relazione _agronomica_07_010 - comune di san martino buon
Transcript
relazione _agronomica_07_010 - comune di san martino buon
COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO Provincia di Verona PAT LR 23 Aprile 2004 n. 11 STUDIO AGRONOMICO AMBIENTALE RELAZIONE 2010 GRUPPO DI PROGETTAZIONE: Indagine Agronomica Dott. Agr. Bruna Basso Regione Veneto Direzione Urbanistica Progettista Urbanista Arch. Valentino Gomitolo ---------------------------------------------------------------- Studio geologico e compatibilità idraulica Dott. Pietro Zangheri Il Sindaco Indagine agronomica -------------------------------------------------------------Dott.ssa Bruna Basso VAS Il Segretario Comunale Dott.ssa Paola Modena Quadro conoscitivo ABITAT Sistemi Informativi Territoriali ------------------------------------------------------------- Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica INDICE 1 CALCOLO DELLA SAU COMUNALE ....................................................................... 4 1.1 FASI DI LAVORO - METODOLOGIA ............................................................................... 4 1.2 CALCOLO S.A.U. - DGR N. 3650 DEL 25/11/2008....................................................... 5 1.2.1 Premessa ............................................................................................................ 5 1.2.2 Considerazioni ................................................................................................... 5 2 S.A.U. TRASFORMABILE: TIPOLOGIE COLTURALI .......................................... 7 3 CARTA DELL'USO DEL SUOLO DEL TERRITORIO COMUNALE....................... 10 3.1 SHAPE FILE: C0506031_COPSUOLOAGRICOLO ......................................................... 10 4 CARTA DELLA SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA DEL TERRITORIO COMUNALE ........................................................................................................................... 13 4.1 SHAPE FILE: C1016151_SAU.................................................................................... 13 4.2 IL QUANTITATIVO DI S.A.U. TRASFORMABILE NEL DECENNIO ................................... 16 4.3 CALCOLO DELLA S.A.U. TRASFORMABILE ................................................................ 17 5 CONFRONTO CON I DATI ISTAT ANNO 2000...................................................... 18 6 SAU COMUNALE: MODALITÀ DI CALCOLO ED ELABORAZIONE DATI PAT 2007 – DGR N. 3178 DEL 2004.................................................................................... 20 7 LE PROBLEMATICHE DELLA BONIFICA IDRAULICA.................................... 24 7.1 SHAPE FILE: B0304011_AGRICDEB (AREE SOGGETTE A FREQUENTI E PERSISTENTI ALLAGAMENTI)...................................................................................................................... 27 8 CARTA DEGLI ELEMENTI PRODUTTIVI STRUTTURALI............................... 28 8.1 SHAPE FILE: C01016161_STRUTPRODUTTIVE ........................................................... 28 9 LE INVARIANTI DI NATURA AGRICOLO PRODUTTIVA ................................ 29 9.1 FILE B0205011_AGRICOLOA .................................................................................... 29 9.2 LE AREE SOGGETTE A TUTELA NEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE .............................. 29 9.3 PESCA DI VERONA IGP.............................................................................................. 31 10 LE INVARIANTI DI NATURA AMBIENTALE ................................................... 33 10.1 FILE B0203011_AMBIENTEA .................................................................................... 33 11 IL PAESAGGIO DI SAN MARTINO BUON ALBERGO.................................... 35 11.1 FILE C0704011_PAESAGGIOA................................................................................... 35 12 CENSIMENTO ALLEVAMENTI ZOOTECNICI INTENSIVI DEL TERRITORIO COMUNALE ............................................................................................... 37 12.1 PREMESSA ................................................................................................................. 37 12.2 METODOLOGIA DI LAVORO ........................................................................................ 37 12.3 CONFRONTO CON LA PRECEDENTE NORMATIVA ........................................................ 43 12.4 IL CENSIMENTO DEGLI ALLEVAMENTI ZOOTECNICI – I DATI FORNITI DAL SERVIZIO VETERINARIO AZIENDA – ULSS 20 - VERONA ..................................................................... 44 12.5 L'APPLICAZIONE DELLE DISTANZE MINIME RECIPROCHE ............................................ 45 12.6 LA DIRETTIVA NITRATI ............................................................................................. 49 Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 2 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica ALLEGATO - SCHEDE ALLEVAMENTI COMUNALI FORNITE ULSS 20 VERONA CARTOGRAFIE ALLEGATE CARTA DELL’USO DEL SUOLO CARTA DELLA SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (S.A.U.) UBICAZIONE ALLEVAMENTI INTENSIVI – DATI ELABORAZIONE PAT DISTRIBUZIONE FASCE DI RISPETTO ALLEVAMENTI INTENSIVI – DATI ELABORAZIONE PAT CARTA DELLE UNITA’ DI PAESAGGIO Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 3 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 1 CALCOLO DELLA SAU COMUNALE 1.1 Fasi di lavoro - Metodologia Come è noto la legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio” detta la disciplina per l’uso dei suoli secondo criteri di prevenzione e riduzione o di eliminazione dei rischi, di efficienza ambientale, di competitività e di riqualificazione territoriale al fine di migliorare la qualità della vita. E’ stata prevista inoltre l’emanazione, tra gli Atti d’indirizzo, del provvedimento della metodologia per il calcolo del limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola definendo, con riferimento ai singoli contesti territoriali, la media regionale del rapporto tra la superficie agricola utilizzata (SAU) e la superficie territoriale comunale (STC). In particolare il PAT deve determinare il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola alla luce dei principi enunciati dalla legge regionale che si possono così riassumere: • la tutela del paesaggio rurale e montano • la tutela delle aree di importanza naturalistica • l’utilizzo delle nuove risorse territoriali solo quando non esistono alternative alla riorganizzazione e riqualificazione del tessuto insediativo esistente. Secondo quest’ottica, definita a livello regionale, si è proceduto alla delimitazione della SAU del comune di San Martino Buon Albergo. Si deve innanzi tutto premettere che la superficie comunale totale è pari a 34,87 Kmq e che secondo l’ISTAT il comune, in funzione della sua posizione altimetrica, ricade in zona di pianura. Per arrivare alla definizione della SAU comunale si sono aggiornate le precedenti cartografie in possesso dell’Amministrazione comunale sulla base delle foto aree e di appositi sopralluoghi sul territorio. La documentazione pregressa era rappresentata da: - carta dell'uso del suolo del 1994 redatta dal CAIRE, sulla base di fotointerpretazione; - tavole agronomiche del P.R.G. 2000 redatte dallo Studio Benincà - studio per le analisi agronomiche per una prima redazione del PAT (2007) basato su dati anno 2006 Tali tavole sono state analizzate e confrontate con la situazione attuale (2009). Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 4 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 1.2 Calcolo S.A.U. - Dgr n. 3650 del 25/11/2008 1.2.1 Premessa Tale Delibera esplicita i criteri che sono alla base della determinazione della S.A.U. e che devono essere tenuti in considerazione nel calcolo del limite quantitativo massimo di zona agricola trasformabile in zone con destinazione diverse da quelle agricole, nel rispetto di quanto disposto dall'art. 2 della L.R. 11/2004 e degli obiettivi di salvaguardia e tutela in essa contenuti. Come riportato a pag. 12 dell’allegato A della Dgr 3650/2008: “ (...) Dalla data di pubblicazione del presente Atto d’indirizzo nel BUR cessano di avere efficacia le disposizioni contenute nell’atto d’indirizzo di cui alla lettera c) “metodologia per il calcolo, nel Piano di assetto del territorio (PAT), del limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola definendo, con riferimento ai singoli contesti territoriali, la media regionale del rapporto tra la superficie agricola utilizzata (S.A.U.) e la superficie territoriale comunale (S.T.C.)”, adottate con la Dgr n. 3178 del 2004. (...) ” 1.2.2 Considerazioni Prima di passare ad illustrare la metodologia di calcolo ed i risultati ottenuti è bene riportare alcune considerazioni tratte dall'allegato A alla Dgr 3650 che esplicitano la finalità e il corretto utilizzo del dato ottenuto come S.A.U. trasformabile a livello comunale. • La S.A.U. trasformabile è un dato progettuale territoriale del PAT che trova una dimensione applicativa nel PI , il quale individua le aree trasformabili. • La determinazione della S.A.U. va fatta sulla base dei dati contenuti nel quadro conoscitivo e riferita allo stato di fatto a prescindere dalla destinazioni e classificazioni da PRG. Il dato ISTAT ha pertanto valore di mero riferimento sintetico per un confronto e a giustificazione delle metodiche messe a punto e delle risultanze ottenute. • Peraltro il consumo di S.A.U. legato alla realizzazione di opere pubbliche di interesse regionale o statale non viene computato nel calcolo della S.A.U. trasformata. • La percentuale di S.A.U. trasformabile determinata dal PAT è un limite alla trasformabilità delle zone agricola con caratteristiche di S.A.U. , in sede di formazione del PI. Il Comune in sede di redazione del PAT potrà apportare modifiche opportunamente motivate, in aumento fino al 10% rispetto al quantitativo di S.A.U. trasformabile determinato. • Il PAT disciplina la transizione del PRG in PI e può inoltre valutare compatibili varianti al PRG anche se solo adottate. Nel qual caso il limite alla trasformabilità della zona agricola, con caratteristiche di S.A.U., andrà riferito al PRG così come ritenuto compatibile. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 5 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica • Per quanto riguarda la trasformazione della zona agricola in destinazioni diverse da quella agricola, relativamente all'insediamento di aree produttive (industriali/artigianali), per grandi strutture di vendita o di altre strutture ad esso assimilate, per strutture turistico ricettive, per attrezzature sportive o servizi pubblici aventi carattere di intercomunalità a seguito di previsioni di pianificazione di livello superiore o per accordi di pianificazione tra i comuni, la percentuale di trasformabilità è riferita proporzionalmente alle singole S.A.U. dei comuni interessati, indipendentemente dalla specifica localizzazione dell'area trasformata. • Dalla quantità di zona agricola trasformabile in destinazioni non agricole è inoltre esclusa la superficie agricola destinata alla realizzazione di aree ricreative a verde destinate a campi da golf, attività sportive e della protezione civile, parchi per divertimento, parchi giardini, rovine archeologiche, camping, boschi di pianura, bacini di laminazione, fermo restando il computo delle superfici eventualmente interessate da edificazione. • E' possibile la ricollocazione all'interno del territorio comunale delle aree interessate da precedenti previsioni di piano non attuate, nonché di quelle che, ancorchè adottate, sono incompatibili con il PAT. Tali aree sono escluse dalla quantità di zona agricola, con caratteristiche SAU, trasformabili in destinazioni non agricole calcolate ai sensi del presente atto. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 6 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 2 S.A.U. TRASFORMABILE: TIPOLOGIE COLTURALI Si deve tenere presente che la metodologia adottata per la determinazione della S.A.U. comunale dalla Dgr 3650/2008 è la seguente: ” (...) Per determinare la S.A.U. comunale va infatti considerato l’effettivo uso del suolo, utilizzando l’ultima edizione disponibile dell’ortofoto e della CTRN aggiornata in modo speditivo dal Comune, anche mediante verifiche puntuali sul territorio. La S.A.U. deve essere calcolata come sommatoria di tutte le porzioni di territorio comunale aventi le caratteristiche di seguito specificate (punto 4 – definizione di S.A.U.) (...) ” La metodologia seguita dalla scrivente per la determinazione della S.A.U. comunale, segue quanto riportato nella Dgr 3650/2008 che qui di seguito si riassume: - Il calcolo del valore della superficie comunale complessiva deriva dallo shape file “a0201011_confini_comunali” fornito dall’Amministrazione comunale. - Secondo l’ISTAT il comune, in funzione della sua posizione altimetrica, ricade in zona di pianura. - Per arrivare alla definizione della S.A.U. comunale si è partiti dallo studio del territorio secondo queste fasi: 1. analisi degli studi pregressi svolti per il PRG e per il PAT; 2. verifica della situazione comunale mediante fotointerpretazione; 3. verifica in campo svolta nel periodo 2008 – prima metà del 2009. - Le CTR aggiornate in modo speditivo sono state utilizzate come base di lavoro. La Dgr 3650/2008 prevede di assimilare alla S.A.U. le superficie agricole o altri terreni che erano invece esclusi nella precedente Dgr 3178 del 2004. In particolare il nuovo atto d’indirizzo prevede l’esclusione dal computo della S.A.U. solo di: Boschi Fustaie Cedui Altre superfici intese come aree occupate da fabbricati, cortili, strade poderali. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 7 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Le tipologie colturali del reale uso del suolo che concorrono a formare la S.A.U., secondo la Dgr 3650, nel contesto agricolo del comune sono le seguenti, per ciascuna delle quali si fornisce una breve spiegazione: ♦ Seminativi: che caratterizzano la zona più pianeggiante del territorio comunale. ♦ Colture protette: tramite mezzi di protezione fissi o mobili. ♦ Oliveti: per la produzione di olive da olio, coltura non molto rappresentata nel territorio comunale. ♦ Vigneti: molto presenti nella zona settentrionale del comune. ♦ Frutteti: molto diffusi nella zona meridionale del comune. ♦ Prati arborati: sono prati stabili che si ritrovano maggiormente lungo la zona collinare. E' stata introdotta questa particolare categoria di prati stabili per descrivere quelle situazioni che si trovano nel territorio dove i prati talvolta sono delimitati da talune essenze legnose singole o in piccoli gruppi la cui situazione più rappresentativa si esplicita nella tenuta della Musella. ♦ Mosaico colturale: con questo termine si sono prese in considerazione quelle aree collinari caratterizzate, a causa dell’acclività, dalla presenza di piccoli appezzamenti di seminativi, frutteti, vigneti, oliveti, contornati talvolta da essenze arboree, che per la loro estensione e disposizione risultano difficilmente cartografabili come singolo elemento ma che caratterizzano spesso l’uso del suolo di questi ambienti collinari. E’ una tipologia colturale mista difficilmente scindibile; è stata comunque inserita nelle tipologie colturali che concorrono alla formazione della S.A.U. perché i singoli appezzamenti sono caratterizzati da un uso del suolo compreso nell’elenco di colture che concorrono alla formazione della S.A.U. del territorio comunale. ♦ Nuclei boscati: si è introdotta questa categoria per indicare le zone naturali a verde, riscontrabili soprattutto a sud dell’autostrada lungo le zone di affioramento della falda che danno origine alle risorgive. Sono di estensione più limitata delle aree boscate che si trovano più a nord e che sono state catalogate proprio nella classe dei boschi (Aree boscate). ♦ Incolti improduttivi – terreni abbandonati: sono terreni poco diffusi nel comune in oggetto. Si trovano per lo più a ridosso delle infrastrutture o delle zone a dominante costruita. ♦ Aree verdi: parchi o giardini. ♦ Zone golenali. Come da indicazioni degli Atti d’indirizzo regionali sono stati esclusi dal calcolo della SAU le seguenti tipologie di copertura del suolo: ♦ Aree boscate. ♦ Acqua: comprendenti i corsi dei fiumi principali e l'affioramento delle risorgive ancorchè talvolta usate coma acquacoltura. ♦ Infrastrutture. ♦ Urbano: zona a dominante costruita. Per quanto concerne la voce Aree di cava: cave, cave in falda, cave trasformate in discariche secondo la Dgr. 3650 nella categoria “altre voci ” incluse nel calcolo della S.A.U. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 8 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica vanno comprese: “... le aree interessate da miglioramenti fondiario, attività estrattive, o d cantieri di opere pubbliche (acquedotti, metanodotti, e altre condutture sotterranee), in corso di realizzazione, che comunque comportano la restituzione, a fine lavori, all'attività agricola...” Stante la situazione del territorio comunale si è deciso che le aree di cava intese come cave, cava in falda e cave trasformate in discariche si escludono dal computo della S.A.U. (per approfondimenti su questo tematismo si rimanda alla relazione geologica redatta per il PAT). Pertanto le seguenti categorie di uso del suolo sono escluse da computo della S.A.U.: ♦ Aree boscate ♦ Acqua ♦ Urbano ♦ Infrastrutture ♦ Aree di cava Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 9 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 3 CARTA DELL'USO DEL SUOLO DEL TERRITORIO COMUNALE 3.1 Shape file: c0506031_CopSuoloAgricolo La cartografia dell'uso del suolo del territorio comunale è stata redatta come base per arrivare alla determinazione della S.A.U. trasformabile comunale. Si è partiti quindi dai dati in possesso dall'Amministrazione comunale su questo tematismo. L'Amministrazione comunale era già in possesso della carta dell'uso del suolo per il precedente PRG. In tale lavoro era anche riportato il confronto con l'uso del suolo ricavato da fotointerpretazione del 1955 con quello ricavato, sempre da fotointerpretazione, del 1994. La carta dell'uso del suolo comunale per la redazione del Pat 2007 era stata elaborata a partire dai dati del 1994 sulla base delle foto aeree disponibili e di sopralluoghi. Pertanto il materiale a disposizione negli anni precedenti è stato aggiornato e controllato tramite foto aeree e sopralluoghi per arrivare alla costruzione dello shape file della copertura del suolo agricolo del presente lavoro. Di seguito si riportano i codici del Corine Land Cover utilizzati per la costruzione della legenda della carta dell'uso del suolo, con le relative specifiche interpretative degli atti d'indirizzo, qualora si renda necessario esplicitare meglio alcune voci Seminativi: Codice 21100 - seminativi Tare ed Incolti (terreno abbandonato): Codice 21132 - tare ed incolti (terreno abbandonato) Colture protette: Codice 21142 – colture orticole in terra o sotto plastica Vigneti: Codice 22100 – vigneti Frutteti e frutti minori: Codice 22200 – frutteti e frutti minori Impianti di alberi e arbusti fruttiferi. Colture pure o miste di specie produttrici di frutta o alberi da frutto in associazione con superfici stabilmente erbacee. I frutteti con presenza di diverse associazioni di alberi sono da includere in questa classe. Sono compresi i noccioleti da frutto. Oliveti: Codice 22300 – oliveti Superfici piante di olivo, comprese particelle a coltura mista di olivo e vite, con prevalenza dell'olivo. Prati stabili (prati arborati): Codice 23100 – prati stabili Comprende le superfici a copertura erbacea densa a composizione floristica rappresentata principalmente da graminacee non soggette a rotazione. Sono per lo più pascolate ma il foraggio può essere raccolto manualmente. Ne fanno parte i prati permanenti e le marcite. Sono comprese inoltre aree con siepi. Le colture foraggiere (prati artificiali inclusi in rotazioni) sono da classificare come seminativi. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 10 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Sistemi colturali e particellari complessi: Codice 24200 – sistemi colturali e particellari complessi Mosaico di appezzamenti singolarmente non cartografabili con varie colture temporanee, prati stabili e colture permanenti occupanti ciascuno meno del 50% della superficie dell'elemento cartografato. Aree a bosco: Codice 24400 – Territori agro-forestali Zone golenali: Codice 41100 – Ambienti umidi fluviali Acqua: Codice: 51100 - Corsi d’acqua, canali, idrovie Corsi d’acqua naturali o artificiali che servono per il deflusso delle acque; larghezza minima da considerare 15 m. Gruppo arboreo (nucleo boscato) : Codice 61100 – Gruppo arboreo Presenze arboree con superficie inferiore a mq 2000 e larghezza superiore a m 20. Cave: Codice 00000 Cave in falda: Codice 00000 Zona a prevalente dominante costruita: Codice 00000 – urbano Infrastrutture: Codice 00000 Di seguito si riporta una tabella riassuntiva sulla estensione delle varie classi di uso del suolo presenti a livello comunale: RIPARTIZIONE dell'uso del suolo comunale Sup % Superficie (ha) Tipologia di Colture Seminativi Sistemi colturali e particellari complessi Colture protette Vigneti Frutteti e frutti minori Oliveti Prati stabili (prati arborati) Tare ed incolti (terreno abbandonato) Aree a bosco Gruppo arboreo (nuclei boscati) Zone golenali Aree a verde Bacini d’acqua Cava in falda Cava Zona a prevalente dominante costruita Infrastrutture TOTALE della superficie comunale risultante dai calcoli dei dati informatizzati) 34,3 8,4 1.200,5 292,3 0,2 8,5 9,8 1,5 5,4 0,3 5,9 296,0 343,9 51,9 188,6 12,1 6,1 0,7 0,8 0,2 2,6 0,9 1,1 17,7 213,0 24,7 27,7 7,8 91,4 32,6 39,8 619,7 1,4 49,1 100,0 3.497,0 Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 11 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Uso del suolo nuclei boscati 0,7% urbano 19,1% mosaico colturale 8,4% zone golenali colture protette 0,8% 0,2% incolti 0,3% frutteti 9,8% aree di cava 2,1% bosco 6,1% acqua 2,6% aree verdi 0,2% oliveti 1,5% prati arborati 5,4% vigneti 8,5% seminativi 34,3% mosaico colturale colture protette frutteti oliveti prati arborati seminativi vigneti acqua aree verdi bosco aree di cava incolti nuclei boscati urbano zone golenali Figura 1 - Distribuzione dell’uso del suolo a livello comunale Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 12 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 4 CARTA DELLA SUPERFICIE TERRITORIO COMUNALE 4.1 AGRICOLA UTILIZZATA DEL Shape file: c1016151_SAU La costruzione di questo tematismo, come precedentemente riportato, deve avvenire sulla base dell’effettivo uso del suolo sommando le porzioni di territorio estratte dalla classe c0506031_CoperturaSuoloAgricolo aventi le caratteristiche di seguito elencate. Per la determinazione delle categorie è stato preso a riferimento quanto disposto nell’Allegato A alla Dgr n. 3650/2008, punto 4 definizione di S.A.U. Codice TipoUsoSuolo 51200 Seminativi non irrigui Seminativi in aree irrigue Tare ed incolti (terreno abbandonato) Colture orticole in pieno campo Colture orticole in serra o sotto plastica Risaie Vigneti Frutteti e frutti minori Oliveti Arboricoltura da legno Pioppeti in coltura Prati stabili Sistemi colturali e particellari complessi Pascolo naturale, esclusi malghe e annessi (intesi come edifici) Bacini d'acqua 61100 61200 61300 Gruppo arboreo Filare Nucleo boscato 21110 21120 21132 21141 21142 21300 22100 22200 22300 22410 22420 23100 24200 32100 Categorie previste dalla Dgr. 3650/2008 punto 4 Definizione di S.A.U. SEMINATIVI SEMINATIVI ARBORICOLTURA DA LEGNO SEMINATIVI SEMINATIVI SEMINATIVI COLTIVAZIONI LEGNOSE AGRARIE COLTIVAZIONI LEGNOSE AGRARIE COLTIVAZIONI LEGNOSE AGRARIE ARBORICOLTURA DA LEGNO ARBORICOLTURA DA LEGNO PRATI PERMANENTI SEMINATIVI PASCOLO ALTRE: bacini acquei destinati prevalentemente ad acquacoltura ed altro, alla laminazione delle piene, alla tesaurizzazione della risorsa idrica. Non vanno computate le valli da pesca, i fiumi e i laghi. Le superfici ad utilizzo plurimo vanno computate una sola volta. ARBORICOLTURA DA LEGNO ARBORICOLTURA DA LEGNO ARBORICOLTURA DA LEGNO Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 13 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Sulla base della tabella precedente il territorio comunale risulta così suddiviso: RIPARTIZIONE della SAU a livello comunale Sup % Superficie (ha) Tipologia di Colture Seminativi Sistemi colturali e particellari complessi Colture protette Vigneti Frutteti e frutti minori Oliveti Prati stabili (prati arborati) Tare ed incolti (terreno abbandonato) Gruppo arboreo (nuclei boscati) Zone golenali Aree a verde TOTALE della superficie comunale risultante dai calcoli dei dati informatizzati) 49,0 11,9 1.200,5 292,3 0,2 12,2 14,0 2,1 7,7 0,5 5,9 296,0 343,9 51,9 188,6 12,1 1,0 1,1 0,3 24,7 27,7 7,8 100,0 2.451,4 Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 14 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica SAU distribuzione nuclei boscati 1,0% aree verdi 0,3% incolti 0,5% zone golenali 1,1% mosaico colturale 11,9% colture protette 0,2% mosaico colturale colture protette frutteti vigneti 12,1% frutteti 14,0% oliveti 2,1% oliveti prati arborati seminativi vigneti aree verdi seminativi 49,0% prati arborati 7,7% incolti nuclei boscati zone golenali Figura 2 - Distribuzione della Superficie Agricola Utilizzabile (S.A.U.) a livello comunale Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 15 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 4.2 Il quantitativo di S.A.U. trasformabile nel decennio Per completezza sull’argomento del quantitativo di S.A.U. trasformabile nel prossimo decennio, da parte dell’Amministrazione Comunale di San Martino Buon Albergo, si riporta quanto emanato dalla Regione del Veneto il 19 novembre 2007 da parte del Commissario Straordinario per l’attuazione della Riforma del Governo del Territorio, arch. Vincenzo Fabris, avente come oggetto ”P.A.T. / S.A.U .- Approfondimenti applicativi L.R. 11/2004 – artt. 15 e 16 – Copianificazione”: … - …Il P.A.T. quantifica la S.A.U. trasformabile mentre il P.I. individua le aree trasformabili. In sostanza il disposto della lettera f) dell’art. 13 è un comando al P.I. che non ha effetti sul P.A.T. - ..La S.A.U. trasformabile non è un dato progettuale ma un limite - …La determinazione della S.A.U. va fatta sulla base dei dati al P.I. contenuti nel quadro conoscitivo e riferita allo stato di fatto a prescindere dalle destinazioni e classificazioni di P.R.G. - …Per calcolare la S.A.U. comunale va considerato l’effettivo uso del suolo - …La percentuale di SAU trasformabile è un limite alla trasformabilità di zone E vigenti, con caratteristiche di S.A.U. - Il territorio agricolo non classificabile come S.A.U. non incontra limiti alla trasformabilità. …” Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 16 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 4.3 Calcolo della S.A.U. trasformabile Secondo la Dgr 3650/2008 la situazione del Comune di San Martino Buon Albergo può essere così riassunta: STC (mq) 34.968.706,17 SAU (mq) 24.514.302,00 SAU/STC 70,10 Limite medio regionale comune di pianura: 61,3% Rapporto SAU/STC comunale >61,3% Trasformabilità SAU in PAT: < 1,3% Limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione non agricola: SAU (mq) x indice regionale di riferimento (1,3%) = 24.514.302,00 mq x 1,3% = mq 318.686 pari a 31,87 ha Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 17 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 5 CONFRONTO CON I DATI ISTAT ANNO 2000 Nel 2000 si è svolto il 5° Censimento generale dell’Agricoltura da cui la Regione del Veneto, negli atti d’indirizzo alla LR 11/2004, si è rifatta per la definizione delle diverse categorie di utilizzazione del territorio per arrivare alla determinazione della S.A.U. nella stesura dei Piani di Assetto del Territorio (art. 50 – lettera c - S.A.U. L.R. 11/2004). Secondo i dati elaborati dal Censimento la S.A.U. del Comune di San Martino Buon A risulta essere pari a 1.718,53 ha. La differenza tra i valori delle due S.A.U. risulta legata sostanzialmente alla modalità di calcolo e alle tipologie colturali considerate per il calcolo della SAU. Il dato ISTAT prevedeva una schedatura cartacea delle superfici dichiarate dai singoli proprietari mentre il dato utilizzato ai fini del calcolo della S.A.U. per il PAT comunale ha previsto la delimitazione cartografica della S.A.U. con relativa restituzione ed elaborazione del dato tramite GIS. Pertanto partendo da due metodiche di calcolo diverse si possono riscontrare facilmente differenze di calcolo. La distribuzione della SAU calcolata con i dati censimento ISTAT 2000 è quantificata nella tabella sotto riportata: S.A.U. ISTAT 2000 (ha) 1.718,53 Seminativi (ha) 784,00 Coltivazioni legnose (ha) 766,65 Orti familiari (ha) 2,92 Prati permanenti e pascoli (ha) 164,96 Di seguito si riporta graficamente l’elaborazione della S.A.U. in riferimento ai dati contenuti nel Censimento ISTAT del 2000. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 18 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica SAU distribuzione dati ISTAT 2000 Orti familiari 0,2% Prati permanenti e pascoli 9,6% Seminativi 45,6% Seminativi Coltivazioni legnose Orti familiari Prati permanenti e pascoli Coltivazioni legnose 44,6% Figura 3 - Censimento Agricoltura 2000 – dati utilizzati per calcolo SAU. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 19 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 6 SAU COMUNALE: MODALITÀ DI CALCOLO ED ELABORAZIONE DATI PAT 2007 – DGR N. 3178 DEL 2004 Per confronto con la situazione attuale si riporta il dato ottenuto dagli studi specialistici condotti dalla scrivente nel 2007. Secondo quanto riportato dalla normativa regionale "...al fine quindi di definire le modalità di calcolo dalla SAU trasformabile in destinazioni non agricole, così come previsto dall' art. 50, comma1, lett.c), deve essere assunto quale dato di riferimento l'indice medio di trasformabilità del suolo negli ultimi dieci anni determinato dal rapporto complessivo medio per l'intera Regione Veneto tra SAU/STC..." Seguendo la metodologia regionale si è pertanto ottenuto quanto di seguito esposto. Utilizzazioni del suolo incluse nel calcolo della SAU comunale Area (mq) seminativi colture protette oliveti vigneti frutteti prati arborati mosaico colturale 12 785 950,00 56 842,00 519 300,00 3 098 933,00 3 492 953,00 1 961 985,00 2 928 567,00 TOTALE 1 (mq) 24 844 530,00 TOTALE 2 (mq) TOTALE 3 (mq) (tot 1+ tot 2) della superficie comunale risultante dai calcoli dei dati informatizzati Utilizzazioni del suolo escluse dal calcolo della SAU comunale aree boscate nuclei boscati incolti aree verdi acqua zone golenali aree di cava urbano Area (mq) 2 140 539,00 248 562,00 110 749,00 86 886,00 718 946,00 283 871,00 488 548,00 5 815 144,00 9 893 245,00 34 737 775,00 STC (mq) 34 870 000,00 SAU (mq) 24 844 155,00 SAU/STC 71,25% Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 20 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Limite medio regionale comune di pianura: 61,3% Rapporto SAU/STC comunale >61,3% Trasformabilità SAU in PAT: < 1,3% Limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione non agricola: SAU (mq) x indice regionale di riferimento (1,3%) = 24.844.155,00 mq x 1,3% = mq 322 974,00 pari a 32,30 ha Nel grafico seguente si riporta la ripartizione dell'uso del suolo a scala comunale, mentre il grafico successivo riporta la ripartizione colturale sulla base della S.A.U. Figura 4 - Ripartizione dell'uso del suolo a scala comunale – dati PAT 2007. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 21 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Figura 5 - Ripartizione della SAU comunale – dati PAT 2007. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 22 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Figura 6 - SAU comunale - dati PAT 2007. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 23 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 7 LE PROBLEMATICHE DELLA BONIFICA IDRAULICA Per quanto concerne le problematiche di aree esondabili e/o soggette a ristagno idrico si rimanda alle tavole di analisi degli studi geologici redatte per il presente PAT. Si ricorda solo che nella zona a sud, ricca di frutteti, sono presenti sistemi di irrigazione a pioggia oltre alla presenza del canale Sava, di proprietà Enel, da cui si ricava acqua a scopo irriguo. Di seguito si riportano alcune immagini. Figura 7 – Fiume Antanello con frutteti riparati da reti antigrandine – luglio 2009 Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 24 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Figura 8 – Canale Sava – luglio 2009 Figura 9 – Zona agricola attorno al Canale Sava – luglio 2009 Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 25 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Figura 10 – Adige in piena – luglio 2009 – confine comunale Sud Figura 11 - Adige in piena – luglio 2009 – confine comunale Sud Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 26 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 7.1 Shape file: b0304011_AgricDeb (aree soggette a frequenti e persistenti allagamenti) Secondo gli Atti d’Indirizzo “in tali aree ricadono gli ambiti agricoli per i quali è stata accertata una situazione di carenza nella rete idraulica pubblica e privata, o la mancanza di opere di difesa (argini, scolamtori di piena, bacini di espansione, che ne comportano la frequente e spesso persistente presenza di allagamenti, con conseguenti danni alle produzioni, alle strutture fondiarie o alle abitazioni, o comunque forti limiti al loro utilizzo, tali da prevedere una specifica normativa.” Non si ritiene che pur essendo presenti aree soggette ad allagamenti nel territorio comunale, così come riportato negli studi geologici redatti per il presente PAT, tali aree possano rientrare nella definizione sopra riportata negli Atti d’Indirizzo. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 27 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 8 CARTA DEGLI ELEMENTI PRODUTTIVI STRUTTURALI 8.1 Shape file: c01016161_StrutProduttive Secondo quanto riportato negli Atti d’Indirizzo questa cartografia rappresenta e classifica le strutture agricolo produttive presenti nel territorio aperto. Gli allevamenti, distinti per tipologia, da rilevare sono quelli classificati intensivi ai sensi della DGR 3178/2004, lettera d) edificabilità zone agricole. Date le caratteristiche delle strutture produttive del territorio comunale questo tematismo è stato restituito dal punto di vista cartografico nella tavola “Ubicazioni degli allevamenti intensivi”. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 28 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 9 LE INVARIANTI DI NATURA AGRICOLO PRODUTTIVA 9.1 File b0205011_AgricoloA “Per invariante di natura agricolo produttiva si intende un ambito territoriale caratterizzato da aspetti vocazionali o strutturali che lo distinguono, la cui tutela e salvaguardia risultano fondamentali al mantenimento dei valori essenziali dello stesso. In tali territori non vanno previsti interventi di trasformazione se non per la loro conservazione, valorizzazione e tutela. Sono comunque consentiti gli interventi finalizzati allo sviluppo delle aziende agricole esistenti, da determinarsi con specifica normativa comunale. … Possono essere considerate invarianti, per esempio, gli ambiti a colture specializzate e a bosco, quelli di attività vivaistica, di vendita di prodotti tipici, di attività agrituristica, ecc. Costituiscono di norma invarianti consolidate le aree precedentemente classificate dal PRG come E1 e/o E2 speciale, in quanto ambiti di coltura/produzione agricola specializzata e/o di pregio ambientale”. Sulla base di quanto sopra citato sono state individuate tre ambiti nel territorio comunale che possono classificarsi come invariante di natura agricolo produttiva: 1. la zona del vigneto DOC Valpolicella ricadente nel territorio comunale 2. la zona del vigneto DOC Soave ricadente nel territorio comunale 3. la zona a sud del territorio comunale caratterizzata da colture agrarie legnose di estremo pregio (frutticoltura specializzata). 9.2 Le aree soggette a tutela nel settore agro-alimentare Si elencano di seguito le aree comunali interessate alla tutela di marchi comunitari per il settore agro –alimentare: Produzione IGT Denominazione veneto: tutto il territorio comunale – D.M. 27/06/2008 Denominazione provincia di Verona: tutto il territorio comunale – D.M. 27/06/2008 Denominazione Delle Venezie tutto il territorio comunale – D.M. 14/07/2000 Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 29 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Produzione DOC Arcole: parte del territorio comunale – D.M. 04/09/2000 Garda: parte del territorio comunale – D.M. 08/10/1996 Soave: parte del territorio comunale – D.M. 21/08/1968 Soave: parte del territorio comunale – D.M. 21/08/1968 Valpolicella: parte del territorio comunale – D.M. 27/12/1990 Soave Colli Scaligeri: parte del territorio comunale – D.M. 21/08/1968 Soave Superiore: parte del territorio comunale – D.M. 21/08/1968 Recioto di Soave: parte del territorio comunale – D.M. 07/05/1998 Produzione DOCG Recioto di Soave: parte del territorio comunale – D.M. 07/05/1998 Soave Superiore parte del territorio comunale – D.M. 21/08/1968 Produzione IGP “indica il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo alimentare: • originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese; • del quale una determinata qualità, la reputazione o altre caratteristiche possano essere attribuite all’origine geografica; • la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengano nell’area geografica determinata” Denominazione: Pesca di Verona tutto il territorio comunale – Reg. CE n.30 del 14/01/2010 Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 30 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Produzione DOP “indica il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo alimentare: • originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese; • la cui qualità o le cui caratteristiche siano dovute essenzialmente o esclusivamente all’ambiente geografico comprensivo dei fattori naturali ed umani; • la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengano nella zona geografica delimita” Denominazione: Formaggio Grana Padano tutto il territorio comunale – Reg. CE n.1107 del 12/06/1996 Denominazione: Formaggio Monte Veronese Zona collinare del territorio comunale – Reg. CE n.1107 del 12/06/1996 Denominazione: Olio Extra Vergine d'oliva - Veneto Valpolicella tutto il territorio comunale – Reg. CE n.2036 del 17/10/2001 Denominazione: Provolone Valpadana tutto il territorio comunale – Reg. CE n.1107 del 12/06/1996 9.3 Pesca di Verona IGP1 La zona di produzione della “Pesca di Verona” IGP è limitata alla provincia di Verona e in particolare comprende l’intero territorio dei comuni di Bussolengo, Buttapietra, Castel d’Azzano, Mozzecane, Pastrengo, Pescantina, Povegliano, S. Giovanni Lupatoto, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio, Villafranca, Castelnuovo del Garda, Lazise, Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Martino Buon Albergo, Verona, Zevio. Tale indicazione è riservata alle pesche a polpa bianca ed a polpa gialla ed alle nettarine a polpa gialla delle cultivar a maturazione precoce, media e tardiva appartenenti alla specie Persica vulgaris, Mill. 1 Sito Regione del Veneto Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 31 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Il colore dell’epidermide dei frutti è molto esteso e intenso, la polpa è consistente e succosa, di sapore caratteristico dovuto al giusto equilibrio fra grado zuccherino e acidità legato alla scarsa attività vegetativa delle piante ed al particolare clima. La zona di produzione individuata corrisponde ad un’area particolarmente vocata per la coltura della pesca, in quanto caratterizzata da un clima temperato dalla vicinanza del Lago di Garda e da un ambiente edifico ottimale. I peculiari elementi ambientali e climatici legati indissolubilmente alla tradizionale e secolare opera dell’uomo hanno contribuito a conferire alla “Pesca di Verona” caratteristiche organolettiche e qualitative uniche. La coltura del pesco nel veronese ha origini assai antiche: già Plinio in epoca romana riferiva nelle sue opere del “pomo della lanuggine” coltivato nella zona. Anche Andrea Mantenga nel ‘400 raffigurava le pesche nei suoi affreschi nella Basilica di San Zeno a Verona. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 32 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 10 LE INVARIANTI DI NATURA AMBIENTALE 10.1 File b0203011_AmbienteA La Tav. n. 2 “Carta delle Invarianti” individua tali elementi invarianti e alla quale si rimanda per la loro delimitazione. . Trattasi di elementi puntuali, lineari ed aerali specifici di un luogo o territorio, ove la tutela dei valori ambientali risulta finalizzata alla più generale conservazione degli elementi costitutivi del paesaggio naturale originario. . Le invarianti ambientali individuate nel territorio comunale, descritte nel dettaglio nel Rapporto ambientale per la VAS,al quale si rimanda per ulteriori dettagli, sono di natura areale e sono le seguenti: · La zona golenale del fiume Adige: trattasi di area di particolare interesse naturalistico in quanto parte del sistema perifluviale atesino, già oggetto di tutela comunitaria. Gli elementi da far oggetto di particolare tutela e, ove ritenuto necessario dalle Autorità competenti in materia ambientale, di restauro e/o integrazione, sono la vegetazione riparia arboreo-arbustiva nelle sue componenti autoctone e la zona golenale da mantenere per quanto possibile priva di colture anche in funzione della sua capacità depurativa nei confronti del sistema idrico fluviale; · L’ambito fluviale del Fibbio (di cui si tutela una fascia perifluviale di 15 m) e dell’Antanello (di cui si tutela una fascia perifluviale di 10 m) costituiscono nel sistema ambientale locale elementi di notevole valore naturalistico, sia per specifici elementi di naturalità residua, sia per l’importante ruolo di mitigazione ambientale che essi svolgono nel sistema antropizzato in cui sono inseriti; · Le risorgive di terrazzo rappresentano biotopi di particolare valore e rarità nel sistema planiziale padano. Esse comprendono habitat faunistici e floristici di pregio la cui descrizione è contenuta nel Rapporto ambientale per la VAS. Oltre alla tutela dello specchio d’acqua, si mantiene una fascia di rispetto di 20 m attorno alla testa di ciascuna risorgiva ed una fascia di rispetto corrispondente alla classe di vulnerabilità 1 individuata nella Carta Idrogeologica per la serie di risorgive costituenti un sistema continuo e comprese tra i fiumi Fibbio e Antanello; · La tenuta Musella per la quale oltre a rimandare a quanto espressamente indicato nel vincolo monumentale dell'area, si rimarcano i valori naturalistici oggetto di specifiche ricerche scientifiche i cui risultati principali sono illustrati nel rapporto ambientale per la VAS; Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 33 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica · Il Bosco della Fratta, già oggetto di direttive di tutela nella pianificazione provinciale, è un’area boscata insediata su substrato basaltico, e costituita da un querceto mesofilo di grande valore e rarità nel contesto collinare veronese. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 34 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 11 IL PAESAGGIO DI SAN MARTINO BUON ALBERGO 11.1 File c0704011_PaesaggioA La finalità di questa cartografia è di poter fornire una rappresentazione e classificazione degli elementi che caratterizzano il paesaggio del territorio comunale. I tipi di paesaggio che sono stati individuati vengono di seguito riportati: PAESAGGIO DELLA ZONA COLLINARE Paesaggio caratterizzato da una prevalente componente boschiva. Le colture presenti (oliveti, vigneti, frutteti, prati) sono su piccoli appezzamenti alternati a elementi naturali. Si forma pertanto un ecomosaico colturale, talvolta difficilmente cartografabile nei singoli elementi compositivi. PAESAGGIO DEI VIGNETI DELLA VAL MARCELLISE Paesaggio della Val Marcellise caratterizzato dalla presenza della coltura della vite. PAESAGGIO AGRARIO FRAMMISTO A ZONE FORTEMENTE URBANIZZATE Paesaggio caratterizzante soprattutto la zona pianeggiante ad ovest del territorio comunale dove la componente urbana si alterna ad appezzamenti di colture annuali in rotazione. PAESAGGIO DEL FONDOVALLE FRAMMISTO ALLA COLTURA DELLA VITE Paesaggio caratterizzante soprattutto il fondovalle ad est del territorio comunale dove le colture annuali in rotazione sono alternate alla coltura della vite. PAESAGGIO DELLE RISORGIVE E DEL TERRAZZO FLUVIOGLACIALE Paesaggio caratterizzato da colture di seminativi e da elementi di pregio sia dal punto di vista ambientale, il sistema delle risorgive, sia dal punto di vista geomorfologico, il terrazzo fluvioglaciale. PAESAGGIO DEGLI ALBERI DA FRUTTO Paesaggio che caratterizza la zona meridionale del territorio comunale. L'elemento principale sono gli alberi da frutto che si alternano ad appezzamenti di colture annuali . PAESAGGIO FLUVIALE Paesaggio del fiume Adige e del canale Sava con relative zone golenali. PAESAGGIO URBANO Paesaggio a prevalente dominante costruita. Si sottolinea come la Carta delle Unità di Paesaggio del territorio comunale rappresenta solamente una lettura delle principali emergenze che caratterizzano il territorio. Essa non rappresenta pertanto una fonte di vincolo ma semplicemente un visione d'insieme Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 35 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica che può aiutare l'Amministrazione per valutare scelte d'intervento piuttosto che di cambio di destinazione d'uso del territorio. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 36 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 12 CENSIMENTO ALLEVAMENTI TERRITORIO COMUNALE ZOOTECNICI INTENSIVI DEL 12.1 Premessa Secondo quanto previsto dalla L.R. 11/204, art. 50, e dai relativi Atti d’Indirizzo lettera d – Edificabilità zone agricole – si è redatto un aggiornamento, nell’ambito dello studio agronomico per il PAT, della schedatura degli allevamenti zootecnici – intensivi ricadenti nel Comune di San Martino Buon Albergo. La base di partenza di questo aggiornamento è stata la schedatura degli allevamenti zootecnici classificati ai sensi della D.G.R. n° 7949 del 22/12/1989 “Delimitazione dei limiti di rispetto dei nuovi allevamenti zootecnici intensivi” redatta nel 2003 dallo Studio Benincà su incarico della Amministrazione comunale. Tale schedatura era già stata aggiornata secondo quanto riportato dalla L.R. 11/2004 nella prima redazione del Pat (anno 2007) anche con la schedatura dei nuovi allevamenti intensivi non compresi nella schedatura del 2003. Con questa nuova redazione si è provveduto a riclassificare e controllare quanto riportato nel PAT 2007, alla luce sia di eventuali modifiche normative sopravvenute sia di eventuali variazioni nello stato degli allevamenti presenti nell’archivio comunale. Di seguito si riportano le schede aggiornate con la indicazione delle distanze minime reciproche dalle zone agricole, dalle residenze civili sparse e dalle residenze civili concentrate (centri abitati). Nelle note delle singole schede vengono riportati la classe ed il punteggio dell’allevamento secondo la precedente normativa (censimento 2003), che rappresenta il lavoro di base per la consultazione da parte degli uffici comunali, al fine di poter fare un confronto dell’eventuale variazione della situazione rispetto alla normativa attuale. 12.2 Metodologia di lavoro Secondo quanto previsto dalla normativa vigente compito del PAT è l’individuazione della sola localizzazione degli allevamenti definiti intensivi e dunque non si indica nessuna destinazione futura, né ambito di pertinenza, né limite fisico alla nuova edificazione. Sarà compito poi del P.I. individuare gli ambiti degli allevamenti zootecnici esistenti, aggiornando il censimento sulla base di un’indagine e schedatura puntuale con distinzione della tipologia di allevamento. Infatti all’art. 43 L.R. 11/2004 si legge: “2. Il Piano degli interventi (PI) individua: a) gli ambiti delle aziende agricole esistenti b) …” Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 37 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Dato il continuo divenire della situazione degli allevamenti con il presente lavoro si forniscono delle indicazioni delle zone di rispetto di larga massima perché da una parte la situazione è aggiornata al censimento del 2003 e dall’altra le singole fasce di rispetto andranno ricalcolate al momento dei singoli interventi sulla base della situazione dell’allevamento che si presenta in quel momento: dismissione dell’allevamento, aumento della quantità di capi allevati, passaggio a struttura agricola produttiva ... Nell’elaborato 1 delle tavole di Progetto ”Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale“ vengono quindi indicate le ubicazioni degli allevamenti intensivi presenti nel territorio comunale come elemento generatore di fascia di rispetto ma non le relative fasce di rispetto che si trovano esclusivamente in allegato alla presente relazione. Per quanto concerne i dettagli della metodologia di calcolo utilizzata nella presente schedatura, si rimanda a quanto contenuto negli Atti d’Indirizzo alla lettera d) – Edificabilità zone agricole, di seguito riportato: “…La previgente normativa in materia di distanze degli allevamenti dagli insediamenti civili (DGR n. 7949/1989) era stata adottata allo scopo di evitare l’insorgere, sul territorio ed in particolare di centri abitati, di problemi di ordine ambientale a seguito della realizzazione di nuovi insediamenti zootecnici intensivi. Per la definizione di allevamenti zootecnici intensivi, ai soli fini dell’applicazione della normativa in argomento, erano stati considerati il criterio della connessione funzionale con il fondo in coltivazione e le dimensioni assolute dell’allevamento .. …L’art. 44 della legge regionale n. 11/04 conferma la distinzione tra gli allevamenti in connessione funzionale con il fondo, definiti come strutture agricolo produttive destinate ad allevamento, e quelli privi di tale connessione funzionale, rubricati come allevamenti zootecnici intensivi. In particolare l’art. 50, comma 1, lettera d, punto 5 prevede che vengano indicate le modalità di realizzazione degli allevamenti zootecnici intensivi e la definizione delle distanza sulla base del tipo e dimensione dell’allevamento rispetto alla qualità e quantità di inquinante prodotto…” Al fine di correlare la determinazione delle distanze reciproche al concetto di inquinamento potenziale, vengono preliminarmente definite tre classi funzionali (in termini di carico zootecnico) che tengono in debito conto sia della specie allevata che del tipo di produzione ottenuta. La seguente tabella comprende solo le situazioni che si ritrovano a livello comunale. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 38 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Tabella: suddivisione in classi dimensionali degli insediamenti zootecnici in funzione delle dimensioni e dell’inquinamento potenziale (aggiornata secondo Dgr 3811 del 09/12/2009) Classe 1 Classe 2 Allevamento (…) Galline ovaiole Avicoli da carne Tacchini o anatre da carne Conigli Allevamento (…) Bovini Galline ovaiole Avicoli da carne Tacchini o anatre da carne Classe 3 Allevamento (…) Galline ovaiole Avicoli da carne Tacchini o anatre da carne Peso vivo medio inferiore a 30 tonnellate 25 tonnellate 20 tonnellate 20 tonnellate Peso vivo medio a da 90 a 360 tonnellate da 30 a 120 tonnellate 25 a 100 tonnellate 20 a 80 tonnellate Peso vivo medio superiore a 120 tonnellate 100 tonnellate 80 tonnellate Sulla base delle classe numeriche sopra riportate si definiscono le seguenti distanze minime dai confini di proprietà. Tabella: Distanze minime dai confini di proprietà degli insediamenti zootecnici suddivisi per le diverse classi numeriche Classe numerica Distanza (m) 1 15 2 20 3 30 Ai fini della definizione delle distanze reciproche dalle civili abitazioni viene attribuito un punteggio sulla base delle seguenti variabili: a) tipologia dell’ambiente di stabulazione e del sistema di pulizia (max 40 punti) b) sistema di ventilazione (max 30 punti) c) sistema stoccaggio e trattamento delle deiezioni (max 30 punti) Si riportano le caratteristiche degli allevamenti ricadenti in comune di San Martino ed utilizzate ai fini della schedatura. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 39 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica a) Tipologia dell’ambiente di stabulazione e del sistema di pulizia (…) Allevamenti bovini e bufalini Punti 0: stabulazione su lettiera Punti 10: grigliato con ricircolo di deiezione deodorizzate; pulizia meccanica; Punti 20: grigliato con pulizia per tracimazione con ricircolo di deiezioni non deodorizzate Punti 30: pulizia delle corsie con vasche a ribaltamento Allevamenti di galline ovaiole: Punti 10: allevamento in batteria con pre – essiccazione della pollina e tunnel esterno di essiccazione; Punti 20: allevamento in batteria “a due piani”; allevamento con galline libere “a terra” e “all’aperto”; Punti 30: allevamento in batteria con pre – essiccazione pollina sui nastri. Allevamenti di avicoli da carne allevati a terra (così come modificata con Dgr 3811 del 09/12/2009) Punti 20 Allevamenti di conigli: Punti 10: con accumulo esterno ed allontanamento giornaliero delle deiezioni; Punti 30: con accumulo interno e rimozione a fine ciclo delle deiezioni. b) Sistema di ventilazione (così come modificata con Dgr 3811 del 09/12/2009) Punti 0: ventilazione naturale; movimentatori d’aria interni; Punti 10: ventilazione forzata positiva (in compressione); Punti 20: ventilazione forzata negativa in depressione longitudinale frazionata; Punti 30: ventilazione forzata negativa in depressione longitudinale concentrata. Nel caso di ventilazione forzata negativa, l’adozione di filtri abbattitori di odori all’uscita dell’impianto di ventilazione comportano il dimezzamento del punteggio. c) Sistema di stoccaggio e trattamento delle deiezioni Punti 0: vasche scoperte e concimaie chiuse; impianti di digestione anaerobica Punti 10: concimaie scoperte; Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 40 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Punti 20: vasche scoperte. Punti 30: vasche con deodorizzazione aerobica e impianti di depurazione Sulla base del punteggio risultante e della classe di appartenenza dell’allevamento si arriva a definire le seguenti distanze minime evidenziate nelle sottostanti 3 tabelle. Tabella: Distanze minime reciproche degli insediamenti zootecnici dai limiti della zona agricola (valori espressi in metri) Punteggio 0 – 30 31 – 60 61 - 100 1 100 150 200 Classe dimensionale 2 200 300 400 3 300 500 700 Tabella: Distanze minime tra gli insediamenti zootecnici e residenze civile sparse (valori espressi in metri) Punteggio 0 – 30 31 – 60 61 - 100 1 50 75 100 Classe dimensionale 2 100 150 200 3 150 200 250 Tabella: Distanze minime reciproche tra insediamenti zootecnici e residenze civili concentrate (valori espressi in metri) Punteggio 0 – 30 31 – 60 61 - 100 1 100 150 200 Classe dimensionale 2 200 250 300 3 300 400 500 Si ricorda che per la redazione del PAT nel 2007 la situazione era la seguente: • l’aggiornamento della schedatura degli allevamenti era stato fatto per tutti quelli analizzati nel 2003, 4 dei quali non erano stati considerati intensivi (codici schede 2, 3, 9, 15) e quindi non erano stati riportati come ubicazioni ma solo come scheda cartacea. • Complessivamente gli allevamenti considerati intensivi e ricadenti nel territorio comunale erano 31. • Gli allevamenti schedati nel 2003 risultavano 35 così suddivisi: 31 intensivi e 4 definiti “civili” (SCHEDE NUMERO 2,3,9,15). Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 41 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica • A questi allevamenti schedati nel 2003 si erano aggiunti con l’analisi agronomica condotta nel 2007 altri due nuovi allevamenti intensivi non presenti nella schedatura del 2003 (codice schede 36 e 37). • Inoltre 2 allevamenti schedati nel 2003 erano stati nel frattempo dismessi alla data del 2007 (codici schede: 17, 18). Pertanto di questi si era riportata solo la scheda cartacea per confronto ma non in termini di ubicazione degli stessi. • Il numero degli allevamenti intensivi presenti nel territorio comunale nello studio agronomico per il PAT del 2007 era quindi complessivamente 35. Si ricorda che per comodità di utilizzo da parte degli Uffici Comunali competenti i Codici delle schede degli allevamenti sono sempre rimasti gli stessi a partire dal codice utilizzato per la schedatura del 2003 e la situazione è stata a mano a mano aggiornata con note a piè di pagina. Lo studio degli allevamenti intensivi condotto per il Pat del 2007 ha rappresentato la base di partenza per la sua revisione – aggiornamento nel presente lavoro. La situazione in fase di revisione del Pat (2009) viene di seguito riassunta. • L’allevamento con codice scheda 29 è estinto, quindi è stato tolto come ubicazione di allevamento intensivo ma rimane la scheda con relativa notazione. • Si sono aggiunti altri due allevamenti intensivi (codice scheda 38 e 39) quindi sono stati inseriti sia nelle ubicazioni che nello schedario. • Il totale delle schede presenti in anagrafica sono 42 • Il totale degli allevamenti intensivi presenti sono 36 – aggiornamento revisione PAT 2009. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 42 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 12.3 Confronto con la precedente normativa Quello che è cambiato sostanzialmente con la legge regionale 11/2004 sono soprattutto i criteri per la definizione delle classi degli allevamenti e le caratteristiche degli allevamenti per definire i singoli punteggi. Sono rimaste invece invariate le distanza minime degli allevamenti dalle zone agricole, dalle residenze civili sparse e concentrate. A titolo di confronto si riporta la tabella di classificazione numerica degli allevamenti secondo la DGR 7949 del 22/12/1989, solo per le tipologie di allevamenti esistenti nel territorio comunale: (…) Classe 2: (…) allevamenti di galline ovaiole con meno di 75.000 capi allevamenti di polli da carne con meno di 15.000 capi allevamenti di tacchini con meno di 5.000 capi allevamenti di conigli con meno di 2.500 capi Classe 3 allevamenti con numero di animali superiore a quello della classe 2 Come si può vedere anche nelle schede allegate, secondo le nuova normativa molti allevamenti rientrano nella classe inferiore, in certi casi addirittura lo spostamento risulta essere di due classi. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 43 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 12.4 Il Censimento degli allevamenti zootecnici – i dati forniti dal Servizio Veterinario Azienda – ULSS 20 - Verona Il Servizio Sanità Animali – Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni ZootecnicheULSS 20 Verona - di Verona gestisce i dati relativi agli allevamenti presenti nel territorio comunale in collegamento con la banca dati regionale. A seguito della richiesta dell’Amministrazione comunale (prot. n° 13606 del 29/06/2009) di acquisire i dati in loro possesso, il Servizio Veterinario ha fornito un file in formato .xls mezzo posta elettronica il 10/07/2009 estratto dalla banca dati regionale contenente il censimento di tutti gli allevamenti ricadenti in comune di San Martino Buon Albergo. Il file non conteneva le ubicazioni georeferenziate degli allevamenti ma solo l’indicazione della sede dell'allevamento e del proprietario con relativi l’indirizzi. Tale elenco viene di seguito riportato in allegato alla presente relazione. La schedatura fornita dal Servizio Veterinario è quanto mai ampia e completa e rappresenta un utilissimo materiale di consultazione per l’Amministrazione Comunale. Si tenga presente che i codici identificativi delle aziende sono gli stessi di quelli presenti nella banca dati degli allevamenti su base regionale, comprensiva dell’ubicazione georeferenziata, che è gestita dal Centro Regionale Epidemiologia Veterinaria - CREV. Questo rappresenta un indubbio vantaggio perché permette il confronto tra i dati acquisiti dai diversi Enti. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 44 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 12.5 L'applicazione delle distanze minime reciproche Negli Atti di Indirizzo della Legge 11/2004 alle lettera d “Edificabilità in zona agricola” si evidenzia: “In ottemperanza a quanto previsto dalla legge si indicano di seguito i criteri per la realizzazione degli allevamenti zootecnici intensivi in relazione alle tipologie costruttive e alla qualità e quantità di inquinamento potenziale definendo le distanza reciproche dai limiti delle zone non agricole, dai confini di proprietà e dalle abitazioni non aziendali. Nel contempo si reputa necessario disporre l'applicazione delle distanze minime reciproche - analogamente a quanto precedentemente disposto dalla citata D.G.R. n. 7949/41989 – anche agli allevamenti annoverati quali “strutture agricolo produttive “ nel caso in cui superino un determinato carico zootecnico. La presente normativa si applica ai nuovi allevamenti nonché agli ampliamenti di centri zootecnici pre–esistenti per i quali sia previsto un aumento del numero dei capi allevati nei limiti e con le specificazioni sotto indicate. Non si applica, invece, per la costruzione di edifici funzionali ad allevamenti esistenti, ma diversi da quelli destinati alla stabulazione degli animali, con esclusione delle vasche scoperte e delle concimaie aperte. In particolare le distanze di cui al presente provvedimento riguardano (cfr. le figure seguenti): i nuovi allevamenti zootecnico-intensivo, ovvero gli allevamenti che non soddisfano i requisiti del nesso funzionale con l'azienda agricola, come definiti dal provvedimento adottato dalla Giunta Regionale ai sensi del punto 3, lett. d, comma1, art.50 della legge regionale n. 11/04; i nuovi allevamenti agricolo – produttivi che pur rispettando i requisiti di nesso funzionale di cui al punto precedente, superano in ambito aziendale il peso vivo medio riportato per ciascuna tipologia d'allevamento, in tabella 1, come limite superiore della classe 1; gli ampliamenti di centri zootecnici pre-esistenti per i quali l'aumento del numero dei capi allevati comporta la perdita dei requisiti del nesso funzionale con l'azienda agricola; gli ampliamenti di centri zootecnici pre–esistenti per i quali l'aumento del numero dei capi allevati comporta il superamento in ambito aziendale del peso vivo medio riportato per ciascuna tipologia di allevamento, in tabella 1 come limite superiore della classe 1. ... 7. In analogia con quanto previsto dalla disciplina regionale in materia di VIA, il primo ampliamento di centri zootecnici già esistenti, qualora comporti un aumento del Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 45 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica numero di capi allevabili inferiore al 25 % dell'esistente, non determina l'inserimento ex novo in classe dimensionale 1, ovvero il passaggio alla classe superiore. (così come modificata con Dgr 3811 del 09/12/2009). 7 bis: I Comuni potranno concorrere alla spesa sostenuta dagli allevamenti esistenti per la realizzazione di interventi di riqualificazione impiantistica, attuati con l’adozione delle “migliori tecniche disponibili”, al fine di migliorare l’inserimento nel territorio degli allevamenti zootecnici e ridurne l’impatto ambientale , con riferimento anche all’abbattitori di odori. (così come modificata con Dgr 3811 del 09/12/2009). 8. In occasione della realizzazione di nuovi insediamenti residenziali, ivi comprese le aree di espansione edilizia, vanno rispettate le suddette distanze reciproche qualora sia già in presenza di un insediamento zootecnico. 9. In deroga a quanto previsto al precedente punto 8, sono ammessi solamente gli interventi di ampliamento sugli edifici esistenti, quelli su lotti posti all'interno di un centro storico o di un insediamento esistente , nonché quelli nel caso in cui tra allevamento e aree di espansione di edilizia sia interposto anche parzialmente un centro storico o un insediamento residenziale. (così come modificata con Dgr 3811 del 09/12/2009). ...” Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 46 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 47 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica N.B: La nota allo schema precedente va così integrata: “Applicabilità della normativa delle distanze negli ampliamenti di allevamenti esistenti fatta salva la deroga di cui al punto 7” (così come modificata con Dgr 3811 del 09/12/2009) Si ricorda che la Dgr 3650 del 25/11/2008 contiene anche la sotto riportata integrazione per quanto riguarda l’applicazione delle distanze minime reciproche da allevamenti zootecnici intensivi. … La Seconda Commissione Consiliare ha ritenuto infine opportuno modificare gli Atti d’indirizzo ai sensi dell’art. 50 della legeg regionale 23 aprile 2004, n.11 “Norme per il governo del territorio”. Di cui ala DGR n. 3178 del 8 ottobre 2004, Lettera d) Edificabilità zone agricole per meglio precisare la definizione della distanze minime dei nuovi allevamenti dalle zone non agricole, riprendendo sostanzialmente la DGR 7949 del 22/12/19889, che escludeva dal rispetto di tali distanze le zone D (produttive). Considerata l’ampia gamma di destinazioni possibili nelle zone D, si è ritenuto peraltro di privilegiare la definizione di insediamento da quella di “zona” specificando puntualmente la tipologia degli insediamenti da escludere dai predetti limiti. Pertanto : .. in ottemperanza a quanto previsto dalla legge, si indicano i criteri per la realizzazione degli allevamenti zootecnici intensivi in relazione alle tipologie costruttive e alla qualità e quantità di inquinamento potenziale definendo le distanze reciproche dai limiti delle zone non agricole ad esclusione degli insediamenti produttivi (artigianali ed industriali). Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 48 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica 12.6 La Direttiva Nitrati La pratica della fertilizzazione dei terreni agricoli, effettuata attraverso lo spandimento degli effluenti provenienti dalle aziende zootecniche e delle piccole aziende agroalimentari, è oggetto di una specifica regolamentazione volta a salvaguardare le acque sotterranee e superficiali dall’inquinamento causato, in primo luogo, dai nitrati presenti nei reflui. La direttiva comunitaria 91/676/CEE ha dettato i principi fondamentali a cui si è uniformata la successiva normativa nazionale, ovvero il decreto legislativo 152/1999, il decreto legislativo 152/2006 e il decreto ministeriale 7 aprile 2006. La direttiva comunitaria ha previsto: una designazione di “Zone Vulnerabili da Nitrati” di origine agricola (ZVN)”, nelle quali vi è il divieto di spargimento dei reflui degli allevamenti e di quelli provenienti dalle piccole aziende agroalimentari, fino un limite massimo annuo di 170 kg di azoto per ettaro; la regolamentazione dell’utilizzazione agronomica dei reflui con definizione dei “Programmi d’Azione”, che stabiliscono le modalità con cui possono essere effettuati tali spandimenti. La designazione delle ZVN del Veneto è stata effettuata deliberazione del Consiglio regionale n. 62 del 17 maggio 2006. Il DM 7.4.2006, inoltre, ha definito i criteri generali e le norme tecniche sulla base dei quali le Regioni elaborano i “Programmi d’Azione” per le Zone Vulnerabili ai Nitrati. La Giunta regionale del Veneto, con la DGR 7 agosto 2006, n. 2495 – “Recepimento regionale del DM 7 aprile 2006. Programma d’azione per le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola del Veneto”, ha regolamentato le attività di spandimento dei reflui sia per le zone vulnerabili che per le rimanenti aree agricole del Veneto. Con la DGR 7 agosto 2007, n. 2439, è stato completato il quadro disciplinare della Regione del Veneto per il pieno rispetto degli obblighi fissati dal D. M. 7 aprile 2006. Le disposizioni che regolamentano l’utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici, delle acque reflue e dei concimi azotati e ammendanti organici nelle zone designate vulnerabili da nitrati di origine agricola e sono volte in particolare a: a) proteggere e risanare le zone vulnerabili dall’inquinamento provocato da nitrati di origine agricola; Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 49 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica b) limitare l’applicazione al suolo dei fertilizzanti azotati sulla base dell’equilibrio tra il fabbisogno prevedibile di azoto delle colture e l'apporto alle colture di azoto proveniente dal suolo e dalla fertilizzazione, in coerenza anche con il CBPA di cui all’articolo 19 del decreto legislativo n. 152 del 1999; ♦ promuovere strategie di gestione integrata degli effluenti zootecnici per il riequilibrio del rapporto agricoltura-ambiente, tra cui l’adozione di modalità di allevamento e di alimentazione degli animali finalizzate a contenere, già nella fase di produzione, le escrezioni di azoto. Oltre a prevedere la modulistica per la presentazione delle Comunicazioni e dei PUA e i criteri applicativi, gli allegati alla DGR n. 2439/2007 definiscono gli ulteriori impegni a cui sono tenuti gli agricoltori per il rispetto della Direttiva Nitrati. Inoltre alle aziende zootecniche sono imposte adeguamenti strutturali delle aziende strutture di stoccaggio dei reflui. Con il decreto del Dirigente regionale della Direzione Agroambiente e Servizi per l’Agricoltura 21 aprile 2008, n. 134 si precisa, tra l’altro: - la definizione di “piccoli allevamenti di tipo familiare”, di cui alla lettera q), comma 1 dell’articolo 2 della DGR 7 agosto 2006, n. 2495; - i criteri da rispettare, relativamente agli stoccaggi degli effluenti zootecnici, dei “piccoli allevamenti di tipo familiare”; - le condizioni riguardanti la modalità di allevamento allo stato “semibrado”; - le specifiche tecniche che individuano la superficie minima del 20% della SAU aziendale che permette la riduzione delle dimensioni degli stoccaggi (in zona vulnerabile), ai sensi dell’articolo 24, comma 4, del DM 7 aprile 2006; - la definizione, anche ai fini urbanistici, di “vasca o concimaia coperta o chiusa”. Pertanto secondo la legislazione vigente i comuni ricadenti nelle zone vulnerabili all'inquinamento da nitrati di origine agricola individuati in un primo momento nella deliberazione del Consiglio Regionale n. 62 del 2006 sono stati aggiornati il 19/09/2007. Il Comune di San Martino Buon Albergo ricade per l’intera superficie comunale tra le zone classificate come vulnerabili all'inquinamento da nitrati di origine agricola. Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 50 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Alla luce delle indicazioni comunitarie e regionali in materia, rimandando al P.I. quanto di competenza per una individuazione ed aggiornamento puntuale degli allevamenti zootecnici esistenti, i soggetti produttori e/o utilizzatori degli effluenti di allevamento e di talune acque reflue aziendali devono tener presente che il territorio comunale è stato incluso totalmente nelle zone vulnerabili all'inquinamento da nitrati di origine agricola. Padova luglio 2010 Dott. Agr Bruna Basso Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 51 Comune di San Martino Buon Albergo (VR) – PAT Relazione agronomica Allegati Schede allevamenti comunali fornite ULSS 20 Verona Studio Tecnico Zangheri & Basso – Via Tripoli, 2- 35141 Padova 52 AZ-ULSS Allevamenti di Bovini da carne Comune: SAN MARTINO BUON ALBERGO Codice 317 073VR023 073VR039 073VR042 073VR058 073VR058 073VR058 073VR058 073VR133 073VR138 073VR176 073VR216 Comune SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO Via Nome Rag.Soc. Capacità potenziale COETTA BALTIERI MARINO 20 GIARON 1 SOC. AGR. CASTEGINI GRAZIANO E MATTEO SS 269 DISCIPLINA 11 MERZARI ALBINO 9 CA' VECCHIA CASTELLI GIOVANNI 230 CA' VECCHIA COMPRI CARLO 230 CA' VECCHIA CASTELLI GIOVANNI 150 CA' VECCHIA CASTELLI GIOVANNI 260 GIARON, 14 CASSINI PAOLO 10 GIARON 10 CASTEGINI GIANNINO 58 CAMPALTO, 4 BONOMI PAOLO 540 LOC. SUSENE - VIA CAO DI SOPRA, 28 DE BONI ROBERTO PAOLO 1 AZ-ULSS Allevamenti di bovini da riproduzione Comune: SAN MARTINO BUON ALBERGO Codice 317 Comune 073VR006 SAN MARTINO B. A. Via LOC. TORCOLO, 2 073VR013 SAN MARTINO B. A. FENIL DELLE CAVALLE N. 2 Nome Rag.Soc. SOC. AGR. PISANI MARINO, GIUSEPPE, GABRIELE LUIGI, SILVANO SOC. AGR. NORDERA F.LLI E FIGLI S.S. Capacità potenziale 98 665 073VR026 SAN MARTINO B. A. CA' MONTE, 2 MIGLIORINI ANTONIO LUIGI E CLAUDIO 64 073VR041 SAN MARTINO B. A. BONETTONE 1 SCANDOLA STEFANO E GIANNI S.S. 154 073VR045 SAN MARTINO B. A. CHIEVO, 3/A MERZARI ROBERTO 269 073VR050 SAN MARTINO B. A. ACQUA GROSSA 3 CASTELLETTI TIZIANO 181 073VR065 SAN MARTINO B. A. DELLA POLVERIERA, 2 SCANDOLA OTELLO 172 073VR107 SAN MARTINO B. A. SPINETTA, 3 - FERRAZZE GUGOLE SERGIO E SILVANO 182 073VR151 SAN MARTINO B. A. CHIEVO, 3 MERZARI LUCIANO 245 073VR159 SAN MARTINO B. A. CA' DELL'AGLIO 12 CAMPARA UMBERTO 25 073VR162 SAN MARTINO B. A. CAMPALTO, 2 BONOMI MAURO 196 AZ-ULSS Allevamenti di avicoli Comune: SAN MARTINO BUON ALBERGO Codice 317 Comune Via Nome Rag.Soc. Specie allevata 073VR001 SAN MARTINO B A CA' DEL FERRO, 7 GRIGOLINI CARLO Gallus Gallus 65000 073VR007 SAN MARTINO B A SCIMMIA BERTAGNA ENZO E SAURO PAOLA Tacchini 9400 073VR008 SAN MARTINO B A BROLO CAMUZZINI BERTAGNA ENZO E SAURO PAOLA Tacchini 17600 073VR012 073VR014 SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A Gallus Gallus Gallus Gallus 25000 24000 073VR022 SAN MARTINO B A Tacchini 13000 073VR030 073VR033 073VR034 073VR040 073VR057 073VR059 073VR059 073VR059 073VR136 073VR166 073VR167 073VR170 073VR171 073VR173 073VR176 073VR178 073VR179 073VR184 073VR185 073VR186 073VR188 073VR190 073VR190 073VR190 073VR191 073VR193 073VR194 SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A SAN MARTINO B A Tacchini Tacchini Faraone 4400 4900 38000 Faraone Anatre Gallus Gallus Tacchini Gallus Gallus Gallus Gallus Gallus Gallus Tacchini Gallus Gallus Gallus Gallus Gallus Gallus Tacchini Gallus Gallus Gallus Gallus Tacchini Tacchini Tacchini Tacchini Tacchini Tacchini Gallus Gallus Tacchini Gallus Gallus 25660 20 20 20 5000 19000 14400 17000 50000 26000 21000 13700 77000 75000 4600 15704 20300 10000 10000 10000 38000 5000 80000 CA' BRUSA', 4 PANAROTTO AUGUSTO, GIUSEPPE E NAZZARENO CASINO, 2 PIMAZZONI GIUSEPPE ARCANDOLA SOC AGR AL MONTE DEI SANTI DI PANAROTTO MARCELLISE VITTORIO E FUSINA FABIANO SS ORTINI TAIOLI MARIO ORTI CALOI MAURIZIO GIARETTE 6 BONADIMAN TIZIANO COETTA, 9 AZ. AGR. ANDREETTA VALENTINO GIARON, 2 CASTEGINI SILVIO CASOTTON CALOINI CARMELA CASOTTON CALOINI CARMELA CASOTTON CALOINI CARMELA PIGNATTE 5 BONETTI LORENZO SERENA 67 CASSANDRINI FABIO ORTI CASTAGNA BRUNO CA' MARAGNI CREMA ANTONIO CA' DEL FERRO, 7 AZ. AGR. GRIGOLINI PIETRO CA' DEL GAL FLORIO DOMENICO CAMPALTO, 4 BONOMI PAOLO ACQUA GROSSA ULMI LUCA CORTE MARIONA 2/A S.S.A. GRIGOLINI AUGUSTO E FABIO FERRARESA SOC. AGR. AR.CA. DI MERCANTI SS PANTINA, 9 MIGLIORINI MARIO MONTE DEI SANTI, 1 MONTOLLI ROBERTO CORTE CA' NOVA, 1 MONTOLLI NICOLA BELLINI 12 FANCON GIOVANNI BELLINI 12 FANCON GIOVANNI BELLINI 12 FANCON GIOVANNI CAMPALTO, 18 PELLEGRINI BERNARDO PIGNATTE TAIOLI RINO E BIGHIGNOLI A. CAMPALTO BIONDANI ALESSANDRO Capacità potenziale AZ-ULSS Allevamenti di suini Comune: SAN MARTINO BUON ALBERGO Codice 317 073VR000 073VR000 073VR003 073VR004 073VR010 073VR040 073VR133 073VR138 073VR138 073VR174 073VR174 073VR213 Comune SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO Via Nome Rag.Soc. Capacità potenziale PANTINA PISANI FRANCESCO 1 PANTINA PISANI LORENZO 1 FORMIGHE' 1 BAZZOLI MARIA GRAZIA 1000 CORTE PANTINA, 17 POLI ALESSANDRO 1 PALU' SIGNORINI ALIDA 1 COETTA, 9 AZ. AGR. ANDREETTA VALENTINO 3 GIARON, 14 CASSINI PAOLO 2 GIARON 10 CASTEGINI GIANNINO 1 GIARON 10 CASTEGINI ANTONIO 1 FENILON PERTILE FRANCESCO 3 FENILON BORSARO ALBERTINA 2 BROLO CAMOZZINI, 29 ALDEGHERI LINO 10 AZ-ULSS Allevamenti di equini Comune: SAN MARTINO BUON ALBERGO Codice 317 Comune Via Nome Rag.Soc. AZ. AGR. ANDREETTA VALENTINO Capacita potenziale 073VR040 SAN MARTINO BUON ALBERGO COETTA, 9 073VR051 SAN MARTINO BUON ALBERGO LOC. MADONNINA, 3 TRICOMI ROSARIO 3 073VR061 SAN MARTINO BUON ALBERGO CENTEGNANO, 12 RIGODANZA MARIO 2 073VR191 SAN MARTINO BUON ALBERGO CAMPALTO, 18 CIRCOLO IPPICO CORTE PELLEGRINI 30 073VR191 SAN MARTINO BUON ALBERGO CAMPALTO, 18 A.S.E. "LA FENICE" 30 073VR194 SAN MARTINO BUON ALBERGO CAMPALTO BIONDANI ALESSANDRO 2 3 AZ-ULSS Allevamenti di conigli Comune: SAN MARTINO BUON ALBERGO Codice 317 Comune Via Nome Rag.Soc. Capacità potenziale 073VR035 SAN MARTINO BUON ALBERGO CA' DELL'AGLIO SOC. AGR. NORDERA F.LLI E FIGLI S.S. 38000 073VR059 SAN MARTINO BUON ALBERGO CASOTTON CALOINI CARMELA 20 073VR164 SAN MARTINO BUON ALBERGO CASE NUOVE, 3 CAMPEDELLI LUCIANO 4200 073VR168 SAN MARTINO BUON ALBERGO PANTINA, 33 CASTAGNINI ALESSANDRO 12000 AZ-ULSS Allevamenti di ovini Comune: SAN MARTINO BUON ALBERGO Codice 317 Comune Via Nome Rag.Soc. Capacita potenziale 073VR038 SAN MARTINO BUON ALBERGO CA' DELL'AGLIO N. 17 NORDERA LUCA 13 073VR040 SAN MARTINO BUON ALBERGO COETTA, 9 AZ. AGR. ANDREETTA VALENTINO 3 AZ-ULSS Allevamenti di caprini Comune: SAN MARTINO BUON ALBERGO Codice 317 Comune Via Nome Rag.Soc. Capacità potenziale 073VR038 SAN MARTINO B A CA' DELL'AGLIO N. 17 NORDERA LUCA 16 073VR040 SAN MARTINO B A COETTA, 9 AZ. AGR. ANDREETTA VALENTINO 50 AZ-ULSS Allevamenti di Animali da pelliccia Comune: SAN MARTINO BUON ALBERGO Codice 317 Comune Via 073VR043 SAN MARTINO BUON ALBERGO CAMPALTO, 47 Nome Rag.Soc. Visone ANIPEL SRL Sì AZ-ULSS Allevamenti di Altre attivita avicoli Comune: SAN MARTINO BUON ALBERGO Codice 317 Comune Via Nome Rag.Soc. Attività Specie prevalente Capacità potenziale 073VR009 SAN MARTINO BUON ALBERGO CAMPALTO 9/A MARCHESINI SRL Svezzatore Gallus Gallus 1