Il carico sotto controllo anche se cambia modalità di
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Il carico sotto controllo anche se cambia modalità di
speciale intermodaltà / ferrovie Da settembre 2014 è operativo il secondo sistema, messo a punto dire parziale del sistema: il progetto completo prevede infatti da TX Logistik (Gruppo FS Italiane) con Bayernhafen Gruppe, che grazie alla capacità dei vagoni di ribaltare le fiancate, in denominato NiKraSa (Nicht Kranbare Sattelauflieger), su due terminals speciali appositamente attrezzati i “cestelli” possano relazioni attestate a Verona Quadrante Europa, una per Padborg scorrere lateralmente e consentire sia un velocissimo scambio (DK) e l’altra per Rostok (DE). automatizzato del carico fra mezzi in arrivo e in partenza, sia di In questo caso l’apparato sollevabile è un “cestello” in tubolari di effettuare il carico e scarico in orizzontale senza necessità di gru. acciaio saldati, nel quale si inseriscono le ruote del semirimorchio Molto interessante, in relazione al nostro tema di facilitare l’ap- e con una zona per l’appoggio dei piedini di sosta (solo per la fase proccio all’intermodalità, il fatto che CargoBeamer propone ai di sollevamento). Anche questo sistema è utilizzabile in carri a clienti non solo il passaggio sul treno, ma anche di provvedere tasca di tipo normale. all’organizzazione del tratto stradale in arrivo, fino ad offrire una subfornitura completa incluso il noleggio del semirimorchio. Una soluzione ottimale per fare qualche prova “spot” senza impegnare mezzi e neppure fare sforzi di organizzazione. IL CARICO SOTTO CONTROLLO ANCHE SE CAMBIA MODALITÀ DI TRASPORTO Un altro problema che spesso viene sollevato di fronte alle proposte di utilizzare l’intermodalità è la possibile perdita del controllo sulla tracciabilità della merce nel cambio di vettore. Questo può entrare in conflitto con i protocolli di garanzia della sicurezza delle merci che per taluni committenti sono molto rigidi. Nel trasporto intermodale infatti sono coinvolti differenti vettori IL “CESTELLO” DEL SISTEMA NIK RASA-TXL. stradali per il primo e ultimo miglio (oltre a eventuali altri soggetti per il picking) e un (o anche più) vettore ferroviario. Con un peso un po’ più elevato rispetto a quanto descritto prima, Ognuno di questi in generale dispone di strumenti per il trac- la manovrabilità è però molto più semplice, poiché il cestello ciamento dei propri mezzi, ma è praticamente impossibile per presenta punti di presa secondo standard e può essere aggan- il committente disporre di una “cabina di controllo” da cui mo- ciato direttamente dai bracci piggy-back dei sollevatori senza nitorare i dati di tutti : sia per la complessità delle autorizzazioni l’intervento di altro personale. collegate alla sicurezza e alla gestione della privacy, che per la mancanza di uno standard condiviso di formattazione dei dati. Infine ha dato il via ad un servizio regolare fra Melzo RHB e La risposta a questa esigenza è fornita da BluTrack, un nuovo Colonia da fine aprile 2015 il sistema CargoBeamer, gestito prodotto dell’italiana Viasat, specializzata e leader nel settore dalla Società omonima, che offre anche la particolarità di far della tecnologia satellitare applicata alla sicurezza stradale e al transitare semirimorchi alti 4 metri lungo la linea del Gottardo, fleet management. Il principio è semplice: l’apparato di tracking è che normalmente è limitata a 386 cm. associato all’unità di carico e la segue in tutti i suoi spostamenti e Con questo sistema viene utilizzato un “cestello” in lamiere piene passaggi di mano, continuando a inviare agli intervalli impostati i rinforzate, da inserire però soltanto entro vagoni speciali che suoi segnali di lettura ad una unica centrale di controllo in ambito fanno parte del sistema stesso e che viaggiano in composizioni Viasat. Da questa, i dati relativi ai singoli apparati possono essere omogenee e bloccate. La transitabilità dei rimorchi da 4 metri è rilanciati direttamente sui PC dei proprietari delle unità di carico possibile grazie alla particolare meccanica dei vagoni speciali, sulle quali sono installati. L’apparato infatti è autoalimentato con che limitano le oscillazioni durante il viaggio. batterie di lunghissima durata, ed il suo funzionamento è stato La movimentazione del cestello viene fatta in terminal tradizio- progettato in modo da ottimizzare il rapporto fra la frequenza nale con mezzi di sollevamento normali, perché anche questo dell’invio dei segnali di posizione, la tecnica di rilevazione e le è dotato di punti di presa nelle posizioni standard dei normali necessità specifiche del traffico intermodale. bracci di sollevamento. Non solo: BluTrack offre una gamma di sensori che sono in grado Tuttavia va sottolineato che si tratta di un’applicazione per così di monitorare diversi parametri di qualità del trasporto: dal crash SETTEMBRE 2015 | Logistica Management 33 FERROVIA 100%: il traffico a carro convenzionale di Fulvio Quattroccolo SCHENA DI PRINCIPIO DEL BLUTRACK: CAMION+TRENO+NAVE MA UN SOLO MONITORAGGIO. Il classico “treno merci” è ancora in prima linea per quanto riguarda il trasporto ferroviario, e risulta caratterizzato innanzitutto da un vantaggio di efficienza: si trasporta solo la merce, e null’altro. La rete intermodale è comunque completata da un primo e ultimo miglio stradali e le possibilità di ottimizzazione sono in capo a chi offre i servizi di trasporto diffuso dei suoi automezzi, ma in questo caso anche quando a portare il L carico sono altri. Eventuali anomalie nel viaggio possono perciò essere paragonabile allo stradale in molte situazioni. essere subito rilevate per chiedere immediatamente spiegazioni Tuttavia la maggior parte dei volumi trasportati su ferrovia, in a chi in quel momento sta trasportando la merce e intervenire termini di tonnellate, continua ad essere gestita con il modello quando è possibile, ed inoltre si riesce sempre a mantenere il convenzionale: non unità di carico intercambiabili fra vettori, cliente finale aggiornato su imprevisti e ritardi e a quantificarli. ma merce caricata su vagoni, con rottura di carico in partenza Un aspetto che, come è noto, i clienti apprezzano moltissimo. ed in arrivo. In Paesi dove la ferrovia è forte come la Germania, il «Questo è solo un esempio di quello che Viasat è in grado di of- convenzionale è quasi il doppio del combinato; in Italia è solo di frire ai propri clienti» sottolinea Domenico Petrone, presidente poco superiore. Poiché la terminalizzazione ultimo miglio è spesso di Viasat Group. «Nei prossimi anni assisteremo a uno sviluppo affidata alla gomma, anche il convenzionale ferroviario partecipa esponenziale di questi sistemi infotelematici che cambieranno comunque al modello intermodale di trasporto. all’apertura delle porte, dalla temperatura all’umidità, allo stato di movimento o sosta prolungata, e di attivare i relativi allarmi nella centrale di controllo. Il trasportatore può così essere aggiornato con continuità sulla posizione e parametri rilevanti della spedizione, in modo analogo a come è abituato a verificare il viaggio e iniziative per favorire il trasferimento modale delle merci dalla strada alla rotaia puntano quasi sempre sul modello di traffico combinato, perché tutto sommato è più semplice da proporre alla maggioranza dei trasportatori, e abbastanza flessibile nell’uso pratico da riuscire ad radicalmente il paradigma della mobilità dei mezzi e delle merci. Occorrono soluzioni sofisticate per elaborare i dati in informazioni Il traffico convenzionale, pur rappresentando l’esempio dell’es- e trasformare quest’ultime in conoscenza, fornendo al gestore di senza stessa della ferrovia, nelle attuali condizioni di mercato deve flotta un sistema di knowledge base, come la webconsole Runtra- essere riferito a segmenti di utenza che esprimono necessità di cker Viasat, in grado di rendere più efficiente ed efficace la propria servizio ben definite, soprattutto per quel che riguarda la regolarità gestione, ridurre i costi operativi e migliorare i risultati di business». dei flussi di merce. 34 Logistica Management | SETTEMBRE 2015 speciale intermodaltà / ferrovie Sono sostanzialmente due i modelli di esercizio del convenzionale: qualunque altra località corrispondente aggregandolo negli scali i treni completi (o treni-blocco) e il traffico diffuso a carro singolo detti di smistamento ad altri vagoni che devono fare percorsi o a gruppi di carri. simili. Fin oltre la metà del secolo scorso questa era la normale modalità di trasporto delle merci su lunghe distanze - e spesso In generale il treno completo è riferito ad un solo cliente che lo anche sulle brevi. Ma la grande complessità della gestione di questo utilizza tutto, risponde ad una domanda di volumi di traffico modello, che richiedeva molta manodopera, e di conseguenza i elevati e regolari, e copre percorsi stabiliti e costanti fra punti che costi altissimi, hanno fatto sì che nel confronto con la crescente spesso sono impianti raccordati interni a stabilimenti industriali. diffusione, flessibilità e convenienza economica del trasporto Per queste particolarità, può essere utilizzato soprattutto da alcune stradale la sconfitta fosse inevitabile. categorie merceologiche come la siderurgia, il trasporto di autovei- In alcuni Paesi come l’Italia e la Francia, questo tipo di servizio coli, di granaglie, di derivati del petrolio, di legname, o l’industria è stato soppresso dalle imprese ferroviarie nazionali da qualche cartaria. Si tratta di traffici che muovono merci molto pesanti, anno, ed anche altrove è stato fortemente ridimensionato. o molto voluminose, per le quali il trasporto stradale risulta più Eppure, ancora oggi esiste una domanda per questo segmento e costoso della media e pertanto, grazie anche all’efficienza offerta laddove si riesce a gestirlo in modo economicamente sostenibile, dalla gestione di un treno completo, la ferrovia è più competitiva del i volumi sono sempre elevati. camion anche nei casi in cui i vagoni devono fare il ritorno a vuoto. D’altra parte non sono poche le realtà produttive o logistiche che Alcuni esempi interessanti che coinvolgono clienti italiani: due treni dispongono di un accesso diretto alla Rete Ferroviaria (raccordi) al giorno operati da DB Schenker portano le terre argillose per la e che potrebbero beneficiare di un servizio door-to-door tutto produzione delle piastrelle in klinker da Limburg in Germania al ferroviario anche se producono volumi non sufficienti per un modenese, e tornano con pallets di prodotto finito; due treni al treno completo. giorno operati da Captrain (Gruppo SNCF) portano enormi bobine di carta prodotte in Scandinavia fino a Milano, e tornano con pro- Per questo motivo in gran parte d’Europa si è lavorato per rivita- dotti diversi, dalla salsa di pomodoro alle terraglie e quant’altro; o, lizzare il servizio, studiando soluzioni per renderlo più efficiente ancora, i treni di lamiere che trainati da Trenitalia Cargo (Gruppo e meno costoso e, anche se una piena concorrenza con l’autotra- FS Italiane) e molte altre imprese ferroviarie attraversano l’Italia sporto è impensabile, almeno estendere il perimetro della fattibilità e l’Europa, allo stesso modo di quelli di ferrocisterne con prodotti utilizzando strumenti informatici per ottimizzare la gestione. per l’industria chimica. L’associazione X-Rail, che dal 2010 raggruppa sei grandi imprese ferroviarie europee escluse appunto Trenitalia Cargo e SNCF Il cosiddetto traffico diffuso consiste invece nel consentire al Fret, ha come obiettivo realizzare economie di scala e coordinare cliente di immettere in rete anche un solo carro caricato in una il traffico diffuso su scala continentale, offrendo un prodotto di qualunque località dotata di scalo ferroviario, e spedirlo in una qualità, e ha raggiunto risultati notevoli. TRENO COMPLETO PER TERRE ARGILLOSE VERSO IL MODENESE. SETTEMBRE 2015 | Logistica Management 35