SCENE ASTRONOMICHE
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SCENE ASTRONOMICHE
S C E N E A S T RO N O M I C H E Olio su tela, 1711 (cm 51 x 35) SCENE ASTRONOMICHE Le “scene astronomiche” conservate alla Pinacoteca Vaticana e di cui in mostra vediamo le “Osservazioni della luna”, sono una serie di piccole tele raffiguranti stelle e pianeti ritratti in modo da mostrare l’aspetto che presentano al telescopio, evocando le scoperte galileiane. Furono commissionate nel 1711 al pittore Donato Creti dal conte bolognese Luigi Marsili per farne dono al Papa Clemente XI allo scopo di convincerlo dell'importanza di un osservatorio astronomico per la Santa Chiesa. In seguito a tale dono, il Pontefice decise di contribuire economicamente e nel gennaio 1712 fu stilato l'atto notarile della donazione a favore del progetto che portò alla nascita dell'Istituto delle Scienze di Bologna presso il palazzo della famiglia Poggi. Fu così che poco dopo a Bologna fu inaugurato il primo osservatorio astronomico pubblico d'Italia. Nella serie di tele ad olio di piccolo formato, attualmente conservata presso la Pinacoteca Vaticana, Donato Creti ha rappresentato, con la collaborazione dell'incisore Raimondo Mancini, otto scene di paesaggi, tutti notturni tranne per il pannello in cui compare il Sole. I dipinti raffigurano gli strumenti principali della Specola Marsiliana, secondo le precise istruzioni dagli astronomi tra cui Eustachio Manfredi (alcuni anche ritratti nelle tele in abiti settecenteschi) e tutti gli oggetti del Sistema Solare allora conosciuti. Questi ultimi sono in realtà opera di un incisore (miniaturista specializzato nella resa dei dettagli), che li disegnò così come li vedeva al telescopio, e quindi appaiono sproporzionatamente grandi rispetto ai personaggi. Ovviamente i pianeti Urano, Nettuno e Plutone non compaiono, poiché furono scoperti in seguito. Tra gli oggetti celesti raffigurati compare anche una cometa e, come dimostra il gesto della figura femminile ritratta, all'inizio del XVIII secolo questi oggetti conservavano ancora un significato nefasto. B I O G R A F I A D E L L’ AU T O R E Autoritratto di Donato Creti, 1735 Ashmolean Museum of Oxford Donato Creti (Cremona 1671 - Bologna 1749) è stato un pittore italiano tra i più significativi del Settecento europeo. Figlio di un pittore quadraturista, l'artista fu protetto dai conti Fava di Bologna, che lo ospitarono nel loro palazzo decorato in gioventù dai Carracci. Tali affreschi furono oggetto di un accurato studio da parte di Creti, che guardò comunque anche ad altri maestri del Seicento emiliano, quali Guido Reni e Simone Cantarini. Grazie al mecenatismo dei Fava, egli ottenne molte commissioni da parte della nobiltà bolognese: dal senatore Magnani, dal conte Marsili e dal conte Pepoli. Negli anni Trenta Creti ottenne numerose e prestigiose commissioni ecclesiastiche come la pala d'altare Incoronazione della Vergine, i dipinti Madonna e San Ignazio del 1737 e le pale d'altare destinate alle chiese bolognesi di San Pietro, San Domenico e Santa Lucia. Nel 1728 fu nominato principe dell'Accademia Clementina di Bologna, un'istituzione di alta formazione artistica e culturale di rango universitario la cui fondazione risale al 1710. FONTI IMMAGINI Tela delle Scene astronomiche: http://www.abcroma.com/musei/MuseiFoto.asp?N=216&Foto=PinacotecaVaticana-D21.jpg. Ritratto di Donato Creti: http://it.wikipedia.org/wiki/Donato_Creti BIBLIOGRAFIA L’arte: arte e artisti di tutto il mondo. Garzanti 2002 Collocazione in biblioteca – Sede Centrale: CDD 703 SCIC.ART /2002