Siamo uno studio di progettazione impianti e vorremmo
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Siamo uno studio di progettazione impianti e vorremmo
FAQ 244 [email protected] [email protected] DOMANDA: Siamo uno studio di progettazione impianti e vorremmo chiederle un parere per chiarire questa situazione. In molte zone delle ns. campagne toscane il GPL costa molto e molti utenti finiscono per incaricare: installatori, assistenze ecc. per aggiungere caldaie a Pallet o caminetti a legna sugli impianti di riscaldamento già esistenti. In origine la tipologia del’ impianto è sempre la stessa :caldaia a gas potenza < 31 Kw, che alimenta i radiatori di un appartamento. Gli installatori intervengono (senza progetto alcuno ecc..): 1. collegando idraulicamente le due caldaie con un semplice TEE (..quando va bene, su consiglio dell'elettricista si toglie alimentazione elettrica all'una o all'altra caldaia per non farle andare entrambe contemporaneamente..) 2. come sopra ma inserendo una valvola a 3 vie idraulica al posto del TEE (..su consiglio dell'idraulico o del rivenditore - rivendicando senza alcuna somma di potenza..) 3. nei casi di camino a legna, aggiungendo uno scambiatore e installando una valvola di scarico termico prima del TEE (..il vaso di espansione aperto è divenuto un ricordo..) La finalità è sempre la stessa, quella di sostituire la caldaia a gas esistente ma non volendola "smontare" viene lasciata per le emergenze e comunque per la produzione di acqua calda sanitaria. Scaturiscono molti interrogativi: - confermate la somma della potenza dei generatori? (pensiamo anche a malfunzionamenti dove le caldaie potrebbero comunque essere accese..) - occorre eseguire denuncia Inail (ex Ispesl)? installare tutte le relative sicurezze cad. ogni gruppo termico? - Va fatto un progetto secondo DM 37/08? - Essendo le caldaie dentro lo stesso appartamento il sistema deve essere considerato come una centrale termica secondo DM 12/04/1996? L'argomento è molto vasto, ma idraulici ed installatori consigliati da assistenze e rivenditori dirigono le committenze ad evitare di spendere soldi nei progetti creando problemi, contenziosi, pericolosità e discussioni. RISPOSTA: 1-Ipotesi del sistema funzionale iniziale: il sistema impianto di riscaldamento è simile a quanto indicato nella fig.1 con: Caldaia GPL; impianto con collettori nel sistema bitubo in una suddivisione per zone. Edificio rurale Classe energetica “G” Fi.1 2- Si propone l’installazione di una caldaia a Pallet che possa funzionare in alternativa alla caldaia a GPL. La nostra proposta è quella d’installare due valvole a 3 vie “deviatrici” utilizzando un interruttore con commutazione di fase nell’ alternare il funzionamento fra le caldaie. Fi.2 Attivazione caldaia a Pellet: riscaldamento e sanitari Riscaldamento e sanitario Nota: Entrambe le caldaie devono essere mantenute in condizione di efficienza anche nel periodo di non utilizzo; a condizione che la caldaia a GPL non venga “eliminata” Valvola a sfera deviatrice a 3 vie motorizzata Art.2134 FUNZIONALITA’ DELLE VALVOLE A TRE VIE cod.2134N05 3/4” cod.2134N06 1” 3-Nelle fig.2-3 si pongono in evidenza le funzionalità delle caldaie con un’alternanza stabilita dal conduttore dell’impianto che ne commuta il funzionamento intervenendo attraverso un interruttore di scambio. La commutazione funzionale del sistema può avvenire per cause derivanti da: -mancanza fornitura combustibile GPL -mancanza fornitura combustib. Pellet Fig.3 Attivazione caldaia a GPL: riscaldamento e sanitari Riscaldamento Riscaldamento e e sanitario sanitario 4- Un’ulteriore soluzione è quella di utilizzare entrambe le caldaie: di cui una per il riscaldamento ambienti (Pallet) ed una per la produzione dell’acqua calda sanitaria ( GPL). 5- Nel periodo estivo si utilizzerebbe solo la caldaia a GPL per la produzione dell’acqua calda Sanitaria. Per conformità alla normativa vigente: Con la presenza delle due caldaie per una potenzialità complessiva superiore a 50 kW necessita la presenza di un locale tecnico di CT. Per la strutturazione del sistema impianto, necessita il progetto di un professionista abilitato. (attenzione: anche se una caldaia si dichiara non funzionante; la sola presenza della medesima non esime che la stessa sia sottoposta ai controlli periodici ivi compreso l’impianto di adduzione). Eliminando la presenza della caldaia GPL,il DPR N°59 /2009 art.4 comma 6/f così si pronuncia: Nel caso di sostituzione dei generatori di calore di potenza nominale del focolare inferiore a 35 kW con altri della stessa potenza, è rimessa alle autorità locali competenti ogni valutazione sull’obbligo di presentazione della relazione tecnica di cui al comma 25 e se la medesima può essere omessa a fronte dell’obbligo di presentazione della dichiarazione di conformità ai sensi della legge 5 marzo Attivazione caldaia a GPL per il sanitario; attivazione contemporanea della caldaia a 1990Fi.4 n°46 e successive modificazioni. Pallet per il riscaldamento ambienti