il Resto del Carlino FORLÌ

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il Resto del Carlino FORLÌ
Ufficio Stampa
Rassegna stampa
domenica 23 dicembre 2012
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INDICE
Fondi consegnati a osterie terremotate
23/12/12
3
Corriere Romagna Cesena
«Un decoro che non sia solo apparenza«
23/12/12
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Il Corriere Romagna Forlì
Quella comunità “fantasma” che fa paura
23/12/12
5
Il Corriere Romagna Forlì
Frutta e verdura ai bisognosi
23/12/12
6
Il Resto del Carlino Cesena
Polemiche per il presepe con i rifiuti Rimosso, la Papa Giovanni non ci sta
23/12/12
Il Resto del Carlino Forlì
Centinaia in centro per il presepe vivente
23/12/12
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Il Resto del Carlino Forlì
FONDO DI SOLIDARIETÀ Oltre 109mila euro stanziati nel 2012 in favore delle famiglie in difficoltà
23/12/12
Il Resto del Carlino Forlì
«Pochi punti d’incontro, le strade sono pericolose»
23/12/12
Il Resto del Carlino Forlì
Solidarietà Nel 2012 donati 1400 quintali di derrate ai bisognosi
23/12/12
La Voce di Romagna Cesena
Chiostro “I rifiuti per un presepe di tutti i poveri”
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La Voce di Romagna forlì
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di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
Fondi consegnati a osterie terremotate
stata consegnata anche una cospicua donazione di
bottiglie di vino dell'azienda piemontese Michele Chiarlo che si è sensibilizzata al problema e ha
condiviso gli obiettivi della iniziativa cesenate.
Prima della consegna
solidale, al Ristorante Laghi di Campogalliano
(Mo) 5 osterie della bassa
modenese e ferrarese hanno raccontato coi loro
piatti la cucina recensita
nella Guida Osterie d'Italia 2013, in occasione della
presentazione regionale
della nuova edizione della
guida edita da Slow Food.
Le osterie impegnate in
cucina erano: Bohemia di
Soliera, La Lanterna di
Diogene di Bomporto, Bi-
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Foto
ricordo
Erano stati raccolti l'estate scorsa da associazioni cesenati
CESENA. La associazione per la valorizzazione
della piadina romagnola,
Confesercenti Cesenate e
Slow Food Cesena hanno
consegnato ad alcune Osterie colpite dal terremoto (La Lanterna di Diogene. Bistrò ed Entrà) i fondi
raccolti l'estate scorsa per
l'iniziativa in favore degli
esercizi terremotati. E'
23/12/2012
della
serata
con le
osterie
strò di San Prospero sulla
Secchia, Antica osteria da
Cencio di Cento, Osteria
Entrà di Massa Finalese.
Durante la presentazione
non sono mancati momenti di commozione per il
racconto dei momenti terribili del terremoto. Presenti il presidente Slow
Food Emilia-Romagna,
Antonio Cherchi e il curatore di Osterie d'Italia, Eugenio Signoroni.
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Cronaca Cesere
Storia locale per le vie del centri
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23/12/2012
Periodicità: Quotidiano
di Forlì e Cesena
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
Diffusione: n.d.
Il caso del "presepe favela". La Comunità Papa Giovanni XXIII spiega lo scopo dell'allestimento
-
«Un decoro che non sia solo apparenza«
«Rimasti sbalorditi dall'arrivo di Polizia municipale e di Carabinieri»
FORLÌ. Daniele Severi, responsabile dell'Associazione Papa Giovanni XXIII - zona di Forli - interviene sullo smantellamento del
presepio-favelas. «Il nostro desiderio - spiega Severi - era quello di
rappresentare nel chiostro di San
Mercuriale la "Grotta" dei poveri
di oggi: una baracca. Abbiamo pensato che se il figlio di Dio dovesse
rinascere oggi, quella sarebbe stata
la Sua dimora. Per questo motivo
in piazza, nel Chiostro di San Mercuriale, c'era una casetta costruita
con assi di legno e plastica, un fornello sporco e vicino un water, perché di plastica e di legno sono le
case dei poveri, piccole e sporche,
con spazi angusti arredate proprio
con i materiali scartati da chi vive
in condizioni migliori». «Avremmo
poi aggiunto cartelli esplicativi continua Severi - che avrebbero
meglio spiegato il significato di un
presepe così singolare, ma non c'è
stato tempo. Siamo rimasti sbalorditi quando abbiamo visto arrivare: tre macchine della Polizia Mu-
nicipale ed una dei Carabinieri che
hanno intimato lo sgombero immediato. Siamo molto dispiaciuti se
davvero il nostro Presepe ha offeso
il decoro della città di Forlì, sicuramente la realtà che volevamo
rappresentare è una verità che offende ogni giorno la vita di molti .
Se dovremo risponderne, lo faremo
assumendoci ogni eventuale responsabilità». «Alla amata Basilica
di San Mercuriale serve un decoro conclude la nota Severi che non sia
soltanto apparenza».
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Vessava la convivente con botte e minacce
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di Farli e Cesena
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
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23/12/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
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Quella comunità "fantasma" che fa paura
Accoglienza per disabili psichi ci
Perplessità e dubbi dei residenti
di Matteo Miserocchi
SAN BENEDETTO IN ALPE.
Fra gatti e caproni sale la tensione nell'alta vallata del
Montone, a causa dell'arrivo
di una comunità di disabili psichici a San Benedetto in Alpe. Il progetto, promosso dalla
Il condizionale è d'obbligo, perché nel paese
che deve ospitare la struttura nessuno è stato informato dell'iniziativa e
nei giorni scorsi sono state raccolte 60 firme per
chiedere al primo cittadino un incontro pubblico
sul tema.
Gli abitanti sono conosciuti dai vicini come "caproni", mentre quelli di
Portico di Romagna, come "gatti". Fra i due paesi, che insieme a Bocconi
animano il comune di
Portico San Benedetto,
c'è una distanza maggiore dei pochi chilometri
che li separano. Così, la
scelta del sindaco Mirko
Betti (portichese e quin-
"Cooperativa Sadurano", dovrebbe realizzarsi all'interno
dei locali dell'ostello "Il vignale" e sarebbe stato approvato dalla Conferenza socio
sanitaria forlivese nello scorso ottobre.
Il sindaco
Mirko Betti
chiamato
Ciocco di Natale
Oggi festa in piazza
ROCCA. Oggi alle 16
sarà il concerto del
"Corpo bandistico
rocchigiano" ad aprire le festività a Rocca
San Casciano. Il concerto si svolge nel teatro del "Circolo San
Cassiano", dopo ci si
trasferisce in piazza
per l'accensione del
"Ciocco di Natale"
con panettone e vin
brulè offerto dalla Pro
Loco. (m.m.)
in causa
di "gatto") di dare il via
libera al progetto non è
piaciuta ai suoi (quasi)
concittadini di San Benedetto in Alpe, che vorrebbero conoscere nel dettagli il progetto e potersi esprimere in merito.
«Siamo due comunità
con caratteristiche differenti - conferma Werter
Benacci, consigliere di
opposizione - tanto che ci
chiamiamo vicendevolmente "gatti" e "caproni". Non siamo convinti
della validità di questo
progetto. A San Benedet-
to in Alpe ci confrontiamo con il problema di una
popolazione ridotta e di
un'economia che si fonda
in gran parte sul turismo.
Come può questo sposarsi con la presenza di una
comunità per disabili psichiatrici? Abbiamo grosse perplessità anche sulla
scelta del luogo che accoglierà la struttura: l'ostello "Il vignale". Perdiamo
un centro turistico, tra
l'altro vincolato. Nelle
sue vicinanze, poi, costruiranno nuovi edifici.
Forse era meglio pensare
ad un'alternativa. Noi avremmo proposto il vecchio podere in zona "Casetta", che poteva essere
ideale. Forse se non siamo stati interpellati come
comunità, la colpa è anche un po' la nostra che
non ci facciamo sentire,
ma le 60 firme raccolte
chiedono un cambio di
tendenza». Nel progetto
che sindaco e "Cooperativa Sadurano" hanno messo a punto sarebbe prevista la creazione, all'interno della comunità. di un
centro socio sanitario per
gli abitanti di San Benedetto. Inoltre, i 18 posti di
lavoro garantiti dalla
struttura darebbero una
bella occasione di sviluppo alla località. Nessuno,
però, sembra aver parlato
dell'iniziativa con i cittadini, non c'è stata alcuna
assemblea pubblica per
chiarire come una comunità per disabili che ospiterà 26 persone può coniugarsi con una piccola
località turistica. Evidentemente, fra "gatti" e "caproni", non esiste ancora
un linguaggio condiviso,
ma 60 firme chiedono che
si faccia uno sforzo per individuarlo e usarlo.
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Resto del Carlino
CESENA
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
23/12/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Frutta e verdura ai bisognosi
OLTRE L400 quintali di frutta e verdura donati alle famiglie in difficoltà. Il Mercato ortofrutticolo di
Cesena anche nel 2012 ha attuato il progetto 'Un calcio allo spreco' per il recupero e distribuzione di derrate alimentari ad associazioni di volontariato. Nel
corso dell'anno il volume complessivo dei prodotti
donati da standisti e operatori del Mercato di Cesena è stato superiore ai 1.400 quintali.
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23/12/2012
FORLÌ
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Diffusione: n.d.
Polemiche per il presepe con i rifiuti
osso, la Papa Giov
non ci sta
Area già sgomberata. L'associazione: «Siamo sbalorditi»
IL PRESEPE doveva rappresentare una favela. C'erano un water,
una rete metallica, vecchi copertoni. Davanti, un cartello avvisava
addirittura del pericolo. In quel
momento, nella serata di venerdì,
non c'era traccia delle figure tradizionali del presepe. Nè c'erano volontari a controllare. Sembravano
rifiuti, davanti a San Mercuriale.
E così è scattato il sequestro e la
rimozione: immediatamente sono arrivati i carabinieri, insieme
al pm Alessandro Mancini, e hanno stabilito di -transennare l'area.
Ieri mattina, poi, è stato tutto rimosso. Gli autori del presepeprovocatorio erano della Papa iovanni XXIII. E ora in diversi rischiano le denunce per violazione
delle norme sulla tutela dei beni
culturali. La Polizia municipale
si farà carico delle verifiche amministrative, contattando gli uffici
comunali competenti (suolo pubblico). Non si tratta di verificare
la presenza dell'autorizzazione,
ma di capire se il materiale è stato
sistemata secondo le disposizioni: in parole povere, il Comune sapeva cosa sarebbe stato realizzalo? L'associazione, in caso di violazioni, rischia di dover pagare
516 eur' o di multa.
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CHIOSTRO L'area è stata prima transennata, poi completamente ripulita. Alcuni mesi fa la
IL CHIOSTRO è lo stesso luogo
dei sequestri dei mesi scorsi, quando l'area fu transennata e resa off
limita agli abituali frequentatori.
«Noi siamo rimasti sbalorditi
quando abbiamo visto arrivare
tante forze dell'ordine, Polizia
municipale e Carabinieri», commenta Daniele Severi, responsabile dell'associazione Papa Giovanni XXIII. «Quest'anno — osserva
Severi — il nostro desiderio era
quello di rappresentare la 'grotta'
dei poveri di oggi: una baracca».
Insomma, la povertà nei giorni
nostri. «Avremmo aggiunto cartelli esplicativi che avrebbero illustrato meglio il significato di un
presepe così singolare, ma non c'è
stato tempo. Se dovremo rispondere, lo faremo assumendoci ogni
eventuale responsabilità».
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FORLÌ
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
23/12/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
VM.7.2RV7.,‘ DON ENRICO CASADIO: «SBAGLIATO INTERVENIRE COSÌ SENZA CHIEDERE SPIEGAZIONI»
«Azione eccessiva, si crea un clima di allerta»
DON Enrico Casadio, parroco di San Mercuriale. Venerdì le forze dell'ordine, con la
regia della procuro di Forlì,
hanno ordinato di sgomberare l'area del chiostro scelta dall'associaziorse Papa
Giovanni XXIII per allestire il
presepe. Che idea ho della vicenda?
onatha Ricci della Papa Giovanni mi aveva detto che l'intenzione era quella di allestire un presepe che richiamasse le condizioni
di Gesù. E stata chiesta l'autorizzazione al Comune, dal momento
che chiostro e portico non sono
di nostra proprietà. Venerdì ero
in ritiro con Azione cattolici e ho
potuto vedere soltanto le foto ieri.
Dal mio punto di vista, credo che
sia necessario mantenere la calma».
Cosa intende?
«Mi risulta che l'autorizzazione
fosse affissa all'esterno. Quello
che è stato trovato, magari, può
aver generato qualche dubbio. E
proprio per questo ritengo che si
possa chiedere prima di intervenire in maniera decisa, anche per
non ingigantire certe cose. Altrimenti si rischia di non favorire la
collaborazione. E poi il senso del
Natale non deve cadere nel moralismo».
Ritiene quindi eccessivo l'ordine di sgombero?
GLI AUTORI A RISCHIO
DENUNCIA: «VOLEVAMO
SPIEGARE LA POVERTÀ»
«Prima di tono chiarisco di non
aver alcun dubbio sulle buone intenzioni di jonatha, L'associazione Papa Giovanni è sempre stata
in prima linea per aiutare i poveri. Ritengo eccessiva la scelta di
intervenire subito in maniera forte senza aver prima cercato di capire quel che stava accadendo, In
fondo le forze di polizia fanno proprio così: parlano e collaborano
con i cittadini per poi agire. Creare un clima di allerta non serve a
nessuno. Ma, soprattutto, viene
meno la simpatia».
Simpatie?
«Nel vero senso della parola. Compassione, sentire con l'altro».
Giuseppe Catapario
MULTA DI 516 EURO
IN CASO DI VIOLAZIONI
AMMINISTRATIVE
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23/12/2012
FORLÌ
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Diffusione: n.d.
Centinaia in centro per il presepe vivente
Corsa contro il tempo dei volontari dopo l'incendio
Molti materiali erano stati daneggiafi nel rogo della parrocchia di Collant)
IL PRESEPE VIVENTE' dei bambini, giunto
all'undicesima edizione, si è svolto ieri in un clima
di sacralità e con toni festosi. Le buone condizioni
climatiche hanno favorito il percorso itinerante del
presepe che è stato voluto ed organizzato, come gli
anni precedenti, dall'Associazione Do mus Coop
che, con la collaborazione di varie associazioni, gruppi e scuole, ha curato da mesi allestimento e costumi. Dopo la presentazione dei quadri viventi allestiti in piazza Papa Giovanni Paolo II, piazza Ordelaffi, Giardini Orselli, via delle Torri e piazza Saffi, la
sacra rappresentazione, formata da oltre cinquecento figuranti, ha percorso le vie del centro, fra opportune scenografie e animali, fino al sagrato dell'abbazia di San Mercuriale dove è stata allestita la scena
della Natività. All'evento hanno partecipato anche
98 tra studenti, docenti e genitori della scuola 'La
Nave' di Coriano. Maria era Eleonora Russo, prof
delle medie; Giuseppe era il marito Paolo Petrini,
mentre Gesù bambino era il piccolo Riccardo. I bambini presente hanno portato tante statuette del Bambin Gesù, le quali sono state poi benedette dal vescovo di Forlì Lino Pizzi. L'impatto del presepe vivente è stato commovente e ha indotto centinaia di cittadini a partecipare o seguire la sacra rappresentazione lungo tutto il percorso.
Gli organizzatori hanno ringraziato i volontari della
parrocchia di Godano: alcune delle scenografie impiegate ieri sono state sostituite in questi mesi, con
grande impegno, dopo l'incendio dello scorso giugno nei locali della chiesa di via Pacchioni che aveva
reso inutilizzabili molti materiali di scena.
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23/12/2012
FORLÌ
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
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San pMercuriale, aperto
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at feste: l'orar o va
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11 alle '1230, mentre
domani sarà dalle 10 alle
12,30. Altri giorni nel
prossimo weekend.
L:ingresso è gratuito.
TRADIZIONALE concerto
natalizio promosso
dal<Avis comunale di
Pi-edapplo, stasera alte 21,
nel teatro comunale. A
salire sul palco e la
Meldola Jazz Band diretta
dal Maestro Fabio Petretti.
Brani jazz intercalati da
altri natalizi, tra George
Gershwin e Nino Rota,
Rocca
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Apre La natività
CON il concerto del Corpo
Bandistico Rocchigiano si
aprono a Rocca San
Casciano le manifestazioni
natalizie: alle 16 ne l
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che si potranno ammirare
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da oggi fino al 27 gennaio
114,30-18 nei giorni festivi)
alla Rocca dì Teodora no,
frazione del
L comune dì
Meldola, e sacre
rappresentazioni sono
state realizzate da
Giacinta Marchi, Maria
Ranieri e da Silvia Cortesi,
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23/12/2012
FORLÌ
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Diffusione: n.d.
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I Lions donano libri alla Pediatria
IL LIONS Club Folti Host si è travestito da Babbo Natale e ha
donato al reparto di Pediatria delEAusl di Forti una quarantina
di volumi con cui arricchire la biblioteca del reparto. «E' la
prima volta che un nostro service si rivolge alla Pediatria
forlivese — ha detto il presidente Claudio Sirri —, e abbiamo
pensato che leggere fosse un dono utile e gradito, perché aiuta il
bambino a distrarsi durante il ricovero ospedaliero».
I
Le letterine della scuola De Amici?
SEGUENDO LA COMETA
VENTI piccoli alunni della 2' C della 'De Amicis', scuola
elementare, hanno scritto le loro letterine a Babbo Natale,
grazie a un progetto realizzato da Poste Italiane: ora ognuno di
loro riceverà una risposta personalizzata e un piccolo dono che
sarà consegnato dal portalettere del proprio quartiere. La lettera
rappresenta, per i più piccoli, uno dei momenti più belli della
tradizione natalizia,
A sinistra, uno dei Re Magi.
Sopra e sotto, alcuni gruppi
di bambini, numerosissimi e
vestiti secondo la tradizione
da pastorellì. Il gruppo è
partito da piazza del duomo
e poi si è mosso tra Giardini
Orselli e via delle Torri
prima di arrivare in pia=
Saffi dove si e chiuso il
pomeriggio alla presenza del
vescovo Lino Pizzi e delle
autorità religiose
S. Sofia, i bambini cantano peri malati
GLI ALUNNI delle classi 4aA e 49i della scuola elementare di
Santa Sofia hanno fatto una visita all'ospedale Nefetti di Santa
Sofia, portando i loro canti e la spensieratezza tra le corsie dei
malati, a chi vive un momento difficile. Al termine della visita,
fortemente voluta dall'intero stai! medico e infennieristieo, i
piccoli hanno poi incontrato Babbo Natale che ha lasciato a
tutti un piccolo dono,
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il Resto del Carlino
FORLÌ
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
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Oltre 109mila euro stanziati nel 2012
in favore dette famiglie in difficoltà
OLTRE 109mila euro erogati nel 2012 dal Fondo di
solidarietà per le famiglie gestito dalla Caritas di
Forlì-Bertinoro. Gli aiuti sono andati a 227 persone
per il pagamento di bollette, affitto, spese sanitarie
e scolastiche. Si tratta di contributi a fondo perduto
destinati secondo criteri precisi a singoli o a famiglie in difficoltà. Nel 2012 la Fondazione Carisp di
Forlì ha stanziato per il Fondo di Solidarietà 150 mila euro confermando l'erogazione per il 2013.
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23/12/2012
Periodicità: Quotidiano
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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
23/12/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
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«Pochi punti d'incontro, le strade sono pericolose»
Carlino Pomi, i cittadini chiedono più valorizzazione
del turismo e maggiori servizi di trasporto pubblico
di GIANCARLO AULIZIO
MODIGLIANA è moderatamen-
te soddisfatta di sé o almeno così la
pensa la maggior parte dei numerosi residenti che si sono avvicinati
incuriositi ed infreddoliti al gazebo del Carlino Point. Circa 4800 i
cittadini che risiedono nel comune
più importante della valle del Tramazzo che termina a Tredozio
(1300 abitanti) ma parte da Faenza,
città in provincia di Ravenna, dove
la maggior parte dei residenti ha
studiato o vi si reca per raggiungere i servizi più importanti (ad esempio ospedale).
UNA città che conta circa 40 associazioni di volontariato, un importante industria del legno, la Alpi,
per decenni leader mondiale del
settore, un'altra azienda l'Aurei
che eccelle nella componentistica
elettronica, moltissimi produttori
agricoli e artigiani, una cantina sociale dai vini molto apprezzati ed altrettanti prodotti da viticoltori loca.li con risultati ottimi. insomma
una citi:a ancora viva e vitale con
una elevata presenza anche di extra-
comunitari, molti dei quali ben inseriti.
LA PRIMA ad avvicinarsi al gaze-
bo specificando che è un'attenta lettrice del Carlino è stata Vincenza
Bellini, 74 anni, pensionata operaia, per lei «il paese è tranquillo e la
sera si può girare per strada, la pulizia lascia a desiderare ma il Comune fa quello che può». Gabriele
Fabbri, 60 anni pensionato dell' industria, dichiara: «Non mi piace come vengono tenute le strade e neppure il cordolo che percone quasi
tutto il corso Garibaldi, a protezione dei pedoni». Questa critica ricorre spesso. Maria Matilde Cavina,
3lenne artigiana di accessori, vorrebbe che si valorizzasse di più la
città col turismo dando modo anche alle piccole realtà di poterne
sfruttare le potenzialità, stessa considerazione per la madre Anna Maria Tassi nati, ex insegnante, che lamenta una scarsa passione anche
da parte dei cittadini, facendo notare che paesi più piccoli e con meno
storia alle spalle sono più attivi su
questo versante.
«se c'è poca attenzione per la cultura ed è scarsa la partecipazione dei
cittadini agli eventi». Per Giovanni
Piazza 84 anni, Rita Valli 65 e Silvana Benericetti 60, occorre maggiore assistenza per gli anziani mentre
sul resto non hanno nulla da dire e
ci vivono bene. Insomma ne esce
un quadro nort drammatico che,
pur tenendo conto della crisi generale, considera ancora un privilegio
vivere in realtà minori. Ovviamente le preoccupazioni sulla disoccupazione, l' invecchiamento della popolazione, la riduzione di alcuni
servizi, la chiusura di alcune fabbriche e molti negozi sono emersi
chiaramente ma, a volte, riguardano più situazioni familiari particolari che nort la collettività nel suo
insieme.
GUALTIERO Matteucci, 71 anni
ex lavoratore nell'industria, molto
attivo nel volontariato giudica «ottima l'amministrazione comunale
perché agisce», e dichiara di trovarsi molto bene a Modigliana, anche
GIOVANI
SICUREZZA STRA:WLE
AM M I N ISTRal ONE
I CITTADINI DENUNCIANO LA MANCANZA
DI LUOGHI DI INCONTRO, I RAGAllI SONO
COSTRETTI AD ANDARE IN ALTRI PAESI
CORDOLI PERICOLOSI E STRISCE PEDONALI
POCO SICURE, QUESTE LE PREOCCUPAZIONI
MAGGIORI DEI PEDONI MODIGLIANESI
VIENE PROMOSSA DAI LETTORI
MA C'È CHI DENUNCIA LA MANCANZA
DI DIALOGO TRA POLITICI E CITTADINI
CONOM A
MOLTI NEGOZI E ALCUNE FABBRICHE
HANNO CHIUSO MA C'E ANCHE, COME LA 'ALPI'
CHE HA APERTO UNO SEDE IN CINA
Pagina 18
fh.INO
«Thyli ponri d'inoorne,
MERCATO Molti i lettori che si sono avvicinati al nostro gazebo,
Pagina 13
dove hanno espresso le loro opinioni sulla vita a Modigliana
RIIJIVUULIUlle clULUIILLcItcl
di 17
mrs Promopress 2012-2015
il Resto del Carlino
press unE
23/12/2012
FORLÌ
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Diffusione: n.d.
MARCO CAPONI
ROSARIA MAZZOTTI
ROSA FIORE
PRIMO AMARETTI
SANTINA DI NICOLA
Mancano trasporti pubblici
adeguati e comunque non
tengono conto degli orari dei
servizi a Faenza, hanno
ridotto Le corse dei pullman
Ci vivo bene perché è una
città molto tranquilla.
I servizi? Penso all'Auser
che Lavora in modo ottimo
per aiutare gli anziani
Mancano punti di incontro
per i giovani, ce n'erano
molti di più ai nostri tempi,
ora non ci sono Luoghi di
aggregazione per Loro
Non credo ci fosse il bisogno
di fare il teatro anche
perché armarli ogni volta
che se ne apre uno, dopo
poco lo chiudono
Per i giovani qua in paese
non c'è niente e devono
sempre andare fuori, il
problema è che te strade
sono pericolose
ANDREA MUINI
UBALDO FAROLI
ILARIA POGGIOLINI
GIOVANNA CARLON!
MARA FORCONI
Ci vivo bene con la famiglia
ma occorre più rispetto per
Le regole, come L'educazione
stradale per scoraggiare
il parcheggio selvaggio
Non mi piace il cordolo dì
Corso Garibaldi,è troppo
pericoloso perché rialzato.
IL bagno pubblico invece
è sempre chiuso
Una volta sono caduta
a causa del rialzo di
un cordolo, inoltre le strade
di via Amendola e via
Puntaroli sono disfatte
Bisogna fare attenzione in
strada, La striscia pedonale
dì Corso Garibaldi è
pericolosa per colpa del
cordolo
Mi preoccupa la mancanza
di dialogo fra cittadini
amministratori perché
vengono assunte decisioni
contro la volontà popolare
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-
il Resto del Carlino
pressunE
23/12/2012
FORLÌ
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PFUMO
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\\\ \\ L'EX PRESIDE CLAUDIO SAMORI
11 sindaco: «L'industria regge la crisi,
la nostra arma e il volontariato»
IL SINDACO di Modigliana da
nove anni, Claudio Samorì, ex
preside, è entusiasta della città
che governa perché è bellissima e
con enormi potenzialità: «Tanti
volontari testimoniano il loro impegno anche nella gestione della
cosa pubblica, si autopromuovono per esempio per accudire pezzi.
di terreno abbellendoli. Lunedì
prossimo nella sala ‘Bernabei'
consegnerò 80 palline natalizie in
ceramica ad altrettanti volontari».
A PROPOSITO della crisi locale
ci dice: «E una città reattiva anche in occasione della grave crisi
IL PRii
A Natale iL riconoscimento
delta sciarpa biancoazzurra
a cittadini e gruppi
Natale sarà premiato con la sciarpa biancoazzurra (massimo riconoscimento comunale ai propri
cittadini, ndr) insieme a Giovanni Penaforte, artigiano, e alla Banda di Modigliana».
in corso, per esempio l'industria
Alpi ha aperto una sede commerciale in Cina, mentre le piccole resistono seppur con difficoltà ed alcune mantengono il livello di eccellenza, come quella di Gerardo
Chillico (detto Jerry Caronte)
campione del mondo di custom izzazione di moto che la vigilia di
CONTINUA Samorì facendo
presente che «Ci sono associazioni sportive che si accollano i mutui per il palazzetto dello Sport.
La sanità, con le varie esperienze
del primo Ospedale di Comunità
e della prima Casa della Salute,
dell'assistenza domiciliare, della
casa protetta e dei pasti agli anziani e con la varietà dei servizi sociali rappresenta un livello importante di attenzione al problema».
Manca la ferrovia, aziende pe nalirzate
ISOLATA
madi
battaghera„
Questo
1) -tcífilo
di Modigliana,
D'altra
parte la città
i\lodigliana
(cheilpuò
legittimamente
fregiarsi
que s to titolo isseigiàtole per decreto di Leopoldo 11 quatul° írteora
faceva parte del granducato di Toscana) è da sempre abituata a comiati et t. e1 aiimt)ntart conctoragito silcurneinittnn piti ai t1uc O co tueeata com'è in territorio di confine, prima col Risorgimento poi per
gli aspetti 1)iù et)intrterdititli viste le disiattize e la mancai zt3 di un colleganiento ferroviario che l'ha oggettivamente sfavorita. Le aziende
quindi ristilitme essere penalizzate Per Giitiseppe kiereatalì, 5S -inni
funzionario della (,'onfai-tigiallato: «La crisi arri'vata anche qui ed
occorre usare gli `EMMOrEiZZ.3tOli SOCiaii, pretendere Li band,a Larga
per rendere competitive ie nostra aziende, sfruttare tutte le occasioni per creare occupazione ed occuparsi anche da prohiern.a dei parcheggi per i camion'.
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press LinE
23/12/2012
ROMAGNA
FORLÌ &
CESENA
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
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MERCATO ORTOFRUTTICOLO
Solidarietà Nel 2012 donati
1400 quintali di derrate ai bisognosi
CESENA Oltre 1.400
quintali di frutta e verdura donati alle famiglie in difficoltà del territorio romagnolo. Il
Mercato ortofrutticolo
di Cesena anche nel
2012 ha attuato il progetto "Un calcio allo
spreco" per il recupero
e distribuzione di derrate alimentari ad associazioni di volontariato. Nel corso dell'anno il volume complessivo dei prodotti donati da standisti e operatori del Mercato di Cesena, grazie ai quali è
possibile realizzare il
progetto, è stato superiore ai 1.400 quintali.
"Si tratta di un risultato
eccezionale - spiega
Domenico Scarpellini,
amministratore delegato del Mercato di
Cesena - ed il merito è
jSre
da attribuire ai nostri
standisti e a tutti que2-atghb
gli operatori che dona- Il mercato ortofrutticolo di Cesena
no, durante l'anno, i
prodotti alle associazioni locali. Si tratta di un grande gesto di umanità ancor più importante
soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale".
E che la crisi continui a persistere anche a Cesena lo testimonia il volume
della frutta e della verdura donata, e quindi richiesta: dagli 800 quintali
del 2009 si è progressivamente passati agli oltre 1.400 di quest'anno.
Nel dettaglio, i volontari delle associazioni si "accreditano" presso il
Mercato, in modo che non ci siano abusi e in modo di essere certi che
tutti i prodotti donati vadano a buon fine. Poi i volontari, in genere il
sabato mattina, si recano dagli standisti e dai venditori chiedendo dei
prodotti per le persone bisognose.
"Fra volontari e operatori del Mercato - conclude Scarpellini - in molti
casi si è instaurato un rapporto di amicizia e fiducia che ha permesso
di raggiungere questa generosità".
Sono varie le Associazioni e gli Enti locali che aderiscono al progetto;
fra queste citiamo le Cooperative "La Vela" di Cesenatico e "Madre
Speranza" di Forlì, le Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini, Saman
Villa Cilla di Ravenna, Hermes - Branchise di Gambettola, la Caritas diocesana di Cesena-Sarsina ed il Centro aiuto alla vita di Cervia.
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Pagina 17
CESENA
Prossime tappe:
Ausl uni.e Iturus
Bar, halce,epastiectria:a,
'appalteale" piazzadel Popolo
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E
pressunE
23/12/2012
ROMAGNA
FORLÌ &
CESENA
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PAPA GIOVANNI XXIII
Chiostro "I rifiuti
per un presepe
di tutti i poveri"
All'indomani del blitz nel
chiostro con lo sgombero di
materiali di scarto (water,
pneumatici, fornelli e una serie di rifiuti), il responsabile
dell'associazione Papa Giovanni XXIII, Daniele Severi,
interviene per chiarire l'intento di quella messinscena
sotto all'antico chiostro che
ha portato a fare scattare
J
un'inchiesta che potrebbe aL.W
vere seri risvolti penali e
configurare reati in tema di
abuso edilizio e ambiente.
Il chiostro II pm Mancini
"2000 anni fa - scrive Severi
- la nascita di Gesù in condizioni di estrema povertà avveniva in una grotta : nella parte
riservata agli esclusi, ai fuori casta, a chi viveva con gli animali, così nasceva il Figlio di Dio. Ancora oggi vi sono
forme di estrema povertà che interrogano la nostra associazione. In particolare nella nostra città, già da due anni
tutte le notti, i volontari dell'associazione cercano di evitare
l'isolamento ed anche la morte per assideramento delle
persone povere che vivono sulla strada. Quest'anno per
Natale il nostro desiderio era quello di rappresentare nel
chiostro di San Mercuriale la grotta dei poveri di oggi: una
baracca. Abbiamo pensato che se il figlio di Dio dovesse
rinascere oggi, quella sarebbe stata la sua dimora. Per questo motivo in piazza, nel chiostro, c'era una casetta costruita con assi di legno e plastica, con un fornello sporco e vicino un water, perché di plastica e di legno sono fatte le
case dei poveri, perché spesso sono piccole e sporche, arredate proprio con i materiali scartati da chi vive in condizioni migliori. Avremmo poi aggiunto cartelli esplicativi
che avrebbero meglio spiegato il significato di un presepe
così singolare, ma non c'è stato tempo". Nessuna provocazione viene assicurato. Sul caso interviene anche Piero
Fusconi di Lega Nord presidente di Circoscrizione: "Per
fortuna che c'è la Procura ed ora anche un nuovo Prefetto,
ai quali la Circoscrizione 1 manifesta pieno appoggio e solidarietà. In diverse occasioni, la Circoscrizione 1 ha denunciato il degrado del Chiostro e in diverse zone del centro.
Ci auguriamo inizi una nuova stagione".
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FORLI
Botte al la moglie, in cellamaritoliolento
~pensi cm. ni
dellAusl
Sotto l'albero, 20mila aironi pila te.
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