L`Italia Rovesciata - Comune di Gualtieri

Transcript

L`Italia Rovesciata - Comune di Gualtieri
CN/RE 1043/2010
Cod. SAP 30058898
Voci di Piazza
A CURA DEL COMUNE DI GUALTIERI
Mercatino di Natale
Domenica 19 dicembre 2010
Si porta a conoscenza che,
l’Amministrazione Comunale di Gualtieri
organizzerà
la 7ª edizione della manifestazione
denominata
“MERCATINO DI NATALE”,
per far rivivere la magica
ed allegra atmosfera del Natale.
La manifestazione prevede l’allestimento
di bancarelle nel giardino di Piazza Bentivoglio
in cui si potranno trovare: decorazioni
e addobbi di Natale, decoupage,
ricamo, hobbistica, dolciumi
e prodotti enogastronomici locali.
Per l’occasione tutti i negozi del centro
rimarranno aperti.
Nel pomeriggio AVIS Gualtieri e PRO LOCO
propongono un concerto
con esibizione canora e musicale di
SARA LORENI & IL BATTELLO EBBRO
SALA FALEGNAMI ORE 17
L’Italia Rovesciata
Massimiliano Maestri - Sindaco
Negli ultimi anni i Sindaci italiani si sono dovuti trasformare da amministratori pubblici a strateghi e creativi di
economia, finanza, organizzazione aziendale e di quant’altro occorrese a garantire la sostenibilità dell’ente a cui sono
preposti.
Questo perchè anno dopo anno il Governo centrale ha
deciso che a pagare l’incapacità di amministrare la Nazione
Italia dovessero essere proprio i Comuni.
Aumentare le tasse ai cittadini non è remunerativo ai
fini elettorali e quindi si è costruito un sistema con il quale
vessando gli enti locali si riesce, o meglio, visti i risultati,
si dovrebbe riuscire a tenere controllata la spesa pubblica
della nostra Nazione.
Hanno iniziato eliminando l’ICI sulla prima casa, promettendo senza poi mantenerlo, che il gettito mancante
ai comuni lo avrebbe compensato il Governo, risultato per
Gualtieri meno 350000 €.
Dovendo poi ridurre le spese complessive dello stato e
non riuscendo a risparmiare (i costi del Governo centrale in
questi ultimi anni sono sempre cresciuti), esperti di matematica quali sono, hanno pensato che per ovviare alle maggiori spese bastava produrre un guadagno e si sono inventati
che i Comuni devono produrre utile.
Ed ecco che scatta l’obbligo per la nostra Amministrazione, le cui entrate sono le vostre tasse, di chiudere il bilancio del 2010 con un utile di 809000 € (in questo periodo
di crisi saremo “l’azienda” con maggior utile del paese). Sottolineo la parola obbligo, infatti nel Luglio di questo anno
(ricorderete la X rossa sulla facciata del nostro Municipio)
vedendo che molti amministratori, tra cui noi, non intendevano rispettare quella previsione, il ministro Tremonti ha
introdotto la norma per cui la differenza tra il “guadagno”
previsto e quanto effettivamente “realizzato” si trasforma in
taglio di trasferimenti per l’anno successivo.
Come dire …. se non raggiungi il “bugget” che ti abbiamo affidato l’anno prossimo tiri la cinghia.
Poi siccome è opinione comune che in Italia ci sono
troppi dipendenti pubblici, per giunta poco produttivi, allora ecco che il Governo rispolvera il “Turnover” tanto caro
al nostro Presidente del Consiglio ai tempi del Milan di Sacchi. Che per le Amministrazioni Comunali si configura con
la possibilità di assumere un dipendente ogni cinque che
vanno in pensione!!!!
La simulazione dell’effetto di questo provvedimento sul
nostro asilo nido, di cui più avanti parlerò meglio, spiega e
svela la vera motivazione di questa geniale invenzione. La
nostra struttura, oggi, funziona, bene, con cinque insegnanti e due ausiliarie, saltando tutti i passaggi intermedi, che
è facile immaginare, con l’applicazione di questa norma si
ipotizza che il nostro asilo nido debba in futuro funzionare
con una sola insegnante e due quinti di ausiliaria.
Risultato: la scuola è destinata ad essere chiusa e con
questo l’ente risparmierà quanto oggi investe in questo servizio, circa 500000 € all’anno.
L’esempio è facilmente applicabile al settore dei servizi sociali (anziani, disabili, minori), con l’effetto sul medio
periodo di una notevole riduzione di costi per il Comune a
fronte della chiusura dei servizi resi ai cittadini. Così facendo i Comuni non solo producono reddito ma risparmiano
pure, lo Stato continua a scialacquare, e i conti tornano.
Perchè quindi preoccuparsi degli sprechi del governo
centrale (auto blu, scorte, doppi e tripli stipendi, organizzazioni di eventi e manifestazioni, esuberi di personale nei
ministeri, ecc.) quando a pagare possono essere ancora i
cittadini?
Certo non sono nuove tasse ma il risultato è il medesimo, e il tutto alla faccia e con buona pace dei “Lumbard”
che una volta seduti sugli scranni di Roma hanno immediatamente dimenticato di “avercelo duro” e si sono tranquillaSegue in seconda pagina
Da questo numero, “Voci di Piazza” cambia formato e diventa a due colori. Nelle intenzioni della redazione, non si tratta soltanto di un “restyling” grafico - che pure riteniamo possa rendere
più accattivante l’immagine del giornale - ma anche dell’occasione per migliorare complessivamente la qualità della comunicazione e il rapporto con i cittadini. Con questo spirito, ringraziamo fin d’ora i lettori per l’attenzione che vorranno prestarci e auguriamo a tutti un felice 2011.
pagina 2
Dicembre 2010
Tagliare la scuola
L’Italia Rovesciata
vuol dire tagliare il futuro
Dalla prima pagina
Con la riforma Gelmini la scuola si accorcia: alle primarie meno insegnanti uguale a
meno ore di lezione. “Cambia l’orario” mentre
le famiglie continuano a chiedere ed aspettarsi una scuola a 30 ore, mentre i dirigenti
cercano di far tornare i conti con un organico di insegnanti che di ore ne garantiscono a
mala pena 27. La riforma Gelmini riduce da
tre anni il corpo insegnanti senza proporre un
diverso modello di scuola, che abbia una ragione didattica e pedagogica, che sia al passo
dei tempi che stimo vivendo.
Il senso è il tagliare le risorse sia economiche che umane, ridurre i costi in forma
indiscriminata senza considerare esperienze
che i nostri docenti hanno fatto in questi anni
scolastici.
Mi pare che il pensiero del ministro Gelmini sia i bambini vengo dopo, e per loro si
farà quel che si potrà, metodo non discusso
ne con il corpo insegnanti ne tanto meno con
i genitori dei singoli istituti.
E’ una scelta dettata dalla volontà di far
tornare i conti nazionali, peccato che non
venga spiegato alle famiglie, quali materie
subiranno le riduzioni di orario e di quanto,
lasciando ai singoli dirigenti le scelte in base
all’organico che hanno a disposizione.
Con questo metodo in Emilia Romagna
sono state tagliati 264 insegnanti di scuole
elementari, 196 di scuola media e 770 di scuola superiore nonostante ci siano circa 8.000
studenti in più.
Anche se a Gualtieri con l’intervento co-
munale e con inserimento di altre figure professionali si è riuscite a tenere.
LE NOSTRE PROPOSTE SONO:
a) valorizzare il modello educativo del
tempo pieno con modulo a 30 ore con compresenza
b) innovazione per la scuola media partendo dalle buone pratiche didattiche sperimentate dalle scuole, per combattere l’uscita
scolastica e l’abbandono.
c) meno ore di lezioni frontali e più laboratori, per unire il fare col saper fare, stimolando la gioia dell’apprendere.
d) uso nuove tecnologie e in diverso sapere dell’uso di nuove nozioni.
Per fare ciò, occorre,investire nella professionalità dei docenti, attraverso la formazione
iniziale, quella in servizio e il superamento
del precariato,per mettere la scuola in grado
di investire su processi di innovazione didattica e di contenuti.
Altro dato costruire un nuovo patto tra
scuola e territorio, attraverso un modello di
governo della scuola basato sulla collaborazione tra autonomie scolastico e enti locali
Tutto ciò serve a crescere,come chiede,
l’EUROPA ponendo 2 obiettivi dimezzare il
tasso di abbandono scolastico triplicare il numero dei laureati (2020)
Non mi pare che le proposte GELMINI siano in linea!
Amadio Mori
ASSESSORE Scuola
Concorso - dettato “lingua nostra”
Il giorno 13 Marzo io, Insegnante Cristina
Baratti della classe 4ª B, insieme alle classi 4ª
A e 4ª C della Scuola Primaria “A. Pecorini”
di Gualtieri, abbiamo partecipato alla gara di
Dettato organizzata dall’ “Associazione Dante
Alighieri “ di Reggio Emilia. Un’insegnante in
pensione ha portato il testo e ha sempre accuratamente vigilato la classe durante il lavoro
proposto.
Ogni Docente di classe doveva seguire
questa procedura: leggere attentamente il
testo, dettarlo e rileggerlo in modo tale da
consentire ai ragazzi di correggere gli errori
commessi.
Gli alunni erano un po’ tutti ansiosi, perché sia per loro che per me era la prima gara.
I ragazzi avevano tante aspettative e speravano di vincere, io ho detto che era nella legge
della probabilità, cioè questo era possibile,
ma anche difficile poiché molti erano le classi
partecipanti dai vari comuni.
Inaspettatamente a metà maggio è giunta
la grande notizia: avevamo vinto! Molto emozionati ci siamo recati il 27 maggio alle ore 11
presso la Sala Tricolore del Municipio di Reggio Emilia per ricevere il premio: euro 300,00.
Non è stata tanto la cifra vinta, ma la gioia di
essere arrivati primi fra tanti.
Ringrazio di cuore tutti i miei ragazzi per
aver onorato “nel loro piccolo” la Scuola Primaria e la comunità di Gualtieri.
Concludo dicendo che tra tagli fatti e che si
faranno, tra numerose riforme, innumerevoli
problemi quotidiani, con poche risorse economiche, alcune nostre delusioni, con critiche,
a volte, inopportune, questo è ancora uno dei
mestieri più belli che possano esistere.
Insegnante
Cristina Baratti
mente piegati al volere del padrone.
Tornando alle vicende locali, l’anno che sta iniziando
vedrà l’introduzione di alcune novità tese proprio a non soccombere alle oppressioni del Governo. Nello specifico voglio
introdurvene due. La prima riguarda la forma organizzativa
dell’Asilo Nido Comunale, che dall’inizio dell’anno diventerà Asilo Nido dell’Unione dei Comuni. Le otto Amministrazioni appartenenti all’Unione dei Comuni Bassa Reggiana,
hanno infatti deciso di trasferire all’Unione la competenza
del settore educativo (nidi e scuole dell’infanzia), che le gestirà attraverso un’azienda speciale all’uopo costituita.
Difficile spiegare in poche righe come si concretizzerà
in concreto questo nuovo sistema di gestione, quello che
vorrei comunicare da queste pagine è che tale trasformazione è stata pensata per NON produrre modifiche alla qualità del servizio reso né alle condizioni di lavoro di chi opera
nella nostra struttura. Sarà cura dell’Amministrazione organizzare un incontro nei primi giorni del nuovo anno per approfondire la questione e dipanare ogni eventuale dubbio.
L’altra trasformazione che già a fatto tanto scalpore sui
quotidiani locali riguarda l’assetto societario di SABAR.
Come avrete letto nei giorni scorsi illustri personaggi
della recente storia politica del nostro territorio corroborati
dalle posizioni della CGIL reggiana hanno lanciato l’allarme
rispetto alla volontà degli otto Sindaci proprietari, per conto
delle amministrazioni che rappresentano, di “svendere” il
patrimonio economico, storico e culturale che SABAR rappresenta. Prefigurando scenari catastrofici con aumento
delle tariffe, riduzione della qualità dei servizi e quant’altro
occorresse a creare disinformazione tra i lettori. E’ tanta la
preoccupazione che addirittura due Consiglieri Provinciali
hanno poi ritenuto necessario presentare una interrogazione alla Giunta Provinciale per avere chiarimenti in merito,
dimenticando che una semplice telefonata ad uno degli otto
Sindaci soci avrebbe potuto dipanare la questione.
Ma visto che la telefonata non c’è stata ritengo utile da
queste pagine fare un poco chiarezza.
Il cosiddetto Decreto Ronchi, quello famoso per le questioni relative alla privatizzazione dell’acqua, tra le altre
nefandezze impone di fatto la vendita, mediante asta pubblica, di almeno il 40% di SABAR entro il 31/12/2011 pena
l’impossibilità della stessa di svolgere il suo servizio per i
Comuni soci. L’assemblea dei soci SABAR (composta dagli
otto Sindaci) non condividendo assolutamente questa imposizione normativa che di fatto privatizzerebbe il servizio
di raccolta e smaltimento rifiuti con la conseguente perdita
di controllo e programmazione da parte delle Amministrazioni Locali ha pensato utile scindere la società in due parti,
SABAR servizi e SABAR impianti.
Con questa operazione solo la parte denominata servizi,
per la tipologia delle attività che svolgerà (prevalentemente
la raccolta) sarà costretta a prevedere la partecipazione di
capitale privato nella sua compagine, salvaguardando invece l’altra società da possibili scalate private.
Questo è quanto. Mi chiedo se per una semplice operazione societaria, tra l’altro approvata dagli otto Consigli
Comunali in altrettante sedute pubbliche, ci fosse motivo
di sollevare tutto questo polverone. Concludo queste mie
righe con gli auguri di rito che mai come oggi, ritengo, siano
necessari. Auguriamoci che questa nostra Italia ormai rovesciata trovi nel prossimo anno modo di risollevarsi e che
tutti coloro che ricoprono cariche istituzionali o svolgono
funzioni politiche, compreso il sottoscritto, si ricordino di
svolgere il loro ruolo con la dignità e la responsabilità di cui
necessitano, auguriamoci un futuro migliore ma ricordiamoci sempre che nessuno meglio di ogni uno di noi può e
deve essere artefice del suo futuro.
Tanti auguri di buon Natale e felice anno nuovo
Il Sindaco
Dicembre 2010
“Voci di Piazza”
pagina 3
Legge di stabilità o finanziaria 2010
Ogni anno in questo periodo il Parlamento è
impegnato ad approvare la Legge Finanziaria che
detta le norme per la stesura dei Bilanci Preventivi
degli Enti locali, per l’anno finanziario successivo.
Il 31 maggio scorso il Governo ha presentato un
decreto legge “recante misure urgenti in materia
di stabilizzazione finanziaria e competitività economica” per un valore di 24,5 miliardi di euro per
il biennio 2011-2012, in un clima di insostenibile
incertezza, (vedi crisi Greca) consumando ancora
una volta un atto di potere centralista, in barba al
federalismo tanto sbandierato dalla Lega Nord,
contro le Regioni, le Province e i Comuni come soggetti “spreconi”su cui scaricare il debito, sempre in
aumento, dello Stato centrale.
Questa pesante manovra, giustificata dal Super Ministro Tremonti per “mettere i conti pubblici al sicuro” non è stata altro che un pesante
taglio dei trasferimenti storici agli Enti Locali, e
di conseguenza saranno i cittadini e le imprese a
pagare per l’inevitabile riduzione dei servizi a loro
rivolti, in una logica che, nei fatti corrisponde ad
un aumento delle tasse. La manovra arriva dopo
un lungo periodo in cui il Capo del Governo e vari
Ministri sostenevano: “la crisi è alle spalle, anzi
forse non è mai esistita”, poi improvvisamente
serve una manovra di tale portata. Ancora una volta questo Governo di Centro-destra ha cercato di
sottrarsi alle proprie responsabilità in fatto di aiuti
per la ripresa economica, e quindi per le famiglie
in difficoltà. Ha scaricato sugli enti locali e altri
settori del nostro tessuto sociale, quali la scuola,
l’università, i beni culturali, il settore teatrale e cinematografico, con tagli lineari e non mirati, la sua
incapacità a contenere l’aumento della spesa pubblica a livello centrale. Dopo il crollo “della casa
dei gladiatori” a Pompei, è proverbiale la frase del
Ministro Tremonti: “Con la cultura non si mangia”
di fronte alla richiesta di maggiori fondi da parte
del Ministro dei Beni Culturali On.Sandro Bondi,
o alle lamentele del Ministro dell’Ambiente On.
Prestigiacomo, sempre per minori fondi stanziati a
salvaguardia di un territorio che in ogni angolo del
“bel paese” è soggetto a frane che causano spesso
morti e feriti.
Dal maggio 2008, anno d’insediamento, di questo Governo, oltre a non avere diminuito le tasse
come promesso in campagna elettorale, ha aumentato in modo esponenziale la spesa pubblica a livello centrale, i due dati che dimostrano ciò sono
pubblicati sulla stampa nazionale in questi giorni
di crisi Irlandese e sono: DEFICIT/PIL dal 2,7% al
5%, e DEBITO/PIL dal 106% al 118,6%, risultando il
più alto debito pubblico in Europa dopo la Grecia.
Nei mesi scorsi sulle facciate dei palazzi comunali di 43 comuni della nostra provincia è apparsa un’enorme croce rossa per indicare che con
i pesanti tagli previsti dalla manovra i Comuni dal
2011 rischieranno il ridimensionamento o addirittura la chiusura di alcuni servizi individuali alla
persona, (asilo nido, impianti sportivi, mense e
trasporti scolastici, assistenza domiciliare) senza
dimenticare la sospensione di lavori pubblici già
finanziati ma non appaltati per il rispetto del così
detto “patto di stabilità” e quindi aziende con minore possibilità di lavoro.
Passando ad esaminare la manovra in termini
di numeri cosi appare nei tagli:
Regioni: 4,0 miliardi nel 2011,
Province: 2,3 miliardi nel biennio 2011-12
4,5 miliardi nel 2012
Comuni: 1.5 miliardi nel 2011
2,5 miliardi nel 2012
per complessivi 14 miliardi pari al 58% dell’intera
manovra.
Il nostro comune nel 2011 subirà tagli per
mancati trasferimenti statali da 170-200 mila euro,
pari a 25-30 euro per abitante e nel 2012 tagli per
320-350 mila euro, pari a 47-52 euro per abitante.
Nel 2012 i 350mila euro di minori trasferimenti,
caso strano, è un importo pari al mancato introito ICI prima casa annuale del nostro comune dal
2008. Una cosa tengo a mettere in evidenza: già dal
2010 i comuni dovono migliorare il loro saldo per
il rispetto del patto di stabilità di 1,8 miliardi di
euro che sommati al taglio di 1,5 miliardi del 2011,
fanno un totale di 3,3 miliardi pari al valore ICI prima casa, soppressa nel 2008. Appena il insediato
il Governo di Centro-destra promise ai comuni di
coprire, con trasferimenti statali la minore entrata ICI prima casa, ma ancora stiamo attendendo il
saldo del 2008 e 2009. Dal 2011 il Governo potrebbe affermare:”caro comune con la mano destra ti
trasferisco l’ICI prima casa come promesso e con
la mano sinistra ti taglio trasferimenti di pari importo, se vuoi fare quadrare il bilancio, mantenere
la qualità dei servizi e rispettare il patto di stabilità
ti dovrai arrangiare”.
Tutto questo sta a dimostrare quanto siano poco
credibili le promesse di questo Governo, che mette
i comuni in presenza di un continuo cambiamento
di regole che impediscono loro di programmare
e governare con un minimo di continuità e, nello
stesso tempo non assicura quelle riforme radicali
e strutturali di cui il Paese avrebbe bisogno per
uscire dalla crisi. Mai Governo nella storia della
Repubblica aveva avuto una si grande maggioranza
parlamentare, ma purtroppo utilizzata per approvare decreti legge sempre blindati da un voto di fiducia che mortifica in questo modo il dibattito parlamentare in un paese democratico, o proponendo
in continuazione leggi per salvare il Presidente del
Consiglio dai suoi guai giudiziari. In conclusione la
manovra presenta molti punti problematici per la
quantificazione dei suoi effetti, per la ripartizione
dell’onere tra amministrazioni centrali ed enti territoriali e per la capacità di incidere sulla dinamicità strutturale della spesa.
Con la pesante manovra economica sopra descritta e approvata a fine luglio, sembrava non ci
fosse più necessità di ulteriori interventi. Su richieste degli Enti locali, della Confindustria e di
altre categorie sociali, con un’economia interna
che stenta a ripartire, un disoccupazione ancora
in crescita (8,6 in ottobre) il Ministro Tremonti ha
presentato, da approvare entro fine anno, la così
detta legge di Stabilità. Forse non ha avuto il coraggio di chiamarla Finanziaria come negli anni
precedenti, perché aveva sostenuto che dopo la
manovra approvata a fine luglio non ci sarebbe più
stato bisogno di un nuova finanziaria per il triennio
2011-13.
Non si può che auspicare, in relazione all’evoluzione dello scenario economico sia interno che
internazionale di questi giorni, che l’andamento
dei conti pubblici non richieda ulteriori interventi
correttivi ai fini della riduzione del rapporto deficit/PIL al disotto della soglia del 3%, stabilito dal
trattato di Maastricht, e che entro il 2013 tutti i
paesi europei dovranno rispettare.
Francesco Villani
Vice-Sindaco e Assessore Bilancio
“Voci di Piazza”
pagina 4
Dicembre 2010
Avis comunale Gualtieri
L’anno 2010 non è ancora finito ma è doveroso fare un bilancio, sia pure parziale, circa la
nostra sezione comunale.
Iniziamo comunicando che non supereremo
le donazioni del l’anno 2009, per diversi motivi,
quali l’introduzione di nuovi limiti massimi di
età per l’idon eità alla donazione portata dal
2010 a 67 anni per sangue intero e 65 per il plasma. Abbiamo tuttavia risposto positivamente
alle richieste del S.I.T. Centro trasfusionale del
smn di reggio emilia fronteggiando le necessità
del territorio.
Per meglio rammentare le date delle donazioni, abbiamo collocato un cartello con il nostro
logo all’ingresso di Gualtieri.
Abbiamo collaborato a diverse manifesta-
zioni culturali e sportive, sostenendole in vari
modi:
• Trofeo “avis lei” in febbraio con la bocciofila Bentivoglio
• Pasquetta sportiva
• Festa dei ragazzi
• “Miss italia” selezione locale, svoltasi per
la prima volta a Gualtieri
• Giornata mondiale del donatore in giugno
• Festa associativa con consegna delle benemerenze ai donatori
Anche quest’anno, in collaborazione con la
Pro-Loco e il comune organizzeremo, domenica
19 dicembre, il concerto di Natale
Con il nuovo anno, ci aspettiamo che aumenti
la partecipazione dei nostri giovani e si consolidi
l’interesse nei confronti della nostra ssociazione
dei gruppi extracomunitari presenti nel nostro
comune, facilitando la raccolta di sangue, autentica ricchezza per tutta la popolazione.
Ricordiamo le date delle donazioni 2011:
• sabato 22 gennaio
• domenica 10 aprile
• domenica 26 giugno
• domenica 10 luglio
• domenica 25 settembre
• domenica 9 ottobre.
Auguriamo a tutta la cittadinanza un natale
sereno e un 2011 ricco di salute e soddisfazioni.
Il Consiglio Avis Gualtieri
I 30 anni dell’AVIS di Santa Vittoria
Siamo arrivati alla fine del 2010. L’Avis di Santa
Vittoria, nata nel 1980, ha compiuto quest’anno 30
anni di vita.
Per ricordare questo importante e significativo
evento, si è pensato di raccogliere la testimonianze
di amministratori, avisini, collaboratori e simpatizzanti e , dopo aver rispolverato locandine, fotografie e tutto ciò che potesse essere una testimonianza
della vita della sezione, stampare un piccolo libro.
Il libro è stato presentato durante la festa sociale di Ottobre, alla presenza di un folto pubblico,
comprendente le rappresentanze delle numerose
consorelle presenti e molti donatori della locale
sezione, che durante la festa sono stati premiati
per le donazioni fatte. Molto significativo è stato
anche il momento in cui abbiamo consegnato una
targa personalizzata ai Sindaci del nostro Comune
di Gualtieri, che si sono succeduti nei nostri 30 anni
di vita, e ai medici, che danno sempre la loro disponibilità per il buon funzionamento della sezione e
del punto prelievo.
Purtroppo non è possibile, in questo occasione
che è principalmente dedicata allo scambio degli
auguri, raccontare tutto il contenuto del libro, però
credo valga la pena di sottolineare alcuni aspetti
particolari del contenuto. Per primo, i grafici, nei
quali viene illustrato l’andamento della sezione,
con l’andamento crescente di donatori iscritti e di
sacche raccolte, mettendo pertanto in evidenza il
sempre positivo andamento della sezione.
Analizzando poi attentamente un altro grafico,
si può notare che un contributo molto significativo
nella raccolta delle sacche è recentemente dovuto
all’inserimento di donatori immigrati, che durante
l’annata scorsa, per esempio, hanno inciso per un
totale di 77 sacche raccolte. Questo straordinario
risultato è arrivato grazie al numero di persone
iscritte nella sezione; i donatori idonei sono attualmente 71, senza dimenticare il numero elevato delle persone che si sono ulteriormente presentate, ma
che purtroppo non sono risultate idonee ai prelievi.
Di questi risultati la sezione va molto fiera, ma allo
stesso tempo occorre riflettere e capire come aumentare ulteriormente la partecipazione del paese
alle nostre iniziative e alle donazioni, in particolare
come sensibilizzare i giovani.
La sezione è sempre impegnata a pubblicizzare
e divulgare la propria opera, in particolare durante le iniziative locali, a cui partecipa attivamente,
spiegando e illustrando il fabbisogno e l’urgenza di
sangue dell’ospedale di zona. Dobbiamo fare capire
a tutti che gli attuali donatori non sono eterni e che
il ricambio delle persone è indispensabile; bisogna
sapere che l’età idonea per donare il sangue è compresa fra i 18 e i 67 anni, ma che in questo arco di
tempo i donatori possono dover sottostare a periodi
di sospensione delle donazioni, dovuti alle rigorose
norme previste dal nuovo protocollo per la sicurezza sulla qualità del sangue donato e al tempo stesso
tempo per la tutela della salute del donatore stesso;
anche per questi motivi occorrono dunque sempre
più donatori per ottenere gli stessi risultati di raccolta.
I giovani non devono pensare che donare il
proprio sangue comporti solo il semplice gesto di
allungare il braccio, ma devono rendersi conto che
ogni goccia del loro sangue che entra nella sacca,
è una speranza che essi danno ad un ammalato o
che addirittura stanno donando una possibilità di
vita a chi aspetta una trasfusione; per questi motivi, terminata la donazione, essi devono sentirsi
orgogliosi e felici, perché con il loro semplice gesto
hanno donato vita.
Un grande contributo, in questo coinvolgimento
dei giovani, lo possono dare le famiglie, soprattutto
quelle nelle quali vi sono o vi sono stati donatori,
perché dovrebbero essere loro le prime a spiegare
cosa significa donare il proprio sangue; all’interno
delle famiglie sarebbe opportuno trovare momenti di riflessione per motivare i giovani a diventare i
nuovi donatori.
Altra cosa che mi preme sottolineare è la necessità di una maggiore disponibilità di tutti a partecipare alla vita del volontariato, in quanto le esigenze operative sono sempre maggiori; per esempio le nuove normative che riguardano i prelievi
richiedono che gli operatori che eseguono l’esame
dell’emoglobina e tutti coloro che operano in sala
prelievi siano infermieri diplomati; pertanto il problema principale resta la reperibilità di infermieri,
mentre per gli operatori ai tavoli di registrazione e
consegna sacche e relative fiale si possonoreperire
volontari, ma il numero di persone disponibili a tale
servizio è ristretto.
Comprendiamo che il problema non è di facile
soluzione, sapendo che si tratta di persone che durante la settimana lavorano, e che, per la maggior
parte donne, hanno anche l’impegno domestico di
mogli e mamme, soprattutto nel fine settimana.
Anche per questo dobbiamo sentirci coinvolti
tutti; i cittadini che fruiscono dei servizi sanitari,
noi come Avis, la USL, l’ospedale, per cercare una
soluzione che possa dare la possibilità a queste persone di avere il tempo per fare volontariato nelle
sezioni. Tutti noi conosciamo l’utilità e il bisogno
indispensabile che l’ospedale ha di sangue, perciò
cerchiamo di offrire la nostra anche minima disponibilità e di dotarci dell’organico necessario per la
sua raccolta.
Rivolgo a tutti questi due appelli, approfittando
del periodo natalizio, in cui tutti sentiamo in modo
particolare il bisogno di essere in pace con noi stessi e disponibili verso gli altri, soprattutto verso chi
ha bisogno.
Colgo l’occasione per fare i miei più sinceri auguri a tutti, Avisini e non Avisini, di un buon Natale
e di un sereno e proficuo anno nuovo.
Il Presidente Fausto Bonori
AVIS - Santa Vittoria
“Voci di Piazza”
Dicembre 2010
pagina 5
Yellow Jackets
Giacche gialle. Così vennero chiamati gli
operai che realizzarono la rete ferroviaria americana. Un colore acceso che li rendeva visibili
da lontano e che caratterizzava il tipo di lavoro
svolto. Negli ultimi anni, con la volontà di uniformare le forze in campo, anche la Protezione Civile ha adottato il giallo e le persone si
sono abituate a riconoscere gli operatori, nelle
emergenze, dalle divise adottate.
Grazie al lavoro svolto durante le emergenze, in supporto alle forze istituzionali, ma
anche in tempi di “pace” la popolazione ha occasione di notare sempre più spesso la nostra
presenza sul territorio. Quella che in passato
è stata un’encomiabile volontà di riunirsi per
aiutare il prossimo, con mezzi e metodi spartani, ha lasciato lentamente il posto ad associazioni strutturate con spirito organizzativo e
una preparazione sempre più adeguata.
L’Associazione di Protezione Civile Bentivoglio nelle sue attività di formazione, esercitazione, accrescimento delle capacità tecniche e
logistiche, ha individuato un punto ineludibile
per continuare a garantire interventi efficaci e
tempestivi in caso di calamità.
Nel solo 2010 alcuni dei nostri soci volontari hanno partecipato a vari corsi di formazione
e così oggi, tra le nostre fila, possiamo annoverare, oltre a tutti quelli che hanno fatto il Corso Base e quelli che in passato hanno acquisito
vari titoli, nuove figure: n° 4 coordinatori regionali del volontariato in emergenza, n° 9 nuovi
capi-squadra, n° 3 radioamatori con Patente
Ministeriale, n° 1 carrellista abilitato, n° 1
esperto excel (corso informatico), n° 13 volontari con patentino antincendio per alto rischio,
n° 6 volontari istruiti sul rischio sismico (in
corso), n° 6 istruiti sui rischi idro-geologici (in
corso). Un nostro volontario è stato in missione
ad Haiti (in occasione del terremoto), abbiamo svolto servizi di ricerca persone, prove di
evacuazione sismica nelle scuole, esercitazioni interne e provinciali, servizi con la squadra
anti-incendio e innumerevoli altri interventi
finalizzati alla prevenzione.
Il 2010 ha visto inoltre la nostra Associazione impegnata a dotare tutti i volontari
operativi dei D.P.I. (Dispositivi di Protezione
Individuale) minimi e ad acquisire nuovi mezzi e attrezzature, presentati in occasione della
fiera d’ottobre.
Il quadro descritto potrebbe far pensare ad
una struttura di professionisti, invece ci troviamo di fronte a VOLONTARI che mettono a
disposizione il loro tempo e la loro dedizione
come se fossero tali, con ruoli e responsabilità
che si sono resi necessari dall’aumento degli
impegni di protezione civile.
L’organizzazione interna, delle varie associazioni operanti sul territorio nazionale, sta
cominciando ad essere estremamente struttu-
rata per far sì che, durante una qualsiasi emergenza, esistano figure in grado di coordinare le
forze messe in campo. Più è alto il livello organizzativo delle associazioni, più solide sono
la loro efficacia e la loro autonomia; il successo degli interventi dipende dal contributo di
molte e diverse specializzazioni (dai medici
agli ingegneri, dagli infermieri agli elettricisti,
dai cuochi ai falegnami) per cui l’organizzazione preventiva è necessaria per evitare che
la buona volontà degli operatori sia vanificata
dall’inesperienza e dall’improvvisazione.
L’attività svolta in Abruzzo, lo scorso anno,
ci ha insegnato che non è sempre necessario,
nei primi momenti di intervento, avere migliaia di volontari ma è importante avere operatori
specializzati nel saper affrontare le necessità
primarie delle popolazioni colpite da calamità.
All’interno dell’Associazione Bentivoglio si
è sentita dunque, l’esigenza di puntare sulla
formazione dei propri iscritti in modo tale da
avere sempre a disposizione (24 ore su 24 per
365 giorni all’anno!) squadre di pronto intervento sui rischi idro-geologici e sismici.
Tra le cose che facciamo non mancano
ovviamente i servizi svolti nelle varie iniziative intraprese dal nostro Comune e da altre
parti della nostra provincia; situazioni non di
emergenza ma ugualmente socialmente utili,
pensiamo ad esempio alla prevenzione svolta
dai nostri volontari contro la zanzara tigre o ai
tanti servizi che ci hanno visti presenti in varie
competizioni sportive; utili e dilettevoli anche
altre occasioni di incontro come la cena sociale, svoltasi a fine Novembre, che ha visto riuniti
oltre 100 soci!!
Sotto l’aspetto economico la nostra Associazione, guidata con capacità, costanza e…
tanta pazienza dal nostro presidente Roberto
“ Bobo” Soliani, si presenta con i conti sempre
in ordine. Questo, con i tempi che corrono, visti gli esigui finanziamenti che ricevono le associazioni, è un ulteriore motivo di vanto per la
serietà e la solidità dimostrate. Siamo dunque
orgogliosi di svolgere un ruolo di pubblica utilità e le testimonianze d’affetto che ci dimostrano di frequente le persone che ci incontrano,
un grazie di qualsiasi cittadino, sono la ricom-
pensa più grande che possiamo ricevere!
La “Bentivoglio” si è guadagnata negli anni
la stima di altri operatori di protezione civile
quali: Vigili del Fuoco, CRI, Forze dell’Ordine,
grazie alla serietà e alla comprensione dei ruoli
che ci hanno assegnato nelle varie occasioni.
Ma cosa per noi degna di nota è il riconoscimento da parte di altre associazioni, dalla Provincia e dalla Regione, di essere una rappresentanza di spicco in Emilia-Romagna (e non solo)
per il lavoro fin qui svolto. Tutto questo non
vuole assolutamente essere autoreferenziale,
serve bensì ad affermare che esiste una parte
della cittadinanza che trova nel volontariato
il senso di un’esistenza spesa per aiutare, pur
nei propri limiti, chi ha bisogno, per ribadire
che esiste dunque ancora lo spirito altruistico,
in un mondo dove spesso l’indifferenza è divenuta la norma, quella strana spinta interiore
che porta a girarci dall’altra parte di fronte a
chi necessita d’aiuto. Ci auguriamo che quanto
detto possa essere uno sprone per i tanti giovani che vogliono rendersi utili, svolgendo un’attività che si può rivelare una preziosa scuola
di vita. Vogliamo inoltre ricordare che sebbene
l’opera del volontariato sia assolutamente gratuita, il legislatore ha provveduto a tutelare i
volontari lavoratori: in caso di impiego nelle
attività di Protezione civile essi non perdono
la retribuzione perchè viene rimborsata dallo
Stato al datore di lavoro, pubblico e privato.
Un ringraziamento va a tutti coloro che per
primi a Gualtieri hanno lavorato con tanta volontà e tenacia per istituire l’Associazione, che
ha visto negli anni una costante crescita in tutti i suoi aspetti; al Comune di Gualtieri sempre
presente nel sostenere la nostra attività e naturalmente a tutti i 240 iscritti che, attraverso la
loro opera, sono motivo di vanto (per numero)
e orgoglio per la sempre totale disponibilità.
Nel ricordare che le iscrizioni alla nostra
Associazione di Protezione Civile sono aperte
tutto l’anno, presso la sede nel Municipio di
Gualtieri, colgo l’occasione per porgere a tutti
auguri di Buone Feste.
Il consigliere
Marco Bortesi
“Voci di Piazza”
pagina 6
Dicembre 2010
Piano della sicurezza stradale 2011
In programmazione nel corso dell’anno
2011 sono previsti interventi per mettere in
sicurezza alcuni tratti stradali del territorio
del Comune di Gualtieri.
1)Il Comune di Gualtieri eseguirà alcuni
passaggi pedonali rialzati con idonea segnaletica in alcuni tratti di strada molto trafficati e percorsi a forte velocità dai veicoli sul
territorio comunale;
2)l’Amministrazione Comunale in Santa
Vittoria realizzerà il rialzo della sede stradale con istituzione di una zona 30 e relativa
segnaletica nell’intersezione fra Via Berlinguer e Via Fangaglia in località Bettolino,
in sostituzione della rotatoria prevista nel
Piano nazionale della sicurezza stradale “InventaRE la sicurezza”, sospesa per mancanza di finanziamenti. Insieme a tale lavori è
prevista la realizzazione del manto bituminoso nel parcheggio adiacente al servizio del
Cimitero e un passaggio pedonale rialzato
con apposizione di dissuasori sulla banchina
stradale su Via Fangaglia;
E’ in arrivo l’inverno con la neve
Consigli e informazioni utili
E’ arrivata la stagione fredda e anche il comune
di Gualtieri si è dotato del proprio “piano neve” e
cioè del documento organizzativo che definisce responsabilità, modalità, tempi, attrezzature e personale che in caso di nevicate sono attivati.
Il “piano neve” del comune di gualtieri in sintesi
prevede:
- La suddivisione del territorio comunale in zone
d’intervento, frutto di una analisi dei flussi di traffico e con l’identificazione dei suoi punti critici.
- L’identificazione del personale e delle attrezzature reperebili dal 1 novembre al 30 aprile
- Le modalità con cui viene eseguita la pulizia
delle strade e dei ciclopedonali, privilegiando le
strade comunali di maggiore percorrenza e quelle
che permettono il transito dei mezzi di soccorso e di
pubblica sicurezza.
Per poter rendere più efficiente il “piano neve”
si richiede ai cittadini di affrontare le condizioni
metereologiche estreme, come la neve, mettendo in
atto semplici accorgimenti quali:
- Utilizzare gli automezzi solo se necessario.
- Parcheggiare le autovetture negli appositi spazi ed utilizzare i garages per agevolare il lavoro degli
spazzaneve.
- Uscire a piedi con scarpe adatte dotate di suola
antiscivolo
- Utilizzare catene o gomme termiche
- Limitare l’uso delle biciclette
Negli ultimi anni in caso di nevicate sono arrivate diverse segnalazioni dai cittadini e siamo ad
elencare alcune considerazioni frequenti che è utile
conoscere:
1) Nevica da un’ora e non si vede nessuno!
L’uscita in strada dei mezzi meccanici avviene
solo quando lo strato della neve al suolo ha raggiunto almeno i 5 cm, poichè in caso contrario, gli spaz-
zaneve, oltre a non essere efficaci, causerebbero dei
danni al manto stradale.
2) La mia via è stata pulita troppo tardi!
I mezzi, da quando iniziano il servizio di spalatura, hanno disposizioni per sgomberare per primo
le strade prioritarie e successivamente quelle secondarie o di quartiere. Considerato che un servizio completo di pulizia di tutte le strade comunali,
comporta un tempo medio di circa 6 ore, è quindi
evidente che alcune vie vengono pulite per prima e
altre dopo.
3) La strada e’ gelata perchè non è stato usato
il sale!
Durante le nevicate quando il sale da disgelo
viene sparso sortisce effetti solo se la temperatura
non scende a livelli troppo bassi.
I mezzi e il personale che il comune di gualtieri
mette in campo in caso di nevicate è il seguente:
- N. 4 Mezzi spalaneve;
- N. 1 Mezzo spargisale;
- N. 2 Bobcat per la spalatura di marciapiedi;
- N. 1 Pala meccanica e n° 1 autocarro per
l’eventuale asportazione dei cumuli di neve dalle
strade del centro storico.
- Il personale dell’ufficio tecnico comunale reperibile 24 ore su 24;
- N. 3 Operai per la pulizia manuale delle aree
non raggiungibili dai mezzi adeguati;
- I volontari della protezione civile “bentivoglio”
per affrontare i casi di emergenza.
Confidando nella fattiva collaborazione di tutti
i cittadini e consapevoli degli inconvenienti, che
comunque potranno verificarsi, si ringrazia fin da
ora, tutti coloro che con il proprio contributo consentiranno di agevolare il servizio di spalatura della
neve.
3) la Provincia di Reggio Emilia ha finanziato la messa in sicurezza della SP63R nel
tratto da Gualtieri a S.Vittoria prevedendo il
consolidamento della carreggiata stradale al
fine di eliminare i cedimenti in essere.
Principali novità del C.d.S.
introdotte recentemente
Pensando di fare cosa gradita alla cittadinanza,
di seguito si riportano le principali modifiche
apportate al C.d.S. dalla Legge 120/10.
Per i conducenti delle biciclette, è stato introdotto
l’obbligo (già in vigore) di indossare il “giubbetto”
o “bretelle” riflettenti quando circolano fuori dai
centri abitati e nelle ore notturne che si ricorda
vanno da mezz’ora dopo il tramonto del sole a
mezz’ora prima del suo sorgere. Si ricorda che la
violazione comporta la sanzione amministrativa
(la cosiddetta “multa”) di 23 euro, pagabili in sessanta giorni.
Ai conducenti dei ciclomotori è fatto divieto di
indossare il vecchio caschetto a “scodella” con la
targhetta di omologazione “DGM” applicata nella
maggior parte dei casi sul cinturino interno (norma già in vigore). I nuovi caschi dovranno essere
omologati ai sensi della direttiva europea; in pratica dovranno avere la targhetta sopra citata riportante la dicitura “E” e un numerino a fianco inseriti
in un cerchio. Non cambia nulla per la guida di motocicli. Si ricorda che i ciclomotori sono comunemente chiamati “cinquantini”, mentre i motocicli
sono quelli di cilindrata più grossa. Chi circola con
il vecchio casco è come se non indossasse nulla e la
sanzione è di 74 euro, pagabili in sessanta giorni ed
il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni.
E’ utile consigliare di acquistare il casco, per chi
non l’avesse già, presso un negozio specializzato
che garantisce la qualità dell’acquisto; sono in
circolazione caschi comprati a prezzi stracciati e
sottobanco presso negozi non abilitati alla vendita, che pur assomigliando ai caschi normali, non
hanno le caratteristiche di sicurezza, né tantomeno l’omologazione di cui sopra (fondamentale per
la circolazione). Altre modifiche non sono ancora
entrate in vigore.
Queste le novità salienti che riguardano i due veicoli di uso più diffuso.
Dicembre 2010
pagina 7
Festa dell’albero
L’Assessorato all’ambiente del Comune di
Gualtieri, nell’ambito delle iniziative inerenti la
salvaguardia e la tutela del territorio comunale,
ha rievocato, in collaborazione con gli insegnanti delle scuole Primarie del capoluogo e della
frazione di Santa Vittoria, la “Festa dell’albero”.
L’obiettivo comune è stato quello di contribuire a
far crescere anche negli alunni più piccoli la consapevolezza di quanto gli alberi siano fondamentali per la nostra vita e per tutto l’ecosistema. Gli
alberi, infatti, sono il principale produttore d’ossigeno del nostro pianeta, rappresentano il bello e
il naturale di ogni paesaggio, contrastano i cambiamenti climatici e riducono inoltre la quantità
di gas serra.
L’iniziativa ha previsto nella Scuola Primaria
di Santa Vittoria alcuni momenti di formazione didattica in collaborazione con le G.G.E.V. in particolar modo legati allo studio e all’approfondimento della terra, delle piante del parco scolastico e
dell’importanza delle siepi. Sabato 13 novembre
sono poi state messe a dimora dai bambini alcune
piantine che costituiranno una siepe autoctona
antistante il parco scolastico in un aiuola appositamente predisposta con il lavoro dei volontari
AUSER locali.
L’iniziativa è proseguita in sala civica del Palazzo Greppi dove il Dirigente Scolastico Dott.
Ferrari e il sottoscritto a nome Amministrazione
Comunale hanno sottolineato il valore e la necessità di salvaguardare il nostro ambiente e territorio. Successivamente la Dott.ssa Borettini a nome
delle G.G.E.V. e la Dott.ssa Manfredini a nome del
Consorzio Fitosanitario di Reggio Emilia, hanno
risposto alle tantissime domande poste dei bambini.
Nella Scuola Primaria di Gualtieri martedì
30 novembre, con la presenza del Dirigente Scolastico, del sottoscritto e di tutti gli insegnanti,
gli alunni hanno messo a dimora un’acacia come
“albero che fa da tramite tra terra e cielo” (Tagore).
Gli insegnanti, ed in particolare i ragazzi hanno infatti assegnato alla pianta il ruolo di memoria per un compagno di scuola da poco mancato,
affinché, come è stato sottolineato dall’intervento
di un suo compagno, rimanga vivo e lungo il suo ricordo. Approfitto di questo spazio per ringraziare
pubblicamente la scuola ed in particolare tutti gli
insegnanti, i genitori, le G.G.E.V, il Consorzio Fitosanitario, e i pensionati AUSER per aver contribuito all’ organizzazione di questa bella iniziativa.
Renzo Bergamini
Assessore all’Ambiente Gualtieri
Lettera in memoria di Davide
Carissimo Davide, noi siamo contenti di avere cominciato l’anno scolastico, nello stesso
tempo siamo molto tristi perché c’è un banco
vuoto in classe. Ci manchi tanto, ma sentiamo
ugualmente la tua presenza tra di noi: ricordiamo quando giocavi a “BAKUGAN”, quando
divoravi il tuo amato PLUM-CAKE e quando
portavi a termine con ostinazione e forza le
verifiche nonostante i tuoi dolori alle mani.
Ti immaginiamo lassù mentre giochi con altri
bambini o sgranocchi la focaccia di “Gonda”;
per favore puoi salutare i nostri nonni? Lo sai
Davide? Stiamo piantando un albero dedicato
a te: è una acacia, robusta e resistente come
lo sei stato tu. Sarà un po’ come averti di nuovo tra di noi e tutte le volte che ci passeremo
davanti ci ricorderemo di te e potremo dire:
Ciao Davide come stai?
Per salutarti abbracceremo forte tutti insieme
l’acacia e sarà come stringere le tue mani.
Bacioni dai tuoi compagni di 5ª A
La festa delle siepi
Sabato 13 Novembre, noi bambini della scuola di Santa Vittoria,
abbiamo partecipato alla “FESTA
DELLE SIEPI”: alle ore 9:30 siamo scesi nel cortile della scuola
per piantare delle siepi.
Le Guardie Ecologiche ci hanno
illustrato l’importanza delle piante e per questo motivo ci hanno
fatto adottare una pianta a coppia.
Nino, Anna e Giovanna, le Guardie
Ecologiche, ci hanno fatto fare un
giuramento e ci hanno fatto promettere di prendercene cura. In
cortile, ci stavano aspettando i nostri genitori, l’assessore Begamini
Renzo, il Preside Ferrari Sandro,
la Dottoressa delle piante Valeria
Manfredini e la Professoressa Borettini Luisa. Da non dimenticare i
“nonni” dell’A.U.S.E.R., che hanno
predisposto le aiuole, per rendere
il terreno più morbido, facilitando
il nostro lavoro. Alcuni di noi hanno messo a dimora: il nocciolo, il
biancospino, la berretta da prete,
l’agrifoglie, il corniolo e infine le
viole.
Subito dopo ci siamo messi in
fila per andare in sala civica, dove
ci siamo ristorati con un piccolo
rinfresco offerto dai genitori. Ab-
biamo posto alcune domande alla
Dottoressa delle piante per sapere
come prenderci cura di quest’ultime. La domanda più interessante
è stata: “Come si fa a misurare
l’età degli alberi oltre il modo dei
cerchi?” La dottoressa ci ha spiegato che bisogna conoscere la tipologia dell’albero, la sua altezza
e la sua larghezza.
È stata una bella esperienza
perché è stato divertente camminare nel fango e perché abbiamo
imparato tante cose su come far
crescere, in modo sano, le nostre
“amiche” piante.
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato.
Scuola Santa Vittoria
“Voci di Piazza”
Dicembre 2010
UNITI PER GUALTIERI - CENTRO SINISTRA
La scuola cardine
della democrazia
UN’ALTRA GUALTIERI
Di iren, della multisanta
e dei saldi di fine stagione
Non si placa la protesta di studenti e ricercatori che hanno dato vita a manifestazioni contro
il decreto legge di riforma dell’ordinamento
scolastico.
Sono state occupate sedi universitarie e scolastiche a Roma, Milano, Reggio Emilia, Bologna,
Palermo: Catania. Altre manifestazioni sono
state intraprese a Cagliari, Napoli Torino e Viterbo.
Tutto questo malumore da cosa deriva?
Da una minestra non ben cucinata del governo
di centro destra che mette insieme alcuni ingredienti che, se sapientemente dosati, potrebbero risolvere l’annoso problema delle necessità formative richieste dal mondo del lavoro.
Gli ingredienti che presi separatamente sono
oggettivi ed indiscutibili sono:
Attuare una riforma scolastica, attesa da anni,
anche i governi di centro sinistra hanno operato in tal senso. Il nostro ordinamento scolastico
è ancora figlio della riforma gentile risalente al
trentennio fascista.
Riduzione del deficit pubblico. Da circa 20 anni
si produce (Pil) per una cifra analoga all’ammontare dei debiti. E’ una situazione che, senza rapidi e risolutivi interventi potrebbe incancrenirsi, perchè una tale situazione finirà per
mangiarsi lentamente il futuro.
Ultimo ingrediente ma il più importante è la
richiesta che proviene dal mondo del lavoro di
professionalità adeguate alle sfide tecnologiche e dei mercati internazionali.
A fronte di tali necessità anche un governo di
centro sinistra avrebbe posto tra gli obbiettivi
della riforma la riduzione dei costi, ma non
solo anzi, sono convinto che prioritariamente
avrebbe valutato l’efficacia formativa dei cambiamenti posti in atto.
Al contrario l’attuale governo ci propina una
minestra scarsa, fredda e mal cucinata, il cui
primo e forse unico obiettivo sono i tagli alla
spesa! Un altro obbiettivo non dichiarato pare
essere la dequalificazione della scuola pubblica a favore di quella privata.
I genitori che affidano i propri ragazzi alla
scuola pubblica vivono quotidianamente le incongruenze delle prime azioni poste in essere
già da alcuni anni dal Ministro Gelmini, ma il
peggio deve ancora arrivare.
Nei momenti di difficoltà e di impoverimento di
una nazione, quel che ha più valore è la cultura, che consente a tutti di avere pari opportunità di perseguire gli attesi obiettivi di qualità
e benessere.
Solo con una adeguata formazione impartita a
tutti in relazione alle proprie aspettative e capacità, possiamo risollevare la nostra nazione
e sconfiggere l’indifferenza sociale che è interesse di chi non crede nella nostra repubblica
democratica “fondata sul lavoro”.
Nel Consiglio Comunale del 30 Novembre è stato
approvato dalla maggioranza (con nostro voto contrario), l’assestamento al Bilancio 2010. Rispetto a
quanto previsto nel Bilancio di Previsione infatti la
Giunta ha dovuto ritoccare i conti del Comune per
poter trovare l’equilibrio finanziario e non incappare
in pesanti ripercussioni dovute al mancato rispetto
del cosiddetto (e da noi avversato) Patto di Stabilità.
In questo contesto sono state prese alcune decisioni
che testimoniano l’estrema difficoltà in cui versano
i conti del comune figli delle scelte di questi anni di
governo delle giunte Maestri. Si è infatti deciso di
procedere alla vendita (in borsa) di 307.084 azioni
di proprietà del comune di Gualtieri (tutte quelle
vendibili da Statuto) della neonata IREN (exENIA
> exAGAC). Da questa vendita la giunta ha iscritto
a voce di bilancio una entrata di 360.000,00 euro. E’
bene sapere che le azioni di IREN al momento in cui
scriviamo (02/12) viaggiano ad una perdita di c.ca
il -10% rispetto alla prima quotazione di luglio (che
già vedeva una perdita per gli azionisti ex-ENIA).
Questo dal punto di vista economico significa come
minimo per il nostro comune perdere 30.000,00€.
Dal punto di vista politico invece significa purtroppo
molto di più: significa che la giunta sta svendendo
un bene di proprietà del Comune, un bene strategico come la gestione del servizio idrico integrato.
Proprio quella gestione che in questi mesi gli amministratori del centro sinistra (anche a Gualtieri)
dicevano di voler rendere “moderni” tramite la fusione con IRIDE ma mantenere “pubblici” con controllo affidato all’azionista pubblico. Prima si dice
di voler mantenere un controllo pubblico per non
esporci alle logiche di mercato e poi dopo 5 mesi…
si vendono le quote di proprietà pubblica! Altro
elemento che non può non essere considerato è che
questa logica del pubblico che opera come imprenditore provoca evidenti storture: gli amministratori
operano prendendo decisioni importanti come se
fossero imprenditori privati…ma gestendo beni della
collettività. Inutile ricordare che l’imprenditore privato fa delle scelte imprenditoriali, azzeccate o errate, ma lo fa rischiando soldi e beni propri. Poiché
Sindaco e Assessore al Bilancio hanno sottolineato
che questa è una scelta necessaria, non voluta e che
non si sarebbe fatta se non perché in condizioni di
evidente difficoltà, va detto che nel 2007 sempre gli
stessi amministratori hanno venduto oltre 116.000
azioni della vecchia ENIA. Allora la mannaia della
crisi non c’era e le valutazioni politiche erano le
medesime. Oggi sembriamo proprio ai saldi, della
fine di una stagione (politica?). Nemmeno questa svendita comunque garantisce l’equilibrio dei conti,
per cui si confida nel “soccorso” derivante dal previsto versamento di oneri di urbanizzazione dalla
Multisala, o Multisanta, visto ormai il ruolo salvifico
che ha avuto e avrà per la gestione di questa Giunta.
La domanda spontanea è: anno 2011, non ci sono
azioni da vendere, la Multisanta è terminata…quali
prospettive?
Viscardo Bonvicini
capogruppo
Paolo Ferrarini
capogruppo
pagina 8
INSIEME PER GUALTIERI
La parola
ai cittadini
In questo articolo cercherò di dare spazio alle voci di
tanti nostri concittadini che purtroppo non riescono
ad avere risposte da questa Giunta, la quale si trincera
dietro un silenzio sempre più assordante. Il punto più
importante che intendo trattare è quello relativo alla
sicurezza. In questi ultimi tempi c’è stato un considerevole aumento di furti nelle abitazioni, anche nelle
ore pomeridiane, scassi con spaccate ai danni di diverse attività commerciali e tanti altri episodi di microcriminalità tali da fare indurre che anche a Gualtieri
esiste un problema sicurezza che va sicuramente affrontato. Purtroppo l’Unione della Polizia Municipale
della Bassa Reggiana non ha dato i risultati sperati,
essendo usata spesso per “far cassa” e quasi mai per
la prevenzione e la repressione di episodi di microcriminalità e di contrasto al crimine. Sono convinto,
come è già successo in altre realtà, che con un coordinamento delle forze di sicurezza si possono ottenere
dei buoni risultati nella prevenzione e nel controllo del
nostro territorio. Un altro punto su cui voglio insistere
è la sicurezza stradale. Purtroppo, e spiace ribadirlo,
è importante fare opera di prevenzione e mettere in
sicurezza i nostri cittadini. Una strada che si sta rivelando alquanto pericolosa è sicuramente via Vittorio
Emanuele, in pieno centro storico. Chiunque percorra
in auto questo tratto di strada deve stare molto attento a queste enormi ed orribili fioriere. Addirittura, in
un tratto di semicurva, il conducente si trova la via ristretta da queste fioriere posizionate su entrambi i lati
della carreggiata, con biciclette che sbucano in senso
opposto di marcia. Ciò ha causato diversi incidenti,
fortunatamente di non grave entità. Sicuramente bisogna mettere in sicurezza questa via, prima che si
debba andare a commentare gravi episodi. Altro punto
assai importante è la discussione svoltasi in Consiglio
Comunale relativa al Fondo di solidarietà che il Comune ha istituito a favore delle famiglie in difficoltà a
causa della crisi economica. Per dare il nostro parere
favorevole abbiamo richiesto che venisse ritoccato il
regolamento di accesso a tali fondi, chiedendo di passare dai 24 mesi previsti a 60 mesi di residenza nel
nostro Comune. Proposta che ci è stata bocciata. Tutto
questo fa sì che tanti extracomunitari “indottrinati” da
un sindacato (Cgil) vengano “a far cassa”, a volte senza
neanche averne i requisiti, a discapito di nostri concittadini che si sono spesi per la crescita e lo sviluppo di
Gualtieri, ma che purtroppo oggi stanno attraversando
un periodo di difficoltà. Ultimo punto che voglio trattare è la forma di contestazione messa in atto da questa
amministrazione contro la manovra economica. Quel
drappo che capeggiava su Palazzo Bentivoglio è una
forma folkloristica che fa parte della democrazia e della vita politica. E fin qui niente di male. Ma esporre locandine di contestazione alla manovra finanziaria del
Governo nazionale nelle bacheche poste all’interno
dei nostri cimiteri denota poco rispetto e scarsa sensibilità nei confronti dei cittadini di Gualtieri. Per questo il nostro Sindaco merita una tiratina d’orecchie.
Concludendo, voglio fare gli auguri di buon Natale e
felice anno nuovo a tutti i cittadini di Gualtieri ed alle
loro rispettive famiglie.
Giovanni Iotti
Capogruppo
“Voci di Piazza”
pagina 9
Dicembre 2010
Da ottobre a Gualtieri una nuova
modalità di raccolta dell’organico
Si chiama “organico di prossimità” ed oltre ad
essere più vicino a casa migliora la raccolta differenziata.
Non è passato inosservato che dal 4 Ottobre
2010 su tutto il territorio di Gualtieri è stata attivata la raccolta dell’organico con bidoni di plastica
da 240 lt e 360 lt. Il volume a disposizione rispetto
al sistema a cassonetto è diminuito, ma consente
di essere più capillari nella distribuzione sul territorio.
Il nuovo metodo di raccolta si è reso necessario
perché molto spesso nei cassonetti dell’organico
venivano gettati rifiuti indifferenziati/inorganici
rendendo nulla la possibilità da parte di S.A.Ba.R.
S.p.A. d’inviare a recupero tutto il materiale organico nell’apposito centro di compostaggio di Fossoli.
La sperimentazione, che ha già ottenuto ottimi
risultati a Luzzara, Guastalla e a Novellara, sarà
gradualmente estesa a tutti i Comuni soci S.A.Ba.R.
S.p.A., e permetterà di presidiare meglio la gestione
della raccolta dell’umido con l’obiettivo concreto di
aumentare percentualmente la raccolta differenziata totale.
Proiettando infatti i primi dati relativi ai due
mesi di sperimentazione, si può ipotizzare di raccogliere sul nostro territorio oltre 200 ton all’anno di
frazione organica, vale a dire circa il 4% - 5% dell’intera produzione di rifiuti del nostro Comune.
L’Amministrazione Comunale rinnova a tutti i
cittadini l’invito ad un uso corretto dei conferimenti
evitando ad esempio di introdurre sacchetti di plastica non degradabile nei contenitori dell’organico
(quelli degradabili sono disponibili gratuitamente
nelle stazioni ecologiche) ma più in generale, evitare di introdurre carta, plastica, vetro, legno e rifiuti metallici nei cassonetti metallici della frazione
secca .
Ricordo che per gli elevati quantitativi di materiale organico (siepi, potature, sfalci d’erba,…)
rimangono a disposizione i box ramaglie in legno
situati in alcuni punti strategici del territorio o in
alternativa le isole ecologiche di Gualtieri e Santa
Vittoria.
In queste ultime, grazie alla maturata sensibilità dei cittadini e al prezioso impegno dei volontari
AUSER ( che ringrazio a nome dell’Amministrazione Comunale ) avviene rispetto al complessivo una
differenziazione importante sia per quantità che
qualità.
Ricordo che nell’ottica della diminuzione dei rifiuti conferiti e di risparmio economico per le famiglie, il Comune di Gualtieri prevede una riduzione
del 20% sulla tassa rifiuti se si utilizza una compo-
stiera nel proprio giardino per l’umido ed il verde.
I cittadini che desiderano attivare l’autocompostaggio possono richiedere la detassazione presso
l’ufficio tributi allegando una foto della compostiera (se questa è artigianale), oppure una fattura descrittiva del suo acquisto. La riduzione sarà attivata
al momento della presentazione della modulistica.
Ripeto quindi la frase “Chiediamo ai cittadini
questo impegno non solo per ottemperare alle normative europee che vieteranno per il futuro realizzazioni di nuove discariche, ma soprattutto perché
differenziare per riciclare è un obiettivo di attuale
civismo e di rispetto per le generazioni future”.
Per qualsiasi informazione sulla nuova gestione
della raccolta dei rifiuti organici potete rivolgervi al
Comune di Gualtieri tutti i giorni lavorativi, sabato
incluso, dalle ore 08:30 – 13:00 (tel.0522/221816)
R.Bergamini
Assessore all’Ambiente
Si scrive “acqua” si legge “democrazia”
In soli due giorni a Gualtieri 150 cittadini hanno
firmato i 3 referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua, 1 milione e 400 mila in Italia. Un
risultato straordinario, ottenuto dal Forum Italiano dei movimenti per l’acqua e dall’azione di
migliaia di comitati sorti in tutto il paese.
Senza padrini politici, nel silenzio assoluto dei
piu importanti mass media. E’ questa la naturale
prosecuzione della campagna “salva l’acqua”
che nello scorso novembre ha dimostrato, con
mobilitazioni diffuse in tutto il territorio nazionale, l’indignazione popolare per l’ultimo provvedimento del governo Berlusconi: l’accelerazione
della privatizzazione del servizio idrico, per consegnarlo nelle mani delle multinazionali e dei
grandi capitali finanziari.
Da quando le aziende municipalizzate sono state
trasformate in società per azioni e i privati hanno
avuto libero accesso al bene comune acqua, gli
investimenti sono crollati a un terzo (da 2 miliar-
di a 700 miloni di euro l anno) l’occupazione è
caduta verticalmente (- 30 per cento), le tariffe
sono salite vertiginosamente (+ 62 per cento nell
utimo decennio) e gli sprechi continuano (+ 30
per cento). Con l’ultimo provvedimento del novembre scorso, il governo immaginava forse di
poter chiudere i conti d autorità e in maniera
definitiva. Invece la partita è completamente
aperta, il lavoro svolto in questi anni dai comitati, ha già sedimentato una vittoria culturale: In
questo paese, la grande maggioranza delle persone ha a cuore la tutela dell acqua, la considera
un bene comune ed è contraria a consegnarla ai
privati e al mercato. Chi oggi vuole privatizzare
non può più farlo apertamente, non può più dire
come quindici anni fa “ Privato è bello”. E’ dal 6
Marzo scorso la nascita del “Coordinamento Nazionale degli enti locali per l’acqua pubblica”, oltre 150 grandi città e piccoli Comuni che hanno
approvato modifiche ai propri statuti, dichiaran-
do l’acqua un bene comune e un diritto umano
universale e il servizio idrico “Privo di rilevanza
economica”, perchè denso di significati sociali e
ambientali.
Quel milione di donne e di uomini sta indicando
un altra direzione, un nuovo modello di pubblico
quindi che metta al centro l’interesse collettivo e
la responsabilità condivisa per il governo di una
risorsa indispensabile. E’ ora di dire: “Adesso
basta. Sull’acqua decidiamo noi.” Perchè dalla
vittoria culturale si passi alla vittoria politica occorre entro la prossima primavera trasformare
questo milione di firme in almeno 25 miloni di
votanti.
Sarà una sfida inpegnativa avremo bisogno di
tutti: donne e uomini che vogliono liberare
l’acqua e difendere i beni comuni.
Enrico Ragni
Comitato Gualtierese Acquabenecomune
pagina 10
“Voci di Piazza”
Dicembre 2010
pagina 11
Dicembre 2010
Alla data del 30/9/2010
Disoccupati domiciliati a Gualtieri e iscritti al Centro per l’impiego di Guastalla
ITALIANISTRANIERI TOTALE
ETÀ
MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE
15-1956113 14
20-2413 1326 6 5 11
25-2910 2838 8 7 15
30-34 9 2130 7 5 12
35-3910 2838 9 9 18
40-4412 1628 9 4 13
45-49 3 1518 15 2 17
50-54 7 1118 4 2 6
55-5912719 3 2 5
60-6466121 23
87 15
1918 37
1835 53
1626 42
1937 56
2120 41
1817 35
1113 24
159 24
78 15
TOTALE87151238 65 39104 152190 342
Disabili domiciliati a Gualtieri e iscritti al Collocamento Mirato L.68/99
ITALIANISTRANIERI TOTALE
ETÀ
MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE
15-19
20-24 11
25-29
1
1
30-34 22
35-39213
40-44123 11
45-49448 17
50-54145
55-59224
60-64
2
2
Dieta etnica:
salute e donazione
Nell’ambito del programma del Dipartimento Sanità Pubblica “Tutela delle
fasce deboli”, il Servizio Igiene degli
Alimenti e della Nutrizione dell’Azienda USL, su richiesta della sezione Avis
di Santa Vittoria e in collaborazione
con l’amministrazione comunale di
Gualtieri e il distretto di Guastalla, ha
elaborato e condiviso con la comunità indiana Radasmani un progetto di
alimentazione e corretti stili di vita,
la cui finalità è da una parte quella di
rendere più salutari le modifiche comportamentali indotte dalle nuove abitudini acquisite, dall’altra di aumentare il numero di idonei alla donazione
di sangue, vista l’alta adesione della
comunità indiana, particolarmente
sensibile al problema, alla richiesta di
donazioni.
0
00
01 1
1
0
1
02 2
21 3
13 4
45 9
14 5
22 4
2
0
2
TOTALE131629 0 2 2 1318 31
Dott.ssa Alessandra Fabbri, il Pres. AVIS Fausto
Cav. Bonori, Heena Sondhi
Lavoratori domiciliati a Gualtieri e iscritti nelle liste di Mobilità ex L.223/91 e 236/93
ITALIANI STRANIERI
ETÀ
TOTALE
MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE MASCHIFEMMINETOTALE
15-19
20-24112 11
25-29257 11
30-34325 1 12
35-39 33 3 3
40-4446101 12
45-49 33 4 15
50-54 33 11
55-59
6
5
11
2
2
60-64
3
3
0
00
12 3
26 8
43 7
33 6
57 12
44 8
04 4
8
5
13
3
0
3
TOTALE192847 11 6 17 3034 64
TOTALE GENERALE
MASCHIFEMMINETOTALE
195242437
Nel primo incontro effettuato domenica 21 novembre negli spazi messi a
disposizione dall’Amministrazione Comunale, hanno partecipato numerose
famiglie indiane che hanno condiviso il
delicato tema dell’alimentazione e salute e hanno dato la loro disponibilità
al proseguimento del progetto che vedrà anche la realizzazione di un piccolo
ricettario nella doppia lingua (italiano
e punjabi) coi suggerimenti nutrizionali e le relative varianti da applicare
alle ricette tradizionali. A seguito del
progetto sarà inoltre avviato un monitoraggio dei principali parametri ematici per permettere di recuperare più
persone idonee alla donazione di sangue della prossima estate.
Alessandra Fabbri
“Voci di Piazza”
pagina 12
Dicembre 2010
Dopo la paura del buio ora le prospettive
Sono passati più di 2 anni da quando è stato
dichiarato il dissesto finanziario dell’intero Gruppo Antonio Merloni che ha coinvolto l’azienda di
Gualtieri la Tecnogas.
Poteva essere una delle tante storie di crisi
aziendali finite male soprattutto in un contesto
di crisi mondiale e senza precedenti come questa. La vera sorpresa è stata invece che uomini
e donne , semplici lavoratori hanno deciso di
unirsi, facendo diventare la vicenda Tecnogas
una vertenza di comunità e combattendo fin
dall’inizio per il mantenimento dell’integrità dello stabilimento.
In questo, i lavoratori Tecnogas sono diventati protagonisti del loro destino, non hanno lasciato correre le cose per loro conto... le hanno
profondamente influenzate.
Sotto la neve, la pioggia, percorrendo migliaia di km da Gualtieri, a Roma a Fabriano decine
di volte abbiamo impedito con le nostre iniziative
che il fallimento del gruppo si trasformasse nella
chiusura di questo storica fabbrica.
Siamo stati in grado di ottenere l’amministrazione controllata, siamo stati in grado di
costruire sinergie vitali per il sostentamento tra
lavoratori in CIG e l’Amministrazione comunale
e solidarietà con le comunità vicine.
Questa era la scommessa da vincere, non era
scontato per nessuno, ma tutti abbiamo compreso che anche il futuro della comunità era legato
alla vita di questo stabilimento. Salvarlo, dargli
un futuro industriale significava dare un futuro
alla intera comunità di Gualtieri non solo ai 600
lavoratori della Tecnogas.
All’inizio di Ottobre 2010 (dopo 25 mesi)
si aggiudica l’asta la società MMD TRADE con
sede a Dubai, collegata al produttore iraniano di
elettrodemestici Entekab. Da novembre la MMD
Trade sta costituendo una newco alla quale assegnare direttamente Tecnogas nel contesto di una
società di diritto italiano come soggetto finale
di aggiudicazione dell’asset Tecnogas in uscita
dall’amministrazione straordinaria.
Con il mese di dicembre si dovrebbero concludere le intese di cessione di Tecnogas e gli
atti relativi alla consultazione sindacale art 47,
e le procedure per l’ottenimento della cassa per
riorganizzazione del plesso industriale. La nuova
società dovrebbe essere operativa con decorrenza 1° gennaio 2011.
In questo quadro la nuova società si è impegnata a garantire 5 anni di attività ritornando ad
investire su questa realtà industriale, con tutti i
dipendenti attualmente in forza e senza chiedere rinunce a diritti sindacali o contrattuali.
Siamo convinti che se Tecnogas fosse stata
“bollita” i concorrenti avrebbero fatto affari sulle
nostre spalle, si sarebbero spartiti “il bottino” di
mercato che ancora Tecnogas detiene nonostante tutto.
Certo non sarà facile rilanciare l’azienda
dopo anni di fermo, riscoprire i prodotti, riammodernare gli impianti, riconquistare volumi e mercati di un tempo ma con redditività adeguate, ma
siamo convinti dello slogan che abbiamo scritto sulle nostre magliette e cioè se... “la storia
siamo noi... e non può finire qui!” noi siamo
pronti alla nuova sfida, a dare il nostro contributo, a dimostrare alla nuova proprietà che si può
difender il lavoro e i diritti insieme, che si può
competere sullo scenario mondiale!
Si è chiuso un ciclo “buio” si apre un ciclo di
prospettiva e questo grazie a tutti voi!
Ringrazio tutti di cuore.
Uno di voi Marani Nevino
RSU Tecnogas
“Cronologia della lotta per Tecnogas”
Una lotta per ridare futuro al lavoro ed ad una comunità intera!
4 Luglio 2008
Incontro pubblico tra lavoratori di tutte le aziende del gruppo, amministratori locali per discutere
della situazione dell’Antonio Merloni, e per mettere in evidenza lo stato di crisi che la direzione non
voleva ammettere.
10 luglio 2008
Consiglio comunale aperto alla bocciofila di Gualtieri.
VENERDI 19 SETTEMBRE 2008
Grande manifestazione a Fabriano di tutte le
aziende del gruppo per chiedere al CDA Merloni
decisioni sul piano industriale e sugli strumenti da
utilizzare di fronte alla crisi finanziaria del grupo.
Tecnogas porta più di 200 persone insieme ad una
delegazione della Amm. Comunale di Gualtieri..
MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2008
Viene convocata l’assemblea nel piazzale dello
stabilimento con la presenza di 500 lavoratori e
si decide il presidio permanente e la costruzione
del campo. Da allora tutti i giorni lo stabilimento
è presidiato e tutti i giorni vengono convocate assemblee alle 8.00 e alle 17.00 di sera. L’informazione e la decisione collettive sono fondamentali per
la tenuta della lotta..
GIOVEDI’ 25 SETTEMBRE 2008
Il ministro Scaiola annulla l’incontro che era fissato al Ministero tra le parti sociali, motivando la
non necessità viste le offerte arrivate al gruppo
merloni di compratori non identificati. La protesta dei lavoratori sale.
MARTEDI’ 30 SETTEMBRE 2008
Manifestazione a Reggio Emilia per le vie della città dei lavoratori Tecnogas e dell’indotto per chiedere l’avvio di una procedura di Amministrazione
controllata che eviti lo spezzatino. Una delegazione incontra il Prefetto di RE per chierire il senso
della lotta e il contesto sociale in cui avviene.
GIOVEDI’ 2 OTTOBRE 2008
Manifestazione sulla statale 62 e blocco del traffico dei lavoratori Tecnogas, partecipano anche
diverse delegazioni di fabbriche del territorio ad
esprimere solidarietà con la pertecipazione dei
sindaci di Guastalla, Gualtieri e Boretto.
VENERDI’ 3 OTTOBRE 2008
Incontro in piazza Bentivoglio a Gualtieri con tutti i sindaci della Bassa reggiana presenti e tutti i
Parlamentari eletti nei collegi reggiani. La politica
esprime il sostegno alle rivendicazioni sindacali.
LUNEDI’ 6 OTTOBRE 2008
RSU Tecnogas insieme a FIM-FIOM-UILM e CGILCISL-UIL incontrano il Governatore della Regione
Emilia romagna Vasco Errani per presentargli la
situazione dell’azienda e dell’indotto e chiedergli
un intervento diretto sul Ministro Scaiola perché
convochi le parti e attivi la procedura di commissariamento del gruppo.
MARTEDI’ 7 OTTOBRE 2008
Consiglio Comunale aperto nella Sala dei falegnami, alla presenza dei sindaci e degli amministratori della bassa i sindacalisti spiegano la proposte
per uscire dalla crisi. Partecipano molti cittadini
di Gualtieri e molti imprenditori dellindotto Tecnogas. La presenza dei lavoratori è massiccia.
GIOVEDI’ 9 OTTOBRE 2008
Memorabile manifestazione a Fabriano sotto la
sede del Gruppo Merloni dove è riunito il CDA. I
lavoratori della Merloni apriranno i cancelli degli
uffici all’arrivo dei lavoratori Tecnogas che sfilano
sotto gli applausi. La giornata si concluderà con
un primo importantissimo risultato. L’azienda attiverà le procedure verso il ministero per l’attivazione della Amministrazione controllata.
DOMENICA 19 OTTOBRE 2008
Tenda in piazza a gualtieri durante la Fiera del paese. Le donne della Tecnogas offrono le loro torte
per iniziare una raccolta fondi di solidarietà ai lavoratori in sciopero da più di 30 giorni.
L’intera comunità di Gualtieri si raccoglie attorno
ai lavoratori.
LUNEDI’ 20 OTTOBRE 2008
Ci si prepara ad una lunga lotta anche con l’arrivo
del freddo e dell’inverno e si allestisce il campo
del presidio con una grande tenda e la CMR fornisce un box. Diventa il luogo dellam informazione
permanente di ciò che avviene dentro e fuori lo
stabilimento sia per i lavoratori che per la citta-
Dicembre 2010
“Voci di Piazza”
pagina 13
“Cronologia della lotta per Tecnogas”
Una lotta per ridare futuro al lavoro ed ad una comunità intera!
dinanza.
LUNEDI’ 27 OTTOBRE 2008
Incontro in Provincia tra le OO.SS e le Istituzioni
per l’attuazione e le coperture sull’anticipo di CIG
straordinaria ai lavoratori. Costituzione di un fondo attraverso le banche locali.
MARTEDI’ 28 OTTOBRE 2008
Nuova manifestazione a Roma sotto la sede del Ministero delle Attività Produttive. Scaiola convoca
le parti e la giornata si conclude con il commissariamento del gruppo Merloni e la nomina dei
3 commissari. Inizia l’iter per l’amministrazione
controllata.
MARTEDI’ 28 OTTOBRE 2008
Nuovo incontro in regione tra le OO.SS e l’assessore regionale Duccio Campagnoli per verificare le
possibilità di copertura dei lavoratori dell’indotto
Tecnogas, in particolare quelli che sono privi di
ammortizzatori sociali. In tale contesto si valuta anche la questione di come poter far ripartire il ciclo
produttivo dell’indotto Tecnogas e si rimanda ad un
succesivo incontro fissato per il 7 di Novembre.
VENERDI’ 7 NOVEMBRE 2008
Sentenza del tribunale che dichiara lo stato di insolvenza di TECNOGAS , dopo che è avvenuta la
stessa cosa per la Antonio Merloni spa (24.10.2008)
occorre avviare tutte le procedure per l’insinuazione allo stato passivo.
DOMENICA 16 NOVEMBRE 2008
Si organizza un pranzo di solidarietà per i lavoratori Tecnogas alla Sala del popolo presso Palazzo
Greppi a Santa Vittoria per 250 persone. Continua
la raccolta di fondi a sostegno della vertenza ed in
tal senso viene presentato il CALENDARIO 2009
fatto dai lavoratori Tecnogas. Una breve storia fotografica che raccoglie i momenti più significativi
di questi 60 giorni di vertenza.
LUNEDI’ 17 NOVEMBRE 2008
Incontro con tutte le OO.SS a fabriano con i 3 commissari straordinari.
5 Dicembre 2008
Arriva il primo assegno della CIG di Ottobre, grazie all’accordo fatto con il comune.
MERCOLEDI 17 DICEMBRE 2008
Assemblea con tutti i lavoratori sui temi della
CIGS e degli stipendi.
21 novembre 2008
Protesta dei lavoratori davanti la CREDEM perchè
la banca non riconosceva lo stato di crisi e continuava a prelevare i soldi dei mutui su stipendi
ridottissimi.
20 Dicembre 2008
Festa a Palazzo greppi di Santa Vittoria di Gualtieri dove si sono dati i “pacchi di natale” a tutti i
lavoratori in lotta della Tecnogas e augurare a tutti
il primo Buon NATALE.
VENERDI’ 16 GENNAIO 2009
Sono indette le assemble con tutti i lavoratori tecnogas insieme ai legali per l’organizzazione della
raccolta dei documenti necessari per l’insinuazio-
ne al passivo entro il 16 febbraio 2009.
MERCOLEDI’ 11 FEBBRAIO 2009
ASSEMBLEA CON TUTTI I LAVORATORI TECNOGAS PER INFORMARE DELL’INCONTRO AVUTO
CON I COMMUISSARI A FABRIANO e discutere
della situazione produttiva per il mese di marzo
2009.
MARTEDI’ 17 MARZO 2009
fissata la prima udienza presso il tribunale di Ancona per l’ammissione allo stato passivo di tutti i
lavoratori Tecnogas.
4 Aprile 2009
Manifestazione davanti al Ministero delle attività
produttive. Dalla Tecnogas partino 2 Pullman di
lavoratori.
GIOVEDI’ 28 MAGGIO 2009
assemblea con i lavoratori per discutere dei rapporti con le banche realtiva alla chiusura contin
per l’anticipo trattamento CIGS e dell’andamento
della CIGS nel mese scorso.
VENERDI 25 SETTEMBRE 2009
Nuovo incontro a Fabriano con i commissari straordinari al fine di fare il punto sull’asta di vendita
e sulle offerte.
VENERDI’ 10 OTTOBRE 2009
Assemblea davanti al presidio ore 17.30 per discutere dei programmi di produzione e dei fermi del
mese di novembre 2009.
14 novembre 2009
Ennesima manifestazione a ROMA al ministero
delle attività produttive Scaiola. Partono 2 pulman
da Gualtieri.
MERCOLEDI’ 9 DICEMBRE 2009
Assemblea con tutti i lavoratori e con la presenza
del responsabile nazionale della FIOM per i gruppo merloni Evaristo Agnelli.
LUNEDI 14 DICEMBRE 2009
Assemblea davanti al presidio ore 17.30.
17 Dicembre 2012
Manifestazione a Fabriano con i segretari genrali di CGIL-CISL-UIL e i presidenti delle Regioni
Emilia e presidenti delle Provincie e i gonfaloni
dei comuni. Pullman vestiti da panda sono partiti
100 lavoratori Tecnogas.
MARTEDI 13 APRILE 2010
Incontro a Fabriano con i commissari per la valutazione delle offerte ricevute per la vendita
dell’azienda e/o pezzi del gruppo tra cui Tecnogas.
VENERDI’ 30 APRILE 2010
Porte aperte in Tecnogas.L’azienda acconsente lo
svolgimento dentro lo stabilimento di una iniziativa sindacale della Camera del lavoro di Guastalla
con 650 presenze. Si presenta il filmato inedito
di Nico Guidetti, si cena insieme, si può visitare
i reparti. Si discute dell’azienda edel suo futuro.
Serve a dimostrare che Tecnogas esiste ancora industrialmente ed esistono ancora i suoi lavoratori.
La presenza della RAI di Iacona fa da volano per
l’interesse della zona. La RAI Ritornerà in Luglio a
completare il lavoro.
LUNEDI’ 21 Giugno 2010
Vengono presentate due offerte vincolanti per
Tecnogas. Una degli iraniani e una del rag. Lei
(vecchia conoscenza nostra per i contatti costruiti
in questi mesi dalla FIOM). I commissari entro i
90 giorni devono scegliere quale delle due offerte
prendere.
MARTEDI’ 21 Settembre 2010
E’ il termine ultimo del bando e delle offerte risultate vincolanti 2 sui 5 che si erano presentati. Allora o prima di allora sapremo chi è il nuovo padrone
della Tecnogas.
VENERDI’ 8 Ottobre 2010
Si aggiudica l’asta la società MMD TRADE con
sede a Dubai (collegata al prioduttoreiraniano di
elettrodemestici Entekab).
MESE di Novembre 2010
La MMD Trade sta costituendo una newco alla
quale assegnare direttamente tecnogas nel contesto di una società di diritto italiano come soggetto finale di aggiudicazione dell’asset Tecnogas
in uscita dall’amministrazione straordinaria. Con
il mese di dicembre si dovrebbero concludere le
intese di cessione di Tecnogas e gli atti relativi alla
consultazione sindacale art 47, e le oprocedure
per l’ottenimento della cassa per riorganizzazione
del plesso industriale.
VENERDI’ 31 DICEMBRE 2010
La nuova società si chiamerà TECNO e dovrebbe
essere operativa con decorrenza 1° gennaio 2011.
ma la storia non finisce qui...
“Voci di Piazza”
pagina 14
Dicembre 2010
I numeri della crisi economica a Gualtieri
Da due anni il tessuto produttivo della nostra zona
subisce i pesanti effetti della crisi economica mondiale.
Da tempo sentivamo parlare di economia globalizzata,
ma senza mai comprendere fino in fondo cosa ciò significasse. L’attuale crisi ci ha aperto bruscamente gli occhi
consegnandoci una crisi che è figlia delle distorsioni di
economie lontane, a partire da quella americana, caratterizzate da una eccessiva facilità alla concessione del
credito da parte delle banche, eccessivo indebitamento
di imprese e famiglie, attività bancaria sempre più lontana dai fattori dell’economia reale. Quali sono i principali numeri di questa crisi? I dati dell’andamento delle
iscrizioni alla Camera di Commercio e all’Albo Imprese
Artigiane, nonché quelli occupazionali, ci presentano un
quadro molto preciso. Le imprese di Gualtieri passano
da 797 al 31.12.2008 a 793 al 30.06.2010 con una sostanziale stabilità, mentre è invece più accentuato il calo
delle imprese nella zona, comprendente Boretto-Brescello-Gualtieri-Guastalla-Luzzara-Novellara-PoviglioReggiolo, con un calo di 104 imprese (da 7.895 a 7.791,
pari a -1,32%).
Sono invece le imprese artigiane, quelle cioè di dimensioni medio-piccole, a pagare maggiormente il conto della crisi con un calo a Gualtieri di 22 imprese pari
ad un meno 6,27% (da 351 a 329) e di 163 imprese nella
zona pari ad un meno 5,18% (da 3.149 a 2.986) con diminuzioni più accentuate per le imprese del settore edile
e manifatturiero.
I dati della crisi sono però ancora più evidenti se si
legge l’andamento occupazionale. I dati del Centro per
l’Impiego di Guastalla ci attestano che al 31.12.2008 gli
iscritti (in cerca di occupazione) erano 2.418 e che al
30.06.2010 sono 3.390 (+972, + 40,20%). I lavoratori in
mobilità passano dai 293 del 2008 ai 581 al 30.06.2010
con un aumento del 98,29% (rispetto alla popolazione
attiva dal 6,4 al 12,4 ogni mille). I dati della cassa integrazione registrano poi, con dati a livello provinciale,
una vera e propria esplosione passando da 501.531 ore
nel 2008 a 9.683.705 nel 2009 e 9.346.588 nel solo primo
semestre 2010. Questi dati dimostrano ampiamente la
gravità della crisi e le forti preoccupazioni per il futuro.
I timidi segnali di uscita dalla crisi non fanno presagire
tempi rapidi di recupero e vi è comunque, da parte di
tutti, la consapevolezza che l’uscita dalla crisi ci riconsegnerà una realtà economico-produttiva differente da
quella che abbiamo fino ad ora registrato.
Occorre quindi uno sforzo collettivo importante perché ciascun attore dello sviluppo locale faccia la propria
parte per contribuire allo sforzo per progettare i contenuti dello sviluppo territoriale.
Le imprese locali, prevalentemente di piccole e
medie dimensioni, dovranno accentuare la propria vocazione alla flessibilità e adattabilità ai mercati promuovendo sempre più la propensione al lavoro di rete con
altre imprese, apportando ciascuna i propri livelli di eccellenza, per coniugare e affrontare meglio le insidie di
mercati sempre più competitivi e globali, per assumere
una dimensione complessiva che favorisca e promuova
la vocazione all’export.
Le banche dovranno porsi l’obiettivo di tornare a
svolgere la funzione di partner delle piccole e medie imprese scommettendo nuovamente sulla capacità delle
aziende che investono sulla qualità e sull’innovazione.
Alle amministrazioni locali chiediamo invece uno
sforzo straordinario per sostenere le imprese e favorire
la nascita e crescita di nuove esperienze imprenditoriali. A tale scopo Cna, proprio pochi mesi fa, ha avanzato
ai Comuni un progetto articolato di aiuti e sostegni che
chiediamo di attuare al più presto con atti e scelte concrete.
Tra le misure proposte vi è la richiesta di un deciso
sostegno ad Unifidi, il principale consorzio fidi operante
sul territorio provinciale e regionale a favore delle PMI,
con contributi finalizzati a sostenere gli investimenti
tecnologici. Abbiamo proposto anche una rivisitazione
del sistema impositivo locale con la finalità di alleggerire le imprese dal pagamento di oneri impropri, ad
esempio facendo pagare solo i costi di smaltimento dei
propri rifiuti prodotti e non anche quelli prodotti da altri
soggetti, e per alleggerire l’onere impositivo complessivamente sopportato per il pagamento di balzelli che non
hanno alcuna giustificazione.
Per sostenere le imprese del settore edile abbiamo
proposto misure straordinarie di sostegno che alleggeriscano i pesanti oneri per la costruzione e la ristrutturazione riconoscendo l’eccezionalità di una crisi che sta
producendo pesanti riflessi a carico del dato occupazionale del settore.
Per favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali abbiamo infine proposto l’esonero dal pagamento
di tasse e tributi locali, per un periodo di tre anni, e aiuti
che portino ad un azzeramento dei tassi di interesse per
finanziamenti destinati all’avvio delle attività.
Come Associazione ci rendiamo ben conto degli
sforzi richiesti alle amministrazioni locali in un momento in cui le stesse sono vessate da vincoli statali esagerati
e che ne stanno compromettendo seriamente la capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini e a quelle di
sviluppo delle infrastrutture locali.
Si tratta però di sforzi assolutamente necessari se
vogliamo insieme contribuire ad assicurare ai nostri territori i livelli di benessere fino ad ora conosciuti.
Magda Pellini
Presidente Cna Area Padana Ovest
L’agricoltura a Gualtieri oggi
L’agricoltura nel territorio di Gualtieri ha alcune
caratteristiche che la distinguono da quella degli
altri comuni rivieraschi. Innanzitutto, le aziende
agricole sono estremamente frazione, con larga prevalenza di imprese a conduzione famigliare con delle
unità produttive gestite come seconda attività, e ad
aggravare la situazione gli effetti delle successioni
ereditarie che non fanno altro che generare ulteriore
frazionamento.
Passando ai diversi comparti produttivi, va evidenziata la ridotta presenza di allevamenti bovini in
genere e da latte nello specifico; il mancato ricambio
generazionale, il perdurare della crisi del settore non
hanno risparmiato il territorio gualtierese, provocando ad esempio la chiusura di tutti i caseifici di trasformazione del latte a Parmigiano-Reggiano.
Anche gli allevamenti suini sono in costante calo,
rimanendone presenti in misura ridotta nella sola
frazione di Santa Vittoria.
La coltivazione del pioppo è ormai presente solo
nella parte aperta della golena, mentre nella parte
chiusa è stata soppiantata da coltivazioni cerealicole (grano e mais), orticole (meloni e angurie) e da
vigneti, come avviene nella restante parte del territorio comunale.
In relazione alla coltivazione della anguria, si sot-
tolinea che il comune di Gualtieri (in particolare la
frazione di Santa Vittoria) è riconosciuto come zona
tipica di produzione della “Anguria Reggiana“, frutto
che sta ottenendo il riconoscimento e la registrazione della Indicazione Geografica Protetta.
La viticoltura si è evoluta in questi anni verso
forme di allevamento adattate alla potatura e alla
vendemmia meccanizzata, oramai un obbligo per
una politica di contenimento dei costi in riferimento
a prezzi di riparto e realizzo ancora insufficienti. E’
inarrestabile come peraltro in altre zone e territori
limitrofi, il processo di estirpo dei vigneti che in comune di Gualtieri nel periodo attuale può aggirarsi
sui 10-15 ettari.
E’ però quasi una specificità locale la coltivazione di uva fogarina, (i produttori sono poco meno di
una decina per una produzione di circa 350/400 ql)
varietà antica da cui si ottiene un vino particolare
molto apprezzato con un suo specifico mercato.
Sul territorio sono presenti diversi contoterzisti
che offrono servizi per le lavorazioni agricole alle
aziende agricole locali e non. Spesso questo tipo di
aziende si sostituiscono agli agricoltori veri e propri
nella gestione diretta di terreni condotti in affitto.
In un certo senso, il contoterzismo ha posto parziale
rimedio al frazionamento fondiario che rende anti-
economica l’attività agricola, a causa dell’alta incidenza dei costi fissi e degli ammortamenti dei beni
strumentali.
La conduzione dei terreni da parte di imprese di
contoterzi sta prendendo sempre più piede, anche in
considerazione del forte sviluppo delle coltivazioni
(mais, segale ecc.),destinate agli impianti per la produzione energetica da biomasse.
In conclusione, mentre gran parte del territorio
provinciale sta iniziando a beneficiare di una situazione di mercato favorevole, conseguente al sensibile
aumento dei prezzi del Parmigiano-Reggiano, non
altrettanto si può dire per il territorio di Gualtieri, la
cui economia agricola è fondata per buona parte su
produzione cerealicola e vitivinicola.
L’augurio è che questi due comparti, che comunque lasciano intravedere prospettive abbastanza favorevoli o quanto meno di inversione di tendenza, lascino alle spalle le incertezze e le volatilità dei prezzi
che troppo spesso hanno condizionato e condizionano negativamente il reddito degli agricoltori.
Paola Vilani
Giovanni Bedogni
Confagricoltura
Coldiretti
Guastalla
Guastalla
Augusto Pistelli
Confed. Italiana
Agr. Guastalla
pagina 15
“Voci di Piazza”
Il circolo Arci “Il Livello”, un’oasi di pace
dove trascorrere momenti piacevoli
Anche nel corso del 2010 il nostro piccolo Circolo, sito a ridosso del torrente Crostolo, nel caratteristico borgo da cui trae il nome, ha proseguito
la sua attività indirizzata alla valorizzazione del
territorio golenale, nei suoi aspetti paesaggistici e
naturalistici, e alla conservazione delle tradizioni
locali con un interesse particolare alla solidarietà
civile e sociale di cui le nostre terre sono da sempre portatrici. Le attività che abbiamo organizzato
sono state coerenti con questa filosofia. Ad inizio
anno abbiamo promosso un incontro per favorire
la diffusione delle energie rinnovabili e contro il
ritorno all’energia nucleare che appartiene al passato, dissangua le casse dello stato, aumenta la
dipendenza energetica del nostro paese e produce
scorie indistruttibili.
A fine maggio abbiamo aderito, con entusiasmo, all’iniziativa promossa dall’Assessorato
all’Ambiente del Comune “Un tesoro di golena”. A
giugno il nostro circolo ha accolto, come ormai da
molti anni, un gruppo di ragazzi, provenienti da un
orfanotrofio della ex Jugoslavia, in collaborazione
con l’Associazione “Un bambino per amico”.
A fine agosto, grazie agli strumenti ed alla
competenza degli astrofili di S. Benedetto Po, abbiamo osservato il cielo.
A settembre abbiamo trascorso una domenica
per conoscere l’uva fogarina e abbiamo pigiato,
come una volta, l’uva con i piedi.Da ultimo va ricordata la cena di San Martino che è stata allietata
dalla presenza di ospiti importanti. Per il prossimo
futuro, a partire dal 17 dicembre, organizzeremo,
con l’aiuto di Giuseppe Simonazzi, una serie di
incontri per conoscere meglio fauna e flora della
golena cui, in primavera, seguiranno visite guidate
anche alla vicina area naturalistica dei Caldaren.
Per il 2011 abbiamo inoltre intenzione di installare sul tetto un impianto fotovoltaico per renderci autosufficienti dal punto di vista energetico
senza inquinare.
Ricordiamo che il Circolo è aperto ai soci tutti i
giorni eccetto il martedì. Vi aspettiamo numerosi!
Il circolo arci “Al Palazzo” di Santa Vittoria
Il Circolo Arci “Al Palazzo” è ormai diventato uno
dei punti di riferimento per la comunità di S. Vittoria. In
questa frazione del Comune di Gualtieri, ricca di una più
che centenaria storia solidale, l’attività del Circolo “Al
Palazzo” si pone come obiettivo di dare la possibilità a
vari gruppi sportivi di svolgere la loro attività come il pattinaggio su rotelle del gruppo “Il Ponte” (che a tutt’oggi
conta una quarantina tra bambini e ragazzi, i quali partecipano anche a gare provinciali, regionali e nazionali), la
squadra di calcio “Virtus”di 3ª categoria, il sostegno alle
scuole locali e ai gruppi volontari di genitori che gestiscono momenti di incontro tra loro stessi, i propri bimbi, i
nonni; ospita settimanalmente nella propria sede il gruppo di Ricamo, e il corso di “Yoga”. Ogni gruppo è libero di
gestirsi autonomamente. La presenza del Circolo si trova
anche durante la tradizionale sagra dell’Ottava di Pasqua, che in collaborazione con l’AVIS di S. Vittoria organizza attività per le scuole materne e primarie del paese,
e per quest’ultime partecipa alla Festa di fine anno.
Nei propri ambienti sistemati in un’ala di Palazzo
Greppi è aperto il circolo per gli anziani e non solo che
giocano le partite quotidiane. Quest’anno il Circolo “Al
Palazzo” ha pure sostenuto e partecipato alla manifestazione “Sulle vie del Violino” legata alla manifestazione
regionale “Tàca a danser”(coop. Seherazade), una manifestazione durata due giorni in cui si sono succeduti diversi gruppi e singoli al suono della musica popolare per
archi. Hanno partecipato Placida Staro, Janos Hasur, Arturo Stalteri, i “Suonatori d’l’acqua fredda”, i “Violini di S.
Vittoria” e la presentazione del libro e video su Raffaele
Vaccari “Fajol”. Questo grazie all’attività del volontariato
del Circolo che ogni anno organizza in due intensi fine
settimana di settembre la “Festa del Lambrusco”, che ha
raggiunto la 14° edizione con il patrocinio della provincia
di Reggio Emilia e l’inserimento della manifestazione nel
circuito gastronomico degli “Ori della Terra Reggiana”,
che significa entrare tra le manifestazioni più rinomate
della provincia. In questi sei giorni la frazione di S. Vittoria diventa un punto in cui si degustano piatti tipici e
vini lambruschi locali, si balla e si ascolta buona musica
nell’Osteria del Més spazio per i giovani situato in uno dei
più suggestivi spazi del palazzo. In contemporanea erano
visitabili una mostra sul ricamo del gruppo “S. Vittoria
Ricama” e due mostre fotografiche: una sui luoghi e sui
lavori della frazione e una molto suggestiva e poetica di
Fabio Villa in cui si racconta con la luce la trasmissione
di un sapere tra una nonna e la sua nipotina. Per non dimenticare, il Circolo “Al Palazzo” ha contribuito alla pubblicazione del 3° libro sulla memoria, “La speranza dopo
la tempesta-1942/1945” di Iando Bianchi, in cui racconta
la sua esperienza nella tragica guerra di Russia. Durante
l’anno il Circolo “Al Palazzo” ha partecipato fattivamente
alla realizzazione di alcune feste collaborando con altre
Associazioni di volontariato: “Amici del Day Hospital
Oncologico” di Guastalla, Associazione “Un Bambino
per Amico”, ha organizzato i pranzi sociali per l’AVIS di
S. Vittoria. Il Circolo ha in gestione il campo sportivo di
Santa Vittoria e i suoi apparati, garantendo col lavoro del
volontariato la funzionalità degli impianti.
Inoltre il Circolo, già da molti anni, sostiene l’adozione a distanza di due bambini del Tibet, con uno scambio
regolare di corrispondenza. Come elencato il Circolo “Al
Palazzo” cerca di sostenere e promuovere il proprio territorio, i gruppi sportivi e culturali di Santa Vittoria e questo, non ci si stanca di affermarlo, grazie alla sensibilità
e al lavoro dei soci volontari. Tante attività tra cui alcune
non immediatamente visibili ma esistenti. Gli abitanti
di Santa Vittoria erano detti “Tutc a vuna”, tutti come
uno solo, oggi forse non è più come 50 o 40 anni fa, ma
la sensibilità e il desiderio di lavorare per la collettività è
ancora presente. Ancora siamo convinti che la collaborazione e la partecipazione sia cultura, che non si deve solo
consumare, ma anche partecipare. Lavorare stanca, ma
se si lavora assieme ci si stanca meno e si ottiene molto
di più.
Un particolare ringraziamento porgiamo alla Banca
Reggiana che da tanti anni sostiene le attività del Circolo
e all’Amministrazione Comunale.
Il Presidente del Circolo Arci “Al Palazzo”, il Consiglio e i Volontari che svolgono tutte le varie attività augurano a tutti i soci e a tutta la comunità un BUON NATALE
e un SERENO 2011.
Dicembre 2010
Un gruppo di amici
per il paese
Nel 2011 ricorre il 40° anno nel quale un gruppo di amici, circa 20, che si ritrovavano al bar Parigi del Codisotto,
decisero di dare inizio a un percorso associazionistico per
trascorrere oltre al tempo libero nel bar qualche ora attorno ad un tavolo per gustare tra un bicchiere di lambrusco e
l’altro piatti culinari della cucina locale. Si cominciò con il
ritrovarsi nel cortile di un’azienda agricola “la Rasghéta”,
per passare poi nel parcheggio del bar Parigi stesso; con il
passare degli anni questo gruppo di amici si specializza nel
cucinare ai ferri e alla griglia specialmente piatti a base di
pesce. Questo porta gli amici “bar Parigi” ad organizzare
assieme ad altre associazioni di volontariato, quali la Pro
loco e la Protezione Civile, le due maggiori manifestazioni
gastronomiche di Gualtieri: la festa del Pozzo in Piazza Cavallotti e la festa del Pesce in piazza Bentivoglio portando
a tale avvenimenti molti gualtieresi e numerose persone
dai paesi limitrofi. In queste manifestazioni gli amici “bar
Parigi” occupano sempre posti importanti tra i fornelli, le
friggitrici, le griglie, trovando sempre maggiori consensi e
apprezzamenti per i succulenti cibi sfornati. Lo scorso anno
su queste pagine elencavamo tutte le iniziative a cui avevamo avuto modo di partecipare nel 2009 e che si sono ripetute e anche aumentate nel 2010 specialmente a Gualtieri
e anche fuori. Tengo a ricordare la Notte Bianca, e la festa
del patrono San Prospero in citta a Reggio Emilia e la pluriennale festa del pesce a Meletole. Altra manifestazione
organizzata con la Pro loco per la prima volta nella nostra
piazza-salotto è stata la selezione provinciale di Miss Italia
che sarà ripetuta nel 2011 con particolari avvenimenti legati ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Da alcuni anni il nostro
gruppo di “amici bar Parigi”si è dotato di uno statuto che
fra l’altro recita: “l’associazione è apolitica, aconfessionale
e non ha scopi di lucro, si prefigge di promuovere la tutela
e la valorizzazione delle tradizioni locali, di operare per la
realizzazione di interessi a valenza collettiva, o partecipare a manifestazioni afferenti gli scopi istituzionali. In tutte queste attività l’associazione si avvale prevalentemente
dell’attività prestata in forma volontaria, libera e gratuita
dei propri associati o da persone anche non associate.”
L’associazione amici “bar Parigi” pur operando da sempre in regime di assoluto volontariato è riuscita a dotarsi nei
40 anni di attività un vero patrimonio di attrezzature quali
un capannone, una pista da ballo, friggitrici, frigoriferi e
tanti altri strumenti per le attività che deve svolgere.
Tutte le nostre attività ci hanno permesso nel 2010 di
intervenire con aiuti e contributi a favore di altre associazioni di volontariato, di società sportive o di manifestazioni da
queste organizzate come: Camminata della salute a Santa
Vittoria, Festa dei ragazzi con i gonfiabili a Gualtieri Pattinando sotto le stelle, Progetto intesa per il calcio giovanile,
Team Barbetta per il ciclismo, AVIS Gualtieri, Asilo parrocchiale Gualtieri, rifacimento impianto elettrico Chiesolino
di Codisotto.
Anche in passato abbiamo elargito simili contributi dimostrando il nostro attaccamento al territorio gualtierese;
tutto questo ci è stato possibile perché abbiamo sempre
collaborato e lo continueremo a fare con l’istituzione locale
nella quale abbiamo sempre trovato le più ampie disponibilità.
Un ringraziamento a tutti i 130 soci che con il loro costante impegno ci hanno permesso lo svolgimento di tutte le
manifestazioni alle quali siamo stati invitati, per cui non mi
resta che augurare BUONE FESTE E BUON ANNO.
Bruno Trolla
“Voci di Piazza”
pagina 16
Dicembre 2010
Storia (e) del Livello
Quando ho ricevuto il (gradito) invito dal
Mega Direttor Galattico a collaborare per la
prima volta con questo Periodico per rievocare i punti salienti di un’Iniziativa della scorsa
Primavera cui avevo aderito con entusiasmo,
ho istintivamente risposto “Si, Renzo!” ...Ma
poi... Quanti “castranti” vincoli “tecnologici”
(“Una paginetta in formato A4... Carattere Arial
10/12”!...): particolari pastoie (per me) tali “da
far tremare le vene ai polsi” ...Comunque, pur
in presenza di tanti e siffatti limiti “tecnologico/spaziali”, cedo all’innata “libido scribendi”
e rispolvero la fedele Penna d’Oca, bramoso
di trattare un Argomento che “nel cor mi sta”
e che ritengo degno di essere riproposto “sinteticamente” (... e dai! non corrisponde ai miei
cromosomi...) alla memoria dei partecipanti
all’Escursione di Maggio ed all’attenzione di
tutti coloro che vorranno gentilmente aderire a
simili Progetti “in fieri”...
...Ahi, mi accorgo di essermi già “mangiato”
una “fetta” del famigerato A4 e di dover ancora
iniziare l’Articolo...
Ma ora mi sforzerò di emendarmi, entrando
- finalmente - “in medias res”...
Nell’anno di grazia 2010, in data 30 Maggio, la locale Amministrazione Comunale ha
promosso, con Impegno e Coraggio di Leonin
Bergaminico, sulla base di una prima ispirazione dovuta ad un lampo di ingegno dei fratelli
Cardanelli Gabriella ed Enrico, un’encomiabile
Iniziativa. Si è così concretizzata una Visita Guidata alla Zona Golenale di Gualtieri, “Tesoro di
Golena”, con particolare riferimento alla località “Livello”, che si è avvalsa di assai autorevoli
Collaboratori (tra i quali è doveroso ricordare il
celebre Regista della Rai Aldo Bersellini, la sua
assai competente e discreta coadiutrice Rita
Artoni Belli, il facondo ed iperattivo Esperto di
Storia Locale G. Luca Torelli, il creativo “Poetabancario” Paolo Mantovani, la Prof. Elena Rossi
e le sue leggiadre allieve/attrici, gli immarcescibili ed impareggiabili “StornellatorPadani”
Fernando e Pinòn, l’intero Reparto delle esperte G.G.E.V. e la formidabile organizzazione della
locale “Pro Loco” e “Amici bar Parigi” (con un
affettuoso saluto e buon Ruggero e Bruno, sommi elaboratori ed assaggiatori di “chisulén) e di
tanti altri disponibili/Volontari (asinelli, caprette, ecc.) che qui (...ahi, Spaziotiranno!...) mi risulta impossibile ringraziare adeguatamente...
L’organizzazione e lo Svolgimento della
grande Giornata (in conseguenza di un simile
imponente spiegamento di Potenti Mezzi) si
sono realizzati in brillante successione, secondo le Gloriose Cadenze dello Sbarco in Normandia… Tutto OK!... Gli unici a manifestare reiterate forme di Insofferenza sono stati i CAVALLI
(opportunamente reclutati dal MegaDir...) letteralmente divorati dalle “zanzare tigre” (...
ahi, la Globalizzazione!...), superattivate dalle
recenti ed assai copiose Piogge. In compenso,
tutti i partecipanti bipedi hanno stoicamente
“tenuto duro” fino all’ultimo...
L’Iniziativa del 30 Maggio aveva l’encomiabile Scopo di promuovere la Conoscenza/Ri-
scoperta dell’Areale della Golena del Po, con
particolare riferimento all’impareggiabile ecosistema del locale Livello.
La relativa Escursione è stata improntata da
un doveroso spirito di “religiosa” scoperta di un
piccolo ma prezioso Tesoro. Sì, perché il PO ed
i suoi ambienti golenali emiliani non presentano scenari e bellezze ampiamente valorizzate:
niente di apparentemente paragonabile ai “Passaggi eroici” del Reno tra le rupi dell’Assia e del
Palatinato, oppure alla successione spettacolare
dei “Cento Castelli” della Loira. La sua Bellezza
ed i suoi motivi d’attrazione hanno qualcosa di
più “tranquillo”, quasi “casalingo”: il paesaggio
del PO, “umbratile”, poco accessibile ad un
visitatore superficiale, si deve gradualmente
SCOPRIRE, per poi - successivamente - COMPRENDERLO ed, infine, AMARLO… E’, questo,
un “ITER” che deve necessariamente essere seguito da tutti gli “Amici del PO”: la conoscenza
dell’Ambiente deve essere acquisita con Calma,
attraverso Visite ripetute e “non invasive”... la
Fretta e la Superficialità sono - come sempre
- nemiche della Conoscenza... E questo non è
possibile se non attraverso una TRAQUILLA ed
pagina 17
“INTIMA” forma di Turismo intelligentemente
concepita come momento di Riposo, di Contatto con la Natura e la Pace solenne “d’antàn”,
miracolosamente conservati in diverse OASI,
proprio come al Livello di Gualtieri.
...Il Livello di Gualtieri...consentitemi una
pur sommaria “Cronistoria” (che ricavo in larga
misura, dal testo “Gualtieri, vita di una comunità” del mio caro zio Fulvio Simonazzi, edito
nell’ormai lontano 1983).
I primi insediamenti umani apparvero in
questa borgata intorno al 1650: si trattava di
baracche di legno con l’ausilio di rami di salice,
disposte a forma di quadrato con al centro una
Piazza di circa 30 m di lato (...meno ampia di
tante Rotonde odierne...).
I primi insediamenti umani stabili risalgono
in questa zona intorno alla metà del Settecento:
le abitazioni non erano, comunque, altro che “
Berchèsi” (termine dialettale con cui si designavano costruzioni rustiche ad un solo piano
con la Stalla addossata ad un paio di locali per
le persone...). Tra gli Edifici più importanti,
purtroppo ormai scomparsi, è da annoverare la
“Villa Simonazzi” (una fattoria agricola, la prima del suo genere), che sorgeva all’ingresso del
Borgo verso Sud: costruita intorno al 1780, fu inghiottita dalle acque del Po circa 50 anni dopo.
In considerazione delle Difficoltà Ambientali
non furono più edificate Costruzioni significative, tranne un Mulino ad Acqua, scomparso
comunque sul finire dell’Ottocento.
Intorno agli anni ’30 del MIO Secolo, il Livello di Gualtieri aveva circa 150 abitanti. La popolazione si basava su miseri e saltuari Introiti: la
Caccia e la Pesca (più della coltivazione della
Terra) fornivano scarso cibo agli Abitanti (per
i più fortunati c’erano grossi “Gòb”, cioè Carpe). Non erano ancora i tempi del Pesce Gatto
(“bucalòn”), il buon e gustosissimo “Ameiurus
nebulosus” (di matrice USA), che - in epoca
successiva - avrebbe costituito per la gente padana un eccellente nutrimento (...oggi è oggetto di Allevamento e , spesso, rispetto agli onesti
“Voci di Piazza”
progenitori, “fa schifo”...).
Al Livello i Cognomi prevalenti sono sempre stati 2: Simonazzi e Landini. I Matrimoni,
di conseguenza, avevano luogo nell’ambito di
queste 2 Famiglie (scherzosamente si usava
dire che “un Simonazzi sposava una Landini...
e viceversa”).
Al Livello di Gualtieri l’Agricoltura, consistente soprattutto nella difficoltosa coltivazione del GRANO e dell’UVA FOGARINA, progredì
agli inizi del Novecento, ma i raccolti furono
sempre piuttosto scarsi per le oggettive difficoltà ambientali, a dispetto della Laboriosità degli
abitanti, “Nobili” per Impegno, Onestà e Senso
dell’Ospitalità...
Spesso, nei primi decenni del Novecento,
mancava il pane, ma, comunque, nelle saltuarie fasi di riposo, al Livello non mancavano mai
Concerti di mandolini e chitarra, accompagnati
da Canti leggiadri (o pur sempre “volonterosi”)
di Giovani “di ogni età”...
Magia di questo “Piccolo Mondo Antico”,
dove venivano religiosamente custoditi Valori e
Tradizioni ancestrali e dove si verificavano (...e,
soprattutto, si narravano...) Fatti mirabolanti
(vere “Mirabilia”...). A questo proposito, voglio
raccontarvi alcune ”Perle golenali” (ricavate
dalla testimonianza orale e scritta di Orazio
Simonazzi, vero “Livellante D.O.C.”)... Secondo
un attendibile versione di Vecchi abitanti di Golena, a partire dal Primo Novecento, al Livello
di Gualtieri si verificò un fenomeno inaudito: le
famiglie dei Landini diedero alla luce vari figli
che divennero veri e proprio Giganti, per almeno
due generazioni... Sulla base di testimonianze
“attendibili” di anziani “golenari”, il più “deboluccio” di loro (trasportatore fluviale) portava
quotidianamente sulle spalle tronchi d’albero
di circa due quintali sopra un malfermo ponte
d’assi che collegava la riva al battello...
Ad un suo fratello (fortunatamente un po’
più robusto...), mentre trasportava sabbia con
il suo battello lungo il corso del Crostolo verso
il Baccanello, capitò un increscioso incidente:
il mulo che trainava la barca con l’ “alsàna” si
azzoppò... Il giovane, ovviamente non si perse
Dicembre 2010
affatto d’animo: staccò il tirante del mulo “infermo”, si caricò con “nonchalance” l’animale
sulle spalle e trainò “personalmente” per diverse centinaia di metri il pesante battello... Ecc...
Ecc... Ecc...
Occorre, comunque, specificare che - da
parte sua - anche l’altra storica “Dynasty” del
Livello, i Simonazzi, per non essere da meno,
poteva schierare nel proprio “Pacchetto di mischia” il famoso Antenore (detto “Tulòti”) della
ragguardevole stazza di 140 kg...
...Uomini Forti, Duri e Puri, Schietta e Generosa gente di Golena, che (fin all’epoca dell’Alluvione del Po del ’51) integrava le magre risorse derivanti dall’Agricoltura con il durissimo
lavoro dei “Renaioli” (scavavano e raccoglievano la Sabbia per Imprese di Costruzioni Edili)
caratterizzato da ritmi incessanti sotto il Sole
cocente dell’ estate padana e sotto le “fumàne”
dell’autunno (il loro lavoro veniva eccezionalmente sospeso solo nelle più rigide giornate
invernali...).
...Attualmente il livello (che dista dall’ argine maestro del Po circa 1 km) si raggiunge
attraverso una comoda e suggestiva Strada Comunale asfaltata e fiancheggiata da pioppi...
Io l’ho percorsa varie volte, da adolescente
(in anni ormai lontani), a piedi (“pedibus calcantibus”) con lo zio Fulvio (adoratore di questo Ecosistema) e Lui mi faceva costantemente
notare come questo genere di Visita “non invasiva”, non olezzante di fumi di benzina o di olio
motore, fosse assolutamente preferibile per accostarsi a quello che Lui definiva come “Livello,
piccolo gioiello”, vera oasi di Bellezza, Pace e
Serenità...
...E così amavamo deambulare “placidamente” lungo la “stradèla” del Livello...
...«Ti piace, Dùttolo? (appellativo affettuoso
del caro zio Fulvio)...»
«...Sì, zio, tanto!...»...e la Rimembranza di
quella mia pedestre ed infantile Risposta mi
stringe la gola, nel rileggere il presente NanArticolo...
Augusto Masoni
“Voci di Piazza”
pagina 18
Dicembre 2010
Gli sport alternativi di Andrea Negri
Nicoletta Simonazzi nuotare in giro per il mondo
In questo spazio vogliamo portare a conoscenza dei cittadini Gualtieresi che, all’insaputa di molti, a Gualtieri vi sono giovani che
svolgono attività sportive alternative diverse
dalle solite conclamate discipline. Mentre
questi sport meno praticati vengono considerati dai media solo in occasioni di eventi di
portata europea o mondiale. Lo sport in questione è il nuoto agonistico. Nel nostro comune molti frequentano a livello motorio le piscine del circondario (Novellara, Boretto, Viadana e Guastalla) ma al momento solo l’atleta
in questione lo svolge a livelli internazionali,
praticamente professionistici, con risultati
importanti. Siamo andati ad intervistarla per
conoscerla e capire meglio come vive questo
sport.
Nicoletta è balzata agli onori della cronaca
locale e nazionale, dopo la splendida vittoria
dell’Agosto 2009, ottenuta attraversando con
il tempo record di 43’42” lo stretto di Messina, gara di Fondo di 5,2 Km. Da lì è stata tutta un’escalation che l’ha portata a competere
quest’anno con le migliori atlete del globo nella specialità Gran Prix di coppa del mondo.
Ma andiamo per gradi :
“Raccontaci prima di tutto della tua vita
e della tua famiglia”
“Sono nata 21 anni fa, risiedo da sempre
a Gualtieri. Mio padre si chiama Fulvio e mia
madre Graziella e ho un fratello di 3 anni più
giovane di nome Damiano. Frequento il secondo anno di scienze motorie dell’università
di Bologna e mi sono diplomata nel 2008 come
perito tecnico commerciale presso l’Istituto
Russell di Guastalla”.
“Quando hai iniziato a nuotare?”
“Dai racconti dei miei genitori, sono stata
portata in piscina ancora quando ero in gestazione, poi per i primi 4 anni di vita ho frequentato i corsi di base per due volte alla settimana.
Al compimento del 5° anno la società Sportiva
Uninuoto di Correggio-Novellara, vista la predisposizione al nuoto, ha invitato i miei genitori a iscrivermi al gruppo Leve, primo passo
del nuoto agonistico. Da lì in poi non ho più
smesso, realizzando tutto il percorso giovanile
(6 anni), con un incremento graduale dei carichi di lavoro settimanali che sono arrivati fino
a 5 allenamenti nell’ultimo anno Esordienti.”
“Da quanto capisco gli Esordienti sono
una linea di demarcazione nella carriera
natatoria?”
“Hai visto giusto, infatti al termine di
quell’anno, c’era da fare una scelta di vita importante, dedicare anima e specialmente corpo al raggiungimento di obiettivi cronometrici
di spessore tali da entrare nelle classifiche
Assoluti regionali e nazionali, o limitarsi a
proseguire su un percorso più amatoriale con
gare meno importanti.”
“Questo vuol dire che l’ impegno è veramente severo?”
“Naturalmente, infatti il crescendo dei
carichi di lavoro giornalieri sono aumentati
costantemente e dai citati 5 allenamenti settimanali sono passati successivamente addirittura agli 11/12 dei periodi estivi con sedute di
2-3 ore.”
“Ma scusa parli di 11/12 sedute settimanali, vuol dire che svolgi anche più allenamenti nello stesso giorno?”
“Ovviamente sì!!! non bisogna stupirsi di
ciò perché a tutte le latitudini la prassi per gli
atleti professionisti è nuotare, nuotare e ancora nuotare.”
“Ma come concili tutto questo allenamento con gli studi e la vita sociale?”
“Beh certamente la vita sociale classica
ne ha un po’ risentito, alcune amicizie locali
non sono state coltivate come avrei voluto, ma
l’amicizia dei miei compagni di squadra che si
sono succeduti nel tempo hanno sicuramente
lenito questa mancanza. Per quanto riguarda
la scuola, alle superiori avevo riscontrato delle difficoltà con docenti non comprensivi di
questa mio importante impegno, anche se comunque cercavo di essere molto organizzata e
puntuale nei miei appuntamenti scolastici.”
Ora all’università è un’altra cosa in quanto
faccio una facoltà al servizio del mondo sportivo.
“Raccontaci a questo punto i risultati fin
ora ottenuti e in quali specialità?”
“Come tutti sanno le specialità natatorie
sono quattro; Dorso, Rana, Farfalla e Stile
Libero. All’inizio della carriera sono stata
particolarmente ranista poi verificata la mia
propensione per la resistenza e meno per la
velocità pura e d’accordo con l’allora direttore
tecnico, ho intrapreso una tipologia di allenamenti che mi ha portato a specializzarmi sulle
gare in vasca di mezzo fondo 400, 800, 1500 SL,
non disdegnando comunque con buoni risultati la partecipazione anche alle gare 100 e 200
sempre SL.
Poi arrivata all’ultimo anno giovanili nel
2006, mi sono accorta che le specialità fino
allora praticate non mi davano più stimoli importanti, oltre ai risultati, che non andavano
più in là di titoli Regionali. Allora ho aperto
la porta alle gare di Fondo, infatti anche con
il consiglio di papà, che capiva che avevo
raggiunto il massimo sulle distanze brevi, ho
fatto pressioni sulla società convincendola a
per farmi provare queste gare denominate in
acque libere.
Le prime esperienze sono state entusiasmanti oltre ai risultai che non hanno tardato
ad arrivare ho scoperto un mondo diverso e
stimolante.
“Ovviamente la domanda principale è
quando è avvenuto il salto definitivo al Nuoto di Fondo?”
Il salto definitivo è stato con il mio passaggio alla President Bologna che dopo essersi
messa in contatto con me per avermi vista in
qualche gara di circuito, mi ha chiesto se ero
interessata a percorrere questa nuova strada.
Dopo alcuni incontri e presentazione di progetti ho accettato di buon grado. La cosa mi
ha però obbligato a trasferire armi e bagagli a
Bologna dove vivo ormai da 2 anni. Nella passata stagione ho partecipato a 14 gare di fondo
a livello nazionale vincendone parecchie e a
ottobre la ciliegina sulla torta è arrivata con
la possibilità di entrare in una gara mondiale del Gran Prix a Dubai. Riscontrato il livello
che definisco alla mia portata, nel gennaio di
quest’anno ho deciso di lanciarmi definitivamente in questa disciplina e ho iniziato a girare il mondo.
“A proposito di ciò ha fatto scalpore la tua
partecipazione ad una gara in Argentina?”
Beh devo ammetterlo in Gennaio ho provato la gara più difficile e lunga al mondo, la
Hernandarias-Paranà di 88 km, ma purtroppo
non sono riuscita a portarla a termine causa
inesperienza e problemi fisici. Ma intendo riprovarci il prossimo anno.
“Dulces in fundo il meraviglioso 5° posto
alla Capri-Napoli?”
Ebbene sì sono riuscita ad arrivare in fondo ai 36 km di distanza... è questa è la notizia
migliore. Vincere queste gare non è cosa semplice occorre tanta determinazione, esperienza e un briciolo di fortuna: della prima ne ho
da vendere, la seconda sta crescendo e la terza
speriamo di incontrarla al momento giusto.
“Ma finanziariamente come funziona?”
La società mi mette a disposizione gli impianti, dei tecnici preparati e tutte le gare nazionali che mi propongono sono a carico della
President. Ultimamente inoltre mi ha elargito
anche qualche premio: questo però non basta
pagina 19
“Voci di Piazza”
Dicembre 2010
Scuola calcio: “Un progetto che cresce insieme alle famiglie”
Colgo l’occasione per ringraziare la direzione
“Voci di Piazza” per avermi dato la possibilità di
parlarvi con grande soddisfazione di una realtà
sportiva in continua crescita chiamata “Progetto Intesa All Camp” presente da circa dieci anni
nel nostro comune. Forse non tutti sanno che nel
1998 le “Aquile Oratorio” di Gualtieri, il “Circolo
Il Palazzo” di S. Vittoria e la”Polisportiva Meletolese”, decisero di collaborare costituendo un’unica società alla quale negli anni successivi hanno
aderito la “Cadelboschese”, “Novellara Sportiva”
e la “Polisportiva Castelnovese”.
Dalla fondazione ad oggi l’associazione “Progetto Intesa All Camp” e divenuta punto di riferimento per tutti i bambini del territorio, che
vengono cresciuti dall’inizio della loro avventura
scolastica fino alla 3° superiore, età in cui saranno lasciati liberi di scegliere in quale società proseguire la loro attività calcistica.
Il “Progetto” che coinvolge bambini, famiglie,
istruttori volontari, istruttori ISEF, ha come comune denominatore il gioco del calcio visto in
modo diverso da come tradizionalmente conosciuto.
La scuola calcio “Progetto Intesa” è legata
in modo indissolubile alla collaborazione della
famiglia, per la crescita dei bambini dal punto
di vista atletico, sportivo, educativo, mettendo
in primo piano il “bambino” nella sua evoluzione
formativa in senso globale.
Genitori e nonni entrano a fare parte del
“Progetto” collaborando in qualità di accompagnatori, responsabili di squadra, allenatori, autisti dei pulmini, fino a svolgere perfino il compito
di arbitro o guardalinee nel corso delle partite
dei vari tornei. L’obiettivo primario è la grande
partecipazione dei bambini e nei primi anni non
è richiesto agli allenatori alcun tipo di “risultato”.
Attualmente la scuola calcio “Progetto Intesa All Camp”, solo nel comune di Gualtieri vanta
un numero di circa 92 bambini tutti residenti nel
Nicoletta Simonazzi
nuotare in giro
per il mondo
per essere autonoma. Quindi sono costretta
a chiedere sovvenzioni ai miei genitori! La
speranza è che in futuro possa entrare in un
gruppo sportivo militare che permetterebbe
di avere uno stipendio e una struttura professionale alle spalle, oppure riuscire come in
altri sport estremi a trovare uno sponsor che
finanzi le spese relative alle gare internazionali. Se qualche imprenditore locale volesse
farsi avanti sono pronta a condividere i miei
territorio suddivisi in sei squadre che vanno dall’
anno 2004 (1° elementare) fino all’anno 1998 (2°
media) che svolgono - ATTIVITA’ DI BASE - il cui
obiettivo principale è quello di “GIOCARE TUTTI
INSIEME PER DIVERTIRCI” con la linea comune di avere dei bimbi che si divertano nell’educazione e il rispetto delle regole seguiti da circa
15 istruttori volontari, coordinati da un istruttore
ISEF, che oltre alle loro attività lavorative, impegnano parte del loro tempo libero, con volontà,
dedizione e passione nell’educazione sportiva
dei ragazzi.
Tutta l’attività si svolge nel periodo da settembre a giugno, utilizzando strutture del campo comunale e parrocchiale di Gualtieri, nonché
il campo ARCI e parrocchiale di S. Vittoria, mentre nel periodo invernale le attività sono ospitate
nella palestra delle scuole elementari di Gualtieri e nella struttura sportiva del ristorante “EL
PARAISO” di Pieve di Gualtieri.
Per tutti coloro che volessero verificare e vedere con i propri occhi il buon lavoro realizzato
dall’associazione “Progetto Intesa All Camp” vi
invito a seguire i nostri bambini sui campi indicati, nelle giornate del sabato pomeriggio e della
domenica mattina.
In qualità di genitore ed istruttore volontario
dell’associazione “Progetto Intesa All Camp” voglio ringraziare il Comune di Gualtieri, i parroci
progetti e le mie ambizioni.
“Hai mai pensato ad altre discipline
sportive?”
Devo dire che altre discipline sportive le
ho provate almeno fino al momento che gli
allenamenti non si sono moltiplicati: da bambina ho praticato il pattinaggio con la società
delle parrocchie di Gualtieri, S. Vittoria e Pieve,
i Presidenti della Virtus Santa Vittoria e del circolo
Il Palazzo, nonché tutti quelli collaborano
alla cura dei campi, alla pulizia delle strutture
e coloro che per il bene dei bambini, in qualsiasi modo contribuiscono alla crescita di questo
“Progetto”, in particolare per l’attenzione e la
disponibilità dimostrata nei confronti di questa
associazione sportiva, con la concessione delle
aree sportive attrezzate, dove i bambini possono
svolgere in sicurezza e tranquillità sotto il controllo di personale valido e competente, l’attività
ludico-sportiva con il fine di farli crescere sani e
nel rispetto del prossimo e delle regole.
Grazie da un genitore
Pattinaggio Gualtierese (ora Pattinaggio
2000), poi ho svolto alcune stagioni di pallavolo con l’estinta Pallavolo Gualtieri e visto
che in quel periodo terminavo a giugno la stagione natatoria e pallavolistica, appassionatami a vedere mio fratello che gareggiava in
bicicletta con il Team Barba, mi sono lasciata
convincere dal presidente Barbetta a provare
a misurarmi anche in questa specialità. Poi
con la scuola ho provato l’Atletica vincendo
svariate gare campestri e non ultimo ho partecipato con la rappresentativa di Basket ai
tornei studenteschi risultando la miglior realizzatrice della squadra.”
Ammetto che lo sport a casa mia è una cultura colpa del mio primo accanito tifoso…mio
padre.
“Voci di Piazza”
pagina 20
Dicembre 2010
Un bambino per amico
In questi anni molti di noi, lontano dalle
luci dei riflettori, continuano ad organizzare
missioni di pace, in luoghi che i mass-media
hanno da tempo dimenticato, viaggiano per
migliaia di km, spesso con le proprie auto e anche più volte l’anno, portano il loro sorriso e la
loro voglia di speranza a sostegno di molti bambini, di cui da anni si prendono cura. Molti di
questi bambini sono diventati adolescenti e si
affacciano verso un futuro che in quei territori
spesso non c’è, soprattutto per chi come loro
non ha alle spalle il calore di una famiglia
Questo è quello che succede a Banja Koviljaca, un piccolo paesino situato in una delle
zone più povere della Serbia. Questo luogo è
diventato per i volontari dell’associazione “Un
bambino per amico” una seconda casa, perchè
da ormai dieci anni sosteniamo progetti presso
l’orfanotrofio “Vera Blagojevic” e questi bambini molti di noi li hanno visti crescere e diventare adulti.
L’associazione, “Un bambino per amico”
è nata nel 1992, dopo lo scoppio della guerra
nella ex Jugoslavia. Inizialmente era un comitato cittadino che portava aiuti umanitari alle
popolazioni vittime della guerra. Dal 1994 al
2000 ha seguito il campo profughi di Vidonci in
Slovenia, successivamente si è costituita come
associazione ONLUS e ha continuato, grazie
all’impegno dei volontari, a sostenere progetti
soprattutto rivolti ai bambini. Abbiamo collaborato con la Regione Emilia Romagna in vari
progetti di cooperazione decentrata, a favore
dei minori ospiti dell’orfanotrofio Vera Blagojevic di Banja Koviliaca (Serbia).
Da dieci anni portiamo il nostro aiuto all’orfanotrofio, attraverso:
•progetti di accoglienza estiva in Italia,
•campi estivi multietnici di educazione
alla pace in Italia
•missioni di pace in Serbia,
•laboratori, attività ricreative e di animazione all’orfanotrofio,
•laboratori di educazione alla pace e alla
solidarietà nelle scuole attraverso progetti in
collaborazione con Coop Consumatori Nordest
•adozioni a distanza
•progetti di supporto per aiutare i ragazzi
già usciti dall’orfanotrofio, che si trovano in situazione di difficoltà
Il nostro impegno è rivolto anche ai giovani
sul nostro territorio che devono scoprire concretamente che cosa vuol dire impegno per gli
altri e solidarietà.
E’ per questo motivo che la scorsa estate l’associazione “Un bambino per amico” ha
accompagnato un gruppo di ragazzi reggiani
presso l’orfanotrofio di Banja Koviljaca. Attraverso le loro riflessioni possiamo lanciare un
Gruppo Pinarella 2010
messaggio di speranza e di pace:
“Credo che il modo migliore per raccontare
quello che abbiamo vissuto, sia scrivere parte
delle riflessioni, che i ragazzi hanno lasciato
sul diario del campo, ...un diario che giorno
dopo giorno si arricchiva di parole e di emozioni, un diario che sarà per tutti noi, il ricordo di un’esperienza indimenticabile... grazie a
tutti.”
Monica Righini
“...Rischioso scrivere riguardo all’esperienza ora, che sono passati parecchi giorni e sono
stata riassorbita dallo spirito “italiota” di sempre, ma d’altra parte è una sfida per capire se
la nuova voglia di esserci, ereditata in Serbia,
non sia stata un semplice abbaglio. Ho voglia
di togliermi la maschera, mi sto impegnando a
portare con me nel rapporto con gli altri l’autenticità, la spontaneità, la povertà stessa di
quegli sguardi e di quelle mani che loro e voi
volontari siete riusciti a regalarmi via. Credo
che il frutto di quella settimana debba germogliare e fiorire poco a poco, lentamente, giorno
dopo giorno. La vera sfida in realtà, non sono
stati i giorni in Serbia, ma il riuscire adesso a
ricavarne i frutti.”
Serena (Guastalla)
“Ho imparato tante cose…
Ho imparato un linguaggio universale, fatto di sguardi, sorrisi, strette di mano, abbracci, baci e carezze. Ed ho imparato che molto
spesso le parole non servono, è il nostro corpo
a parlare per noi.
Ho imparato che la vera bellezza non è una
ricercata cura di se stessi, ma la semplicità di
chi vuole bene.
Ho imparato che tutti siamo uguali, e tutti
abbiamo bisogno, in fin dei conti, delle stesse
cose.
Ho imparato che non esistono limiti
all’espressione della natura umana, se non
quelli immaginari che ci si crea per nascondercisi dietro.
Ho imparato che il potere di un singolo
uomo è infinito e fa la differenza.
In Serbia è tutto più vero, tutto più spontaneo, quei ragazzi mi hanno donato con un
semplice sorriso tanto amore quanto raramente ne ho ricevuto prima, e solo dalle persone a
me più care. Mi sono sentita viva, ho avvertito
la serenità che mi circondava, ho percepito il
calore di chi mi stringeva le mani e mi baciava
con tanto affetto. Mi manca quel mondo, quella dimensione parallela fatta di tutto e niente. La vita di tutti i giorni mi ha inghiottito di
nuovo, ma mi impegno in ogni istante per non
dimenticare, e per cambiare il mio modo di vivere e di vedere ciò che mi circonda. Tornata a
casa mi sono resa conto delle difficoltà che mi
circondano. Ciò che là mi sembrava semplice e
spontaneo, qui risulta difficile e insolito. Tra i
ragazzi ho imparato a mostrarmi, ad aprirmi, a
non trattenere nessuna emozione e a far scorrere tutto al di fuori come un fiume in piena.
Ho imparato a dare tutta me stessa, ma anche a capire e custodire come un dono prezioso
ciò che ogni persona ha saputo,a suo modo, donarmi. Ma in questa realtà è tutto troppo diverso e mi risulta estremamente difficile, se non
in alcuni casi impossibile, manifestarmi senza
la paura delle conseguenze ai miei gesti. E’ tutto troppo costruito e artificioso e per quanto io
mi sforzi, non sarà mai come all’orfanotrofio.”
Alessia (Guastalla)
“Voci di Piazza”
pagina 21
Dicembre 2010
Apriamo i cancelli
“Ora dove vado con mio figlio?”, questa la
domanda più frequente tra nonni e genitori di
Santa Vittoria, che nella scorsa estate si apprestavano ad uscire di casa.
Domanda che non ha avuto risposta fino
all’11 Giugno 2010, data di convocazione
dell’assemblea pubblica sul tema “Parco giochi-spazio bambini”.
L’esigenza di avere un luogo di riferimento
ombreggiato e fresco, qual’ è un parco pubblico, ci ha spronato a farne richiesta.
L’ Assemblea si è rivelata punto di partenza per un esperienza che ci ha dato molto più
di quanto potessimo prevedere. A seguito di
questo incontro infatti, grazie alla grande disponibilità del Comune, abbiamo potuto aprire il cancello del bellissimo spazio estivo della
scuola materna statale. Spazio che è stato autogestito da nonni e genitori e che è diventato
non solo un provvisorio Parco pubblico, ma
anche un luogo di incontro in cui si è riscoperta la voglia di trovarsi insieme, di essere
gruppo, comunità, forza creativa e amicizia,
sia per i bimbi che lo hanno animato, sia per
nonni e genitori.
L’esperienza estiva si è conclusa in Settembre con una merenda autogestita memorabile, che ha coinvolto tutti. Da tempo non
si vedeva il paese respirare così gioiosamente
la stessa aria di festa. L’evento ha avuto luogo Domenica 12 Settembre, è caduto proprio
in coincidenza con la chiusura della festa del
Lambrusco e con la tradizionale camminata
podistica. Ha ospitato il bravissimo clown
Simone Cottafavi, sponsorizzatoci dall’ARCI
“Il Palazzo”, che ha entusiasmato grandi e
piccini grazie al suo vasto e colorito bagaglio
di esperienza. Da scenario a tutto questo il
grande e bellissimo Palazzo Greppi, che con
le sue grandi braccia ha avvolto la gente…finalmente animato il luogo vissuto in passato
come teatro della vita comunitaria del paese!
Ora che l’estate è finita, vogliamo continuare
ad essere gruppo attivo, ci proponiamo quindi
come persone che si impegnano a valorizzare spazi a e promuovere eventi, partecipando
attivamente anche a tutto ciò che il paese ci
può offrire.
Non dimentichiamo comunque che il nostro obiettivo primario è quello di stare bene
insieme come gruppo. In estate vorremmo
poterci ritrovare in un parco pubblico, dove
incontrarci spontaneamente e durante la
stagione invernale in un luogo, dove genitori
Un bambino
per amico
riportare quello che ogni giorno ti insegnano
questi ragazzi, ognuno di noi penso lo abbia vissuto sulla propria pelle, quindi auguro a tutti di
vivere un’esperienza così vera e viva.
Un vortice di emozioni, sentimenti contrastanti, sorrisi, lacrime trattenute a stento, gioco di sguardi, carezze, baci, abbracci, vita vera..
quello che mi sta regalando questa esperienza
è qualcosa di incredibile:un senso di pienezza
e completezza, di libertà e di equilibrio, di gioia
e dolore indescrivibile... l’affetto che ti danno e
l’attaccamento alla vita che questi ragazzi hanno è qualcosa di meraviglioso... gli offri una carezza e ti danno il loro cuore, non hanno niente e ti danno tutto. E’ difficile e semplicistico
Lele (Villa Minozzo)
Mi sento serena e libera, sento che gli abbracci e l’affetto di questi bimbi sono reali e
sinceri...sento il bisogno di vicinanza da parte
loro e la gioia di poter esserci e di fare qualcosa
che renda una loro giornata felice...sento che
tornando a casa lascerò una parte di me qui.
e bambini possano vivere esperienze sociali,
tali da abbattere il muro dell’individualismo e
della solitudine.
Approfittiamo per invitare tutti i genitori
e i nonni partecipare liberamente a ciò che
piano piano si sta formando (per avere contatti e informazioni è possibile rivolgersi allo
sportello sociale di Santa Vittoria il Mercoledì
mattina).
Vorremmo poi rivolgere a tutti coloro che
hanno collaborato al nascere di questo gruppo, un sentito ringraziamento. In particolare
un grazie:
al Comune di Gualtieri
all’ ARCI ”Il Palazzo”
e a tutti coloro che hanno partecipato
come “vittoriini” sensibili a rendere possibile
la nostra bella esperienza finora vissuta sperando di poterla continuare con altrettanti
risultati.
Gruppo di Santa Vittoria
Ci sono luoghi in cui il tempo ha il sapore
dell’anima, dove le mani sfiorano le lacrime del
nulla. Ci sono luoghi in cui l’amore è l’essere
fuori dal mondo, dove ogni parola dà un senso
alla tua vita
Mirco (Fabbrico)
Penso che l’amore non sia solo in una coppia felice, l’amore è nella quotidianità della
nostra vita. Prima parlavo dell’amore, ma forse
non comprendevo ancora bene il significato di
questa parola. Penso di averlo imparato qui,
grazie a tutti davvero.
Giusy (Correggioverde)
Greta (Novellara)
“Voci dalla Casa di Riposo”
pagina 22
Dicembre 2010
I sapori della nostalgia
L’idea di questo breve racconto nasce quando noi
anziani, tutti assieme, ci sediamo attorno ad una lunga
tavola a sbucciare la frutta per preparare la macedonia da gustare a merenda, perché, come ci ha sempre
detto Fany “ li vitamini j fa pu bon che li medzini”.
I frutti ad essere sbucciati per primi sono le mele
e le pere: mani incerte staccano dal frutto lunghe spirali di buccia, con ancora molta polpa attaccata.
E’ un peccato buttarle e Silvio ci chiede se ricordiamo l’uso che se ne faceva una volta. Torniamo indietro di tanti anni, anche 70-80, ai tempi della nostra
fanciullezza e tanti di noi non si rammentano, ma
quando si rievoca il nome pittoresco e anche sboccato
con cui venivano chiamate le bucce essiccate, fiorisce
il riso su volti. (li flepi ad pom).
Le bucce venivano infilate su sottili fili di ferro o
stese su tavoli ormai consunti e messe al sole a disidratarsi per cui si raggrinzivano, accartocciandosi,
da qui il nome. Poi, la donna di casa provvedeva a
metterle ben chiuse in scatole di latta, pronte per il
consumo invernale. Ora i ragazzi hanno le merendine
o gli snacks, con tutti gli ingredienti deleteri che contengono, allora noi avevamo le più sane e dietetiche
bucce di frutta disidratate. E fra un frutto sbucciato
ed un altro, Piera e Velia intonano antiche canzoni
della risaia, dove si mescola la tenerezza degli amori
appena sbocciati con la grande passionalità espressa
nei testi.
Risuonano mille allusioni sensuali, che ricreano
giochi innocenti di parole appena sussurrate e sguardi maliziosi, quasi l’età non si avvicini più al secolo,
ma sia ben più prossima ai vent’anni.
I coniugi che hanno già festeggiato i 70 anni di
matrimonio si cercano con gli occhi: Oriello le manda
un bacio e Maria gli porge uno spicchio di mela già pulito. I ricordi riaffiorano, si ricordano le prime uscite
con i “morosi” e il comportamento un po’ freddo che si
doveva tenere quando si passeggiava per le vie del paese. Per fortuna esistevano le sale cinematografiche,
e qui gli occhi azzurri di Dante si illuminano, dove si
poteva almeno scambiare un bacio in libertà!
Il cinema, a Gualtieri, era dentro al teatro..
I films proiettati nelle nostre sale di periferia non
erano certo delle prime visioni, ma non importava:
assieme al ballo era quasi l’unico svago della nostra
gioventù. Toccava, secondo la consuetudine, al moroso pagare il biglietto d’ingresso anche per la propria
bella, ma non tutti se lo potevano permettere.
C’era Cesarina che pagava anche per lui, pur di
poterci andare e Luciana che invece rinunciava, per
non mettere in difficoltà il proprio moroso, che non
aveva soldi. Allora non c’erano le poltrone morbide ed
imbottite come adesso, c’erano delle sedie in legno,
dure e scomode. Inoltre avevano il sedile richiudibile,
per agevolare il passaggio delle persone, che, quando
entravano a spettacolo già iniziato, dovevano stare
attente a dove mettevano i piedi. Infatti, prima di entrare al cinema, si andavano a prendere i mandarini o
i “brustulin” o gli “scacchett”, da mangiare durante la
proiezione e… i resti si buttavano allegramente per
terra, perché “ich pensarà lor a pulir!” Adesso siamo
concordi nel dire che era un comportamento incivile,
ma allora era l’usanza, come ricordano Dafne e Gentile. E, quando si era proprio benestanti, si prendeva
anche la “gazzosa” da bere, in bottiglia di vetro. Ora
i ragazzi vanno a vedere i films nelle moderne multisale, dove si può scegliere che spettacolo vedere,
prenotando per via telematica anche il numero della
poltrona.
Arrivati sul posto, i giovani vanno a ritirare il biglietto e poi si mettono tutti in fila per acquistare bicchieri enormi di pop corn e Coca Cola, novelli sfiziosi
spuntini. Sono cambiati i cibi, ma la voglia di immedesimarsi in storie d’amore e la voglia di lasciar posto ad
un mondo fantastico è tale e quale a quella della nostra gioventù. Cesarina ci racconta di quando, giovane
sposa ed ostessa, la sera metteva in ammollo chili di
ceci, che arrivavano direttamente dalla “ Bassitalia”,
perché più saporiti dei nostri. Il mattino seguente, il
coceva in un ampio pentolone, aggiungendo anche un
po’ di bicarbonato, per renderli più teneri: era il suo
segreto. E da brava commerciante, li salava abbondantemente, a fine cottura, in modo da invogliare i
clienti a bere. Li tornava a salare quando li metteva
nella scodelle, pronti per essere consumati.
E se qualcuno li voleva mangiare mentre faceva
un giro in via Gonzaga, niente paura!
Cesarina, veloce, veloce, preparava un cono di
spessa carta gialla (la modernissima “carta paglia”,
riscoperta per presentare anche i fritti), lo riempiva
di ceci ancora fumanti, li spruzzava con un po’ di sale
e lo porgeva al suo avventore. Adesso, i ceci mangiati
così mentre si passeggiava, si chiamerebbero “cibo
da strada” e magari sarebbero un presidio slow food,
dato che in Italia si coltivano pochissimo.
E quelli degustati in cooperativa?
Visto che si mangiavano con le mani, leccandosi
anche le dita, su cui restava sempre un po’ di sale appiccicato, sarebbero i finger food!
Come eravamo moderni!
Un altro “cibo da strada” quasi introvabile, se non
in occasione di qualche sagra sono “ li garattuli” o carrube. Subito, torna alla mente la dolcezza di questo
frutto, ma anche la durezza dei suoi semi, che hanno
la caratteristica di avere tutti lo stesso, identico peso:
il carato (da qui la misura della percentuale d’oro nelle leghe preziose).
Tutti abbiamo mangiato “li garattuli”, sputandone allegramente i durissimi semi lungo le vie; anche
Bice lo faceva quando andava a passeggio con le sue
amiche.
E ci tornano alla mente i poveri regali che ci faceva trovare Santa Lucia, dopo una notte passata quasi
insonne, in trepida attesa di sentire lo scampanellio
del suo somarello: qualche “ garattula”, un mandarino, un paio di caramelle, appoggiati con amore sul
piano del camino o sul davanzale della finestra, il cui
vetro era un arabesco finemente cesellato dal grande
freddo.
La magia di queste immagini commuove un po’
tutti: si torna, con gli occhi del cuore, alle persone
care che non ci sono più, ma sempre vive dentro di
noi e il cui ricordo ci fa compagnia nei momenti di
solitudine.
A Guastalla, era “ Ruggettìn” che vendeva le carrube, a Gualtieri, facevamo gli acquisti da “ Fron” o
da Pippo, dove si comperavano anche i “ brustolin” ( i
semi della zucca) e gli “ scacchett” ( le arachidi)
E poi, dopo tanto lavorare nei campi, arrivava l’autunno, con la festa di San Martino.
Sotto ai portici, era acceso “ al fugon”, dove, piano, piano si abbrustolivano “ i maron”.
Peccato che fossero un po’ cari e spesso noi preferivamo andare a comperare “ la patona” o i dolci “
papassin”: erano i moderni “ cibi da strada” o anche,
“ take away”, visto che si portavano a casa.
Ecco, abbiamo terminato di preparare la nostra
macedonia, dopo aver gustato la frutta matura, mentre la sbucciavamo.
E siamo arrivati alla conclusione che non sono
cambiati poi molto i desideri delle persone: stare assieme in buona compagnia e godersi del buon cibo!
Ecco il segreto per arrivare sereni a cent’anni!
E per finire un ringraziamento particolare, a tutti i Volontari e Associazioni che operano nel C.S.A
“F.Carri” di Gualtieri.
Con la loro presenza e lavoro contribuiscono in
maniera fondamentale a rendere il servizio più vicino
alle esigenze di ciascun Anziano, più ricco di aspetti
di socializzazione e fanno diventare la casa protetta
un luogo della comunità.
Un ringraziamento alla Biblioteca di Gualtieri che
ci ha fatto conoscere un nuovo servizio: Il prestito
degli audiolibri. Gli audio libri permettono ai nostri
anziani (ipovedenti) di avvicinarsi ancora alla cultura
mediante l’ascolto di libri, racconti e poesie.
Il C.S.A. “F.Carri” si è aggiudicato il primo premio,
nel settore disegno, al concorso “Le idee vengono
premiate” indetto dalla biblioteca Panizzi di Reggio
Emilia.
Grazie e Buone Feste…
Gli Ospiti del C.S.A.
“ Felice Carri” di Gualtieri
A.S.P.: “ Progetto Persona”
Domenica 19 dicembre saremo in Piazza al
mercatino di Natale per esporre i lavori dei volontari, degli Ospiti e del Personale della Casa di
Riposo.
“Voci di Piazza”
pagina 23
Dicembre 2010
Giornata Nazionale AVO
Ogni anno in tutta Italia, in ottobre, si
celebra la giornata Nazionale AVO.
A Gualtieri la nostra Associazione ha
ricorcato questa importante iniziativa sabato 2 ottobre presso la Chiesa di Sant’Andrea. Questa Associazione di volontari, che
opera nelle nostre case di riposo e negli
ospedali, nulla chiede ma offre amicizia,
conforto e aiuto a chi si trova sofferente o
comunque in difficoltà in queste strutture.
Nel nostro Comune opera presso la nostra Casa di Riposo da 22 anni, mentre a
livello nazionale la storia parte dal 1975 e,
come già ricordato anche lo scorso anno,
parte con un bicchiere d’acqua. Lo chiedeva una donna costretta in un letto di
ospedale ed un primario milanese, il prof.
Erminio Longhini, si accorse che il personale non rispondeva perchè a nessuno in
particolare toccava tale compito e perchè
impegnato in attività tecniche importanti. L’episodio spinse il medico a fondare
l’AVO.
La Sezione AVO di Gualtieri attiva dal
1988 ha sempre operato in silenzio e discrezione principalmente presso la Casa di
Riposo di Gualtieri ed anche presso l’ospedale di zona.
Ogni tanto dobbiamo abbandonare la
riservatezza che ci siamo imposti unicamente per chiedere ad altri di impegnarsi
in questa attività di volontariato.
Ci rivolgiamo a tutti ma in particolare
ai pensionati “giovani” uomini e donne che
vogliono mettere a disposizione poche ore
settimanali (due e mezzo) a favore di chi
ha bisogno anche solo di un po’ di compagnia.
Presso la nostra Associazione sono state attive in 22 anni di volontariato oltre 80
persone ma il tempo, che passa per tutti,
impone di avere continuamente forze nuove.
Venite con fiducia non solo per dare, ma
anche sicuramente per ricevere.
AVO Gualtieri
Volare incontro agli anni
Sono cinque anni che non ci proponiamo un articolo su “Voci di Piazza” ora che
abbiamo una segretaria nuova devi scrivere di noi ! Queste sono state le esatte parole che il sig. Ponti Angiolino Presidente
della Associazione per attività motoria
della terza età “Volare incontro agli anni”
mi ha detto.
E io come nuova figura ho risposto: “Ci
provo”. Mi presento, sono Mori Ivana sostituta di Anna Maggiori, segretaria di Volare incontro agli anni che mi ha passato
come si suol dire il testimone: vedremo se
sarò all’altezza.
Un po’ di storia
L’associazione per l’attività motoria
della terza età Volare incontro agli anni
si è formata nel 1993/94 ed i partecipanti
sono stati 398 dei quali 307 erano donne
e 18 uomini. I corsi di ginnastica proposti dall’associazione sono diretti da insegnanti specializzati: Mozzi Fabio, Bigi
Igino, Ficarelli Patrizia e l’Amministrazione Comunale mette a disposizione le
palestre a prezzi contenuti.
I corsi si svolgono:
nella palestra di Gualtieri di Via Allende il martedì e giovedì dalle 14,30 alle 15,30;
lunedì e giovedì dalle 8,30 alle 9,30;
nella palestra delle scuole elementari di
Gualtieri il lunedì e giovedì dalle 20,30
alle 21,30;
nella palestra della Sala del Popolo
di Santa Vittoria il martedì e venerdì
dalle 8,30 alle 9.30.
L’associazione non è a fini di lucro
quindi i prezzi delle rette sono molto
modici e si basa tutto sul volontariato. A
questo proposito mi sembra doveroso ringraziare chi per diciotto anni si è prodigato come volontario, raccogliendo le rette
versandolo mensilmente, telefonando per
avvisare cambiamenti di orario, formando
incontri con Dottori specializzati aggiornando i concittadini. Quindi un grazie a
Nazzarena Dallasta, Anna Maggiori, Maria Pia Lanzi e Furlotti Angela.
Perchè partecipare
Per l’organismo di una persona matura, attività fisica è di notevole importanza. È fondamentale dedicare del tempo
all’esercizio fisico, un’occasione per riappropriarsi della consapevolezza della
propria esistenza e, inoltre fare in modo
che esso diventi un importante momento
di socializzazione con altre persone.
È importantissimo praticare un’attività motoria, frequentare corsi collettivi di
ginnastica per adulti o per anziani, con la
possibilità di essere guidati da insegnanti
di educazione fisica qualificati. Costoro
infatti sanno correggere gli errori di esecuzione o bilanciare eventuali ed eccessive pretese nei confronti del proprio corpo, suggerendo inoltre l’esecuzione degli
esercizi più adatti e quindi quelli più utili
al proprio stato di salute. La ginnastica
che viene proposta non è una sfida alle
nostre possibilità. All’opposto va affrontata ascoltando il proprio corpo, fermandosi immediatamente quando si avvertono
delle resistenze o del dolore. L’attività fisica non significa, infatti soffrire e lo sforzo non è un mezzo per ottenere prestanza
e bellezza, le finalità vanno individuate
invece nella ricerca e nella progressiva
acquisizione di un senso di benessere e
di vitalità; nella opportunità di stimolo e
sostegno reciproco che si può avere con le
altre persone con cui si fa ginnastica.
Quindi diciamo:
Un sì per esercizi graduali ripetuti a
più riprese, abbinati alla respirazione e
alla distensione muscolare. Un sì al sapersi fermare quando si prova dolore, tenendo la posizione raggiunta per qualche
secondo: gli esercizi sono per tutti, ma è
giusto che ognuno li esegua fin dove può.
Un sì per l’attività continuativa che permette, con l’allenamento il controllo del
relativo aumento della frequenza cardiaco respiratoria, che è fisiologica.
Un sì alla ginnastica fatta insieme
come occasione di incontro e di stimolo
reciproco al movimento e a concepire
diversamente il rapporto con il proprio
corpo.
Un sì alla formazione di gruppi di lavoro che oltre a questa finalità sopra elencate sanno ritrovarsi attorno ad un tavolo
imbandito come giusta ricompensa per
gli sforzi compiuti durante il corso.
Augurando a tutti buone feste, Vi
aspettiamo.
Mori Ivana
tel. 0522-828810
“Voci di Piazza”
pagina 24
Dicembre 2010
Da un soldo bucato
Era l’autunno dell’ormai lontano 1982
quando un gruppo di persone di Gualtieri si
trovano con il desiderio di cimentarsi in una
rappresentazione dialettale per il pubblico
del paese.
Quante prove, perplessità, incertezze da
superare, ma alla fine la sfida è lanciata, in
primavera si debutta.
Viene scelto un testo che subito alla prima
lettura prende ed entusiasma tutti.
Si tratta di “Una lit prun césso” di Fosco
Baboni.
Si assegnano le parti e la sfida ha inizio, dopo
quattro mesi di prove, a fine marzo del 1983 nel
teatro parrocchiale, il debutto. Un successo.
Il pubblico ne esce soddisfatto e divertito e
i neo “attori” dalla forte carica di adrenalina
ricevuta già pensano alla nuova rappresentazione che nell’estate viene individuata con il
titolo “Na mujer par Gaetan” di Fosco Babboni. Il gruppo si rinforza, viene assegnato il
nome alla compagnia: “La Palanca Sbusa”, il
soldi bucato, piccola moneta di poco valore
di tempi passati. Il nome piace anche perchè
rievoca il nome dato ad u n gruppo di Bontemponi del passato, che soleva così farsi chiama-
re. Ma alla compagnia poco importa la provenienza, piace sempre di più farsi chiamare,
forse perchè in queste parole si identifica, per
gli ideali che sono presenti nei componenti
i quali nutrono l’interesse nei ritrovarsi per
lanciare le loro sfide. Il ricavato da devolvere
in beneficenza. E così a queste rappresentazione ne seguono altre: “Vacansa premio”, “La
leuna”, “La superstrada”, “La sia Mafalda”,
“La cà di spirit”, “La fiastra balarina”, “Li fnestri davanti”, “Robi da mat”, “Storia at coran e
padeli”, “Libero”, “Visita pastorale”, e inoltre
innumerevoli scenette e farse.
Dalla prima rappresentazione tanto tempo è passato, tante persone si sono impegnate
in questa forma di palestra, che porta avanti e
porta avanti col Maestro Paolo D’Errico.
Ciò che avvicina Sara Loreni alla musica e alla
composizione originale è l’esperienza musicale stessa che,
evolvendosi, comincia a respirare e a vivere conducendo
i musicisti in luoghi inaspettati. In un’autointervista
ha scritto: “Lei è interessata a fare musica? No, sono
interessata a ciò che la musica fa di me”.
Ha studiato col Maestro Andrea Bertorelli, con Alessandra
Ferrari e Liliana Nissolino (Diplomata al conservatorio
di Parma in canto didattico e pianoforte, cantante nel
coro del Teatro Regio e del Teatro alla Scala, istruttrice
del coro Voci bianche del Teatro Regio conosce tecniche
di riabilitazione della voce), con Sandra Cartolari e,
attualmente, con Diana Torto.
Sara ha iniziato la fascinazione di cantanti come Ella
Fitzgerald, Billie Holiday, Cassandra Wilson, Carmen
McRea e Anita O’Day e ha lasciato che queste influenze
(mescolate all’esperienza musicale rock, elettronica
e contemporanea) si mescolassero fra loro affiorando
spontaneamente in quella che è la sua personalità
artistica.
L’amore per la parola e la poesia ha portato Sara a
sperimentazioni e improvvisazioni musicali su testi poetici
di Alda Merini, Arthur Rimbaud e Nicolò Cecchella.
Sara fa parte della Compagnia del Piccolo Teatro Instabile,
studia con l’attrice Tania Rocchetta della Fondazione
Teatro Due di Parma e collabora con l’artista Nicolò
Cecchella (poeta, pittore, fotografo).
Scheda biografico artistica Sara Loreni
Sara Loreni & Il Battello Ebbro
Sara Loreni nasce nel 1985 a Parma, dove si è laureata
nella Facoltà di Lettere e Filosofia con una tesi su
Paolo Conte.
La predisposizione al canto si fa sentire sin dalla più
tenera età, all’asilo e alle elementari quando comincia
a cantare nel coro seguito dal Maestro Luca Pollastri.
A sedici anni entra a far parte di una band che
presenta durante le serate brani originali e cover di
Janis Joplin. Dopo 2 anni Sara decide di lasciare il
gruppo per dedicarsi al jazz e a progetti originali che
Chanson francaise, Jazz, suggestioni mitteleuropee,
tango e, non da ultima, una certa tradizione italiana, sono
i principali nutrimenti della collaborazione fra Paolo
D’Errico e Sara Loreni. Melodie fresche ed eleganti,
sonorità ed arrangiamenti che tendono a recuperare
certe atmosfere e sonorità perdute, si inseriscono nella
modernità della composizione accompagnando testi in
italiano e francese talvolta narrativo-simbolici, talvolta
onirici e stranianti. Per dare voce a queste composizioni
nasce nel 2009 la formazione “Sara Loreni & Il Battello
condivide i medesimi ideali.
Oggi, se mi permettete, voglio spendere
un sentito ringraziamento agli ultimi arrivati: Marco Mantovani, Francesco Bonini, Elisabetta Portioli, Francesca Berni, Francesca
Goustaub e Federica, che con la loro partecipazione, con la loro carica, il loro impegno,
come legna sulle braci hanno dato fiamma a
questa arte paesana.
Vorrei anche rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati
dietro alla quinte in un impegnativo lavoro
di preparazione ed allestimento; all’autore
e registra dell’ultima rappresentazione, Ugo
Franzoni, che ha dato con la sua creazione un
opera che ha entusiasmato sia il pubblico sia
la compagnia.
E infine a tutti quelli che in qualche modo
ci hanno dato la possibilità di poter esprimere
ed esibire la rappresentazione.
A tutti, ma proprio tutti, un sentito grazie
e un sereno e felice Natale e buon anno nuovo.
Armando Avanzi La Palanca Sbusa
Ebbro” di cui fanno parte:
Lele Borghi alla batteria
Paolo D’Errico al basso
Stefano Medioli al pianoforte
Simone Pederzoli al trombone
Corrado Terzi al clarinetto e al sax
Claudio Zanoni alla tromba e alla chitarra
Riconoscimenti
Nel 2007 Sara Loreni arriva alle semifinali del
concorso Musicultura Festival di Macerata.
Nel 2008 il brano Apro gli occhi e mi guardo attorno
entra a far parte della compilation Cinico DemoZone
dell’etichetta romana Cinico Disincanto, in seguito
viene inserita nella programmazione di Radio Roccella
e Radio Tiferno Uno.
Nel 2008 e nel 2009, Sara Loreni ha fatto parte
(con due spettacoli teatrali, uno sugli anni Sessanta,
e l’altro sul Futurismo) del Festival “Mediterranea”
a Roma. Nel 2008 ha ricevuto il premio speciale della
critica per originalità e intensità dell’espressione
musicale dalla giuria del concorso “La musica libera.
Libera la musica” organizzato da MEI (Meeting
Etichette Indipendenti) e Magazzini Sonori.
Nel 2009 ha ricevuto il secondo premio al concorso
di poesia organizzato dalla Regione Emilia Romagna.
Nel 2009 ha fatto parte della Biennale del Paesaggio
nel Festival “Un Po”, reinterpretando i canti di
Giovanna Daffini.
Nel 2010 vince il primo premio assoluto del
concorso “La Musica Libera. Libera la Musica”
organizzata da Regione Emilia Romagna, MEI e
Magazzini Sonori ed è finalista al Premio Bianca
D’Aponte. Nel 2010 vince il prestigioso Premio
Ciampi alla canzone d’autore.
www.myspace.com/saraloreni
+39 3395675635
[email protected]