direzione didattica statale “g. mazzini”
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DIREZIONE DIDATTICA STATALE “G. MAZZINI” C.so Orbassano, 155/A - 10136 TORINO Tel/fax 011/390778 [email protected] Verbale: Incontro commissione per intitolare la Scuola dell’Infanzia “Via Baltimora,76” Il giorno 5 Ottobre 2016, alle ore 16:30, nei locali della Scuola dell’Infanzia “Via Baltimora,76”, si riunisce la commissione per sceglier il nome da dare alla scuola. Presiede la riunione l’insegnante Disisto Giovanna, che nomina segretario l’insegnante Troisi Marinella. Sono presenti: - Insegnanti della Scuola dell’Infanzia “Via Baltimora,76” - Genitori: Unari Paola, Marsiglia Monica, Picco Simona - Presidente del Consiglio di Circolo Rava Mario - Responsabile plesso “Chiovini” Insegnante Avato Damiano - Vicario Insegnante Pons Daniele - Secondo Collaboratore Insegnante Petronio Luisella Risultano assenti le insegnanti Covolo Laura e Galli Nicoletta. L’insegnante Disisto riferisce che per la scelta del nome è stato istituito, verso la fine dello scorso anno scolastico, un concorso on-line, sul sito web della “Direzione Didattica Mazzini”. Il concorso era rivolto a tutto il personale della scuola e ai genitori, i quali potevano esprimere il proprio parere relativo alla scelta del nome, con conseguente motivazione. Successivamente l’insegnante Disisto legge il regolamento del concorso (già precedentemente approvato) e si esaminano tutte le proposte pervenute. Le tre proposte finaliste risultano essere le seguenti: Leo Lionni: 5 voti Margherita Hack: 3 voti Malala Yousafzai: 2 voti Viene scelto il nome di Leo Lionni. L’ insegnante Disisto legge una breve presentazione dell’autore e delle sue opere DIREZIONE DIDATTICA STATALE “G. MAZZINI” C.so Orbassano, 155/A - 10136 TORINO Tel/fax 011/390778 [email protected] e insieme alle insegnanti Peiretti e Pittaluga vengono presentati alcuni lavori, svolti con i bambini nei precedenti anni scolastici e basati sulle storie di Leo Lionni (Guizzino, Federico, Piccolo Giallo e Piccolo Blu). L’insegnante Avato riferisce che la storia “Pezzettino” di Leo Lionni è stata utilizzata lo scorso anno scolastico nel “Progetto Continuità” fra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria, come elemento di raccordo tra i due ordini di scuola. Si decide ad unanimità che la scuola sarà intitolata a Leo Lionni. L’insegnante Pons propone di sensibilizzare gli alunni della Scuola Primaria verso la conoscenza degli altri personaggi votati nel concorso. L’insegnante Disisto comunica come l’intitolazione della scuola deve essere deliberata da Consiglio di Circolo, sentito il Collegio Docenti, per poi seguire un ulteriore iter specifico. Ci si auspica che i tempi siano brevi al fine di poter intitolare la scuola per la fine del corrente anno scolastico o inizio prossimo anno scolastico. La riunione termina alle ore 17:15. Il segretario Troisi Marinella DIREZIONE DIDATTICA STATALE “G. MAZZINI” C.so Orbassano, 155/A - 10136 TORINO Tel/fax 011/390778 [email protected] Leo Lionni Nato ad Amsterdam da famiglia olandese di origine ebraica, si trasferì in Italia, a Genova, nel 1925 e nel 1929 iniziò a dipingere. Filippo Tommaso Marinetti lo chiamò nel 1931 a far parte del Movimento Futurista. Nello stesso anno sposò Nora Maffi, figlia di Fabrizio Maffi, esponente del socialismo prefascista. Con lui ebbe due figli, Louis e Paolo. Nel 1935 si laureò in economia e cominciò ad DIREZIONE DIDATTICA STATALE “G. MAZZINI” C.so Orbassano, 155/A - 10136 TORINO Tel/fax 011/390778 [email protected] interessarsi al Graphic Design, prima nell'Ufficio Pubblicità della Motta, con Dino Villani, e poi come free-lance, ma nel 1939 dovette emigrare negli Stati Uniti con la famiglia, a causa delle leggi razziali. A Philadelphia, dove risedette nei primi anni del suo soggiorno americano, si dedicò soprattutto alla grafica. Divenne art director per l'Agenzia pubblicitaria Ayer & Son e, in seguito, trasferito a New York, per la rivista Fortune e il gruppo Time-Life. Dal 1946 insegnò al Black Mountain College (Asheville, North Carolina) e nel 1954 espose la sua opera grafica al Museum of Modern Art di New York. Nel 1951 Lionni è tra i fondatori dell'International Design Conference di Aspen (Colorado) e nel 1955 è eletto presidente dell’America Institut of Graphic Art. Dal 1953 al 1956 dirige la rivista di grafica Print, che nel maggio 1980 dedicherà un numero speciale alla sua opera di designer e illustratore. Nel 1960 torna in Italia e si stabilisce a San Bernardo di Lavagna, nella Riviera di Levante e, in seguito, a Porcignano, una frazione di Radda in Chianti, in provincia di Siena. Nel 1964 Mondadori lo chiama a dirigere il mensile Panorama che, nel 1967, sarà trasformato nel settimanale omonimo, con la direzione di Lamberto Sechi. Nel 1984 la rivista giapponese Idea lo giudicò tra i trenta designers più influenti del ventesimo secolo ALCUNE DELLE SUE OPERE… LA CASA PIÙ GRANDE DEL MONDO BISOGNA ESSERE LEGGERI PER POTER GIRARE IL MONDO Una lumachina dichiara a suo papà che da grande possederà la casa più grande del mondo. E il suo papà le racconta la storia di una lumaca che aveva il suo stesso desiderio e che alla fine, a furia di spingere e desiderare e sforzarsi, riuscì ad ottenere un guscio enorme, colorato e bellissimo. Davvero la casa più grande del mondo…. Peccato che poi non riuscì più a muoversi: la sua bellissima e grandissima casa era troppo DIREZIONE DIDATTICA STATALE “G. MAZZINI” C.so Orbassano, 155/A - 10136 TORINO Tel/fax 011/390778 [email protected] pesante! La lumachina dà ascolto al padre e decide di avere da grande la casa più piccola del mondo. Così leggera che può spostarla in giro per il mondo! UN COLORE TUTTO MIO Tutti gli animali hanno un colore, tranne il camaleonte che cambia colore secondo dove si posa. Come può fare per avere un colore tutto suo? Troverà la soluzione grazie a un amico. GUIZZINO DIREZIONE DIDATTICA STATALE “G. MAZZINI” C.so Orbassano, 155/A - 10136 TORINO Tel/fax 011/390778 [email protected] Guizzino era l’unico pesciolino nero in mezzo ad un branco di pesci rossi. Un giorno un grosso pesce famelico divorò l’intero branco e solo Guizzino riuscì a scappare. Cominciò a vagare per i mari scoprendo la bellezza dei fondali marini e dei suoi abitanti. S’imbatté così in un altro branco di pesci rossi, che viveva nascosto tra gli scogli per paura dei grossi pesci. Guizzino, con un trucco, ricompattò il gruppo e tutti insieme sfidarono l’ira e il terrore dei pesci prepotenti, riconquistando la libertà. PEZZETTINO Pezzettino è in cerca della propria identità. E' talmente piccolino, infatti, in confronto ai suoi amici tutti grandi e grossi, capaci di volare, nuotare, arrampicarsi - che si convince di essere un pezzetto di qualcun altro. Così comincia una ricerca che, alla fine, lo porterà a esclamare al colmo dello stupore e della felicità: "Io sono me stesso!" Un racconto esemplare, poetico, sensibile, reso indimenticabile DIREZIONE DIDATTICA STATALE “G. MAZZINI” C.so Orbassano, 155/A - 10136 TORINO Tel/fax 011/390778 [email protected] dalla freschezza e dall'impatto grafico che caratterizzano i libri di Leo Lionni. FEDERICO Federico è un topolino che mentre i suoi compagni raccolgono il cibo per l’inverno lui sembra perdersi dietro alla pigrizia. «Federico, perché non lavori?» chiedono gli altri topolini. «Ma io sto lavorando!» risponde Federico. Effettivamente Federico sta raccogliendo raggi di sole, colori e parole e saranno proprio questi cibi per la mente che salveranno i topolini dal lungo, gelido inverno! PICCOLO BLU E PICCOLO GIALLO Piccolo blu e piccolo giallo adorano giocare insieme. Ma quando si abbracciano diventano verdi. Un classico della letteratura dell’infanzia. DIREZIONE DIDATTICA STATALE “G. MAZZINI” C.so Orbassano, 155/A - 10136 TORINO Tel/fax 011/390778 [email protected] MOTIVAZIONE DELLA SCELTA Attraverso le sue storie ha saputo proporre una metaforica riflessione sul senso della moralità, dell’incontro, dell’appartenenza ad una comunità e dell’accettazione del diverso. Le sue storie risultano illustrate in modo semplice ma immediato con tecniche pittoriche molto vicine al mondo infantile. Anche i contenuti non sono mai banali; affrontati in modo chiaro, vanno a toccare le emozioni, l’importanza del sé, l’amicizia, il senso di appartenenza al gruppo, il valore e la bellezza della diversità.