i origine calcarea, Capri l`isola mediterranea che ha visto nel tempo

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i origine calcarea, Capri l`isola mediterranea che ha visto nel tempo
CAPRI
Il Comune di Capri dà il nome all’isola che comprende i comuni di Capri e di Anacapri.
L’isola azzurra è il naturale prolungamento della penisola sorrentina, le rocce chiare dei
Faraglioni sembrano essersi staccate dalla Baia di Ieranto e aver preso il largo, la comune
natura carsica ne è testimonianza.
Capri ha ispirato scrittori, poeti e registi che l’hanno scelta come location dei loro film.
Una combinazione di natura, cultura e mondanità, intorno ad un mare che va dal blu al
turchese dell’animata piazzetta e dei locali circostanti che fanno di Capri una meta
irrinunciabile.
Caratteristici di Capri sono i celebri Faraglioni, tre piccoli isolotti rocciosi a poca distanza
dalla riva che creano un effetto scenografico e paesaggistico; ad essi sono stati attribuiti
anche dei nomi per distinguerli: Stella per quello attaccato alla terraferma, Faraglione di
Mezzo per quello frapposto agli altri due e Faraglione di Fuori (o Scopolo) per quello più
lontano dall'isola[1].
Controversa è la questione etimologica. Le due ipotesi più accreditate sono quella latina
di “Capreae” (capre), per la fauna predominante costituita da capre selvatiche, e quella
greca di “Kapros” (cinghiale), del quale sono rinvenuti numerosi avanzi fossili. L’isola fu
anche chiamata insula Telonis dal nome di Telone che, secondo Virgilio, era re dell’isola
prima che Enea venisse in Italia.
Capri offre tra gli itinerari più affascinanti, quello che conduce alla scoperta delle antiche
ville, in origine dodici, volute da Augusto e Tiberio, ognuna delle quali, secondo la
tradizione, fu dedicata ad una divinità dell’Olimpo. È proprio agli imperatori romani,
infatti, che è legata la fama dei due comuni dell’isola, Capri e di Anacapri. Facilmente
raggiungibile dal Porto di Marina Grande, è il Palazzo a Mare, villa costruita per volere
dell’imperatore Augusto. In origine si estendeva sulla vasta superficie che va dalla punta
Bevaro alla spiaggia nota come Bagni di Tiberio, disponendosi con vari nuclei tra mare
e promontorio. Si trattava, probabilmente, del tipo di villa romana aperta formata da
piccoli ambienti sparsi e arricchita da un grande parco. Del palazzo oggi si possono
ammirare solo le rovine: un muraglione di scarpata a cui si addossa un’abitazione, una
esedra-ninfeo e un piccolo bacino portuale di età augustea con aggiunte di età tiberiana.
Musei e monumenti
Certosa Di San Giacomo
La più importante realizzazione dell’architettura caprese, in particolare per la parte
medioevale e’ la Certosa di San Giacomo (1371), dalle caratteristiche copertura a volte
estradossate. L’opera si deve a Giacomo Arcucci, Segretario di Giovanna I Regina di
Napoli. La parte più antica è costituita dalla chiesa e dal chiostro trecenteschi;
l’arricciolata cuspide della torre, invece, rivela l’origine seicentesca. Attualmente la
Certosa ospita la collezione di dipinti del pittore Karl Wilhelm Diefenbach (1851-1915),
pittore simbolista di origine tedesca e una Sezione di esposizioni cicliche d’arte antica e
d’arte contemporanea, Saloni per congressi e per incontri culturali.
Villa Jovis
Si tratta della principale residenza dell’imperatore Tiberio, risalente al I sec. d.C., che
ancora oggi consente di osservare gli affascinanti e incantevoli paesaggi che tanto
dovettero colpire l’imperatore al punto da sceglierlo come luogo per la sua residenza. È
da Villa Jovis che si osserva il cosiddetto Salto di Tiberio, un belvedere al margine di un
precipizio roccioso dal quale, secondo la leggenda, i nemici dell’imperatore venivano
uccisi proprio con una spinta nel vuoto in seguito a sevizie e torture. Attualmente
restano solo le nude strutture murarie a causa delle asportazioni avute soprattutto nel
XVIII secolo ma alcuni resti sono ancora visibili
Palazzo Cerio e Centro Caprense Ignazio Cerio
Lo slargo antistante la ex Cattedrale di S. Stefano prese il nome, nel medioevo, di "Case
Grandi", per il complesso residenziale dei conti Arcucci. Esso comprende: il Palazzo
Cerio, che, ampliato nel 1689, ospita il museo dei resti paleontologici e naturalistici
raccolti a Capri da Ignazio Cerio; il Palazzo Farace, del 1372, dove è la Biblioteca del
Centro Caprese Ignazio Cerio; il Palazzo Vanalesti, Seminario vescovile nel 1787 ed oggi
sede dell'Azienda di Soggiorno e Turismo.
Il Centro Caprense Ignazio Cerio ha per scopo la promozione, anche in collaborazione
con altri Enti, delle attività che illustrino l'importanza storica, naturalistica ed artistica di
Capri.
Villa Lysis
Villa Lysis, nota anche come Villa Fersen sorge isolata, poco distante dalle rovine di Villa
Jovis, circondata dai rampicanti e dai cipressi di un esteso giardino. La dimora, voluta dal
conte francese Jacques d'Adelsward Fersen ed edificata nel 1905, ancora oggi mantiene
inalterata quell'impronta romantica tale da farne un vero e proprio eremo incantato.
Via Krupp - Giardini di Augusto
Fu ideata dall'industriale dell'acciaio tedesco A. F. Krupp, che a tale scopo acquistò il
"Fondo Certosa", dove in parte sorgono i Giardini di Augusto.
La strada, che da qui ha inizio, fu costruita nel 1902 su progetto dell'ing. E. Mayer e con i
suoi
caratteristci
zig-zag
conduce
a
Marina
Piccola.
Secondo l'architetto R. Pane essa dimostra "che anche una strada può essere un'opera
d'arte, non per modo di dire, ma proprio nel significato estetico della parola".
I Giardini di Augusto, a pochi passi dalla Piazzetta, sorgono inprossimità di Via Krupp,
ideata dall'industriale dell'acciaio tedesco A.F. Krupp, che a tale scopo acquistò il "Fondo
Certosa", dove in parte sorgono i giardini.
Come arrivarci: Da Piazza Umberto I, a piedi, per via V. Emanuele, via F. Serena e via
Matteotti (15 min.).
Tragara
Questa strada, suggestiva e panoramica, conduce all'omonimo Belvedere ed ai sottostanti
Faraglioni.
Il ricordo della colonizzazione greca sopravvive nel suo toponimo che significa "recinto
o chiuso delle capre". Dall'attuale villa La Certosella aveva inizio l'imponente complesso
residenziale romano del quale resta solo il pavimento in marmo ricomposto nella
Cappella del Rosario della ex Cattedrale di S. Stefano.
Come arrivarci Da Piazza Umberto I, a piedi, per via V. Emanuele e via Camerelle (20
min.).
Cimitero Acattolico
Il Cimitero Acattolico di Capri, creato nel 1878 con il sostegno di Cerio, offre
testimonianze preziose per la ricostruzione della storia degli ultimi cent'anni dell'isola di
Capri, all'epoca pregiata stazione termale per gli stranieri.
Uffici informazioni turistiche: Piazza Umberto I - Tel. +39 081 8370686 Marina Grande:
Banchina del Porto - Tel. +39 081 8370634 Anacapri: Via G. Orlandi, 59 - Tel. +39 081
837152
Maggiori informazioni sul sito del comune: www.cittadicapri.it
Alcune notizie sono tratte dal sito istituzionale del Comune e dai siti:
http://www.capritourism.com; [email protected]
•
Tel. +39 081 8375308

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