Scontro dopo la curva ragazzo morto grave l`amico
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Scontro dopo la curva ragazzo morto grave l`amico
-MSGR - 05 LATINA - 36 - 10/08/15-N: 36 Latina Lunedì 10 Agosto 2015 www.ilmessaggero.it (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00564023 | IP: 95.235.4.19 I TESTIMONI Scontro dopo la curva ragazzo morto grave l’amico Ennesimo incidente stradale, ormai in provincia c’è un decesso al giorno SAN FELICE CIRCEO E’ una strage inarrestabile, ormai i morti sulle strade pontine si contano ogni giorno. L’ultimo la notte scorsa, sulla via buia che collega il Circeo al litorale di Sabaudia. Una notte da concludere in spiaggia, a vedere il sole che sorge, si è trasformata in tragedia. Un ragazzo di 20 anni è morto, uno di 18 è gravemente ferito e ricoverato in prognosi riservata all’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina. Una famiglia distrutta dal dolore, una che spera di poter riabbracciare il figlio, un ragazzo del Circeo di 22 anni che non riesce a darsi pace per l’accaduto. E’ stato un attimo, intorno alle 4, la comitiva di amici romani che aveva deciso di andare a Sabaudia al Lido Azzurro, dov’era in corso una festa, che parte da piazzale Kenendy al Circeo e si dirige verso il lungomare. A Mezzomonte, subito dopo una curva, l’impatto frontale. A perdere la vita è stato Francesco Casarosa, 20 anni, in gravissi- LE IMMAGINI La Smart coinvolta nell’incidente, Francesco Casarosa e l’intervento dell’ambulanza me condizioni l’amico che era dietro di lui sul ciclomotore, Gianluca Tolomeo, 18 anni, mentre è rimasto lievemente ferito il conducente della Smart, un ragazzo di 22 anni di San Felice Circeo. LA DINAMICA Un componente del gruppo diretto a Sabaudia - alla guida di una Smart - ha raccontato ai carabinieri, che stanno ricostruendo l’accaduto, di essersi trovato di fronte un’altra Smart che proveniva in senso contrario e di LO SCHIANTO DOMENICA MATTINA ALLE 4 A MEZZOMONTE FRANCESCO CASAROSA ERA ROMANO E AVEVA VENT’ANNI averla evitata. Dietro di lui c’erano due ciclomotori con gli amici e il primo - un Honda Sh - è finito contro l’auto. La curva presa troppo “larga” da uno dei mezzi, una disattenzione, la velocità eccessiva. Sono tante le ipotesi che fanno i militari della stazione di Sabaudia e i colleghi della compagnia di Latina. Al vaglio dei carabinieri anche le testimonianze e i test su alcol e assunzione di droghe. Acquisiti, a tal proposito, anche i verbali del pronto soccorso di Latina - dov’è stato portato Tolomeo - e di Terracina. I conducenti delle Smart raccontano di aver visto spuntare all’improvviso i mezzi di fronte a loro, quindi i carabinieri dovranno accertare meglio cosa è successo. Per questo oltre ai rilievi in strada sono stati sequestrati anche i mezzi coinvolti nell’incidente. «Stavo dormendo quando ho sentito un botto pauroso e mi sono alzato immediatamente dal letto perché immaginavo che si trattasse di un incidente – racconta un ex carabiniere in pensione che vive nell’abitazione di fronte al tratto di strada in cui è avvenuto l’incidente – D’Altronde non è la prima volta che accade. Qui capitano spesso incidenti ma nella maggior parte dei casi si tratta di auto che vanno fuori strada anche perché non vi sono bande sonore né lampioni. Mi ha addolorato vedere che invece a terra c’erano i corpi di due giovani. Subito ci siamo attivati per chiamare i soccorsi. Ho visto subito che uno dei ragazzi era vicino all’auto che lo aveva investito e ho visto la scia di sangue. L’altro invece era stato sbalzato vicino al cancello di casa mia». Al “Goretti” un viavai di parenti e amici di Gianluca. «Erano in vacanza, volevano solo divertirsi, c’è poco da dire» - afferma la sorella del ragazzo ferito. Giovanni Del Giaccio Ebe Pierini Cimitero di Castagneto resta chiuso: è polemica `Mancano i custodi: due erano in malattia e uno in ferie FORMIA Ieri cancelli chiusi al cimitero di Castagneto perché mancavano i custodi. Due in malattia e uno in ferie. E tante persone, alcune delle quali tornate dall’estero per le festività estive, rimaste in inutile attesa dinanzi ai cancelli sbarrati e perplesse e anche adirate perché non c’erano nemmeno comunicazioni sui motivi della chiusura domenicale. Sul cancello d’ingresso appariva invece il cartello con il regolare orario che prevede l’apertura mattutina la domenica. Tra i visitatori rimasti fuori dei cancelli c’era ieri mattina anche il capogruppo consiliare dell’Udc Amato La Mura, che, insieme ad altri cittadini, ha segnalato l’episodio ai carabinieri ravvisando nella chiusura del cimitero, il principale dei cimiteri cittadini, una interruzio- ne di pubblico servizio, peraltro non accompagnata da alcuna comunicazione ufficiale da parte del Comune. Lo stesso sindaco Sandro Bartolomeo sarebbe stato contattato dai carabinieri, ai quali avrebbe comunicato il motivo della chiusura, spiegato dalla dirigenza del settore con la forzata indisponibilità dei tre addetti ai servizi cimiteriali. Lo stesso consigliere Udc ha annunciato la presentazione di una interpellanza sull’episodio. S.Gio. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’avviso al cimitero Ospedale Fiorini al collasso nuova denuncia dei sindacati TERRACINA Nuovo s.o.s. dall'ospedale Alfredo Fiorini di Terracina e riguarda in maniera specifica la situazione del personale infermieristico, dove i conti stentano a tornare. A lanciare l'allarme Rita Cerilli, Franco Carocci e Giovanni Annarelli, i delegati sindacali della Cisl FP del Fiorini che ancora una volta denunciato una sanità al collasso e un sovraffollamento nell'ospedale di Terracina non più tollerabile. Oltre a rispondere alle urgenze e alle emergenze, «il Pronto Soccorso di Terracina può assicurare prestazioni sanitarie di elevato livello professionale e tecnologico, gratuite, senza prenotazione (accesso diretto)» scrivono i rappresentanti sindacali denunciando il sovraffollamento che si registra soprattutto d'estate provocando «disorganizzazione e disagio sia per gli utenti che per i professionisti che operano nella struttura sanitaria. Può generare rischi di una risposta inappropriata, con aumento dei tempi di attesa per i pazienti critici, con ritardato intervento sui casi realmente urgenti a causa della attesa per i pazienti critici e della difficile selezione. Una parte delle richieste delle prestazione del Pronto Soccorso di Terracina risulta inappropriata, nel senso che potrebbe (o dovrebbe) essere rivolta ad altre strutture o figure professionali e, soprattutto, è dilazionabile nel tempo». Inoltre, proprio a causa della carenza di infermieri, si rischia di non poter più garantire «i livelli di qualità e sicurezza assistenziale previsti nei reparti e nei servizi ospedalieri» garantiti fino a oggi. «La Fp Cisl denuncia che si sta lavorando in condizioni critiche e/o con carichi di lavoro non compatibili con i principi ed i criteri della sicurezza e che tale modalità è perpetrata nel tempo». Rita Recchia © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:09/08/15 20:48-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA