metti il melanoma in fuori gioco - CNR Area della Ricerca di Sassari

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metti il melanoma in fuori gioco - CNR Area della Ricerca di Sassari
Comunicato stampa
METTI IL MELANOMA IN FUORI GIOCO
Milano, 14 dicembre 2009 – presso l’Hotel Quark Via Lampedusa 11/A, i calciatori, Raffaele
Palladino e Javier Zanetti fanno da testimonial a “ METTI
IL
MELANOMA
FUORI GIOCO ”,
due giornate
(sabato 19 e domenica 20 dicembre), sostenute dalla Lega Calcio, in cui le squadre di serie A
scenderanno in campo a favore della ricerca contro il melanoma. L’iniziativa è promossa
dall’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI) e il suo presidente, Alessandro Testori, ne dà oggi
l’annuncio.
L’obiettivo è duplice: diffondere nella popolazione le raccomandazioni di prevenzione per questo
tumore, che risulta fra i più curabili se identificato per tempo, ma fra i più letali se la diagnosi è
tardiva; e raccogliere fondi destinati all’istituzione di borse di studio per giovani ricercatori. “Metti
il melanoma in fuorigioco” gode del sostegno delle compagnie telefoniche Telecom/TIM,
Vodafone, Wind e 3. A partire dal 6 fino al 27 dicembre inviando un sms al costo di 1 Euro dal
cellulare o chiamando al costo di 2 Euro dal fisso al numero 48585 si potrà contribuire alle
donazioni.
E’ inoltre possibile durante tutto l’arco dell’anno effettuare una donazione sul conto corrente
intestato a Intergruppo Melanoma Italiano:
IBAN: IT66J0306909545625015912595, e versare all’Associazione il 5x1000 dell’IRPEF (C.F.
92041960409), per dare un contributo alla ricerca scientifica sul melanoma in Italia.
Il Dr Ignazio Stanganelli, Tesoriere dell’IMI, dermatologo presso l’ospedale Niguarda di Milano e
l’IRST di Forlì, sottolinea l’importanza della diagnosi precoce e presenta quali sono i fattori di
rischio del melanoma.
‘I fattori di rischio per il melanoma sono: capelli ed occhi chiari, esposizioni solari di tipo intenso
ed intermittente, scottature solari durante l’infanzia, utilizzo di lettini UV, elevato numero di nevi
melanocitici e fattori genetici’. ‘Il messaggio rivolto alla popolazione per l’identificazione di un neo
a rischio’ continua Stanganelli, ’è imparare la formula dell’ABCDE
(A= Asimmetria, B= Bordi irregolari, C= Colore disomogeneo, D= Dimensioni maggiori di 6mm,
E= Evoluzione rapida)’. Oggi lo specialista utilizza anche tecniche non invasive, (ad es.
l’epiluminescenza), che permettendo di evitare escissioni inutili’.
Prosegue il Dr Giuseppe Palmieri , Segretario dell’IMI, Oncologo presso l’Unità di Genetica dei
Tumori – CNR, Sassari ‘il melanoma è un tumore altamente eterogeneo dal punto di vista
molecolare, la trasformazione neoplastica dei melanociti (le cellule normali) verso il melanoma può
passare attraverso differenti alterazioni molecolari associate ad una serie di mutazioni di specifici
geni coinvolti nella regolazione del normale funzionamento cellulare’.
‘Per tali motivi’, continua Palmieri, ‘le terapie antitumorali tradizionali (per esempio, quella basata
su chemioterapici e citostatici) hanno sempre prodotto risultati limitati. In questi ultimi anni,
numerosi studi sperimentali hanno consentito una caratterizzazione molecolare del melanoma (cioè
analisi molecolari effettuate su ciascun tessuto tumorale), per suddividere i pazienti affetti da questo
tumore in sottogruppi più propriamente correlati alla biologia della malattia, ciascuno dei quali
potrà così essere sottoposto al trattamento più adeguato per il suo tipo di alterazione’.
La novità che verrà presentata in questa sede, è uno studio multicentrico randomizzato di fase III
coordinato dal Dr Testori dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano in collaborazione con i
centri IMI e che verrà presentato dalla Dr.ssa Sara Gandini della Divisione di Epidemiologia e
Biostatica dello stesso IEO.
‘Questo protocollo nasce a seguito di diversi studi epidemiologici e clinici che hanno evidenziato il
potenziale della Vitamina D nella prevenzione di diverse patologie, tra cui i tumori’, spiega Sara
Gandini. ‘Già dagli anni ’80 è noto che il derivato attivo della Vitamina D (calcitriolo) abbia un
effetto antiproliferativo, regolando la crescita cellulare di cellule tumorali, con possibili
ripercussioni quindi sull’inibizione dello sviluppo tumorale’.
‘Lo studio’ continua Sara Gandini, ‘si propone di valutare se il trattamento con Vitamina D a
dosaggio elevato. possa ridurre la comparsa di recidive e la mortalità in pazienti che hanno
sviluppato un melanoma. Lo studio avrà una durata di 4 anni, nei quali prevediamo di arruolare 878
pazienti e di raccogliere informazioni patologiche, antropometriche ed epidemiologiche su pazienti
affetti da melanoma’.
Un altro studio molto particolare viene presentato dal Prof Carlo Riccardo Rossi, chirurgo presso
l’Istituto Oncologico Veneto - Università di Padova e next president dell’IMI, ‘è uno studio
prospettico messo a punto dall’Associazione Piccoli Punti’ spiega il Prof Rossi, ‘per verificare
se persone che effettuano attività sportiva all’aria aperta senza adeguata protezione come i
partecipanti alle gare di maratona rappresentino un sottogruppo di popolazione a rischio per il
melanoma. Verrà quindi stressata l’importanza delle campagne di comunicazione sanitaria.
‘Per quanto riguarda invece l’IMI e le sue attività’ interviene Testori, ‘oltre ai master organizzati su
tutto il territorio italiano, l’associazione collabora da circa un anno con l’Associazione contro il
melanoma – ACM, composta dai pazienti affetti da questa malattia e dai loro amici e parenti, che si
occupano di promuovere l’informazione presso i cittadini sulle misure da adottare nella prevenzione
contro questa malattia, portando avanti un programma di pubblica consapevolezza attraverso
incontri e lezioni interattive nelle scuole con il fine di illustrare l’importanza della diagnosi
precoce. La sede di ACM è a Pisa, ma si sta costituendo un gruppo molto affiatato ed attivo anche a
Milano’.
Per tutto il mese di dicembre, verrà comunicato il numero telefonico solidale da
utilizzare per le donazioni, durante le trasmissioni televisive più seguite .
Comunicato stampa
METTI IL MELANOMA IN FUORI GIOCO
Milano, 14 dicembre 2009 – presso l’Hotel Quark Via Lampedusa 11/A, i calciatori, Raffaele
Palladino e Javier Zanetti fanno da testimonial a “ METTI IL MELANOMA FUORI GIOCO ”, due giornate
(sabato 19 e domenica 20 dicembre), sostenute dalla Lega Calcio, in cui le squadre di serie A
scenderanno in campo a favore della ricerca contro il melanoma. L’iniziativa è promossa
dall’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI) e il suo presidente, Alessandro Testori, ne dà oggi
l’annuncio.
L’obiettivo è duplice: diffondere nella popolazione le raccomandazioni di prevenzione per questo
tumore, che risulta fra i più curabili se identificato per tempo, ma fra i più letali se la diagnosi è
tardiva; e raccogliere fondi destinati all’istituzione di borse di studio per giovani ricercatori. “Metti
il melanoma in fuorigioco” gode del sostegno delle compagnie telefoniche Telecom/TIM,
Vodafone, Wind e 3. A partire dal 6 fino al 27 dicembre inviando un sms al costo di 1 Euro dal
cellulare o chiamando al costo di 2 Euro dal fisso al numero 48585 si potrà contribuire alle
donazioni.
E’ inoltre possibile durante tutto l’arco dell’anno effettuare una donazione sul conto corrente
intestato a Intergruppo Melanoma Italiano:
IBAN: IT66J0306909545625015912595, e versare all’Associazione il 5x1000 dell’IRPEF (C.F.
92041960409), per dare un contributo alla ricerca scientifica sul melanoma in Italia.
Il Dr Ignazio Stanganelli, Tesoriere dell’IMI, dermatologo presso l’ospedale Niguarda di Milano e
l’IRST di Forlì, sottolinea l’importanza della diagnosi precoce e presenta quali sono i fattori di
rischio del melanoma.
‘I fattori di rischio per il melanoma sono: capelli ed occhi chiari, esposizioni solari di tipo intenso
ed intermittente, scottature solari durante l’infanzia, utilizzo di lettini UV, elevato numero di nevi
melanocitici e fattori genetici’. ‘Il messaggio rivolto alla popolazione per l’identificazione di un neo
a rischio’ continua Stanganelli, ’è imparare la formula dell’ABCDE
(A= Asimmetria, B= Bordi irregolari, C= Colore disomogeneo, D= Dimensioni maggiori di 6mm,
E= Evoluzione rapida)’. Oggi lo specialista utilizza anche tecniche non invasive, (ad es.
l’epiluminescenza), che permettendo di evitare escissioni inutili’.
Prosegue il Dr Giuseppe Palmieri , Segretario dell’IMI, Oncologo presso l’Unità di Genetica dei
Tumori – CNR, Sassari ‘il melanoma è un tumore altamente eterogeneo dal punto di vista
molecolare, la trasformazione neoplastica dei melanociti (le cellule normali) verso il melanoma può
passare attraverso differenti alterazioni molecolari associate ad una serie di mutazioni di specifici
geni coinvolti nella regolazione del normale funzionamento cellulare’.
‘Per tali motivi’, continua Palmieri, ‘le terapie antitumorali tradizionali (per esempio, quella basata
su chemioterapici e citostatici) hanno sempre prodotto risultati limitati. In questi ultimi anni,
numerosi studi sperimentali hanno consentito una caratterizzazione molecolare del melanoma (cioè
analisi molecolari effettuate su ciascun tessuto tumorale), per suddividere i pazienti affetti da questo
tumore in sottogruppi più propriamente correlati alla biologia della malattia, ciascuno dei quali
potrà così essere sottoposto al trattamento più adeguato per il suo tipo di alterazione’.
La novità che verrà presentata in questa sede, è uno studio multicentrico randomizzato di fase III
coordinato dal Dr Testori dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano in collaborazione con i
centri IMI e che verrà presentato dalla Dr.ssa Sara Gandini della Divisione di Epidemiologia e
Biostatica dello stesso IEO.
‘Questo protocollo nasce a seguito di diversi studi epidemiologici e clinici che hanno evidenziato il
potenziale della Vitamina D nella prevenzione di diverse patologie, tra cui i tumori’, spiega Sara
Gandini. ‘Già dagli anni ’80 è noto che il derivato attivo della Vitamina D (calcitriolo) abbia un
effetto antiproliferativo, regolando la crescita cellulare di cellule tumorali, con possibili
ripercussioni quindi sull’inibizione dello sviluppo tumorale’.
‘Lo studio’ continua Sara Gandini, ‘si propone di valutare se il trattamento con Vitamina D a
dosaggio elevato. possa ridurre la comparsa di recidive e la mortalità in pazienti che hanno
sviluppato un melanoma. Lo studio avrà una durata di 4 anni, nei quali prevediamo di arruolare 878
pazienti e di raccogliere informazioni patologiche, antropometriche ed epidemiologiche su pazienti
affetti da melanoma’.
Un trattamento innovativo che riguarda le metastasi superficiali, è l’elettrochemioterapia, ‘è una
nuova tecnica che adopera impulsi elettrici per indirizzare direttamente la chemioterapia verso le
cellule tumorali’ spiega il Dr Javier Soteldo, Vice Direttore della Divisione melanomi e Sarcomi
dello IEO.’Con il passaggio di corrente elettrica, la membrana che riveste le cellule tumorali diventa
più permeabile e assorbe meglio il farmaco normalmente usato nella cura. L’ECT permette
un’efficace paliazione per pazienti con lesioni dolorose, ulcerate e sanguinanti e consente di
preservare il tessuto sano e la funzionalità di un organo’.
Un altro studio molto particolare viene presentato dal Prof Carlo Riccardo Rossi, chirurgo presso
l’Istituto Oncologico Veneto - Università di Padova e next president dell’IMI, ‘è uno studio
prospettico messo a punto dall’Associazione Piccoli Punti’ spiega il Prof Rossi, ‘per verificare
se persone che effettuano attività sportiva all’aria aperta senza adeguata protezione come i
partecipanti alle gare di maratona rappresentino un sottogruppo di popolazione a rischio per il
melanoma. Verrà quindi stressata l’importanza delle campagne di comunicazione sanitaria.
‘Per quanto riguarda invece l’IMI e le sue attività’ interviene Testori, ‘oltre ai master organizzati su
tutto il territorio italiano, l’associazione collabora da circa un anno con l’Associazione contro il
melanoma – ACM, composta dai pazienti affetti da questa malattia e dai loro amici e parenti, che si
occupano di promuovere l’informazione presso i cittadini sulle misure da adottare nella prevenzione
contro questa malattia, portando avanti un programma di pubblica consapevolezza attraverso
incontri e lezioni interattive nelle scuole con il fine di illustrare l’importanza della diagnosi
precoce. La sede di ACM è a Pisa, ma si sta costituendo un gruppo molto affiatato ed attivo anche a
Milano’.
Per tutto il mese di dicembre, verrà comunicato il numero telefonico solidale da
utilizzare per le donazioni, durante le trasmissioni televisive più seguite .