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PROGETTO
ASCOLTIAMOLI E SOSTENIAMOLI
PREMESSA
Le separazione e i divorzi sono un fenomeno particolarmente diffuso ed in continua crescita; si tende a
“normalizzarli” e a vederli come un “incidente di percorso” quasi inevitabile. Anche la sofferenza, sia dei
genitori che dei figli, viene considerata come un fenomeno limitato nel tempo. Numerosi studi effettuati
nel settore, hanno invece evidenziato la presenza di evidenti segni di disadattamento nei “figli del divorzio”,
sia a livello scolastico che comportamentale. Al di là delle statistiche e delle leggi (vedi l’ultima sul divorzio
breve) è necessario essere consapevoli delle ricadute che la scelta di separazione e divorzio ha sulla vita dei
figli. Nei figli la riorganizzazione dei legami con ciascun genitore può essere accompagnata da un senso di
abbandono e di insicurezza, da un blocco nel raggiungimento dei diversi stadi di sviluppo emotivo, cognitivo
e relazionale. Inoltre, sappiamo che spesso una separazione e/o un divorzio, non rompono solo gli equilibri
familiari da un punto di vista relazionale, ma anche socio-economico, creando in taluni casi vere e proprie
situazioni di povertà ed emarginazione.
FINALITA’
Attraverso l’utilizzo di una metodologia ormai standardizzata quale è quella dei Gruppi di parola*, si vuole
offrire uno spazio ai figli di genitori separati o in via di separazione, nel quale essi possano esprimere le loro
emozioni, in particolare la tristezza e la rabbia ma anche i dubbi, le speranze e le difficoltà che incontrano e
che premono per poter venire fuori. Un Gruppo di Parola è uno spazio per lo scambio ed il sostegno tra
bambini, dai 6 ai 12 anni, che hanno bisogno di essere accompagnati nella difficile impresa di dialogare con
gli adulti, di andare al di là del trauma della separazione, di attraversare questa transizione e non restare
impigliati nelle coalizioni familiari o nella discordia tra genitori.
METODOLOGIA
Partecipare ad un Gruppo di Parola permette ai bambini di:

Esprimere ciò che vivono attraverso la parola, il disegno, i giochi di ruolo, la scrittura;

Avere delle informazioni, porre delle domande;

Mettere parola su sentimenti, inquietudini, paure;

Uscire dall’isolamento e trovare una rete di scambio e di sostegno tra pari;

Comunicare con i genitori attraverso nuove forme di dialogo e vivere in modo più sereno la
riorganizzazione familiare;

Affrontare tutto questo in un ambiente accogliente, per un tempo limitato, con il consenso dei due
genitori e con l'aiuto di professionisti esperti nell'ascolto di bambini che vivono in famiglie separate.
Il Gruppo di Parola è rivolto ai bambini dai 6 ai 12 anni in età; per un minimo di 4 ad un massimo di
8 partecipanti per ogni ciclo di gruppo. Possono prendere parte al gruppo anche un fratello o
sorella ma non sono ammessi più di un fratello o sorella per gruppo.
Il Percorso prevede sei incontri:
- Il primo incontro di un ora solo con i genitori destinato all'introduzione e alla chiarificazione delle
dinamiche del laboratorio.
- Tre incontri con i bambini di due ore ciascuno intervallati dalla "merenda”;
- Quinto incontro diviso in due momenti: la prima parte di un’ora con i bambini, la seconda di un’ora anche
con i papà e le mamme, per uno scambio tra genitori e figli.
- Il sesto incontro, facoltativo, prevede un colloquio finale di trenta minuti in cui i conduttori del Gruppo
incontreranno il singolo genitore/coppia genitoriale per chiarire quanto emerso nel gruppo di parola. La
prenotazione a quest'ultimo incontro andrà concordata.
Parallelamente all’attività dei Gruppi di parola si offrirà a questi bambini un sostegno all’apprendimento dal
momento che spesso essendo la scuola la principale attività in questo periodo della loro vita, occorre far sì
che tutte le potenzialità di crescita intellettiva e relazionale realizzate prevalentemente in quest’ambito non
segnino una battuta di arresto “aggiungendo danno al danno”. Tale sostegno non si concretizzerà nell’aiuto
temporaneo nell’affrontare i compiti assegnati giorno per giorno a scuola quanto piuttosto nel lavorare
insieme al bambino per fargli scoprire il suo stile di apprendimento e migliorarlo attraverso l’utilizzo di
strategie mirate in base allo stile emerso.
OBIETTIVI
Attraverso la parola, il gioco, il disegno, la scrittura, le storie, il gioco di ruolo i bambini possono
confrontarsi, in un contesto sicuro ed accogliente, sulle proprie paure e condividere le proprie strategie
imparando poi ad attingere a questa esperienza nei momenti di bisogno. Nel gruppo, i bambini possono
sentirsi liberi di parlare ed esprimersi, oppure di rimanere in silenzio, ascoltando le proprie emozioni e
quelle degli altri, e ponendosi interrogativi importanti su di sé e sulla propria famiglia. Il gruppo protegge e
rassicura i bambini, e permette di metter parola su temi “indicibili”, e di costruire una nuova fiducia e una
nuova continuità nei legami.
I Gruppi di Parola aiutano i bambini a rafforzare l’autostima e l’autoefficacia, a liberarsi dai sensi di colpa, a
contiene l’ansia e a ridurre il disagio dei bambini.
Il Sostegno agli apprendimenti è finalizzato a sostenere e incentivare la motivazione ad apprendere, a
superare le difficoltà presenti e, nel contempo, a sviluppare la consapevolezza delle proprie capacità e
potenzialità, e quindi a renderli autonomi e sicuri nell’affrontare gli impegni di studio. Educando i bambini
alla consapevolezza di sé, si propone di valorizzare le risorse personali presenti in ognuno e inoltre di
fornire un supporto concreto ai genitori che hanno bisogno di essere affiancati nei compiti educativi e
soprattutto di monitoraggio sugli aspetti scolastici dei propri figli. Prendere consapevolezza sul proprio stile
di apprendimento inoltre ha delle importanti ricadute sull’autostima rendendolo i bambini sempre più
consapevoli delle loro attitudini e capacità. Studiare infatti è un’attività complessa in cui hanno un peso
rilevante le caratteristiche individuali di ogni studente: le sue capacità cognitive, il suo stile di
apprendimento, le sue strategie, le motivazioni e le emozioni legate all’apprendimento.
TEMPI
Il progetto verrà realizzato nell’arco di un intero anno scolastico e prevederà 6 incontri di gruppo di 2 ore
ciascuno (4 con i bambini e 2 con i genitori) a cadenza settimanale, incontri nel territorio con insegnanti e
con i servizi. A questi vanno aggiunti 4 incontri individuali per identificare gli stili di apprendimento e
individuare una metodologia di studio personalizzata. Il numero di questi incontri è relativo al numero dei
bambini che usufruiranno del servizio.
RISULTATI ATTESI
I gruppi di parola consentono ai figli di genitori separati e/o divorziati di riavere un posto simbolico ma
anche fisico in cui esprimersi ed essere ascoltati. Permette loro di “pensare la separazione” senza che
diventino ostaggio di ciò che accade; di condividere con altri bambini che hanno subito la stessa scelta
genitoriale un percorso di scambio e condivisione e sostegno reciproco. Inoltre permette ai genitori di
diventare consapevoli di questo sconvolgimento consentendo loro di rimettere in moto una comunicazione
possibile, aprire uno spazio di elaborazione dei cambiamenti, riposizionandosi all’interno di un progetto
comune che mette al centro i figli. Liberando la parola ciascuno può riprendere il filo della propria storia ,
ridare un senso alla propria vita, trovare nuovi oggetti di investimento.
Il sostegno all’apprendimento invece mira a sviluppare nei bambini una maggior autostima, rendendoli
autonomi nella gestione delle attività scolastiche.
*
I gruppi di parola seguono un originale modello di intervento messo a punto nel servizio di mediazione del distretto
giudiziario di Montréal in Canada, agli inizi degli anni 90. Successivamente in Francia Marie Simon ha sperimentato le
potenzialità di questa risorsa e progettato un apposito percorso formativo. In Italia a partire dal 2005 questa
metodologia di lavoro è stata introdotta dall’équipe del Centro Studi dell’Università Cattolica di Milano, dove hanno
preso avvio le prime sperimentazioni e ricerche.