Istoria di Faccardino grand-emir dei Drusi
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Istoria di Faccardino grand-emir dei Drusi
ISTORIA DI FACCARDINO GRAND-EMIR DEI DRUSI[GIOVANNI MARITI] Giovanni Mariti ISTORIA D I FACCARDINO CRAND-EMIR DEI DRUSI. LIVORNO Nella Stamperia ili TOMMASO MASI Con Approvazione. } c COMPAGNI. Digitized by Google nr A SUA E CCELLENZ DON VINCENZO PATERNO* CASTELLO, PRINCIPE DI DISCARI &C. dovami Marni. s K^Je to, il pianse Catania, e non ha mol- genio suo , celebrati ss imo il DON IGNAZIO PATER NÒ CASTELLO di Biscari rapito parenti, agli servì suoi , di amici, e Uomo Principe da inopinata morte affettuosi ben ebbe ai ai cari buoni che consolarsi nel ravvisare nell' Eccellenza Vostra il suo Illu- stre Successore. Digitized by Google Già sapeva Popolo Catane* quale il era stara la vostra bella educazione, all'ot- tima riuscita della quale tanto avevano corrisposto i egregiamente singolarissimi Nobilissimo e , Signore i , Uomini non ignoravano che .amico dori) . delle belle arti, e delle scienze tutte, e il rari E talenti di voi gli eri che saper vostro andava in lìnea parallela con quello del Principe IGNAZIO. Conosciuto aveva però ognuno che per effetto di una costante, e rispettosa reverenza ella far pompa della filiale voluto mai altresì cognizioni, e erudite Casa pater vi castello. Ma il non aveva delle sue dopo che Popolo, e le il Clero , i Magistrati Accademie- ebbero resi al Digitized by Google defunto Principe pietà, e e , il fredde amabili modesto, stesso ceneri Fra il ultimi gli , toglieste sorto di cui velo, e virtuoso sua alla sua memoria, che voi e dolore aveste tributati il alle uflìcj onori dovuti gli suoi gradi, alla ai e ai meriti suoi, lutto fino allora vi eri celato, per palesarvi quindi ben degno Figlio apertamente caro Padre E si alle , Scienze , Fisiche verità al nobile studio d eli* Antiquaria Lettere , tettore , non del suo e si Palazzo vo- il vostro Ateneo, il alle le nia di un Signor Principe, che adesso che dirò piuttòsto Arti dì . di qui è, è veduto aperto di nuovo stro, alle con manifestar vene Mecenate. E , e alle bel- Pro- di più così confessa Catail nome genio vedendone trasportato l'esat- esserle mancato se non to modello nell'Eccellenza Vostra. La bontà anche pre leva il [' , affetto, mi sia permesso con cui mi riguardò sem- di dire Principe Ignazio vostro Padre, vo- che nobilissimo al suo Successore Digitized by Google fosse dato zione , e da me un cosi rendere di riconoscenza a quell' attestato di venera- insieme un tributo animo egregio a noi già furi implacabil morte sava che come poter adempire tali . , che Io pen- a- ciò in guisa rispettose dimostrazioni fossero an- che a pubblica cognizione, quando mi si presenta opportunamente l'incontro di farlo nel dare alla luce sotto gli auspicj questa mia Istoria di Faccardino, vostri che all' Eccellenza Vostra ossequiosamente D. D. D. Digitized by Google fu- AL LETTORE. Il Uomo crand-emir faccardino dotato dalia provida natura fu un un di talento superiore alle idee poco vantaggiose, che ordinariamente ragione di nacque, e sopra hanno a torto, o a sì Popoli quei i , fra estratti da quali egli quali poi anche regnò. Erano alcuni anni che già cumenti i fonti do- ricco di originali pen- io sava di scrivere V Istoria di questo Prìncipe Druso , ma distratto più volte dalle mie in- cumben^e, e da molte particolari nojose cure, persa to aveva dì Arrivate però ciò quasi la le memoria . lunghe sere del pas- sato Inverno, e non potendo trattenermi fra le vaghe e , le geniali conversazioni agli animi stanchi sono luì scrìssi Ma , che di onesto sollievo mi ricordai allora di fACCArviho , , e dì . questo non mi sembrava bastante Digitized by Google Vili se non veniva preceduta la sua Istoria da alcune notizie unitamente fin ad Geografiche del altre del qui involte fra zogna avendo ; dei loro in V Paese, suo Popoli Drusi equivoco , state e la men- olire feguitata Grand-Emiri fino a V Istoria quefii ultimi Insomma lontano dal Gran-Mondo in riva fogli parte al Marc ho messi insieme , e questi dei quali al Pubblico rispettabile fa , . Digitized by Google Vili CAPITOLO PRIMO. Facfe abitato dai Druf. e vee il Libano e P Arailibano ([nelle regioni die compongono questi due monti Il Libano nella parte settentrionale ha suo principio presso Archi , o Acchar Arce, luogo distante da Tri- di volo , , dere , » - il , o altrimenti poli di Sorìit circa sedici miglia sulla parte stessa, e che risiede 50. e di CO Carte del clic latit. in 34. 31. (1) gradi di long. 53. A Per kg»;.» i gr 3 S%,or ir ÀnvilU i! io sLIjl.ì , yitì!ì:,";i> fu i Digitized by Google Seguitando sempre na in vista alla i! del suo corso per mare in , mare kt. jj. austro, della Siria, termi- fiumara Kaszmieck , che significa la quale lonrana tre miglia dall' le resta all' austro sboc- Divisione antica Tiro, die ca , nei gradi di long. 53. n. e di 11. Qui, dopo passata detta fiumara principia ì'Aniilibano , il quale sul principio pren- de una direzione obliqua da occidente per austro , e 1' oriente ma che poi seguita dall' austro al settentrione in contraposto ai 1' , Libano per la parte orientale quasi in linea parallela Questi due monti cosi disposti vengoformare fra loro una valle che gli ano sia la Siria liujfa, nella quale giova di dir qui di , passaggio che reità la città di fìalbeck antica Eliopoli, o Città del Soie, che posa in no a , tichi la dissero Coelesyria, o Profanila , , gradi di long. 54. 10. e di lat. 54. Il circuito di ciascuno ditali monti è di circa trecento miglia di circa , e la loro lunghezza è miglia centodieci . Passando alle regioni che compongono, o nelle quali sono piuttosto divisi idett; due monti, principiando dal settentrione del Libano si trovano quelle di Acckar, di Draib, e di Danai , luoghi mollo pietrosi, e sterili Digitized by Google Nella parte più elevata del Libano a della città di Trìpoli, resta quella oriente ove '(ino niellili annosi di Giobbèi-Hicii-.i-rr cedri avanzi delle foreste libanite AH* audi questa vi è quella di Giobbèt-ElMneitra Seguitando poi per la stessa direzione australe si trovano quelle di Patron antico Botrys e di Gibaìi ( Byblus ) le quali due regioni formano un paese delizioso, vago, e ben coltivato . , . stro . , , Dopo ail' austro come roan, il la territorio dì Gìbail principia regione del C-.tstravatw } lo dicono gli Arabi. oKes- Questa é una parte del Libano esteriore, per cui vien di- anche con la denominazione di GalcdKharigiah, forse peressere una parte del Lile sue pendici si approssima più che ogni altra parte di esso sulle coste Mastinta bano, che con rittime della Siria Si estende il . Castravano dal Territorio di Gibaìi fino alla città di Barati, o che è il suo confine australe , che è Beirutk, in gradi 18. di lat. 33. 34. Lungo il Mediterraneo dal settentrione all' austro occupa di ion. 53. uno spazio di circa venti miglia, e circa rren- tamiglia dentro terra da occidente a oriente. Si divide poi questa provincia in due parti che una è detta Kesroan-Ga\ir, ed è la più , settentrionule, d'altra più australe Kesroan- A i Digitized by Google Eecfaia , restando separata tra dal Fiume Cane Nahr-Khiclb. 1' una dall' alchiamato dalli Arabi , E questa una delle più vaghe ProvinMonte Libano di clima temperato ottima aria; l'abbondanza delle acque grande o sono fresche, e leggiere Le frutta vi si, gustano di squisito sapore , e l'erbe pure, li ahresi qiies:;i la regione del Libano la più feconda di villaggi, e di abitatori. Si può dire che il crisi hnef imo sia qui la Religione dominante I Maroniti sono nella maggior parte gli abitanti di questa provincia, dove vengono governati dai propri Sciek cie del , , e di vi è , . . , dependenza però del Grand-Emìr dei Dmfi, che ne conferma la scelta. Si trovano in detta provincia anchedei Drufi, ma in poca quantità. Seguitando per austro principia dopo la il Paese dei Drilli , il quale è così detto perche è abitato quasi tutto da questa Nazione Si estende il medesimo sul- città di Baruti, , . la costa della Siria Tiro, oggi fino all' antica città di Sur, che è situata gradi di in 53. 10. e di lar. 33. 10. avendo a poil mare dell' antica Fenie a oriente il principato di Damasco e così viene a comprendere una parte del long. nente per confine cia , Libano , e quasi tutto f Antilibano . Digitized by Google pure Tutto questo Paefe dei Drafi in più Provincie, o regioni, cioè Sciuf, che è di si divide in quella provincia più settentrio- la nale, la più ricca e doviziosa, che confina col Castravano, e nella quale è la città di Dair-al-Kamar , che è una piccola città , , ove fa la sua ordinaria dimora il Grand-Emìr conosciuta questa città anche sotto la deno, minatane di Andata Ne vengono Mata di di , Vadenein ma , nei limiti del sco, ed è il . b provincie di Gìord, Scieh-Har-El^arb , e quella di veramente ultima è quest' governo del Pascià confine del Paese dei la parte orientale DamaOrmi dal- di (i) . dominio dei Principi Drufi non è staunicamente circonscritto da quella Libano e dell' Antilibano, che ma ha avuti in paslimiti a-sai martori; mentre a tempo del padre del Grand-Emir Faccardino si Il to però parte del , chiamasi Paese dei Drusi sato , elei estendeva sull.ì ddh costa da setten- Siria trione all'ausrro dai confini del territorio di Tripoli con quelli Promontorio Faccia di di Patron, È in quella Provincia di _ origina il l'iuuii! GierAane presso il Dio {Theoprosopon) A (i) dalle 3 Vadmein ove hi due fargeriti /or, Digitized by Google in t;radi di long. fino long, ra Cesarèa a 51. 5}. i8. e di dt Palestina 51. di comprendeva larit. il che , do da termini descritti fra fino alla CoeUisyria dall' ; e lacic. in 34. 16. gradi di 18. Dentro terranto dalla par- ;i. Libano te occidentale , orientale principian- 1' Tripoli, e Patron, Antilibano fino ai , o sia Governo di Damasco , come si è veduto comprendendo anche quasi tutta la Galilea In appresso si estese questo dominio anche di più sotto Faccardino ed all' opposto poi dopo di esso molto ne vennero ristretti limiti, come si confini del Pascialick ; . , , i vedrà nel corso Avendo di questa Istoria . qui dimostrato quale è il Paese dei Drusi, daremo adesso uno sguardo al popolo medesimo, giucchi; non è questo trop- po conosciuto. E l'Istoria meglio intenderemo del loro Grand- Emi r Faccardino co<i . Digitized by Google 7. CAPITOLO II, Dei Popoli Dmfi. ]E stato detto da alcuni scrittori, che i popoli Drusi discendevano da un avanzo di soldati Francesi impiegati nelle Crociate sotto il comando di un Signore della casa di Drettx . In questo errore hanno condotti altri scrittori ancora e cosi per molto tempo si è creduto alle loro notizie . Ecco come raccontano ciò Conquistata la città di Gerusalemme dalle armi di Saladino, dicono adunque che un numero dei detti soldati Frantesi si riti, rasse nelle montagne della Palestina , ove seppero mantenersi per quarant* anni contro conservandosi altregli sforzi dei Saracini , sì nella purità della fede atteso che i religiosi trovarono fra elfi mostra tuttavia nella Palestina un monte chiamato Montagna dei Francesi , e dagli Arabi Fardays e questo vogliono che fosse il luogo del loro ritiro Perduti i religiosi ed avendo principiato a maritarsi con gente che professava il maomcttanismo, vennero a deformare la loro religione e facendone finalmente un mescuglio si . Si , . , , Digitized by Google religione informe Per , quale è quella eie' Drufì assicurarsi adesso dell'insussistenza ti di più intorno a quedescendenza, servirà osservare dei Drujz sussisteva nell'anno si ha dall' itinerario di Rabbi Beniamino onde non poteva aver avuto principio quarant' anni dopo la perdita di Gerusalemme futradaì Cristiani, che fu nel r 187. I Urini sono uomini forri e ben formati il loro aspetto è bello e ci si ravvisa della fermezza Le fatiche , e gli stenri gli soffrono volentieri ed hanno per principio di educazione che da essi debba essere sempre accompagnata la vita dell' uomo . Sono ostinati audaci e intrepidi ma non tii senza perdet ciò, sta sognata che la setta 1170.. come , , , , . , , , lasciano no dell' l'altrui di essere sinceri inganno e , di , e fedeli quella rovina per assicurare vecfessero in Sono , , pencolo, ospitali, ta piuttosto ai ma o . Nemici so- politica la che fa propria for- insultati a torto. quesra è una qualità uni- paesi ove abitano , comune a ognuno. la Quantunque sia pure permessa. fra loro Poligamia non prendono ordinariamente Digitized by Google se noti una sola moglie, e se hanno altre donne sono schiave o concubine Perchè una donna Drusa sia considerata beila oltre il vago delineamento del volto deve essere di una statura grande robusta e pingue. Quella graziose rigirine di vita sote quelle seducenti delicate complessioni, che tanto facilmente muovono i sensibili Europei, non sono apprezzate dai Drilli, quali non si contentano di una piacevole illusione mentre cercano non solo delle compagne nei loro diletti , ma vogliono . , , , , , tile , i , delle altrcsi Da compagne nelle loro fatiche. che si sia stanazione quella progenie di don* questa scelta pare bilita nella , Sembra' soprattutto che dalla loro robusta cheTe^ndmo'a^c^ riti glia di , , prendere cs^e la direzione delia fami- e di condurre gli affari domestici la stessa gravita , con e giudizio di cui poteva es- sere capace lo stesso capo di famiglia, se- guitando cosi fintanto che i figliuoli non siadi prendere sopra di loro il governo della casa. Le stesse mogli dei Prin- no capaci cipi seguitano a governare alla morte di essi, Digitized by Google uè sono affatto escluse dal governo vivendo L' abito dei Dnisi differisce dai degli altri popoli del ne Levante comuper cui , può dire un abito loro proprio consistendo questo rispetto agli uomini in una vedie di poco passa le ginocchia si , ste corta È , medesima la mente di di lana , tessuta color verde cupo , e , ordinaria- ad una pic- cola distanza vi sono alcune righe strette dì color bianco, o di dietro le spalle versa con , altri colori. Queste righe prendono una direzione difiamme tessute talvolta e a guisa dì d'oro, , si partono dal gradatamente vanno punta, quasi dirò a siLe maniche di dine di un caj ìpuccio questa prima veste lon passano le gomita S otto questa p< irtano un altra veste di tela t ga de al poi so. Al disotto li questa veste si vede la a, che è bianca. La medesima passa di dira l'ultima v alle polpe delle gambe e sotto portano le brache di tela turchina con poche pieghe , da basso piuttosto strette , e arrivano soltanto al collo del piede Le dette vesti sono cinte alla vita da una gran fascia dì lana collo fili , e d'argento, e ristringendosi . . ; i ; . Digitized by Google ordinariamente rossa color giallo, qualche vol- di o tutta chi le porta ;i assomigliano qualche , secondo a righe ta di di . Sono orecchini , e poco le filaticcio vengono nostre vesti , legati rosso , e ornacolor celeste gli ; con un nastro di sopra la quale per :à è passata altresì una zons A questa zona sta racci . gusto calzature alle sommacco di nastro di il . Le gambe sono nude •carpe :e Digitized by Google no Io schioppo e ad armacollo una sciaboia. Di dietro tengono infilzata ridila cin, tura un" accetta assai tagliente la quale è a gono forma dì , ferro del- il una mezzaluna . Ten- attaccata alla stessa fascia, similmente per la parte di dietro, una fiasca di legno vagamente lavorata o con intagli o a tarsìa, nella quale tengono la polvere; presso di essa pende u:i fazzoletto dì tela bianca In testa mettono un berretto rosso di Barberia, il quale con un' aggiunta che gli fanno dalla patte del capo, lo rendono più fondo e nel tempo stesso più alto. Intorno ad esso avvolgono con del brio delle sasce, o fasce di lana di color verde, di color verde cupo, o di color verde pistacchio. La bizzarria con la quale si accomodano la testa dà della vaghe/za alla persona senza che tolga all' uomo l'aria di gra, . , , vità mo ; essendomi riserbato a parlare dell' è questo in ulti- ornamento della loro testa, mentre appunto che contribuisce a ren- dere la persona più imponente. Il taglio , la forma , il colore dei vesti- ornamenti, e le loro armi sono insomma talmente eguali fra essi, che sembrano un uniforme militare. Gli abiti poi dei loro Princìpi, o Emiri sì scostano alquanto da quelli del popolo, vestendo essi, dirò cosi un ti, gli Digitized by Google abito di corte, che tiene del misto fra l'abito dei 1! dall' Turchi e quello dalli Arabi , vestire dei loro Religiosi è differente ordinario giacché , i medesimi portano sempre" abiti scuri, neri, o bianchi, quasi a guisa di Monaci senz' armi e con un gran turbante bianco in capo Questi rispet, , . tabili esseri della società to il hanno sempre volu- privilegio di essere particolari per tutto. Quanto ai vestiti donne delle si as- somigliano alqiuinv.-i a qvi.'lli delie altre donne orientali p;utecip;ind;> piuttosto del Turco, e dell'Arabo nel tempo stesso, eccettuato che le Druse portano in testa un pezzo d'argento facto a cono di diverse altezze, e grossezze, che per quanto dicono, ciascuna lo fa corrispondere alla discretezza dei loro piacevoli desiderj Sopra di esso collocano un velo, che lasciano svolazzare addietro, sembrando che ciò accresca alle medesime venustà e grandezza Con questo stesso velo andando per le strade si co, . , . , , prono il viso. La lingua che parlano Urtisi è 1' araHanno però un certo gergo o piuttoun parlar figuralo nella stessa lingua, il o da pochi altri che abbiano una perfetta cognizione, e pratica di quella Nazione. i bo . , sto quale non è inteso se non da essi , Digitized by Google Dependono i Drusi tiési siano Principi-, questi sono loro Emiri stati , o ora più, ora meno. Il più forte fra essi per roba, per danaro, per terreno, e per uomini è detto il Grand-Enàr, o sìa il Gran-Princip; ma quanto saremo per dire in appresso svilupperà meglio la forma del loro governo. Data fin qui un' idea generale dei Drusi ; passiamo adesso a vederne la loro religione , che non è forse la parte meno singolare dell' Istoria loro Digitized by Google 15 CAPITOLO Delia Religioni dei -/ A Religione dei Drusi è enetrabile mistero si III. Drmi , sono divise, e suddivise . srata sempre e quello che religioni le fin me- desime, a segno tale che moltissime sono le Sette che inondano ([nella parte di Mondo La Drusa è una di queste E interesse dei Sovrani che loro popoli abbiano della Religione ed è interesse dei popoli il conoscere qua! Religione abbiano i loro Sovrani Di qui è che i Prìncipi Drusi sono basta n rem ente contenti di sapere che loro popoli ne decantano una Ed i popoli Drusi essendosi veduti governati da Principi di diverse religioni e poche volte della religione loro, hanno avuta la politica di dimostrare esternamente di dar nel genio a chi comandava nel tempo però che nel cuore ne hanno sempre se. ì , . 1 , , Ma siccome la condotta esterna ha Digitized by Google IÓ dovuto passate b continue contradizioni per piacere ora all'uno, ed ora all'altro, perciò è venuto ad c a formarsi in anche alterar!! verità, la guisa quella fantastica vede segui- si Se della medesima se ne intende adesqualche cosa dobbiamo inerite tenuti della tare so. tal che presentemente religione . scoperta terremoti che afflissero la Sorìa nel 1759. Fu nel tumulto che sempre accompagnano seco simili malanni, che i Diini abbandonarono allora loro Sacri Ritiri senza pensare né ai libri , né agli altri ai , i oggetti più gelosi del loto culto Io era in quelle parti l'anno seguente detti terremoti ai cioè nel 1700. e nuo- di vo nel 1767. Non lasciai mai in quelle diverse occasioni di far ricerca di qualcheduno di monumenti, e specialmente tali alcuno dei loro libri sacri, non fu possibile allora mentre chi di ma dottrinali, no aveva raccolti era bastante- mente cauto di che ne erano non palesar ciò , e fotse an- molti alje dei Religiosi Bru- consegnati stati fiamme pei timore dell' ira austeri all'ultimo segno su tal articolo. si, Kd il o averne ragguaglio, anzi il principaJ zione di segreto della precetto morte ai , Rdi^one e vi è la è fra essi commina- trasgressori In progresso però le nuove turbolenze che Digitized by Google che hanno agitata quella Provìncia, e specialmente V ultima guerra dei Russi è stata un'altra fortunata combinazione per gli Eruditi, perché coli' allontanarsi qualche fa- mìglia da quelle partì siano passati nell'Eu- ropa nostra Drufi alcuni monumenti religiosi . Per quanto però - ci possano venire in mano dei loro libri non potremo conciliarle. regole, e le massime generali questa religione tanto più che i Reli- ne se non di , son fatti una privativa, della cognizione più intrinseca della medesima, i punti giosi si della quale se li comunicano fra di loro per tradizione , tenendone nascosti ì mister; più speciali fino al restante del Popolo Drusa, inducendo inoltre la dubbiezza e 1' equivoco nell'animo dei curiosi. Si vuole che quella Setta Sveffe la sua origine nel 1030. nel tempo che Mnhamed, Ben-hmael i principiò a predicare, e a ffcre suoi seguaci , ma fu quella piuttosto una riforma che fu tentata sopra questa medesima religione, che già fin d'allora era guasta , e corrotta dai suoi principi mentre quanto ai fondamenti della medesima sono 1 molto più antichi Sì è dunque potuto comprendere che !a religione dei Brusì è un misto del , Digitized by Google l8 Saducéo, e del Samaritano, perchè ammetto- no la metempsicosi, negano ia resurrezione, e adorano f Idolo in forma dì Vitello e di tuli Idoli di bronzo^, d'argento, e d'oro , moki ne furono trovati loro Tempj dopo moto di di lo nelle si rovine spaventevole sopra rammentato. i|uest' Idoli La dei terre- figura di trova riportata nel uno Musèo Cufico del dottissimo Monsignor Borgia SePropaganda , dottamente descritto dal Signor Adler, VI sono due specie di Brusi, cioè ì Savj o Sapienti, o altrimenti Spirituali , o Religiosi ed Mondani chiamati ancora Leggieri, Carnali-, e Ignorami. I Savj sono quelli che intendono la religione, e che so- gretario di , i ; no messi a parte dei segreti della medesima. I Mondani che è la massa del popolo, non ne sanno nulla, e non è a questi prescritto altro precetto, se non quello di segui, tare la religione dominante qualunque ella sia Di mi si trovano i medesimaggior confusione, e per fanno circoncidere, e altri no; qui. nasce che involti nella cui alcuni si alcuni credono nei miracoli venerano sopraiutto la , considerano Madonna come Vergine hanno una gran , , e ma fiducia in Sane' Elia. Se nelle loro necessità ricorrono alla Digitized by Google Madonna, o a la grazia, non Sant'Elia, e clic non ricevano poco sì confondono , e dicono di meritarla Le Moschee turche, e le Chiese cri- stiane sono per essi una cosa indifferente e sono per loro egualmente luoghi di ora, zione . E loro case non lasciano di nelle avervi talvolta le immagini della Madonna, di Sant' Elia e di altri Santi ancora. Ciò è quanto si vede praticare confusamente dai Mondani Bruti detti , i . Quando uno di detti Mondani vuol Savio va dal Capo dei Savj e_ questi, uomo !o veste di bianco, e se è donveste dì nero e fino da quel movien sottomesso a un noviziato di I novizj sì astengono subito dal bever vino, e dal giurare per Dio; ma è loro permesso di giurare per il Profarsi , se è na la ; mento quattordici anni . debbono avere la minima considerazione , ma che anzi debbono disprezzare e non credere nella sua dottrina. Passato il no, viziato sono ammessi al segreto della reli- In ogni luogo vi è un Capo, e sopra un altro chiamato il Capo dei Savj, che è una specie di Patriarca, il quale comanda a tutti Savj, e 3 tutti i .Capi ve n* è ì B 2. J Digitized by Google lo anni e deprimo ma deve pi dei Questo . si fa -viene eleti ce Mo ndani , ìncipe , Siccome confermato (tele esser e o Governatoi e sempre Drusi dei della classe d eì oltre , det luogo, Mohdani. loro proprio pae- il ne stanno sparsi anche in altre parti perSona vi sono due di questi Capi Maggiori ,, che uno sta in Alcppo, e l'altro in Damasco Nella Galiléa ve n' è un altro sotto il dominio di Acri; e nella Montagna , o sia nel proprio Paese dei Drusi ve ne sta un altro costituito in una dignità anche maggiore che si potrebbe dire il se , , ciò nella . , Sommo I Pontefice . Savj fanno apparenza zione, di penitenza , e di mortifica- di virtù, ma in real- non ne hanno il minimo principio ed hanno per massima che non vi é peccato nlmente se non quando vi è !o scandalo che qualunque atto segreto è buono, -e pio; e perciò quando non sono visti usano indistintamente con qualunque donna, e con le tà ; , , proprie figlie Siccome ancora. si trovano a dover abitare ove la religione do, e frequentare in paesi minante è i la Maomettani Maomettana fanno , vista perciò davanti di credere in Digitized by Google e fìngono , « esso fare digiuno di if tnVoWn- di loro precetto di non credere inendolo anzi per l'uomo più ini- 0 in di ^mezzogiorno' eia voltata verso 5' a stato al mondo , e perciò non digiunano dell'orazioi le verso la parte di mezzogiorno. Sono molto sobrj nel mangiare , nel e nel vestire , ma ciò non lo fanbensi per avarizia virtù e per conservare il danaro, che credono di dover trovare in altra persona nella quale la e per questa loro anima dovrà passare stessa ragione alcuni di loro impediscono acciocché la molriplicità la generazione dei figliuoli non consumi tutte le loro sostanze , dicendo che cosi non potrebbero trovare da vivere onestamente in quella persona futura, nella quale sarà trasmigrata la loro anima E di qui è ancora che poco si curano di avere troppe donne, sorgenti di maggiori spese . Insomma tale è la ragione per cui tutti ì Savj tengono gran conto del danaro a segno tale che non vi é alcuno fra loro per .miserabile che comparisca che non conservi una somma di danaro per dopo la morte e cosi . chiamano stolti i lor« bere , no per , , , ; , . , , ; B j Digitized by Google Mor.dani , Cristiani i spendono molto per re, e per I ma il , il Maomettani che i mangiare per il be- e , vestire Mondani per loro insegnala principio di quella massiseguitare di dominante qualunque ella sia , la religione sono perciò le loro Moschee Ma veramente sono sempre più attaccati ai Cristiani. Per quello sia la Divinità tengono Savj medesimo sistema che Spinosa, Iddio è da . i il pertutto, in cielo, in terra, nell'acqua, nel fuoco , negli uomini , negli animali , nella vegetazione e che perciò si può adorare sotto qualunque forma che si voglia . Ma siccome la prima forma di adorazione data , Popolo Isdtaelito per mezzo di Aronne il Vitello d' Oro perciò dicono che s i deve adorare Dio piurosto sotto questa figua! fu , ra che in altra guisa. Credono che Dio Mondo di nella persona di Alessandro il Grande , si sia mostrato nel Salomone, in quella e in quella di Habem Digitized by Coogk Califfo d' Egitto, e che in fine dovrà moin cui dicostrarsi nella persona di Cristo Di qui è nato 1' errore dì no di credere chi ha scrino che essi credono nel nostro Signor Gesù Cristo, ma si vede bene che loro Cristo è un Cristo futuro , che secondo il loro errore dovrà assogettate tutte le nazioni alla falsa loro credenza e sono anI Savj sono molto curiosi discreti e affezionati , e regoche civili usano per le ragioni lati nel loro vivere Osservariferite della più grand' economia no l'ospitalità, il che è comune anche ai , . , il , , , ; . Mondani, ina si che tuttociò e danno molto esternano in all'ipocrisia, materia di Parlano molto di castità e non [' osservano punto ed insegnano che quando si vede la donna altrui faccia a faccia , quella donna sia tenuta a contentare le voglie di , ; quello die non [' ha veduta , e perciò il fratello moglie al proprio fra- lascia vedere la tello, nè a suo padre medesimo. Predicano, e raccomandano l'amor versa t! prossimo ma essi vendetta , e di perdonare non perdonano mai i , torti ricevuti, e riserbano la anni , ed anco per il corso di tutta la loro vita. Lodano pure il digiuno, e la morti tic azione del corpo, ma per moiri Digitized by Google non digiunano non per avarizia . essj Fanno e , non si mortificano se distinzione dì danaro a danaro, bene a bene e di chiamano lecito e questa ; e illecito , ogni danaro dei Sovrani , distinzione la Ogni bene . , ed dei Governatori , e dei Soldati è illecito, perchè tributi che esigono dai popoli è illecito ogni bene e danaro Vescovi, dei Preti, e dei Monaci , perchè mangiano , come essi dicono il bene dei morti, alludendo a quelle elemosine che prendono per suffragio dei defunti Ogni bene poi e ogni danaro proveniente da commercio , e da lavoro faticoso è lecito come è quello dei mercanti dei villani e dagli artefici talmentechè i Savj essendo come essi dicono nella strada retta, degli Ufiziali , vivono dei ; come pure , dei , , , , , , e nella via della santificazione mai pane del siastici , , nè dei soldati carica di governo Quando te , non mangiano ne degli ecclenè delle persone in e delle vivande , . ricevono danaro da simil gen- vanno a cambiarlo col danaro del merdegli artefici di qualunque religio, e cante ne siano per renderlo cosi danaro lecito, e farne le spese per loro occorenti . ConservarsO;' però anche del danaro illecito per quelle spese , che ad essi occorrtsse fare per i Digitized by Google Mondani, peti Cristiani , e per Maometani Conruttociò non hanno scrupolo dì dare il loro danaro a usura di verni e venticinque per cento l'anno col pegno in mano', prendendo anche l'interesse dell'interesse. Cosi quantunque i Sav; chiamino i Mondani, carnali, stolti irregolari , senza giudizio e sènza religione, sono però detti Mondani miglio, , , ri dei cosi detti Savj, Sapienti, o Spirituali. Tengono i ai di assai segretamente i loro Idoli, cioè loro Vitelli , nè gli fanno vedere se non loro Savj, e Savie nella notte del venerdi ogni settimana nel loro Tempio, che chia- mano luogo di ritiro, e di solitudine. In esso concorrono tanto i Savj, che le Savie a un' fanno qualche lettura delle di notte della loro religione poi rendono culro religioso al vitello , ed infine distri- ora ; massime , il buiscono dei dolci , e delle frutte a tutta la compagnia Si è detto da alcuno che in tali notturne adunanze, spenti lumi , segua una promiscua unione dei due sessi senza conoscere con chi abbiano farta copia di se ma ciò appartiene ai Neseri altra Setta, che abita le contrade della Siria, fra i quali tal funzione , i ; « è di rito religioso'. Nei viaggi i Savj si riconoscono fra lo, e da diversi saluti ; si ro da alcuni segni Digitized by Google conosce uno suo saluti che è forse il egualmente oscuro il vero di questi più comune, significato ma , / Tal interrogazione, o spefi è. Anteo nelle . / . eie di saluto incontrandosi vostri terre si sminano i Hdalig ? {ij se i' altro è egualmente un Savio così risponde, Sono seminati nei cuori dei fedeli s J Se non vien data loro tal risposta somentre un no riguardati come Mondani Mondano si guarderebbe bene di rispondere; come un Savio per farsi credere tale, sul timore che non sapendo corrispondere a qualche cenno che accompagnasse le parole non venisse con suo danno scoperto l'inganno, Finirò questo capitolo con dire che l'Istoria dei Druii pare che sempre sia stata destinamentre anche il Bara ad esser mal trattata ron di Tati, che ha si ben conosciuti Turchi, ma che di essi ha scritto si male nel ragguagliarci della sua scorsa fatta in Sona come. j i . j , ( , j ... , j , 1 Inspettore delli Stabilimenti Francesi in quellj parlando dei Urini , è vero che rtotó Scali 1* lo , quel popoConte Di Dreux, ma trattando pò) comprende sotto la deniji.- assurdità di chi fa discendere dal della loro religione minazione di (0 Dm si varie Sette, che Baiali" fono i si trovano Mirabolani Citrini dtlle officine Digilized by Google per la Sorta , it che noti sussiste, mentre i Drusi sono assolutamente una Setta aprane, e le altre delle quali egli intende [tarlare sono altrettante Sene divise fra di loro ma che per base hanno avuta veramente la religione Maomettana, e non la Drusa quantunque sia yero che infondo aborriscano il maomettanismo. Ma passiamo all'Istoria di Faccardino. , , Digitized by Coogk CAPITOLO IV, Silu/lfione dilli affari dei Drilli alla naitita di Faccardino La Drusa famiglia . dei Munogty, dalla quale discente Faccardino (i) fù una delle più rispettabili della nazione Suo padre Màan . il maggiore in potenza fra gli Emiri (i) che governavano popoliDjuu' nell'anno 1584. in cui nel mese di gennaio venne appunto al mondo faccordino Epoca però fatale alla nazione , giaaché preparavasi nel governo Druso una crise, per la quale restò poi molto minorata , e indebolita la potenza, di quel popolo. Giova dar prima un occhiata a ciò Cinque erano in quel tempo gli Emiri che governavano il paese , ciascheduno con era i . assoluto comando sulle proprie terre , uniti però fieli" interessi della nazione specialmente per guardarsi reciprocamente quando qualche , (i) FttcWiw i detto citi Gloria della Fide dalli Anbi Patr.KI-Uia, . (1) Qujntur.que ptellu gli Orientili Finì- Moria Mi, ci uii. r.el ;imgre.To lerviieruu di quello chi- (fiegì ti di li piroli '[JflT dignità di Principe Digitized by Google *9 estera potenza rale, o gli avesse minacciati in gene- in particolare. L'Emlr Mdan Manogly il di Faccardino era come si disse più forte, perchè era il più ricco, di antica di seguito di popolo maggiore , e, padre , famiglia Emiri agli altri quattro Le terre di suo do- minio consistevano in quei monti, e in quelle pianure che sono sotto la giurisdizione di Scida, di Tiro, di Acri, e di Cesarèa di Palestina. Risedeva questi nella Città di Dair-alKamar detta altresì Andara, che è nella provincia dì Sciuf. Il secondo Emìr in potenza contavasi Makamet Ebnemansàr, che possedeva tutto il paese contenuto fra Barmi, e confini di Trii poli, e stava nel Kesroan-Ga\ir nella fortezza di tal nome Ebnefrec ed era padrone . di era il terzo Emìr quella parte de! Libano, che guarda 1' oriente (ino alle falde di esso sulla pianura della Codesyria. Il quarto Emìr chiamato Aly Ebnecarfàs dominava la pianura della Codesyria , detta dagli Arabi BacarBalbech e faceva la sua dimora nella stessa Città di Balbeck ( Eliopoli } Sarafadìn il quinto fra gli Emiri il più povero di essi piccolo di stato e di forze non aveva se non quelle poche terre che restavano fra il dominio di Màan , e dì Ebnemansàr , , , , Nel tempo che le cose di questi cinque Digitized by Google fondamentali di quel governo etti del mal umore Emlr Ebnmamùr , . Ebbe , scoprì fra si principio dall' il quale sì mostrò inTurchi, dei quali ne professava esternamente anche la religione aveva inoldalla Porta non solo 1' appalto dogana di Trìpoli ma era altresì stato fatto Sangiacco di Laodicèa ( La tacchi ia) per cui datosi manifestamente in preda al partito turco, risvegliò fra gli altri Emiri il difpetto di vederlo ieguace o almeno obbligata per riconoscenza a una nazione sempre odiata Nullaed aborrita dai Drusi clinato per i ; tre ottenuto della , , . , dimeno potette tirare al silo partito anche i due Emiri Ncfrcc ad l:',bnccarfùs il che gli riuscì con qualche facilità per essere tutti tre confinanti ed in apparenza seguaci della dottrina maomettana al che aveva maggiormente contribuito 1' alleanza fatta per via di donne con alcri veri maomettani. divenne L' Emìr Mdan, vero Drusa perciò un loro acerrimo nemico, ma il dissimulare faceva l' interesse di Màan il quale non disprezzava in sostanza la combina, , , , , zione di sentirsi tri , e solo si 1' animo alienato contentò di dagli al- seguitare ad Digilized by Google Olla forti; qui: timor i - Per rendere maggiore le divisioni fra Drtui molto vi contribuirono due fiere fache infestavano le contrade del Lidell' Antilibano, che ima detta dei zioni , bano, e Resi, e r chi , altra degli e dei Rossi , le lemmi, quali fatali alla tranquillità di fossero presso di noi funeste Manogly fazioni , e sotto cioè dei Biannon erano meno quei popoli, una volta nomi Sarafadìn di quello altre simili diversi . Mann erano feguaci dei Digitized'6y Google anche delli sconcerti che portavano seca questi paniti per aumentare lo scompiglio fra gli Emiri quali per maggior disgrai zia della nazione avevano la reputazione di avere delle immense ricchezze in oro e in argento oltre P essere in grado dì mettere in arme trentamila combattenti in luoghi , , , aspri e montuosi , In questi . tempi si rendeva Porta alla anche più lega necessario di distruggere quella e quel sistema di governo che aveva- , no tenuto fra di loro, impegnato per capriccio ra contro disarmare i il Persiani , mentre Amurat III. in una funesta guer- conveniva ad esso di potere dei Dritti medesimi, ac- non si unissero" ai danni siani o perchè approfittando lice di qualche battaglia non ciò , suoi con i Per- esito infe- dell' ispirasse a costoro di estendere il loro potere , e di arrivare a rendersi padroni dei restante della Sorta e specialmente della città di Damasco , e della provincia della Palestina (ino ai confini dell' Egitto ; giacché è certo , | che in tutte quelle parti il Turco è stato sempre temuto ma non mai amato e di continuo ne è staro sofferto di mala voglia il giogo con tentare spesso quei popoli di ribellarsi, e giacché il timore fa gli uomini schiavi non i sudditi fedeli. Ave, , , Digitized by Google Aveva agito giungere fin Amurat qui suo imeneo a forza al di III. per maneg- gi segreti e con questi si era già preparata una strada per riuscirvi più facilmente neir anno 1585. che fu poi fatale alle sue armi in Persia, credette di dover agire , . Ma di fatto e a faccia svelata , . L' incumbenza ebbe Ibralùm Pascià genero dello stesso Amurat IH. il quale nel tornare dal suo governo del Cairo venne ai danni dei Brusi con ventimila combattenti di truppe collettizie. l' , I tré Emiri e Nrfrcc Ebmmatnkr sentita la volra loro , marcia di senza attendere , Ebnecarfks Ibrahim alla avanzasse clie si maggiormente, andarono ad incontrarlo fino Gerusalemme con seimila uomini armari, in che offerirono al servizio che posero ai suoi piedi presenti di lui nel tempo anche dei ricchi . Màtln Manogly non ridandosi del Pascià, quanto aveva da temere dagli alEmiri non volle moversi dai suoi monti , e si fortificò nella città di Dair-alKaraar . Gli fu intimato con diverse lusinghiere ambasciate di presentarsi ancor esso a Ibrahim che ostentava desiderio dì vee sapenefo tri tre derlo per 1' alto concetto che aveva di esso, e per la stima Signore . Ma che ne faceva il Sultano suo egli costantemente gli fece Digitized by GoogI intendere che da esso non doveva attendersi quella vile sottomissione che aveva ricevuta ciarli rato Emiri e che inoltre aveva giunon mettersi mai sono la suggezio- altri di ne turca , . foraneo nel tempo che tre Emiri ten. lavano rutto il possibile di far cadere nei .WJ.m e di fare la di lui disgrazia, lbrahìm faceva però :ì proprio interesse anche con essi Accettò loro presenti e i Ioni uomini, e t>l* impegnò di andar con esso contro il deito l'mir Maan . Venne adunque lbrahìm Pascià, e si accampò fra le Città di Seida e Barulì con circa venricinquemila i lacci l'Fmir , i . , , uomini risoluto vendicarsi della sottomettere di sua Mdan, disubbidienza ardite risposte che gli aveva , e di e dell' mandate. I tre Emiri trassero dalla loro, ma solo per rovinarlo , anche l' Emir Sarafadm confederato dell' Emìr Mdan Questo allertato dalle lusinghe, e sotto buona fede az?ardò di presentarsi a lbrahìm umiliandogli alcuni presenti e offerendogli centocin. , quanta truppe finta gli uomini per . Il incorporarli nelle sue Pascià accettò tutto con la solita lo trattenne appresso di se, , al suo posto, ilarità fece le accoglienze dovute discorse con esso con idea d' istruirsi su lo stato attuale dei Brusì , si mostrò persuaso Digitized by Google dell' ubbidienza da esso dimostrata con trattare tato anche ma appena Divano fu t ferri E . il il solito caffè, e e lo fece , dola, e fu porcongedo; profumo segnale del uscito Sarafadìn dalla starna del accompagnato altrove così a sangue massima indifferenza freddo messo è , e con ai la che Pascià trattano ordinariamente quelle stesse persone che nel!' animo loro sono già condannate. Non ostante le passate repulse tornò il Pascià a intimare più volte la sottomissione all' Emil Màan, e si servì in ultimo delle maggiori minacce ma inutili furono queste e le sue forze ancora contro 1' Emìr che non voile mai moversi dai siti vantaganzi ebbe il coraggio con una giosi . Ed i , , , banda , suoi di piombare su la retroguarTurchi, che tagliò a pezzi Ibrahim dovette contentarsi di tanto più si sdegnò dei dia dei . , sacheggiare soltanto alcuni villaggi Trucidare , di far dal suo esercito ErcceiHodinjiiantii uomini Drusi , e fare scorticar vìvo vernatore della Città di il Go- Dair-al-Kamar , ai quali era andato a vuoto un colpo di mano che tentato avevano sopra ì Turchi Stette accampato Ibrahim ventiquattro giorni nella sua posizione fra Seida e Barati, ma vedendo inutile la forza, e Parte per guadagnare 1' Emìr Màan si contentò , Digitized by Google di ricevere da esso alcuni presenti , die E:mr chiamò di civil convenienza, e deAllora pensò il Pascià di compire nulladimeno la grand' opera della divisione Governo Drusa, uno delli oggetti principali della sua venuta in Soria da elio meditato ma non manifestato Vedeva però tutto il risico che poteva esservi in quest1 impresa, giacché per quanto osservasse le discordie che erano già frai Drusi, trattandosi di alterare te consti timoni del governo 1' campò . del . , sol Capo luogo i alla narchia Emiri con pericolo di dar creazione di una pericolosa movarj . Bisognava conruttociò principiare dallo un solo Capo, ma Generale dei Drusi quelle parti stabilire in col titolo di Pascià, e di sotto la dependenza della Porta nel porvi un estero con governo tende sempre non era quello Il ancor esso circostanze se tre cai dignità, che al dispotismo , tempo di azzardarlo , mennon poteva servire in quelle non a procurare una guerra il Porta il che era interesse di scansare allora a tutto potere Credette adunque Ibrahìm Pascià che convenisse sceglierne il soggetto nella persona di uno delli stessi Emiri, e specialmente in uno di quei tre che alla , . Digitized by Google aveva dimostrata più inclinazione ali* ubbidienza L' accorto Ibrahim messe in pratica . far nascere ìa voglia di ciò l'arte segreta di in quello di essi, i i la dependenza cirfìts che aveva già ques stabilito Dell' fu della Porta medesima . Ebiu- veniva in questa guisa ad aver mando anche su! paese che il coteneva allo- ma bisognava conquistarra l' Emir Màan lo, e sottometterlo al Gran-Signore se voleva ritrarne i vantaggi annessi a quel posto, e a quella dignità . , Dopo aver data Ibrahim Pascià questa nuova forma di così assicurate interesse, e d' governo ai Drusi , ed aver maggiormente le divisioni d' animo fra i due Emiri Ebne- Màan-Mtmogy pensò anche a Drusi che redi Ebnecarfùs, giacché tolse loro le armi da fuoco, e quante armi bianche potette avere in suo potere. carfùs , e indebolire il stavano sotto potere degli il libero , stessi comando c ! Digitized by Google Per assicurarsi ne! tempo medesimo di questo nuovo governo che ben conosceva quanto facilmente poteva essere alterato nelli stessi suoi princij-j qu-.indo gli altri due Emiri, , amici già pentiti di del nuovo Generale, si fossero vedere Ebnecarfàs Capo fra lo- tempo che poco avanti non eramesse perciò in pratica un altro strattagemma non previsto dai detti due Emiri Ebnemansìtr e Nefrec, i quali credevano già di godere egualmente la grazia , e i favori del Pascià per la loro dimostrata pronta ubbidienza, e sottomis- ro, nel no non eguali se , , sione e per , ma i generosi donativi a lui pre- la politica non ammette simili riguardi. Già si vedde che Ebnemansàr aveva avuto 1' appalto della dogana di Tripoli sentati ; presto si accoderò, che Questi forse per sostenersi presso lo stesso ìbrakìm Pascià e con lo sborso di danaro, e con dei ricchi presenti, si era indebitato su la dogana medesima Htrohhn pre. tese di dover aggiustare coti esso anche questi conti, nella revisione dei quali o a torto, o a ragione lo fece debitote per pagamenti arretrati della somma di centottanta- mila zecchini . Ebnemansàr per quanto fos* e di genti non era allopoter fare quel pagamento se ricco di paese, ra in grado di Digitized by Google tanto più che i! era disastrato in quest'ultimo tempo per sostenersi contro il partito Etnlr Màan , e nel favore del Pascià Onde Ibrakìm non avendo potuto otsomma messe in forze il Emìr insieme con Gìomeda, che tenela dogana dì Trìpoli per detto Ebnc- dell' tenere la detta , detto va come pure si assicurò di Mendel, , che era doganiere di Baruti Ritenne in suo potere sotto varj frivoli -e mendicati premansìir . , resti anche 1' F.mìr Nef'rec. Il carattere dei Pascià è ordinariamente il carattere proprio di un governo arbitrario , che non in- rende se non proprie ragioni vere le vere che siano, e che non dalle passioni, non , o non ha mezzi per mo- e dall'interesse; e se sembrino dei ministri che lascia guidare se si i dificarne la prepotenza non sono in sostanza se non ombre della giustizia che camminano esattamente su i passi stessi del Despota Insomma dopo aver saccheggiato tutto , , ed aver sotto un e 1' altro spogliati Drusi dei loro Pascià nel , imbarcò Ibrahìm Baruti, ove Stavano attendendolo e cosi conducendo Emiri , due Doganieri , più di un milione d' oro con innumerabili ricchezze il paese con la violenza pretesto migliori porto , i , effetti di venti galere turcliesche seco , tre in sete e scoffe , arrivò in Costantinopoli Digitized by Google 4" dove questo tesoro venne a proposito per bisogni del Gran-Signore i . Non fu appena partiti) dalie coste della Soria questo Pascià che l'Emir Mann Manoply pensò al recupero di quelle terre che dallo stesso Ibrahìm gli erano state desertate e date po'idlVEmh-Ebnecarfàs. Ciò gli costò poca pena e presto ne tornò in possesso Messe poi insieme una grossa banda di soldati ed aggi ugnendos egli ogni giorno nuove e amici forze per parte dei suoi seguaci per rivendicare l'onore della nazione, in questo medesimo anno 1585. trovatosi con un potente esercito uscì in campo assistito ancora da un soccorso di diecimila Arabi, , , , , facendosi tremendo in faccia carfùs , quale il dovette dell' Emir Ebne- ritirarsi fortezza di Ga^ìr , e lasciare che il sua nella suo riva- le estendesse il dominio anche dì più di quello che non aveva avanti, che venisse in quelle partì Ibrahìm Pascià Amurat III. più dell'oro, gente poco trattenne in Costanti- Intanto avido che della nopoli i prigionieri quali dopo aver condotti da Ibrahìm servito in certa guisa , ì alle glorie, ed alle prodezze di quel Pascià, furono rimandate in Soria in libertà Questi furono l'Emir Ebnemansàr, l'Emir Nefrec,eV Emir . Strafattiti , e i due doganieri Giomeda , e Digitized by Google Mendel e ciascuno tornò ; con Firmarti del Gran-Signore e con facoltà di riprendere il possesso delle loro terre e dei loro beni La Porta che poco si cura del sacrifi, , e che risparmia anche i una guisa, o nell'altra è di sua convenienza essendosi così contenuta con i tre Emiri , e con i due Doganieri non fu in sostanza verso di loro ne un tratto di umanità, né di beneficenza. Queste virtù non si conoscono sotto il Governo della Luna Ma fece questo perchè sentiti appunto i nuovi torbidi fra i Drusi, ma non di quelli adattatili al suo scopo pensò di rendersi cosi affezionati detti Emiri, e Doganieri, i quali si lusingava che sotto la sua ombra , e col braccio suo potessero mantenere nella Sona delle dissensioni, e fomenrarvene delle nuove quando occorresse zio rei dell' innocenti quando , in , . , i . Non bisogna lo Fuccardino sua il qui lasciar di vista ìl piccoquale appena separato da Madre Setnesev che ne , fù anche la nutri- ce venuti torbidi nello Stato venne questi levato segretamente dalla casa paterna per assicurarne a ogni evento la sua vira, e l'ebbero i , , donne di Mendel doganiere di rammentato che era un padre. Mendel poi quando Coverte in custodia le Barati amico , e più sopra del , partire per eeser condotto in Costantinopoli Digilized by Google credendolo in quelle circostanze egualmente poco sicuro in casa sua, Io aveva consegnato a un certo Ckeivàn, Cristiano Maronita, il quale era un confidente dell' timìr Mdan , nella casa versi anni di , cui seguitò a starsene per di- come vedremo altrove senza , che alcuno sapesse mai penetrare che fosse quesro il primogenito di Mann . Sulla fine di questo stesso anno 15R5. il detto Enùr ebbe un altro figliuolo, che fu detto Junes .La Madre se lo staccò dal seno per farlo credere estinto e fu nutrito da alche lo guardò come suo figlio tra donna fino a tanto che Faccardino non principiò a figurare nel mondo che allora gli fu fatto conoscere, e che accettò per fratello, di cui pure in progresso avremo luogo di parlare Tornati i tre Emiri da Costantinopoli. 1' Emìr Sarafadìn sempre amico di Mann che gli seppe perdonare la debolezza di essersi fidato dei Turchi, riprese le sue terre che si tenevano allora da Màan e si pose sotto Gli altri due che si trola sua dependenza varono a lor ritorno in Soria quasi senza più alcuna terra di loro proprietà, e che veddero in poco tempo minorata l' autorità il potere e ii dominio tU-M;> stcjio Emìr Ebnecarfùs, non fecero se non riunirsi seco in ami, , , , , , , , cizia, lusingandosi cosi di tornare più facil- Digitized by Google nitrite possedimento delle loro rerre , e , meditandone intanto il mez- al del loro dominio zo più idoneo. il L'andar contro l'F.mìr Mdan non era impresa da tentarsi in campo aperto giacché lui mancava per fare contro di essi, , niente a anche uniti la più forte difesa, oltre di che non erano in grado di tentare alcuna cosa perchè si trovavano esausti di danaro, che è il nervo principale per fare delle imprese Inoltre il corpo della nazione che aveva veduti i tre Emiri Ebnecarfìts , Ebnemansiir , c Nefree venduti senza profitto. alla Porta, non aveva , . , più il miglior animo per secondarli nelle loro idee assisterli , e per . Continuavano però le stesse Fazioni dei Keji', e degli Jemetti. Queste fole imnon facessero una : pedivano che i popoli rivolta goncrale in favore dell' Questi Emlr Mdan . era già del partito dei Keù, come F.mir Sarafadìn gli altri tre Emiri pure 1' etano parritanti ; di quella delli Jemsni , e questa fu la fazione che presto fece ia rovina dì Mdan La pazzia , o vanirà stessa . delle dette due Fazioni mente contribuisse alla sembra che più facilsua perdita, mentra getto interessante, e che tutto si ridnceva\ una passione o genio più per un color* , Digitized by Google che per l' altro, di cui loro stessi non intendevano la ragione, si trovava perciò alcuna volta qualche diverso partitante in una famiglia medesima, il quale o celava la sua passione , o sconcertava l'armonia domesti- ca ad essere capace fino di azioni atroci , e crudeli. Emiri I tre non quali ai l'inganno, e la viltà, che non restava se in affari di srato mutano denominazione e si chiamano strattagemmi, seppero ap prò Ili ttare d' essere venu, to a loro cognizione che fra Emìr MA.an vi Jtmeni delfi . i famigliari dell' era un seguace della fazione Forse non era ciò venuto mai Màan, mentre non certamente cosa prudente di quantunque però a intelligenza dello stesso sarebbe stata covarsi la serpe in seno ; sua moglie Sctnesep riguardasse sempre cosrui come di un carattere equivoco, per la cui più volre aveva fatto vedere al marito che sarebbe srato convenevole sto uomo tando il dalla sua casa di , allontanare que- ma 1' Emìr valunon servizio che da esso ne ricavava volle ascoltar femmina mai i prudenti consigli dì una . Insomma a forza di rigiri potettero 1 Emiri mettere del mal umore fra Màan, questo suo Domestico Prima che si venis- tre e . se a qualche risoluzione dalla parte dell' Emìr Digifized by Google 45 di esso seppero guadagnarlo loro consuo padrone, a cui durre finalmente in una tazza di caffè e così mori Mdan Manogly , uomo degno dì mianno 1586. avendo così poco goduto dei suoi progressi fatti doppo la partenza di Ibrahìm Pascià dalla Soria . Faccardino che aveva allora due anni seguitò a tenersi con estrema gelosia, e segretezza dal Cheìvàn , e già si diceva spenta la famiglia dei Manogly giacché un solo fratello che aveva Mdan, chiamar© Mender, contro tro , il veleno PEnrir , glior sorte, nell' era morto prima di esso Ed il piccolo Jun.es , passato dalla madre nelle mani di al. I tre Emiri Ebntcarfìa, Ebnemamiir, e Nefrec vennero allora ad essere più tranquilli nel possesso delle loro terre , che ripresero, e che estesero anche su quelle dell' Emìr Sarafadìn , il quale con la morte dì Mdan non divenne se non un povero particolare coi solo titolo dì Sckh accordato piuttosto alla sua età che alla sua fortuna ed il quale fintanto che visse stette unito di amicizia con la vedova dell' Emlr Mdan , colla quale , era altresì parente Fecero i tre Emiri allora confederati qualche progresso anche sulle rerre dell'estinto Màan gli avanzi delle quali seguitarono , Digitized by Google 46 a e a governarsi dalla vedova , come in apparenza crede dello StaQuesta fu una donna dì talento rarissiFra una delle beile femmine della na- tenersi Setnesep to . mo . zione, ottima nei consigli, franca, e coraggiosa, bravissima nella lingua le scriveva per eccellenza sa, e i Druiì hanno di Araba nella qua- fu anche Poetes- ; essa canzoni delle assai delicate, è trovansi scritti dei suoi detti sentenziosi . Era molto amica dei cristia- ni, alla religione dei quali inclinava. mente aperta e te scoprire le La sua libera le faceva spesse vol- conseguenze delle cose , e se sarebbe stato sacrificato da un domestico , che a lei era staro sempre sospetto . Per le sue virtuose qualità ma specialmente per 10 spirito della poesia, dal quale era riscaldata e per la fermezza con la quale assicurava di qualche futuro evento, che unicamente era previtto dalla sua prudenza, e sagacità , secondo il solito sr acquistò fra quei popoli la qualità di Profetessa A questa donna, ed al credito di essa presso gli stessi nemici del suo marito, dovette poi il figlio Faccardino tutta la sua fortuna. Ma , , . avremo luogo di tornare a parlare altrove 11 essa. Digitized by Google 47 CAPITOLO Dalia mone V. M-.^inpJy fino all' unno del!' F::\:r M.;.--: Facsardino tui in Diasi per dai riconosàiilo fu Grand'Bmlr loro 3Fl Cheìvàn dopo Màan Manogly seguitò tenere appresso di se il mone la , come dell' Emir disse si a , piccolo Faccardino, quale portò sempre un particohsrìssimo alieno unendo all' inclinazione la ricono- al , dovuta scenza alla memoria del lui di padre che fin che visse aveva amato con scambievol tenerezza Per la maggior sicurezza di questo bambino fintanto che stava appresso di lui bisognava che passasse per un suo figliuolo. Non vi estinto , . fu chi non lo credesse tale Era che la il Cheìvàn uno rigore al dei . di quelli più docile maniera di trattare amare da ognuno nel tempo , così gli uomini facendosi che tutti corrispondevano col più gran rispetto Aveva degli pratica alcuni cognizioni delle uomini , e 1' fra , suoi costumi accoppiava i superiori al quali egli era; amicizia da eflb dei religiosi Maroniti , . comun ma la tenuta con che avevano Digitized by Google 4s Roma studiato a ad esso dotati , avevano cultura, ne di maggior pure acquistare così fatta . La Madre Semesep frequentava questo Cheivàn di la casa conversando con e così ; della sua famiglia aveva occasiovedere il suo Faccardino , sopra del quale la tenerezza di Madre le faceva tal- donne le ne di e 1' era necesviolenza per soffosuo dolore per non fare !a volta spargere delle lacrime gare nel seno il disgrazia di lui Fino . età di cinque anni compiti fu all' trattenuto fra di quelle garbo, e oneste, non pensarono ne , senz' altra quel piccolo za di vira, nati i donne, persone molto le quali in questo tempo non alla sua conservazioeducazione che d' iniziare se corpo a una certa compostezalla quali; ragazzi dall' infanzia , possibile saria rutta la son orientali , iacilmcnte incliserj altresì fino . Arrivato adunque ai sci anni il Cheivàn lo separò dalle donne , fra le quali in appresso assai di rado vi comparve Diver. samente non conveniva agi' interessi del Figlio, r.è ciò lo accordava lo stesso Cheivàn quale era necessaria la più scrupolosa condotta per arrivare all' intento di farlo succedere al governo dei Dritti, e all'eredità al del Digitized by Google Padre del trui passata la maggior parte in al- , marti . La cognizione dei caratteri arabi per leggerne i libri , e per scrivere in quella lingua furono le prime occupazioni I discorsi istorici eran quelli , che ad esso si facevano dal Cheivàn per insinuargli così a poco per volta 1* istoria del paese , di cui si credeva suddito nel tempo che ne era l' erede presuntivo ; e specialmente portavasi a rivoluzioni del governo !ui delle ultime Druio . Quando fu tempo venne addestrato ai . maneggio del cavallo , e a tirar di lancia insinuandogli a poco per volta un' aria di grande , e di coraggioso a segno tale che aveva Faccardino dodici anni quando era , un portamento nobile che imponeva altri fanciulli anche a lui maggiori Dovendo passar per figlio del Cheivàn dovette questi fargli opportunamente frequentare anche le chiese cristiane, ma sapendo però quale era la di lui nascita l'esser suo, e a ciò. che doveva pervenire, stato su gli , lo lasciava mente , in questo contentandosi operare macchinald' insinuargli D della morale , e di fargli conoscere un Supremo Motore del rutto a cui solo gli uomini debbono il loro culto Aveva Faccardino tredici anni quando il Cheivàn principiò a tener con esso un linguaggio di Corte e , . , a inspirargli guardata lontano nelli dall' un genio per la sovranità rialtri tenendolo per allora avere in proprio una tale , ambizione Cheivàn unito con la Madre donna veramenre di governo, principiarono a indagare fra i Druii qual animo vivesse tuttavia in loro per la famiIntanto detto il , Manogly creduta glia molto silenzio Gli altri Emiri estinta . Le scoper- , erano oramai trop- si sotto la dependenza della Porta erano morti pure e i successo- avviliti alcuni ri vi cuori molto sensibili per 7-ione dei po e trovò che dopo erano tuttavìa nella naquesta vantaggiose furono te , , schiavi strati delle passioni, per loro soste- Ottomanno si erano disaconseguentemente avevano tiran- nel favore nersi , neggiati e i loro Paesi . Setnesep seppe fare anche dei viaggi molto opportuni per quelle parti . Il solo nome di questa donna che era in reputazione presso di ognuno per il suo spirito , , Digitized by Google favore quali 1' donne , 1' ascendente delle qualche maggiore influenza sù di quelle aveva animo dei loro mariti e cosi approfit- ; tandosi delle passioni., dalle quali sono re- golate le femmine otteneva che da queste , venissero facilmente regolati suo proprio vantaggio gli uomini a . Esistevano tuttavia le due Fazioni Jemeni e dei Resi Sstnesep le prime sue premure le fece presso K«i fra 1 quali ispirò il maggior desiderio deliesistenza di una famiglia da loro tanto amata ma che si supponeva estinta . Trevò che alcuni delli stessi Jemeai quantunque di questa diversa fazione avevano il e che cuore alienato dai loro Emiri invidiavano la sorte dei Kesi quando si trovavano sotto il docile e buon comando della . , i , , ' , , dell' Emlr Mdan Scoperto 1' animo dei cosi suoi , , 1' accorta femmina , cuore degli altri , spargere a poviveva tuttavìa qualche ed ritornata al suo paese il fece co per volta , che rampollo della" famiglia Manogly . Questa voce , che da prima fu con arte sparsa a guisa di novella , principiò a trovar dei Digitized by Google per creduli cosa inclinazione Non . era verità alla della questo caso dar difficile in corpo ali' ombra . Aveva Setncscp insieme col Cheivàn formato i! progetto, non solo di rimercere comando al casa Manogly proprietà paesi di sua antichi nelli dei -Bruti la , ma che si procurava di rirare erano perchè cadesse nella persona del Primogenito Faccardina il governo di tutta la Nazione, senza esser diviso fra altri Emiri, le linee , o che a! più ne divenissero sep S' indiri questi tanti : il SUO r inclinati verso di lui e che tutte che si era servito di essi gli aveva esperimentati impegnati a sostenerlo ; che a opportunità trovò poi favorevoli anche Setnesep Giunto Faccardina all' età di quindici quali , le volte , anni, e ridotta quasi ad evidenza fra popo- i li 1' esistenza del successore dell'Emlr Màan, fu tempo 1' suo . I di svelare sentimenti > al nobili medesimo , e grandi esser con Digitized by Coogk 53 era staro questi allevato i sempre che ranità ma •tifìciali , che poco ombr; 1' , era gli dipinti penetranti colori , fece scosse Faccardino ne creduto fin padre di mediocre forai vedersi collocato nelle pretensioni padre srato Prìncipe di que!I< , si gio che fece nome col di dall' essersi un figlio di padre che Io volle sempre , appresso di se anche nei suoi viaggi, che fu suo consigliere, e guida. E cosi riconoscendo Faccardino bcncfizj ricevuti seppe fin d* allora dare a conoscere che sempre i comandare . Madre che egualmente degno era La di egli ri- tutta la sua vita con dei senveramente filiali e per la quale ebbe nel governo della deferenza seguitò ad essere la sua consigliera, e la mode- guardò in timenti , , ratrice sue passioni delle appresso non Erano gli da già famiglie tutti i quali in . a questa novità e specialmente quei preparati dei Drusi animi delle dalle , andò esenre le seguaci , più potenti . della fazione D Insomma dei Kesì, ! Digitized by Google legittimo erede done ricevuti Mdan Mano^ly di i dimostrazione aven complimenti eoi popolari gioja di . Fu , ciò I' ari no 1598. mantenersi però nella pubblici Per estimazione bisognava acquistar credito , farsi E conoscere desino Primogenito vero che egli era recitare la parte di di . Mda. giovane per gran teatro del tuttavia Eroe sul mondo, ma aveva ai fianchi il Cheivàn, la Madre e altre savie persone abbastanza destre per far si , che per mezzo di , opere grandi fosse valutato anche prima un età più matura di . Vennero per Jemeni gli intanto tutte tirate , altri rittura destinato l'anno uscire in Faccardino quel le linee una guerra conrro gli e per conseguenza contro rutti Emiri suoi nemici, e fu addi- intraprendere campagna 1' momento esser seguente 1599. per lo scoprire a Con . suo tutta la aveva provato da forza di quei senti, menti di grandezza , e dì coraggio , che gli erano stati insinuati nel corso della 'passata sua educazione a segno tale che egli stesso non desiderava più se non rivendicare , , Digitized by Google onore della nazione e della sua casa cosi ogni momento di ritardo era per volendo esso un momento d' impazienza speditamente decidere e assicurare con le armi la sua sorte Prima però di tentare alcuna impreche Faccardino sapesse sa volle Setnesep come aveva un fratello nella pedona di Junes che scambievolmente si trattavano Bisognava che si già in qualità di amici sapesse eie") anche dagli altri Drusì , giacché I" , ; e , , . , , . cosi richiedeva 1" interesse dell'accorta perchè se per qualche le venisse a un mancare il donna accidente di guerra Primogenito, restasse successore nella persona di Junes staro pure per cinque anni Questi era sotto la Drusa to steri dopo , direzione di la famiglia, stessa donne custodia delle del paese Musabìti uomo costumi, inclinato caccia , quella dì e senz' abbadare proprie terre altra alla una casa passò sot- di dei quali , capo della benestante, di alle armi, e educazione , coltivazione aualla che delle . per quanto fosse stato educato da quest'uomo, nulladimeno non fu lasciato di aversi cura di lui , perchè imparasse a leggere , e a scrivere arabo , e a monJunes tare a cavallo , ina privo in altra parte di Digitized by Google ma con ardito. ai 10 : piutTO!ito spirito Set,teiep Fu feroce i>rocnrò di a d dolc ire ma poco , vi e que, rii iscl. dui ique su' primi del 1599. presenarreso 1' ami- raro Junes cizia fanciu llescTche^à P a ssava fra lo- srò alcuno sforzo a Faccardino per riconos. lo per fratello. Servì *t> perchè il pop olo stesso lo per tale . Verso la primavera di questo stesso . anno 1599. famiglia, i 'u (ti pensare giudicato . Si . a terap inopportuno recupero delle messe adunai je Faccardìno conducendo s eco anche ii al dirà paterni , tei . Il Chewàn lo accompa- uom gni più prue pi il ricchi della na;gne ne fornel qu ale niente si il :onsiglio decideva se "a l'approvazioni di Setnetep, che volle e:;ser presenre ai p che furono felicissimi. Ques;:i non fecero se non ispiiare dell' ambizion.; e il desiderio ai dui; fratelli ancorché assai giovani, di cont inuare a stare ali: gnò denti 0 , ur la di scelra , mavano 1 , , Digitized by Google e di approfittare del re La Madre loro nelli affari necessaria la celerità in tempo per paese proprio il sempre tività è , quelli come aveva veduto una ia riacquista- sola spedi- donna che era non ignorava che stata , affari nelli volte , l'at- stato ma guerra; della più di , e sic- atteso la maniera di combattere di quei popoli le inutili conseguenze dei rapidi progressi, volche il di lei figlio estendesse le scansare troppo velocemente le sue conquiste . Veniva fomentato il contrario parere del giovane Faccardirw dai suoi consiglieri avendo chiaSetnesep perù sempre saggia , . , mato a rizzò in 1' ideata il figliuolo , a lui solo si indipien consiglio d imo stran dogli clic impresa di ristabilire la fortuna se , della sua Casa, e dei suoi esser condotta con popoli prudenza per doveva fissarla e vantaggioso; e sopra un piede srabile che egli era troppo giovane per avere bastante esperienza , la quale a lei aveva fatto sempre vedere che poco si conserva, vano quelle vaste conquiste rante ostacolo facevano , che senza rile- pochi giorni. verità rispetto a quei pae- si in Ciò è la dove non è disciplina militare , giacché se 1' aggressore piomba con impeto si , , Digitized by Google e che la parte contraria riori ne , Sia di forze infe- o che almeno tale sia 1' opinionon stanno quei popoli mai a re- , pentaglio ma , fuga la è tutta la loro dife- sempre però pronti dopo aver ripreso o aumentato il numero dei combattenti di voltare con eguale ardore sopra sa, coraggio , , aggressori , i qùali per le ragioni medesime si lasciano dare alle spalle, per cui ora una parte ed ora 1' altra sì trova in breve tempo di avere acquistata una grande estensione di paese , che il giorno dopo gli , Vaccordino e , ra consiglieri , ai arte della guer- la quale si sà comdifendere e conservare la vittodovettero seguitare i consigli della , Madre , , , e così contentarsi di fare delle pic- conquiste cole le suoi cioè queir arte con , battere ria i mancava P quali in sostanza guardare , , mettersi in e di tarda sollecitudine grado di saper- avanzar sempre con una . Seguitando questa condotta dovette per cinque anni essere continuamente in guerra. L'anno 1601. tolse la città di Barati all' Emìr Jmùf FaccweUno abusò . in quest' occasione della fortuna delle sue armi esercitando sui vinti delle tirannie. Fece uccidere il fratello dello stesso Emìr Jasùf, Digitized by Google perchè aveya difeso valorosamente fino da ultimo il castello e la fortezza di Boriai •. In oltre volle per moglie la figlia <ÌelEmìr a cui la tolse quasi per La Madre che non si trovò preal ritorno del fia quesr' impresa gliuolo non lasciò di farle dei rimproveri ma sicper tal contegno da esso tenuto , lo stesso forza , . , sente , , come vincere è sempre gloriosa cosa, tutcalmato E all' Emir Jusùf divenuto allora suo suocero rilasciò il governo delsotto però la sua la stessa città di Boriiti dependenza Tornato adunque Faccardinc fi possesso di tutto il paese che era di sua ereil to fu . , . ì , dità, principiato a estendere la giurisdizio- e nettato il paene con nuove conquiste suo con 1' arte, e con la forza dalla fazione delti Jemeni , fu in quest' anno da tutta la Nazione Drusa riconosciuto per loro Granit-Emìr essendo allora dell' età dì an, se , Digitized by Google CAPITOLO Vi Faxardino dopo t'rf l'i VI. Grand-Etnlr rL-onosci-jlo ili Dritti, fina all' nino 160S. in Trattato di aintiù: con Ferdinando Toscana di Iveriuto Fdcon'rfino se, amici con . Questi se accortezza 1' paese con dare a chi di do di ai quindi mano i , era gli governo mano ai riguardi per condotta ra , e dei gli fedeli procurati Emìr di più , deboli . alcuni di loro procurò alleati il suo quelle terre di toglieva, lascian- le titolo il o Capo già riacquistare ne) il in più forti Sciek tendoli nel suo consiglio ze Grand-Eitiìr il Ormi non ponsò se non a nuove imprema bisognava però farsi anche dei nuo- dei vi un Granduca cui fece I. . ; e quello Estese ammet- questa lusinghiedelle in nuove for- quelli stessi, e«li aveva privati dal libero dominio Correva frattanto 1' anno 1604. quando Faccardino ebbe dalla sua moglie, figlia dell' Emlr Jtisuf, il primo figliuole) che è conosciuto sotto il nome di Aly . E Jimes suo fratello sposò in questo medesimo anno una Donna Drusa di singoiar bellezza che , , . Digitized by Google Nel tempo itesso ebbe detto Junes , unitamente al titolo di Rnùr , anche delle terper il suo mantenimento ed in cam- re , pagna esercitava le funzioni di te delle Fu armi Comandan- Faccardino suo fratello di dal riservato Grand-Emìr 1' . anno seguente 1605. per estendere di più il suo Sur, Acri . Caifa , Castel Pellegrino , e Cesarea vennero in suo potere . Questi erano Aveva allora ventidue anni srato , . . luoghi guardati da altri quelli , Ufhialì da Governatori sotto onde operando la in Turchi, o dependenza di tal guisa diret- contro Faccardino Egli le sue imprese som per il miglior governo di . ; olorire ) Digitized by Google 6i accompagnate offerte con vano dal favore facilmente Corte alla ritardarne , Inoltre , . Sultano Acrnet il tro- appoggio , e condescenOttomanna ma soltanto o serbarne a migliore op- portunità la veiiderta troppo occupar;; acquistato tempo, dei generosi regali farti a denza ]icr :;,':'!! adaii I. dell' era allora Ungheria, e della Penìa e intorno ai ribelìi della Natòlia, che gli davano dell' apprensione, per cui non pensava di proposito alla Soria o almeno Ministri ne sapevano far dila, , i zionare del risoluzioni, le Sovrano Nacquc piaceli è le perdite servivano a loro per accumuin questo stesso anno un figli- uolo al!" Emh- Junei che fu detto Melkem che poi vedremo Grand-Emir dei Brusi. F, nel tempo medesimo prese Faccardino la seconda moglie , che fu la figliuola di un Pascià Ai Tripoli di Sona Dopo alcuni mesi passò a prendere anche ia terza Moglie che era una figliuola di un Signore Drusa suo confinante dalla quale correndo V anno 1606. ebbe un figliuolo, chiamato Maniùr, che fu il suo secondogenito Faccardino non era uno dì quei Drusi nato per una Donna sola . Il mestier delle , . , , . Digitized by Google 6} armi non esclude la galanterìa . Egli aveva molta passione per le femmine, e sua Madre dovette spesso riprenderlo anche degli eccessi Seppe che uno dei principali Signori del suo Stato aveva una bel. la figliuola , fece la domandare , e 1' otten- ne e così in quest' anno prese la quarta moglie Egli aveva allora ventitré anni Questa fu in appresso la più diletta Trattò sempre le altre con rispettoso decoro Le tenne anche separate di casa fra di loro per contribuire così alla maggior tran. , . . . . quUliti di esse . Il servizio era corrisponden- grado, ed egli non tralasciava di andada loro, quantunque moderatamente per assicurare d'appresso orl'una, ed or l'altra, che in lui non era affatto spenta la sensibilità per esse Ma certamente la favorita con distinzione fu questa quarta moglie, che domandavasi Chasckia la quale come vedremo condusse poi seco a Firenze Il ritratto che di essa ce n' è stato la. proposito perchè ella po, te al re . , Digitizsd by Google H sensibili rito , non aveva ; altri ornamenti spi- t!i nò fu donna per una buona condona usciva invero dal carattere del- di famiglia; nazione ma Faccardino non si curò di esin essa questo rigor patriottico sendo contento abbastanza dello studio che ella faceva per piacergli ne fu peraltro anche geloso all' estremo Affari grandi furono in quest'anno loco", nella Sona Acmst I. Imperator dei Turchi aveva deposto il Pascià ili AUppo Ciò portò seco una sollevazione universale in quelle parti sostenuta dal Soft di Persia e dal Pascià di Bagdad Capo dei sollevati era Giampulàt In questa sollevazione Faccardino ci aveva uno dei principali interessi, ed era in stretta lega con lo stesso Giampulàt , e per approssimarsi al ribelle estese in quest' anno le sue conquiste per la la , trovare , ; . . . , , . . costa della Sona a settentrione di ISaruti Governo di Tripoli do- fino ai confini del , ve ci governava un Pascià per la Porla . Giampulàt pure si avanzò verso questa parie , ma la presa di Tripoli andò a vuoto c all' uno Seppe però Face all' altro cardino mantenersi su gli acquisti fatti I torbidi che contemporaneamente erano in Ungheria, quantunque in sostanza pregiudiciali all' interessi della Casa d' Austria , , . Digitized by Coogk «5 interessavano Cristianità , una parte però anche specialmente 1' tava perciò una lega contro Italia della ten- Si . Turco ii , ma era impossibile combinarla atteso differenze che erano fra la Spagna , e la Francia !e quali mostravano di volersi far maggiori per le disunioni nate fra il Papa e i Veneziani giacché la Spagna era in procinto di prendere il partito del Papa e la Frauda era determinata di assistere la Repubblica Ferdinando I, Granduca di Toscana, Principe grande, e di estese vedute, aveva i' accortezza di tenersi amico .di ognuno. questa , le , , , . Infino col Regno di Fet% se la passava in Maomettuona corrispondenza né tutti i , tani erano suoi nemici poi di stabilire parti del levante teressi dei ribelli . Con la speranza un gran commercio dette a si della favorire Sona , solo teneva altresì divertite colà nello gì' in- e cosi egli le armi del Gritn-S'ignare in vantaggio della Cristianità. avendo fatto ed avendo bruciate nel Porto d'Algeri le galere del famoso Amuràt Rais , si procurò gloria maggiore presso i suoi Si rendeva pure in lai guisa rispettabile nell' opinione dei ribelli , e facendo con le atesse galere delle continue ricche Intanto le sue acquisto di Prevtia galere 1' , . E Digitized by Google 66 prede sopra i Turchi , nel tempo che sì faceva temere da essi procurava di fare il proprio interesse ancora Per assicurarsi il Granduca di un Porto che favorisse suoi disegni sulla Sorla, e per acquistare sempre più la reputazione , i di Principe valoroso, e forte in mare, e per tenere esercitati i suoi legni medito 1' impresa di Cipro Ne aveva passata intelligenza di ciò con i Greci di Famagosta, che in numero di seimila avevano promesso di sollevarsi all' arrivo della flotta Toscana La conquista di questa Città avereb, . . be facilitata, quella dell'Isola tutta. L' armata era composta di otto galere , e di nove altri legni da guerra fra e bertoni , su quali furono imduemiladugento foldati e molte armi per distribuirle ai sollevati Il comando di essa l' ebbe il Marchese Francesco Del Monte Ma questa spedizione di Ferdinando rton fu troppo felice menrre la flotta si sbandò prima di arrivare sull' Isola di Cipro; e giunto il Del Monte sotto Famagosta trovò mancate le promesse dei Greci per cui dovette ritirarsi anche con qualche perdita . Tornando verso Livorno , s' impossessarono galeoni , i barcati , . . , , le galere il di tre fuste turche , e questo fu solo piccolo vantaggio di tale spedizione Digitized by Google Non voleva Ferdinando ambizione di i la sua il sito né the ultimo farlo vantaggio- Ball' Fomagosta. Per mantenersi sa reputazione presso. che I. restasse ncgletra, credito resra>se osculato in ribelli della Soria pensò subito a nuove imprese. Fu destinata la Bona spedizione sopra Pani la (Iona di Agos:o miraglio d; Barberia. Livorno jo. di di il con duemila Soldati. L'AmIngkirami eb!:e il comando della 1(107. medesima, e Silvio Fùcolomini quello le milizie. La Piazza fu presa e dopo levatone il bottino, e del- d' assalto, mille fatti cinquecento schiavi, e dato fuoco alla medesima fu abbandonata , ritornandosene i vittoriosi verso la Toscana Faccardino fece in quest' arno un altro colpo di mano sulla onta della Sona mentre levò ai Turchi la Città di Senta quella di Tiro , e prese il titolo di Principe di Seida, e cosi divenne padrone d; tutte le coste dell' antica Fenicia Poco dopo con l'ajuto dei Maroniti, e di altri Cristiani di quelle parti spinse più oltre le sue conquiste , mentre s' impossessò di Na-faret, della Fortezza del legni . , . , Monte Tabor Tiberiade Galilea , Io , della e in Città tal riconobbe dì Safèt guisa anche per suo , e di tutta la Signore, Digitized by Google 68 principi su in a denominarsi della Galilea Aggravò poli con Principi altresì . in questa occasione ì suoi poconseguenze delle contribuzioni, quasi indispensabili della guerra, ma si com- portò in tal occorrenza con una regola giusenza far comparire che la sua ambizione lo facesse esser tiranno col povero, né dispotico col ricco, tutto fu regolato a proporzione delle forze . E siccome egli età amato perchè non dimostrò di esser divenuto Sovrano di quei paesi se non per esser Padre di quei popoli trovò facili , e Molte delle stesgenerose le contribuzioni se donne Druse vennero in detta occasione a offerirgli i loro monilj e le loro gioje sta , , . , che per altro egli recusò. Nacque in quesr' anno il suo terzogenito Husaìm, che ebbe dalla sua moglie Chaschìa. che aveva il Granduca Ferdinando I. già fatto inspirare nei cuori dei Ribelli della Soda il desiderio di averlo per amico , e protettore nei loro affari contro la Fona mandò in questo stesso anno 1607. persone , animo dei con facoltà d'informarsi del loro capaci in Alcppo per scoprire levati, l' to, e delle loro forze, e fare con essi tato dì amistà quelle partì , e di commercio una nave solsta- [in trat- inviando in carica di munizioni , Digitized by Google da guerra , ed insieme moki donativi per Gìampulàt e per Faccardino capi dei ribelFurono destinati a questa spedizione come ambasciatori il Cavaliere Ippolito Leonpersona molto pratica di cini Toscano Provincie e Michel - Angela Covai nativo d' Aleppo ; e segretatio ni Giorgio , li. , quelle , Criiger . Partiti dalla Toscana c arrivati in Aleppo furono ricevuti con grandi accoglienze da Giampulùi capo dei s<>!.V\ ,iti che des, , ìi.' \w> terli tu:fs> k- !>[)>;!Ó;!i a! ratto della .i!.-;".:;r^m per tret- situazione cose osservato delle . volevano da loro stessi guanto occorreva, vennero con esso alla conclusione di un trattato di amistà, e di commercio . Fu questo concluso, e firmato in Aleppo il di io. della luna Giema;ìel-Athir dell' anno iol<S. dell' Eeira, cioè il dì ìo. di Settembre r6"o7. Istruiti di N. di quattro , ed S. Era la sostanza del medesimo una lega che doveva formarsi fra il Papa il Re di Spagna, e il Granduca per fare immediatamente la conquista delle Città di Gerusalemme. Che sarebbe stato consegnato quel Porto che più fosse piaciuto per ricovero, delle armate che fossero venute di Europa Che la Città di Gerusalemme sarebbe , , . E J Digitized by Google restata che i in dei Conquistatore ma avrebbero avuto in essa il potere cristiani libero esercizio , senza della !oro religione pagar gravezze; che avrebbero vìssuto essa sotto la giurisdizione dei resperrivi soli , avere e fra il in Con- quello del Granduca doveva essi primo posto . Che i Toscani ave- promettendo poi ad essi ogni facilità per procurarsi in Sona un sicuro stabilimento. Sottoscritto dunque il trattato il CavaHcr Leoncini e Giorgio Criiger tornarono in Toscana a render conto della spedizione a Ferdinando I. E Michel - Angiolo Comi restò in Alepuo, come era convenuto , presso di Giampulàt Il Papa informatopoi del successo della , . suddetta spedizione, e sentendo parlare di acquisti di Gerusalemme, e di Luoghi Santi, accettò l'invito, e promesse le sue pratiche per indurre anche il Re corsi ai sollevati pensare ai ; di Spagna a mandar socquelli aveva bisogno di ma proprj sudditi . E cosi gli stessi motivi che non dettero luogo ad una lega contro il Turco, non favorirono neppure l' idea di protegger» i ribelli di Seria . Digitized by Google Frattanto fu peti accordato dal al Granduca dì Papa trasportare in quelle parti delle armi, e altre munizioni da guerra, permissione allora necessaria , giacché la Papa ne aveva fatta di tale esportazione nei paesi dell" infedeli un delitro da scomunica, e che per politica , o per interesse mostravasi di remere . Scrisse pure ai Cristiani Maroniti del Monte Libano, che tenessero sempre il partito di Faccardino e per conseguenza quel- legge del , lo del ribelle Giampulàt, di cui era cipale alleato , giacche le mire di devano a favorire nità, e della gì' interessi il essi della prin- ten- cristia- religione col tener rivolte al- trove le armi del Gran-Signore , e con promettere il recupero dei Luoghi Santi . I Maroniti erano già una nazione inclinata per Faccardino , divenuto nella maggiore estensione del Paese loro Principe Tornato il Leoncini a Firenze , si pen- sò a rispedire immedìatamenre il medesimo a Giampulàt con la ratifica del trattato . Ma diamo un' occhiata come si passarono gli affari in Sona dopo il ritorno del detto Leoncini , e prima di far egli nuovamente partenza dalla Toscana. Il Gran- Signore informato adunque dei maneggi che si facevano in Socia per E 4 Digitized by Google sollevare interamente quei paesi contro di lui , procurò che fosse fatto ogni sfarlo sopra Aleppo per disperdere quel ribelle Gìampulàt Muràt Patcià si portò in quest' occasione con tutto il valore mentre attaccò il ribelle, lo ruppe, e lo scacciò dal. , ie sue usurpazioni nel dicembre di quest' anno 1ÓB7. Con la perdita di esso si dissiparono tutti ì ribelli, e tornò la tranquillità in Aleppo 11 Grand-Emir PaccarAino il suo più , stretto alleato, restò pur esso Ma isolato. più forte di uomini , e da un consiglio dotto rienza Madre alla , ; e testa dei padrone gnabile per di ili gente fedele, condi uomini di espequali era sempre la un paese quasi inespunatura pensò disposizion-2 di , ad assicurare le sue conquiste, e a tenersi ne! proprio Stato . ' forte Credette per altro necessario in quelle di più la Porta; circostanze di non nemicarsi onde fatte valere in tempo le sue pratiche , e accomodatosi con Muràt Pascià ottenne pace dal Gran-Signore con seguitare nel , la possesso dei paesi acquistati, purché pagasse una data contribuzione corrispondente ali* entrate che la Porta era solita già di ritrarne. Erano su Sorfa, quando questo piede in Toscana tali si affari trattava , in di Digitized by Google rispedire, carne si disse il Cavalier Leoncini. Il Granduca aveva avuto qualche ridella disgrazia di Giampulùi ma non con chiarezza tale da esserne assicuraquando dette le nuove spedizioni al scontro to , , Ed Leoncini. invero se Ferdinando I. in dalie letrere che quest' occasione a feris- Giam- che sapeva ciò unicamente precorsa augurandogliene 1* insussistenza Per ogni caso però che ijiiesta voce si verificasse aveva date al Leoncini pulàt si rileva per una voce , , . le sue come istruzioni segrete di lora contenere. Partì questi 5. di Febbrajo 160S. con dati dal General Cipro di il stato disfatto , il di coman- Leoncini saff Isola e informatosi degli , delia Sorla, Livorno galeoni i Guadagni intanro 'Arrivato eli belli doversi al- affari dei ri- seppe, che Giampulùt era che il Cavalier Corta ritirato in Persia presso quel Sofl, si era Abbai il Grandi e che il Suo alleato F.accardmo aveva fatta la pace col Gran - Signore . Lette allora il Leoncini le segrete istruzioni trovò, che quando si fosse verificata la mancanza di Giampulùt dovesse quindi , , trattare con il GranA-Emìr 0 u antu n due questi to col Gran-Signore il Leoncini , si fosse accomoda- seppe bene intendere che questa doveva essere itata , Digitized by Google per allora una pace di compenso , e che sarebbe stata rotta subito che Faccardino potesse essere assicurato assisten- dell' altrui sue ostilità o rappresulla Porta . Deliberò adunque di andare con ga- za per seguitare le , saglie i leoni sulle dettero tanto coste della Sotia fondo nel Porto avendo lettere per , dove giunti Tiro e fratFaccardino lo di ; , fece avvisare del suo arrivo . Il Grand-Emìr invitò allora il Leoncini , e il General Guadagni ad andar con i galeoni sotto Seida, come fecero. Esibite qui ìe credenziali, e per parte del loro Principe i reche per esso avevano portati , trovarono Faccardino in tutta la disposizióne di signoreggiare in quelle parti indipendentemente dalla Porta . Gli furono fatte tutte le offerte di assistenza , e si tornò a promettere gli ajutì del Papa , e della Spagna , perchè si potesse mantenere iteli' indipendenza . Fu fatto un trattato ancor con esso presso a poco del renore di quello, che era passatigli gali già , stato Il con Giampulàt assai contento fin d' Ferdinando I. ed asche se per mala sor- convenuto Grand-Emìr si . trovò allora dell'amicizia di sicurò te il fosse Leoncini , un giorno , o 1' altro rotto dal Digitized by Google Turco si dì Papa questa stolti . Firenze , e volta da venuto sarebbe egli , Toscana in Corte del altre Tornò ma , del Re ebbero cure . Ai ii i a refugiarLeoncini alla promessi ajuti Spagna neppuf effetto, "essendo di- 76 CAPITOLO Da! Trattalo Faccardino alla amistà di , e partenza , VII. concimo 1S08. nel fra Granitica Ferdinando I. jìno Faccardìno per In Toscana . il di I L Granduca Ferdinando J. faceva solo Sorta nitri gli sforzi per le speranze del Grand-Emir Face gì' interessi di lui contro la I legni Toscani scorrevano quelle facendo delle contìnue rispettabili ed Porti del Grand-Eniir serviricetto vano di a queste e di ricovero a parti della nelle sostenere cardino Porla , . coste prede i , , quelli In quet' ar.no gli or<:iri<k'l Francesi-, gni ma Kiren7e. proteggere di per stesso per fare furono ifioJf. Toscane molto fortunate ioito armi !c quelle in C.'.valierf parti, Di lieauregard tasa GuadaQuesti scorreva quei mjrì ori. indo della l'accordino un , e commercio ne! di tempo pirateria tre galeoni, tre navi, e due bertoni allorquando messe in fuga presso 1' di Tato T armata di Amuràt Rais quantunque forte di diciassette galere <.on , Isola . Digitized by Google Andò poi flotta la Rodi, Isola dì per mezzo il 'lei Guadagni sandria Toscana 1' sotto e standosene in quei parag- gi fece preda di varj legni sottili turchi , quali potette esser informato che doveva partire da Ales- , per Costantinopoli tur- flotta la ca che conduceva la Carovana dei Pellegrini che tornavano dalla Mecca con immense ricchezze Seppe prevalersi molto a proposito , , Andò notizia. della ne segui 1' in vascelli fu disperso il da una parte , , , e chi dall' altra Era composta ranta legni diversi rono schiavi fatti cerca dì essa, e la Celidonia , e Rodi ; la peggio dei Turpotere delle Armi toscae altri legni inferiori e rimanente, refugiandosi chi attacco con Vennero chi. in verso Capo incontrò ne nove detta la . , . flotta di qua- Settecento Turchi fu- e più che altrettanti re- starono morti nel fatto d' arme . La preda che portò il Guadagni a Livorno fu ricchis- sima Consisteva in danari gioje , e cose preziose dell'Indie, a segno tale che Fer. , I. nello scrivere al Re di Francia questo successo disse , che oltrepassava i due millìoni di ducati Successe questo fatto nel di io. di Ottobre rGo8. Poco so- dinando , . pravvisse il Granduca a questa vittoria , e Digitized by Google all' amicizia del Grand-Emir, che per quel di pili che vìsse tenne sempre cara. il di 7. di Febbrajo 1609. Faccardino ebbe in questo medesimo anno il suo quartogenito Harùn , nato dalla sua favorita Chtuchia poco Mori Su' principi del governo dì Cosimo II. successore di Ferdinando I. venne in Firen- ze una solenne ambasciata di Abbai de Sofì di Persia Persiani di il Gran- L' Ambasciatore fu . Conte Roberto Sherley si seguito Inglese, che , giunse il con diverFirenze in nel]' Agosto di quest' anno 1609.. L' oggetto della medesima tendeva a formare una lega contro il Gran-Signore ; ed il Cavaliere forai, refugiato alla corte di quel Soft la disgrazia di Giampulàt , era il prinautore di questa mossa dopo cipale Furono formalmente e , con pompa presentate ie lettere del Soft le quali erano peraltro indirizzate a Ferdinando I. giacché in Persia alia loro partenza non sì sapeva , morte di questo Prìncipe Copromesse di prendersi l' impegno lega, e intanto per la parte sua assicurò che avrebbe tenuta sempre una tuttavia timo la . II. di trattare la squadra per veleggiare nei come veramente non ebbe al mari seguitò a fare; solito di ma alcun effetto, Soria la , lega perchè Digitized by Google troppi altri interessi avevano fra loro i Principi di Europa , che gli obbligavano a pensare ai proprj Stati . E cosi il Turco per dissensioni dei le spesso per fini polìtici Principi non cristiani , e è stato 'mai ab- battuto, né lo sarà, fintanto che dei forti , e possenti alleati non si uniscano con senuguali alla sua rovina. timenti In questo medesimo tempo si refugió presso il Granduca Cosimo IL Jachia fratello del Sultano Aantt I. fatto mancare da Costantinopoli dalla madre per sottrarlo barbaro costume di esser vittima del fraal alla di lui esaltazione al trono - Il voleva assistere questo disgraziato Principe , ma Cosimo non aveva per se stesso forze bastanti per poterlo assicurare sul trono di Costantinopoli Era tello Granduca . Jachia figliuolo di Mehemet III. e di Elparè Paleologo di Cipro, ove esiste sempre la famiglia medelima Questa fu una Schiava la quale condotta a Costantinopoli per la sua bellezza giugnere ad essere Sultana . Mskemet III. ebbe tre figliuoli , cioè iMustafà , Jachia , e Acmet Era Muttafà il pretendente al trono , e fu per motivo di ciò che la madre nascose Jachia all' aldella casa . , poterte . , trui cognizione, perchè non incontrasse la Digitìzed by Google morte quando Mustafà fosse divenuto Sul* latto Ma . fu ucciso dallo stesso questi padre Mahentet deva in Jachia. , suo per cui Non . la successione casapendosi niente del- sua esistenza nè ove egli fosse fu riconosciuto per Sovrano dell'Impero turco terzogenito Acmet c Jachia restò con la pretensione all' Impero nè potevasi la , , il ; sola , allora presentar trono , senza più farsi un altro successore un partito e senza , al ri- svegliare delle ribellioni Intanto seguitando Cosimo IL le mire ed economiche di suo padre e volendo perciò continuare 1' amicizia col Grand-F.mir Faccardino spedi in Sorta con i suoi galeoni il Cavaliere Guido Ubaldini con lettere per il Grand-Emìr segnate ne' 22. di Settembre 1609. dimostrandogli il desiderio dì continuare !a buona amicizia, e corrispondenza , che era stata fra esso e Ferdinando I. Accolse Faccardino con piacere 1' Ubaldini, si tenne obbligato, e onorato alle generose espressioni del Successo? di Ferdinando e fu confermato il trattato politiche , , , , , ; di v amistà. Con questi stessi galeoni aveva Cos'unti mandato a Faccardino il pretendente all' ma Impero turco il Principe Jachia neppur presso ììGrand-Emìr poteva trovare -, , Digitized by Google 8; quel Prìncipe forze sufficienti alle sue mire. Tornò adunque in Toscana con i galeoni medesimi e sempre incerto della sua sorte dopo molte speranze terminò poi suoi giorni fra Cosacchi e neh" oscurità ; e cosi la madre che non aveva saputo adattarsi a correre il rischio di ciò , che è un indifferente costume nel Governo Ottomanno , lo sottrasse al timor della morte soltanto per renderlo infelice tutro il tempo che visse , i , i , . Intanto FaccarAino spalleggiato dalla parte di mare dalle armi Toscane principiò a inoltrarsi ancor di più con le sue , e correndo 1' anno 1610. fece pianure della Coelesyria insieme con celebre città di Balbech, co- conquiste, sue le . i S la fortezza, e nosciuta nell' antica Istoria sotto la minazione di Eliopoli. nuta dall' Emir Ebnecarfùs va sua residenza la , deno- j Fra questa Città teche ivi face- ed il "\\ :[ ! , quale restò sacri- in questo incontro dalle armi Druse non senza intelligenza di FaccarAino il quanon seppe reprimere in questa circostanza ficato -. , le sapendo che questi era stato uno degli Emiri, che avevano contribuito alla morte di suo padre Miian lo spirito di vendetta , e alla perdita delle terre di sua eredità Questi era quell' Emir Ebnecarfùi , il F Digitized by Google Si quale venticinque anni addietro con losborso di gros=a somma di danaro aveva otte- nuto da Ibrahìm Pascià il .tìtolo di Pascià, e di Generale liei Brusi sopra i quali però non ebbe sino dai primi anni, se non un potere ben limitato essendosi con lo spirito di ambizione comprata la sua rovina, mentre per mantenersi nel Siro posto e nella dependenza della Porta si era assai indebolito negl'interessi ed era divenuto quasi povero, in confronto della dignità clic voleva sostenere per cui non aveva più per amici neppure i suoi popoli i quali con la perdita di lui furono ben contenti di trovare un Sovrano in Faccardino , che , , , , , , seppe discretamente risparmiar loro le gravezze, delle quali erano eccessivamente tassati da Ebnccarfks . Parve che l'accordino in quest' occasione volesse estendere la sua vendetta fino sopra la città di Boibech stata sede del detto Ebnecarfàs, e veramente 1' antiquaria ricevette da esso un gran torto, mentre danneggiò barbaramente il famoso Tempio del Soìe che tuttavia esisteva quasi nel suo intero e rovinò un altro stupendo Edilizio Se ne dì antiquaria die ivi conservatasi veggono però tuttavia i superbi avanzi, che , , , . sono bastanti a darci un idea perfetta della Digitized by Google sua grandezza, c magnificenza però non faceva in tare distruttore Io spirico questo orientali dei giorni nostri Faccardino - non segui- se delle nazioni mentre privo da , di buon gusto in questo genere di edinzj , non potevansi da Faccardino apprezzare quelli di Balbech Dopo il qualche secolo . suo ritorno dalla Toscana ove acquistò del genio per le belle arti, avrebbe agito differentemente. In seguito del suddetto fatto comro anche aggiunse Ebncdtrf'ts quello ai suoi titoli Principe del Libano, di Antilibano dell' e . Divenendo così Faccardino ogni giorno e più potente si trovò anche in. con lo sfarzo delle sue generosità gli amici che aveva in Costantino- più ricco , , istato verso poli, di continuare a godere il pacifico pos- simulando però sem, governo pagando altresì sesso di quei paesi pre di tenerli in alla , Pana delie somme di danaro a benema in sostanza però esercitandovi placito , un assoluto dominio . Sembrava che tuttocìò dovesse finalmente servire ad appagare ambizione del Grand-EmZr, Ma l'acquisto di Balbech c della Coilesyria V amore universale che 1' , ; avevano verso dersi padrone di lui di un quei popoli, e il veestensione grande di Digitized by Google u che non gli facesse meditare non cose maggiori La Coclesyria conFasciatici! di Damasco uno dei paese, parve se . finava col , Governi più forti non a temette ra della e , della di saccheggiare Governo diversi sressa città di un gran bottino da di Soria trasferirsi i Faccardino . scorrere, a villaggi condusse fino si e quel di sotto le Damasco farsi nelT mu- L' idèa acquisto di . aveva fatto concorrere molti dei suoi ricini per incorporarsi nell' armata di Faccardino E molti Arabi ancora, sempre avidi della preda, non vollero trascurare queir occasione per venire essi pure a favorire la spedizione del celebre quella c , ricca Città . Grand-Emir . Faccardino che conosceva quanto poda compromettersi di gente senunicamente dal di aver , si contentò , co vi era za disciplina!, e trasportati desiderio del saccheggio inesso dello spavento tà di nclli abitanti della Cit- composero enn grossa somma danaro, ed egli abbandonò il proseguimen, i quali si to dell'impresa, ritornandosene in Halbech dove venne cendo verso il Governo i città, villaggi ma , tempo. Di di Tripoli , , qui fa- rene, spoe minacciandone la stes- delle scorrerle gliando sa trattenne qualche si su quelle contentatosi di levare delle Digitized by Google contribuzioni anche questa pane, passò d.i a Spogliare altri Principi Druti 'lei Stato, e si restituì sulle sue terre. Coprendo 1' loro anno 1611. ebbe Faccar. moglie Chaschia un fu questi Deidùr ed in- dinn dilh sua quarta altro figliuolo sieme e , Quartogenito. il Lo uno , Grand F.mir era divenuto inquieto. La giovine sua età, il spirito del spirito suo fuoco, il fratelloJim^j pur egli portato per armi , e per la guerra, le sue prosperità, le alleanze e le amicizie che aveva e il vedersi sempre guardato contro i nemici dalla parte di mare per mezzo dei legni Toscani furono tutte cose che contribuirono a non fargli più gustare le comodità della pace La guerra in somma era divenuta il suo idolo . Sttnesep sua madre non lasciava di Tenerlo in freno facendogli anche vedere che la sua condotta non poteva produrre in seguito se non delle triste conseguenze ai suoi paele , , , . , si . Facchino seguitava ad avere rispetto per elTa, e per il tutto il Cheivàn suo più vecchio, e principal consigliere ma insensibilmente andava saiutL'ini.™ il giogo. , Volle tornare attaccare il paese su' dì primi del Damasco , irjii. ad e quello di Tripoli, tentando anche di mettere insieme Fi Digitized by Google H6 un corpo di Arabi per passare all' acquisto di Gerusalemme ma in qu-est' occasione non fece altro che risvegliare un , gran fermento nella Scria, ed alcune scor- con !e quali incusse del timore nei suoi vicini furono il termine di questa campagna Nulladimeno era troppo chiaro che egli aspirava a rendersi padrone di tutta la ScrjÀ, e della Palestina; ciò non si poteva tener più nascosto, nè più potevasi celare che egli non avesse delle segrete intelligenze con Principi Cri«;iam, e col GranDuca di Toscana ed il libero ricetto che dava a i corsati cristiani nei suoi Porti non faceva se non disturbare la navigazione , e il commercio dei sudditi Ottomanni Finalmente la sua condotta in quei mari rerie • . i ; . i gli suscitò contro diversi Pascià quali potettero rappresenrare gli affari della Sona nel loro vero aspetto e far penetrare i reclami alla Porta . Si pensò adunque a perdere Faccardino e gli amici che aveva , , , al Divano, grossi regali e , che teneva alimentati con dei non furono più in istato di o colorire Gran-Signore . celare , le sue azioni presso il si principiarono a spargere in nuove, che anefavasi preparando dal Intanto Sona io Digitized by Google Gran-Sionor: un' armata navale per amiare contro 'di esso . Non aveva Faccardino positiva ma principiò a tetrovò privo della so- notizia di ciò, merne allorquando si lita corrispondenza dei suoi buoni amici di Costantinopoli. In questo suso d'incertezza, e forse anche per placare la Porta , princi- piò a starsene tranquillo per qualche mese, sempre però con ostilità, !' idea di riprincipiare disarmata che avesse la le collera del Acmet, Panico del GrandEmìr, con Pascià di Tripoli, e di Caramania , e del Cairo e altri Comandanti Turchi avevano ordine di piombare sopra di esso dalla parte di terra, quando fosse comparsa sulle Coste armata navale. :he illi i , l' Stando questa situazione aduSeida al quale intervennero rutti gli altri Emiri suoi dependenti, e gli Sciech Capi dulie nazioni cristiane del suo paese, per intendere quello che fosse da risolversi in quelle circostanze Chi fu per la parre della difesa la più forte con chiamare in soccorso gli Arabi dell' Auranitide suoi amici e pronti a sostenerlo le cose nò un Consiglio in in , . , E chi fu di sentimento di placare addirittura F4 Digitized by Google la Pana con delle ro, e con dei grosse somme dana- di regali Sua madre Setncscp la intesi ne grande assemblea, pareri del- i ristrinse il Consi- nel quale fu di nuovo dibattuto a quale dui due paruri dovesse attendersi e fu in e flb deciso per la guerra Setnesep glio , , . si accorse che prevaleva in questo to dei suoi Figliuoli l'accordino Allora dichiaratasi essa di , il parti- e Jones . contrario parere all' uno, e all' altro dei compensi proposti, avuto a se l'accordino , e dimostratogli quali erano le sue ragioni per escluderli tutti due passò in compagnia del Cheìvàn , e di altre poche persone le più affezionate alla casa fra le quali il Console Francese di Seia proporre a Faccardino di sparger da voce, come voleva andare personalmente in Costantinopoli per addolcire la collera del Sultano, e per convenir seco dei limiti della sua Giurisdizione portandogli frattanto dei rispettabili, e ricchi doni in roba, e in danaro Ma che effettivamente, imbarcato che egli, fosse, dovesse far vela per la Toscana per venire a chieder soccorso al Gran Duca Cosimo II. al Papa e al Re di Spagna . Prevalse questo partito e cosi fu stabilito , , , , . , , Digitized by Google CAPITOLO Ttn. Dalla partenza di Faccnr/Uno dalla Jorio /np al suo arrivo in Toscana . 'A già l'anno 1613. si , quando principiaronc a dare tutte le disposizioni partenza. Fu stabilito che 1 1 «"governo del' t^Jjy pre^o condotte .'T nomerei!' suo primogenito dotta di Semel, :j> Ava di lui che ne doveva avere l' ammiri orazione giacché Aìy non aveva allora sa non dieci anni di età. Nel tempi i che si prendevano le oppori une premili c per lasciare i! paese, e il miglior situazione, venne la flotta Turca Dieci galere di essa si ancorarono nel Porto di Seida , e il grosso dell' armata aveva dato fondo nel Porto dì Acri I Turchi scesero in terra senza ostilità né da una parte, né dall' altra, e per vero dire non era interesse di Faccardina che i suoi facessero dell' opposizione, giacché ostentava sempre di tenere la Città di Seida in nome del Gran-Signure , , , . . Egli peraltro all' arrivo della flotta si Digitized by Google più cari amici Kamar, confidenti e , Dair-al- \n Putse dei Drilli, e ordini uer munire capitale del qui venivano dati gli vettovaglie, c per fornicare i luoghi di di di den- tro terra, per fare, occorrendo, la più co- raggiosa difesa Non era , tempo allora di tentare la partenza, perché la flotta turca stazionata e in Acri e la scorreria che , facevano legni più sottili della medesima lungo le Coste gliene impedivano o almeno sarebbe stati) molto incerto 1' esilo dell' azzardo Una fortunata combinazione però in Seida , i , , . favorì suoi disegni i , mentre otto galere di Sicilia comandate da Ottavio di Aragona , sorpresero nel Porto di Scio dodici galere Turche , facendo preda di sette di esse con un ricco bottino giacché avevano appunto a bordo tributi riscossi nella Moréa. Venne una galeotta Turca a dare avviso di , i ciò al Comandante della flotta in Soria, il quale a tali notizie sarpò l' ancore dai Porti di Seida , e di Acri , e se ne tornò subito nell' Arcipelago senza aver esercitata al- cuna i ostilità verso Faccardino, c senza che Pascià, già mossi dalla parte di tetra, aves- sero fatto verun esso occupato. progresso sul paese da Digitized by Google Prese Grand-Emir il m assonnente per tale fortificare e special in ente tre delle più Bagnalo, tezze, cioè Antilibano sul!' Schif, nelle , opportunità il suo Stato , importanti for- e Nita si;uate sotto quali assicurò suo tesoro, e le cose più preziose, ciò che non restò a notizia se non di qualcheduno dei suoi maggiori confidenti terra il , In esse collocò re par tir amente mento corrispondente posti le sue prime loto essere, avendo esse dei viveri per tre anni in al . La dei luoghi difesa pure delle fortezze fortificati come , principali la lasciò all' Emìr Ussain suo generale (r) del quale ne l' affezione per esso, e il suo vasoldini dei pru:'ìdj furono pagarì . Fu però da lui vietato espresche nelle suddette tre fortezze, nel sua assenza, non fossero mai ricevuti denrro, né il suo figliuolo primogenito Aly né il suo fratello Junes Il Co- conosceva lore; ed i per due anni samente , tempo della mando dell' . , al esercito ; era vede , campagna io di lasciò carettere ardito , . CO Qu«« nero si di detto Junes giovine e azzardoso che in progresso divenne suo Ge- figliuolo di quel]' Emìr aveva Faccardino tolta la Juiìif, a cui Città di come Bami. Digitized by Google Fu inoltre stabilito che dopo la sua partenza fossero guastati, e ripieni j Porti di Acri , di Tiro , di Sfida e di Biniti per togliere il comodo che in tal guisa ci si , , potessero refugiare sto compenso Turche galere le Que- . che aveva un apparenza di , difesa contro le flotte Turche , non servì poi in sostanza se non a fare un pregiudizio al commercio, giacche fino ad ora so- no ti , impraticabili che e pericolosi tanti bei , natura la e , somma di le 1* arte comodi tribuito a renJerli dinate cosi cose duemila , avevano e sicuri , noleggiò allora . PorconOr- per la zeccchini Fiorentini tre bastimenti, che uno Olandese, e due Francesi , uno più grande e di questi più piccolo , c l'altro . Sul grosso basti mento Francese imbardi notte tempo la sua moglie Caschia, la più favorita , con una piccola figliuolina, chiamerà Seid, che aveva circa dieci mesi, Sidy - Aly fratello della moglie quattro donne di servizio come pure il Cornale Francese di Seida che era un uomo di merito amico di Fuccardino e che spesso era anche uno dei suoi consiglieri. Su queste navi aveva caricato tutro quel bene che seco portava , e specialmente una buona somma di oro, d'argento, e di gioje. cò vi era , , , , , Digitized by Google La dopo imbarcò sera il Grand-Enùr bastimento Olandese con sedici persone di sua confidenza fra le quali quelintese dei luoghi ove aveva sul Druse , che erano le ° Merano al tre cavallo persone «'wrviztoTe^ii bajo die dissero costargli più di trecento zecchini Ma aveva seco pochis, . sima roba . Sul legno più pìccolo s' imbarcò il Cheìvàn suo principi consigliere, il quale incertezza soli' esito degli dell' Sona aveva condotta figliuola, zio ta , . seta, seco la della affari moglie, e una un Ebreo suo segretario e altre persone ve delia moglie , , tre schia- di servi- con molto del suo bene , e molta semaggior parte però della detta che era su questo bastimento, spettava La ai Consoli Francese Due giorni stettero imbarcati nel Porto di Seida ricevendo molte visite dai loro amici e dal popolo lusingando sempre ognuno che le mire del suo viaggio fossero dirette alla volta di Costantinopoli Fetre legni da cero finalmente partenza Seida il di i^. di Settembre ióij. Aveva il Grand-F.mìr Faccardino in questo tempo . , , , . i trenta anni di età Navigarono di . conserva fino alle alture Digitized by Google Candìa, di ti quel!' Isola due bastimenmancanti di acque al lo radiando Francesi trovatisi per loro uso ; , i dovettero prender porto in riunitisi poi vennero sulle al- \ da una burrasca per tutto il corso trovarono più uniti con la nave Olandese, ove era il Grand-Emìr, la quale approdò finalmente in Livorno il dì 3. di Novembre 1613. dopo cinquanta giorni di navigazione Escardino, e il suo seguito sbarcarono lo stesso giorno e ad esso fu dato quar- medesime ture per cui del separati , legni Francesi i cammino non si . , tiere in casa del Commissario . E facile os- servare da questa condotta nel ricevere in quei tempi bastimenti provenienti dal Levani erano precauzioni di Sanità, o assai poche , mentre la gente trovata sana, era addirittura ammessa a praticare con il Paese ma poi le successive disgrazie che te, che non vi ; l'Europa con malattìe contagiose, Governi di non ammettere più nessuno dalla Turchia senza assoggettarlo alle debite contumacie afflissero resero accorti i . il Grand-Emir assai pensieroso , non aver più vedute le altre due navi per cui il Granduca Cosimo II. sotto il 5. dì Novembre 1Ó13. spedi un espresso a Roma a Piuro Guicciardini F.ra atteso Francesi , Digrlized by Google 95 suo Ambasciatore con lettere per Napoli , per Sicilia , e per Malta , perchè capitan- do rò bastimenti detti re mezzo follein quei Porti liberamente a Livorno, del Cardinal Borghese Papa a venire lasciati che e per pregasse il suddette le stessi ordini in volere accompagna- lettere, e a voler dare gli Civitavecchia, giacché trat- tavasi di servizio pubblico delia Cristianità, secondo la pursiuuL' cojilc.z;; che ne sarebbe stata data a Sua Santità ; e a S. M, Cattolica. vo di Faccardino arrivarono in Livorno angli altri due bastimenti che fu la mat8. di Novembre 1Ó13. Ed enIo stesso giorno nel Molo Ferdinando vennero subito ir. temi il Consoli dì Francia di Seida, c il Chaivàn, ed alcuni della loro gente . La notte poi sbarcarono le donne che , tina del dì trati essendo tutto i! seguito di circa settanta persone. Le donne di Faccardino passaro- no nella casa loggiato egli del Commissario ove era Ed il Cheivàn , e stesso . sua famiglia ebbe quartiere in casa del 3 il alla Co- 8 L* oro che pòrtò semFaccardino , quale lo aveva specialmente caricato su ed la Digitized by Google 9« . nave Francese ove era la sua moglie indifferente mentre si vuole ascendesse a duemila quattro cento libDue grossi sacchetti si disse che ne legno col quale egli venne, oluna quantità di monete d'argento. Le donne avevano moliiffme gioje specialmente la sua moglie Chaschia, la quale era assortita mu:»sii ric;i:nt:nTC! anche di vestiti solamente ¥accordino non era bea provvisto, por cui appena secso in terra spese , non fu cosa , che bre . avesse sul tre , ; mille zecchini per mettersi in arnese. Tutta questa gente quantunque avesse molto in proprio fu non ostante spesata dalla munificenza Medicea . E perchè potes, sero vivete modo a loro, nelle abitazioni essi destinate erano stati fatti non solo tutti comodi adattati ai costumi e alle mode del loro paese, ma furono procurati anche degli schiavi Turchi per servirli di cuochi Vennero dati ad essi altresì degl a i , . Interpctri molto esperti loro nella lingua e nell'Italiana, dei quali atteso il vìvo , com- mercio e la navigazione nel Levante ne ben provvista la Toscana Il Granduca Cosimo IL invitò frattan, era . to a Firenze le ne il Grand-Emo- , il quale date necessarie disposizioni per lasciate in Livorno, partì coti i le principali dondel Digitized by Google suo seguito fra ijuali vi erano il Ckeivàn con un confidente di lui , Sidy-Aly suo cognato ed il Console Francese di Seida , ed inoltre 1' Ammiraglio Jacopo Inghirami che i , , faceva gli onori, "il General Guadagni il Segretario Lorenzo Udmbardl, che era srato mandato dì Firenze a complimentate il , Grand-Emìr dello stesso Fu ed altre , Grand-Emir persone di servizio dell' Ambro- . riscontrato alla Villa Don Giovanni Be' Medici; e giunto la sera del dì n. di Novembre 1613. alle porte di Firenze fu ricevuto da Don Antonio De' Medici Fatto uni entrare per condot1- usciolino segreto di Boboli venne gìana da , . to per parte del giardino la Piiti r residenza del tatosi a Cadmo IL al Palalo da' Granduca. Qui presenda esso accolto con fu maggiori dimostrazioni di stima, e d'affetto e con splendidezza grande a cui Faccardino corrispose con umile robustezza di animo raccomandando alla di lui prole , ; , i suoi popoli Quine se medesimo congedato gli fu assegnato per sua abiil vecchio palazzo De' Medici nella sempre servito Casa Reale di qualunque trattamento . Portato Cosimo II. unicamente per il grande , accolse con piacere un occasione tezione di . , , tazione strada Borgo Sart Lorenzo , dalla G Digitized by Google 98 raie , prese. che io lusingava per delle celebri imSi pensò a trattare a dirittura della maniera to di di come poter riuscire nel proget- sostenere Grand-Emìr nella Sc- ria, e in<jual guisa poterlo ajutare nelle me- il ditale imprese di estendere di nelT assicurarlo le conquiste , e indipendenza perfetta dalla Porta. Granduca è certo che agiva di buona fede con Faccardina , ma non voleva trascurare nel tempo medesimo di acquiIl starsi gloria bensì gli e di fare , il proprio interesse troppo graide pegnati che gli avrebbe avuta a , e il appoggi im- quali i , fossero si Papa Il . Spagna potevano essere il Grand-Emìr di , mancavano forze proporzionate ad un' impresa Re più forti per dargli braccio , il Granduca accortezza ba- stante per farli servire anche alle sue idee Si principiò dai Papa , chena , zione di renderne informato il Curzio Pic- ed il celebre letterato Ministro del Granduca a Pietro Guicciardini Toscana a Roma deli' dette , Faccardino la sua venuta in Toscana li linguaggio che tenne quel!' , rela- ambasciatore arrivo in Firenze di esponendogli i motivi del- . uomo grande in quest' occasione col 'Guicciardini fu un linguaggio politico adattato per la forte Digitized by Google di Romaaldaedi ottenere con più facilità ìt Ciò era troppo necessa- proprio intento . impegnare Si trattava dì volere rio . ad assistere Faccardino Principe , il Papa una di non cristiana. E già si disse, che Cosimo 11. voleva fare nel tempo stesso il suo interesse poco curandosi se la religione ne doveva servir di pretesto . Si dipìgne adunque Faccardino per un religione , buono, ma perseguitato Principe chi , specialmente nelle cristiani per Tur- fautore essere parti della voleva sottrarsi ciò dai dei Sona e che per- dalla , suggezione del Gran-Signore , per cui era ricorso al Granduca perchè Io assistesse con la sua protezione presso i quali quando armata armi, di ai di gli altri Principi Cristiani lo avessero soccorso galere , e di galeoni , , con un e con avrebbe fatti padroni dei suoi Porti che avrebbe date a guardare , e anche le sue fortezze, tanto era non fidarsi mai più dei Turchi Dice che quando i Porti fossero tenugli mare Cristiani risoluto di dai Cristiani , standosene il Grand-Emìr dentro terra nel suo Stato, poteva somministrare ventimila combattenti , uomini di coraggio e fedelissimi E che altre rispettabilissime forze avrebbe avute il Faccardino allorquando Sua Santità lo raccomandasse ti , G % Digitizsd by Google nuovo ai Maroniti, popolo già ubbidi essergli amianche in guerra il che avrebbero fatto tanto più volentieri perchè sapevano per esperienza quanto fosse questo di dieniissimo alla Santa Sede , ci, e di assisterlo , Prìncipe inclinato a favorire Cristiani ma che frattanto era necessario di procurare ad essi delle armi delle quali erano nella i ; , maggior parte sprovvisti. Diceva il Picckena , che il Grandi Enùr assicurava che con l' ajuto dei Cristiani del paese , e mettendo in terra degli uomini comandati da buoni Capi, si poteva facilmente recuperare anche Gerusalem, me come altre volte ne era pure stato te, che era venuto il tempo delredenzione dei Santi Luoghi, e che Sua il Re dì Spagna non dovevano di accettarne [' opportuna occasi presentava Affermando Fac- nuto trattato la ; Santità, e trascurare sione che . cardino, che tornando nel suo Stato col soc- corso dei Principi Cristiani tutto doveva avere un termine felice perchè credeva che essi e specialmente il Papa avessero dalla loro 1' ajuto divino motivo per cui etano , , , , stati ' che da Il il scello lui sempre amati , Picckena ragguaglia e venerati il . Guicciardini, Granduca mandava intanto un vaarmato in Sorla per riconoscere il Digitized by Google paese; che Faeeardino pure rimandava aldei suoi per animare quelli del suo Stato a restar fedeli , e che il detto GrandEmìr desiderava intanto che anche i! Papa cuni con la stessa occasione, e per sua Maronita di quelli che o alcun' altra persona di a Roma sua fiducia per prendere egli pure le opportune informazioni dello staro attuale deinviasse sodisfazione qualche erano gli , affari in <|uelle parti che Passa quindi il Pìcchena a dire Faccnrdino ammirava con stupore le fabbriche delle Chiese dei nostri paesi erette a onor "di Dio , e che se fosse favorito dai Principi Cristiani poteva forse sperarsi chè , egli , e Ì suoi popoli abbracciassero la reli- gione cristiana , e prestassero ubbidienza alSanta Sede Apostolica Romana sembrando che Dio volesse servirsi di quest' uomo a maggior gloria di essa e per recuperare il Santo Sepolcro E che il Grand-E'mìr era solito di dire la , , . , quando non avesse trovato da poter assistito per mare da una potente sperava" almeno di poter ottenere armara un numero sufficiente di legni armati per tornare nel suo Stato a levare le cose a lui più care , e con esse venire a vivere e a morire in ouesti paesi per cercare di guadagnare la grazia di Dio G j che essere , . , . Digitized by Google Tali erano le politiche espressioni del Picchetta , delle quali si serviva con un Ambasciatore a!!a Corte di Roma ed erano quelle con le quali bisognava farsi strada nell' animo del Papa per tirarlo a compiacere il Principe Drusa, e procurare frattanto di sodisfare alle mire dei suo Sovrano giacché il Pìcchena era Ministro bastantemente accorto per esser persuaso fino da quel momento , che fa religione non avrebbe fatti acquisti nessuni , che Faccardìno avrebbe seguitata la sua religione , che Gerusalemme avrebbe continuato a tenersi dai Turchi che le vìsite ai Santuarj della Palestina e il mantenimento e la custodia di essi avrebbero seguitato a costare delle , ; , , immense somme che i , alla pietà dei fedeli Frati stessi per altri fini, e , e privati opposti , nè in si sarebbero questa parte pure andò- fallito quanto egli ne pensava Tutte le idee finalmente del Ministro, quantunque velate da un zelo religioso erano quelle di far servire il Papa , e il Re di Spagna agi' interessi Medicei , poiché in qualunque guisa si conducessero gli affari, i vantaggi sarebbero restati sempre al Granduca, mentre non sarebbe stato di convenienza del Papa , e molto meno del Re di Interessi ci , Digitized by Google Spagna di avere delli stabilimenti in quelle avrebbe bensi il Papa guadagnato sempre molto estendendo di più la sua parti; giurisdizione religiosa in quei paesi, giacché sema risico delle proprie finanze , la Corte Ai Roma richiama sempre da dove sono dei Cristiani a se . dei tesori CAPITOLO Dall' arrivo in Toscana al fino in di ritorno quelle aver parli conicela IX. Grand-Emir Face ardine', di un vascello spedito Granduca Cosimo II. per del iato Grand-Emir. del Sorla dal dello Stato Frattanto che il Grand-Emir Taccardino si tratteneva in Toscana, fu pensiero del Granduca Cosimo IL d' informarsi maggiormente della vera situazione dellì affari di esso nella Soria delle sue forze dell' importanza delle sue entrate .1.e del suo Stato. Egli ebbe luogo di sodisfare a tali accorte idee senza indurre sospetto di diffidenza nel suo Ospite, giacché questi stesso lo pregò di rimandare in Soria Sìdy-My suo cognato con alcuni servi di sua confidenza per avvisare la Madre del suo arrivo in Toscana, ed insieme per lusingare di soccorsi, e per mantenere nella buona fede suoi popoli i quali credevano che egli fosse passato in Costantinopoli Il Granduca lieto adunque di poter contentare il Grand-Emir, e di poter so, , , . i , . disfare nel tempo medesimo ai propri desi- deri, accordò che sarebbe partito Sidy-Aty. Digitized by Google r°3 Mostri allora che egli voleva farlo accompagnare da qualche persona dì riguardo per la parte sua, e ciò in segno di maggior considerazione per lo stesso Grand-Emr . Siccome era allora sul tappeto il netendente a soccorrere i Popoli ed a mettere in grado di sicurezza fece intendere a Faccardino , egli ìnvierebbe sarebbecapaci dì esaminare i Forti, con prene la disposizione dei luoghi dere le piante delle principali Fortezze, e dei Porti del suo Stato Furono accolte goziato Ormi , paesi (jueì , che ie persone che stati soggetti ro , . con dimostrazioni di rispetto , e di considerazione le offerte Medicee a suo riguare fu stabilito che lo Stesso Faccardino avrebbe data tutta la mano perchè potes- do , sero i guisa , medesimi sodisfarsi sul luogo in quella che fosse più coerente agli affari che riattavano si . Per diversi riguardi conveniva condurre questa spedÌ7Ìone-con tuttala segterezza ,' perciò il Granduca invece di servirsi in e tal occasione dei proprj legni francese armato e vascello Capo della , commissione Cavaliere Gerosolimitano , noleggiò destinò Carlo un per Macinai ed in compagnia Giovati-Balista Santi, e Cesure Anicgniacd Ingegneri del Granduca , di esso T Alfiere Digitized by Google i lòfi quali vennero provvisti di passaporti zione . fare su di Grand-Emoraccomanda- a parte istruiti Medici de' dal e di lettere , Furono poi Giovanni dovevano da Don che Fortezze delle osservazioni i Porti, e le che andavano a visitare. dunque da Livorno verso la metà di Dicembre ifitj. il vascello con le dette tre persone, con Sidy-Aly, e con altri serdel paese Parti vitori di confidenza dì Faccardino . Le vele furono spiegate direttamente per la Soria , e lo Scalo destinato per dar fondo fu quello Caifa nel Golfo di San Giovan t Acri, ove quando fossero approdati , era stato convenuto che i tre Toscani dovessero findi gersi mercanti colà portatisi per fare acquisto di grani E secondo le notizie che qui avessero avute, dovevano seguitare a co. steggiare la Sona , e trasferirsi nel Porto dì Barati per essere più a portata d'intendere come passavano le cose dei Brusi , e per esser quello lo Scalo il più opportuno per trasferirsi a esaminare lo Srato del Grand-Ermr Dopo . quesra spedizione Faccardino si mostrò molto malinconico , e circondato da una massima tristezza che gli procurò le vigilie, e l'inappetenza. Ciò procedeva sopratutto, dal vedersi lontano da Setnesep , Digitized by Google IO-} Madre sua pensieri , che era' solita alleggerirgli molti che egli amava teneramente ed , , quale aveva tutte alla esser suo obbligazioni le dell Gli era pure sensibile il vedersi suoi parenti, ed in, dai . lontano dai figli considerando se medesimo esule dalla casa sua, dubbioso delle vicende del suo Stato, e di quanto restava a egli stesso da temere , o da certo sorte della loro ; sperare Venne della procurato dalla Corte di Toscana di meno di rendergli splendidezza modificargli , o sensibili tali patetiche ri- con dare a suo riguardo flessioni delle fe- e dei tratrenimenti in Palazzo, ai quali ste , tti mezzo ^aexl^^io^ bLmatT, mentre fu osservato che ne godeva anche con dimostrazioni di gioja o almeno prese menin soccorso l' arte di corte per celarsi tre erano troppo ben fondati i motivi della , , Fu anche la e Corre il , alle invitato cacce buon umore ben accolto , e della intervenne con il brio nazione, il vedersi Sovrano della , di e Pisa dove , trattato dal Toicana , rispettato visto da tutti, servi anche di più . dai Ministri , e ben a renderlo sollevato Digitizedby Google io! Carnevale successivo fu allegro , e mascherate , gioco del calcio , Il brillante , teatri, rappresentanze, tutto fu eseguito con gusto , e magnificenza . Fu procurato , che ne sapesse godere anche la sua moglie Ckasckia e le altre donne de! suo seguito, che comparvero però sempre in pubblico con la faccia velata o in maschera Ma venghiamo adesso ad osservare come passarono le cose nello Stato di Faccardìiio , dopo che mancò di Soria. Non potette star molto celato colà, partenza che la dì lui era stata verso la Toscana e non altrimenti diretta a Costantinopoli per andare ai piedi del GranSignore Fu consiiL'raro i;uasi sul fatto come un profugo dai suoi Siati non per abbandonarli ma per ricorrere piuttosto alla protezione dei Princip ì'.uropei per assicurarsi con più stabilità nel suo paese e nei suoi acquisti con positivi pensieri contro il ..^-Gran-Signore I Pascià che sotto la condotta di Acmei Pascià di Damasco, erano già destinati nella spedizione contro Faufardino, quando seppero che la flotta turca aveva fatto vela , , . , . , , . dalie coste della ma intesa Ja come Soria sospesero, disse, d' inoltrarsi sullo terre del partenza di si Grand-Emìr esso , e il ; fine Digitized by Google ioo vennero allora avanti per medesima della occupare il suo Staro . Essi tanto più vi erano attirati dalla lusinga di fare un grosso bottino, giacche -le ricchezze di Faccordino erano in una reputazione grande ; ma suoi tesori i erano oramai assicurati Intanto Sttnesep all' avviso che chi venivano finalmente ad invadere se , conoscendo non aver di i il , Turpae- essa forze ba- difenderlo, e per mantenere gli specialmente nelle pianue nei porti di mare pensò prima di altra cosa ad assicurare Aly primogeche aveva allora dieci raccomandandolo agli Arabi suoi amiche lo condussero seco alla montagna . Junes frati; Ho di Faccardino fu lasciato alla campagna con diecimila uomini con 1' avviso di non doversi mai cimentastanti per acquisti già fatti re , , , Ogni nito di Faccardir.o anni , , ci, , re -in le Gli altri suoi nipoti, e il famiglia erano distribuiti per battaglia. restante della fortezze. Seinesep stessa abbandonata l' or- residenza di -Selcia andò in Dairtd-Kamar, ma non credendosi qui bastantemente sicura si ritirò nella Fortezza dìBagiutfto, luogo ben situato, e quasi inespugnabile almeno per le armate collettizie dinaria , , Digitized by Google Pascià dei lontane Provincie, di soldati i quali non sono mai adattati ad aver sofferenza di trattenersi troppo sotto un delle la Forte . Tre erano ta nello stato trovavano già I Turchi città Fortezze di questa da- le Faccardmo entrati Grand-Emìr del ranta,^ il di quali le , stace provviste di viveri adunque si per tre sulle terre numero in ripresero senza dì circa quaostacolo tutte le marittime della Fenicia ; e dettero al paese dentro terra distrugsi presentava davanti . L' Emir Junes fratello di FaccarAiche era alla campagna, giovane piefuoco ma privo di governo , fu ab- guasto gendo quanto loro , no no , di , obblis;ato di ritirarsi Il alla montagna figliuolo del Pascià di Acma-Fascià , . Tripoli, che come Generale di quella Digitized by Google volendo che ad spedizione, tassero ordini gli re casali , esso più precisi di e villaggi , o spet- si distrugge- piuttosto volendo esser solo ad approfittare del bottino , sen- tendo la fiera condotta dì quel giovane soldato lo fece chiamare a se e rimproverandogli suoi arbitrj lo minacciò anche di perdere la vita, ma che egli seppe redimere con lo sborso di una grossa somma di danaro Veramente egli aveva agito a capriccio e per spirito di vendetta sfogando cosi una vecchia passione che aveva contro Faccardino , del quale era peraltro cognato . Dopo dì ciò i! Pascià lo rimandò al padre a cui dette nel tempo stesso il , i . , , , governo della recuperata città di Barati, come pure di Ga{ir con ritirarne però all' incontro moke borse di danaro, e dei grossi presenti, facendo cosi loro doni gli stessi , i Pascià valutare assai che sono i medesimi piut- tosto una specie di multa che di veri favori Gli altri luoghi delia marina furono , nella guisa stessa aggiunti ad altri Governatori, o sosti tu endovene dei nuovi, ritiran- done delle grosse destinato ; Turchi somme presidiandoli Signore con ragionevol da chi venivavi nome numero a del Gran- di soldati . Assetato Aanet-Pascià dell' oro andò Digitized by Google poi alla fortezza volta della Bagnalo di È la medesima frontiera col Governo di Damasco situata presso f antica città di Pania altrimenti Cesarea di Filippo , ed a! tempo delle Crociate conosciuta sotto nome Belina Fortezza che tenevasi dai Cavalieri Gerosolimitani. È questa fabbricata all'antica con magnificenza, gira duemila passi , ed è forte per essere situail ta sulla parti di , , un monte dirupato da cima di essa risedeva allora figliuola dell' te , la presidio ricchezze consistenti in pellettili prima sua Emir Jumf Il F.mìr Ussaìn 1' sua rriadre Setnesep t , , glie tre . In Generale di Faccardino la Sultana o sia e primogenito Aly , e mo- madre del consisteva in sete, e in sup- . Il Patria di Damasco avendo ricevuto presso questa fortezza qualche danno, lasciò il pensiero verso di essa, e se ne venne con 1' idea di Fortezza fare di una volta solimitani d' , gnabile per attentato contro la qualche Sita, che è Castel-Nuovo , già attenenza dei Cavalieri Gero- ma se, giacché la vata il come una presto abbandonò dietro a l' riconobbe veramente inespusuo sito grotta a . È !a medesima cadi un mezzo dirupo Digitized by Google monte altissimo di vivo pare che non non uccelli gli rapina vi , sasso nella quale , possano aver ingresso se e ricovero animali di gli . Si passa in essa per mezzo po- di travi da un sasso al!' altro , sotto le quali è un precipizio spaventevole Le sue mura ste . non sono se non parapetti scavati con lo , che servono piuttosto caduta delle persone che per scarpello nella rocca per impedire terla . la mentre Quivi erano difenderla presidio , , e in essa è impossibile il bat- solo cento uomini di era ritirata la seconda moglie di Faccardmo figliuola del Pascià di Trìpoli di cui sì è parlato più sopra ed insieme con essa vi erano Hussaìm Haràn a Daidàr figli diFaccardino nati dalla sua quarta moglie. In questa Fortezza erano state assicurate molte preziose robe , e specialmente , , , panni, tele, stolte di seta genti lavorati , broccati , c ar- . Lasciata adunque il Pascià alle spalle anche questa Fortezza, se ne venne verso qudìa d'i Schìf sollecito specialmente sulla medesima, perchè era voce universale che qui rrovavasi il grosso del tesoro del Grand-Emìr È Schif un altra fortezza a oriente della città Tiro distante circa venti miglia dalla ma. di rina. Nelle guerre delle Crociate dicevast Digitized by Google Casul-Torons, ed appartenne pure ai Cavalieri Gerosolimitani. È posta la medesima sopra un monte di sasso vivo tutto scosceso fuori die da una parte di dove potrebbe , restar facile il La fortificazione è Bagnalo ma !a sua cir- batterla. simile a quella di , conferenza è molto più pìccola Qui eravi un presidio di trecento soldati Era comandata la medesima da un Castellano, evi stavala terza Moglie di Faccarditto figliuola di un suo confinante , con Mansùr suo figliuolo . Venuto Acmet Pascià all'assedio di que. . , Fortezza sta gli fu dato alle spalle da quelli di Bagnalo, che messere) qualche disordine nelle sue truppe . Nulladimeno circondò Schif con trincete , ed approcci scavati nel sasso a viva forza di picconi , fece tre bat- una piattaforma che superava 1' alsi accostò al fosso e spiacasali che erano in quei si servi delle rovine di essi per riemPrese un Forte Ridotto vicino alla che era guardato da cinquanta uomini, che per essersi attaccato il fuoco alle munizioni gli si rese facilmente di questi si salvarono solo sette persone in Schif, terie e , tezza delle mura nati , ; prima alcuni contorni, pierlo . fortezza , ; sta Non vi era però fra i Turchi in queimpresa chi sapesse ben maneggiare f arper cui non fecero nelle muraglie tiglierie, Digitized by Google "5 di Schìf alcun segno di co;;ìC£uenza; all'opposto da questa Fortezza dove non era- da venti Francesi, che giati riti- il attonito dal artifizio di erano il Inoltre fuochi vi si nemico un danno grandissimo. Turcho resrò maggiormente danno che gli arrecarono alcuni rati, ricevè stessi Francesi, preparati e diretti dalli , cìòche non credeva il Pascià di dovere attendere dai soldati Drusi, mentre ignorava che alla difefa di quella for- tezza vi fossero egualmente dei Francesi Vedendo Acmet ancor qui i piccoli suoi avanzamenti usò allora tutta 1' arte possìbile della lusinga, e delle larghe offerte presso quel Castellano per indurlo a rendersi ferendogli parte dei tesori , e la , of- continua- zione del comando su quella fortezza . Gli fece altresì intendere che la resistenza per farsi un merito col suo padrone era orgiacche il Grand-Emìr non samai inutile , rebbe mai più tornato in quei paesi al che che in tal caso stimava assai di re, rispose star , egli possessore di quella fortezza , e del tesoro che vi fosse stato. Non potendo riuscire il Pascià impresa nè con la forza né con i , lasciò aver finalmente V assedio persi sotto quella di in quest' trattati Schif dopo fortezza tremila Digitized bu Google tifi uomini, con la mortalità di sole cinquanta- dalla parte dei Drusi , fra contarono quarantatre di essi morti aria quando prese fuoco la pol- cinque persone 1 quali saltati si in , vere del Ridotto Allora ghi piani , si . trasferi spogliando il , Pascià verso distruggendo i , luoe in- casali, e i villaggi, commetteni do insomma mille tirannìe su quei popoli. Setnesep madre di Faccardino quantunque cendiando essa , e le persone della sua famiglia sì tro- avessero quindi da .temer di più dalle armi del Pascià di Damasco e degli altri Pascià seco uniti , volle nulladimeno tenrare di venire ad un accomodamento . , di do con i convenuto sopra- Tenne proposito sopra suoi più confidenti , e fu tutto che fosse prima assicurato nella stessa fortezza di Bagnalo il suo nipote Aly, nonostante il divi-.'to i!i FaccarJino, il quale non aveva preveduti rutti i casi che potevano rendere necessaria la contravvenzione ai suoi ordini.. Fu dunque fatto tornare dal- custodia che ne avevano gli Arabi , e in Bagnalo al Generale !' Emlr Ussain. Dopo Setncsep stessa volle prende resopra di se questo negoziato, onde date le la consegnato convenienti disposizioni , accompagnata da Digitized by Google 117 u;:a sola sua serva , e da pochi servitori di Bagnalo e andò di Acmet Pascià Fu questo verso Dicembre 1G13. Aveva allora quefemmina quarantotto anni di età. Acmet all' avviso che veniva a presentarsi alla sut tenda la donna Setnesep restò parti dalla Fortezza al , campo . !a fine di sta in un subito sorpreso, ed egualmente con- tento di presentarseli tale impensata occasione di conoscere una donna celebrata in quelle tutte Capitale Il parti dell' , e rinomata fino Impero Ottomanno nella . merito che anche fra i popoli meno riscuote un cerro rispetto, mosse dal suo sofà per andare egli civilizzati Acmet Pascià stesso a riceverla su)]' ingresso della sua tenda, L' incontro loro fu ossequioso, e pieno di fiducia. akerò sull' Un' aria nobile, e sostenuta non la confidenza del loro abboccamento. i reciprochi complimenti con le so- Passati lite espressioni orientali, Acmet oggetto della sua venuta La Donna con la interrogò . aria virile gli disse al- presentava ad esso come Ambasciatrice dei suoi popoli , e come Reggente dì essi in assenza del Grand-Emìr suo lora, che figliuolo si per trattare nelle attuali circo- accomodamento con esso come Luogotenente de! Gran-Signore in quelle stanze un Digitized by Google nS Provincie E . che veniva altresì quando di sua schiava le qualità in leggi della guerra non avessero saputo trovare in esso un sto estimatore delle medesime E che . giufrat- tanto avendo libero il cuore ella Io rimproverava delle prepotenze , e delle tirannie , e delle desolazioni che egli commetteva in quel paese e che per sete di oro e per , ingordigia suoi soldati , di , i roba lasciava commettere ai quali senza diciplina scorre- vano quelle campagne quali fiere sfrenate commettendo qualunque iniquità sopra quei popoli , che in sostanya erano sudditi dello stesso Sovrano E che il suo figliuolo Faccardino non era un ribelle del Gran-Signore giacché non manper esser cosi trattato . , cava di passare al di lui Tesoro le somme che a guisa di contribuzione mandava a Costantinopoli . Gli disse che di tutto il guasto, e della miseria che introduceva nel Paese egli stesso avrebbe dovuto renderne conto al GranSignore , giacché con le depredazioni le rovine , e gl'incendi toglieva Ì mezzi che la Porta potesse ritrarne né da faccordino né da lui medesimo le solite entrare. Che il Grami-Emìr , esser vero che era passato , , Europa a domandar soccorso ai Principi Cristiani, ma non per far guerra al sue in Digitized by Google Signore bensì per farla a lui stesso, e agli Pascià suoi confinanti per difendere ed in tal guisa gli Stati del Gran-Signore altri , assicurarli dalla loro tirannia . E qualmente le tre fortezze clie egli avea inutilmente tentate si guardavano contro di lui, e degli altri Pascià à nome del Gran-Signore e che sarebbero fatti passare alla Porta i giusti reclami contro la loro condotta . Ma die nientedimeno per conservare nella sua famiglia la possìbile tranquillità, e pace ella era venuta in persona a é trattare di qualche accomodamento che fosse stato di reciproca so, disfa zio ne . Aemet Pascià fece la intanto servi- all' uso orientale, avrebbe saputo cosa risol- re dei consueti rinfreschi che e ìe disse vere sopra di ciò congedo, nel . Il profumo momento del fu 1' atto del quale le intimò V arresto nelle tende delle sue donne la fece condurre , dando egualmente , 1' ove ar- resto alle persone che seco aveva condotte, delle quali però lasciò che suoi domestici bisogni Vedendo si servisse nei . Pascià diDamasco che niente di più vi era da approfittare nel Paese del Grand- Emlr considerando che la sua Eente , e quella delli altri Pascià suoi il , H 4 Digitized by Google avevano non poco devastati quei , e trovando che i freddi della sragione si rendevano incomodi alle truppe , licenziò gli altri Pascià e dare le migliori disposizioni alle città che aveva ausiliari paesi , possibili presidiate, se ne partì tornando in e seco conducendo Setnesep Damasco, quale peral- la , tro renne sempre in compagnia delle sue femmine, facendole dare un egual trattamento, e procurando che fosse servita con distinzione e profusione di tutto ciò che desiderava , femmina che nel!' esaccampamento aveva gettato nel Pascià, che tutto il danno sareb- Questa accorta sere all' cuore del be ridondato sopra stesso non pensava di lui pra propri i suoi vicini teressi del i se , e che Faccardino non a vendicare sodiritti , e gì' in- Gran-Signore, seguitava a teneanche nell* re lo stesso tuono di discorso Damasco. Il Pascià sapendo che medesima aveva un credito esteso fino essere in la alla Porta , e che nel Strraplio stesso aveva reputazione di donna grande credette essere ili sua convenienza di aprir con essa trattato. , Siccome cui Setnesep pamento Ala ella , h ti fine per suo accam- tale era stato aitresi si era porrata al trovo ben inclinata a questo. volle patiuirc che ciò ooq avrebbe Bigilized by Google luogo avuto se dopo che non egli le avesse restituita la sua libertà, giacché da t' acco- Bagnalo solamente voleva trattare modamento Non è facile che fra Turchi si . possa qualche i ricevere la libertà o godere , di convenienza senza che i doni , e il danaro preliminari i tanto dovette accotdare Setnesep al Pascià , la libertà della quale è il suo ritorno a Bagnalo le costò lo sborso di ventimila zecchini dopo di che fu rimandata con la sua genaccompagnata da un treno rispettabile te di ufiziali, e di soldati dello stesso Pascià, non ne sottoscrivano ; , quali pure furono ricompensati i da lei generosamente In tale stato erano gli affari della e di Faccardino in quelle parti, arrivò a dar fondo alla spiaggia di Caifa il vascello Francese spedito da Cosimo H. col Cavalicr Meringhi, con i due Ingegneri , e con Sidy-Aly, i quali inteso come passavano le cose stimarono proprio di andare addirittura a Boriiti , tenendo Soda quando , , tutto 1' incognito , e fingendo di essere Francesi . Trovato Barati occupato dalle armi rurche, messero gente segretamente in terra per dare avviso alle fortezze che si tenevano dalla gente del negozianti DÌcjitized by Google ìli Grand-Enùr loro arrivo del e degli ordini , che avevano. Junes fratello di Faccardino che se ne stava con pochi dei suoi in Dair-al-Kamar, avuto tal riscontro mandò ad essi dei cavalli con alcune persone sicure perchè gli spalleggiassero e gli conducessero salvi nel, la Dair-al-Kamar come detta città di se- . Qui arrivati consegnarono le loro lettere [latenti a Junes , da cui bene accolti passarono poi in sua compagnia sempre scorrati da gente a cavallo e da gente gui , , a piedi alla fortezza A\ sentarono Bagnalo, dove pre- loro credenziali a Setnesep, la le gli accolse con ogni distinzione , avensentite volentieri le' nuove del suo figlio Faccardino, e le disiiosizioni della Corte di Toscana per favorirlo Sidy-Aly potette quale do . esporre quello che di più missionato ragguagliò dal trattato di dì Damasco Furono altre era stato , Grand-Enùr . Intanto comella il Macinghi di quanto si era e qualmente stavasi in un accomodamento col Pascià passato fino allora , . fatte fortezze , e vedere ai castelli medesimi dello Grand-Emìr sempre accompagnati tutte le Srato del dall' Fmir Junes il tinaie peraltro secondo gli ordini di Faccardino, egli non entrò mai con essi. , .Digitized by Google alcuna delle in dette tre For- principali Z Venne loro concesso di notar tutto, e di prendere !e piante delle fortezze medesime. Furono inoltre raRS-uagliat! di tutto ciò che poteva aver relazione allo stato del GrandEmìr prendendo ricordo delle sue forze , , delle sue entrate delle sue spese , e della , sua grandezza. Si trattennero per la Sona, qualche tempo ed ebbero anche luogo di levare nascostamente le piante dei Porti di Boriiti' di Sfida , di Tiro , e di San Giovati d' Acri Nel tempo che si stava attendendo in Toscana il ritorno del vascello Francese inviato già in Scria , Faccardino resoti a , , poco per volta pii umore Firenze sai uno suo , gtandiofe più spirito e , di vista delle quali alla ammirato , tranquillo e di migliore andava osservando con piacere , fabbriche ; che altro Pisa di egli grandezza far costtuire pure fabbriche del as- medesime animo se non la nelP non bramava fortunata combinazione di tornare per !e e di , restava e risvegliavano le tale in Sona qualche magnifico edilizio Le del nili Duomo di Pisa , e Duomo lo di Firenze , e dei loro campasorprendevano , e lo rendevano Digitized by Google 114 estatico tutte le volle che le riguardava , ed applaudiva sempre alla magnificenza Medicea. non sapeva che uuei erano monumenti di due floride e ricche Repubbliche dalle quali solo potevano attendersi simili opere, Ma , , erano ricercati quello che non sia il corso or- nell'esecuzione delie quali più anni di si Monarca. L'uomo dinario della vita di un in comunità pensa più all'opera che al tempo , dove che i' uomo solo pensa ordinariamente più al tempo che all' opera effetto di superbia repubblicana nel primo caso , e di compiacenza nel secondo di ve, dere in vita eseguite le proprie idee , che è forse la maniera di pensare la più conveniente alla caducità delle umane cose . Faccardino si mostrava altresì molto per 1' Agricoltura Toscana Il di Boboli era pure la sua delizia; il giardino dei Semplici di Firenze tempi qualche ora i' occupava e io spasso per la .nuova ; Cascine gli era di grande svago . Osservava Te arti e le manifatture con moka attenzione e di tutto prendeva nota 11 suo trastullo nelle ore di ozio era quello di state arricciolando con il coltello ilei pezzetti di legno abeto faaffezionato . giardino anche di quei , con piacere Pineta delle " , , . cendone dei semplici , ma vaghi lavori Digitized bu Google 175 Frattanto che da esso pure si attendevano nuove dal suo paese , alla Corte di Toscana si figuravano grandi imprese sulla Sona Don Giovanni de' Medici, come di genio militare era quegli che più di ogni spigneva le sue vedute forse oltre i . , altro Già potendosi combinare Papa con gna , i soccorsi del Re di Spacomando del- quelli di Filippo III. era stato pensato che il avrebbe avuto il Principe Don Francesco dei Medici In tale spedizione doveva avervi già luogo anche 1' acquisto di Gerusalemme e Don Giovanni che facili la flotta 1' . ; , tutte le intraprese, non mancò si figurava di pensare a quella di trasportare di Gerusain Firenze il Santo Sepolcro per col- lemme locarlo nella magnifica Cappella Medicea dì San Lorenzo intorno alla quale si lavorava , allora , e che destinata era per i depositi della Famiglia Reale; in ordine a che non bisogna tralasciare di mettere in chiaro , e sotto le sue vere vedute un fatto che tanto diversamente ed erroneamente è stato raccontato dagl* Istorici Fiorentini per mancanza di più sicure, e recondite notizie. Cosimo I. dei Medici Granduca di Toscana fino dell' anno 1568. con il disegno di Giorgio asari aveva immaginato di , V Digitized by Google erigere nella Basilica di San Lorenzo di Fireme una terza sagrestia per seguitare a sepi morti della Famiglia Reale, come già facevasi adi' altra sagrestia appresso , opera del Divìn Michelangelo Honarroti. Ma il progetto non ebbe esecuzione nè sotto dì esso nè sotto il suo successore Francesco I. Bensì Ferdinando I. quell' animo grande, pensò a voler mettere in pratica quanto era pellirvi , disegno , più grandioso ampiezza maggiore , e da occupare un' rerreno di . I! Principe Don Giovarmi dei Medici che oltre il suo valore in guerra, era intendente altresì delle belle arti, ne fece il nuostato poi incaricato dell' esecuzione Giovanni Nipoti Questo edilìzio adunque doveva servire per i depo, vo disegno essendone . siti dei Regnanti Toscana della , nè vi fu chi pensasse allora diversamente, e. Ferdi- nando si I. allorché nel dì 5. di Agosto 1604. trovò presente col Gran-Principe Cosimo suo figliuolo pietra disse . alla benedizione della Qui sarà prima nostro fine . ebbero poi nel 1607. il Nei trattati che si con Giampulàt capo dei ribelli della Soria, e in quei successivi avuti con Faccardino nel come suo luogo, si parlò sempre della conquista di Gerusalemme rfioS. si vedde a Digitized by Google Nel tempo medesimo fabbricandosi già nelFirenze con profusione di ricchez- la cirta di ze suddetta la depositi Reali conquista dì Cappella magnifica per i il popolo con l'.idea della Gerusalemme che si voleva , , riserbata alle aimi dei Fiorentini , s' imma- ginò di divenir possessore nel proprio paese del Santo Sepolcro Era facile alle riscaldate immaginazioni trovargli luogo nella detta Cappella . Lo disse il popolo e anche . , gli Istorici . Ma Ferdinando I. tal pensiero quanspacciasse per il paese esser tale sentimento della Corte. Se l'ese- lo scrissero non ebbe certamente mai tunque altresì si il cuzione non fosse stata impossibile discorsi potevano lusingare e poteva ciò anche piacere ìn considerazione di un capo di nuove entrate che avrebbe portato seco il Sunto Sepolcro in Toscana , atteso la devozione ì , dei Cristiani occidentali , ma più specialmente dei Cristiani orientali, che avrebbero introdotti in loro Toscana dei tesori dì pellegrinaggi Gerusalemme Si , danaro con come segue i tuttavia in . continuava pertanto Edifizio, e continuavano il sacro reale sempre nel popolo Fiorentino le prime impressióni ricevute dalle loro menti che 1' oggetto primo di isso , fosse per riporre qui il Sacro Deposito . Digitized by Google Datosi peraltro 1' occasione della venuta in Firenze nel 1613. del Grand-Emir Faccardino 0 risvegliate di nuovo le speranze sopra T acquisto dì Gerusalemme fu principiato a trattarsi di ciò che fin allora era stara se non una voce meramente popolare , la quale in tal occasione fece passaggio nell' animo del Principe Don Giovanni , e di qualche alrro visionario ancora . , Alla Corte non si volle dimostrare tutto il disprezzo che meritava una speranza malo appoggiata. Siccome il progetto sarebbe caduto da per se stesso non vi era bisogno di combattere le idee . Cosimo IL ed i suoi ministri nel favorire Faccardino volevano fare il loro interesse addirittura con , , non . il commercio nella Sorfa e 1' acquisto di Gerusalemme non doveva servire se non di un pretesto per indurre la Corte di Roma a secondare le mire politiche ed economiche della Toscana . i Il tenere peraltro il basso popolo ; , , piccoli confidenti, e la nel Corte questa in tempo ignoranti , meno illusione stesso alle mire che tenevasi così perdizione i significanti del- non disdiceva Medicee., giac- calma lo spirito degV poteva sembrare troppa che sì spendeva nei favo- in ai quali il danaro Digitized by Google favorire un Principe di diversa religione, se non .si lasciava nell'illusione, che per mezzodì esso la religion cristiana doveva risendei nuovi vantaggi tire Nel numero . dei creduli in quest' affa- Fra Bernardino Vecchietti Cail quale in un suo già dato a Cosimo II. prima della spedizione de! vascello Francese per la Sona, come buon Professo, e buon Cristiano, dopo aver dimostrato die nei trattari con Fitccardino bisognava sopratutto fargli promettere di abbracciare esso , e i suoi pore era staro valiere Gerosolimitano, Voto die aveva poli per religione la noto lora cristiana e aver fatto qual guisa potrebbcsi assistere al- in il , passa a dire come esso avrebbesi poturo traFirenze il Santo Sepolcro per Principe Drusa mezzo sportare , di in collocarlo nella Cappella di San Ma qui parlare dal messo in chiaro più oltre popolo , di un affare risvegliato da chi veri sentimenti Lorenzo . ciò lasceremo di immaginato non sapeva ì Toscana , del Gabinetto di e sostenutane la credulità dal Gabinetto me- desimo per quanto credette esigerlo la politica e che finalmente come appunto do, za alcuna . Intanto il Cavalier Meringhi, e i due Digitized by Google lì" Ingegneri avendo osservato quanto era da vedersi, e da sapersi rispetto allo Stato di Faccardino avendo così sodisfatto al loro dovere furono finalmente di ritorno in Toscana nel mese di Aprile 1614. a dar conto della loro spedizione al Granduca Cosimo 11. , , Digitized by Google CAPITOLO c,OL X. Cavalier Madrigni, e Ingegneri Santi, e Antognacci Sona Sidy-Aly cognato lari del di ì due tornò pure di Faccardino, aven- Grand-Eniir presso , la di lui madre Setnesep . Con lo stesso vascello venne pure Scìek-Esbey Questi era uno dei principali Signori Drusi il quale condusse seco un seguito di ventotto persone , spedito dai Drusi medesimi al loro Principe per assi. , curarlo non solo della loro fedeltà , quan- to ancora perchè fosse informato di quello che si era passato in Soria dopo la sua par- perchè lo ragguagliasse de! vero stito in cui si trovavano allora gli affari del. suo paestr, e per renderlo consapevole dei voti che facevano i suoi popoli per il di tenia lui ; sollecito ritorno . La dette munificenza del Principe Toscano pure ricovero a questo Signore , e I i Digitized by Google che il suo seguito furono pulitamente alloggiati spesati e provvisti di tanto egli , , , il bisognevole Le notizie che dettero Sttfy-Aly, e Scìek-Ésbey rispetto all' attua- tutto le situazione delle faccende del Grand-Emtr corrisposero esattamente alle rela- Sorìa in zioni del Maringki, ed a quanto ne dicem- mo Cap. IX. Ne sarebbe inutile qui la recapi relazióne GÌ' Ingegneri presentarono al Gran-Buca. i noi Piani fortezze delle Grand-Emìr di Barati le Ma I. , tre e delle quelli terre dei del Porti di Tiro e di Acri . Fortezze principali lo , e rispetto alla descrizione del suo nel Capitolo , come pure , di Seida , Quali fossero abbiamo veduto, geografica passato nel stessi paese se ne parlò già ecco qui in sostanza quello che referirono di più . I paesi lungo la marina gli trovarono ben coltivati; e quanto alla montagna 'a Pa"e ove fosse maggior popolazione osservarono essere la settentrionale , essendo la più sicura dagli attentati dei Turchi specialmente per la difficoltà di far uso della cavalleria in quei luoghi Questa patte è altresì ricca di acque e molti rivi abitati, e , . , 1' irrigano abbondantemente fa eccellentissima, ìn abbondanza e 1' . La olio, e il seta vi si vino vi è . Digitized by Google Le pianure e certe , piacevoli colline videro spogliate di alberi le ma poi di grani e doviziose per fertili sorta , ie o , di , assai rari biade pasture di , e ogni che il paese tutto di miele , di cotone , di frutte di ogni genere tutto ciò che l' uomo può desiderare ricco era poi , cera e di , di dalla coltura e dalla natura del suolo , mancava pure di esservi abbondanza cammelli , . Non di bovi, capre, vi era bensì scarsità di razze di cavalli e la maggior parte dì quelli che si trovavano per lo Stato di Faccardino erano cavalli acquistati di bufali dì , e di , in Arabia Non erano potuti venire in cognizione che vi fossero miniere nè d' oro, né d' argento o almeno fin allora la cupidigia, o 1' umana malizia non le aveva cercare , o non le aveva rrovate . Il clima Io spetìmentarono buono e benigno , e nel cuore dell' inverno ravvisarono una perpetua primavera alle falde stesse dei monti , su i quaii era la neve gve germogliavano le . , , , piante , e fiori. i Trovo la loro nel 17Ó1. esattamente quando viziai quelle parti del qui corrispondere relazione a quanto io pure osservai . Si Granduca la prima volta per vedde qui clic ì detti Inviati sì trovarono nel tempo ci 1 3 Digitized by Google d'inverno; io poi clic ci fui in un seconda viaggio anche nei mesi estivi del 1767. potrò soggiugnere, che anche in tale flacone quel clima è piacevole e di un aria ' , fresca , specialmente verso le regioni Libanile , o siano del Libano e dell' Antilìbano più sani della Soria in' paesi piuttosto , i , una stagione della Soria febbri nella , stessa perniciose no veramente quale altre in appunto regnano Le pianure non . esser di calde ma , parti delle lascia- la matti- na e e la sera sono fresche , e godibili , per esse ho camminato anche sul mezzogiorno senza sentirne un grave incomodo, il che non si può soffrire nella primavera ; stessa in altre Quanto al quelle parti di ali" suo tesoro , del entrate . Grand-Emìr , e la pro- rappresentarono che prietà delle terre del suo Stato era tdtta sua, che dava poi in affitto a condizione, che di cento pedali di ulivi doveva essergli pagato ogni anno rrenta piastre del e di ogni cento gelsi piastre sei. levante; Del cotone , grani, e di qualunque sorta la terza parte . di biade, e di commestibili, Faceva poi coltivare gelsi per allevare va i d' entrata in proprio molti filugelli, dai quali un' entrata grande capo non in seta . ritrae- Ed indifferente altro era la Digirized by Google r ?5 proprietà riservata ad esso di delli il animali che si tutte' le pelli ammazzavano, o che suo Stato per andare marina alla , e tale solita contribuzione da pagarsi al Grati' Signore, per cui alle occorrenze imponeva anche dei nuovi aggravj e dei balzelli . Ogni bastimento europeo che approdava in qualche suo Porto pagava cinquanla , piastre di ancoraggio mi bastava che lo averte pagato in uno dei detti Porti , perchè non potesse essere astretto a pagarlo di nuovo quando in alcuno di essi vi tornasse anche più volte nel corso di ta , un anno Ma anno veniva a terminare nel tempo che per qualunque fine si trovasse in alcuno dei detti Porti, doveva pagar ci di . nuovo se P come momento. piastre cinquanra, fosse arrivato in quel se Digitized by Google In conclusione le entrare riducen- site dole a capi le ritraeva dalla coltivazione che faceva in proprio, dall' affitto dei terreni, 'dagli armenti, dai grani dagli , olj dalle , e dai commesribili di ogni genere dalle gabelle , e dai coroni dalli ancoraggi dalle contribuzioni , e gra- biade , dalle sere , , , F.d avevano potuto comprendere che , detrarre le spese della famiglia, della corte, , che valutavano quattrocentomila piastre senza conrarc le derrare che per proprio uso ritirava dalle sue campagne, nè centoquarantamila piastre che con- e delle guardie tribuiva al facevano la Gran-Signare somma di e , piastre qu a vantami la di spese faceva annualmente un che in rurro cinquecenro- contanti in egli , avanzo libero secen tose ssa marni la piastre . E dì atteso la fru- galità di questo Prìncipe, conravasi che il suo tesoro ascendesse a dieci milioni di piastre ammettendo che sei milioni gii avene nielli insieme nel corso dì dieci anni, e che quattro milioni gli ereditasse da un suo zio, senza contare in questa somma il tesoro che poteva- aver tenuto celato la Madre alla morte di suo padre 1' Emìr Mdan, Manogly Quanto . alle sue forze dissero , che Digitized by Google fJ7 mare non ne aveva nessune essendo anzi quei popoli alieni dalla navigazione Che dentro terra vi erano buone pianure atte per maneggiarvi la cavalleria , ma che fra la sua gente non poteva mettere rispetto al , . non cinquecento cavalli che all' un cenno del Grand-Emir sareb- inficine se , opposto bero pronti lorosi sua , e campo in fedeli diecimila soldati va- occorrendo erano a e che ; disposizione diecimila uomini a cavallo degli Arabi suoi grandi amici dalla parte Esaminarono che il paese era naturalmente guardato da tutte le parti eccettuato che da quella di Damasco dove restava scoperto e che da questa banda sola , , poteva essere offeso, mentre di qui sarebbe stato facile introdurre nel suo Stato delle forze nemiche . ' Rispetto alle Città su" facili turca, lontanarsi a perdersi e facili di essa all' , di h mare , conside- arrivo a riacquistarsi Che . Porti trovarono nello stato in cui le rarono flotta di una all'al- tenevano allora si da i Turchi, ma che i medesimi avevano poche forze per guardarle e che per ogni Grand-Emir , piccol mente evento poteva facil- il riac quinarie ed anche mantenerle contro una flotta turca quando ci fossero fatte alcune fortificazioni bene intese, , , Digitized by Google *ì8 e che fossero armate di gente , di artiglie- , e di uomini capaci al maneggio di esil che non poteva ottenersi nè da faccardinc né dalla sua gente quando non ria sa , , fosse stato asserirò dai Con elude vasi con gegneri Toscani , che Principi Cristiani. la relazione degl' In- il passe del Grand- per farsi strada non solo all' acquisto" della Terra Santa ma sopratutto per rendersi facilmente padroni della stessa ricca città , e degli adiacenti paesi Che sarebbe buon traino per 1' artiglieria , che sarebbe stata di sommo terrorev in quelle parti, ove t Turchi di quei presidj la temono estremamente nè la sanno di Damasco . , vi , maneggiare E rappresentarono che- il primo posto da prendersi per fare più vantaggiosamente qualunque impresa, sarebbe stato il Porto di Tiro, essendo il luogo più comodo per le spedizioni di terra, e di mare , che ì Turchi lo tenevano quasi in abbandono senza guardia , nè presidio Tali furono le relazioni fatte al Granduca Cosimo II, Quanto alla Città e Porto dì Tiro che in esse si decanta come la più adattata alle imprese che si meditavano non tanto per ristabilire Faccardino quanto . . , , , Digitized by Google ancora per fare progressi dei nelli Srati mo Turco in quelle parti era ciò verissiLe antiche istorie ci dicono già quan- to fu potente quella celebra città del ta , , . e quasi annichilita nuovo te godere di lempi quali nei stessi Distrut- . vedile diverse vol- si della reputazione Latini Cristiani i Nei . il loro dominio in quelle partì tornò ad essere una città di considerazio!a quale ne, e delle più forti della Soria si difesa valorosamente contro i Saracini. Sotto il governo turco era andata estesero , nuovamente infelice se non situazione fisici Turco del trova si resra vantaggiosa ed in questo ancora adesso nè nome, e la sua Ed è da questi deve repetere alle perdizione in stato altro le vantaggi mani , che la si , , il . depressione di costante essa, mentre è politica della Porta oramai troppo nota di non tenere nè in ordine , nè in buon grado le Fortezze lontane dalla Capitale mentre conoscendo la facile inclinazione dei popoli alla rivolta, ha sempre timore quando sono armate il doverle confidare ad alcuno Ed è ciò fondato sull' esperienza, giacché con tali comodità i suoi Governatori divengono qualche volta assoluti Tirannetri contro quali la Porta stessa si trova, poi necessitata a prender le armi . , , , , , , i Digitized by Google Ricevuteci Corte dalla Toscana di le ricercate notizie delio stato, entrate, e forze Grand-Emìr del dell' affetto , come pure , fedeltà e della assicuratasi che conserva- vano si per esso i suoi popoli , Cosimo II. fece maggiormente desideroso d' intra- prendere alcuna cosa di proposito per fae approfittare dell' occasione per , stabilirò in proprio un ramo vantaggioso di commercio in Sorla lusingandosi di povorirlo , : delc egli o consKieravar. validi del ì appoggi i Turco. aU' altra pai Setnesep col Pascià di Damasco . Il Granduca dendo che nienre di Toscana adunque vesi risolveva, o che nienpoteva sperare da Roma , o dalla pensò a prendere sopra di se 1' incarico di una spedizione per sodisfare ai desideri di Faccardino per fissare te si Spagna , turro , DigitizetJ by Google I4i egli medesimo uno stabilimento contro chi fortificarsi e disturbargliene quali in avesse Sona, tentato di possesso. il Vennero a leoni, e diversi tal altri armati due gada trasporto, su Ì effetto li 1 ;;;'' dovevano imbarcarsi mille scelti solda- ti Si allestirono artiglierie e altre armi di ogni sorta e munizioni da guerra per provvederne gli stessi Drusì , materiali per le fortificazioni e attrassi per le medesime ; e già erano stati eletti gli artefici che dovevano passare in Soria per erigere delle nuove Fortezze , e rendere più rispettabili . , , , quelle che vi erano . Il primo oggetto di quest' armamento doveva esser quello di recuperare i Porti di mare Senza resistenza potevano approdare a Tiro e prima di tutto metter qui . , daTìuogo ^mette^sn" difoa dovevano , essere investiti Scida, e Boriai, e quindi era Acri. facile, l'acquisto di E certo che in qualunque stata concertata guisa fosse questa spedizione, che all' tutto dell' armata Toscana, giacché il sarebbe venuto in suo potere Pascià di Damasco non aveva lasciati in approssimarsi . detti Porti se capaci di fare ; non debolissimi presidj inla minima resistenza , rantq Digitized by Google r 4s più che dalla parte di terra alla notizia dell' sarebbero piomBrusì per divertire quelstringerla e secondare Toscani dalla parte arrivo dei legni Toscani, bati sopra di loro la poca gente di , i o , cosi le operazioni dei di mare. andava quando e^Ii cuzione di intanto concertando col le operazioni che avrebbonsi in questa spedizione, allorsi mostrò irresoluto sull' esequanto allora si trattava I Ministri del Granduca trovandolo però bile punti principali Si Grand-Evàr dovute fare nei . sta- procuravano di con- , variare le altre disposizioni di minor seguenza fu secondo osservato battevano rito . I in suoi poi quel i di che desiderj lui troppe momento Consiglieri gli il cose di Ma . com- lui ttovava spi- fra di loro contrari nei pareri dubitava pure che qualcheduno non lo volesse rradire ed incominciò a temere della sua vita, e , , della tuto sua sorte se egli si fosse restituito in L' incertezza che sua Madre avesse poaccomodarsi di fatto co! Pascià Hi Damasco era un altra considerazione assai imbarazzante, mentre non sapeva cosa poteessersi passato nel suo paese dopo la partenza del Cavalter Macinati da quelle parti. va Digitized by Google Mille immaginazioni funeste no alla di Damasco anche tesori e , oramai tutti Pascià del , i . E con cosi suoi che fossero e ; soggiogati dalla potenza stati Popoli Brusì j presentava- mano sue fortezze le sua famiglia la si niente fino a sospettare che lui di fossero finalmente cadute in Turca pate- tali malinconia prese nuovamente possesso nel suo animo. Vi erano anche delle ragioni domeIl soggiorno stiche che Io turbavano . tiche riflessioni , la della Toscana , e specialmente di Firenze ha sempre lusingati via: viatori delle nazioni più eulte dell* Europa. Eia. tanto i , che il clima la libertà il brio che portata era solo a godere senza curare le piccole miserie ; la continua dissipazione, e il buon umore, più facile , , della nazione che era un dono particolare lenza e la , dovizia di essa , , , donne asiatiche in grado quello che re sull' animo tuttociò di opudelle molto superiore, fosse altri 1" potessero colpire P immaginazione fissare e di tutto solito popoli dell' di d'influi- Europa cristiana La moglie di Faccardino , la favorita Caschia, inclinava molto alla scioltezza delquantunque però le connostre donne le Tenisse , fingere di starsene sorto le rigide Digitized by Google 144 regole di un uomo che ne era molto geQuesta femmina metteva degl' intrighi dui Grand-Ertìr che tendevano in sostanza a distorlo di partire dalToscana La móglie d.'l Chslv.'m, quantunque donna d'età, non pensava differentemente , ed una sua figliuola sarebbe srata inclinata alLe altre donne di servila galanteria . zio , quantunque assuefatte ad una austera schiavitù e suggezione , appena sì ricordavano di queste legature da che erano in Toscana. Tutte d'accordo infomma non pensavano più nè all'Asia, nè alle loro Faloso . fra le persone , la , miglie L' unico pensiero dì esse era quel- . lo di godere soggiorno esso , il Quando stato stesso bel tempo approfittare di , del loro delle , e con che i farsi 1' dell) nuovo grazie e di attendere qualche favorevole binazione per di com- amici discreti. uomo deve trattare affari di deve combattere nel tempo disgusti di famiglia, non è cer- sicuro per ben risolvere in qualche urgenFu riconosciuto in sostanza che la-voFaccardino in quello stato di cose non poteva niente favorire 1' impresa . Fu compassionato perchè Cosimo II. a' esaminò fondatamente le ragioni . 11 dispendio za.. lubilità di Digitized by Google animo buono di Cosimo IL quanto che nel cattivo stato di salute trovava , in cui egli stesso si aveva bisogno di pensare Bisognava però stabilir molto bene tutta que- sta gente fintanto che le notizie delia Sona non avessero ricomposto 1' animo del GrandEnùr e non avessero dato luogo di pen, sare a ciò che far dovevasi ulteriormente Il primo pensiero fu di rimandare al loro paese quelle persone che erano assolutamente inutili, o superflue a Faccardino e che non avevano con esso alcun legame, o relazione d'interessi. Ciò trovava pure degli . , ostacoli quest'uomo persone che dovevano non sapendosi alla scelta di quelle risolvere di che bisognava convenire anche col Cheivàn suo vecchio Consigliere restar seco , Digitized by Google Ma Roma , Breve: il quale Ambasciate in questo te a Livorno, conciliò finalmer Faccardino , e tratto con cs da fissarsi. Fu adunque dimi lega dei Principi Cristiani per della po , ne Terra Santa richiedeva combi non si vedeva allora aj che egli fratrantc e delle favorevoli quali stabilito, no che continuo moto tenere in un lui spirito. Si in Toscana una , e dell' il di convenne peraltro che restasse Ckeivàn , e tutte le donne il famiglia dell' altra . A ss egn ossi dunque per soggiorno al Grand-Emir Firenze o Livorno e qua e , ; vennero destinate re spctt imamente le in Firenze 1' antico Palazzo Dei Medici , c in Livorno quello del Commissariato. Restò seco la sua moglie Chaiehia, e la piccola figliuola, e SidyAly suo cognato , cinque donne di servìzio , e tredici uomini gente di luì altri servi gli furono dati dalla Corte ; e perchè là gli convenienti abitazioni ; ; Digitized by Google H7 in appresso avesse do suo Duca potuto mantenersi a mouna pensione; il Grananche tutto il ser- gli 'fu fissata gli dette a parte vizio che poteva occorrergli dalle sue scu- derie . Si pensò a dividere le altresì due fa- miglie, cioè quella di Faccardino da quella Cheivàn, perchè con la separazione delle donne dell'uno da quelle dell'altro, passasle cose con più quiete . Venne perciò stabilirò per luogo di permanenza al Cheivàn. e alla sua famiglia il castello dì Monte Catini dì Val di Cecina , dove ebbe buona abitazione generosa sussistenza e conveniente servizio e con molto impegno fu raccomandato il Cheivàn al ilei sero , , , Capitano , di Volterra. miglia nella moglie vago donne , e ciotto anni di in cinque , , Consisteva in una ed zio tutta gente Levantina Verso 1' la di lui fa- figliuola di di- ilare sette aspetto uomini di , ed servi- . Agosto adunque del 1(114. partirono dalla Toscana le persone che avevano accompagnato Faccardino, con altra gente di basso servizio ; e con essi anche Io Sciek Esbey con tutto il numeroso seguito col quale era venuto ultimamente in Toscana . Furono ricondotti al loro Granduca; e queste dalle galere del destino stesse Digitized by Google galere al loro ritorno ne presero due che che erano , di Cipro niente Faccardina a Toscana, di Guarda-Coste le restasse gente TurIsola deside- dopo , Egli mesto. e a soggiorno in la partenza tornò a starsene suo nel nulladìrneno questa tutta afflitto, dell' . Quantunque rare si penti di noa ed il piano aver adottate le proposizioni per il suo ritorno in Sona . Si sentiva pure rimorso di aver cosi abbandonato il suo Stato , e i suoi Popoli e di aver divisi gli affetti con la Madre, e co! restante delia famiglia da una parte , e con che Chaschìa dall' altra con rincrescimento vedeva troppo attaccata ai vezzi della , , , Toscana Il mezzi . Granduca, tentò di nuovo tutti i per rimetterlo in calma qualunque sorta di spassi e i quali per fatai combinazione nel tempo che poco sollevavano lui servivano per attaccate di più alla possibili procurandogli , di divertimenti, , Toscana la sua donna , e la sua famiglia . Dopo aver passato qualche tempo in questa agitazione, e tristezza domandò al Granduca la grazia d' inviare di ritorno in Soria il Cheivàn con la di lui per esser messo al fatto da quel famiglia vecchio Digitized by Google Consigliere a cui doveva , tante' obbliga- del vero srato delle cose della Soria giacché aveva principiato a cernete di tutto zioni , , e a diffidare ancora ognuno di questo in , Cheivàn Venne consolato con la prima spepure rimandato il . e cosi dizione delle galere fu . Dopo arrivarono srato portato nttfociò finalmente come era al suo termine ii trattalo ili accutnodamrntn die aveva intavolato Setnesep col Pascià dt Damasco, ed il quale era sul tappeto quando il Cavanotìzie liet Macingki parti già dalia Sona di ri- torno per la Toscana. Ed ecco in qual guisa fu da essa condotto tal affare. Aveva veduto fin da principio V accorta Femmina che Acmet Pascià ne traccheggiava la conclusione. Bisognava adunque impegnarlo ad essete dalla sua pren- dendo dalla la strada di farvelo quasi parte stessa Già la di lei me altrove fastoso le ra invidia natura, , ci le . aveva fatta dove le passioni cole donne. In quel abisso ove son sepolte , dove trionfano la più ne- la gelosìa , dominano edilìzio bellezze, voluttuosi costringere Costantinopoli di reputazione e Serraglio Strada nel e piaceri vuole , per procurarsi dei non servono i doni di ancora la grazia dell' Digitized by Google -Eunuco, ed è questo un mezzo perchè possano le femmine governare il Sultano. Dopo Solimano II. era entrata gran mollezza nel Serraglio, per cui i Sultani si limitarono in seguito nistri a comandare Mi- ai e questi ebbero in sostanza popoli . , verno il go- dei Dunque sodisfatta 1' ingordìgia delli Eunuchi, procurati alle Principesse i mezzi dì godere il Sultano , ed aver contribuito ancora ad esse con dei regali piii graditi per sodisfare pure alla loro ambizione, bisognava pensare a cattivarsi ali itesi il voto dei Ministri Questo 1' ottenne facendosi amico cori generose somme d' oro il nuovo Gran-Visìr Nasuf che fino dai suoi esordj principiò a dirigere la Monarchia con orgogliosa indipendenza , uomo sordido , ed avaro all' eccesso tutte cattive qualità che favorivano i fini di Setnesep , la quale per fare il suo interesse seppe donare , e donare opportunamente anche agli altri Ministri di seconda sfera. E cosi ottenne che a i , , , nome al del Pascià darsi in Gran - Signore Damasco di di guisa conciliabile fosse inrimato seco accomo- con gl' interessi della Porta, la quale trovandosi allora in guerra con la Persia era di sua convenienza Digitized by Google che regnasse la quiete nella Soria trovarsi obbligata a divertire per non parte una armata anche in quella ProvinFu ridotto in sostanza J' articolo che restasse so; peso nello stato in cui trovavano allora le cose Ma che tornato che fosse Faccordino in Soria con sentimenti di fedeltà dovesse seguitare a godere di tutto il paese , che già possedeva prima della sua partenza purché contribuisse alla Porta le solite somme . Lo stesso Pascià dì Damasco fu impegnato anche particolarmente a favorire della sua cia . tutto si . , , Grand-Emìr il i venivano egualmente obbligati dagT quali intrighi delle stesse favotite del peraltro che sapeva che Setnesep di dai suoi protettori alla Porta, Djimasco contentissimo Serraglio. il Pascià non poteva in fonda di un accomodamento esser , al era voluto obbligare per un orprocuro che ancor esso restasse contento, e sborsatogli un quantitativo d* oro lasciò die egli stesso si arrogasse tutto il merito di questa negoziazione e lo ricompensò anche con dei doni particolari in segno di amicizia Insomma la nuova dello stabilito accomodamento tranquillizzò il Grand-Emìr, e lo metteva nella lusinga di ripassare in quale si dine della Porta , , , . . K 4 Digitized by Google Sona padrone dei Stati suoi ; ma dubi- dall' altra parte che poco vi fosse coni promettersi di un accomodamento, che aveva costato intrighi doni , e danaro , insisteva sempre che avrebbe voluto tornarsene a casa accompagnato da un' armata , facendo costare che il mezzo più sicuro per mantenersi nel suo Stato era quello di farsi rispettare con le forH£, e con ie alleanze. Ma le circostanze dell' Europa non permettevano di pensare a grandiose imprese nelle parti Oltremare Ed il Grand-Emìr a cui non potevano esser noti particolari interessi dei Gabi- tando tla , , i netti de' Prìncipi Cristiani ta che derivasse ciò lontaria lentezza, o parte di chi do da d' Erano gli anno 161 1' affari 5. il , credeva talvoleffetto di vo- un indolenza anche dalla non aveva in altro che piacere questo stato quan- Turco minacciava eoa un' armata navale le coste della Calabria , ed erano state fatte sparche anche Malta fosse egualmente minacciata Fra irritato Acmei ì. per le continue prede che dai Cristiani si facevano dei suoi legni contandosi che in breve tempo gli erano state prese sei galere Il e della Sicilia gere deile voci , , . , . Digitized by Google superbo Nasuf Gran -Visir per tali emer- genti fece delle lagnanze ai Ministri Europei che erano spetti alla Porla intelligenza ci' , . come se fossero Questi so- scusarono sì con dire che niente avevano che fare in tali marina Turca. Non potette sfogare la sua collera se non col risponder loro . Che i Cristiani erano varj di nomi come varj sono i nomi del mare ma che poi era tutt' acqua salata . Parve che tali circostanze movessero la Corte di Spagna la quale fece dei ma- disastri della , , neggiati per aver presso di se Faccardino sperando di trarne dal medesimo buon partito e facilitare per mezzo suo qualche diversione in Levante. L' idea della cosa si partiva però da , quel capo stravagante , e raggiratore Duca Di Ossuna Vice-Re del di Napoli il quale meditando nell' Adriatico delle imprese contro Veneziani, non voleva aver che contrastare in quelle vicinanze anche col , i Turco procurò adunque che fosse parlato a Faccardino facendogli supporre che era venuto, il tempo in cui la Spagna prendeva sopra dì se la causa di lui per restituirlo , c proteggerlo nei suoi Stati ma si voleva che egli stesso ne ricercasse la Maestà Si ; Digitized by Google Re con offerirsi reciprocamente a secondarla nelle suo imprese Giovanni Vivas Ambasciatore dì Spagna in Genova era queche trattava tal aliare per mezzo di un del . gli Negro di Tolone . Grand-Emir peraltro obbligato estrealle premure che la Casa Reale certo Capitano Giacomo IÌ mamente , Dei Medici revolezza volle si clic dare e all'amodimostrato , non senza render era presa per esso aveva gli nessuna , risposta prima esattamente inteso Cosimo II. di quanto era stato ricercato. E in una lettera che Faccardirw scrive di Toscana al Vivas in data de' 15. di Giugno 1615. così si esprime. » Io sono totalmente risoluto di non voler » fare se non quanto sarà la buona volontà h di S. A. S. dalla quale ho ricevute qua in» finite cortesie c giornalmente re ricevo » Non vi è dubbio die il Gabinetto di Toscana non fosse bene inteso di dove si , partiva tutto ciò Faccardino in sostanza medesimo , ai , e che propri niente si volesse far servir interessi si , valutasse e gì' interessi di lui . senza che Faccardino le con- Ma venienze della Corte di Toscana eran quelle di passarsela in buona corrispondenza con Spagna. quella di denza in Nè volle indurre diffi- Faccardino contro di essa, perchè non avesse a sospettare che si egli stesso Digitized by Google opponesse nasse ai suoi vantaggi o , lì frastor- . Cosimo Bensì Grdnd-Emir che II. facesse voleva che buona tutta la il figura in questo invito e che e-s'li si potesse sempre risovvenire della maniera di agire e dì pensare della Toscana a suo riguardo, dimostrandosi inteso dei desideri ^ e a Spagna egli stesso volle offerirlo a Filippo III. che , , '.' accettò h'u 1' esibizione Medicea dunque anserebbe Spagna mente di al . risoluio che Gradii Emìr il per presentarci al in Sicilia Di Ostuna, quale fu dato ri ce «e rio , Duca online dalla onorevol- trattarlo e Granduca procurò che partUse per cui lo ricolmò di doni , e di attestati di vera amicizia al quale corrispose Faccardino con le maggiori dÌmoftra2Ìoni di gratitudine , e . 11 dal suo Staro contentiamo , , dt nconosccnia, Volle che il in di accompagnamento lui fosse al:rc<] nobile mentre si tal effetto le galere comandato Ammiraglio Inorami, che ebbe 1' mdi sertiilo, e di trattarlo con quel- S.cilia , allenirono a dall' cumbenza le stesse distinzioni , e riguardi che aveva goduti alla Corte Congedatosi adunque dal suo generoso Protettore e arrivato in Li. , , torno s' imbarcò finalmente con tutta la sua Digitized by Google i$6 gente. F.d il d! 16. di Luglio 1615. Toscana essersi trattenuto in ve , e , arrivato dall' s' dopo venti mesi Messina doprospera mente fu presentato Ingkirami al Duca di Ossuna. Ma presto ventitre giorni fece vela per accorse Faccardino del carattere borioso, e biasimevole di quel Vice-Re , e conobbe quanto da esso in sostanza si voleva senza che per lui vi fosse premura nessuna Seguita la partenza del medesimo da Livorno non stettero molto ad arrivare dalla Soda in Toscana dei dispacci per esso, che religiosamente gli furono con Espresso rimessi in Messina Era sua madre Setneiep, che unita ai principali Signori gli conferma, . . vano 1' ultimazione del trattare di accomodamento fatto d' ordine del Gran-Signore col Pascià di Damasco e che per la validità del medesimo era oramai necessario il suo ritorno per assicurare così la Porta , che il fine della sua assenza non era diretto a , procurarsi delle medesima alleanze contro la Porta . non conveniva più al Grand-Emìr di servire all' interessi della Spagna , o piuttosto ai capricci e ai fini poco lodevoli del Duca Di Ossuna , onde fece premurose istanze per tornarsene nei suoi In vista di ciò , Stati Digitized by Google L' offèrta Fatta da Cosimo IL come sì disse al Re di Spagna della persona di Faccardino fu a questi molto più opportu, na di quello che non sarebbe stato se egli medesimo avesse avuta !a condcsccndeoza oltentsi 3tiaSr aena, come politamendi età tentato di fate mentre a SguarGranduca, dopo aver fatto il medesimo breve soggiorno in Messina, fu ricondotto con Spagnoli in Sorla , i;;. leoni approdando nel l'olio ili Haruti già tornato di sua giurisdizione, ove ebbe la sorte di ritrovare i suoi affari in buona situazione te do si ; del i Digitized by Google »5* CAPITOLO Dal XI. Surla del Crani-Emìr Faccardino fino cai li facevano dille pratiche ritorna in anno iSlS. in olì- in Rama , in Firenze e per finarc una ipedifionc per la Sorla Jt\ istituitosi in Sona Facchino trovò, che con f il Grand-Emìr efficacia dell' oro fatto circolare a tempo da sua madre Scmesep, era tornato sotto la sua giurisdizione tutto quel paese che già aveva prima della sua partenza per la Toscana e che solo mancava la di lui presenza per assicurarsene nel possesso come era srato convenuto, e co, me allora segui . La pace che po 1615 ( anche fece in questo stesso tem- Acmet ) I. coti la Persia, rese Parta tranquilla su i fastid; che, dule potevano dare gli afSoria per qualche svantaggiosa diversione. Quella stessa pace era troppo naturale che doveva setvìte per ftenate la rante la mjdesima, fati lo della spinto inquieto giacché con più metterli a dovere tro di loro dei popoli dL'iia Sona poteva il Tutco le armi con, facilità con multare . Digitized by Google FaccarAìno medesimo verità aveva conoscendo tal allora nella sete die sempre conquistare , e cosi una vita più tranquilla , ce lo disposero maggiormente moderò si di dettesi a passare alla le quale riflessioni delle passate calamità, e delle di animo da esso sofferte quanVI conlontano dai suoi Stati pure sua Madre con delle savie ined il vecchio Chcivàn con i , agitazioni do stette tribuì . sinuazioni Si partire che il osservò che Faccardino prima dì per la Toscana ( Cap. vii.) volle governo del suo Stato fosse in ap- condotto a nome dell' Emir Aly suo Primogenito sotto gli ordini àXSetnesep, che attesa la piccola età di Aly ella ne 1' amministrazione Pare che questa fosse una formai rinunzia del governo a nome del primogenito anche per il tempo avvenire e non per quello solo della sua assenza mentre al suo ritorno seguitò in vero a governare lo Stato con tutto 11 potere sovrano, ma mostrò , o almeno affettò di farlo sempre come semplice amministratore di Aly, che aveva allora dodici anni , ed egli in appresso scrivendo in Europa non usò se non del titolo Di Principe dì Scilla o Delta Galilea presso doveva avere . , ; , Digitized by Google róo e talvolta quello di Libano , e non mai Emìr Dei Brusi . Principi quello di Dsl Monte di Grand- La debolezza della marina Ottouianna dava luogo ai Principi Europei di far delle rispettabili prede sopra i Turchi Correva I' anno ióió. quando le galere di Napoli presero sei galere Turche e che ne maltratrarono altre sedici Le galere di Malia presero loro altri sette legni; e quelle di Toscana comandate dall'Ammiraglio Inghirami predarono nel mese di Maggio la Capitana di Metelìno ed un altra galera che da Alessandria passava in Costantinopoli col tributo dell' Egitto . La preda fu considerata un milione di scudi furono fatti schiavi trecenscssanta Turchi , e vennero liberati quattro centoventi Cristiani . Si disse in Costantinopoli che il GrandEmìr avesse contribuito a questo disgraziato evento con informare il Governo di Toscana dei passi che potevano tenersi per riuscire in queir impresa Non sappiamo quanto fossero bene appoggiate tali imputazioni, ma comunque si fosse ebbe la sorte, che le accuse date contro di lui vennero considerate alla Porta come gioco d' immaginazione , ed il Gran. , . , ; . Visìr non lasciò di approfittare sopra Digitized by Google Faccardhio dandogli parte della buona opinione che si aveva di lui dal Divano e così Facccrdino con nuovi regali seguitò a godere di quella pace che sua Madre gli aveva procurata con tanti incomodi e sborso di danaro Mori nell' anno seguenre ìùiy.Acmct I. ; , . nel ciò fu successe a Novembre lo stupido lui Acmet te di I. detto Mustafù . anno, e La mor- era stata preceduta da quel- la del Gran-Visìr di del Nasàf , il quale incolpato una troppo orgogliosa essersi attribuita nel Governo era srato fatto strangolare. Successe ad esso in questa prima caautorità rica dell' Impero Aly Quesri non governò meno dispoticamente atteso la debolezza . Sultan del te sul Mustafà , ma questi poco stet- giacché dotrono degli Ottomanni mesi , e tre giorni di regno fu depocorrendo l'anno iói8. e gli successe po tre sto , , Osmano. Principe di una sordida avarizia. Neil' anno seguente mori Aly uomo già molto vecchio, a cui ne! róio. fu sostituito un altro, similmente Aly di nome, che era Capitan-Pascià . Queste frequenti mutazioni di Sovrano, e di primo Ministro non servivano a Faccar- dino se non a somme di fargli danaro , spendere delle nuove e in tal guisa rinnovarsi alla tali ; Porta degli amici; almeno gii credeva e cosi persuaso poco temeva nel seguitare a ricevere nei suoi porti sari Cristiani, Non ed lasciava Cor- i a favorirei medesimi. però far questo di con più accorta maniera Esisteva un ordine preciso, che qualunque legno cristiain corso non venisse ricevuto nei suoi Porti, o che da questi fosse subito tutta la . no armato dopo che avevano fatte provvi- loro le stanza e che ci si erano trattenuti abbapet prendere lingua e di questo rigore non mancava sioni di , , farne subito pompa con la il Grand-Enùr Porta , e con i za per spargere cosi 1\ equivoco in chi avesse sospettato diversamente e di qui è che non sempre erano mal fondati t ; si sospetti del Divano Cristiani e , che , che egli procurasse favorisse loro i delle Digitized by Google a, mano sopra legni Turchi Quando si consideri la debolezza in in questi tempi il Governo si trovava Ottantanno e 1' inclinazione decìsa .dì Principi Cristiani Faccardino per è certo che se essi avessero saputo approfittare di proposito dell'amicizia di quest'uomo, potevano fare in quelle patti dei progresper venire fino alla conquisi vantaggiosi notizie per far poi dei colpi di i cui , i , , sta della celebte città di formare un te di Regno Damasco, e molto più quello di Gerusalemme volte era stato trattato , cosi significan- cui di , tante quale in sostan- ii za non avrebbe portato seco se non 1' incomodo dì mantenersi in un paese per un mal inteso riflesso di religione senza che ne risentissero utilità nessuna popoli Dove che Damasco, città opulentissima, i . in una commercio, sarebbe che trovasi felice stato situazione per un florido il Regno. Se i Cristiani dei secoli XI. XII. e XIII. dalla corrente delle trasportati oltremare Crociate avessero preso di mira di stabilirsi con le loro -forze piuttosto in Da- masco , che tuttavia in in del Gerusalemme sarebbero forse della Sorìa e godedel tìtolo ma ancora possesso rebbero non solo , , Regno I. 2 Digitized by Google Acri , di Tiro di Seida di Barati , e di Tripoli , ed in progresso delio stesso florido e ricco Regno dì Cipro, non deve repetersi se non dal non essere scaci mai padroni di Damasco e dal non aver pensato mai di proposito all' acquisto di , , , , quella Città , senza tevano sostenere la perdita la quale non lungamente della Capitale del altre podopo Regno, stata le si incapace essa stessa di resistenza L' amicizia di Faccwdino aveva più volte presentate delle opportune occasioni per fare uno stabilimento in Damasco la conservazione del quale meritava gli stessi pensieri, che si prenderebbero adesso per con, servare uno Stabilimento nel Nuovo Mondo Correva cuttavia l'anno 1610. quando Faccardino perse il suo famoso e canto a luì caro Cheivàn . Questi era già vecchio e contava circa ottanca anni di età. Le dimostrazioni di cordoglio furono , , Digitized by Google sincere, e senza affettazione per più se giorni . Fgli lo pian- rammentandolo sempre come padre ed invero erano infinite le obbligazioni che ad esso doveva . Ciò 1* ab, biamo veduto nel corso di quest' Istoria Successe nel posto di lui Abit-Nader della famiglia Casen una delle principali famiglie Maronite ed anzi Scieh o Capo di rutta quella nazione uomo d' arme , , , , , e di lettere Non . memoria dì questa ilsoggiugnere qui. Abu-Ntifel suo figliuolo fu altresì e specialmente per la parte disdirà per lustre famiglia come uomo letterato isterica orientale di , avendo , scritta in Arabo quella dei suoi tempi , fu pure Console di Francia in Barati stato rivestito di tal posto con lettere parenti di Luigi XIV. dare nel primo , Gennajo 1661. Con un ordine poi della Francia degli Marzo 1685. venne proibito, che in appresso non potessero essere Consoli se non dei soggetti che fossero sudditi Francesi ma pure in considerazione di quedi ir. di ; sta famiglia stati di alla , e dei nazione particolari servizj pre- Abù-Hassun figlio da , Abu-Nofel fu separato dal Consolato Seìda quello riunito , e con di Baruti , al di quale era stato lettere patenti del Re segnate Digitized by Google il di n, dì Giugno 1697. fu Abu-Hfuiun. Come pure ebbe dallo stesso Re della considerazione per Abà-Nasìf fratello del predetto AbuHasiun, il quale era ricorso alla sua prote- in Versaillei conferito al detto si ciine terre che gli quali restavano nel erano state tolte, e le governo del Pascià di Tripoli Tra i suoi Consiglieri arrolò pure Dhaker Principe Maronita Àbu- dell' antica ed Casa Di Habeiscin uomo dotto, e> che fossero in quei tempi Sona Spiccavano particolarmente i suoi illustre , , dei più sapienti in . e nei negoziati Intanto pensava Faccardinv a governare il suo Stato con la dolcezza , e principiò a farsi un pensiero di regolarlo sopra un piede da prendere in qualche guisa 1* talenti nella politica , immagine di un Governo Europeo. Gli Asianon cosi facilmente sanno adattarsi alle tici massime, e alle mode europee, Raccordino però nel suo breve soggiorno in Toscana aveva fatti dei progressi singolari in questo proposito . La sua moglie Caschia che aveva acquistato molto gusto per l'Italia ve Io stimolava di più , tendendo a insinuargli quella libertà che in maggiore estensione avrebbe Digitized by Google Voluto godere fino di quando era scana Le dì lei bellezze avevano . zi di lei, era già sul la , e mezzo di far delle in To- tuttavia di compiacercostumi , giacché il gli sembrava altresì procinto variar femmine più oppommo per riuscirvi Sua Madre quantunque avesse cinquantacinque anni non la trovò di contrario sentimento. Fila non era stata mai in Europa, il dégl' Ita cardini roluzic di costumi nei suoi suddiri , niente però pocostumi sociali, e te le diverse pratiche usate sopra tette approfittare i accorse che dai suoi popoli presi in generale tutto poteva sperare , ma non di comsì , dominante della nazione, e vedde per esperienza che 1' impero del battere lo spirito clirna è per la più forte qual cosa si di quello de! Monarca, limitò poi a perfezionare L 4 Digitized by Google 68 per quanto gli fu possibile qualche arte a introdurne delle nuove, e ad estendere, e , a migliorare Il 1' agricoltura Grand-Emù Soria non di i'S. di . do]io suo ritorno in il aveva trascurata 1' amicizia Morto poi Febbrajo i6n. seguitò Gran-Duca Cosimo II. del questi nel la sressa corrispondenza con le Tutrici nella minorità Ferdinando II Successore al Trono della di Toscana alla . Altri successivi cambiamenti di ministri Porla contribuivano sempre più a fa- vorire Faccardino , giacché le frequenti mu- tazioni di governo non (lavano luogo di pensare ad esso. Al Gran-Visìr^/ era successo DilaverPascià, che nell'anno ióìi. fu poi tagliato in occasione che lo stupido Mustafd fu ristabilito sul trono Ottomanno dopo a pezzi essere stato detronizzato Osmano che fu Turco sacrificato dai Sultano tor cipe avaro clie , , il e strangolato il primo lmpera- suoi sudditi Prin- , volle riformare la milizia , dal che ne venne la sua disgrazia Allora fu fatto Gran-Visir Daut-Pascià cognato dello stesso Sul tati Mustafà ma per timore che il cospicuo posto, e l'onore della parentela non dovesse fare il suo infortunio rinunziò alla carica, più contento di viver da privato . . , Digitized by I." ambizione dei titoli e delle cariche grandi supera bene spesso il riflesso dei che 1" accompagnano , e non sem, pericoli pre è filosofo c'ii aspira alla prime cariche, per cui non ostante una situazione cosi vacillante dì non affari, fu trovare difficili: di il posto di Gran-Visir Cussain-Pascià ma questi un ambizioso per nella persona di poco godette , della sua sognata gloria perseguitato dalle tumultuanti tre , men- milizie , dovette ascrivere a sorte migliore quella dì nascondersi per sottrarsi al loro odio. La- troppo manifesta debolezza dell' Impero Ottantanno il comando del quale , atteso l' insuffìcenza dei propri Sultani tro- che poi si perseguitavano vicendevolmente non potette vasi trasferito nei miniftri , ', contenere Faccardino nei suoi limiti . Volquesto medesimo anno 1611. approfittare dell' occasione per principiare a infastidire apertamente le Terre dei governi dei le in Pascià suoi vicini altri, taccò gli e , cosi togliendo agli estendere la propria giurisdizione. Atil governo del Pascià Di Tripoli riusci levare confinanti Seppe con del Pascià di medesimo alcune al il altresì , e terre suo paese lontananza valersi della Damasco Kirahas no dell'anno avanti Questi fii6%t. era andato in . Digitized by Google antinopoli per passare alla gue ì. Il Grand-Emìr stimò questo Damasco con aver farce delle considerabili depredazioni che per allora non gli produsalcun sinistro ed anzi seguitando a sero , al tesoro del Gran-Signore quei di più che importavano i nuovi acquisti fu sopportato e lasciato in quiete nè alcuno si fece in seguito pensiero di portare i lamenti alla Porta, giacché questi arrivavano ordinariamente dopo che il Grand-Emìr aveva già prevenuto il Divano con la puntualità delle contribuzioni , e con la munificenza dei doni. Fin qui nienre perdendo la Porta delle sue entrate, mostrava dell' indifferenza che quei paesi fossero governati più da uno. che dall' altro , ben persuasa che il governo dei suoi Pascià non era forse il migliore per i contribuire , suoi sudditi ; ; ma Ciò poco importa in un vantaggi del Principe, che quelli dei popoli. Ed in tale stato di cose non compiivi Digitized by Google impetrarsi in una con la quale .'ino, tro della ir che si fu dal furore della Gran-Visir Cassaìn-Pasàà, succesanno 1611. Mehemet-Giurgi ma poco sostenne la sua carica, Sottratto milizia il se a lui in quest' Eunuco , mentre nell' anno seguente 1613. superato ogni timore tornò alla luce Co.sso.in, che fu ristabilito Gran-Visir, ma per poco mentre alla fine fu rilegato nel Mar Nero successe un altro Aly, terzo di tal , e gli nome Sultan Mustafdfu in questo stesso anno nuovo deposto, e venne esaltato Amurat IV. che non aveva se non dodici anni . di Un Principe di questa età è naturale che nella sua prima gioventù dovesse esser governato dal volere dei suoi Ministri, e non da! proprio potere per cui ai Governatori che erano nelle lontane provincie bastava di avere dalla loro i Ministri e le Cariche di Corte per esercitare nei paesi che avevano in governo qualunque tirannia e , , , Digitized by Google Faccardino quantunque fosie persuaso di questa verità e che appoggiato su questa massima generale potesse lusingarsi dì seguitare in una placida indipendenza, nulladimeno per le notizie avute dal Muftì che era pure suo amico, avendo appreso che vi era la reputazione che il Governo Otto~ manna andava incontro a un' epoca per riftabilirsi sopra un piede più sicuro meno vacillante ina egualmente più forte tirannico, egli pensò che non gli conveniva , , , , in tale stato isolato per di la cose restarsene di parte di mare , e affatto privo di appoggi, e corrispondenze Europee, le quali dopo la sua partenza dalla Toscana non aveva lasciato dì coltivare , ma erano corrispondenze di officiosità e nulla di più . ^Egli voleva pensare anche ai casi suoi, e a quelli della sua famiglia per qualunque evento , per cui ricercò una più stretta relazione , indirizzandosi nel 1614. al Granduca Ferdinando II. Alloraquando mori Cosimo 11. non avendo il suo figlio Ferdinando II. se non undici anni di età furono per tal effetto dichiarate Tutrìri e Reggenti nella minorità , , , / del medesimo Madama Cristina Di Lorena madre di Cosimo li. e Maria Madiialena. D'Austria madie dello stesso Ferdinando II. Digitized by Google Ebbero un Consiglio composto quat- di ma non di quattro uomini capaci un buon governo, e due furono i Segretari Reggenza cioè il Ciati soggetto di de- tro persone, di della , bol reputazione, artifìzioso, e adulatore, tro era il Picckena uomo dotto, austero , l'al- inte- gerrimo, e sincero, per cui presto fu reso inudall'ambizione, e dalla cabala de! doli. dalla debolezza di questo Governo dovette Toscana sopra che si potrà consultare più estesamente T Istoria del Gran-Bucato di Toscana del celebre Signor Segretario Abate Galluri tile E repetetsi la decadenza della , di , non essendo mio assunto seguitare quel di teressare il Grand-Emìr Dei Brusi. Ferdinando li. adunque essendo allora minore di età presero le Tutrici sopra dì , 1' affare di Tacccardino Principiarono dal ricercare informazione di esso da quell' Ingegnere Giovan liutista Santi il quale nel 1Ó13. insieme col Cavalier Macinghi, e con Cesare Antognacci era stato in Sorta di com- loro . , missione di Cosimo li. per riconoscere lo Stato del Grand-Ermi; e per prendere informazione dello Srato medesimo; e che la Corte Di Toscana nell' anno seguente 1614. ebbe esatta relazione di 11 quanto si era ricercato. che aggiugtiere a Santi non ebbe Digitized by Google quanto allora era stato rietto, e die il GoDi toscana non doveva ignorare verno , per cui non staremo a riepilogare quanto pure da noi si è già scritto In vista però di queste rinnovate relazioni del Santi, le Tutrici non trovarono di. 1' amicizia di Facappresso quale fu questa corrispondenza, che egli intavolò di nuo- sdicevole di alimentare ctvdino . vo con Vedremo la in Toscana un Principe giovane era facile trovarlo tra gli Eunuchi, ministri maggior mollizie, Il e di favorito per alimentare di capaci di accendere, più le foni sensuali pas- sì procurò nel corrente annò che fosse ristabilirò Gran - Visir Mehemet Giurgi il quale fu amico del Grand-Emìr, o piuttosto avido del suo da - sioni , per cui 1614. , medesimo anno In questo pensò a collocare era quella seco in Firenze glie la piccola Chaschia , Faccardino che sua figliuola Seid , bambina che condusse nata dalla sua quarta mola medesima dodici Aveva . anni, e la maritò a un Signore Drusa chia- mato Hussaìn . Nell'anno appresso 1615. Aly suo pri- mogenito avendo ventiduc anni sposò ScUbi G ubane , la quale pure aveva ventiduc anni Digitized by Google La scelta di questa fanciulla fu fatta da Setnesep la quale volle procurare al suo nipote una giovane gii formata persuasa questa parte che gli sposalizi che più frequentemente si fanno in Asia in un" età troppo tenera, quantunque idonea all' uso, riduceva le donne ad esser vecchie troppo presto per cui alla fervida gioventù sollecitata maggiormente da un clima caldo le conveniva più di una donna, il qual costume procurava di alienare dalla sua famiglia quantunque lo avesse seguitato il suo Faccardino il quale come si è veduto ebbe fino in quattro mogli con aver però dimostrato amore soltanto per 1' ultima, , , in , , , , e rispetto per Conobbe le altre. altresì che per My era ne- una donna tutta prudenza. Egli si tirava avanti per un capriccioso soggetto , e scarso era d' ingegno che f educazione non aveva potuto fargliene acquistare , né aveva potuto correggere i difetti della sua volubilità , e poca subordinazione ai consigli dei suoi maggiori era peraltro di un coraggio estremo , portato per le armi , e cessaria , ; per i cavalli, negl'incontri ma di dall'altra parte mancava considerazione, e di pru- denza . Non fu per questo figlio padre mostrasse maggior affetto . che il Digitized by Google T 7S Gubane sua moglie fu un' altra donne Druse che la natura sem- Seleb't di quelle , bra volesse scherzare farla nascere sotto di un clima, dal quale si veggono generalmente sbandite le scienze e i peregrini ingegni Secondo quel tanto che ne dicono , . le genti c quello che parti, memorie nelle lettere ne paese tenute da del a guisa dì Croniche, alcuni di quelle di leggono ella fu Donna non per la cognizione che ebbe lingua araba che f era perchè la scriveva eccellentemente, ed ebbe cognizione di molti anri-chi libri di scenze scrini in delta lingua, per cui passò per una Donna sapiente nel corso delle stelle nella geografia e nella medicina, e nella cognizione dei semplici solo parlare di la ma propria, , , In Levante serve la lettura dei L' anno seguente per far dei Dottori j6i6. Aly ebbe da essa il suo primogeCorkmas officinali . libri . nito . Principiarono in quest' anno ostilità Porta fra la , e la Persia . i6i6. le Creden- do Faccardino che questa dovesse produrre una maggior debolezza nel!" Impero Ottomanna , non ostante le supposizioni che SC , ne avevano in contrario, continuò nel progetto di accrescere lo I Statp suoi pensieri fin dove . si estendessero etano Digitized by Google i 77 erano riservati a se medesimo e solo pensava a prendere le necessarie disposizioni per poter arrivare ai suoi finì , i quali però sembrava in sostanza che fossero quelli di essere assoluto padrone di tutta , arrivare a la Sona, e di tutta la Palestina. Ed in vero hell' anno 161.7. 5Ì era avanzato cosi rapidamente verso settentrione che aveva estese le sue scorrerie fino a Antiochia trasportando molte ricchezze da quella parti Non vi è dubbio che il Grand- Emìr era nemico dei Turchi ma non aveva ancor trovata opportunità da dirlo apertamente, e perciò per qualunque estensione di domie nio era sempre contribuente alla Porta faceva parte generosamente ai Ministri delle spoglie, che si procurava sopra gli stessi Gran-Signore. sudditi del , . , , Il trattato di attirare a se delle forze dall' Europa non era da esso stato mai abbandonato affatto e teneva sempre di mira ma per tal oggetto non solo la Toscana faceva anche delle pratiche col Pipa, stimolando queste due Corri a porgergli dei validi ajuti per proseguire le sue vittorie , , , maggiormente e per quisti la stabilirsi nei suoi ac- . Nel soggiorno che egli aveva fa::a nelòA M.i^JiìavjUù aveva imparato Patria M Digitized by Google i 78 s conoscere, die per fare il proprio interesse con la Corte Romana bisognava secondarne le di lei massime. Nell'occasione di stimolare la medesima con delle nuove premure esibì di farsi Cristiano ma veramente non ebbe mai ciò in mente e ar, , reso costarne indifferenza, ed estesa tol- la leranza che egli mostrò per qualunque ligione , sembrava piuttosto che egli Re- non si curasse di averne alcuna, per cui a tempo, e luogo poco gì' importava di mostrarsi indinaro più per una che per un' altra cre- anche arbitro delle coscenze dei suoi sudditi mentre prometteva che loro pure sì sarebbero fatti Cristiani . Siccome la propagazione della Fede , oltre un fine religioso fa altresì un par- denza. SÌ fece , , ticolare veniva interesse creduto desiderabile , vincie , città della Corte facilmente di quello , Roma , che era ciò che faceva comodo Dì Toscana prometteva Proporti marittimi e com- e Alla Corte poi . , Urbano Vili, peraltro, non ostante tante belle lusinghe vedendo che le circosanze erano sempre contrarie per megere insieme una potente armata per agire oltremare , inclinava a fare almeno una spedizione in quelle partij ed approfittando della debolezza , Digitized by Google del Governo Toscano, procurava questa vol- ta di poter mestar solo in caie affare. Era già stato consultato in Roma queir Ingegnere Giovati Balista Santi come persona pratica delle faccende del Grand-Emìr , giacché tutto aveva conosciuto quando fu in Sona nel 1614. speditovi come si vedde da Cosimo II. Intanto il Papa aveva stabilito che do- vesse passare in Sona l'Arcivescovo di Cipro, e con esso Monsignor Vittorio Accaronense, conosciuto già dal Grand-Emìr , ed un certo Niccoletti da Terni architetto militare. Questi dovevano riconoscere le forze del detto Grand-Emìr ed esaminare le speratile delli acquisti e ì fondamenti di essi A nulla però dovevano impegnarsi niente promettere, ne ultimare, bensì dovevano richiedere che Faccardino mandasse frattanto Ambasciatori in Roma con facoltà di poter convenire , e concludere egli e il Papa solo voleva formare , e firmare le capito, , , ; lazioni , . Si concedeva però al Granduca Ferdinando IL che esso pure potesse mandare una Persona per essere informato come gli altri di ciò che sì trattava e tale fu I' appuntamelo passato fra il Papa, e il Granduca . Ma turtociò restò sospeso , e -fi , M 2 Digitized by Google i8» perche gli affari d'Italia non permettevano di abbadare alle cose esterne; e conon ebbe conseguenza nessuna quefta semplice spedizione Vollero aliti che ne fosse frastornato il progetto con qualche artifizio per parte d^lla Corte di Toscana che non voleva che alcuno dismrbasse la reputazione che da più di venti anni avevasi di essa da Faccardino e dai suoi popoli né voleva che soffrìssero alterazione quei vantaggi che dall' amicizia di esso risentidisse, sì . , , vano nei Porti del Grand-Enùr i bastimenti di guerra suoi corsari e il commercio . A chi è noto quanto grande fosse l'ambizione d;i Rarverini non arrecherà maraviglia il sentire come il Cardinal Francesco risve^-ato dalla lu finga di acquistarsi qualche Principato oltremare, aveva risoluto di prendete sopra di se affare di Faccardino, , i , 1 al qualj dal Fi'Ji Papa suo Zio si era per allora pure per solo complimento ricercò ' dare alcuna persona in Sorta, domandandogli insieme la permissione di fare scelta in Livorno ne . La sta a di due Interpelli per tale spedizioCorte di Toscana non si trovò dispo- inviare nessuno con carattere, e per mostrare buona intelligenza, aderì a mandare Digitized by Google iSi un semplice esploratore, ma dichiarandosi, che non intendeva per tale spedizione concorrere in vcnma spesa, tendendo ciò con bella maniera a non volere in questo negozio aver Barberini. che fare in particolare con Segui poi nell' Ottobre del 1618. quei sta spedizione Barberiniana , quale in so- la poche per- missione sone mascherate da Cappuccini per fare unicamente gli esploratori con tutta la segretezza, il che non portò a veruna consestanza consistè nella guenza In questo stesso Acmet di . Anno 1(128. secondogenito figliuolo di nacque Aly , e di Gabane E nell' anno medesimo il Granduca Ferdinando IL uscito dalla mi- Selebì . norità prese possesso del suo Stato, segui- tando però sempre a sentire in verno il parere delle Tutrici aitati di go- Digilized by Google tu CAPITOLO xn. Dall' anno tSiff. in cui dalle Principesse dì Toscana, e dal Granduca Ferdinando II. fu intrapreso un amicherei caricelo l\:c, ter. cinque vascelli, che crune Cine di In partenza sii:.';" spedili la missione fatta Toscana JU'opo ardine, fino al premi per in cui si Irovaremi m tempo di: Seidit Seria dalla . in Soria t Barberini , sempre persone di mal animo con la Casa Medici, per cui non si era voluto aver che fare in essa con loro, si pensò dal Governo di Toscana a intraprendere una corrisponde ai a particolare col GrandEmìr, e a fare nel tempo stesso un traffico mettendo a profitto il comodo , che ne porgevano le produzioni del paese contraccambio di alcune manifatture della mercantila , in Toscana Vi fu poi anche una specie di commercio che direi di convenienza , fra le Tutrici , Ferdinando II. e Faccardino , co, me pure con altri coli' Emlr Aly suo Principi quale consisteva una parte che con generosità della in e figliuolo famiglia Reale grandiosi da!ì' altra , , regali si , , e il da corrispondendosi con profusione , tale cha Digitized by Google nel merito e , nella valuta di non essi vi E già nell' Aprile del 1610. vedde questo principiato con impegno dalFaccardino mentre col ritorno Livorno dì due Bastimenti carichi di la casa di negozio dei Tambu- restava disparità. si la parte di in , Grano per regalo a rini, egli spedì in na Ava di Ferdinando lì, Madama Cristi- otto balle di Se- ta sopraffine del siio paese , doni che se- guitò a fare in appresso anche di venti balle per volta . commercio più Il to , po che si Toscani dai esteso , e continua- tem- fosse intrapreso in questo nella Soria era quello Grani; commercio veramente proibito dei nelli Stati del Gran-Signore per la Cristianità . Ma il Grand-Emìr passava facilmente sopra tali riguardi , giacché nell' animo suo non intendeva di avere alcuna dependenza dalla Porta, volendosi considerare come Principe da essa indipendente in cui era allora cato , tenersi 1' Atteso . decadenza ia Agricoltura nel Grandu- comodo faceva assai aperta una tale allo strada Stato di questo per traffico, ranto più che i discreti prezzi dei grani in Soria davano luo^o di utilizzare di più miserie sulle popoli , e sulle necessità dei . Con t Vascelli che facevano M il detto 4 Digitized by Google S4 commercio aveva intrapreso d'andarvi rone i! De il BaLegras confidente delle Turici, la le commissioni a voce da e dall' altra , poco confidando giacche rrattavasi nel tempo stesFaccarAino sottomano con quale portava una parte ai so fogli , , assistere di spedirgli munizioni da guerra, perchè delie potesse guardarsi, difendersi, e servirsene procurando suoi maggiori avanzamenti tempo medesimo deludere cosi le promesse , benché vaghe dei Barberini Per meglio però riuscire la Toscana in quel traffico era molto convenevol cosa 1' aver persona che la rappresentasse di piè ai , nel , . df^abilìré^uVconsoL Toscano in slTda, piazza la più comoda per il negozio delle coste della Sona . La scelta fu fatta nella persona del Capitano Francesco ila Verra-^%fino nobile Fiorentino , ben conosciuto dal Grand-Emìr , e molto pratico della lingua araba Fgli perù non ne ricevè per allora . la patente Si . allestirono frattanto cinque vascelli, che per conto re nei Porti eli delia Corte Faccardlno dovevano andaper provveder ma specialmente trasportarvi non poche di uno munizióni da guerra Il comando . Digitized by Google di questi legni Io ebbe eras per , al quale i»5 il Barone De la Lemaggior onorificenza dì 16. di Settembre Madama Criflina 1C30. fece mettere gli gretario smaltata il al collo dal suo Se- Demurgo Lombardi una catena d'oro alla quale era appesa una meda, d' oro coli' impronta del suo marito Ferdinando I. e di Cosimo II. suo figliuolo. Nel seguente mese di Ottobre fecero vela i detti bastimenti dal Porto di Livorno, e con essi andò raccomandato al Grand- glia Emo- il Da ferravano, il quale per maggior sicurezza era stato provvisto di un Passaporto del Gran-Signore andando in stia compagnia anche Francesco Leoncini e Giovan Batista Micctri in aria di Sopraccarico e con le commissioni del Granduca avendo seco per circa trentacinqu emila scudi , vamenre stampata con 1' impronta di MaCristina da una parte, e dall' altra le di lei armi , che si chiamavano Testoni di Lorena i quali davano in Seida un utile dama , venti per cento . Portò seco anche moiri drappi di seta, velluti, e panni. In di mandò la Toscana a laccardìno un ricco presente di armi da guerra e della polvere molta ciò che pli dstte tale occasione , , luogo a nuove imprese vano la >ua rovina . , che gli prepara- Digitized by Google iS6 Partili i vascelli da Livorno si trattennero qualche tempo io Trapani e a Faviniana e finalmente dettero poi fondo ne! di Scidn il di ió. di Dicembre 1630. dove furono ben accolti dall' Emir Aly , il quale dette un appartamento al Verranno , , porto cello stesso suo palazzo . Grand- Emir t'accordino si trovava allora in L'ha, Ostello nel principali) di lialbeck. Avuta r.otiiia dell' arrivo del Varavano ir» SeiHa, scrisse delle lettere molto premurose al suo figliuolo 1 Emir Aly perche il Da l'erravano fosse accolto , trattato , e ben distinto e perché gli ailari del Granduca fossero riguardati con la maggior preIl , , Né Aly mancò dilezione. premure alle Intanto | di corrispondere pel padre V'erravano fece il la sua visita complimento all' Emir Aly , e con esso sì presentarono anche il Barone De la Legras e il Mìccerì che furono ben ricevuti all' uso orientale, facendone gli onori Abrama di , , Namias Ebreo e degli , confidente del Emiri altri Grand-Emìr della famìglia. Dopo di ciò fu complimentato ancor esso nelle regole Faccardino che per affa. ri ra di stato moversi invitarlo e , di dal per non poteva guerra allo- Cha mandò ad Abit-Nader della castello di mezzo di Digitized by Google Capo della nazione Maronita altrove Generale del Grand-Emìr , suo primo e Governatore di Burini. Quedoveva accompagnare il Verra.\al Barone De la Legras , famiglia Cassn, e tjuale si è parlato ilei , di cavalleria Segretario sto stesso , qano unitamente e al Mìcceri, ma atteso le faccende quel di ultimo non potettero eseguir subito la loro gita La Porta Otto-manna quantunque vedesse ogni giorno 1' ingrandimento di Fac1630. distinguerlo nuJladimeno con un atto di tutta onorificenza , e donare ad esso ciò che altri acquistavano acaro prezzo, cioè la spedizione della Paeardino, volle nel . Non era però che intrinsecamente volesse il Gran-Signore accordargli quest' onore e i vantaggi che sono uniti a tali cariche di governo per ricompensa , ma piuttosto per interesse Aveva Faccardino scorso già più volte sulle terre di quel governo di Tripoli di dove ne aveva riportate delle spoglie, e re- tente di Pascià di Tripoli , . , se miserabili diverse di quelle terre laggi , e , e vil- porzione ne aveva riunito con la Ridotto quel Pascialick in tale situatione, la Porta non trovava più molti ambiziosi per domandarlo , giacché V entrate Digitized by Google r88 non erano la bastanti per utili , sodisfare a! tesoro quel governo tassazione di non erano sufficenti , o almeno per fare anche degli in proprio ; e per- e delle ricchezze lustrarsi , ed essere anche certa sverebbe corrisposto al , che egli tesoro la convenien- Si voleva altresì con tal atto di generosità impegnarlo a prendere a nome del Gran-Signore il Governo dì quel paese, sopra il quale si conosceva già che aveva delle come lo dimostrava la diparticolari mire mora che faceva nel castello di Cka, luogo ben a portata per proseguire a fare delle conquiste Ma Faccardino ringraziò la Portir di tanto onore e dei vantaggi che g!Ì , . , voleva procurare , e così ricusò la Patente, scusandosi con dire che non era quello un peso da potersi reggere dalle sue forze. Non fu però senza finì ben diversi per cui egli non accettò tali favori . Già indinendenza alla quale egli sempre ambiva gli fece disprezzare la qualità di Pascià, che lo veniva a dichiarare troppo manifestamente dependente del Gran-Signore. Ma seppe peraltro far giocare la carta ben a proposito per non disprezzare un'occasione che poteva almeno servire per dare uno stabilimento l' Digitized by Google ,s, 3 uno dei suoi ìk;!i comandare Etesso noi: cadurrì Tripoli in , e cosi egli senza essere dependente I suoi amici Co stani in orioli ricom- di pensati con le generosità dal Gran-Principe Del Drusi , fecero valutare il di lui rifiuto per un atto di moderazione grande e di , prudente condotta in questo caso meritava qualche riflesso per conferire quel governo ad uno dei suoi saviezza figliuoli , . e che la di Aveva già lui ir. tempo fatto inten- suoi favoriti desideri suo *-he la suo figlio terzogenito Huche era il primo nato dalla sua quarta moglie Chaschia. La grazia venne senz' esser domandata, e cosi fu spedito il Diploma del GranSignori in testa di detto Husaim il quale non aveva allora se non ventiquattro anni. Taccardìno invece dei rifiuti rimandò questa volta dei doni e dei ringraziamenti a Co- dere ai i ' scelta cadesse sul saìm , , , stantinopoli a nome del figliuolo e siccome in sostanza era egli che voleva mestare, perciò presa in considerazione 1' età del figliuolo, messe per Luogotenente in Tripoli Mustafà-Agà, Turco di nazione, ma suo con, fidente, e perchè in governo Ottomanno, varie occasioni aveva creduto che nemico poco fossero stati del considerati i suoi servizi, Digitized by Google per cui dalla carriera nella quale trova vasi ]»er potere aspirare a cariche grandi finse contento di passarsela piuttosto da ma presto si vedrà che non fu coper cui non fini poi bene i suoi giorni. Il Da Verratfa.no trattenevasi tuttavia Seida t|uando il Grand-Emìr lo mandò , di essere privato si , in , a invitare ancor per la seconda volta , ma caduto infermo il Barone De la .Legras voleva prima veder l'esito della sua malattia; aggravato però dal male cessò di vìvere su primi di Gennajo 163 1. Fu spedito l'avviso di tal accidente al Cka, e Faccardino ne ma mostrò un complimentoso dispiacere , frattanto tornò a fare intendere al Verra^ \anv che desiderava di vederlo insieme con Francesco Leoncini, e Giovan Balista Micccri. All' arrivo dei cinque vascelli era stato dato ordine dall' Kmir Aly che si sospendesse per il paese qualunque contrattazione di granì e che tutti si dovessero portare , ai magazzini di Seida por allestire il carico per legni che dovevano tornare in Toscana Disbarcate frattanto tutte le munizioni da guerra che seco avevano condotte fattane il Verra\\ano la consegna ail'Kmìr Aly, i . , e messi bastimenti in istato di ricevere i loro carichi, parti finalmente di Seida Leoncini , e col Micceri i col accompagnato Digitized by Google da Mu-Nader e da altre trenta persone di seguito, che venti a cavallo e dieci a piedi. Dopo sei giorni sempre passando sul paese, e sulle terre del Grand-Emo- e traversando per diversi casali e villaggi popolati da genti di più, e diverse religioni, giunse il Verra\\ano finalmente al Cha, ove presentò le sue credenziali a Faccardino, e le lettere del Granduca, concernenti il redelle gli mandava galo armi che fu da esso ricevuto con dimostrazioni di singolare accoglienza come pure il Leoncini , e il Micceri, e si espressa il Faccardino theper quanto dalla pane sua s' ingegnasse di corrispondere con altri regali, si trovava sempre in debito e che non gli era stato mai possibile di superare la generosità dei Prin, , , , , , Toscana. cipi di Quando arrivarono questi ultimi cinque Seida si era sparsa la voce, che medesimi fossero armati in guerra e che vascelli in i , fossero destinati per dare degli ajuri al GrandEmìr per eseguire nuove imprese . Niente di più vero ma non piaceva a Faccardino ; questa voce quantunque sparsa fra i suoi giacché non voleva comprarsi allora dei nuovi fastidj col Gran-Signore , sudditi , onde i! Verranno non furono trattati e , se suoi compagni i non come semplici 191 negoziami , rinunziando a qualunque etidovuta esigere il loro chetta che avrebbe In oltre adunati tutti Stato di Balìreck , e i principali dello molto popolo fece leg- il Passaporto, che aveva il Verra\\iino del Gran-Signore Ciò fece dile- gere in pubblico . guare l'opinione che se ne aveva, e il pub- vedde che in Seìda si caricavano i vascelli grano , e di altre mercanzie Riconosciuti di . allora Verranno il , e gli altri come ne- gozianti, ebbero luogo di trattare più con- fidenzialmente con l'accardino dar ombra parlavano , e cosi ^enza deili affari dì maggio- importanza re Ebbero comodità di vedere che trovarono esteso sette ottavi di più di quando il Faccardino avendolo questi molto auera in Toscana mentato per oriente e per settentrione, e da questa parte aveva condotti suoi acquisti alla distanza di sole quattro giornare da Aleppo Dalla parte di austro erano delli anni che non aveva tentato di progredire , giacché non voleva aver che fare con l'Emìr Tirabey Capo di una forte Tribù di Arail bi quale non mostrava di essergli troppo amico, appunto perchè apprendevasi da tutto di il altresì la lui paese , , , i . , , Digitized by Google quella Tribù , quanta fosse jìo i 1' ambiz nel dilatare oluto , il fin allora suo do- aver che quali aveva procuraro che forse trovò che in questa parie consìsteva la debolezza maggiore del Governo Oi. tornami o . Morto la Legras dasse , , come mancava si e i disse il Barone De un uomo che anToscana in Soria per , allora e venisse dalla , comunicarsi duca particolari impressi fra Grand-Emìr il . La morte il Gran- Ba- del Faccardino mentre di esso anzi poco si fidava , avendolo trovato di carattere sospetto , ardito e ambizioso, e che troppo vo-> leva far valutare i favori del suo Sovrano, ma specialmente di Madama Cristina come se n'espresse col Verra^ar.o- onde ilGr.mdEmìr pregò allora che le incombenze De la Legras fossero appostiate al Leoncini di cui gli piaceva l' indole e il naturale, e che ad esso fosse dato il comando del vascello , , „ , N Digitized by Google che comandava il Barone, e cosi andando, e venendo non desse ombra alcuna d' intelligenza a danno dal Gran-Signore . Frattanto il Grand-Emìr vedendosi in una prospera situazione avrebbe voluto rendere più florido anche il suo Stato Il pri. mo oggetto su tal proposito parvegli quelrendere comodo il viaggiare per esso principiando dal fare dei ponti, che faci- lo di comunicazioni da un luogo litassero !e altro delle sue terre , al!' spesso intersecate dal- fiumare , su le quali non vi erano ponti erano piuttosto stari rovinati , e per 1' antichità . Le strade ancora non erano nella condizione migliore. Inoltre egli voleva abbellire la città dì Barmi di fabbriche di giardini, e dì fontane, come pure quella dì Seida La coltivazione della campagna gli stava già a cuore, e ci faceva abbadare di proposito ma bramava di farla eseguire secondo il metodo che aveva osservato in le o questi periti , . , Toscana Richiese perciò al sere un al Cha che , gli Verranno nelT es- procurasse dalla sua Corte costruire dei. ponti architetto capace di e delle fortezze , un capo maestro mura- tore, un giardiniere, un scalpellino , dei tagliatori fontaniere, di pietre , uno un Digitized by Google fórnajo , otto famiglie di contadini con i loro strumenti rustici , e dei grossi manzi con le femmine per introdurne la razza mentre quelli della Sona sono piccoli, e non capaci del servizio che lo sono quelli della Toscana . Pensò pure alla salute , e richiese un medico e non trascurando anche la propria sicurezza domandò al Granduca una barca , della portata di tremila sacca per averla pronta nei Porri quando per qualche sinistro evento fosse stato costretto a fuggire , per trasportare <:on ess.a quelli consistenti in le i suoi tesori monete , , in gioje almeno , e nel- cose più preziose. Queste furono le commissioni con le Grand-Emir il dì 6. di F ebbra jo ió; i. Cha il Verra^ano dopo avervi fatto circa un mese di permanenza, le quali vennero contemporaneamente conferite quali il licenziò dal a voce anche al Leoncini che doveva tor- nare in Toscana. Furono aliresì scritte dal Grand-Emìr le lettere di ringraziamento al Granduca e di complimento a, Madama Cristina le quali confermavano le dette , , commissioni E cosi il Verranno , il Leoncini, e il un seguito di molte persone , accompagnati dal solito Abu-N.idsr, dopo sei Micceri con N z Digitized by Google loG giorni di viaggio quella tenuta , nell' e per strada diversa da andare al Cha se ne tor, narono a Ssida con altre forti raccoman- dazioni di Faccardino presso il suo figliuolo Aly, dal quale furono ancora raccomandati al suo segretario 1' Kbreo Abrama Namias , che sempre gli assisrè. Nel tempo che si stavano allestendo i cinque vascelli di ritorno per la Toscana , il di 16. di Febbrajo ne partì altro per Livorno spedito dalla casa Sederini di Seida, con il quale il ferravano accennò intanto ai segretari del Granduca, e di Madama Cristina quanto si era passato fino allora in Sona I cinque vascelli furono finalmente lesti ancor essi ed ebberc le lorc spedizioni il . , dì 17. di che. 1' 1 Marzo 163 In tale occasione anAly scriss c airii a iru di Tosca. F.mir na mandando vallo con i in regali3 con con il al Gru finimenti alla ture a, d' argento e ornati di turchine, manico d' > avori :on la ir azza di ferro iato d' oro palle sotto e sopra di cristallo di , e mon- ed assicurando che il Da l'erravano che restava in Seida sarebbe sempre ben veduto e che il Segretario Àbramo Namiat aveva avuto ordine di trattare gli affari segretamente con esso te , , , Digitized by Google Scrisse della Corte r pure il' ferravano ai Segretarj che toccava al Granduca a no- minare in Seida il Console 'Toscano che i consolati dei vascelli che fossero andati con bandiera dì S. A. Serenissima , e che Faccardino desiderava che fosse fatta la spedizione della patente del Consolato allo prendesse ferravano stesso . differenza fra esso di , Era nata appunto una e il Console Francese Seìda Signor Tarquet alla spedizione di questi ultimi legni pretendendone questi solato a esclusione si dd senz' altro mancando Toscani i to a quello di Francia stati 1 fin se con- carattere e perchè un Console in Seìda toccava questo dirit, di della propria nazione, tezione erano il non non come V,:rrn --.ano, perchè era fatto credere firt'allora Negoziante sotto , allora la di i cui pro- Toscani in quelle parti Mancava veramente il ferravano di e quantunque , mandato in Seida dal Granduca Ferdinando II. non aveva portate se non delle credenziali" per Faccardino , le quali gli davano però bastante facoltà come Commesso deliì affari dei Toscani . Ma Faccardino non 1' aveva fatto ri- aver la con tal parente Consolare idea fosse stato conoscere giacché per fini politici voleva che sì seguitasse a considerarlo come un , Digitized by Google ,,8 .semplice Negoziante Contuttocià questa disputa aveva fatto risolvere differente men. il Grand-Emìr , giacché volle che per ri co n o? ci uro come Agente dei Toscani, e che- perciò il Consolato fosse sua proprietà , e cosi terminò questa dif- te ellora fosse di ferenza . Digitized by Google CAPITOLO XIII. Balla partenza da Seida per la Toicana dei cinque Vascelli J\vvta dizione , , a luna Canna iffjt. cinque vascelli partirono finalmente i la il loro spedi i8. di Marzo 1Ó3 1 e con essi fecero ritorno il Leone il Micceri, Moiri, e ricchi furono i doni che Faccardino mandò con questa occasione ai Prìncipi della Famiglia Reale consistenti specialmente in una grossa quan- cini , tità di seta sopraffine . Per la sola Madama Cristina ne furono imbarcate venti balle . Vennero mandate molte galanterie orientali , delle stoffe indiane , dei rarissimi cani da e dei cavalli e cavalle delle prime , razze arabe per correre, e per farne razza. Arrivarono in Livorno questi legni su' primi del seguente Maggio 163 1. Eseguì il Leoncini le sue commissioni presso la Coree , e il Micceri col Granduca in particolare. Fu subito pensato ad allestire una nuova spedizione, e ad eseguire le commissioni del Grand-Emìr in quella parte che fosse possibile, atteso che la peste affliggeva Firenze , e 'perciò non si poteva agire con lepre , «4 Digitized by Google libertà, e senza timore. Per architetto eh ponti, e^di forti Reazioni era stato preso in considerazione di mandare al Grand-Emìr, Stefano Morucelli Pittore Fiorentino e ajutò del Prpvveditor dei fossi, soggetto capacissimo in architettura , ma non ebbe ef, fetto la scelta to in sua vece nella 1' sua persona architetto , . Fu elet- e scultore Fran^ doli ; e Giulio Parigi architetto di Corte fu quegli che lo fissò per Faccardino cesco con la provvisioni di scudi quaranta il me- se, e più tutte le spese dei viaggi di andata, e di ritorno Per capo -maestro muratore fu prescelto Francesco Fagni a scudi sedici il mese di mercede ed il fornajo che fu Pietro Chelini con T assegnamento di scudi dieci il me; se, provvisto que in giornalmente, e scudi venticin- dono per una spesati dei viaggi sol volta , ambedue . Furono destinati similmente alcuni cot> ma non in quel numero che doman- ladini, dava . niere , Non fu trovato neppure un fontama supplì a questo il Fagni sotto la direzione del doli-, e per giardinieri furono capaci quei contadini che gli mandò . Per medico poi venne eletto Matteo Naldi di Siena , con l' assegnamento di scudi mille du- gento l'anno, dovendosi fare tutte eccettuate quelle dei viaggi le spese, . Digitized by Google II si Leoncini che doveva tornare licenziò dalla Corte di il in 50. di Sofia Agosto 1631. e giunto a Livorno fece addirittura Ottobre arrivò felicemendi Scitta col vascello che co- vela, e su' primi di te nel porto , mandava già il Barone De la Lesimi, giacché il Granduca aveva aderito volentieri ai desideri di Faccardino di mandarlo con esso avanti, e indietro in qualità di Negoziante eseguendo le stesse incumbenze che aveil detto Barone Arrivato adunque in Seida indirizzato al ferravano fu da questi presentato al Grand-Emtr che era allora in quella città all' Emìr Aly, e a tutti della famiglia dei Manogly che erano in Seida, eccettua- va , , , , Setnaep tane , la quale soffrendo qual- che indisposizione, aveva principiato a starsene ordinariamente a Dair-al-Kamar Per mezzo del Verra^ano presentò il Leoncini a Faccardino la gente che aveva condotta per servizio di lui , ed insieme quattordici xolli di ricchissimi donativi che ì Prìncipi Medicei mandarono non solo ad esso, ma ancora all' Emir Aly , consistenti la rnag. P stoffe di seta per le loro donne cassa in particolare per Faccardino , e diverje , e'd una Chmchìa moglie altre cassette di di Digitized by Google galanterie ed , sami, lavori se poi di altre contenenti ambre, e Madama la .peste , e le afflizioni trovata neìV impossibilità Il profumi , bal- di pietre dure. Scris- Cristina che avrebbe volu- to mandare molte altre cose, del di Grand-Emìr trovò però ma che atteso popolo poter fare il sì era di più. tutto superio- re a qualunque aspettativa Vi furono anche dei rispettabili regali per il Governatore di Baruti Abu-Nader , e per il Àbramo Namias Segretario , come pure per Abu-Dhaher altro Consigliere di Faccardìno Ricevette qualche cosa anche lo stesso Da V'erravano , al quale inoltre fu mandata una ca;sa con diversi arredi sacri per la sua cappella di Seida e alcuni da passarsi alla Chiesa del Santo Sepolcro . , in Gerusalemme. Con questa medesima occasione ilGran- duca spedi la patente di Console al detto V-erravano, che ricevè per mezzo del GrandEmìr prendendo allora possesso del suo Consolato in piedi e come tale fu allora riconosciuto nelle forme dal Grand-Emìr , , , dal Console Francese e da tutta Seida , Queste considerazioni però che si eb. be per esso ed anche il dono che gli venne mandato vennero in parte amareggiati da una lettera fattagli scrivere da Madama , Digitized by Google Canina nel Setre-ibrc itfji. e portatagli dallo scesso Leoncini (."hi conosce il bigottismo che dominava Madama Cristina nonna del Granduca Ferdinando II. non dorrà maravigliarsi di vederla circondata dai;!' impostori in mate- ria di di religione mondo scere the Il . Da ferravano sapeva , uomo ben cono-' , ed il forte della vera religione il quale non un consisteva nell' aver venerazione più per abito che per 1' altro , aveva riguardati irt Seida indistintamente i Francescani Minori Osservanti , e Cappuccini . Questa maniera Hi pensare non pareva che dovesse servire di mortificazione a un uomo che faceva il suo dovere con la Cori te non tanto nell' articolo di politica , che dì economia Insomma i Cappuccini di Seida volevano esigere dal V'erravano dei riguardi sopra gli Zoccolanti. Non avendo potuto ottener ciò da esso , ne fecero segretamente le loro lagnanze alla devota Donna la quale guadagnata a tempo da quei barboni fece scrivere al V'erravano per il di lei Segretario, come ella voleva che esso . , , mostrasse più parziale per i Cappuccini, giacché Madama era più devota di questi che delli Zoccolanti, tanto più che quelli dependevano in Seida dalla Nazione Francese, si Digitized by Google dalla quale ella Giù ordinò di non voleva mai alienarsi mostrare quel!' articolo di Francese , e lo minacciava . lettera al Console sconricre fanno su opportunamente r nnpressjom ctie gli animi delicati ceni passi poco considerati , attendendo placidamente , co- me egli fece, un pretesto plausìbile per rinla Toscana dei riguardi favorevoli che aveva dimostrati per esso Ciò Io ve- graziare . dremo in seguito . Intanto Faccardino principiò a fare opei manifattori ricevuti da Ferdinando II. dì tutto fece metter maiio alla coche tuttavìa si vesettentrione di Seida su la fiumara Avle, chiamata volgarmente anche la Fiumara di Seida per esser la più vicina a quella città Questo ponte è di un solo arco ben inteso, architettato da Francesco doli, ed eseguito coli' assistenza del capo-maestro muratore Francesco Fagni . , rare Prima struzione di quel ponte , de a . Il Console Da Verra^mo nel Novembre di quest' anno ifiji. scrisse a Madama Cristina, che si era già messo mano al detto Digitized by Google 20 5 ponte , c che fondamenti il Grand-Emìr nel gettare dall' una , e dall' altra parte fra la prima, e la seconda pietra messa una piastra del Granduca Coùmo II. dicendo che non aveva cosa da i di , esso , vi aveva metterci più cara di quella. Nel ppeparnrsi !;i spedizione per il ritorno del. vascello del Leoncini in Toscana pensò questa volta Faccardino ai mezzi di assicurare una sorte ai suoi tre figliuoli caFgli conosceva il carattere di Aly detti c di Mansùr suoi figliuoli, primogenito l' uno e secondogenito 1' altro Vedeva pure che questi non amavano troppo i detti tre fratelli . , , . . cadetti cioè Hmsaim / Haran e Daidar nati , moglie Ckasckia, che all' opposto egli aveva per e^si molta tenerezza. Prevedendo adunque che un giorno o seguendo la sua morte, sarebbero I' altro stati di continuo perseguitati dai fratelli maggiori, -che avrebbero potuto ridurli anche in povera condizione volle far loro dei fondi in Firenze , e cosi assicurare ad essi dalla sua quarta , un mantenimento almeno ritorno del perchè il successive be fatte , in Toscana. Col Leoncini incominciò mandare quarantaquattro balle di intanto a seta fine, e di molte altre rimesse, che ne avrebmesso a guadagno sul Monte ritratto di questa ,' ricche fosse di Pietà di Firenze . Digitized by Google io6 Mandò a tal effetto in Toscana Abramo Echellense suo confidente e setvitore affe, zionato acciò insieme con dessero a cuore tali affari , rù ad mai Abramo EchelUnse fissar il Leoncini prenimponendo peche non potesse , , alcuni per la vendita sen- partiti za consultarne prima Madama Cristina. El- Mante di Pietà a guadagno dicendole che delle somme ivi messe voleva esserne padrone egli solo finché vivesse , e che dopo la di lui morte ne potessero disporre a ugual porzione per ciascuno i suddetti tre suoi figliuoli minori. Ed in oltre, che se ella avesse creduto meglio d' impiegarli in altra sul , guisa, rilasciava ciò in sua libertà, purché 1' effetto fosse Con medesimo. il questa spedizione del Leoncini va- furono le lettere che dalla Soria passarono in Toscana specialmente a Madama rie Cristina , ed in particolare per ottenere da essa delle raccomandazioni presso il Grand- Emìr . Chi era Frate era certo di non andare sconsolato. Erano alcuni anni che i Padri Minori Osservanti di teso d" esser la Galilea sono atNazaret il dominio dì , Faccardino, avevano potuto aver di nuovo in loro potere la Chiesa AeW Annunciamone di quella Città come pure quella della , Digitized by Google Trasfigurazione nel Mante Tabor , e l'altra di San Pietro in Tiberiade, Santuarj che avevano già persi altre voice Non vi era al. lora chi ne contrastasse ad essi il o libero eser- chi loro impedisse dì avervi il possesso, cizio della religione, nulladimeno gli Zoc- colanti vofiero avere delle nuove particolari raccomandazioni premure furono fatFra Jacopo Di Vandorme Guardiano di Nazaret e Commissa, e le te con molto calore da , rio della Galilea Nella, sressa occasione era di passag- gio per Seida Fra Diego Da San Sdverino Guardiano Di Terra Santa, che se ne torSecuziorti soiìerre era stato obbligato ad al- lontanacene Si osserverà io. appresso chi erano cmai che frollano la maggior guerra ai Minori OSfervanù per il possesso della custodia dei Santi Luoghi di. Gerusalemme. Si raccomanda perciò maggiormente all'assistenza di Madama Cristina, e le domanda, che voglia impegnare di più il Grand-Etnìr ad essere propenso a favorirli nelle disastrose . Soggiugne che appunto ne! suo passaggio per Seida gli erano stati consegnali dai Verra-ftano gli arredi sacri da essa destinati per Gerusalemme , e che gli altri I Digitized by Google servivano già per la cappella del'Consolato Toscano Con yuti di sorto 1' il nome di Santa Cristina opportunità degli . rice- artefici Toscana voleva Faccardina accudi- re in persona alle opere loro, ma dovet- te contentarsi di dare le disposizioni per alcune altre fabbriche da farsi e da rcstau, larsi in Barati, e in altri luoghi del suo Stato , mentre gli convenne partire di Sdita per opporsi al Gran-Visìr Repey- Pascià, che limila /uomini nel successo al strangolato zie . Gran in suo paese Visir Cafis Costantinopoli Fra questi Acmet, stato . ' mili- dalle Rcpej che continuava allora la guernon era stato ancor guadagnacon i soliti mezzi dell' oro, ra in Persia to da Faccaniino e dei ricchi presenti per tenerlo cosi lontano dai suoi Stati . Forse non ne fu anche sollecito perchè l'esser ricco di moda guerra che la Toscana gliene aveva somministrate abbondantemente, e che troppo , . nizioni seguitava sempre a Somministragliene cipiava a renderlo anche ardito , prin- nei suoi progetti voce adunque precorsa che gli Ottantanni si avanzavano verso la Sona senza mettete tempo di mezzo, date prima le spedizioni per Livorno al Leoncini, per dove Alla , Digitized by Google 109 dove fece poi vela il di i. di Dicembre r(jj i. accompagnato da diecimila uomini delle sue truppe a piedi , da Junes suo fratello in qualità di Generale e da Mansùr suo secondogenito Capitano d' infanteria lascio Seida il dì jo.di Novembre dirigendosi pet Burliti , dove arrivato , unitosi ad esso ii suo Generale di Cavalleria Abù-Nader con cinquemila uomini a cavallo, si avanzò verso , , Tripoli d' i tori idea d' inoltrarsi nello Staro Aleppo per impedire assolutamente che ù entrassero sulle sue terre Ti . Non trascurò però Faccardtho di spe- tempo stesso in Costantinopoli per Gran-Signore che non andava ma cóntro del Gran-Visìr , il quale dispoticamente senza avviso , ne convenienza intendeva di entrare nei suoi dire nel assicurare il contro luì, di , Stati , i resterebbero quali devastati cattiva disciplina delle sue truppe , dalla che rovi- terreni stessi di Tripoli che suo figliuolo Husaim Teneva in governo dalla Porta stessa , e che per conseguenza minori sarebbero state 1' entrate da rimet- nati avrebbero Ì il tersi al tesoro . Gli amici agirono con im- pegno per far valutare queste finte ragioni; e Faccardino intanto dopo tale spedizione prosegui la sua marcia e si fermò a Monte Ferrante antico castello delli Ospitalari nello , O Digilized by Google no Stato dì Tripoli su confini del Governo di quello dì Damasco Meppo con . Incontratosi con Giannizzeri, e con Spahi questi ultimi gente a cavallo , attacco con le sue truppe , e vennero a sanguinosa battaglia . Junes che per il suo carattere feroce e ardito era chiamato il Leone si lanciò con la sua gente sopra gli Ottomanni . Erano molto inferiori le sue forze ,.roa il suo coraggio, o piuttosto la sua imprudenza sparse il timore , e la costernazione fra i Turchi i quali nel tempo che ravvisti del loro errore erano per riprendere coraggio, furono sbigottiti di nuovo dalla prudenza con la quale Abu-Hader fece agire sopra di loro la cavalleria per cui un corpo di essi si dette alla fuga retrocedendo verso Aleppo con la perdita di i gli , gli , , , circa mille di essi , quattrocento per- e di sone dalla parte dei Drusi Un trovò altro meno corpo di coraggio , e diecimila Turchi meno arte dalla parte di Mansùr, giacché potette farsi stra- da , e lasciando per altro libero lo Stato del Grand-Emìr, passò sulle terre del Governo Damasca ove si trattennero due mesi facendo dei danni grandissimi I mercanti erano ritirati nei paese del Grand-Emìr ili , . si con i migliori effetti ; e costò alla città la Digitized by Google 2 IT dei Turchi intorno ad essa , secentomila piastre. Siccome Faccardino non ostante i vantaggi ottenuti , non voleva tirarsi una guerra in casa , alla quale non avrebbe potuto una migliore stagione pensò permanenza far fronte in , accomodarsi con Comandanti Turchi facendo loro un donativo di trenta, si trovò assicurato ciré non sarebbero tornati contro di lui , ciò che prodi i e cosi mila piastre , messere* tanto più volentieri, perchè erano venuti ordini dalla Porta , io conseguenza delle dimostrazioni già fatte da Faccardino, le truppe svernassero nelle pani di Alepe di Damasco c che lasciassero lìbero Governo dì Tripoli, e il Paese dei Drusi Dopo tali fatti pensò il Grand-Emìr ad assicurarsi della condotta di Mustafà Luogotenente di Husaim Pascià suo figliuolo nel Governo di Tripoli. Nell'essere a Monte Ferrante gli era Stato messo in sospetto che passasse buona intelligenza fra esso, e il GranVisìr Repe{, e che alla di lui insinuazione che po , , il , , si dovesse 1' Un numero idea di svernare nella Sona . truppe che trovò aver mesche lo esigesse la necessapendo che sità del Governo di Tripoli ogni giorno si rendeva più potente tiranneggiando i popoli, ed osservato che non di se insieme senza , 0 i Digitized by Google corrispondeva con gli non fece ciò se Faccardino dovuta esattezza la non accrescere , sospetti di ì . Verificate finalmente I' accuse e ve- , dendo che Musiafà non era più quelf uo- mo lo te si , cui egli aveva riposta della fiducia in mandò ad invitare con un suo confidenperchè si rendesse a un dato posto, ove sarebbero incontrati per abboccarsi . Mu- , siafà atteso 1' amicizia che per esso aveva dimostrata Faccardino, credette di non dover mai temere da esso alcun sinistro né credeva che quegli potesse dubitare della sua , fedeltà , e cosi punemente la pensava di rovina del spetto alcuno accettò 1' poter tentare im- Grand-Emìr e asonde senza so, sicurare la propria fortuna , invito . Nel tempo medesimo Faccardino aveva dato ordine al suo fratello Junes che nel tempo che era per seguire l' abbocca, mento, sfilasse con una parte delle sue truppe voltando vetso la città di Trìpoli per far fronte, se mai Musiafà nel partire dalla che fosse seguitato dalla sua gente, e cosi venisse impedita la comunicazione fra esse e Musiafà Faccardino aveva alle spalle il figliuolo Mattsùr con le sue truppe, ed un discreto numero di gente a cavallo aveva seco città avesse lasciati ordini , . Digitized by Google 1IJ medesimo . questa Iti situazione ricevette Mustafà, che andò pure accompagnato da treno dì gente a piedi e a cavallo non per sinistra intenzione, ma piut- un numeroso tosto per , pompa Giunto alla lui di presenza lo trattò quei giorno con familiarità e mangiarono anche insieme e la notte stet- per tutto , ; ciascuno al coperto I! giorno dopo tende te . sotto le quando respettive il Grand- Emìr potette esser assicurato che il suo distaccamento fosse a fronte di chi avesse tentato uscir da Tripoli, ebbe a se di nuovo Mustafà, acuì rimproverò la sua fellonia della quale convinto lo licenziò dalla sua tenda all' uscire della quale trovò subito la sua morte essendogli con un colpo di sciabola stata recisa la testa dal busto e senza fare alcuna pompa di essersi disfatto di questo traditore, volle anzi che gli fos, , , ; sero resi tutti gli onori della sepoltura . Dopo poli , di ciò Faccardino andò in Triove trovato tutto tranquillo, s'im- possessò dei beni di Mustafà , nella di cut casa furono trovare dugentomila piastre in contanti e nella propria stalla sessanta cadi prezzo . Fece poi ricercare i suoi , valli maggiori confidenti egualmente compiici , di ed avendoli trovati tradimento , alcuni Digitized by Google ir 4 ne fece morire , e altri ne lasciò in libertà con lo sborso di grosse somme di danaro . Ordinò poi che non si facessero ricerche delle maggiori sostanze che sì sapeva di aver messe insieme Mustafà, nè volle Tdccardhto che fossero toccate quelle degli altri delinquenti fatti da esso strangolare, rilasciandole ro famiglie in potere delle respertive lo- . Darò sesto a tali raccende, posto in altro Luogotenente per il suo Hmaim, passò il Grand-Emìr verAntiochia e con cinquemila persone sue truppe sali inaspe ttatamenre sulle Tripoli un figliuolo so , delle montagne dì Sajon, altrimenti Stimiti dove i! Gran-Signore non aveva potuto mai dominare, nè da essi aveva potuto mai riscuotere tributo , e che si reggevano con le leggi di natura Erano tali Popoli una riunione di va, era una gente bellicosa che rie singolari Sette qui accumulatesi dopo es- sere state scacciate e di qua, e di là da di- verse parti della Soria ove erano sparse . Vi si trovavano fra questi degli Jesidi adoratori del Diavolo , di quei Chiurdi, conosciuti altresì sotto la denominazione di Assassini, e dei Neseri o Nassari, altrimenti detti CìràSundrà. Fra di questi ultimi il numero che dominava sopra gli altri , ed i quali ei Digitized by Google ii 5 distinguevano per Io stravagante costume che in certe occasioni di far uso in codelle loro mogli . avevano mune Faccardino prese la loro princìpal For, e le altre minori ancora tezza di Sajon e si fece pagar tributo ponendovi una guar- e un Capitano che la guardasse , nome Di qui andò , e prese anche altra Fortezza lontana quattro giornate detta Margato che fu già dei da Aleppo . Se ne tornò poi nigione a suo . un , Cavalieri Gerosolimitani in Seida verso la fine di no Dicembre dell' an- itìji. Digitized by Google CAPITOLO XIV. Fatti dì Ficcanti™ dall' sano tGjz. 1&}Ì- ii cui Da il fino air unno Veirajjaaa laidi il Consolale di Seida. -Le munizioni da guerra che la Te mandare a Faccardino, quale ne aveva ricevuta un' altra rispet- scatta continuava a il tabile quantità nel Gennajo dei 1631. preparavano la rovina di quest' uomo. Le idee di conquista non trovavano più limiti nella sua immaginazione tutto credette facile, e su' primi di Febbrajo dello stesso anno aveva già mossa guerra all' Emìr Tarabey, ciò che fin' allora aveva evitato di fare attaccò anche f F.mìr Farsa e 1' Emìr Canso suoi confinanti con i quali se 1' era sempre passaI detti Emiri erano Arata politicamente bi ma alieni dal volergli fare una manifesta guerra se egli non ne fosse stato il mo, ; , , . , tore . L'Emìr Junts fratello di Faccardino, era quegli che aveva avuto l'incarico di an- dare contro di essi , ma non vi riusci felicemente e dovette contentarsi di far soltanto qualche rappresaglia sul loro paese . II Grand-Emìr stavasene allora in Burliti ove trasferito per accudire ai si era , Digitized by Google lavori che si facevano a quel suo palazzo ; è nel tempo stesso osservava esico che avrebbe avuto la malattia del vajolo, che e'boero gli ultimi quattro suoi figliuoli Mansùr Husaìm , Haràn e DaUàr che fu felice. Furono curati dal Medico Naldi Sanese l' , , , , e dal Dottor Merlino Francese . L' Emlr Aly che era allora nelle parti di Saffèt , secondando padre prinpopoli sopra le idee del cipiò a ispirare del timore del Magàr, pianura a oriente di Saffèt, dettero in i quali senza attendere violenze i Arabi sue mani quattro castelli di quella pianura. Stando le cose in tal situazione il dì 7. di Marzo 1631. Selebi Cubane moglie donna degna di midel detto Emlr Aly ventinove glior sorte nel!' età sua di soli , , anni dovette cedere ad che Ella pochi giorni la non era dotata di in un male di etisia, condusse fra i più. gran bellezza , fu un vantaggioso personale e sopratinclinava tutto aveva il cuore ben fatto ad una vita docile , sensibile a tutte le molestie, e molto s' interessava per le disgrazie altrui non tralasciava le occasioni di far del bene , e sentiva assai commiserazioperò di , ; , Non ta dal potette nientedimeno essere suo marito , il ama- quale faceva più conto Digitized by Google dei suoi cavalli , che di questa virtuosa donna All' opposto il popolo V amò universalmente , e la pianse Faccardino ebbe per essa i più rispettosi riguardi e il dì 8. . . , Marzo di Baruti, parti di e trasferi si in Sfida per attestare personalmente il dispiacere provato nella sua morte di più in ; memoria di lei fece tittà col disegno del fabbricare in quella doli una Fontana, ap- ponendole il nome di questa sua carissima nuora Setnesep madre di Faccardìno a' ebbe un doppio dispiacere , rimproverandosi . di aver sacrificata quella femmina allo stra- vagante umore del suo nipote Chi non ha delle forze in mare per guardare le proprie coste o che manca . , almeno te , di averle bisogna che ben guarnite, e presidiasi trovi esposto a ricevere degl' insulti dalle più piccole potenze Faccardìno che con quindicimila uomini aveva saputo pochi mesi avanti affrontare con vantaggiose conseguenze ventimila Turchi, non potette impedire che verso la metà di Marzo del 1632. un piccolo corsaro Corso non gli cannoneggiasse i! suo palazzo di Sur Soffri di malavoglia questo affronto , ma bisognò che ci si adattasse ; impegnò peraltro il Console Da Verra^. %ano a scrivere con calore al Granduca Digitized by Google Ferdinanda lì, if9 che perche' volesse ordinare , corsari Corsi che armavano in Livorno il suo Stato. La Carte dì in risposta Faccardino che sarebbe stato fatto intendere ai Corsi che ma che piccoli suoi Stati corsari non inrendevano altra legge che il i , non molestassero Toscana assicurò rispettassero i i , Non si vede però che in apfatti altri lamenti su tal proposito . Non poteva soffrire il Grand- Emìr che dell' E m Ir Ja nes non avessero prodotto se non un piccolo bottino , senza che nessuno degli Emiri Arabi fosse sottomesso. Junes a cui dispiacquero in tal occasione alcuni rimproveri del fratello, andò di nuovo contro I' F.mir Camo e contro i figliuoli dell' Emlr Beckier altro Arabo con esso alleato. Questa volta attaccò gli Arabi con idea veramente risoluta di ba;rcrsi a qualunque costo ; ciò gli riusci essendo restati estinti sul campo duemila cinquecento loro interesse. presso fossero l'ultime spedizioni , di essi , e non fu indifferente Drust medesimi, droni del senza si altri ritirò campo i la perdita dei quali restarono però pa- i , e delle vantaggi con suoi , , spoglie giacché 1' nemiche Emlr Canso c fu in grado di scan- nuovo attacco . In mezzo a turti_ sare un questi disturbi si Digitized by Google 110 seguitò sempre dal Grand-Ernie la solita stret- corrispondenza con la Corte di Toscana, delle sete continuavano ad essere I regali pure erano sempre reciprocamente in moto. Fra gli altri col ritorno in Sona d' Abramo Echellen.se, che fu Aprile del iójz. Madama Cristina manta e gl' irivii ri celi issimi . nell' dò a Faccardino un bellissimo finimento di Scacchi d'ambra legati in oro, con la scacchiera pure d' ambra fibrata d' oro venendone variati i colori con quello più o meno chiaro dell' ambra medesima II dono fii , . graditissimo perchè egli , ed i suoi figliuoli , erano eccellenti in quel virtuoso gioco Venne pure a lui mandata dal Granduca una camerella di velluto cremisi ornata riccamente , con tutto il suo letto e finimenti corrispondenti alla grandezza del donatore Neil' essere in Toscana gli era molto piaciuto 1' uso delle dette camerelle, che soleva chiamarle 11 Trono del riposo . In Soria ove non si conoscevano nè si conoscono tali comodi , non era neppur fa, . , cile trovare chi la sapesse metter sù, per cui scrisse il Verravano che era convenuto lui far da tappezierc giacchi la gente del paese aveva trovata cosi ridicola questa moda che qualcheduno temeva di rendersi ridicolo anche aiutandogli a , , Digitized by Google MI I Padri Minori Osservanti che stanno Santuari di Gerusalemme, alla custodia dei un gran proiettore trovarono Grand-Emìr in nella persona del vati del possesso , , o piuttosto dia di alcuni dei tieni Sar.tuarj quest'anno giacché pri- della , custo- e maltrat- da! Governo Turco, non trovarono cerche nelli Stati di Faccardino e ì,\ città dì Nazaret servì loro di asilo, abitando tranquillamente in quel loro Convento dell' Annunciazione. Qui furono ancora specialmente protetti ed assicurati di ogni assistenza, fintanto che la permuta del Pascià che presedeva al governo di Gerusalemme non desse luogo ad essi tati tuni dì essi alno rcfugio , , di tornare in quella città, e al possesso di ' quanto era staro loro tolto . Avrebbe Faccardino preso sopra di se anche il pensiero di farne la vendetta , giacché non era tuttavia spenta in esso ambizione di aspirare al comando di Gerusalemme ma gli sarebbe convenuto per farsi strada combattere prima alcuni forti confinanti che dividevano suoi Stari da quello ili Gerusalemme e specialmente 1' F.mir Tarabey , contro il quale non era staro mai !' ; , ì fortunato Dove . peraltro ter far valere la non forza gli , sembrò messe in di po- pratica Digitized by Google ili l' premeva nel favorire quei un meriro con la Casa Me- arte, pecchi gli religiosi di dici farsi con i e con alni Principi Cristiani bene. Potette insom- , , quali voleva passarsela ma con dei sto il raggiri ne fosse sostituito hamed Pascià Tutta vuto far si che fosse depoe che in suo luogo un altro per nome Ma- vecchio Pascià , . persecuzione che avevano doera per parte dei la quei Frati soffrire Patriarchi dei Greci vollero togliere ad e , essi Armeni delli il , che possesso della Grot- ed una parte di quanto ta di Betlemme possedevano nella Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e quantunque per so, stenere i loro avessero diritti mila piastre, state ad A chi è nolo 1' Cristiani latini di d'invidiarsi divorate dal essi Pa- odio costante che an- che adesso regna fra i spese venti- ì Crisciani orientali , e Gerusalemme a motivo scambievolmente Custodia di la quei Santuar}, dei quali in sostanza poi ne è il padrone il Gran-S'.gnore , non raviglia di ciò; ma cie a taluno sapere di dove il male ra del : il ecco si farà quanto si legge si in partì allora una Varavano, che da Seida aveva alla Corte di ma- potrebbe forse fare spe- Toscana lettescritta fino del dì 3. di Aprile Digitized by Google di quest'anno i6ji. » Si è scoperto che » ì Padri Gesuiti per il desiderio che han» no di entrare nel Santo Sepolcro si sono u accordati con i Patriarchi dei Greci , e » delli Armeni , che cerchino di cacciare » gli Zoccolanti e metterci loro e per* a ciò fare li fanno fotti di danaro oltre » 1' aver promessa gran quantità di danaro , , , » alla loro entrata » Faccardino fu in di Gerusalem' me , e Mahamed Pascià era già al posto ne' 25. di Maggio 1631. quando fece mettere in prigione il Patriarca dei Greci e allora furono mandati a richiamare i! Guardiano e il Vicario con quei religiosi che si erano refugiati in Nazaret. Ma frattanto se i Frati ritornarono in possesso della lo- Per i maneggiati sostanza mutato il di Governo ; , di diciottomila piastre fatto già avanti che Gerusalemme il Guardiano ciò che conferma, che poi é il Turco quegli che in realtà guadagna su tali dispute che regnano in Gerusalemme fra quei religiosi. L' Emir Aly seguitava sempre a tenpartisse dì tare qualche spedizione sopra , i confinanti, con molti dei quali non passava buona armonia o per il sospetto di crederti segreti nemici , e seguaci del partito del Pascià di Digitized by Google Damasco, o per mentare lo Sraro sempre auGratì-Emìr con le al- la sete di voler del anno iójì. non era stato fortunato, contutrociò seguitan- trui terre. In quest' Aly ttoppo do suo naturale focoso volle andare su' conSamaria per tirare a battaglia Io Scieh Rosset Tentato con vat ie scatamucil fini della . ce dal dì primo di Agosto fino al di in questo giorno, Rosset ir più 15. detto, fastidito che forte a bastanza , venne a battaglia con 1" Emlr Aly il quale dall' accortezza del nemico era stato sorpreso in cattiva situa, ma essendo maggiore di forze potette diàimpegnarsi , c piombato liberamente su le forze dello Scieh ottenne Aly una completa vittoria con la morte di mille Arabi, ed un grosso bottino . L' azione fu sanguinosa mentre ì Brusi erano ottomila, e cinquemila gli Arabi, quali persero specialzione , , 1 mente una quantità prodigiosa di bestiame, che 1' Emìr fece distribuire su le tetre di suo padre Egli stesso ebbe da cinquecento persone morte. Ed avendo lo Scieh Rosset riguadagnato il suo paese, l'Emir Aly non lo inseguì , ma sì contentò della preda fatta , e venne a dat ragguaglio del successo al padre che era in Setda ìì quale vedde che bisognava contentarsi delli Stari che aveva , giacché dopo tanti fatti di armi non . , Digitized by Google era stato pii'i possibile di avvantaggiai dì terreno . Parve anche stracco andare in persona e rilasciati gli affari guerra al fratello Emìr Juaes , e al Emìr Aly, capi tutti due arditi, e e di poca moderazione, non poteva attendersi se non dti rovesci di fortuna, al che non fece caso per allora gli un palmo di ; della figliuolo fervidi , Non ometteremo saggio come di dir qui di itìjt ne' 6. di presento al anno quest' in Settembre arrivò in Seida , e si pas-" Grand-Emìr Mr. De Gulaup Signore Di Ckasteuìl nato in Aix di Provenza Questi . rinunziando agli agj della sua casa venne in Sorta per passare vita solitaria nel Monte Libano, ove moti poi mo di Mar-Elia presso Bell'EreCarmelitani Scalzi nel 1644. i nella sua età di anni citiquantasei, vìssuti no . del sopravvennero poi alli Srati di una volta gli con- Grand-Emìr e più , venne andar ramingo fra gli stenti, e i fra le foreste patimenti trovar con che cibarsi con e S' , Libanile spesso senza e interessò quando no abbandonare , . molto sue persuasive nella causa dei Manelle stesse vicende volevale loro Chiese 1 loro Con- le roniti ti avendone dodici in quelle solitudini del Libasi età trovato involto nelle tante Egli disgrazie che il loro paese , zztì Questo Signore era Dottore ge assai versato , lettere pratico , studio nello di leg- belle delle lingua Greca nella , nell' Ebraica e nella Siriaca e nell' Araba Fu anche Matematico ed esercitò con suffi. , , , La cognizione perfetta che aveva di tante lingue orientali lo resero molto intelligente del senso litteraìe della Sacra Scrittura. Neil' essere a co Baugency presso celebre Signore il osservazioni sopra il il suo grande ami- Di Peiresc fece le sue Pentateuco Samaritano, che era srato portato di fresco dal levante , e che il Padre Teofilo Minuti dei Minimi aveva presentato al detto Signor Di Peiresc, le quali osservazioni furono di poi mandate col testo Samaritano a Gabriello Sionita, Professore di lingua Araba nel Collegio Reale per essere inserite nella gran Bibbia Poliglotta che s'imprimeva a Parigi. Non arrivò però in tempo per avervi luogo , giacché il Sionita aveva già fatti imprimere Libri di Mose. Questo dotto Maronita si limitò in quelle circostanze di mettere a parte nel corpo della Gran Bibbia le varianti di quel testo che differivano da , i , quello già impresso co , . Rispetto al Pentateu- e alle osservazioni del Signore steuil furono rimandate ai Signor Di CaPeiresc, Digitized by Google che ne fece quindi un presente al Cardinal Barberini Ma torniamo su gli affari di Faccardino Abramo Echeller.se che dopo 1' ultima era di nuovo tornato in To. . , suo viaggio scana si poi nuovamente in Soria restituì , e il dì io. di Settembre ióji fu di ritorno in Seida per dar discarico del suo operato, a! GrandEmìr che egli fosse un dissipatore , e che non corrispondesse esattamente in affari d' in- giacché era staro rappresentato , teressi. Giustificata la sua condotta, venne subito rimandato in Toscana per fare delle nuove provviste e per appurare alcune pendenze. Si era già interrotto da pili mesi il regolarci viaggio del Leoncini , per cui Faccardino si serviva allora dì questo , Abramo per fare e per minorare i Toscana, incomodi a quella suoi affari in così gì' Corte, alla quale doveva però sempre far ca- po l'Echellense per dependerne interamente Parti di nuovo cembre, e fu missioni Toscana di di ritorno in eseguite ; e in sulla fine di DiSeida con le comquesta occasione portò al Grand-Emìr le Polize di Banco del danaro , ritratto delle sete , messo fino allora a Il cambio Console j . Da V'erravano del detto Echellense colpì 1" al ritorno occasione per Digitized by Google n8 disfarsi del servizio di Console Toscano in Seìda ove il suo umore non si accordava troppo con quello dei Francesi nè su quel tanto che rispetto ad essi voleva esigere da lui Madama Cristina . Le passate mortificazioni per causa di una persecuzione fratina le aveva presenti , ma per levarsi dal servizio ci voleva una ragione plausibile . Egli adunque si fece inrendere che non essendo venuti in queir anno bastimenti, e intendendo che pochi vi era d' attenderne 1' anno futuro e che però venendogli a mancare gli assegnamenti del Consolato voleva tornarsene. Tanto scrisse Faccardino al Granduca , facendo nel tempo medesimo delli elogj grandi alla condotta del Da Verra\\ano che in tutto, e per tutto aveva da, , , , , to buon saggio di se . Una gran perdita fece Faccardino su' primi del ió}}. Sctnesep vedendo che il suo aveva principiato a valutar poco ed osservato che non le sue insinuazioni sapeva più regolarsi né sapeva contentarsi della sorte che aveva un giorno, senza defigliuolo , , siderarne un' alita maggiore per il giorno appresso, era qualche tempo che allontanatasi Wall: affari di Stato si era ritirata nel suo palazzo di Dair-al-Kamar ingegnandosi di passare una vita tranquilla Standosene , . Digitized by Google qui numero dal da una sorpresa fu matoria, che il dui di hflanv robe malattia Gennajo 15. di la viventi nell' età sua di an- ni lessa n torto Già abbiamo vedute altrove le qualità femmina , che fu com- que<ra virtuosa di pianta universalmente "eddero *avj digrado subito ; ed mone nella di i più lei le del figliuolo, e della sua famiglia. mori Fila Soria in nel tempo che la colmo, fortuna dì Yaccardìn-j era nel suo e parve che premiare con la morte le virtù di questa donna per torle i gravi disgusti che in questo stesso anno ella avrebbe dovuto provare nei rovesci della famiil Cielo volesse Manogly glia dei . All'annunzio della sua malattia FaccarAino si trasferì addirittura presso di lei Junes pure , ed Aly ancora Ella ebbe di abbracciare figli , e il nipote , e con . tempo t parlò loro con tenerezza di madre , sentimenti di donna forte, voleva dir di più, ma sopraffatta dal dei suoi . male spirò Faccardino sentì il nelle braccia più gran rin- crescimento nella perdita di una Madre che tanto lo aveva amato ne dette delle pubbliche dimostrazioni, e la pianse per più , giorni Repe% Gran-Visir con intelligenza del Digitized by Google sanguinolente Amurat IV. era stato stran- golato nel 1631. Faccardino se non aveva potuto trovare in esso uno dei passati GranVisìr suoi amici non 1' ebbe però per un nemico acerrimo si era contentato Repei di poche dimostrazioni dal Grand-Emìr per starsene indifferente a suo riguardo. Andò diversamente la cosa sotto il Gran-Viiìr successore Mzkmet Pascià del Cairo , che fu sempre suo nemico L' aver Faccardino intrapreso a forzare le armi sopra tutti i suoi vicini, e sopra quelli stessi che non gli davano fastidio né ombra, doveva finalmente metterlo nel caso di averli tutti contro ; ed in vero riunitisi in un mal contento universale, s' indirizzarono alla Porta Oetomanna per ottenere che finalmente fosse pensato dì pro, ; , posito a umiliare l' alterigia del Grand-Emìr dri Drusi il quale tendeva a farsi un Re, gno che un giorno poteva essere fatale ahi stessi interessi della Porta li nuovo GranVisir Mehmet non amico di Faccardino, e per mezzo di cui passarono tali lamenti alla Porta, seppe insinuarsi nell'animo del GranSignore, e cosi trovatasene il Grand-Emìr , . serrata agire 1' in Vivano antica strada tempo i , soliti non potette fare suoi compensi al . Digitized by Google Fu dunque che alla stabilito in Costantinopoli, nuova stagione fosse spedita un' arin Soria per fargli una guerra come a un ribelle, e ad un usur- mata navale dichiarata patore delle altrui terre e sostanze Non poteva il Grand- Emìr attendersi soccorsi , Toscana dalla La . peste si era di nuovo risvegliata in quello Stato, e teneva la città Firenze in afflizione Delle molte passate munizioni da guerra ne aveva piuttosto abusato, ed allora nel maggior bisogno ?e ne trovava scarso'. Quantunque però la situazione sua non fosse in quel!' istante tropdi po . felice andava preparandosi con tutto l' impegno a nuiladimeno far fronte alla bur- rasca che veniva a piombargli addosso. Conoscendo il Console Da ferravano da tali nuove che gli affati di faccordino fu erano per prendere un brutto aspetto ciò ad esso un altro motivo per rinunziare al suo impiego, e lasciare il Consolato; lo , stesso fece il provvisto di un Medico Naldi quantunque buon appuntamento . Gli Artefici Toscani veddero essi pure che non era più tempo di starsene in Soria , ove tutto si preparava ad esser messo Faccardino stesso parve combustione che sospendesse volentieri il proseguimento in delle ; opere incominciate , onde sodisfatti i Digitized by Google medesimi secondo le pattuite condizioni, c generosamente ricompensati, dette ad essi buon viaggio per la loro patria. Ma qui non trnlasceremo di rammentare quali furono le fabbriche , e le altre opere fatil sotto te la loro direzione nelli Stati del Grand-Emìr Non trovo veramente che essi fossero impiegati in opere grandiose alzate di pian- tempo non poteva nuovo, non saprei notare se non il Ponte sulla fiumara Avle e la Fontana fatta in Seida in memoria di Selebì Gubane moglie dell' Finir Aly, opeta , la brevità stessa del averlo permesso; e di si è già parlato più sopra . li rimanente dei lavori da essi farti furono il rialzamento degli archi su gli antichi fondamenti , e pile del Ponte che, po- re delle quali co lontano dai lidi del mare , traversa il Nahr-Rkelb ( Fiume Cane ; che resta distante circa cinque ore di cammino a settentrione di Baruti Restaurarono sopra la Fiumara vicino al città, mare , . ancora di il Ponte che è Baruti (Nahr-Reràik) e a settentrione della stessa lontano da essa circa un ora di stra- qual Ponte è peraltro un avanzo di antica opera Romana, del quale se ne os- da, il servano sei archi, quantunque sul luogo it Digitized by Google abbia saluto congetturare che fossero sette, uno dei quali lo credo ricoperto dalla terra trasportata dal Fiume stesso il quale più remoti doveva portare una , nei tempi maggior quantità di acqua per cui scorrendo adesso molto placidamente , e non sempre vanno crescendo intorno ad esso , , che delle deposizioni ranno anche altri austro di All' in pochi anni copri- archi. Seida circa ore ia sei distanza da quella Città, e passata la Fiu- mara Kasemiech, restaurarono un Castello, e lavorarono nel riordinare un Karl, o po per comodo Cam- dei passeggierj. In Seida fecero dei lavori intorno a un Palazzo, che era l'antica residenza dei Signori di Seida quando quella città trovavasì in mano dei Cristiani Latini fu fatto rimettere in . Questo buon ordine da Fac- eardino avendolo destinato per sua abitazione, nel quale perù soggiornava il suo figliuo1' Emir Al/ . Molto ebbero che fare ancora intorno al Kan , dove abitavano e dove avevano i loro magazzini i mercanti Europei detto adesso il Campo dei Fran- lo , , cesi. Se si prestasse fede ai discorsi che fanno quei di Seida si dovrebbe credere che il detto Palazzo , e il detto Kan fossero stati fatti edificare di pianta da Digitized by Google Faccardino, e cosi lo spacciano poi anche i Viaggiatori , ma per poco che si osservino quelli edifìzj si vedrà che sono di una data di più secoli addietro del Sec. Lo va ria iìzj stesso XVII. dicono del palazzo , che ave- in Bwuti il Grand-Emìr , e delia scudeannessa e di più attribuiscono detti ediagi' ingegner) , e alle maestranze to, scane , ma questo un manifesto è errore mentre le medesime sono fabbriche servite non solo per uso dei Cristiani Latini quando nei secoli XII. e XIII. furono padroni dì Barati, ma tutte le volte che le ho riguardate, e considerate le ho credute piuttosto opere dei Principi Saracini come lo dimo, luoghi stra in molti 1' architettuta . E peraltro vero che Faccardino afferii Baruti lo aveva fatto rcsarcire in molte parti dai Maestri Toscani con principiare a rimodersul gusto europeo . Furono opera loro anche gli ornati del cortile quadrato che è nel mezzo del medesimo ed egli ne fece lavorare il piano a grotteschi composto di pietre, e di marmi rozzi di diversi cozionato molto a questo palazzo , narlo , lori . Nel mezzo quando vi fui esisteva tut- una vasca d' acqua , la quale era contornata da più muriccioletti , i quali pare che dovessero essere ornati di vasi ; e sopra tavia Digitized by Google certi piedistalli è fama che ci avesse fatto collocare degli avanzi di antiche Statue, tro- vate fra le rovine dell' antica città . E ve- ro che queste sarebbero state contrarie alla sua religione , se pure una egli ne professava ma il buon gusto che aveva acquistato in F.uropa gli aveva fatti scordare molti religiosi riguardi . VI era pure un giardino contiguo distribuito secondo 1' uso , dei nostti stenti giardini d' Italia, e el veddi esi- ancora dei boschetti quadrati ci piantati in terra vori di questo perfezionati dai di aran- con simetria . Ma i lanon restarono mai Artefici Toscani at- palazzo nostri teso le calamità che in tempo di praggiunsero in quello Stato essi so- . Nel tempo che il Grand-Emìr stette in Firenze lo dilettava non poco lo spasso per la Rea! Fattoria delle Cascine fuori della porta al Prato. Godeva questo luogo il Principe Don Lorenzo, figliuolo di Ferdinando I. e già intorno all' anno 1608. per rendere quel luogo più vago aveva fatta piantare una Pineta lungo gli stradoni. Faccardino a cui aveva ispirato della Taghezza quella specie di regolato salvatico che si vede ornato maggiormente dai pini, fino dal suo ritorno dalla Toscana in Sona aveva già procurato di ridurre in , Digitized by Google >3< regolata forma una porzione ben estesa di quella Pineta che è a oriente di Baruti, distante dalla, città circa un miglio e mezzo, e la quale si estende fino ai monti, scegliendone il luogo più vago, ove è un dol- ce quasi e , declivio da insensibile oriente verso ponente. Nel dare a questa selva una specie di simetria egli aveva voluto combinare fra i anche un folto, e rozzo salvatico, che le coglieva una patte della sua vaghezza, almeno impediva che l' occhio spaziasse dentro la medesima, e ne osservasse pini stessi il la regolarità aveva voluto che piante maggiori dare alle . doli nell' essere in Soria diversamente Faccardino, e fatta macchia che contornava e i pini , ridusse a prato il terreno a loro sottoposto per cui ancora adesso presi gli alberi per ogni verso si veggono fra loro in giusta distanza a segno tale che L' Ingegnere consigliò togliere tutta la , intersecava ; , per qualunque parte di uno muova sguar- gii i più ameni punti di può esprimersi quanto uno appagato dai continui andirivieni che trova presentategli prospettiva, ne resti vi si osservano La . sua vaghezza la rende oggetto di piacere anche presso quei popoli , i quali Digitized by Google hanno attenzione che sotto presso virgulti di , essi non per cui detti alberi , e nascano nè frasche nè piano di questa selva è e nella primavera spe- vi il un allenissimo prato cialmente è taL' , la vista di esso per le tante specie di fiori dei quali l'orna la natura, che sembra degno piuttosto di essere osservato con venerazione, che di essere calpestato. L' agricoltura 1' aveva già condotta a una certa perfezione fino dal suo ritorno di Toscana , e con la direzione dclli ultimi contadini venuti di Firenze potette assuefare i proprj a seguitarla, e l'esempio suo servi per mettere d^l gusto nella nazione gusto tale che si è mantenuto fino ai giorni nostri , mentre i Barutini passano per buoni , e di, ligenti agricoltori . Ma passiamo nel seguente capitolo a Vedere i tempi più calamitosi dei Drusi « di Faccardino , Digitized by Google CAPITOLO XV. fona Turca su le Cene della Sorta Luglio del iSjJ. fino alla rana aiuta Te armi Tauardinn da quelle degli Otto/nonni , e del aìP arrivo della nel di loro Alleali. V enne la bella stagione della Primavera del iójj. e secondo le disposizioni dare in Costantinopoli si principiò ad armare la , flotta navale cardino ; ma che doveva agire contro Facper varj incidenti non arrivò su le coste della Soria se non mese nel di Luglio . Era la medesima molto rispettabiessendo composta di quaranta legni fra le galere, e galeotte, oltre quattro galeoni, e comandata dal Capitan-Pascià in persona. L' arrivo di essa in quei mari e la sottomissione dei porti di Biruti, di Seida, , Acri di , e di tutte le altre Piazze marittime della Soria fin allora tenute da Faccardino , una cosa medesima; furono cedute o non ci si vedde resi- fu piuttosto consegnate ; stenza, nè vi fu valore che ne contrastasse il possedimento . Furono pertanto messi dei Governatori Turchi addirittura di Faccardino in quelle città altrettanti , , per cui si nemici trovò Digitized by Google tempo stesso rinserrato dalla parte di mare dai Legni dì guerra, e dai nuovi posdalla pane di terra dal Pascià di Damasco Acmec, e dai Pascià di di Gayx, dall' Emlr Tarabey, altri piccoli Sciek Arabi che non lanel sessori della costa; Gerusalemme, e e dagli , iii didiùirnrsi apertamente nemici Faccardino alleandosi allora con detti Pascià a segno tale che il Grand-Emìr si trovò nel cimento di dover far fronte dalla ^:';irono di i , parte di terra a quarantamila persone, e a ventiquattro legni da guerra dalla parte di mare vano Dalla banda di settentrione gli restaalcuni dei nuovi Governatori posti dai Turchi in quelle città , e specialmente in Tripoli, talmemechè si trovò serrato da ogni parte , eccettuato che da quella dell' Auranitide ove aveva tuttavia delli Arabi suoi . , L' le ra Emir Aly zìa , prima che si riunissero forze dei suoi nemici dalla banda di ternello stesso mese di Luglio 1653. si era , opposto ad di ma aveva avuto la disgrasoccumbente due volte con essi restar , aver dovuto ceder sempre mico il campo al ne- . In tale stato di cose Faccardino adunò un Consiglio Generale per intendere queilo che poteva risolvere. Questo fu tenuto nella Digitized by Google 14° Dair-al-Kamar capitale del Patte propriamente detro Dtì Druse Venne concluso, che egli si mostrasse pronto ai voleri del Gran-Signore e che dovesse consegnare frattanto le Fortezze giacché si credette che con qualche sborso di danaro sarebbero poi città di . in esso , , accomodate state che vale) focile il le Fu cose. intanto tro- Capiian-Paiiiù che ave- va il comando della (lotta ricevesse del danaro; questo è raro che ri rifiuti dai Mini, mare- Ma nel tempo stesso senis dar Inogo a trattari venne p.ù avanti il Pascià di Damano trati con fili altri allea:. confini dello Stato i , i quali pene- fiaccarono I' Kmlr Aly , che aveva riunito seco il più scelto numero di soldati Dopo varie scaramucce all' uso loro, fu condotto i'Erair in campo aperto . con tutte le forze, nata gli ed avuta una crudel gior- ritirarsi, e andò a refuAur anitide presso Rabac Gran- convenne giarsi nel!' Scich degli Arabi di quella regione Dopo del . questa rotta che ebbero le armi Grand-Emir sulla fine del mese di LuMarco Antonio Donati Padovano, amiPascià dì Damasco , e suo Consiglie- glio, co del re contro Faccardino , per risvegliare nelle truppe Digitized by Google 141 truppe Turche una maggior confidenza, e un avvilimento in quelle Òrme, fece sparger voce che My era morto nella passata bat- e che egli stesso aveva veduta portare la sua testa con grand' applauso in Damasco per essere poi mandata in Costaminopoli , e perchè ciò si spargesse ancor di più, taglia , e fosse maggiormente creduta la cosa scrisse questo successo a tutti della costa della Sorta ancora i e , Mercanti Europei a quei di Aleppo ' • . Il Grand-Emìr non dubitò della verità di tal nuova per cui assai si afflisse e vedendo che le cose sue prendevano cattiva piega si ritirò nelle montagne con ottomila ; , persone fra Cristiani, e Orasi, stabilendo la sua dimora con uno scelto numero di soldati nella fortezza di Niha, lasciando il rimanente della gente che seco aveva condotta a Hana-Cah, luogo vicino alla detta For- tezza . A Bagnalo ci mandò un presidiò poi tutte tagna , presidio di Maroniti, e Brusì Fortezze delia mon- .cinquemila soldati fra le altre e procurò ^oprarutro dì assicurare il vero Paesi dei Brusi, mepianure come le più difficili a guardarsi, e a difendersi contro una numerosa .armata . Ma nel tempo che cosi allora lo Sàuf, no curando le , Digitized by Google senza poter condurre a campagna aperta i pensò a uno strattagemma , e vi riuMostrò di voler capitolare. Già egli Dritti , scì. era persuaso che Faccardino credesse vera- mente estinto suo figliuolo Aly il , onde gli Drusi era già condotto da molti anni a nome del primogenito P Emìr Aly e perciò il Pascià di Damasco fece. 1' offerta d' investirne l' Emir Mansùr , quantunque però Faccar-' dina era quegli che si considerava tuttavia per supremo Signore dti Drusi , e in sostanza gli affari si regolavano da esso. , Cadde il Grand-Emir rete nella . Egli credeva egualmente , ma in contraria guisa , che il Pascià di Damasco supponesse certamente estinto il primogenito Aly e che la testa di qualche altro soldato gli fosse dato ad intendere essere stata quella di Aly e così per tenerlo nelP illusione e per prender sempre tempo accettò 1' offerta del Pascià giacché da un sacrifizio di danaro non poteva esimersi, e frattanto mandò Mansùr con sessanta muli carichi di robe e di regali diversi ìn guisa di preliminari, e furono so, , , , , spese le ostilità . Q i Digitized by Google M4 Mansùr ti gli fu ricevuto dal Pascià con tut- onori dovuti al suo essere, e fu trat- tato splendidamente, trattenendolo appresso di se come amico. Dopo alcuni giorni man- dò il Grand-Emìr dei suoi lo Scieh Abu-Cottàr Consiglieri Maroniti, e gnamento, convenute e . Ja somma di qualità i il strangolare lo Stesso Abu-Cottàr 1' uno fra piacevole accoglienza, danaro, e riscontratane numero di ottocento borse fece di ritirato in uomo con dei contrassegni ma dopo , valore, con grosso accompale quattrocento mi la piastre Questi ricevette Abu-Cottùr con di Emir Mansùr in Seida , il ,. e ' mandò quale consegna- to al Capitan Pascià fu da questi messo SU condotto a Costantinopoli Faccardino a cui era già noto il fare dei Turchi non doveva certamente lasciarsi persuadere dalle promesse del Pascià, ne doveva lusingarsi di ricevere un trattamento differente dal comune. Ho pensato più volte come una tal maniera di operare, che sembra un agir di sistema, abbia potuto mai continuarsi sempre fra i Turchi sema che alcuno s' illumini , passando i succumbenti agli occhi nostri quasi pet stolidi , giacché non può essere in questi casi neppure effetto del fatalismo Maomettano per poterli alquanto compatire. Concluderei piuttosto che fosse Ja flotta per esser 1 Digitized by Google questa una conseguenza dell' energia grande che hanno gli Orientali nel trattare le cose loro che vincolano gli animi con parole piane di arte, e di mistero. Intorno ad es, se molto raggira la politica turca, si dalla quale è assai diffìcile a loto medesimi di guardarsene giacché non è possìbile ordinariamente d'intendere il vero valore, e i! signi; ficato dei tronchi discorsi late , delle parabole cosi, con se non i eventi dalli ta la grazia si , delie parole iso- , e degli enimmi , dirò per cui talvolta è pronpronti i favori a chi al collo , e trova que- , e sono crede col cordino si lusingava sto chi fortuna , quali 'trattano gli affati più serj, di essere in seno alla . Gli Europei Cristiani che trattano con essi di affati di Stato sono i meno soggetti ad essere ingannati nei trattati L' educazione gli studj , una cognizione più estesa del mondo ed una contraria prevenzione fa lume ad essi sull' animo dei Turchi, e veggono ciò che i Turchi medesimi fra di loro non sanno capire, 'né concepire . . , , \ Insomma questo sistema praricato di contìnuo dai Pascià sopra loro inferiori , sopra il popolo e dalla Porta sopra i suoi Governatoti, pare che un giorno debba finalmente tendere a dividere gli i dai- Ministri , Q ì Digitized by Google 146 Stari de! fran-Signorc in tanti piccoli Regni giacché è troppo naturale che verrà 1' epoca.' che anche il suddiro s' illuminerà e che saprà conoscere che avere un Monarca guidaro dulia legge può fare la loro feliil quale poche sono , e non un Despota le leg^i che conosce , , l' cità , . Visto toci il Grand-Emìr il tradimento usaDamasco risolvette allora Pascili di il maggiori , e fare i suoi Srati che vedeva oramai in gran pericolo. Fgli affidò le fortezze del suo Stato allo Sàeh Abu-Nader suo Capitano Generale e gli raccomandò li affari della famiglia. Lasciò il fratello Jur.es alla campagna per scaramucciare, ed di tiratla per la peggio i sforzi per conservare , Rabàc Gransì ritirò presso Sciek degli Arabi suo amico , e confederato egli frattanto si era tefugiato come si disse il suo figliuolo Aly per potersene tornare con le forze riunire nei suoi Stati battere ì Turchi , e vendicarsi di loro Nel 'mentre che Faccardina, e Aly era- ove , , , no per tornare nel paese con Rabàc, e con r aumento delle sue forze , ebbero avviso che era partita la flotta Turca dalla Sona , Capitan-Pascià aveva condotto seco 1' infelice Emìr ,Mansùr , ciò che non giunse nuovo a Faccardino giacché lo aveva già considerato per perso. e che il Digitized by Google 147 Ebbesi altresì notizia arrivato molto vicino a di Damasco che che gli nanti era esempio suo 1' altri ed ; che Turchi era- i AUppo Pascià Il . ttovava con si I' esercito disordine era tornato a piuttosto in sco; e su Pascià alla si e gli , Dama- erano ritirati anEmiri loro confi- guardia del paese invaso non non poca gente restata se Allora Faccardino ringraziò il GranScieh Rabàe per averlo in suo soccorso in Congiuntura più importante, e se ne tornò con Aly lito nei suoi Stati. Egli con Junes , , Taccordino nemici , e e con . Aly Husaìm terzogenito di uniti alla campagna restarono *ion in gran pe che ritirò al so- si sue fortezze di montagna nelle distanza dai confini dei loro molto vicinila quelle poche trup- vi aveva 'lasciate masco, che stavano in il Pascià di Dacontinua attenzione dei movimenti del Grand- Emir.I presidj che aveva messi il Capitan-Pascià nelle città, e porti della costa della Sona, pensavano sol- tanto a guardare quelle fortezze le quaii poco ci voleva perchè tornassero nelle mani , di Faccardino i quando egli avesse assicurati suoi negozi dalla patte di terra altri . lì, Pascià di Damasco come pure gli Pascià facevano frattanto delle conti- Q 4 Digitized by Google nue ma e proposizioni al Grand-Emìr, che aveva imparato a sue spese, e a libertà del suo secondogenito offèrte, egli costo della Miniar, disprezzò qualunque trattalo, pro- curando solamente ben custodi- di starsene to, e ben guardato nelle fortezze Fu condannato Faccardìno approfittato delli ajuti di di . non aver Rabàc quando in persona veniva con esso nei suoi Stati .giacché con le forze sue , e con quelle dello stesso GranrSciek poteva attaccare vantaggiosa- mente nemici su le loro proprie terre, tanle truppe del Paiaà di Damasco non erano nella miglior situazione Dovei to più che . va Faccardìno saper conoscere, che la ri- tirata dei suoi nemici non era se non un pretesto per ricomporsi e attaccarlo di nuovo Con tali riflessi che a lui scesso non potevano scappare sembrerebbe che questo uo, , mo avesse principiato a trovarsi stracco dì starsene in compagnia di Marte tosto temesse di portare in ; o che piut- casa sua tante truppe forestiere, e di un Principe potente che conduceva seco cingente veramente senza arte della guerra ma però ubbidien- quale era Rabàc, quantamila uomini 1' gli , ; te agli ordini del loro Gran-ScUh . Rabàc aveva date più volte delle dimostrazioni i suoi interessi, e per la su» di attacco per Digitized by Google »49 Ma comunque si fosse scambiò momento che non seppe pili trovare. amicizia. questo E poi singolare il ste critiche circostanze te alle sue forze era prevalso di dopo mentre diget si do di , , superiori che in quecertamen- tempo che non nel mandò II. , ; Rabàc, e tornato Toscana PietroLo- in Marsilia ad informare la pregando il Corte di nella quale accidenti, e della situazione trovava sì che aveva vicino quello ringraziato nei suoi Stati, tali vedere andasse a cercar lontano , un soccorso incerto Granduca Ferdinan- per avere dei soccorsi , e per man- almeno un vascello, acciò in ogni occasione potesse imbarcare con la sua facon suoi beni Anche Fra Adriadargli miglia, e i . no della Hrossa Cappuccino e superiore del, le missioni in levante scrisse al Granduca dandogli relazione per parte di Faccardino di quanto era successo in questi ultimi tempi al medesimo, e stato attuale dei dello suoi affari, pregandolo di pronta assistenza, e della spedizione di un vascello per il fine medesimo assicurandolo che per un anno intero non aveva paura dei suoi nemici , ciò ; che dava luogo assisterlo la il . Ma o di pensare fossero !e di proposito ad circostanze del- Toscana, o che si prevedesse disperato caca del Grand-Emìr non fu pensato a Digitized by Google spedirgli questo vascello, negli furono man- dati altri soccorsi Allorquando Faccardino lascio alla campagna il suo figliuolo 1' Emir Aly col suo fratello l'Emlr Jitnes , e !' Emir Husaìm altro suo figliuolo grandi dati al detto del Generale Fra . avvertimenti più anche col consiglio gli Aly ^u-JV^r.uno fu quello di star- sene in osservazione dei movimenti dei suoi sando penS sempre d impegnarsi in azioni campali, procjtan l:> di mantenere le sue truppe, e di aumentarle, e non mettersi allora nel cimento di far qualche perdita the sarebbe stata fatale . L' Emir Aly non lasciò per qualche tempo il di restare in questa situazione desiderio di tentare un mo , ma fatto d'arme era non era nell'ani- forte in esso, e differente 1 dell Emir Junes, capi tutti due fervidi ma poco prudenti . Essi furono costanti loro malgrado a non fare una sortita con tutte le loro truppe , ma lo scaramucciare era divenuto così frequente con danno dei nemici, che irritati poi questi da! vedere debilitare le loro forze con questa sorta di guerra alla fuggiasca si riunirono finalmente con, sigliandosi se tentate ne sopra 1' dovevano un Emir Aly . U altra azio- timore che gli Digitized by Google * pe , giacché tornato cavano il corpo maggiore alle respettive di esse era case; e di più essate guardati da di 5 t non avere molte'trup* 'riteneva era quello di una man- flotta dal- mare, poco valutando loro stescne orano stati lasciati nei Porti dal Capitan-Pascià contutrociò molestati ogni giorno dal!' Emlr Aly e dall' Emlr Jums tentarono di venire a giornata. la patte di ai i presidi ; , Aly disprezzati i consigli , o piuttosto padre non volle abbandonare opportunità che gli si presentava di dare una battaglia . Egli era veramente di forze superiori, perchè aveva allora ventimila uomini e quindicimila erano i Turchi, con i loro confettati Gii Ottomanni procurarogli ordini del t' , . no di tifare le armi dei Orasi nella pianura, dove ridotti Aly , e Junes attaccarono il nemico con estremo valore. L'azione divenne sanguinosa, perchè giunsero a battersi corpo a corpo; la sotte restò indecisa per più ore, e sembrava piegare a favore dei Drusi, quando dutogli all' il Emlr Aly disgraziatamente ca- cavallo sotto fu uccìso egli stesso dai nemici Si seguitava la zuffa con calore, ma morto per un colpo di lancia anche l'Emlf Junes, i Drusi sì abbandonarono si dettero alla fuga, e lasciarono ii campoal nemico , non 'ostante Hussalm, incoraggimenti gì' dell' Emir quale non essendosi trovato mai il solo in occasioni da dar prove del suo va- suoi cadde in non credettero dopo la morJunes dover fare maggior reHussaìm abbandonato dai potere di un drappello di sol- dati nemici, e fu lore, i te di Aty, e soldati di sistenza, per cui Damasco . Aly condotto prigioniero in fu ucciso aveva quando trenr/annì di età, e quarantanove ne aveva il suo zio Junes , in trionfo portate Pascià Ottobre . le reste dei in quali furono Damasco davanti quel Accadde questo fatto il dì 15. dì 1633. Digitized by Google a 55 CAPITOLO Dall' ultima rotta avuta le II quando Grand~Emìr era fu portata la gli avuta dai suoi sentire più , , in Daìr-al-Kamar nuova della rotta ed inconsolabile si trovò nel di Aly , e di Junes, e la Husaìm uno dei suoi rre ultimi Ckaschia madre di quest' morte la prigionia di figli XVI. armi di Faccardina fino ella sua morie dil.'tii. ultimo dette nelle smanie le più fiere , e sembrò in appresso un' insensata piuttosto che una donna afflitta Ella non trovò più pace. Faccardino nelle sue afflizioni provò anche questo dispiacere , mentre era la sua donna prediletta Era veramente srata questà-una femmina sempre senza moderazione nelle sue. passioni . Vedremo poi qual fine infelice fece essa pure Questi funesti accidenti smarrirono, e fecero perdere affatto il coraggio al GrandEmo-, quantunque attesa l'amicizia che aveva con Rabàc Gran-Scieh degli Arabi inolro avesse da sperare a lui ricorrendo Ma in queste fatali circostanze neppure Io ricercò. Parve che quest' uomo fosse disturbato , ed . . . . Digilized by Google avvilito più dai pensieri delle disgrazie do- mestiche che da quelli della nazione e coi primi pregiudicavano ai secondi. 11 compenso da esso preso fu di forti, , si ficare unicamente del suo Sraro luoghi più i vantaggiosi e starsene in aspettativa di Intanciò che poteva attendere dalla sort£ , . to la stagione mava dell' fece ritirare terre del no inverno che le Grand-Emìr in quella stagione Continuava a si approssi- truppe nemiche dalle le quali non voleva- , andare ad attaccarlo nelle sue inaccessibili situazioni . Faccardino di ricevere ajuti dalla Toscana e parve che. deposti i suoi pensieri sullo Stato, avesse fondate le sue mire unicamente nella fuga, al ijual effetto arrendeva sempre il vascello tante volte- domandato, per averlo pronto in un caso simile quasi fosse stato presago di ciò che gli doveva avvenire . Accadde ad esso, ciò che spesso succede agli animi afflitti e che circondati si veggolusingarsi , , no dalle disgrazie, si, i quali invece di svegliar- e di pensare a dei compensi reali per gettano unicamente in braccio , si speranza, trovan- risorgere alla lusinga, e alla fallace dosi poi succumbenti della loro indolenza prodotta da un sangue reso freddo e asso, pito , per cui cadono poi sotto proprie disgrazie il peso delle . Digitized by Google Passando cosi le cose, e ne! tempo che eramo alla vigilia di veder perso Faccardino, si mosse a domandar soccorso per esso Giorgio Maronio , Arcivescovo di Nicosia in Cipro . Erano ad esso dalla So- srate scritte rta tali lacrimevoli vicende, di tutti vazione i ed era interesse Cristiani di quelle .parti la conser- di iiuel Principe Drusa . adunque il detto Arcivescovo a Papa Urbano Vili, facendogli una propoScrisse sizione per acquisto del regno di Cipro, e mostrò la posimpresa e come se (' affare fosse già fatto passò a distribuire Regni, dicendo che Ferdinando II. Granduca di Toscana poteva essere incoronato Re di Gcrusr^mme, e Don Taddeo Barberino Prefetto di Roma Re di Cipro . Alti ambiziosi Barberini poteva piacere la proposizione nè poteva dispiacere a Ferdinando II. quella di Re dì Gerusalemme, ma per un /ine più nobile, giacche- gli animi Sovrani non pose di 1' quello dì Gerusalemme sibilirà di tal , ; i , , sono dìsprezzare ciò che ad essi accresce, splendore, mentre la gloria loro fa quella dei sudditi Mille promesse vaghe si facevano poi per la parre di Faccardino , ma tut. to era conseguenza ne. Queste dell' infelice sua situazio- stesse proposizioni fatte in tem- non avevano incontrata sorte pi più opportuni Digitized by Google alcuna, perciò niente di meglio vi era da lusingarsi nei casi presenti Tornò, intanto . stagione di primave- la ra del 1634. e trovò Faccardìno tuttavia indolente fra le speranze Ma un colpo mor. tale fu per esso quando senti che di nuovo era venuta su le coste della Soda l'armata navale del Grazi -Signore comandata da Ciaf- far-Bey Capitan -Pascià, il quale nel partire da Costantinopoli aveva promesso alla Porta padrone della persona del Grand-Emìr Questo nuovo malanno contro lo sfortunato Faccardino , e di rendersi assolutamente . la lentezza di lui nel procurarsi zi dì sostenere decoro i veri meze i i il della nazione, suoi Stati, lo fecero abbandonare da rutti suoi alleati, che sotto le dì lui sognate speranze non volevano arrischiare la loro sorte Il Granduca Ferdinando IL che conservava buona amicizia con esso avrebbe voluro mandargli il vascello più volte richiestogli ma nel iój). in cui la peste afflile di nuovo la Toscana e spcciàlmeite Firenze , era suo dovere di pensate alle vicende del pro, uno Stato; ed quel Sovrano nella quale vare riosa i si in de ero le premure grandi di iasione di quella peste, tutto il pensiero per sai- forma una parte più gloRe^no. F.gli sapeva ancoia suoi suddi del 'Suo the Digitized by Google che un armata navale di quarantaquattro legni Turchi aveva occupate le coste della Sona, e che tutti Porti de! Grand-Emù- erastati occupati, e presidiati dai Turchi, a gli restava un palmo di littorale Inoltre un certo Francesco Venturini che stava in Costantinopoli per osservare tuttociò che succedeva alla Porta, per ragguagliarne poi la Corte di Toscana , anche con lettere cifrate aveva informato il Granduca, come pure nel 1634. si spediva una forte armata navale ìn Sona con ordine al Capitan-Pascià che la comandava di annichilare assolutamente la potenza di Faccardino e di condurre egli stesso in persona a Coi no che non . , stantinopoli . Era facile comprendere quanto fuoco doveva mettere tale armata in quelle partì accompagnato il Comandante di essa specialmente da ordini così premurosi e precisi onde inutile era per allora di mandare alcun soccorso, mentre in qual Porto avrebbe dovuto far capo il detto vascello per ri, ; cevervi Faccardino, la sua gente, e la sua roba quando fossero occupati dai Turchi ? ìa Toscana era in grado di mandarvi un armata navale per proteggere questo legno senza avventurarla troppo contro canti bastimenti Turchi, che combattevano si può Nè Digitized by Google si dove che in una diToscani qualun- dire in casa propria, sgrafia mancava que Porto ai legni in quelle parti . Abbandonato in somma Faccardino dalmaggior parte dei suoi, pure restarono con essi alcuni di quelli che credette più fedeli e che sembravano disposti a divider con esso il loro destino Faccardino però divenuto sempre più debole a segno che sembrava mutato in un altro uomo , spiegò a quei pochi il pensiero concepito di voler rendersi alle armi di Amurai IV. con la lusinga di ottener da esso di nuovo il go- la , . verno del suo ;:ae;e. Ma suoi amici si opposero si fortemente a tal rt soluzione che gli convenne cedere Bisognò dunque ;iensare ad assicurarsi, e a ritirarsi in un luogo remoto alle insidie ottomanne. Ciò fu press» il vìUjri , . di Gain, verso estremità australe del Monte Libane, in alcune grotte che formavano una specie di Forte inaccessibile, giacché nessuno ci si poteva condurre se non con ajuto di travi sulle quali bisognava passare uno spaventevole precipizio. Qui dunque si ritirò Faccardino con Saràn , e Deidàr suoi -figli minori , e. con cinquanta dei suoi amici dopo avervi fat- |io l' 1' to trasportare , delle provvisioni sufficienti Digitized by Google per tutto 1' inverno futuro lusingandosi che tanti sarebbero stati bastanti per veder partita la flotta Turca da quei njari.. Gli si presentarono eriche delle felici combinazioni per poter rinvigorire le sue speranze, seguitate avanti troppo inopportunamente , e a lui alquanto mancate nel magmentre Aemet Pascià di Da T gior bisogno masco si trovò minacciato dagli Arabi sulle , , proprie terre Faccardmo derne , , sicché gli convenne lasciar e tornarsene sul suo per difen- proprj interessi i . Ammiraglio Ciaffàr Bey iL' , vedendo che andavasi verso 1" inverno principiava a disperare di fare alcun progresso sopra race standogli a cuore di non arrischiare che la sua flotta fosse sorpresa da qualche burrasca su quelle pericolosissime, e sicure coste non gli restava, da tentare se non un colpo. Bloccò adunque tutto quel luogo ove erano le grotte presso Gesìn per co strigarlo cosi alla resa Ma raccordino era in un luogo troppo inaccessibile , e troppo ben provvisto di viveri per aver di che temere da un Comandante di una flotta per tutto quell' inverno. All'Ammiraglio poi era cordino , mal . almeno necessario luogo .ove si. d" intendere trovava ritirato il il preciso Grand-Emir Digitized by Google 1 fio con i suoi fedeli per azzardare cosi qualche operazione più risoluta, ma non essenvenir a capo neppur di quesso, pensava già a far vela per tornarsene verso do potuto Costantinopoli Niente era però bastante a confortare Faccardino sperava è vero , ma siccome . , speranze non avevano altro appoggio le sue idee vaghe dello stesso che nelle mo vacillante , tutto egli suo anitemeva anche in quel solitario ma sicuro albergo e quasi presago di qualche tradimento, inquieto, e , , non si fidava di se medesimo . Aveva pur troppo ragione di ciò men- agitato più , tre giorno stesso che precedeva la stapartenza dell' Ammiraglio Turco il , bilita , dalle coste della , Sona , uno dei suoi approfittando più con- un mo- fidenti fra i mento cui Faccardino stanco dalle in leste cure prendeva un poco lò con una corda dall' di altezza di mo- riposo, cadella bocca un giovanotto , e fece con esso passare al Capitan-Pascià la notizia ove era la caverna nella quale stava ritirato il Grand-Emìr; , tempo che 1' infelice srato delle Faccardìno erano in veduta di fare si trovò tradito da quelli stessi e cosi nel cose di buona crise, che gli avevano giurata fedeltà, e che seco sì erano ricoverati in quel malinconico ritiro Digitized by Google Fu allora ordita una mina a forza di scarpello nella pietra per far saltare all'aria il luogo ove e questa Grand-Emìr il condotta fu si era ritirato, e diretta , Marco Antonio Donati Padovano , da quel di cui si è parlato altrove, e che era molto amico Damasco persona assai nota il quale aveva avuto del dal Pascià Faccardino spaventato allota dal peried avvilito da tanti tradimenti , si apptese al consiglio di rendersi con alcune condizioni al Capitan-Pascià, il quale considerando l' importanza di tale acquisto tutto gli accordo senza però niente mantenere in appresso . Si rese adunque a lui il Grand-Emìr con i due suoi figliuoli i! di li, di Novembre 1634. Vennero quindi condotti al Capitan-Pascià anche le quattro mogli che erano in Dair-al-Kamar e tutti insieme furono trasportati prigionieri del Pascià di in , quelle parti, ed buon danaro ricolo . , , , in Damasco . Ciaffàr Bey non avendo tempo da perder atteso la stagione che avanzavasi , lasciando le femmine in Damasco, come pure 1' Emir Husaìm, che condusse Haràn fiotta , , nopoli . già vi era Prigioniero, i due Emir dove imbarcatili sulla in Seida Faccardino, e e Deidàr fece poi partenza per R Costanti- 3 Digitized by Google z6z Della famiglia dei Mtnogly non resta- non roito liberi se anni figliuolo e- dell' Corkmàs e il primo , Mdhan uomo Em Ir jicnwi di treni' Jimes già estinto, figliuoli dell' Emir dei quali aveva nove anni , , e che in quelle calamità , furono trafugati da- alcuni amici della famiglia, e condotti in serbo presso il po, e 1' altro sette Arabo Rabàc. Melhem restò alla campagna con un numero Hi armati, che andò poi aumentando col favore dei tesori di Faccardino che vennero in suo potere, giacché nè il Pascià di Damasco, né il Capitan-Pascià non erano potuti venire in cognizione dove fosse il danaro del Grand-Emìr , il quale peraltro in contanti non doveva aver più tente quelle ricchezze così decantate anni avanti, mentre per mantenersi aveva profuso molto, ed era di un carattere inclinato piuttosto alla generosità allorché si trattava di far- Arrivatoin Costantinopoli il Capitan-Pascià presentò nella persona dì Faccardino il suo trofeo a Amurat IV. e siccome era in reputazione di uomo grande fu Faccdrdino ben ricevuto, e ben trattato da quel Sultano. Accadde che incaloritasi la guerra in Persia volle Amurat IV. marciare in persona verso quelle parti . Il Grand-Emìr Digitized by Google ebbe la consolazione di vedersi lasciato in Cogiacché il stantinopoli con buone speranze Sultano si era già persuaso che non ostante le prepotenze da esso usate in Sorla aveva però corrisposto sempre con esattezza al , , , tesoro con le debite rimesse di danaro con dei regali Amurai e , e con della profusione grande. era già lontano venticinque gior, nate da Costantinopoli, quando gli giunsero nuove da Damasco, che Melkem nipote di Faccardino con un corpo di Arabi dell' Auraniiide avevano attaccato , e tolra ia vita in una zuffa a Acmet Pascià di Damasco, e che sparso del timore fra i Turchi era andato armata mano a saccheggiare le città Seida, di Barati, & Acri , e di Tiro senza curarsi però di fermare in esse il piè 'di A tali avvisi Amurai IV. spedì subito un nuovo Pascià al governo di Damasco e fu questi Ilìf-Pascià, che si tenne alla campagna senza poter batter Melhem, impedendogli bensi di fare dei progressi maggiori ì quali sembrò che egli stesso , non curas- non avesse di mira che di conservare il Paese detto Dei Drusi, o sia provincia di Sciuf bensì non tralascianse, e che altro la ; do ogni giorno di fare delle piccole scorrerie con spargere anche crudelmente del sangue , volendo in certa guisa vendicarsi Digitized by Google i(>4 dei tradimenti stati famìglia Manogly, fatti alla a segno tal; che llif-Pascià fece poi intendere al Sultano Amuràt, che aveva trovato la Soria senza leoni , ma bensì con coli insetti bastali tcmenre nojosi, meva che non se non dei pic- quali te- i volessero degenerare in fiere fosse tolta loro ogni speranza di sorgimento ri- . Sultano che aveva già veduto , che non era facile di ridurre alla dependenza questa famiglia in occasione che Intanto il , spedi il detto Ilif al governo di Damasco aveva otdìnato al medesimo che fossero fatte morire le quattro mogli di Faccardino e Che fosse tagliata la testa al di luì figliuolo Hmaìm che già erano tutti prigionieri in , , Damasco Aprile messa , come fu e la 1635. sulle mura di testa di terzogenito di Faccardino capitato aveva ventinovc anni , sue mogli non mese di Husaim fu Questo quando fu de- eseguito nel quei castello . . Rispetto alle è restata a nostra notizia se non 1* età di Chaschia sua quarta moglie, che è quella che condusse seco quando fu in Toscana la quale aveva quando mori quarantotto anni, si sa soltanto che le altre erano maggiori di lei. Nel tempo stesso che Amurat mandò , Ilìf in Damasco , spedi in Costantinopoli Digitized by Google i6s un Capi°ì-Btt!cì con ordine pitare Faccardino , come subito deca- di segui il di 13. di Aprile 1635- nell' crà sua di anni cinquanraduc e per tre giorni consecutivi fu la sua testa portata sulla piazza della Moschea nuo; va guardato da due Giannizzeri All' Emìr Mansùr secondogenito di Faccardino che era stato condotto in Costantinopoli fino dall'anno 1633. fu pure tagliata la testa; aveva allora trent'anni. E nel tempo stesso furono affogati gli altri due minori Haràn figliuoli , e Daidàr , 1' uno dell' età anni, e l'altro di venticinque. terminò la linea di Faccardino e di ventisette E cosi della ; Manogly non vi restò se non Acmet figliuoli dell'Emiri//, famiglia Corkmàs , e come si disse erano stati assicurati tempi presso gli Arabi, e MeUiem figliuolo dell' Emir Junes all' imprudenza del quale dovette Faccardino il suo disgraziato fine mentre se nel tempo che il suo zio si trovava in Costantinopoli non avesse egli in Soria attaccati i Turchi, ed irritati cosi gli animi degli Ottomanni era molto probabile che il Gran-Signore che aveva vantaggiosa opinione del Grand-Emìr lo trattasse più umanamente, o almeno vi era da lusingarsi che meno estesa sarebbe stara la sua vendetta. Mentre con le ultime esecui quali in quelli , , , Digitized by Google 166 zioni lo spirico di Amurat non tendeva ss non a vendicarsi distruggendo affatto la famiglia dei Manogly Ciò che però era an. che molto coerente IV. sotto di cui la al governo di Amurat Corte di Costantinopoli divenne per crudeltà la sua fierezza un macello di confondendo nei suoi capricci il , col reo giusto . Niente valutava stessa la ed egli fu il primo Sultana che fece morire il Muftì capo di essa. La Turchia fremè nel solo pensarlo. In appresso fu sempre temuto ed a segno che il suddito sfuggiva il suo incontro e le strade per le quali egli passava erano vedove e solitarie Insomma fu sotto questo Sultano che terminò i suoi giorni 1* infelice Faccardmo. Era questo Grand-Emir di una statura mediocre ma di bel portamento . Aveva la carnagione alquanto scura , e di un idea alquanto affricana , 1' occhio lo aveva nero e vivace, come pure erano neri i suoi capelli e la fua folta barba che dopo aver preso la prima moglie più non se la tagliò. Fu sempre sano, e di temperamento forte , e l' inclinazione che aveva per le arsua religione , , , , . , , , mi lo disposero a dìsagj, e le fatiche. , soffrire maggiormente Fu però i facile ad es- sere abbattuto dalle malattie dì spirito , tal- mente che quando aveva qualche disgusto Digitized by Google z6 7 non più si conosceva Faccarditzo dìno medesimo in Faccar- . Egli era splendido e generoso, ed avrebbe inclinalo anche alla magni ficenz» negli edifizj per i quali aveva acquistato , , Toscana ma terquando di poco aveva prin- del gusto nell' essere in minò • di vivere , cipiato a mettere in esecuzione le suei idee. Ebbe sci del genio per nello stabilirla l' agricoltura , e vi na- grado che nel miglior si in quelle parti. Dopo eh* Toscana avrebbe voluto introdur- potesse desiderare tornò di re nelle sue città della costa della Sona e specialmente in Barati, e in Se'tda delle nuove arti-, e perfezionare quelle poche che vi , erano ; ma non ottenne l'intento, perchè quei popoli non erano molto portati né alle arti , nè ai mestieri e tanto meno a quelche si direbbero di lusso . Segue cosi anche ai tempi nostri, ed io stesso nell'esseho osservato, che le premure dì quella gente , tolti di pochi sembrano decìse per 1' agricoltura e per la mercatura Parrebbe che da questi due articoli ne , li re in Sona- , , dovesse nascere atti nel sono paese, il ma terzo d'introdurre delle queste conseguenze adattabili per quei paesi tal difetto, non dove l'errore . Conoscono ma non sanno come è ordinariamente nel governo loro stessi Digitized by Google risorgere e per , ricoprire ficienza dicono die I" la bono alle arti. questa delle bero cosi lontani i Forse vodeb- le arti essere la conseguenza dell' agricoltura, e non cipi loro insuf- agricoltura deve essere specialmente preferita gliono intendere di dir cosi, che ma pratica che arti dall' . Essi non sareb- avere dei buoni prin- non sapranno mai mettere in . Faccardino nella sua prima gioventù avrebbe inclinato ad essere fiero fino alla crudeltà , per sodisfare specialmente a qualunque sua amorosa passione; ma la Ma. dre lo illuminò a tempo, e lo corresse, e più umano divenne ancora dopo il suo ritorno di Toscana Merita che sia fatta giustizia alla grata riconoscenza che ebbe sempre verso . , quelle persone alle quali aveva gazioni . I! padre fino delle obbli- suo Ctuivàn lo riguardò come mo- agli ultimi momenti in cui Ebbe del rispetto rì quel buon Vecchio grande anche per sua madre Setriesèp; ma giunto a un certo punto di prosperità , non trovando combinare pensieri suoi in materia dì Governo con quelli di lei, procurò a poco per volta di sottrarsi dalla sua suEjso/.ione quantunque in apparenza volesse dare a conoscere il contrario per cui la Madre si ritirò affatto dagli affari Già si vedde ciò . i S , , . Digitizad by Google La predilezione che egli ebbe per 1! ultima sua moglie Chaschia parve troppo grande in confronto del debole affetto che aveva per le altre tre fu peraltro anche verso ; di queste molto to, te. umano, rispettoso, e puli- facendole servire anche splendidamenrestava ad esse da rammaricarsi se Non non che erano troppo rare le grazie che seco loro divideva . Conservò sempre la più sincera, e cordiale amicizia con Regnanti della Toscana, verso i quali non mancò mai di riconoscenza per le accoglienze da essi stategli fatte, i Nella scelta dei soggetti che lo servi- vano non ebbe mai riguardo alla religione che professavano gli bastava che facessero il loro dovere , e il suo servizio ciò era bastante per esso non imbarazzandosi con chi voleva credere più in una maniera che , , , neir altra La regola per ritirare il testatico altro dazio, siccome fu stabile, e , e ogni non arbi- cosi non fu mai di fastidio per i suoi . Egli non intraprese mai a tassare suo popolo di una straordinaria gravezza per il bisogno dello Stato senza darne le ragioni ; e quando si trovò costretto a farrraria , sudditi il lo Io fece con moderazione , e sempre nei Digitized by Google bisogno medesimo Di più procurò che si osservasse in tali casi a una giuproporzione fra il grande , e il piccolo, per cui erano sicure le ricchezze in mano limiti del . sta dell'opulente, e la miseria era certa di es- compassionata , e non tiranneggiata . :Egli tenne sempre un registro esatro non solo delle famiglie che aveva nei suoi Stati, ma ancora delle loro entrate e sapeva cosi fin dove sì estendessero le forze di esse, e se qualche esattore, secondo il costume sere , più ordinario di tali genti, avesse fatta qual- che estorsione con volere esigere più del dovere , o superiormente alle forze di qualegli al ricorso che gliene ve- che famiglia, niva fatto era in grado di aver presente se i lamenti erano giusti, o nò. Una delle sue più forti passioni fu quel- la dell' ambizione che condusse all' eccesso e die fu poi la princìpal causa della sua rovina Passava talvolta anche per superbo., ma se mai lo fu , lo fu senza una ributtante alterigia Egli che non aveva trascurata . . la lettura delle gua , Istorie scritte e specialmente quella Magno , che fra i Drmi è il nella sua lindi Ahtsandro Monarca della , a segno tale che cresia fino mostrato in questo persona {Cap.IIL.pag.zz.J più alta estimazione dono che Dio mondo si nelia sua Digitized by Google *7*. »! era ripieno la mente delle gloriose aziosi era prefìsso d'imitarlo. Quan- ni di lui, e tunque la disparità fra esso , e il Macedone non ammettesse neppure alcun paralcontuttociò quelle immagini di conlelo quista che si era messe in capo servirono a , tenderlo prepotente col conquistare nuamente senza alcun sali , e villaggi tto , e a quello .più forte , difitto e citià, contie ca- che tolse a quasolamente con la ragione del e Provincie , per cui potette competetegli , titolo di usurpatore quistatore , che altri ìi direbbe con- . Termina cosi l'Istoria del Grand-Emir Ma sarà molto opportuno pei corredo all'Istoria medesima, che nel seguente ultimo Capitolo si vegga continuata la serie Azi Grand-Emiri dei Drusi fino a questi ultimi tempi giacché iti questo spazio di an- J?ascardino . , ni vedremo famiglia dei altresì 1' Manugiy estinzione totale della , della quale fu il no- stro Faccardino Digitized by Google CAPITOLO XVH. FTtueguìmen'o iella serie dei Grand-Emiri dei Draà dopo la morie dì Faccardino fino all' anno IJJZ. ìtel quale intervallo di tempo la famiglia dei Manogly jVjEtHEM sì citimi totalmente . figliuolo di June: Mano- gly che si vedde nello scorso Capitolo aver avuto un incontro con il Pascià dì Damasco Aanet, in cui il detto Pascià vi restò anche estinto, non fu mai soggetto dì gran med, io, ma fu anzi un uomo dissipato, ardito senza considerazione, e di sentimenti vili, e al decoro con il quale si non corrispondenti era sostenuta la famiglia Manogly. Dopo la morte di Faccardino suo zio cercò con mille deboli umiliazioni alla Porta di aver egli il governo di quei paesi, che nei tempi più antichi erano stati della dependenza dei Drusi. Parrebbe strana una tal che poco richiesta fatta dalla parte di uno avanti, secondo l'opinione della Porta., aveva agito quasi da ribello . Ma questa tanto difficile, quanto facile a passare sopra tutto, esaudì le di lui domande, e 1' anno seguente 1636. oltre la libera restituzione in proprio della provincia dello Sciuf, Paese dei Drusi , Digitized by Google *73 Drusi gli furono consegnati altresì a nome del Gran-Signore i governi di Baruti di Tiro, di j4eri e di Seida ove molto faceva il suo , , Allora Emìr , prese egli detto Melkem sciuto dai Drusi . il titolo dì Grand- per tale fu ricono- I. e Ma senza die egli pensasse più a rivendicate gli acquisti fatti dai suoi predecessori di altro non si curò se non di , vivere da dissoluto, e di ritanneggìare i suoi per cui essi stimavano meglio di vivere immediatamente sotto il governo dei Pascià , che sorto ii suo F^gli si dette con intera dependenza alla Porta né più risorgerono i Drusi da questa suggezione , nè presero in appresso lo stesso titolo di GrandEmir senza farne una patte di convenienza ai Pascià confinanti e specialmente a quelli di Damasco e di Seida ed in seguito furono altresì gli stessi Pascià che ne conpopoli , . : , , fermarono 1' ; elezione . Sotto questo Grand-Em'ir si suscitarono nuovamente le fazioni dei Kesi e degli Jemcni cioè dei Bianchi, e dei Rossi, le qua, , li I erano state già depresse sotto Faccardino. Kes\ seguitarono anche in questa loro riil partito della casa Manogly . produzione Fu una solita arte risvegliare questi della due Porta di aver fatti per tener cosi partiti Digitized by Google quei paesi divisi avanti , come l' era giovato per f fintantoché Faccardino non mezzo Mori Melhem tolti dì ebbe gli . I. V anno 1658. dopo un , e debole governo di ventidue anni dell' età sua dì anni cimjuanraquactro, senza aver vile , fatta mai azione alcuna che dimostrasse sere stato degno del posto di Venne attribuita la di lui dine, e corpulanza. Fu di es- Grand-Enàr morte alla su a pinguesepolto in Seida sot- to una cappelleria vicino alla porta, e con esso terminò la linea dell' Emìr Junes fratel- minore di Faccardino . A questi successe. Corkmàs figliuolo maggiore dell' Emit , e nipote del Grand-Emìr Faccardino, ed a cui la Porta confermò quanto aveva concesio al Grand-Emìr Melhim l. Dopo la morte di Faccardino toccava al detto Corkmàs a succedere nel posto di lo My Grand-Emìr , ma Melhem approfittare della di lui I. assenza si , era saputo giacché fieli' ultima catastrofe della famiglia era passato la custodia del Gran-Scieh degli Arasotto bi in Rakàc . Contribuì di più a sostenere Melhem Jquella specie di usurpazione su i diritti non solo il favore e la condescendcnza della Porta quanto ancora l' età giacché quando Melhem L del cugino, , , del vero erede , Digitized by Google fu riconosciuto per Grand-Emìr , Corhmàs aon aveva se non undici anni , ed inoltre non chi lo sostenesse, giacche troppo si trovavano scomposti in quei tempi gli affadei Drusi Il Granrl-Emir Corhmàs fu uomo di gran valore , ma di poca prudenza Volle prinvi fu ri . cipiare a estendere di la famiglia ma non , nuovo ii dominio delavendo prese bene le misure nel suo principio e penetratisi i segreti maneggi che da esso si facevano , la Porta mandò contro di esso un Pascià il quale assalitolo a Meisbùt, nove miglia in distanza da Seida fu ammazzato l' anno 1666. dell'età di anni quarantino, dopo un gover, , , no anni sette di soli Corhmàs degenerò da la nazione, ricoloso cipe , 1' alli attaccare Stati , certi alla quiete e a quella del Suddito ler introdurre ste idee li! il costumi del- quali è spesso pe- i del Prin- Si dette a. vo- . vìvere alla Francese Que- . acquistò nel conversar volentieri Europee del paese , e specialmencon i negozianti Francesi dì Seida e di Acri Ma egli stesso non seppe approfittar niente in proprio di quel tanto di buono che poteva acquistare da una si eulta Nazione ; piaciutagli però la leggerezza a questa sola si attenne. E ciò che poteva essere politezza nelle case te , . , Digitized by Google in quelli nel conversare con donne, le in esso divenne una force passione che lo fece prevaricare più d'una volta. Il brio del- tavole finiva in lui con V ubriachezza . Il giuoco delle carte che per un onesto passatempo tratteneva quei negozianti , piacque le ad esso a segno viziato , che lo rese effettivamente . Alla sua morte gli doveva succedere il di lui fratello Acmet , che aveva allora trentanove anni; ma non saprei per qual ragione venisse interrotto il governo dei Drusi nella famiglia Manogly passando da questa in quella delli Scchabì, con i quali però Manogly erano in parentela per parte di donna. La famiglia Scehabi Araba- Maomettana era molto potente nella città di Sciakba , i nel!' co ai Auranitide. Nelle persecuzioni del paese di Scìuf , e Faccardino , e quelli ritirò nel si tempi dì vi di Tur- si stabilì una fa- si maritavano scambievolmente coli' Fnres Scehabi successe adunque lei governo al suo cugino Corhnàs Questi pure voleva estendere il dominio dei Drusi, ma non fu più fortunato del suo antecessore, mentre avendo avuta guerra con Omar Arfuci Governili ori: di Balbdc, fu ammazzato miglia altra . . in una battaglia l'anno róSo. dopo aver gnato quattordici anni la- Digitized by Google Il Gran-Signore poco s' imbarazzava ribelle che nutrivano tutti costo- animo dell' ro. Era contenta la Porta di ritirarne i diritti , e lasciava poi ai Pascià confinanti il pensiero di farne le sue vendette, che età una sorgente inesausta di guadagno per loro. Ai Grand-Emlr Fare! successe nella dignità il suo figiuolo Junes Scekabi. Questi una visse vita tranquilla contentandosi dell' eredità del padre Stati dei alla , e di governare su quelli gli furono consegnati Drusi, che di Fares Ebbe Junes un figliuoMansùr che vedremo poi Grand- morte . lo chiamato Emìr ed una figliuola che fu sposata da Acmet Manogly, e finalmente dopo aver regnati tredici anni in somma quiete dei Drusi , 1' anno 1680. questo stesso anno dopo la morte fu riconosciuto per Grand-Emìr e pace mori ne! In di Junes suo letto Acmet Manogly tornando con allora , il questi , e per principato dei Drusi nella fami- Manogly Acmet figliuolo dell' Emir Aly , e per conseguenza nipote del GrandEmìr Faccardino quando principiò a goglia . , vernare aveva sessantasei anni ma poco godette del suo governo, perchè mori ne! 1695. di anni sessantotto, ed ebbe un figliuolo dalla sua moglie figliuola del Grand-Emìr Junes Scehabt ; . S 3 Digitized by Google z 7» Acmst fu t:i) Principe non meno 'dissiparo del Gra.id-Emir Cortmàs suo fratello maggiore. Piacque pure ad esso di conversare con i Francasi che negoziavano in quelle parti e spesso trovatasi a sollazzo con essi fuori della gravità della nazione Drusa. E siccome fra pochi individui !o scopo dei quali à solo interesse non possono tro, , 1' , varsi tutte le virtù della nazione, pereti nell' essersi non troppo familiarizzato con loro, altro fece che Dopo rendersi vizioso di esso venne . riconosciuto per Grand-Emlr Mansùr Scekabi figliuolo del Grand-Emìr Junes cognato del suddetto Acmst Manogly Aveva Mansùr più coraggio, . che prudenza e sarebbe srato necessario ad esso aver d' intorno degli uomini grandi che lo avessero regolato mentre aveva del, , le qualità altrettanto lodevoli. Egli volle attaccare ti Pascià di Damasco, scoglio stato sempre insuperabile, e dal quale dipesero in ogni tempo o le disgrazie, o mille ostacoli al maggiore avan- zamento dei Principi Drusi. Ebbe la disgra- zia di restare suo prigioniero nel rCoó. do- po un solo anno che era stato riconosciuFu poi decaanni dopo cioè to Grand-Emìr dei Drusi pitato nel in . prigione dieci 1706. Digitized by Google Nelli Stati Asiatici gli nome vernati più dal Suo porere Se . uomini sono goche dal Principe del Principe è prigioniero è il come morto, ed un altro ascende e cosi appena successa la prigioGrand-Emlr Mansàr riconobbero ì Bruii nello stesso anno 1696. per loroGrandEmìr Bescir Manogly figliuolo del GrandEmlr Acmet. Non aveva allora Bescir se non riputato sul nia trono ; del rredici anni In tutto il corso del suo governo sorto la condotta di bravi uomini fece sempre la guerra al Turco , e riprese ad esso la Galilea e molte altre terre che erano state perse co! terminar del regno del Grand-Emir Faccardino . , . Dopo aver regnato dodici anni Principe a cui si doveva sorte migliore, fu avvelenato in Aeri nel 1708. nell' età sua di soli venticinque anni Ebbe una figliuola , e un figliuolo chiamato questi Musabin che , . aveva cinque anni quando Bescir morì Doveva esso succedere al padre ma non fu allora riconosciuto per Grand-Emir; giunto poi ad un età più matura nella quale poreva aspirare al comando principiò a dege. , , , nerare dai sentimenti della famiglia Manogly. Si era fatto partitante della fazione 'degli" Jemer.i, alla quale quei della erano detta sempre contrari stati famiglia , e quelli della Digitized by Google famiglia Scekabi per cui neh" età di venti anni fu ammazza» nel 172}. e cosi ebbe termine la famiglia dei Manogly essendone esso 1' ultimo maschio , . In questa specie sistito d' interregno aveva as- dei Drusi alli affari che aveva sposata Haydar la sotella del Scehabi, suddetto Mu- Grand-Emìr Besàr MaEsso fu riconoscivito per Grand-Emìr subito dopo la morte del suo cognato Musabìn Fece la guerra alla fazione degli Jemeni che di nuovo estirpò dal Libano Moti quindi nel 17*7. dopo un bteve governo di quattro anni avendo lasciati tre figliuoli , cioè Melkem , Acmet, e Mansàr. tabili, e figliuola del nogly . . . , , Le qualità , e le doti dì animo del primogenito Melkem non ritardarono in esso fa dei linai per fame il loro GrandEmìr , che fu detto Melkem IL Sotto di esso molto risorse lo splendore della Nazione Drusa. I principi del suo governo furono riscelta volti a ristabilire suoi paesi Animò , il genio il dell' agricoltura nei quale andava raffreddandosi soprattutto i . coltivatori a moltiplica- re la piantazione degli alberi gelsi per pro- curare allo seta messe zi , e una maggior quantità di i buoni mez- Stato in per ravvivare pratica tutti il commercio, che duto in languidezza . era ca- Passò poi a restaurare Digitized by Google i8i le fabbriche de! suo paese, ma specialmenverso la qual città in- te quelle di fiorati clinava , suo affetto il Aveva questo Principe molto del nobisue azioni . Era clementissìmo con suoi popoli, che lo amavano, e si fele in tutte le i ce temere dai suoi vicini senza portare le armi in casa loro. Ss lo costrinsero alla guerra fu sempre vittorioso e fatta la pace si contentava di poter regnare siili' animo , dì essi . Era costumi lazione. di grazioso aspetto, e di dolcissimi Amava . la giustizia ; aborriva 1* adu- suoi sudditi lo trovarono di con- I tinuo pronto ad ascoltarli, e partivano sempre contenti da esso e quelli che ottenevano la grazia, e quelli ai quali restava luogo di sperarla Ebbe Uelhm IL due figliuoli , il pri- mogenito fu sordo, muto, e quasi cieco, e perciò inabile per il governo; 1' altro aveva nome Josef ( Giuseppe ) Ma questo GrandEmìr dopo aver regnato ventinove anni, e levò dal comando, e fece la rinunzia dellì mani dei suoi due Stati nelle fratelli Azmet e Maruùr nel fare la quale non ebbe altro pensiero se non di eleggerli come Reggenti , durante la minorità del suo figliuolo Jusef. Digitized by Google come uomo di senno, quieto, e di buon cuore , ed impegnalo a sostenere le ragioni dei Drusi Marnar medesimo che veramente amava la patria seppe scorgere in quell' ocche per reggerla contro la forza , delle armi, e della politica, o piuttosto dei tradimenti , era egli stesso oppottuno , perchè il suo partito era maggiore. Jusef col crescere degli anni doveva maggiormente intendere, che era egli il ve. casione ro erede del Principato; molti amici , e fau- disponevano a valutar ciò anche di più a segno tale che ali' età di anni ventuno si messe di proposito per rivendicare le sue ragioni; ed io era in Barati nel 1767. egli ricorse alla protezione dei Patori lo , quando scià di Seida , e di Tripoli Veniva sostenuto da quello di Tripoli superiormente all' altro di Seida giacché questi non poteva essergli manifestamente favorevole, perchè era concorso col suo voto neh' approvare reie. , Grand-Emìr Mansùr Emìr Jusef dopo qussto primo pas- zione del V so prese una parte del governo dei Drusi a dove congoverno del Pascià Ai Tripoli, e fe- settentrione della città di Barati fina il , ce la prima sua residenza mGìbail (Byblus) sulle coste della Sorìa , mando sotto la protezione ove principiò il co- del StiàdtttoPaaià Digitized by Google Neil' anno Dair-at-Kamar Fogliente il suo 1768. scacciò di il Grand-F.mir zio Questi che età un uomo quieto e tranquillo non fece risentimento contro Mansàr . , ii nipote, procurò di seguitare a vìvere ritenendosi però il titolo di Gratid-Emir in competenza dello stesso titolo che aveva preso Jusef; e fu contento in quell'istante del, , che col favore dei suoi amici vollero continuare a restare sorto la sua dependenza, fra le quali si contava specialmente tutle terre to il territorio, e la stessa città di Barati divenuta la sua capitale quantunque egli se , ne stesse alla montagna In Barati ci teneva un Ministro ed in quel tempo era Butrùs sia Pietro Agà il quale veniva di. , Agà o , stinto tro con Edde , la denominazione di Cristiano di religione to garbato, e di politica , Agà atteso uomo mol- grande fra gli Orien- e col quale ho molte volte conversato. Era universalmente amato, estimato. Quantunque dopo che Erair Jusef ebbesi presa una parte del governo le cose tali, l' sembrassero essersi calmate fra lo zio e il nipote, si vedeva però sempre fra essi del fermento Non è mancato chi abbia detto che era un arte di Mansàr di agire con una certa quiete per poter più facilmente opprimere , . Digitized by Google i86 il nipote. la gente , Altri e i convengono, che fossero dell' uno e dell' al- Ministri c , tro che operassero alla reciproca depressio- ne, e specialmente favoriva il il Pascià di Tripoli che partito dell' Eraìr Jusef; mentre Grand-Emìr Mansàr era di un carattere pieghevole e docile , e nemico delle dìspute, e dei contrasti, e amico dì tutti; ma che veramente non voleva poi privarsi quanto al , così facilmente di assicurato in lui , un comando che vedeva non dalla successione in ve- ro , ma dal voto comune dei popoli , e dall' approvazione dei Pascià specialmente di Damasco , e di Seida Le guerre che si accesero poi nella Sorla nel 1771. per parte del famoso Aly-Bey dell' Egitto e del celebre suo confederato Daker D'Omar Scieh d' Acri e quella che v! portarono le armi Russe per favorire lo , ; Aly-Bey e fare nel tempo medesimo una diversione alle anni Turche nell' ultima stesso , guerra che la Moscovia aveva con la Porla, lasciarono maggiormente divisi fra loro i due Principi Drusi 11 . Grantl-F.mir Jusef giovane di beli' in- e che a lui si doveva veramente il governo generale dei Drusi si attirò del disprezzo con allearsi con i Turchi contro di Alyd'Acri, dole Bey , , dello Sciek e dei Russi. Ma Digitized by Google spinto a ciò per avere un sostegno nelle sue pretensioni quantunque non vi riuscisiti , ti , ma nel si la Grand-Emir Mansùr uomo di poliDaker d'Omar, era già grande amico di tica maggior impegno seppe conservarsua amicizia, e senza disgustarlo starse- continuando a godete il comando delle terre di quei Orati che si erano separate da Jusef, e seguitò ad essere riconosciuto dai suoi per Grand-Emir , quantunque i suoi avversar], e i Pascià della Sorla lo aves- ne neutrale , sero spogliato di quel titolo. Ma egli età contento abbastanza dell' amore che gli portavano quelli che si erano dati sudditi a lui sostenendo il decoro della nazione per quelporzione che lo riguardava . E cosi nell'anno 1771. che è il punto ove resta rissato il termine di quest'Istoria si vedevano fra i Drusi due Grand-Emiri , sotla to i quali atteso questa fatale divisione, spe1' attacco di Jusef per gli OtNazione Drusa perse molto del cialmente per tomannì , la suo antico credito , e splendore FINE. Digitized by Google Digilized by Google »*9 INDICE DEI CAPITOLI. CAPITOLO Paese - abitua dei Drufi. I. - CAPITOLO - - pag. f II. Dei Popoli Drufi J. CAPITOLO Della Rtlighne dei Drtui - . - III. - - CAPITOLO Demi Situajioni dell! affari dei - i(. IV. alia nascila II. CAPITOLO Dalla mart. : V. ddVEtnh Miai, Man W»V fi™ ci Faccardit» Fa tiì in dai Drm . c Pi * p i t n i n VI. Faccardi Emìr da lh„<i, (Jio ci fa ttn Trattari dinari, all'anno ,1, am ;.<:. di 7 coti ter- .-.i/i.: X Digilized by Goc ITOLO tlà vii. Granduca Ferdinan- gaWjBgj alla /ina conciaie nel ló'oS. i J I. > di l'ili ITOLO VITI. CAPITOLO IX. Dell'arrivo in Toscani del Grand-Emìr Faccardino , fino al rirorno di Scria di un " vascello spedito in quelle farti dal Gran- duca Cosimo II. . Siate del detto per aver contesa dello Grand-Emlr. - - CAPITOLO Dal e ritorna di Sorta del • -, X. CtOaHtr Macinghi , da Cosimo II. dei due Ingegneri spediti alla fino partenza Tefcana per Sorta la di Sicilia; Faccardìno e .-•-----.---»- CAPITOLO Dal ritorno In Seria cardine fine renie Sorla dalla fuo ritorna in all' del XI. Grand-Emi' Fac. anno tblS. per fissare .-- in cui fi fi„ una fiedìpon» per la CAPITOLO XII. l6zg. in cui dalle Principesse Tofcana , e dal Granduca Fcrdinan- Dall' anno di Digitized by Google cui fi trovarono yronti -!/:.-'.';, Sii!-. ,m.,, [ Farti di FaccarMno all' anno i6jj. Inficiò gOTggg ir ," w e.-ir.'u T O anno dall' i« cui il XIII. ìSj*. arrivo della dd:„ &.<:,;< rtu.! .ìi..:.; le r.d fiotta . - - t dei loro CAPITOLO , fino alta le - Coste fi"" «Ifc ..-/V-.; lò'l'l- f.:...: , - XV. Turca fu Luglio del Otiomanni degli fino Da Varavano Confìttilo di Seida il 0 [. CAPITOLO Date & ].„i:jp^: Tt&tautT- Corte di diii in Sorla dalla Alleati. - XVI. fu* morte.- CAPITOLO deità XVII. frtie de. l): u; doro la morte di alt saio tyjt. tiet qua i 'e mtervallo di > ta faglia Digilized by Google Digilized by Google