SPECCHIO NELLA STANZA

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SPECCHIO NELLA STANZA
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ARTIGIANATO
Il Campionato del Mondo della Gelateria
SPECCHIO,
SPECCHIO NELLA
STANZA ...
... chi vedrà premiata
la propria costanza?
Il Sigep avrà luogo a Rimini dal 23
al 27 gennaio. Cosi prende il via la
stagione dei concorsi che ha visto
quasi sempre la Svizzera italiana
rappresentare l’intero Paese – anche sul podio – annoverando nella
squadra anche un rappresentante
confederato.
Così sarà anche per l’imminente
edizione in cui la squadra affronterà il tema dedicato al cinema – ci
aspettiamo pertanto di poter ammirare soggetti decorativi d’accompagnamento di alto valore artistico – oltre che, ma questo è di
competenza della giuria (composta dai coachs delle squadre) – la
scoperta di sapori nuovi. E il gelato ben si presta a interpretazioni
che sorprendono e incantano i
palati. Ricordiamo le prove previste dalla gara: Coppa gelato decorata – Torta gelato – Creazione
partendo da una Mystery Box –
Mignons (anche caldi e salati) ma
sempre con gelato – Pezzi artistici
– Buffet finale.
Quest’anno il Sigep è stato preceduto dal SIEL di Algeri (Salone
dedicato all’ospitalità e ristorazione, 11 – 14 gennaio) nella parata di
quelli che, a livello mondiale, trattano il settore dolciario. Nel 2015
dal 9 al 12 luglio a Lima (Perù) al
29 novembre – 2 dicembre, nel
mondo sono state organizzate 34
esposizioni di dolci in genere.
Nereo Cambrosio
Ripresentiamo la squadra degli esecutori – stavolta al completo – ma senza il
coach Giuseppe Piffaretti, assente per un corso all’estero. Da sinistra: Daniel
Ricigliano, Kurt Wust, Paolo Campani, Luca Danesi. La scultura in ghiaccio –
qui ancora incompiuta – ricorda il fotogramma di un film celebre, con Marilyn
Monroe.
Precisazione
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La dimensione delle foto che quasi
sempre accompagnano gli articoli,
non dipende da me. L’impaginazione
– che mi trova regolarmente d’accordo – è opera di Andrea Schwyter,
preziosa collaboratrice che distribuisce armoniosamente gli spazi. So
quanto vale il riconoscimento – ne ho
fatto lungo uso in passato – e sono
lieto di poter ancora praticarlo. nc
Nº 2 | 15 gennaio 2016 | panissimo
ATTUALITÀ
Risanamento della galleria stradale del Gottardo
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Commento
Un secondo tubo quale soluzione duratura
Il 28 febbraio 2016 il popolo svizzero si pronuncerà sulla costruzione di un secondo tubo per la galleria
stradale del Gottardo. L’Unione svizzera delle arti e mestieri (usam) e la PCS, appoggiano il progetto.
tunnel-sangottardo-si.ch / André Albrecht
Sì alla mobilità
In caso di NO, la galleria stradale dovrà essere chiusa.
Il popolo dovrà pronunciarsi su
una modifica della legge federale
sul transito stradale nella regione
alpina. La modifica consentirà la
costruzione di un secondo tubo nel
Gottardo, e quindi il risanamento
della galleria esistente.
Maggior sicurezza
Questa soluzione presenta vantaggi a lungo termine: l’asse stradale
del Gottardo potrà restare aperto
al traffico anche durante i lavori di
risanamento. E, ancora, i futuri
risanamenti potranno essere gestiti meglio; come l’ha sottolineato la
responsabile del DATEC Doris
Leuthard spiegando la posizione
del Consiglio federale. D’altro canto, la sicurezza si ritroverà nettamente migliorata.
Collegamento importante
tra il Nord e il Sud
La galleria stradale del Gottardo
– aperta nel 1980 – va sottoposta a
un risanamento completo e dovrà
essere chiusa al traffico durante i
lavori. Per mantenere questo importante collegamento tra il Nord
e il Sud anche durante i lavori di
risanamento, il Consiglio federale
e il Parlamento hanno deciso di
costruire un secondo tubo e poi
risanare quello esistente. Per giungere a tanto, la Legge federale sul
traffico stradale nella regione alpina è stata adattata alla bisogna.
Sistema di regolazione
Una volta concluso il risanamento,
saranno in servizio due gallerie.
Tuttavia la capacità non sarà aumentata: la legge stipula che solo
un via per direzione di marcia sarà
aperta al traffico. L’altra servirà in
casi di fermate d’urgenza. Le collisioni frontali e laterali potranno
essere largamente evitate.
Inoltre, dal 2001, il sistema di regolazione del traffico pesante è ancorato nella legge. Tale sistema mira
a limitare – per ragioni di sicurezza – il numero di mezzi pesanti che
si ritrovano contemporaneamente
nel tunnel e a garantire il rispetto
di un minimo di distanza.
Il progetto di risanamento accolto
dal Consiglio federale costerà 2,8
miliardi di franchi. Questa somma
copre i costi di costruzione del secondo tubo e quelli di risanamento
dell’esistente, così come i costi
delle misure transitorie necessarie
per usare il tunnel in tutta sicurezza da qui al suo risanamento.
Soluzione nell’interesse della
popolazione e dell’economia
L’asse stradale del Gottardo è vitale per la Svizzera. Quindi, è essenziale che esso resti disponibile in
permanenze. Come lo ha sottolineato la responsabile del DATEC
Doris Leuthard ai media: «Il risanamento della galleria legato alla
costruzione di un secondo tubo
offre tali garanzie. La soluzione a
lungo termine è nell’interesse della popolazione e dell’economia».
pd/cv
Il tunnel dl Gottardo e il traffico
stradale agitano gli animi. La costruzione del nuovo tunnel di risanamento è – a mio parere – l’unica
alternativa che permette di fronteggiare le esigenze della mobilità
e, di conseguenza, quelle della
sicurezza e dei collegamenti tra le
varie regioni del Paese.
Gli avversari del progetto invocano l’articolo sulla protezione delle
Alpi e preconizzano il trasferimento dalla strada alla rotaia. Ma si
tratta di un’illusione. La densità
del traffico ferroviario è già ora al
limite delle capacità disponibili;
piccoli incidenti potrebbero avere
un impatto importante e implicare
ritardi o soppressioni di corse.
Dopo 35 anni di servizio, il tunnel
del Gottardo mostra i segni dell’età e non corrisponde più alle esigenze attuali.
La realtà è oggi diversa;
occorre tenerne conto nel
complesso della futura
soluzione.
Il traffico turistico non è il solo
toccato dal progetto; in primo
piano si tratta di garantire i collegamenti più brevi possibili tra le
varie regioni, per tutti i 365 giorni
dell’anno.
Io dico un chiaro Sì all’investimento necessario alla coesione nazionale, alla sicurezza e all’economia
– dunque anche al tunnel di risanamento.
Kaspar Sutter, Presidente