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Sembra prurito ma non lo è:
cause psicogene
Clara Palestrini, DVM, PhD
Dipl. European College of Animal Welfare and Behavioural Medicine
Specialista in Etologia Applicata e Benessere Animale
Il comportamento del gatto
L’etogramma rappresenta la descrizione del comportamento di
una specie animale (possibilmente in condizioni naturali) e
comprende l'inventario completo di tutti i suoi comportamenti
predatorio
sociale
esploratorio
Riproduttivo
locomotorio
territoriale
sessuale
parentale
cura/pulizia
dipsico
gioco
eliminatorio
sonno
alimentare
Clara Palestrini – Facoltà di Medicina Veterinaria - Università di Milano -
Il comportamento del gatto
Negli Stati Uniti il 50-60% dei gatti vivono esclusivamente in
casa (Rochlitz, 2009)
Sembra che questa percentuale sia generalmente più bassa in
Europa anche se con profonde differenze tra centri urbani e
rurali
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Il comportamento del gatto
COMPORTAMENTO
X
esploratorio
X
Riproduttivo
X
parentale
X
predatorio
pulizia
X
territoriale
X
sessuale
X
sociale
dipsico
X
gioco
X
locomotorio
eliminatorio
sonno
alimentare
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Il comportamento del gatto
Impossibilitato a manifestare un
appropriato repertorio comportamentale
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Stress e disturbi comportamentali
Nell’ambito della medicina comportamentale veterinaria
le risposte correlate allo stress giocano un ruolo
determinante nello sviluppo e nell’espressione
di diversi disturbi comportamentali
che si possono riscontrare nei nostri animali domestici
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Stress e disturbi comportamentali
Stress – frustrazione
conflitto
PROBLEMI
Clara Palestrini - Università di Milano
Stress e disturbi comportamentali
Le conseguenze
patologiche di maggior
peso in termini di stress
si verificano in situazioni
dove gli individui sono
incapaci di avvalersi di
un meccanismo
comportamentale che
riduca la loro fisiologica
risposta allo stress
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Stress e disturbi comportamentali
La risposta allo stress nei confronti di uno stimolo esterno diventa
problematica solo quando
un animale è
incapace di controllare la situazione o di sottrarsi allo stressore
tramite
un’appropriata risposta comportamentale
quando la risposta fisiologica si
prolunga o diventa
cronica
si verificano prolungati effetti
negativi sulla salute sia fisica sia
emotiva dell’individuo
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Stress e disturbi comportamentali
Quando lo stressore è cronico gli animali
manifesteranno risposte inappropriate o eccessive al
fine di ridurre il livello e l’effetto deleterio di una
prolungata e fisiologica risposta allo stress
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Stress e disturbi comportamentali
Quando lo stressore è cronico
Se ripetuti i comportamenti anormali
possono rapidamente diventare una
risposta appresa allo stressore o a
stimoli che presagiscono lo stressore
Clara Palestrini – Facoltà di Medicina Veterinaria - Università di Milano -
Stress e disturbi comportamentali
Uno stress “incontrollato” può avere una serie di conseguenze
• Lo sviluppo di comportamenti alternativi che indirizzano l’energia
dell’animale verso un’altra attività definita
“attività di sostituzione”
(leccarsi il pelo o il grooming, pacing, polifagia, polidipsia)
“si definisce attività di sostituzione un comportamento attuato da
un animale in stato di tensione ed estraneo al contesto in cui esso
appare generalmente”
protratti nel tempo possono esitare in
comportamenti stereotipati
(alopecia psicogena felina)
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Alopecia psicogena felina
STRESS
Grooming (cura del corpo)
Modificazioni del comportamento di grooming con aumento dei
comportamenti di cura del corpo
attività di sostituzione
comportamenti stereotipati
disturbi compulsivi
che portano il gatto ad incrementare il comportamento di cura del
corpo fino ad arrivare a masticarsi o strapparsi il pelo
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Alopecia psicogena felina
Il corpo e la mente sono una strada a doppio senso
si influenzano a vicenda
non sono due compartimenti indipendenti l’uno dall’altro
SEMPRE
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Alopecia psicogena felina
Le cause comportamentali
dell’alopecia psicogena
non sono ancora chiare
sebbene sia opinione condivisa da molti autori
che sia da considerare come una patologia riconducibile
all’ambito dei
disturbi compulsivi
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Stereotipie & disturbi compulsivi
Stereotipia
Sequenza ripetitiva e relativamente invariata di movimenti che
non hanno scopi o funzioni evidenti, ma che derivano
generalmente da comportamenti normali di mantenimento
dell’organismo
es. movimenti di cura del corpo, di alimentazione, di
deambulazione (Luescher et al., 1991)
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STEREOTIPIE & DISTURBI C0MPULSIVI
Esempi analoghi di comportamenti stereotipati si rinvengono in
medicina umana
tricotillomania (tirarsi, strapparsi i capelli)
lavarsi le mani
controllare più volte elementi ambientali
(luci, gas, serrature)
Ossessioni
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DISTURBI C0MPULSIVI
Questa categoria dell’APA (American Psychiatric Association)
include:
Comportamenti anormali caratterizzati da pensieri o azioni
ricorrenti e frequenti che sono fuori contesto rispetto alla
situazione in cui si presentano
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DISTURBI C0MPULSIVI
Tali comportamenti possono implicare rituali cognitivi o fisici
da considerarsi eccessivi
(rispetto al contesto)
nella durata
nella frequenza
nell’intensità
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DISTURBI OSSESSIVO C0MPULSIVI
Il comportamento deve essere così pronunciato da interferire
con le normali attività dell’individuo
Secondo tale classificazione gli OCD includono
Stereotipie
Comportamenti autodiretti (SIB)
e sono compresi nei
“Disturbi d’ansia”
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DISTURBI OSSESSIVO C0MPULSIVI
similarità in alcuni dei segni clinici
piccoli animali e uomo
OCD
è stato utilizzato per descrivere la stessa sindrome nel cane e
nel gatto
Il grado di somiglianza tra uomo e cane/gatto non è
ancora ben conosciuto
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DISTURBI OSSESSIVO C0MPULSIVI
Se il termine “ossessivo” possa essere applicato agli animali
non umani è un argomento ancora molto dibattuto
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DISTURBI OSSESSIVO C0MPULSIVI
Ossessioni
Sono pensieri ricorrenti ed intrusivi spesso correlati a
comportamenti di controllo (controllare ripetutamente se il gas
è spento, la porta è chiusa, il sistema d’allarme attivato, ecc..)
o al pericolo di contaminazioni (lavaggio continuo delle mani)
finché non sarà appurato se gli animali possono avere pensieri
ossessivi, molti specialisti in medicina comportamentale
preferiscono usare il termine
Disturbi Compulsivi
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Disturbi compulsivi
Comportamenti solitamente provocati da un conflitto ed in seguito
manifestati al di fuori del contesto originario
questi comportamenti hanno una fisiopatologia simile
(cambiamenti nei sistemi seorotoninergico, dopaminergici e delle
beta-endorfine)
(Hewson e Luescher 1996)
I comportamenti compulsivi appaiono anomali perché sono
manifestati fuori dal contesto
ripetitivi
esagerati
prolungati nel tempo
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Disturbi compulsivi
CAUSE
Fattori individuali e precedenti esperienze d’apprendimento
Fattori ambientali
Mancanza di controllo e prevedibilità dell’ambiente fisico e
sociale
Fattori genetici
Stimoli fisici
Condizionamento
Devono essere evidenziate durante l’anamnesi comportamentale
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CAUSE : fattori individuali
• Differenze individuali
ci sono differenze individuali molto significative nella sensibilità
dei diversi individui agli stressori
Predisposizione individuale basata sulla reattività dell’individuo
Queste differenze in termini di “reattività” tendono a predisporre
alcuni individui allo sviluppo di disturbi psicologici correlati allo
stress
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CAUSE : fattori individuali
Precedenti esperienze d’apprendimento
La risposta comportamentale di un individuo è influenzata da una
serie di esperienze apprese che ha incontrato nel corso della sua
vita
Esperienze avverse specifiche possono essere associate allo
sviluppo di un’ansia intensa, specialmente se l’esperienza è stata
particolarmente negativa
Stati emotivi agiscono come discriminanti nell’apprendimento
CAUSE : fattori ambientali
Il comportamento compulsivo è considerato espressione di
Stress – Frustrazione - Conflitto
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CAUSE : fattori ambientali
• Mancanza di controllo e prevedibilità
dell’ambiente
La situazione più stressante per l’animale è quella in cui non ha
nessun controllo nell’ambiente in cui vive ed in cui non può
prevedere ciò che accadrà
no controllo
no prevedibilità
CAUSE : fattori ambientali
• Mancanza di controllo e prevedibilità
dell’ambiente
Ambiente sociale
La mancanza di prevedibilità e di controllo nell’ambiente sociale
può derivare da:
•interazioni incoerenti tra proprietario ed animale
•utilizzo inappropriato delle punizioni
•mancanza di routine
•presenza di altri animali
CAUSE : fattori ambientali
•Mancanza di controllo e prevedibilità
dell’ambiente
Ambiente sociale
cambiamenti nel numero degli abitanti della casa o delle ore di
lavoro - assenza del proprietario
introduzione di nuovi animali in casa o nuovi animali presenti
all’esterno - arrivo di un neonato
trasferimento in una nuova abitazione - lavori di ristrutturazione
interazioni problematiche in abitazioni con più gatti
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CAUSE : fattori ambientali
• Mancanza di controllo e prevedibilità
dell’ambiente
Ambiente fisico
Un ambiente povero di stimoli o di
piccole dimensioni
una limitazione delle normali
tendenze all’interazione sociale o
all’esplorazione
la carenza di spazi verticali disponibili
in particolare per i gatti tenuti
esclusivamente in casa
CAUSE : fattori ambientali
• Mancanza di controllo e prevedibilità
dell’ambiente
Ambiente fisico
disponibilità di cibo acqua e sabbia per la lettiera
La difficoltà di accesso a queste risorse nel caso di abitazioni
con più gatti
o la competizione per accaparrarsele
possono rappresentare fonti d’ansia per i felini della casa
CAUSE: genotipo
Genotipo
Probabilmente esiste una predisposizione genetica in ogni caso di
CD
I soggetti potrebbero essere geneticamente predisposti a
sviluppare un comportamento compulsivo
Oppure il genotipo potrebbe determinare quale comportamento
compulsivo svilupperà l’animale
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CAUSE: stimoli fisici
In alcuni casi lesioni od irritazioni possono innescare i DC
Si ipotizza (ma non è provato) che lo stress associato ad una
lesione o ad un’irritazione possa contribuire allo sviluppo dei
DC in un soggetto predisposto
Purito - Dolore
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CAUSE: condizionamento
Condizionamento
L’attenzione del proprietario può rinforzare i CD o condizionare
normali comportamenti conflittuali e farli aggravare tanto da farli
risultare compulsivi
Il fatto che un comportamento si manifesti solo in presenza del
proprietario fa ritenere che si tratti di un comportamento
condizionato
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CAUSE: condizionamento
Una patologia che comporti un aumento di stress o
dell’irritazione
(dolore – prurito)
altri problemi comportamentali
alcuni tratti caratteriali (soggetti timidi od apprensivi)
possono contribuire a fare insorgere un CD
Cause
Negli esseri umani gli OCD sono classificati come una derivazione
dei disturbi collegati all’ansia
Indubbiamente condizioni ansiose possono peggiorare un OCD
umano
La co-morbilita’ nei disturbi d’ansia e’ comune nella psichiatria
umana
Non si sa fino a che punto la presenza di altri disturbi correlati
all’ansia predisponga un uomo o un animale ad un CD
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FISIOPATOLOGIA
NON ANCORA COMPRESA APPIENO
Si è ipotizzato che la sede anatomica di tali disturbi sia il
sistema limbico
La maggior parte degli studi proviene dagli esperimenti degli
effetti dei farmaci sulle manifestazioni dei comportamenti
compulsivi
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Sviluppo dei DC
I comportamenti compulsivi vengono prima mostrati in una
determinata
situazione conflittuale
con il prolungarsi o ripetersi del conflitto possono
generalizzare
ad altri contesti simili
Con l’aumento delle situazioni eccitanti/frustranti si ha una
riduzione della soglia di eccitazione necessaria a scatenare il
comportamento compulsivo
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Sviluppo dei DC
Uno stimolo competitivo può modificare o far cessare il
comportamento anche se il tempo impiegato dall’animale
nel manifestare il comportamento compulsivi tenderà
gradatamente ad aumentare
Il comportamento normale gradatamente prenderà il
posto del comportamento normale
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Sviluppo dei DC
Il comportamento deve essere così pronunciato
da interferire con le normali attività dell’individuo
I DC non sono un gruppo omogeneo e possono essere classificati
in due grosse classi
ORALI
LOCOMOTORI
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Etereogenicità dei DC
Comportamenti compulsivi locomotori
(iperestesia felina)
iniziano in un contesto (situazione di stress, ansia, conflitto o
frustrazione) e generalizzano gradualmente in tutte le
situazioni in cui l’animale è agitato
tendono ad essere esibiti in contesti in cui sussiste un elevata
stimolazione
Video Dr.ssa F. Cozzi
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Etereogenicità dei DC
Comportamenti compulsivi orali (auto-diretti)
sembrano manifestarsi spontaneamente senza un conflitto
iniziale identificabile
è più probabile che si manifestino in contesti dove c’è scarsa
stimolazione esterna e l’animale sembra tranquillo
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Alopecia psicogena
Di che tipo di problema si tratta?
Come approcciare il paziente
Valutazione comportamentale
Diagnosi differenziali
Cause
Trattamento
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Alopecia psicogena felina
I gatti passano diverso tempo in quella che viene definita
auto toelettatura o “grooming”
E’ stato infatti calcolato che vi dedicano circa il 30-50% del loro
tempo da svegli
L’alopecia si può riscontrare in quei
soggetti in cui il tempo impiegato
in tale attività è decisamente
maggiore e che oltre alla normale
pulizia tendono a rimuovere il pelo
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Alopecia psicogena felina
E’ definita come una sindrome clinica in cui si riscontrano:
Alopecia
Simmetrica
Senza evidenti alterazioni cutanee
come manifestazione di diversi disturbi sottostanti
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Alopecia psicogena felina
E' il risultato di un costante leccamento e strappamento del pelo
di una parte del corpo da parte del gatto stesso
iniziato o intensificato da cause non organiche
La lingua ruvida caratteristica di questa specie è in grado di
spezzare il pelo e asportarlo fin dalla base lasciando un‘ area
alopecica
• completa e spesso senza lesioni
cutanee
• auto mutilazione con infezioni
batteriche secondarie
(rara)
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Alopecia psicogena felina
La localizzazione dell'alopecia può
essere molto estesa
addome, torace, parte laterale delle cosce, fianchi
e occasionalmente anche il dorso (area lombare)
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Alopecia psicogena felina
In alcuni casi si può osservare
un’alopecia ben delimitata con distribuzione a chiazze
Alopecia Focale
focalizzato su un’area del corpo
Le zone più colpite sono
gli arti
i fianchi
la coda
Foto dr. F. Cozzi
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Alopecia psicogena felina
Non è segnalata predisposizione in base a
età
sesso
Predisposizione di razza (nervose):
Siamese
Abissino
gatti neri
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Alopecia psicogena felina
E’ riportata essere più frequente in gatti che non hanno mai
accesso all’esterno
Ha un andamento stagionale
(anche nei gatti che non hanno accesso all’esterno)
Cambiamenti nell’ambiente
Accesso o maggiore visibilità a stressori sociali
(altri gatti)
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Alopecia psicogena felina
QUADRO CLINICO
Si osserva da una parziale a totale perdita del pelo spesso
simmetrico
addome, parte laterale delle cosce, fianchi
e occasionalmente anche il dorso (zona lombare)
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Alopecia psicogena
Di che tipo di problema si tratta?
Approccio diagnostico al paziente
Visita clinica
Visita dermatologica
Già eseguite con
esclusione di
componenti cliniche
e/o dermatologiche
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Alopecia psicogena felina
La diagnosi di alopecia psicogena in medicina comportamentale
veterinaria la si ottiene solo quando sono stati considerati
dettagliatamente e quindi esclusi
sottostanti problemi dermatologici o fisiologici
(ricercato o trattato i parassiti, eseguito una dieta ad eliminazione )
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Alopecia psicogena felina
RELATIVI TEST DIAGNOSTICI
negativi
Nella maggior parte dei pazienti che arriva nelle cliniche
comportamentali con una diagnosi di sospetta alopecia psicogena
viene con approfondite indagini
riscontrata una causa dermatologica o fisiologica
L’alopecia psicogena felina è una patologia sovrastimata in
medicina comportamentale
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Alopecia psicogena felina
In genere per la diagnosi di alopecia psicogena procede ad
esclusione
le lesioni dovute a disturbi comportamentali sono sempre
autoindotte
L'alopecia autoindotta è la manifestazione
di una malattia pruriginosa
(allergia, ectoparassitosi)
prurito
di un malessere psicogeno
ansia
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Alopecia psicogena felina
Per differenziare l'alopecia simmetrica felina autoindotta da
altre cause ci si basa su:
• localizzazione dell'alopecia
che riguarda solo le zone raggiungibili dalla lingua del gatto
addome, torace, parte laterale delle cosce, fianchi
e occasionalmente anche il dorso
• esame tricoscopico del pelo
che evidenzia la presenza di radici in fase anagena e di punte
spezzate
• quantità significative di pelo nelle feci
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Alopecia psicogena felina
Se i risultati dei precedenti test negativi
per differenziare il prurito da ansia
cortisonici a basse dosi
Nel caso si tratti di un problema di malessere psicogeno non si noterà
alcun (lieve) miglioramento
Non è possibile valutare appropriatamente un paziente dal
punto di vista comportamentale se non si sono prima
considerate ed escluse le cause mediche
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Alopecia psicogena felina
ANSIA?
SOLAMENTE ANSIA? PRURITO?
ANSIA
PRURITO
Quali sono le cause che possono indurre un gatto a leccarsi in
modo costante e continuare a farlo?
E’ documentato che gli stress emotivi possono indurre o
esacerbare la sensazione di prurito
La sensazione fisiologica del prurito condivide diversi meccanismi
biochimici con alcuni stati d’ansia
stati d’ansia e dermatite atopica in umana
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Alopecia psicogena felina
ANSIA?
SOLAMENTE ANSIA? PRURITO?
ANSIA
PRURITO
irritabilità – depressione – ansia ed aggressività sono
comportamenti comunemente riportati in pazienti che soffrono di
dermatite atopica
Stress sociali ed ambientali possono esacerbare la condizione
anche nei pazienti veterinari
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Prurito psicogeno
Il prurito psicogeno è riportato in medicina umana
prurito in assenza di lesioni dermatologiche primarie o da cause
metaboliche, endocrine, neurologiche o da altre cause fisiologiche
si assume
(considerando possano esistere gli stessi meccanismi fisiologici)
che possa essere presente anche in medicina veterinaria
Diagnosi:
• esclusione di altre potenziali cause di prurito
• anamnesi comportamentale
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Stress e disturbi comportamentali
La risposta allo stress non solo ha un ruolo importante
nell’insorgenza dei disturbi ad essa correlati
una volta che il disturbo si è instaurato
gli stressori ambientali possono contribuire a perpetuarlo
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DIAGNOSI
La diagnosi differenziale con:
• altre patologie comportamentali
• neurologiche
• dermatologiche
dati anamnestici e sull’osservazione del comportamento
Tutti i pazienti con sospetto disturbo compulsivo dovrebbero
essere sottoposti ad un esame clinico e neurologico completo
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Diagnosi
La diagnosi di DC si basa innanzi tutto su un’anamnesi dettagliata
1.
informazioni sulla vita dell’animale e sulla sua gestione
2. valutazione dell’indole e della reattività del soggetto
(comportamento dell’animale in contesti differenti e
concomitante presenza di altri disturbi comportamentali)
3. focus sul comportamento compulsivo
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Diagnosi
Informazioni specifiche sul comportamento compulsivo:
- comportamento prima dopo e durante (video)
- circostanze /luogo /persone o animali presenti
- comportamento proprietario
durata/
frequenza/
comportamento
possibilità
di
interrompere
Trattamento
Modificazioni ambientali
Modificazioni comportamentali
Intervento farmacologico
(nella maggior parte dei casi)
Qualsiasi problema clinico possa aver contribuito allo
sviluppo di DC deve essere trattato contemporaneamente
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Trattamento
• Ridurre gli stressori ambientali
Eventuali situazioni ambientali stressanti che potrebbero
intensificare il problema devono essere gestite
gli stressori possono avere un ruolo collaterale
una volta che il comportamento compulsivo si è instaurato gli
stressori ambientali possono contribuire a perpetuarlo
• Fornire una routine regolare
la prevedibilità diminuisce l’ansia
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Trattamento
• Incrementare le attività che competono con il comportamento
compulsivo
Fornire adeguato esercizio giornaliero
(esplorazione ed interazioni sociali)
Utilizzare molto i giochi
• Ignorare i comportamenti indesiderati
(non rinforzarli con le attenzioni del proprietario)
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Trattamento
• E’ sconsigliato l’utilizzo delle punizioni per far cessare tali
comportamenti
Se l’ansia è veramente uno dei fattori concomitanti la punizione
può determinare un peggioramento della situazione
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Trattamento
Farmacoterapia
La terapia farmacologica per i DC va consigliata in associazione
alle modificazioni comportamentali ed ambientali per ottenere i
risultati migliori e solo dopo che le eventuali condizioni
mediche sottostanti sono state considerate e trattate
I farmaci che influenzano la trasmissione serotoninergica (in
particolare la clomipramina e gli SSRI) sembra siano la terapia
più efficace per il trattamento dei DC negli umani e nei piccoli
animali
clomipramina
amitriptilina
fluoxetina
fluvoxamina
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Trattamento
Farmacoterapia
clomipramina
amitriptilina
0.25- 0.5 mg/kg q24h
0.5-1.0 mg/kg q12-24h
fluoxetina
0.5-1mg /kg q24h
fluvoxamina
0.5-1mg/kg q12h
Selegilina
0.5mg /kg q24h
Buspirone
0.5-1.0 mg/kg q12-24h
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Cats are so dramatic !!!
GRAZIE PER L’ATTENZIONE