una tipica storia italiana.

Transcript

Energia
Nucleare
in Italia
una tipica storia italiana....
CORSO DI FISICA NUCLEARE - PAOLO FINELLI
DIP. FISICA ED ASTRONOMIA - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
1
2
Gli inizi (1946 - 1963)
Contesto storico
ATOMS FOR PEACE
Non è sufficiente togliere l'arma atomica dalle mani dei militari, va messa nelle mani di coloro che
sanno adattarla alle arti della pace (Eisenhower)
a cui seguì la Prima Conferenza Internazionale sugli usi pacifici dell’Energia Nucleare del 1955.
...liberare energia della fusione termonucleare in un modo controllato... Quando ciò
accadrà, i problemi energetici del mondo saranno risolti per sempre (Bhabha)
3
4
Contesto storico
CRISI DI SUEZ
La Crisi di Suez è il conflitto che vide l'Egitto
opporsi all'occupazione militare del Canale di
Suez da parte diFrancia, Regno Unito ed Israele.
La crisi si concluse quando l'URSS minacciò di
intervenire al fianco dell'Egitto e gli Stati Uniti,
temendo l'allargamento del conflitto, costrinsero
inglesi, francesi ed israeliani al ritiro.
Il 26 luglio 1956, l'Egitto, guidato da Nāser,
annunciò la nazionalizzazione del Canale di
Suez, una vitale rotta commerciale verso oriente,
in cui le banche e le imprese britanniche
detenevano una quota del 44%.
Il 29 ottobre, Israele invase la Striscia di Gaza e
la penisola del Sinai.
Le forze d'invasione si ritirarono nel marzo 1957
5
Contesto storico
CRISI DI CUBA (1962)
6
Gli inizi (1946 - 1963)
1946: creazione del CISE (Centro Informazioni
Studi Esperienze, finanziato da Edison e FIAT)
1952: creazione del CNRN (Comitato Nazionale per le
Ricerche Nucleari, all'interno del Consiglio Nazionale delle
Ricerche (CNR))
1960: il CNRN diventa CNEN (Comitato Nazionale per
l’Energia Nucleare)
1962: fu istituito un nuovo ente, l’ENEL, monopolista
pubblico per il settore elettrico
....senza dimenticare l’INFN (1951) e la partecipazione in
EURATOM (1959)
7
Gli inizi (1946 - 1963)
8
Gli inizi (1946 - 1963)
Tra il 1956 e il 1958 vennero ordinati tre reattori di grande
taglia, forniti chiavi in mano da tre differenti fornitori
(Westinghouse, General Electric e NPCC)
Tali scelte non erano frutto di una programmazione coerente
e articolata, ma il frutto di lotte politiche, competizione tra
imprese pubbliche e private per essere il produttore elettrico
nazionale.
9
Gli inizi (1946 - 1963)
LATINA
Enrico Mattei in visita alla C entrale di L atina
MAGNOX da 200 MWe, completato
il 12 maggio 1963 (uranio naturale,
moderato a grafite e raffreddato con
anidride carbonica). Costruita dalla
SIMEA (Agip Nucleare e IRI) con
tecnologia inglese
MAGNOX
10
11
Gli inizi (1946 - 1963)
GARIGLIANO
BWR da 160 MWe, a uranio
leggermente arricchito, moderato ad
acqua leggera. Costruita dalla SENN
(IRI-Finelettrica, Finmeccanica e
Finsider) sotto l'egida del CNRN e con
tecnologia della società americana
General Electric. Ha iniziato l'attività
commerciale dal 1º giugno 1964.
BWR
12
13
Gli inizi (1946 - 1963)
TRINO VERCELLESE
PWR da 260 MWe, operativo
dal 1 gennaio 1965, ad uranio
arricchito (circa il 4,5%),
moderato ad acqua leggera. La
centrale elettronucleare di Trino
è il frutto della prima iniziativa
industriale avviata in Italia in
campo nucleare (Edison e
SELNI, fondata da Fiat e
Montecatini) in accordo con
Westinghouse.
PWR
14
15
Gli inizi (1946 - 1963)
In tutti e tre i casi la costruzione durò circa quattro anni,
ma il coinvolgimento dell’industria italiana nella fornitura
dei componenti tecnologicamente più importanti fu modesto
e nullo il contributo nella progettazione.
La potenza totale installata fu assai
elevata per l’epoca e, per qualche
tempo, l’Italia fu il terzo produttore
mondiale di energia termonucleare.
16
Gli inizi (1946 - 1963)
Lo sviluppo venne caratterizzato dalla decisione (paradossale?) di
adottare tecnologie diverse per ciascuna centrale, per giunta
sperimentali. La scelta è riconducibile alla competizione tra
EDISON, IRI ed ENI, più che alla consapevole e programmata
scelta, come si sarebbe sostenuto, di diversificare al massimo le
esperienze di costruzione ed esercizio di prototipi industriali.
1. Nessuna economia di scala
2. Nessun modello nazionale
3. Dipendenza invece di autonomia
4. Scarsa collaborazione tra centri di ricerche ed industria
17
Gli inizi (1946 - 1963)
L’affaire Ippolito:
malagestione o “vendetta” politica?
Felice Ippolito.
Nell'agosto del 1963 indiscrezioni
giornalistiche sollevano dubbi sulla
correttezza dell'operato di Ippolito
all'amministrazione del CNEN. Il 3
marzo 1964 viene arrestato. Ne segue
un processo discusso, molto sentito
dall'opinione pubblica e dalla stampa,
che culmina con la condanna a 11 anni
di carcere.
18
Gli inizi (1946 - 1963)
SALUGGIA
Centro ricerche Saluggia
dell'ENEA, sede tra le altre
cose dell'impianto EUREX
(sito che ospita scorie
nucleari oggi gestito della
SOGIN) e del reattore
sperimentale Avogadro
RS-1 (chiuso nel 1971).
19
Gli inizi (1946 - 1963)
ISPRA
La Sede di Ispra (1956) è stata la prima infrastruttura per la ricerca del
CNRN. Nel 1960, il Centro di Ispra fu ceduto dal Governo Italiano
all'EURATOM
20
Gli inizi (1946 - 1963)
BRASIMONE
Sviluppo del reattore sperimentale
denominato PRO (Progetto Reattore
Organico) e, negli anni 70, insieme alla
Francia, il Programma Reattori Veloci.
21
Gli inizi (1946 - 1963)
CIRENE
22
CIRENE (CISE REattore a NEbbia)
Il progetto si basa su un sistema in cui il moderatore è acqua pesante, mentre il
fluido termovettore è acqua naturale in regime bifase. Il reattore nucleare è
costituito da una vasca contenente il moderatore, al cui interno sono alloggiati
verticalmente i canali di potenza contenenti il combustibile. L’impiego di acqua
pesante come moderatore consente di evitare l’arricchimento isotopico
dell’uranio, mentre la soluzione a canali di potenza non richiede la costruzione di
componenti ad alta pressione di grandi dimensioni.
L’acqua naturale percorre i canali dal basso verso l’alto e viene parzialmente
convertita in vapore, mantenendo sempre un sottile strato di liquido sulla
superficie dell’elemento di combustibile. La miscela acqua-vapore è quindi
convogliata nel corpo cilindrico, dove il vapore viene separato e inviato alla
turbina per poi generare energia elettrica.
Smiling Buddha
President Carter
La storia della ricerca italiana nel nucleare è la storia infinita di scontri, anche personali, che si sono
tradotti in una dispersione di denari pubblici in progetti, specie il CIRENE, di una tale assurdità, a detta
degli stessi che vi parteciparono, che si stenta a credere che un paese come l’Italia potesse immaginarli e
approvarli (cit. Luigi de Paoli).
I programmi di ricerca italiani, invece di appoggiare una delle tecnologie che si andavano ad
applicare nelle prime centrali, si proponevano il velleitario tentativo di sviluppare tipologie di
reattori diversi, più avanzati e originali.
Lo sviluppo dell’energia nucleare veniva fatto all’interno di una
stretta logica autarchica inseguendo il mito dell’indipendenza
energetica al di fuori di ogni valutazione tecnico-economica,
nell’isolamento quasi assoluto rispetto al mondo della ricerca
inernazionale e nella quasi totale ignoranza
di quello che veniva fatto all’estero.
Morale: vennero studiati senza alcuna
motivazione ragionevole, secondo i più
stravaganti tipi di reattori, i cui programmi
di ricerca e sviluppo suscitarono perplessità
e commiserazione negli ambienti scientifici
internazionali, cosa che non giovò alla credibilità tecnicoscientifica del paese nello specifico settore (cit. Lombardi).
23
24
1963 - 1973: gli anni perduti?
ENEL si limitò ad una sola
gara d’appalto nel 1967 da cui
derivò, nel 1969, l’ordinativo
del reattore di Caorso (BWR
della General Electric) di 650
(poi aumentata a 860) MWe
di potenza. La costruzione,
iniziata nel 1970, venne
completata nel 1978 (ma solo
nel 1981 entra in esercizio).
Inoltre i restanti impianti non funzionarono al meglio: l’impianto
di Trino rimase fermo per più di due anni tra il 1967 e il 1970
mentre quello di Latina vide la sua potenza ridotta di un 20% a
partire dal 1969.
25
Quale causa?
1. Interessi delle compagnie petrolifere
2. Il processo di nazionalizzazione dell’energia
elettrica (tempi, modi, costi...)
A onor del vero, da un punto di vista economico, non ci sono
evidenze dell’occasione mancata a livello mondiale (si veda il
caso statunitense, come esempio, con ingenti perdite da parte
delle utilities energetiche).
26
27
1973 - 1986: ripresa o uscita?
Contesto storico
GUERRA DELLO YOM-KIPPUR
28
Nell'ottobre del 1973, il giorno dello
Yom Kippur l'esercito egiziano attaccò
Israele da sud, ovvero dalla penisola del
Sinai, di concerto con quello siriano che
attaccò invece da nord, dalle alture del
Golan. Israele, in grave difficoltà
durante i primi giorni della guerra,
risultò vincente su entrambi i fronti. La
guerra finì dopo una ventina di giorni
con la proclamazione di un cessate-ilfuoco tra le due parti.
Durante i combattimenti Egitto e Siria furono aiutati e sostenuti dalla quasi
totalità dei Paesi arabi e anti-americani, mentre Israele fu appoggiato dagli
Stati Uniti e dai Paesi europei. Ed è per questo motivo che i Paesi Arabi
appartenenti all'Opec bloccarono le proprie esportazioni di petrolio verso
questi Paesi fino al gennaio 1975.
Contesto storico
GUERRA DELLO YOM-KIPPUR
Il prezzo del petrolio in molti casi aumentò più del triplo rispetto
alle tariffe precedenti. I governi dei Paesi dell'Europa Occidentale,
i più colpiti dal rincaro del prezzo del petrolio, vararono
provvedimenti per diminuire il consumo di petrolio e per evitare
gli sprechi.
In Italia il governo, presieduto daMariano Rumor, varò un piano
nazionale di austerity economica per il risparmio energetico che
prevedeva cambiamenti immediati: il divieto di circolare in auto
la domenica, la fine anticipata dei programmi televisivi, la
riduzione dell'illuminazione stradale e commerciale. Il governo
impostò anche una riforma energetica complessiva con la
costruzione, da parte dell'Enel, di centrali nucleari per limitare
l'uso del greggio. (cit. Wikipedia)
29
30
Contesto storico
31
Contesto storico
AUSTERITÀ
1973 ENEL decise di ordinare due coppie di reattori (PWR e
BWR), senza indicare i siti precisi, ma limitandosi a dichiarare
che un sito doveva essere nell’Alto Lazio (divenuto Montalto di
Castro) e l’altro nel Molise (sito mai definito).
Il punto di partenza è differente: un deciso intervento statale sulle
tecnologie e sui modi.
In linea di principio....
In pratica i Piani Energetici Nazionali (PEN) del 1975, del 1977 e
del 1981 rimasero solo sulla carta. Il PEN del ’75 prevedeva una
potenza installata di 19 GW dopo solo dieci anni. Gli obiettivi
andarono drasticamente calando negli anni successivi.
32
I motivi?
1. Opposizione degli ambientalisti
2. Opposizione delle realtà locali (comuni, regioni)
3. Interessi crescenti per il gas combustibile
4. Conflitti sulle tecnologie, sulla gestione, sulla sicurezza..
5. Incertezza politica
(tra il 1973 e il 1987 ci saranno 14 governi)
Nel 1981 viene varato il PUN (Progetto Unificato
Nucleare): tecnologia unica PWR e regolamentazione dei
processi di costruzione e gestione (ad esempio, due anni
dopo, la Legge n. 8/1983 fissa le compensazioni per
comuni e regioni)
33
INCIDENTE DI THREE MILES ISLAND
34
20 marzo 1979
35
Sullo scontro di interessi economico-industriali e
sull’intrusione della politica si sarebbe infranta la
grande illusione del nucleare italiano...se si fosse
riusciti ad avviare la costruzione di nuove centrali
in tempi rapidi, l’atteggiamento della popolazione
sarebbe stato diverso, l’industria ne avrebbe
beneficiato e i consumatori avrebbero visto ridursi
le bollette elettriche
(cit. Clò)
36
37
Dal 1986: l’uscita definitiva?
INCIDENTE DI CHERNOBYL
38
26 aprile 1986
1987: sospensione di ogni attività di produzione e costruzione
per essere del tutto azzerata nel 1988.
Convocazione di una conferenza Nazionale sull’energia
1990: il governo Andreotti (il sesto!) formalizza l’uscita dal
nucleare con un ordine del giorno approvato (quasi)
all’unanimità del Parlamento Italiano
Si trattò di un’uscita totale dall’energia nucleare: formazione,
produzione, progettazione,...
39
40
Conferenza nazionale sull’energia (3 giugno 1986)
Economia e
sviluppo
Ambiente e
energia
Aspetti normativi
e istituzionali
Paolo Baffi
Umberto Veronesi
Leopoldo Elia
Commissione di esperti (pres. Luigi Spaventa)
Una seria politica può, e a volte deve, prescindere
dall’aritmetica; può, a volte, esercitarsi in senso
contrario a quello che
l’aritmetica suggerirebbe.
Quello che la politica non
può fare è pretendere ad
ogni costo giustificazioni
artimetiche, anche se queste mancano.
41
REFERENDUM 8-9/11/1987
Abrogazione o meno di:
1) la norma che consentiva al governo di decidere le aree dove
localizzare gli impianti nucleari qualora gli enti locali non
avessero espresso il loro parere in tempi certi
2) le norme che prevedevano l’erogazione di contributi a comuni
e regioni dove erano ubicati impianti nucleari o a carbone
3) la norma che autorizzava l’ENEL a partecipare a progetti
nucleari al di fuori dell’Italia.
42
Votanti: circa 65%
A favore: circa 80%
In linea teorica il voto non decretava l’uscita dal nucleare ma
tale fu l’interpretazione che ne venne data. Da un punto di
politico in realtà la scelta era già stata compiuta, circa cinque
mesi prima, come
condizione essenziale
per il varo del nuovo
governo pentapartitico.
Tranne poche eccezioni
tutti i partiti si
schierarono per il sì.
43
I COSTI
Diretti - interruzione dei lavori di costruzione (Montalto di
Castroe la seconda a Trino Vercellese) e chiusura di quelle in
esercizio, la perdita è stimabile in circa 10 miliardi di euro.
Indiretti - derivanti dal maggior costo delle importazioni di
energia in circa 20 miliardi di euro (e fino al doppio se si
ipotizza l’intera vita utile di 40 anni)
Altri costi derivanti dalla perdita di competitività e di
conoscenze difficili da ricostruire
44
45
Località
Costruttore Vendor Reattore Potenza Inizio
netta
Entrata Fine
in
esercizio
esercizio
Latina
SIMEA-ENI
Maggio
1963
Produzione
totale
NPPC
GCR
200
Ottobre
1958
Garigliano SENN-IRI
GE
BWR
160
Novembre Gennaio Agosto
1959
1964
1978
12,5
Trino
SELNIVercellese Edison
Westing PWR
-house
260
Luglio
1961
Ottobre
1965
Marzo
1987
25,0
Caorso
Ansaldo BWR
/GE
860
Agosto
1971
1981
Ottobre
1986
29,0
ENEL
Novembre 26,1
1986
46
Mai dire mai?
47
“Entro questa legislatura [2013] porremo la
prima pietra per la costruzione nel nostro paese di
un gruppo di centrali nucleari di nuova
generazione. Solo gli impianti nucleari
consentono di produrre
energia su larga,
in modo sicuro, a costi
competitivi e nel
rispetto dell’ambiente.”
48
Mai dire mai?
2009: Legge n. 99/2009 con la costituzione di un’Agenzia per la
Sicurezza Nucleare e Legge Delega al governo per riscrivere la
legge sulle autorizzazioni alla localizzazione degli impianti
nucleari
1) il governo deve essere in grado di localizzare gli impianti
anche in assenza del consenso degli enti locali (potere
sostitutivo)
2) le popolazioni dei territori che ospitano gli impianti nucleari
devono ricevere delle compensazioni
Obiettivo:
25% di produzione
elettronucleare!
Mai dire mai?
Abrogazione
delle nuove norme che consentono, sia pure all’esito di ulteriori
evidenze scientifiche sui profili relativi alla sicurezza nucleare e
tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore, di
adottare una strategia energetica nazionale che non escluda
espressamente la produzione nel territorio nazionale di energia
elettrica nucleare
Votanti: circa 55%
A favore: circa 95%
49
50
Conclusioni
Lo Stato non ha mai saputo svolgere quelle
funzioni di coordinamento e di
programmazione che sono ineludibili in una
tecnologia sistemica quale quella nucleare
che, pur affinatasi nel tempo, rimane
altamente complessa, socialmente
controversa, economicamente discussa.
(cit. Clò)
Conclusioni
L’ opzione nucleare era, almeno in teoria, molto
più facile da realizzarsi nel contesto del
monopolio pubblico, le cui decisioni rimandavano
in ultima istanza alle scelte della politica, che
nell’attuale assetto di mercati aperti alla
concorrenza dei privati, ove il metro delle
decisioni di investimento è unicamente legato alle
prospettive reddituali e non al perseguimento
dell’interesse pubblico a loro estraneo.
(cit. Clò)
51
52
Bibliografia:
Si fa presto a dire nucleare, Clô Alberto, Il Mulino
L'energia nucleare. Costi e benefici di una tecnologia
controversa, De Paoli Luigi, Il Mulino
53
54
CIRENE (CISE REattore a NEbbia)

una tipica storia italiana.

Transcript

Documenti analoghi

Un Salto Nel Cielo - I.P.S.S.E.O.A. “Amerigo Vespucci”

Pagina 1 di 1 bologna via finelli 6

EXPO Arte Italiana di Vittorio Sgarbi Il corpo illusorio di Lorenzo

Mappa concettuale

Il conto delle panisse gratis sta arrivando

www.finelliarredamenti.it PEAK 2GB MICRO SD+MS PRO DUO MLC

Informativa OCTREOSCAN

Modulo richiesta scintigrafia miocardica

On l`AIN - Associazione Italiana Nucleare