IL FUTURISMO - Parigi 1909 presentazione del Manifesto

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IL FUTURISMO - Parigi 1909 presentazione del Manifesto
IL FUTURISMO - Parigi 1909 presentazione del Manifesto
Si chiama Futurismo perchè si ha una grande fede nel progresso e nel futuro dominato dalle
grandi scoperte del motore, dell’aereo, del treno, dell’auto, del cinema, dell’elettricità.
Si diffonde nella pittura, nella scultura, nell’architettura, nella moda, nell’arredamento, nella musica.
L’arte si ispira al progresso dove tutto si muove in velocità
PITTURA: si dipingono città con casamenti in costruzione, fabbriche e tralicci
elettrici nello sfondo, auto e biciclette in corsa, aerei in volo, treni in velocità,
uomini agitati che corrono, cavalli al galoppo.
Le forme e gli arti sono ripetuti nel movimento
SCULTURA: le statue si muovono nello spazio, si utilizzano nuovi materiali.
ARCHITETTURA: si progettano moderni ed altissimi edifici con ascensori e piani
stradali differenziati per i pedoni, le auto e i bus.
MUSICA: la musica si ispira ai rumori della città, delle fabbriche e dei motori, con stridii,
crepitii, sirene, gorgoglii, ecc…
POESIA: si utilizzano il verso libero (senza rima), l’onomatopea e i verbi all’infinito, si
aboliscono gli aggettivi. La parola scritta ha caratteri tipografici diversi e con forme
grafiche che ne evocano il contenuto e il suono.
La città dei futuristi
Antonio Sant’Elia
Sant’Elia progetta la città del futuro e della
modernità.
Prevede una città disposta su più livelli, con
grattacieli e strade a diverse altezze, fari e
telegrafi senza fili.
Nei suoi progetti i palazzi hanno ascensori
esterni, gallerie e passaggi coperti.
Le strade sono suddivise nella linea tramviaria,
nella strada per le automobili e in passerelle
metalliche.
Crede nella realizzazione di nuove forme, di
nuovi volumi, di nuove linee e di una nuova
armonia.
A. Sant’Elia, La città nuova, 1914
Gino Severini: treno blindato, 1915
Il treno è una macchina da guerra metallica e
veloce.
L’andamento ascensionale è ritmato degli
spari dei soldati, dalle viti che corrono nei due
lati e dalla prospettiva dei vagoni.
Il treno si allontana dall’osservatore tra le
nuvole e il fumo della locomotiva. Vagoni e
paesaggio si compenetrano tra loro.
I colori vivaci non danno l’idea della brutalità
della guerra.
Nell’opera «Cannoni in azione (parole in libertà e forme)» del 1914, le parole sono un complemento perché
da sola l’immagine non può rendere l'esperienza percettiva, psicologica, mentale, totale dello sparo del
cannone in azione. Le parole in traiettorie lineari sottolineano il senso dinamico delle forme; le onomatopee
fanno risuonare i rumori come nella poesia futurista.
Fortunato Depero,
“temporale patriottico, 1924
Tutte le linee conducono lo sguardo verso la figura che
avanza risoluta gridando a squarciagola.
Linee spigolose, aguzze e seghettate esprimono forza e
vitalità.
Scie tricolori prospettiche avvolgono la figura.
La bicicletta e l’aereo
diventano simboli della
modernità.
Il movimento viene
rappresentato dalle
scie del volo nel cielo e
dalla ripetizione della
bicicletta e del ciclista