L`Arno com`era, le nostre poesie
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L`Arno com`era, le nostre poesie
Laboratorio di poesia Aprile 2012 Classi terze di Padule Aria e Acqua L’Arno com’era Il laboratorio Scuola Primaria “Anna Maria 1 Enriquez Agnoletti” IC Bagno a Ripoli Capoluogo – Bagno a Ripoli – Firenze http://www.icbagnoaripolicapoluogo.it/ Il laboratorio di poesia che ha visto impegnate le due classi terze di Padule, Aria e Acqua, ha avuto come tema “il fiume Arno”, il fiume che scorre nelle vicinanze della nostra scuola, il nostro fiume. Il lavoro ha preso spunto dall’esplorazione dell’ambiente a livello di osservazione e descrizione scientifica, vegetazione, animali ed equilibri ecologici, per poi esp0lorare alcuni aspetti storici del fiume, antiche storie e antichi mestieri come eventi significativi. I ragazzi poi hanno fatto ricerca di immagini “interessanti” su internet e libri che parlassero del fiume ed hanno elaborato un progetto collettivo di pittura ambientato nel passato: “L’Arno com’era”. In piccolo gruppo abbiamo quindi letto alcune poesie a tema e ci siamo concentrati sulla suggestione delle parole della poesia di Montale “L’Arno a Rovezzano”. Con i ragazzi abbiamo discusso degli ingredienti di questa poesia, parole, suoni, emozioni, metafore, similitudini, ritmo, musicalità… E abbiamo disposto le parole più evocative della poesia come tessere di un puzzle da scomporre, ricomporre e modificare per elaborare una propria poesia in un gioco di scrittura e riscrittura che via via affinasse il verso e chiarisse il senso. Il risultato di questo nostro lavoro è raccolto in questo fascicolo. 2 Vortice paludoso e specchio L’acqua dell’Arno risplende di specchio e se ne sta tutto il tempo sola sotto milioni di ponti. L’Arno è circondato dalla borraccina sterpaglie e giunchi che non fanno sentire le acque nullità crudeli ma solo meraviglia. Un giorno un vortice fece cessare l’allegria (Cosimo Orsetti) e paludoso rapinò la felicità del fiume. Specchio infinito Esitante andai e la borraccina trovai ma non andai perché rapito dal riflesso del sempre splendente sole. Poi ritorno alla realtà. E penso che quello specchio infinito è impersonale è solo un puntino indefinito dell’Universo. (Gherardo Nociforo) 3 Rapina A Rovezzano ho fatto rapina della borraccina che si svelava esitante in uno specchio paludoso. (Riccardo Romano) Un eroe Molto molto tempo fa ho visto che passava davanti all’Arno, un’onda di malvagità mi veniva incontro, lui è uscito dai binari e mi ha protetto. Come un vero eroe. Ora non so se è una rovina con un albero di Giuda accanto o se è ancora sulla strada della sua vita, ma se è vivo ha le sue ragioni per essere orgoglioso di sé. (Filippo Rovida) 4 Ninna nanna Ora l’albero di Giuda stava cantando per l’Arno per addormentarlo mentre guardava tranquillamente le rovine e i lampi del tempo. (Jacopo Pratesi) Le immagini di un tempo Nulla sono le immagini di un tempo. e una casa sull’Arno oramai è una rovina, insetti al suo interno cantano lo sconforto. Ora il tempo è passato. Il mio albero di Giuda addormentato dà conforto sospeso tra i giunchi. (Althea Fallaci) L’acqua era bella L’acqua era bella, rifletteva la mia immagine ed è uno specchio crudele sopra di me, i giunchetti, un vortice ruotante sopra di me. (Irene Bianchi) 5 A cantare Un tempo scorso ero a cantare, ero al telefono e ancora a cantare. Nel passato ero a casa e un lampo colpì l’albero di Giuda. L’anno scorso vivevo in una casa inabitabile. Tu eri addormentata e siamo andati sull’Arno. L’erba era soffice e un insetto cantava. (Benedetta Piombini) Un treno L’albero di Giuda cresce nella rovina dell’Arno sotto il ponte, confortevole dove passa un treno, che mi fa addormentare, che protegge dalla sconforto. (Marco Masi) Alluvione Col tempo, crudele e paludoso, un vortice di acqua rapinò l’Arno, immagini di ponti riflessi, sterpaglie sotterrate d’acqua. (Evi Benaim) 6 Specchi di luce Nell’acqua ci sono mulinelli e vortici e uno specchio paludoso e ponti con l’Arno che risplende come non so cosa, immagini di specchi di luce. (Nicolò Veloci) L’Arno pensa se stesso L’Arno pensa se stesso, l’acqua col sole fa brillare, un vortice addosso a me, fino a diventare una crudele nullità. (Niccolò Innocenti) Arno Gentile l’Arno pensa se stesso una nullità, ma l’acqua che con il tempo se ne va, e fiumi che sembrano specchi, e ruscelli che svelano segreti, lo fanno persona gentile. Dal prato fiorito esce un vortice che risucchia l’acqua e la porta al di là dove le persone povere, senza cibo né da bere, col tempo sanno essere altruisti e gentili. (Kevin Balaque) 7 Il tempo fa andare le cose meglio Per me il tempo è bene ed è bello. Molto bello. Alcuni pensano che il tempo è denaro e per questo perdono tempo. Per me il tempo è speciale è unico e si riesce a manipolare contemporaneamente, perché quando da noi è giorno dall’altra parte del mondo è notte. Il tempo fa andare le cose meglio. (Gherardo Vecchietti Poltri) Albero di giuda addormentato Ora il tempo passato è solo un albero di giuda addormentato. Vedo arrivare ancora una volta il treno veloce un lampo. Forse me ne vado a casa piena di insetti come una rovina. (Luca Leon Ducci) Gli insetti cantano ancora Ora il tempo è passato forse l'albero di giuda s'è addormentato. Alla luce dei lampi gli insetti cantano ancora. (Alessia Bon) 8 Amo l'Arno O Arno a Rovezzano, tu bello sempre sarai fai uscire le lacrime dagli occhi a vedere quel ponte. Amore, ahi! Se non ti avessero inquinato, con quel tuo fondale, e il ponte. L'amore con te sempre si avrà. Ah, quasi dimenticavo! Con le rovine cattivo sei, amore della mia bimba o bimbo, felicità. Sembra che il tempo non passi quando con te siamo. (Niccolò Cirri) Tempo è passato Tempo è passato come nulla il treno passa veloce in curva poco confort. Un fulmine vicino all'Arno ora e non più come ai vecchi tempi. Adesso tutto è più confortevole, più moderno. Ma quel treno passava veloce in curva. (Gabriele Galli) 9 Non è vero Dicevi che un telefono proteggeva. Dicevi che un treno fosse come l'albero di Giuda. Dicevi che i lampi non erano pericolosi. Dicevi che l'Arno era brutto. Ma non è nulla vero. (Amir El Haoudani) Casa mia Tanto tempo è passato da quando vivevo in quella casa, piena di strani insetti che ti facevano compagnia. Vivevo a Rovezzano, suonavo a mio figlio il cachinno, sentivo le limpide acque dell'Arno. Mi sembra di tornare con un lampo nel passato. Mi sento portar via dall'acqua e mi sembra uno specchio. Rimpiango quei tempi, dove era casa mia, immersa nello sconforto. Ora quando passo sulla strada, guardo attento le acque paludose, sporche, piene di sterpaglie. (Tommaso Chiarusi) 10 Arno bellissimo Ero addormentata a casa forse tu non dicevi nulla, forse tra noi era sconforto. Ancora tu stavi a parlare al telefono e mi raccontavi di un Arno bellissimo. (Sara Massai) Arno paludoso Acqua che rispecchia l'immagine di noi, Arno paludoso, nullità, vortici, ponti, insetti. Inesorabili. (Pietro Ducci) Tempo La mia casa è una curva di tristezza dentro si sente ancora il lampo ed è la mia voce. Ora che tempo è passato e tutte le mie cose sono andate in rovina, ricordo che passavo da te col treno. Ho visto il tuo albero di giuda piangere dallo sconforto. 11 (Filippo Benigni) Le parole di mamma Passavo sull'Arno per tornare a casa e l'Arno era addormentato. Mamma diceva che la casa era piena d'insetti e non è cambiata. Addormentando mia cugina, gli suono ancora il mio campanellino, pensando alle parole di mamma, insetti o no. I miei pensieri nulla li può fermare. Grazie, mi dai forza, e senza nessuno andrebbe avanti. (Sofia Pratesi) Poesie per l'Arno La mia casa è una curva piena di felicità. Parlavo dell'albero di Giuda e i lampi erano la mia voce. Al telefono cantavo poesie sull'Arno per mia sorella. (Guido Cosi) 12 Cantavi Del tempo passato nulla è cambiato, mentre dal treno mi chiami al telefono e dici che l'Arno è pieno. L'albero di giuda guarda lontano e si addormenta. A casa cantavi una canzone e mangiavi golosa. Un lampo passa veloce e cade, nell'Arno. (Francesca Lunghi) A migliorare Prime l'Arno era abitabile e pulito. Era immagine bellissima, adesso sporca e crudele. E io lì a pensare come fare, so che ce la posso fare a migliorare. (Mariasole Brandini) Amico mio Una casa inabitabile sorge sull'Arno, cantavo una canzone dalla finestra. Altrove. Sono ancora sul treno, amico mio, spero di rivederti presto, per passare tempo suono il sonaglio e ti dico ciao. (Giulio Bellatti) 13 ...e io lì Un giorno alla Nave a Rovezzano ci fu una cosa crudele, costruirono il ponte. Immaginabile. Alcune volte l'Arno sembrava uno specchio, il fondale paludoso. Io avevo paura dei vortici. Adesso non c'è più l'acqua di specchio, ma fondale sporco e crudele, … e io lì pronto a togliere la sporcizia. (Lorenzo Mangani) Un giorno Un giorno nell'acqua cantava uno strano vortice, un bambino si avvicina, una strana voce si avvicina, sembra proprio la stessa voce. Il bambino esita per la sua nullità, c'è un ponte per vedere meglio. Devo riflettere per capire cosa mi è successo. (Tommaso Masi) 14 Un mare senza vortici L'acqua dell'Arno è cristallina e si rispecchia come in un mare senza vortici. Quando si guarda sembra che il tempo non passi! La borraccina fa scivolare i tuoi piedi, una cosa da nulla, ma sempre sei persona. (Sofia Tozzi) Ninna nanna per una bambina Il treno canta passando sull'Arno, canta una ninna nanna per far addormentare una bambina. Una casa come un lampo appare, protetta dall'albero di giuda. (Cosimo Bianchi) Immagine di noi Arno a Rovezzano. Osservati dai fiumi che specchiano l'immagine che riflette nell'acqua e nel tempo. Paludose noi folte nullità. (Tommaso Bianchi) 15 Il riflesso della specchio Il riflesso della specchio dell'Arno fa pensare riflettere sulle cose ti svela segreti fa sognare. (Matteo Di Marco) Specchio Fiume, mai così pulito, era prima, che l'acqua poteva rispecchiare pure la stessa immagine di noi. Come uno specchio. Ora vortici e paludi ci rapinano. (Alessia Bertini) Acqua d'Arno L'acqua dei fiumi scorre inesorabilmente, il tempo scorre, l'Arno scorre velocissimo da Rovezzano, crea vortici, sembra uno specchio il fondale paludoso. (Gabriele Messina) 16 Il ponte a Rovezzano L'acqua scorre insieme al tempo, nuovi ponti. A Rovezzano l'acqua è ormai sporca, dentro un po' di tutto. E io che cerco di non inquinarlo. (Lapo Burli) So che mi buttai Un fruscio leggero, mi affaccio alla finestra, vedo folte foreste, esco in giardino ad esplorare. L'Arno passa indisturbato, niente lattine né bottiglie, acqua limpida e cristallina. So che mi buttai in quel fiume meraviglioso. (Gregorio Menischetti) 17 Il treno del passato Ho visto un treno che era un lampo e mi è venuta voglia di entrarci dentro. Io quel treno lo chiamavo il treno del passato. Dentro silenzio, una tomba da quanto silenzio. Dentro sassolini, foglie, un vecchio sonaglio che faceva un suono dolcissimo. Cantavo e ballavo, dentro. Quella sarà casa mia. (Tancredi Nociforo) 18