Accordo per i passaggi di categoria con selezione interna riservata

Transcript

Accordo per i passaggi di categoria con selezione interna riservata
♦Accordo per i passaggi di categoria con
selezione interna riservata
♦Accordo per i cambi di qualifica a parità
di categoria
♦Accordo per lo sviluppo professionale
♦Rideterminazione dei fondi contrattuali
Dotazione organica della AUSL 3 Genovese
Foglio di informazione sindacale della Segreteria CGIL
Comitato degli iscritti – Lista RSU CGIL – Delegati CGIL RLS
Speciale Contratto Integrativo Aziendale
DICEMBRE 2000
Un bilancio positivo, un bilancio parziale, un bilancio necessario
(di Mario Iannuzzi – segreteria CGIL USL 3)
Fino ad oggi i numeri della vertenza sul Contratto integrativo
aziendale sono i seguenti:
circa 4300 passaggi di fascia
retributiva (75.000 lire medie mensili fisse e ricorrenti), di cui 1
fascia garantita a tutti con decorrenza 1/1/2000, due fasce agli
operatori più giovani (fino a due anni di servizio al 31/12/99, per
recuperare l’assenza di scatti di anzianità, l’esclusione dall’ex
articolo 45 e per favorirne un’inserimento professionale paritario);
terza fascia retributiva per infermieri generici, puericultrici,
assistenti all’infanzia, capo sala, coordinatori delle professioni
sanitarie e sociali e operatori tecnici coordinatori; un corso che
ha riqualificato 15 ausiliari in operatori tecnici cuochi; 3 corsi in
fase di effettuazione per elettricisti, idraulici e addetti al
condizionamento come risposta (parziale e non scontata…), al
degrado del settore e alle pressanti politiche di esternalizzazione;
240 ausiliari riqualificati e già inquadrati in OTA e ulteriori 40 posti
disponibili;
un accordo sulle incentivazioni 1999 che ha
riconosciuto circa 2.000.000 lordi medi (pagato in aprile 2000);
l’accordo sulle risorse aggiuntive del progetto CUP (due milioni
lordi medi pagati a settembre 2000);
l’accordo stralcio
sull’Aggiornamento che ha fissato il fondo e garantito alcuni corsi a
tutti (BLS, informatica, cartella infermieristica e altri specifici),
coinvolgendo circa 2500 operatori in 30 mesi; l’accordo parziale
sulla prevenzione e sicurezza che ha consentito il proseguo dei
programmi di medicina preventiva sui lavoratori e alcuni interventi
sulle strutture (ma su questi due punti siamo molto insoddisfatti e
denunciamo l’inerzia dell’Azienda e dei servizi preposti…);
l’accordo che ha ridotto il monte ore annuale complessivo del
lavoro straordinario consentendo di spostare risorse sulla
retribuzione fissa per tutti attraverso le fasce;
La dotazione organica e lo sviluppo professionale
Si tratta della parte più complessa, più difficile e più
importante. La definizione della dotazione organica è oggi
compiuta con un aumento di 563 posti di lavoro e il
passaggio da 3800 operatori a 4363 invertendo una
tendenza che dal 1993 registrava cali continui e costanti.
Questo aumento avviene principalmente sull’area sanitaria
(+358), e sull’area amministrativa (+310). Particolarmente
significativi sono gli incrementi previsti per gli Infermieri, i
Capo sala, gli Assistenti sociali e gli Ota. Si dimezza il numero
del personale ausiliario e calano anche gli operatori tecnici
come conseguenza dei poderosi processi in atto
(privatizzazioni, esternalizzazioni, appalti, contenimento delle
spese, ristrutturazione del settore sanitario). A questi
fenomeni i sindacati nazionali e provinciali hanno reagito in
ritardo, spesso male, senza capirli a fondo e senza una
adeguata strategia. In azienda si cerca di metterci una
pezza… quando ci si riesce. Oggi gli accordi consentono un
“riciclaggio” di operatori (altrimenti in esubero..), verso le
professioni amministrative e assistenziali. E qui entriamo nella
seconda parte dell’accordo che prevede i cambi di qualifica a
parità di categoria, i passaggi con selezione interna riservata
a categoria superiore e lo sviluppo professionale degli
operatori. In pratica si realizzano quasi mille passaggi di
categoria: 200 da A a B, almeno 120 da B a BS, 200 da B a
C, 350 da C a D mentre i posti in DS passano dagli attuali
5 a 54. E i posti in D passano dagli attuali 265 a 627 =
+362 di cui, per la prima volta nella storia sindacale di
questa categoria, 200 riservati agli Infermieri!…. Con tanti
saluti a chi ci ha deriso considerando con straffottente
sufficienza le nostre giuste, e oggi realizzabili, rivendicazioni. Infine
i coordinatori di area operaia passano da 15 a 37, e tutte le
qualifiche vengono riviste in un difficile compromesso non esaltante
ma, in questa fase, accettabile anche perché sarà rivisto in
gennaio. Alcuni settori operai vengono dismessi e altri crescono nel
numero di addetti.
- I Fondi, il salario e la normativa
La battaglia del Marzo scorso sui fondi contrattuali aziendali ha
dato i suoi frutti: sono disponibili oltre 6 miliardi come
incentivazioni aggiuntive sul 1999, l’accordo è previsto per
gennaio e il pagamento a febbraio (ipotizziamo circa 1.200.000
lordi per operatore); con decorrenza 1/1/2001 è stato ricostituito il
fondo per i “passaggi di fascia” a 18 miliardi di cui circa 15 di spese
correnti (le attuali retribuzioni…), e 3.1 disponibili per ulteriori
passaggi di fascia nel 2001: nel corso del 2001 circa 1000
operatori potrebbero transitare, previa selezione, a categoria
superiore e gli altri 2800, che non transitano, potrebbero fruire
di un aumento fisso mensile sotto forma di passaggio di fascia
utilizzando appunto parte dei tre miliardi disponibili (una fascia
“costa” mediamente 70.000 lire mensili per 13 mesi ovvero 910.000
annuali per addetto). L’insieme dell’intesa va letta unitamente
all’accordo del 26/6/2000 che sancisce le norme selettive sui
passaggi di categoria ripresi (in parte), in questo bollettino (il testo
completo è già stato pubblicato e diffuso). In quell’occasione, come
tutti sanno, è stata sancita una norma aziendale che applica il
CCNL riconoscendo agli operatori che passano a categoria
superiore per effetto delle selezioni e dei concorsi, il recupero
(entro sei mesi), della prima fascia retributiva nella nuova
categoria. Il nostro bilancio riparte da qui. E’ parziale ma
necessario. E nella sua contingenza, nell’oggi, per come stanno le
cose oggi a Genova e nella USL 3, lo riteniamo positivo per i
lavoratori. Le parzialità, le insufficienze e alcune necessarie
correzioni, che per altro l’intesa sottolinea, le vedremo nel
proseguo della vertenza. Da Gennaio si riparte sui temi dell’orario,
della riduzione d’orario, dell’aggiornamento obbligatorio, della
normativa, della sicurezza e delle incentivazioni. L’accordo è
previsto entro il 31/3/2000. Questi sono i fatti.
L’Azienda nel mercato
Questi fatti si confrontano con un’Azienda che, nel 2000 informatico
e telematico, viaggia a passo di lumaca e gestisce le relazioni
sindacali e professionali con la mentalità di una burocrazia
gerarchizzante travestita da improbabile modernismo aziendalista.
Noi non amiamo questa azienda. Ma nemmeno gli vogliamo male.
Gestiscono mille miliardi di spesa e di servizi sanitari. Quasi un
terzo dell’intera Liguria. Devono compiere scelte. Spesso le loro
scelte confliggono con gli interessi salariali, professionali e
normativi che noi rappresentiamo per conto dei lavoratori.
Gestiscono con in testa il primato dei bilanci. Gestiscono con in
testa gli interessi politici che rappresentano e dai quali ricevono
incarichi e revoche con annesse retribuzioni e carriere. Noi invece
lavoriamo pensando di fornire un servizio a chi ne ha bisogno e di
ricevere un salario (modesto, modestissimo…) a condizioni di
lavoro che ardiamo pretendere dignitose. Pare che le due opzioni,
bilanci e lavoro, frequentemente non coincidano. Questa la
chiamano legge di mercato. Non è davvero una novità. Si
ripete da almeno 150 anni. Noi che non siamo ingenui
preferiamo essere additati come nemici della “legge di
mercato” piuttosto che come sprovveduti. Senza scadere,
questa volta davvero ingenuamente, nell’Aziendalismo,
vogliamo affermare il valore e l’energia creativa del nostro
lavoro collettivo. E lottiamo perché sia rispettato, pagato e
soddisfacente. Non amando con incallita coerenza la “legge di
mercato” in cui questa azienda è calata (con i soldi di tutti …),
e in cui tutta la società si dibatte senza soluzione, riteniamo
che “questo mercato” possa oggi permettersi servizi sanitari
migliori, gratuiti, più efficienti e operatori sanitari retribuiti
molto meglio. D’altra parte una costante la legge di mercato la
mantiene: produce per il profitto. In questa logica anche un
servizio sanitario è merce e il “diritto alla salute” viene
degradato a mercimonio. In questa logica anche gli operatori
sanitari sono “merce speciale” e il loro valore retributivo e
professionale oscilla costantemente nei tentacoli della famosa
“legge di mercato”. Per questo respingiamo le sirene stonate
dell’Aziendalismo e rivendichiamo l’estensione al comparto
degli stessi trattamenti riconosciuti ai medici.
La parola ai lavoratori
Come i lavoratori sanno la vertenza è durata circa 10 mesi, vi
sono state tre dichiarazioni di sciopero (poi rientrate), alcune
mobilitazioni con assemblee, un capillare lavoro di
informazione con bollettini e comunicati, e circa 40 incontri
contrattuali con la controparte. Il risultato è oggi scritto nero
su bianco. Il giudizio passa ai lavoratori e deve confrontare i
risultati con le richieste avanzate in piattaforma calandoli nella
situazione reale. Individualmente ognuno può anche trovarvi
validi elementi di insoddisfazione o aspettative deluse. Così
come sono evidenti le imperfezioni e alcune sostanziali
disparità di trattamento. Questo non è (per fortuna o
purtroppo?…), il Contratto Nazionale. Anzi si muove nelle
gabbie e nei codicilli che il CCNL ha posto e che la direzione
aziendale, vera guardiana dell’ortodossia ministeriale, non ha
voluto superare, rinnovando i voti di obbedienza alle
celebrazioni di rito latino e la contemporanea osservanza
ecumenica regionalista. Vale però la pena ricordare che
nessuna, tra le aziende sanitarie, ha dovuto affrontare le
traversie organizzative, operative e di Direzione che ha
vissuto (e subito..), la USL 3 e che, pare, non siano finite (vedi
proposta di legge regionale sulla divisione dell’Azienda...).
Eppure in altre Aziende non c’è traccia, per ora, di risultati
complessivi paragonabili a quelli descritti e ottenuti da noi.
Tutto il resto è chiacchiera inconcludente, maldicenze di
cervelli claudicanti, rivalsa da comari inacidite. Non a caso la
fonte è sempre la stessa: pseudo sindacalisti abituati a
marchettare e dirigenti aziendali abili ad ammucchiare le
stesse marchette. Ma oggi la cosa è andata diversamente e
nel piatto c’è qualcosa di concreto per i lavoratori. Anche per
questo abbiamo siglato un accordo che valutiamo
complessivamente positivo.
Mario Iannuzzi – Segreteria CGIL USL 3
Le fasi applicative dell’accordo
1) L’Azienda emanerà un bando per i cambi di qualifica a parità di categoria. (vedi regolamento art. 17
CCNL/CIA pag 9/10). Possono parteciparvi gli operatori che già da tempo svolgono le mansioni per le quali
chiedono il cambio. La domanda deve essere accompagnata da autocertificazione dell’operatore sulle
mansioni svolte e/o da certificazione del proprio Dirigente. Nel caso in cui il Dirigente non certificasse (per
qualsiasi motivo: diniego, assenza, etc…), l’operatore deve comunque rendere una propria autocertificazione.
2) L’Azienda emanerà i bandi di selezione interna sui posti disponibili e concordati
3) Tutti i bandi usciranno entro la fine del corrente mese di dicembre e saranno corredati da modulo sul quale
effettuare la domanda e dalle modalità contrattuali di ammissione (allegato 1 CCNL 98/2001 – regolamento
CCNL /CIA pag 9/10)
4) Altri bandi potranno essere emessi sui posti lasciati liberi per effetto dello scorrimento degli operatori a categoria
superiore (vedi tabelle sulla dotazione organica), sia di selezione interna che di cambio qualifica a parità di categoria.
La rideterminazione dei Fondi Contrattuali
Il CCNL sancisce l’obbligo di definire l’intero impianto retributivo dei Contratti Integrativi Aziendali attraverso la quantificazione delle
spese che vanno ascritte a tre Fondi (vedi tabelle). Nell’Accordo del 24/3/2000 era stata giustamente inserita una norma che rinviava a
successiva intesa la ripartizione di eventuali “residui” della gestione 1999. Tali residui derivano dall’abbattimento concordato dell’ex
Fondo per il lavoro straordinario* e si ripetono costantemente dal 1996 (circa due miliardi all’anno..).In passato gli accordi hanno
destinato i residui al fondo delle incentivazioni che passava così dalla sua consistenza storica di sei miliardi a quella contrattabile di 8
miliardi annuali (1.600.000 medie per addetto contro 2.100.000).Gli Accordi regionali del 1999, applicativi del CCNL 98/2001, hanno
portato circa 6.6 miliardi da destinarsi alle incentivazioni e alla “nuova classificazione del personale” ovvero fasce retributive e passaggi
di categoria. La cifra reale stanziata dalla regione è in realtà di 3.3 miliardi perché gli Accordi aziendali hanno assegnato tali risorse alla
retribuzione “fissa e ricorrente” (fasce retributive 1999/2000), che richiede la copertura economica del Fondo art. 39 per sempre.
Ovviamente dal 1/1/2001 tale copertura resta a carico dell’Azienda per sempre e soprattutto rimane nella retribuzione fissa mensile di
tutti gli operatori. E’ questa la differenza, non marginale, di una contrattazione aziendale che ha scelto di puntare sulla retribuzione fissa
(riconoscimento professionale), piuttosto che sulle “una tantum” attraverso gli incentivi annuali. Questo obiettivo ha orientato anche
l’Accordo di rideterminazione dei fondi cercando di incrementare il Fondo art. 39 per le fasce retributive. La mediazione raggiunta non ci
soddisfa appieno perché non consente risorse sufficienti a garantire una fascia retributiva a tutti con decorrenza 1/1/2001, (servono
almeno 3.800.000.000 annuali fissi e ricorrenti). Ma la cifra raggiunta (2 miliardi circa che risultano detraendo le spese già impegnate per
retribuire le attuali fasce concordate e le quote che saranno destinate alle “posizioni organizzative” previste dal CCNL e ancora da
concordare), rappresenta un’ottimo punto di partenza. Se il rinnovo del Contratto nazionale (biennio 2000/2001), porterà, come
pensiamo, nuove risorse, la partita si potrà riaprire a breve. In ogni caso gli accordi prevedono che ogni spesa per i passaggi di categoria
resta interamente a carico dell’Azienda. Se andranno in porto, nel corso del 2001, i circa 1000 passaggi di categoria previsti, restano
risorse sufficienti per contrattare una fascia retributiva a tutti gli operatori che non fruiranno del passaggio a categoria superiore.
Fondo n°1 art. 38 punto A CCNL
Fondo n° 2 art. 38 punto B
Fondo n° 3 art. 39 CCNL
Lavoro straordinario – indennità
CCNL
Fasce retributive, posizioni
variabili (turno, presenza,
Incentivazioni collettive
organizzative e Indennità
festivo, notturno, reperibilità,
professionali specifiche
rischio rx, art 44 ccnl 94/98)
ANNO 1999 (comprese risorse aggiuntive regionali): Lit=33.691.096.783
Fondo: 11.248.287.000
(1.3 miliardi spostati al fondo delle
incentivazioni; 12.5 meno 1.3)
Spesa:8.794.617.000
Residuo: 2.453.670.000
Fondo: 9.555.037.783
Fondo: 12.887.772.000 (11.5 miliardi circa
(6 miliardi fondo storico; 3.3 miliardi
spese fisse per le indennità professionali
risorse regionali; 1.3 miliardi spostati dal
specifiche; 1.5 miliardi spostati dalle
fondo n°1)
incentivazioni)
Spesa: 8.459.469.000 (incentivi 99
Spesa: 10.311.762.000
liquidati ad aprile 2000 di cui 1
miliardo ancora da definire)
Residuo: 1.095.568.783
Residuo: 2.576.010.000
Totale residuo 1999: 6.125.248.783
da concordare in contrattazione entro il 31/1/2001. La CGIL propone di liquidarne gran parte in cifra fissa uguale
per tutti non essendo contrattualmente possibili altre soluzioni (ipotesi lit=1.200.000/1.400.000 per ogni
lavoratore sulla base delle presenze in servizio). La cifra di un miliardo può essere utilizzata sull’anno 2000 nel
fondo incentivazioni per rendere maggiormente equilibrate le somme annuali disponibili. La possibilità di utilizzo
dei 2.5 miliardi dei residui del fondo n° 3 è possibile perché per norma contrattuale l’Azienda deve comunque
ricapitalizzarlo al 1/1/2000 per l’intera cifra. Questo risultato è dovuto alla battaglia contrattuale condotta nel
marzo scorso che ha ottenuto di capitalizzare per l’anno 99 anche questo fondo (vedi tabella)
ANNO 2000 (comprese risorse aggiuntive regionali): Lit=35.175.222.684
(comprende 1.3 miliardi di incremento del Contratto nazionale, 100 milioni dai risparmi del part time e 75 milioni dai “risparmi” sull’ex indennità
infermieristica. Le cifre dei “risparmi” sono da quantificare con esattezza perché l’azienda non è ancora in grado di fornirne i dati precisi… sic!
Fondo: 11.338.571.000
Spesa: 9.235.807.000
Residuo: 2.102.764.000
Fondo: 8.155.037.783
(1.5 miliardi spostati sul fondo n°3)
Spesa: da definire previo accordo
Residuo: zero
Fondo: 15.681.613.901
Spesa: 14.947.031.000
Residuo: 734.582.901
Totale residuo 2000: 2.837.346.901(utilizzo da contrattare)
ANNO 2001(salvo integrazioni dal Contratto nazionale)
Fondo: 9.338.571.000 (due
miliardi spostati sul fondo n° 3)
Fondo:8.155.037.000 (ma 1.7
Fondo:18.000.000.000
miliardi vanno confermati dalla
(15.6 più 2 dal fondo n°1 e più
Regione. In caso negativo il fondo
243 milioni dalle incentivazioni)
scende a 6.3miliardi come nel
1998)
Spesa: da verificare a consuntivo
Spesa: da verificare a consuntivo
Residuo: da verificare
Residuo: da verificare
Spesa disponibile: 3.1 miliardi
Residuo: da verificare
Totale residuo 2001: da verificare a consuntivo
Accordo sulla dotazione organica e lo sviluppo professionale
Vedi testo dell’accordo
e note esplicative
Qualifica
Infermieri professionali
Infermieri professionali
Infermieri pediatrici (V.I.)
Infermieri pediatrici (V.I.)
Infermieri psichiatrici
Infermieri psichiatrici
Infermieri generici puericultrici ass.infanzia
Capo sala afd – infermieri coordinatori **
Ex CSSA OPD DAI
Collaboratori sanitari esperti
Ostetriche
Ostetriche
Assistenti sanitari
Assistenti sanitari
Operatore Tecnico di assistenza *
Totale UO Infermieristica
TSLB
TSLB
TSRM
TSRM
Fisioterapisti
Fisioterapisti
Logopedisti
Logopedisti
Educatori professionali (salvo verifica)
Educatori professionali (savo verifica)
Ortottisti
Ortottisti
Tecnici riabilitazione psico sociale *
Tecnici riabilitazione psico sociale *
Tecnici neurofisioopatologia
Tecnici neurofisioopatologia
Tecnici della prevenzione
Tecnici della prevenzione
Cat
In servizio
novembre
2000(ruolo)
D
C
D
C
D
C
BS
D
//
1156
//
31
//
180
150
74
DS
3
D
C
D
5
14
52
C
B
37
240
1942
9
88
12
85
45
99
9
11
64
D
C
D
C
D
C
D
C
D
C
D
C
D
C
D
C
D
C
Totale Tecnici sanitari
Assistenti sociali
Assistenti sociali
Collaboratori amm.vi esperti
Collaboratori amm.vi *
Assistenti amm.vi
Coadiutori amm.vi esperti
Coadiutori amm.vi
Commessi
Operatori tecnici Ced *
4
5
//
1
//
6
7
85
466
D
C
Totale area amministrativa
Collaboratori tecnici
Assistenti tecnici
Operatori tecnici coordinatori
Operatori tecnici
Operatori tecnici
Ausiliari socio sanitari spec.
Assistenti religiosi
2
31
183
//
275
42
26
559
D
C
BS
BS
B
A
C
Totale area tecnica
TOTALE GENERALE AO USL 3
+/-
173 +173
1195 +39
5
+5
34
+3
22 +22
158
-22
150
103 +29
16
+13
Posti a
selezione
interna
+173 da C
///
+ 5 da C
///
+ 22
///
///
+29
+13
7(6D 1 DS)
+2
+2
12
-2
///
49 / 47D
-3
+2 DS
2DS
-5 D
52 +15
+12
281 +41
+41
2257
+315
299
30 + 3DS +24 +3DS +21D
68
-20
+4 C
30 + 3 DS +21 +3DS +18D
68
-17
+4 C
45 + 3 DS
+3
+3DS +3D
103
+4
+7 C
8 + 1 DS
0
+1DS
14
+3
+3 C
25 + 4 DS +29
+4 DS
38
+3
+3 D
4
0
0
5
0
0
5 + 1 DS
+6 +1DS + 5D
11 +10
+10
3
+3
+3
7
+1
+4
30 + 4 DS +27 +4DS + 23D
63
-22
+5
509
17
60 – Tot: 77
DS
D
C
BS
B
A
B
Accordo
dicembre
2000
+43
28 + 4 DS
62C / T:94
+15
+2
21 +19
78 +47
334 +151
150 +150
191 --84
16
-26
79 +53
+310
869
//
20
15
36
196
488
1
10
31
37
47
261
247
1
756
634
3800
4363
+10
+11
+22
+11
+65
-241
0
-122
+563
Note
I.P. totali: 1368 = +212
nuove assunzioni in C
IP/VI totali: 39 = 8 nuove
assunzioni in C
Selezione riservata per
Infermieri psichiatrici (c)
In BS3 dal 1/1/2001*
Selezione riservata agli
I.P. di categoria C e D
Selezione riservata agli
I.P. di categoria C e D
Il totale resta a 19.
1 posto per Ds e 1 per D
I 3 posti di D non previsti
restano congelati – 2 DS e
12 C a selezione interna
Concorso con riserva*
Tot:101 + 4 nuovi posti in
C dopo le selezioni D/DS
Tot:101 + 4 nuovi posti in
C dopo le selezioni D/DS
Tot: 151 +7 nuovi posti in
C dopo le selezioni D/DS
Tot: 23 +3 nuovi posti in C
dopo le selezioni D/DS
4 posti DS
3 posti D
Tot: 9 (è da definire un
posto in DS*)
Tot: 17 +16 nuovi posti di
cui 10 disponibili in C *
Tot: 10 + 4 nuovi posti in
C dopo le selezioni per D
Tot: 97 + 5 nuovi posti in
C dopo le selezioni per D
10 posti di D sono
riservati al PSAL
+88(conteggio limitato ai posti D/DS )
+4DS +11 D Tot:94 +12 nuovi posti in
+12 C dopo le selezioni D/DS
+19
+47
+151
+150
--84
-26
+53
+310
Occorre calcolare l’effetto di scorrimento e i
posti che si liberano
man mano che procedono le selezioni: di
fatto 200 operatori possono entrare nei ruoli
amministrativi e almeno
300 possono fruire di un
passaggio di categoria
+10
+11
tabella
specifica
+22 Vedi
+11 esplicativa suddivisa per
+65 qualifiche.
///
///
+119
+831 (occorre aggiungere almeno 120 operatori
di categoria A e B che possono entrare nei ruoli
amministrativi di categoria B/BS)
Accordo sulla dotazione organica e lo sviluppo professionale
Distinta area tecnica e operaia
Qualifica
Collaboratore tecnico esperto
Collaboratore tecnico
Assistente tecnico programmatore
Assistente tecnico geometra
Assistente tecnico elettrotecnico
Assistente tecnico (qualifica da definire)
Cat In servizio Accordo
novembre dicembre
2000ruolo
2000
+/-
DS
D
//
//
0
10
0
+10
C
C
C
C
7
10
+3
13
21
+8
0
+10 Di
cui
5
esperto
programmatore
+3
Qualifiche da definire per
+8 la UOGT e il SPP
L’accesso a BS nella posizione di coordinamento
è riservato agli operatori
in possesso di specifica
qualifica di mestiere e che
abbiano
5
anni
di
esperienza lavorativa in
categoria
B
nel
corrispondente profilo.
Passando in BS (coordinamento), gli operatori
liberano altrettanti posti di
categoria
B
nel
TOTALE COORDINATORI
15
37
+22
corrispondente profilo
(1) In servizio vi sono 1 coordinatore per impiantistica e utenze; 2 per guardaroba/lavanderia; 1 muratore/coloritore; parte di
questi operatori non svolgono da tempo le loro funzioni per dismissione dei servizi e/o appalti. - **i 4 posti proposti vanno
definiti per qualifica di mestiere (vedi norme di rinvio dell’accordo) OPERATORI TECNICI
Conduttore ct
BS
14
15
+1
+1
posti
realmente
Elettricisti
BS
12
16
+4
+4 I
per
gli
Idraulici
BS
6
16 +10
+10 disponibili
Condizionamento
BS
0
8
+8
+8 operatori tecnici sono
Cuochi ***
B
38
51 +13
+13 98 (76 più i 22 che
Dispensieri ***
B
1
0
-1
-1 passando coordinatori
Autisti
B
25
54 +29
+29 liberano i posti da oper.
tecnico).
Possono
Magazzinieri
B
7
33 +26
+26
accedere alle selezioni
Centralinisti (3)
B
28
37
+9
+9
tutti gli interessati di
Portieri/centralinisti/uscieri (3)
B
17
19
+2
+2 categoria A o B in
Portieri
B
1
30 +29
+29 possesso, se richiesto,
Disinfettori (da definire 1 posto per coord.)
B
13
14
+1
+1 delle
necessarie
Guardaroba/sarti
B
21
6
-15
-15 qualifiche di mestiere.
Centro stampa – audiovisivi
B
2
2
0
0 Le qualifiche di cui alla
Altri (2) (vedi testo accordo)
B
48
6
-42
*** nota (2) sono poste “ad
esaurimento”
+76
+76
TOTALE OPERATORI TECNICI
232
308
(2) in servizio vi sono: 19 OT senza qualifica, 2 preparatori di laboratorio, 1 barbiere, 2 giardinieri, 5 falegnami, 6 meccanici,
6 muratori, 2 coloritori, 4 macellai, 1 “servizi generali” – parte di questi operatori svolge da tempo altre mansioni e potrebbe
fruire (a richiesta), del cambio di qualifica a domanda se a parità di categoria (da B a B / da BS a BS); - un’altra quota di
operatori è impegnata nei tre corsi per elettricisti, idraulici e addetti al condizionamento. L’accordo ha lasciato sei posti
“senza qualifica” con l’impegno di estenderli (+20), nel caso gli operatori, a seguito delle selezioni interne, non trovassero
ricollocazione. L’estensione prevederà la qualifica specifica.
(***) tutti i dati sulla cucina sono a carattere provvisorio in attesa dell’accordo sul servizio specifico. (3) la qualifica “atipica”
di portiere/centralinista/usciere sarà suddivisa in portiere e centralinista adeguando i rispettivi organici.
TOTALE ASSISTENTI TECNICI
Coordinatore conduttore cv
Coordinatore elettricista
Coordinatore idraulici
Coord. Condizionamento/impiantistica
Coord. Cuoco *** Coord. Dispensa ***
Coord. Autisti
Coord. Magazzini
Coord. Centralini
Coord. Portinerie
Coord. Altri (1) (vedi testo accordo)
20
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
31
1
2
2
0
3
1
1
1
0
4
2
4
4
2
(6 + 1) 7
4
4
3
3
4
+21
+1
+2
+2
+2
+4
+3
+3
+2
+3
0
+22
Posti a
Note
selezione
interna
+21
+1
+2
+2
+2
+4
+3
+3
+2
+3
**
I DATI RELATIVI AL PERSONALE IN SERVIZIO SUDDIVISO PER QUALIFICHE SONO
QUELLI FORNITI DALL’AZIENDA. Riteniamo che contengano alcune imprecisioni e qualche margine di errore
ma complessivamente rispecchiano la situazione reale. L’Azienda ha anche fornito l’organico professionale
parzialmente suddiviso per Unità Operative, servizi e Presidi Ospedalieri, ma questo non è stato oggetto di
confronto e contrattazione e pertanto rimane un’elaborato proprio della Direzione Aziendale. Sull’assegnazione
degli organici e delle risorse professionali ai singoli servizi, u.o., p.o. e reparti, ci riserviamo ogni valutazione e
ogni conseguente azione. D’altra parte la CGIL, unitamente alle altre OO.SS., ha inteso precisare nel testo
dell’accordo che non ha potuto contrattare e valutare l’organico quantitativo complessivo perché l’Azienda non
ha fornito dati e programmi in merito ai servizi, al loro sviluppo, ai reparti, ai posti letto, ai day hospital, ai
servizi territoriali e domiciliari, a quelli di emergenza, ai distretti etc…
!
Un solo commento
preliminare: la CGIL ha
mantenuto gli impegni assunti
con il personale amministrativo, sanitario,
sociale e operaio, con tutti gli operatori
utilizzati da tempo in mansioni improprie e
con tutti gli operatori che attendevano
un’occasione per transitare nelle
professioni amministrative, operaie e
sanitarie Uno spazio non indifferente è
stato garantito anche alla possibilità di
nuove assunzioni (coadiutori. di operatori
tecnici ced, infermieri, tecnici sanitari e
professioni sociali). Le possibilità di
“carriera” stanno nei numeri illustrati in
tabella. I limiti e le mediazioni di questa
vertenza li ammettiamo e spieghiamo
apertamente. Oggi che l’Accordo è
raggiunto e che partiranno le selezioni non
mancano, anzi se ne sprecano i padri: in
primo l’Azienda che presenta l’intero
accordo, e in particolare questo pezzo,
come un’atto della sua “particolare
sensibilità” verso i problemi dei lavoratori.
L’Azienda mente. Prova ne sia che per
ottenere questo risultato ci sono voluti 10
mesi di trattative, due dichiarazioni di
stato di agitazione e sciopero (poi
rientrato), e che infine, dieci giorni prima
della firma l’offerta dell’Azienda era
esattamente la metà di ciò che oggi è
stato pattuito. In secondo certi “sindacati”
autonomi, (o presunti tali..), quali l’Adass
(o cartello RSU Adass/Snatoss e
company..), che mai hanno partecipato
all’elaborazione e al sostegno di questa
proposta e che nel corso di tutti questi
mesi hanno aperto bocca (spesso a
sproposito..), si e no tre volte…per
fortuna nostra e dei lavoratori…
L’iscrizione al sindacato è libera e, come
si sa la scelta non manca, basta sapere
a chi si danno i propri soldi e a chi si
affida la propria rappresentanza… Come
CGIL rivendichiamo, atti alla mano, il
ruolo centrale di proposta e di fattiva
battaglia che ha permesso di conseguire
questi risultati. Al nostro fianco, pur con
qualche svarione e qualche caduta di
stile, gli amici della CISL aziendale. Su
tutte le altre sigle stendiamo un velo
pietoso. Tanti dormivano. Qualcuno
tentava ignobili marchette. Qualche altro
semplicemente neppure sapeva di cosa
si parlasse. Ha ragione invece la RSU
aziendale che, unitariamente, ha portato
avanti una vertenza difficile e complessa
e che ancora dovrà operare, insieme
alle OO.SS. per completarla. Ma anche
per la RSU aziendale, (che ha fatto
propria una piattaforma proposta dalla
lista CGIL e poi integrata dai delegati
CISL), vale il discorso fatto per le sigle
sindacali. Per fortuna, in questo caso, la
RSU è composta sulla base del voto dei
lavoratori: la CGIL ha il 40% e la CISL il
28%, in totale 68%. Per questo si è fatto
l’Accordo. Per questo si proseguirà nella
vertenza.
Passaggi di categoria – tabella di sintesi
Totale passaggi possibili:1105
Da A a B
363 186 per coadiutore amm.vo – 26 per OT Ced (50%) – 13 cuochi – 29 autisti – 26 magazzinieri – 40 tra
Da B a C
202
Da C a D
363
In DS
53
In BS
124
1)
2)
3)
portieri e centralinisti – 1 disinfettore – 20 per Ota (50%) - più 22 posti di varie qualifiche che si liberano
dopo le selezioni per coordinatori
8 per assistente tecnico - 3 per programmatore – 151 per assistente amm.vo più circa 40 che si
liberano dopo le selezioni per coordinatore – Tutti i posti di C dell’area infermieristica e tecnica previo
possesso dei requisiti professionali (auspichiamo il concorso pubblico con riserva al 50%)
173 per Infermiere professionale – 22 per Inf. Psichiatrico – 5 per inf. Pediatrico V.I. – 29 per Capo sala
- 1 per ostetrica – 21 per TSRM – 18 per TSLB – 3 per Fisioterapisti (dopo selezione per DS) – 1 per
Tecnici psicosociali – 3 per tecnici neuro – 23 per Tecnici vigilanza – 30 (50%) per collaboratori amm.vi
(più 10 dopo selezione per DS) – 10 per collaboratori tecnici (5 informatici) – valutiamo che ulteriori 14
posti di varie qualifiche si liberano dopo le selezioni per DS – non calcoliamo i posti non copribili dai
dipendenti (di nuova istituzione o per mancanza di operatori con requisiti)
(da C o da D vedi norme) – 16 area infermieristica – 1 ostetrica – 2 assistenti sanitari – 3 TSLB – 3
TSRM – 3 Fisioterapisti – 1 Logopedista – 1 tecnico psicosociale – 4 tecnici vigilanza – 19 collaboratori
amm.vi esperti Coordinatori (accesso da B): 1 conduttore – 2 elettricisti – 2 idraulici – 2 condizionamento – 3 cuochi –
1 dispensiere – 3 autisti – 3 magazzini – 2 centralini – 3 portinerie – Operatori tecnici (accesso anche
da A): 8 condizionamento – 10 idraulici – 4 elettricisti – 150 coadiutori amministrativi esperti (da B –
copribili 80 per mancanza di aspiranti provvisti dei requisiti)
ATTENZIONE
LE GRADUATORIE DELLE SELEZIONI E/O CONCORSI RESTANO IN VIGORE PER DUE ANNI.QUINDI POSSONO
ESSERE UTILIZZATE PER OGNI SOSTITUZIONE, PER OGNI INTEGRAZIONE (TRASFERIMENTI PENSIONAMENTI
ETC..) E PER OGNI CASO DI MODIFICA DI ORGANICO
DAL NUMERO DEI POSTI CALCOLATI IN TABELLA OCCORRE DETRARRE I POSTI CHE SARANNO OCCUPATI DAI
COLLEGHI (che già svolgono le mansioni e possono certificarlo), E CHE RIVOLGONO DOMANDA DI CAMBIO
QUALIFICA (ART. 17 COMMA 3). QUESTA OPERAZIONE PUO’ AVVENIRE SOLO A PARITA’ DI CATEGORIA (da A ad
A, da B a B, da C a C etc.. vedi regolamento pag. 12 e segg.)
SAREBBE OPPORTUNO, PERCHE’ PIU’ VELOCE, CHE PER ALCUNE QUALIFICHE (Infermieri e area tecnico
sanitaria), le selezioni per categoria C avvenissero con concorso pubblico e riserva di posti al 50%. Questo perché il
numero di aspiranti interno è estremamente limitato. Confidiamo che l’Azienda rifletta e agisca di conseguenza. IN OGNI
CASO RIPETIAMO CHE TUTTI I PASSAGGI da D a DS e da C a D liberano altrettanti posti (se previsti in organico), in D
e in C.
NOTE ESPLICATIVE E CONTENUTO DELL’ACCORDO
IL TESTO: (…) “ Le parti si danno reciprocamente atto che la situazione organica, i posti vacanti e scoperti e quindi messi a
selezione sono, salvo errori e/o omissioni, quelli riportati negli allegati alla presente intesa costituiti da due documenti uno afferente
alla situazione del personale con qualifiche non sanitarie ed il secondo afferente al personale con posizione funzionale a carattere
sanitario. (…) Per quanto esposto e visti gli allegati relativi alla dotazione organica, la RSU aziendale e le OO.SS. dichiarano le
proprie riserve nel merito della dotazione organica complessiva fissata dall’Azienda pur apprezzando e condividendo le riconversioni
previste, in termini di qualità e sviluppo professionale, in attesa del completamento delle dotazioni organiche dei servizi afferenti alle
"
singole Unità Operative. Le parti si impegnano a rivedere, entro il primo trimestre 2001, con successivo accordo l’individuazione di
eventuale specifico percorso formativo per il passaggio alla categoria BS di una quota di personale OTA. Le parti concordano di
concludere l’intero articolato del CIA come previsto dal CCNL entro il 31/03/2001. In particolare le parti si impegnano, altresì, a
rivedere entro il primo trimestre 2001, il passaggio alla categoria BS di una quota del personale Operatore Tecnico CED. Le parti si
impegnano a riesaminare, altresì, entro il mese di gennaio 2001: gli aspetti riferiti all’attività del ciclo alimentare con relativa proposta
in merito alla collocazione del personale; gli aspetti riferiti alle attività legate alla logistica (compreso servizi di emergenza), con
relativa proposta in merito alla collocazione del personale. Le parti si impegnano inoltre, a rivedere le qualifiche professionali degli
Operatori Tecnici al fine di pervenire al superamento dei residuali inquadramenti generici, con la contestuale adozione dei connessi
provvedimenti non appena noti i relativi elementi costitutivi (traduzione: dopo avere valutato la situazione, persona per persona, al
termine delle ricollocazioni con selezione interna e in relazione alla strutturazione operativa e alle esigenze dei vari servizi - n.d.r.
cgil…). Le parti confermano l’attribuzione di una fascia aggiuntiva, a decorrere dall’1/1/2001, al seguente personale: a) agli Infermieri
generici, alle puericultrici, alle assistenti all’infanzia e massiofisioterapisti e agli Operatori tecnici coordinatori, in servizio di ruolo alla
data del presente accordo, inquadrati nella categoria BS fasce 0, 1, 2, 3; b) ai Capo Sala di ruolo alla data del presente accordo,
inquadrati nella categoria D fasce 0, 1, 2, e 3; c) ai Tecnici coordinatori, al personale di vigilanza e ispezione coordinatore, al
personale di riabilitazione coordinatore, agli assistenti sociali coordinatori, assistenti sanitari coordinatore, alle ostetriche
coordinatore, in servizio di ruolo alla data del presente accordo, e che risultino inquadrati nella posizione funzionale di coordinatori a
seguito di concorso pubblico, inquadrati nella categoria D fasce 0, 1, 2, e 3. - Le parti si riservano di valutare con priorità la situazione
del personale di vigilanza e ispezione rimanenti in categoria C attraverso il riconoscimento di una ulteriore e unica fascia economica
rispetto a quella in godimento. L’Amministrazione si riserva la facoltà di valutare le modalità di erogazione di una ulteriore quota per
le fasce, al personale di cui ai precedenti punti a), b), c), nel periodo giugno/settembre 2001, fatto salva la compatibilità economica,
attraverso accordi tra le parti da concludersi entro il 31/3/2001. Per quanto concerne il conferimento delle ulteriori funzioni di
coordinamento le parti si riservano di valutare, con lo stesso accordo, il relativo percorso orizzontale di carriera. L’Amministrazione si
impegna a pubblicare i bandi di selezione interna entro il corrente anno 2000. Le parti infine, si danno reciprocamente atto che
eventuali problematiche che dovessero sorgere nell’applicazione della presente intesa saranno oggetto di appositi e specifici incontri.
La presente ipotesi di accordo sarà inviata per il previsto controllo di merito, ai sensi dell’art. 5 comma 3 CCNL 98/01, al Collegio
Sindacale, e pertanto la sua applicabilità rimane subordinata all’esito favorevole della verifica.” (Genova 6/12/2000)
Infermieri generici, Puericultrici, Assistenti
all’infanzia e Massiofisioterapisti: passano dal
1/1/2001 in BS 3 (più 50.000 da BS2 a BS3).
Transiteranno in BS4, previo accordo, tra giugno e
settembre 2001. Si tratta di un riconoscimento, alquanto
limitato, per operatori che di fatto e da tempo, svolgono le
stesse mansioni dei colleghi di categoria C. La CGIL
conferma l’impegno prioritario per il BS4 e segnala come,
a livello nazionale, il CCNL in corso di rinnovo, stia
valutando la possibilità di una parziale equiparazione
economica con le figure sanitarie di categoria C.
Operatori tecnici coordinatori: passano dal 1/1/2001
in BS 3 (più 50.000 da BS2 a BS3). Transiteranno in BS4,
previo accordo, tra giugno e settembre 2001 con
definizione del percorso anche per i nuovi coordinatori.
COORDINATORI DEL PERSONALE SANITARIO (capo
sala, capo tecnici, coordinatori dell’area riabilitativa,
sociale, sanitaria e ispettiva)
la CGIL riafferma il principio, professionale ed economico, di
collocazione in D 4 e con accesso a DS. Ovviamente la
collocazione interessa esclusivamente il personale che ricopre e
svolge funzioni di coordinamento reale di servizi operativi e di una
quota di personale. Per questo è stata introdotta la precisazione
del requisito del “concorso pubblico”. Come è noto una parte
consistente di questi operatori (esclusi i Capo sala), sono stati
collocati in D a seguito di una “promozione contrattuale” che non
è stata generalizzata e che ha finito per penalizzarne una parte
(vedi tabelle nelle distinzioni tra categoria C e categoria D).
D’altra parte, neppure oggi, l’Azienda ha voluto individuare le
posizioni di effettivo coordinamento e responsabilità in rapporto
alle strutture operative e all’organizzazione del lavoro.
Passano dal 1/1/2001 in D,1, 2, 3 o 4 (una fascia aggiuntiva
rispetto a quella attualmente riconosciuta - più 101.000 da D a
D1, più 92.000 da D1 a D2, più 92.000 da D2 a D3, più 92.000 da
D3 a D4). Previo accordo, tra giugno e settembre, si definirà
un’ulteriore fascia aggiuntiva, e il percorso di arrivo in D4 per i
nuovi coordinatori.
ACCESSO A TUTTE LE POSIZIONI DI
CATEGORIA D E DS
PER INFERMIERI, TECNICI SANITARI,
ASSSITENTI SOCIALI, ASSISTENTI SANITARI,
EDUCATORI, TECNICI DELLA PREVENZIONE,
PERSONALE DI RIABILITAZIONE, OSTETRICHE
“(CCNL 98/2001 Allegato 1) – REQUISITI DI ACCESSO
ALLA CATEGORIA D :per i collaboratori professionali di tutti i
profili sanitari e dell’assistente sociale il possesso dei diplomi di
abilitazione alla specifica professione previsti dalla vigente
legislazione, unitamente ad una esperienza professionale
triennale
complessivamente
acquisita
nel
profilo
corrispondente della categoria C in aziende ed enti del
Servizio Sanitario nazionale. Per il profilo dell’infermiere ove
sia, comunque, richiesto il possesso del diploma di abilitazione
alle funzioni direttive, l’esperienza professionale è biennale.
REQUISITI DI ACCESSO ALLA CATEGORIA DS: per i
collaboratori professionali sanitari e per il collaboratore
professionale assistente sociale esperti, esperienza triennale
nel corrispondente profilo della categoria D iniziale ovvero
esperienza triennale nel profilo infermieristico della categoria C
corredato del
diploma di scuola diretta a fini speciali
nell’assistenza infermieristica ovvero ancora - per tutti gli altri
profili sanitari e dell’assistente sociale - esperienza di otto anni
nel corrispondente profilo della categoria C;
Art. 22 comma 6 CCNL 98/2001: In attesa del regolamento
previsto dall’art. 14 e sino alla sua entrata in vigore, restano
confermate - per la copertura dei posti vacanti già di operatore
professionale di prima categoria coordinatore del personale
infermieristico (ora inseriti nella categoria D - livello iniziale ) le norme previste dal D.M. 30 gennaio 1982 e successive
modificazioni ed integrazioni esclusivamente per i posti di
caposala. Con l’entrata in vigore del presente contratto le
aziende ed enti , ai fini delle selezioni, potranno prevedere
mediante trasformazione dei posti esistenti o nuova istituzione,
quelli per i quali è possibile l’accesso anche con gli altri requisiti
indicati nella relativa declaratoria.”
#
Quindi: per l’accesso a D bastano tre anni di
esperienza professionale (nel SSN), in categoria C. Ma
per i posti di capo sala in presenza del titolo afd
(Abilitazione alle funzioni direttive), bastano due anni
in categoria C.
Per l’accesso a DS occorrono tre anni di esperienza
in categoria D oppure 8 anni in categoria C. Ma per
gli Infermieri di categoria C l’accesso a DS è oggi
sostanzialmente sbarrato perché la norma viene
interpretata in senso restrittivo ed esige il Diploma di
“scuola diretta a fini speciali – CSSA – DAI – OPD” e
almeno tre anni di esperienza lavorativa in categoria
C. Il personale infermieristico di categoria D (capo
sala ostetriche, assistenti sanitarie), accede a DS con
tre anni di esperienza lavorativa in D.
i
posti
in
categoria
D
saranno
TSLB:
proporzionalmente suddivisi per le aree di
laboratorio, anatomia e centro trasfusionale.
Infermieri: i posti di categoria D sono
proporzionalmente
suddivisi
per
Infermieri
professionali, pediatrici e psichiatrici. Per l’area
infermieristica i posti di categoria D sono suddivisi
per UO territoriali e Presidi ospedalieri. Stessa
metodologia per le professioni tecniche e
riabilitative.
Ortottisti: con una nota congiunta si esaminerà la
possibilità, a gennaio, di costituire una posizione in
categoria DS.
Per tutti: l’accesso a DS può liberare posti in
categoria D che vengono di conseguenza messi a
bando tra gli operatori di categoria C.
Area amministrativa: un’ottimo accordo che
recupera i ritardi e i guasti del passato e apre
prospettive concrete nell’immediato e nel futuro
In applicazione agli Accordi aziendali della AUSL 3
Genovese(Contratto Integrativo Aziendale – CCNL
98/2001), saranno indetti i Bandi di selezione
riservata ai dipendenti per i seguenti posti:
19 posti da Collaboratore Amministrativo esperto
categoria DS, riservati al personale dipendente con
qualifica di Collaboratore Amministrativo categoria D, che
abbiano 5 anni di anzianità come Collaboratore amm.vo
Cat. D, o Diploma di laurea specifica e due anni di
anzianità in categoria D come Collaboratori amministrativi;
47 posti estendibili a 66 da Collaboratore
amministrativo di categoria D, tramite concorso
pubblico per titoli ed esami con riserva di posti al 50% al
personale dipendente. L’accesso è consentito anche ai
dipendenti Assistenti Amministrativi – categoria C -, anche
in assenza di laurea ma che abbiano il Diploma di Scuola
media superiore e 5 anni di servizio in categoria C come
Assistenti Amministrativi;
151 posti estendibili a circa 200 (dipende da quanti
interni
passano
Collaboratori),
da
Assistente
Amministrativo categoria C, riservati ai dipendenti
Coadiutori Amministrativi categoria B. Sono ammessi
anche i Coadiutori sprovvisti di diploma di scuola media
superiore purché abbiamo 5 anni di anzianità.
150 posti di Coadiutore Amministrativo Esperto,
categoria BS, riservati ai dipendenti Coadiutori
Amministrativi di categoria B che abbiano due anni di
scolarità (superati), oltre la licenza media o, in assenza del
biennio, 5 anni di anzianità come Coadiutori amministrativi
categoria B;
186 posti di Coadiutore Amministrativo categoria B,
riservati ai dipendenti di categoria A in possesso di licenza
media. In assenza del titolo di studio sono ammessi gli
operatori di categoria A che abbiano 5 anni di anzianità
53 posti di Operatore tecnico CED, tramite concorso
pubblico con riserva al 50% ai dipendenti. L’accesso è
subordinato al possesso dei titoli (operatori su Computer –
Corsi World – Excel – MS Dos.
OPERATORI TECNICI DI ASSISTENZA
L’Accordo Aziendale – L’Annullamento del decreto nazionale OTA/OSS
“Le parti si impegnano a rivedere, entro il primo trimestre 2001, con successivo accordo l’individuazione di
eventuale specifico percorso formativo per il passaggio alla categoria BS di una quota di personale OTA”.
L’offerta dell’Azienda prevedeva il passaggio del 30% del personale in categoria BS previo ulteriore “corso di
riqualificazione”. Abbiamo rifiutato per i seguenti motivi: 1) il personale OTA ha già fatto un Corso (molti due
corsi),per un totale di 700/1000 ore di riqualificazione. Il tutto per ritrovarsi in categoria B. Ci sembra
contraddittorio costringere, per il passaggio in BS (solo al 30%?!!!), questi operatori ad un ulteriore “corso”, mentre tutti gli altri
transitano senza corsi e per selezione interna. 2) Il decreto sulla “nuova figura” OTA/OSS è stato annullato. A questo punto sarà il
nuovo CCNL a regolamentare la questione e a decidere la collocazione contrattuale. Ci sembra più conveniente, per i lavoratori,
attendere questa soluzione ed eventualmente valutare poi le mosse da fare. 3) l’aumento di organico conseguito (da 240 a 280, più
40), consentirà l’entrata in ruolo (per selezione interna), dei colleghi recentemente riqualificati (16), e l’espletamento del concorso per
nuove assunzioni. 4) in questa condizione introdurre ulteriore confusione non sarebbe stata un’operazione intelligente soprattutto in
questo settore che di contraddizioni ne vive fin troppe (mansioni, rapporto con le altre professioni, orari, turni, organici, prospettive
professionali…).
La CGIL FP – comprensorio di Genova – organizza
CORSI DI PREPARAZIONE AI CONCORSI E ALLE SELEZIONI INTERNE
sul seguente programma complessivo orientato ai singoli concorsi e corredato da apposite dispense
Diritto Amministrativo – Elementi legislativi del rapporto Stato – Regioni; Legge 29/93 e Decreti Bassanini –
Ordinamento degli Uffici e rapporti di lavoro; Legislazione sanitaria – leggi 502 – 517 – 229; Legislazione
Sanitaria Regionale; Elementi normativi della legislazione sul Bilancio delle AO – AUSL; Elementi normativi
della legislazione e della contrattualistica – settore matricolare, giuridico, economale e tecnico sanitario;
Elementi normativi del CCNL e della legislazione collegata;
Informati presso i nostri delegati aziendali e presso la Segreteria FP CGIL Genova
$
Area Operaia - Area economale
OPERATORI TECNICI
Come si è detto l’impianto non è definitivo. Per la UO Gestione Tecnica l’intero assetto andrà
perfezionato al termine dei tre corsi di riqualificazione in atto. L’aumento dei coordinatori favorisce
un più elevato inserimento numerico di operatori tecnici ma sembra anche funzionale ai
ventilati progetti di divisione in due della USL 3. Questa valutazione è estendibile a
tutte le aree economali.Accanto a settori che spariscono (lavanderie, sartorie, guardaroba,
coloritori, meccanici, falegnami, giardinieri etc..), alcuni dei quali già dismessi da tempo e i cui
operatori sono utilizzati in altre mansioni, altri settori vengono parzialmente potenziati: autisti (dove
però non è passata la richiesta di suddivisione e scorporo del settore Guardia medica/emergenza di
cui si ridiscuterà a gennaio), magazzini, centralini, portinerie (le 19 qualifiche atipiche di portiere/centralinista/usciere andranno
ricondotte ad un solo profilo individuabile o in centralinista o in portiere), disinfettori (a nostro avviso da potenziare ulteriormente
definendone anche le figure di coordinamento che non compaiono per una probabile svista). Il settore Guardaroba che resta a sei
posti è quello previsto presso il PO Ponente (Sestri). Positivo è l’inserimento della nuova figura di addetti al condizionamento che
sarà inserita in categoria BS. Come sindacato abbiamo scelto di lasciare indefinite alcune posizioni (3 posti di coordinatore e 5 posti
di operatore tecnico), anche al fine di valutare, al termine delle selezioni interne e dei corsi, la posizione di quegli operatori che non
dovessero trovare idonea ricollocazione.In una operazione così vasta e complessa questa “imperfezione” è da intendere a maggiore
tutela per tutti. Vi sono, a conti fatti 22 posti disponibili da coordinatore e 98 (76 più i 22 liberati da chi passa coordinatore), da
operatore tecnico e questo offre ampie possibilità a tutti. Comprendiamo la posizione e il rammarico di quei colleghi che, ricoprendo
da anni mansioni oggi dismesse, devono affrontare una ricollocazione. Ma nessuna altra soluzione è stata possibile. Nelle scelte il
sindacato ha percorso la strada delle maggiori garanzie per il futuro degli operatori e dei servizi. In questo senso denunciamo la
cocciuta testardaggine dell’Azienda che non ha voluto inserire posti per “operatore tecnico del servizio veterinario”. Appalto in vista
per il canile? Riproporremo la questione a gennaio. Intanto agli operatori loro malgrado coinvolti “consigliamo” di tentare una
soluzione verso l’area amministrativa (selezione da categoria A a categoria B). Se il mantenimento del servizio non interessa
all’Azienda è bene che gli operatori antepongano i propri interessi individuali utilizzando tutte le opportunità di questo accordo.
CCNL 98/2001 - REQUISITI CULTURALI E PROFESSIONALI PER L’ACCESSO ALLA CATEGORIA B:
- per l’operatore tecnico: assolvimento dell’obbligo scolastico o diploma di istruzione secondaria di primo grado unitamente - ove
necessari - a specifici titoli e abilitazioni professionali o attestati di qualifica . Per l’operatore tecnico addetto all’assistenza lo
specifico titolo è quello previsto dal DM n.295/1991. Ove non siano previsti specifici titoli, cinque anni di esperienza professionale
nella categoria A.
REQUISITI CULTURALI E PROFESSIONALI PER L’ACCESSO AL LIVELLO ECONOMICO B SUPER (Bs):
- per l’operatore tecnico specializzato, cinque anni di esperienza professionale nel corrispondente profilo nell’azienda o ente nella
posizione B, fermi rimanendo per il conduttore di caldaie a vapore, l’elettricista e l’idraulico impiantista manutentore e l’autista di
ambulanza il possesso degli attestati e diplomi indicati per l’accesso dall’esterno. Per l’operatore tecnico - cuoco - non in possesso
del diploma di scuola alberghiera è richiesta una anzianità di tre anni di esperienza professionale nel profilo sottostante unitamente
all’effettuazione di un corso di formazione definito a livello aziendale.
MANSIONI - Operatore tecnico (B)
Con riguardo ai rispettivi settori di attività e mestiere di appartenenza, individuati dalle singole aziende ed enti in base alle proprie esigenze organizzative, svolge
attività ed esegue interventi manuali e tecnici, anche di manutenzione, relativi al proprio mestiere, con l’ausilio di idonee apparecchiature ed attrezzature avendo
cura delle stesse ;
Operatore tecnico specializzato (BS)
Con riguardo ai rispettivi settori di attività e mestiere di appartenenza, individuati dalle singole aziende ed enti in base alle proprie esigenze organizzative, svolge
attività particolarmente qualificate o che presuppongono specifica esperienza professionale ed esegue interventi manuali e tecnici, anche di manutenzione, relativi
al proprio mestiere, con l’ausilio di idonee apparecchiature ed attrezzature avendo cura delle stesse. A titolo esemplificativo si indicano il conduttore di caldaie a
vapore, il cuoco diplomato, l’elettricista e l’idraulico impiantista manutentore, l’autista di autoambulanza.
Come si può facilmente evincere dalla lettura dei disposti contrattuali, non sussistono particolari difficoltà a
definire un passaggio in BS di una parte di operatori di categoria B. I pochi ostacoli previsti dalla normativa
sono facilmente superabili. Se in questa fase l’operazione non si è potuta definire, anche per la necessità
prioritaria di rimettere ordine e di dare prospettive operative e lavorative ad un settore particolarmente
disagiato e ad alto rischio di dismissione, nulla toglie che la questione vada doverosamente riproposta nel
confronto di gennaio come del resto previsto nella piattaforma unitaria della RSU.
L’Accordo allarga il numero di posti disponibili. Queste le modalità di accesso previste dal
CCNL:
ASSISTENTI TECNICI - per i collaboratori tecnico - professionali ed i collaboratori amministrativo - professionali, il possesso
E COLLABORATORI del diploma di laurea corrispondente allo specifico settore di attività di assegnazione (tecnico,
professionale, informatico, statistico, sociologico amministrativo, legale) corredato - ove previsto - dalle
TECNICI ESPERTI
abilitazioni professionali, ovvero, in mancanza - fatti salvi i diplomi abilitativi per legge - il possesso del
diploma di istruzione secondaria di secondo grado unitamente ad esperienza lavorativa quinquennale
maturata in profilo corrispondente della categoria C.
- per il profilo di assistente tecnico, il possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado,
obbligatorio ove sia abilitante per la specifica attività. Nei casi in cui il diploma non sia abilitante, è
richiesto il possesso: del diploma di istruzione secondaria di primo grado unitamente ad esperienza
%
professionale di 4 anni – maturata nella categoria B in profilo ritenuto corrispondente dall’Azienda o ente – per il personale
proveniente dalla categoria B, livello super o di otto anni per il personale proveniente dalla categoria B, livello iniziale.
- per il profilo di programmatore, il possesso del diploma e/o titoli professionali richiesti per l’accesso dall’esterno o – in mancanza – il
possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado e corso di formazione in informatica riconosciuto unitamente ad
esperienza professionale di 4 anni –maturata nella categoria B in profilo ritenuto corrispondente dall’Azienda o ente – per il personale
proveniente dalla categoria B, livello super o di otto anni per il personale proveniente dalla categoria B, livello iniziale.
CUCINE IN SITUAZIONE CRITICA E PERICOLOSA
Solo una trattativa interaziendale può difendere il servizio, l’utenza e i lavoratori
Diverso e più problematico il discorso
dei servizi di cucina e mensa.
L’Azienda ha parzialmente annunciato
le sue intenzioni:
1)
ristrutturazione
e
mantenimento della Cucina di Quarto
che servirebbe (con un nuovo modello
organizzativo e operativo..), il levante
e il Nord; 2) appalto
su tutto il Ponente
con la motivazione (o
con
la
scusa
interessata?..)
che
non vi sarebbero
spazi e aree per
costruire una cucina
“a norma”; 3) concorso interno e
messa in ruolo per i 15 colleghi
ausiliari
riqualificati
cuochi;
4)
ridefinizione dell’organico di Quarto
con ricollocazione del personale
Cuoco e ausiliario che intende uscire
dal circuito delle cucine; 5) possibile
contrattazione per la collocazione
contrattuale (BS?), per il personale
cuoco; 6) ampliamento a 7 del
numero dei coordinatori (6 in cucina e
1 in dispensa).
Riassunto: se accettate la chiusura e
l’appalto a ponente vi sistemiamo
Quarto e distribuiamo un po’ di livelli e
di promozioni. Se non accettate
appaltiamo tutto (magari utilizzando i
NAS…). Naturalmente non manca la
motivazione “nobile e ufficiale”: “in
questo modo l’Azienda e il servizio
Pubblico mantengono una parte delle
Cucine e noi (L’Azienda con il suo
progetto e i lavoratori con il loro
impegno..), potremo dimostrare a chi
vuole appaltare tutto (a chi?, alla
regione? alla direzione aziendale? ai
privati? agli extraterrestri?…), che
possiamo
essere
competitivi”.
Risposta:sono le stesse argomentazioni
che hanno usato per chiudere Nervi,
Recco, Gallino, Celesia, Rossiglione,
Sampierdarena etc…, come se la colpa
fosse dei lavoratori “non competitivi”. Se
diventare competivi significa subire le
stesse pesantissime condizioni
di lavoro dei lavoratori che
purtroppo le devono subire
sotto i privati allora non ci
stiamo. La colpa è di questi
amministratori (che sono gli
stessi che amministravano in
altre recenti epoche (con la
benedizione
dei
rispettivi
padrini
politici…), Sono loro che hanno deciso,
organizzato e diretto il degrado di questi
servizi. Troppo comodo dare la colpa ai
lavoratori. Quando mai abbiamo potuto
decidere qualcosa? (investimenti in
macchinari,
manutenzione
locali,
acquisto derrate, menù, organizzazione
del lavoro etc?…). Chi ha deciso
lo sfascio adesso si atteggia a
dirigista e dispensa lezioni
morali. Ai lavoratori viene
lanciata la minaccia “prendere e
subire o lasciare e chiudere”.
Purtroppo la trattativa si
muove lungo il crinale di
questo terreno minato. E
purtroppo la zuppa è già stata
avvelenata. Solo la lotta può
modificare questo stato di
cose. Non ci stancheremo mai di
ripetere che una soluzione migliore
esiste ma non è esclusivamente
aziendale. I sindacati di categoria
provinciali devono porre nuovamente la
questione in Regione. Questa volta con
la lotta. Se è vero, come è vero, che la nuova
Giunta, ha abbandonato, disdettandolo,
l’Accordo sui poli di cottura interaziendali, è
davvero il momento di tentare, con la lotta, la
difesa del servizio pubblico di cucina e mensa.
La riteniamo un’azione nobile e generosa
che salvaguarda soprattutto l’utenza. E’
vero o non è vero che vi sono rapporti
pessimi sulla qualità del cibo fornito ai
malati dalla ditta che appalta l’Ospedale
Colletta al punto che l’azienda ha
disdettato l’appalto?E’ vero o non è vero
che questi controlli li hanno fatti
direttamente
i
nostri
cuochi
che
evidentemente possiedono professionalità
adeguate? E’ vero o non è vero che i costi
dell’appalto sulla cucina di Sampierdarena
sono oggi più alti della gestione diretta?
Questi sono fatti. Se i sindacati provinciali non
si muovono domani saremo tutti giustamente
additati come complici delle chiusure, degli
appalti e probabilmente del peggioramento del
servizio. Se saremo costretti, come sembra,
ad una vertenza aziendale, tenteremo, come
abbiamo sempre fatto,
di portare a casa
quanto
di
meglio
potremo. Ma, come si
vede siamo costretti a
trattare in condizioni
difficili
e
pesanti.
Difficili
perché
originano divisioni tra i
lavoratori;
Pesanti
perché
dismettono
parte del servizio.
Nulla è ancora deciso e nulla è scontato.
Abbiamo ritenuto nostro dovere informarne i
lavoratori aggiungendo che, per parte nostra,
una delegazione di operatori delle cucine
dovrà partecipare direttamente alle trattative
già fissate “entro il mese di gennaio”.
Tutto quello che il Contratto Integrativo Aziendale non può risolvere
Che l’Accordo sia positivo è indubbio. Ma che potesse sviluppare proprietà taumaturgiche o salvifiche proprio non era
dato a sperare. In particolare l’intesa non può rimediare ai “guasti” passati e presenti del Contratto Nazionale e/o a
quelle norme che i lavoratori percepiscono come tali in quanto considerate ingiuste o individualmente penalizzanti.
Premettiamo e sottolineamo comunque che comprendiamo, e non diamo torto, ai lavoratori che hanno evidenziato le
problematiche e le contraddizioni di seguito riportate. Sono punti sui quali abbiamo dato battaglia nel passato e che
hanno contribuito a convincere molti di noi nell’esprimersi negativamente sul Contratto nazionale:
Maggiorazione dell’indennità infermieristica a 20, 25, e 30 di servizio: dal 31/12/99 non esiste più. E’ una norma del
CCNL e non c’è nulla da fare. Chi non ha raggiunto i 20, 25 o 30 anni entro il 31/12/99 perde il previsto scatto di 100.000 lire
mensili e non esiste strumento alcuno di recupero.
I lavoratori già posizionati in C3 e C4 nel caso in cui partecipino a selezioni e passino in categoria D non ci guadagnano
nulla (in questa fase. Può essere, ma nessuno può saperlo, che cambino le norme nazionali…), mantengono la retribuzione
economica in godimento perché superiore alle categorie D, D1 e D2, ma la “riassorbono” nei futuri passaggi di fascia. La scelta
è dunque individuale e va valutata in rapporto al periodo lavorativo mancante alla pensione. (vedi tabella retributiva pubblicata
di seguito in questo bollettino)
I lavoratori già posizionati in C4 e D4: non esiste e non possiamo inventarci una fascia tipo C5 o D5. Con le attuali norme
contrattuali questi operatori sono già al “massimo” della carriera. Due considerazioni: la prima che comunque tutti mantengono
gli scatti di anzianità ottenuti in carriera (cosa che i giovani fino a 10 anni di servizio non hanno..); la seconda che comunque
mantengono una retribuzione più alta dei loro colleghi a parità di mansioni, carichi di lavoro e orario. Per i lavoratori collocati
in D3 e D4 è invece valido e conveniente il tentativo di passaggio in DS con selezione interna perché, una norma del Contratto
aziendale, consente questo passaggio a parità di fascia retributiva. (da D3 a DS3 - D4 a DS4).
I lavoratori delle professioni riabilitative, tecnico sanitarie, gli assistenti sociali,sanitari e le ostetriche, che sono da anni (dal
1983…), suddivisi tra C e D a parità di mansioni, per effetto di una norma di un vecchio contratto, restano nella stessa identica
posizione. Abbiamo provato la strada della riunificazione in categoria D ma questa è riuscita solo e limitatamente alle quote
numeriche contenute in questo accordo.
LA RIUNIFICAZIONE in categoria D DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE, TECNICO
SANITARIE, RIABILITATIVE E SOCIALI E’ UN OBIETTIVO CHE CGIL CISL UIL HANNO POSTO NEL
PROSSIMO, IMMINENTE, RINNOVO CONTRATTUALE NAZIONALE.
L’Accordo
imperfetto…
Ci spiegano sempre, in molti, sul versante aziendale e in ambiente
sindacale, che l’accordo perfetto non esiste e che tutte le intese sono
frutto di una mediazione tra interessi contrapposti e/o tra soluzioni
possibili e compatibilità varie. Lo sappiamo. D’altra parte l’acqua calda
è stata scoperta da millenni. Questo non ha impedito e non impedisce
le note dolenti….
il riproporsi costante di una discussione, anche animata, sulla
temperatura dell’acqua in cui fare il bagno. Ovvero nessuno può, e nessuno deve, impedire o denigrare una
vivace e animata discussione tra i lavoratori sulle imperfezioni, i limiti e le eventuali contraddizioni di questo e
altri accordi. Anche perché, questo e altri accordi, si applicano, nel bene e nel male, proprio ai lavoratori e, in
questo caso, per alcuni aspetti hanno ricadute sull’utenza. Nessuno meglio degli interessati è giudice di
questa intesa e il “giudizio” non può che essere “concreto e pratico” perché concrete e pratiche sono le
condizioni di lavoro e le retribuzioni del lavoro che questa intesa produce. Questa concretezza si manifesta
nel distinguere ciò che è imperfetto, e quindi si auspica perfettibile, da ciò che è contraddittorio e quindi apre
problemi e acutizza tensioni piuttosto che tendere a risolvere. (M.I.)
(
)
GLI INFERMIERI
Risaltato storico,
mediazione pesante ma
partita nazionale aperta…
Realizzano un risultato “storico”
centrando l’ingresso in categoria D.
Ma
subiscono
una
pesante
mediazione sui numeri che segnano
le quantità. Mentre quasi tutte le
categorie si distribuiscono al 30% in
D (nel rapporto tra C e D), gli
Infermieri (Professionali, pediatrici e
psichiatrici), devono accontentarsi del
15%. Su questo punto si è rotta la
trattativa e si è proclamato lo
sciopero. Va ad onere del gruppo
dirigente della CGIL aziendale avere
posto in piattaforma il problema del
passaggio in D, avere resistito a tutte
le pressioni, interne ed esterne al
sindacato, che ci invitavano a
desistere e avere infine trascinato la
RSU e le altre OO.SS. (spesso
riluttanti), verso questa mediazione.
Nella nostra autonoma valutazione la
mediazione è stata indotta da una
serie di considerazioni: 1) l’azienda
non voleva cedere ed impugnava il
ricatto della “mancata intesa” per le
altre categorie professionali contro gli
Infermieri. Questo la dice lunga sulla
“visione strategica” di una Direzione
che
evidentemente
pensa
di
governare l’Azienda penalizzando
proprio gli Infermieri; 2) la Rsu
aziendale e le OO.SS. rischiavano una
seria
spaccatura
che
avrebbe
compromesso l’intera trattativa, facendo
il gioco dell’azienda, perché, a fronte
della nostra intransigenza, molti erano
disponibili a cedere sugli Infermieri
perché avevano già in tasca il risultato
(personale o di categoria), che più gli
interessava. In questo
si
evidenzia
la
malafede di chi, ad
esempio, ci criticava
sulla
richiesta
di
passaggio in D al
100%
per
alcune
qualifiche
professionali,
sostenendo la “regola
del 30% per tutti”... 3)
era chiaro che parte
della RSU e delle
OO.SS.
non
ci
avrebbe seguito in
uno sciopero “fatto
solo
per
gli
Infermieri”; 4) il 15%
proposto era ed è
comunque
un
risultato
più
che
apprezzabile perché nessuno, il Liguria e ci
risulta in Italia, lo ha mai (o ancora),
ottenuto; 5) firmando anche al 15%
avremmo comunque aperto una strada e
sancito un principio ovvero che gli Infermieri
possono e devono essere inquadrati in
categoria D; 6) la piattaforma nazionale di
rinnovo del CCNL – presentata da CGIL
CISL UIL -, rivendica la collocazione in
categoria D per tutti gli Infermieri e per
tutta l’area tecnico sanitaria e sociale e
quindi ciò che abbiamo ceduto in azienda
potrebbe essere recuperato
con il Contratto nazionale. 7)
l’accordo sancisce comunque
un aumento notevole della
dotazione
organica
del
personale infermieristico e
questo
consentirà
nuove
assunzioni; 8) il numero dei
Capo Sala (oggi si chiamano
Collaboratori
professionali),
sale da 74 a 103 e questo apre
spazi ad altri 29 Infermieri.
Con queste considerazione
rinnoviamo il nostro impegno
contrattuale e di lotta per
trasformare le troppe parole
che si sprecano intorno al
lavoro e alla professione
infermieristica in atti concreti:
se il titolo professionale è ormai
equipollente ai diplomi di laurea
questo deve corrispondere ad una
adeguata
collocazione
contrattuale; se il mansionario è
stato abolito e oggi è in voga
“l’autonomia professionale”, questo
deve corrispondere ad un maggiore
rispetto del lavoro infermieristico, ad
una dignità nuova e reale per il
servizio che questi professionisti
rendono, ad una tutela certificata
dell’operato dell’Infermiere attraverso
l’adozione di protocolli sugli “atti
infermieristici” che sanciscano la fine
di ogni forma di subordinazione e di
autoritarismo nel rapporto con i medici e
con l’azienda; la definizione di un
diverso rapporto professionale con
l’utenza e gli assistiti che riconosca e
valorizzi
l’apporto
professionale
autonomo degli infermieri senza
scadere in “obblighi e condizioni di lavoro”,
più vicini alle funzioni di “colf e cameriere/i”
che di professionisti (con tutto il dovuto
rispetto per colf, cameriere/i … OTA e
Ausiliari);
l’attivazione
di
piani
di
aggiornamento obbligatorio da svolgere in
orario di servizio e a cui collegare
l’eventuale
sviluppo
di
“carriera”;
l’adeguamento delle retribuzioni con
particolare riferimento al divario salariale
nei confronti delle categorie mediche.
AREA RIABILITATIVA E TECNICO SANITARIA
Alcune, (quasi tutte), delle considerazioni professionali sopra esposte valgono anche per le professioni Tecnico sanitarie e sociali.
Con la differenza che il riconoscimento di sviluppo professionale, in termini di numeri, è stato in % molto più consistente. C’è
qualche dimenticanza e qualche strafalcione (vedi Ortottiste da rimediare…), ma nel complesso è andata bene. Si pagano però le
condizioni del passato. In questo senso alcune qualifiche (riabilitazione e Assistenti sanitarie), ottengono poco perché già
avevano forti percentuali di operatori in D.
TECNICI DELLA VIGILANZA PREVENZIONE E SICUREZZA
Consideriamo il mancato passaggio di tutti questi operatori in categoria D una grave
sconfitta per il Sindacalismo Confederale e per la CGIL CISL UIL di categoria.
Ricordiamo a noi stessi e a tutti come questi operatori siano preposti a compiti delicatissimi di
tutela ambientale, di sorveglianza alimentare e di prevenzione e sicurezza sui posti di lavoro.
Dissesti idrici e ambientali, frodi alimentari, incidenti e morti sul lavoro, pericolosità e rischio di
tantissimi ambienti di lavoro sono noti a tutti attraverso la cronaca quotidiana e diventano
spesso drammi familiari e personali. Non si risolvono certo collocando in categoria D questi
professionisti. Così come i problemi della tutela della salute non si risolvono con il Contratto
nazionale degli Infermieri e neppure con il grasso contratto di medici e dirigenti. E’ una
questione di dignità professionale e di riconoscimento reale dei compiti e delle responsabilità
effettive. Il Governo e le Regioni, con il “progetto Carta 2000”, si sono impegnati in questo
senso. Ma l’Azienda USL 3 Genovese finge di non sapere e di non vedere e trasforma
gli impegni dell’Esecutivo Nazionale e Regionale in carta straccia. Intanto però mantiene
in servizio, ampliandone l’organico, svariate decine di Medici dell’Igiene Pubblica di cui
sarebbe interessante valutare il ruolo, la funzione, la produttività e il lavoro effettivo. Non
siamo contenti dei 30 passaggi ottenuti. Vista l’insensibilità, retriva e burocratica, di
questa Direzione aziendale, riapriremo presto la questione in altro modo e nelle sedi
opportune.
ASSISTENTI SOCIALI : In riferimento al ruolo proprio e particolare di questi operatori, per i quali valgono in campo
sociale, alcune considerazioni di merito e di funzione analoghe a quelle esposte per i Tecnici della Prevenzione, dobbiamo
registrare il mancato raggiungimento degli obiettivi posti in piattaforma. Il risultato aumenta gli organici e consente 15 passaggi di
categoria di cui 4 in DS. E’ poco. La categoria è vittima della “legge aziendale del 30%”.
La “legge Aziendale del 30%”: a proposito di logiche professionali e di coerenza
La lista delle “vittime” della “logica aziendale” è lunga: non passano in D gli assistenti sanitari e le ostetriche e
neppure i tecnici di anatomia patologica. Devono tutti, nonostante la scolarità e il lavoro effettivo, accontentarsi della
“legge aziendale del 30%”. Quanto sia scellerata la posizione dell’azienda lo si
capisce dalla cronologia delle molteplici giravolte riassuntive delle posizioni aziendali:
versione 1 dell’azienda: voi non potete proporre percentuali fisse di passaggio, la
cosa va valutata in relazione ai servizi, alle responsabilità effettive e alla scolarità
richiesta (nota: è esattamente ciò che abbiamo fatto e chiesto in piattaforma);
versione 2 dell'azienda: voi non potete chiedere passaggi al 100% per alcuni e al
30% per altri, questo è inammissibile perché crea disparità di trattamento (?!);
versione 3 dell’azienda: i passaggi e la collocazione di D e in DS (ma anche in B e
BS), devono essere valutati caso per caso in relazione alle responsabilità individuali e
al merito, voi non potete chiederci promozioni di massa (sic…ndr), su base
percentuale. RISULTATO: tutti i passaggi in D e DS per l’area tecnico sanitaria e
sociale sono rigidamente al 30%, il numero dei DS (suddivisi per qualifiche), non
risponde a nessuna logica organizzativa ma assomiglia di più a qualcosa d’altro;
l’azienda ha rifiutato di individuare, in D o in DS le funzioni di coordinamento reale
rinnovando l’attuale confusione operativa che investe l’organizzazione del lavoro per
parti consistenti di queste professioni. Naturalmente dalla ”legge del 30%”, restano esclusi gli Infermieri relegati nella
serie B del torneo dove è vigente la “legge aziendale del 15%” (applicata anche agli operatori di area operaia –
coordinatori di BS).
Davvero non si finisce mai di imparare. Non a caso i nostri dirigenti vanno a scuola di management alla
Bocconi…. E noi invece continuiamo ad appassionarci per gli scioperi dei siderurgici contro il padrone sig.
Riva e contro il Governatore sig. Biasotti… Davvero non impareremo mai…
PERSONALE AUSILIARIO IN RIDUZIONE D’ORGANICO E LAVORATORI DELLE DITTE D’APPALTO
Il forte taglio è accompagnato dalla possibilità di “riciclaggio” verso altre qualifiche professionali di categoria B (vedi tabelle). Ma non
possiamo non rilevare il fenomeno dell’ingresso delle “ditte” dove lavoratori e lavoratrici sostituiscono le ex funzioni ausiliarie a
gestione diretta ma in condizioni contrattuali peggiori. In genere il Contratto è quello del Commercio e il rapporto di lavoro è
estremamente precario. Molti/e sono nella condizione – trappola di essere Soci-lavoratori di imprese “cooperative con finalità
sociali”. Una condizione simile si sta sviluppando negli “appalti” (si chiamano con la terminologia soft – modernista della
“convenzione”…), dei servizi alla persona che impiegano educatori, Infermieri, terapisti, Ota etc o, più spesso operatori non
qualificati.
Spesso, per noi, la possibilità di denuncia di alcuni abusi professionali, di molte irregolarità nelle convenzioni e di
frequenti violazioni contrattuali, si scontra ed è impedita dalla reale possibilità che il padrone e/o la cooperativa licenzi su
due piedi i lavoratori coinvolti. Questo accade nella sanità pubblica, nel 2000 e a due passi da noi. E’ un nostro problema.
Dobbiamo cominciare a metterci le mani dentro. Difendere questi operatori (rivendicando ad esempio il contratto unico e
applicando anche a loro il nostro contratto..), significa unificarci come lavoratori e difenderci meglio. Significa impedire
che la “concorrenza tra lavoratori”, danneggi tutti. Significa che, già oggi, in caso di sciopero, i lavoratori delle ditte
saranno comunque in servizio garantendo pulizie,pasti, manutenzione, e domani altre cose…
QUESTA E’ DAVVERO LA CONTRADDIZIONE PIU’ GRANDE E POTENZIALMENTE PIU’ ESPOSIVA DELL’ATTUALE
SITUAZIONE SOCIALE SINDACALE E CONTRATTUALE.
UNIFICAZIONE RETRIBUTIVA E UNIFICAZIONE PROFESSIONALE
NO ALLE “GARE”CHE DISCRIMINANO – NO ALLE PAGELLE DI “VALUTAZIONE INDIVIDUALE”
SI ALLO SVILUPPO PROFESSIONALE E RETRIBUTIVO LEGATO ALL’AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO
cercando di non annegare nell’acqua
agitata, stantia e intorbidita delle divisioni
a parità di mansioni e delle divisioni
retributive per fasce. Solo il personale
amministrativo sfugge parzialmente a
questa logica perché, pur inserito
anch’esso nelle divisioni retributive per
fasce, mantiene categorie differenziate
per funzioni e mansioni. Al momento
registriamo una tenuta del nostro
impianto perché, sul piano delle fasce
retributive, grazie agli accordi aziendali,
tutti i lavoratori sono unificati o al
massimo mantengono “divisioni” sancite
dal CCNL per anzianità (infermieri e
altri). Ma al momento le fasce sono state
date a tutti senza alcuna selezione. Se
sarà possibile intendiamo continuare su
questa strada. Ci sembra davvero
dannosa e poco seria una “gara tra
lavoratori” per “selezionare i migliori”
(l’espressione è aziendale…), a cui poi
riconoscere
lo
straordinario premio
N CONCLUSIONE: vogliamo scomodare Lenin quando di…
70.000
lire
dice che ogni Accordo, anche il migliore possibile non è che
mensili lorde!!!. Non
un compromesso tra interessi contrapposti e che quindi pone è
questa
la
inevitabilmente le basi, all’atto stesso della firma, per il suo
professionalità. La
superamento o per nuovi conflitti. Chi scrive, da marxista,
nostra opzione mira
condivide questa impostazione. Ma alla fine la devono
a qualcosa di molto
condividere anche quelli (Direzioni, sindacati, lavoratori), che
più serio e obiettivo
alla
giudicano gli accordi “pragmaticamente” e appunto come una ovvero
possibilità
di
mediazione e/o la soluzione possibile tra compatibilità
collegare gli aumenti
varie. Alla pubblicistica classica del leninismo
retributivi di fascia
appartiene anche una espressione, forte come nella
(ma
anche
di
tradizione leniniana, che definisce lo “sciopero come
categoria), ai piani di
scuola di guerra”. Così rispondiamo a tutti coloro che
aggiornamento
nel corso della vertenza ci hanno annoiati con
obbligatorio
con
espressioni del tipo “lo sciopero non serve, costa, non
valutazione
finale.
lo fa nessuno”. L’unico sciopero che non serve è quello
Ovviamente
stabilendo prima le
che non si fa. Le conquiste e gli accordi vanno bene
modalità di accesso
anche se ottenuti senza scioperi. Ma che nella lotta i
e i contenuti dei
lavoratori siano costretti a impegnarsi e misurarsi fa
corsi. Non a caso ci
parte dell’ABC del sindacalismo. E che spesso la lotta
siamo
opposti,
sia inevitabile è altrettanto evidente. In questo senso le
vincendo per ora la
occasioni non mancheranno.
partita,
(Mario Iannuzzi – Segreteria CGIL USL 3)
all’introduzione delle
“pagelline
di
Il CCNL che ci fa da base, spesso
insuperabile, per il Contratto Integrativo
Aziendale, ha introdotto o confermato
divisioni professionali e retributive anche
a parità di mansioni. A noi questa
condizione non piace. Per questo, in
maggioranza, il gruppo dirigente e i
delegati della CGIL aziendale, si sono
battuti contro l’impianto del CCNL. Che
avessimo ragione è evidente. Non a caso
i sindacati nazionali pongono il problema
della riunificazione in D delle qualifiche
sanitarie e sociali. Noi appoggiamo
questa ipotesi. Ma è innegabile che
anche il nostro Accordo “divide a parità di
mansioni tra C e D” e, se vi riusciremo
“dividerà anche tra B e BS” a parità di
mansioni. Questo passa il convento e in
questa acqua ci tocca di nuotare.
Qualcuno dice che è un segno di
modernità contrattuale. Noi preferiamo
affrontare pragmaticamente il problema
I
valutazione individuale compilate dai
responsabili”, a cui legare gli aumenti di
fascia retributiva, le incentivazioni e i
passaggi di categoria. (possibilità
prevista dal CCNL e che chiediamo sia
abolita anche a livello nazionale…).
CON QUESTE PREMESSE ABBIAMO
RITENUTO CORRETTO E DOVEROSO
CONTRATTARE
COMUNQUE
I
PASSAGGI DI CATEGORIA (pur
sapendo che dividono a parità di
mansioni..), PERCHE’ CI SEMBRAVA
COMUNQUE GIUSTO OFFRIRE UNA
OPPORTUNITA’
TUTTI
I
LAVORATORI. IN QUESTO SENSO
ABBIAMO FIRMATO UN ACCORDO
CHE FISSA LE REGOLE E I
PUNTEGGI. ANCHE SE BRUTTA (per
gli effetti che produce), E’ SEMPRE
MEGLIO CHE LE OPPORTUNITA’ CHE
IL
CCNL
OFFRE
VENGANO
CONTRATTATE
PIUTTOSTO
CHE
ESSERE LASCIATE NELLE MANI
DELL’AZIENDA.
Il nostro impegno per garantire, nella
battaglia contrattuale nazionale, la
riunificazione
professionale,
viene
rinnovato. Ma va detto che la tendenza
alla divisione retributiva proseguirà
perché queste sono le logiche del
“modernismo aziendalista” e in parte
rilevante
anche
del
“modernismo
concertativo sindacale”. Non neghiamo
che
alcune
“divisioni
retributive”
piacciono e sono auspicate, anche da
gruppi di lavoratori o da singoli operatori.
L’argomentazione evidenzia l’ingiustizia
di riconoscere la stessa retribuzione
“anche a chi non fa nulla”. Siamo nel
Pubblico impiego e comunque il SSN è
nel P.I: da decenni. Che vi siano aree di
parassitismo è innegabile. Potremmo
fornire l’elenco corredato di nomi e
cognomi (a partire dai dirigenti…), ma
questo è un problema della Direzione. Il
Sindacato non può e non deve scegliere
tra buoni e cattivi. Il sindacato deve fare
accordi che retribuiscano il lavoro e la
professionalità. E’ compito dell’azienda
intervenire nelle aree (reali o presunte),
di parassitismo e se ci sono eliminarle. E’
compito dell’Azienda operare perché
ognuno faccia il suo dovere e
documentare se qualcuno non lo fa. Noi
rappresentiamo i lavoratori. In senso
letterale. Quelli appunto che lavorano…
e che per fortuna sono la stragrande
maggioranza. Se piace alla Direzione
Generale che la cernita cominci,
potremmo essere d’accordo ma solo se
si parte dai dirigenti… Senza falsi
moralismi: come si può pretendere di
offrire 70.000 lire medie mensili lorde
sulla base del “merito individuale”,
quando si sono riconosciute milionate
mensili a medici e dirigenti sulla base
della sola anzianità? La domanda è
pertinente
o
è
solo
il
frutto
“dell’opposizione ideologica al nuovo” dei
soliti estremisti? A proposito ringraziamo
il Governo che sta alacremente
lavorando per raddoppiare lo stipendio
(da 200 a 400 milioni annui), ai Direttori
Generali, Amministrativi e Sanitari. E’ un
Governo di estremisti (di sinistra).
(M.I.)
Fasce retributive in busta paga - CCNL e Contratto Integrativo Aziendale
Riceviamo da moltissimi lavoratori richieste di chiarimenti e segnalazioni sull’inquadramento nelle fasce
retributive. Crediamo di fare cosa utile fornendo le seguente note normative con la precisazione che l’Azienda
non ha ancora del tutto applicato gli Accordi e si è impegnata a regolarizzare ogni posizione con la
retribuzione dio gennaio 2001. Se a quella data la retribuzione di fascia non corrisponde a quanto di seguito
elencato gli operatori devono contattarci per gli opportuni interventi
A B BS C D DS fascia 1
I lavoratori neo assunti o che alla data del 1/1/2000 avevano meno di due anni di
servizio di ruolo in azienda o nel SSN, la maturano con la mensilità successiva al
1)
compimento del 2° anno di servizio complessivo (fa fede il servizio
indipendentemente dalla qualifica e/o dal livello)
A B BS C D DS fascia 1 Devono averla in busta tutti i lavoratori che alla data del 7/4/99 – data di entrata in
vigore del CCNL – avevano 5 anni di servizio complessivo di ruolo nel SSN. Spetta
2)
dalla data di maturazione dei 5 anni e sostituisce l’indennità già erogata come ex
art. 45 (fa fede il servizio indipendentemente dalla qualifica e/o dal livello)
A B BS C D DS fascia 1 Devono averla in busta con decorrenza dalla data di maturazione tutti i lavoratori
che hanno raggiunto 5 anni complessivi di servizio di ruolo nel SSN entro il
3)
31/12/99 (fa fede il servizio indipendentemente dalla qualifica e/o dal livello)
A B BS C D DS fascia 1 Devono averla in busta con decorrenza dalla data di maturazione tutti i lavoratori
che hanno raggiunto due anni complessivi di servizio di ruolo nel SSN entro il
4)
31/12/99 (fa fede il servizio indipendentemente dalla qualifica e/o dal livello)
Con
decorrenza 1/1/2000 spetta a tutti i lavoratori compresi nelle condizioni di cui
Fascia 2
ai precedenti punti 1, 2, 3 e 4. Su questo punto: l’azienda non ha ancora pagato
parte degli operatori compresi nei punti 3) e 4).
C1 C2 C3 C4
Dal 7/4/99 gli Infermieri prof., psichiatrici e pediatrici, le assistenti sanitarie e le
ostetriche che entro il 31/12/99, hanno maturato 20 anni sono in C2, 25 anni in C3 e
30 anni in C3 con assegno a personam. – dalla data del 7/4/99 o dalla data di
maturazione del requisito di anzianità se entro il 31/12/99. - Passano nella fascia
successiva a quella in godimento con decorrenza 1/1/2000.
D1 D2 D3 D4
Dal 7/4/99 I capo sala Afd, le assistenti sanitarie e le ostetriche che entro il
31/12/99, hanno maturato 20 anni sono in D2, 25 anni in D3 e 30 anni in D4 – dalla
data del 7/4/99 o dalla data di maturazione del requisito di anzianità se entro il
31/12/99. - Passano nella fascia successiva a quella in godimento con decorrenza
1/1/2000.
Infermieri generici, Puericultrici, Assistenti all’infanzia,
Passano in BS3 dal 1/1/2001
Coordinatori operai – Categoria BS
Capo sala Afd – Coordinatori (con concorso pubblico)
Passano alla fascia successiva a quella in
delle aree Tecnico sanitarie sociali e riabilitative in
godimento con decorrenza 1/1/2001. Chi si trova
servizio di ruolo alla data del 6/12/2000
già in D4 resta fermo (D5 non c’è…)
A far data dal 1/1/2000 il personale già dipendente che sia inquadrato nella prima e seconda fascia retributiva della propria
categoria (A1/2 – B1/2 – Bs1/2 – C1/2 – D1/2 – Ds1/2), alla data di espletamento delle prove selettive e che in ragione
dell’applicazione delle norme concorsuali pubbliche e/o delle selezioni di cui al presente CIA e al vigente CCNL, accede ai profili di
cui alle categorie , B, C e D nonché alle speciali categorie di BS e DS, è inquadrato al corrispettivo iniziale di ogni categoria ( B,
BS, C, D e DS), e transita alla prima fascia secondo le seguenti modalità:
passaggio B1/2 – BS1/2: passaggio diretto; passaggio A1/2 – B1 dopo quattro mesi di permanenza in B;
passaggio B1/2 – C1 dopo sei mesi di permanenza in C; passaggio C1/2 – D1 dopo sette mesi di permanenza
in D; passaggio D1/2 – DS1/2 dopo sette mesi di permanenza in DS.
Tutti i cambi di qualifica – a parità di categoria – (applicazione accordo art. 17 comma 3 vedi di seguito) – avvengono
mantenendo la fascia retributiva in godimento alla data del cambio. Non viene invece riconosciuta alcuna anzianità
pregressa rispetto alla nuova qualifica. Questo, in parecchi casi, impedisce la partecipazione alle selezioni per la
categoria superiore. Fa eccezione l’area amm.va dove, se in possesso del biennio superiore, un operatore di
categoria B che accede con il cambio alla qualifica di coadiutore può partecipare alle selezioni per Coadiutore
amministrativo esperto.
curriculum formativo e professionale;
titoli di studio; attestati di formazione
aggiornamento obbligatorio;
carichi di famiglia.
ACCORDO AZIENDALE 26/6/2000
CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE
Regolamento Aziendale per la progressione
economica nelle fasce retributive e nelle
categorie
Allegato 3 c - Passaggi da una categoria
all'altra immediatamente superiore
(art. 16 CCNL)
e/o
eventuali inabilità al servizio e/o alla qualifica
eventuale autocertificazione e/o certificazione dell'
Azienda
rilasciato dal Responsabile della UO e relativo al servizio prestato
solo se in mansioni differenti, ovvero superiori, alla qualifica di
appartenenza; la verifica di tale dichiarazione viene espletata
dalla U.O. Affari del personale mediante asseverazione del
Responsabile del Servizio. Dichiarazione verificate come false
comportano la responsabilità civile e penale del dichiarante, con
conseguenza immediata di esclusione dalla selezione e
attivazione dei procedimenti previsti dalla legge. E’ fatto obbligo
alla UO Affari del personale di verificare ogni dichiarazione
(certificazione e/o autocertificazione), inerente le mansioni
prestate secondo le modalità sopra riportate.
avvertenza: ABBIAMO RIPUBBLICATO LE NORME
PRINCIPALI. Il testo completo dell’Accordo è stato
diffuso con il bollettino di Giugno 2000. In caso di
necessità può essere richiesto alle nostre strutture e ai
delegati.
Art. 3 - Riserva
Art. 1 - Ambito di applicazione
In sede di prima applicazione ed in considerazione
della professionalità acquisita dal personale all'
interno
dell'
Azienda, a mente dell'
art. 12, comma 2, CCNL che
finalizza lo strumento contrattuale al
recupero delle motivazioni del personale
attraverso
il
riconoscimento
della
professionalità e della qualità delle
prestazioni
individuali,
le
presenti
selezioni sono prioritariamente riservate
al personale dipendente. Non potranno
essere effettuate selezioni interne in
carenza dei relativi posti in organico ed i
passaggi di categoria conseguenti a
selezione interna potranno avvenire solo
fino alla copertura dei posti vacanti.
Eventuali aperture all’esterno a carattere eccezionale e
derogatorio per specifiche professionalità dovranno
essere preventivamente comunicate dall’Azienda alla
RSU e fornite di adeguata motivazione.
Le selezioni per il passaggio da una categoria all'
altra avverranno
mediante selezione sulla base dei posti vacanti e scoperti per
ciascuna qualifica e posizione funzionale. I
posti di che trattasi risulteranno dalla verifica di
cui al punto a) delle premesse della presente
intesa e dall'
applicazione di quanto stabilito dal
successivo punto d) della stessa.
Art. 2 - Bandi di selezione
Tutti i bandi di selezione devono contenere:
• l'
indicazione del numero di posti disponibili,
la qualifica e il profilo professionale per i quali
sono emessi, i requisiti contrattuali di
ammissione dei candidati, la data di scadenza
che va posta normalmente a 15 giorni di
distanza, le modalità di consegna della
domanda e della documentazione richiesta,
l'
eventuale indicazione dello specifico settore di lavoro di
destinazione.
L'
azienda deve provvedere alla massima diffusione dei bandi
attraverso: affissione agli albi e alle bacheche di tutte le
UU.OO/PP.OO, trasmissione ai Dirigenti responsabili per la
diffusione diretta ai reparti e/ai servizi.
Il bando deve contenere apposito allegato con il relativo modulo
di domanda nel quale gli operatori dovranno indicare:
cognome e nome; data di nascita;
posto di lavoro (U.O. e/o P.O.);
qualifica professionale in godimento;
anzianità di servizio complessiva e nella qualifica;
Costituisce eccezione al principio sopra enunciato la
selezione per i passaggi dalla categoria C alla D, area
amministrativa, per la quale, in considerazione della
particolare qualificazione professionale richiesta dalle
mansioni di riferimento, l’Azienda prevede di riservare una
adeguata percentuale di posti per garantire l'
accesso a tale
categoria dall'
esterno ai sensi dell'
art. 14 CCNL.
Punteggi per le selezioni interne da categoria inferiore a categoria superiore
*In tutti i casi in cui è prevista l’attivazione di corso di formazione e/o aggiornamento direttamente collegato al sistema di
classificazione del CCNL (art. 29 commi 2 e 4 lett. a) CCNL), il punteggio della prova di idoneità è dato dall’esito del corso
(votazione d’esame)
Categorie
Anzianità
Punti max
Curriculum
Punti max
Titoli
di studio
Prova d’idoneità*
Punti max
50
5°
40
40
30
12
12
12
12
12
8
8
8
8
8
30
30
40
40
50
Da A a B
Da A a B – selezioni x Amm.vi e Op. CED
Da B a C
Da B a C – sel. x Amm.vi (anche da BS a C)
Da C a D
Allegato 3 b - PASSAGGI NELL'AMBITO DELLA
STESSA CATEGORIA TRA PROFILI DIVERSI
DELLO STESSO LIVELLO
(Art. 17, comma 3°, CCNL)
Art. 1 - Oggetto e destinatari
I passaggi avverranno mediante selezione sulla base dei posti
vacanti e scoperti esistenti in P.O. per posizione funzionale. I
posti di che trattasi risultano dalla verifica di cui al punto a) delle
premesse e dall'
applicazione di quanto stabilito al successivo
punto c).
Si concorda di esaminare in via prioritaria le domande degli
operatori già in servizio presso le UO interessate, che
possano dimostrare con regolare certificazione rilasciata dal
Dirigente di U.O. (sotto la propria responsabilità civile e penale),
!
e/o autocertificata dall'
interessato (sotto la responsabilità civile e
penale del firmatario) e verificata dall'
U.O. Affari del Personale
mediante asseverazione del Dirigente Responsabile del servizio
interessato, di svolgere le mansioni inerenti il profilo per il quale
chiede la trasformazione in data anteriore o uguale al
01/02/1999 e/o di essere stato assegnato a tali mansioni a
seguito di regolare avviso di mobilità disposto con
provvedimento del Direttore Generale dell'
azienda, anche in
data posteriore e/o di essere stato trasferito, in qualunque
periodo, a seguito di "inabilità individuale alle mansioni" che sia
certificata e che abbia natura definitiva.
Art. 2 - Bando di partecipazione
L’azienda emette apposito bando entro il 25/07/2000 e
comunque successivamente alla definizione della P:O., nel
quale viene riportato:
a) il testo integrale dell’art. 17, comma 3°;
b) il facsimile della domanda dal quale dovranno risultare tutte
le condizioni richieste come già elencate negli artt. precedenti;
c) le modalità di punteggio e le prove di idoneità previste per la
selezione;
d) la data di scadenza del bando, l’indirizzo ove recapitare la
domanda e la tipologia delle prove di idoneità, ove previste;
e) le certificazioni richieste e la forma delle stesse (eventuale
certificazione e/o autocertificazione).
Art. 3 - Norma di primo inquadramento
1. I dipendenti di cui all'
art.1), per i quali risulti disponibile il
posto in pianta organica, sono inquadrati nel nuovo profilo
richiesto a condizione di possedere i titoli scolastici e
professionali richiesti per il nuovo profilo (allegato 1 CCNL
98/2001). La certificazione delle mansioni effettivamente
svolte, rilasciata nelle forme di cui all'
art.1, sostituisce la
prova di idoneità. Tale inquadramento, che conserva la
posizione di fascia retributiva già in godimento, non è
considerato passaggio di categoria e mantiene agli
interessati il diritto a concorrere alle selezioni per i passaggi
di categoria e di fascia fermo restando i requisiti previsti per
l’accesso al profilo.
2. L’inquadramento degli operatori di cui sopra è previsto anche
in relazione alla categoria BS limitatamente all’ex ruolo tecnico.
Tale inquadramento è subordinato alla disponibilità dei relativi
posti in Pianta organica. Gli operatori inquadrati in BS con le
procedure di cui al presente articolo, nelle qualifiche del ruolo
tecnico, non hanno funzioni ne posizioni di coordinamento. Tali
posizioni restano regolamentate dalle procedure selettive e
concorsuali. Non è previsto l’inquadramento con le procedure
dell’art. 17, comma 3, per i profili del ruolo amministrativo
(coadiutore esperto BS), che sono regolamentati a parte.
3. Gli operatori che rivolgono istanza ai sensi dell’art. 17,
comma 3, e che sono attivamente inquadrati in altre qualifiche
della stessa categoria e che svolgano le loro effettive mansioni,
accedono al profilo richiesto a seguito di positivo superamento
delle prove selettive e di idoneità previste per i passaggi di
categoria e nel rispetto della graduatoria conseguente. Tale
selezione costituisce una sottofase ulteriore che verrà attivata
dopo la conclusione delle selezioni di cui ai punti c) e d) delle
premesse e pertanto dopo le selezioni interne per i passaggi da
una categoria all'
altra immediatamente superiore. Le parti si
impegnano all'
individuazione dei posti in pianta organica
disponibili o necessari con particolare riferimento alle qualifiche
e professioni che dovessero risultare “ad esaurimento” a seguito
di processi riorganizzativi dell’Azienda.
Art. 4 - Riserva dei posti
Ai sensi dell'
art. 15, comma 2, CCNL i suddetti passaggi da un
profilo all'
altro della stessa categoria sono prioritariamente
riservati al personale dipendente.
Art. 5 - Norma finale
La presente articolazione assume valore di intesa pattizia
indirizzata a regolamentare le condizioni di cui all’art. 17, comma
3°, del CCNL 98/2001.
Punteggio per l’applicazione dell’art. 17, comma 3, CCNL
Da A a A
Da B a B
Da BS a BS
Da C a C
Da D a D
Da DS a DS
Anzianità %
50
50
50
25
20
20
Titoli e curriculum %
25
25
25
25
30
30
Famiglia %
//
//
//
//
//
//
Prova d’idoneità * %
25
25
25
50
50
50
In tutti i casi in cui la trasformazione di posto interessa operatori già in servizio nella stessa qualifica, la prova di idoneità è
sostituita dalla certificazione del Dirigente responsabile del Servizio di appartenenza. *In tutti i casi in cui è prevista l’attivazione
di corso di formazione e/o aggiornamento direttamente collegato al sistema di classificazione del CCNL (art. 29 commi 2 e 4
lett. A) CCNL), il punteggio della prova di idoneità è dato dall’esito del corso (votazione d’esame).
Allegato 3 d – Livelli BS e DS - PASSAGGI NELL'AMBITO DELLA STESSA CATEGORIA TRA PROFILI DI
DIVERSO LIVELLO ECONOMICO (Art. 17, comma 1°, CCNL - Bs – Ds)
Le selezioni per l'
inquadramento nelle categorie Bs e Ds sono prioritariamente riservate al personale dipendente con
contratto di lavoro a tempo indeterminato. Nelle selezioni da categoria B a Bs e da D a DS di tutte le qualifiche
interessate, gli operatori partecipanti alla selezione e inquadrati (al momento della selezione), in categoria B e D
fascia 1, 2, 3 e 4, concorrono per la corrispettiva fascia retributiva di BS (da B1 a BS1; da B2 a BS2ecc. da D1 a
DS1 ecc.), e sono inquadrati in BS1/DS1 e BS2/DS2 ecc. contestualmente all’atto di nomina nella corrispondente
qualifica di categoria BS e DS.
Punteggio per l’applicazione dell’art. 17, comma 1, CCNL (Bs – Ds)
*In tutti i casi in cui è prevista l’attivazione di corso di formazione e/o aggiornamento direttamente collegato al sistema di classificazione del
CCNL (art. 29 commi 2 e 4 lett. a) CCNL), il punteggio della prova di idoneità è dato dall’esito del corso (votazione d’esame)
Da B a BS
Da D a DS
Anzianità
50
20
Curriculum
12
20
Titolo di studio
8
10
Prova d’idoneità *
30
50
"
Norme di primo inquadramento – selezioni interne e/o pubbliche – passaggi di categoria
A far data dal 1/1/2000 il personale già
dipendente che sia inquadrato nella prima
e seconda fascia retributiva della propria
categoria (A1/2 – B1/2 – Bs1/2 – C1/2 –
D1/2 – Ds1/2), alla data di espletamento
delle prove selettive e che in ragione
dell’applicazione delle norme concorsuali
pubbliche e/o delle selezioni di cui al
presente CIA e al vigente CCNL, accede
ai profili di cui alle categorie , B, C e D
nonché alle speciali categorie di BS e DS,
è inquadrato al corrispettivo iniziale di ogni
categoria ( B, BS, C, D e DS), e transita
alla prima fascia secondo le seguenti
modalità:
passaggio B1/2 – BS1/2: passaggio
diretto;
passaggio A1/2 – B1 dopo quattro
mesi di permanenza in B;
passaggio B1/2 – C1 dopo sei mesi
di permanenza in C;
passaggio C1/2 – D1 dopo sette
mesi di permanenza in D;
passaggio D1/2 – DS1/2 dopo sette
mesi di permanenza in DS.
Per le annualità riferite alle specifiche
applicazioni concordate nel presente CIA
e tenuto conto delle norme di primo
inquadramento concordate, tutti gli
operatori che maturano un passaggio di
categoria, con le forme concorsuali e/o
selettive previste e concordate, non
possono immediatamente fruire dello
scorrimento di fascia previsto per la
corrispondente categoria. L’operatore, a
seguito del passaggio di categoria, perde
la fascia maturata nella precedente
categoria di provenienza e viene
inquadrato inizialmente nella fascia
iniziale nella fascia iniziale della stessa e
attende la maturazione della prima fascia
economica in base alle norme di primo
inquadramento concordate nel presente
CIA (Art. 7 punto A ndr). La fascia lasciata
libera è assegnata, in ordine di
graduatoria nel medesimo profilo lasciato
libero, al primo degli aventi diritto. La
presente norma, per la sua natura
dinamica, si applica automaticamente dal
mese successivo a quello in cui ne
maturano le condizioni descritte. A norma
del vigente CCNL i passaggi da B a BS e
da D a DS non sono considerati passaggi
di categoria e quindi esulano dalla
presente norma.
Gli operatori che sono risultati vincitori di
selezione per il passaggio di categoria e
che conseguono la prima fascia con le
cadenze previste al punto A) sono
comunque inseriti nelle graduatorie
relative agli scorrimenti di fascia del
presente CIA ma, fermo restando il
rispetto
dell’ordine
di
graduatoria,
accedono alle posizioni di B2, BS2, C2,
Modalità di punteggio a valere per tutte le
selezioni come specificato nelle singole
tabelle:
Anzianità di servizio: nella categoria 1.5 per anno, in
categoria inferiore 1 punto per anno, in categoria superiore 2
punti per anno, l’anzianità nello stesso ruolo per il quale si
partecipa al bando è maggiorata di 0.5 punti per anno, le frazioni
di anno sono calcolate in dodicesimi rapportando ad una
mensilità le frazioni uguali o superiori a 15 giorni e inferiori a 30
giorni. Nelle selezioni per i passaggi da A a B di tutti i profili, ad
eccezione del ruolo amministrativo, il valore del punteggio
individuale di anzianità è raddoppiato, fermo restando i massimali
(%), concordati. Nei passaggi di categoria da C a D e da D a DS
il punteggio applicato sarà il seguente: nella categoria/livello 1
punto per anno, in categoria/livello inferiore 0.5 punto per anno, in
categoria/livello superiore 1.5 punti per anno.
Titoli di studio;
Non sono valutabili i titoli che costituiscono requisito di
accesso, ivi compreso il titolo di studio professionale specifico per
l’accesso alla qualifica. Non è altresì valutabile il diploma di 2°
grado nelle selezioni da C a D e da D a DS. Nel passaggio da A a
B i titoli superiori al diploma di scuola media superiore non
vengono conteggiati. Il punteggio da attribuire per i titoli di studio
sarà dato dall’applicazione della seguente formula: valore del
titolo posseduto meno valore del titolo richiesto per l’accesso.
Valore titoli: laurea attinente punti 8; laurea non attinente al profilo
punti 6; Diploma universitario attinente al profilo punti 6 quando
non costituisce requisito per l’accesso; Diploma di scuola media
D2, DS2 solo al termine e in coda degli
scorrimenti di fascia assegnati agli
operatori che non hanno effettuato
passaggi di categoria.
Gli operatori nominati alle “posizioni
organizzative” sono esclusi da ogni
nomina a seguito di selezione per
l’accesso alle categorie e alle fasce. Il loro
posto nelle graduatorie rimane congelato
ed è assegnato con decorrenza dalla
revoca dell’incarico. Restano ferme le
condizioni normate dal CCNL.
A far data dal 1/1/2000 in tutti i casi in cui
gli operatori sono sottoposti a corsi
formativi concordati tra le parti contraenti il
presente regolamento, per finalità di
riqualificazione professionale a seguito di:
1) revisione quali quantitativa della Pianta
organica; 2) processi di esternalizzazione
e/o
appalto;
3)
processi
di
riorganizzazione,
ristrutturazione
e/o
innovazione produttiva; 4) processi
previsti e normati dal vigente CCNL;
l'
inquadramento degli operatori, previo
disponibilità dei posti nella dotazione
organica e positivo completamento del
percorso formativo, decorre dal mese
successivo alla data di maturazione dei
requisiti e con piena applicazione delle
norme
di
primo
inquadramento
concordate.
superiore (5 anni o equiparato) 5 punti, diploma triennale 3 punti,
biennio superato 2 punti; scuola secondaria di 1° grado o
inferiore punti zero.
Curriculum max 12/20;
i corsi di aggiornamento con esame finale e/o della durata di
almeno 18 ore ciascuno (con divieto di cumulo tra più corsi), sono
conteggiati 1 punto ciascuno. E’ escluso da ogni conteggio
l’aggiornamento facoltativo comunque conseguito.
docenza 1 punto ogni corso di insegnamento certificato;
tutoraggio 1 punti per ogni corso di durata almeno semestrale,
O.5 punti per corsi uguali o inferiori a tre mensilità e fino a sei;
pubblicazioni 1 punto per ogni pubblicazione riconosciuta
attinente il posto da ricoprire.
Si concorda di riconoscere anche i seguenti punteggi:
per il corso Cup ed anagrafe sanitaria (uno dei due o entrambi),
punti 3; corso word 1 punti; corso excel 1 punti; altri corsi a
contenuto informatico (esclusi quelli di base se già conteggiati e
analoghi ai corsi World/Excel), 0.5 punti massimi se con attestato
finale;
Corso BLS con esame e/o attestato finale punti 2; prevenzione
piaghe da decubito punti 1.5; nefrologia e dialisi punti 3;cartella
infermieristica con attestato finale punti 2;
(limitatamente alle selezioni per i passaggi di categoria: Corso
CUP e anagrafe sanitaria – uno dei due o entrambi -: punti 10 agli
operatori di categoria A nella selezione per il passaggio a B; punti
6 per gli operatori di categoria B nel passaggio a BS; punti 4 per
gli operatori di categoria B nel passaggio a C; punti 2 per gli
operatori di categoria C nel passaggio a D).
altri corsi di aggiornamento obbligatorio gestiti dall’azienda USL 3
o da Enti per suo conto e che abbiano rilasciato attestato finale
comunque paragonabili per impegno e durata ai corsi citati max
#
punti 2. Per la sua natura meramente divulgativa è escluso il
corso denominato “la documentazione infermieristica fra qualità e
responsabilità” del 30/3/99 così come la docenza allo stesso.
corsi di specializzazione inerenti la qualifica, in relazione alla
durata e con esame finale: punti 3.
per titoli scolastici si intendono esclusivamente i titoli scolastici
legalmente riconosciuti. I titoli scolastici professionali si intendono
equiparati se legalmente equipollenti.
alla voce curriculum si associa, in un unico punteggio – registrato
per voci distinte -, il punteggio relativo all’aggiornamento.
Tutti i punteggi sopra elencati e conseguiti per attività svolte
prima del 11/08/93 vengono ridotti del 50%.
Famiglia: - da conteggiare e valutare solo a parità di punteggio
- familiari a carico 2 punti per persona, figli conviventi a carico o
in età compresa fino a 24 anni se disoccupati e/o studenti 2 punti
per figlio; i nuclei monofamiliari e/o monoreddito raddoppiano il
punteggio per ogni singola peculiarità;
In caso di ulteriore parità di punteggio ha diritto di precedenza
il candidato con anzianità di servizio nel SSN complessiva
maggiore.
Prova di idoneità: si compone di una prova pratica anche con
l’ausilio di mezzi informatici o macchinari inerenti la qualifica o
tramite svolgimento di relazioni a tema oppure attraverso quiz a
risposta libera o a risposta a scelta e deve essere certificata
ovvero risultare su supporto cartaceo dal quale risulti lo
svolgimento espresso dal candidato. Il mancato raggiungimento
del punteggio di idoneità (almeno sei decimi), comporta
l’esclusione del candidato. Colloquio di idoneità: verte su
argomenti inerenti la qualifica posta a selezione. Le domande
formulate al candidato devono risultare su apposito verbale. Il
mancato raggiungimento del punteggio di idoneità (almeno sei
decimi), comporta l’esclusione del candidato.
Nelle selezioni interne ( passaggio a categoria superiore), gli
operatori già in servizio presso le UO interessate, che possano
dimostrare con regolare certificazione rilasciata dal Dirigente di
UO (sotto la propria responsabilità civile
e penale), e/o
autocertificata dall’interessato (sotto la responsabilità civile e
penale del firmatario), e verificata dalla UO Affari del personale,
di svolgere le mansioni inerenti il profilo per il quale si chiede la
partecipazione al bando, in data anteriore o uguale al 1/2/99 e/o
di essere stato assegnato a tali mansioni a seguito di regolare
avviso di mobilità a firma del Direttore Generale anche in data
posteriore e/o di essere stato trasferito, in qualunque periodo a
seguito di “inabilità assoluta alle mansioni” che sia certificata e
abbia natura definitiva, hanno diritto ad un punteggio aggiuntivo,
da iscriversi al punteggio relativo al curriculum professionale, in
ragione del periodo di attività espletata, pari al 50% del
corrispondente punteggio previsto per l’anzianità di servizio,
fermo restando il rispetto del massimale. Tale punteggio
aggiuntivo non si applica al personale amministrativo di categoria
B per l’accesso alla categoria C e a tutto il personale afferente
alle restanti categorie che richiede l’accesso ai profili
amministrativi di categoria C. fa eccezione il personale, di
categoria C, ricollocato a seguito di regolare certificazione medico
legale di “inabilità assoluta alle mansioni” per il quale è
riconosciuta la maggiorazione citata.
Commissioni di selezione: le commissioni di selezione sono
nominate con atto del Direttore Generale e sono costituite da tre
componenti effettivi e tre supplenti, di cui uno con funzione di
Presidente anche esterno all'
azienda, e due individuati tra il
personale dipendente esperto per la materia cui la selezione si
riferisce e quindi di qualifica uguale, equivalente o superiore al
profilo posto in selezione. Sono incompatibili i dipendenti
componenti la RSU e/o cariche direttive, aziendali e/o territoriali
delle OO.SS. Ai componenti della Commissione ed al segretario
competono i compensi previsti per l'
espletamento di concorso
pubblico di pari profilo e posizione funzionale.
Le Commissioni come sopra composte provvedono alla
convocazione dei candidati ammessi con lettera raccomandata
almeno 20 giorni prima dell'
espletamento delle prove. Le prove di
selezione non potranno avvenire nei giorni festivi ne nelle
giornate di festività cattolica, valdese, luterana, ebraica,
metodista, islamica e buddista. Nella lettera di convocazione
verrà indicata la data, l'
ora ed il luogo di svolgimento delle
selezioni. La durata e le modalità di svolgimento delle prove
stesse sono determinate dalla Commissione esaminatrice nel
rispetto delle norme del presente accordo aziendale. Ove siano
previste più prove, ai candidati deve essere data comunicazione
per iscritto con indicazione del punteggio riportato, relativa
formalizzazione di ammissione e/o esclusione e data della
successiva prova. Tutte le prove sono pubbliche. In ogni
selezione ove sia previsto il colloquio questo deve avvenire in
luogo aperto al pubblico. I componenti la Commissione devono
dichiarare l'
insussistenza di situazioni di incompatibilità con i
candidati da esaminare. Le Commissioni redigeranno appositi
verbali attestanti il regolare svolgimento delle selezioni che
dovranno essere rimessi ai competenti uffici per i successivi
provvedimenti.
Tutti i bandi di selezione devono contenere, l'indicazione del
numero di posti disponibili, la qualifica e il profilo professionale
per i quali sono emessi, i requisiti normativi e contrattuali di
ammissione dei candidati, la data di scadenza che va posta
normalmente ad almeno 15 giorni di distanza, le modalità di
consegna della domanda e della documentazione richiesta,
l'
eventuale indicazione dello specifico settore di lavoro di
destinazione. L'
azienda deve provvedere alla massima diffusione
dei bandi attraverso: affissione agli albi e alle bacheche di tutte le
UU.OO/PP.OO, trasmissione ai Dirigenti responsabili per la
diffusione diretta ai reparti e/ai servizi. Il bando deve contenere
apposito allegato con il relativo modulo di domanda nel quale gli
operatori dovranno indicare:
• cognome e nome; data di nascita;
• posto di lavoro (U.O. e/o P.O.);
• qualifica professionale in godimento;
• anzianità di servizio complessiva e nella qualifica;
• curriculum formativo e professionale;
• titoli di studio;
• attestati di formazione e/o aggiornamento obbligatorio;
• carichi di famiglia;
• eventuali inabilità al servizio e/o alla qualifica;
eventuale autocertificazione e/o certificazione dell'
Azienda
rilasciato dal Responsabile della UO e relativo al servizio prestato
solo se in mansioni differenti alla qualifica di appartenenza; la
verifica di tale dichiarazione viene espletata dalla U.O. Affari del
personale. Dichiarazioni verificate come false comportano la
responsabilità civile e penale del dichiarante, con conseguenza
immediata di esclusione dalla selezione e attivazione dei
procedimenti previsti dalla legge. E’ fatto obbligo alla UO Affari
del personale la verifica di ogni dichiarazione (certificazione e/o
autocertificazione), inerente le mansioni prestate e/o l’inabilità di
candidati che risultino vincitori di selezioni interne relative ai
passaggi di categoria.
Lo stato di servizio è fornito a cura dell’U.O. Affari del Personale
che provvede ad ogni atto relativo all’ammissione delle domande.
Le pubblicazioni devono essere edite a stampa in originale o
in fotocopia accompagnata dalla relativa dichiarazione sostitutiva
dell'
atto di notorietà. E'ammessa ogni autocertificazione ai sensi
delle vigenti norme di legge. E' ammessa la sanabilità di
irregolarità lievi od omissioni dichiarative fatto salva la regolarità
in verifica dei requisiti di partecipazione al bando.
L'
eventuale esclusione di candidati dalle selezioni è deliberata
con provvedimento motivato del Direttore Generale da notificare
all'
interessato entro giorni 15 dall'
esecutività della relativa
deliberazione.
$
Vista la dichiarazione congiunta n° 9 di cui al CCNL
98/2001, le parti concordano che in tutte le selezioni per i
passaggi di categoria e/o nelle ricollocazioni a parità di qualifica
(anche per la categoria BS), nonché nell’accesso ai corsi di
Aggiornamento e formazione finalizzati all’inquadramento
contrattuale (passaggio di categoria), il personale che possa
certificare una inabilità che non abbia dato luogo, per carenza dei
requisiti, alla ricollocazione prevista dalla normativa in vigore,
fermo restando le modalità di ammissione già definite per singolo
caso, è inserito nelle graduatorie con precedenza sugli altri
operatori a parità di punteggio.
Validità delle graduatorie: al termine di ogni
selezione
verranno stilate apposite graduatorie da recepire con atto
deliberativo della Direzione Generale. Le graduatorie potranno
essere utilizzate, a scorrimento e secondo l'
ordine delle stesse,
per ventiquattro mesi dalla loro approvazione al fine di
provvedere alla copertura di posti e/ delle posizioni di fascia
retributiva che si rendessero vacanti e/o scoperti a qualsiasi titolo.
L'
utilizzo delle graduatorie, limitatamente alle selezioni per i
passaggi di categoria, è previsto anche per le sostituzioni
temporanee disposte dalle norme (congedi, aspettative,
maternità, paternità, assistenza ai minori).
La graduatoria di ogni selezione può essere fatta oggetto di
presentazione, da parte dei diretti interessati di memoria scritta in
funzione di chiarimenti e/o contestazioni di merito. Tali atti vanno
formalizzati entro dieci giorni dalla data di affissione all’albo della
ASL della graduatoria, all’UO Affari del personale che esaminerà
le istanze sotto l’esclusivo profilo di legittimità rimettendo risposta
scritta entro 15 giorni dal ricevimento di ogni istanza.. E'facoltà
dell'
interessato chiedere di essere sentito anche con l'
assistenza
di un legale e/o di un rappresentante sindacale a sua scelta. Le
eventuali istanze di ricorso non pregiudicano il successivo iter
delle procedure selettive. L’eventuale accoglimento delle istanze
interviene, nei modi di legge e di regolamento, a favore
dell’interessato ricorrente. (a valere solo per le selezioni
/concorso relative ai passaggi di categoria ndr)
Schema di Inquadramento economico contrattuale e base di
calcolo per i passaggi di categoria e di fascia
Trattamento
economico
in vigore
Esclusa l’anzianità
maturata, la scala
mobile (IIS) e la
quota delle
indennità
professionali non
conglobate in paga
base dal Contratto
Nazionale
Nei passaggi da una
categoria all’altra si
mantiene la
retribuzione di
fascia maturata (se
più favorevole) con
riassorbimento
successivo sui
futuri aumenti
I FASCIA
(attuale
Categoria A
Ausiliari
Commessi
Categoria
BS
Ota Coadiutori amm.vi
Operai
esperti
Operatori tecnici
Operai special.
Coadiutori
Coordinatori
aamm.vi Infermieri generici
Categoria C Categoria D Categoria DS
Infermieri
Professionali e
Psichiatrici
Tecnici sanitari
Terapisti
Ass. Sociali
Ass. Sanitari
Ass. Ammin.
Ostetriche
Ass. Tecnici
A
12.711 B
14.635 Bs
A-B
+160.000
A1-B
+104.000
15.507 C
B-Bs
+72.000
B1-Bs
+9.000
18.357 D
B-C
+310.000
B1-C
+246.000
Bs-C
+237.000
Bs1-C
+165.000
A1
13.387 B
A-A1 1
+56.000
15.400 Bs
B-B1 1
+63.000
16.371 C1
Bs-Bs1
+72.000
B1-Bs1
+81.000
19.310 D
C-C1 1
+79.000
inquadramento
con 5 anni al
7/4/99)
II FASCIA
Categoria
B
A2
III FASCIA
A3
IV FASCIA
A4
14.058
A1-A2
+56.000
14.458
A2-A3
+33.000
A1 – A3
+89.000
14.908
B
2
B
3
B
4
16.207
B1-B2
+67.000
16.707
B2-B3
+41.000
Bs
2
Bs
3
17.307 Bs
4
17.226 C2
Bs1-Bs2
+71.000
17.826 C3
Bs2-Bs3
+50.000
18.826 C4
Bs3-Bs4
+83.000
Bs1-Bs4
+204.000
20.418
C1-C2
+92.000
21.526
C2-C3
+92.000
C1-C3
+184.000
23.164
C3-C4
+136.000
D
2
D
3
D
4
Capo sala
Infermieri
Coordinatori
Tecnici sanitari
Terapisti
Ass. Sociali
Ass. Sanitari
Collab. Ammin.
Ostetriche
Collab. Tecnici
20.849 Ds
C-D
+207.000
C1-D
+128.000
Collab. Sanitari
Infermieri Prof.
Coordinatori
Tecnici sanitari
Terapisti
Ass. Sociali
Ass. Sanitari
Collab. Ammin.
Collab. Tecnici
Cssa Dai Opd
23.289
D-Ds
+203.000
D1-Ds
+101.000
22.068 Ds
D-D1 1
+101.000
24.692
Ds-Ds1
+117.000
23.176 Ds
D1-D2 2
+92.000
24.284 Ds
D2-D3 3
+92.000
26.097
Ds1-Ds2
+125.000
27.592
+125.000
25.392 Ds
D3-D4 4
+92.000
D1-D4
+277.000
28.825
+102.000
Nota: il primo valore è riferito allo stipendio annuale (esclusa la 13ma)
il valore preceduto dal segno + è riferito alle differenze stipendiali mensili lorde.
%