NAUTILUS Nautilus è un genere di molluschi cefalopodi
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NAUTILUS Nautilus è un genere di molluschi cefalopodi
NAUTILUS Nautilus è un genere di molluschi cefalopodi tetrabranchiati, considerato estinto in seguito ai ritrovamenti fossili risalenti al Paleozoico, che è stato osservato per la prima volta in vita solamente nel 1829, pertanto è classificato come fossile vivente, per quanto la sua conchiglia, proveniente dai commerci con le Indie orientali, fosse ben nota ed usata in oreficeria già nel secolo XVII. Fa la sua comparsa per la prima volta intorno a 550 milioni di anni fa durante il primo Paleozoico. Il nautilus si presenta come una grossa conchiglia anche oltre i 20 cm di diametro a sezione di spirale logaritmica (*) con l'apertura rivolta verso l'alto in cui vive un corpo molle con una grossa testa composta da occhi grandi, un rugoso mantello posto a protezione di metà capo e carnosi tentacoli intorno ad un becco simile a quello di un pappagallo, con cui l'animale rompe le corazze dei crostacei di cui si nutre. I tentacoli sono molto numerosi, e organizzati in diversi ordini o anelli concentrici attorno alla bocca dell'animale; la gran parte di questi tentacoli è fissata alla base ad una sorta di "fodero" da cui il nautilus può estenderli o ritrarli a piacimento. A differenza di quelli di seppie, calamari e polpi, i tentacoli del nautilus non hanno ventose, ma la loro superficie ruvida e irregolare permette comunque una presa molto salda su qualunque oggetto solido. La conchiglia ha una superficie liscia e bianca con screziature rosso arancio, è sottile e liscia, avvolta dorsalmente su uno stesso piano (avvolgimento esogastrico), il che tuttavia non implica una torsione dei visceri come nei gasteropodi. Altre specie presentano una conchiglia madreperlacea o di colore bianco brillante. Il nicchio è concamerato, presenta cioè un canale che collega i vari compartimenti e permette al gas azotato ivi contenuto di passare attraverso i setti trasversali che delimitano le camere, favorendo il galleggiamento dell'animale, nella sua tipica posizione verticale, tramite opportune regolazioni di pressione. I setti, inoltre, sostengono strutturalmente la conchiglia quando l'animale si immerge a grandi profondità ed è sottoposto a pressioni notevoli. Il nautilus, intervenendo sulle varie percentuali di liquido e gas nei vari setti, effettua una grande escursione batimetrica (di profondità) tra il giorno (dove si sposta a profondità di 500 metri) e la notte (dove si avvicina alla superficie dell'oceano). All'interno del nicchio sono presenti circa 34-36 zone divise da pareti di madreperla, chiamate setti, che aumentano di numero con l'aumentare dell'età: sono le camere che il corpo dell'animale occupa a mano a mano che aumenta di dimensione. Solo l'ultimo e più esterno dei setti è occupato costantemente dalle parti molli dell'organismo, dotato di circa 90 tentacoli privi di ventose, di un becco corneo, una radula ed un imbuto ottenuto dalla modificazione del tubo. La deambulazione è libera: il nautilus si sposta espellendo con forza l’acqua dai sifoni del mantello, con una modalità però differente da quella degli altri cefalopodi; difatti in seppie e polpi il sifone è solo un tubo carnoso, e la spinta necessaria per espellere l'acqua attraverso di esso è fornita dalla contrazione di tutto il mantello, che è fortemente muscolare. Al contrario, nel Nautilus il mantello è molto ridotto e senza muscoli, e la propulsione necessaria viene fornita dalla rapida contrazione del sifone, che nel nautilus è dotato di potenti muscoli. L'emissione del getto d'acqua provoca una spinta da cui deriva il movimento retrogrado (a "marcia indietro") dell'animale, che permette anche rapidi cambiamenti di direzione. Proprio all'interno del sifone sono posizionate le branchie, che sono così sempre ben ossigenate dalla continua corrente d'acqua che scorre nel sifone stesso. Un'altra differenza tra il nautilus e gli altri molluschi cefalopodi è la sacca dell'inchiostro. A causa delle suddette differenze nell'anatomia del mantello, il nautilus non possiede una sacca dell'inchiostro, che non potrebbe comunque utilizzare. I Nautilus sono diffusi in mare aperto, dalla superficie ad una profondità di 500 metri, principalmente nell'Oceano Pacifico occidentale (soprattutto dalle Isole Figi alla Nuova Guinea) e nell'Oceano Indiano. I loro occhi non sono utili per trovare le prede, perciò viene usato il loro acutissimo senso dell’olfatto per scovare piccoli pesci e crostacei. Raggiungono la maturità sessuale tra i 15 e i 20 anni d’età e si riproduce per fertilizzazione interna; il maschio trasferisce lo sperma nella femmina attraverso 4 dei sui tentacoli per mezzo di uno spermatoforo, dotato di un rivestimento protettivo che contiene una massa di spermatozoi; nella femmina l’involucro si dissolve permettendo la fertilizzazione. (*) Una spirale logaritmica, spirale equiangolare o spirale di crescita è un tipo particolare di spirale che si ritrova spesso in natura. La spirale logaritmica è stata descritta la prima volta da Descartes e successivamente indagata estesamente da Jakob Bernoulli, che la definì Spira mirabilis, "la spirale meravigliosa", e ne volle una incisa sulla sua lapide. Tuttavia, venne incisa una spirale archimedea al suo posto. La spirale logaritmica può essere distinta dalla spirale archimedea dal fatto che le distanze fra i bracci di una spirale logaritmica aumentano secondo una progressione geometrica, mentre in una spirale archimedea queste distanze sono costanti. Le spirali logaritmiche sono autosimili nel senso che sono congruenti a sé stesse sotto trasformazioni di similitudine (scalandole si ottiene lo stesso risultato che ruotandole). Una trasformazione di scala con un fattore di  porta a ottenere la spirale originale, senza rotazione. La spirale logaritmica è inoltre congruente alla sua involuta, evoluta e alla curva pedale basata sul suo centro. Partendo da un punto P e muovendosi all'interno della spirale, si deve girare attorno al centro infinite volte prima di raggiungerlo; tuttavia, la distanza totale coperta da questo percorso è finita. Il primo ad accorgersi di questo fatto è stato Evangelista Torricelli ancora prima che l'analisi fosse inventata. È possibile costruire una spirale logaritmica approssimata con inclinazione di circa 17.03239 gradi usando i numeri di Fibonacci o il rapporto aureo. Inoltre, la funzione esponenziale mappa tutte le rette non parallele all'asse reale o immaginario nel piano complesso, su tutte le spirali logaritmiche nel piano complesso con centro in 0. A meno di multipli di 2πi per le rette, la mappatura di tutte le rette su tutte le spirali logaritmiche è una suriezione. L'angolo di inclinazione della spirale logaritmica è l'angolo fra la retta e l'asse immaginario. SPIRALI LOGARITMICHE IN NATURA: I falchi si avvicinano alla loro preda secondo una spirale logaritmica: il loro angolo di vista migliore forma un certo angolo con la loro direzione di volo, e questo angolo è l'inclinazione della spirale. Si possono osservare spirali logaritmiche nella disposizione delle foglie di alcune piante, definita come fillotassi. Un esempio sono l'ordinamento delle scaglie dell'ananas o la disposizione delle foglie dell'Aloe. Anche in astronomia si ritrova questo fenomeno, soprattutto nella forma delle galassie a spirale. I bracci delle galassie sono approssimativamente spirali logaritmiche. Si pensa che la nostra stessa galassia, la Via Lattea, abbia quattro bracci spirali principali, ciascuno dei quali è una spirale logaritmica con inclinazione di circa 12 gradi. I bracci dei cicloni tropicali, come gli uragani, formano spirali logaritmiche. In biologia, strutture approssimativamente simili alla spirale logaritmica si trovano facilmente, e nelle conchiglie di molti molluschiGli insetti si avvicinano a una sorgente di luce seguendo una spirale logaritmica perché sono abituati ad avere la sorgente di luce a un angolo costante rispetto al loro percorso di volo. In genere il sole è l'unica sorgente di luce e volando in questo modo si ottiene un percorso praticamente rettilineo. Sfortunatamente la conchiglia del nautilus è ampiamente collezionata dagli uomini e perciò la pesca è diventata fin troppo comune. Dal 1987 l’esportazione delle conchiglie di nautilus è stata bandita, ma alcuni paesi continuano a permetterla. Una piccola percentuale viene commercializzata per gli acquari. Il Nautilus fu il primo sommergibile funzionante. Venne commissionato da Napoleone e progettato dall'inventore americano Robert Fulton, che all'epoca viveva in Francia. Varato nel 1800 era costituito da fogli di rame con una struttura in ferro, era lunga 6,5 m con una torretta di comando per l'osservazione. Usava timoni per il controllo del movimento verticale e orizzontale gli antenati dei moderni timoni di profondità e dei serbatoi di aria compressa per dare all'equipaggio di quattro persone un'autonomia di sei ore. Sott'acqua il Nautilus veniva spinto da un propulsore a quattro pale fatto girare a mano. In superficie la spinta era fornita da un albero pieghevole che veniva alzato dal vascello e su cui veniva innalzata una vela. Il Nautilus venne testato in Francia nel 1800-1801 quando Fulton e tre meccanici discesero fino ad una profondità di 8 m utilizzando dei serbatoi di galleggiamento. Il Nautilus affondò uno schooner usando una carica di polvere da sparo trainata fino al bersaglio che Fulton chiamò "torpedo" dal nome della manta elettrica. Comunque i francesi non rimasero impressionati dalle sue prestazioni e sospesero i fondi a Fulton nel 1804. Fulton portò il Nautilus nel Regno Unito ed affondò un brigantino da 300 t nel 1805 ma anche la Royal Navy non fu interessata al vascello. Il Nautilus è un sottomarino fantastico ideato e comandato dal Capitano Nemo nei romanzi Ventimila leghe sotto i mari (Vingt mille lieues sous le mers, 1870) e L'isola misteriosa (L'île mystérieuse, 1874), frutto del mirabile ingegno visionario di Jules Verne, popolare scrittore francese anticipatore della moderna fantascienza. Deve il suo nome al sottomarino Nautilus di Robert Fulton. Il Nautilus è progettato e comandato dal Capitano Nemo, ricco ex principe indiano e valente ingegnere. I suoi motori fanno uso di elettricità impiegando batterie di sodiomercurio e la ciurma raccoglie le sue razioni dal fondale dell'oceano. L'imbarcazione si compone di due scafi, uno esterno e uno interno, separati da compartimenti stagni, ed è in grado di raggiunge la velocità di 50 nodi. Normalmente il Nautilus emerge per un decimo, ma se vengono riempiti d'acqua i serbatoi il battello può immergersi interamente. A causa dei suoi attacchi alle navi, cui perfora e squarcia lo scafo sotto il livello dell'acqua servendosi di uno sperone, l'opinione pubblica lo scambia per un mostro marino (lo stesso Aronnax, scartando l'ipotesi che sia un manufatto, ritiene si tratti di un enorme narvalo). Ne “L'isola misteriosa”, vengono aggiunti un certo numero di dettagli alla descrizione del Nautilus, soprattutto la sua capacità di lanciare siluri, una caratteristica assai profetica assente in Ventimila leghe sotto i mari. Alla fine di Ventimila leghe sotto i mari, il Nautilus viene inghiottito in un Maelström (un gigantesco vortice d'acqua). Come si verrà a sapere poi, riesce a salvarsi, venendo ritrovato in una grotta dell L'isola misteriosa. Con l'esplosione dell'isola di Lincoln, il sottomarino diventa la bara del Capitano Nemo.