Porta Ovest Porta Sud Il Terrazzo di Acropoli Area dell`edificio arcaico
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Porta Ovest Porta Sud Il Terrazzo di Acropoli Area dell`edificio arcaico
Porta Ovest La Porta Ovest, la prima porta che noi incontriamo nel corso della nostra passeggiata, presenta una struttura a corridoio che si interrompe contro il terreno vegetale lasciando molti dubbi sul suo reale utilizzo. La struttura si apriva su un terrazzo perfettamente livellato lasciando presumere che i progettisti dell’impianto volevano comunque conferire ad essa un significato di particolare monumentalita’. Eccoci!!!!!!!!!!! Finalmente i nostri amici " Meo " e " Veneranna " sono arrivati sulla collina della Civitella......e che fatica salire fino a quassu’.... Rispetto a Moio e a Pellare la Civitella si trova molto piu’ in alto: a circa 815 m. slm, e il sito che noi andremo a visitare occupa la cima della collina. I resti della fortificazione e del centro abitato che vediamo durante la nostra passeggiata sono in parte visibili grazie ad una serie di campagne di scavo e successivi restauri iniziati a partire dagli anni '60 e continuati fino ai nostri giorni. Prima degli scavi comunque, alcune strutture erano facilmente riconoscibili sul terreno. Una descrizione delle “rovine” della Civitella ci viene tramandata dal manoscritto del Mons. Alario del XIX sec. ; nel suo manoscritto dava notizie di “mura costruite di pietre lavorate a scalpello e connesse senza cimento, che ancora sussistono. Inoltre la immensa quantita di rottami e di cocci che sono sparsi sul declivo di quel monte e i molti oggetti di metallo e di creta che vi sono rinvenuti e che vi si rinvengono sono un argomento luminoso dell’esistenza della citta’. I contadini difatti, lavorando, in quella localita’, vi hanno trovate statuette di Apollo, idoletti di creta, coltelli di pietra focaia, e un gran numero di monete”. Se ossevate bene, molti blocchi della fortificazione non ci sono piu’.......ma che fine hanno fatto? Molto materiale e’ stato preso dai nostri compaesani per riutilizzarlo nelle loro case o per la costruzione della " vecchia chiesa di S. Bartolomeo" presso la Fontana dei Tre Carciofi. La prossima volta che entrate in quel luogo guardate bene i muri....li’ potrete riconoscere gli stessi blocchi che trovate oggi sulla Civitella.....aprite bene gli occhi!!!!!!!! La porta e’ stata interessata nel 2008 da un intervento di restauro finalizzato a stabilizzarne le strutture. Porta Sud La porta sud o ‘dei castagni’, costituisce, per la Civitella, un esempio unico di particolare interesse. Essa si colloca alla quota altimetrica piu’ bassa cioe’ nel punto piu’ basso raggiunto dalla murazione, quasi a protrarsi verso la vallata ed accogliere i visitatori. Il sistema difensivo e’ affidato al tradizionale schema a ‘tenaglia’ con la presenza di un ‘protyron’ cioe’ un piccolo corridoio che precede la porta interna. Grazie a questo espediente, poche erano le persone che potevano accedere a questo spazio e attaccare la fortificazione, mentre dall'alto i soldati coglievano il nemico di sorpresa. Il protyron risulta ruotato rispetto al piano dell’ingresso e con un piano di calpestio fortemente in pendenza verso l’esterno. Nella sistemazione attuale e’ stato ripristinato il piano inclinato per consentire al visitatore di percepire e valutare l’originario impianto difensivo. Lo scavo ha restituito alcuni blocchi di uno pseudo arco ovvero non un arco vero e proprio ( come quello che abbiamo visto a Velia! ) ma una serie di mensole che per motivi estetici sono state modellate con la forma di un arco. Questa importante struttura era posta sopra la porta principale, della quale sono visibili i resti dei battenti su alcuni blocchi. Il Terrazzo di Acropoli Il terrazzo di acropoli, cioe- il terrazzo piu- alto, nel III sec. a.C. ospita un denso abitato realizzato con tecniche edilizie diverse ed eterogenee, che vedono anche l’impiego di molto materiale di recupero proveniente da edifici presistenti, da altre strutture di cui non si e’ ancora individuata la presenza, oppure, come nel caso di altri siti, ad esempio quello di Roccagloriosa, dallo smontaggio di tratti della murazione esterna e di terrazzamento. L’impianto e’ impostato su un modello schematico regolare che prevedeva probabilmente un’asse viario dorsale principale e delle vie di penetrazione ortogonali, sui due lati, configurando in tal modo un classico sistema cosiddetto a doppio ’ pettine’. Area dell’edificio arcaico Nella parte alta dell’insediamento, lo scavo ha restituito un complesso edilizio visibile solo a livello di fondazione, obliterato dalle strutture successive ed orientato diversamente da queste ultime. L’edificio a pianta rettangolare con una dimensione di 12,80 x 5,85 m, era realizzato con blocchi di pietra squadrati che lo collocano cronologicamente alla stessa fase della costruzione della fortificazione e dei terrazzamenti anche qui visibili a monte dello stesso. L’insediamento Archeologico Ma come mai la nostra Civitella e’ stata scelta dai Focesi come una loro base militare? Rispondere a questa domanda e’ facile...basta ammirare il panorama che c'e’ da quassu’.....da questa altezza infatti i coloni focesi potevano controllare e difendere da attacchi nemici, tutto il territorio che loro avevano conquistato che partiva da Velia e quindi dal mare e si estendeva verso l'interno. Per questo motivo nel corso del IV sec. a.C., grazie a mani esperte, venne costruito questo imponente sistema di fortificazioni e, in secondo momento, il centro abitato. Il complesso delle fortificazioni puo’ essere seguito e riconosciuto per gran parte del suo sviluppo; lo scavo archeologico ha restituito tratti ben conservati, con anche cinque o sei filari di blocchi, e tratti di cui si riconosce appena il solo livello di fondazione. I blocchi esterni presentano un' accurata lavorazione eseguita con punta di scalpello. Alcuni di essi sono presenti segni o lettere incise dopo la loro messa in opera. Lo sviluppo della murazione raggiunge gli 850 m ed E’ articolato su un recinto esterno ‘proteichisma’ e due recinti interni con funzioni di terrazzamento ‘diateichismata‘ La piccola avventura di "Meo" e " Veneranna" finisce qui........ma la bellezza di questo posto con le sue rovine, con i suoi alberi, con i suoi animali non tramontera’ mai.....soprattutto se ci saranno persone che sapranno rispettarla e valorizzarla!!!!!!!!!!!! Alla prossima avventuraaaaaaaaaaaaaaaaaa