Ottobre - La Piazza
Transcript
Ottobre - La Piazza
Periodico dell’Associazione Culturale Albatros Anno 9 - Numero 9 OTTOBRE 2012 SitoWeb: www.lapiazzacastelmadama.com — E-mail: [email protected] Pag. 10 LOCULI Pag. 14 STORIA, MITO E PAESAGGIO Pag. 36 CAVA PARTY Consulta il sito web DIFFERENZIARE: IL VIA AL PORTA A PORTA La zza Pia Ottobre 2012 Amministrazione 3 ANCHE CASTEL MADAMA DIFFERENZIA di Cristina Nonni Come trasformare i rifiuti in risorse Finalmente anche a Castel Madama arriva la raccolta differenziata “Porta a Porta”, si comincia il 15 ottobre. Prima di informare i cittadini sulle modifiche che avverranno nel nostro paese, è bene sapere in cosa consiste la raccolta differenziata e il perché è un passaggio inevitabile e necessario per ogni territorio che si rispetti. Il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale” definisce RACCOLTA DIFFERENZIATA; “la raccolta idonea, secondo criteri di economicità, efficacia e trasparenza a separare i rifiuti in casa, ufficio, scuola, industrie e depositarli negli appositi contenitori, affinché possano essere recuperati e riciclati”. È un’operazione che permette di separare i rifiuti suddividendo quelli che possono essere smaltiti e quelli che si possono recuperare. La raccolta differenziata nasce dall’esigenza di proteggere l’ambiente che ci circonda, solo riducendo la massa dei rifiuti da smaltire possiamo provare a migliorare il nostro paesaggio. Riutilizzare i rifiuti contribuisce a conservare un ambiente naturale sano e più ricco. È un gran risparmio di energia, gettare via qualcosa significa gettar via anche l’energia consumata per produrla. La diffusione della raccolta “porta a porta” mira proprio a questo; tutelare l’ambiente e metterlo al riparo dall’emergenza rifiuti! Cosa cambia con la raccolta “porta a porta”? Pia La zza Nel comune di Castel Madama saranno rimossi i cassonetti stradali e al loro posto condomini e abitazioni singole riceveranno dei contenitori personali contrassegnati da vari colori, ogni colore indicherà una tipologia di rifiuto. I contenitori dovranno essere esposti di fronte alle abitazioni secondo i giorni e gli orari fissati dal calendario di raccolta, saranno poi gli operatori a svuotare i diversi contenitori. La raccolta “porta a porta” riguarda tutte le famiglie della zona A, la cui frequenza di raccolta è riportata sul calendario, mentre nella zona B verrà attivato il compostaggio domestico e le famiglie in possesso di un giardino potranno smaltire l’organico in modo autonomo. Con la raccolta differenziata ogni rifiuto segue strade diverse, per essere poi trasformato in una risorsa utile. Ottobre 2012 Amministrazione 4 È un impegno costante per ogni cittadino, ognuno di noi ha l’onere di rispettare regole precise e ricordare che solo piccole quantità di rifiuti messi nel contenitore sbagliato possono rendere tutto il resto inutilizzabile e non riciclabile. Essere preparati è importante per non sbagliare, chiunque è interessato può ricevere informazioni sulle tipologie di rifiuto e il calendario di raccolta presso il comune di Castel Madama o direttamente sul sito. È un passo importante per il nostro paese, la maggior parte d’Italia è già passata alla raccolta differenziata con successo. Il segreto per una buona riuscita è l’impegno SERIO del singolo cittadino, la collaborazione e l’attenzione, perché sono i piccoli gesti a migliorare l’ambiente in cui viviamo. Serve un grande senso di responsabilità, non pensare che la singola cartaccia buttata nel posto sbagliato non danneggi nessuno, perché così come pensa uno possono pensarlo in tanti, ed è proprio con questo ragionamento noncurante che non si va da nessuna parte, perché solo l’impegno comune e la partecipazione di tutti possono cambiare le cose. Inizialmente sarà impegnativo, perché non è nostra abitudine, (anche se molti già fanno la differenziata), diventerà con il tempo un gesto naturale. Anche l’impatto nel vedere queste pattumiere per le strade o nei portoni non sarà dei migliori, nasceranno sicuramente liti condominiali e lamentele, ma basterà pensare che la raccolta differenziata è un’esigenza necessaria e farla servirà ad assicurarci un futuro più sano. “La Piazza” Periodico dell’Associazione Culturale Albatros Vicolo Giustini, n. 10 00024 Castel Madama (Roma) - tel. 0774/449849 Anno 9, n. 9 - Ottobre 2012 Registrazione del Tribunale di Tivoli n. 4/2004 del 14/04/04 Direttore Responsabile: Rino Sciarretta Capo Redazione: Carla Santolamazza Redazione: Ivano Chicca, Ivano Moreschini, Ramona Pompili, Roberto Bontempi, Salvatore De Angelis, Elisa Livi, Ivo Santolamazza Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero Rina Iori, Bruno Testa, Valentina Torella, Italo Carrarini Camilla Moreschini, Eleonora Moreschini, Cristina Nonni Antonio Marguccio Per la pubblicità rivolgersi al 3490063355 SOMMARIO • Anche Castel Madama differenzia pag. 3 • Variante di piano » 7 • Loculi: una storia infinita » 10 • Consuntivo 2011 » 11 • Le società in movimento e la crisi » 12 • Storia, Mito e Paesaggio » 14 • Brevi » 16 • Scuola » 19 • Lo stendardo restaurato » 23 • Vicovaro » 25 • Tivoli » 29 • Recensione » 32 • Centro Anziani » 33 • Film » 34 • Cava Party 2012 » 36 Grafica ed Impaginazione: Salvatore De Angelis Stampa: A.G.C. Arti Grafiche Ciampino S.r.l. 00043 Ciampino - Via Firenze, 21 Chiuso in redazione il 18/10/2012 - Tiratura 1.500 copie SitoWeb: www.lapiazzacastelmadama.com E-mail: [email protected] [email protected] LA REDAZIONE SI RIUNISCE TUTTI I LUNEDÌ DALLE ORE 18 ALLE 20 Il giornale viene diffuso anche nei paesi di Vicovaro, Mandela, Sambuci, Tivoli La zza Pia Ottobre 2012 Pia La zza Amministrazione 5 La zza Pia Ottobre 2012 Urbanistica 7 VARIANTE DI PIANO a cura di Carla Santolamazza Nel numero di settembre 2012 abbiamo iniziato ad esaminare la Variante al Piano Regolatore Generale di Castel Madama partendo dalle Zone Omogenee ed in particolare dalla Zona A: Centro Storico. Continuiamo con la presentazione delle Zone B e C, rispettivamente Centro Urbano Consolidato e Nuclei urbani di Completamento, Espansione e Riqualificazione Urbanistica La Zona B, Centro Urbano Consolidato, comprende le aree di espansione dell’ottocento e del novecento, aree quindi già edificate, alcune in via di completamento altre già sature, esterne al Centro Storico. La zona B è stata suddivisa nelle sottozone: B1, Edilizia Prevalentemente Residenziale di Recupero e di Completamento (mq 264.845) e B2, Edilizia Prevalentemente Residenziale con Pianificazione Particolareggiata Definita (mq 140.488). Dalla Relazione Generale (Elaborato 1 della Variante) si legge testualmente: “B1 Edilizia Prevalentemente Residenziale di Recupero e di Completamento: Le zone ritenute sature sono quelle immediatamente a ridosso del centro storico e nelle parti costituenti l’espansione consolidata dopo il PRG del 1974. In queste aree saranno possibili gli interventi diretti relativi agli adegua- menti igienico – sanitari e delle pertinenze, la demolizione e ricostruzione e quella dei lotti interclusi secondo le Norme Tecniche di Attuazione, il regolamento edilizio e le vigenti normative in materia edilizia”. Dalle Norme Tecniche di Attuazione (Elaborato 2 della Variante) si legge testualmente: “Sottozona B1- La destinazione è quella residenziale: è consentita la destinazione commerciale ed attività a servizio della residenza nella misura del 20% della cubatura utile totale. La tipologia edilizia è libera. Restano tali per quanto riguarda le misure delle distanze minime costituendo una realtà ambientale irreversibile. Si consente la deroga della distanza dai confini di m.5,00 a m.3,00 e la deroga tra i fabbricati da m.10,00 a m.0,00, ossia in aderenza purché si stipuli una convenzione tra confinanti finalizzata “Tav. 8-Tavola di Zonizzazione Controdedotta Scala: 1:10.000” Pia La zza Segue a pag. 8 e 9 8 Urbanistica alla edificazione in comparto. Per quanto attiene gli altri indici ed indicatori sono tutti confermati. Sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di ristrutturazione edilizia, anche con demolizione e ricostruzione con il mantenimento della volumetria preesistente; nella ricostruzione l’altezza degli edifici non potrà comunque superare il numero di piani abitabili attualmente esistenti; potranno essere realizzati piani interrati, di ingombro pari al massimo ingombro della copertura dell’edificio, destinati a parcheggi a servizio della residenza”. Dalla Relazione Generale (Elaborato 1 della Variante) si legge testualmente: “B2 Edilizia Prevalentemente Residenziale con Pianificazione Particolareggiata Definita. Tali sottozone comprendono le aree in cui insistono i piani Particolareggiati o progetti in itinere derivanti dal P.R.G. 1974 e suoi strumenti attuativi, che l’attuale variante ha ritenuto fosse opportuno portare a completamento perché nel disegno generale del piano. Per tali zone sono valide le norme dei relativi strumenti urbanistici che le hanno legittimate. Dalle Norme Tecniche di Attuazione (Elaborato 2 della Variante) si legge testualmente: “Sottozona B2: Riguardano aree interessate da strumenti urbanistici esecutivi vigenti antecedentemente all’adozione del presente piano. In tali ambiti si applica la disciplina definita dai relativi strumenti attuativi e nel rispetto delle precedenti N.T.A”. La Zona C, Nuclei urbani di Completamento, Espansione e Riqualificazione Urbanistica, comprende le parti di territorio destinate all’espansione prevalentemente residenziale e/o destinate al recupero con espansione degli insediamenti antropici, sempre a destinazione prevalentemente residenziale e le aree già compromesse o che hanno perso il carattere di ruralità. La zona C è stata suddivisa nelle sottozone: C1 Ambiti Prevalentemente Residenziali Soggetti a Piano Attuativo di Iniziativa Pubblica (Piano Particolareggiato Esecutivo2 mq 268.759; Piano Particolareggiato Esecutivo3 mq 70.617) e C2: Ambiti Prevalentemente Residenziali Soggetti a Piano Attuativo di Iniziativa Privata (Frainili mq38.016; Pietro Romano mq 362.525; Colle Murata mq 73.494; I Colli mq 94.768). Dalla Relazione Generale (Elaborato 1 della Variante) si legge testualmente: “C1 Ambiti Prevalentemente Residenziali Soggetti a Piano Attuativo di Iniziativa Pubblica; C2 Ambiti Prevalentemente Residenziali Soggetti a Piano Attuativo di Iniziativa Privata. Ottobre 2012 Il complesso dell’area dovrà essere oggetto di un Piano Attuativo Unitario che terrà conto dei dati e degli indici riportati nelle N.T.A. La redazione dello strumento attuativo garantirà oltre ad una omogenea qualità edilizia con tipologie minute e ben integrate nell’ambiente anche la realizzazione dei servizi per i nuovi insediamenti (verde, parcheggi, viabilità, illuminazione, altre reti). Gli interventi armonizzeranno con le peculiarità naturalistiche orografiche del sito prescelto, restituendo ai luoghi un’immagine ambientale valorizzata e non di degrado. Le N.T.A. indirizzano la formazione di un piano di esecuzione di iniziativa pubblica o privata o mista con interventi di urbanistica concertata, verso la scelta di tipologie edilizie residenziali di basso impatto, unifamiliari aggregate o villini, con ampi spazi per il verde. Gli interventi interesseranno il 60% della superficie per le destinazioni residenziali e la restante parte dovrà essere destinata alle realizzazioni di spazi comuni e di standard preordinati alle cessioni convenzionate”. Con la realizzazione e costruzione delle zone C sarà soddisfatto il dimensionamento del fabbisogno edilizio quantificato nella Variante. Dalle Norme Tecniche di Attuazione (Elaborato 2 della Variante) si legge testualmente: “Per gli edifici esistenti nell’intero ambito C, sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia, demolizione e ricostruzione; sarà possibile un incremento massimo del 10% entro le sagome esistenti per gli adeguamenti e miglioramenti funzionali (igienico-sanitario, barriere architettoniche, pertinenze). Sottozona C1: Ambiti Prevalentemente Residenziali Soggetti a Piano Attuativo di Iniziativa Pubblica: sono le aree più a ridosso del centro abitato storico e consolidato, la cui attuazione potrà avvenire solo e soltanto dopo la defi- Piano particolareggiato 2 La zza Pia Ottobre 2012 Urbanistica nizione ed approvazione di Piani Particolareggiati di iniziativa pubblica. Detti Piani Particolareggiati avranno funzione di ricucitura e compensazione dei volumi disponibili e previsti già in sede del PRG vigente precedentemente al presente”. I Piani Particolareggiati Esecutivi 2 e 3 relativi al Centro Urbano, come previsti dalla Variante sono stati approvati nel Consiglio Comunale del 30 dicembre 2010 sulla base del principio del “silenzio assenso” ai sensi dell’art. 4 comma 3 della Legge regionale 36/87. La Regione ha 90 giorni di tempo per assumere le proprie decisioni, trascorsi i quali i Piani si intendono approvati, proprio sulla base di tale principio. Per maggiori chiarimenti segnaliamo che nei numeri di settembre ed ottobre 2009 del giornale “La Piazza” i due piani sono stati ampiamente descritti e nel numero di marzo 2010 è stato illustrato il parere dei geologi della Regione. “Sottozona C2: Ambiti Prevalentemente Residenziali Soggetti a Piano Attuativo di Iniziativa Privata: sono le aree di nuova espansione ubicate anche all’esterno del perimetro dell’attuale abitato ed individuate nelle località di Frainili, Pietro Romano, Colle Murata, I Colli. L’edificazione avverrà in attuazione di un progetto urbanistico unitario di dettaglio esteso all’intero comparto, così come delimitato nelle tavole di zonizzazione in scala 1:5.000 e 1:10.000, e subordinato alla stipula di una convenzione, approvata dall’organo competente, per la specifica cessione e gestione delle aree da destinare ai servizi di zona e di viabilità e quanto altro necessario agli aspetti compensativi. a) I parametri di riferimento per le Località “Pietro Romano” e “Colle Murata” sono i seguenti: - IdT: 0,24 mc/mq; IdF: 0,40 mc/mq; Altezza max 7,50 ml; Superficie destinata alla edificazione residenziale pari al 60% dell’intero comparto; Piano particolareggiato 3 Pia La zza 9 Superficie destinata a viabilità e standard pari al 40% dell’intero comparto; Distanza dai confini 5,00 ml; Distanza dalle strade 10,00 ml o quanto stabilito dal codice della strada D.Lgs. n. 285/92 nel caso di viabilità diversa da quella comunale; Standard di parcheggio privato 1mq/10mc; Alberature: 1 albero ogni mc 200. Per le lottizzazioni convenzionate in itinere, ovvero presentate prima della data di adozione del presente piano, valgono i parametri vigenti al momento della richiesta di intervento. Per le suddette lottizzazioni, non saranno ammesse varianti che risultino in contrasto con le presenti norme e superino i parametri di cui al presente punto. Nei comparti edificati o parzialmente edificati della Località “Pietro Romano”, individuati dalle lettere da A ad I, sono ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, ristrutturazione edilizia, demolizione e ricostruzione; sarà possibile un incremento massimo del 10% del volume legittimo o legittimato, fino ad un massimo di mc100, entro le sagome esistenti per gli adeguamenti e miglioramenti funzionali (igienico-sanitario, barriere architettoniche, pertinenze). Ampliamenti, completamenti o sostituzioni dell’edificato saranno possibili solo laddove vi sia residuo volumetrico, calcolato applicando i parametri di cui ai comparti sopra descritti, ivi comprese le cessioni delle aree per standard, da definire con atto d’obbligo, trascritto e registrato. b) Per la Loc. “Frainili” l’attuazione avverrà attraverso Programma Integrato di Intervento, ai sensi della L.R. n. 22/97, i cui parametri saranno stabiliti nell’ambito stesso dell’accordo di impegnativa di Programma”. Il Piano Integrato Frainili è stato approvato alla fine di marzo del 2010 dalla Regione. Prevede la costruzione di abitazioni, box, negozi privati e opere pubbliche. Del piano abbiamo dato ampia illustrazione nel numero di dicembre del 2008 del giornale “La Piazza”. “c) Per le aree di cui alla Località “I Colli”, l’edificazione avverrà a seguito di approvazione di piano di lottizzazione convenzionata di iniziativa privata, solo e soltanto per le richieste presentate prima della adozione del presente strumento urbanistico. I parametri edilizi ed urbanistici, pertanto, sono quelli vigenti al momento della presentazione della richiesta d’intervento. Per le suddette lottizzazioni non saranno ammesse varianti che risultino in contrasto con le presenti norme e superino i parametri di cui al presente punto. Nel caso le suddette lottizzazioni non potessero essere accolte le aree interessate torneranno alla zona omogenea Ec”. 10 Amministrazione Ottobre 2012 LOCULI: UNA STORIA INFINITA di Ivano Moreschini La vicenda della realizzazione dei nuovi loculi nel cimitero comunale è una storia ormai lunga, che abbiamo raccontato su La Piazza nel corso di questi anni. Tanto per riassumere la vicenda, i cittadini sono stati avvisati della vendita di loculi nel 2009, ed i lavori sono iniziati solo quest’anno. Il progetto preliminare iniziale, sul quale sono state fatte le prenotazioni dai cittadini che hanno acquistato i loculi, alla prova dei fatti però si è rivelato poco idoneo. Lo dimostra la delibera di Giunta Comunale n. 96 de 04.09.2012, con la quale viene approvata una variante del lavoro, e vengono aumentati i costi dei lavori di costruzione dei nuovi loculi del cimitero per la somma di Euro 75.120,77. La motivazione è piuttosto vaga: modificare il posizionamento dei loculi prefabbricati e aggiungere nuovi loculi. Ci si chiede allora a che cosa era servito aspettare un progetto per tre anni, se poi al momento dei lavori l’importo cambia di quasi il 50% in più. L’impressione è che il progetto esecutivo, cioè rifinito nei minimi dettagli, al momento dell’appalto in realtà non ci fosse, e che è stato poi fatto “sul campo” nel momento in cui la ditta ha verificato la reale situazione dei lavori da fare. La cosa non sembra del tutto regolare: facendo sempre salva la buona fede è una cosa piuttosto scontata che non sono ammesse le perizie suppletive in aumento del quadro economico, a partire almeno dalla legge Merloni, che risale al 1994. Il cambiamento del progetto avrà un riflesso sulle scelte dei cittadini rispetto ai loculi, e sul prezzo dei loculi stessi. Sì, perché la domanda che si pone è: da dove prende il Comune quei 75.000,00 euro in più che spuntano nel nuovo progetto? È una somma che è già entrata con la prevendita, oppure saranno chiesti ancora soldi a chi ha “prenotato” i loculi? La parola prenotato la mettiamo tra virgolette, visto che i loculi sono stati pagati per intero fin dal 2009. Oppure per i loculi in più si riaprirà la prevendita? Anche l’altra domanda che poniamo non è secondaria: se il progetto è cambiato, dove saranno collocati i loculi prenotati nel 2009? Ricordiamo peraltro che i prezzi erano differenti a seconda della fila prescelta. Queste domande sui costi e sulle prenotazioni infine non devono far passare in secondo piano il progetto vero e proprio, che da quello che si vede nella prima parte del lavoro occupa uno spazio consistente della strada che scende nella parte nuova del cimitero. Una scelta progettuale del tutto discutibile, che non aiuta a migliorare l’estetica del luogo in cui tutti andiamo a rendere omaggio ai nostri cari. Possibile dobbiamo abituarci a progetti fatti in fretta, e che non si pongono nemmeno lontanamente il problema della bellezza di questi luoghi pubblici di aggregazione, come è già avvenuto per la Piazza Dante? La zza Pia Ottobre 2012 Amministrazione 11 CONSUNTIVO 2011 di Ivano Moreschini Con la delibera di Giunta Comunale n. 103 del 20.09.2012 è stato approvato lo schema del rendiconto finanziario dell’anno 2011, meglio conosciuto come conto consuntivo. Il consuntivo viene sempre considerato un atto banale, ed invece è li che si trova la storia non solo contabile, ma anche gestionale del Comune. Leggere i numeri del consuntivo e capirli, almeno a grandi linee, significa comprendere la reale situazione finanziaria del Comune, e quindi anche le sue prospettive future. Per questo proviamo ad illustrare alcuni dati, perché aiutano a distinguere la realtà dalla rappresentazione contabile. Vedendo i risultati del prospetto, sembrerebbe a primo impatto che le cose vanno più che bene. Il Comune infatti si trova un avanzo di amministrazione pari ad Euro 317.154.31, che dovrebbero essere delle somme risparmiate in passato che possono essere spese adesso. Come si determina però questo avanzo di amministrazione? Si parte dal fondo di cassa al 1 gennaio 2011, che si vede nel prospetto, si sommano riscossioni e pagamenti, quindi tutti i movimenti di cassa avvenuti nel 2011, relativi sia al bilancio 2011 che ai residui degli anni precedenti, e si arriva al fondo di cassa al 31 dicembre 2011, che è addirittura cresciuto rispetto a quello del 1 gennaio, passando da Euro 681.710,19 ad Euro 932.582,47. E qui cominciano a sorgere i primi dubbi, quello che su “La Piazza” abbiamo chiamato IL MISTERO DEL FONDO DI CASSA. Il dubbio è questo: ma come può il Comune di Castel Madama chiudere sempre il consuntivo con una cassa così alta, quando tutti sanno che è in perenne anticipazione e che ci sono dei fondi vincolati alla costruzione della caserma dei Carabinieri per somme superiori al Milione di euro? E se invece questi fondi ci sono, perché vediamo sempre più spesso transazioni con imprese non pagate per fatture vecchie anche di due anni? Pia La zza Continuiamo a porre queste domande, perché cambiano le amministrazioni, e le risposte ancora non arrivano. La seconda parte dello specchietto riguarda i residui attivi e passivi, che sono divisi in due specchietti: quelli della gestione del bilancio 2011, definiti competenza, e quelli degli anni precedenti il 2011, definiti residui. Come si vede nello specchietto, la loro differenza finale è pari ad Euro 615.428,16, che si detrae dal fondo di cassa del 31 dicembre 2011, di Euro 932.582,47 per formare l’avanzo di amministrazione. Perché si detrae? Perché i residui passivi, cioè gli impegni di spesa ancora non pagati, superano di quella somma i residui attivi, cioè i crediti ancora non riscossi. I residui degli anni precedenti sono stati rivisti con la determinazione del responsabile del servizio finanziario n. 15 del 18-09-2012. Le cifre continuano ad essere molto alte, anche perché è ovvio che somme di tali dimensioni non diminuiscono all’improvviso. Sarebbe utile sapere per quello che riguarda i residui attivi, che sono complessivamente pari ad Euro 26.473.117,12, quelli sono quelli in conto capitale (cioè derivanti principalmente da opere pubbliche ancora non realizzate) e quali sono quelli di parte corrente (cioè derivanti soprattutto da tributi non riscossi). Perché ricordiamo che i residui di parte corrente anteriori a cinque anni devono essere calcolati per creare un fondo di svalutazione pari al 25% di essi. Ciò vuol dire: se il Comune ha ancora come residui attivi somme anteriore a 5 anni per recupero evasione tributi, o cose simili, bisogna calcolarle e creare il fondo di svalutazione per poterle poi cancellare. Qualcuno ha fatto questa operazione? È possibile rendere pubblica questa cifra? 12 Politica Ottobre 2012 LE SOCIETÀ IN MOVIMENTO E LA CRISI Riflessioni per un nuovo modello di vita, nate dalla festa su “Decrescita e beni comuni” del 15/16 settembre a Castel Madama e dal convegno sui “Beni comuni” di Venezia 2012 L’umanità è ora immersa in una crisi senza precedenti, le cause richiedono un’indagine approfondita. Modelli non sostenibili di sviluppo politico e sociale si sono rivelati inadeguati e hanno sollevato questioni importanti che riguardano la sopravvivenza stessa del genere umano. Esiste un’alternativa al modello capitalista? È possibile migliorare la vita di miliardi di persone tenute ai margini? Può essere combinato lo sviluppo economico con la tutela dell’ambiente? Può un nuovo contratto sociale essere sperimentato ripensandone le forme di rappresentanza? In questi tempi i concetti e gli strumenti come riformismo e rivoluzione sono sempre più applicati a questioni complesse e interdipendenti, ricadendo in un altro grande paradosso: questioni cruciali vengono sollevate, ma le risposte sono estremamente deboli. Dall’ America Latina, dall’Asia, dall’Africa, e da molte comunità e territori del Nord, i conflitti ambientali e sociali hanno creato le condizioni per la formazione di un nuovo campo. Attraverso la democrazia deliberativa e la responsabilità collettiva, la “sociologia della moderazione” lavora per la costruzione di un nuovo paradigma di civiltà in armonia con la natura, sulla base di Buen vivir. Educazione popolare, autogoverno, orizzontalità, giustizia sociale, mutualismo, creatività e decolonizzazione del potere sono gli strumenti e le pratiche che sono state mobilitate attraverso l’ecologismo dei poveri per costruire una democrazia della Terra. Il ruolo svolto dai movimenti indigeni e gli altri impegnati nella difesa dei beni comuni e dei diritti dei cittadini mette in evidenza la violazione del contratto sociale e la necessità di ridefinizione in linea con le nuove condizioni imposte dalla crisi. Castel Madama bene comune ha contribuito nella due giorni dedicata a “Decrescita e bene comune” di individuare una strada alternativa allo sviluppo capitalistico, per fortuna non siamo soli, infatti molte iniziative in questa fine estate 2012 ci hanno fatto compagnia tanto più ignorate dalla grande stampa quanto partecipate a livello di pubblico. Citiamo il Festival della Filosofia (7000 presenze) Venezia 2012 Convegno internazionale sulla Decrescita. Pubblichiamo di seguito alcuni dei temi, sui quali Castel Madama Bene Comune riflette da tempo, tenendo presente anche i contributi del dibattito internazionale di Venezia. Beni Comuni un altro modo di possedere I beni comuni sono una forma di proprietà collettiva, è l’uso dei beni che si caratterizza come diverso e distinto sia dalla proprietà pubblica che privata. L’interesse pubblico per la sostenibilità della produzione locale (agricoltura, foreste, ecc) é un incentivo più forte per la conservazione di un determinato insieme di risorse al contrario dell’interesse privato che tende alla massimizzazione del profitto. Al contrario la coesione sociale si basa sul controllo collettivo sull’uso delle risorse e delle terre destinate a usi civici. Queste infatti non sono soggette ai fenomeni di abbandono perché in rapporto diretto con la comunità che utilizza e amministra tali aree. Il regime giuridico dei beni collettivi è quello di inalienabilità, di indivisibilità, di inusucapibilità e perpetua destinazione agrosilvo-pastorale. Questo schema può essere messo alla base dell’economia di una comunità, poiché salvaguarda gli interessi attuali e futuri dei titolari La zza Pia Ottobre 2012 Politica 13 cheopark, che propone una gestione privata su un bene comune, quindi, contribuisce di fatto allo svuotamento di quei valori comunitari che si vorrebbero recuperare. Pratiche di riutilizzo dei diritti. Questo istituto dell’uso civico deriva da una consuetudine fin dall’epoca medievale ed è stato tramandato e conservato in molte istituzioni come la nostra Università Agraria. Il quadro teorico di riferimento che unisce queste istituzioni si basava principalmente sulla teoria dei beni comuni sviluppato da Elinor Ostrom. Il successo dei mercati rionali e le esperienze di baratto dimostrano che un nuovo tipo di commercio è possibile. Il riutilizzo ha un forte impatto economico e determina una maggiore consapevolezza nel ridurre gli sprechi (i consumatori devono sapere che un elemento può essere utilizzato più di una volta e più di quanto le industrie facciano credere). Riutilizzare significa anche ridurre l’impatto ambientale riducendo la quantità di rifiuti. Il cambiamento di mentalità e di vita, come reazione al consumismo, è una conseguenza culturale del riutilizzo, che va oltre l’impatto economico e commerciale. La valutazione ambientale e culturale è più di una buona pratica, è un valore aggiunto che gli enti locali interessati possono utilizzare per migliorare le attività di riciclo e smaltimento dei rifiuti. Il suolo come bene comune Agricoltura È necessario aprire una discussione e una riflessione per ripensare il suolo come bene collettivo anche a Castel Madama. Riflettendo sul fenomeno del consumo di suolo che deriva dai modelli di urbanizzazione selvaggia degli ultimi decenni, è sempre più evidente il processo deterioramento del territorio, si vedano a proposito vari dissesti idrogeologici e i terreni incolti e abbandonati. Considerando le dimensioni assunte negli ultimi decenni a livello locale, nazionale ed europeo, che hanno determinato l’enorme crescita urbana di diverse natura (residenziale, infrastrutturale, produttiva e ricreativa), è manifesta la perdita costante e progressiva di valori ambientali, culturali e storici intrinsecamente incorporati alla risorsa del suolo. La questione locale dell’Ar- È necessario rivedere l’attuale modello di agricoltura a fronte delle emergenti condizioni sociali, ambientali e climatiche. È fondamentale per valorizzare il lavoro dei piccoli agricoltori locali e per ridurre l’impatto ambientale sul clima, lavorare per un decentramento dei mercati avvicinando il produttore al consumatore e mettendo in discussione le politiche agricole che puntano ad una produzione intensiva. Da qui si apre una riflessione sul governo democratico del territorio e la necessità di nuove forme di partecipazione dal basso. La terra fertile e, con essa gli agricoltori, può essere il centro di un programma globale che ridefinisca i modelli economici e le relazioni sociali secondo criteri di auto-sostenibilità e di superamento della crescita quantitativa, in grado di garantire la conservazione delle risorse non rinnovabili evitando lo sfruttamento delle persone. Qui si trova la visione strategica del bene comune che va oltre la riappropriazione dei beni stessi. Non è secondaria la battaglia sulla diversità biologica e la difesa delle specie locali che la recente normativa europea sulla tracciabilità dei semi fa di fatto scomparire. Castel Madama Bene Comune Pia La zza 14 STORIA, MITO E PAESAGGIO Cultura - Territorio - Turismo Ottobre 2012 A TIVOLI E NELLA VALLE DELL’ANIENE di Italo Carrarini Ben io qui canterei, qual sia de gli orti la cultura miglior, come di Pesto due volte rifioriscano i rosai, e in verdi rive la cicoria, e l’apio godan le barbe inumidire, e il torto cocomero fra l’erbe il ventre ingrossi: nè il narciso a fiorir lento vorrei, nè l’acanto flessibile, o la smorta Edra tacer, nè a i lidi amico il mirto. P. V. Marone, Georgiche, IV, 177-185 Negli ultimi anni gli studi, i dibattiti e la legislazione sui beni culturali e del paesaggio attribuiscono al cospicuo patrimonio nazionale un ruolo sempre più rilevante per lo sviluppo locale e la valorizzazione delle risorse endogene. Il patrimonio culturale - come riferito da Manuel Roberto Guido nella sua relazione Tre dimensioni della valorizzazione: l’esperienza, la partecipazione e la gestione “se sostenuto da strategie di sistema e rivolto quindi non solo ai beni culturali ma a tutte le altre risorse che caratterizzano e rappresentano i segni distintivi che la storia ha sedimentato in un territorio, può svolgere un’importante funzione sia al fine della preservazione dei beni, sia a promozione e sostegno dello sviluppo economico delle comunità locali”. Da queste considerazioni muove l’incontro Storia, Mito e Paesaggio a Tivoli e nella Valle dell’Aniene avvenuto il 28 Settembre scorso nella suggestiva cornice dei Templi di Vesta e di Sibilla. Promossa dall’Associazione Culturale Nuovi Orizzonti di Castel Madama e inclusa nel programma del “Settembre Tiburtino 2012”, l’iniziativa ha costituito occasione per porre attenzioni su beni poco valorizzati e su reperti che continuano ad emergere sul nostro territorio rischiando di essere aggrediti da pianificazioni urbanistiche non sempre rispettose e attente. Dopo la cerimonia di Accensione del Fuoco Sacro con le Vestali del Tempio e il saluto delle autorità e degli organizzatori, gli interventi sono stati aperti da Alberto Marchetti, affiancato nel suo Viaggio Extra – Ordinario lungo l’Aniene dalla Sibilla Tiburtina: un monologo audace… un viaggio a ritroso nei luoghi che hanno ammaliato grandi artisti e poeti nei secoli passati, facendo rivivere nel plenilunio di fine settembre il “fantasma” di Goethe - una delle massime figure della Le spumeggianti Cascatelle di Tivoli negli anni ’30, come il Progetto “Tivoli Ama la Città” letteratura tedesca tra ’700 e ’800 - affascinato da un’Italia ricca di simboli e vestivorrebbe in parte ripristinare gia immerse tra quei paesaggi evocati e rappresentati in diverse declinazioni nelle opere dei fini intellettuali del suo tempo. Anche il fantasma di Goethe, però, non ha potuto sottrarsi al rammarico per la perdita di fascino di un territorio depauperato da una cementificazione selvaggia. È seguita la relazione Non solo Ville… a Tivoli. In giro nei luoghi della cultura del territorio tiburtino della Dott.ssa Benedetta Adembri responsabile di Villa Adriana; una riflessione puntuale tra le piaghe e le disattenzioni verso i beni culturali che affliggono la città, che concorrono al suo impoverimento e alla riduzione delle capacità turistiche ed economiche. Tra le numerose criticità evidenziate: il muro eretto a ridosso del Mausoleo dei Plauzi, il degrado ambientale nell’area archeologica della Vestale Cossinia, l’infelice impatto degli edifici sovrastanti la Grande Cascata dell’Aniene e l’assenza di un tessuto connettivo tra la città e i suoi siti di maggiore interesse. La proposta illustrata dall’Arch. Alessandro Panci nell’intervento La scoperta del Vallone dell’Aniene a Tivoli sulle tracce del Grand Tour nasce nel 1998 da una felice convergenza di artisti, studiosi e appassionati cultori delle bellezze locali riuniti nel c.d. “Ufficio per il Progetto Tivoli Ama la Città”, una struttura funzionale Il tracciato del vincolo archeologico lungo il percorso dei quattro Acquedotti Aniensi all’operazione “artistico-concettuale” che ne ha reso disegnato da A. Camiz nell’ambito del Laboratorio di Lettura e Progetto possibile la promozione attraverso mostre allestite tra dell’Architettura della “Sapienza”, e inserito nella variante generale Tivoli e Milano grazie all’apporto del Museo Sperimendel P.R.G. di Castel Madama La zza Pia Ottobre 2012 Cultura - Territorio - Turismo 15 tale d’Arte Contemporanea di L’Aquila e la rivista “ART E TRA”. Con tale progetto si vuole valorizzare e rendere accessibile un’ampia porzione del territorio tiburtino, tuttora disunito, tramite la realizzazione di un percorso pedonale, in parte ciclabile, lungo le sponde dell’Aniene nel tratto che da Ponte Lucano conduce ai Templi dell’Acropoli per poi aprirsi ad un naturale prolungamento verso la Valle dell’Aniene. La realizzazione dell’opera concorrerà a dare nuovo impulso all’attrattività dei sistemi locali a fini turistico-ricettivi grazie alle previste aree attrezzate di sosta, alla segnaletica e ad una tabellazione che evidenzierà gli aspetti artistici, letterari, storici, scientifici e naturalistici degli ambiti esaminati. Le interessanti “connessioni” con altri beni del territorio riguarderanno: le cuciture con la sentieristica già presente nella Riserva Naturale di Monte Catillo e con il sistema museale del Santuario d’Ercole Vincitore e della Centrale Idroelettrica dell’Acquoria; con la Grotta Polesìni; con Villa Gregoriana e il sistema delle Ville alto-repubblicane e imperiali; con Villa Adriana, Villa d’Este e il Centro Storico. Oltre al collegamento con l’auspicato Parco Archeologico-Naturalistico degli Acquedotti Aniensi e con le numerose emergenze situate lungo la Tiburtina Valeria e l’Ager Trebulano dell’Empolitana, il progetto ben si raccorderebbe con l’altro Parco Archeologico-Ambientale proposto sulle sponde del bacino dell’Aniene per la riqualificazione di un’area su cui insistono significativi resti dell’antico sepolcreto. Con la relazione Per il Parco e il Museo Archeologico degli Acquedotti Aniensi il Dott. Alessandro Camiz, Ph.D. ha posto l’attenzione sull’importanza dei quattro acquedotti aniensi, Aqua Marcia, Aqua Claudia, Anio Vetus e Anio Novus come grande attrattore culturale diffuso per il distretto culturale della Silvia Antonetti: “La Sibilla Tiburtina” Valle dell’Aniene e il suo paesaggio. A partire da un’azione programmata del PAL dell’Agenda 21 della Provincia di Roma, si sono sperimentati sul territorio diversi progetti fino ad arrivare alla proposta, accolta nella variante generale del PRG di Castel Madama, di un vincolo archeologico largo 71 m. lungo tutto il tracciato dei quattro acquedotti nel territorio comunale, che prelude alla realizzazione di un grande Parco Archeologico-Naturalistico. Gli acquedotti sono un Bene Culturale che coinvolge tutti i territori attraversati e sono comparabili per dimensione alla grande muraglia cinese; vanno pertanto tutelati opportunamente insieme agli altri reperti archeologici e alle reti iugerali che caratterizzano il loro tracciato. Sono poi state ricordate alcune sperimentazioni come il progetto di valorizzazione degli acquedotti del laureando Antonio Deretta e le attività partecipate dal basso della “Vangaquadra-Nova Arcadia” a Roma, che propongono l’agricoltura e l’orticultura come sistema per la valorizzazione dei territori attraversati dai tracciati degli acquedotti: occorre, pertanto, rendere percepibile alla scala del paesaggio questi formidabili manufatti anche attraverso colture agricole che ne disegnino il percorso da Roma a Subiaco, passando per Tivoli, Castel Madama, San Gregorio da Sassola, Vicovaro, Zagarolo, ecc. Se tutti i comuni attraversati dagli acquedotti formulassero un grande progetto partecipato allora quei ruderi vivrebbero ancora una volta. L’ultimo intervento è stato del regista e attore Massimiliano M. Marinelli. Sconfessando il copione iniziale l’artista ha messo in scena Publius Vergilius Maro – Georgiche 37/30 a.C.. Nella breve pièce di 6 minuti, ispirata al testo completamente reinventato di “S’io fossi foco non arderei lo monno…” ha parlato del rapporto dell’uomo con la natura e il creato, con la Madre Terra, con la guerra e con lo stesso futuro dell’Uomo. Inaspettatamente, quando tutto sembrava compiuto, è entrata nuovamente in scena la Sibilla Tiburtina incarnata da Silvia Antonetti - che, interpellata dal fantasma di Goethe, ha replicato con: “satis loqui: ad augendum, protegendum, excolendum culturales res et ipsorum agros, ab infra”, ovvero: “basta chiacchiere: valorizzare, tutelare, sviluppare il sistema dei beni culturali e il loro territorio, dal basso”. La serata è stata condotta dall’archeologo Dott. Alessandro La Porta di Coop Culture e si è conclusa con alcune Degustazioni dell’Antica Cucina Apiciana preparate con magistrale perizia e con prodotti locali da Gabriella Cinelli, referente attivissima della Progetto “Tivoli Ama la Città”. Quadro d’unione della proposta di Percorso Artistico-Naturalistico lungo l’Aniene, tra Ponte Lucano e Tivoli. (A. Panci) condotta Slow Food di Tivoli. Pia La zza 16 Ottobre 2012 Brevi L’angolo di Bruno ... LEGGERE - SCRIVERE LA LETTURA: Che cosa accade quando leggiamo? L’occhio segue neri segni alfabetici sul bianco della carta da sinistra a destra, ancora e ancora … Creature, paesaggi naturali o pensieri, che un altro ha pensato un attimo oppure mille anni fa, prendono forma nella nostra immaginazione … (O. Lagercrantz) LA SCRITTURA: Consiste in una rappresentazione visibile e durevole del linguaggio, rendendolo così trasportabile e conservabile. (M. Cohen) IL LIBRO: una macchina per pensare. (La Richards) Dappertutto cercai pace; non la trovai che appartandomi con un libro. (Tommaso Da Kempis) La lettura è diventata l’unica forma di vita possibile. (P. Citati) La lettura è un atto necessariamente individuale molto più che lo scrivere. (Italo Calvino) Se sai leggere devi capire; se sai scrivere devi sapere qualcosa; se sei in grado di credere devi comprendere; quel che desideri dovrai saperlo fare; se esigi non otterrai niente, se hai esperienza devi renderti utile. (J. Wolfgang Goethe) Due modi di scrivere: scrivere da poeta è cosa diversa dallo scrivere come storico. Il poeta può raccontare o cantare le cose che furono e come dovrebbero essere; lo storico, invece, deve parlare delle cose non come avrebbero dovuto essere ma come in realtà furono. (M. De Cerventes) Scrivere è come fare i minatori di se stessi: si attinge a quello che si ha dentro, se si è sinceri non si bada al rischio di farsi crollare tutto addosso. (Andrea De Carlo) Scrivo perché mi piace scrivere, e mi piace scrivere perché facendolo mi sento vivere oltre che esistere. (Leonardo Sciascia) Scrivere significa colmare gli spazi bianchi dell’esistenza. (C. Macris) Scrivere è un modo di parlare senza essere interrotti. (Jules Renard) Sono soltanto tre dita che scrivono, ma è tutto il corpo che viene impegnato. (Detto dai Monaci Cassinesi) Scrivere è la pittura della voce. (Voltaire) La scrittura è l’addomesticamento del pensiero selvaggio. (J. Gooby) Il vero problema dello scrivere non è tanto ciò che dobbiamo mettere nella pagina, ma ciò che da questa dobbiamo togliere. (Gustav Flaubert) Quest’ultima la dedico alla redazione de “La Piazza”. (B.T.) Ricerca e raccolta di idee, pensieri ed opinioni a cura di Bruno Testa La zza Pia Ottobre 2012 Brevi 17 DOMENICA 11 NOVEMBRE 2012 Ciaspolata a Campo Secco (Monti Simbruini) Partendo dal centro urbano di Camerata Nuova proseguendo per i resti di Camerata Vecchia giungendo infine a Campo Secco. DIFFICOLTÀ: EEA; DISLIVELLO: 350 mt LUNGHEZZA: 8 km; DURATA: 4 ORE INFO. 331/6246998-340/2230817 ORARIO FERIALE AUTOBUS IN VIGORE DAL 14/09/2012 CASTEL MADAMA - TIVOLI 5,00 (L/V), 5,15*, 5,30, 6,00 (SAB), 6,30, 7,10, 7,25*, 7,35, 7,45*, 7,50(L/V) 8,00 (SAB), 8,55*, 9,20, 10,35*, 11,30, 13,05, 13,10*, 13,30, 14,05*, 14,20, 14,45 14,55*, 15,45*, 16,20*, 17,10*, 17,50* (SAB), 18,50*(L/V), 19,50* (SAB), 20,00* (L/V), 21,00 * Le corse contrassegnate con l’asterisco provengono da Sambuci CASTEL MADAMA – ROMA Via Tiburtina 5,15* (SAB), 7, 10, 14,45 Autostrada Ponte Lucano 5,00 (L/V), 5,15* (L/V), 5 ,30, 6,00 (SAB), 6,30, 8,55*(L/V) Autostrada Castel Madama 6,00(L/V), 6,15 (L/V), 6,30 (L/V), 7,00 (L/V) TIVOLI - CASTEL MADAMA 6,55*, 7,30(sab), 7,35(L/V), 7,50*, 9,00, 10,30, 11,10, 12,15*, 12,45, 13,10, 13,15* 13,50 (L/V), 14,00, 14,00*, 14,25, 14,50*, 15,20*, 16,15*, 16,55 (Il sabato prosegue per Sambuci), 17,55*, 18,50*(Sab), 19,05*(L/V), 20,00*, 20,40, 21,40 ROMA - CASTEL MADAMA Autostrada Ponte Lucano 7,10*, 13,25*, 14,15*, 14,45*, 17,15*, 18,30*(L/V), 19,25* Autostrada Castel Madama 16,30* (L/V), 17,30 (L/V), 18,00 (L/V) ORARIO FESTIVO AUTOBUS IN VIGORE DAL 14.09.2012 CASTEL MADAMA - TIVOLI 5,40, 7,15*, 9,40*, 10,50, 12,40*, 14,35 (Natale e Capodanno), 14,40*, 15,50 17,35 (Natale e Capodanno), 17,40*, 19,40* TIVOLI - CASTEL MADAMA 8,50*, 10,30, 11,50*, 13,50*, 15,30, 16,50*, 18,50*, 20,30* Le corse contrassegnate con l’asterisco proseguono per Sambuci Le corse contrassegnate con (L/V) vengono effettuate dal lunedì al venerdì Le corse contrassegnate con (Sab) vengono effettuate solo il sabato Pia La zza 18 Brevi Ottobre 2012 Finalmente dopo molti anni siamo riusciti a restituire agli iscritti del Centro Sociale Anziani una sede dignitosa e funzionale effettuando lavori di imbiancatura e tinteggiatura, di ristrutturazione idrica ed elettrica e ponendo due paletti all’ingresso del centro per evitare la sosta selvaggia dei veicoli che spesso ostacolavano il regolare ingresso dei soci. Tutto ciò e stato possibile grazie all’impiego dell’ufficio tecnico che lavorando in economia tramite gli operai comunali ha operato su tutti i fronti, aiutati anche dal contributo di molti soci che in silenzio hanno aiutato per rendere il centro più bello e più ospitale per tutti . Quello che mi sento di dire oggi, a lavori ultimati, e dopo aver costatato in prima persona la soddisfazione dei soci, posso dire che per il futuro non intendo dormire sugli allori poiché il tempo insegna che si può e si deve fare sempre di più. Inoltre mi sento di ringraziare e allo stesso tempo chiedere scusa direttamente alle persone che non ho potuto citare durante il discorso inaugurale, in primo luogo a tutte le iscritte del Centro che hanno consegnato a me personalmente molti dolci per allestire il rinfresco, e poi alla varie ditte castellane come il supermercato Conad dell’amico Mauro Cascini, il Vapoforno di Nonni Antonio, Il Pasticcione, il bar Macrì, il bar la Passeggiata ed il fotografo Foto blow-up, quest’ultimo lo ringrazio per aver donato la foto di gruppo completa di cornice dell’ultimo soggiorno estivo svoltosi nella località di Grottammare ed aver permesso a me di consegnarlo durante il mio intervento, con l’augurio di vederlo al più presto esposto presso il centro insieme a tutti gli altri già consegnati in precedenza. La serata di inaugurazione è proseguita con l’intervento del sindaco Domenico Pascucci, che, approfittando dell’occasione, ha illustrato e istruito ancora una volta, tutti i cittadini presenti sulla raccolta differenziata e sulla sua positiva riuscita, mentre il Presidente del Consiglio Pietropaoli ha dato delle delucidazioni sulla nuova sede del CSA che dovrà essere costruita in località Frainili. Termino sottolineando ancora una volta che tutto quello che sono riuscito a fare e a dare ai miei concittadini sino ad ora è stato possibile grazie a coloro i quali mi hanno sostenuto e che hanno creduto in ogni mia proposta senza tirarsi mai indietro. Il 14 ottobre 2012 per la gioia di mamma Silvia Pietropaoli e papà Stefano Rocchi è venuto alla luce Massimo. La redazione e i suoi collaboratori rivolgono un caloroso abbraccio a Massimo, ai genitori ai nonni e agli zii ERRATA CORRIGE Ci scusiamo con i lettori e con Antonio Marguccio, autore degli articoli, pubblicati nel numero di Settembre 2012 de “La Piazza” alle pagine 30 e 31, a cui erroneamente è stato attribuito il nome Domenico invece di Antonio. La zza Pia Ottobre 2012 Pia La zza Scuola 19 20 Scuola Ottobre 2012 La zza Pia Ottobre 2012 Pia La zza Scuola 21 22 Scuola Ottobre 2012 La zza Pia Ottobre 2012 Santo Patrono 23 Lo stendardo restaurato di SAN MICHELE ARCANGELO Il 29 settembre – ricorrenza del santo – alle ore 15,30 presso la sala Baronale del Castello Orsini di Castel Madama è stato presentato al pubblico, e in particolare ai castellani, lo stendardo di San Michele Arcangelo, recentemente restaurato e posto in una teca conservativa. I lavori di restauro e di realizzazione della teca, a cura ed a spese della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio, diretta da Anna Imponente, sono stati effettuati da professionisti qualificati. L’alto valore artistico e storico-culturale del manufatto richiedeva, infatti, una elevata qualità di intervento. Il restauro, operazione di grande impegno e delicatezza, è stato effettuato nel 2009 dalla restauratrice di materiali tessili Giovanna Cisternino, sotto la direzione della funzionaria della Soprintendenza dott.ssa Milvia D’Amadio, con l’assistenza tecnica della restauratrice Laura Di Vincenzo. La realizzazione e la posa in opera della teca conservativa, ultimata lo scorso luglio, sono opera dell’impresa “Servizi Museali.com” di Riccardo Balzarotti, sotto la direzione della funzionaria Dott.ssa Elisabetta Silvestrini, con assistente tecnico Laura Di Vincenzo. Lo stendardo, bifacciale con le due immagini del santo patrono San Michele Arcangelo e, sull’altro lato, della Madonna della Misericordia o del Gonfalone, databile al 1706, è costituito di due teli fissati insieme. Le condizioni di degrado in cui si trovava il manufatto consistevano, soprattutto, in lacerazioni e lacune, oltre alla presenza di inadeguati restauri effettuati nel corso degli anni, come ridipinture, toppe e rammendi. Nell’intervento di restauro si sono separate le due facciate, si è effettuata la pulitura, sono state reintegrate le lacune e le lacerazioni; le due facciate sono state infine riunite, con il sostegno di un telo intermedio, per rinforzarle e distribuire uniformemente il peso del manufatto. La teca conservativa è stata invece realizzata con l’impiego di cristalli inseriti in una griglia metallica di sostegno. Per irrinunciabili esigenze di sicurezza, oltre che per le notevoli dimensioni dello stendardo e dei limiti imposti dagli accessi alla Sala Vulpiani non è stato possibile utilizzare cristalli interi; ma si è comunque avuta cura nel distribuire le parti metalliche in modo tale da rendere pienamente visibile l’immagine dell’Arcangelo Michele. L’Amministrazione Comunale ha voluto accogliere quest’opera, raffigurazione del santo patrono e appartenente alla Confraternita del Santissimo Sacramento, negli spazi del Palazzo Vulpiani, riconoscendone il valore culturale densamente simbolico storico ed estetico, oltre che religioso. Responsabile Ufficio Stampa della SBSAE del Lazio Antonella D’Ambrosio con la collaborazione di Linda Serpa Piazza San Marco, 49 - 00186 Roma Tel. 06 69674232 - Cell. 334 6897410 Fax 06 69674210 [email protected] [email protected] http://www.soprintendenzabsaelazio.it Pia La zza La zza Pia Ottobre 2012 Vicovaro 25 FESTE DI FINE ESTATE di Roberto Bontempi L’estate 2012 si è chiusa, a Vicovaro, con un week-end, quello di metà settembre, pieno di interessanti iniziative aggregative che hanno coinvolto anche località solitamente raramente raggiunte da appuntamenti di questo genere. Si è cominciato venerdì 14 nel parcheggio del nodo di scambio della Stazione di Mandela dove, nonostante il clima non esattamente estivo, il Comitato di Frazione di San Cosimato ha ben organizzato “Tutto in una notte”, una serata all’insegna della danza e della buona musica. Dopo l’esibizione della scuola di hip-hop Godzilla Funk dei maestri Amedeo Crielesi e Desireé di Giuseppe, che ha proposto il musical “20012”, c’è stato il concerto dell’apprezzato rapper romano Brusco, nella foto. Sabato 15, invece, è stata Piazza della Resistenza il teatro della “I Festa Country” che l’associazione Fratellanza Aequa ha allestito con il patrocinio del Comune e la collaborazione del Nino’s Pub di Mandela. Cappelli da cowboy, cavalli e capre per costruire un’atmosfera adeguata, poi lasagna, arrosticini, salsicce, birra per placare i morsi della fame e tanta musica country, quella di Marco e Manuel Romano e del celebre duo Tex Roses (in foto), a fare da sottofondo all’iniziativa. Parzialmente rovinata dal maltempo, invece, è stata l’iniziativa che, domenica 16, la Pro-Loco, in collaborazione con la Confraternita di Sant’Antonio Abate e con la partecipazione attiva di tanti abitanti del Borgo Sant’Antonio, aveva preparato a via Piana. Dolci tipici, panini e musica da ballo per aiutare la Confraternita nelle sue necessità materiali e per chiudere la bella stagione mostrando che, anche queste zone per così dire periferiche e non solo Piazza San Pietro, possono diventare teatro di valide iniziative socializzanti per trascorrere del piacevole tempo libero in compagnia. Pia La zza CHIESA SANT’ANTONIO ABATE 26 Vicovaro Ottobre 2012 Ex Chiesa di San Sabino intitolata a Don Dante di Roberto Bontempi Domenica 23 Settembre 2012, si è svolta la cerimonia di intitolazione della ex chiesa di San Sabino, nel centro storico di Vicovaro, alla memoria di Don Dante Matteoni, sacerdote di origini lucchesi, parroco della Parrocchia del SS. Salvatore dal 1955 al 1973, ricordato da tutti come un uomo mite, umile, vicino ai giovani e sempre pronto ad offrire una parola di conforto a chi ne avesse bisogno. L’evento, organizzato dall’Amministrazione Comunale, si è svolto nel tardo pomeriggio: dopo un’introduzione commemorativa da parte del Sindaco di Vicovaro, ingegner Giovanni Sirini, c’è stata la cerimonia vera e propria, cui ha preso parte l’attuale parroco di Vicovaro, don Benedetto Molinari. Al termine, oltre ad un piccolo buffet, c’è stata una piccola esibizione del complesso bandistico “G. Rossini”. DON DANTE (foto di Domenico Scardala) Il gruppo folk “Angela” in Repubblica Ceca di Roberto Bontempi Nuova trasferta di prestigio per il gruppo folclorico “Angela” di Vicovaro che ha preso parte alla 9° edizione del Gran Premio Internazionale del Folklore 2012, quest’anno organizzata nella magica cornice della città di Praga. Una bellissima iniziativa che ha avuto il patrocinio del Comune di Praga, del Senato e del Parlamento della Republica Ceca e l’importante e prestigiosa collaborazione del Centro Studi “Canterini Peloritani” di Messina. L’evento ha preso il via in data 28 Agosto ed è terminato il primo Settembre, in anticipo sui programmi iniziali in quanto, a causa del maltempo, si è dovuta annullare la grande parata finale con tutti i partecipanti. Alla bellissima manifestazione hanno partecipato gruppi folkorici provenienti dall’Italia (Sardegna e Lazio), Republica Ceca, Estonia, Brasile, Portogallo, Perù, Nuova Zelanda, Isola di Cook, Grecia, Macedonia, Germania, Indonesia, Korea, Slovenia, Svezia, Cipro, Turchia, Georgia, Russia e Svezia che hanno sfilato con le rispettive bandiere nazionali. I gruppi folkloristici si sono esibiti in alcune piazze del centro cittadino ed hanno animato e ravvivato le piovose giornate della splendida capitale Ceca in un’esplosione di costumi colorati e danze ritmate. Al termine della manifestazione, filmata dalla televisione ceca, c’è stato un reciproco scambio di doni, la consegna del diploma di partecipazione e della medaglia d’oro con lo stemma della città. Gli organizzatori hanno ringraziato tutti i partecipanti congedandoli con un breve discorso di augurio e un invito per la prossima edizione che si svolgerà in Italia. “Angela”, ne siamo certi, non mancherà! La zza Pia Ottobre 2012 Vicovaro 27 Tutti in Piazza Contro l’Elettrosmog a cura del Comitato Cittadino per la Salute contro l’Elettrosmog Il 29 settembre 2012 ha avuto luogo la manifestazione contro l’Inquinamento da Elettromagnetismo organizzata dal Comitato Cittadino per la Salute contro l’Elettrosmog di Vicovaro. Alle ore 17,00 i bambini del paese, accompagnati dai loro genitori hanno espresso con disegni e collage le loro conoscenze in termini di Elettrosmog ed il loro diritto a vivere in un ambiente sano e sicuro. Poi, alle ore 19,00 da Piazza San Pietro è partito un corteo di cittadini che, con slogan chiari e persuasivi, hanno gridato il loro “no” alle antenne nei centri abiCOMITATO ELETTROSMOG (foto di Angelo Nascenzi) tati e soprattutto sui tetti delle scuole. La partecipazione è stata viva e numerosa e si è svolta alla luce delle fiaccole che hanno illuminato le vie del nostro bel paese. Già da tempo Il Comitato Cittadino per la Salute contro l’Elettrosmog è impegnato per la salvaguardia della salute pubblica. Chiediamo che l’impianto di Via Giuseppe Verdi venga smantellato dalla sua attuale sede e posizionato dove rechi il minor danno possibile e che le antenne Wi-Fi vengano immediatamente rimosse dalle scuole. Ci preme ribadire, inoltre, che l’obiettivo dello stesso Comitato non è quello di demonizzare la tecnologia ma di contribuire a trarne i vantaggi che offre tramite un uso responsabile e che non comprometta la salute. In sintesi, una pianificazione pubblica, controllata e razionale, che concili il diritto a comunicare dei cittadini con il diritto della tutela della salute così come sancito nella Costituzione. Il Comitato, che attualmente conta più di centoquaranta adesioni, ha raccolto più di mille firme per la rimozione degli impianti di via Giuseppe Verdi, impianti che sulla base della Legge 36 del 22 febbraio 2001 possono essere istallati su richiesta e approvazione dell’autorità, ed ha già più volte richiesto, in via ufficiale, così come stabilito dalla Legge (D. Lgs.39/97 Diritto all’informazione in materia ambientale) di visionare tutta la documentazione inerente i siti di emissione elettromagnetica su tutto il territorio comunale, comprese le antenne Wi-fi installate sulle scuole, ma a tutt’oggi non ha ricevuto alcun riscontro. Gli effetti dovuti all’esposizione alle onde elettromagnetiche dell’organismo umano possono essere svariati: aumento della temperatura corporea, stimolazione di strutture e tessuti eccitabili, variazioni comportamentali, sterilità, alterazioni del sangue, danni cromosomici, disturbi all’apparato cardiovascolare e digestivo. Gli effetti a lungo termine, quali la cancerogenesi, sono ancora oggetto di studio. Tuttavia gli studi fin ora effettuati rappresentano una base sufficiente per adottare politiche cautelative. È nostra intenzione sensibilizzare l’opinione pubblica affinché, con un coro di voci come è avvenuto il 29 settembre, si possa fare breccia nel cuore dei concittadini che amministrano il nostro paese. Per contattarci Email: [email protected] Gruppo Facebook: Comitato Salute contro Elettrosmog https://www.facebook.com/groups/comitatosalutecontroelettrosmog/ Pia La zza La zza Pia Ottobre 2012 Tivoli 29 Tivoli: siti archeologici valorizzati dalla Regione di Valentina Torella Sono in progetto, per quanto riguarda la città di Tivoli, un collegamento pedonale tra Villa Adriana e Villa D’Este, un Polo Museale al Palazzo della Missione e ampi e numerosi interventi di riqualificazione del Centro Storico cittadino. Sono tutti questi una serie di progetti presentati dal Comune di Tivoli nell’ambito di un’ulteriore promozione cittadina dal punto di vista artistico-culturale delle aree di grande valore; tale finanziamento è stato annunciato alcuni giorni fa dalla Regione Lazio. Se tutto questo si realizzerà a Tivoli si creeranno molte più opportunità sia dal punto di vista economico che da quello turistico e occupazionale. Già in tempi passati Tivoli è stata sempre riconosciuta culturalmente a livello mondiale con notevole riguardo alla ben nota presenza della Villa D’Este, Villa Adriana e Villa Gregoriana; ora con l’eventuale presenza di un Polo Museale ci saranno ulteriori riconoscimenti sia culturali che artistici per la nostra beneamata cittadina. Precisamente tale progetto, come già specificato, prevede la riqualificazione dei percorsi che collegano Villa D’Este e Villa Gregoriana, la realizzazione di un percorso pedonale di collegamento tra Villa D’Este e Villa Adriana e il recupero del Palazzo della Missione per la creazione di un Polo Museale per la realizzazione di servizi culturali. Tale finanziamento risulta essere inoltre piuttosto elevato: ben 1.350.000,00 euro. Con un finanziamento così cospicuo non ci sono scuse: bisogna realizzare l’intero progetto al più presto e in maniera ineccepibile rendendo la nostra Tivoli degna della propria importanza. INFO- PROLOCO Programmi viaggi e gite: • Polonia, visita di Cracovia e dei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau nei mesi di febbraio e marzo. • 10 e 11 Novembre 2012 - Verona - Fiera dei cavalli e visita città. Costo Euro 120,00. USCITE DI 1 GIORNATA • Visita agli studi cinematografici di Cinecittà. • Grotte di Frasassi e dintorni. • Gran Sasso con visita al Laboratorio Nazionale di Fisica. Firenze (nuovo itinerario). Visita guidata a L’Aquila e Fossa. VIAGGI DI PIÙ GIORNI • Mercatini di Natale nelle Marche a Candelora, Gradara, Pesaro e Urbino Pia La zza • Assisi - ai primi di maggio in occasione del Calendimaggio Spalato, Medjugorie e Saraievo. Costi e date dei viaggi sono da definire. Sono in corso le prenotazioni per il concerto di Biagio Antonacci a dicembre. Per Natale è intenzione di questa associazione avviare la seconda edizione di “un Presepe in famiglia”. Per Info e Prenotazioni al n. 349-0714219, sul sito www.prolococastelmadama.org, per e-mail [email protected], presso la sede della Proloco in Piazza Dante s.n.c. negli orari di apertura. 30 Tivoli Ottobre 2012 Mons. Fisichella: “Il catechismo della Chiesa non sia un libro che mangia polvere” di Antonio Marguccio Il Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione ha inaugurato alle Scuderie Estensi il nuovo anno accademico della Scuola di Teologia per Laici. Il Vescovo di Tivoli mons. Parmeggiani: “Fisichella sveglia chi lo ascolta” Arriva puntualissimo mons. Rino Fisichella nel tardo pomeriggio del 28 settembre. In clergyman, nonostante la giornata caldissima, distribuisce strette di mano e sorrisi cordiali a chiunque lo avvicini nel salone d’ingresso delle Scuderie Estensi. Il Vescovo mons. Mauro Parmeggiani lo ha voluto a Tivoli per inaugurare il nuovo ciclo di lezioni della Scuola di Teologia per Laici intitolata a mons. Guglielmo Giaquinta. Quest’anno il corso apre i battenti dopo l’importante pubblicazione del piano pastorale Per Fede Abramo, consegnato dal Vescovo a tutta la Diocesi il 26 maggio 2012, Veglia di Pentecoste, con il forte invito a testimoniare una fede messa in pericolo da mille insidie. Nel documento, ricchissimo di contenuti e di stimoli, mons. Parmeggiani osserva: “Qualcosa infatti si è rotto nel processo secolare di trasmissione dell’esperienza di fede. Alcuni passaggi essenziali di quel processo, al tempo stesso educativo ed esperienziale, sono saltati. La sintonia, finora così naturale, tra crescita umana e crescita cristiana, sta lasciando il posto ad una progressiva divaricazione fra le due, quasi che il messaggio cristiano non riuscisse più a bucare il muro, di La zza Pia Ottobre 2012 Tivoli indifferenza in verità più che di ostilità, che si è man mano innalzato”. Mons. Fisichella – incaricato da Benedetto XVI di dirigere il nuovo dicastero pontificio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione – sviluppa la sua lectio magistralis proprio a partire da questa drammatica cesura esperienziale del cristianesimo di oggi. “L’analfabetismo religioso – afferma – è un problema ormai tangibile. Volete un esempio? Spesso i catechisti di Roma mi dicono, allarmati, che i bambini di prima comunione non sanno nemmeno come si fa il segno della croce. Ma questo non è un problema loro, è un problema di chi doveva insegnare questi primi passi fondamentali della fede. Attenzione quindi, a non scambiare il battesimo con un retaggio della nostra tradizione cristiana. Quando ci si impegna a battezzare i propri figli, non si può poi delegare a qualcun altro l’ABC della fede”. “È un processo – continua – che coinvolge l’esperienza cristiana tout court. Si cresce accumulando conoscenze scientifiche ma non si sente la necessità di approfondire la propria fede. E questo è anche la conseguenza dell’aver relegato la catechesi ai Sacramenti (una volta presi, si è liberi) o, peggio, ad approcci intellettualistici che andrebbero affrontati dopo il primo passo fondamentale. E cioè: l’atto di fede. Pensateci. Già i Padri della Chiesa avvertivano la necessità di un catecumenato graduale, che cominciasse, ad esempio, dal Credo che si recita durante la Messa. Noi oggi invece dimentichiamo che la prima azione è rendere ragione della nostra fede. Spesso, quando insegnavo all’università Lateranense, mi capitava di chiedere durante gli esami: ‘Ma tu, perché credi?’. E la risposta era sempre uno sconcertato silenzio!”. “Il contesto attuale – incalza – non è più l’ateismo ideologico ma quello pratico. Oggi la fede va difesa non tanto da uno scontro frontale, ma dalla derisione, un modo di vivere che relativizza e rende effimera qualsiasi cosa. Mi viene in mente un pensiero di Kierkegaard: ‘Se Cristo tornasse oggi, non lo metterebbero in croce ma nel ridicolo’. Si parla di Dio come di un argomento di gossip. Leggiamo sui giornali teorie fantasiose su presunti mogli di Gesù che la Chiesa, chissà perché, avrebbe dimenticato di riportare nei Vangeli. Nonostante questo, il Codice da Vinci è stato un libro letto soprattutto da cattolici annoiati che hanno dimenticato di aprire e studiare il catechismo cattolico. Cosa dovremmo fare allora? Arroccarci come se fossimo assediati da ogni parte, o al contrario, citando von Balthasar, ‘abbattere i bastioni’, gli steccati entro i quali la Chiesa sembra essersi relegata? Per fare questo, per superare il muro che ci divide dallo scorrere Pia La zza 31 della vita moderna, occorre un impegno straordinario nel quale la prima partita da vincere è quella dell’atto di fede. Quindi, nutrirci dei Sacramenti, che ci fanno realmente vivere la vita nuova del Vangelo. E insieme ad essi, coltivare la preghiera personale e comunitaria. L’atto di fede è triplice: credere, vivere, pregare la fede”. Mentre conclude, mons. Fisichella prende dalla sua borsa la nuova edizione del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica in versione pocket. Entro un paio di mesi arriverà anche la versione digitale per Iphone e Ipad. “Così – dice tra gli applausi – non avrete attenuanti per lasciare questo importante testo della fede a impolverarsi sugli scaffali”. Il Vescovo mons. Parmeggiani, prima di congedare l’assemblea con il canto del Veni Creator, ha dato appuntamento al 27 ottobre in Cattedrale per il solenne inizio dell’Anno della Fede voluto da Papa Benedetto XVI. 32 Ottobre 2012 Recensione QUELLI CHE... CONTINUANO PRESENTANO “AROPI TU PE FAVORE” di Cristina Nonni Quando la passione diventa arte La Compagnia Teatrale “Quelli che... continuano” ha presentato presso il teatro comunale di Castel Madama lo spettacolo “Aropi tu pe favore”, riscuotendo un gran successo. “Aropi tu pe favore” è una commedia in dialetto castellano che racconta le vicende di un imprenditore, Fortunato Rossini, interpretato da Riccardo Nonni. Protagonista della commedia è quest’uomo che vive continui contrasti con la moglie Elena (Dina Chicca), donna vanitosa e venale, in competizione con le amiche cerca di superarle in tutto, nella vacanza, nella casa, nei gioielli ecc. Con la scusa di andare dal parrucchiere incontra di nascosto il giovane amante Andrea (Alessandro Santolamazza), un idraulico squattrinato che fingerà di essere un consulente finanziario per tendere una trappola al povero Fortunato che, ignaro della relazione extraconiugale della moglie, la tratta come una regina, non facendole mancare nulla, ma Elena non si accontenta, vuole sempre di più. Fortunato ha una passionale relazione con la bella e affascinante Gloria (Michela Nicolella), anche lei si rivelerà interessata solo al denaro. Tutta la vicenda ruota intorno a questo personaggio tormentato non solo dalla moglie e l’amante ma anche dai fastidiosi vicini, Michele e Antonia (Massimo Scardala e Laura Tatti), che mangiano e bevono a spese di Fortunato. Le uniche due persone su cui Fortunato può contare sono il migliore amico Agostino, “il becchino” (Michele Gnocchi), divertente è il racconto sull’origine del nome “becchino” e la fidata domestica Rosetta (Antonella Mancini). Sotto pressione della moglie, Fortunato decide di investire in borsa e affida la responsabilità dell’investimento ad Andrea, il finto consulente finanziario. Totalmente ignaro di cosa siano borsa ed azioni, Andrea spinge Fortunato alla rovina, gli fa perdere settecento mila euro in un investimento sbagliato. Iniziano una serie di intrecci che spingono Fortunato a fingersi morto e tramare una terribile vendetta. Intorno ai personaggi elencati ruotano anche un simpatico venditore di folletti (Rodolfo Piersanti), un uomo tutto fare, dal medico al notaio Posa La Quaglia (Ernesto Izzo) e Gabriella (Elisa Efficace) la giovane amica e complice di Elena. Il protagonista della commedia è un uomo semplice, che ama la vita monotona, il calcio, la sua impresa di sanitari ed il paese natale, al contrario Elena è una donna attenta ai dettagli, amante della bella vita, i bei gioielli e le vacanze da sogno, questi due personaggi antitetici finiranno, senza saperlo, per rovinare la loro vita; due caratteri opposti che nel finale trasformeranno la commedia in una sorta di “tragicommedia”. Un finale triste per tutti, una vendetta che non si dimostra essere la soluzione migliore, anzi sarà fonte di solitudine per il povero Fortunato privato di tutti gli affetti. Una commedia divertente dal registro semplice in dialetto castellano, una scenografia significativa che esprime lo stato d’animo del protagonista, grazie soprattutto al continuo andare e venire di personaggi diversi e alla funzione importante della “porta”, elemento chiave della commedia. Ogni personaggio ha una propria caratterizzazione sociale e psicologica che ben si rispecchia anche nei costumi. I dialoghi e le battute sono veloci e divertenti, grazie anche al simpatico modo di esprimersi in dialetto castellano. Eccezionale l’immedesimazione nel personaggio, i movimenti scenici, la mimica, la gestualità e l’intonazione di voce del protagonista Riccardo Nonni. Complimenti a tutta la compagnia per l’ottima riuscita della commedia, uno spettacolo divertente e brillante, dimostrazione che passione, impegno e voglia di fare riescono a creare un’alchimia magica che da vita all’arte. La zza Pia Ottobre 2012 Centro Anziani 33 “DENTRO IL CENTRO E ... OLTRE” a cura di Rina Iori Mercoledì 26 Settembre, dopo 50 giorni di chiusura del Centro per i lavori di tinteggiatura dei locali eseguiti in economia dall’ufficio tecnico comunale, finalmente i Soci sono potuti rientrare presso la Sede e trascorrere così ogni giorno, insieme agli amici, alcune ore del pomeriggio per una partita a carte, per uno scambio di opinioni, per partecipare ad un dibattito o semplicemente per stare insieme. Durante il periodo di chiusura del CSA il Comitato di Gestione comunque ha continuato a portare avanti tutte le iniziative e a incontrarsi con i Soci. Ciò è stato possibile grazie alla disponibilità del Presidente Emilio Delicato e del Direttivo dell’Università Agraria che hanno messo a disposizione del CSA i locali della loro sede. Venerdì 28 Settembre, invece, alle ore 18,00 si è svolta l’inaugurazione della Sede alla presenza del Sindaco Domenico Pascucci, al Consigliere delegato al Centro Anziani Domenico Moreschini e ai numerosi soci, consiglieri comunali e amici intervenuti, dal CSA Empolitano di Tivoli al CSA di San Polo dei Cavalieri. Dopo il saluto e alcune riflessioni sulle attività e iniziative del Centro da parte del Presidente, i saluti del Consigliere Delegato e del Sindaco, il pomeriggio è proseguito all’insegna dell’allegria con relativo buffet. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione dell’evento offrendo pizza, dolci, bevande e omaggi floreali. Un ringraziamento particolare va a tutti i soci che, dopo la tinteggiatura, si sono adoperati gratuitamente per apportare delle modifiche all’interno della sala, per la lucidatura dei mobili e delle finestre. Oltre ai lavori sopra menzionati il Comitato di Gestione ha dovuto affrontare una spesa di Euro 1.200,00 per la pulizia dei locali, per la sistemazione dell’impianto elettrico, per l’acquisto dei paletti davanti all’ingresso del CSA, per la sistemazione della caldaia e per l’acquisto di suppellettili utili per il buon funzionamento del CSA. CALENDARIO DELLE PROSSIME MANIFESTAZIONI E GITE SABATO 27 Ottobre 2012: GIORNATA DELLA SALUTE - SEDE – Ore 10,00/12,00; DOMENICA 11 Novembre 2012: IL CENTRO A TEATRO – TEATRO TIRSO (Rm) SPETTACOLO ORE 17,30 “ROMOLO E REMOLO” con PIETRO ROMANO - Ore 21,00 tutti in pizzeria da “PIZZA LUIGI” - Costo del biglietto, pizza e parte della quota del pullman Euro 28,00 - Contributo del CSA Euro 250,00 - Partenza da Piazza Dante ore 15,30; I MERCATINI DI NATALE IN TRENTINO: 28-29-30 Novembre e 1 Dicembre 2012 - 4 giorni e 3 notti - Hotel Il Pirata Paolino - Cavareno (Tn) Località da visitare: I Presepi di Verona - I Mercatini di Bolzano e Merano – I mercatini sudtirolesi di Bressanone – I mercatini di Trento – QUOTA DI PARECIPAZIONE Euro 160,00 (prezzo offerta) - NB: La partecipazione alla gita in Trentino è rivolta in primis ai soci che hanno partecipato alla gita di Ischia e Capri poiché a seguito di alcuni disagi causati dall’agenzia organizzatrice, la stessa ha proposto una nuova gita a prezzo speciale, un modo per chiedere scusa ai soci partecipanti. Posti disponibili n. 54 – Per le informazioni e il programma dettagliato rivolgersi al Centro tuti i giorni dalle ore 16,00 alle ore 19,00; DOMENICA 16 Dicembre 2012 - Tradizionale Pranzo di Natale in collaborazione con il CSA di San Polo dei Cavalieri– Ristorante “AMADEUS” – Guidonia – Posti disponibili n. 150/160 Pullman messi a disposizione dal CSA- Prenotazioni a partire da Lunedì 29 ottobre 2012 presso la sede. Il pagamento va effettuato al momento della prenotazione. NB. Si ricorda ai soci che dal mese di Ottobre sono iniziati i corsi di ginnastica dolce, balli di gruppo e il corso di pittura. Pia La zza Ottobre 2012 Film 34 INTO THE WILD di Eleonora Moreschini Tutti hanno un loro film preferito, io credo di averlo trovato oggi. “Into the wild” (Nelle terre selvagge) è un film del 2007 scritto e diretto da Sean Penn, basato sul romanzo di Jon Krakauer Nelle terre estreme, in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless, un giovane proveniente dal West Virginia che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell’Alaska. Chris aveva una famiglia ricca, una bella casa, era uscito con il massimo dei voti dall’Università, aveva degli amici, dei soldi, una bella macchina. Eppure tutto ciò non lo convinceva. La vita che stava per scegliere non lo soddisfava affatto perché quella non era la sua vita, non l’aveva scelta lui, ma i suoi genitori. Era forse la vita che tutti avrebbero voluto avere, lui no. Chris aveva il desiderio di scoprire il mondo, non voleva vedere città, musei, discoteche, bar e altri divertimenti... no. Lui cercava qualcosa di estremamente più bello, straordinario, mozzafiato, dolce, vero nientemeno che la natura. Perdersi nella natura, confrontarsi con essa, faccia a faccia. Questo voleva Chris, in questo credeva risiedesse la felicità di ogni uomo: non sapere mai dove si andrà domani, non avere un futuro certo, scoprire ogni giorno posti nuovi, cose nuove, persone nuove, tutto cambia, tutto si rinnova e niente è progettato, niente è sicuro perché non c’è altra cosa al mondo che attiri di più l’uomo se non l’ingnoto. Chris, durante il suo percorso, incontra vari personaggi a cui trasmetterà tutto questo, cambierà le loro vite, si affezionerà, ma non si fermerà con loro. È determinato, vuole raggiungere da solo l’Alaska, il suo più grande obbiettivo. Chris non si sente solo, la sua sposa è la natura selvaggia e la sua casa è il mondo. Amo questo film e invidio il protagonista. Vorrei poter avere lo stesso carisma e lo stesso coraggio che ha avuto Chris nel lasciare ogni bene materiale, ogni fonte di sicurezza per avventurarsi alla scoperta del mondo, contando solo su se stesso e le sue capacità. Bellissima la colonna sonora composta con canzoni di Eddie Vedder, grandissimo cantante. All’inizio credevo che questo fosse uno dei tanti film anticonformisti che finiscono per diventare tutto il contrario, invece non lo è affatto e il personaggio di Chris lo conferma. Chris non si sottrae alla società per il suo bigottismo, per la sua ipocrisia o decadenza ma per un fine decisamente più nobile: per ricercare la verità,la propria essenza ma soprattutto la felicità per poi ritornare nella società e condividere la sua scoperta che sfortunatamente gli giunge troppo tardi: la felicità è vera solo quando è condivisa. Queste sono le ultime parole che scriverà sul suo quaderno d’appunti prima di morire. Non si era isolato perchè pensava di non aver bisogno dell’aiuto di nessuno, il suo più che un viaggio fisico,era un viaggio spirituale che quindi comprendeva riflessione, contemplazione e di conseguenza solitudine. Questo è uno di quei film che farò vedere e consiglierò a più persone possibili perché vale la pena vederlo, io ne sono rimasta estasiata: è stata una cosa particolare la gioia e lo stupore che ho provato immedesimandomi in Chris quando, dopo aver raggiunto una vetta di un monte, contemplava il panorama e si sentiva completo, soddisfatto, non poteva desiderare altro. E io mi auguro di potermi sentire davvero così un giorno, lo auguro non solo a me ma a tutte le persone del mondo. Riferendomi all’ultima frase scritta da Chris, aggiungo che l’ideale per ogni uomo sarebbe quello di trovare la propria felicità e riuscire a condividerla con una persona. La zza Pia Ottobre 2012 Film 35 “LA PRINCIPESSA MONONOKE” di Camilla Moreschini Molti di voi conosceranno “La città incantata” e “Il castello errante di Howl”, famosi film d’animazione giapponesi del regista Hayao Miyazaki. Ma un altro dei film che ebbe un grandissimo successo in Giappone quando uscì nelle sale dei cinema nel 1997 è “La Principessa Mononoke”, tanto che, fino all’uscita di Titanic qualche mese più tardi, era il film che aveva guadagnato di più ai botteghini delle sale giapponesi. Inoltre, sempre in Giappone, è tuttora al terzo posto come film d’animazione più popolare. Nelle sale cinematografiche italiane uscì nel 2000, e in molti paesi fu interpetato come un film sull’ambiente. Questo cartone, come tutte le creazioni di Miyazaiki, è adatto ai bambini, poiché è caratterizzato dai miti giapponesi, sia per gli adulti, dato il messaggio che vuole trasmettere. La Principessa Mononoke (Mononoke in giapponese significa spettri) è una ragazza, di nome San. È stata cresciuta da dei lupi enormi, abituata ad amare e rispettare la foresta e gli spiriti che abitano in essa, e Pia La zza soprattutto, a portare rispetto al dio, un grande cervo con volto umano. Il secondo protagonista è Ashitaka, il principe della popolazione Emishi, che per proteggere il suo villaggio è costretto a combattere un cinghiale-demone, Nago. Purtroppo Ashitaka viene contagiato dal demone, e secondo la legge, deve abbandonare il suo villaggio. Così va alla ricerca del responsabile della trasformazione del cinghiale in demone, e la troverà ad Ovest, nella Città del Ferro, proprio a ridosso della foresta dove abita la principessa degli spettri. Lady Eboshi, padrona della città, vuole distruggere la foresta per poter espandersi e arrivare alle cave per estrarre il ferro, ma per fare ciò, deve uccidere il dio. Così inizia la guerra fra gli animali della foresta, tra i quali ci sono San e Ashitaka, e Lady Eboshi con il suo esercito e le sue armi. Vidi questo film da bambina, quando ancora c’erano le VHS. Mi rimase sempre impresso, e mi stupii quando capì che pochissime persone avevano mai visto questo film, che invece a mio parere è molto istruttivo, ogni bambino dovrebbe vederlo, e non solo. Penso che l’argomento dell’ambiente, proprio in questi giorni in cui inizia la raccolta differenziata nel nostro paese, dovrebbe essere preso un po’ più sul serio. Io sono stata abituata a differenziare sin da piccola, mentre molte persone troveranno tanti problemi in questo periodo. È demoralizzante il fatto che ci definiamo un paese, una nazione civilizzata, mentre soltanto il fatto di buttare rifiuti in cassonetti diversi può metterci in subbuglio. Bisogna rispettare l’ambiente, e non soltanto quando ci portano dei cassonetti sotto casa e ci danno un volantino per spiegarci dove buttare cosa. Dovremmo essere capaci di fare queste cose automaticamente. Diciamo di essere civili, ma ciò che vedo mi fa pensare esattamente il contrario. 36 Attualità Ottobre 2012 Cava Party 2012: NON S’ERA MAI VISTO di Ivo Santolamazza Intervista agli organizzatori di una delle feste castellane più riuscite e più attese dai giovani. Come è nato il Cava Party? Nata nel 2005 come una comunissima festa tra amici prima di tornare tra i banchi di scuola, grazie all’intuizione di un gruppo di ragazzi il “cava party’’ è diventato in pochi anni uno degli eventi più importanti e atteso nella provincia di Roma. Il nome ricorda la “cava’’ un garage dove noi ci riunivamo nei freddi inverni castellani. La riuscita dei primi eventi ci ha portato a creare un’associazione culturale che ha come obbiettivo realizzare feste e manifestazioni sul territorio. La forza del cava party è la volontà di un gruppo di amici cresciuti insieme, di condividere esperienza e passione nel raggiungimento di un obbiettivo comune… far divertire più gente possibile. dopo 2 mesi di pausa si è cominciato a lavorare con innumerevoli riunioni e la costituzione dell’associazione. Si sono valutate, continuamente, possibili novità da apportare all’evento, contattando freneticamente location, artisti, fornitori, avviando, quindi, infinite trattative. Dopodiché è iniziato il lavoro riguardante la costruzione delle strutture per finire con l’allestimento della location iniziata 3 settimane prima. Qual è stata l’affluenza? Da quando la festa è aperta al pubblico, 6 anni, abbiamo avuto una massiccia partecipazione. Lo scorso anno abbiamo superato i 2000 ingressi e quest’anno abbiamo toccato quota 3000. Chi sono gli organizzatori? Attilio Cariggi, Vincenzo Proietti, Fabiano Cipriani, Michele Piselli, Daniele Santolamazza, Daniele Cottarelli, Claudio Ballini, Fabrizio Spicciani, Marco Salinetti, Lorenzo Piselli, Federico Laudani, Francesco Sisti, Andrea Santagato, Riccardo Mariani, Marco Mariani, Federico Di Nardo, Matteo Cottarelli, Gabriele Mancini. Ci teniamo a precisare che durante la serata hanno lavorato alle dipendenze della nostra Associazione circa 120 persone tra servizio di sicurezza, personale medico, protezione civile, barman e artisti. Come si è svolta la serata? Il cava party ha aperto le porte ai partecipanti alle ore 22.00 cominciando la serata con l’esibizione live del gruppo romano “Robby B & the funk machine” per proseguire poi con l’esibizione di vari dj locali e di uno dei dj più conosciuti e apprezzati d’Italia, Giorgio Prezioso, rimasto lui stesso impressionato dalla portata nonché dall’organizzazione e dalla riuscita dell’evento. La serata inoltre è stata caratterizzata da uno spettacolo pirotecnico e dalla distribuzione di 3000 litri di birra, tutto in un mix di musica, luci, immagini e scenografie tra lo stupore e il divertimento dei partecipanti. Qual è stato il lavoro di quest’anno? Mai come quest’anno abbiamo speso cosi tante energie per l’ottima riuscita della manifestazione; Come vi pubblicizzate? La nostra miglior pubblicità sono i partecipanti stessi che con entusiasmo raccontano le esperienze La zza Pia Ottobre 2012 Attualità 37 C’è stata qualche nota negativa? Quest’anno dopo l’evento abbiamo constatato che, una sparuta minoranza di concittadini, ignari dello sforzo profuso della macchina organizzativa del cava party, non ha apprezzato il nostro operato che porta in alto il nome di Castel Madama sempre più terra di conquista per sconosciuti imprenditori. La mole di lavoro è stata impressionante e come ogni cosa fatta con passione c’è bisogno di impegno che porta via del tempo a ragazzi come noi che devono ancora gettare le basi per un futuro sempre più incerto. e le sensazioni di quella notte. Il Cava Party è presente anche sui social network: ad oggi contiamo circa 1.500 utenti iscritti alla nostra pagina di Facebook, con oltre 20.000 visualizzazioni mensili. L’Ass. Cult. Cava Party da quest’anno è anche on-line: foto, video, news e molto altro ancora sono presenti su www.cavaparty.it. L’Associzione Culturale Cava Party ci tiene a ringraziare tutti coloro che hanno creduto in noi, che ci hanno seguito e che continueranno a farlo. Grazie in particolare agli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione della serata. Cultura Piccole cose di ogni giorno di Ivo Santolamazza In mostra a Roma in via del Serafico 1, presso il Salone centrale dell’Università San Bonaventura, gli artisti di Colle Fiorito e dintorni. Un gruppo di appassionati di arte che, tra dilettantismo e sperimentalismo, modestamente e sommessamente portano avanti, da anni ormai, un percorso di ricerca e di crescita non solo artistico, in nome dell’amicizia e del ritrovarsi. Li segue artisticamente Isabelle Kodrzynski e criticamente Lucrezia Rubini che, nel titolo “Piccole cose di ogni giorno” ha voluto evidenziare proprio questa poetica del quotidiano e di riscoperta delle piccole cose, da cui ripartire per un riscatto simbolico e salvifico di altri macrocosmi sociali e politici. Pia La zza Avete qualche anticipazione per il prossimo anno? Per quanto riguarda il prossimo anno, come associazione stiamo valutando l’ipotesi di organizzare più eventi per i giovani e per un paese dove il sano divertimento latita da molti anni. Considerando che abbiamo fatto crescere il tutto fino ad oggi con le nostre forze siamo molto fiduciosi nel futuro appoggio degli enti locali, affinché ci siano i presupposti per far rimanere la manifestazione all’interno della realtà castellana. La zza Pia Pia La zza