Di Menna: “La scommessa da fare è un progetto di scuola

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Di Menna: “La scommessa da fare è un progetto di scuola
LA TRADIZIONE EDUCATIVA MULTICULTURALE DELLE SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO
Di Menna: “La scommessa da fare è un progetto di scuola integrata”
Religioni che convivono, lingua e cultura italiana quali elementi unificanti, elevate e innovative competenze tecnico
professionali: sono le caratteristiche che contraddistinguono due importanti scuole italiane del Cairo
In Italia, intanto, gli istituti tecnici e professionali vivono momenti di grande incertezza.
Per la Uil occorre prevedere una legge di impianto nazionale che li valorizzi e li salvaguardi
Le importanti esperienze delle scuole italiane in Egitto
L'Istituto Professionale "Don Bosco" e la scuola “Leonardo Da Vinci”
Studiano insieme alunni di religioni diverse, con luoghi di preghiera cristiana e musulmana
Le lezioni, 5 giorni a settimana per otto ore, sono svolte in italiano e in arabo.
La padronanza della lingua italiana è l’elemento unificante per tutti gli studenti.
I programmi prevedono lo studio della cultura italiana e araba.
Gli alunni sono accettati in base al voto di licenza media.
I titoli di studio rilasciati sono riconosciuti in Italia e in Egitto
Insegnanti statali e privati lavorano assieme. Gli insegnanti italiani, sono affiancati nel loro compito da insegnanti
egiziani di materie in lingua araba.
I diplomi che vengono conseguiti nel Professionale Industriale sono: operatore meccanico e operatore elettrico.
Dal Tecnico Industriale gli studenti ottengono la specializzazione in elettrotecnica e automazione meccanica.
Si svolgono anche attività di riconversione professionale. Alcune imprese italiane (Iveco, Italcementi) aderiscono
ai protocolli di intesa per l’accesso al lavoro.
La prima scuola italiana istituita in Africa è stato l’Istituto professionale Don Bosco, fondato al Cairo nel 1926 dai
salesiani. Nella scuola italiana studiano oggi 500 studenti di nazionalità egiziana.
Nella scuola ‘Leonardo da Vinci’ , presso il Consolato italiano, sono presenti tutti i cicli di studio, dalla scuola
dell’infanzia al liceo. La dirigente scolastica è italiana, gli insegnanti sono italiani e egiziani.
E’ un’esperienza importante di scuola nella quale studiano insieme alunni di religioni diverse, dove è
consolidata la presenza di due luoghi di preghiera (cristiana e musulmana), dove la multiculturalità è
un fatto quotidiano: questo il commento di Massimo Di Menna in occasione della visita di una
delegazione Uil e Uil Scuola in due scuole italiane nella città del Cairo in Egitto.
Gli elementi unificanti di queste scuole sono la lingua italiana e l’elevato livello delle competenze e
delle professionalità che vengono acquisite. Il modello di scuola che viene realizzato – pone
l’accento Di Menna – è molto severo e rigoroso: da un lato la padronanza della lingua italiana è uno
dei requisiti essenziali, dall’altro il titolo di studio consente un rapido accesso al mondo del lavoro.
I tecnici diplomati n queste scuole sono molto richiesti e vengono chiamati sia dalle aziende egiziane
che da quelle italiane che lavorano in Egitto. Quello della cultura tecnica e professionale è un grande
patrimonio del nostro Paese, un’istruzione apprezzata e utile e, semmai ce ne fosse stato bisogno,
l’esperienza egiziana ce lo ha confermato.
L’esperienza delle scuole italiane al Cairo fa riflettere – continua Di Menna – sulle modalità di serena
integrazione vissute da questi studenti. Se in Egitto, la lingua e la cultura italiana fanno da elemento
unificante nel rispetto delle diversità, un modello simile di integrazione è possibile anche da noi.
In Italia – puntualizza Di Menna - negli ultimi cinque anni la presenza di alunni stranieri nelle scuole
italiane è raddoppiata passando dai 112 mila ragazzi che frequentavano le scuole ai quasi 300 mila
dell’anno scolastico passato.
La realtà egiziana rafforza la nostra richiesta di un progetto di scuola integrata.
L’integrazione è la scommessa da fare se si vuole dare alla scuola un ruolo centrale nei processi di
sviluppo.
ALUNNI STRANIERI NELLE SCUOLE ITALIANE
Una parte consistente di questi studenti (123.838 pari al 43%) è di religione islamica.
Più della metà delle scuole italiane (57%) accoglie bambini e ragazzi stranieri.
Il 90,5% di questi studenti frequenta scuole statali, il 9,5% frequenta scuole non statali.
(Ultimi dati disponibili relativi all’anno scolastico 2003/2004)
Presenza
totale
Provenienze da paesi
prevalentemente
a religione islamica
Trend
degli ultimi cinque anni
Gli alunni stranieri sono 282.683, pari al 3,5% della popolazione scolastica;
Il 90,5% frequenta scuole statali, il 9,5% scuole non statali;
Il 56,94% delle scuole accoglie alunni stranieri
Albania = 51.059 = 16,8%;
Egitto = 4.292 = 1,4%;
Marocco = 42.819 = 14,1%;
Tunisia = 8.055 = 2,7%;
Bosnia Erzegovina = 3.601 = 1,3%;
Algeria = 1.157 = 0,4%;
Senegal 2.135 = 0,7%;
Nigeria = 2.518 = 0,9%;
Pakistan = 3.767 = 1,3%;
Bangladesh = 2.699 = 0,9%.
-----------------------------------Tot = 123.828 = 43,80%
1999/00 = 119.679 =1,47%;
2000/01 = 147.406 (+27.727)= 1,84%;
2001/02 = 181.767 (+34.361)= 2,31%;
2002/03 = 232.766 (+50.999) = 2,96%;
2003/04 = 282.683 (+49.917)= 3,5%
Per livelli scolastici
infanzia = 3,6%; primaria = 4,4%;
sec. 1° grado = 4,0%; sec. 2° grado = 1,9%
Distribuzione territoriale
Nord Est = 6,05% (81.097); Nord Ovest = 5,61% (107.976);
Centro = 4,73 (67.260)%;
Sud = 0,83% (19.059); Isole = 0,66 87.291)%