Egitto - Camere di Commercio
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Egitto - Camere di Commercio
C Caam meerraa d dii C Co om mm meerrcciio od dii G Geen no ovvaa U Uffffiicciio oE E--C Co om mm meerrccee ee C Co om mm meerrcciio oE Esstteerro o S Sp po orrtteelllloo p peerr ll’’IIn ntteerrn naazziio on naalliizzzzaazziio on nee IIn n cco ollllaab bo orraazziio on nee cco on n C Co on nsso ollaatto od d’’E Eg giitttto o aa M Miillaan no o U Uffffiicciio oC Co om mm meerrcciiaallee ******************************INFORMAZIONI GENERALI SUPERFICIE POPOLAZIONE DENSITA’ LINGUA RELIGIONE 997.739 Kmq 69.200.000 abitanti 69,3 ab./Kmq Arabo Islamica di rito sunnita (92%) Principale minoranza: Copti Il Cairo Repubblica Presidenziale Sterlina Egiziana (E£) 1€ = 7,82721 E£ (settembre 2007) CAPITALE FORMA ISTITUZIONALE UNITA’ MONETARIA TASSO DI CAMBIO Fonte: ICE 2 ******************************************ECONOMIA G Go ovve errn no o L’Egitto è una Repubblica Presidenziale con Parlamento bicamerale. In base alla Costituzione promulgata l’11 settembre 1971, è uno Stato socialista arabo la cui religione ufficiale è quella islamica di rito sunnita, praticata dal 92% della popolazione. Il Paese è suddiviso in 26 Muhafazah, o Governatorati (Alessandria, Assuan, Asyut, Beheira, Beni Suef, Il Cairo, Dakahliya, Damietta, Fayum, Gharbiya, Giza, Ismailia, Kafr el Shei, Kalyobiya, Kena, Matruh, Menufia, Minia, Wadi al Jadid, Sinai del Nord, Porto Said, Mar Rosso, Sharkia, Sohag, Sinai del Sud, Suez), più una città a gestione autonoma, Luxor. Capo dello Stato è il Presidente della Repubblica, scelto dall’Assemblea del Popolo ed eletto con referendum popolare. Il potere legislativo è conferito al Parlamento, in carica per cinque anni e composto dall’Assemblea del Popolo (Majlis al-Sha’ab) – formata da 444 deputati eletti a suffragio universale e 10 nominati dal Presidente tra gli appartenenti alla Comunità copta – e dal Consiglio Consultivo (Majlis al-Shura), di cui fanno parte 176 membri eletti dal voto popolare ed 88 nominati dal Capo dello Stato. Il potere giudiziario è, invece, attribuito ad un sistema indipendente, basato su elementi della Legge islamica, detta “Shariah”, e su leggi di derivazione inglese e francese. I tribunali sono suddivisi in quattro categorie: la Corte Suprema Costituzionale, il Corpo Giudiziario Supremo, la Corte di Cassazione e sette Tribunali d’appello, situati nei Governatorati più importanti. S Siittu ua azziio on ne ee ecco on no om miicca ag ge en ne erra alle e L’economia egiziana è caratterizzata dalla forte incidenza del settore pubblico e dei servizi, che – compresa l’Amministrazione Pubblica – contribuisce per circa il 50% alla formazione del PIL. Grande rilevanza assumono il turismo e le attività connesse al traffico del Canale di Suez, sebbene queste ultime abbiano attraversato di recente un periodo di lunga crisi, dovuta al declino del traffico marittimo, legato al mercato del petrolio, ed alle precarie condizioni di sicurezza interna. L’agricoltura resta un’attività importante, pur essendo coltivabile solo il 3% delle terre. Tale settore incide per circa il 15% alla formazione del PIL, 3 ******************************************ECONOMIA occupando il 36% della popolazione attiva. Il cotone è il prodotto agricolo più esportato, poiché il resto delle coltivazioni è prevalentemente destinato a soddisfare la domanda interna. L’industria incide per circa il 20% alla formazione del PIL, mentre il settore minerario e la produzione di petrolio e gas naturale confermano la loro rilevanza nell’economia egiziana, contribuendo al PIL per circa il 15%. Il nuovo corso economico, iniziato nel luglio 2004, in seguito all’elezione a Primo Ministro di Ahmed Nazif, ha permesso di stabilizzare l’economia del Paese e di sostenere il settore privato, sviluppando soprattutto la riforma dei mercati finanziari, la deregolamentazione e la liberalizzazione del mercato. Grande slancio ha avuto, inoltre, il processo di privatizzazione. In tal modo, l’economia egiziana, dagli ultimi tre anni, sta crescendo ad un tasso del 7% annuo, grazie alla rivitalizzazione del settore privato ed agli incentivi che il Governo Nazif sta erogando per facilitare un incremento dell’attività produttiva, sia nel settore industriale che in quello agricolo, con forte accento posto sulla formazione professionale. Positivi sono risultati anche i movimenti netti di capitali (3,5 miliardi di US$, pari al 3,3% del PIL), grazie al forte afflusso di investimenti diretti dall’estero (6,1 miliardi di US$, pari al 5,7% del PIL). S Se etttto orrii Agricoltura L’agricoltura rappresenta il settore produttivo principale dell’Egitto ed è basata prevalentemente sulla produzione di cotone, frumento, riso, mais, pomodori, canna da zucchero e frutta. Negli ultimi vent’anni, sono stati fatti notevoli progressi nel settore agricolo, grazie al fatto che lo Stato si è ritirato pressoché completamente dalla gestione delle terre, lasciando sia la produzione che la commercializzazione. Il settore è, perciò, totalmente basato sulle leggi del mercato. Ciò ha favorito un più razionale sfruttamento delle risorse del settore primario che, pur occupando oltre il 25% della manodopera totale, si sviluppa su una superficie inferiore al 5% del territorio egiziano e risente di condizioni climatiche difficili. Industria I principali comparti dell’industria egiziana sono il tessile, l’abbigliamento e l’agro-alimentare, settore questo in cui il Governo promuove la collaborazione con partner occidentali in possesso di tecnologie avanzate per la costituzione di Joint-venture legate al ciclo dell’industria alimentare. 4 ******************************************ECONOMIA Il tessile-abbigliamento e l’industria delle costruzioni assorbono circa il 50% della manodopera attiva e contribuiscono in modo significativo all’export “nonoil” (cotone, articoli di abbigliamento, ceramiche e prodotti edili). Importanti per l’Egitto sono anche la produzione metallurgica e metalmeccanica. Servizi Nel passato, il settore dei servizi era rappresentato esclusivamente dalle attività di turismo e trasporti, ma attualmente, con la liberalizzazione, si sono aperti spazi significativi per le telecomunicazioni, l’intermediazione finanziaria e le assicurazioni. S Se etttto orrii p piiù ùp prro om me etttte en nttii Minerario Il sottosuolo egiziano è ricco di petrolio (riserve pari a 50 milioni di tonnellate) e gas naturale (riserve pari a 22,3 trilioni di piedi cubici – CU FT). Pertanto, il settore trainante dell’economia egiziana è quello minerario, dell’estrazione del petrolio e del gas, sempre più importante sia per l’utilizzo locale che per le esportazioni. Il 75% circa dell’export egiziano è, infatti, costituito da petrolio e derivati. Turismo Altro settore di punta dell’economia egiziana è quello del turismo, che – insieme alle entrate del canale di Suez ed alle rimesse degli emigrati – rappresenta la terza voce in entrata della bilancia dei pagamenti egiziana. Il turismo è un comparto di estremo rilievo, cresciuto notevolmente, in termini assoluti e relativi, nei confronti degli altri settori. Nel 2006, esso ha costituito per l’Egitto più dell’11,5% del PIL. I turisti sono principalmente arabi, seguiti in ordine di importanza da inglesi, tedeschi, americani ed italiani. IIn ntte errsscca am mb biio o cco om mm me errcciia alle e I dati ufficiali forniti dal FMI relativi all’interscambio generale dell’Egitto nel 2006 mostrano, rispetto allo stesso periodo del 2005, un considerevole aumento delle esportazioni (31,1%), cui si è accompagnato un incremento delle importazioni del 17,6% circa. Gli USA si sono confermati il principale fornitore dell’Egitto, con una quota di mercato dell’11,34%, seguiti da Germania (7,55%), Cina (6,92%), Francia (6,74%) e Italia (6,16%). L’Italia è risultata al secondo posto, dopo gli USA, quale mercato di sbocco per le esportazioni egiziane, di cui ha assorbito il 10,61%. 5 ******************************************ECONOMIA L’export dipende in larga parte dalle materie petrolifere e derivati e gas. Altre voci importanti sono: prodotti agricoli (cotone, riso, ortofrutta); prodotti siderurgici; manufatti (articoli d’abbigliamento e tessuti, ceramiche, prodotti d’arredamento, marmi). Le principali voci delle importazioni egiziane sono: commodities agricole (grano, orzo, mais, olii alimentari); petrolio e derivati; materie prime (legnami, ferro, metalli); turbine, macchinari per uso industriale, prodotti semilavorati, parti di autoveicoli, chimici organici ed inorganici. Nella versione completa della Guida sono disponibili informazioni dettagliate su: Esportazioni Importazioni IIn ntte errsscca am mb biio o cco om mm me errcciia alle e cco on n ll’’IItta alliia a I dati ISTAT, relativi al 2006, indicano un incremento del 40,22% dell’interscambio tra Italia ed Egitto rispetto al 2005, per un valore complessivo di 3,74 miliardi di €. La performance dell’export italiano in Egitto è in stretta relazione con i diversi ritmi di sviluppo dei vari settori dell’economia egiziana. La ripresa congiunturale in atto si è innanzitutto tradotta in un aumento dei consumi che ha, a sua volta, trainato le vendite italiane di beni intermedi e – in misura minore – di beni capitali in settori tradizionali. Nella versione completa della Guida informazioni dettagliate su: Beni strumentali Componentistica per autoveicoli Attrezzature per la filiera agro-industriale Filiera del tessile – abbigliamento sono, inoltre, disponibili S Siisstte em ma ad diissttrriib bu uttiivvo o In generale, la catena distributiva è in mano ad alcuni grossisti/distributori, mentre la maggior parte della popolazione si serve nella miriade di mercati al 6 ******************************************ECONOMIA dettaglio specializzati per settore (abbigliamento per la persona e per la casa, alimentari, casalinghi, etc.). L’unica catena di distribuzione organizzata nel settore “non food” è quella di Omar Effendi, di recente privatizzata e venduta ad un gruppo del Kuwait. Tale catena sta andando ora incontro ad una profonda trasformazione che ne ridurrà drasticamente i punti vendita (al momento 110), migliorando la qualità dei prodotti, precedentemente di prevalenza Made in Egypt. Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Grande distribuzione Intermediari commerciali Guida sono, inoltre, disponibili R Riisscch hiio oP Pa ae esse e L’indicatore di rischio comunemente utilizzato è DB, diviso in 7 fasce che vanno da DB1 a DB7. Ciascuna fascia è suddivisa in quartili (a-d), dove “a” rappresenta un rischio leggermente inferiore a “b”, e così via. La valutazione globale del Rischio Paese ha rilevato per l’Egitto l’indicatore DB3b. Tale rating indica rischio esiguo, ovvero qualche minima incertezza su garanzie di ritorno dagli investimenti da controllare attraverso un monitoring sulle variabili di rischio del Paese. Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Rischio politico: medio Rischio economico: basso Guida sono, inoltre, disponibili P Prro ossp pe ettttiivve e ffu uttu urre e L’economia egiziana sembra aver preso la strada di una solida crescita. Ciò è stato possibile grazie all’aumento dei consumi privati e degli investimenti, i quali cominciano a beneficiare degli effetti del continuo abbassamento delle imposte sui redditi personali e societari. Qualche fattore di costrizione della crescita economica è, invece, generato dal declino nell’espansione dei consumi governativi, poiché il Governo ha compiuto notevoli sforzi per razionalizzare le spese. In aumento sono attese, poi, le entrate del settore del turismo, a cui si assoceranno maggiori volumi di rimesse dall’estero. 7 ******************************************ECONOMIA Nel periodo 2008-2009, però, è possibile un rallentamento della crescita reale in maniera graduale, dovuto alla combinazione di alcuni fattori, quali un piccolo calo nella crescita della domanda dei consumatori, l’aumento dei tassi d’interesse ed un’ancora forte domanda di importazioni. Tuttavia, l’incremento del PIL si assesterà su valori di crescita che saranno ancora quasi il doppio rispetto alla prima metà del decennio. In aggiunta, il miglioramento della regolamentazione monetaria dovrebbe consentire un controllo maggiormente efficace della liquidità. Questi fattori, dopo l’impennata fino all’8,8% nel 2007, dovrebbero permettere alle Autorità di ridurre, nel 2008, il tasso medio d’inflazione su base annua all’8% e addirittura al 6,4% per il 2009. 8 *********************************INVESTIMENTI ESTERI IIn nvve essttiim me en nttii Grado di apertura del Paese Il 2005 ha segnato l’anno di svolta per una maggiore apertura dell’economia egiziana, in seguito al varo di provvedimenti atti a facilitare gli scambi con l’estero (soprattutto le importazioni, grazie alla riduzione sostanziale di dazi e tariffe doganali) ed all’entrata in vigore (luglio 2005) di una riforma fiscale che ha semplificato il rapporto tra cittadino e fisco. Il grado d’apertura dell’economia con l’estero è, così, salito dal 42,5% nel 2005 al 54,5% nel 2006. Con il progressivo aumento dell’esposizione del Paese sul mercato mondiale, crescono e/o si stabilizzano le quote d’interscambio con i principali Paesi partner occidentali (Stati Uniti, Germania, Italia, Francia, Olanda e Regno Unito) che, insieme all’Arabia Saudita, originano anche la maggior parte degli investimenti stranieri in Egitto. Principali Paesi investitori e distribuzione settoriale Gli Stati Uniti sono al primo posto come Paese investitore; seguono i Paesi dell’Unione Europea e fra questi, nel 2006, è proprio l’Italia il più importante, seguita dal Regno Unito, dalla Spagna e dalla Francia. Fra i Paesi arabi, rilevante è la quota dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti. Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Investimenti diretti da e verso l’Italia Guida sono, inoltre, disponibili N No orrm ma attiivva a ssu ug gllii iin nvve essttiim me en nttii La normativa egiziana in materia di investimenti è piuttosto complessa ed è articolata in tre testi principali. La Legge n.159/1981, tuttora in vigore, ha rappresentato in passato un primo esempio di normativa volta a incentivare gli investimenti, innovando il precedente quadro. La Legge n.230/1989 è stata approvata per favorire maggiormente gli investimenti esteri. Essa soddisfa le esigenze degli investitori, soprattutto stranieri, per quanto riguarda la libertà nel trasferimento dei profitti, l’assenza di limiti circa la proprietà delle società da parte degli stranieri e la partecipazione agli utili dei dipendenti. 9 *********************************INVESTIMENTI ESTERI La Legge n.8/1997 è senza dubbio lo strumento normativo più moderno in favore degli investimenti. Essa stabilisce le seguenti garanzie: i progetti possono essere esclusivamente di proprietà di stranieri; vi sono garanzie contro nazionalizzazione ed esproprio; i prodotti non sono assoggettati al controllo dei prezzi; i soggetti possono rimpatriare i loro capitali ed i loro profitti; la maggioranza dei membri dei Consigli di Amministrazione può essere straniera; vi è libertà nell’assunzione del personale; i salari degli esperti stranieri che lavorano nei progetti sono esenti da tassazione se la loro permanenza in Egitto non supera l’anno. Tali incentivi si applicano ai progetti rientranti in 16 campi prioritari d’attività che vengono realizzati in particolari zone industriali, definite “Free Zones”. La Legge n.83/2002 regola le Zone Economiche Speciali (ZES), garantendo privilegi ed esenzioni doganali agli investitori. Essa consente la creazione di zone industriali speciali che abbiano una significativa attività d’esportazione. Z Zo on ne e FFrra an ncch he ee eP Pa arrcch hii T Te eccn no ollo og giiccii La Legge n.8/1997 (Cap. 3, Artt. 29-46) ha riaffermato il concetto ed il regime delle Zone Franche (Free Zones), aree geo-amministrative qualificate istituite per promuovere lo sviluppo degli investimenti esteri attraverso l’introduzione di condizioni tendenzialmente più favorevoli rispetto a quelle previste dal regime ordinario. Le Zone Franche sono di due tipi: pubbliche e private (Art. 29). Quelle pubbliche sono create con Decreto Ministeriale su proposta della General Authority for Investments & Free Zones (GAFI); le altre, costituite sempre tramite il GAFI, ma su diretta richiesta dell’impresa investitrice, sono finalizzate alla realizzazione di specifici progetti. Le Zone Franche pubbliche sono attualmente otto; le più importanti sono: Nasr City (Il Cairo), Alessandria, Port Said, Suez, Ismailia e Damietta. In linea di principio, le Zone Franche sono destinate a ditte che intendano esportatore almeno la metà della produzione. Per quanto concerne i possibili settori d’investimento, possono essere concesse licenze per progetti di magazzinaggio, lavaggio, assemblaggio, riunione, fusione e rimballo di merci. Nella versione completa della informazioni dettagliate su: “Duty free” Servizi e Costi Guida 10 sono, inoltre, disponibili *********************************INVESTIMENTI ESTERI “New Urban Communities” Parchi Tecnologici Zone Economiche Speciali (SEZs) B Brre evve ettttii e eP Prro op prriie ettà à IIn ntte elllle ettttu ua alle e L’Egitto è membro del World Trade Organisation (WTO), ha firmato gli Accordi Trade Related Apects of Intellectual Property Rights (TRIPS) ed ha sottoscritto la Convenzione di Parigi del 1883 per la protezione della proprietà intellettuale. L’Egitto è, inoltre, firmatario della Convenzione di Strasburgo del marzo 1971 per la classificazione internazionale dei brevetti e della Convenzione dell’Aja del 1975, riguardante il deposito internazionale del design industriale. La Legge n.82/2002 (con il relativo Regolamento d’attuazione) contiene la disciplina della Proprietà Intellettuale di: brevetti, modelli d’utilità, circuiti integrati, know-how, marchi, nomi commerciali, indicazioni geografiche, design industriale, diritto d’autore e varietà vegetali. 11 *********************************INVESTIMENTI ESTERI R Re eq qu uiissiittii tte eccn niiccii e e sstta an nd da arrd diizzzza azziio on ne e,, lle eg giisslla azziio on ne ep pe err iim mb ba alllla ag gg giio o e ed d e t i c h e t t a t u r a etichettatura I requisiti tecnici e la standardizzazione in materia di confezionamento ed imballaggio sono riportati nella Legge n.118/1975 e nel relativo Statuto Esecutivo sull’importazione e l’esportazione, nonché nei vari emendamenti effettuati con Decreti Ministeriali. L’Autorità competente per il controllo dell’applicazione dei requisiti tecnici è la “General Agency for Control on Exports and Imports”. Nella versione completa della Guida sono disponibili informazioni dettagliate circa la legislazione vigente per: Prodotti importati Macchinari Prodotti alimentari Abbigliamento Prodotti commerciali N No orrm ma attiivva ad do og ga an na alle e Le merci in importazione dai Paesi dell’Unione Europea devono essere accompagnate dai seguenti documenti: Fattura commerciale: richiesta in 4 copie, va redatta in lingua inglese o francese e deve essere vistata dalla Camera di Commercio. Certificazioni attestanti l’origine: Certificato d’origine rilasciato dalla Camera di Commercio e legalizzato dal Consolato egiziano. Documenti speciali: - Certificato sanitario per animali vivi, carni e derivati, prodotti alimentari in genere. - Certificato fito-sanitario per prodotti vegetali. - Certificato d’analisi emesso da laboratori ufficiali per prodotti chimici, farmaceutici ed alimentari. - Certificato di qualità, quantità, congruità del prezzo rilasciato dalle Autorità competenti, solo su richiesta dell’importatore. - Certificato che attesti il livello di radiazioni nucleari per i seguenti prodotti: alimentari, olii e grassi da utilizzare nella produzione di derrate alimentari, bestiame vivo destinato all’alimentazione umana, piante e sementi, prodotti alimentari ad uso animale, succedanei del latte, tabacco. 12 *********************************INVESTIMENTI ESTERI Documenti di trasporto: - Trasporto via mare: Polizza di carico (Bill of Lading). - Trasporto per via aerea: Lettera di vettura (Airway Bill). Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Barriere tariffarie Barriere non tariffarie Guida sono, inoltre, disponibili LLe eg giisslla azziio on ne e sso occiie etta arriia a Nel quadro della progressiva apertura del sistema giuridico-economico egiziano, dal 1998 (con l’entrata in vigore della Legge n.3/1998) anche le imprese straniere possono operare tramite società di cui detengano la quota di maggioranza. Gli Uffici di Rappresentanza (Representative Offices oppure Liaison Offices) e le Filiali (Branches) sono forme di presenza molto diffuse, anche tra le aziende italiane operanti al Cairo. Le principali forme societarie che l’ordinamento egiziano prevede sono la Società per Azioni (Joint-Stock Company) e la Società a Responsabilità Limitata (Limited Liability Company). Per tali forme di presenza imprenditoriale, la normativa di riferimento si trova nella Legge n.159/1981, nel Decreto esecutivo n.96/1982 e nelle successive modifiche, con particolare riguardo alla Legge n.3/1998. Nella versione completa della Guida informazioni dettagliate su: Società per Azioni (Spa) Società a Responsabilità Limitata (Srl) Uffici di Rappresentanza e Filiali Contratti di Agenzia ed Intermediazione sono, inoltre, disponibili N No orrm ma attiivva a ttrriib bu utta arriia a Il regime ordinario è quello stabilito dalla Legge n.157/1981 e dal Decreto Ministeriale n.164/1982 (e successive modifiche). Nel luglio 2005, è entrata in vigore una riforma fiscale che ha semplificato molto il rapporto tra il cittadino ed il fisco. A seconda del reddito, sono state ridotte a 3 le aliquote sul reddito, fino ad un massimo del 20%, sia per le 13 *********************************INVESTIMENTI ESTERI persone fisiche sia per quelle giuridiche rispettivamente del 32% e del 42%). Nella versione completa della Guida informazioni dettagliate su: Tassazione delle persone fisiche Tassazione delle persone giuridiche Altre imposte dirette IVA Altre imposte indirette Convenzioni contro le doppie imposizioni (i livelli sono, precedenti inoltre, erano disponibili N No orrm ma attiivva ad de ell lla avvo orro o La normativa sul lavoro è contenuta nella Legge n.137/1981 (e successive modifiche). In base a tale Legge, i contratti di lavoro possono essere sia a tempo determinato (di durata non superiore a 5 anni) sia a tempo indeterminato ed il periodo di prova non supera i 3 mesi. Se il contratto di lavoro a tempo determinato viene immediatamente rinnovato alla prima scadenza, esso si trasforma de facto in contratto a tempo indeterminato. La Legge sul lavoro stabilisce le singole fattispecie che possono determinare il licenziamento, sostanzialmente riconducibili ad ipotesi di giusta causa e giustificato motivo. In base ai dati del Ministero del Lavoro egiziano, il costo della manodopera varia da 150 a 500 US$ (salari orientativi mensili netti); oneri sociali sono costituiti a carico del datore di lavoro (Social Insurance). Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Contrattazione collettiva Contrattazione individuale Elementi del contratto di lavoro Diritti ed organizzazioni sindacali Licenziamenti individuali e collettivi Guida 14 sono, inoltre, disponibili ***********************************SISTEMA BANCARIO G Ge en ne erra alliittà à ssu ull ssiisstte em ma ab ba an ncca arriio o Nel corso del 2005, la Banca Centrale d’Egitto ha avviato una sostanziale riforma del sistema bancario, al fine di migliorarne le performance. L’attività principale è stata il processo di privatizzazione con cui circa il 20% del settore bancario è stato trasferito da banche controllate de facto dallo Stato al settore privato. È stata, quindi, operata una razionalizzazione delle banche commerciali ed una serie di fusioni tra banche minori. A seguito di tale piano di riforma, la situazione del sistema bancario egiziano è attualmente in netto miglioramento. La percentuale dei non performing loan sul totale dei crediti – che nel 2004 aveva superato il 25% – risulta in calo nel 2006, mentre i valori ROA (rapporto tra reddito operativo e totale attivo) e ROE (rapporto tra utile netto e patrimonio netto) sono stabili o in lieve crescita. Ad eccezione di alcuni Istituti bancari (Misr African International Bank, Arab International Bank ed Export Development Bank of Egypt), il sistema opera sotto il controllo congiunto della Central Bank of Egypt (CBE) e del Ministero delle Finanze. Sette sono le banche del settore pubblico: quattro commerciali (National Bank of Egypt (NBE), Banque Misr, Banque du Caire, Bank of Alexandria) e tre specializzate (Real Estate Bank, Industrial Bank, Agricolture Bank); ci sono, inoltre, 24 banche commerciali, private o in Joint-venture, 11 finanziarie per gli investimenti in Joint-venture e 20 filiali di Istituti di Credito stranieri. Infine, si trovano al Cairo, con propri Uffici di Rappresentanza, il Monte dei Paschi di Siena e la Banca Intesa – SanPaolo, che ha in parte acquisito nell’ottobre 2006 la Bank of Alexandria. 15 **********************************SISTEMA FIERISTICO L’Egitto offre, secondo i settori, fiere di massa campionarie a frequenza annuale (come la Fiera Internazionale del Cairo) e fiere aperte, viceversa, solo ad un pubblico di operatori, le cosiddette fiere specializzate, sempre più in corso di affermazione. L’azienda interessata ad esportare in Egitto può valutare una prima partecipazione diretta (finalizzata ad una presa di contatto con il mercato ed eventualmente alla contestuale ricerca di un agente/rappresentante) ed una partecipazione successiva tramite il proprio intermediario. Altrettanto valida, per entrare in contatto con operatori locali interessati all’offerta italiana, è la partecipazione a seminari e workshop tematici organizzati da varie Istituzioni. Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Fiere specializzate Enti fieristici Guida sono, inoltre, disponibili Infine, nella versione completa della Guida, su formato CD, sono disponibili informazioni dettagliate su: IIn nd diirriizzzzii u uttiillii:: iin nE Eg giitttto oe ed d iin n IItta alliia a.. B i b l i o g r a f i a Bibliografia 16 Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Sportello per l’Internazionalizzazione C.C.I.A.A. Genova Via Garibaldi, 4 16124 Genova Tel: 010 2704560 Fax: 010 2704298 E-mail: [email protected] T Sito: www.ge.camcom.it T T T Marzo 2008 La Guida Paese è stata realizzata in collaborazione con la Dott.ssa Francesca Paolini