notizie economiche e commerciali
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M ag gi o 20 14 – Ann o XV – n ° 26 6 paesi arabi notizie economiche e commerciali paesi arabi Sommario ITALIA L’Enit presenta le attrazioni naturali italiane agli operatori degli Emirati ALGERIA Forte aumento dell’importazione di grano / $9,5 miliardi di investimenti nel 1° trimestre 2014 / Nuovi centri ospedalieri universitari / Bouteflika nomina il nuovo governo / Unicredit eroga garanzie per una nuova autostrada / Piano di riforma per la futura transizione politica EGITTO Aumento degli IDE nell’anno fiscale 2013-2014 / La vittoria di Al Sisi e l’influenza dei militari sul governo EMIRATI ARABI UNITI Nuovi mercati per l’export di moda e accessori / Nasce l’Organizzazione Mondiale delle Free zones / Inaugurazione dell'ufficio nazionale marchi e brevetti / Programma energetico integrato per il 2030 / Il settore della gioielleria internazionale in evidenza / Inaugurato l’Ufficio del credito Al Etihad / World Expo 2020 a Dubai / Crescita del settore costruzioni e arredamento / Aeroporto di Dubai a capacità limitata per 80 giorni / Obbligatorio il Marchio di Qualità per l'acqua in bottiglia / Recupero e valorizzazione dell’area storica di Dubai GIORDANIA Grandi potenzialità per l’energia rinnovabile / Prima centrale eolica privata del Medio Oriente / Prossima apertura del boulevard al Abdali IRAQ Piano di sviluppo nazionale 2013-2017 / Elezioni per il rinnovo del parlamento LIBANO Standard and Poor’s migliora l’outlook del paese / Monza Cars si aggiudica l’esclusiva per l'auto elettrica Brio / Contributo del settore costruzioni alla crescita del Pil / Esplorazione delle risorse geotermiche / Il 4% del Pil proviene dal “franchising” LIBIA Esportazioni italiane di pasta più che triplicate MAROCCO Piano per il rilancio della produzione di zucchero / Prima meta turistica del nord Africa / Piano di rilancio dell'area portuale di Casablanca / Aumento del salario minimo / Esportazione di macchinari agricoli italiani PAESI ARABI Le multinazionali della bellezza conquistano il Medio Oriente / UE e Paesi Mediterranei uniti per la tutela del settore della pesca / L’Unione per il Mediterraneo vara progetti su acqua e pari opportunità / Ue lancia progetto Erasmus per imprese sociali nel Mediterraneo / Progetto di autostrada Marocco-Libia / Cooperazione imprenditoriale Euromediterranea SEGNALAZIONI “Le grandi opportunità”. Intervista all’Arch. Sergio Marini, Presidente della Camera di Commercio Italo-Araba In copertina, grattacieli di Riyadh 2 paesi arabi Italia 4E01.IT.SRV L’Enit presenta le attrazioni naturali italiane agli operatori degli Emirati L'ufficio di Dubai dell'Ente nazionale per il turismo (Enit) ha organizzato a Dubai e Abu Dhabi due giornate di seminari per illustrare a oltre 100 operatori locali le potenzialità turistiche di vulcani, laghi, parchi e montagne italiane, ancora poco conosciuti negli EAU. L'Italia vanta il maggior numero di siti Unesco e un patrimonio naturale di enorme valore che include i vulcani, Etna, Vesuvio e Stromboli, le Alpi e le Dolomiti, i laghi di Como e di Garda e i numerosi parchi naturali sparsi lungo tutta la penisola. I seminari si sono svolti in occasione dell'Arab Travel Market, la vetrina sul turismo più importante del Medio Oriente, durante la quale si è tenuto anche l"Expo 2015 Milano Day" per presentare le potenzialità artistiche, sportive e turistiche offerte dalla città di Milano. 3 paesi arabi Algeria 4E02.DZ.COM Forte aumento dell’importazione di grano Nel primo trimestre del 2014 le importazioni di grano hanno raggiunto i $544 milioni, in aumento del 17,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente La produzione di cereali ha subito un calo a causa di una forte siccità che ha colpito le provincie orientali, da dove proviene la maggior parte del grano algerino. 4E03.DZ.EF $9,5 miliardi di investimenti nel 1° trimestre 2014 L’Ammontare dei progetti d’investimento è stato di circa $9,5 miliardi nel primo trimestre 2014. Di questi, $1,8 miliardi sono investimenti diretti esteri. Per settore di attività, gli investimenti sono indirizzati soprattutto ai trasporti (quasi la metà del totale), poi all’edilizia e materiali da costruzione, all’industria e ai servizi. 4E04.DZ.SRV Nuovi centri ospedalieri universitari Il Ministero della Salute algerino ha aggiudicato a una joint venture italiana la più importante di quattro commesse per la gestione di grandi policlinici universitari. La joint venture, costituita dal gruppo di costruzioni Rizzani De Eccher e dall’Ospedale San Raffaele, si occuperà della progettazione, realizzazione, fornitura delle attrezzature e gestione (per 5 anni) del nuovo Policlinico di Algeri da 700 posti letto. Il valore stimato della commessa è di circa un miliardo di euro. La società friulana in Algeria sta già lavorando a due importanti opere infrastrutturali: il primo tratto della ferrovia Oued Tlelat-Tlemcen e la costruzione di una autostrada di comunicazione tra la costa mediterranea e l'interno del Paese. 4E05.DZ.POL Bouteflika nomina il nuovo governo Il presidente algerino, Abdelaziz Bouteflika, al quarto mandato, ha nominato il nuovo governo. Abdelmalek Sellal è stato confermato primo ministro. Su un totale di 33 ministri, le nuove nomine sono 12. Agli Esteri e al Petrolio sono stati confermati rispettivamente Ramtane Lamamra e Youcef Yousfi. Al ministero dell'Interno, continuerà il suo lavoro Tayeb Belaiz, e alla Giustizia Tayeb Louh. Tra i nuovi incarichi si annoverano il ministro delle Finanze, Mohamed Djellab, il ministro dell'Industria e delle Miniere, Abdessalem Bouchouareb, il ministro degli Affari Religiosi, Mohamed Aissa, e il ministro dei Lavori Pubblici, Abdelkader Kadi. 4E06.DZ.CIT Unicredit eroga garanzie per una nuova autostrada UniCredit e l'impresa di costruzioni Rizzani De Eccher hanno siglato un'intesa per la strutturazione di garanzie internazionali di un valore di 160 milioni di euro relative alla costruzione dell'autostrada che collegherà Djendjen al ramo autostradale interno Est-Ovest. Nell'ambito dell'accordo, SACE garantirà il 25% dell'importo totale. 4 paesi arabi L'appalto infrastrutturale complessivo assegnato al consorzio italo-algerino guidato dalla società friulana ha un valore di 1,65 miliardi. La durata dei lavori prevista per realizzare i 110 km di autostrada a tre corsie per senso di marcia è di 36 mesi. In generale il Nord Africa continua a rappresentare un'area ad elevato potenziale per l'export italiano, per la quale SACE prevede una crescita media annua del 6,3% nei prossimi 4 anni. 4E07.DZ.GL Piano di riforma per la futura transizione politica Il nuovo governo ha annunciato un piano di riforma costituzionale volto a trasferire maggiori poteri al primo ministro e ad accrescere il ruolo dell’opposizione nel parlamento. Gli emendamenti proposti includono la reintroduzione del limite di due mandati presidenziali eliminato nel 2008 e, nel loro complesso, intendono favorire una transizione politica non traumatica in vista di un futuro post-Bouteflika. Egitto 4E08.EG.EF Aumento degli IDE nell’anno fiscale 2013/2014 Gli investimenti dieretti esteri in Egitto nella prima metà dell’anno fiscale 2013/2014 sono stati di Euro 2 miliardi. Il numero delle imprese create è triplicato negli ultimi dieci anni, con 8.900 società costituite nel 2012 / 2013 e una media di 800 imprese create ogni mese. 4E09.EG.POL La vittoria di Al Sisi e l’influenza dei militari sul governo Con oltre il 96% dei consensi, Abdel Fattah Al Sisi è stato eletto Presidente dell’Egitto. L’affluenza alle urne è stata del 44,4%, meno del 51,8% registrato alle votazioni del 2012 vinte da Mohamed Morsi. La presidenza di Al Sisi è in continuità con la tradizione egiziana 5 paesi arabi che, a parte la parentesi dell’islamista Mohamed Morsi, ha sempre visto al comando del Paese figure di spicco dell’esercito. La situazione economica del paese resta sotto osservazione: la crescita economica nel 2014 sarà superiore al 2%, ma il bilancio fiscale e il saldo delle partite correnti resteranno negativi, rispettivamente dell’11% e 1% del PIL. Nel corso della campagna elettorale Al Sisi si è preoccupato principalmente di mandare segnali rassicuranti all’esterno e non si è soffermato sulle riforme e sugli interventi necessari per permettere al Paese di affrontare le sfide del futuro. Le formule proposte per porre rimedio alla crisi economica, fermare la corruzione, diminuire la disoccupazione e il deficit di bilancio, adottare una nuova politica energetica (il fabbisogno nazionale del 2015 dovrebbe costare 19 miliardi di dollari) e dare ossigeno al turismo (la principale fonte di introiti per le casse dello Stato) sono ancora da chiarire. Il programma di sviluppo egiziano presentato da Al Sisi riprende un’idea nata oltre 30 anni fa ma mai realizzata a causa dei suoi costi ingenti. Al centro del piano c’è la costruzione di nuove città ad ovest del Nilo per coprire una percentuale maggiore del territorio nazionale visto che oggi la superficie abiatata è del 6%. Inoltre sono previsti un’autostrada a 8 corsie, una ferrovia, acquedotti e linee elettriche, 48 nuovi centri abitati, 8 aeroporti, coltivazioni ittiche e progetti di energia rinnovabile per la generazione di 10.000 MW di ellettricità. Il costo totale previsto del piano di sviluppo è di $140 miliardi che, secondo il neo presidente, proverranno dalle rimesse estere, dagli investimenti diretti esteri e da ulteriori aiuti dei paesi del Golfo, che già oggi ammontano a $20 miliardi. Emirati Arabi Uniti 4E10.AE.AO Nuovi mercati per l’export di moda e accessori Si è svolta la manifestazione Grazia Global Conference, che ha visto l'incontro delle 23 redazioni del settimanale Grazia presenti nel mondo (2 di queste in Medio Oriente: Bahrein ed EAU). Nel corso del convegno sono state illustrate le attuali e future tendenze del Made in Italy e dei mercati più promettenti nei settori moda, calzature, cosmetica, gioielleria. Secondo i dati Unctad/Wto 2013 l'Italia è prima nel mondo nell'indice di competitività per i prodotti tessili-abbigliamento-pelletteria; è seconda tra gli esportatori di tali prodotti, dopo la Cina e prima della Germania. La maggior parte del nostro export è diretto ai paesi europei, ma ci sono mercati in continuo sviluppo che presentano un alto potenziale di crescita per i Beni di consumo oltre a caratteristiche comuni quali. dimensioni, popolazione giovane, discreta fascia ad alto reddito, potenziale di crescita, stabilità politica, barriere tariffarie ridotte, sistema distributivo ben sviluppato. Tra i paesi arabi si segnalano: EAU, Qatar, Arabia Saudita e Marocco. Gli EAU con i 66 milioni di passeggeri che transitano nel Paese ogni hanno e un sistema distributivo capillare rappresentano oggi una vetrina mondiale. Le proiezioni per il 2014 del nostro sistema moda-gioielleria-cosmetica vedono percentuali di incremento dell'export del 6%. 4E11.AE.SRV Nasce l’Organizzazione Mondiale delle Free zones È stata inaugurata a Dubai la World Free Zones Organization (Wfzo), un’organizzazione dedita al coordinamento tra le zone franche del mondo, 30 delle quali sono negli EAU. 6 paesi arabi L’istituto ha sede legale a Ginevra ed ha l’obiettivo di ottimizzare la funzionalità e l'efficienza delle free zone attraverso la standardizzazione delle loro procedure. La Wfzo sarà finanziata nei primi tre anni da Dubai, per poi autofinanziarsi grazie alle quote dei suoi membri. La sottoscrizione è aperta a tutti i paesi dell'Onu e alle organizzazioni internazionali multilaterali. 4E12.AE.COM Inaugurazione dell'ufficio nazionale marchi e brevetti Il Ministero dell’Economia degli Emirati inaugurerà a breve l’Ufficio Nazionale per il rilascio di Brevetti e Marchi. Alla sua istituzione ha contribuito il ‘Korean Intellectual Property Office’ grazie al trasferimento di prassi e conoscenze ai quadri locali. 4E13.AE.GL Programma energetico integrato per il 2030 In linea con le previsioni del Programma Energetico di Dubai per il 2030, sono iniziati i lavori di realizzazione del Dipartimento di Ricerca e Sviluppo della DEWA-Dubai Electricity and Water Authority. Si tratta di un polo di ricerca specializzato nel campo dello sviluppo sostenibile, della diversificazione delle fonti energetiche e dell’efficienza energetica che avrà sede presso il Parco solare Mohammed bin Rashid Al Maktoum. 4E14.AE.COM Il settore della gioielleria internazionale in evidenza L'Italia è presente con ben 25 espositori alla 36° edizione del Watch & Jewellery Show presso l'Expo Centre di Sharjah. il focus della manifestazione e' dedicato ai gioielli in oro e diamanti. Tra i buyers sono da rilevare esponenti e rappresentanti delle famiglie reali della Regione. 4E15.AE.EF Inaugurato l’Ufficio del credito Al Etihad L’Al Etihad Credit Bureau ha ufficialmente iniziato la propria attività. L’ufficio, proposto nel 2008 agli inizi della crisi finanziaria, fornirà alle istituzioni finanziarie informazioni sulla storicità dell’indebitamento della clientela, migliorando la trasparenza nel settore e la capacità di valutazione del merito creditizio delle controparti. Dopo aver assistito a una crescita significativa del credito nel periodo 2005-2008 (i prestiti totali in percentuale del PIL sono stati equivalenti al 76% nel 2009 per poi scendere al valore attuale di circa il 55%), il sistema bancario degli Emirati aveva sofferto un elevato livello di Non Performing Loans durante la crisi finanziaria. 4E16.AE.SRV World Expo 2020 a Dubai Dopo Expo Milano 2015, l’esposizione universale si sposterà negli Emirati Arabi Uniti, a Dubai. I lavori di preparazione dell’evento sono già iniziati e i loro effetti sull’economia saranno rilevanti. Secondo le stime più recenti, il World Expo 2020 apporterà al Pil nazionale almeno un + 1,5 % annuo nel periodo 2014– 2020. Inoltre, saranno creati più di 277mila posti di lavoro e sono attesi fino a 300mila visitatori al giorno. Dubai è la prima città del Nord Africa e Medio Oriente scelta per ospitare un’esposizione mondiale. I motivi di tale scelta sono: la rilevanza delle infrastrutture (il nuovo aeroporto internazionale sarà il più grande del mondo), la capacità di ospitare grandi eventi (il 70 % dei 7 paesi arabi visitatori attesi è straniero) e la posizione strategica, al centro di un’area abitata da 2,9 miliardi di persone (il 75 % della popolazione mondiale vive a meno di 8 ore di volo da Dubai) e con un Pil di $6.000 miliardi. 4E17.AE.CIT Crescita del settore costruzioni e arredamento Più di 100 aziende italiane hanno partecipato a INDEX Dubai, la principale manifestazione dedicata al settore arredamento dell’area del Medio Oriente e Nord Africa. Secondo un’ indagine di mercato presentata da Ventures ME, la spesa prevista per il 2014 nel settore arredamento degli EAU sarà pari a $9,6 miliardi, con un incremento del 30% rispetto al 2013. L’ indagine si concentra su sei sottosettori: residenziale, uffici, ospitalità, punti vendita al dettaglio e centri commerciali, scuola e università, sanitario. La maggiorparte della spesa (70%) sarà indirizzata ai settori residenziale, medicale e ospitalità. Nei Paesi del Golfo la spesa maggiore sarà realizzata dagli EAU, seguiti da Arabia Saudita, Qatar, Kuwait, Oman e Baharain. 4E18.AE.SRV Aeroporto di Dubai a capacità limitata per 80 giorni A partire dal primo maggio e per 80 giorni, l'aeroporto Internazionale di Dubai opererà a capacità dimezzata per lavori di manutenzione di una delle due piste di atterraggio. Fino al 20 luglio, 22 aerei della Emirates rimarranno a terra mentre in tabellone sono previsti 5.400 voli in meno, ma nessuno cancellato. Per tale inconveniente la Emirates soffirà circa 200 milioni di euro di perdite mentre altre compagnie aeree saranno spostate presso il nuovo scalo del Maktoum International Airport. 4E19.AE.COM Obbligatorio il Marchio di Qualità per l'acqua in bottiglia Gli Emirati hanno adottato il regolamento n. 26/2013 per la tutela dei prodotti a base di ghiaccio e della qualità dell'acqua potabile venduta in bottiglia. Con la nuova procedura viene monitorato l’intero processo di imbottigliamento dell’acqua. I produttori locali e gli importatori d’acqua in bottiglia dovranno rendere conformi i propri stabilimenti e procedure alle norme unificate stabilite dalla Emirates Standardisation Metrology Authority (Esma). Solo dopo aver superato le verifiche previste, sarà rilasciato un certificato di conformità dello stabilimento nel quale viene imbottigliata l’acqua, di validità annuale e rinnovabile un mese prima della sua scadenza. In caso di esito positivo, i controlli relativi al prodotto determinano l’attribuzione del Marchio di Qualità Emirates (EQM). Gli esportatori d’acqua in bottiglia negli UAE sono tenuti a registrarsi all’Esma prima di poter esportare sul mercato arabo. 4E20.AE.SRV Recupero e valorizzazione dell’area storica di Dubai Il Governo ha approvato il progetto esecutivo per lo sviluppo del lungomare nell’area dell’insediamento originario di Dubai. Il progetto, affidato a Meeras Holding, ha un costo di circa 400 milioni di euro e prevede la realizzazione di mercati tradizionali, un mercato galleggiante, ristoranti, gallerie d’arte, negozi d’artigianato e alberghi. L’area diventerà il principale polo di turismo culturale di Dubai dedicato alle tradizioni locali. 8 paesi arabi Giordania 4E21.JO.ENE Grandi potenzialità per l’energia rinnovabile Nonostante le grandi potenzialità per lo sfruttamento di energie rinnovabili, il Regno di Giordania importa oggi il 97% del proprio fabbisogno energetico per un totale di 4,2 miliardi di euro (il 17% del Pil 2013). Il paese gode di una delle medie annuali più alte al mondo di irradiazioni giornaliere (330 giorni l’anno) e velocità dei venti nelle aree collinari che variano dai 7,5 agli 11,5 metri/secondo. Gli investimenti e i progetti di sviluppo e sfruttamento delle energie rinnovabili sono favoriti dalla stabilità interna del paese e dal quadro normativo nazionale, in particolare da una legge del 2010 che prevede la produzione del 7% dell'elettricità nazionale da fonti rinnovabili entro il 2015 e del 10% entro il 2020. Il Governo selezionerà a breve quattro aziende locali ed internazionali su 45 qualificate per la costruzione di 4 centrali elettriche da 50 megawatt (MW), alimentate con energia solare. Le centrali saranno situate nella zona di sviluppo di Al Mafraq, a Nord Est del paese. Inoltre il Ministero dell'Energia ha siglato protocolli d'intesa con sei società per costruire impianti eolici nel Regno. 4E22.JO.ENE Prima centrale eolica privata del Medio Oriente La Giordania ha cominciato a costruire la prima centrale elettrica eolica privata del Medio Oriente, nella città meridionale di Tafilah. Il costo del progetto è di 285 milioni di dollari e sarà finanziato da un gruppo di istituzioni internazionali, tra le quali la Banca Europea degli Investimenti. Inizialmente l'impianto produrrà 117 MW l’anno, ma è previsto che raggiunga nel medio periodo una capacità di 300 MW, incrementando del 3% la produzione di energia del Paese. L’impianto dovrebbe entrare a pieno regime nel 2015 e sarà gestito dalla Tafilah Wind Farm Company. Con la domanda di energia elettrica prevista in crescita del 5% l'anno fino al 2020, la Giordania sta rapidamente sviluppando nuove risorse di approvvigionamento. 4E23.JO.CIT Prossima apertura del boulevard al Abdali L'al Abdali Boulevard, un progetto da oltre 308 milioni di euro , aprirà l'11 giugno 2014. Il Boulevard rientra nel piano di sviluppo urbano di Amman di un costo di 3,6 miliardi di euro. L'intero mega- progetto Abdali sarà completato secondo le previsioni nel 2021. L’area interessata è di oltre 384.000 m2. La superficie edificata sarà di 1,8 milioni di m2, e comprende: negozi di lusso, oltre 30.000 m2 di moderni spazi per uffici e circa 400 lussuosi apparta9 pa paesi arabi a i menti con n servizi di hotel, gesttiti dalla Ro otana Hote el Managem ment Corp poration. Il tetto della struttura a del Boule evard, di una u superfiicie di 18.0 000 m2, sarà sfruttato o per ospi-tare piscin ne esterne, club sporrtivi, centri benessere e, saloni e ristoranti. Ira aq GL 4E24.IQ.G Piano di sviluppo s n nazionale 2013-2017 7 Il nuovo piano p 2013-2017 inttende com mpletare la realizzaziione degli obiettivi stabiliti s nell precedentte quinque ennio. Lo stanziamen s nto totale programm mato per prrogetti di sviluppo s in n tutto il pae ese è di $3 357 miliard di, un quartto dei qualii proverrà dal d settore e privato. Priorità sa arà data allo sviluppo o della basse industria ale naziona ale, all’incrremento de ella produ-zione di id drocarburi e all’introd duzione di riforme am mbientali e sociali. Il governo si s impegna a allo stesso tempo a diversifica are l’econo omia nazio onale per riidurre la dipendenza a dal setto-re oil & ga as. Nel settorre edile il piano p prevvede la cosstruzione di d un milione di abita azioni affid dandosi ad d una miglio ore pianificcazione urb bana per migliorare m le e condizioni di vita ne elle aree ru urali. Nel settorre degli idrrocarburi l’’obiettivo è di migliorare la già à forte posizione del paese (3°° maggiore esportatorre di petrollio) a livello o mondiale e, e in particolare di: • Produrrre 9,5 miliioni di b/g di petrolio greggio en ntro il 2017 7, contro i 3 3,2 milioni del 2012; • Esporttare 6 milio oni b/g di petrolio p gre eggio nel 2017 rispettto ai 2,6 m milioni del 2012; 10 0 paesi arabi • • Incrementare la capacità di stoccaggio di greggio da 11 milioni di barili del 2012 a 30 milioni nel 2017; Produrre 2.600 tonnellate di gas naturale liquido (GNL) contro le 880 ton. del 2012. Nel settore portuale il paese aspira a divenire uno dei maggior hub della regione, in competizione con i porti di Kuwait City, Dubai e Doha. Il piano mira allo sviluppo del porto di Al Faw, a sud di Bassora. Nel settore energetico i principali obiettivi per il 2017 sono i seguenti: • portare la produzione di energia nazionale a 25.000 MW annui (la domanda prevista sarà di 20.000 MW); • incrementare il consumo di energia pro capite da 1.800 KW del 2012 a 3.700 KW annui nel 2017; • riparare e migliorare la rete elettrica nazionale. Nel settore delle acque è previsto l’incremento delle riserve d’acqua nazionali di 22 miliardi di m2 grazie alla costruzione di dighe e alla riqualificazione della diga di Mosul, la quarta più grande del Medio Oriente; e aumentare la quantità di acqua riciclata di 6,25 miliardi di m2 nei prossimi cinque anni. 4E25.IQ.POL Elezioni per il rinnovo del parlamento Si sono svolte le elezioni parlamentari, le prime dalla partenza delle truppe USA dal paese. L’affluenza alle urne ha raggiunto il 60% e le elezioni sono state giudicate sostanzialmente regolari, senza episodi di violenza su larga scala. I risultati elettorali ufficiali hanno confermato la vittoria della coalizione guidata dal premier uscente Nouri al-Maliki, che sarà chiamato a formare un nuovo governo. La sua coalizione potrà contare su oltre 170 dei 328 seggi. Il nuovo governo dovrà confrontarsi con l’opposizione delle fazioni sunnite e curde, e cercare di alleviare le contrapposizioni interne alla stessa fazione sciita. Le tensioni tra stato centrale e Kurdistan sulla vendita del petrolio alla Turchia hanno contribuito al ritardo nell’approvazione della legge di bilancio ed hanno determinato il blocco dei trasferimenti da Baghdad alla regione autonoma. Per tale motivo in Kurdistan è stata necessaria la sospensione del pagamento degli stipendi pubblici, misura che ha provocato scioperi in varie città del Kurdistan. Libano 4E26.LB.EF Standard and Poor’s migliora l’outlook del paese L’Agenzia Standard and Poor’s (S&P) ha elevato la prospettiva economica del paese da “negativa” a “stabile”, dopo che la stessa era stata declassata a maggio del 2012 in relazione alla crisi siriana. Oggi il rischio di escalation delle tensioni interne si è ridotto, anche grazie alla formazione del nuovo governo, e il sistema finanziario è in grado di sostenere il pagamento del debito. Di fatto, il flusso di depositi nel sistema finanziario consentirà al Governo di far fronte ai bisogni di finanziamento del prossimo anno. 11 paesi arabi 4E27.LB.COM Monza Cars si aggiudica l’esclusiva per l'auto elettrica Brio La società italiana Monza Cars ha ottenuto l’esclusiva per la commercializzazione dell’autovettura elettrica italiana “Brio” in Libano, Egitto, Siria, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Si tratta di un’autovettura completamente elettrica, 4x4, a due posti, per uso urbano, alimentata da una batteria e un booster. La Monza Cars ha già inviato il suo primo ordine di 40 vetture Brio e ha deciso di destinare un piano completo del suo edificio libanese di 4 piani presso Rauche a showroom per le autovetture Brio. 4E28.LB.CIT Contributo del settore costruzioni alla crescita del Pil Il Fondo Monetario prevede una crescita del Pil libanese del 2% nel 2014 e del +4% annuo nel medio periodo. Nel primo trimestre del 2014 è proseguita la crescita delle attività nel settore edile, a dimostrazione dell’andamento positivo dell’economia del paese e dell’ottimismo degli investitori. I permessi di costruzione rilasciati in tale periodo sono stati quasi 4.500, in aumento del 16 % su base annua. L'area edificabile autorizzata ha registrato un aumento su base annua di quasi il 20%. Parte dell’incremento è stato indotto dal programma “soft home loan”, lanciato dalla Banca Centrale alla fine del 2013. L’area con la più alta percentuale di permessi rilasciati è quella del Monte Libano (43,7% del totale); la superficie media per transazione è scesa sotto i 700 m2. 4E29.LB.ENE Esplorazione delle risorse geotermiche Nell’ambito del progetto Cedro-Pnud, il governo ha avviato le attività di prospezione delle risorse geotermiche nazionali. Secondo il Ministero dell'Energia e delle Risorse Idriche, l'energia disponibile sarebbe notevolmente superiore alle esigenze del paese, ma al momento mancano le risorse tecniche idonee a sfruttare e commercializzare tale fonte di energia. 12 pa paesi arabi a i 4E30.LB.EF Il 4% del Pil provie ene dal “franchising g” Le impresse libanesii del franch hising sono circa 75 55 e rappre esentano il 6% del to otale delle e società op peranti nel paese. I frranchisee sono 455 mentre m i fra anchisor sono 299. Il settore del franchising contrribuisce alll’economia a del Liban no con $1,5 5 miliardi, corrispon-denti al 4% % del PIL ed e impiega a circa 99.5 500 person ne, pari al 9% della m mano d’ope era. Lo strume ento dell’a affiliazione commerciale è moltto utilizzatto nei servvizi e, in particolare, p nella risto orazione. Il 33% dei franchising f g realizza vendite v sup periori a 1 milione di $ su base e annuale. Quasi Q la metà m di essi sono crea ati da imprrenditori eu uropei. Lib bia COM 4E31.LY.C Esportazioni italian ne di pastta più che triplicate Le esportazioni italia ane di passta verso la a Libia han nno raggiunto nel 20 013 le 17.0 000 tonnel-late, in au umento de el 201% risspetto all’a anno prece edente. Ne ello stesso o periodo, l’export dii pasta è crresciuto in valore dell 157%, pa assando da a 4,7 a 12,,1 milioni d di euro, con ntro gli 1,1 milioni di euro e del 20 010. Le cause di tale and damento sono: s il boo om dei con nsumi priva ati dopo la a guerra de el 2011, la a bassa qua alità del prrodotto loccale e, in certa c misurra, la riesp portazione nei paesi dell’Africa a subsahariiana, verso o i quali la Libia funge e storicamente da po onte. In genera ale il nostro o export di prodotti alimentari a verso v la Lib bia è in forrte crescita a: esso ha a fatto regisstrare un +36,2% risp petto al 201 12, ed ha raggiunto r il valore di 147 milion ni di euro. Ma arocc co 4E32.MA.IND Piano per il rilancio o della pro oduzione di zucche ero Dal 2008 ad oggi la a produzion ne naziona ale di zucc chero è cro ollata di un n quarto e, nel 2012, essa coprriva solo il 30% del fabbisogno f o nazionale. Il piano di rilancio o messo a punto dall governo mira m a radd doppiare ta ale percen ntuale, arriv vando a so oddisfare il 62% della a richiesta a nazionale e di zucche ero entro il 2020. Per rilancciare la filie era sono sttati firmati accordi tra a i principa ali attori coinvolti, incllusi: la Fe-derazione e interprofe essionale dello d zucch hero (Fima asucre), la Federazio one interpro ofessiona-le delle se ementi e de elle piante (Fnis) e l'Unione nazionale de elle associa azioni di prroduttori dii piante da zucchero del Maroccco (Unapp psm). L’obiiettivo principale è dii rinforzare e la ricerca a nel settore e, migliorando la resa a delle sem menti e dellle tecniche e utilizzate e nella prod duzione. Il governo o ha introd dotto alcuni incentivi per i produttori di zu ucchero co ome: l’aum mento della a compensa azione min nima da 18 81,8 euro/ttonnellata a 241,9 eu uro; una sovvenzione di 545,5 5 euro per ciascun c etttaro piantato a barba abietole nell 2013. 13 3 paesi arabi 4E33.MA.SRV Prima meta turistica del nord Africa Grazie alla sua stabilità politica e socio-economica, il Marocco risulta la destinazione turistica più popolare del Nord Africa. Il settore del turismo ha contribuito all'8,6 % del Pil nazionale nel 2013, con un giro d’affari di 9,5 miliardi di dollari e, secondo le previsioni, nel 2014 le entrate del settore dovrebbero aumentare di un ulteriore 8,1 %. L'Ufficio nazionale del turismo prevede un flusso in arrivo di oltre 11 milioni di turisti stranieri nel 2014 e per tale motivo il Regno ha in corso progetti per rafforzare la propria capacità di accoglienza, i collegamenti aerei ed i partenariati con i grandi operatori turistici mondiali. 4E34.MA.IND Piano di rilancio dell'area portuale di Casablanca Il governo marocchino ha presentato di recente il piano Wessal Casablanca-Port per la conversione dell'area portuale di Casablanca, un'area totale di 12 ettari, in un polo turistico e culturale, già set cinematografico Hollywoodiano negli anni 1940. Con uno stanziamento complessivo di oltre 530 milioni di euro, sono previsti: una marina turistica, il potenziamento del terminal crocieristico, un nuovo porto per la pesca, una città della scienza su di un'area di 14.000 m2, una biblioteca scientifica di 5.000 m2. Il piano prevede il completamento dell’area turistica con la costruzione di circa 53.000 m2 destinati a uffici, attività commerciali e alberghi. La fine dei lavori è prevista entro il 2021. 14 paesi arabi 4E35.MA.GL Aumento del salario minimo Il governo ha disposto un aumento del 10% del salario minimo nei settori pubblico e privato da applicarsi entro il 2015. La decisione mira a sostenere la domanda domestica, con effetti positivi sulla crescita del PIL. Di conseguenza sono previsti un aumento della spesa pubblica e del deficit di bilancio, previsto al 6% nel 2014. 4E36.MA.AGR Esportazione di macchinari agricoli italiani L'agricoltura marocchina rappresenta circa il 15% del PIL nazionale ed occupa il 46 % della popolazione attiva. Le produzioni agroalimentari tipiche del paese sono: orzo, grano, agrumi, uva, ortaggi, olive, carni ovine e bovine, pesce, vino. Il Marocco è un importante partner commerciale dell’Italia che è il terzo fornitore del paese. Nel 2013, il numero di trattrici importate dall’Italia ha raggiunto un valore di oltre 29 milioni di euro, corrispondente a un incremento di oltre il 63% rispetto all’anno precedente. Un notevole incremento è stato registrato anche nell’import di attrezzature e di altre tipologie di macchine agricole, per un valore di 24,6 milioni di euro, con una crescita del 35% rispetto al 2012. Da rilevare che le nostre esportazioni di trattrici coprono il 35% del fabbisogno locale totale. Il governo del regno ha adottato un programma di investimenti di un miliardo di euro nei prossimi dieci anni per l'ammodernamento del settore. Nel 2013 sono stati avviati progetti di sviluppo agricolo per un valore di 146 milioni di euro, mentre altri 300 progetti sono in fase di definizione. Ottime prospettive quindi per le aziende italiane produttrici di attrezzature per la raccolta e la lavorazione dei prodotti agricoli e per la distribuzione, l’imballaggio e la conservazione. Oman 4E37.OM.CIT Buone prospettive nel settore delle costruzioni Il prezzo del petrolio stabile e le ingenti risorse erogate per la realizzazione di grandi progetti, fra i quali la costruzione di una nuova città presso Duqm, contribuiranno a una decisa crescita economica, prevista intorno al 5% del Pil nel 2014. Per diversificare l’economia nazionale il governo intende attrarre maggiori investimenti privati. Uno dei settori più appetibili per le società straniere è quello dei trasporti e in particolare quello delle ferrovie, per le quali sono stati annunciati investimenti per 15,5 miliardi di dollari. Il settore delle costruzioni dell’Oman è cresciuto del 5,5 % nel 2013 con un valore dei progetti, pianificati e in corso, di 114 miliardi di dollari. 15 paesi arabi Tunisia 4E38.TN.EF Emesse obbligazioni per 225 milioni di euro Il governo tunisino ha emesso titoli obbligazionari di Stato per circa 225 milioni di euro al fine di coprire parte del fabbisogno statale del 2014. Le risorse saranno destinate soprattutto a investimenti. Il governo tunisino adotterà altre misure urgenti quali l’allargamento della base soggetta a IVA, la revisione delle aliquote fiscale verso una maggiore equità e la limitazione delle importazioni di beni di consumo meno utili. 4E39.TN.EF Maggiori aiuti finanziari dall'UE Gli aiuti finanziari accordati dall'Unione Europea alla Tunisina aumenteranno del 50% nel 2014 e raggiungeranno un importo di 200 milioni di euro. La Tunisia, di cui l'UE è il primo partner economico, beneficerà di un importo supplementare nel quadro del meccanismo chiamato “Umbrella”. In totale i finanziamenti europei alla Tunisia hanno raggiunto la quota di 800 milioni di euro negli ultimi anni. 16 pa paesi arabi a i Pae esi arabi a i 4E40.ARA A.AO Le multin nazionali della d bellezza conqu uistano il Medio Oriiente Le aziend de di cosmesi e di pe ersonal carre puntano o sempre di d più sul M Medio Oriente. In ge-nerale, gli analisti hanno h sotto olineato ch he i prodottti realizza ati seguend do i gusti dei d consu-matori loccali vendon no molto dii più rispetto a quelli generici. Inoltre, il M Medio Orien nte e parte e del Nord Africa A rapp presentano o un'occasione per le e aziende che c voglion no sviluppa are le pro-prie esporrtazioni. Oltre alle Pmi, anch he le grand di multinazzionali han nno intravissto opportunità di es spansione. Ad esemp pio Henkell, nel 2013 3 ha registtrato una crescita c de el volume d delle proprrie vendite e del 17,6% % in Medio Oriente e in Africa. A.IND 4E41.ARA UE e Pae esi Mediterrranei unitti per la tu utela del settore della pesca L’UE ha sottoscritto s con 23 Stati bagnatii dal Mediterraneo e dal Mar Ne ero un acc cordo per ill miglioram mento della a funzionalità della Commission C ne generale per la p pesca nel Mediterra-neo (CGP PM). L'intessa, in linea a con la nu uova politica comune e della pessca dell'Ue e, prevede e la predisp posizione di d norme e regole co omuni allo scopo di creare c una parità di trattamenti t i nei confro onti dei pesscatori di tu utta la regiione, con l’obiettivo di d combatte ere la pesc ca illegale, non dichia arata e no on regolam mentata. L’intesa ha visto il co oinvolgimen nto per la difesa dell Mediterraneo, di Pa aesi terzi, sia rivierasschi che quelli q le cu ui imbarcazzioni prove engono da a lontano (ccome il Gia appone), per p non va anificare glii sforzi deii Paesi Ue e, sottoposti a regole e severe pe er salvagua ardare le risorse del mare m nel sud s dell'Europa. I paesi ara abi membrri del CGPM M sono: Algeria, Egittto, Libano o, Libia, Sirria e Tunisiia. 4E42.ARA A.VAR L’Unione e per il Med diterraneo o vara pro ogetti su acqua e pa ari opportu unità I 43 Paessi aderentii all'Unione e per il Me editerraneo o (UpM), hanno app provato un na serie dii progetti pe er lo svilup ppo economico-socia ale sostenibile del terrritorio. Tra a questi so ono da rile-vare: un impianto eo olico in Giordania, la a creazione e di una piattaforma mediterranea per la a Cultura de ell'Acqua, programm mi diretti alla a promozio one dell'ed ducazione civica nelle e scuole e a stimolarre l'imprend ditoria e la a creazione e di industrrie verdi. Fra i prog grammi di formazion ne, particolare attenz zione è stata riserva ata alla prrevenzione e della viole enza contro o le donne. Con rigua ardo alla co ostituzione di una Me editerranea an Water Knowledge K e Platform, promossa a dall'Intern national Off ffice for Wa ater e dal Mediterran nean Wate er Institute e, il progettto punta a favorire la a produzion ne e la con ndivisione di informazioni sulla cultura de ell'acqua in n sei Paesii pilota: Gio ordania, Lib bano, Mon naco, Maro occo, Spag gna e Tunissia. L'obietttivo è di migliorare m ill dialogo e i processi di pianificazione fra le parti intteressate, con la creazione di una u banca a dati delle infrastruttu ure fornite dal progettto. 17 7 paesi arabi 4E43.ARA.SRV Ue lancia progetto Erasmus per imprese sociali nel Mediterraneo È stato avviato il nuovo progetto di cooperazione europeo SEED EUROMED Social Entrepreneur Exchange and Development in the Euro-Med region. Basato su un cofinanziamento di 277 mila Euro da parte della Commissione europea e su un budget complessivo di 300 mila Euro, SEED EUROMED riprende il concetto del progetto Erasmus per giovani imprenditori, per replicarlo nei Paesi partner del Sud del Mediterraneo tenendo in considerazione le specificità locali. Il focus è sullo scambio di esperienze fra imprese delle due sponde del Mediterraneo ma anche fra gli stessi Paesi vicini del Sud, per creare nuove partnership. Al momento sono stati previsti 54 scambi di nuovi imprenditori che avranno l'opportunità di affiancare, per un periodo da uno a tre mesi, un altro imprenditore con maggiore esperienza nello stesso tipo di attività. Il progetto è aperto ad imprese "sociali", ossia iniziative che non mirino solo al profitto ma che arrechino allo stesso tempo benefici alle comunità, ad esempio favorendo l’integrazione sociale attraverso il coinvolgimento delle minoranze in un'attività economica, oppure dando lavoro a persone che vivono in contesti difficili. I settori interessati variano da quello agricolo a quello tecnologico, dell'energia e della cultura. 4E44.ARA.CIT Progetto di autostrada Marocco-Libia È stato discusso nella sede dell'Unione per il Mediterraneo (UpM) a Barcellona il progetto di corridoio autostradale unico da Agadir (Marocco) a Ras Jedir, al confine tra la Tunisia e la Libia, per collegamenti più rapidi, economici ed efficienti fra Algeria, Marocco e Tunisia. 18 paesi arabi All’incontro hanno partecipato il Centro per gli studi dei trasporti del Mediterraneo Occidentale (Cetmo), il segretariato tecnico del gruppo dei ministri dei trasporti del Mediterraneo occidentale (Gtmo 5+5), il segretariato della Upm e rappresentanti dell’International Road Transport Union (IRU). Argomento di discussione è stato l’individuazione di un piano d'azione sugli aspetti chiave del management dell'autostrada, per la facilitazione degli scambi, il finanziamento delle infrastrutture, i prezzi e la sicurezza stradale, per l'integrazione dell'asse autostradale trans-magrebino nel sistema globale di trasporti della regione. 4E45.IT.VAR Cooperazione imprenditoriale Euromediterranea L’Unione Europea inaugura il nuovo progetto Euromed Invest con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro. L’obiettivo è di promuovere gli investimenti privati e le relazioni economiche fra le due sponde del Mediterraneo in cinque settori principali: agroalimentare, acqua ed energie alternative, turismo, trasporti e logistica, industrie culturali e creative. Nei prossimi tre anni saranno sviluppate oltre 127 iniziative fra seminari, incontri e consulenze, in 26 Paesi della regione. Tra i beneficiari del progetto vi sono: agenzie di promozione degli investimenti e sviluppo delle Pmi, le Camere di commercio, le organizzazioni professionali, donne imprenditrici europee e del Sud del Mediterraneo. 19 paesi arabi SEGNALAZIONI Selezione di articoli relativi ai recenti sviluppi economico-politici dei paesi arabi 4E46.IT.SGL “Le grandi opportunità”. Intervista all’Arch. Sergio Marini, Presidente della Camera di Commercio Italo-Araba Il mondo arabo è una realtà complessa e variegata che si estende dall’Atlantico, con il Marocco e Mauritania, fino al Golfo Persico e ai confini con l’Iran. Ventidue Paesi uniti dal fatto di essere un partner naturale per l’Italia, posta al centro del Mediterraneo e protesa verso sud come un ponte che collega Europa, Africa e Medio Oriente fino alla vicina Asia. L’organismo che collega il nostro Paese a questo enorme bacino è la Camera di commercio Italo-Araba. Creata nel 1972, riconosciuta dalla Lega degli Stati arabi, la Camera è l’ente più importante per le relazioni economiche fra Italia, Ue e mondo arabo; conta 180 soci ordinari e più di 1200 soci partecipanti italiani; svolge attività di formazione, informazione e partnership ma anche progetti e programmi congiunti: tra gli altri ha appena concluso un progetto misto sull’edilizia e ne sta iniziando un altro dedicato alla green economy. Con il presidente Sergio Marini parliamo dello stato dello scambio commerciale e delle potenzialità che il mondo arabo rappresenta per l’Italia. Presidente, il mondo arabo è un partner strategico per l’Italia? Lo scambio con i Paesi arabi è favorevole da molto tempo ed è in fase di crescita omogenea sul lungo periodo. Dall’inizio degli anni Novanta ha conosciuto una fase di crisi intorno al 2008, ma poi ha ripreso a crescere: e questo riguarda tutto il mondo arabo, composto da 22 Paesi, dal Marocco a Gibuti fino all’Iraq. Quali sono i numeri e il volume di questo scambio? I dati complessivi del 2012 vedono un export dall’Italia verso i 22 Paesi del valore di 28 miliardi e 755 milioni, mentre le importazioni in Italia valgono 41 miliardi e 688 milioni. L’export è in crescita del 16,7% rispetto al 2012, un dato molto positivo se consideriamo che verso il resto del mondo l’export italiano è cresciuto del 3,7% e verso l’Ue è calato dello 0,7%. Nei primi nove mesi del 2013, le esportazioni italiane nel mondo arabo hanno raggiunto un valore di 22 miliardi e 690 milioni, +10% rispetto allo stesso periodo del 2012. Un Paese dalle grandi potenzialità è l’Iraq perché cresce a un ritmo che ogni anno raddoppia. Già, l’Iraq ha una storia particolare e deve essere ricostruito. Quali altri Paesi rappresentano adesso le maggiori opportunità per le Pmi italiane? 20 paesi arabi Bisogna considerare che adesso l’Iraq parte da valori di crescita molto bassi ma ricordiamoci che all’inizio degli anni Ottanta era uno dei primi partner dell’Italia. Poi lo scambio è diminuito per le ragioni che sappiamo e nel 2007 le esportazioni italiane hanno toccato un valore di 95 milioni, una quota veramente bassa. Ora però il volume sta crescendo, siamo a un valore di un miliardo e 300 milioni. Teniamo conto che i 3/4 dell’export italiano va a sei nazioni: il primo cliente sono gli Emirati Arabi Uniti, dove esportiamo per 5 miliardi e mezzo, poi l’Arabia Saudita, con un valore di 4 miliardi, e infine i Paesi del Maghreb, Algeria, Libia e Tunisia, ciascuno con oltre 3 miliardi. Quindi l’Italia ha un alto livello di penetrazione in alcuni Paesi arabi. Questo vuol dire che il Made in Italy ha ancora ampi margini di crescita… L’indice di specializzazione dell’Italia verso i Paesi arabi è il più alto del mondo e si attesta intorno all’8%. Per fare un paragone significativo, quello della Germania è al 3% e quello della Francia al 5,5%. In altri termini, circa il 55% dello scambio commerciale italiano è con Paesi europei, ma oltre il 20% dello scambio extraeuropeo è con i Paesi arabi. In merito alle potenzialità di crescita, pensiamo a Kuwait e Qatar: nel primo caso l’export nel 2012 ha toccato quota 835 milioni, che non sono certo tanti, mentre col Qatar lo scambio sta aumentando e ha raggiunto un livello di un miliardo e 25 milioni. Insomma, si può puntare prioritariamente su questi Paesi che hanno una forte capacità di spesa. Principalmente che cosa esportiamo? E dove? La voce prevalente del nostro export è la meccanica. Nei primi anni del Duemila c’è stato un calo delle tre “a” del Made in Italy, arredamento, agroalimentare e abbigliamento, ma oggi abbiamo recuperato diversificando l’offerta e migliorando la qualità dei prodotti. L’export rimane più importante verso il Nordafrica che verso i Paesi del Golfo, che però rimangono molto più attrattivi per i prodotti di lusso. Per quanto riguarda le commesse, più o meno siamo in equilibrio. Il mondo arabo è, quindi, un partner naturale dell’Italia, per la sua posizione geopolitica. All’inizio dei Novanta l’export valeva 5 miliardi, dopo il 2000 è arrivato a 12 miliardi fino a raggiungere quasi 29 miliardi nel 2012. Questo grazie alla vicinanza fisica dei Paesi, ma anche alla dimensione medio-piccola delle nostre imprese, per le quali è meno oneroso esportare in aree non troppo lontane. Infine negli ultimi anni i Paesi arabi, a parte qualche eccezione, hanno conosciuto una forte crescita economica, con tassi intorno al 4%. In un mercato sempre più “glocal”, dove l’aspetto globale si fonde con il locale, il Made in Italy continua ad avere grandi potenzialità. Che cosa manca per il suo decollo nel mondo arabo e che cosa sta facendo la Camera per favorirlo? L’Italia attrae poco per ragioni note: la lentezza della giustizia, burocrazia, diritto del lavoro, problematica fiscale. Inoltre il Pil è rimasto uguale a quello del 2000 e non è mai stata fatta una politica a lungo termine per attirare gli investimenti. Il nostro obiettivo è di unire le Pmi o per presenza territoriale o per filiera produttiva, in modo da avere maggiore presenza sul mercato, che oggi è fondamentale perché i mercati sono molto più agguerriti. Ma bisogna superare un tipo di capitalismo familiare. La crisi ha determinato un’attenzione maggiore verso i mercati esteri, manca però il credito bancario e questo frena molte iniziative. A breve organizzeremo una serie di missioni e abbiamo diversi progetti in piedi, inoltre stiamo cercando di creare fondi di private equity per finanziare operazioni congiunte e coinvolgere le nostre imprese. 21