Efficientamento energetico. Interviene l

Comune di Nard�
Efficientamento energetico. Interviene l'Assessore ai Lavori Pubblici Renna.
Inviato da U.R.P.
venerdì 19 ottobre 2012
Ultimo aggiornamento venerdì 19 ottobre 2012
Un intervento dell'Assessore ai lavori pubblici dopo la delibera n° 183 del Consiglio Comunale sull'efficientamento
energetico.
La nuova frontiera del risparmio energetico
per la pubblica illuminazione a Nardò Â
Con
l’approvazione della delibera n. 183/12 il Comune di Nardò ha assunto
l’importante decisione di avviare in concreto la politica dell’efficientamento energetico
sulla pubblica illuminazione, varando una procedura di gara di evidenza pubblica
finalizzata ad individuare un partner
privato, il futuro concessionario, capace di intervenire sull’impianto di
pubblica illuminazione e trasformarlo radicalmente con nuovi ritrovati della
tecnologia e soprattutto con la possibilità di monitorare e controllare
l’impianto una volta adeguato in modo adeguato ed efficace.Come è stato
sottolineato nel corso della riunione del Consiglio Comunale di ieri  si è trattato di un parto lungo e per certi
versi contrastato.
Tanti i dubbi,
le incertezze presentatesi sul cammino dell’approvazione del progetto, ma di
cornice c’è stata, sempre, la determinazione e l’impegno degli uomini e donne
del settore lavori pubblici, che hanno saputo tradurre concretamente gli
indirizzi dell’amministrazione comunale, e poi, il sapiente lavoro svolto dai
consiglieri comunali soprattutto nelle commissioni convocate dall’instancabile e
mai domo Presidente della commissione lavori pubblici Roberto Mi.
Ci sono stati
tanti sostenitori di questo progetto tra i banchi della maggioranza e della
stessa minoranza.
Come
dimenticare l’intervento adesivo del consigliere De Pascalis nella prima
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commissione, come non annoverare il sostegno incondizionato, dal primo minuto
del Sindaco e della giunta unitamente alla consigliera Antonietta Coppola e a
tutti i compagni di Sel, nonchè ai consiglieri Luci,Parisi, Gaballo, Personé,
Frassanito, Vaglio, Muci, passando dal Presidente Tiene.
Come non
ricordare il lavoro encomiabile fatto dai consiglieri Daniele Piccione e Sergio
Vaglio, allorchè sembrava che non ci fossero più gli spazi per proseguire nel
progetto, nel tradurre in termini comprensibili a tutti ogni singolo rigo e
ogni singola parola della deliberazione adottata e del progetto.
Quanto è stato
utile, sincero, leale l’antagonismo manifestato da Totuccio Calabrese, superato
solo davanti alla predisposizione di ulteriori accorgimenti di tutela per i
cittadini.
Insomma, un momento importante, per la vita
amministrativa della città , quello deciso ieri; un passaggio che guarda al
presente con assoluto rispetto per il futuro, che testimonia una maturitÃ
della classe dirigente di questa città .
Parafrasando Bruntland ieri a Nardò si è
guardato all’efficientamento energetico nel segno dello sviluppo sostenibile:
« lo
sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza
compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri
bisogni ».
Ma veniamo al progetto e agli obiettivi che l’amministrazione si pone
con questa gara.
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L’adeguamento
dell’ impianto di pubblica illuminazione con sistemi tecnologicamente avanzati
idonei a conseguire il risparmio energetico contribuirà a raggiungere, in
maniera più economica, l'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2
stabilito dal Protocollo di Kyoto, e al tempo stesso di ridurre la dipendenza
dello Stato Italiano dall'importazione di energia e di offrire opportunità di
sviluppo alle imprese.
La
stessa Direzione Generale (TREN) Energia e Trasporti della Commissione Europea,
nell'ambito del Programma GreenLight, varato nel febbraio 2000 per
promuovere e diffondere la corretta gestione dell'energia negli usi finali per
illuminazione, ha enfatizzato la dimensione e la portata del risparmio che
potrà derivare da un più razionale utilizzo dell'illuminazione di edifici e di
aree esterne e stradali.
Si
è pensato di ricorrere allo strumento della concessione a terzi perchè adeguare
un impianto di pubblica illuminazione di un ente pubblico, in realtà è
un’operazione particolarmente onerosa, perché il nostro impianto di pubblica
illuminazione, in buona parte è risalente nel tempo,  è stato sottoposto ad interventi manutentivi
non sempre regolari e per lo più necessita di radicali interventi di
sostituzione di apparati.
Infatti,
adeguare un impianto di pubblica illuminazione comporta l’implementazione sullo
stesso di progettazione ed applicazione di tecnologie e materiali di nuova
generazione, molto spesso tutelati da diritti di privativa industriale, ci
riferiamo ex multis ai riduttori di flusso,
alle lampade a led e ad altri accorgimenti tecnici come l’applicazione di software specifici per il telecontrollo
dei consumi, interventi che specie per impianti particolarmente estesi con
numerosi punti luce, comportano per l’ente impegni di spesa notevoli, per cui
spesso l’Amministrazion è costretta a rinunciarvi, essendo impossibilitata per
ragioni finanziarie, rifugiandosi nell’affidamento, sebbene tramite gara, di
contingenti interventi manutentivi.
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Il
disciplinare di gara prevede attraverso la procedura secondo il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa la selezione di un concessionario
che dovrà documentare alla stazione appaltante quali interventi
tecnologicamente avanzati intende proporre e quale risparmio sul canone posto a
base d’asta intende proporre.
Il
concessionario che si aggiudicherà l’appalto, sarà tenuto a documentare
mediante un piano economico finanziario asseverato da una Banca, quindi da un
terzo qualificato estraneo all’impresa e, pertanto, credibile, la sostenibilitÃ
dei costi offerti e la possibilità concreta della remuneratività dell’offerta
tecnica rispetto al ribasso previsto dall’offerta economica.
La
durata del rapporto contrattuale di 15 anni mira proprio a concedere un termine
adeguato, non troppo lungo, per consentire al privato cui si richiede di procedere
ad importanti investimenti nella fase di (start-up) avvio del progetto onde
ammortizzare i costi e trovare una giusta
remunerazione nel tempo, partecipata dal comune rispetto al ribasso del canone.
I
vantaggi di questa pratica amministrativa, che si basa sullo strumento del
partenariato pubblico privato e sulla tecnica finanziaria della finanziamento
di opere e servizi pubblici tramite investimenti di terzi privati (FTT) sono: ammodernamento
dell’impianto, messa a norma secondo le norme tecniche abbattimento delle
dispersione energetiche, abbattimento del costo manutentivo dell’impianto,
riduzione sostanziale della bolletta energetica e soprattutto controllo da
remoto del servizio di pubblica illuminazione da parte dei cittadini.
Niente
è stato lasciato al caso, il capitolato speciale d’appalto ed il contratto introduce
delle penali specifiche relativamente a ritardi e/o altri inadempimenti che
dovessero ascriversi alla responsabilità del concessionario e la possibilità di
un controllo adeguato da remoto, rende l’obiettivo dell’efficientamento non
astrattamente ipotizzabile ma concretamente alla nostra portata.
Inizia
il momento importante dell’avvio della procedura di gara, lo  showdown che
consentirà alla nostra città di verificare la capacità di attrarre investimenti
e di essere ritenuta partner affidabile dal sistema delle imprese che mi
auguro per il nostro bene vorranno competere per migliorare e sviluppare il
territorio della nostra amata Nardò.
      Vincenzo
Renna  Assessore LLpp
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