Accordo per i passaggi di categoria con selezione interna riservata
Transcript
Accordo per i passaggi di categoria con selezione interna riservata
♦Accordo per i passaggi di categoria con selezione interna riservata ♦Accordo per i cambi di qualifica a parità di categoria ♦Accordo per lo sviluppo professionale ♦Rideterminazione dei fondi contrattuali Dotazione organica della AUSL 3 Genovese Foglio di informazione sindacale della Segreteria CGIL Comitato degli iscritti – Lista RSU CGIL – Delegati CGIL RLS Speciale Contratto Integrativo Aziendale DICEMBRE 2000 Un bilancio positivo, un bilancio parziale, un bilancio necessario (di Mario Iannuzzi – segreteria CGIL USL 3) Fino ad oggi i numeri della vertenza sul Contratto integrativo aziendale sono i seguenti: circa 4300 passaggi di fascia retributiva (75.000 lire medie mensili fisse e ricorrenti), di cui 1 fascia garantita a tutti con decorrenza 1/1/2000, due fasce agli operatori più giovani (fino a due anni di servizio al 31/12/99, per recuperare l’assenza di scatti di anzianità, l’esclusione dall’ex articolo 45 e per favorirne un’inserimento professionale paritario); terza fascia retributiva per infermieri generici, puericultrici, assistenti all’infanzia, capo sala, coordinatori delle professioni sanitarie e sociali e operatori tecnici coordinatori; un corso che ha riqualificato 15 ausiliari in operatori tecnici cuochi; 3 corsi in fase di effettuazione per elettricisti, idraulici e addetti al condizionamento come risposta (parziale e non scontata…), al degrado del settore e alle pressanti politiche di esternalizzazione; 240 ausiliari riqualificati e già inquadrati in OTA e ulteriori 40 posti disponibili; un accordo sulle incentivazioni 1999 che ha riconosciuto circa 2.000.000 lordi medi (pagato in aprile 2000); l’accordo sulle risorse aggiuntive del progetto CUP (due milioni lordi medi pagati a settembre 2000); l’accordo stralcio sull’Aggiornamento che ha fissato il fondo e garantito alcuni corsi a tutti (BLS, informatica, cartella infermieristica e altri specifici), coinvolgendo circa 2500 operatori in 30 mesi; l’accordo parziale sulla prevenzione e sicurezza che ha consentito il proseguo dei programmi di medicina preventiva sui lavoratori e alcuni interventi sulle strutture (ma su questi due punti siamo molto insoddisfatti e denunciamo l’inerzia dell’Azienda e dei servizi preposti…); l’accordo che ha ridotto il monte ore annuale complessivo del lavoro straordinario consentendo di spostare risorse sulla retribuzione fissa per tutti attraverso le fasce; La dotazione organica e lo sviluppo professionale Si tratta della parte più complessa, più difficile e più importante. La definizione della dotazione organica è oggi compiuta con un aumento di 563 posti di lavoro e il passaggio da 3800 operatori a 4363 invertendo una tendenza che dal 1993 registrava cali continui e costanti. Questo aumento avviene principalmente sull’area sanitaria (+358), e sull’area amministrativa (+310). Particolarmente significativi sono gli incrementi previsti per gli Infermieri, i Capo sala, gli Assistenti sociali e gli Ota. Si dimezza il numero del personale ausiliario e calano anche gli operatori tecnici come conseguenza dei poderosi processi in atto (privatizzazioni, esternalizzazioni, appalti, contenimento delle spese, ristrutturazione del settore sanitario). A questi fenomeni i sindacati nazionali e provinciali hanno reagito in ritardo, spesso male, senza capirli a fondo e senza una adeguata strategia. In azienda si cerca di metterci una pezza… quando ci si riesce. Oggi gli accordi consentono un “riciclaggio” di operatori (altrimenti in esubero..), verso le professioni amministrative e assistenziali. E qui entriamo nella seconda parte dell’accordo che prevede i cambi di qualifica a parità di categoria, i passaggi con selezione interna riservata a categoria superiore e lo sviluppo professionale degli operatori. In pratica si realizzano quasi mille passaggi di categoria: 200 da A a B, almeno 120 da B a BS, 200 da B a C, 350 da C a D mentre i posti in DS passano dagli attuali 5 a 54. E i posti in D passano dagli attuali 265 a 627 = +362 di cui, per la prima volta nella storia sindacale di questa categoria, 200 riservati agli Infermieri!…. Con tanti saluti a chi ci ha deriso considerando con straffottente sufficienza le nostre giuste, e oggi realizzabili, rivendicazioni. Infine i coordinatori di area operaia passano da 15 a 37, e tutte le qualifiche vengono riviste in un difficile compromesso non esaltante ma, in questa fase, accettabile anche perché sarà rivisto in gennaio. Alcuni settori operai vengono dismessi e altri crescono nel numero di addetti. - I Fondi, il salario e la normativa La battaglia del Marzo scorso sui fondi contrattuali aziendali ha dato i suoi frutti: sono disponibili oltre 6 miliardi come incentivazioni aggiuntive sul 1999, l’accordo è previsto per gennaio e il pagamento a febbraio (ipotizziamo circa 1.200.000 lordi per operatore); con decorrenza 1/1/2001 è stato ricostituito il fondo per i “passaggi di fascia” a 18 miliardi di cui circa 15 di spese correnti (le attuali retribuzioni…), e 3.1 disponibili per ulteriori passaggi di fascia nel 2001: nel corso del 2001 circa 1000 operatori potrebbero transitare, previa selezione, a categoria superiore e gli altri 2800, che non transitano, potrebbero fruire di un aumento fisso mensile sotto forma di passaggio di fascia utilizzando appunto parte dei tre miliardi disponibili (una fascia “costa” mediamente 70.000 lire mensili per 13 mesi ovvero 910.000 annuali per addetto). L’insieme dell’intesa va letta unitamente all’accordo del 26/6/2000 che sancisce le norme selettive sui passaggi di categoria ripresi (in parte), in questo bollettino (il testo completo è già stato pubblicato e diffuso). In quell’occasione, come tutti sanno, è stata sancita una norma aziendale che applica il CCNL riconoscendo agli operatori che passano a categoria superiore per effetto delle selezioni e dei concorsi, il recupero (entro sei mesi), della prima fascia retributiva nella nuova categoria. Il nostro bilancio riparte da qui. E’ parziale ma necessario. E nella sua contingenza, nell’oggi, per come stanno le cose oggi a Genova e nella USL 3, lo riteniamo positivo per i lavoratori. Le parzialità, le insufficienze e alcune necessarie correzioni, che per altro l’intesa sottolinea, le vedremo nel proseguo della vertenza. Da Gennaio si riparte sui temi dell’orario, della riduzione d’orario, dell’aggiornamento obbligatorio, della normativa, della sicurezza e delle incentivazioni. L’accordo è previsto entro il 31/3/2000. Questi sono i fatti. L’Azienda nel mercato Questi fatti si confrontano con un’Azienda che, nel 2000 informatico e telematico, viaggia a passo di lumaca e gestisce le relazioni sindacali e professionali con la mentalità di una burocrazia gerarchizzante travestita da improbabile modernismo aziendalista. Noi non amiamo questa azienda. Ma nemmeno gli vogliamo male. Gestiscono mille miliardi di spesa e di servizi sanitari. Quasi un terzo dell’intera Liguria. Devono compiere scelte. Spesso le loro scelte confliggono con gli interessi salariali, professionali e normativi che noi rappresentiamo per conto dei lavoratori. Gestiscono con in testa il primato dei bilanci. Gestiscono con in testa gli interessi politici che rappresentano e dai quali ricevono incarichi e revoche con annesse retribuzioni e carriere. Noi invece lavoriamo pensando di fornire un servizio a chi ne ha bisogno e di ricevere un salario (modesto, modestissimo…) a condizioni di lavoro che ardiamo pretendere dignitose. Pare che le due opzioni, bilanci e lavoro, frequentemente non coincidano. Questa la chiamano legge di mercato. Non è davvero una novità. Si ripete da almeno 150 anni. Noi che non siamo ingenui preferiamo essere additati come nemici della “legge di mercato” piuttosto che come sprovveduti. Senza scadere, questa volta davvero ingenuamente, nell’Aziendalismo, vogliamo affermare il valore e l’energia creativa del nostro lavoro collettivo. E lottiamo perché sia rispettato, pagato e soddisfacente. Non amando con incallita coerenza la “legge di mercato” in cui questa azienda è calata (con i soldi di tutti …), e in cui tutta la società si dibatte senza soluzione, riteniamo che “questo mercato” possa oggi permettersi servizi sanitari migliori, gratuiti, più efficienti e operatori sanitari retribuiti molto meglio. D’altra parte una costante la legge di mercato la mantiene: produce per il profitto. In questa logica anche un servizio sanitario è merce e il “diritto alla salute” viene degradato a mercimonio. In questa logica anche gli operatori sanitari sono “merce speciale” e il loro valore retributivo e professionale oscilla costantemente nei tentacoli della famosa “legge di mercato”. Per questo respingiamo le sirene stonate dell’Aziendalismo e rivendichiamo l’estensione al comparto degli stessi trattamenti riconosciuti ai medici. La parola ai lavoratori Come i lavoratori sanno la vertenza è durata circa 10 mesi, vi sono state tre dichiarazioni di sciopero (poi rientrate), alcune mobilitazioni con assemblee, un capillare lavoro di informazione con bollettini e comunicati, e circa 40 incontri contrattuali con la controparte. Il risultato è oggi scritto nero su bianco. Il giudizio passa ai lavoratori e deve confrontare i risultati con le richieste avanzate in piattaforma calandoli nella situazione reale. Individualmente ognuno può anche trovarvi validi elementi di insoddisfazione o aspettative deluse. Così come sono evidenti le imperfezioni e alcune sostanziali disparità di trattamento. Questo non è (per fortuna o purtroppo?…), il Contratto Nazionale. Anzi si muove nelle gabbie e nei codicilli che il CCNL ha posto e che la direzione aziendale, vera guardiana dell’ortodossia ministeriale, non ha voluto superare, rinnovando i voti di obbedienza alle celebrazioni di rito latino e la contemporanea osservanza ecumenica regionalista. Vale però la pena ricordare che nessuna, tra le aziende sanitarie, ha dovuto affrontare le traversie organizzative, operative e di Direzione che ha vissuto (e subito..), la USL 3 e che, pare, non siano finite (vedi proposta di legge regionale sulla divisione dell’Azienda...). Eppure in altre Aziende non c’è traccia, per ora, di risultati complessivi paragonabili a quelli descritti e ottenuti da noi. Tutto il resto è chiacchiera inconcludente, maldicenze di cervelli claudicanti, rivalsa da comari inacidite. Non a caso la fonte è sempre la stessa: pseudo sindacalisti abituati a marchettare e dirigenti aziendali abili ad ammucchiare le stesse marchette. Ma oggi la cosa è andata diversamente e nel piatto c’è qualcosa di concreto per i lavoratori. Anche per questo abbiamo siglato un accordo che valutiamo complessivamente positivo. Mario Iannuzzi – Segreteria CGIL USL 3 Le fasi applicative dell’accordo 1) L’Azienda emanerà un bando per i cambi di qualifica a parità di categoria. (vedi regolamento art. 17 CCNL/CIA pag 9/10). Possono parteciparvi gli operatori che già da tempo svolgono le mansioni per le quali chiedono il cambio. La domanda deve essere accompagnata da autocertificazione dell’operatore sulle mansioni svolte e/o da certificazione del proprio Dirigente. Nel caso in cui il Dirigente non certificasse (per qualsiasi motivo: diniego, assenza, etc…), l’operatore deve comunque rendere una propria autocertificazione. 2) L’Azienda emanerà i bandi di selezione interna sui posti disponibili e concordati 3) Tutti i bandi usciranno entro la fine del corrente mese di dicembre e saranno corredati da modulo sul quale effettuare la domanda e dalle modalità contrattuali di ammissione (allegato 1 CCNL 98/2001 – regolamento CCNL /CIA pag 9/10) 4) Altri bandi potranno essere emessi sui posti lasciati liberi per effetto dello scorrimento degli operatori a categoria superiore (vedi tabelle sulla dotazione organica), sia di selezione interna che di cambio qualifica a parità di categoria. La rideterminazione dei Fondi Contrattuali Il CCNL sancisce l’obbligo di definire l’intero impianto retributivo dei Contratti Integrativi Aziendali attraverso la quantificazione delle spese che vanno ascritte a tre Fondi (vedi tabelle). Nell’Accordo del 24/3/2000 era stata giustamente inserita una norma che rinviava a successiva intesa la ripartizione di eventuali “residui” della gestione 1999. Tali residui derivano dall’abbattimento concordato dell’ex Fondo per il lavoro straordinario* e si ripetono costantemente dal 1996 (circa due miliardi all’anno..).In passato gli accordi hanno destinato i residui al fondo delle incentivazioni che passava così dalla sua consistenza storica di sei miliardi a quella contrattabile di 8 miliardi annuali (1.600.000 medie per addetto contro 2.100.000).Gli Accordi regionali del 1999, applicativi del CCNL 98/2001, hanno portato circa 6.6 miliardi da destinarsi alle incentivazioni e alla “nuova classificazione del personale” ovvero fasce retributive e passaggi di categoria. La cifra reale stanziata dalla regione è in realtà di 3.3 miliardi perché gli Accordi aziendali hanno assegnato tali risorse alla retribuzione “fissa e ricorrente” (fasce retributive 1999/2000), che richiede la copertura economica del Fondo art. 39 per sempre. Ovviamente dal 1/1/2001 tale copertura resta a carico dell’Azienda per sempre e soprattutto rimane nella retribuzione fissa mensile di tutti gli operatori. E’ questa la differenza, non marginale, di una contrattazione aziendale che ha scelto di puntare sulla retribuzione fissa (riconoscimento professionale), piuttosto che sulle “una tantum” attraverso gli incentivi annuali. Questo obiettivo ha orientato anche l’Accordo di rideterminazione dei fondi cercando di incrementare il Fondo art. 39 per le fasce retributive. La mediazione raggiunta non ci soddisfa appieno perché non consente risorse sufficienti a garantire una fascia retributiva a tutti con decorrenza 1/1/2001, (servono almeno 3.800.000.000 annuali fissi e ricorrenti). Ma la cifra raggiunta (2 miliardi circa che risultano detraendo le spese già impegnate per retribuire le attuali fasce concordate e le quote che saranno destinate alle “posizioni organizzative” previste dal CCNL e ancora da concordare), rappresenta un’ottimo punto di partenza. Se il rinnovo del Contratto nazionale (biennio 2000/2001), porterà, come pensiamo, nuove risorse, la partita si potrà riaprire a breve. In ogni caso gli accordi prevedono che ogni spesa per i passaggi di categoria resta interamente a carico dell’Azienda. Se andranno in porto, nel corso del 2001, i circa 1000 passaggi di categoria previsti, restano risorse sufficienti per contrattare una fascia retributiva a tutti gli operatori che non fruiranno del passaggio a categoria superiore. Fondo n°1 art. 38 punto A CCNL Fondo n° 2 art. 38 punto B Fondo n° 3 art. 39 CCNL Lavoro straordinario – indennità CCNL Fasce retributive, posizioni variabili (turno, presenza, Incentivazioni collettive organizzative e Indennità festivo, notturno, reperibilità, professionali specifiche rischio rx, art 44 ccnl 94/98) ANNO 1999 (comprese risorse aggiuntive regionali): Lit=33.691.096.783 Fondo: 11.248.287.000 (1.3 miliardi spostati al fondo delle incentivazioni; 12.5 meno 1.3) Spesa:8.794.617.000 Residuo: 2.453.670.000 Fondo: 9.555.037.783 Fondo: 12.887.772.000 (11.5 miliardi circa (6 miliardi fondo storico; 3.3 miliardi spese fisse per le indennità professionali risorse regionali; 1.3 miliardi spostati dal specifiche; 1.5 miliardi spostati dalle fondo n°1) incentivazioni) Spesa: 8.459.469.000 (incentivi 99 Spesa: 10.311.762.000 liquidati ad aprile 2000 di cui 1 miliardo ancora da definire) Residuo: 1.095.568.783 Residuo: 2.576.010.000 Totale residuo 1999: 6.125.248.783 da concordare in contrattazione entro il 31/1/2001. La CGIL propone di liquidarne gran parte in cifra fissa uguale per tutti non essendo contrattualmente possibili altre soluzioni (ipotesi lit=1.200.000/1.400.000 per ogni lavoratore sulla base delle presenze in servizio). La cifra di un miliardo può essere utilizzata sull’anno 2000 nel fondo incentivazioni per rendere maggiormente equilibrate le somme annuali disponibili. La possibilità di utilizzo dei 2.5 miliardi dei residui del fondo n° 3 è possibile perché per norma contrattuale l’Azienda deve comunque ricapitalizzarlo al 1/1/2000 per l’intera cifra. Questo risultato è dovuto alla battaglia contrattuale condotta nel marzo scorso che ha ottenuto di capitalizzare per l’anno 99 anche questo fondo (vedi tabella) ANNO 2000 (comprese risorse aggiuntive regionali): Lit=35.175.222.684 (comprende 1.3 miliardi di incremento del Contratto nazionale, 100 milioni dai risparmi del part time e 75 milioni dai “risparmi” sull’ex indennità infermieristica. Le cifre dei “risparmi” sono da quantificare con esattezza perché l’azienda non è ancora in grado di fornirne i dati precisi… sic! Fondo: 11.338.571.000 Spesa: 9.235.807.000 Residuo: 2.102.764.000 Fondo: 8.155.037.783 (1.5 miliardi spostati sul fondo n°3) Spesa: da definire previo accordo Residuo: zero Fondo: 15.681.613.901 Spesa: 14.947.031.000 Residuo: 734.582.901 Totale residuo 2000: 2.837.346.901(utilizzo da contrattare) ANNO 2001(salvo integrazioni dal Contratto nazionale) Fondo: 9.338.571.000 (due miliardi spostati sul fondo n° 3) Fondo:8.155.037.000 (ma 1.7 Fondo:18.000.000.000 miliardi vanno confermati dalla (15.6 più 2 dal fondo n°1 e più Regione. In caso negativo il fondo 243 milioni dalle incentivazioni) scende a 6.3miliardi come nel 1998) Spesa: da verificare a consuntivo Spesa: da verificare a consuntivo Residuo: da verificare Residuo: da verificare Spesa disponibile: 3.1 miliardi Residuo: da verificare Totale residuo 2001: da verificare a consuntivo Accordo sulla dotazione organica e lo sviluppo professionale Vedi testo dell’accordo e note esplicative Qualifica Infermieri professionali Infermieri professionali Infermieri pediatrici (V.I.) Infermieri pediatrici (V.I.) Infermieri psichiatrici Infermieri psichiatrici Infermieri generici puericultrici ass.infanzia Capo sala afd – infermieri coordinatori ** Ex CSSA OPD DAI Collaboratori sanitari esperti Ostetriche Ostetriche Assistenti sanitari Assistenti sanitari Operatore Tecnico di assistenza * Totale UO Infermieristica TSLB TSLB TSRM TSRM Fisioterapisti Fisioterapisti Logopedisti Logopedisti Educatori professionali (salvo verifica) Educatori professionali (savo verifica) Ortottisti Ortottisti Tecnici riabilitazione psico sociale * Tecnici riabilitazione psico sociale * Tecnici neurofisioopatologia Tecnici neurofisioopatologia Tecnici della prevenzione Tecnici della prevenzione Cat In servizio novembre 2000(ruolo) D C D C D C BS D // 1156 // 31 // 180 150 74 DS 3 D C D 5 14 52 C B 37 240 1942 9 88 12 85 45 99 9 11 64 D C D C D C D C D C D C D C D C D C Totale Tecnici sanitari Assistenti sociali Assistenti sociali Collaboratori amm.vi esperti Collaboratori amm.vi * Assistenti amm.vi Coadiutori amm.vi esperti Coadiutori amm.vi Commessi Operatori tecnici Ced * 4 5 // 1 // 6 7 85 466 D C Totale area amministrativa Collaboratori tecnici Assistenti tecnici Operatori tecnici coordinatori Operatori tecnici Operatori tecnici Ausiliari socio sanitari spec. Assistenti religiosi 2 31 183 // 275 42 26 559 D C BS BS B A C Totale area tecnica TOTALE GENERALE AO USL 3 +/- 173 +173 1195 +39 5 +5 34 +3 22 +22 158 -22 150 103 +29 16 +13 Posti a selezione interna +173 da C /// + 5 da C /// + 22 /// /// +29 +13 7(6D 1 DS) +2 +2 12 -2 /// 49 / 47D -3 +2 DS 2DS -5 D 52 +15 +12 281 +41 +41 2257 +315 299 30 + 3DS +24 +3DS +21D 68 -20 +4 C 30 + 3 DS +21 +3DS +18D 68 -17 +4 C 45 + 3 DS +3 +3DS +3D 103 +4 +7 C 8 + 1 DS 0 +1DS 14 +3 +3 C 25 + 4 DS +29 +4 DS 38 +3 +3 D 4 0 0 5 0 0 5 + 1 DS +6 +1DS + 5D 11 +10 +10 3 +3 +3 7 +1 +4 30 + 4 DS +27 +4DS + 23D 63 -22 +5 509 17 60 – Tot: 77 DS D C BS B A B Accordo dicembre 2000 +43 28 + 4 DS 62C / T:94 +15 +2 21 +19 78 +47 334 +151 150 +150 191 --84 16 -26 79 +53 +310 869 // 20 15 36 196 488 1 10 31 37 47 261 247 1 756 634 3800 4363 +10 +11 +22 +11 +65 -241 0 -122 +563 Note I.P. totali: 1368 = +212 nuove assunzioni in C IP/VI totali: 39 = 8 nuove assunzioni in C Selezione riservata per Infermieri psichiatrici (c) In BS3 dal 1/1/2001* Selezione riservata agli I.P. di categoria C e D Selezione riservata agli I.P. di categoria C e D Il totale resta a 19. 1 posto per Ds e 1 per D I 3 posti di D non previsti restano congelati – 2 DS e 12 C a selezione interna Concorso con riserva* Tot:101 + 4 nuovi posti in C dopo le selezioni D/DS Tot:101 + 4 nuovi posti in C dopo le selezioni D/DS Tot: 151 +7 nuovi posti in C dopo le selezioni D/DS Tot: 23 +3 nuovi posti in C dopo le selezioni D/DS 4 posti DS 3 posti D Tot: 9 (è da definire un posto in DS*) Tot: 17 +16 nuovi posti di cui 10 disponibili in C * Tot: 10 + 4 nuovi posti in C dopo le selezioni per D Tot: 97 + 5 nuovi posti in C dopo le selezioni per D 10 posti di D sono riservati al PSAL +88(conteggio limitato ai posti D/DS ) +4DS +11 D Tot:94 +12 nuovi posti in +12 C dopo le selezioni D/DS +19 +47 +151 +150 --84 -26 +53 +310 Occorre calcolare l’effetto di scorrimento e i posti che si liberano man mano che procedono le selezioni: di fatto 200 operatori possono entrare nei ruoli amministrativi e almeno 300 possono fruire di un passaggio di categoria +10 +11 tabella specifica +22 Vedi +11 esplicativa suddivisa per +65 qualifiche. /// /// +119 +831 (occorre aggiungere almeno 120 operatori di categoria A e B che possono entrare nei ruoli amministrativi di categoria B/BS) Accordo sulla dotazione organica e lo sviluppo professionale Distinta area tecnica e operaia Qualifica Collaboratore tecnico esperto Collaboratore tecnico Assistente tecnico programmatore Assistente tecnico geometra Assistente tecnico elettrotecnico Assistente tecnico (qualifica da definire) Cat In servizio Accordo novembre dicembre 2000ruolo 2000 +/- DS D // // 0 10 0 +10 C C C C 7 10 +3 13 21 +8 0 +10 Di cui 5 esperto programmatore +3 Qualifiche da definire per +8 la UOGT e il SPP L’accesso a BS nella posizione di coordinamento è riservato agli operatori in possesso di specifica qualifica di mestiere e che abbiano 5 anni di esperienza lavorativa in categoria B nel corrispondente profilo. Passando in BS (coordinamento), gli operatori liberano altrettanti posti di categoria B nel TOTALE COORDINATORI 15 37 +22 corrispondente profilo (1) In servizio vi sono 1 coordinatore per impiantistica e utenze; 2 per guardaroba/lavanderia; 1 muratore/coloritore; parte di questi operatori non svolgono da tempo le loro funzioni per dismissione dei servizi e/o appalti. - **i 4 posti proposti vanno definiti per qualifica di mestiere (vedi norme di rinvio dell’accordo) OPERATORI TECNICI Conduttore ct BS 14 15 +1 +1 posti realmente Elettricisti BS 12 16 +4 +4 I per gli Idraulici BS 6 16 +10 +10 disponibili Condizionamento BS 0 8 +8 +8 operatori tecnici sono Cuochi *** B 38 51 +13 +13 98 (76 più i 22 che Dispensieri *** B 1 0 -1 -1 passando coordinatori Autisti B 25 54 +29 +29 liberano i posti da oper. tecnico). Possono Magazzinieri B 7 33 +26 +26 accedere alle selezioni Centralinisti (3) B 28 37 +9 +9 tutti gli interessati di Portieri/centralinisti/uscieri (3) B 17 19 +2 +2 categoria A o B in Portieri B 1 30 +29 +29 possesso, se richiesto, Disinfettori (da definire 1 posto per coord.) B 13 14 +1 +1 delle necessarie Guardaroba/sarti B 21 6 -15 -15 qualifiche di mestiere. Centro stampa – audiovisivi B 2 2 0 0 Le qualifiche di cui alla Altri (2) (vedi testo accordo) B 48 6 -42 *** nota (2) sono poste “ad esaurimento” +76 +76 TOTALE OPERATORI TECNICI 232 308 (2) in servizio vi sono: 19 OT senza qualifica, 2 preparatori di laboratorio, 1 barbiere, 2 giardinieri, 5 falegnami, 6 meccanici, 6 muratori, 2 coloritori, 4 macellai, 1 “servizi generali” – parte di questi operatori svolge da tempo altre mansioni e potrebbe fruire (a richiesta), del cambio di qualifica a domanda se a parità di categoria (da B a B / da BS a BS); - un’altra quota di operatori è impegnata nei tre corsi per elettricisti, idraulici e addetti al condizionamento. L’accordo ha lasciato sei posti “senza qualifica” con l’impegno di estenderli (+20), nel caso gli operatori, a seguito delle selezioni interne, non trovassero ricollocazione. L’estensione prevederà la qualifica specifica. (***) tutti i dati sulla cucina sono a carattere provvisorio in attesa dell’accordo sul servizio specifico. (3) la qualifica “atipica” di portiere/centralinista/usciere sarà suddivisa in portiere e centralinista adeguando i rispettivi organici. TOTALE ASSISTENTI TECNICI Coordinatore conduttore cv Coordinatore elettricista Coordinatore idraulici Coord. Condizionamento/impiantistica Coord. Cuoco *** Coord. Dispensa *** Coord. Autisti Coord. Magazzini Coord. Centralini Coord. Portinerie Coord. Altri (1) (vedi testo accordo) 20 BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS 31 1 2 2 0 3 1 1 1 0 4 2 4 4 2 (6 + 1) 7 4 4 3 3 4 +21 +1 +2 +2 +2 +4 +3 +3 +2 +3 0 +22 Posti a Note selezione interna +21 +1 +2 +2 +2 +4 +3 +3 +2 +3 ** I DATI RELATIVI AL PERSONALE IN SERVIZIO SUDDIVISO PER QUALIFICHE SONO QUELLI FORNITI DALL’AZIENDA. Riteniamo che contengano alcune imprecisioni e qualche margine di errore ma complessivamente rispecchiano la situazione reale. L’Azienda ha anche fornito l’organico professionale parzialmente suddiviso per Unità Operative, servizi e Presidi Ospedalieri, ma questo non è stato oggetto di confronto e contrattazione e pertanto rimane un’elaborato proprio della Direzione Aziendale. Sull’assegnazione degli organici e delle risorse professionali ai singoli servizi, u.o., p.o. e reparti, ci riserviamo ogni valutazione e ogni conseguente azione. D’altra parte la CGIL, unitamente alle altre OO.SS., ha inteso precisare nel testo dell’accordo che non ha potuto contrattare e valutare l’organico quantitativo complessivo perché l’Azienda non ha fornito dati e programmi in merito ai servizi, al loro sviluppo, ai reparti, ai posti letto, ai day hospital, ai servizi territoriali e domiciliari, a quelli di emergenza, ai distretti etc… ! Un solo commento preliminare: la CGIL ha mantenuto gli impegni assunti con il personale amministrativo, sanitario, sociale e operaio, con tutti gli operatori utilizzati da tempo in mansioni improprie e con tutti gli operatori che attendevano un’occasione per transitare nelle professioni amministrative, operaie e sanitarie Uno spazio non indifferente è stato garantito anche alla possibilità di nuove assunzioni (coadiutori. di operatori tecnici ced, infermieri, tecnici sanitari e professioni sociali). Le possibilità di “carriera” stanno nei numeri illustrati in tabella. I limiti e le mediazioni di questa vertenza li ammettiamo e spieghiamo apertamente. Oggi che l’Accordo è raggiunto e che partiranno le selezioni non mancano, anzi se ne sprecano i padri: in primo l’Azienda che presenta l’intero accordo, e in particolare questo pezzo, come un’atto della sua “particolare sensibilità” verso i problemi dei lavoratori. L’Azienda mente. Prova ne sia che per ottenere questo risultato ci sono voluti 10 mesi di trattative, due dichiarazioni di stato di agitazione e sciopero (poi rientrato), e che infine, dieci giorni prima della firma l’offerta dell’Azienda era esattamente la metà di ciò che oggi è stato pattuito. In secondo certi “sindacati” autonomi, (o presunti tali..), quali l’Adass (o cartello RSU Adass/Snatoss e company..), che mai hanno partecipato all’elaborazione e al sostegno di questa proposta e che nel corso di tutti questi mesi hanno aperto bocca (spesso a sproposito..), si e no tre volte…per fortuna nostra e dei lavoratori… L’iscrizione al sindacato è libera e, come si sa la scelta non manca, basta sapere a chi si danno i propri soldi e a chi si affida la propria rappresentanza… Come CGIL rivendichiamo, atti alla mano, il ruolo centrale di proposta e di fattiva battaglia che ha permesso di conseguire questi risultati. Al nostro fianco, pur con qualche svarione e qualche caduta di stile, gli amici della CISL aziendale. Su tutte le altre sigle stendiamo un velo pietoso. Tanti dormivano. Qualcuno tentava ignobili marchette. Qualche altro semplicemente neppure sapeva di cosa si parlasse. Ha ragione invece la RSU aziendale che, unitariamente, ha portato avanti una vertenza difficile e complessa e che ancora dovrà operare, insieme alle OO.SS. per completarla. Ma anche per la RSU aziendale, (che ha fatto propria una piattaforma proposta dalla lista CGIL e poi integrata dai delegati CISL), vale il discorso fatto per le sigle sindacali. Per fortuna, in questo caso, la RSU è composta sulla base del voto dei lavoratori: la CGIL ha il 40% e la CISL il 28%, in totale 68%. Per questo si è fatto l’Accordo. Per questo si proseguirà nella vertenza. Passaggi di categoria – tabella di sintesi Totale passaggi possibili:1105 Da A a B 363 186 per coadiutore amm.vo – 26 per OT Ced (50%) – 13 cuochi – 29 autisti – 26 magazzinieri – 40 tra Da B a C 202 Da C a D 363 In DS 53 In BS 124 1) 2) 3) portieri e centralinisti – 1 disinfettore – 20 per Ota (50%) - più 22 posti di varie qualifiche che si liberano dopo le selezioni per coordinatori 8 per assistente tecnico - 3 per programmatore – 151 per assistente amm.vo più circa 40 che si liberano dopo le selezioni per coordinatore – Tutti i posti di C dell’area infermieristica e tecnica previo possesso dei requisiti professionali (auspichiamo il concorso pubblico con riserva al 50%) 173 per Infermiere professionale – 22 per Inf. Psichiatrico – 5 per inf. Pediatrico V.I. – 29 per Capo sala - 1 per ostetrica – 21 per TSRM – 18 per TSLB – 3 per Fisioterapisti (dopo selezione per DS) – 1 per Tecnici psicosociali – 3 per tecnici neuro – 23 per Tecnici vigilanza – 30 (50%) per collaboratori amm.vi (più 10 dopo selezione per DS) – 10 per collaboratori tecnici (5 informatici) – valutiamo che ulteriori 14 posti di varie qualifiche si liberano dopo le selezioni per DS – non calcoliamo i posti non copribili dai dipendenti (di nuova istituzione o per mancanza di operatori con requisiti) (da C o da D vedi norme) – 16 area infermieristica – 1 ostetrica – 2 assistenti sanitari – 3 TSLB – 3 TSRM – 3 Fisioterapisti – 1 Logopedista – 1 tecnico psicosociale – 4 tecnici vigilanza – 19 collaboratori amm.vi esperti Coordinatori (accesso da B): 1 conduttore – 2 elettricisti – 2 idraulici – 2 condizionamento – 3 cuochi – 1 dispensiere – 3 autisti – 3 magazzini – 2 centralini – 3 portinerie – Operatori tecnici (accesso anche da A): 8 condizionamento – 10 idraulici – 4 elettricisti – 150 coadiutori amministrativi esperti (da B – copribili 80 per mancanza di aspiranti provvisti dei requisiti) ATTENZIONE LE GRADUATORIE DELLE SELEZIONI E/O CONCORSI RESTANO IN VIGORE PER DUE ANNI.QUINDI POSSONO ESSERE UTILIZZATE PER OGNI SOSTITUZIONE, PER OGNI INTEGRAZIONE (TRASFERIMENTI PENSIONAMENTI ETC..) E PER OGNI CASO DI MODIFICA DI ORGANICO DAL NUMERO DEI POSTI CALCOLATI IN TABELLA OCCORRE DETRARRE I POSTI CHE SARANNO OCCUPATI DAI COLLEGHI (che già svolgono le mansioni e possono certificarlo), E CHE RIVOLGONO DOMANDA DI CAMBIO QUALIFICA (ART. 17 COMMA 3). QUESTA OPERAZIONE PUO’ AVVENIRE SOLO A PARITA’ DI CATEGORIA (da A ad A, da B a B, da C a C etc.. vedi regolamento pag. 12 e segg.) SAREBBE OPPORTUNO, PERCHE’ PIU’ VELOCE, CHE PER ALCUNE QUALIFICHE (Infermieri e area tecnico sanitaria), le selezioni per categoria C avvenissero con concorso pubblico e riserva di posti al 50%. Questo perché il numero di aspiranti interno è estremamente limitato. Confidiamo che l’Azienda rifletta e agisca di conseguenza. IN OGNI CASO RIPETIAMO CHE TUTTI I PASSAGGI da D a DS e da C a D liberano altrettanti posti (se previsti in organico), in D e in C. NOTE ESPLICATIVE E CONTENUTO DELL’ACCORDO IL TESTO: (…) “ Le parti si danno reciprocamente atto che la situazione organica, i posti vacanti e scoperti e quindi messi a selezione sono, salvo errori e/o omissioni, quelli riportati negli allegati alla presente intesa costituiti da due documenti uno afferente alla situazione del personale con qualifiche non sanitarie ed il secondo afferente al personale con posizione funzionale a carattere sanitario. (…) Per quanto esposto e visti gli allegati relativi alla dotazione organica, la RSU aziendale e le OO.SS. dichiarano le proprie riserve nel merito della dotazione organica complessiva fissata dall’Azienda pur apprezzando e condividendo le riconversioni previste, in termini di qualità e sviluppo professionale, in attesa del completamento delle dotazioni organiche dei servizi afferenti alle " singole Unità Operative. Le parti si impegnano a rivedere, entro il primo trimestre 2001, con successivo accordo l’individuazione di eventuale specifico percorso formativo per il passaggio alla categoria BS di una quota di personale OTA. Le parti concordano di concludere l’intero articolato del CIA come previsto dal CCNL entro il 31/03/2001. In particolare le parti si impegnano, altresì, a rivedere entro il primo trimestre 2001, il passaggio alla categoria BS di una quota del personale Operatore Tecnico CED. Le parti si impegnano a riesaminare, altresì, entro il mese di gennaio 2001: gli aspetti riferiti all’attività del ciclo alimentare con relativa proposta in merito alla collocazione del personale; gli aspetti riferiti alle attività legate alla logistica (compreso servizi di emergenza), con relativa proposta in merito alla collocazione del personale. Le parti si impegnano inoltre, a rivedere le qualifiche professionali degli Operatori Tecnici al fine di pervenire al superamento dei residuali inquadramenti generici, con la contestuale adozione dei connessi provvedimenti non appena noti i relativi elementi costitutivi (traduzione: dopo avere valutato la situazione, persona per persona, al termine delle ricollocazioni con selezione interna e in relazione alla strutturazione operativa e alle esigenze dei vari servizi - n.d.r. cgil…). Le parti confermano l’attribuzione di una fascia aggiuntiva, a decorrere dall’1/1/2001, al seguente personale: a) agli Infermieri generici, alle puericultrici, alle assistenti all’infanzia e massiofisioterapisti e agli Operatori tecnici coordinatori, in servizio di ruolo alla data del presente accordo, inquadrati nella categoria BS fasce 0, 1, 2, 3; b) ai Capo Sala di ruolo alla data del presente accordo, inquadrati nella categoria D fasce 0, 1, 2, e 3; c) ai Tecnici coordinatori, al personale di vigilanza e ispezione coordinatore, al personale di riabilitazione coordinatore, agli assistenti sociali coordinatori, assistenti sanitari coordinatore, alle ostetriche coordinatore, in servizio di ruolo alla data del presente accordo, e che risultino inquadrati nella posizione funzionale di coordinatori a seguito di concorso pubblico, inquadrati nella categoria D fasce 0, 1, 2, e 3. - Le parti si riservano di valutare con priorità la situazione del personale di vigilanza e ispezione rimanenti in categoria C attraverso il riconoscimento di una ulteriore e unica fascia economica rispetto a quella in godimento. L’Amministrazione si riserva la facoltà di valutare le modalità di erogazione di una ulteriore quota per le fasce, al personale di cui ai precedenti punti a), b), c), nel periodo giugno/settembre 2001, fatto salva la compatibilità economica, attraverso accordi tra le parti da concludersi entro il 31/3/2001. Per quanto concerne il conferimento delle ulteriori funzioni di coordinamento le parti si riservano di valutare, con lo stesso accordo, il relativo percorso orizzontale di carriera. L’Amministrazione si impegna a pubblicare i bandi di selezione interna entro il corrente anno 2000. Le parti infine, si danno reciprocamente atto che eventuali problematiche che dovessero sorgere nell’applicazione della presente intesa saranno oggetto di appositi e specifici incontri. La presente ipotesi di accordo sarà inviata per il previsto controllo di merito, ai sensi dell’art. 5 comma 3 CCNL 98/01, al Collegio Sindacale, e pertanto la sua applicabilità rimane subordinata all’esito favorevole della verifica.” (Genova 6/12/2000) Infermieri generici, Puericultrici, Assistenti all’infanzia e Massiofisioterapisti: passano dal 1/1/2001 in BS 3 (più 50.000 da BS2 a BS3). Transiteranno in BS4, previo accordo, tra giugno e settembre 2001. Si tratta di un riconoscimento, alquanto limitato, per operatori che di fatto e da tempo, svolgono le stesse mansioni dei colleghi di categoria C. La CGIL conferma l’impegno prioritario per il BS4 e segnala come, a livello nazionale, il CCNL in corso di rinnovo, stia valutando la possibilità di una parziale equiparazione economica con le figure sanitarie di categoria C. Operatori tecnici coordinatori: passano dal 1/1/2001 in BS 3 (più 50.000 da BS2 a BS3). Transiteranno in BS4, previo accordo, tra giugno e settembre 2001 con definizione del percorso anche per i nuovi coordinatori. COORDINATORI DEL PERSONALE SANITARIO (capo sala, capo tecnici, coordinatori dell’area riabilitativa, sociale, sanitaria e ispettiva) la CGIL riafferma il principio, professionale ed economico, di collocazione in D 4 e con accesso a DS. Ovviamente la collocazione interessa esclusivamente il personale che ricopre e svolge funzioni di coordinamento reale di servizi operativi e di una quota di personale. Per questo è stata introdotta la precisazione del requisito del “concorso pubblico”. Come è noto una parte consistente di questi operatori (esclusi i Capo sala), sono stati collocati in D a seguito di una “promozione contrattuale” che non è stata generalizzata e che ha finito per penalizzarne una parte (vedi tabelle nelle distinzioni tra categoria C e categoria D). D’altra parte, neppure oggi, l’Azienda ha voluto individuare le posizioni di effettivo coordinamento e responsabilità in rapporto alle strutture operative e all’organizzazione del lavoro. Passano dal 1/1/2001 in D,1, 2, 3 o 4 (una fascia aggiuntiva rispetto a quella attualmente riconosciuta - più 101.000 da D a D1, più 92.000 da D1 a D2, più 92.000 da D2 a D3, più 92.000 da D3 a D4). Previo accordo, tra giugno e settembre, si definirà un’ulteriore fascia aggiuntiva, e il percorso di arrivo in D4 per i nuovi coordinatori. ACCESSO A TUTTE LE POSIZIONI DI CATEGORIA D E DS PER INFERMIERI, TECNICI SANITARI, ASSSITENTI SOCIALI, ASSISTENTI SANITARI, EDUCATORI, TECNICI DELLA PREVENZIONE, PERSONALE DI RIABILITAZIONE, OSTETRICHE “(CCNL 98/2001 Allegato 1) – REQUISITI DI ACCESSO ALLA CATEGORIA D :per i collaboratori professionali di tutti i profili sanitari e dell’assistente sociale il possesso dei diplomi di abilitazione alla specifica professione previsti dalla vigente legislazione, unitamente ad una esperienza professionale triennale complessivamente acquisita nel profilo corrispondente della categoria C in aziende ed enti del Servizio Sanitario nazionale. Per il profilo dell’infermiere ove sia, comunque, richiesto il possesso del diploma di abilitazione alle funzioni direttive, l’esperienza professionale è biennale. REQUISITI DI ACCESSO ALLA CATEGORIA DS: per i collaboratori professionali sanitari e per il collaboratore professionale assistente sociale esperti, esperienza triennale nel corrispondente profilo della categoria D iniziale ovvero esperienza triennale nel profilo infermieristico della categoria C corredato del diploma di scuola diretta a fini speciali nell’assistenza infermieristica ovvero ancora - per tutti gli altri profili sanitari e dell’assistente sociale - esperienza di otto anni nel corrispondente profilo della categoria C; Art. 22 comma 6 CCNL 98/2001: In attesa del regolamento previsto dall’art. 14 e sino alla sua entrata in vigore, restano confermate - per la copertura dei posti vacanti già di operatore professionale di prima categoria coordinatore del personale infermieristico (ora inseriti nella categoria D - livello iniziale ) le norme previste dal D.M. 30 gennaio 1982 e successive modificazioni ed integrazioni esclusivamente per i posti di caposala. Con l’entrata in vigore del presente contratto le aziende ed enti , ai fini delle selezioni, potranno prevedere mediante trasformazione dei posti esistenti o nuova istituzione, quelli per i quali è possibile l’accesso anche con gli altri requisiti indicati nella relativa declaratoria.” # Quindi: per l’accesso a D bastano tre anni di esperienza professionale (nel SSN), in categoria C. Ma per i posti di capo sala in presenza del titolo afd (Abilitazione alle funzioni direttive), bastano due anni in categoria C. Per l’accesso a DS occorrono tre anni di esperienza in categoria D oppure 8 anni in categoria C. Ma per gli Infermieri di categoria C l’accesso a DS è oggi sostanzialmente sbarrato perché la norma viene interpretata in senso restrittivo ed esige il Diploma di “scuola diretta a fini speciali – CSSA – DAI – OPD” e almeno tre anni di esperienza lavorativa in categoria C. Il personale infermieristico di categoria D (capo sala ostetriche, assistenti sanitarie), accede a DS con tre anni di esperienza lavorativa in D. i posti in categoria D saranno TSLB: proporzionalmente suddivisi per le aree di laboratorio, anatomia e centro trasfusionale. Infermieri: i posti di categoria D sono proporzionalmente suddivisi per Infermieri professionali, pediatrici e psichiatrici. Per l’area infermieristica i posti di categoria D sono suddivisi per UO territoriali e Presidi ospedalieri. Stessa metodologia per le professioni tecniche e riabilitative. Ortottisti: con una nota congiunta si esaminerà la possibilità, a gennaio, di costituire una posizione in categoria DS. Per tutti: l’accesso a DS può liberare posti in categoria D che vengono di conseguenza messi a bando tra gli operatori di categoria C. Area amministrativa: un’ottimo accordo che recupera i ritardi e i guasti del passato e apre prospettive concrete nell’immediato e nel futuro In applicazione agli Accordi aziendali della AUSL 3 Genovese(Contratto Integrativo Aziendale – CCNL 98/2001), saranno indetti i Bandi di selezione riservata ai dipendenti per i seguenti posti: 19 posti da Collaboratore Amministrativo esperto categoria DS, riservati al personale dipendente con qualifica di Collaboratore Amministrativo categoria D, che abbiano 5 anni di anzianità come Collaboratore amm.vo Cat. D, o Diploma di laurea specifica e due anni di anzianità in categoria D come Collaboratori amministrativi; 47 posti estendibili a 66 da Collaboratore amministrativo di categoria D, tramite concorso pubblico per titoli ed esami con riserva di posti al 50% al personale dipendente. L’accesso è consentito anche ai dipendenti Assistenti Amministrativi – categoria C -, anche in assenza di laurea ma che abbiano il Diploma di Scuola media superiore e 5 anni di servizio in categoria C come Assistenti Amministrativi; 151 posti estendibili a circa 200 (dipende da quanti interni passano Collaboratori), da Assistente Amministrativo categoria C, riservati ai dipendenti Coadiutori Amministrativi categoria B. Sono ammessi anche i Coadiutori sprovvisti di diploma di scuola media superiore purché abbiamo 5 anni di anzianità. 150 posti di Coadiutore Amministrativo Esperto, categoria BS, riservati ai dipendenti Coadiutori Amministrativi di categoria B che abbiano due anni di scolarità (superati), oltre la licenza media o, in assenza del biennio, 5 anni di anzianità come Coadiutori amministrativi categoria B; 186 posti di Coadiutore Amministrativo categoria B, riservati ai dipendenti di categoria A in possesso di licenza media. In assenza del titolo di studio sono ammessi gli operatori di categoria A che abbiano 5 anni di anzianità 53 posti di Operatore tecnico CED, tramite concorso pubblico con riserva al 50% ai dipendenti. L’accesso è subordinato al possesso dei titoli (operatori su Computer – Corsi World – Excel – MS Dos. OPERATORI TECNICI DI ASSISTENZA L’Accordo Aziendale – L’Annullamento del decreto nazionale OTA/OSS “Le parti si impegnano a rivedere, entro il primo trimestre 2001, con successivo accordo l’individuazione di eventuale specifico percorso formativo per il passaggio alla categoria BS di una quota di personale OTA”. L’offerta dell’Azienda prevedeva il passaggio del 30% del personale in categoria BS previo ulteriore “corso di riqualificazione”. Abbiamo rifiutato per i seguenti motivi: 1) il personale OTA ha già fatto un Corso (molti due corsi),per un totale di 700/1000 ore di riqualificazione. Il tutto per ritrovarsi in categoria B. Ci sembra contraddittorio costringere, per il passaggio in BS (solo al 30%?!!!), questi operatori ad un ulteriore “corso”, mentre tutti gli altri transitano senza corsi e per selezione interna. 2) Il decreto sulla “nuova figura” OTA/OSS è stato annullato. A questo punto sarà il nuovo CCNL a regolamentare la questione e a decidere la collocazione contrattuale. Ci sembra più conveniente, per i lavoratori, attendere questa soluzione ed eventualmente valutare poi le mosse da fare. 3) l’aumento di organico conseguito (da 240 a 280, più 40), consentirà l’entrata in ruolo (per selezione interna), dei colleghi recentemente riqualificati (16), e l’espletamento del concorso per nuove assunzioni. 4) in questa condizione introdurre ulteriore confusione non sarebbe stata un’operazione intelligente soprattutto in questo settore che di contraddizioni ne vive fin troppe (mansioni, rapporto con le altre professioni, orari, turni, organici, prospettive professionali…). La CGIL FP – comprensorio di Genova – organizza CORSI DI PREPARAZIONE AI CONCORSI E ALLE SELEZIONI INTERNE sul seguente programma complessivo orientato ai singoli concorsi e corredato da apposite dispense Diritto Amministrativo – Elementi legislativi del rapporto Stato – Regioni; Legge 29/93 e Decreti Bassanini – Ordinamento degli Uffici e rapporti di lavoro; Legislazione sanitaria – leggi 502 – 517 – 229; Legislazione Sanitaria Regionale; Elementi normativi della legislazione sul Bilancio delle AO – AUSL; Elementi normativi della legislazione e della contrattualistica – settore matricolare, giuridico, economale e tecnico sanitario; Elementi normativi del CCNL e della legislazione collegata; Informati presso i nostri delegati aziendali e presso la Segreteria FP CGIL Genova $ Area Operaia - Area economale OPERATORI TECNICI Come si è detto l’impianto non è definitivo. Per la UO Gestione Tecnica l’intero assetto andrà perfezionato al termine dei tre corsi di riqualificazione in atto. L’aumento dei coordinatori favorisce un più elevato inserimento numerico di operatori tecnici ma sembra anche funzionale ai ventilati progetti di divisione in due della USL 3. Questa valutazione è estendibile a tutte le aree economali.Accanto a settori che spariscono (lavanderie, sartorie, guardaroba, coloritori, meccanici, falegnami, giardinieri etc..), alcuni dei quali già dismessi da tempo e i cui operatori sono utilizzati in altre mansioni, altri settori vengono parzialmente potenziati: autisti (dove però non è passata la richiesta di suddivisione e scorporo del settore Guardia medica/emergenza di cui si ridiscuterà a gennaio), magazzini, centralini, portinerie (le 19 qualifiche atipiche di portiere/centralinista/usciere andranno ricondotte ad un solo profilo individuabile o in centralinista o in portiere), disinfettori (a nostro avviso da potenziare ulteriormente definendone anche le figure di coordinamento che non compaiono per una probabile svista). Il settore Guardaroba che resta a sei posti è quello previsto presso il PO Ponente (Sestri). Positivo è l’inserimento della nuova figura di addetti al condizionamento che sarà inserita in categoria BS. Come sindacato abbiamo scelto di lasciare indefinite alcune posizioni (3 posti di coordinatore e 5 posti di operatore tecnico), anche al fine di valutare, al termine delle selezioni interne e dei corsi, la posizione di quegli operatori che non dovessero trovare idonea ricollocazione.In una operazione così vasta e complessa questa “imperfezione” è da intendere a maggiore tutela per tutti. Vi sono, a conti fatti 22 posti disponibili da coordinatore e 98 (76 più i 22 liberati da chi passa coordinatore), da operatore tecnico e questo offre ampie possibilità a tutti. Comprendiamo la posizione e il rammarico di quei colleghi che, ricoprendo da anni mansioni oggi dismesse, devono affrontare una ricollocazione. Ma nessuna altra soluzione è stata possibile. Nelle scelte il sindacato ha percorso la strada delle maggiori garanzie per il futuro degli operatori e dei servizi. In questo senso denunciamo la cocciuta testardaggine dell’Azienda che non ha voluto inserire posti per “operatore tecnico del servizio veterinario”. Appalto in vista per il canile? Riproporremo la questione a gennaio. Intanto agli operatori loro malgrado coinvolti “consigliamo” di tentare una soluzione verso l’area amministrativa (selezione da categoria A a categoria B). Se il mantenimento del servizio non interessa all’Azienda è bene che gli operatori antepongano i propri interessi individuali utilizzando tutte le opportunità di questo accordo. CCNL 98/2001 - REQUISITI CULTURALI E PROFESSIONALI PER L’ACCESSO ALLA CATEGORIA B: - per l’operatore tecnico: assolvimento dell’obbligo scolastico o diploma di istruzione secondaria di primo grado unitamente - ove necessari - a specifici titoli e abilitazioni professionali o attestati di qualifica . Per l’operatore tecnico addetto all’assistenza lo specifico titolo è quello previsto dal DM n.295/1991. Ove non siano previsti specifici titoli, cinque anni di esperienza professionale nella categoria A. REQUISITI CULTURALI E PROFESSIONALI PER L’ACCESSO AL LIVELLO ECONOMICO B SUPER (Bs): - per l’operatore tecnico specializzato, cinque anni di esperienza professionale nel corrispondente profilo nell’azienda o ente nella posizione B, fermi rimanendo per il conduttore di caldaie a vapore, l’elettricista e l’idraulico impiantista manutentore e l’autista di ambulanza il possesso degli attestati e diplomi indicati per l’accesso dall’esterno. Per l’operatore tecnico - cuoco - non in possesso del diploma di scuola alberghiera è richiesta una anzianità di tre anni di esperienza professionale nel profilo sottostante unitamente all’effettuazione di un corso di formazione definito a livello aziendale. MANSIONI - Operatore tecnico (B) Con riguardo ai rispettivi settori di attività e mestiere di appartenenza, individuati dalle singole aziende ed enti in base alle proprie esigenze organizzative, svolge attività ed esegue interventi manuali e tecnici, anche di manutenzione, relativi al proprio mestiere, con l’ausilio di idonee apparecchiature ed attrezzature avendo cura delle stesse ; Operatore tecnico specializzato (BS) Con riguardo ai rispettivi settori di attività e mestiere di appartenenza, individuati dalle singole aziende ed enti in base alle proprie esigenze organizzative, svolge attività particolarmente qualificate o che presuppongono specifica esperienza professionale ed esegue interventi manuali e tecnici, anche di manutenzione, relativi al proprio mestiere, con l’ausilio di idonee apparecchiature ed attrezzature avendo cura delle stesse. A titolo esemplificativo si indicano il conduttore di caldaie a vapore, il cuoco diplomato, l’elettricista e l’idraulico impiantista manutentore, l’autista di autoambulanza. Come si può facilmente evincere dalla lettura dei disposti contrattuali, non sussistono particolari difficoltà a definire un passaggio in BS di una parte di operatori di categoria B. I pochi ostacoli previsti dalla normativa sono facilmente superabili. Se in questa fase l’operazione non si è potuta definire, anche per la necessità prioritaria di rimettere ordine e di dare prospettive operative e lavorative ad un settore particolarmente disagiato e ad alto rischio di dismissione, nulla toglie che la questione vada doverosamente riproposta nel confronto di gennaio come del resto previsto nella piattaforma unitaria della RSU. L’Accordo allarga il numero di posti disponibili. Queste le modalità di accesso previste dal CCNL: ASSISTENTI TECNICI - per i collaboratori tecnico - professionali ed i collaboratori amministrativo - professionali, il possesso E COLLABORATORI del diploma di laurea corrispondente allo specifico settore di attività di assegnazione (tecnico, professionale, informatico, statistico, sociologico amministrativo, legale) corredato - ove previsto - dalle TECNICI ESPERTI abilitazioni professionali, ovvero, in mancanza - fatti salvi i diplomi abilitativi per legge - il possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado unitamente ad esperienza lavorativa quinquennale maturata in profilo corrispondente della categoria C. - per il profilo di assistente tecnico, il possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado, obbligatorio ove sia abilitante per la specifica attività. Nei casi in cui il diploma non sia abilitante, è richiesto il possesso: del diploma di istruzione secondaria di primo grado unitamente ad esperienza % professionale di 4 anni – maturata nella categoria B in profilo ritenuto corrispondente dall’Azienda o ente – per il personale proveniente dalla categoria B, livello super o di otto anni per il personale proveniente dalla categoria B, livello iniziale. - per il profilo di programmatore, il possesso del diploma e/o titoli professionali richiesti per l’accesso dall’esterno o – in mancanza – il possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado e corso di formazione in informatica riconosciuto unitamente ad esperienza professionale di 4 anni –maturata nella categoria B in profilo ritenuto corrispondente dall’Azienda o ente – per il personale proveniente dalla categoria B, livello super o di otto anni per il personale proveniente dalla categoria B, livello iniziale. CUCINE IN SITUAZIONE CRITICA E PERICOLOSA Solo una trattativa interaziendale può difendere il servizio, l’utenza e i lavoratori Diverso e più problematico il discorso dei servizi di cucina e mensa. L’Azienda ha parzialmente annunciato le sue intenzioni: 1) ristrutturazione e mantenimento della Cucina di Quarto che servirebbe (con un nuovo modello organizzativo e operativo..), il levante e il Nord; 2) appalto su tutto il Ponente con la motivazione (o con la scusa interessata?..) che non vi sarebbero spazi e aree per costruire una cucina “a norma”; 3) concorso interno e messa in ruolo per i 15 colleghi ausiliari riqualificati cuochi; 4) ridefinizione dell’organico di Quarto con ricollocazione del personale Cuoco e ausiliario che intende uscire dal circuito delle cucine; 5) possibile contrattazione per la collocazione contrattuale (BS?), per il personale cuoco; 6) ampliamento a 7 del numero dei coordinatori (6 in cucina e 1 in dispensa). Riassunto: se accettate la chiusura e l’appalto a ponente vi sistemiamo Quarto e distribuiamo un po’ di livelli e di promozioni. Se non accettate appaltiamo tutto (magari utilizzando i NAS…). Naturalmente non manca la motivazione “nobile e ufficiale”: “in questo modo l’Azienda e il servizio Pubblico mantengono una parte delle Cucine e noi (L’Azienda con il suo progetto e i lavoratori con il loro impegno..), potremo dimostrare a chi vuole appaltare tutto (a chi?, alla regione? alla direzione aziendale? ai privati? agli extraterrestri?…), che possiamo essere competitivi”. Risposta:sono le stesse argomentazioni che hanno usato per chiudere Nervi, Recco, Gallino, Celesia, Rossiglione, Sampierdarena etc…, come se la colpa fosse dei lavoratori “non competitivi”. Se diventare competivi significa subire le stesse pesantissime condizioni di lavoro dei lavoratori che purtroppo le devono subire sotto i privati allora non ci stiamo. La colpa è di questi amministratori (che sono gli stessi che amministravano in altre recenti epoche (con la benedizione dei rispettivi padrini politici…), Sono loro che hanno deciso, organizzato e diretto il degrado di questi servizi. Troppo comodo dare la colpa ai lavoratori. Quando mai abbiamo potuto decidere qualcosa? (investimenti in macchinari, manutenzione locali, acquisto derrate, menù, organizzazione del lavoro etc?…). Chi ha deciso lo sfascio adesso si atteggia a dirigista e dispensa lezioni morali. Ai lavoratori viene lanciata la minaccia “prendere e subire o lasciare e chiudere”. Purtroppo la trattativa si muove lungo il crinale di questo terreno minato. E purtroppo la zuppa è già stata avvelenata. Solo la lotta può modificare questo stato di cose. Non ci stancheremo mai di ripetere che una soluzione migliore esiste ma non è esclusivamente aziendale. I sindacati di categoria provinciali devono porre nuovamente la questione in Regione. Questa volta con la lotta. Se è vero, come è vero, che la nuova Giunta, ha abbandonato, disdettandolo, l’Accordo sui poli di cottura interaziendali, è davvero il momento di tentare, con la lotta, la difesa del servizio pubblico di cucina e mensa. La riteniamo un’azione nobile e generosa che salvaguarda soprattutto l’utenza. E’ vero o non è vero che vi sono rapporti pessimi sulla qualità del cibo fornito ai malati dalla ditta che appalta l’Ospedale Colletta al punto che l’azienda ha disdettato l’appalto?E’ vero o non è vero che questi controlli li hanno fatti direttamente i nostri cuochi che evidentemente possiedono professionalità adeguate? E’ vero o non è vero che i costi dell’appalto sulla cucina di Sampierdarena sono oggi più alti della gestione diretta? Questi sono fatti. Se i sindacati provinciali non si muovono domani saremo tutti giustamente additati come complici delle chiusure, degli appalti e probabilmente del peggioramento del servizio. Se saremo costretti, come sembra, ad una vertenza aziendale, tenteremo, come abbiamo sempre fatto, di portare a casa quanto di meglio potremo. Ma, come si vede siamo costretti a trattare in condizioni difficili e pesanti. Difficili perché originano divisioni tra i lavoratori; Pesanti perché dismettono parte del servizio. Nulla è ancora deciso e nulla è scontato. Abbiamo ritenuto nostro dovere informarne i lavoratori aggiungendo che, per parte nostra, una delegazione di operatori delle cucine dovrà partecipare direttamente alle trattative già fissate “entro il mese di gennaio”. Tutto quello che il Contratto Integrativo Aziendale non può risolvere Che l’Accordo sia positivo è indubbio. Ma che potesse sviluppare proprietà taumaturgiche o salvifiche proprio non era dato a sperare. In particolare l’intesa non può rimediare ai “guasti” passati e presenti del Contratto Nazionale e/o a quelle norme che i lavoratori percepiscono come tali in quanto considerate ingiuste o individualmente penalizzanti. Premettiamo e sottolineamo comunque che comprendiamo, e non diamo torto, ai lavoratori che hanno evidenziato le problematiche e le contraddizioni di seguito riportate. Sono punti sui quali abbiamo dato battaglia nel passato e che hanno contribuito a convincere molti di noi nell’esprimersi negativamente sul Contratto nazionale: Maggiorazione dell’indennità infermieristica a 20, 25, e 30 di servizio: dal 31/12/99 non esiste più. E’ una norma del CCNL e non c’è nulla da fare. Chi non ha raggiunto i 20, 25 o 30 anni entro il 31/12/99 perde il previsto scatto di 100.000 lire mensili e non esiste strumento alcuno di recupero. I lavoratori già posizionati in C3 e C4 nel caso in cui partecipino a selezioni e passino in categoria D non ci guadagnano nulla (in questa fase. Può essere, ma nessuno può saperlo, che cambino le norme nazionali…), mantengono la retribuzione economica in godimento perché superiore alle categorie D, D1 e D2, ma la “riassorbono” nei futuri passaggi di fascia. La scelta è dunque individuale e va valutata in rapporto al periodo lavorativo mancante alla pensione. (vedi tabella retributiva pubblicata di seguito in questo bollettino) I lavoratori già posizionati in C4 e D4: non esiste e non possiamo inventarci una fascia tipo C5 o D5. Con le attuali norme contrattuali questi operatori sono già al “massimo” della carriera. Due considerazioni: la prima che comunque tutti mantengono gli scatti di anzianità ottenuti in carriera (cosa che i giovani fino a 10 anni di servizio non hanno..); la seconda che comunque mantengono una retribuzione più alta dei loro colleghi a parità di mansioni, carichi di lavoro e orario. Per i lavoratori collocati in D3 e D4 è invece valido e conveniente il tentativo di passaggio in DS con selezione interna perché, una norma del Contratto aziendale, consente questo passaggio a parità di fascia retributiva. (da D3 a DS3 - D4 a DS4). I lavoratori delle professioni riabilitative, tecnico sanitarie, gli assistenti sociali,sanitari e le ostetriche, che sono da anni (dal 1983…), suddivisi tra C e D a parità di mansioni, per effetto di una norma di un vecchio contratto, restano nella stessa identica posizione. Abbiamo provato la strada della riunificazione in categoria D ma questa è riuscita solo e limitatamente alle quote numeriche contenute in questo accordo. LA RIUNIFICAZIONE in categoria D DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE, TECNICO SANITARIE, RIABILITATIVE E SOCIALI E’ UN OBIETTIVO CHE CGIL CISL UIL HANNO POSTO NEL PROSSIMO, IMMINENTE, RINNOVO CONTRATTUALE NAZIONALE. L’Accordo imperfetto… Ci spiegano sempre, in molti, sul versante aziendale e in ambiente sindacale, che l’accordo perfetto non esiste e che tutte le intese sono frutto di una mediazione tra interessi contrapposti e/o tra soluzioni possibili e compatibilità varie. Lo sappiamo. D’altra parte l’acqua calda è stata scoperta da millenni. Questo non ha impedito e non impedisce le note dolenti…. il riproporsi costante di una discussione, anche animata, sulla temperatura dell’acqua in cui fare il bagno. Ovvero nessuno può, e nessuno deve, impedire o denigrare una vivace e animata discussione tra i lavoratori sulle imperfezioni, i limiti e le eventuali contraddizioni di questo e altri accordi. Anche perché, questo e altri accordi, si applicano, nel bene e nel male, proprio ai lavoratori e, in questo caso, per alcuni aspetti hanno ricadute sull’utenza. Nessuno meglio degli interessati è giudice di questa intesa e il “giudizio” non può che essere “concreto e pratico” perché concrete e pratiche sono le condizioni di lavoro e le retribuzioni del lavoro che questa intesa produce. Questa concretezza si manifesta nel distinguere ciò che è imperfetto, e quindi si auspica perfettibile, da ciò che è contraddittorio e quindi apre problemi e acutizza tensioni piuttosto che tendere a risolvere. (M.I.) ( ) GLI INFERMIERI Risaltato storico, mediazione pesante ma partita nazionale aperta… Realizzano un risultato “storico” centrando l’ingresso in categoria D. Ma subiscono una pesante mediazione sui numeri che segnano le quantità. Mentre quasi tutte le categorie si distribuiscono al 30% in D (nel rapporto tra C e D), gli Infermieri (Professionali, pediatrici e psichiatrici), devono accontentarsi del 15%. Su questo punto si è rotta la trattativa e si è proclamato lo sciopero. Va ad onere del gruppo dirigente della CGIL aziendale avere posto in piattaforma il problema del passaggio in D, avere resistito a tutte le pressioni, interne ed esterne al sindacato, che ci invitavano a desistere e avere infine trascinato la RSU e le altre OO.SS. (spesso riluttanti), verso questa mediazione. Nella nostra autonoma valutazione la mediazione è stata indotta da una serie di considerazioni: 1) l’azienda non voleva cedere ed impugnava il ricatto della “mancata intesa” per le altre categorie professionali contro gli Infermieri. Questo la dice lunga sulla “visione strategica” di una Direzione che evidentemente pensa di governare l’Azienda penalizzando proprio gli Infermieri; 2) la Rsu aziendale e le OO.SS. rischiavano una seria spaccatura che avrebbe compromesso l’intera trattativa, facendo il gioco dell’azienda, perché, a fronte della nostra intransigenza, molti erano disponibili a cedere sugli Infermieri perché avevano già in tasca il risultato (personale o di categoria), che più gli interessava. In questo si evidenzia la malafede di chi, ad esempio, ci criticava sulla richiesta di passaggio in D al 100% per alcune qualifiche professionali, sostenendo la “regola del 30% per tutti”... 3) era chiaro che parte della RSU e delle OO.SS. non ci avrebbe seguito in uno sciopero “fatto solo per gli Infermieri”; 4) il 15% proposto era ed è comunque un risultato più che apprezzabile perché nessuno, il Liguria e ci risulta in Italia, lo ha mai (o ancora), ottenuto; 5) firmando anche al 15% avremmo comunque aperto una strada e sancito un principio ovvero che gli Infermieri possono e devono essere inquadrati in categoria D; 6) la piattaforma nazionale di rinnovo del CCNL – presentata da CGIL CISL UIL -, rivendica la collocazione in categoria D per tutti gli Infermieri e per tutta l’area tecnico sanitaria e sociale e quindi ciò che abbiamo ceduto in azienda potrebbe essere recuperato con il Contratto nazionale. 7) l’accordo sancisce comunque un aumento notevole della dotazione organica del personale infermieristico e questo consentirà nuove assunzioni; 8) il numero dei Capo Sala (oggi si chiamano Collaboratori professionali), sale da 74 a 103 e questo apre spazi ad altri 29 Infermieri. Con queste considerazione rinnoviamo il nostro impegno contrattuale e di lotta per trasformare le troppe parole che si sprecano intorno al lavoro e alla professione infermieristica in atti concreti: se il titolo professionale è ormai equipollente ai diplomi di laurea questo deve corrispondere ad una adeguata collocazione contrattuale; se il mansionario è stato abolito e oggi è in voga “l’autonomia professionale”, questo deve corrispondere ad un maggiore rispetto del lavoro infermieristico, ad una dignità nuova e reale per il servizio che questi professionisti rendono, ad una tutela certificata dell’operato dell’Infermiere attraverso l’adozione di protocolli sugli “atti infermieristici” che sanciscano la fine di ogni forma di subordinazione e di autoritarismo nel rapporto con i medici e con l’azienda; la definizione di un diverso rapporto professionale con l’utenza e gli assistiti che riconosca e valorizzi l’apporto professionale autonomo degli infermieri senza scadere in “obblighi e condizioni di lavoro”, più vicini alle funzioni di “colf e cameriere/i” che di professionisti (con tutto il dovuto rispetto per colf, cameriere/i … OTA e Ausiliari); l’attivazione di piani di aggiornamento obbligatorio da svolgere in orario di servizio e a cui collegare l’eventuale sviluppo di “carriera”; l’adeguamento delle retribuzioni con particolare riferimento al divario salariale nei confronti delle categorie mediche. AREA RIABILITATIVA E TECNICO SANITARIA Alcune, (quasi tutte), delle considerazioni professionali sopra esposte valgono anche per le professioni Tecnico sanitarie e sociali. Con la differenza che il riconoscimento di sviluppo professionale, in termini di numeri, è stato in % molto più consistente. C’è qualche dimenticanza e qualche strafalcione (vedi Ortottiste da rimediare…), ma nel complesso è andata bene. Si pagano però le condizioni del passato. In questo senso alcune qualifiche (riabilitazione e Assistenti sanitarie), ottengono poco perché già avevano forti percentuali di operatori in D. TECNICI DELLA VIGILANZA PREVENZIONE E SICUREZZA Consideriamo il mancato passaggio di tutti questi operatori in categoria D una grave sconfitta per il Sindacalismo Confederale e per la CGIL CISL UIL di categoria. Ricordiamo a noi stessi e a tutti come questi operatori siano preposti a compiti delicatissimi di tutela ambientale, di sorveglianza alimentare e di prevenzione e sicurezza sui posti di lavoro. Dissesti idrici e ambientali, frodi alimentari, incidenti e morti sul lavoro, pericolosità e rischio di tantissimi ambienti di lavoro sono noti a tutti attraverso la cronaca quotidiana e diventano spesso drammi familiari e personali. Non si risolvono certo collocando in categoria D questi professionisti. Così come i problemi della tutela della salute non si risolvono con il Contratto nazionale degli Infermieri e neppure con il grasso contratto di medici e dirigenti. E’ una questione di dignità professionale e di riconoscimento reale dei compiti e delle responsabilità effettive. Il Governo e le Regioni, con il “progetto Carta 2000”, si sono impegnati in questo senso. Ma l’Azienda USL 3 Genovese finge di non sapere e di non vedere e trasforma gli impegni dell’Esecutivo Nazionale e Regionale in carta straccia. Intanto però mantiene in servizio, ampliandone l’organico, svariate decine di Medici dell’Igiene Pubblica di cui sarebbe interessante valutare il ruolo, la funzione, la produttività e il lavoro effettivo. Non siamo contenti dei 30 passaggi ottenuti. Vista l’insensibilità, retriva e burocratica, di questa Direzione aziendale, riapriremo presto la questione in altro modo e nelle sedi opportune. ASSISTENTI SOCIALI : In riferimento al ruolo proprio e particolare di questi operatori, per i quali valgono in campo sociale, alcune considerazioni di merito e di funzione analoghe a quelle esposte per i Tecnici della Prevenzione, dobbiamo registrare il mancato raggiungimento degli obiettivi posti in piattaforma. Il risultato aumenta gli organici e consente 15 passaggi di categoria di cui 4 in DS. E’ poco. La categoria è vittima della “legge aziendale del 30%”. La “legge Aziendale del 30%”: a proposito di logiche professionali e di coerenza La lista delle “vittime” della “logica aziendale” è lunga: non passano in D gli assistenti sanitari e le ostetriche e neppure i tecnici di anatomia patologica. Devono tutti, nonostante la scolarità e il lavoro effettivo, accontentarsi della “legge aziendale del 30%”. Quanto sia scellerata la posizione dell’azienda lo si capisce dalla cronologia delle molteplici giravolte riassuntive delle posizioni aziendali: versione 1 dell’azienda: voi non potete proporre percentuali fisse di passaggio, la cosa va valutata in relazione ai servizi, alle responsabilità effettive e alla scolarità richiesta (nota: è esattamente ciò che abbiamo fatto e chiesto in piattaforma); versione 2 dell'azienda: voi non potete chiedere passaggi al 100% per alcuni e al 30% per altri, questo è inammissibile perché crea disparità di trattamento (?!); versione 3 dell’azienda: i passaggi e la collocazione di D e in DS (ma anche in B e BS), devono essere valutati caso per caso in relazione alle responsabilità individuali e al merito, voi non potete chiederci promozioni di massa (sic…ndr), su base percentuale. RISULTATO: tutti i passaggi in D e DS per l’area tecnico sanitaria e sociale sono rigidamente al 30%, il numero dei DS (suddivisi per qualifiche), non risponde a nessuna logica organizzativa ma assomiglia di più a qualcosa d’altro; l’azienda ha rifiutato di individuare, in D o in DS le funzioni di coordinamento reale rinnovando l’attuale confusione operativa che investe l’organizzazione del lavoro per parti consistenti di queste professioni. Naturalmente dalla ”legge del 30%”, restano esclusi gli Infermieri relegati nella serie B del torneo dove è vigente la “legge aziendale del 15%” (applicata anche agli operatori di area operaia – coordinatori di BS). Davvero non si finisce mai di imparare. Non a caso i nostri dirigenti vanno a scuola di management alla Bocconi…. E noi invece continuiamo ad appassionarci per gli scioperi dei siderurgici contro il padrone sig. Riva e contro il Governatore sig. Biasotti… Davvero non impareremo mai… PERSONALE AUSILIARIO IN RIDUZIONE D’ORGANICO E LAVORATORI DELLE DITTE D’APPALTO Il forte taglio è accompagnato dalla possibilità di “riciclaggio” verso altre qualifiche professionali di categoria B (vedi tabelle). Ma non possiamo non rilevare il fenomeno dell’ingresso delle “ditte” dove lavoratori e lavoratrici sostituiscono le ex funzioni ausiliarie a gestione diretta ma in condizioni contrattuali peggiori. In genere il Contratto è quello del Commercio e il rapporto di lavoro è estremamente precario. Molti/e sono nella condizione – trappola di essere Soci-lavoratori di imprese “cooperative con finalità sociali”. Una condizione simile si sta sviluppando negli “appalti” (si chiamano con la terminologia soft – modernista della “convenzione”…), dei servizi alla persona che impiegano educatori, Infermieri, terapisti, Ota etc o, più spesso operatori non qualificati. Spesso, per noi, la possibilità di denuncia di alcuni abusi professionali, di molte irregolarità nelle convenzioni e di frequenti violazioni contrattuali, si scontra ed è impedita dalla reale possibilità che il padrone e/o la cooperativa licenzi su due piedi i lavoratori coinvolti. Questo accade nella sanità pubblica, nel 2000 e a due passi da noi. E’ un nostro problema. Dobbiamo cominciare a metterci le mani dentro. Difendere questi operatori (rivendicando ad esempio il contratto unico e applicando anche a loro il nostro contratto..), significa unificarci come lavoratori e difenderci meglio. Significa impedire che la “concorrenza tra lavoratori”, danneggi tutti. Significa che, già oggi, in caso di sciopero, i lavoratori delle ditte saranno comunque in servizio garantendo pulizie,pasti, manutenzione, e domani altre cose… QUESTA E’ DAVVERO LA CONTRADDIZIONE PIU’ GRANDE E POTENZIALMENTE PIU’ ESPOSIVA DELL’ATTUALE SITUAZIONE SOCIALE SINDACALE E CONTRATTUALE. UNIFICAZIONE RETRIBUTIVA E UNIFICAZIONE PROFESSIONALE NO ALLE “GARE”CHE DISCRIMINANO – NO ALLE PAGELLE DI “VALUTAZIONE INDIVIDUALE” SI ALLO SVILUPPO PROFESSIONALE E RETRIBUTIVO LEGATO ALL’AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO cercando di non annegare nell’acqua agitata, stantia e intorbidita delle divisioni a parità di mansioni e delle divisioni retributive per fasce. Solo il personale amministrativo sfugge parzialmente a questa logica perché, pur inserito anch’esso nelle divisioni retributive per fasce, mantiene categorie differenziate per funzioni e mansioni. Al momento registriamo una tenuta del nostro impianto perché, sul piano delle fasce retributive, grazie agli accordi aziendali, tutti i lavoratori sono unificati o al massimo mantengono “divisioni” sancite dal CCNL per anzianità (infermieri e altri). Ma al momento le fasce sono state date a tutti senza alcuna selezione. Se sarà possibile intendiamo continuare su questa strada. Ci sembra davvero dannosa e poco seria una “gara tra lavoratori” per “selezionare i migliori” (l’espressione è aziendale…), a cui poi riconoscere lo straordinario premio N CONCLUSIONE: vogliamo scomodare Lenin quando di… 70.000 lire dice che ogni Accordo, anche il migliore possibile non è che mensili lorde!!!. Non un compromesso tra interessi contrapposti e che quindi pone è questa la inevitabilmente le basi, all’atto stesso della firma, per il suo professionalità. La superamento o per nuovi conflitti. Chi scrive, da marxista, nostra opzione mira condivide questa impostazione. Ma alla fine la devono a qualcosa di molto condividere anche quelli (Direzioni, sindacati, lavoratori), che più serio e obiettivo alla giudicano gli accordi “pragmaticamente” e appunto come una ovvero possibilità di mediazione e/o la soluzione possibile tra compatibilità collegare gli aumenti varie. Alla pubblicistica classica del leninismo retributivi di fascia appartiene anche una espressione, forte come nella (ma anche di tradizione leniniana, che definisce lo “sciopero come categoria), ai piani di scuola di guerra”. Così rispondiamo a tutti coloro che aggiornamento nel corso della vertenza ci hanno annoiati con obbligatorio con espressioni del tipo “lo sciopero non serve, costa, non valutazione finale. lo fa nessuno”. L’unico sciopero che non serve è quello Ovviamente stabilendo prima le che non si fa. Le conquiste e gli accordi vanno bene modalità di accesso anche se ottenuti senza scioperi. Ma che nella lotta i e i contenuti dei lavoratori siano costretti a impegnarsi e misurarsi fa corsi. Non a caso ci parte dell’ABC del sindacalismo. E che spesso la lotta siamo opposti, sia inevitabile è altrettanto evidente. In questo senso le vincendo per ora la occasioni non mancheranno. partita, (Mario Iannuzzi – Segreteria CGIL USL 3) all’introduzione delle “pagelline di Il CCNL che ci fa da base, spesso insuperabile, per il Contratto Integrativo Aziendale, ha introdotto o confermato divisioni professionali e retributive anche a parità di mansioni. A noi questa condizione non piace. Per questo, in maggioranza, il gruppo dirigente e i delegati della CGIL aziendale, si sono battuti contro l’impianto del CCNL. Che avessimo ragione è evidente. Non a caso i sindacati nazionali pongono il problema della riunificazione in D delle qualifiche sanitarie e sociali. Noi appoggiamo questa ipotesi. Ma è innegabile che anche il nostro Accordo “divide a parità di mansioni tra C e D” e, se vi riusciremo “dividerà anche tra B e BS” a parità di mansioni. Questo passa il convento e in questa acqua ci tocca di nuotare. Qualcuno dice che è un segno di modernità contrattuale. Noi preferiamo affrontare pragmaticamente il problema I valutazione individuale compilate dai responsabili”, a cui legare gli aumenti di fascia retributiva, le incentivazioni e i passaggi di categoria. (possibilità prevista dal CCNL e che chiediamo sia abolita anche a livello nazionale…). CON QUESTE PREMESSE ABBIAMO RITENUTO CORRETTO E DOVEROSO CONTRATTARE COMUNQUE I PASSAGGI DI CATEGORIA (pur sapendo che dividono a parità di mansioni..), PERCHE’ CI SEMBRAVA COMUNQUE GIUSTO OFFRIRE UNA OPPORTUNITA’ TUTTI I LAVORATORI. IN QUESTO SENSO ABBIAMO FIRMATO UN ACCORDO CHE FISSA LE REGOLE E I PUNTEGGI. ANCHE SE BRUTTA (per gli effetti che produce), E’ SEMPRE MEGLIO CHE LE OPPORTUNITA’ CHE IL CCNL OFFRE VENGANO CONTRATTATE PIUTTOSTO CHE ESSERE LASCIATE NELLE MANI DELL’AZIENDA. Il nostro impegno per garantire, nella battaglia contrattuale nazionale, la riunificazione professionale, viene rinnovato. Ma va detto che la tendenza alla divisione retributiva proseguirà perché queste sono le logiche del “modernismo aziendalista” e in parte rilevante anche del “modernismo concertativo sindacale”. Non neghiamo che alcune “divisioni retributive” piacciono e sono auspicate, anche da gruppi di lavoratori o da singoli operatori. L’argomentazione evidenzia l’ingiustizia di riconoscere la stessa retribuzione “anche a chi non fa nulla”. Siamo nel Pubblico impiego e comunque il SSN è nel P.I: da decenni. Che vi siano aree di parassitismo è innegabile. Potremmo fornire l’elenco corredato di nomi e cognomi (a partire dai dirigenti…), ma questo è un problema della Direzione. Il Sindacato non può e non deve scegliere tra buoni e cattivi. Il sindacato deve fare accordi che retribuiscano il lavoro e la professionalità. E’ compito dell’azienda intervenire nelle aree (reali o presunte), di parassitismo e se ci sono eliminarle. E’ compito dell’Azienda operare perché ognuno faccia il suo dovere e documentare se qualcuno non lo fa. Noi rappresentiamo i lavoratori. In senso letterale. Quelli appunto che lavorano… e che per fortuna sono la stragrande maggioranza. Se piace alla Direzione Generale che la cernita cominci, potremmo essere d’accordo ma solo se si parte dai dirigenti… Senza falsi moralismi: come si può pretendere di offrire 70.000 lire medie mensili lorde sulla base del “merito individuale”, quando si sono riconosciute milionate mensili a medici e dirigenti sulla base della sola anzianità? La domanda è pertinente o è solo il frutto “dell’opposizione ideologica al nuovo” dei soliti estremisti? A proposito ringraziamo il Governo che sta alacremente lavorando per raddoppiare lo stipendio (da 200 a 400 milioni annui), ai Direttori Generali, Amministrativi e Sanitari. E’ un Governo di estremisti (di sinistra). (M.I.) Fasce retributive in busta paga - CCNL e Contratto Integrativo Aziendale Riceviamo da moltissimi lavoratori richieste di chiarimenti e segnalazioni sull’inquadramento nelle fasce retributive. Crediamo di fare cosa utile fornendo le seguente note normative con la precisazione che l’Azienda non ha ancora del tutto applicato gli Accordi e si è impegnata a regolarizzare ogni posizione con la retribuzione dio gennaio 2001. Se a quella data la retribuzione di fascia non corrisponde a quanto di seguito elencato gli operatori devono contattarci per gli opportuni interventi A B BS C D DS fascia 1 I lavoratori neo assunti o che alla data del 1/1/2000 avevano meno di due anni di servizio di ruolo in azienda o nel SSN, la maturano con la mensilità successiva al 1) compimento del 2° anno di servizio complessivo (fa fede il servizio indipendentemente dalla qualifica e/o dal livello) A B BS C D DS fascia 1 Devono averla in busta tutti i lavoratori che alla data del 7/4/99 – data di entrata in vigore del CCNL – avevano 5 anni di servizio complessivo di ruolo nel SSN. Spetta 2) dalla data di maturazione dei 5 anni e sostituisce l’indennità già erogata come ex art. 45 (fa fede il servizio indipendentemente dalla qualifica e/o dal livello) A B BS C D DS fascia 1 Devono averla in busta con decorrenza dalla data di maturazione tutti i lavoratori che hanno raggiunto 5 anni complessivi di servizio di ruolo nel SSN entro il 3) 31/12/99 (fa fede il servizio indipendentemente dalla qualifica e/o dal livello) A B BS C D DS fascia 1 Devono averla in busta con decorrenza dalla data di maturazione tutti i lavoratori che hanno raggiunto due anni complessivi di servizio di ruolo nel SSN entro il 4) 31/12/99 (fa fede il servizio indipendentemente dalla qualifica e/o dal livello) Con decorrenza 1/1/2000 spetta a tutti i lavoratori compresi nelle condizioni di cui Fascia 2 ai precedenti punti 1, 2, 3 e 4. Su questo punto: l’azienda non ha ancora pagato parte degli operatori compresi nei punti 3) e 4). C1 C2 C3 C4 Dal 7/4/99 gli Infermieri prof., psichiatrici e pediatrici, le assistenti sanitarie e le ostetriche che entro il 31/12/99, hanno maturato 20 anni sono in C2, 25 anni in C3 e 30 anni in C3 con assegno a personam. – dalla data del 7/4/99 o dalla data di maturazione del requisito di anzianità se entro il 31/12/99. - Passano nella fascia successiva a quella in godimento con decorrenza 1/1/2000. D1 D2 D3 D4 Dal 7/4/99 I capo sala Afd, le assistenti sanitarie e le ostetriche che entro il 31/12/99, hanno maturato 20 anni sono in D2, 25 anni in D3 e 30 anni in D4 – dalla data del 7/4/99 o dalla data di maturazione del requisito di anzianità se entro il 31/12/99. - Passano nella fascia successiva a quella in godimento con decorrenza 1/1/2000. Infermieri generici, Puericultrici, Assistenti all’infanzia, Passano in BS3 dal 1/1/2001 Coordinatori operai – Categoria BS Capo sala Afd – Coordinatori (con concorso pubblico) Passano alla fascia successiva a quella in delle aree Tecnico sanitarie sociali e riabilitative in godimento con decorrenza 1/1/2001. Chi si trova servizio di ruolo alla data del 6/12/2000 già in D4 resta fermo (D5 non c’è…) A far data dal 1/1/2000 il personale già dipendente che sia inquadrato nella prima e seconda fascia retributiva della propria categoria (A1/2 – B1/2 – Bs1/2 – C1/2 – D1/2 – Ds1/2), alla data di espletamento delle prove selettive e che in ragione dell’applicazione delle norme concorsuali pubbliche e/o delle selezioni di cui al presente CIA e al vigente CCNL, accede ai profili di cui alle categorie , B, C e D nonché alle speciali categorie di BS e DS, è inquadrato al corrispettivo iniziale di ogni categoria ( B, BS, C, D e DS), e transita alla prima fascia secondo le seguenti modalità: passaggio B1/2 – BS1/2: passaggio diretto; passaggio A1/2 – B1 dopo quattro mesi di permanenza in B; passaggio B1/2 – C1 dopo sei mesi di permanenza in C; passaggio C1/2 – D1 dopo sette mesi di permanenza in D; passaggio D1/2 – DS1/2 dopo sette mesi di permanenza in DS. Tutti i cambi di qualifica – a parità di categoria – (applicazione accordo art. 17 comma 3 vedi di seguito) – avvengono mantenendo la fascia retributiva in godimento alla data del cambio. Non viene invece riconosciuta alcuna anzianità pregressa rispetto alla nuova qualifica. Questo, in parecchi casi, impedisce la partecipazione alle selezioni per la categoria superiore. Fa eccezione l’area amm.va dove, se in possesso del biennio superiore, un operatore di categoria B che accede con il cambio alla qualifica di coadiutore può partecipare alle selezioni per Coadiutore amministrativo esperto. curriculum formativo e professionale; titoli di studio; attestati di formazione aggiornamento obbligatorio; carichi di famiglia. ACCORDO AZIENDALE 26/6/2000 CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE Regolamento Aziendale per la progressione economica nelle fasce retributive e nelle categorie Allegato 3 c - Passaggi da una categoria all'altra immediatamente superiore (art. 16 CCNL) e/o eventuali inabilità al servizio e/o alla qualifica eventuale autocertificazione e/o certificazione dell' Azienda rilasciato dal Responsabile della UO e relativo al servizio prestato solo se in mansioni differenti, ovvero superiori, alla qualifica di appartenenza; la verifica di tale dichiarazione viene espletata dalla U.O. Affari del personale mediante asseverazione del Responsabile del Servizio. Dichiarazione verificate come false comportano la responsabilità civile e penale del dichiarante, con conseguenza immediata di esclusione dalla selezione e attivazione dei procedimenti previsti dalla legge. E’ fatto obbligo alla UO Affari del personale di verificare ogni dichiarazione (certificazione e/o autocertificazione), inerente le mansioni prestate secondo le modalità sopra riportate. avvertenza: ABBIAMO RIPUBBLICATO LE NORME PRINCIPALI. Il testo completo dell’Accordo è stato diffuso con il bollettino di Giugno 2000. In caso di necessità può essere richiesto alle nostre strutture e ai delegati. Art. 3 - Riserva Art. 1 - Ambito di applicazione In sede di prima applicazione ed in considerazione della professionalità acquisita dal personale all' interno dell' Azienda, a mente dell' art. 12, comma 2, CCNL che finalizza lo strumento contrattuale al recupero delle motivazioni del personale attraverso il riconoscimento della professionalità e della qualità delle prestazioni individuali, le presenti selezioni sono prioritariamente riservate al personale dipendente. Non potranno essere effettuate selezioni interne in carenza dei relativi posti in organico ed i passaggi di categoria conseguenti a selezione interna potranno avvenire solo fino alla copertura dei posti vacanti. Eventuali aperture all’esterno a carattere eccezionale e derogatorio per specifiche professionalità dovranno essere preventivamente comunicate dall’Azienda alla RSU e fornite di adeguata motivazione. Le selezioni per il passaggio da una categoria all' altra avverranno mediante selezione sulla base dei posti vacanti e scoperti per ciascuna qualifica e posizione funzionale. I posti di che trattasi risulteranno dalla verifica di cui al punto a) delle premesse della presente intesa e dall' applicazione di quanto stabilito dal successivo punto d) della stessa. Art. 2 - Bandi di selezione Tutti i bandi di selezione devono contenere: • l' indicazione del numero di posti disponibili, la qualifica e il profilo professionale per i quali sono emessi, i requisiti contrattuali di ammissione dei candidati, la data di scadenza che va posta normalmente a 15 giorni di distanza, le modalità di consegna della domanda e della documentazione richiesta, l' eventuale indicazione dello specifico settore di lavoro di destinazione. L' azienda deve provvedere alla massima diffusione dei bandi attraverso: affissione agli albi e alle bacheche di tutte le UU.OO/PP.OO, trasmissione ai Dirigenti responsabili per la diffusione diretta ai reparti e/ai servizi. Il bando deve contenere apposito allegato con il relativo modulo di domanda nel quale gli operatori dovranno indicare: cognome e nome; data di nascita; posto di lavoro (U.O. e/o P.O.); qualifica professionale in godimento; anzianità di servizio complessiva e nella qualifica; Costituisce eccezione al principio sopra enunciato la selezione per i passaggi dalla categoria C alla D, area amministrativa, per la quale, in considerazione della particolare qualificazione professionale richiesta dalle mansioni di riferimento, l’Azienda prevede di riservare una adeguata percentuale di posti per garantire l' accesso a tale categoria dall' esterno ai sensi dell' art. 14 CCNL. Punteggi per le selezioni interne da categoria inferiore a categoria superiore *In tutti i casi in cui è prevista l’attivazione di corso di formazione e/o aggiornamento direttamente collegato al sistema di classificazione del CCNL (art. 29 commi 2 e 4 lett. a) CCNL), il punteggio della prova di idoneità è dato dall’esito del corso (votazione d’esame) Categorie Anzianità Punti max Curriculum Punti max Titoli di studio Prova d’idoneità* Punti max 50 5° 40 40 30 12 12 12 12 12 8 8 8 8 8 30 30 40 40 50 Da A a B Da A a B – selezioni x Amm.vi e Op. CED Da B a C Da B a C – sel. x Amm.vi (anche da BS a C) Da C a D Allegato 3 b - PASSAGGI NELL'AMBITO DELLA STESSA CATEGORIA TRA PROFILI DIVERSI DELLO STESSO LIVELLO (Art. 17, comma 3°, CCNL) Art. 1 - Oggetto e destinatari I passaggi avverranno mediante selezione sulla base dei posti vacanti e scoperti esistenti in P.O. per posizione funzionale. I posti di che trattasi risultano dalla verifica di cui al punto a) delle premesse e dall' applicazione di quanto stabilito al successivo punto c). Si concorda di esaminare in via prioritaria le domande degli operatori già in servizio presso le UO interessate, che possano dimostrare con regolare certificazione rilasciata dal Dirigente di U.O. (sotto la propria responsabilità civile e penale), ! e/o autocertificata dall' interessato (sotto la responsabilità civile e penale del firmatario) e verificata dall' U.O. Affari del Personale mediante asseverazione del Dirigente Responsabile del servizio interessato, di svolgere le mansioni inerenti il profilo per il quale chiede la trasformazione in data anteriore o uguale al 01/02/1999 e/o di essere stato assegnato a tali mansioni a seguito di regolare avviso di mobilità disposto con provvedimento del Direttore Generale dell' azienda, anche in data posteriore e/o di essere stato trasferito, in qualunque periodo, a seguito di "inabilità individuale alle mansioni" che sia certificata e che abbia natura definitiva. Art. 2 - Bando di partecipazione L’azienda emette apposito bando entro il 25/07/2000 e comunque successivamente alla definizione della P:O., nel quale viene riportato: a) il testo integrale dell’art. 17, comma 3°; b) il facsimile della domanda dal quale dovranno risultare tutte le condizioni richieste come già elencate negli artt. precedenti; c) le modalità di punteggio e le prove di idoneità previste per la selezione; d) la data di scadenza del bando, l’indirizzo ove recapitare la domanda e la tipologia delle prove di idoneità, ove previste; e) le certificazioni richieste e la forma delle stesse (eventuale certificazione e/o autocertificazione). Art. 3 - Norma di primo inquadramento 1. I dipendenti di cui all' art.1), per i quali risulti disponibile il posto in pianta organica, sono inquadrati nel nuovo profilo richiesto a condizione di possedere i titoli scolastici e professionali richiesti per il nuovo profilo (allegato 1 CCNL 98/2001). La certificazione delle mansioni effettivamente svolte, rilasciata nelle forme di cui all' art.1, sostituisce la prova di idoneità. Tale inquadramento, che conserva la posizione di fascia retributiva già in godimento, non è considerato passaggio di categoria e mantiene agli interessati il diritto a concorrere alle selezioni per i passaggi di categoria e di fascia fermo restando i requisiti previsti per l’accesso al profilo. 2. L’inquadramento degli operatori di cui sopra è previsto anche in relazione alla categoria BS limitatamente all’ex ruolo tecnico. Tale inquadramento è subordinato alla disponibilità dei relativi posti in Pianta organica. Gli operatori inquadrati in BS con le procedure di cui al presente articolo, nelle qualifiche del ruolo tecnico, non hanno funzioni ne posizioni di coordinamento. Tali posizioni restano regolamentate dalle procedure selettive e concorsuali. Non è previsto l’inquadramento con le procedure dell’art. 17, comma 3, per i profili del ruolo amministrativo (coadiutore esperto BS), che sono regolamentati a parte. 3. Gli operatori che rivolgono istanza ai sensi dell’art. 17, comma 3, e che sono attivamente inquadrati in altre qualifiche della stessa categoria e che svolgano le loro effettive mansioni, accedono al profilo richiesto a seguito di positivo superamento delle prove selettive e di idoneità previste per i passaggi di categoria e nel rispetto della graduatoria conseguente. Tale selezione costituisce una sottofase ulteriore che verrà attivata dopo la conclusione delle selezioni di cui ai punti c) e d) delle premesse e pertanto dopo le selezioni interne per i passaggi da una categoria all' altra immediatamente superiore. Le parti si impegnano all' individuazione dei posti in pianta organica disponibili o necessari con particolare riferimento alle qualifiche e professioni che dovessero risultare “ad esaurimento” a seguito di processi riorganizzativi dell’Azienda. Art. 4 - Riserva dei posti Ai sensi dell' art. 15, comma 2, CCNL i suddetti passaggi da un profilo all' altro della stessa categoria sono prioritariamente riservati al personale dipendente. Art. 5 - Norma finale La presente articolazione assume valore di intesa pattizia indirizzata a regolamentare le condizioni di cui all’art. 17, comma 3°, del CCNL 98/2001. Punteggio per l’applicazione dell’art. 17, comma 3, CCNL Da A a A Da B a B Da BS a BS Da C a C Da D a D Da DS a DS Anzianità % 50 50 50 25 20 20 Titoli e curriculum % 25 25 25 25 30 30 Famiglia % // // // // // // Prova d’idoneità * % 25 25 25 50 50 50 In tutti i casi in cui la trasformazione di posto interessa operatori già in servizio nella stessa qualifica, la prova di idoneità è sostituita dalla certificazione del Dirigente responsabile del Servizio di appartenenza. *In tutti i casi in cui è prevista l’attivazione di corso di formazione e/o aggiornamento direttamente collegato al sistema di classificazione del CCNL (art. 29 commi 2 e 4 lett. A) CCNL), il punteggio della prova di idoneità è dato dall’esito del corso (votazione d’esame). Allegato 3 d – Livelli BS e DS - PASSAGGI NELL'AMBITO DELLA STESSA CATEGORIA TRA PROFILI DI DIVERSO LIVELLO ECONOMICO (Art. 17, comma 1°, CCNL - Bs – Ds) Le selezioni per l' inquadramento nelle categorie Bs e Ds sono prioritariamente riservate al personale dipendente con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Nelle selezioni da categoria B a Bs e da D a DS di tutte le qualifiche interessate, gli operatori partecipanti alla selezione e inquadrati (al momento della selezione), in categoria B e D fascia 1, 2, 3 e 4, concorrono per la corrispettiva fascia retributiva di BS (da B1 a BS1; da B2 a BS2ecc. da D1 a DS1 ecc.), e sono inquadrati in BS1/DS1 e BS2/DS2 ecc. contestualmente all’atto di nomina nella corrispondente qualifica di categoria BS e DS. Punteggio per l’applicazione dell’art. 17, comma 1, CCNL (Bs – Ds) *In tutti i casi in cui è prevista l’attivazione di corso di formazione e/o aggiornamento direttamente collegato al sistema di classificazione del CCNL (art. 29 commi 2 e 4 lett. a) CCNL), il punteggio della prova di idoneità è dato dall’esito del corso (votazione d’esame) Da B a BS Da D a DS Anzianità 50 20 Curriculum 12 20 Titolo di studio 8 10 Prova d’idoneità * 30 50 " Norme di primo inquadramento – selezioni interne e/o pubbliche – passaggi di categoria A far data dal 1/1/2000 il personale già dipendente che sia inquadrato nella prima e seconda fascia retributiva della propria categoria (A1/2 – B1/2 – Bs1/2 – C1/2 – D1/2 – Ds1/2), alla data di espletamento delle prove selettive e che in ragione dell’applicazione delle norme concorsuali pubbliche e/o delle selezioni di cui al presente CIA e al vigente CCNL, accede ai profili di cui alle categorie , B, C e D nonché alle speciali categorie di BS e DS, è inquadrato al corrispettivo iniziale di ogni categoria ( B, BS, C, D e DS), e transita alla prima fascia secondo le seguenti modalità: passaggio B1/2 – BS1/2: passaggio diretto; passaggio A1/2 – B1 dopo quattro mesi di permanenza in B; passaggio B1/2 – C1 dopo sei mesi di permanenza in C; passaggio C1/2 – D1 dopo sette mesi di permanenza in D; passaggio D1/2 – DS1/2 dopo sette mesi di permanenza in DS. Per le annualità riferite alle specifiche applicazioni concordate nel presente CIA e tenuto conto delle norme di primo inquadramento concordate, tutti gli operatori che maturano un passaggio di categoria, con le forme concorsuali e/o selettive previste e concordate, non possono immediatamente fruire dello scorrimento di fascia previsto per la corrispondente categoria. L’operatore, a seguito del passaggio di categoria, perde la fascia maturata nella precedente categoria di provenienza e viene inquadrato inizialmente nella fascia iniziale nella fascia iniziale della stessa e attende la maturazione della prima fascia economica in base alle norme di primo inquadramento concordate nel presente CIA (Art. 7 punto A ndr). La fascia lasciata libera è assegnata, in ordine di graduatoria nel medesimo profilo lasciato libero, al primo degli aventi diritto. La presente norma, per la sua natura dinamica, si applica automaticamente dal mese successivo a quello in cui ne maturano le condizioni descritte. A norma del vigente CCNL i passaggi da B a BS e da D a DS non sono considerati passaggi di categoria e quindi esulano dalla presente norma. Gli operatori che sono risultati vincitori di selezione per il passaggio di categoria e che conseguono la prima fascia con le cadenze previste al punto A) sono comunque inseriti nelle graduatorie relative agli scorrimenti di fascia del presente CIA ma, fermo restando il rispetto dell’ordine di graduatoria, accedono alle posizioni di B2, BS2, C2, Modalità di punteggio a valere per tutte le selezioni come specificato nelle singole tabelle: Anzianità di servizio: nella categoria 1.5 per anno, in categoria inferiore 1 punto per anno, in categoria superiore 2 punti per anno, l’anzianità nello stesso ruolo per il quale si partecipa al bando è maggiorata di 0.5 punti per anno, le frazioni di anno sono calcolate in dodicesimi rapportando ad una mensilità le frazioni uguali o superiori a 15 giorni e inferiori a 30 giorni. Nelle selezioni per i passaggi da A a B di tutti i profili, ad eccezione del ruolo amministrativo, il valore del punteggio individuale di anzianità è raddoppiato, fermo restando i massimali (%), concordati. Nei passaggi di categoria da C a D e da D a DS il punteggio applicato sarà il seguente: nella categoria/livello 1 punto per anno, in categoria/livello inferiore 0.5 punto per anno, in categoria/livello superiore 1.5 punti per anno. Titoli di studio; Non sono valutabili i titoli che costituiscono requisito di accesso, ivi compreso il titolo di studio professionale specifico per l’accesso alla qualifica. Non è altresì valutabile il diploma di 2° grado nelle selezioni da C a D e da D a DS. Nel passaggio da A a B i titoli superiori al diploma di scuola media superiore non vengono conteggiati. Il punteggio da attribuire per i titoli di studio sarà dato dall’applicazione della seguente formula: valore del titolo posseduto meno valore del titolo richiesto per l’accesso. Valore titoli: laurea attinente punti 8; laurea non attinente al profilo punti 6; Diploma universitario attinente al profilo punti 6 quando non costituisce requisito per l’accesso; Diploma di scuola media D2, DS2 solo al termine e in coda degli scorrimenti di fascia assegnati agli operatori che non hanno effettuato passaggi di categoria. Gli operatori nominati alle “posizioni organizzative” sono esclusi da ogni nomina a seguito di selezione per l’accesso alle categorie e alle fasce. Il loro posto nelle graduatorie rimane congelato ed è assegnato con decorrenza dalla revoca dell’incarico. Restano ferme le condizioni normate dal CCNL. A far data dal 1/1/2000 in tutti i casi in cui gli operatori sono sottoposti a corsi formativi concordati tra le parti contraenti il presente regolamento, per finalità di riqualificazione professionale a seguito di: 1) revisione quali quantitativa della Pianta organica; 2) processi di esternalizzazione e/o appalto; 3) processi di riorganizzazione, ristrutturazione e/o innovazione produttiva; 4) processi previsti e normati dal vigente CCNL; l' inquadramento degli operatori, previo disponibilità dei posti nella dotazione organica e positivo completamento del percorso formativo, decorre dal mese successivo alla data di maturazione dei requisiti e con piena applicazione delle norme di primo inquadramento concordate. superiore (5 anni o equiparato) 5 punti, diploma triennale 3 punti, biennio superato 2 punti; scuola secondaria di 1° grado o inferiore punti zero. Curriculum max 12/20; i corsi di aggiornamento con esame finale e/o della durata di almeno 18 ore ciascuno (con divieto di cumulo tra più corsi), sono conteggiati 1 punto ciascuno. E’ escluso da ogni conteggio l’aggiornamento facoltativo comunque conseguito. docenza 1 punto ogni corso di insegnamento certificato; tutoraggio 1 punti per ogni corso di durata almeno semestrale, O.5 punti per corsi uguali o inferiori a tre mensilità e fino a sei; pubblicazioni 1 punto per ogni pubblicazione riconosciuta attinente il posto da ricoprire. Si concorda di riconoscere anche i seguenti punteggi: per il corso Cup ed anagrafe sanitaria (uno dei due o entrambi), punti 3; corso word 1 punti; corso excel 1 punti; altri corsi a contenuto informatico (esclusi quelli di base se già conteggiati e analoghi ai corsi World/Excel), 0.5 punti massimi se con attestato finale; Corso BLS con esame e/o attestato finale punti 2; prevenzione piaghe da decubito punti 1.5; nefrologia e dialisi punti 3;cartella infermieristica con attestato finale punti 2; (limitatamente alle selezioni per i passaggi di categoria: Corso CUP e anagrafe sanitaria – uno dei due o entrambi -: punti 10 agli operatori di categoria A nella selezione per il passaggio a B; punti 6 per gli operatori di categoria B nel passaggio a BS; punti 4 per gli operatori di categoria B nel passaggio a C; punti 2 per gli operatori di categoria C nel passaggio a D). altri corsi di aggiornamento obbligatorio gestiti dall’azienda USL 3 o da Enti per suo conto e che abbiano rilasciato attestato finale comunque paragonabili per impegno e durata ai corsi citati max # punti 2. Per la sua natura meramente divulgativa è escluso il corso denominato “la documentazione infermieristica fra qualità e responsabilità” del 30/3/99 così come la docenza allo stesso. corsi di specializzazione inerenti la qualifica, in relazione alla durata e con esame finale: punti 3. per titoli scolastici si intendono esclusivamente i titoli scolastici legalmente riconosciuti. I titoli scolastici professionali si intendono equiparati se legalmente equipollenti. alla voce curriculum si associa, in un unico punteggio – registrato per voci distinte -, il punteggio relativo all’aggiornamento. Tutti i punteggi sopra elencati e conseguiti per attività svolte prima del 11/08/93 vengono ridotti del 50%. Famiglia: - da conteggiare e valutare solo a parità di punteggio - familiari a carico 2 punti per persona, figli conviventi a carico o in età compresa fino a 24 anni se disoccupati e/o studenti 2 punti per figlio; i nuclei monofamiliari e/o monoreddito raddoppiano il punteggio per ogni singola peculiarità; In caso di ulteriore parità di punteggio ha diritto di precedenza il candidato con anzianità di servizio nel SSN complessiva maggiore. Prova di idoneità: si compone di una prova pratica anche con l’ausilio di mezzi informatici o macchinari inerenti la qualifica o tramite svolgimento di relazioni a tema oppure attraverso quiz a risposta libera o a risposta a scelta e deve essere certificata ovvero risultare su supporto cartaceo dal quale risulti lo svolgimento espresso dal candidato. Il mancato raggiungimento del punteggio di idoneità (almeno sei decimi), comporta l’esclusione del candidato. Colloquio di idoneità: verte su argomenti inerenti la qualifica posta a selezione. Le domande formulate al candidato devono risultare su apposito verbale. Il mancato raggiungimento del punteggio di idoneità (almeno sei decimi), comporta l’esclusione del candidato. Nelle selezioni interne ( passaggio a categoria superiore), gli operatori già in servizio presso le UO interessate, che possano dimostrare con regolare certificazione rilasciata dal Dirigente di UO (sotto la propria responsabilità civile e penale), e/o autocertificata dall’interessato (sotto la responsabilità civile e penale del firmatario), e verificata dalla UO Affari del personale, di svolgere le mansioni inerenti il profilo per il quale si chiede la partecipazione al bando, in data anteriore o uguale al 1/2/99 e/o di essere stato assegnato a tali mansioni a seguito di regolare avviso di mobilità a firma del Direttore Generale anche in data posteriore e/o di essere stato trasferito, in qualunque periodo a seguito di “inabilità assoluta alle mansioni” che sia certificata e abbia natura definitiva, hanno diritto ad un punteggio aggiuntivo, da iscriversi al punteggio relativo al curriculum professionale, in ragione del periodo di attività espletata, pari al 50% del corrispondente punteggio previsto per l’anzianità di servizio, fermo restando il rispetto del massimale. Tale punteggio aggiuntivo non si applica al personale amministrativo di categoria B per l’accesso alla categoria C e a tutto il personale afferente alle restanti categorie che richiede l’accesso ai profili amministrativi di categoria C. fa eccezione il personale, di categoria C, ricollocato a seguito di regolare certificazione medico legale di “inabilità assoluta alle mansioni” per il quale è riconosciuta la maggiorazione citata. Commissioni di selezione: le commissioni di selezione sono nominate con atto del Direttore Generale e sono costituite da tre componenti effettivi e tre supplenti, di cui uno con funzione di Presidente anche esterno all' azienda, e due individuati tra il personale dipendente esperto per la materia cui la selezione si riferisce e quindi di qualifica uguale, equivalente o superiore al profilo posto in selezione. Sono incompatibili i dipendenti componenti la RSU e/o cariche direttive, aziendali e/o territoriali delle OO.SS. Ai componenti della Commissione ed al segretario competono i compensi previsti per l' espletamento di concorso pubblico di pari profilo e posizione funzionale. Le Commissioni come sopra composte provvedono alla convocazione dei candidati ammessi con lettera raccomandata almeno 20 giorni prima dell' espletamento delle prove. Le prove di selezione non potranno avvenire nei giorni festivi ne nelle giornate di festività cattolica, valdese, luterana, ebraica, metodista, islamica e buddista. Nella lettera di convocazione verrà indicata la data, l' ora ed il luogo di svolgimento delle selezioni. La durata e le modalità di svolgimento delle prove stesse sono determinate dalla Commissione esaminatrice nel rispetto delle norme del presente accordo aziendale. Ove siano previste più prove, ai candidati deve essere data comunicazione per iscritto con indicazione del punteggio riportato, relativa formalizzazione di ammissione e/o esclusione e data della successiva prova. Tutte le prove sono pubbliche. In ogni selezione ove sia previsto il colloquio questo deve avvenire in luogo aperto al pubblico. I componenti la Commissione devono dichiarare l' insussistenza di situazioni di incompatibilità con i candidati da esaminare. Le Commissioni redigeranno appositi verbali attestanti il regolare svolgimento delle selezioni che dovranno essere rimessi ai competenti uffici per i successivi provvedimenti. Tutti i bandi di selezione devono contenere, l'indicazione del numero di posti disponibili, la qualifica e il profilo professionale per i quali sono emessi, i requisiti normativi e contrattuali di ammissione dei candidati, la data di scadenza che va posta normalmente ad almeno 15 giorni di distanza, le modalità di consegna della domanda e della documentazione richiesta, l' eventuale indicazione dello specifico settore di lavoro di destinazione. L' azienda deve provvedere alla massima diffusione dei bandi attraverso: affissione agli albi e alle bacheche di tutte le UU.OO/PP.OO, trasmissione ai Dirigenti responsabili per la diffusione diretta ai reparti e/ai servizi. Il bando deve contenere apposito allegato con il relativo modulo di domanda nel quale gli operatori dovranno indicare: • cognome e nome; data di nascita; • posto di lavoro (U.O. e/o P.O.); • qualifica professionale in godimento; • anzianità di servizio complessiva e nella qualifica; • curriculum formativo e professionale; • titoli di studio; • attestati di formazione e/o aggiornamento obbligatorio; • carichi di famiglia; • eventuali inabilità al servizio e/o alla qualifica; eventuale autocertificazione e/o certificazione dell' Azienda rilasciato dal Responsabile della UO e relativo al servizio prestato solo se in mansioni differenti alla qualifica di appartenenza; la verifica di tale dichiarazione viene espletata dalla U.O. Affari del personale. Dichiarazioni verificate come false comportano la responsabilità civile e penale del dichiarante, con conseguenza immediata di esclusione dalla selezione e attivazione dei procedimenti previsti dalla legge. E’ fatto obbligo alla UO Affari del personale la verifica di ogni dichiarazione (certificazione e/o autocertificazione), inerente le mansioni prestate e/o l’inabilità di candidati che risultino vincitori di selezioni interne relative ai passaggi di categoria. Lo stato di servizio è fornito a cura dell’U.O. Affari del Personale che provvede ad ogni atto relativo all’ammissione delle domande. Le pubblicazioni devono essere edite a stampa in originale o in fotocopia accompagnata dalla relativa dichiarazione sostitutiva dell' atto di notorietà. E'ammessa ogni autocertificazione ai sensi delle vigenti norme di legge. E' ammessa la sanabilità di irregolarità lievi od omissioni dichiarative fatto salva la regolarità in verifica dei requisiti di partecipazione al bando. L' eventuale esclusione di candidati dalle selezioni è deliberata con provvedimento motivato del Direttore Generale da notificare all' interessato entro giorni 15 dall' esecutività della relativa deliberazione. $ Vista la dichiarazione congiunta n° 9 di cui al CCNL 98/2001, le parti concordano che in tutte le selezioni per i passaggi di categoria e/o nelle ricollocazioni a parità di qualifica (anche per la categoria BS), nonché nell’accesso ai corsi di Aggiornamento e formazione finalizzati all’inquadramento contrattuale (passaggio di categoria), il personale che possa certificare una inabilità che non abbia dato luogo, per carenza dei requisiti, alla ricollocazione prevista dalla normativa in vigore, fermo restando le modalità di ammissione già definite per singolo caso, è inserito nelle graduatorie con precedenza sugli altri operatori a parità di punteggio. Validità delle graduatorie: al termine di ogni selezione verranno stilate apposite graduatorie da recepire con atto deliberativo della Direzione Generale. Le graduatorie potranno essere utilizzate, a scorrimento e secondo l' ordine delle stesse, per ventiquattro mesi dalla loro approvazione al fine di provvedere alla copertura di posti e/ delle posizioni di fascia retributiva che si rendessero vacanti e/o scoperti a qualsiasi titolo. L' utilizzo delle graduatorie, limitatamente alle selezioni per i passaggi di categoria, è previsto anche per le sostituzioni temporanee disposte dalle norme (congedi, aspettative, maternità, paternità, assistenza ai minori). La graduatoria di ogni selezione può essere fatta oggetto di presentazione, da parte dei diretti interessati di memoria scritta in funzione di chiarimenti e/o contestazioni di merito. Tali atti vanno formalizzati entro dieci giorni dalla data di affissione all’albo della ASL della graduatoria, all’UO Affari del personale che esaminerà le istanze sotto l’esclusivo profilo di legittimità rimettendo risposta scritta entro 15 giorni dal ricevimento di ogni istanza.. E'facoltà dell' interessato chiedere di essere sentito anche con l' assistenza di un legale e/o di un rappresentante sindacale a sua scelta. Le eventuali istanze di ricorso non pregiudicano il successivo iter delle procedure selettive. L’eventuale accoglimento delle istanze interviene, nei modi di legge e di regolamento, a favore dell’interessato ricorrente. (a valere solo per le selezioni /concorso relative ai passaggi di categoria ndr) Schema di Inquadramento economico contrattuale e base di calcolo per i passaggi di categoria e di fascia Trattamento economico in vigore Esclusa l’anzianità maturata, la scala mobile (IIS) e la quota delle indennità professionali non conglobate in paga base dal Contratto Nazionale Nei passaggi da una categoria all’altra si mantiene la retribuzione di fascia maturata (se più favorevole) con riassorbimento successivo sui futuri aumenti I FASCIA (attuale Categoria A Ausiliari Commessi Categoria BS Ota Coadiutori amm.vi Operai esperti Operatori tecnici Operai special. Coadiutori Coordinatori aamm.vi Infermieri generici Categoria C Categoria D Categoria DS Infermieri Professionali e Psichiatrici Tecnici sanitari Terapisti Ass. Sociali Ass. Sanitari Ass. Ammin. Ostetriche Ass. Tecnici A 12.711 B 14.635 Bs A-B +160.000 A1-B +104.000 15.507 C B-Bs +72.000 B1-Bs +9.000 18.357 D B-C +310.000 B1-C +246.000 Bs-C +237.000 Bs1-C +165.000 A1 13.387 B A-A1 1 +56.000 15.400 Bs B-B1 1 +63.000 16.371 C1 Bs-Bs1 +72.000 B1-Bs1 +81.000 19.310 D C-C1 1 +79.000 inquadramento con 5 anni al 7/4/99) II FASCIA Categoria B A2 III FASCIA A3 IV FASCIA A4 14.058 A1-A2 +56.000 14.458 A2-A3 +33.000 A1 – A3 +89.000 14.908 B 2 B 3 B 4 16.207 B1-B2 +67.000 16.707 B2-B3 +41.000 Bs 2 Bs 3 17.307 Bs 4 17.226 C2 Bs1-Bs2 +71.000 17.826 C3 Bs2-Bs3 +50.000 18.826 C4 Bs3-Bs4 +83.000 Bs1-Bs4 +204.000 20.418 C1-C2 +92.000 21.526 C2-C3 +92.000 C1-C3 +184.000 23.164 C3-C4 +136.000 D 2 D 3 D 4 Capo sala Infermieri Coordinatori Tecnici sanitari Terapisti Ass. Sociali Ass. Sanitari Collab. Ammin. Ostetriche Collab. Tecnici 20.849 Ds C-D +207.000 C1-D +128.000 Collab. Sanitari Infermieri Prof. Coordinatori Tecnici sanitari Terapisti Ass. Sociali Ass. Sanitari Collab. Ammin. Collab. Tecnici Cssa Dai Opd 23.289 D-Ds +203.000 D1-Ds +101.000 22.068 Ds D-D1 1 +101.000 24.692 Ds-Ds1 +117.000 23.176 Ds D1-D2 2 +92.000 24.284 Ds D2-D3 3 +92.000 26.097 Ds1-Ds2 +125.000 27.592 +125.000 25.392 Ds D3-D4 4 +92.000 D1-D4 +277.000 28.825 +102.000 Nota: il primo valore è riferito allo stipendio annuale (esclusa la 13ma) il valore preceduto dal segno + è riferito alle differenze stipendiali mensili lorde. %