Seriate, ristoranti e bar senza limiti

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Seriate, ristoranti e bar senza limiti
22
PROVINCIA
SABATO 10 MARZO 2007
L’ECO DI BERGAMO
L’ex sindaco di Caravaggio accusa di indecenza una battuta dello showman, ma non era rivolta al senatùr e deve fare retromarcia
Pirovano scambia Bozzi per Bossi. E se la prende con Fiorello
Fiorello e Baldini, la coppia d’oro del programma «Viva Radiodue»
Qual è lo sport preferito
dai politici? Sembra che da
un po’ si dilettino a far le
pulci ai media, attaccando chi li critica o fa dell’umorismo sugli «intoccabili», vale a dire loro, gli eletti dal popolo o i capipartito.
Spesso poi prendono cappello per dei «sentito dire»,
per un passaparola che
porta alle loro orecchie
informazioni stravolte come il caro e vecchio telefono senza fili. E meno male
che qualcuno, alla fine, ha
almeno il buongusto di scusarsi.
L’ha fatto, ha ammesso
di essersi sbagliato il senatore Ettore Pirovano, già
sindaco leghista di Cara-
vaggio, che ieri ha scagliato via Ansa il proprio anatema su quello che ormai è
il simbolo della radio di
qualità, il conduttore di «Viva Radiodue», tal Rosario
Fiorello, idolo non solo delle masse ma anche di intellettuali amanti delle onde
sonore.
«È indecente ciò che ho
sentito oggi su Radiodue
dalla voce di Fiorello il quale, riferendosi alla Merkel
che invita ad abbattere i
gas serra, ha letto una finta lettera in cui si chiedeva
di mettere il pannolone a
Umberto Bossi», ha tuonato il bergamasco, colpito al
cuore dall’ironia sul suo capo malato. E ha aggiunto:
«Cose fuori dalla logica delInutile avviare qui un dila satira perché vanno a battito circa il confine del
colpire chi ha avuto un pro- sarcasmo e della presa in
blema molto serio, che sof- giro dei pubblici personagfre e certagi perché
mente non
Fiorello non
se lo è cerstava affatto
cato». Per fiparlando del
nire: «Chiesenatùr:
derò la reginon di Umstrazione
berto Bossi
della trasi trattava
smissione»,
ma di tal
evidenteFrancesco
mente per
Bozzi. I due
Ettore Pirovano
cercare poi
istrioni di
la giusta pu«Viva Radionizione. Il tutto dettato al- due», Fiorello e Baldini si
le agenzie di informazione: dedicavano al dileggio di un
una pubblica reprimenda loro compagno di squadra,
con pubbliche promesse di reo di aver emesso degli efconseguenze.
fluvi corporali durante la
Unico paletto alle licenze il rispetto dell’impatto acustico. Nessun obbligo di chiusura per l’esercizio
Seriate, ristoranti e bar senza limiti
Lo fissa il regolamento comunale: cresce la popolazione, può crescere l’offerta
GROMO, CADE
DALLA SEGGIOVIA
BIMBO SALVO
Poteva andare decisamente peggio. Se l’è cavata, infatti,
solo con un grosso spavento e
qualche trauma, non grave, il
bambino di otto anni di Bergamo caduto improvvisamente ieri pomeriggio dalla seggiovia
Vodala, agli Spiazzi di Gromo,
in alta Valle Seriana, facendo
un volo di circa sette metri: fortunatamente il baby sciatore
è finito sulla neve fresca (40
centimetri) che ha attutito il colpo. Tutto è accaduto intorno alle 16,15, a oltre 1.600 metri di
quota appena sotto il rifugio Vodala da dove avrebbe dovuto
affrontare un’altra discesa insieme al suo maestro da sci.
Il bambino, che era sul seggiolino insieme a un compagno,
quando mancavano una ventina di metri al capolinea,avrebbe alzato in anticipo la barra di
protezione. Operazione che non
è passata inosservata al maestro,che viaggiava alle sue spalle, ma nemmeno il suo richiamo è servito per evitare il peggio: la seggiovia ha rallentato
la corsa fino a fermarsi facendo cadere il bambino. Il piccolo sciatore è rimasto sempre cosciente: subito soccorso dai
pattugliatori piste della Croce
Blu - che hanno richiesto alla
centrale operativa di Gromo l’invio dell’eliambulanza - è stato
immobilizzato e caricato sul velivolo del 118, alzatosi in volo
dalla base di Orio e atterrato vicino al rifugio. Lo sciatore è stato trasportato ai Riuniti di Bergamo. Qui è stato sottoposto a
diversi accertamenti, ma le sue
condizioni non desterebbero
preoccupazioni. Nessuna conseguenza grave anche per una
studente di 13 anni, della provincia di Genova, soccorsa dagli stessi volontari qualche ora
prima dopo essere caduta con
gli sci: ha riportato un trauma
alla gamba sinistra.
Al. I.
SERIATE Nessun «paletto» su licenze e autorizzazioni
per ristoranti e bar a Seriate per i prossimi tre anni. Motivazione: la popolazione è in costante aumento, ogni
anno, dal 2000 al 2006, cresce in media dell’1,9%.
Oggi Seriate conta 22.355 abitanti. La libera apertura di esercizi per alimenti e bevande è prevista dal nuovo regolamento comunale approvato dal Consiglio comunale nei giorni scorsi. «È la prima pianificazione completa di questo settore attuata a Seriate», spiega Giovanni Vinciguerra, dirigente della polizia locale e del settore Commercio. Finora queste attività erano regolate
da alcune ordinanze dirigenziali. L’assessore al Commercio e vicesindaco Giacomo Schena annota che «Seriate ha una valenza sovraccomunale; ormai da anni la
città si è affrancata dal ruolo di periferia dormitorio del
capoluogo Bergamo; è capace di attrarre persone e il
Comune deve operare scelte di liberalizzazione a tutela del consumatore e della libertà di iniziativa economica».
Su Seriate gravitano servizi come l’autostrada, la ferrovia, il Parco regionale del Serio, l’ospedale Bolognini,
la tenenza dei carabinieri, la polizia stradale per l’autostrada, scuole superiori, il cineteatro Gavazzeni, la biblioteca-centro sistema, un’articolata struttura commerciale di media e grande distribuzione. A Seriate ci
sono 25 bar-caffè, 17 bar con somministrazione gastronomica, 16 ristoranti e trattorie, 5 fra pasticcerie e gelaterie, 5 fra birrerie e pub, 4 impianti sportivi con somministrazione, 4 tavole calde-self service-fast food, 2 discoteche con somministrazione di alimenti e bevande. In questi esercizi si stima che i seriatesi spendano
qualcosa come 10.831.891 euro all’anno, pari ad una
spesa media pro capite annua di 484,54 euro.
«Nel nuovo regolamento - aggiunge Vinciguerra - abbiamo puntato al principio per cui tutto il territorio deve svilupparsi in armonia e con attenzione al diritto alla quiete». E così la richiesta di nuova autorizzazione
dovrà contenere la documentazione di previsione di impatto acustico. A questo obiettivo fa riferimento l’orario
massimo di apertura consentito: fino alle 2 di notte per
ristoranti, tavole calde, bar gastronomici, bar caffè;
fino alle 3 di notte per birrerie, pub, caffetterie, disco
bar, discoteche.
«Un’ora in meno rispetto a quanto consentito dalla
Regione» avverte Vinciguerra. Ma l’uso di apparecchi
radiotelevisivi e di impianti di diffusione sonora è consentito soltanto fino alle 23 per esercizi in zone residenziali; fino alle 24 per gli altri esercizi. Fra le altre norme
del nuovo regolamento figura la fissazione della distanza di 50 metri fra un nuovo esercizio e luoghi destinati al culto e luoghi di cura, ospedali, case di riposo. La
distanza è assunta con il metodo del tragitto pedonale più breve. I superalcolici (che superano il 21% di gradazione alcolica) sono vietati in impianti sportivi, fiere,
spettacoli viaggianti. Il regolamento non prevede l’obbligo di chiusura dell’esercizio. «Il riposo settimanale
è a discrezione dell’esercente» specifica Vinciguerra. Infine il Comune può rilasciare autorizzazioni temporanee (ad esempio in occasione di feste popolari) purché
il richiedente dimostri le condizioni di sicurezza e il
rispetto delle norme igieniche sanitarie.
Schianto tra auto a Comun Nuovo, un ferito
Spettacolare incidente, ieri sera a Comun Nuovo, in via Tasso,
la strada che collega il paese con il comune di Zanica. Sono rimasti coinvolti una Fiat Punto guidata da un cinquantenne di Orio
al Serio e una Toyota Yaris con a bordo una ragazza di 20 anni residente a Zanica. Ad avere la peggio è stato l’uomo, che ora si trova ricoverato agli Ospedali Riuniti di Bergamo dove è giunto a bordo di un’ambulanza del 118.
A causare l’incidente sarebbe stato il mancato rispetto di uno stop.
Secondo la ricostruzione dei fatti, attorno alle 17.30, la Punto stava uscendo dalla laterale via Leonardo da Vinci per immettersi sulla via Tasso. In quel momento da via Tasso sopraggiungeva la
Yaris che si stava dirigendo verso Zanica. L’impatto tra i due mezzi è stato a quel punto violentissimo. La ventenne alla guida della Yaris ha cercato in extremis di schivare l’impatto ma non è riuscita ad evitare di prendere in pieno la parte posteriore della Punto, perdendo poi il controllo del suo mezzo che, dopo diversi testacoda è finito a circa 200 metri di distanza dal luogo dove è avvenuto il sinistro, sfondando la recinzione di un cantiere edile. Fortunatamente la ragazza è rimasta illesa, pur lamentando qual-
che dolore al petto, riuscendo a uscire dall’abitacolo. La Punto,
invece, si è schiantata contro il muro di cinta in cemento di un deposito di camion sfondandolo. L’autista, ferito, è comunque riuscito ad abbandonare da solo dalla vettura, e secondo il racconto fornito da alcuni testimoni, è sempre rimasto cosciente fino all’arrivo dell’ambulanza. Entrambi i mezzi sono risultati inservibili.
Sul posto, per i rilievi del caso, è intervenuta la polizia stradale di
Treviglio. Intanto i residenti di via Leonardo da Vinci puntano il dito contro la mancanza di segnaletica, soprattutto orizzontale, che
impedirebbe a chi si sta immettendo su via Tasso di fermarsi tempestivamente.
«Già in diverse occasioni abbiamo segnalato la pericolosità
di questo incrocio – spiegano – perché la strada è dritta, priva di dossi, e le auto la percorrono sempre a forte velocità. Poi,
quando si avvicinano all’incrocio, manca purtroppo una segnaletica adeguata. E qui incidenti di questo tipo accadono sempre più spesso».
Stefano Bani (foto Bedolis)
Emanuele Casali
Cerete, Serina e Costa Serina: denunciati i titolari di 3 aziende. Smaltivano senza permesso
trasmissione: è lui che hanno sbeffeggiato con la finta
lettera e l’invito a mettere il
pannolone. Insomma Pirovano ha preso lucciole per
lanterne, Bossi per Bozzi:
nessun dubbio l’ha colto
perciò, veloce come un razzo, a meno di due ore dalla
chiusura del programma
aveva già fatto sapere al
mondo del proprio malumore.
Salvo poi rimangiarsi tutto a fronte della replica piccata dello stesso Fiorello
che ha invitato il senatore, dapprima a farsi un esame audiometrico («Evidentemente non becca le frequenze sulla zeta») e poi a
chiedere scusa, ma in tem-
po reale. «Sono stato male
informato» ha ritrattato perciò Pirovano alle agenzie di
stampa, facendo capire che
lui non aveva nemmeno
sentito il programma. Perlomeno ha fatto ammenda:
«Sono felice di essermi sbagliato nei confronti di un
presentatore come Fiorello, sempre molto corretto.
Spero di incontrarlo presto
per scusarmi a voce, magari mangiando insieme».
Ecco, una bella mangiata e passa tutto. Magari resta un dubbio: un senatore nonché vicesindaco e assessore, può permettersi di
spendere un pomeriggio su
queste quisquilie?
R. d. C.
Raid, pestato
da 5 italiani
per una ragazza
CASTELLI CALEPIO Una ni, col calcio del fucile. Il
spedizione punitiva in pie- marocchino non riesce a
na regola, con cinque uo- difendersi, a parare i colmini travisati e armati di pi, la madre è pietrificata
fucili, pistole e bastoni che dalla paura, il padre e lo
hanno sfondato la porta di zio tentano di intervenire
casa sua e l’hanno pesta- per proteggerlo. Ma gli uoto davanti ai familiari. È mini mascherati continuaaccaduto ieri, poco prima no a colpire. Colpi alla tedelle 22 e la vittima del- sta, in faccia, alla schiena,
l’aggressione è M. A., un allo stomaco, sulle gambe,
marocchino di 20 anni che sulle braccia. Nella collutvive a Cividino, frazione di tazione resta ferito anche
Castelli Calepio, e che è fi- il padre del ragazzo. I cinnito in ospedale in condi- que italiani lasciano il venzioni serie. Il raid è stato tenne riverso sul pavimencompiuto da italiani arri- to, poi fuggono lungo le
vati da una provincia vici- scale della palazzina.
na alla nostra probabil«Ho sentito un gran camente per vendicare un sino - racconta il vicino di
presunto torto che il nor- pianerottolo -, ma non di
dafricano avrebbe com- voci, piuttosto di gente che
piuto nei confronti di una si precipitava lungo le scaragazza che ha legami di le. Non mi sono allarmato
amicizia o
perché in
parentela
quella casa
con
chi
Cividino, marocchino è abbastanavrebbe orza frequendi vent’anni
ganizzato la
te che sucin ospedale. Sono
spedizione.
ceda tutto
Tutto coquesto bacarrivati a casa sua
mincia pocano». Inveda
fuori
provincia
chi minuti
ce pochi atcon fucili e pistole,
prima delle
timi dopo
22. Al sema non li hanno usati ha saputo
condo piacos’era sucno della pacesso. Al
lazzina di via Curotti - la suo campanello ha suonastessa che ospita la ban- to il padre del ventenne
ca e la lavanderia del cen- picchiato, che ha cercato
tro di Cividino - dove M. A. concitatamente e in uno
vive coi genitori e i tre fra- stentatissimo italiano di
telli, si presentano i cin- raccontare l’accaduto.
que, arrivati da fuori pro- «Continuava a ripetere
vincia su un’utilitaria. So- "Mafia, mafia, bum,
no italiani, indossano pas- bum"», ricostruisce il vicisamontagna per non farsi no che ha poi dato l’allarriconoscere, impugnano me.
armi: un fucile, due pistoÈ intervenuta un’ambule, due bastoni. Sfondano lanza del 118 con cui il
la porta a calci, fanno ir- ventenne è stato ricoveraruzione nell’appartamen- to al Bolognini di Seriate,
to dove con M. A. in quel poi i carabinieri di Grumomento ci sono la ma- mello e di Sarnico. Il tramdre, il padre e uno zio.
busto ha richiamato in
I cinque puntano dritti strada numerose persone,
al ventenne, lo minaccia- tra cui gli avventori di un
no, gli rinfacciano quello bar. Qualcuno ha visto sache avrebbe fatto alla ra- lire in auto e fuggire i cingazza. Lui tenta di discol- que. Che però non sono
parsi, ma quelli comincia- ancora stati trovati.
no a pestarlo con i bastoMonica Armeli
.ORATORIO DI BARIANO.
La Forestale scopre tre discariche abusive Ragazzo autistico spintonato. «Nessun bullismo»
Nell’ambito di una serie
di controlli sul territorio finalizzati alla tutela ambientale, gli uomini del
Corpo forestale dello Stato, nei giorni scorsi, hanno individuato e posto sotto sequestro tre aree adibite a discariche di rifiuti
speciali non pericolosi, denunciando 6 persone. Le
discariche scoperte si trovano una a Cerete, in Valle Seriana, e le altre due a
Serina e Costa Serina, in
Valle Brembana.
A Cerete gli agenti del comando stazione di Clusone hanno accertato che il
titolare di una ditta con sede legale in Valle di Scalve,
autorizzato dalla Provincia
a svolgere attività estrattiva di ghiaia e sabbia e recupero ambientale nel bacino del torrente Vallegia
in località Foppa Leone,
aveva realizzato un cumulo di rifiuti speciali non pericolosi (scorie di cemento,
mattoni e altri rifiuti) provenienti da demolizioni edilizie. Dagli accertamenti effettuati, la Forestale ha rilevato che il materiale, ricoperto con scarti vegetali, era in un bosco nella fascia di protezione paesaggistica del torrente Vallegia. La discarica era stata
realizzata in assenza delle specifiche e preventive
autorizzazioni ambientali,
da parte del gestore dell’area e dei produttori di rifiuti, per il trasporto e lo
smaltimento dei rifiuti
stessi. Per questo la Forestale ha sequestrato l’area,
di 950 metri quadrati, e
circa 1.400 metri cubi di
materiale depositato abu-
sivamente, denunciando il
titolare della ditta.
A Costa Serina, in località Trafficanti, ai lati di via
S. Erasmo dove erano in
corso lavori autorizzati dal
Comune per allargare la
strada e realizzare un’area
a verde pubblico, gli agenti di Zogno hanno scoperto che la ditta appaltatrice
ha scaricato circa 8.000
metri cubi di macerie edilizie (laterizi, blocchi di cemento, asfalto, calcinacci,
ferro di armature edili,
pannelli isolanti, tubi di
impianti elettrici, tegole)
trasformando l’area in un
ricettacolo di rifiuti, creando una discarica abusiva
in assenza delle obbligatorie autorizzazioni ambientali previste dal testo unico del 2006 (decreto legislativo 152). La Forestale
ha sequestrato l’area (circa 2.500 metri quadrati)
e il materiale scaricato
(quantificato in circa 8.000
metri cubi). Sono finiti nei
guai, denunciati alla Procura della Repubblica, responsabile dell’ufficio tecnico comunale, progettista,
direttore dei lavori e ditta
appaltatrice dei lavori.
Sempre la Forestale di
Zogno ha scoperto a
Serina, in località Rosolo,
vicino alla sponda del torrente Serina, circa 100 metri cubi di macerie edilizie
provenienti da demolizioni
di fabbricati e da altri lavori edili della zona. Anche in
questo caso è stato denunciato il titolare della ditta
ed è stata sequestrata l’area, di circa 800 metri quadrati.
BARIANO È rimbalzata
su molti media, ieri, la notizia di un bambino autistico brasiliano di 12 anni
che, a detta della madre,
sarebbe stato picchiato da
un ragazzo di cinque anni
più grande di lui, mercoledì
pomeriggio all’oratorio di
Bariano. Versione tuttavia
in buona parte smentita dal
curato.
In una lettera la donna
ha raccontato di essere stata informata di quanto era
appena accaduto da alcuni ragazzini che l’hanno
raggiunta a casa e di essersi poi subito recata in oratorio. «Ho trovato mio figlio
circondato dalle mamme
che gli avevano dato del cotone da mettere in testa racconta la donna - e che lo
rimproveravano». Dopo
F. R. averlo accompagnato a ca-
sa, la donna è tornata in
oratorio. «Sono stata circondata - spiega ancora la donna - da trenta ragazzi furiosi, più alti di me: spingendomi, mi hanno insultata e
uno scattava foto con il telefonino. Tutto questo davanti alle altre mamme presenti, che mi dicevano di
tornare al mio paese. Arrivato il curato don Fabio la
situazione è peggiorata: mi
ha mandato fuori dall’oratorio, vietando a mio figlio
di tornare lì e minacciando
di denunciarmi per abbandono di minore».
La brasiliana, che vive da
tre anni a Bariano e il cui
figlio è già seguito dai Servizi sociali, ha poi chiamato i carabinieri, intervenuti in oratorio, e successivamente accompagnato il
bambino in ospedale a Ro-
L’episodio mercoledì.
Dodicenne ferito
lievemente alla testa
dopo la caduta, la
madre sporge
denuncia. Il curato:
solo una lite
mano: «Gli hanno diagnosticato un trauma cranico
non commotivo - ha spiegato -. Mio figlio è autistico
e non capisce la differenza tra lo scherzo e la provocazione». Ieri la donna ha
poi sporto denuncia-querela per lesioni nei confronti
del ragazzino alla stazione
dei carabinieri di Romano.
Secondo il curato, don
Fabio Trapletti, i fatti sono andati tuttavia molto di-
versamente rispetto a
quanto riferito dalla madre
del dodicenne. «Il bambino
avrebbe sputato addosso al
ragazzo più grande, che lo
ha così spintonato, facendolo cadere. Nella caduta
ha picchiato il capo per terra. Alcune mamme lo hanno medicato: non si era fatto praticamente niente,
tant’è vero che è tornato subito a giocare. È poi però
arrivata la madre, che ha
iniziato a urlare, dicendo
che avrebbe denunciato
tutti. Io l’ho invitata a calmarsi, rispondendole comunque a tono e dicendole che al massimo l’avremmo denunciata noi per abbandono di minore. È stato in questo contesto, mentre lei urlava, che uno dei
ragazzi ha fatto delle foto
con il cellulare. Tant’è vero
che la stessa donna gli ha
preso il telefono di mano,
per accertarsi che non ci
fossero foto. Alle 17, visto
che io avevo la Messa, tutti sono usciti dall’oratorio,
dunque nessuno l’ha cacciata via. Ci spiace che abbia provocato tutta questa
polemica, tra l’altro purtroppo a scapito più che altro del figlio».
Dunque nessun episodio
di bullismo, indipendente
dalle due versioni dei fatti, né tantomeno una «spedizione» studiata da parte
di un gruppetto di ragazzi
contro un altro ragazzo, più
piccolo di loro e con dei problemi, come invece ieri
sembrava essersi trasformato questo spiacevole episodio, forse per una incontrollata forma di passaparola senza verifiche.