Istrumentos_Musicales

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Istrumentos_Musicales
S’imbentu e s’impittu de istrumentos musicales est un’usàntzia antica meda e fittiana in sa vida de sos Sardos, cultura
-custa- chi sa zente nostra at ischidu preservare zelosamente finas a dies d’oe, cunfirmèndela in donzi occasione siat in
sa vida de onzunu che in cudda sotziale.
Dae calchi tempus a cust’ala semus finas passados dae sa curiosidade etnolótzica a un’impignu sériu de indagu
iscientìficu cun sa catalogassione e sa classificassione sistemàtica de sos istrumentos musicales populares.
Custu disizu meressidore de chirca e de istùdiu at produidu in su 1974 su Volùmene “Sos istrumentos de sa mùsica
populare de sa Sardigna, de Don Giuanne Dore, rettore de Tadasuni e sa nàschida de unu Museu in cussa ‘idda, chi
contat pius de battorchentos istrumentos musicales antigos e modernos.
Bàttoro sunu sas classificassiones de custos istrumentos: aeròfonos, cordòfonos, idiòfonos e mebranòfonos:
La creazione e l’uso di strumenti fonici è una prassi antichissima e costante nella vita dei Sardi, cultura -questa- che la
nostra gente ha saputo conservare gelosamente fino ai giorni nostri, ribadendola in ogni occasione sia nella vita
individuale che sociale.
Da qualche tempo si è saputo passare dalla curiosità etnologica ad un consapevole impegno di ricerca scientifica con la
catalogazione e la classificazione sistematica degli strumenti fonici popolari.
Questo lodevole fervore di indagine e di studio ha prodotto nel 1974 il Volume Gli strumenti della musica popolare
della Sardegna, di Don Giovanni Dore, parroco di Tadasuni e la conseguente creazione di un Museo in quel paese,
comprendente più quattrocento strumenti musicali antichi e moderni.
Quattro le classificazioni di detti strumenti : aerofoni, cordofoni, idiofoni e membranofoni.
Agli aerofoni appartengono gli strumenti il cui suono è prodotto dalle vibrazioni di una colonna d’aria. Tra questi si
ricordano:
▪ armoniu (òrganos)= strumento dii recente introduzione in Sardegna, fornito di tasti, pedali e mantice, usato
principalmente nelle funzioni religiose. Per i diversi nomi sardi dello strumento vedasi la voce del DULS
armonium
▪ benas (aenas) = strumento di canna palustre ad un’ancia con tre fori (benas a duas cannas, benas a tres cannas,
benas cun corru ‘e boe, benas cun tzucca)
▪ càlighe ‘e muru (cappeddu ‘e muru, pintapane) = oggetto sonoro ricavato dal calice dell’ombelico di Venere
(pianta grassa), inciso a semicerchio con l’unghia, usato per imitare diverse voci di animali. E’anche detto pintapane,
cappeddu de muru
▪ chìgula (foza ‘e lavru, foza de edra) = ramo di alloro scortecciato, spaccato longitudinalmente per quasi un terzo
della sua lunghezza, nella fenditura viene posta una foglia di alloro o di edera, creando così un ancia che vibra
soffiandovi dentro. Si accompagna spesso a Sa trunfa (scacciapensieri)
▪ corru ‘e boe (corrus) = oggetto ottento da un corno di bue,
liberato dall’ania ossea, stagionato e ripulito, privato della
parte apicale, usato per richiamare le mandrie e per snidare la
selvaggina
▪ corru marinu (conchizu, corra, corronetta, corronitta,
corru, grongos, bucconi de mari, bòrnia, tufa, carramusa)
= buccina o tritone marino, liberati dalle incostrazioni
calcaree, cui viene asportata l’ultimo giro della chiocciola
▪ fisarmónica = strumento ad ance con tastiere, di recente diffusione in Sardegna, ove ha prevalso soprattutto quella “a
madreperla”, meglio noto come “organetto diatonico”. Anticamente veniva indicata col termine di “sonu”
▪ flàutu de canna = tubo di canna palustre chiusa da una membana di carta velina
▪ flautu de linna = flauto di sambuco con sei fori liberi. Per i diversi nomi sardi dello strumento vedasi la voce it.
flauto
▪ frùsciu (frùsiu) = oggetto formato da una tavoletta rettangolare, legata ad uno spago per uno dei lati, imprimendo un
movimento rotatorio un fruscio cupo e prolungato
▪ ischéliu = sorta di piffero ricavato dal bocciolo di una canna, chiuso all’estremità superiore dal nodo naturale,
spaccato in croce, ad ancia quadrupla, usato nella caccia per il richiamo del cerbiatto (iscramiabettu, scramiabettu)
▪ launeddas = di canna palustre, con tre tubi di diversa
lunghezza e diametro (tumbu, mancosa manna con s’arrefinu
(registro), mancosedda o destrina. Ognuna delle canne è
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munita di un bocchino(cabitzinu) e di un tubo risuonatore
Esistono variimpianti di tonalità : fioràssiu, frassetto,
ispinellu, mediana, punta ‘e órganu, zampogna. Per i diversi
nomi sardi dello strumento vedasi la voce launeddas
▪ moliette ‘e canna (trodoledda) = piccola elica di canna che, esposta all’azione del vento, gira vorticosamente
producendo un sensibile fruscio
▪ muscone (buttone cun filu) = grosso bottone con due fori, nei quali passa un pezzo di filo, annodata alle estremità,
che, fatto ruotare con la pressione delle amni sul filo, produce un ronzio cupo e lieve
▪ organette (organeddu, organittu, sonu, sonette) = strumento a due tastiere con diverse ance metalliche, fatte
vibrare dall’aria prodotta da un mantice, azionato dalle braccia del suonatore
▪ ossu de pruna (ossu ‘e barracocco) = nòcciolo di prugna o albicocca, forato e svuotato del seme
▪ pipiolu (pipaiolu, pipiriolu, piffaru, sulittu ‘e canna, sulittu ‘e pastore, piccacciolu) = zufolo di canna palustre.
Per quanto attiene al materiale di costruzione si conoscono anche : pipiolu de ossu, pipiolu de linna e il pipiolu de
canna.
Esistono due tipi di pipiolu: pipiolu de su Logudoro e pipiolu de sa Barbàgia
▪ sarmentu = strumento fonico formato da due internodi di tralcio, legati alle estremità , con in mezzo una striscia di
corteccia di vite
▪ sonette a bucca = trattasi della “armonica a bocca”, ad ancia libera e ad estensione variabile. Per i diversi nomi sardi
dello strumento vedasi la voce it. armonica (a bocca)
▪ trumbitta = stelo di avena sul quale viene scavata un’ancia semplice
▪ trunfa (biurdana, ribèlvia, sona-sona, trumba, zampurra) = tondino di ferro, ripiegato a forma di tenaglia aperta,
con una lamina d’acciaio che, collocata dinanzi all’apertura della bocca, si pone in vibrazione per mezzo di un dito,
amplificando i suoni per mezzo della cavità orale
Ai cordofoni appartengono gli strumenti il cui suono è prodotto da corde tese su cassa armonica, che vengono
pizzicate o sfregate con l’archetto. Tra questi si segnalano:
▪ cannada (moju) = congegno fonico ricavato da un recipiente metallico usato dai pastori per la mungitura del latte
▪ chiterra sarda, ghitarra sarda = diversa da quella comunemente conosciuta, di dimensioni leggermente inferiori,
detta anche cuartina, presente nell’Isola sin dal Cinquecento, usata per accompagnare danze e canti popolari
▪ serràggia (serraga, buffetta) = strumento a corda sfregata, costituto da un tubo di canna e dalla vescica rigonfia ed
essicata di un maiale, che tende una corda di ottone, sostenuta da due piroli di legno.Viene suonata con un archetto di
lentischio, tenuto teso da una treccia di crine di cavallo
Agli idiofoni appartengono gli strumenti il cui suono è prodotto dalla semplice percussione. A questa classe
appartengono :
▪ affuente (affluenta, piattu ‘e ràmene, saffatta) = grosso piatto di rame sbalzato, che viene percosso con una chiave
metallica
▪ campanas = trattasi delle campane delle chiese che abili campanari suonavano con maestria, tanto da eseguire anche
ritmi di balli tradizionali, molto cari ed apprezzati dalla gente
▪ campaneddas ladas = oggetto fonico formato da due campane di bronzo, con collana di pelle, che vengono appese
al collo dei buoi, i quali le scuotono con il loro procedere
▪ canna furistera = pezzo di canna di bambù chiusa da una parte dal nodo e libera dall’altro, sulla quale vengono
scavate due tacche trasversali; sfregando la superficie dentata con un pezzo di canna
appiattita si ottiene un caratteristico suono
▪ canna isperrada (tzaccarredda) = oggetto è costituito da una semplice canna, lunga circa 1,5 m., spaccata per metà
della sua lunghezza, che, impugnata per la parte integra e fatta vibrare, produce un
rumore abbastanza simile a quello delle nacchere
▪ furrianughe (fusu de nuxi, furriottu) = oggetto formato da due gusci di noce forati, infilati in una stecca con un
piccolo volano, costretti a girare da uno spago che funge da molla da richiamo
▪ ischiglittos (sonagiolos, sonajolos, trillittus) = serie di sonaglini tondi e piccoli che vengono applicati su variopinti
collari che si mettono al collo dei cavalli durante le feste
▪ mamuttones = insieme dei campanacci che le maschere di Mamoiada portano penzoloni sul petto e sul dorso, e che,
scosse con cadenza ritmata, producono un caratteristico suono
▪ matraccas (matràcculas, metràcculas, strócculas, tàcculas) = tavolette rettangolari di legno, sulle quali vengono
fissati dei batacchi di ferro che, fatti oscillare, producono dei suoni cupi. Sono usate
principalmente nel triduo (giovedì-sabato) del lutto pasquale. Esistono le varianti della
matracca a roda, matracca a forchidda e matracca corruda
▪ mumusu (cicalora, carroghedda) = oggetto a corda sfregata formato da un tubo di canna senza nodi, chiuso ad una
estremità con una membrana essicata di intestino di bue, con al centro una treccia di
crine di cavallo o di spago impeciato, che, sfregando su un legnetto al quale è legato,
produce un caratteristico ronzio
▪ rana de canna, rana de tàula (rana, furriadorza, furriolu, tirriola, tzirriola, tzaccarredda, strocciarrana, tzirriaiolu) =
congeno fonico costituito da una ruota dentata, fissata su un perno girevole, infilato su
una canna con ancia
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▪ règulas (arréulas) = ruota di legno contornata da campanelli di diversa grandezza che, scossa, produce un insieme
di suoni solenne e festoso
▪ tabeddas = congegno fonico costituto da 4 o 6 stecchette di legno, di canna o di metallo, legate tra loro da un pezzo
di spago, che con le dita si fanno sbattere una contro l’altra
▪ taulittas (tauleddas, taubeddas, tàcculas, tzacculittas, lu mattutinu) = congegno fonico costituto da tre tavolette
piatte, tenute assieme da un laccio o spago, ma oscillanti, che, sbattute, producono dei
suoni cupi
▪ triàngulu = congegno di ferro tondino a forma di triangolo, aperto su un lato, che viene percosso con una bacchetta
di ferro
▪ tzucchittas (croccorigas) = strumento ricavato da due piccole zucche, essicate e svuotate, riempite quindi con
pietruzze o semi vari
Ai membranofoni appartengono gli strumenti il cui suono è prodotto da pelli tese su una cassa armonica e percosse
con le mani o bacchette. Questi sono:
▪ móggiu, moitzeddu = congegno fonico ricavato da un cilindro di sughero, con una base ricoperta da una membrana
di pelle di cane, sulla quale scorrono due trecce di crine di cavallo, interrotte da un ago.
Viene percosso con una bacchetta di melograno
▪ tedatzeddu (tamburinu ‘e Villaputzu) = tamburello formato da due cerchietti di legno ricoperto da pelle di gatto; dai
bordi del cerchio pendono delle piastrine di latta, dette trinnittus
▪ trìmpanu (scórriu, moliaghe, muliaghe, órriu, tùnciu, tiratrìmpanu, zumbu-zumbu) = congeno fonico fatto con un
cilindro di sughero, con una base ricoperta da una membrana di pelle di cane, su cui
scorre una treccia di crine di cavallo, con una spago impeciato che l’attraversa; questo,
sfregato con il pollice, produce un rumore ruvido e stridente, capace di innervosire subito
gli animali e, per questo, usato S’affuente dai malviventi per disarcionare i carabinieri a
cavallo
▪ tumbarineddu = piccolo tamburo fatto da un corto tubo di canna, privo di nodi, con una estremità ricoperta da una
membrana di intestino di bue. Viene percosso con l’indice e con il medio della mano
destra
▪ tumbarinu de Gavoi = cilindro di sughero, con le basi coperte di pelle di capra, che viene percosso con bacchette di
legno comune
▪ tumbarinu de sa Cointrotza = cilindro di sughero, con le basi coperte di pelle di cane, tese con dello spago; sulle
pelli scorre una treccia di crine di cavallo (detta s’’ena) che serve per prolungare il suono
ch accompagna il ballo della cointrotza (Aidomaggiore). Viene percosso con due
bacchettine di melograno
▪ tzimbomba = sorta di tamburo a frizione costituito da una pentola di terracotta, ricoperta da una membrana di pelle
di cane, forata al centro, dove scorre un tubo di canna sul quale sono escissi dei denti
Launeddas
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Sa Trunfa
S’affuente
Su Sulittu
Bena cun corru
Su Tamburineddu
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Su Triàngulu
Sonette a bucca
SuPipiolu
Benas
Sonette a Matriperlas (Organetto diatonico)
chiterra
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sonette a bucca
Tzimbombas
Su Trìmpanu
Is Tamburineddus
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Flautu ‘e canna
Corrus e Grongos
Sarràggia
Sonette de canna
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Croccoriga cun bena
Sonette de corru
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