Comune di Segrate

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Comune di Segrate
Comune di Segrate – Piano di Governo del Territorio –
Piano dei Servizi – Norme di Attuazione -
INDICE
Art.
1
RIFERIMENTI NORMATIVI
Pag. 02
Art.
2
OPERE DI URBANIZZAZIONE
Pag. 04
Art.
3
DOTAZIONE DI AREE A SERVIZI
Pag. 05
Art.
4
ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI INTERESSE
PUBBLICO GENERALE
Pag. 08
Art.
5
DOTAZIONE DI AREE VERDI
Pag. 09
Art.
5.1
SISTEMA DEL VERDE – RETE ECOLOGICA COMUNALE -
Pag. 09
Art.
6
INFRASTRUTTURE E FUNZIONI DI SERVIZIO
ALLA MOBILITÀ E VIABILITÀ
Pag. 10
Art.
7
AREE DI RIQUALIFICAZIONE ECOLOGICA
Pag. 10
1
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Piano dei Servizi – Norme di Attuazione -
Art. 1) RIFERIMENTI NORMATIVI
1. Il Piano dei Servizi, redatto ai sensi e per gli effetti dell’art.9 della L.R. 1 marzo 2005 n. 12 e
s.m.i., concorre al raggiungimento degli obiettivi indicati dal Documento di Piano sotto il
profilo della dotazione di aree per attrezzature e servizi di interesse pubblico e generale. Lo
stesso individua i servizi pubblici e di interesse pubblico o generale (servizi) necessari per
soddisfare le esigenze della popolazione stabilmente residente, da insediare e gravitante
sul territorio comunale.
2. Si definiscono servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, ai sensi dell’art. 9 comma
10 della L.R 12/2005 quei servizi e quelle attrezzature che in forza di asservimento,
convenzionamento o accreditamento, risultano idonei ad assicurare un miglioramento della
vita individuale o collettiva rispondendo alla domanda di servizi espressa dalle funzioni
insediate nel territorio comunale.
Sono comunque di interesse pubblico i servizi che soddisfano una o più delle seguenti
condizioni:
-
il riconoscimento/accreditamento da parte delle autorità pubbliche competenti
(istruzione, assistenza, sanità);
-
la garanzia della continuità temporale del servizio;
-
la definizione di tariffe e prestazioni concordate con il Comune al fine di garantirne
“l’accessibilità economica”.
3. Nel Piano dei Servizi, il sistema dei servizi esistenti e di progetto è costituito dall’insieme
delle attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale e delle dotazioni a verde. Il
sistema dei servizi è identificato in cartografia attraverso l’individuazione di aree, reti e
servizi puntuali. Al fine di assicurare una adeguata dotazione di servizi per il territorio
comunale, tale sistema dei servizi è integrato da quelli previsti nelle schede degli ambiti da
trasformazione del Documento di Piano e da quelli corrispondenti alle dotazioni minime da
garantire in fase attuativa come disciplinate dal successivo art.3.
4. Le previsioni contenute nel Piano dei Servizi, concernente le aree necessarie per la
realizzazione dei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale hanno carattere
vincolante. L’individuazione delle puntuali destinazioni delle aree a servizi ha carattere
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indicativo e non prescrittivo. In sede di progetto di opera pubblica è inoltre consentita la
realizzazione di interventi per viabilità e strade su aree a servizi e viceversa.
5. Non configurano vincolo espropriativo e non sono soggette a decadenza le previsioni del
Piano dei Servizi che demandino al proprietario dell’area la diretta realizzazione dei servizi,
ovvero ne contemplino la facoltà in alternativa all’intervento della pubblica amministrazione.
La realizzazione diretta da parte del proprietario è subordinata alla deliberazione della
Giunta Comunale e avviene sulla base di convenzione che disciplina le modalità attuative
e gestionali.
6. Sulle aree di proprietà comunale idonee alla realizzazione di servizi, comprese quelle
derivanti dalla cessione in ambito di piano attuativo o permesso di costruire convenzionato,
il Comune può convenzionare l’uso con soggetti terzi, mediante la concessione in diritto di
superficie
7. Il Piano dei Servizi non ha termini di validità ed è sempre modificabile al fine di un costante
aggiornamento in funzione della domanda di servizi da parte della città.
8. L’attuazione delle previsioni del Piano dei Servizi relative alle aree comprese all’interno del
perimetro del Parco Agricolo Sud Milano è subordinata a quanto previsto nel PTC del
Parco regionale Agricolo Sud Milano.
9. Il Piano dei Servizi è costituito dai seguenti elaborati:
N. tav./all.
Descrizione
Scala
01
Analisi dell’attuazione dello standard di PRG alla data di prima
approvazione del PRG D.R. 27079 del 15/12/1987
1:5.000
02
Sistema dei servizi esistenti
1:5.000
03
Azzonamento
1:5.000
04
Servizi strategici
1:5.000
3
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Schede identificative delle aree a servizi:
Sistema dei servizi amministrativi
Sistema dei servizi culturali, religiosi, fieristici e per lo spettacolo
Sistema dei servizi scolastici
Sistema dei servizi sociali e sanitari
Sistema dei servizi tecnologici
A1
A2
Schede identificative delle aree a servizi:
Sistema del verde e dello sport
A3
Schede identificative delle aree a servizi:
Sistema dei parcheggi
B
Relazione
C
Norme di attuazione
Art. 2) OPERE DI URBANIZZAZIONE
1) Urbanizzazione primaria
L’urbanizzazione primaria è costituita dall’insieme di aree, opere e servizi che sono condizione
necessaria per l’utilizzazione edificatoria delle aree.
Ai sensi dell’art. 4 della legge 29.09.1964 n. 847, essi sono:
a) sede viarie
b) spazi di sosta e parcheggio a servizio diretto degli edifici
Nel piano dei servizi:
c) fognatura
d) rete idrica
e) rete energia elettrica e gas
f) pubblica illuminazione
g) rete telefonica
h) altre reti tecnologiche canalizzate
i)
spazi di verde attrezzato a servizio diretto dei singoli edifici
j)
parcheggi pertinenziali e non ai sensi dell’art. 69 della L.R. n. 12/05
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2) Urbanizzazione secondaria
L’urbanizzazione secondaria riguarda l’insieme dei servizi, aree, opere e relative attrezzature
tecnologiche previste dall’art. 44 della legge 22.10.1971 n. 865 e dagli art. 3 e 5 del D.M.
02.04.1968 n. 1444 e precisamente:
a) asili nido
b) scuole materne
c) scuole dell’obbligo
d) mercati di quartiere
e) delegazioni comunali
f) impianti sportivi di quartiere
g) centri sociali e attrezzature culturali e sanitarie
h) aree a verde di quartiere
Costituiscono inoltre opere di urbanizzazione secondaria:
i)
edifici di culto ed attrezzature destinate a servizi religiosi come disciplinate dalla parte II,
Titolo IV, Capo II della L.R. 12/2005
j)
Attrezzature fisse destinate dagli enti di cu all’art. 1.1 della L. 206/2003 all’attività di oratorio
e similari
k) Servizi cimiteriali
Art. 3) DOTAZIONE DI AREE A SERVIZI
1) Le dotazioni di aree a servizi sono dovute:
a) per gli interventi assoggettati a pianificazione attuativa ovvero per quelli attuabili mediante
titolo abilitativo convenzionato.
b) per gli ampliamenti della slp di edifici residenziali mono-familiari le dotazioni sono dovute
per la quantità di slp eccedente l’incremento del 20% della slp esistente
c) per ulteriori interventi qualora comportino l’incremento della Slp
d) per i mutamenti di destinazioni d’uso, di edifici o di parti di esso, da produttivo a
residenziale o terziario o da residenziale a terziario.
e) per gli ampliamenti, attuati con o senza opere edilizie, delle Sv esistenti alla data di
adozione del PGT dei seguenti esercizi commerciali:
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-
MSV: le dotazioni sono dovute per le quantità di Sv eccedente l’incremento del 10% della
Sv esistente
-
GSV: le dotazioni sono dovute per tutta la quantità di Sv in incremento
-
Per ampliamenti, attuati con o senza opere edilizie, delle superfici esistenti alla data di
adozione del PGT di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande aperti al pubblico le
dotazioni sono dovute per la quantità di superficie eccedente l’incremento del 10% della
superficie di esercizio esistente.
2) Le dotazioni minime di aree a servizi sono rispettivamente pari a:
a) Nelle aree di trasformazione residenziale sottoposte a piano attuativo come disciplinate dal
Documento di Piano, è prevista una dotazione di aree e servizi pari al 70% della superficie
territoriale. Dette aree destinate a servizi, pari al 70% della superficie territoriale, dovranno
essere cedute gratuitamente al Comune per uso pubblico.
b) Per le nuove costruzioni nelle zone residenziali, come disciplinate dal piano delle regole,
attuate con piano attuativo o titolo abilitativo convenzionato, è prevista una dotazione di
aree a servizi pari a 44 mq per abitante teorico, qui inteso come corrispondente a 50 mq di
Slp (150 mc.) di nuova edificazione. Tale previsione può essere in parte monetizzata a
condizione che venga comunque garantita la realizzazione di almeno 18 mq per abitante
teorico insediabile.
c) Nelle zone terziarie e commerciali, come disciplinate dal piano delle regole, attuate con
piano attuativo o titolo abilitativo convenzionato è prevista una dotazione di aree a servizi
così articolata:
⋅
Funzioni direzionali, commerciali di vicinato, ricettive in genere 100% della Slp
monetizzabili al massimo nella misura del 50% per le funzioni direzionali e ricettive e del
100% per le funzioni commerciali di vicinato.
⋅
Funzioni commerciali medie e grandi strutture di vendita :
MSV fino a 500 mq di Sv il 100% della Slp di cui il 50% monetizzabile;
MSV oltre a 500 mq di Sv il 150% della Slp di cui il 50% monetizzabile;
GSV il 200% della Slp. Per le grandi strutture di vendita non è ammessa la monetizzazione
di aree e servizi.
d) Nelle zone produttive, come disciplinate dal piano delle regole, attuate con piano attuativo
o titolo abilitativo convenzionato è prevista una dotazione di aree a servizi pari al 20% della
Slp monetizzabile al massimo sino al 50%;
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e) Negli ambiti del tessuto urbano consolidato, ovvero nelle zone “A” – nuclei di impianto
storico, “B” – ambiti prevalentemente residenziali, “C” terziarie commerciali e zone “D”
produttive, disciplinate dal piano delle regole, è prevista una dotazione di aree a servizi
così articolata:
-
per le funzioni residenziali 27 mq/ab;
-
per le funzioni produttive 20 % della Slp;
-
per le funzioni direzionali e ricettive: 100% della Slp;
-
per le funzioni commerciali il 100 % della Sv in ampliamento delle MSv e il 200% della
Sv in ampliamento delle GSv.
3) Il reperimento delle aree a servizi avviene attraverso la relativa cessione gratuita al Comune o,
ovunque
ritenuto
opportuno
dal
Comune,
attraverso
il
relativo
asservimento
o
regolamentazione d’uso o accreditamento dell’organismo competente i cui atti sono soggetti a
trascrizione dei RR.II.
4) Per il reperimento delle aree costituenti le dotazioni minime, qualora sia dimostrato e verificato
che lo stesso non risulti possibile o non sia ritenuto opportuno dal Comune in relazione alla
estensione, conformazione e localizzazione è consentita la corresponsione al Comune (c.d.
monetizzazione) di una somma commisurata all’utilità economica conseguita per effetto della
mancata cessione e comunque non inferiore al costo dell’acquisizione di altre aree simili per
localizzazioni e caratteristiche
5) In alternativa alla monetizzazione, è consentita la cessione o asservimento regolamento d’uso
di edifici o parti di edifici destinati a servizi realizzati all’interno delle superfici fondiarie dei nuovi
insediamenti. La realizzazione di tali servizi non è computata al fine del calcolo della Slp di
progetto degli interventi.
6) Le aree destinate a servizi possono essere localizzate anche all’esterno del perimetro di
intervento qualora ne sia dimostrata la coerenza rispetto all’ambito di territoriale di intervento. Il
presente piano dei servizi in via preferenziale individua le aree ricomprese negli ambiti di
riqualificazione ecologica.
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Art. 4) ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI INTERESSE PUBBLICO E GENERALE
1) Gli elaborati del Piano dei Servizi individuano le seguenti categorie di attrezzature pubbliche e
di interesse pubblico o generale :
⋅
Le attrezzature di interesse collettivo che comprendono le attrezzature esistenti ed aree
previste per la realizzazione di nuove attrezzature destinate all’istruzione (primo e secondo
ciclo, superiore e universitario, scuole dell’infanzia e asili nido) culturali, civici e amministrativi
sanitari e sociali sportivi, servizi privati, nonché aree interessate dalla presenza di edilizia
residenziale sociale quali servizi di interesse pubblico o generale ai sensi della normativa
vigente.
⋅
Le attrezzature religiose, che comprendono le aree per il culto, la residenza dei ministri del
culto, del personale di servizio, nonché aree destinate, nell’esercizio del ministero pastorale, ad
attività educative, culturali, sociali, ricreative, di oratorio e similari che non abbiano fini di lucro.
⋅
La attrezzature di mobilità , che comprendono le aree per parcheggi pubblici e di interesse
pubblico, per fermate/stazioni delle reti su ferro e su gomma, nonché spazi aperti pedonali non
qualificabili come dotazione a verde
⋅
Gli impianti tecnologici che comprendono le aree interessati dalla presenza di impianti
tecnologici quali centrali di cogenerazione, centrali di trasformazione elettrica, impianti di
trattamenti rifiuti ecc..
⋅
Le aree verdi di riqualificazione ecologica.
2) Nelle aree per attrezzature pubbliche o di interesse pubblico o generale sono escluse le
destinazioni d’uso agricole, residenziale, produttivo e terziario, fatte salve limitate destinazioni
terziario commerciali relativi a esercizi di vicinato ed esercizi di somministrazione alimenti e
bevande qualora le stesse siano complementari e accessorie alla destinazione d’uso principale
esistente o prevista.
3) La realizzazione dei servizi individuati nelle schede degli ambiti di trasformazione del
documento di piano avviene con le modalità definite nella convenzione del relativo piano
attuativo approvato dal Comune.
4) Per gli interventi da attuare da parte del Comune, di eventuali concessionari aventi titolo, di altri
enti pubblici competenti o da un soggetto privato regolato da apposito convenzionamento, la
consistenza e le caratteristiche dimensionali, morfologiche e dimensionali delle attrezzature
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pubbliche o di interesse pubblico o generale sono quelle risultanti dal relativo progetto
preliminare approvato dall’Amministrazione Comunale.
5) Per gli interventi edilizi da attuare nei seguenti ambiti valgono i suddetti parametri:
-
-
Servizi privati
-
R.C. = 60%
-
H = m 20
Strutture religiose
-
-
R.C. = 60%
Parco Espositivo (ES)
-
R.C. = 10%
Per i suddetti interventi potranno essere valutati parametri maggiori qualora il soggetto attuatore
garantisca, in forma convenzionale, la permanenza nel tempo delle caratteristiche e dei requisiti
che assicurano l’interesse pubblico o generale degli interventi stessi.
6) Per le attrezzature pubbliche o di interesse pubblico o generale, ad eccezione di quelle di
mobilità e per gli interventi di ERS, per i quali dovranno essere reperite le dotazioni minime
dovute per la realizzazione di funzioni residenziali ai sensi delle presenti norme, le aree a
parcheggio dovranno essere dimensionate in rapporto al numero di utenti.
7) Gli interventi di edilizia residenziale pubblica, promossi ed attuati da soggetti pubblici ovvero
privati, previa stipulazione di convenzione con il Comune, sono individuati come servizi di
interesse pubblico. I medesimi interventi possono essere localizzati sulle aree che il piano
individua come aree a sevizi pubblici e di interesse pubblico e nelle aree per servizi previsti nei
piani attuativi.
Art. 5) DOTAZIONE DI AREE VERDI
1) Le dotazioni a verde individuate nel piano dei servizi comprendono le aree esistenti e previste
quali spazi a verde, giardini, parchi, attrezzature per il gioco e ricreative, impianti per lo sport.
2) Ad eccezione dei territori inclusi nel Parco Agricolo Sud Milano in cui l’attività agricola fa parte
integrante del sistema di tutela e pertanto ne dovrà essere mantenuta la presenza, nelle aree
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delle dotazioni a verde sono escluse le destinazioni d’uso agricola, residenziale, produttiva e
terziaria fatte salve limitate destinazioni terziario-commerciale relative ad esercizi di
somministrazione alimenti e bevande aperti al pubblico. È consentita inoltre la residenza di
custodia.
3) Per gli interventi da attuare da parte del Comune, di eventuali concessionari aventi titolo, di altri
enti pubblici competenti o da un soggetto privato regolato da apposito convenzionamento, la
consistenza e le caratteristiche dimensionali, morfologiche delle dotazioni a verde sono quelle
risultanti dal rispettivo progetto preliminare approvato.
Art. 5.1) SISTEMA DEL VERDE – RETE ECOLOGICA COMUNALE –
1) Il piano dei servizi individua un sistema continuo del “verde” che connette diverse aree di
valenza ambientale con l’obiettivo di ridurre il processo di frammentazione degli ambiti
naturali indicando una “rete ecologica comunale” . L’obiettivo è la definizione di un sistema
delle aree verdi perseguendo la messa in rete degli elementi naturali del territorio con
direttrici di collegamento ecologico costituiti da percorsi pedonali e ciclabili, varchi di
permeabilità ecologica, integrando l’azione di tutela della biodiversità a quella di
valorizzazione degli aspetti culturali e fruitivi.
2) La realizzazione e la gestione di tali aree può avvenire attraverso il contributo dei privati a
seguiti delle attuazioni degli ambiti di trasformazione previsti dal Documento di Piano.
3) Gli elementi lineari verdi dovranno garantire lungo tutto l’estensione del percorso, una
larghezza di almeno 20 metri all’interno del tessuto consolidato e gli eventuali elementi
verdi di attraversamento delle barriere (strade e ferrovie) dovranno garantire una larghezza
minima di 15 metri. Negli ambiti di trasformazione in sede di Pianificazione Attuativa
saranno definite le caratteristiche del corridoio al fine di ottimizzarne la sua funzione
ecosistemica.
Art. 6) INFRASTRUTTURE E FUNZIONI DI SERVIZIO ALLA MOBILITA’ E VIABILITA’
1) Il Piano dei Servizi individua i tracciati delle infrastrutture esistenti e di quelle previste di
viabilità e mobilità: strade, sistema di trasporto pubblico, piste ciclabili.
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2) Il Comune predispone il Piano Urbano della Mobilità (P.U.M.) ed il relativo piano urbano del
traffico (P.U.T.) a cui fare riferimento per specifiche e puntuali attuazioni della rete viabilistica,
della mobilità compresa quella inerente il sistema ciclopedonale e dei parcheggi.
3) Le funzioni di servizio alla viabilità, quali impianti di distribuzione di carburante, autolavaggi ed
altri servizi accessori all’utente come definite ai sensi delle vigenti normative, sono consentite
nelle aree espressamente individuate dal Piano delle Regole nonché lungo le strade esistenti e
di progetto qualora esterne ai nuclei di antica formazione, ed alle aree vincolate ai sensi del
D.Lgs. n. 42/2004. I nuovi impianti di distribuzione di carburante o il rinnovo di impianti esistenti
sono consentiti previa autorizzazione Regionale e sottoscrizione di apposita convenzione per :
tempi di concessione; mitigazioni dell’insediamento ai fini paesistico ambientali e di
prevenzione rischi; modalità di bonifica e recupero a seguito di dismissione.
Art. 7) AREE DI RIQUALIFICAZIONE ECOLOGICA
1) Sono aree a servizi che svolgono uno specifico ruolo ecologico funzionale alla qualità degli
insediamenti e alla vita degli abitanti, nonché consentono la creazione di una continuità delle
aree a verdi di rilevanza sovra comunale.
2) Fatta salva la prioritaria funzione ambientale, che sarà perseguita attraverso i rimboschimenti,
il riequipaggiamento di rogge e sentieri, il miglioramento della biodiversità vegetale, in queste
aree sarà possibile lo svolgimento di alcune specifiche attività agricole e florovivaistiche ai fini
didattici.
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