PAI 2015-2016 - Istituto Comprensivo di Bassano Romano
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PAI 2015-2016 - Istituto Comprensivo di Bassano Romano
Ministero delI„Istruzione dell‟Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO DI BASSANO ROMANO Via San Gratiliano, 20 – 01030 Bassano Romano (VT)Tel. 0761/634006 – Fax 0761/1890942 C.F. 80019410564 e-mail : [email protected]; posta certificata : [email protected] prot. n. 4284-B19 Piano Annuale per l‟Inclusione A.S. 2015-2016 Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 29 minorati vista minorati udito 1 Psicofisici 27 Minorati vista/udito 1 2. disturbi evolutivi specifici 49 DSA 34 ADHD/DOP 2 Borderline cognitivo Altro (linguaggio,attenzione,memoria,fisico) 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 13 45 Socio-economico 12 Linguistico-culturale 14 Disagio comportamentale/relazionale 6 1 12 Altro (ritardo negli apprendimenti – disagio emotivo) Totali % su popolazione scolastica (732 alunni) 122 16,6 % N° PEI redatti dai GLHO 29 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 49 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 45 Prevalentemente utilizzate in… B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Sì / No Sì Sì Sì No No Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) No Funzioni strumentali / coordinamento Organizzazione GLHo/GLI Sì Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Sì Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sì Docenti tutor/mentor Sì Altro: no Altro: no 2 C. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Attraverso… Sì / No Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Sì Altro: Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Sì Altro: Altri docenti Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Sì Altro: D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili Sì Progetti di inclusione / laboratori integrati No Altro: 3 E. Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell‟età evolutiva No Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Sì Altro: F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità No Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Sì Procedure condivise di intervento sulla disabilità Sì Procedure condivise di intervento su disagio e simili Sì Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola scuola Sì Rapporti con CTS / CTI Sì Altro: G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Progetti territoriali integrati No Progetti integrati a livello di singola scuola No Progetti a livello di reti di scuole No Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Sì Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Sì Didattica interculturale / italiano L2 No 4 Psicologia e psicopatologia dell‟età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Sì Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Sì corso EIPASS LIM Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti x Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟interno della scuola x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l‟organizzazione delle attività educative; x Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; 4 x Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione x Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l‟ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. 3 x Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 5 Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati: Criticità - ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità; - presenza di alunni stranieri non alfabetizzati che si iscrivono in corso d‟anno; - ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali dei comuni ; - ridotto numero di docenti preparati per l‟impiego di tecnologie digitali utili quali strumenti compensativi; - alcune situazioni di tensione fra i genitori delle classi frequentate da alunni con BES che esprimono comportamenti disturbanti e/o a rischio; - difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l‟anno scolastico successivo. Punti di forza - docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL responsabile dell‟area dell‟inclusione; - docenti con esperienze in uno o più campi anche non strettamente scolastici; - aule con LIM; - laboratori di informatica - assistenti comunali in numero sufficiente e disponibili alla collaborazione. 6 Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) DS.: coordina tutte le attività, sentiti i consigli di classe e la funzione strumentale sui bisogni educativi individua priorità di intervento e strategie organizzative, presiede il GLI e promuove un sostegno ampio e diffuso per rispondere ai bisogni e alle diversità di tutti gli alunni, rapportandosi anche direttamente con famiglie e operatori ASL; cura i rapporti con l‟Ufficio Scolastico Provinciale (USP); relaziona il fabbisogno di insegnanti specialisti per la definizione degli organici sulla base delle rilevazioni richieste dall‟USP; Funzione Strumentale: presidia e coordina l‟area Inclusione Recupero e Potenziamento del POF e ne relaziona al Collegio dei docenti; collabora con il DS nella cura dei rapporti interistituzionali e con gli operatori ASL e con i coordinatori di classe per la pianificazione di interventi mirati, mette a disposizione di tutti gli operatori scolastici materiali utili sui BES in accordo con il CTS attraverso il sito web della scuola; cura la modulistica; coordina le procedure e cura la predisposizione e la raccolta della documentazione; stabilisce rapporti diretti con le famiglie; organizza i GLHO, il GLI di cui è segretario verbalizzante; effettua il censimento dei BES, predispone tabelle riassuntive, coadiuva il DS nella redazione delle tabelle riepilogative degli alunni disabili da trasmettere all‟USP per la definizione degli organici. Coordinatori di classe: raccolgono le osservazioni dei docenti curricolari che individuano i BES che segnalano poi al GLI e propongono interventi didattici individualizzati e personalizzati, confrontandosi con le figure di riferimento; Docenti Specialisti: si rapportano con tutti i docenti della classe per la predisposizione del PEI, offrono supporto per la predisposizione dei PDP e per la loro implementazione e verifica; curano i rapporti con le famiglie; partecipano ai GLHO, di cui curano la verbalizzazione, al GLI, svolgono interventi mirati per la piena inclusività, collaborano alla raccolta della documentazione e si confrontano con la funzione strumentale per ogni necessità; partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe; Docenti Curricolari: rilevano situazioni di disagio all‟interno delle classi, si confrontano con il coordinatore e suggeriscono interventi specifici; Personale ATA : collaborazione con tutte le figure coinvolte nell‟inclusività e osservazione di aspetti non formali e dei comportamenti degli alunni; assunzione di incarichi specifici. AEC: sono di supporto alle specifiche esigenze degli alunni disabili; si relazionano e si coordinano con i docenti specialisti, i docenti curricolari e i genitori. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Formazione e certificazioni EIPASS (Teacher e LIM) Formazione LIM per tutti i docenti Formazione DSA per tutti i docenti (seminari in presenza, anche organizzati dal CTS, webinar fruibili gratuitamente, materiale librario, riviste specializzate) Formazione BES per tutti i docenti (seminari in presenza, anche organizzati dal CTS, webinar 7 fruibili gratuitamente, materiale librario, riviste specializzate) Autoaggiornamento attraverso la messa a disposizione di risorse online (materiali e riviste specialistiche di cui la scuola sottoscrive l‟abbonamento) Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; - verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno considerando le abilità in ingresso e le conquiste ottenute in itinere e finali; - adottare sistemi di valutazione programmati e condivisi in modo verticale ed orizzontale Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola BES (104 / DSA) Coordinamento tra docenti curriculari di classe (e docenti specialisti ove presenti alunni disabili) per la rivelazione iniziale delle potenzialità e definizione e realizzazione dei percorsi individualizzati e/o personalizzati. BES (tutte le tipologie) - Attività laboratoriali e apprendimento cooperativo per sviluppare competenze, senso di autoefficacia, orientamento e rispetto reciproco fra gli allievi; - Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie) - Didattica per progetti (recupero e potenziamento di italiano e matematica durante tutto l‟anno scolastico per recupero e consolidamento di nozioni e abilità di base con lezioni frontali individualizzate, anche in orario extracurricolare) SPORTELLO DI ASCOLTO (attraverso accordo di programma con i servizi sociali a livello distrettuale) - Offrire un‟occasione di confronto rispetto alle proprie difficoltà. - Aumentare la consapevolezza delle cause dell‟eventuale disagio. - Individuare strategie risolutive. - Facilitare i processi decisionali. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti CERAL (sportello logopedico) finanziato dal comune di Bassano Romano Prosecuzione della collaborazione con esperto specialista che riguarda la scuola dell‟infanzia e primaria di Bassano R.; l‟intervento ha una durata annuale e ha come obiettivo lo sviluppo corretto del linguaggio. L‟esperto esterno ha specializzazione in psicologia e logopedia ed effettua attività individualizzate con gli alunni, fungendo da supporto alle famiglie e ai docenti. 8 RAPPORTI CON ASL (neuropsichiatria e assistenza sociale) Prosecuzione e rafforzamento delle attività di raccordo e collaborazione nella presa in carico della persona attraverso incontri programmati formali e/o informali. RAPPORTI CON I SERVIZI SOCIALI COMUNALI Prosecuzione e rafforzamento delle attività di raccordo e collaborazione nella presa in carico della persona attraverso incontri programmati formali e/o informali. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Ci troviamo oggi di fronte ad una molteplicità di forme familiari rispetto al passato: famiglie ricomposte, affidatarie, monoparentali, ecc..: ciò ha determinato una trasformazione ed una confusione di quelle dinamiche e di quei ruoli che nel nucleo tradizionale erano più facilmente riconoscibili. Questo cambiamento, unito ad una generale caduta delle motivazioni e delle funzioni genitoriali, ha reso più problematico il compito educativo nelle famiglie, che sempre più tendono a delegarlo ad altre strutture, tra le quali in primis la scuola. Questo, di fatto, determina una situazione in cui i servizi, compreso quello scolastico, vengono investiti di compiti che vanno oltre a quelle funzioni che il servizio stesso istituzionalmente è chiamato ad assolvere nei confronti dei bambini. In molti casi il grande compito della comunità e degli operatori educativi è oggi quello di sapere riconoscere tale disagio delle famiglie e di leggere, dietro un apparente assenteismo o indifferenza di queste ultime, un forte bisogno di chiarezza, di sostegno e di collaborazione con quanti hanno in carico i figli. La maggiore o minore attenzione rivolta a questo problema da parte della scuola si rivela decisiva non solo per la qualità degli interventi, ma anche per un eventuale ripensamento dei compiti genitoriali. Un rapporto di interazione tra famiglia e servizio scolastico è quello che meglio può garantire un percorso di crescita e di autonomia del bambino e della bambina. Secondo quest‟ottica ogni intervento non si esaurisce in se stesso, ma è sempre parte di un più ampio sistema di relazioni. Come nella “vita sociale” i bambini portano se stessi con tutti i legami per loro più significativi, allo stesso modo, nel ritornare in famiglia essi determineranno in quell‟ambiente delle trasformazioni, dovute al fatto che la loro crescente autonomia, per le esperienze vissute all‟esterno, solleciterà i familiari a modificare i propri comportamenti. La scuola è spinta quindi a progettare interventi non semplicemente sulla base di ciò che si ritiene utile per l‟utente, ma anche sulla base dei messaggi che arrivano dalla famiglia. In questo senso la consapevolezza che un servizio offerto ad un individuo ha una ripercussione non indifferente sulla sua storia familiare dovrebbe essere per gli operatori educativi un incentivo ad operare con maggiore senso di responsabilità e, contemporaneamente, ad avere uno sguardo più ampio, un 9 atteggiamento meno burocratico e più aperto alle diverse esigenze legate alla sensibilità infantile. La scuola si impegna alla massima attenzione e disponibilità nei confronti delle famiglie affinché ciò si rifletta positivamente innanzitutto sul benessere del bambino, ma anche sull‟andamento delle attività e sul clima complessivo. Sulla base di tale premessa la scuola durante l‟Anno Scolastico collaborerà con le famiglie nell‟organizzazione delle attività educative e solleciterà una sempre maggiore partecipazione attiva dei genitori a partire da una comunicazione tempestiva ed efficace anche attraverso l‟uso del registro elettronico e del sito web. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Prevenzione : identificazione precoce di possibili difficoltà che se ignorate possono trasformarsi n veri e propri handicap o situazioni di svantaggio. Insegnamento/apprendimento: attuazione di strategie educative che prevedono l‟intervento collaborativo di una pluralità di soggetti e non l‟unicità del docente; attuazione di metodi che individuino e valorizzino le diversità e sostengano i singoli nei bisogni educativi manifestati. Sostegno ampio e diffuso: capacità da parte della scuola di rispondere alle diversità degli alunni, di cui il sostegno individuale è solo una parte. Orientamento: aiuto nella scoperta di se stessi, orientare verso una scelta consapevole del percorso di studi successivo, evidenziando e valorizzando le attitudini, gli interessi e le potenzialità del singolo. Come Istituto Comprensivo che comprende tre ordini scolastici (Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado) la nostra scuola individua e persegue obiettivi formativi, metodi di lavoro, scelte organizzative e proposte didattiche, che intendono condurre il singolo alunno attraverso un percorso pluriennale di crescita personale (dall‟età di 3 anni, ingresso alla scuola dell‟infanzia, fino all‟età di 14 anni, all‟uscita dalla scuola secondaria di 1° grado), prevenendo le difficoltà che spesso sono causa di insuccesso e conseguente abbandono scolastico. Finalità generali: - - - Promuovere il processo di maturazione dei ragazzi nella fase dell'adolescenza con interventi specifici, dall'accoglienza al momento dell'ingresso, fino alla scelta consapevole della scuola successiva. Educare al rispetto del prossimo e alla solidarietà, per un arricchimento globale della persona, nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze, con particolare attenzione al fenomeno dell‟immigrazione e alla difesa dell‟ambiente. Favorire la conquista di abilità logiche, linguistiche, tecnologiche ed operative necessarie a ciascun alunno per accedere alla scuola superiore con sicurezza e serenità. 10 Obiettivi Generali: - Emozionare, meravigliare, coinvolgere. Promuovere intelligenza creativa Far emergere il talento espressivo Promuovere la libertà di pensiero e d‟espressione Favorire la convivenza e l‟accettazione dell‟altro anche in contesti multietnici . Offrire la possibilità di sviluppare al meglio la propria identità e potenzialità, favorendo la valorizzazione delle diversità contro ogni forma d‟emarginazione, discriminazione ed esclusione, affermando pari opportunità a tutti. - Prevedere percorsi atti al superamento delle difficoltà, in un clima sereno e cooperativo, finalizzato allo star bene, educando all‟autostima. - Valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni ….) - Promuovere l‟utilizzo delle strategie multimediali come nuovi strumenti e veicoli di conoscenza. - Partire dal patrimonio di conoscenze ed abilità già possedute da ciascun alunno ed arricchirlo attraverso le categorie critiche, semantiche e sintattiche presenti nelle discipline di studio. - Fornire a tutti le competenze essenziali per confrontarsi con il mondo. Valorizzazione delle risorse esistenti Impegno dei docenti specialisti anche nell‟affrontare problematiche non riconducibili strettamente a situazioni di disabilità ma a tutti i bisogni educativi speciali o di disagio anche temporaneo. Maggiore coinvolgimento del personale ATA e degli assistenti messi a disposizione dal comune, secondo gli specifici ruoli, nella realizzazione di percorsi individualizzati e/o personalizzati. Pieno utilizzo delle risorse informatiche e tecnologiche disponibili e dei laboratori. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Si collaborerà con il CTS (Centro Territoriale di Supporto) come struttura di supporto al processo di integrazione, attingendo materiali, sussidi e accedendo all‟offerta di percorsi formativi per docenti specialisti e curricolari. Si prevede anche la piena collaborazione con le ASL, i Servizi sociali scolastici comunali e distrettuali finalizzati all‟integrazione della persona in ambito scolastico. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Per facilitare il passaggio di informazioni sugli alunni da un ordine di scuola all‟altro si dovrà attuare la seguente procedura: scambio di informazioni sull‟alunno fin dal suo ingresso nell‟Istituto tra i docenti delle sezioni dell‟ultimo anno di Scuola dell‟Infanzia, docenti della Scuola Primaria e docenti della Scuola Secondaria di Primo Grado, attraverso incontri programmati tra i docenti interessati dei tre ordini 11 di scuola. A tal fine sarà opportuno che anche la Commissione Continuità acquisisca tutti gli elementi necessari ad un inserimento sereno di ogni alunno con disabilità o particolari bisogni. Nel momento del passaggio alla Scuola Secondaria di II grado, i docenti di sostegno e/o gli insegnanti di classe si rendono disponibili a forme di collaborazione con gli Istituti presso i quali saranno iscritti gli alunni con BES. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 10/06/2015 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2015 Bassano Romano, 02/07/2015 Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Rosaria Faina 12