Diapositiva 1 - Istituto Tecnico "Buonarroti"
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Diapositiva 1 - Istituto Tecnico "Buonarroti"
Risonanze “perché l‟inferno è davanti ai nostri occhi e bisogna reagire prima che sia troppo tardi” Curiosità: (nel percorrere il tunnel con la luce alla sua fine) Stupore e meraviglia: (di fronte all‟albero della vita) Alcuni interrogativi: (nel porsi delle domande circa l‟origine, il destino dell‟”io” e il significato della vita che vive l‟uomo come elemento del cosmo, facente parte di un progetto o come un individuo a sé stante) Rabbia a causa dell’impotenza: per tutto ciò che non si può cambiare. L‟accettazione passiva genera disagio, tormento, isolamento, solitudine, disperazione. SULLA PORTA DELL’ALDILÀ: L’ALBERO DELLA VITA Storie della Bibbia (Adamo ed Eva, Caino, Abele), leggende medievali (Artù, Alessandro Magno); la vita nell‟aldilà, Inferno e Paradiso. Nel mosaico del duomo di Otranto anche il combattimento tra il Bene e il Male, le virtù e vizi che segnano la condizione umana e il suo esito ultraterreno (Questo albero potrebbe rappresentare un tentativo di risveglio delle coscienze???). Le vittime Ma dove andate?!?!?! Dove avete lasciato il cuore? Perché lo considerate diverso?: “ Tutte domande a cui può rispondere solo chi se le pone”. Indifferenza I pendolari nel vedere Petru morire intriso nella pozza del suo stesso sangue. “Neanche un cane muore così!” Sensibilità, Quella che, se fosse più presente nell‟umanità, migliorerebbe il mondo. “emaniamo la stessa luce e splendiamo delle stesse vesti: siamo vittime innocenti” Tutti possono essere sotto il mirino dei mafiosi, dei camorristi e dei delinquenti in genere: sono tante le vittime innocenti che sono passate sotto le armi di cotanta delinquenza, una tra queste è Annalisa Durante. Era una ragazza come tutte le altre, che sognava un futuro con un matrimonio, ma soprattutto con tanti figli, aveva i capelli lunghi e biondi e il volto pulito che fu sporcato dal sangue di uno scontro a fuoco tra camorristi a Forcella. Anche se non conosciamo questa piccola ragazzina cade su di noi un velo di tristezza e malinconia, pensando che così giovane, piena di sogni per il futuro, possa essere stata uccisa così senza colpe. “Sono gli aguzzini, sono gli assassini che hanno trafitto i corpi di tanta gente ed hanno fatto piangere di dolore le loro famiglie, oggi saranno condannati in eterno.” “non bisogna morire per cambiare, ma cambiare per vivere” (Don Peppe Diana) Quando Marisa, sua sorella, mi invitò a entrare nella stanza di Pinuccio, passai oltre un altro confine dei miei limiti. . .sentii lo spazio caldo intorno a me, che mi cingeva e avvolgeva, con un manto di purezza che edificava la mia anima. . .Mi sentii in pace, ero sereno. . .‘ ‘ Mi chiedo allora: Dove sei Don Peppe, ti sento a me così vicino da poterti sfiorare,toccare, abbracciare e portarmi un po’ del tuo coraggio con me . . . ‘ ‘ . Alla fine sua madre aggiunse: ‘ ‘ Lui faceva semplicemente il suo dovere. . . ‘ ‘ . Ma non è solo il dovere, è molto di più. . .il suo impegno e la sua onestà tappezzano la mia anima di ‘ ‘ germogli di grano ‘ ‘ . “ Pinuccio” ci ha lasciato un vero e proprio testamento morale e ci fa riflettere profondamente stimolandoci ad allontanarci dall‟egoismo, dalla pigrizia e soprattutto dall‟indifferenza che è ancora più grave dell‟omertà. Dovremo TEMERE non tanto le parole e le azioni odiose dei MALVAGI quanto l’ORRIBILE silenzio degli ONESTI Questa frase contiene una grande realtà: il malvagio cerca sempre di accrescere il suo potere tramite il terrore che scaturisce dalle sue azioni, l‟unico che può contrastarlo è la voce dell‟onesto, se anche‟egli tace, la speranza di sconfiggere il malvagio svanisce. Tacere è come acconsentire, a volte è anche un po‟ morire … E‟ la paura che vince sul coraggio o l‟egoismo che sconfigge l‟altruismo. Dobbiamo temere l’omertà degli onesti, che per spavento non prendono posizione e non reagiscono. L'esempio della propria onestà vale più di mille parole, l'onestà non è fragile perché essere onesti oggi è da persone coraggiose che vanno contro corrente e pagano pesantemente la disonestà degli altri! “So di dover morire, me lo hanno detto, ma non ho paura, io sono un carabiniere” (Salvatore Nuvoletta) Salvatore Nuvoletta è stato un carabiniere assassinato dalla camorra, divenne carabiniere all'età di 17 anni e fu trasferito a Casal Di Principe. Nacque a Marano da una famiglia con sani principi morali che seguiva il senso di giustizia e legalità. Il 2 luglio 1982 mentre si trovava nel suo paese natale con un bambino, un commando di killer gli si avvicinò e dopo averne pronunciato il nome, lo uccise a sangue freddo. Salvatore ebbe solo il tempo di spingere lontano il bambino, salvandogli la vita. UN EROE DEL QUOTIDIANO CORAGGIO DI FARE IL PROPRIO DOVERE! Salvatore era al suo primo incarico Salvatore effettuava sempre controlli accurati senza timore del camorrista che aveva avanti, lavorando sempre onestamente e nel rispetto della legge Venne subito definito dai criminali ''UNO CHE DAVA FASTIDIO'„ Il suo assassinio è uno dei tanti segnali che anche la camorra ha dei punti deboli, e per ''risolvere'' la situazione, arriva ad eliminare il problema. Il suo sacrificio non deve restare impunito! “Non sotto voce, ma con tutta la forza del grido di cui può essere capace una colonna di giornale…”(Giancarlo Siani) E’ Giancarlo Siani , primo giornalista ucciso, morto la sera del 23 settembre 1985 nel quartiere “ Vomero” a Napoli. Venne ucciso perché continuava a gridare e a indignarsi “contro le illegalità imperanti e tutto ciò che seminerete nelle scuole e tra le famiglie!” Un uomo capace di non fermarsi nonostante le minacce ricevute.. ha sfidato circostanze, situazioni a suo sfavore ed è stato più forte di tutto e tutti. Non deve essere ricordato come il primo giornalista ucciso dalla Camorra, ma come un uomo che ha gridato contro la camorra e il suo messaggio VINCERÀ! Ciao, sono Simona, una bambina che si perde tra le nuvole” “Appena si accorsero di noi, si avvicinarono velocemente e l’uomo, pure a passo svelto,cercava in ogni caso di proteggere la bambina che era con lui,perché non inciampasse in quel suolo scosceso,impervio e infernale.” Simonetta Lamberti. Fu uccisa casualmente all‟età di dieci anni da un killer della camorra nel corso di un attentato il cui obiettivo era il padre. DISGUSTO,SCANDALO,INCREDULITÀ,RABBIA Fu quando eravamo quasi arrivati dentro Cava che uno scemo ci sorpassò e poi, non so come gli venne, frenò di colpo. Papà dovette inchiodare con la macchina per non andare a finirgli addosso , e io per poco non sbattevo con la testa nel vetro. Mi presi un bello spavento. Poi uno allungò il braccio e aveva una pistola. Sentii il cuore fermarsi in petto. Il rumore sembrava quello dei petardi,i vetri che si rompevano il sangue di papà che mi schizzò sulla faccia,sul mio vestitino rosa. Mi venne un urlo, poi sentii un colpo fortissimo, una luce bianca mi passò per un attimo davanti agli occhi e poi il buio,i lamenti,le urla,le sirene,le voci. Poi poco a poco il silenzio. LE PAROLE NON DETTE SILVIA RUOTOLO Silvia Ruotolo è un‟altra vittima della criminalità organizzata, fu assassinata l‟11 giugno del 1997 a Napoli all‟età di trentanove anni. Mentre tornava a casa fu coinvolta in una sparatoria e colpita da una pallottola alla tempia, morì all‟istante. “ A te Alessandra in particolare rivolgo il mio grido di speranza affinché tu possa riconciliare il tuo „vuoto affettivo‟ con la profondità del tuo futuro professionale : so che vuoi diventare magistrato. […] so che tu non hai potuto scegliere altro di meglio per il tuo futuro che la lotta per la giustizia. Ma sento che hai perdonato poiché senza il perdono benefico non esiste riconciliazione.” L‟autore del libro con questa lettera ha colto nel segno, perché ha trasmesso a noi lettori le stesse emozioni che probabilmente ci avrebbe trasmesso Silvia Ruotolo se avesse avuto la possibilità di scrivere ai propri figli che l‟hanno vista morire. La sensazione più forte che ci ha animato è la grande forza d‟animo che la donna vuole trasmettere ai propri figli per spronarli a superare il dolore, fare del loro meglio e credere nei propri sogni. Non ritiratevi all’amore ma andategli incontro….a braccia aperte….”(Silvia Ruotolo) ''LA VIA DEL CUORE È LA VIA DEL CORAGGIO. E' VIVERE NELL'INSICUREZZA, È VIVERE NELL'AMORE, NELLA FIDUCIA. E' MUOVERSI NELL'IGNOTO. E' LASCIARE IL PASSATO E PERMETTERE CHE IL FUTURO SIA.'' (Osho) - Rosso come l'amore. - Verde come il senso di liberazione, liberarsi dal passato e vivere con speranza il futuro. IL CUORE DELL’INFERNO Quel luogo dove hai vissuto la tua vita è diventato il luogo dove non potrai avere più speranza, dove avrai paura di stare. “Continuavo a camminare mentre mi sentivo avvolto dentro uno strano profumo di “fine” , di “chiusura”, di “termine”… una condizione che mi assaliva in modo sempre più prepotente e mi stringeva forte la gola, come un nodo difficile da sciogliere ... […] un luogo che non aveva più pareti verdi di speranza, che non accoglieva più sorrisi sinceri, che non sentiva più alcun profumo dell’anima …” NON ESISTONO PIÙ LE EMOZIONI!!! «Ma non fu la finezza del terreno a colpire me e i miei compagni di viaggio, bensì la totale assenza di colore. No, forse era bianco, forse un grigio prima mai veduto. Poi capii. Era il NULLA!» “Una patologia somatico- psicologica – la sclerocardia emozionaleche è contraddistinta da una somma di esperienze traumatiche insostenibili , sia attuali che pregresse, soprattutto legate a rotture, deprivazioni, separazioni affettive significative che possono condurre a una forma di annientamento o di perdita del senso dell’esistenza, per cui tutto diventa possibile: l’amore e la morte assumono lo stesso significato!” I carnefici “…io vado sempre a caccia ma non mi muovo mai di qua” (il BOSS) Durante il viaggio lo scrittore incontra un «capo» racchiuso in un palazzo di ghiaccio, freddo come il cuore di pietra della persona che ci sta dentro. Il sentimento che abbiamo provato durante la lettura del loro dialogo è angosciante, è angosciante vedere come le cose, con il passare del tempo, siano cambiate a causa di persone che pretendono di avere importanza attraverso il potere. Persone che non possono provare emozioni, perché chi prova anche il minimo sentimento dovrebbe sentirsi in colpa. È a causa del loro egoismo che avviene il degrado col passare degli anni. Ad ogni modo, come dice lo scrittore, queste persone rimarranno per l‟eternità a marcire con i loro errori, da soli e senza amore. Nessuno è nato sotto una cattiva stella esistono semmai uomini che non sanno guardare il cielo. Dalai Lama NELL’INNOCENZA DEL MALE: IL KILLER Eduardo considera Don Fefè come un padre : un padre non manda il figlio a riscuotere il pizzo, non lo manda a togliere la vita ad altre persone ma soprattutto un padre non può permettere che il proprio figlio viva in luoghi angusti e squallidi dove è costretto a nascondersi dalle autorità. Le persone col dubbio sono brave persone… Quelle che hanno certezze, le verità infallibili… da quelle bisogna guardarsi… “…per lo meno cuore di tenebra adesso ha dentro di sé un dubbio.” “ Il dubbio è l’inizio della CONOSCENZA” (Cartesio) Chi nella propria vita non si pone mai delle domande, non ha mai dei dubbi, vuol dire che non ha FAME di CONOSCENZA perché non si finisce MAI d‟imparare. “Vedete, la nostra azienda è come il vaso di Pandora…” (Il riciclatore) •Un’ azienda all’avanguardia … aveva saputo mantenere uno standard di produttività elevato … un piccolo miracolo di imprenditoria e investimento … •Le forze vive del lavoro: ventitré personesolo tre cognomi diversi. Se andassimo a guardare le loro carte non mi meraviglierei che queste ventitré persone siano anche gli azionisti. •… siete una grande famiglia … direi quasi … un ‘associazione …. eh sì … non poteva essere diversamente … vede, direttore , ciò che abbiamo visto è il marmo bianco del sepolcro … dentro … sappiamo tutti cosa c’è dentro … un brulicare di vermi appestanti ed infetti …” “Quando l’uomo chiuse il vaso di Pandora, dentro vi restò la speranza” “abbiamo smascherato una viscida anaconda, uno squalo vorace…e siamo ancora qui…vivi…pronti a scrivere la nostra verità…la verità che vuole ascoltare la gente…” .” Dico che è arrivato il momento di un ultimo incontro e stavolta lo facciamo tutti insieme”-“Chi andiamo ad incontrare?”-“Semplicemente uno sconfitto …” “la molla che dava la carica alla mia esistenza di uomo, di politico, di „governante‟, d‟improvviso si è spezzata … è stato sufficiente un infarto … nel nostro mondo quando d‟improvviso il fisico non regge, gli avvoltoi svolazzano in cerchio, in attesa di cogliere il momento opportuno, si sono fiondati sul mio „cadavere politico‟ […], divorando quelli che erano stati i miei risultati, la mia ricchezza, la mia esistenza stessa …” “Del grande uomo di ieri, oggi non rimaneva altro che un vecchio quasi tremante, infreddolito, inebetito, che però non ci faceva alcuna pena …” “La politica dovrebbe essere fatta dai politici tra i quindici e i venticinque anni, solo da loro, dai loro sbagli, dalle loro intuizioni … e dalla loro purezza d‟animo perché non hanno ancora imparato cosa significa … fare un affare!” I COLORI COME I LINEAMENTI, SEGUONO I CAMBIAMENTI DELLE EMOZIONI (PABLO PICASSO) Ogni colore è un’ emozione : il rosso per l’amore, il nero per l’odio e la paura , il giallo per il calore , il verde per la speranza... L‟assenza di ogni colore è l‟assenza di ogni emozione, è l‟anticamera dell‟inferno! “Questo messaggio serve per aiutarci … per permettere di interrogarci e decidere quale COLORE di vita indossare, scegliendo di trasmettere emozioni …. …per migliorare il nostro cammino nella semina della legalità”