in questo numero - Granaio Italiano
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n. 3/2013 gennaio in questo numero: A proposito di Granaio Quotazioni e Mercati CONSORZIO AGRARIO DEL PIEMONTE ORIENTALE CONSORZIO AGRARIO DELLA MAREMMA TOSCANA Regioni coinvolte: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Sicilia A proposito di Granaio … Vi comunichiamo che oggi alle ore 16.00 si terrà presso PROGEO una riunione informale per valutare i metodi per velocizzare l’inserimento dei dati nel software di Granaio Italiano. Se fosse necessario per Voi avere qualche chiarimento in merito, potete contattare la Dr.ssa Corticelli o il Dr. Migani. Abbiamo anche, sempre in relazione al software, corretto alcuni elementi e allargato alcuni campi, in modo da potere inserire alcuni dati (es. in relazione alla contrattualistica) in modo più agevole per i soci. Vi comunichiamo anche che in settimana stiamo sistemando le relazioni, le news e altri documenti all’interno del sito web di Granaio Italiano. Se ci fossero segnalazioni su modifiche, oppure richieste di inserimento di dati o documenti inerenti le attività di Granaio Italiano, è pregato di segnalarlo alla Dr.ssa Corticelli, responsabile delle azioni di filiera, attraverso questa mail: [email protected] oppure a [email protected]. Quotazioni e mercati di Unione Seminativi. Frumento tenero mercato nazionale La settimana è iniziata all’insegna della novità che poteva provenire dal rapporto rialzista dell’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura USA) e in realtà una certa resistenza a vendere da parte dei possessori della merce c’è stata. Questo è avvenuto con il progredire della settimana e in coincidenza con il consolidamento dei prezzi all’estero, sia delle quotazioni del CBOT (Chicago Board Of Trade) che in quelle del Matif, in Francia. Il grano per consegna pronta reso Piemonte, dalla Francia, valeva intorno a 285 €/t quindi ad un valore di circa 10 euro superiore a quello che valeva la settimana precedente. In Veneto il prezzo invece rimaneva ancora a 270 €/t franco partenza, non molto differente da quello della settimana precedente. Il problema, comunque, è che i compratori non sono convinti che ci sia una svolta di mercato e preferiscono attendere. Si sono notate delle quotazioni del nuovo raccolto intorno a 240/250 €/t per il momento senza interesse. Questa settimana non è arrivato alcun quantitativo di merce estera – ad uso zootecnico – nel porto di Ravenna per cui la giacenza è di circa 130.000 t, un quantitativo sufficiente a coprire meno di 10 settimane di fabbisogno. Figura N. 1 – Andamento dei prezzi del frumento tenero Frumento duro mercato nazionale Mercato ancora invariato come ormai da tempo (rimane da decifrare perché la Borsa di Milano di martedì 15/1 abbia aumentato di 2 €/t la quotazione della merce del centro-Italia) .La merce canadese è stata offerta ad una asta alla Tunisia ad una parità di circa 298 €/t cif (equivalente a circa 300/305 €/t franco partenza porti pugliesi), per cui rimane difficile vedere la merce nazionale a prezzi superiori a quelli che vengono praticati ora. Tanto più, poi, che la merce alla Tunisia è stata venduta per imbarchi marzo/aprile e quindi a dei mesi ormai non molto distanti dall’arrivo del nostro nuovo raccolto. Nessuna influenza quindi appare possa generare il mercato estero del grano tenero estero che, dopo i dati dell’USDA dell’11/1 , sembrerebbe improntato ad un forte rialzo. Il mercato del grano duro nazionale sembra quindi sostanzialmente “appagato” dagli attuali livelli. Molta attesa anche in Italia dell’apertura ufficiale – con il 21/1/2013 – delle quotazioni di grano duro alla Borsa Valori di Milano Figura N. 1 – Andamento dei prezzi del frumento tenero Frumento tenero mercato internazionale Il problema della siccità negli Stati produttivi di grano USA che potrebbe pregiudicare le rese del grano invernale ha tenuto banco tutta la settimana. E già lunedì il Chicago chiudeva in rialzo di quasi 5 $/t finendo a 281,83 $/t. Secondo la Reuter la situazione è già “un disastro” e poi, a spingere ancora di più in alto i prezzi, Dow Jones è uscito con la notizia che in Russia il forte abbassamento della temperatura (il cosiddetto “winter - kill”) starebbe danneggiando il 25% del raccolto di grano. Riportata dalla stampa l’annuncio della chiusura da parte della Cargill di uno dei più importanti megamacelli di bovini degli USA: 4650 capi/giorno (nel Texas) con la dichiarazione : “ a causa dell’incremento dei costi della materia prima, causato dalla prolungata siccità”. Un’altra notizia è stata la vendita di 400.000 t di grano francese all’Algeria (per gli imbarchi aprile/maggio). Alte anche le vendite settimanali di grano cioè 574.700, ben 302.500 t in più di quelle della settimana precedente. Venerdì l’analista Informa ha ancora alimentato il rialzo del Chicago stimando un raccolto inferiore a quello della passata campagna (60,15 Mt contro 61,75), pur ritenendo che ci sarà un aumento dell’acreaggio seminato superiore a all’1% rispetto a quanto stimato dall’USDA Strategie Grain ha rivisto, in diminuzione, l’ettaraggio seminato a grano nella EU (a causa del tempo piovoso al momento delle semine in alcuni Stati) portando la previsione della produzione a 133,3 Mt contro 135 della propria stima di Dicembre. Il Chicago venerdì ha pertanto ha chiuso a 290,73 $/t, +3,67 rispetto a giovedì e rispetto a 281,83 di lunedì. Il Matif ha aperto la settimana a 242 e €/t il Marzo e 241,5 il Giugno; hanno poi chiuso venerdì rispettivamente a 248 e 245,75. Il grano in Francia lunedì veniva trattato a 248 €/t reso Rouen per consegna Gennaio-Marzo, invariato venerdì. Frumento duro mercato internazionale Sul piano internazionale vi è stata una vendita di 75.000 t alla Tunisia per gli imbarchi febbraio/marzo , venduti a 397 $/tcif, di merce probabilmente di origine Canadese. E’ stata inoltre annunciata un’asta di 160.000 t al Marocco per imbarchi marzo/aprile. Il prezzo di 397 $/t equivale a circa 298 €/t (considerando un cambio €/$ a 1,33): è una parità che potrebbe essere quella quotata anche per destinazione dei Porti Italiani. France Agrimer stima che il seminativo di grano duro in Europa sia diminuito del 6,7%. Strategie Grain stima che la produzione della EU possa essere di 8,3 milioni di t contro 8,1 della campagna 2012/13. L’analista USA, Informa, venerdì scorso è uscito con diverse stime per le semine autunnali e con previsione per quelle primaverili negli Stati Uniti. Per quel che riguarda il grano duro, la stima è per un acreaggio ad 1,9 milioni di acri contro 2,1 di quelli della scorsa campagna. Il mercato francese ha continuato per tutta la settimana a quotare invariato – come per la prossima settimana – a 285 €/t per merce resa Port La Nouvelle. La richiesta di certificati d’esportazione dalla EU continua ad essere bassa: questa settimana è stata di 44.000 t portando il totale della campagna a 592.000 t contro 885.000, a pari data, di quella passata.