Il Vat. gr. 1574, recante la Vita di sant`Andrea ó Scdóc, scritta da

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Il Vat. gr. 1574, recante la Vita di sant`Andrea ó Scdóc, scritta da
IV. L A DATAZIONE DEL VAT. GR. 1574 E DEI MENEI DI CARBONE
Il Vat. gr. 1574, recante la Vita di sant'Andrea ó Scdóc, scritta da
Niceforo, è stato datato da Ciro Giannelli aU'XI/XII secolo (55).
Nel suo primo saggio sui menei di Carbone, dopo una delle analisi
paleografiche che lo caratterizzano, Doda ha collocato sia gli stessi
menei (Crypt. A.a.XIII-XVII, Vallic. R 32 e 55) che il Vat. gr. 1574
alla metà dell'XI secolo (56). Una datazione intermedia (s. X I p. m.)
del codice vaticano è stata proposta nella recente raccolta vaticana
di facsimili greci (57). In una lunga scheda dedicata al Crypt.
A.a.XTV, Santo Luca ha riportato la datazione dei menei di Carbone
a cavaliere dei secoli X I e X I I (58) e annunciato un saggio in corso
di stampa proprio sul filone grafico da essi rappresentato (59), fornendo peraltro qualche anticipazione in proposito nelle pagine dedicate al ritrovamento del quaternione del sinassario tarantino (60).
Ora, se i menei carbonesi e il Vat. gr. 157'4 sono stati realizzati
davvero da amanuensi salentini, non si dovrebbe tentare di collocarne cronologicamente la scrittura prescindendo dalla serie dei
codici datati di Terra d'Otranto dei secoli XI-XII finora noti (61):
Paris, gr. 3 (an. 1095), Paris. Suppl. gr. 482 (an. 1104/1105) (62),
nente il lessico dello pseudo-Cirillo: cf. S. LUCA, Il Lessico dello ps.-Cirillo (redazione V ): da Rossano a Messina, «Rivista di studi bizantini e neoellenici», n.s.,
31 (1994), p. 52, 61-63, tav. 2a (sigla G ) . .
(55) GIANNELLI, Bybliothecae Apostolicae Vaticanae codices manu scripti ...
Codices 1485-1683, p. 176.
(56) DODA, Osservazioni, passim; ad esempio, nelle conclusioni, ibid. p. 204:
«Se dunque i Menaia risalgono veramente agli anni intorno alla metà del secolo,
ed è questa l'ipotesi più plausibile».
(57) P. CANART - A. JACOB - S. LUCA - L. PERRIA, Facsimili di codici greci
Vaticani, I: Tavole, Città del Vaticano 1998 (Exempla scripturarum edita Consilio et opera procuratorum Bibliothecae et Tabularii Vaticani, V), n. 66.
(58) S. LUCA, in Codici greci dell'Italia meridionale. Grottaferrata - Biblioteca del Monumento nazionale. 31 marzo - 31 maggio 2000, a cura di P. CANART
- S. LUCA, Roma 2000, scheda 39, p. 101-102.
(59) Ibid, p. 102.
(60) IDEM, SU due sinassari della famiglia C, p. 70-71; secondo l'autore, il
primo testimone dello stile calligrafico in questione sono il Paris, gr. 1477 (an.
1060) e la seconda mano del Crypt. E.a.XI (an. 1112).
(61) Per una prima lista, si veda A. JACOB, Les écritures de Terre d'Otrante,
in La paléographie grecque et byzantine (Paris, 21-25 octobre 1974), Paris 1977
(Colloques internationaux du Centre national de la recherche scientifique, 559),
p. 277-281; IDEM, Culture grecque et manuscrits en Terre d'Otrante, in Atti del
III" Congresso internazionale di studi salentini e del I" Congresso storico di Terra
d'Otranto (Lecce, 22-25 ott. 1976), Lecce 1980, p. 70-77.
(62) IDEM, Une date précise pour l'Euchologe de Carbone: 1194-1195,
«Archivio storico per la Calabria e la Lucania», 63 (1995), p. 105.
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