Egregio Dottor Gianni Riotta Direttore Il Sole 24 ore Via

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Egregio Dottor Gianni Riotta Direttore Il Sole 24 ore Via
Direzione Centrale Relazioni con i
Media
e Redazione di Gruppo
il Direttore Centrale
Egregio Dottor Gianni Riotta
Direttore Il Sole 24 ore
Via Monte Rosa, 91
20149 Milano
Roma, 24 febbraio 2011
Gentile Direttore,
sorprendono, soprattutto perché provengono da un giornale come Il Sole24 Ore,
alcune affermazioni contenute nell’articolo “Pochi passeggeri - Arenaways taglia”
di domenica 20 febbraio. È infondato, oltre che ridicolo, sostenere che “Trenitalia
fa di tutto per penalizzare la concorrenza privata”. E come farebbe? L’articolo non
lo spiega, limitandosi a parlare di posizionamento dei treni “sui binari meno
visibili” e “tabelloni cartacei che ignorano gli orari della compagnia privata”.
Premesso che la gestione dei binari e la stampa dei tabelloni contenenti gli orari
non competono a Trenitalia, bensì al gestore dell’Infrastruttura (RFI), è comunque
assolutamente falso che dai cartelloni cartacei esposti nelle stazioni di Milano e
Torino siano esclusi i treni di Arenaways. Chiunque, recandosi nelle due stazioni,
può verificare l’esatto contrario. In aggiunta, gli annunci audio e i cartelloni
elettronici forniscono sempre tutte le tempestive indicazioni sui binari di partenza.
Quali sarebbero quindi le azioni scorrette imputabili a Trenitalia? L’autore
sostiene che “sarebbe eccessivo pretendere un aiuto da parte di Trenitalia” nella
comunicazione dei servizi di Arenaways, ipotesi semplicemente assurda. Tanto
quanto chiedere ad Alitalia di vendere, promuovere e comunicare i voli Lufthansa.
O a Tim i servizi di Wind o Vodafone. Il mercato ferroviario del nostro Paese è
uno dei più aperti in Europa. Trenitalia vi opera con correttezza e si confronta con
i competitor sul terreno della qualità, dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi. I
clienti possono scegliere, così come fanno già da alcuni anni nel segmento merci,
tra l’offerta degli operatori privati e quella di Trenitalia. Se l’offerta privata non
trova adeguata domanda sul mercato non si può gratuitamente addebitarne le
ragioni alla compagnia incumbent . Tali affermazioni costituiscono
un’insinuazione grave, di fronte alla quale Trenitalia si riserva di far adeguatamente
valere le proprie ragioni.
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Federico Fabretti
Direttore Centrale Relazioni con i Media