano i pesanti oneri per la costruzione e la ristrutturazione riconoscendo l’eccezionalità di una crisi che sta producendo pesanti riflessi a carico del dato occupazionale del settore. Per favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali abbiamo infine proposto l’esonero dal pagamento di tasse e tributi locali, per un periodo di tre anni, e aiuti che portino ad un azzeramento dei tassi di interesse per finanziamenti destinati all’avvio delle attività. Come Associazione ci rendiamo ben conto degli sforzi richiesti alle amministrazioni locali in un momento in cui le stesse sono vessate da vincoli statali esagerati e che ne stanno compromettendo seriamente la capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini e a quelle di sviluppo delle infrastrutture locali. Si tratta però di sforzi assolutamente necessari se vogliamo insieme contribuire ad assicurare ai nostri territori i livelli di benessere fino ad ora conosciuti. Magda Pellini Presidente Cna Area Padana Ovest L’agricoltura a Gualtieri oggi L’agricoltura nel territorio di Gualtieri ha alcune caratteristiche che la distinguono da quella degli altri comuni rivieraschi. Innanzitutto, le aziende agricole sono estremamente frazione, con larga prevalenza di imprese a conduzione famigliare con delle unità produttive gestite come seconda attività, e ad aggravare la situazione gli effetti delle successioni ereditarie che non fanno altro che generare ulteriore frazionamento. Passando ai diversi comparti produttivi, va evidenziata la ridotta presenza di allevamenti bovini in genere e da latte nello specifico; il mancato ricambio generazionale, il perdurare della crisi del settore non hanno risparmiato il territorio gualtierese, provocando ad esempio la chiusura di tutti i caseifici di trasformazione del latte a Parmigiano-Reggiano. Anche gli allevamenti suini sono in costante calo, rimanendone presenti in misura ridotta nella sola frazione di Santa Vittoria. La coltivazione del pioppo è ormai presente solo nella parte aperta della golena, mentre nella parte chiusa è stata soppiantata da coltivazioni cerealicole (grano e mais), orticole (meloni e angurie) e da vigneti, come avviene nella restante parte del territorio comunale. In relazione alla coltivazione della anguria, si sot- tolinea che il comune di Gualtieri (in particolare la frazione di Santa Vittoria) è riconosciuto come zona tipica di produzione della “Anguria Reggiana“, frutto che sta ottenendo il riconoscimento e la registrazione della Indicazione Geografica Protetta. La viticoltura si è evoluta in questi anni verso forme di allevamento adattate alla potatura e alla vendemmia meccanizzata, oramai un obbligo per una politica di contenimento dei costi in riferimento a prezzi di riparto e realizzo ancora insufficienti. E’ inarrestabile come peraltro in altre zone e territori limitrofi, il processo di estirpo dei vigneti che in comune di Gualtieri nel periodo attuale può aggirarsi sui 10-15 ettari. E’ però quasi una specificità locale la coltivazione di uva fogarina, (i produttori sono poco meno di una decina per una produzione di circa 350/400 ql) varietà antica da cui si ottiene un vino particolare molto apprezzato con un suo specifico mercato. Sul territorio sono presenti diversi contoterzisti che offrono servizi per le lavorazioni agricole alle aziende agricole locali e non. Spesso questo tipo di aziende si sostituiscono agli agricoltori veri e propri nella gestione diretta di terreni condotti in affitto. In un certo senso, il contoterzismo ha posto parziale rimedio al frazionamento fondiario che rende anti- economica l’attività agricola, a causa dell’alta incidenza dei costi fissi e degli ammortamenti dei beni strumentali. La conduzione dei terreni da parte di imprese di contoterzi sta prendendo sempre più piede, anche in considerazione del forte sviluppo delle coltivazioni (mais, segale ecc.),destinate agli impianti per la produzione energetica da biomasse. In conclusione, mentre gran parte del territorio provinciale sta iniziando a beneficiare di una situazione di mercato favorevole, conseguente al sensibile aumento dei prezzi del Parmigiano-Reggiano, non altrettanto si può dire per il territorio di Gualtieri, la cui economia agricola è fondata per buona parte su produzione cerealicola e vitivinicola. L’augurio è che questi due comparti, che comunque lasciano intravedere prospettive abbastanza favorevoli o quanto meno di inversione di tendenza, lascino alle spalle le incertezze e le volatilità dei prezzi che troppo spesso hanno condizionato e condizionano negativamente il reddito degli agricoltori. Paola Vilani Giovanni Bedogni Confagricoltura Coldiretti Guastalla Guastalla Augusto Pistelli Confed. Italiana Agr. Guastalla pagina 15 “Voci di Piazza” Il circolo Arci “Il Livello”, un’oasi di pace dove trascorrere momenti piacevoli Anche nel corso del 2010 il nostro piccolo Circolo, sito a ridosso del torrente Crostolo, nel caratteristico borgo da cui trae il nome, ha proseguito la sua attività indirizzata alla valorizzazione del territorio golenale, nei suoi aspetti paesaggistici e naturalistici, e alla conservazione delle tradizioni locali con un interesse particolare alla solidarietà civile e sociale di cui le nostre terre sono da sempre portatrici. Le attività che abbiamo organizzato sono state coerenti con questa filosofia. Ad inizio anno abbiamo promosso un incontro per favorire la diffusione delle energie rinnovabili e contro il ritorno all’energia nucleare che appartiene al passato, dissangua le casse dello stato, aumenta la dipendenza energetica del nostro paese e produce scorie indistruttibili. A fine maggio abbiamo aderito, con entusiasmo, all’iniziativa promossa dall’Assessorato all’Ambiente del Comune “Un tesoro di golena”. A giugno il nostro circolo ha accolto, come ormai da molti anni, un gruppo di ragazzi, provenienti da un orfanotrofio della ex Jugoslavia, in collaborazione con l’Associazione “Un bambino per amico”. A fine agosto, grazie agli strumenti ed alla competenza degli astrofili di S. Benedetto Po, abbiamo osservato il cielo. A settembre abbiamo trascorso una domenica per conoscere l’uva fogarina e abbiamo pigiato, come una volta, l’uva con i piedi.Da ultimo va ricordata la cena di San Martino che è stata allietata dalla presenza di ospiti importanti. Per il prossimo futuro, a partire dal 17 dicembre, organizzeremo, con l’aiuto di Giuseppe Simonazzi, una serie di incontri per conoscere meglio fauna e flora della golena cui, in primavera, seguiranno visite guidate anche alla vicina area naturalistica dei Caldaren. Per il 2011 abbiamo inoltre intenzione di installare sul tetto un impianto fotovoltaico per renderci autosufficienti dal punto di vista energetico senza inquinare. Ricordiamo che il Circolo è aperto ai soci tutti i giorni eccetto il martedì. Vi aspettiamo numerosi! Il circolo arci “Al Palazzo” di Santa Vittoria Il Circolo Arci “Al Palazzo” è ormai diventato uno dei punti di riferimento per la comunità di S. Vittoria. In questa frazione del Comune di Gualtieri, ricca di una più che centenaria storia solidale, l’attività del Circolo “Al Palazzo” si pone come obiettivo di dare la possibilità a vari gruppi sportivi di svolgere la loro attività come il pattinaggio su rotelle del gruppo “Il Ponte” (che a tutt’oggi conta una quarantina tra bambini e ragazzi, i quali partecipano anche a gare provinciali, regionali e nazionali), la squadra di calcio “Virtus”di 3ª categoria, il sostegno alle scuole locali e ai gruppi volontari di genitori che gestiscono momenti di incontro tra loro stessi, i propri bimbi, i nonni; ospita settimanalmente nella propria sede il gruppo di Ricamo, e il corso di “Yoga”. Ogni gruppo è libero di gestirsi autonomamente. La presenza del Circolo si trova anche durante la tradizionale sagra dell’Ottava di Pasqua, che in collaborazione con l’AVIS di S. Vittoria organizza attività per le scuole materne e primarie del paese, e per quest’ultime partecipa alla Festa di fine anno. Nei propri ambienti sistemati in un’ala di Palazzo Greppi è aperto il circolo per gli anziani e non solo che giocano le partite quotidiane. Quest’anno il Circolo “Al Palazzo” ha pure sostenuto e partecipato alla manifestazione “Sulle vie del Violino” legata alla manifestazione regionale “Tàca a danser”(coop. Seherazade), una manifestazione durata due giorni in cui si sono succeduti diversi gruppi e singoli al suono della musica popolare per archi. Hanno partecipato Placida Staro, Janos Hasur, Arturo Stalteri, i “Suonatori d’l’acqua fredda”, i “Violini di S. Vittoria” e la presentazione del libro e video su Raffaele Vaccari “Fajol”. Questo grazie all’attività del volontariato del Circolo che ogni anno organizza in due intensi fine settimana di settembre la “Festa del Lambrusco”, che ha raggiunto la 14° edizione con il patrocinio della provincia di Reggio Emilia e l’inserimento della manifestazione nel circuito gastronomico degli “Ori della Terra Reggiana”, che significa entrare tra le manifestazioni più rinomate della provincia. In questi sei giorni la frazione di S. Vittoria diventa un punto in cui si degustano piatti tipici e vini lambruschi locali, si balla e si ascolta buona musica nell’Osteria del Més spazio per i giovani situato in uno dei più suggestivi spazi del palazzo. In contemporanea erano visitabili una mostra sul ricamo del gruppo “S. Vittoria Ricama” e due mostre fotografiche: una sui luoghi e sui lavori della frazione e una molto suggestiva e poetica di Fabio Villa in cui si racconta con la luce la trasmissione di un sapere tra una nonna e la sua nipotina. Per non dimenticare, il Circolo “Al Palazzo” ha contribuito alla pubblicazione del 3° libro sulla memoria, “La speranza dopo la tempesta-1942/1945” di Iando Bianchi, in cui racconta la sua esperienza nella tragica guerra di Russia. Durante l’anno il Circolo “Al Palazzo” ha partecipato fattivamente alla realizzazione di alcune feste collaborando con altre Associazioni di volontariato: “Amici del Day Hospital Oncologico” di Guastalla, Associazione “Un Bambino per Amico”, ha organizzato i pranzi sociali per l’AVIS di S. Vittoria. Il Circolo ha in gestione il campo sportivo di Santa Vittoria e i suoi apparati, garantendo col lavoro del volontariato la funzionalità degli impianti. Inoltre il Circolo, già da molti anni, sostiene l’adozione a distanza di due bambini del Tibet, con uno scambio regolare di corrispondenza. Come elencato il Circolo “Al Palazzo” cerca di sostenere e promuovere il proprio territorio, i gruppi sportivi e culturali di Santa Vittoria e questo, non ci si stanca di affermarlo, grazie alla sensibilità e al lavoro dei soci volontari. Tante attività tra cui alcune non immediatamente visibili ma esistenti. Gli abitanti di Santa Vittoria erano detti “Tutc a vuna”, tutti come uno solo, oggi forse non è più come 50 o 40 anni fa, ma la sensibilità e il desiderio di lavorare per la collettività è ancora presente. Ancora siamo convinti che la collaborazione e la partecipazione sia cultura, che non si deve solo consumare, ma anche partecipare. Lavorare stanca, ma se si lavora assieme ci si stanca meno e si ottiene molto di più. Un particolare ringraziamento porgiamo alla Banca Reggiana che da tanti anni sostiene le attività del Circolo e all’Amministrazione Comunale. Il Presidente del Circolo Arci “Al Palazzo”, il Consiglio e i Volontari che svolgono tutte le varie attività augurano a tutti i soci e a tutta la comunità un BUON NATALE e un SERENO 2011. Dicembre 2010 Un gruppo di amici per il paese Nel 2011 ricorre il 40° anno nel quale un gruppo di amici, circa 20, che si ritrovavano al bar Parigi del Codisotto, decisero di dare inizio a un percorso associazionistico per trascorrere oltre al tempo libero nel bar qualche ora attorno ad un tavolo per gustare tra un bicchiere di lambrusco e l’altro piatti culinari della cucina locale. Si cominciò con il ritrovarsi nel cortile di un’azienda agricola “la Rasghéta”, per passare poi nel parcheggio del bar Parigi stesso; con il passare degli anni questo gruppo di amici si specializza nel cucinare ai ferri e alla griglia specialmente piatti a base di pesce. Questo porta gli amici “bar Parigi” ad organizzare assieme ad altre associazioni di volontariato, quali la Pro loco e la Protezione Civile, le due maggiori manifestazioni gastronomiche di Gualtieri: la festa del Pozzo in Piazza Cavallotti e la festa del Pesce in piazza Bentivoglio portando a tale avvenimenti molti gualtieresi e numerose persone dai paesi limitrofi. In queste manifestazioni gli amici “bar Parigi” occupano sempre posti importanti tra i fornelli, le friggitrici, le griglie, trovando sempre maggiori consensi e apprezzamenti per i succulenti cibi sfornati. Lo scorso anno su queste pagine elencavamo tutte le iniziative a cui avevamo avuto modo di partecipare nel 2009 e che si sono ripetute e anche aumentate nel 2010 specialmente a Gualtieri e anche fuori. Tengo a ricordare la Notte Bianca, e la festa del patrono San Prospero in citta a Reggio Emilia e la pluriennale festa del pesce a Meletole. Altra manifestazione organizzata con la Pro loco per la prima volta nella nostra piazza-salotto è stata la selezione provinciale di Miss Italia che sarà ripetuta nel 2011 con particolari avvenimenti legati ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Da alcuni anni il nostro gruppo di “amici bar Parigi”si è dotato di uno statuto che fra l’altro recita: “l’associazione è apolitica, aconfessionale e non ha scopi di lucro, si prefigge di promuovere la tutela e la valorizzazione delle tradizioni locali, di operare per la realizzazione di interessi a valenza collettiva, o partecipare a manifestazioni afferenti gli scopi istituzionali. In tutte queste attività l’associazione si avvale prevalentemente dell’attività prestata in forma volontaria, libera e gratuita dei propri associati o da persone anche non associate.” L’associazione amici “bar Parigi” pur operando da sempre in regime di assoluto volontariato è riuscita a dotarsi nei 40 anni di attività un vero patrimonio di attrezzature quali un capannone, una pista da ballo, friggitrici, frigoriferi e tanti altri strumenti per le attività che deve svolgere. Tutte le nostre attività ci hanno permesso nel 2010 di intervenire con aiuti e contributi a favore di altre associazioni di volontariato, di società sportive o di manifestazioni da queste organizzate come: Camminata della salute a Santa Vittoria, Festa dei ragazzi con i gonfiabili a Gualtieri Pattinando sotto le stelle, Progetto intesa per il calcio giovanile, Team Barbetta per il ciclismo, AVIS Gualtieri, Asilo parrocchiale Gualtieri, rifacimento impianto elettrico Chiesolino di Codisotto. Anche in passato abbiamo elargito simili contributi dimostrando il nostro attaccamento al territorio gualtierese; tutto questo ci è stato possibile perché abbiamo sempre collaborato e lo continueremo a fare con l’istituzione locale nella quale abbiamo sempre trovato le più ampie disponibilità. Un ringraziamento a tutti i 130 soci che con il loro costante impegno ci hanno permesso lo svolgimento di tutte le manifestazioni alle quali siamo stati invitati, per cui non mi resta che augurare BUONE FESTE E BUON ANNO. Bruno Trolla “Voci di Piazza” pagina 16 Dicembre 2010 Storia (e) del Livello Quando ho ricevuto il (gradito) invito dal Mega Direttor Galattico a collaborare per la prima volta con questo Periodico per rievocare i punti salienti di un’Iniziativa della scorsa Primavera cui avevo aderito con entusiasmo, ho istintivamente risposto “Si, Renzo!” ...Ma poi... Quanti “castranti” vincoli “tecnologici” (“Una paginetta in formato A4... Carattere Arial 10/12”!...): particolari pastoie (per me) tali “da far tremare le vene ai polsi” ...Comunque, pur in presenza di tanti e siffatti limiti “tecnologico/spaziali”, cedo all’innata “libido scribendi” e rispolvero la fedele Penna d’Oca, bramoso di trattare un Argomento che “nel cor mi sta” e che ritengo degno di essere riproposto “sinteticamente” (... e dai! non corrisponde ai miei cromosomi...) alla memoria dei partecipanti all’Escursione di Maggio ed all’attenzione di tutti coloro che vorranno gentilmente aderire a simili Progetti “in fieri”... ...Ahi, mi accorgo di essermi già “mangiato” una “fetta” del famigerato A4 e di dover ancora iniziare l’Articolo... Ma ora mi sforzerò di emendarmi, entrando - finalmente - “in medias res”... Nell’anno di grazia 2010, in data 30 Maggio, la locale Amministrazione Comunale ha promosso, con Impegno e Coraggio di Leonin Bergaminico, sulla base di una prima ispirazione dovuta ad un lampo di ingegno dei fratelli Cardanelli Gabriella ed Enrico, un’encomiabile Iniziativa. Si è così concretizzata una Visita Guidata alla Zona Golenale di Gualtieri, “Tesoro di Golena”, con particolare riferimento alla località “Livello”, che si è avvalsa di assai autorevoli Collaboratori (tra i quali è doveroso ricordare il celebre Regista della Rai Aldo Bersellini, la sua assai competente e discreta coadiutrice Rita Artoni Belli, il facondo ed iperattivo Esperto di Storia Locale G. Luca Torelli, il creativo “Poetabancario” Paolo Mantovani, la Prof. Elena Rossi e le sue leggiadre allieve/attrici, gli immarcescibili ed impareggiabili “StornellatorPadani” Fernando e Pinòn, l’intero Reparto delle esperte G.G.E.V. e la formidabile organizzazione della locale “Pro Loco” e “Amici bar Parigi” (con un affettuoso saluto e buon Ruggero e Bruno, sommi elaboratori ed assaggiatori di “chisulén) e di tanti altri disponibili/Volontari (asinelli, caprette, ecc.) che qui (...ahi, Spaziotiranno!...) mi risulta impossibile ringraziare adeguatamente... L’organizzazione e lo Svolgimento della grande Giornata (in conseguenza di un simile imponente spiegamento di Potenti Mezzi) si sono realizzati in brillante successione, secondo le Gloriose Cadenze dello Sbarco in Normandia… Tutto OK!... Gli unici a manifestare reiterate forme di Insofferenza sono stati i CAVALLI (opportunamente reclutati dal MegaDir...) letteralmente divorati dalle “zanzare tigre” (... ahi, la Globalizzazione!...), superattivate dalle recenti ed assai copiose Piogge. In compenso, tutti i partecipanti bipedi hanno stoicamente “tenuto duro” fino all’ultimo... L’Iniziativa del 30 Maggio aveva l’encomiabile Scopo di promuovere la Conoscenza/Ri- scoperta dell’Areale della Golena del Po, con particolare riferimento all’impareggiabile ecosistema del locale Livello. La relativa Escursione è stata improntata da un doveroso spirito di “religiosa” scoperta di un piccolo ma prezioso Tesoro. Sì, perché il PO ed i suoi ambienti golenali emiliani non presentano scenari e bellezze ampiamente valorizzate: niente di apparentemente paragonabile ai “Passaggi eroici” del Reno tra le rupi dell’Assia e del Palatinato, oppure alla successione spettacolare dei “Cento Castelli” della Loira. La sua Bellezza ed i suoi motivi d’attrazione hanno qualcosa di più “tranquillo”, quasi “casalingo”: il paesaggio del PO, “umbratile”, poco accessibile ad un visitatore superficiale, si deve gradualmente SCOPRIRE, per poi - successivamente - COMPRENDERLO ed, infine, AMARLO… E’, questo, un “ITER” che deve necessariamente essere seguito da tutti gli “Amici del PO”: la conoscenza dell’Ambiente deve essere acquisita con Calma, attraverso Visite ripetute e “non invasive”... la Fretta e la Superficialità sono - come sempre - nemiche della Conoscenza... E questo non è possibile se non attraverso una TRAQUILLA ed pagina 17 “INTIMA” forma di Turismo intelligentemente concepita come momento di Riposo, di Contatto con la Natura e la Pace solenne “d’antàn”, miracolosamente conservati in diverse OASI, proprio come al Livello di Gualtieri. ...Il Livello di Gualtieri...consentitemi una pur sommaria “Cronistoria” (che ricavo in larga misura, dal testo “Gualtieri, vita di una comunità” del mio caro zio Fulvio Simonazzi, edito nell’ormai lontano 1983). I primi insediamenti umani apparvero in questa borgata intorno al 1650: si trattava di baracche di legno con l’ausilio di rami di salice, disposte a forma di quadrato con al centro una Piazza di circa 30 m di lato (...meno ampia di tante Rotonde odierne...). I primi insediamenti umani stabili risalgono in questa zona intorno alla metà del Settecento: le abitazioni non erano, comunque, altro che “ Berchèsi” (termine dialettale con cui si designavano costruzioni rustiche ad un solo piano con la Stalla addossata ad un paio di locali per le persone...). Tra gli Edifici più importanti, purtroppo ormai scomparsi, è da annoverare la “Villa Simonazzi” (una fattoria agricola, la prima del suo genere), che sorgeva all’ingresso del Borgo verso Sud: costruita intorno al 1780, fu inghiottita dalle acque del Po circa 50 anni dopo. In considerazione delle Difficoltà Ambientali non furono più edificate Costruzioni significative, tranne un Mulino ad Acqua, scomparso comunque sul finire dell’Ottocento. Intorno agli anni ’30 del MIO Secolo, il Livello di Gualtieri aveva circa 150 abitanti. La popolazione si basava su miseri e saltuari Introiti: la Caccia e la Pesca (più della coltivazione della Terra) fornivano scarso cibo agli Abitanti (per i più fortunati c’erano grossi “Gòb”, cioè Carpe). Non erano ancora i tempi del Pesce Gatto (“bucalòn”), il buon e gustosissimo “Ameiurus nebulosus” (di matrice USA), che - in epoca successiva - avrebbe costituito per la gente padana un eccellente nutrimento (...oggi è oggetto di Allevamento e , spesso, rispetto agli onesti “Voci di Piazza” progenitori, “fa schifo”...). Al Livello i Cognomi prevalenti sono sempre stati 2: Simonazzi e Landini. I Matrimoni, di conseguenza, avevano luogo nell’ambito di queste 2 Famiglie (scherzosamente si usava dire che “un Simonazzi sposava una Landini... e viceversa”). Al Livello di Gualtieri l’Agricoltura, consistente soprattutto nella difficoltosa coltivazione del GRANO e dell’UVA FOGARINA, progredì agli inizi del Novecento, ma i raccolti furono sempre piuttosto scarsi per le oggettive difficoltà ambientali, a dispetto della Laboriosità degli abitanti, “Nobili” per Impegno, Onestà e Senso dell’Ospitalità... Spesso, nei primi decenni del Novecento, mancava il pane, ma, comunque, nelle saltuarie fasi di riposo, al Livello non mancavano mai Concerti di mandolini e chitarra, accompagnati da Canti leggiadri (o pur sempre “volonterosi”) di Giovani “di ogni età”... Magia di questo “Piccolo Mondo Antico”, dove venivano religiosamente custoditi Valori e Tradizioni ancestrali e dove si verificavano (...e, soprattutto, si narravano...) Fatti mirabolanti (vere “Mirabilia”...). A questo proposito, voglio raccontarvi alcune ”Perle golenali” (ricavate dalla testimonianza orale e scritta di Orazio Simonazzi, vero “Livellante D.O.C.”)... Secondo un attendibile versione di Vecchi abitanti di Golena, a partire dal Primo Novecento, al Livello di Gualtieri si verificò un fenomeno inaudito: le famiglie dei Landini diedero alla luce vari figli che divennero veri e proprio Giganti, per almeno due generazioni... Sulla base di testimonianze “attendibili” di anziani “golenari”, il più “deboluccio” di loro (trasportatore fluviale) portava quotidianamente sulle spalle tronchi d’albero di circa due quintali sopra un malfermo ponte d’assi che collegava la riva al battello... Ad un suo fratello (fortunatamente un po’ più robusto...), mentre trasportava sabbia con il suo battello lungo il corso del Crostolo verso il Baccanello, capitò un increscioso incidente: il mulo che trainava la barca con l’ “alsàna” si azzoppò... Il giovane, ovviamente non si perse Dicembre 2010 affatto d’animo: staccò il tirante del mulo “infermo”, si caricò con “nonchalance” l’animale sulle spalle e trainò “personalmente” per diverse centinaia di metri il pesante battello... Ecc... Ecc... Ecc... Occorre, comunque, specificare che - da parte sua - anche l’altra storica “Dynasty” del Livello, i Simonazzi, per non essere da meno, poteva schierare nel proprio “Pacchetto di mischia” il famoso Antenore (detto “Tulòti”) della ragguardevole stazza di 140 kg... ...Uomini Forti, Duri e Puri, Schietta e Generosa gente di Golena, che (fin all’epoca dell’Alluvione del Po del ’51) integrava le magre risorse derivanti dall’Agricoltura con il durissimo lavoro dei “Renaioli” (scavavano e raccoglievano la Sabbia per Imprese di Costruzioni Edili) caratterizzato da ritmi incessanti sotto il Sole cocente dell’ estate padana e sotto le “fumàne” dell’autunno (il loro lavoro veniva eccezionalmente sospeso solo nelle più rigide giornate invernali...). ...Attualmente il livello (che dista dall’ argine maestro del Po circa 1 km) si raggiunge attraverso una comoda e suggestiva Strada Comunale asfaltata e fiancheggiata da pioppi... Io l’ho percorsa varie volte, da adolescente (in anni ormai lontani), a piedi (“pedibus calcantibus”) con lo zio Fulvio (adoratore di questo Ecosistema) e Lui mi faceva costantemente notare come questo genere di Visita “non invasiva”, non olezzante di fumi di benzina o di olio motore, fosse assolutamente preferibile per accostarsi a quello che Lui definiva come “Livello, piccolo gioiello”, vera oasi di Bellezza, Pace e Serenità... ...E così amavamo deambulare “placidamente” lungo la “stradèla” del Livello... ...«Ti piace, Dùttolo? (appellativo affettuoso del caro zio Fulvio)...» «...Sì, zio, tanto!...»...e la Rimembranza di quella mia pedestre ed infantile Risposta mi stringe la gola, nel rileggere il presente NanArticolo... Augusto Masoni “Voci di Piazza” pagina 18 Dicembre 2010 Gli sport alternativi di Andrea Negri Nicoletta Simonazzi nuotare in giro per il mondo In questo spazio vogliamo portare a conoscenza dei cittadini Gualtieresi che, all’insaputa di molti, a Gualtieri vi sono giovani che svolgono attività sportive alternative diverse dalle solite conclamate discipline. Mentre questi sport meno praticati vengono considerati dai media solo in occasioni di eventi di portata europea o mondiale. Lo sport in questione è il nuoto agonistico. Nel nostro comune molti frequentano a livello motorio le piscine del circondario (Novellara, Boretto, Viadana e Guastalla) ma al momento solo l’atleta in questione lo svolge a livelli internazionali, praticamente professionistici, con risultati importanti. Siamo andati ad intervistarla per conoscerla e capire meglio come vive questo sport. Nicoletta è balzata agli onori della cronaca locale e nazionale, dopo la splendida vittoria dell’Agosto 2009, ottenuta attraversando con il tempo record di 43’42” lo stretto di Messina, gara di Fondo di 5,2 Km. Da lì è stata tutta un’escalation che l’ha portata a competere quest’anno con le migliori atlete del globo nella specialità Gran Prix di coppa del mondo. Ma andiamo per gradi : “Raccontaci prima di tutto della tua vita e della tua famiglia” “Sono nata 21 anni fa, risiedo da sempre a Gualtieri. Mio padre si chiama Fulvio e mia madre Graziella e ho un fratello di 3 anni più giovane di nome Damiano. Frequento il secondo anno di scienze motorie dell’università di Bologna e mi sono diplomata nel 2008 come perito tecnico commerciale presso l’Istituto Russell di Guastalla”. “Quando hai iniziato a nuotare?” “Dai racconti dei miei genitori, sono stata portata in piscina ancora quando ero in gestazione, poi per i primi 4 anni di vita ho frequentato i corsi di base per due volte alla settimana. Al compimento del 5° anno la società Sportiva Uninuoto di Correggio-Novellara, vista la predisposizione al nuoto, ha invitato i miei genitori a iscrivermi al gruppo Leve, primo passo del nuoto agonistico. Da lì in poi non ho più smesso, realizzando tutto il percorso giovanile (6 anni), con un incremento graduale dei carichi di lavoro settimanali che sono arrivati fino a 5 allenamenti nell’ultimo anno Esordienti.” “Da quanto capisco gli Esordienti sono una linea di demarcazione nella carriera natatoria?” “Hai visto giusto, infatti al termine di quell’anno, c’era da fare una scelta di vita importante, dedicare anima e specialmente corpo al raggiungimento di obiettivi cronometrici di spessore tali da entrare nelle classifiche Assoluti regionali e nazionali, o limitarsi a proseguire su un percorso più amatoriale con gare meno importanti.” “Questo vuol dire che l’ impegno è veramente severo?” “Naturalmente, infatti il crescendo dei carichi di lavoro giornalieri sono aumentati costantemente e dai citati 5 allenamenti settimanali sono passati successivamente addirittura agli 11/12 dei periodi estivi con sedute di 2-3 ore.” “Ma scusa parli di 11/12 sedute settimanali, vuol dire che svolgi anche più allenamenti nello stesso giorno?” “Ovviamente sì!!! non bisogna stupirsi di ciò perché a tutte le latitudini la prassi per gli atleti professionisti è nuotare, nuotare e ancora nuotare.” “Ma come concili tutto questo allenamento con gli studi e la vita sociale?” “Beh certamente la vita sociale classica ne ha un po’ risentito, alcune amicizie locali non sono state coltivate come avrei voluto, ma l’amicizia dei miei compagni di squadra che si sono succeduti nel tempo hanno sicuramente lenito questa mancanza. Per quanto riguarda la scuola, alle superiori avevo riscontrato delle difficoltà con docenti non comprensivi di questa mio importante impegno, anche se comunque cercavo di essere molto organizzata e puntuale nei miei appuntamenti scolastici.” Ora all’università è un’altra cosa in quanto faccio una facoltà al servizio del mondo sportivo. “Raccontaci a questo punto i risultati fin ora ottenuti e in quali specialità?” “Come tutti sanno le specialità natatorie sono quattro; Dorso, Rana, Farfalla e Stile Libero. All’inizio della carriera sono stata particolarmente ranista poi verificata la mia propensione per la resistenza e meno per la velocità pura e d’accordo con l’allora direttore tecnico, ho intrapreso una tipologia di allenamenti che mi ha portato a specializzarmi sulle gare in vasca di mezzo fondo 400, 800, 1500 SL, non disdegnando comunque con buoni risultati la partecipazione anche alle gare 100 e 200 sempre SL. Poi arrivata all’ultimo anno giovanili nel 2006, mi sono accorta che le specialità fino allora praticate non mi davano più stimoli importanti, oltre ai risultati, che non andavano più in là di titoli Regionali. Allora ho aperto la porta alle gare di Fondo, infatti anche con il consiglio di papà, che capiva che avevo raggiunto il massimo sulle distanze brevi, ho fatto pressioni sulla società convincendola a per farmi provare queste gare denominate in acque libere. Le prime esperienze sono state entusiasmanti oltre ai risultai che non hanno tardato ad arrivare ho scoperto un mondo diverso e stimolante. “Ovviamente la domanda principale è quando è avvenuto il salto definitivo al Nuoto di Fondo?” Il salto definitivo è stato con il mio passaggio alla President Bologna che dopo essersi messa in contatto con me per avermi vista in qualche gara di circuito, mi ha chiesto se ero interessata a percorrere questa nuova strada. Dopo alcuni incontri e presentazione di progetti ho accettato di buon grado. La cosa mi ha però obbligato a trasferire armi e bagagli a Bologna dove vivo ormai da 2 anni. Nella passata stagione ho partecipato a 14 gare di fondo a livello nazionale vincendone parecchie e a ottobre la ciliegina sulla torta è arrivata con la possibilità di entrare in una gara mondiale del Gran Prix a Dubai. Riscontrato il livello che definisco alla mia portata, nel gennaio di quest’anno ho deciso di lanciarmi definitivamente in questa disciplina e ho iniziato a girare il mondo. “A proposito di ciò ha fatto scalpore la tua partecipazione ad una gara in Argentina?” Beh devo ammetterlo in Gennaio ho provato la gara più difficile e lunga al mondo, la Hernandarias-Paranà di 88 km, ma purtroppo non sono riuscita a portarla a termine causa inesperienza e problemi fisici. Ma intendo riprovarci il prossimo anno. “Dulces in fundo il meraviglioso 5° posto alla Capri-Napoli?” Ebbene sì sono riuscita ad arrivare in fondo ai 36 km di distanza... è questa è la notizia migliore. Vincere queste gare non è cosa semplice occorre tanta determinazione, esperienza e un briciolo di fortuna: della prima ne ho da vendere, la seconda sta crescendo e la terza speriamo di incontrarla al momento giusto. “Ma finanziariamente come funziona?” La società mi mette a disposizione gli impianti, dei tecnici preparati e tutte le gare nazionali che mi propongono sono a carico della President. Ultimamente inoltre mi ha elargito anche qualche premio: questo però non basta pagina 19 “Voci di Piazza” Dicembre 2010 Scuola calcio: “Un progetto che cresce insieme alle famiglie” Colgo l’occasione per ringraziare la direzione “Voci di Piazza” per avermi dato la possibilità di parlarvi con grande soddisfazione di una realtà sportiva in continua crescita chiamata “Progetto Intesa All Camp” presente da circa dieci anni nel nostro comune. Forse non tutti sanno che nel 1998 le “Aquile Oratorio” di Gualtieri, il “Circolo Il Palazzo” di S. Vittoria e la”Polisportiva Meletolese”, decisero di collaborare costituendo un’unica società alla quale negli anni successivi hanno aderito la “Cadelboschese”, “Novellara Sportiva” e la “Polisportiva Castelnovese”. Dalla fondazione ad oggi l’associazione “Progetto Intesa All Camp” e divenuta punto di riferimento per tutti i bambini del territorio, che vengono cresciuti dall’inizio della loro avventura scolastica fino alla 3° superiore, età in cui saranno lasciati liberi di scegliere in quale società proseguire la loro attività calcistica. Il “Progetto” che coinvolge bambini, famiglie, istruttori volontari, istruttori ISEF, ha come comune denominatore il gioco del calcio visto in modo diverso da come tradizionalmente conosciuto. La scuola calcio “Progetto Intesa” è legata in modo indissolubile alla collaborazione della famiglia, per la crescita dei bambini dal punto di vista atletico, sportivo, educativo, mettendo in primo piano il “bambino” nella sua evoluzione formativa in senso globale. Genitori e nonni entrano a fare parte del “Progetto” collaborando in qualità di accompagnatori, responsabili di squadra, allenatori, autisti dei pulmini, fino a svolgere perfino il compito di arbitro o guardalinee nel corso delle partite dei vari tornei. L’obiettivo primario è la grande partecipazione dei bambini e nei primi anni non è richiesto agli allenatori alcun tipo di “risultato”. Attualmente la scuola calcio “Progetto Intesa All Camp”, solo nel comune di Gualtieri vanta un numero di circa 92 bambini tutti residenti nel Nicoletta Simonazzi nuotare in giro per il mondo per essere autonoma. Quindi sono costretta a chiedere sovvenzioni ai miei genitori! La speranza è che in futuro possa entrare in un gruppo sportivo militare che permetterebbe di avere uno stipendio e una struttura professionale alle spalle, oppure riuscire come in altri sport estremi a trovare uno sponsor che finanzi le spese relative alle gare internazionali. Se qualche imprenditore locale volesse farsi avanti sono pronta a condividere i miei territorio suddivisi in sei squadre che vanno dall’ anno 2004 (1° elementare) fino all’anno 1998 (2° media) che svolgono - ATTIVITA’ DI BASE - il cui obiettivo principale è quello di “GIOCARE TUTTI INSIEME PER DIVERTIRCI” con la linea comune di avere dei bimbi che si divertano nell’educazione e il rispetto delle regole seguiti da circa 15 istruttori volontari, coordinati da un istruttore ISEF, che oltre alle loro attività lavorative, impegnano parte del loro tempo libero, con volontà, dedizione e passione nell’educazione sportiva dei ragazzi. Tutta l’attività si svolge nel periodo da settembre a giugno, utilizzando strutture del campo comunale e parrocchiale di Gualtieri, nonché il campo ARCI e parrocchiale di S. Vittoria, mentre nel periodo invernale le attività sono ospitate nella palestra delle scuole elementari di Gualtieri e nella struttura sportiva del ristorante “EL PARAISO” di Pieve di Gualtieri. Per tutti coloro che volessero verificare e vedere con i propri occhi il buon lavoro realizzato dall’associazione “Progetto Intesa All Camp” vi invito a seguire i nostri bambini sui campi indicati, nelle giornate del sabato pomeriggio e della domenica mattina. In qualità di genitore ed istruttore volontario dell’associazione “Progetto Intesa All Camp” voglio ringraziare il Comune di Gualtieri, i parroci progetti e le mie ambizioni. “Hai mai pensato ad altre discipline sportive?” Devo dire che altre discipline sportive le ho provate almeno fino al momento che gli allenamenti non si sono moltiplicati: da bambina ho praticato il pattinaggio con la società delle parrocchie di Gualtieri, S. Vittoria e Pieve, i Presidenti della Virtus Santa Vittoria e del circolo Il Palazzo, nonché tutti quelli collaborano alla cura dei campi, alla pulizia delle strutture e coloro che per il bene dei bambini, in qualsiasi modo contribuiscono alla crescita di questo “Progetto”, in particolare per l’attenzione e la disponibilità dimostrata nei confronti di questa associazione sportiva, con la concessione delle aree sportive attrezzate, dove i bambini possono svolgere in sicurezza e tranquillità sotto il controllo di personale valido e competente, l’attività ludico-sportiva con il fine di farli crescere sani e nel rispetto del prossimo e delle regole. Grazie da un genitore Pattinaggio Gualtierese (ora Pattinaggio 2000), poi ho svolto alcune stagioni di pallavolo con l’estinta Pallavolo Gualtieri e visto che in quel periodo terminavo a giugno la stagione natatoria e pallavolistica, appassionatami a vedere mio fratello che gareggiava in bicicletta con il Team Barba, mi sono lasciata convincere dal presidente Barbetta a provare a misurarmi anche in questa specialità. Poi con la scuola ho provato l’Atletica vincendo svariate gare campestri e non ultimo ho partecipato con la rappresentativa di Basket ai tornei studenteschi risultando la miglior realizzatrice della squadra.” Ammetto che lo sport a casa mia è una cultura colpa del mio primo accanito tifoso…mio padre. “Voci di Piazza” pagina 20 Dicembre 2010 Un bambino per amico In questi anni molti di noi, lontano dalle luci dei riflettori, continuano ad organizzare missioni di pace, in luoghi che i mass-media hanno da tempo dimenticato, viaggiano per migliaia di km, spesso con le proprie auto e anche più volte l’anno, portano il loro sorriso e la loro voglia di speranza a sostegno di molti bambini, di cui da anni si prendono cura. Molti di questi bambini sono diventati adolescenti e si affacciano verso un futuro che in quei territori spesso non c’è, soprattutto per chi come loro non ha alle spalle il calore di una famiglia Questo è quello che succede a Banja Koviljaca, un piccolo paesino situato in una delle zone più povere della Serbia. Questo luogo è diventato per i volontari dell’associazione “Un bambino per amico” una seconda casa, perchè da ormai dieci anni sosteniamo progetti presso l’orfanotrofio “Vera Blagojevic” e questi bambini molti di noi li hanno visti crescere e diventare adulti. L’associazione, “Un bambino per amico” è nata nel 1992, dopo lo scoppio della guerra nella ex Jugoslavia. Inizialmente era un comitato cittadino che portava aiuti umanitari alle popolazioni vittime della guerra. Dal 1994 al 2000 ha seguito il campo profughi di Vidonci in Slovenia, successivamente si è costituita come associazione ONLUS e ha continuato, grazie all’impegno dei volontari, a sostenere progetti soprattutto rivolti ai bambini. Abbiamo collaborato con la Regione Emilia Romagna in vari progetti di cooperazione decentrata, a favore dei minori ospiti dell’orfanotrofio Vera Blagojevic di Banja Koviliaca (Serbia). Da dieci anni portiamo il nostro aiuto all’orfanotrofio, attraverso: •progetti di accoglienza estiva in Italia, •campi estivi multietnici di educazione alla pace in Italia •missioni di pace in Serbia, •laboratori, attività ricreative e di animazione all’orfanotrofio, •laboratori di educazione alla pace e alla solidarietà nelle scuole attraverso progetti in collaborazione con Coop Consumatori Nordest •adozioni a distanza •progetti di supporto per aiutare i ragazzi già usciti dall’orfanotrofio, che si trovano in situazione di difficoltà Il nostro impegno è rivolto anche ai giovani sul nostro territorio che devono scoprire concretamente che cosa vuol dire impegno per gli altri e solidarietà. E’ per questo motivo che la scorsa estate l’associazione “Un bambino per amico” ha accompagnato un gruppo di ragazzi reggiani presso l’orfanotrofio di Banja Koviljaca. Attraverso le loro riflessioni possiamo lanciare un Gruppo Pinarella 2010 messaggio di speranza e di pace: “Credo che il modo migliore per raccontare quello che abbiamo vissuto, sia scrivere parte delle riflessioni, che i ragazzi hanno lasciato sul diario del campo, ...un diario che giorno dopo giorno si arricchiva di parole e di emozioni, un diario che sarà per tutti noi, il ricordo di un’esperienza indimenticabile... grazie a tutti.” Monica Righini “...Rischioso scrivere riguardo all’esperienza ora, che sono passati parecchi giorni e sono stata riassorbita dallo spirito “italiota” di sempre, ma d’altra parte è una sfida per capire se la nuova voglia di esserci, ereditata in Serbia, non sia stata un semplice abbaglio. Ho voglia di togliermi la maschera, mi sto impegnando a portare con me nel rapporto con gli altri l’autenticità, la spontaneità, la povertà stessa di quegli sguardi e di quelle mani che loro e voi volontari siete riusciti a regalarmi via. Credo che il frutto di quella settimana debba germogliare e fiorire poco a poco, lentamente, giorno dopo giorno. La vera sfida in realtà, non sono stati i giorni in Serbia, ma il riuscire adesso a ricavarne i frutti.” Serena (Guastalla) “Ho imparato tante cose… Ho imparato un linguaggio universale, fatto di sguardi, sorrisi, strette di mano, abbracci, baci e carezze. Ed ho imparato che molto spesso le parole non servono, è il nostro corpo a parlare per noi. Ho imparato che la vera bellezza non è una ricercata cura di se stessi, ma la semplicità di chi vuole bene. Ho imparato che tutti siamo uguali, e tutti abbiamo bisogno, in fin dei conti, delle stesse cose. Ho imparato che non esistono limiti all’espressione della natura umana, se non quelli immaginari che ci si crea per nascondercisi dietro. Ho imparato che il potere di un singolo uomo è infinito e fa la differenza. In Serbia è tutto più vero, tutto più spontaneo, quei ragazzi mi hanno donato con un semplice sorriso tanto amore quanto raramente ne ho ricevuto prima, e solo dalle persone a me più care. Mi sono sentita viva, ho avvertito la serenità che mi circondava, ho percepito il calore di chi mi stringeva le mani e mi baciava con tanto affetto. Mi manca quel mondo, quella dimensione parallela fatta di tutto e niente. La vita di tutti i giorni mi ha inghiottito di nuovo, ma mi impegno in ogni istante per non dimenticare, e per cambiare il mio modo di vivere e di vedere ciò che mi circonda. Tornata a casa mi sono resa conto delle difficoltà che mi circondano. Ciò che là mi sembrava semplice e spontaneo, qui risulta difficile e insolito. Tra i ragazzi ho imparato a mostrarmi, ad aprirmi, a non trattenere nessuna emozione e a far scorrere tutto al di fuori come un fiume in piena. Ho imparato a dare tutta me stessa, ma anche a capire e custodire come un dono prezioso ciò che ogni persona ha saputo,a suo modo, donarmi. Ma in questa realtà è tutto troppo diverso e mi risulta estremamente difficile, se non in alcuni casi impossibile, manifestarmi senza la paura delle conseguenze ai miei gesti. E’ tutto troppo costruito e artificioso e per quanto io mi sforzi, non sarà mai come all’orfanotrofio.” Alessia (Guastalla) “Voci di Piazza” pagina 21 Dicembre 2010 Apriamo i cancelli “Ora dove vado con mio figlio?”, questa la domanda più frequente tra nonni e genitori di Santa Vittoria, che nella scorsa estate si apprestavano ad uscire di casa. Domanda che non ha avuto risposta fino all’11 Giugno 2010, data di convocazione dell’assemblea pubblica sul tema “Parco giochi-spazio bambini”. L’esigenza di avere un luogo di riferimento ombreggiato e fresco, qual’ è un parco pubblico, ci ha spronato a farne richiesta. L’ Assemblea si è rivelata punto di partenza per un esperienza che ci ha dato molto più di quanto potessimo prevedere. A seguito di questo incontro infatti, grazie alla grande disponibilità del Comune, abbiamo potuto aprire il cancello del bellissimo spazio estivo della scuola materna statale. Spazio che è stato autogestito da nonni e genitori e che è diventato non solo un provvisorio Parco pubblico, ma anche un luogo di incontro in cui si è riscoperta la voglia di trovarsi insieme, di essere gruppo, comunità, forza creativa e amicizia, sia per i bimbi che lo hanno animato, sia per nonni e genitori. L’esperienza estiva si è conclusa in Settembre con una merenda autogestita memorabile, che ha coinvolto tutti. Da tempo non si vedeva il paese respirare così gioiosamente la stessa aria di festa. L’evento ha avuto luogo Domenica 12 Settembre, è caduto proprio in coincidenza con la chiusura della festa del Lambrusco e con la tradizionale camminata podistica. Ha ospitato il bravissimo clown Simone Cottafavi, sponsorizzatoci dall’ARCI “Il Palazzo”, che ha entusiasmato grandi e piccini grazie al suo vasto e colorito bagaglio di esperienza. Da scenario a tutto questo il grande e bellissimo Palazzo Greppi, che con le sue grandi braccia ha avvolto la gente…finalmente animato il luogo vissuto in passato come teatro della vita comunitaria del paese! Ora che l’estate è finita, vogliamo continuare ad essere gruppo attivo, ci proponiamo quindi come persone che si impegnano a valorizzare spazi a e promuovere eventi, partecipando attivamente anche a tutto ciò che il paese ci può offrire. Non dimentichiamo comunque che il nostro obiettivo primario è quello di stare bene insieme come gruppo. In estate vorremmo poterci ritrovare in un parco pubblico, dove incontrarci spontaneamente e durante la stagione invernale in un luogo, dove genitori Un bambino per amico riportare quello che ogni giorno ti insegnano questi ragazzi, ognuno di noi penso lo abbia vissuto sulla propria pelle, quindi auguro a tutti di vivere un’esperienza così vera e viva. Un vortice di emozioni, sentimenti contrastanti, sorrisi, lacrime trattenute a stento, gioco di sguardi, carezze, baci, abbracci, vita vera.. quello che mi sta regalando questa esperienza è qualcosa di incredibile:un senso di pienezza e completezza, di libertà e di equilibrio, di gioia e dolore indescrivibile... l’affetto che ti danno e l’attaccamento alla vita che questi ragazzi hanno è qualcosa di meraviglioso... gli offri una carezza e ti danno il loro cuore, non hanno niente e ti danno tutto. E’ difficile e semplicistico Lele (Villa Minozzo) Mi sento serena e libera, sento che gli abbracci e l’affetto di questi bimbi sono reali e sinceri...sento il bisogno di vicinanza da parte loro e la gioia di poter esserci e di fare qualcosa che renda una loro giornata felice...sento che tornando a casa lascerò una parte di me qui. e bambini possano vivere esperienze sociali, tali da abbattere il muro dell’individualismo e della solitudine. Approfittiamo per invitare tutti i genitori e i nonni partecipare liberamente a ciò che piano piano si sta formando (per avere contatti e informazioni è possibile rivolgersi allo sportello sociale di Santa Vittoria il Mercoledì mattina). Vorremmo poi rivolgere a tutti coloro che hanno collaborato al nascere di questo gruppo, un sentito ringraziamento. In particolare un grazie: al Comune di Gualtieri all’ ARCI ”Il Palazzo” e a tutti coloro che hanno partecipato come “vittoriini” sensibili a rendere possibile la nostra bella esperienza finora vissuta sperando di poterla continuare con altrettanti risultati. Gruppo di Santa Vittoria Ci sono luoghi in cui il tempo ha il sapore dell’anima, dove le mani sfiorano le lacrime del nulla. Ci sono luoghi in cui l’amore è l’essere fuori dal mondo, dove ogni parola dà un senso alla tua vita Mirco (Fabbrico) Penso che l’amore non sia solo in una coppia felice, l’amore è nella quotidianità della nostra vita. Prima parlavo dell’amore, ma forse non comprendevo ancora bene il significato di questa parola. Penso di averlo imparato qui, grazie a tutti davvero. Giusy (Correggioverde) Greta (Novellara) “Voci dalla Casa di Riposo” pagina 22 Dicembre 2010 I sapori della nostalgia L’idea di questo breve racconto nasce quando noi anziani, tutti assieme, ci sediamo attorno ad una lunga tavola a sbucciare la frutta per preparare la macedonia da gustare a merenda, perché, come ci ha sempre detto Fany “ li vitamini j fa pu bon che li medzini”. I frutti ad essere sbucciati per primi sono le mele e le pere: mani incerte staccano dal frutto lunghe spirali di buccia, con ancora molta polpa attaccata. E’ un peccato buttarle e Silvio ci chiede se ricordiamo l’uso che se ne faceva una volta. Torniamo indietro di tanti anni, anche 70-80, ai tempi della nostra fanciullezza e tanti di noi non si rammentano, ma quando si rievoca il nome pittoresco e anche sboccato con cui venivano chiamate le bucce essiccate, fiorisce il riso su volti. (li flepi ad pom). Le bucce venivano infilate su sottili fili di ferro o stese su tavoli ormai consunti e messe al sole a disidratarsi per cui si raggrinzivano, accartocciandosi, da qui il nome. Poi, la donna di casa provvedeva a metterle ben chiuse in scatole di latta, pronte per il consumo invernale. Ora i ragazzi hanno le merendine o gli snacks, con tutti gli ingredienti deleteri che contengono, allora noi avevamo le più sane e dietetiche bucce di frutta disidratate. E fra un frutto sbucciato ed un altro, Piera e Velia intonano antiche canzoni della risaia, dove si mescola la tenerezza degli amori appena sbocciati con la grande passionalità espressa nei testi. Risuonano mille allusioni sensuali, che ricreano giochi innocenti di parole appena sussurrate e sguardi maliziosi, quasi l’età non si avvicini più al secolo, ma sia ben più prossima ai vent’anni. I coniugi che hanno già festeggiato i 70 anni di matrimonio si cercano con gli occhi: Oriello le manda un bacio e Maria gli porge uno spicchio di mela già pulito. I ricordi riaffiorano, si ricordano le prime uscite con i “morosi” e il comportamento un po’ freddo che si doveva tenere quando si passeggiava per le vie del paese. Per fortuna esistevano le sale cinematografiche, e qui gli occhi azzurri di Dante si illuminano, dove si poteva almeno scambiare un bacio in libertà! Il cinema, a Gualtieri, era dentro al teatro.. I films proiettati nelle nostre sale di periferia non erano certo delle prime visioni, ma non importava: assieme al ballo era quasi l’unico svago della nostra gioventù. Toccava, secondo la consuetudine, al moroso pagare il biglietto d’ingresso anche per la propria bella, ma non tutti se lo potevano permettere. C’era Cesarina che pagava anche per lui, pur di poterci andare e Luciana che invece rinunciava, per non mettere in difficoltà il proprio moroso, che non aveva soldi. Allora non c’erano le poltrone morbide ed imbottite come adesso, c’erano delle sedie in legno, dure e scomode. Inoltre avevano il sedile richiudibile, per agevolare il passaggio delle persone, che, quando entravano a spettacolo già iniziato, dovevano stare attente a dove mettevano i piedi. Infatti, prima di entrare al cinema, si andavano a prendere i mandarini o i “brustulin” o gli “scacchett”, da mangiare durante la proiezione e… i resti si buttavano allegramente per terra, perché “ich pensarà lor a pulir!” Adesso siamo concordi nel dire che era un comportamento incivile, ma allora era l’usanza, come ricordano Dafne e Gentile. E, quando si era proprio benestanti, si prendeva anche la “gazzosa” da bere, in bottiglia di vetro. Ora i ragazzi vanno a vedere i films nelle moderne multisale, dove si può scegliere che spettacolo vedere, prenotando per via telematica anche il numero della poltrona. Arrivati sul posto, i giovani vanno a ritirare il biglietto e poi si mettono tutti in fila per acquistare bicchieri enormi di pop corn e Coca Cola, novelli sfiziosi spuntini. Sono cambiati i cibi, ma la voglia di immedesimarsi in storie d’amore e la voglia di lasciar posto ad un mondo fantastico è tale e quale a quella della nostra gioventù. Cesarina ci racconta di quando, giovane sposa ed ostessa, la sera metteva in ammollo chili di ceci, che arrivavano direttamente dalla “ Bassitalia”, perché più saporiti dei nostri. Il mattino seguente, il coceva in un ampio pentolone, aggiungendo anche un po’ di bicarbonato, per renderli più teneri: era il suo segreto. E da brava commerciante, li salava abbondantemente, a fine cottura, in modo da invogliare i clienti a bere. Li tornava a salare quando li metteva nella scodelle, pronti per essere consumati. E se qualcuno li voleva mangiare mentre faceva un giro in via Gonzaga, niente paura! Cesarina, veloce, veloce, preparava un cono di spessa carta gialla (la modernissima “carta paglia”, riscoperta per presentare anche i fritti), lo riempiva di ceci ancora fumanti, li spruzzava con un po’ di sale e lo porgeva al suo avventore. Adesso, i ceci mangiati così mentre si passeggiava, si chiamerebbero “cibo da strada” e magari sarebbero un presidio slow food, dato che in Italia si coltivano pochissimo. E quelli degustati in cooperativa? Visto che si mangiavano con le mani, leccandosi anche le dita, su cui restava sempre un po’ di sale appiccicato, sarebbero i finger food! Come eravamo moderni! Un altro “cibo da strada” quasi introvabile, se non in occasione di qualche sagra sono “ li garattuli” o carrube. Subito, torna alla mente la dolcezza di questo frutto, ma anche la durezza dei suoi semi, che hanno la caratteristica di avere tutti lo stesso, identico peso: il carato (da qui la misura della percentuale d’oro nelle leghe preziose). Tutti abbiamo mangiato “li garattuli”, sputandone allegramente i durissimi semi lungo le vie; anche Bice lo faceva quando andava a passeggio con le sue amiche. E ci tornano alla mente i poveri regali che ci faceva trovare Santa Lucia, dopo una notte passata quasi insonne, in trepida attesa di sentire lo scampanellio del suo somarello: qualche “ garattula”, un mandarino, un paio di caramelle, appoggiati con amore sul piano del camino o sul davanzale della finestra, il cui vetro era un arabesco finemente cesellato dal grande freddo. La magia di queste immagini commuove un po’ tutti: si torna, con gli occhi del cuore, alle persone care che non ci sono più, ma sempre vive dentro di noi e il cui ricordo ci fa compagnia nei momenti di solitudine. A Guastalla, era “ Ruggettìn” che vendeva le carrube, a Gualtieri, facevamo gli acquisti da “ Fron” o da Pippo, dove si comperavano anche i “ brustolin” ( i semi della zucca) e gli “ scacchett” ( le arachidi) E poi, dopo tanto lavorare nei campi, arrivava l’autunno, con la festa di San Martino. Sotto ai portici, era acceso “ al fugon”, dove, piano, piano si abbrustolivano “ i maron”. Peccato che fossero un po’ cari e spesso noi preferivamo andare a comperare “ la patona” o i dolci “ papassin”: erano i moderni “ cibi da strada” o anche, “ take away”, visto che si portavano a casa. Ecco, abbiamo terminato di preparare la nostra macedonia, dopo aver gustato la frutta matura, mentre la sbucciavamo. E siamo arrivati alla conclusione che non sono cambiati poi molto i desideri delle persone: stare assieme in buona compagnia e godersi del buon cibo! Ecco il segreto per arrivare sereni a cent’anni! E per finire un ringraziamento particolare, a tutti i Volontari e Associazioni che operano nel C.S.A “F.Carri” di Gualtieri. Con la loro presenza e lavoro contribuiscono in maniera fondamentale a rendere il servizio più vicino alle esigenze di ciascun Anziano, più ricco di aspetti di socializzazione e fanno diventare la casa protetta un luogo della comunità. Un ringraziamento alla Biblioteca di Gualtieri che ci ha fatto conoscere un nuovo servizio: Il prestito degli audiolibri. Gli audio libri permettono ai nostri anziani (ipovedenti) di avvicinarsi ancora alla cultura mediante l’ascolto di libri, racconti e poesie. Il C.S.A. “F.Carri” si è aggiudicato il primo premio, nel settore disegno, al concorso “Le idee vengono premiate” indetto dalla biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Grazie e Buone Feste… Gli Ospiti del C.S.A. “ Felice Carri” di Gualtieri A.S.P.: “ Progetto Persona” Domenica 19 dicembre saremo in Piazza al mercatino di Natale per esporre i lavori dei volontari, degli Ospiti e del Personale della Casa di Riposo. “Voci di Piazza” pagina 23 Dicembre 2010 Giornata Nazionale AVO Ogni anno in tutta Italia, in ottobre, si celebra la giornata Nazionale AVO. A Gualtieri la nostra Associazione ha ricorcato questa importante iniziativa sabato 2 ottobre presso la Chiesa di Sant’Andrea. Questa Associazione di volontari, che opera nelle nostre case di riposo e negli ospedali, nulla chiede ma offre amicizia, conforto e aiuto a chi si trova sofferente o comunque in difficoltà in queste strutture. Nel nostro Comune opera presso la nostra Casa di Riposo da 22 anni, mentre a livello nazionale la storia parte dal 1975 e, come già ricordato anche lo scorso anno, parte con un bicchiere d’acqua. Lo chiedeva una donna costretta in un letto di ospedale ed un primario milanese, il prof. Erminio Longhini, si accorse che il personale non rispondeva perchè a nessuno in particolare toccava tale compito e perchè impegnato in attività tecniche importanti. L’episodio spinse il medico a fondare l’AVO. La Sezione AVO di Gualtieri attiva dal 1988 ha sempre operato in silenzio e discrezione principalmente presso la Casa di Riposo di Gualtieri ed anche presso l’ospedale di zona. Ogni tanto dobbiamo abbandonare la riservatezza che ci siamo imposti unicamente per chiedere ad altri di impegnarsi in questa attività di volontariato. Ci rivolgiamo a tutti ma in particolare ai pensionati “giovani” uomini e donne che vogliono mettere a disposizione poche ore settimanali (due e mezzo) a favore di chi ha bisogno anche solo di un po’ di compagnia. Presso la nostra Associazione sono state attive in 22 anni di volontariato oltre 80 persone ma il tempo, che passa per tutti, impone di avere continuamente forze nuove. Venite con fiducia non solo per dare, ma anche sicuramente per ricevere. AVO Gualtieri Volare incontro agli anni Sono cinque anni che non ci proponiamo un articolo su “Voci di Piazza” ora che abbiamo una segretaria nuova devi scrivere di noi ! Queste sono state le esatte parole che il sig. Ponti Angiolino Presidente della Associazione per attività motoria della terza età “Volare incontro agli anni” mi ha detto. E io come nuova figura ho risposto: “Ci provo”. Mi presento, sono Mori Ivana sostituta di Anna Maggiori, segretaria di Volare incontro agli anni che mi ha passato come si suol dire il testimone: vedremo se sarò all’altezza. Un po’ di storia L’associazione per l’attività motoria della terza età Volare incontro agli anni si è formata nel 1993/94 ed i partecipanti sono stati 398 dei quali 307 erano donne e 18 uomini. I corsi di ginnastica proposti dall’associazione sono diretti da insegnanti specializzati: Mozzi Fabio, Bigi Igino, Ficarelli Patrizia e l’Amministrazione Comunale mette a disposizione le palestre a prezzi contenuti. I corsi si svolgono: nella palestra di Gualtieri di Via Allende il martedì e giovedì dalle 14,30 alle 15,30; lunedì e giovedì dalle 8,30 alle 9,30; nella palestra delle scuole elementari di Gualtieri il lunedì e giovedì dalle 20,30 alle 21,30; nella palestra della Sala del Popolo di Santa Vittoria il martedì e venerdì dalle 8,30 alle 9.30. L’associazione non è a fini di lucro quindi i prezzi delle rette sono molto modici e si basa tutto sul volontariato. A questo proposito mi sembra doveroso ringraziare chi per diciotto anni si è prodigato come volontario, raccogliendo le rette versandolo mensilmente, telefonando per avvisare cambiamenti di orario, formando incontri con Dottori specializzati aggiornando i concittadini. Quindi un grazie a Nazzarena Dallasta, Anna Maggiori, Maria Pia Lanzi e Furlotti Angela. Perchè partecipare Per l’organismo di una persona matura, attività fisica è di notevole importanza. È fondamentale dedicare del tempo all’esercizio fisico, un’occasione per riappropriarsi della consapevolezza della propria esistenza e, inoltre fare in modo che esso diventi un importante momento di socializzazione con altre persone. È importantissimo praticare un’attività motoria, frequentare corsi collettivi di ginnastica per adulti o per anziani, con la possibilità di essere guidati da insegnanti di educazione fisica qualificati. Costoro infatti sanno correggere gli errori di esecuzione o bilanciare eventuali ed eccessive pretese nei confronti del proprio corpo, suggerendo inoltre l’esecuzione degli esercizi più adatti e quindi quelli più utili al proprio stato di salute. La ginnastica che viene proposta non è una sfida alle nostre possibilità. All’opposto va affrontata ascoltando il proprio corpo, fermandosi immediatamente quando si avvertono delle resistenze o del dolore. L’attività fisica non significa, infatti soffrire e lo sforzo non è un mezzo per ottenere prestanza e bellezza, le finalità vanno individuate invece nella ricerca e nella progressiva acquisizione di un senso di benessere e di vitalità; nella opportunità di stimolo e sostegno reciproco che si può avere con le altre persone con cui si fa ginnastica. Quindi diciamo: Un sì per esercizi graduali ripetuti a più riprese, abbinati alla respirazione e alla distensione muscolare. Un sì al sapersi fermare quando si prova dolore, tenendo la posizione raggiunta per qualche secondo: gli esercizi sono per tutti, ma è giusto che ognuno li esegua fin dove può. Un sì per l’attività continuativa che permette, con l’allenamento il controllo del relativo aumento della frequenza cardiaco respiratoria, che è fisiologica. Un sì alla ginnastica fatta insieme come occasione di incontro e di stimolo reciproco al movimento e a concepire diversamente il rapporto con il proprio corpo. Un sì alla formazione di gruppi di lavoro che oltre a questa finalità sopra elencate sanno ritrovarsi attorno ad un tavolo imbandito come giusta ricompensa per gli sforzi compiuti durante il corso. Augurando a tutti buone feste, Vi aspettiamo. Mori Ivana tel. 0522-828810 “Voci di Piazza” pagina 24 Dicembre 2010 Da un soldo bucato Era l’autunno dell’ormai lontano 1982 quando un gruppo di persone di Gualtieri si trovano con il desiderio di cimentarsi in una rappresentazione dialettale per il pubblico del paese. Quante prove, perplessità, incertezze da superare, ma alla fine la sfida è lanciata, in primavera si debutta. Viene scelto un testo che subito alla prima lettura prende ed entusiasma tutti. Si tratta di “Una lit prun césso” di Fosco Baboni. Si assegnano le parti e la sfida ha inizio, dopo quattro mesi di prove, a fine marzo del 1983 nel teatro parrocchiale, il debutto. Un successo. Il pubblico ne esce soddisfatto e divertito e i neo “attori” dalla forte carica di adrenalina ricevuta già pensano alla nuova rappresentazione che nell’estate viene individuata con il titolo “Na mujer par Gaetan” di Fosco Babboni. Il gruppo si rinforza, viene assegnato il nome alla compagnia: “La Palanca Sbusa”, il soldi bucato, piccola moneta di poco valore di tempi passati. Il nome piace anche perchè rievoca il nome dato ad u n gruppo di Bontemponi del passato, che soleva così farsi chiama- re. Ma alla compagnia poco importa la provenienza, piace sempre di più farsi chiamare, forse perchè in queste parole si identifica, per gli ideali che sono presenti nei componenti i quali nutrono l’interesse nei ritrovarsi per lanciare le loro sfide. Il ricavato da devolvere in beneficenza. E così a queste rappresentazione ne seguono altre: “Vacansa premio”, “La leuna”, “La superstrada”, “La sia Mafalda”, “La cà di spirit”, “La fiastra balarina”, “Li fnestri davanti”, “Robi da mat”, “Storia at coran e padeli”, “Libero”, “Visita pastorale”, e inoltre innumerevoli scenette e farse. Dalla prima rappresentazione tanto tempo è passato, tante persone si sono impegnate in questa forma di palestra, che porta avanti e porta avanti col Maestro Paolo D’Errico. Ciò che avvicina Sara Loreni alla musica e alla composizione originale è l’esperienza musicale stessa che, evolvendosi, comincia a respirare e a vivere conducendo i musicisti in luoghi inaspettati. In un’autointervista ha scritto: “Lei è interessata a fare musica? No, sono interessata a ciò che la musica fa di me”. Ha studiato col Maestro Andrea Bertorelli, con Alessandra Ferrari e Liliana Nissolino (Diplomata al conservatorio di Parma in canto didattico e pianoforte, cantante nel coro del Teatro Regio e del Teatro alla Scala, istruttrice del coro Voci bianche del Teatro Regio conosce tecniche di riabilitazione della voce), con Sandra Cartolari e, attualmente, con Diana Torto. Sara ha iniziato la fascinazione di cantanti come Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Cassandra Wilson, Carmen McRea e Anita O’Day e ha lasciato che queste influenze (mescolate all’esperienza musicale rock, elettronica e contemporanea) si mescolassero fra loro affiorando spontaneamente in quella che è la sua personalità artistica. L’amore per la parola e la poesia ha portato Sara a sperimentazioni e improvvisazioni musicali su testi poetici di Alda Merini, Arthur Rimbaud e Nicolò Cecchella. Sara fa parte della Compagnia del Piccolo Teatro Instabile, studia con l’attrice Tania Rocchetta della Fondazione Teatro Due di Parma e collabora con l’artista Nicolò Cecchella (poeta, pittore, fotografo). Scheda biografico artistica Sara Loreni Sara Loreni & Il Battello Ebbro Sara Loreni nasce nel 1985 a Parma, dove si è laureata nella Facoltà di Lettere e Filosofia con una tesi su Paolo Conte. La predisposizione al canto si fa sentire sin dalla più tenera età, all’asilo e alle elementari quando comincia a cantare nel coro seguito dal Maestro Luca Pollastri. A sedici anni entra a far parte di una band che presenta durante le serate brani originali e cover di Janis Joplin. Dopo 2 anni Sara decide di lasciare il gruppo per dedicarsi al jazz e a progetti originali che Chanson francaise, Jazz, suggestioni mitteleuropee, tango e, non da ultima, una certa tradizione italiana, sono i principali nutrimenti della collaborazione fra Paolo D’Errico e Sara Loreni. Melodie fresche ed eleganti, sonorità ed arrangiamenti che tendono a recuperare certe atmosfere e sonorità perdute, si inseriscono nella modernità della composizione accompagnando testi in italiano e francese talvolta narrativo-simbolici, talvolta onirici e stranianti. Per dare voce a queste composizioni nasce nel 2009 la formazione “Sara Loreni & Il Battello condivide i medesimi ideali. Oggi, se mi permettete, voglio spendere un sentito ringraziamento agli ultimi arrivati: Marco Mantovani, Francesco Bonini, Elisabetta Portioli, Francesca Berni, Francesca Goustaub e Federica, che con la loro partecipazione, con la loro carica, il loro impegno, come legna sulle braci hanno dato fiamma a questa arte paesana. Vorrei anche rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati dietro alla quinte in un impegnativo lavoro di preparazione ed allestimento; all’autore e registra dell’ultima rappresentazione, Ugo Franzoni, che ha dato con la sua creazione un opera che ha entusiasmato sia il pubblico sia la compagnia. E infine a tutti quelli che in qualche modo ci hanno dato la possibilità di poter esprimere ed esibire la rappresentazione. A tutti, ma proprio tutti, un sentito grazie e un sereno e felice Natale e buon anno nuovo. Armando Avanzi La Palanca Sbusa Ebbro” di cui fanno parte: Lele Borghi alla batteria Paolo D’Errico al basso Stefano Medioli al pianoforte Simone Pederzoli al trombone Corrado Terzi al clarinetto e al sax Claudio Zanoni alla tromba e alla chitarra Riconoscimenti Nel 2007 Sara Loreni arriva alle semifinali del concorso Musicultura Festival di Macerata. Nel 2008 il brano Apro gli occhi e mi guardo attorno entra a far parte della compilation Cinico DemoZone dell’etichetta romana Cinico Disincanto, in seguito viene inserita nella programmazione di Radio Roccella e Radio Tiferno Uno. Nel 2008 e nel 2009, Sara Loreni ha fatto parte (con due spettacoli teatrali, uno sugli anni Sessanta, e l’altro sul Futurismo) del Festival “Mediterranea” a Roma. Nel 2008 ha ricevuto il premio speciale della critica per originalità e intensità dell’espressione musicale dalla giuria del concorso “La musica libera. Libera la musica” organizzato da MEI (Meeting Etichette Indipendenti) e Magazzini Sonori. Nel 2009 ha ricevuto il secondo premio al concorso di poesia organizzato dalla Regione Emilia Romagna. Nel 2009 ha fatto parte della Biennale del Paesaggio nel Festival “Un Po”, reinterpretando i canti di Giovanna Daffini. Nel 2010 vince il primo premio assoluto del concorso “La Musica Libera. Libera la Musica” organizzata da Regione Emilia Romagna, MEI e Magazzini Sonori ed è finalista al Premio Bianca D’Aponte. Nel 2010 vince il prestigioso Premio Ciampi alla canzone d’autore. www.myspace.com/saraloreni +39 3395675635 [email protected]