Nutrie, si caricano le doppiette: Borghetto recluta gli abbattitori
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Nutrie, si caricano le doppiette: Borghetto recluta gli abbattitori
23 GIOVEDÌ 27 OTTOBRE 2016 CENTRO LODIGIANO il Cittadino IL FENOMENO/1 n DOMANI VIA AL CORSO PER SELECONTROLLORI, SONO SESSANTA GLI ISCRITTI IL FENOMENO/2 Nutrie, si caricano le doppiette: Borghetto recluta gli abbattitori Un roditore per ogni due residenti nel Lodigiano ANDREA BAGATTA n Borghetto recluta selecontrollori per arginare il problema causato dalle nutrie. Domani sera alle 21 al terzo piano di palazzo Rho si terrà il corso di formazione, già una sessantina le iscrizioni, anche dai comuni vicini. In seguito al seminario, la polizia provinciale rilascerà l’apposita abilitazione per l’abbattimento dei roditori, sia per i cacciatori con porto d’armi sia per chi non possiede il porto d’armi (con l’uso delle gabbie). A fronte di una popolazione stimata di nutrie di almeno 250mila esemplari, dal 2012 a oggi ne sono stati abbattuti poco meno di 28mila, mentre uno studio dell’Università di Pavia sul monitoraggio 2012-2013, con una stima di 105mila nutrie, indicava in 60mila capi l’anno l’obiettivo di abbattimento per contenere il fenomeno. Il corso è stato presentato ieri mattina a Borghetto. «Abbiamo avuto più e più richieste di intervento da parte degli agricoltori borghettini, alcuni dei quali hanno lamentato una perdita fino al 30 per cento del raccolto a causa delle nutrie – spiega Giovanna Gargioni, sindaco di Borghetto -. In paese ci sono una dozzina di selecontrollori, ma abbiamo visto quanto fatto a Casale, ci è sembrato la strada giusta e abbiamo chiesto la collaborazione loro e della polizia provinciale. Da qui l’idea di allargare ad altri comuni del circondario. E la risposta è stata più che positiva, con oltre 60 richieste di partecipazione». Una volta ottenuti i nuovi patentini, Borghetto vuole dividere il territorio in spicchi, e affidarne ciascuno a una squadra specifica di selecontrollori in modo da avere una selezione a tappeto e di ampio raggio. I selecontrollori, a oggi 936 in provincia di Lodi (compresi gli abilitati all’uso delle gabbie), possono agire su tutto il territorio della provincia, senza vincoli comunali. «Fino a qualche anno fa nella provincia di Lodi c’era la tendenza a non accogliere l’abbattimento, ma credo invece che si debba intervenire in modo più massiccio per contenere il fenomeno – commenta il sindaco di Casale e consigliere provinciale Gianfranco Concordati -. C’è un problema agricolo e uno ambientale, e uno L’INCONTRO Da sinistra Luca Pagano, Giovanna Gargioni e Gianfranco Concordati ieri al tavolo dei relatori anche di fruibilità delle nostre campagne». L’intervento non rientra piùnell’ambitodelcontenimento delle specie selvatiche, ma viene ricondotto a questioni di ordine sanitario, con una maggiore competenza quindi dei Comuni. «Oggil’orientamentoèprettamente sanitario e questo consente maggiori interventi, ma nel Lodigiano solo 14 comuni hanno aderito al piano di contenimento provinciale – afferma il comandante della polizia provinciale Luca Pagano -. Noi siamo al lavoro per semplificare e snellire ulteriormente il regolamento, ma speriamo che da parte dei comuni ci sia più attenzione». Secondo i dati ufficiali, nel 2012 gli abbattimenti dei comuni sono stati 7mila 717, nel 13 quasi uguali a 7mila 363, poi nel 14 sono scesi a 5mila 396, per risalire nel 15 a 6mila 515.Idati2016nonsonodisponibili. La provincia invece ha effettuato con i propri corpi di vigilanza 116 abbattimenti nel 2015, 858 fino a oggi nel 2016. Uno studio dell’Università di Pavia dopo il monitoraggio del 2012-13 indicava in 60mila capi abbattuti l’anno il numero ottimale per il contenimento della specie. SAN COLOMBANO I BAMBINI HANNO PULITO IL PARCO E IL GIARDINO DELLA SCUOLA n I bambini della scuola primaria di San Colombano in uscita per pulire il mondo. Venerdì scorso si è tenuta la manifestazione di Legambiente per promuovere la cultura dell’ambiente e sensibilizzare i bambini. Sono state ben sette le classi della scuola primaria, 144 bambini in tutto, coinvolte nell’operazione sotto la supervisione del locale circolo di Legambiente Il Quadrifoglio, con l’ausilio di protezione civile e polizia locale. Metà dei bimbi si è diretta in zona Parco Lambro, l’altra metà è rimasta nel giardino della scuola. BORGO n LA SEGNALAZIONE DI QUAINI SULLE SCADENZE PER I CONSIGLIERI COMUNALI n Record di nutrie a Lodi. Nel Lodigiano i roditori in arrivo dall’Est sono uno ogni due abitanti. A dirlo sono i dati presentati in questi giorni nel convegno “Salvaguardare la biodiversità senza ideologie”, che si è svolto a Cremona e al quale ha partecipato anche il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. «Non esistono dati certi sul numero di esemplari di nutrie presenti in Italia - è stato detto -, ma alcune fonti come Coldiretti stimano un rapporto di una nutria ogni 10 abitanti in Lombardia, con il record nelle pianure di Lodi e Mantova dove si trova un roditore ogni due abitanti, e a Cremona uno ogni tre. Un rapporto molto alto quello di Cremona e Lodi, che pare confermato anche da altre stime diffuse nel 2013 dalla Regione Lombardia che parlano di 2,3 milioni di esemplari nel territorio lombardo. Colmato il vuoto normativo sul problema, ora serve un impegno costante e continuato nel tempo». «Abbiamo fatto una norma - ha detto Galletti - dove autorizziamo le Regioni all’abbattimento e all’eradicazione del nucleo, questo in base a un principio scientifico non a un principio derivante solo dalla pancia della gente. A quello abbiamo fatto riferimento, e su questo stiamo andando avanti. Certo non è la caccia libera alla nutria - spiega ancora Gallettiserve personale autorizzato, anche gli agricoltori possono essere autorizzati a farlo sotto una direttiva delle Regioni. Spero che le Regioni - ha auspicato il ministro - si muovano in fretta in questo senso perché la nutria sta diventando un problema sia per l’agricoltura che per il dissesto idrogeologico, quindi per l’intero Paese». Per Galletti, «non è un problema economico, è un problema di volontà di procedere. Da parte del ministero dell’ambiente c’è tutto il supporto tecnico disponibile da parte dell’Ispra per aiutare le Regioni a farlo. Credo - ha concluso Galletti - che le Regioni e il mio ministero insieme possano fare un bel lavoro: se c’è un problema economico, lo risolveremo insieme». R. C. «Irregolarità»: si muove il prefetto Casaletto, preso latitante Deve scontare due anni n Non più tardi di due settimane fa l'ultimo scontro in consiglio comunale tra il primo cittadino Nicola Buonsante e Cesare Quaini, capogruppo di “Borgo Comune Solidale", poi la segnalazione alla Prefettura di Lodi. Al centro del contenzioso il regolamento comunale per il funzionamento del consiglio. Secondo Quaini le disposizioni municipali in materia non sarebbero rispettose dell'articolo 43 del Testo unico degli Enti locali dove si legge che i consiglieri hanno diritto di iniziativa su ogni proposta di deliberazione e di presentare interrogazioni e mozioni, ottenendo dagli uffici competenti «tutte le informazioni utili all'espletamento del proprio mandato». A Borgo San Giovanni però il regolamento detta il termine di 24 ore prima dell'adunanza del consiglio per il deposito degli atti n Condannato a oltre due anni di reclusione per minacce, estorsione e furto, aveva trovato “rifugio” nel Lodigiano. A Casaletto infatti il personale del commissariato di polizia di Nocera Inferiore, con il supporto della squadra mobile locale, ha rintracciato nei giorni scorsi il 49enne G.C. Su di lui pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla procura della repubblica presso il tribunale di Nocera. Per una serie di reati, infatti, l’uomo aveva collezionato una condanna pari a due anni, cinque mesi e cinque giorni di reclusione. Ma da qualche tempo non era più stato rintracciato presso la sua abitazione di Nocera, dove era nato, e si era reso irreperibile. Con la compagna e la figlioletta si era trasferito infatti da alcuni anni relativi alle deliberazioni dell'ordine del giorno e per la presentazione da parte dei consiglieri degli emendamenti agli stessi atti: «Si tratta di una palese violazione del diritto di iniziativa e di controllo dei consiglieri di minoranza», commenta Quaini che nell'ultima seduta ha abbandonato l'aula durante la presentazione del Piano per il diritto allo studio 2016-2017: «Non ho avuto il tempo materiale di approfondire l'argomento aveva lamentato Quaini - Non è per mancanza di buona volontà, quando si tratta di lavorare non mi tiro indietro, ma se il regolamento non cambia, quando mancherà il tempo per analizzare la documentazione a dovere, presenterò le mie osservazioni ai cittadini attraverso i nostri canali di informazione» . La cosa è stata segnalata in data 14 ottobre alla Prefettura, insieme al- la denuncia di una serie di «ritardi« nelle risposte del sindaco e degli assessori alle interrogazioni presentate dal gruppo “Borgo Comune Solidale”. Risposte, denuncia Quanini, «pervenute oltre i 30 giorni stabiliti dall'articolo 43 del Testo unico Enti locali, o mai pervenute o solo in modo parziale». Quaini parla anche di «violazioni» nella procedura di nomina della commissione mensa (anno scolastico 2015 - 2016) e del regolamento comunale per la concessione delle benemerenze civiche “Il gelso d'oro”. Rapidi i tempi della risposta della Prefettura che ha chiesto al consigliere «di trasmettere ogni utile notizia in merito a quanto lamentato». «Questa tempestività ci fa ben sperare - commenta Quaini - restiamo in attesa di una riscontro definitivo». Angelika Ratzinger nel Lodigiano, spostandosi per vari comuni fino a stabilirsi a Casaletto. In provincia di Lodi è finito nei guai solo una volta per minacce, ubriachezza e porto di armi improprie. Per il resto pare che lavorasse saltuariamente presso una cooperativa. Su di lui, però, come detto, pendeva un ordine di carcerazione. I poliziotti di Nocera sono riusciti a rintracciarlo a Casaletto Lodigiano e così, venerdì scorso, è stato prelevato presso la sua abitazione e, completate le formalità di rito presso la questura di Lodi, portato in carcere a Lodi, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Deve rispondere dei reati di furto, resistenza a pubblico ufficiale, estorsione e minaccia, tutti commessi negli ultimi anni nel Salernitano.