Guarda un esempio di programma di viaggio

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GATTACA VIAGGI – Via Vico, 4 - MI
WONDERFUL AZERBAIJAN
Itinerario base di 7 notti/8 giorni
Prezzo a partire da 2,150.- € in doppia – trattamento mezza pensione
Primo giorno MILANO-BAKU
Partenza volo Azerbaijan Airlines 036
MXP 1045 – GYD 1815.
All’arrivo, incontro con la guida/autista e trasferimento in albergo
Cena e pernottamento
Secondo giorno BAKU
Giornata dedicata alla visita della Capitale.
Situata sulla costa meridionale della penisola di Abşeron, Baku si compone di tre parti principali: il centro, la vecchia
Città Murata estesa sul territorio di 21,5 ettari e la parte della città costruita nell’epoca Sovietica. Baku è considerata
una delle più antiche e più grandi città dell'Oriente. La sua popolazione nel 2009 era stimata in 2 milioni di persone.
Baku ha una vita molto intensa per quanto riguarda il teatro, l'opera e il balletto che hanno un ricco programma basato
sul repertorio locale e internazionale. Il Cinema principiale è l'“Azerbaijan Cinema”, situato nel cuore della città.
Invece, il Teatro Statale dell’Opera e Balletto progettato dall'architetto Bayev durante il primo boom petrolifero è
considerato una delle music hall più rinomate di Baku. La Filarmonica Statale è stata appena ristrutturata e offre spesso
concerti di musica classica interpretata da artisti locali e internazionali. Vi è anche una sala all'aperto dove si
organizzano piacevoli spettacoli durante la stagione estiva.
La Filarmonica Statale
Il Palazzo Heydar Aliyev, che è stato riaperto recentemente dopo il restauro,
ospita concerti e spettacoli tra i più importanti della città. Nel Museo del
Tappeto sono esposti i tappeti di tutti periodi e stili prodotti in Azerbaigian
(“Shirvan”, “Kazakh”, “Karabakh”, “Shemakha”) e nelle province
dell’Azerbaigian Iraniano (Tabriz, Ardabil e Urmia). Baku ospita anche il
museo dell’Arte più grande del paese, il Museo Statale dell’Arte e il Museo
della Letteratura Nazionale.
Patrimonio UNESCO
Nel dicembre del 2000, la Città Vecchia, il Palazzo degli Shirvanshah e la
Torre della Vergine sono stati dichiarati dall'UNESCO come Patrimonio
dell'umanità. La maggior parte dei muri ristretti dopo la conquista russa del
1806 sono stati conservati. Questa parte della città è un complesso
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caratterizzato da strettissime vie che collegano palazzi antichi, include anche il Palazzo degli Shirvanshakh, due
caravanserragli, la Torre della Vergine il simbolo di Baku con la meravigliosa vista della baia. Vi sono anche numerosi
hammam e piccole moschee spesso senza alcun segno che li distingua dagli altri palazzi.
Mercato nella Città Vecchia
Nel 2003 UNESCO ha incluso il complesso nella Lista “Patrimoni
dell’Umanità in Pericolo” citando i danni subiti dal terremoto del 2000 e la
scarsa conservazione. Il complesso è stato tolto dalla suddetta lista nel 2009
a seguito degli importantissimi lavori del restauro e conservazione.
Recentemente l’ingresso del trasporto nel complesso è stato limitato soltanto
ai residenti della Città Murata e ai mezzi di soccorso.
Cena e pernottamento
Terzo giorno BAKU
Dopo colazione, partenza per la penisola di Absheron.. Questa penisola si estende per una sessantina di km a est di
Baku dentro il Mar Caspio, ed è probabilmente la regione del nostro pianeta dove prima si è scoperto il petrolio e le sue
proprietà. Noto parzialmente ai Romani che lo
utilizzavano come arma di guerra, il petrolio è
associato ad emissioni di gas che si infiammano
creando il fenomeno delle “Fontane di Fuoco” (ora
chiamate Yanardag),
Lo sfruttamento industriale del petrolio è iniziato nel
1870 e rappresenta tutt’ora la principale risorsa del
Paese.
La penisola è anche sede di un parco naturale che
protegge diverse specie di fauna e flora tipiche della
zona.
Visita al Tempio del Fuoco di Atshgah. Questo complesso
pentagonale fu costruito tra il 17° ed il 18° secolo ed è un luogo
di pellegrinaggio per i fedeli Zoorastriani. Abbandonato
nell’800 a seguito dello sfruttamento sempre più intensivo delle
risorse petrolifere, è stato riaperto come museo nel 1975 ed ora
riceve oltre diecimila visitatori ogni anno..
Pur non essendo particolarmente bello, questo monumento è
interessantissimo per gli studiosi a causa delle sue numerose
iscrizioni sia in Sanscrito che in Persiano medievale ed in
Arabo. Inoltre esso è una delle testimonianze della
sopravvivenza del culto del sole, qui rappresentato dalla fiamma
originariamente alimentata da una fuga di gas ubicata proprio
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nelle fondamenta del tempio ed in era Sovietica più prosaicamente sostituita da una sorgente collegata alla rete pubblica
del gas di Baku.
Nel pomeriggio, proseguimento per il parco del Gobustan, a sud-ovest di Baku.. Questo parco ospita sostanzialmente
due zone di interesse : l’impressionante area dei petroglifi ed i vulcani di fango.
La zona dei petroglifi mostra più di 6
mila incisioni su pietra, alcune
risalenti a quasi 40 mila anni, ed
inoltre ospita resti di caverne abitate e
luoghi di sepoltura, testimonianza
dell’uso dell’area dal Paleolitico
Superiore fino al Medio Evo. Le
incisioni
rappresentano
uomini,
animali, scene di battaglia, danze
rituali, carovane di cammelli, battelli
ed anche il sole e le stelle
I vulcani di fango sono un fenomeno
di eruzione particolarmente importante
in Azerbaijan. Questa area del parco
ospita circa 400 bocche eruttive, quasi
la metà di quelle conosciute su tutta la
superficie terrestre.
Il fenomeno naturale viene considerato all’origine del culto del sole
(Zoorastrismo) e provoca circa ogni ventina d’anni spettacolari eruzioni con
lingue di fuoco che sorgono dalla terra. I fanghi posseggono anche proprietà
terapeutiche che attirano visitatori solo per beneficiare delle loro virtù
medicinali.
Il paesaggio dove si trovano i vulcani di fango è assolutamente impressionante,
e sicuramente doveva essere alquanto spaventoso per l’uomo primitivo
In serata, ritorno a Baku – cena e pernottamento
Quarto giorno BAKU MARAZA-SHAMAKHA-PIRGULU – SHEKI
Partenza per una escursione di 3 giorni e due notti nella zona nord-est
dell’Azerbaijan, nel cuore delle montagne che lo separano da Georgia.
A Maraza, sosta per ammirare il Mausoleo di Diri Baba, un monumento del
XV.o secolo legato a numerose leggende (tra cui anche quella di essere appunto
la tomba di un personaggio chiamato Diri Baba di cui tuttavia non si conosce
l’esistenza) e meta di pellegrinaggi.
Per ora di pranzo (libero) arrivo a Shamaka. Visita al Mausoleo delle Sette Cupole (Yeddy Gumbez). Questo mausoleo
ospita le tombe degli Shah persiani di Shirvan che governarono la regione nel XVIII.o secolo.
Continuazione attraverso le montagne per raggiungere la città di Sheki, In questo percorso si attraversa la riserva
naturale di Pirgulu, una delle zone più pittoresche delle montagne Azere, specie nei colori dell’autunno
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Cena e pernottamento in albergo.
Quinto giorno SHEKI – KISK – SHEKI
Giornata dedicata alla visita della città di Sheki e delle zone
circostanti.
Sheki si trova a circa 200 km da Baku, alle pendici del Grande
Caucaso. Trovandosi a circa 550 m di altezza, gode di un clima temperato anche in estate, ma molto rigido e nevoso in
inverno. Oltre che centro culturale e storico di primaria importanza nel Paese, Sheki è anche nota per le sue sorgenti
minerali che attirano molti visitatori.
Trascurando le due brutte torri di epoca sovietica che dominano la piazza principale, il più importante monumento di
Sheki è il Palazzo dei Khans di Sheki.
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Questo palazzo – residenza estiva dei Khan – fu costruito nel 1762
senza l’uso di un solo chiodo per assemblare le sue travi ed ospita
alcune delle opere d’arte più significative dell’epoca, come la
scena di battaglia raffigurata nella immagine sottostante.
Nel palazzo sono conservati anche oggetti di artigianato dell’epoca
ed è possibile visitare un piccolo museo.
Restaurata varie volte in epoca Sovietica, nel corso del 2011 la
costruzione è stata sottoposta ad un intenso lavoro di restauro allo
scopo di restituire le sue meravigliose pitture murali al loro
splendore originale. Riaperto da pochi mesi alle visite, il palazzo è
probabilmente il monumento più importante del Paese.
Sheki possiede anche alcuni musei di grande
interesse, il principale dei quali è il Museo Storico
dove sono conservati diverse opere d’arte risalentt
all’epoca d’oro del Khanato.
La città era anche posto di transito di vie
carovaniere e quindi ospitava un certo numero di
caravanserragli. Di questi solo due
sono
sopravvissuti (entrambi risalenti al XVII.o secolo)
ed al loro interno è possibile visitare i magazzini, le
aree di servizio ed i locali destinati ai mercanti ed al loro personale.
Di particolare interesse sono i numerosi edifici religiosi presenti a Sheki, sia
chiese o cappelle della cosiddetta epoca Caucasica-Albanese (primi secoli
della nostra era) sia moschee costruite dopo la conquista araba. Uno degli
edifici più antichi è la Chiesa di
Kish – inclusa nella visita –
vecchia di approssimativamente
1,500 anni.
Cena e pernottamento a Sheki
Sesto giorno SHEKI BAKU
Dopo colazione, inizio del ritorno verso la Capitale con soste lungo il tragitto per fotografie o relax.
All’arrivo, sistemazione in albergo. – eventualmente tempo libero per visite individuali.
Cena e pernottalemto
Settimo giorno BAKU GUBA BAKU
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Giornata dedicata alla regione di Guba, 160 km a nord di
Baku. Partenza MOLTO presto alla mattina !!.
Il percorso da Baku si snoda prima lungo il mare, per poi
inoltrarsi a ovest verso le montagne. Durante il percorso
sarà possibile ammirare la Montagna delle 5 Dita, Besh
Barmag una formazione calcarea di circa 380 metri che
domina la strada che viene da Baku.
La città di Guba fu – come le altre città visitate in questo
viaggio – sede di un Khanato Persiano. Una delle prime
città della regione ad essere conquistata dalle milizie
Bolshevike all’inizio della Rivoluzione Russa, fu teatro di
un eccidio ora ricordato da un memoriale.
Interessanti le due principali Moschee ed il vecchio hammam del XVII.o secolo.
Non lontano da Guba la visita continua nel villaggio di Krasnaya Sloboda (Il Villaggio Rosso ora Qı rmı zı Qə səbə).,
uno dei principali luoghi di residenza degli Ebrei delle Montagne. Questa diaspora Ebraica risale all’alto Medioevo,
quando comunità Ebraiche disperse in parte nell’Europa centro-orientale ed in parte in Anatolia trovarono rifugio tra
quelle montagne e vi ricostruirono degli Shtetl o villaggi tradizionali. Nel 1742 il Khan di Guba Feteli Khan diede loro
ufficialmente asilo e protezione, favorendo quindi l’incremento della popolazione.
Dopo la caduta dell’URSS che aveva
rispettato la loro indipendenza ma
aveva imposto severe limitazioni
all’emigrazione, malgrado i generosi
aiuti ricevuti da Israele e dalle
comunità Ebraiche in Occidente, la
maggior parte degli abitanti di
Krasnaya Slaboda si sono trasferiti in
Israele ingrossandovi le comunità
ortodosse.
La Vecchia Sinagoga e numerosi
edifici tradizionali rendono la visita
particolarmente
interessante
e
testimoniano di una vicenda della
diaspora
Ebraica
pochissimo
conosciuta.
Se rimane tempo e le condizioni delle
strade lo consentono, sarà possibile
spingersi fino al villaggio di Khinaliq
Xinaliq,Khinalug o Khinalugh è un antico villaggio del Caucaso, ubicato al termine di una stretta gola nel cuore delle
montagne del distretto di Guba., a circa due ore di strada da questa città. Viene considerato uno dei villaggi più remoti
ed isolati dall’Azerbaijan. A causa della sua posizione e delle condizioni di vita particolarmente disagevoli, il villaggio
ha potuto conservare lingua e tradizioni risalenti a prima della cristianizzazione della cosiddetta Albania Caucasica (la
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regione montuosa a cavallo della catena che comprende l’est dell’Armenia), tanto da essere considerato uno dei santuari
della religione Zoorastriana ed uno dei pochi posti al modo dove questa fede è ancora praticata. Dopo l’arrivo
dell’Islam, furono costruite due moschee, che si possono ancora visitare. Un museo di epoca Sovietica ospitato in una
bizzarra costruzione a forma di fortino ritraccia la storia del villaggio e
delle sue tradizioni.
Al ritorno a Baku, cena e pernottamento.
Ottavo giorno Ritorno i Italia
Alla mattina presto, trasferimento in aeroporto per il volo di ritorno
La quota comprende :
• Sistemazione in camera doppia con trattamento di mezza pensione (bevande escluse)
• Guida/autista privato parlante Inglese
• Ingressi ai monumenti indicati nell’itinerario
• Rilascio del visto di ingresso
• Tutti i trasferimenti in Azerbaijan con auto privata
La quota non comprende :
• Volo da e per l’Europa
• Assicurazione medico/bagaglio/annullamento
• Tutto quanto non specificamente indicato ne “La quota comprende”
Periodo consigliato per il viaggio e note utili .
Il periodo migliore per un viaggio in questa regione è la primavera o l’autunno. L’estate può essere molto calda ed
umida (ma le montagne sono veramente gradevoli) mentre l’inverno va evitato in quanto non si possono raggiungere le
destinazioni storiche della catena del Caucaso. Le stazioni sciistiche di epoca Sovietica sono per il momento poco
interessanti per un Europeo a causa della limitatezza degli impianti. Il governo dell’Azerbaijan tuttavia sta facendo una
forte politica di aiuto al turismo, ed è possibile che tra qualche anno anche l’inverno risulti interessante.
Nelle calde giornate d’estate, raccomandiamo una partita di pesca sul Caspio. Dalle bellissime spiagge a sud di Baku
o anche nelle immediate vicinanze della Capitale lungo la penisola di Abseron è possibile affittare delle barche per la
pesca allo storione, che verrà cotto alla brace al ritorno.
Nel viaggio si fanno brevi percorsi di trekking, assolutamente non impegnativi, ma che richiedono l’uso di scarponcini
leggeri. Per la visita ai vulcani di fango, portarsi un paio di scarpe che possono essere abbandonate o procurarsi delle
galosce di plastica.
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