PIANO ANNUALE INCLUSIONE as2014/15

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PIANO ANNUALE INCLUSIONE as2014/15
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PIANO ANNUALE INCLUSIONE
a.s.2014/15
PREMESSA
Il piano annuale per l’inclusione(P.A.I.) è previsto dalla Direttiva del 27 dicembre 2012 e
dalla C.M. n. 8/2013.Esso intende fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del
P.O.F. Difatti il P.A.I. ne è parte essenziale. Il P.A.I. rappresenta lo strumento per accrescere
la consapevolezza della centralità e trasversalità dei processi inclusivi, mirando alla qualità dei
risultati e favorire un contesto educativo dove realizzare concretamente “una scuola per tutti
e per ciascuno”. Esso va inteso come la programmazione di un processo responsabile ed
efficace di crescita, partecipazione e progettazione della propria offerta formativa mirata
all’inclusione anche attraverso la lettura della realtà e una didattica attenta ai bisogni di
ciascuno per realizzare
un impegno programmatico per l’inclusione, con obiettivi di
miglioramento nella trasversalità negli ambiti disciplinari, nella gestione delle classi,
l’organizzazione dei tempi e gli spazi scolastici nonché le relazioni tra docenti alunni e
famiglie.
La direttiva ministeriale del 27 Dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” allarga il
campo di intervento e di responsabilità della scuola all’ area dei Bisogni Educativi Speciali
(BES) nella quale rientrano tre grandi sottocategorie:
1
 area della disabilità; (certificata ai sensi della legge 104/92)
 area dei disturbi evolutivi specifici;(Legge 170/2010)
 area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale;
Difatti accanto al 3% degli alunni disabili (Legge 104/92) c’è un 20% di alunni che
presentano vari tipi di <<BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI>>: disturbi dell’apprendimento,
difficoltà psicologiche, comportamentali e relazionali, ma anche svantaggio socio-culturale e
varie differenze culturali. Per questo la nostra scuola avverte l’esigenza di cogliere le
differenze e i bisogni speciali in modo da poter organizzare una didattica il più possibile
efficace e vicina alle reali esigenze di tutti gli studenti.
Ogni alunno è portatore di una propria identità, esperienze affettive, emotive e cognitive.
Nel contesto scolastico, entra in contatto con coetanei e adulti, conoscendo diversità di
genere, di carattere, mettendo così a confronto le proprie potenzialità -abilità e/o incapacità
con quelle altrui.
Nella valorizzazione delle differenze l’individualizzazione riguarda tutti gli alunni, non solo
gli alunni in difficoltà, come possibilità di sviluppo delle potenzialità individuali. All’interno di
questo sfondo di riferimento, la scuola rispondere in modo attento ai bisogni peculiari di
quegli alunni la cui specificità richiede attenzioni particolari. Gli alunni con Bisogni Educativi
Speciali (BES) vivono una situazione particolare che li ostacola nell’apprendimento e, a volte,
nella partecipazione alla vita sociale. Tali difficoltà possono essere specifiche, gravi,
permanenti o transitorie. In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno
(bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di
accettazione) si arricchiscono di qualcosa di particolare. Pertanto il bisogno educativo diviene
“speciale” La nostra scuola si occupa anche di questa tipologia di alunni, con l’obiettivo di
garantire alle fasce di alunni più fragili una didattica individualizzata o personalizzata. Le
forme di personalizzazione possono essere interventi di recupero, sostegno e integrazione
degli apprendimenti, fino alla costruzione di una Programmazione Educativa Personalizzata
(PEI) o un Piano Didattico Personalizzato (PDP).
2
La Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013 stabilisce che l'individuazione dei BES e
l’attivazione di percorsi personalizzati sarà disposta da tutti i componenti del team docenti –
sviluppando il
PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e condiviso dalla famiglia. Nella stessa
circolare è prevista la costituzione del G.L.I. (gruppo di lavoro inclusione) composto:
o Dirigente scolastico;
o Docenti di sostegno;
o Funzioni strumentali autovalutazione;
o Referente DSA;
o Coordinatori di classe;
Il GLI al fine di realizzare il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di
difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, redigerà un
” Piano Annuale per l’Inclusione” per tutti i BES.
A tale fine, il GLI provvederà alla:
-rilevazione dei BES;
-monitoraggio e valutazione;
-raccolta e documentazione degli interventi;
-supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie;
- raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H.
-elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”;
- collegamento con CTS, CTI e servizi sociali;
Inoltre procederà all’analisi delle criticità e dei punti di forza:
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
1. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
 Minorati vista
 Minorati udito
 Psicofisici
2. Disturbi evolutivi specifici
 DSA
 ADHD/DOP
 Borderline cognitivo
 Altro
3. Svantaggio (indicare il disagio prevalente)
n°
24
1
/
23
6
4
/
/
2
7
3




Socio-economico
Linguistico-culturale (neo arrivati a.s.2013-14)
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
(Legge 170/2010) a.s.2013714
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
a.s.2013/14
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
AEC
Assistenti alla comunicazione
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Altro:
Altro:
Prevalentemente utilizzate
in…
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
2 per ordine di scuola
1 per tutti gli ordini di scuola
5
2
/
/
37
24
4
9
Sì / No
SI
SI
/
/
/
/
SI
SI
4
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
D. Coinvolgimento personale
ATA
E. Coinvolgimento famiglie
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con
CTS / CTI
G. Rapporti con privato
sociale e volontariato
H. Formazione docenti
Attraverso…
Sì / No
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didatticoeducativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didatticoeducativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didatticoeducativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori
integrati
Altro:
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia dell’età
evolutiva
Coinvolgimento in progetti di
inclusione
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento
sulla disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti
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educativo-didattici a prevalente
tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
Altro:
0
1
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento
inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno
della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno
della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di
scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Altro:
Altro:
2
3
4
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi
scolastici
6
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il
prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data _________
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data _________
Allegati:
 Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti
Comunicazione, ecc.se ci sono)
Inclusione come insieme di azioni che attivano processi inclusivi
Formazione delle classi
Gestione delle classi (sviluppo dell’autostima e fiducia nelle proprie capacità, favorire strutture
interattive perché’ il “gruppo classe” ha (potere inclusivo, potere inteso in termini di) un
influsso positivo e facilita il processo inclusivo.
Lavorare in classe, arricchendo
Promuovendo…condividendo
con
nuove
metodologie”:
favorendo…sostenendo...
Consapevolezza da parte dei docenti che la propria professionalità è condizione indispensabile
ed insostituibile per una scuola inclusiva.
PROGETTO: TASK FORCE” ALUNNI BES
I destinatari del progetto sono tutti gli alunni della nostra scuola con attività e proposte differenziate
per classe, ordine ed esigenze.
 I docenti dell’Istituto Comprensivo.
 Le famiglie degli alunni, direttamente coinvolte.
 Gli alunni con DSA, disabilità, disagio psico-affettivo e svantaggio
socio-culturale.
FINALITA’ ED OBIETTIVI GENERALI
Attivare una rete di supporto per la gestione delle diverse problematiche (disabilità, difficoltà
e disturbo specifico dell’apprendimento, disagio psico-affettivo e svantaggio socio-culturale)
Finalità progetto disabilità
-Favorire l’inclusione degli alunni con disabilità
-Promuovere la realizzazione di uno sfondo-inclusivo
-Condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi, strumenti compensativi e buone prassi
didattiche nei confronti di alunni con disabilità
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Obiettivi specifici












Favorire esperienze di tutoraggio
Approfondire la conoscenza di sé, del proprio modo di avvicinarsi e relazionarsi all’altro
Avvicinare i bambini e i ragazzi alla disabilità attraverso l’esperienza diretta o raccontata,
diretta o raccontata;
Intraprendere un percorso di accoglienza con “l’altro” nella sua e nostra diversità;
Offrire ai ragazzi gli “spunti” per poter interagire ed essere capaci di relazionarsi con soggetti
con disabilità, in modo inizialmente mediato e poi spontaneo;
Favorire attività pratiche e creativo-manipolative con soggetti con disabilità per favorire
l’autonomia;
Dare l’opportunità ai ragazzi di scoprire le potenzialità offerte dalla relazione con gli alunni con
B.E.S;
Condividere con la famiglia la programmazione educativa-individualizzata;
Sviluppare competenze compensative e sostitutive degli alunni con disabilità;
Applicare strumenti e metodologie individualizzate;
Adattare l’intervento didattico mettendo in atto le strategie individualizzate concordate nel
PEI;
Predisporre il PDF e PEI con le indicazioni delle metodologie, strumenti, verifiche, criteri di
valutazione obiettivi individualizzati o minimi per ogni singola disciplina e area come richiesto
dalla normativa vigente.
Finalità progetto DSA
o
o
o
o
o
o
o
o
Promuovere ed attuare buone prassi riguardo gli alunni con DSA, come richiesto dalla normativa
ministeriale (Legge 170/2010)
Perseguire il miglioramento dell’offerta formativa, della qualità dell'azione educativa e
didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre maggiore attenzione alle
specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi;
Condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi, strumenti compensativi e buone prassi
didattiche nei confronti di alunni con DSA;
Potenziare le risorse a disposizione degli alunni in difficoltà di apprendimento;
Intraprendere percorsi educativi e didattici sperimentali attraverso modalità coordinate di
insegnamento/apprendimento, nell’ottica della valorizzazione della persona, considerata nella
sua diversità;
Promuovere la valorizzazione e lo sviluppo delle risorse umane, attraverso la formazione
didattica e tecnologica (formazione in presenza, autoaggiornamento);
Sviluppare la comunicazione interna all’istituto e con l’utenza;
Screenig delle classi seconde Primaria
Obiettivi specifici
o
o
o
o
o
Condividere con la famiglia il percorso didattico personalizzato;
Sviluppare competenze compensative degli alunni con DSA;
Applicare gli strumenti compensativi e dispensativi;
Adattare l’intervento didattico mettendo in atto gli strumenti compensativi e dispensativi
concordati nel PDP;
Predisporre il PDP con le indicazioni delle metodologie, strumenti, verifiche, criteri di
valutazione per ogni singola disciplina;
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Finalità progetto alunni con disagio pisco-affettivo e svantaggio socio-culturale
Prevenire il disagio minorile;
Fornire un sostegno al processo di formazione dell’identità;
Individuare precocemente situazioni problematiche;
Obiettivi specifici
Con gli alunni
Alfabetizzazione emotiva: saper riconoscere le emozioni e i sentimenti;
Promuovere l’ascolto e la collaborazione;
Promuovere la fiducia in se stessi e l’autostima;
Migliorare il clima educativo e relazionale all’interno del gruppo classe e della scuola;
Potenziare le abilità sociali dei ragazzi;
Promuovere il benessere relazionale e sociale;
Offrire uno “sportello didattico” in concomitanza di interrogazioni e verifiche;
Con i genitori
Accogliere e ascoltare i genitori che lo desiderino;
Facilitare la comunicazione tra genitori e figli;
Promuovere e sviluppare il rapporto di collaborazione tra la scuola e la famiglia;
Fornire competenze relazionali nell'ambito della comunicazione con i figli;
Individuare e utilizzare le risorse disponibili nella scuola e sul territorio per il benessere dei
bambini/adolescenti;
SCUOLA DELL’INFANZIA
Letture, racconti e canzoni sulla diversabilità, attività grafico-manuali sulla conoscenza del sé
e del proprio saper fare.
SCUOLA PRIMARIA
Lettura con gli alunni di uno o più racconti che propongano, attraverso i protagonisti, il tema della
disabilità (il principe del lago di C. Imprudente
Riflessione guidata sulla conoscenza di sé e del proprio saper fare, 0sull’importanza di valorizzare
tutte le “differenti abilità”.
Visione da parte dei bambini del film “Shrek” o altri film allo stesso tema di riflessione.
Riflessione guidata sul tema “Al di là della bellezza: quando l’aspetto esteriore non è tutto!”.
Visione da parte dei bambini di uno o più film (“Alla ricerca di Nemo”; “Dumbo” ed altri inerenti al tema.
Riflessione e sul tema della disabilità come risorsa considerazioni sull’importanza della relazione con
“l’altro” nella sua e nostra diversità.
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