Nutrie, si caricano le doppiette: Borghetto recluta gli abbattitori

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Nutrie, si caricano le doppiette: Borghetto recluta gli abbattitori
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GIOVEDÌ 27 OTTOBRE 2016
CENTRO LODIGIANO
il Cittadino
IL FENOMENO/1 n DOMANI VIA AL CORSO PER SELECONTROLLORI, SONO SESSANTA GLI ISCRITTI
IL FENOMENO/2
Nutrie, si caricano le doppiette:
Borghetto recluta gli abbattitori
Un roditore
per ogni due
residenti
nel Lodigiano
ANDREA BAGATTA
n Borghetto recluta selecontrollori per arginare il problema causato dalle nutrie. Domani sera alle
21 al terzo piano di palazzo Rho si
terrà il corso di formazione, già
una sessantina le iscrizioni, anche
dai comuni vicini. In seguito al seminario, la polizia provinciale rilascerà l’apposita abilitazione per
l’abbattimento dei roditori, sia per
i cacciatori con porto d’armi sia per
chi non possiede il porto d’armi
(con l’uso delle gabbie).
A fronte di una popolazione stimata di nutrie di almeno 250mila
esemplari, dal 2012 a oggi ne sono
stati abbattuti poco meno di
28mila, mentre uno studio dell’Università di Pavia sul monitoraggio 2012-2013, con una stima di
105mila nutrie, indicava in 60mila
capi l’anno l’obiettivo di abbattimento per contenere il fenomeno.
Il corso è stato presentato ieri mattina a Borghetto. «Abbiamo avuto
più e più richieste di intervento da
parte degli agricoltori borghettini,
alcuni dei quali hanno lamentato
una perdita fino al 30 per cento del
raccolto a causa delle nutrie –
spiega Giovanna Gargioni, sindaco
di Borghetto -. In paese ci sono una
dozzina di selecontrollori, ma abbiamo visto quanto fatto a Casale,
ci è sembrato la strada giusta e abbiamo chiesto la collaborazione
loro e della polizia provinciale. Da
qui l’idea di allargare ad altri comuni del circondario. E la risposta
è stata più che positiva, con oltre
60 richieste di partecipazione».
Una volta ottenuti i nuovi patentini, Borghetto vuole dividere il territorio in spicchi, e affidarne ciascuno a una squadra specifica di
selecontrollori in modo da avere
una selezione a tappeto e di ampio
raggio. I selecontrollori, a oggi 936
in provincia di Lodi (compresi gli
abilitati all’uso delle gabbie), possono agire su tutto il territorio della
provincia, senza vincoli comunali.
«Fino a qualche anno fa nella provincia di Lodi c’era la tendenza a
non accogliere l’abbattimento, ma
credo invece che si debba intervenire in modo più massiccio per
contenere il fenomeno – commenta il sindaco di Casale e consigliere provinciale Gianfranco
Concordati -. C’è un problema
agricolo e uno ambientale, e uno
L’INCONTRO Da sinistra Luca Pagano, Giovanna Gargioni e Gianfranco Concordati ieri al tavolo dei relatori
anche di fruibilità delle nostre
campagne». L’intervento non
rientra piùnell’ambitodelcontenimento delle specie selvatiche, ma
viene ricondotto a questioni di ordine sanitario, con una maggiore
competenza quindi dei Comuni.
«Oggil’orientamentoèprettamente sanitario e questo consente maggiori interventi, ma nel Lodigiano
solo 14 comuni hanno aderito al
piano di contenimento provinciale
– afferma il comandante della polizia provinciale Luca Pagano -. Noi
siamo al lavoro per semplificare e
snellire ulteriormente il regolamento, ma speriamo che da parte
dei comuni ci sia più attenzione».
Secondo i dati ufficiali, nel 2012 gli
abbattimenti dei comuni sono stati
7mila 717, nel 13 quasi uguali a
7mila 363, poi nel 14 sono scesi a
5mila 396, per risalire nel 15 a 6mila
515.Idati2016nonsonodisponibili.
La provincia invece ha effettuato
con i propri corpi di vigilanza 116
abbattimenti nel 2015, 858 fino a
oggi nel 2016. Uno studio dell’Università di Pavia dopo il monitoraggio del 2012-13 indicava in 60mila
capi abbattuti l’anno il numero ottimale per il contenimento della
specie.
SAN COLOMBANO
I BAMBINI HANNO PULITO IL PARCO E IL GIARDINO DELLA SCUOLA
n I bambini della scuola primaria di San Colombano
in uscita per pulire il mondo. Venerdì scorso si è tenuta
la manifestazione di Legambiente per promuovere la
cultura dell’ambiente e sensibilizzare i bambini. Sono
state ben sette le classi della scuola primaria, 144
bambini in tutto, coinvolte nell’operazione sotto la supervisione del locale circolo di Legambiente Il Quadrifoglio, con l’ausilio di protezione civile e polizia locale.
Metà dei bimbi si è diretta in zona Parco Lambro, l’altra
metà è rimasta nel giardino della scuola.
BORGO n LA SEGNALAZIONE DI QUAINI SULLE SCADENZE PER I CONSIGLIERI COMUNALI
n Record di nutrie a Lodi. Nel
Lodigiano i roditori in arrivo
dall’Est sono uno ogni due abitanti. A dirlo sono i dati presentati in questi giorni nel convegno
“Salvaguardare la biodiversità
senza ideologie”, che si è svolto
a Cremona e al quale ha partecipato anche il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. «Non
esistono dati certi sul numero di
esemplari di nutrie presenti in
Italia - è stato detto -, ma alcune
fonti come Coldiretti stimano un
rapporto di una nutria ogni 10
abitanti in Lombardia, con il record nelle pianure di Lodi e
Mantova dove si trova un roditore ogni due abitanti, e a Cremona uno ogni tre. Un rapporto
molto alto quello di Cremona e
Lodi, che pare confermato anche da altre stime diffuse nel
2013 dalla Regione Lombardia
che parlano di 2,3 milioni di
esemplari nel territorio lombardo. Colmato il vuoto normativo
sul problema, ora serve un impegno costante e continuato nel
tempo». «Abbiamo fatto una
norma - ha detto Galletti - dove
autorizziamo le Regioni all’abbattimento e all’eradicazione
del nucleo, questo in base a un
principio scientifico non a un
principio derivante solo dalla
pancia della gente. A quello abbiamo fatto riferimento, e su
questo stiamo andando avanti.
Certo non è la caccia libera alla
nutria - spiega ancora Gallettiserve personale autorizzato, anche gli agricoltori possono essere autorizzati a farlo sotto una
direttiva delle Regioni. Spero
che le Regioni - ha auspicato il
ministro - si muovano in fretta
in questo senso perché la nutria
sta diventando un problema sia
per l’agricoltura che per il dissesto idrogeologico, quindi per
l’intero Paese». Per Galletti,
«non è un problema economico,
è un problema di volontà di procedere. Da parte del ministero
dell’ambiente c’è tutto il supporto tecnico disponibile da
parte dell’Ispra per aiutare le
Regioni a farlo. Credo - ha concluso Galletti - che le Regioni e
il mio ministero insieme possano fare un bel lavoro: se c’è un
problema economico, lo risolveremo insieme».
R. C.
«Irregolarità»: si muove il prefetto
Casaletto, preso latitante
Deve scontare due anni
n Non più tardi di due settimane
fa l'ultimo scontro in consiglio comunale tra il primo cittadino Nicola Buonsante e Cesare Quaini, capogruppo di “Borgo Comune Solidale", poi la segnalazione alla
Prefettura di Lodi. Al centro del
contenzioso il regolamento comunale per il funzionamento del consiglio. Secondo Quaini le disposizioni municipali in materia non
sarebbero rispettose dell'articolo
43 del Testo unico degli Enti locali
dove si legge che i consiglieri hanno diritto di iniziativa su ogni proposta di deliberazione e di presentare interrogazioni e mozioni, ottenendo dagli uffici competenti
«tutte le informazioni utili
all'espletamento del proprio mandato». A Borgo San Giovanni però
il regolamento detta il termine di
24 ore prima dell'adunanza del
consiglio per il deposito degli atti
n Condannato a oltre due anni
di reclusione per minacce,
estorsione e furto, aveva trovato “rifugio” nel Lodigiano. A Casaletto infatti il personale del
commissariato di polizia di Nocera Inferiore, con il supporto
della squadra mobile locale, ha
rintracciato nei giorni scorsi il
49enne G.C. Su di lui pendeva
un ordine di esecuzione per la
carcerazione emesso dalla procura della repubblica presso il
tribunale di Nocera. Per una serie di reati, infatti, l’uomo aveva
collezionato una condanna pari
a due anni, cinque mesi e cinque giorni di reclusione. Ma da
qualche tempo non era più stato
rintracciato presso la sua abitazione di Nocera, dove era nato,
e si era reso irreperibile. Con la
compagna e la figlioletta si era
trasferito infatti da alcuni anni
relativi alle deliberazioni dell'ordine del giorno e per la presentazione da parte dei consiglieri degli
emendamenti agli stessi atti: «Si
tratta di una palese violazione del
diritto di iniziativa e di controllo
dei consiglieri di minoranza»,
commenta Quaini che nell'ultima
seduta ha abbandonato l'aula durante la presentazione del Piano
per il diritto allo studio 2016-2017:
«Non ho avuto il tempo materiale
di approfondire l'argomento aveva lamentato Quaini - Non è
per mancanza di buona volontà,
quando si tratta di lavorare non mi
tiro indietro, ma se il regolamento
non cambia, quando mancherà il
tempo per analizzare la documentazione a dovere, presenterò le mie
osservazioni ai cittadini attraverso
i nostri canali di informazione» .
La cosa è stata segnalata in data 14
ottobre alla Prefettura, insieme al-
la denuncia di una serie di «ritardi« nelle risposte del sindaco e degli assessori alle interrogazioni
presentate dal gruppo “Borgo Comune Solidale”. Risposte, denuncia Quanini, «pervenute oltre i 30
giorni stabiliti dall'articolo 43 del
Testo unico Enti locali, o mai pervenute o solo in modo parziale».
Quaini parla anche di «violazioni»
nella procedura di nomina della
commissione mensa (anno scolastico 2015 - 2016) e del regolamento comunale per la concessione
delle benemerenze civiche “Il gelso d'oro”. Rapidi i tempi della risposta della Prefettura che ha
chiesto al consigliere «di trasmettere ogni utile notizia in merito a
quanto lamentato». «Questa tempestività ci fa ben sperare - commenta Quaini - restiamo in attesa
di una riscontro definitivo».
Angelika Ratzinger
nel Lodigiano, spostandosi per
vari comuni fino a stabilirsi a
Casaletto. In provincia di Lodi è
finito nei guai solo una volta per
minacce, ubriachezza e porto di
armi improprie. Per il resto pare
che lavorasse saltuariamente
presso una cooperativa.
Su di lui, però, come detto, pendeva un ordine di carcerazione.
I poliziotti di Nocera sono riusciti a rintracciarlo a Casaletto
Lodigiano e così, venerdì scorso, è stato prelevato presso la
sua abitazione e, completate le
formalità di rito presso la questura di Lodi, portato in carcere
a Lodi, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Deve rispondere dei reati di
furto, resistenza a pubblico ufficiale, estorsione e minaccia,
tutti commessi negli ultimi anni
nel Salernitano.