Impianti di allarme intrusione: aspetti applicativi e

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Impianti di allarme intrusione: aspetti applicativi e
Impianti di allarme intrusione: aspetti applicativi e impostazione del calcolo dei livelli di prestazione
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Impianti di allarme intrusione:
aspetti applicativi e
impostazione del calcolo
dei livelli di prestazione
A.I.PRO.S - Legalità tecnica e
normativa per impianti di sicurezza
Security Exhibition – Vicenza 24 novembre 2012
Enea PIVA
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www.eneapiva.it
Differenza tra Sistema e Impianto

Sistema di allarme intrusione
(3.1.36 CEI EN 50131-1)
Sistema di allarme per rivelare e indicare la presenza, l’ingresso o il
tentativo di ingresso da parte di un intruso in un ambiente sorvegliato

Impianto di Allarme Intrusione e Rapina
(3.1.24 CEI 79-3 ed. 2012)
E’ un Sistema di Allarme Intrusione e rapina (I&HAS) inserito in un
contesto operativo definito (es. unità abitativa isolata o non isolata). Ai
fini della presente norma, l’impianto è costituito dai tre sottoinsiemi,
rivelatori (fA), apparati essenziali (fB) e dispositivi di allarme (fC).
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Documenti in vigore


«CEI 79-3:1998 - Impianti antieffrazione, antiintrusione, antifurto e
antiaggressione» a seguito della pubblicazione della
revisione della norma CEI 79-3 è stata abrogata dal 1
giugno 2012
«TS 50131-7:2004 - Sistemi di allarme - Sistemi di allarme
intrusione Parte 7: Guide di applicazione» a seguito della
pubblicazione della revisione della norma CEI 79-3 è
stata abrogata dal 1 settembre 2012
CEI 79-3:2012 - Obbiettivi






Allineamento con la serie EN 50131 (4 classi
ambientali, 4 gradi di sicurezza, 4 livelli di prestazione)
Eliminare le prescrizioni gli impianti TVCC (ora coperti
dalla serie EN 50132)
Sfruttare la struttura ed i contenuti del TS 50131-7
sostituendo però i verbi condizionali con gli imperativi
(dovrebbe/deve)
Requisiti DM37/08
Metodi alternativi (semplificati) per la definizione del
livello di prestazione dell'impianto
Definire le competenze (persone/aziende)
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NOVITA’: Livelli di Sicurezza





La CEI 79-3:2012 classifica gli impianti su 4 livelli di
sicurezza in linea utilizzando le definizioni dei gradi di
sicurezza della EN 50131-1:
Livello 1 (rischio basso) – Si prevede intrusione di
persone con conoscenza ed attrezzature “minime”
Livello 2 (rischio medio) - Si … con conoscenza ed
attrezzature “limitate”
Livello 3 (rischio medio alto) - Si … ”pratiche” di
sistemi intrusione con gamma ”completa” di
attrezzature
Livello 4 (rischio alto) - Si … con conoscenza
“dettagliata” del sistema ed attrezzature anche
“sostitutive” dei componenti vitali del sistema
CEI 79-3:2012 - Pregi



Fornisce una indicazione precisa della sequenza delle
fasi che devono essere seguite per la progettazione
realizzazione e consegna dei sistemi di sicurezza
Fornisce una guida chiara ed esaustiva relativamente
a tutta la documentazione che deve essere
predisposta e conservata
Può essere utilizzata anche a livello didattico per
operatori che non hanno ancora sviluppato una
esperienza significativa sulle tecnologie di rivelazione
e sulle possibili cause di falsi allarmi.
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Allegato J: Diagramma di flusso
PROCESSO
DOCUMENTI
Indice della norma
1)
Oggetto e scopo
2)
Riferimenti normativi
Definizioni e abbreviazioni
Generalità
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
Classificazione dell’impianto di Allarme Intrusione e
Rapina
Progettazione dell’impianto
Pianificazione dell’installazione
Installazione del sistema
Ispezione, prova funzionale e messa in servizio
Documentazione e registrazioni
Utilizzo dell’impianto
Manutenzione e riparazione dell’impianto
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NOVITA’: ALLEGATO A
Determinazione del livello di prestazione degli impianti
I metodi proposti, sono considerati equivalenti, ma presentano
caratteristiche diverse:

Metodo tabellare (A2) – E’ concettualmente più semplice
da comprendere ma può risultare eccessivamente rigido in
impianti complessi o di grandi dimensioni.

Metodo matematico (A3) – Permette, grazie
all’applicazione di formule matematiche che tengono in
considerazione il grado di sicurezza dei componenti, il loro
fattore di merito e coefficiente d’impenetrabilità, di
compensare eventuali lacune di una protezione con
l’efficienza di un’altra.
NOVITA’: ALLEGATO A

A) Sottoinsieme Rivelatori

B) Sottoinsieme Apparati essenziali:





Apparati di controllo e indicazione (CIE);
organi di comando (ACE);
interconnessioni locali (int);
Unità di alimentazione (PS).
C) Sottoinsieme Dispositivi di allarme:


apparati di allarme acustico e luminoso (WD);
inviatori di messaggi (ATS).
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NOVITA’: ALLEGATO A
Tipologie impiantistiche

Unità abitativa non isolata -
Esempi (non vincolanti)

Appartamenti in condomini,
con accessi praticabili
Ospedali, Scuole, Uffici
(3.1.7) (h > 4 m oppure h < 4 m e
Banche, Negozi;
ultimo piano)

Unità abitativa isolata

Ville, Musei, Negozi, Uffici
Banche;

Insediamento industriale

Industrie, Centri Commerc.

Locale corazzato

Locale corazzato

Cassaforte

Cassaforte, Bancomat
NOVITA’: ALLEGATO A
A.1.5 Grado di sicurezza delle apparecchiature




Le norme della serie EN 50131 e la CEI 79-2 stabiliscono
le caratteristiche ed il grado di sicurezza delle
apparecchiature facenti parte di un Sistema di allarme
intrusione e rapina (I&HAS).
Le apparecchiature facenti parte un impianto di allarme
intrusione e rapina devono avere un grado di sicurezza
uguale o superiore al livello di prestazione dell’impianto
(grado di sicurezza 1 = Livello di prestazione 1)
Tuttavia il metodo matematico descritto in A.3 permette di
calcolare il livello della prestazione inserendo nell’ impianto
dispositivi di grado di sicurezza diverso senza
necessariamente ridurre il livello di prestazione
dell’impianto.
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A.2 - Sottoinsieme Rivelatori
A.2 - Sottoinsieme Apparati essenziali
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A.2 - Sottoinsieme Apparati di allarme
A3 – Metodo matematico
Il metodo matematico rimane invariato rispetto alla CEI
79-3:1998 ma sono state inserite le seguenti correzioni:

Per il sottoinsieme apparati essenziali e dispositivi di
allarme valgono i requisiti descritti nel metodo
tabellare (A2);

Ai fini del calcolo del livello di prestazione, le
apparecchiature di grado 4 andranno
convenzionalmente considerate di grado 3.

Il livello di prestazione 4 è ottenibile mediante
l’applicazione dei modelli matematici e raggiungimento
delle soluzioni impiantistiche corrispondenti al livello di
prestazione 3 ma utilizzando unicamente apparati
aventi grado di sicurezza 4..
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Allegato B (informativo)

Progettazione dell’impianto:
Sopralluogo dell’area – Beni
B.1 Tipo
B.2 Valore
B.3 Volume o dimensioni
B.4 Storico dei furti
B.5 Pericolo
B.6 Danni
Allegato C (informativo)

Progettazione dell’impianto:
Sopralluogo dell’area – Edificio
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
C.6
C.7
C.8
C.9
Costruzione
Aperture
Occupazione
Possesso delle chiavi
Località
Sistemi di sicurezza esistenti
Storico di furti, rapine e minacce
Leggi o regolamenti locali
Sicurezza dell’area
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Allegato D (informativo)

Sopralluogo dell’area:
Fattori che influenzano l’impianto di Allarme Intrusione
e Rapina provenienti dall’interno dei locali protetti
D.1
D.2
D.3
D.4
D.5
D.6
D.7
D.8
D.9
D.10
D.11
D.12
D.13
Tubi per l’acqua
Impianti di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata
Cartelli o altri oggetti sospesi
Ascensori
Illuminazione
Interferenze elettromagnetiche
Rumori estranei
Animali
Correnti d’aria
Disposizione delle merci
Struttura dei locali protetti
Considerazioni speciali
Rischio di falsi allarmi negli Impianti
Allegato E (informativo)

Sopralluogo dell’area:
Influenze sull’impianto di Allarme di condizioni che si
verificano all’esterno dei locali protetti
E.1 Fattori a lungo termine
E.2 Fattori a breve termine
E.3 Condizioni atmosferiche
E.4 Disturbi da radiofrequenze
E.5 Locali adiacenti
E.6 Condizioni ambientali
E.7 Altre condizioni
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Allegato F (informativo)

Informazioni da includere nell’offerta di progettazione
dell’impianto
F.1 Dati del cliente
F.2 Dati dei locali protetti
F.3
Grado del Livello di
prestazione
F.9 Legislazione
F.10 Norme
F.11 Altri regolamenti
F.4 Grado di sicurezza
F.12 Certificazioni
F.5 Classe ambientale
F.13 Interventi
F.6 Distinta apparecchiature F.14 Manutenzione
F.7
Configurazione del
sistema
F.15 Riparazioni
F.8 Notifica
Allegato G (informativo)

Sopralluogo tecnico
G.1
G.2
G.3
G.4
G.5
G.6
G.7
G.8
G.9
G.10
G.11
G.12
G.13
G.14
Interconnessioni;
Considerazioni generali per tutti i rivelatori;
Considerazioni generali per i rivelatori di movimento;
Rivelatori di movimento a ultrasuoni;
Rivelatori a microonde;
Rivelatori di movimento passivi a infrarossi;
Dispositivi a tecnologia multipla;
Rivelatori a vibrazione e sismici;
Rivelatori di rottura vetro;
Rivelatori acustici di rottura vetro
Dispositivi di interruzione a raggi infrarossi;
Rivelatori a filo continuo;
Rivelatori acustici;
Pellicola conduttiva;
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Allegato G (informativo)

Sopralluogo tecnico/2
G.15
G.16
G.17
G.18
G.19
G.20
G.21
G.22
G.23
G.24
G.25
G.26
G.27
Pellicola conduttiva su vetro
Contatti di protezione;
Rivelatori capacitivi;
Sensori a pressione a pavimento;
Filo teso;
Dispositivi antirapina
Apparecchiature di comando e indicazione e alimentatori
Apparati di controllo ausiliari (ACE)
Azioni per evitare operazioni accidentali;
Sistemi di trasmissione dell’allarme;
Dispositivi di segnalazione esterni;
Dispositivi di segnalazione interni;
Scatola per la conservazione delle chiavi
Allegato H (informativo)

Libretto dell’impianto (registro interventi)
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Allegato I (informativo)

Manutenzione
I.1
I.2
I.3
Manutenzione – Apparecchiature
Manutenzione – Impianto di Allarme
Manutenzione da remoto
Allegato K (informativo)

Competenze

Esperto in impianti di allarme intrusione e rapina

Esperto nell’installazione, manutenzione e riparazione di
impianti di allarme intrusione e rapina

Organizzazione per la fornitura di servizi relativi ad impianti di
allarme intrusione e rapina
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CEI 79-3
Classificazione degli impianti
Il gioco del TRE
Impianto
Antintrusione
FA
Sottoinsieme
Rivelatori
FB
Sottoinsieme
Centrale
FC
… apparati di
Allarme
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… inoltre:

Tre erano il livelli di prestazioni degli
apparati (ora sono 4 gradi di sicurezza)

Tre sono i gruppi di protezione

Tre sono le fasce di protezione

Tre i coefficienti di insuperabilità (0 - 0,5 – 1)
FA - Sottoinsieme rivelatori: FUNZIONE DI
Tipologia di rischio
Livello apparati
Gruppi di protezione impiegati
Numerosità rivelatori nelle singole fasce di protezione




L
f r = Cr  r  lxr
3
C
α
I
r
oppure:
 L

f r = r  lxr
 3

rappresenta il coefficiente moltiplicativo per sistemi valutati in
parallelo (somma)
rappresenta il coefficiente esponenziale per sistemi valutati in
serie (prodotto)
L
rappresenta il livello di prestazione (1, 2 o 3);
rappresenta il coefficiente di insuperabilità
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FB - Sottoinsieme Centrale: FUNZIONE DI
 organi
di centrale (CIE)
 organi di comando (ACE)
 interconnessioni locali (int)
 organi d’alimentazione (PS)

Tutti gli apparati devono appartenere allo
stesso grado di sicurezza (50131-1)
PENA

LIVELLO di prestazione del sottoinsieme pari
al livello dell’apparato di valore minore
FC - Sottoinsieme Apparati di allarme: FUNZIONE DI
ApparecGrado 1
chiature
Opzioni
A
B
C
di Notifica
WD sonori
con
2 Op Op
alimentazion
e remota
WD sonori
autoalimenta Op 1 Op
ti
ATS
principale
Op Op
AT
S1
A
Grado 2
Opzioni
B
C
D
A
Grado 3
Opzioni
B
C
D
A
Grado 4
Opzioni
B
C
D
2
Op
Op
Op
2
Op
Op
Op
2
Op
Op
Op
Op
1
Op
Op
Op
1
Op
Op
Op
1
Op
Op
AT
S2
AT
S2
ATS
2
AT AT AT
S3 S4 S4
AT
S4
AT
S5
AT AT AT AT
S5 S5 S5 S6
ATS
ATS
AT
AT
supplementa Op Op Op Op Op
Op Op Op
Op Op Op
Op
1
S3
S4
re
Legenda: Op = Opzionale
I numeri nelle celle indicano il numero di dispositivi di allarme sonori da includere in
funzione del grado e dell’opzione.
ATS 1, ATS 2, ecc. si riferisce ai criteri di prestazione specificati in Tabella 11.
(WD Warning device - ATS Alarm Transmission system)
NOTA – in funzione della tipologia di rischio alcune opzioni non sono utilizzabili
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Calcolo Liv.
Prestaz. S.
Rivelatori
Calcolo Liv.
Prestaz. S.
Centrale
Calcolo Liv.
Prestaz. S.
Segnalazione
Come si ottiene il livello di prestazione
dell’impianto in conformità alla norma
CEI 79-3?
Livello di
prestazione
Impianto
CEI 79-3 Livello Impianto
3
Apparati
Segnalaz.
ne
Rivelator
i
Sottoinsieme
1
Centrale
2
=
Livello
Impianto
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CEI 79-3 Livello Impianto
3
Apparati
Rivelat.
Segnalaz.
ne
Sottoinsieme
1
Centrale
2
=
Liv. Impianto
Due novità


Gli apparati sono classificati in 4 Gruppi di
sicurezza
I livelli di prestazione dell’impianto…
sono DIVENTATI 4
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CEI 79-3 (edizione 2012)
50131-1 Gradi di sicurezza dei Sistemi
Grado 1 Grado 2 Grado 3 Grado 4
79-3 (Prog. 2011) Livelli di prestazione impianti
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4 (*)
(*) Il livello di prestazione 4 è ottenibile … raggiungimento delle soluzioni
impiantistiche corrispondenti al livello di prestazione 3 ma utilizzando
unicamente apparati aventi grado di sicurezza 4.
… come ottenere il 4° livello di prestazione?


… si ottiene:
livello di prestazione del sottoinsieme
rivelatori pari a 3
E

impianto realizzato con SOLO apparati di
grado di sicurezza 4
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Calcolatrice
Descrizione
del software di calcolo
[Calc79-3.xls]
Generalità

Autore: Enea PIVA

Dotazione minima:

Personal computer Win 3.1 o sup./ Mac OS

MS EXCEL vers. 4.0 o superiori

Versione: Ed. 012 - b10 Nov. 2012

Licenza d’uso: FREE-SOFTWARE

Download: www.eneapiva.it (sez. CEI)
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Generalità

Questo programma è di proprietà di Enea Piva.

Potete copiarlo e distribuirlo anche tramite banche dati, purché
gratuitamente e senza scopo di lucro ed a patto che nessuna istruzione
venga alterata. La sua riproduzione, parziale o totale, è vietata.

La proprietà ed i relativi diritti sono riservati all'autore. Benché l'autore
abbia curato con la massima attenzione la preparazione del presente
programma, declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni,
nonché per eventuali danni
Installazione

Generare una specifica directory e copiare al suo interno il file
[MCalc79-3.XLM]

Aprire la macro [Calc79-3.XLM]

Compilare la scheda anagrafica della ditta. I dati inseriti
compariranno nell'intestazione della scheda riepilogativa della
configurazione dell'impianto.
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Menù iniziale
Tipologie considerate

Abitazione

Locale Corazzato

Cassaforte

Ins. Industriale

Unità abitativa Isolata (villa)

Esercizio commerciale
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Inserimento dati
Click PER INSERIRE IL
GRADO DI SICUREZZA
DELLE APPARECCHIATURE
UTILIZZATE
Click PER INSERIRE
IL COEFFICIENTE DI
INSUPERABILITA’
INDIVIDUATO
Click PER
EFFETTUARE IL
CALCOLO
Calcolo rivelatori
PER RICALCOLARE
SOTTOSISTEMA
RIVELATORI
PER PROSEGUIRE
NEL CALCOLO
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Inserimento dati
Click PER INSERIRE IL
GRADO DI SICUREZZA
DELLE APPARECCHIATURE
UTILIZZATE
Click PER
EFFETTUARE IL
CALCOLO
Calcolo finale
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