Testimonianza di Sergio e Claudia

Transcript

Testimonianza di Sergio e Claudia
L’arcobaleno nella casa di Kim
Nel mese di novembre dell’anno 2010 trovandomi a Dakar con mia figlia Monica e Moussa , il suo
fidanzato, per una missione umanitaria sanitaria, conosco la triste storia del piccolo Souleymane.
Souleymane è un piccolo bambino di colore, ha appena 12 mesi e si presenta con un visino triste,
magrissimo, pesa solo 6 kg.; la mamma Ouleye è parecchio preoccupata e chiede disperato aiuto.
E’ bastato solo uno sguardo tra me, Monica e Moussa per prendersi cura del caso.
Al nostro rientro in Italia attraverso internet Monica scopre l’esistenza dell’Associazione KIM, una
Onlus che aiuta i bambini malati accogliendoli nella Casa di Kim.
Le solite richieste burocratiche e finalmente, nel mese di aprile ci accolgono il nostro musettino
nero.
Durante le mie vacanze trascorse in Abruzzo decidiamo di andarlo a trovare a Roma alla Casa di
Kim, arriviamo in una giornata calda ed assolata, veniamo accolti in maniera famigliare e molto
gentile, la mia impressione è ottima, ci invitano a pranzare con loro, ci sono diversi bambini,
purtroppo ammalati, che con occhi curiosi ci guardano, Daniela una volontaria che fa parte del
Consiglio Direttivo ci parla della possibilità di fare un’esperienza di volontariato “residenziale”,
cioè trascorrere qualche giorno con loro. Le diciamo che ci potrebbe interessare e lei ci informa che
ne parlerà con il resto del Consiglio Direttivo per avere l’ok definitivo. Che per fortuna arriva!
Nel mese di agosto io e Claudia, mia moglie, decidiamo di vivere questa nuova esperienza e il
giorno 10 partiamo da Bolzano, mia città natale, per Roma, sono trascorsi pochi mesi da quando
conosciamo la Casa di Kim e quando entriamo nel giardino antistante la casa ci sentiamo già come
in famiglia .
Mi sento come un pittore che guarda una tela con un già disegnato un dipinto bellissimo su cui
dovrà aggiungere un piccolo particolare di suo pugno, senza rovinare l’opera già esistente !!
Il mio contributo dovrà essere la migliore opera della mia vita e quindi mi adopererò affinché sia
bellissimo.
Sono stato catapultato in mezzo a bambini di cultura, religione e colore di pelle diverso dal mio, ma
con la forza dell’amore tutto rientra in un mondo fantastico.
La Casa di Kim ospita bimbi con malattie gravi, le loro mamme ti raccontano le loro storie fatte di
dolore e speranza, io come una spugna raccolgo e condivido il loro dolore, i bimbi tra una terapia e
l’altra riempiono la casa di gioia, loro, nonostante tutto, continuano a giocare.
Ogni giorno che passa mi fa entrare sempre più in questa grande famiglia che potrei chiamare
“arcobaleno”.
Emozionante è quando viene sera. I bimbi prima di andare a dormire dandoti la buona notte, ti
danno un bacino sulla guancia, facendomi sentire il nonno della Casa di Kim.
Doloroso invece quando devi accompagnare il piccolo Lenti di 3 mesi, proveniente dal Kosovo, o
Michel di 16 anni, proveniente dal Camerun, al pronto soccorso per un ricovero urgente in
cardiologia.
Ricordo i primi giorni quando con fatica ricordavo alle mamme di portare i piccoli in stanza per il
riposo pomeridiano, o quando alla sera dovevano andare a dormire, o quando davo loro alcuni
farmaci per la loro cura, con il passare dei giorni il tutto mi riempiva di gioia e mi sembrava strano
quando non sentivo i loro gridi in sala.
Ho dedicato a loro tutto il mio cuore, ogni loro dolore mi apparteneva, mi preoccupava, non mi
faceva dormire, il mio pensiero era sempre rivolto al loro bene.
Le loro mamme si aiutavano a vicenda, si consolavano tra di loro, qualche volta nascevano anche
delle piccole discussioni ma poi tutto si dissolveva.
Ho dipinto il mio contributo a questo stupendo quadro dai tanti colori con dedizione ed amore,
qualche volta sono stato anche brontolone nei loro confronti, ma il tutto è sempre stato fatto per
aiutare l’Equipe nel migliore dei modi, specialmente in loro assenza!
Lo staff ed i volontari della Casa di Kim sono sempre stati disponibili ed affettuosi nei nostri
confronti, a loro un grandissimo grazie ed un bacio.
Un particolare ringraziamento a Daniela (la toscanaccia) che ha creduto in noi ancora prima di
conoscerci, un grazie a Salvatore junior amico e sostenitore personale, ad Elena, Annamaria Pacelli,
Salvatore senior, Antonietta, Berna, ed a tutti i tantissimi volontari che con tantissimo impegno vi
seguono nella vostra faticosa ma umana avventura.
Se la parte del dipinto disegnata da mia moglie e da me vi è stata gradita, appendetelo ai vostri cuori
e richiamateci il prossimo anno per aggiungere altri colori; da parte nostra un grandissimo grazie
per l’opportunità che ci avete dato.
Un saluto con il cuore in mano a tutte le mamme ed un bacione a tutti i miei piccoli della Casa di
Kim.
Ciao baci
Sergio e Claudia
P.S. Vi sarei grato se mi faceste conoscere l’evolversi delle situazioni dei nostri piccoli nipotini
ARCOBALENO
Bolzano, 29 agosto 2011