Castrovillari è più sola senza il maestro Maradei Suor Semplice ora
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Castrovillari è più sola senza il maestro Maradei Suor Semplice ora
IL DIARIO anno XIV n. 12 - In distribuzione venerdì 22 aprile 2016 di CASTROVILLARI e del POLLINO Castrovillari è più sola senza il maestro Maradei Impiantato a Castrovillari un innovativo defibrillatore biventricolare Suor Semplice ora riposa nella sua casa naturale Castrovillari (Viale del Lavoro) VENDITA Appartamento terzo piano 110 mq. circa: 2 camere da letto, grande soggiorno/pranzo con angolo cottura, bagno ed ampia veranda. Nuovo. Posto auto assegnato. euro 75.000 Castrovillari (Via Ulivi) VENDITA Appartamento secondo piano 140 mq. circa: grande soggiorno con camino, cucina abitabile, tre camere da letto, due bagni e ripostiglio. Riscaldamento autonomo. Locale pluriuso 50 mq. circa al piano seminterrato. Ottimo stato abitativo. euro 140.000 Castrovillari (Viale del Lavoro) VENDITA Appartamento terzo piano 90 mq. circa: 1 camera da letto, grande soggiorno/pranzo con angolo cottura, bagno ed ampio balcone. Nuovo. Posto auto assegnato. euro 60.000 Castrovillari (C.da Ietticelli) VENDITA Terreno edificabile 550 mq. circa con progetto approvato per la realizzazione di un'abitazione su due livelli con superficie in pianta pari a 130 mq.. Oneri completamente versati. euro 59.000 Castrovillari (C.da Palombari) VENDITA Abitazione autonoma 100 mq. su due livelli: cucina/soggiorno, due camere da letto, due bagni. Dotata di aria condizionata e legnaia. Terreno agricolo 2750 mq. circa, piantumato. Abitabile euro 70.000 Castrovillari (Corso Garibaldi) VENDITA Appartamento 2° piano 100 mq. circa: due camere da letto, cucina, soggiorno e bagno. Annessa soffitta. Riscaldamento autonomo e terrazzo. Da ristrutturare. Possibilità di permuta con locale/magazzino o casetta in campagna. euro 42.000 Graziano:«Sull’ospedale di Castrovillari Scura rispetti gli accordi» IL DIARIO anno XIV n. 12PAG. 2 Servono circa 100 unità operative e nuovi servizi al Ferrari Potenziare il personale e garantire l’attività di tutti i servizi così da rendere efficiente ed organica la rete assistenziale medica dello spoke di Castrovillari. Il commissario Scura mantenga gli impegni assunti con i Sindaci e con la Commissione sanitaria territoriale del Pollino. Bisogna lavorare affinché la “filosofia sbagliata” del Decreto 30, che è già di per sé inefficiente e irrispettosa dei livelli essenziali di assistenza, diventi – per quanto possibile - confacente all’esigenza dell’utenza. Al distretto di Castrovillari mancano oltre 100 unità lavorative per colmare le lacune del “Ferrari” e dei nosocomi territoriali di Lungro e Mormanno. Così come occorre rivedere il dispositivo commissariale e prevedere all’interno dello stesso spoke l’unità operativa di Reumatologia, il Laboratorio analisi e il Centro trasfusionale. Quest’ultimo, al centro di una mia recente interrogazione attraverso la quale ho chiesto alla Regione delucidazioni sulle azioni che intende intraprendere per evitarne la soppressione. Anche in questo caso, purtroppo, il piano commissariale fa acqua da tutte le parti ed è opportuno che si intervenga in tempo per evitare il crearsi di continui buchi neri nel servizio sanitario territoriale e lo sperpero di risorse pubbliche. È quanto afferma il Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, interve- nendo a seguito dell’incontro operativo, presieduto dal commissario straordinario per la Sanità calabrese Massimo Scura e dal direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro, tenutosi nei giorni scorsi a Castrovillari, e al quale hanno partecipato i Sindaci del territorio del Pollino e la Commissione sanitaria territoriale. L’auspicio – dichiara Graziano – è che le promesse di Scura assunte con i territori del Pollino, almeno questa volta, possano tramutarsi in realtà. Anche se, nel contesto generale, il Decreto 30 andrebbe totalmente stralciato e riscritto su basi nuove, sostenendo i servizi e tagliando gli sprechi. Che purtroppo, ancora, continuano a proliferare a iosa. Le esigenze palesate dai territori e dagli operatori sanitari dell’ospedale e del distretto di Castrovillari sono reali e concrete. Non si possono erogare servizi efficienti, soprattutto in ambito medico e assistenziale, se non si hanno professionalità e strumenti capaci di dare risposte chiare e certe all’utenza. È una battaglia, questa, che combatto da sempre e Polemica sulle aree cimiteriali Senise (F.I): «Il consigliere Silella parla a vanvera» «Prendiamo atto che lo stato confusionale del Governo Renzi abbia influito negativamente contagiando anche l’Amministrazione di Castrovillari. Ho riflettuto molto se rispondere al cons. Silella oppure al reale fautore del documento sempre con lo stesso livore che caratterizza negativamente l’intera amministrazione comunale. Tengo a precisare, alla disattenta e sprovveduta cons. Silella, di aver ricoperto più volte il ruolo di consigliere comunale, di essere stato Capogruppo in Consiglio Provinciale nonché Sindaco di una importante città. Il cons. Silella, alle prime armi, non ha dato riposta ai nostri interrogativi riferiti allo stato di degrado in cui versa il cimitero nonché ad una autorizzazione rilasciata nell’anno 2016. Lo stato confusionale e lacunosa della Silella si accentua sulla presunta capacità di amministrare la cosa pubblica di persone locali, ignorando che lei stessa fa parte di un governo e nel cui interno vi sono amministratori le cui radici ed esperienze amministrative ricadono in comuni viciniori. Questo principio vale solo per Forza Italia e perché non per il Partito Democratico? In riferimento al regolamento cimiteriale, modificato con Del. del consiglio comunale n.6 del 18/02/2014 a guida Lo Polito di cui cono- A Castrovillari ha votato il 29,78% REFERENDUM Nel capoluogo del Pollino dei 5392 voti – pari al 29,78%- espressi, nelle 22 Sezioni, dai cittadini (2733 femmine-28,9%- e 2659 maschi-30,7%-) sul Referendum Abrogativo, ben 4965 pari al 92,93% sono andati al <SI> e 378 al <No> pari al 7,07%. Le “Nulle” sono state 27 pari al 0,50% e le “Bianche” 22 pari al 0,41. Il corpo elettorale castrovillarese era costituito da 18104 persone (8661 maschi e 9443 femmine). sciamo perfettamente, a proposito di sciocchezze comunicate a mezzo stampa, è bene già da subito confutare alcune inesattezze proposte anche in modo abbastanza bizzarro del conc. Silella relativamente alle strane determine che si stanno adottando in materia cimiteriale. Determine riferite all’anno 2014 che la stessa ha evidenziato e Febbraio 2016 , di cui la cons. ha omesso di denunciare, ricordando alla stessa che un atto dirigenziale se non conforme agli organi di indirizzo, l’amministrazione di cui la cons. fa parte integrante, ha l’obbligo della vigilanza e della revoca in autotutela. Da come riportato nel documento della Silella,“chi non ha rispettato la legge non può rivendicare nulla. E questa amministrazione non può certo rispondere per ingiustizie che altri hanno generato”, se le sue affermazioni corrispondessero al vero, è molto grave che la stessa non abbia provveduto alla denuncia alle autorità competenti. Il regolamento cimiteriale, di cui la stessa consigliere riconosce “alcune incongruenze” non è esente da lacune teologiche ed estensive, che quindi non solo possono ma devono essere colmate. Risulta chiaro da un esame complessivo dello stesso che quando si fa riferimento alla famiglia di origine di cui all’art. 2 comma 2, ai fini dei criteri generali per la concessione dei lotti, ciò non può essere considerato in maniera tanto lata da potervi ricomprendere le categorie di cui al successivo art. 7 non a caso pensato per il diverso diritto di sepoltura. Per inciso anche a questo proposito il cons., dimostra di non conoscere il regolamento quando parla di affini entro il secondo grado e non entro il terzo come scritto nel regolamento. Pensare ad un parametro del genere relativamente alla concessione di lotti, significherebbe postulare un monstrum, poiché valutando che più volte ho portato sui banchi del Consiglio regionale. Perché, soprattutto nel territorio dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, dove perlomeno si è avuta la lungimiranza di affidare la direzione generale ad un professionista qualificato come Raffaele Mauro, si registrano carenze croniche e lacune spaventose nell’erogazione del servizio sanitario. Nel caso specifico di Castrovillari, c’è bisogno di procedere nell’immediato all’incremento di personale. Servono 104 unità tra comparto e direzione sanitaria che possano rendere prestazioni di profilo sufficiente all’enorme mole di richiesta socio e medico assistenziale. Serve – ricorda ancora il Consigliere regionale della Casa delle Libertà – il potenziamento della rete dei Pronto soccorso e occorre rendere operativi, presso lo spoke, anche i reparti di Reumatologia, del Laboratorio analisi e del Centro trasfusionale. Dove mai si è visto che un ospedale, per essere chiamato tale, non contempli delle strutture d’intervento d’urgenza? In questo senso e verso questa direzione, il Commissario Scura ha assunto impegni chiari con i responsabili sanitari ma soprattutto con i territori. Sia, allora, consequenziale alle parole e faccia sì che il decreto per l’adeguamento della rete ospedaliera agli standard nazionali si riveli tale – conclude - apportando i giusti e dovuti correttivi. l’estensione in grado dei parenti in linea retta, presumibilmente senza limiti, di quelli collaterali entro il quarto grado, degli affini entro il terzo e di qualsiasi soggetto che si riferisca alla famiglia, significherebbe ammettere in iure ed in facto che tutto il paese possa esercitare tale diritto in maniera indistinta ed indiscriminata, quindi al di fuori di qualsiasi logica riferita al concetto di famiglia in senso giuridico, sociologico ed antropologico. Per contro ai fini della concessione in criterio da seguire è di certo quello dello stipite comune, cosa che viene fatta quando si riferiscono ad es. alle cappelle gentilizie con una particolare destinazione familiare. Non spiega la cons. perché nel caso de quo dovrebbe seguire una diversa direttiva. Esiste al riguardo un copioso corpo di regolamenti e di circolari su vasta scala che evidentemente il cons. dovrebbe leggere prima di parlare confusamente di gradi genealogici ed affinità. Ma indipendentemente da ciò, per ogni chiaro confronto, di chi è abituato a parlare a vanvera, se si effettua una comparazione riferita al passaggio dei titoli nobiliari nell’ambito della stessa famiglia, ed ecco che ne torna l’accezione , ciò lo si fa pensando per l’appunto allo stipite comune. In questi casi ed in altri comuni si muove sempre dal certificato di famiglia storico rilasciato dallo stato civile nel quale non risulteranno mai comprese tutte le categorie familiari e successorie erroneamente indicate dalla Silella, ma solo quelli che già in diritto romano venivano chiamati eredi sui et necessari. Roberto Senise Il rendiconto di gestione finanziario 2015 nel prossimo consiglio comunale Il presidente del consiglio comunale di Castrovillari, Piero Vico, su determinazione della conferenza dei capigruppo, ha convocato il parlamentino locale in prima convocazione per martedì 26 aprile alle ore 13 in Sala Giunta, presso palazzo Gallo, e, in seconda, per mercoledì 27 aprile alle ore 16 nella sala Consiliare del Palazzo di Città. Oltre le interrogazioni ed interpellanze, l’Assemblea cittadina affronterà 12 punti riguardanti l’ esame e approvazione del rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario 2015; la determinazione delle tariffe e/o contribuzioni dei servizi pubblici a domanda individuale nonché i contributi per prestazioni non rientranti fra quelle a domanda individuale -Anno 2016; l’approvazione della tariffa per l'applicazione della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche a decorrere dal 1° gennaio 2016:; la deter- minazione tariffe dell'imposta sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni - Esercizio Finanziario 2016: conferma; la determinazione dei costi e delle tariffe del servizio idrico integrato Anno 2016; tributo sui servizi indivisibili (TASI); la determinazione delle aliquote e delle detrazioni per l'anno 2016; l’approvazione Modifiche Regolamento T.A.R.I.; l’approvazione Piano finanziario T.A.R.I. e determinazione delle tariffe per l'anno 2016;l’imposta Municipale Propria (IMU)Determinazione delle aliquote e delle detrazioni per l'anno 2016;l’approvazione con effetto dal 1°gennaio 2016 dell'aliquota di compartecipazione dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) istituita con decreto legislativo 28 settembre 1998 n. 360: conferma; l’approvazione regolamento trasporto disabili e l’approvazione regolamento licenza autobus con conducente Impiantato a Castrovillari un innovativo defibrillatore biventricolare IL DIARIO anno XIV n.12 PAG. 3 Medtronic sceglie la Cardiologia dell’ospedale di Castrovillari per i primi impianti nella Regione Calabria Castrovillari (CS) 12 aprile 2016 - I primi impianti in Calabria di questi innovativi dispositivi sono stati effettuati con successo dal Professor Giovanni Bisignani e dalla sua equipe, la Dottoressa Silvana De Bonis e il Dottor Giovanni San Pasquale su due pazienti presso l’Ospedale di Castrovillari (CS). Da oggi è disponibile anche in Italia un nuovo e più efficace defibrillatore biventricolare impiantabile. Serve per curare lo scompenso cardiaco ed è compatibile con la risonanza magnetica sia a 1,5 che 3 Tesla, esame che può essere eseguito in tutto il corpo. Il nuovo dispositivo, targato Medtronic, possiede anche la capacita di autoprogrammarsi in base alle esigenze e al ritmo del paziente, rendendo cosi più efficace la stimolazione biventricolare e i benefici clinici ad essa connessi. “Si sono conclusi con successo i primi impianti di questo nuovo defibrillatore biventricolare su 2 pazienti di 65 e 68 anni affetti da scompenso cardiaco: i dispositivi cardiaci impiantabili sono sempre meno invasivi, ma esiste ancora una percentuale di persone che non riesce a beneficiare totalmente della terapia con defibrillatore biventricolare - afferma il Professor Giovanni Bisignani, Direttore della Cardiologia dell’ospedale di Castrovillari (CS) -. Fino ad oggi, il medico doveva modificare manualmente i diversi parametri del dispositivo impiantato per riuscire a trovare una soluzione a questa mancata risposta clinica. Con questa tecnologia innovativa, invece, i parametri della stimolazione vengono adeguati automaticamente sulla base delle condizioni del paziente”. Nel mondo ne sono affette più di 22 milioni di persone, con un’incidenza pari a 2 milioni di casi l’anno. Solo in Italia, i pazienti sono 747.000. Si tratta dello scompenso cardiaco, la condizione per cui il cuore non riesce a svolgere adeguatamente la propria funzione di pompa, determinando l’accumulo di liquidi a livello degli arti inferiori, dei polmoni e in altri tessuti. I pazienti colpiti da questa patologia hanno un’aspettativa di vita molto compromessa se non opportunamente trattati. Lo scompenso cardiaco è responsabile del 1-2% della spesa totale per l’as- straccio di lavoro, in una zona come la nostra. Quelle persone alle quali è negato il diritto alla salute, a causa del decreto del ministro Lorenzin del 20 gennaio 2016 che modifica sostanzialmente la prescrizione di esami diagnostici (TAC; RMN; esami di laboratorio, eccetera) e, quindi, anche gli esenti ticket dovranno pagare di tasca propria... lascio a voi ogni commento. Tutto questo con la complicità dei sindacati che, anziché tutelare le classi meno abbienti, si sono schierati dalla parte dei politici, quei politici che tutelano i propri interessi, implicati a vario titolo in affari più o meno leciti, infrangendo le leggi dello stato, facendola sempre e comunque franca con leggi Ad personam. “Loro non pa- gano mai!!!”. La povera gente è costretta a pagare, ai politici non interessa dove costoro prendano i soldi; non si rendono conto che senza un lavoro, senza pensione, senza tutele, la gente non riesce neppure a mangiare tutti i giorni, ma le tasse, quali spazzatura, acqua luce, canone tv, affitto e tant’altro, lo Stato, le Regioni e i Comuni pretendono che vengano pagate. Pertanto, i disoccupati, i lavoratori in mobilità e le famiglie in difficoltà chiedono lavoro e fanno appello all’Art. 1 della nostra Costituzione, che recita “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”… ciò per dare dignità alle persone e rispetto ai padri fondatori della costituzione italiana, giusto per citarne alcuni come Einaudi e Una shoah silenziosa per chi ha perso il lavoro e non può andare in pensione LA PROTESTA DEI LAVORATORI IN MOBILITA’ E’ arrivata la primavera, ma con nostro sommo rammarico vediamo che questa città rimane comunque in letargo, mentre, intanto , questo governo “ di centro sinistra” sta consumando una shoah silenziosa ovvero disastro, orrore, catastrofe, desolazione, fame, miseria morte. Oggi non è come ieri, non ci sono camere a gas o forni crematori, ma giorno per giorno tutto ciò si consuma ai danni dei lavoratori, dei pensionati, delle famiglie, delle classi più deboli, in generale di quelle famiglie dove non entra neanche uno stipendio e che non riescono nemmeno ad iniziare il mese, a quei lavoratori over 60 che, per effetto della legge Fornero, non possono andare in pensione, ma non trovano neanche uno sistenza sanitaria. Questa spesa potrebbe essere ridotta grazie al nuovo sistema per la resincronizzazione cardiaca, da oggi disponibile e di possibile utilizzo in circa il 20% dei pazienti con scompenso cardiaco, che permette di aumentare la risposta alla terapia e, quindi, ridurre i costi diretti e indiretti dei pazienti. La grande sfida che raccoglie questa innovazione tecnologica è, come definito nell’Expert Consensus Statement on CRT EHRA/HRS (raccomandazioni internazionali sul trattamento dei pazienti affetti da scompenso cardiaco), massimizzare il numero di pazienti che beneficiano appieno dei vantaggi della terapia di resincronizzazione cardiaca. La seconda novità risiede nel fatto che i pazienti, benché portatori di un dispositivo medico impiantabile, potranno sottoporsi, se necessario, all’esame di risonanza magnetica su tutti i distretti del corpo, anche con nuova tecnologia di campo magnetico a 3 Tesla per ambiti diagnostici complessi. Tale possibilità era fino ad oggi preclusa ai portatori di defibrillatore impiantabile biventricolare. La terapia con dispositivo biventricolare si è dimostrata efficace nel ridurre in maniera significativa la mortalità e le ospedalizzazioni per scompenso cardiaco, entrando nelle linee guida in Classe di indicazione I A; i nuovi dispositivi impiantati oggi vanno nella direzione di migliorare ulteriormente la gestione del paziente con scompenso cardiaco. “Sono molto soddisfatto di poter offrire ai nostri pazienti quanto di meglio oggi in commercio, ma sono anche gratificato dal fatto che Medtronic abbia scelto la cardiologia di Castrovillari per effettuare i primi impianti di questo innovativo dispositivo nella nostra regione” – conclude il Professor Bisignani. Sviluppo socio-economico del territorio attraverso i Poic L’amministrazione Comunale di Castrovillari è tra i cento comuni calabresi che hanno già aderito alla Manifestazione di Interesse relativa ai POIC -Progetti Operativi per l’Imprenditorialità Comunale- promossa dall’Assessorato al Lavoro della Regione Calabria e attuata dalla Società in House FINCALABRA S.p.A., nell’ambito del Progetto INTRAPRESA. Dopo l’adesione formale, è stata ultimata nei giorni scorsi la prima stesura del progetto comunale, la quale ha preso avvio da un’attenta e articolata analisi swot, mirata a evidenziare punti di forza e criticità del contesto socioeconomico locale. Il progetto, che verrà illustrato mercoledì 27 aprile presso la Cittadella Regionale, è stato redatto grazie alla preziosa collabora- zione tecnica dell’architetto Giovanna Castagnaro, da tempo vicina a questa Amministrazione e contestualmente impegnata in materia di sviluppo locale. Gli obiettivi principali del POIC nostrano sono tutti tesi a incrementare la competitività e l’attrattività del sistema produttivo locale, attraverso la valorizzazione delle potenzialità endogene del territorio, sulla base di De Gasperi, dei quali, cari politici “moderni”, non siete degni neppure di pronunciare i nomi. I lavoratori in mobilità un processo sinergico che crei reti solidali tra produttori, imprenditori e istituzioni, al fine di contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro, al miglioramento della capacità organizzativa del sistema territoriale, alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. Le aree di intervento:il borgo antico della “Civita”, il centro storico , la “T commerciale” e il PIP, sono state scelte per il ruolo strategico che svolgono nell’ambito dell’economia urbana, pur essendo afflitte da gravi fenomeni di disagio abitativo e di degrado sociale. I settori di azione sono: Turismo, Enogastronomia, Agricoltura, Artigianato, Natura e Welfare, mentre i diktat dominanti il piano di sviluppo sono “Qualità e rete”. Qualità, intesa come valorizzazione delle produzioni tipiche, siano esse agricole, agroalimentari, forestali e/o artigianali e del tessuto urbano in cui queste si inquadrano; rete tra servizi, produttori, imprenditori, istituzioni e comuni limitrofi. L’importo complessivo di progetto€ 3.000.000,00, tiene conto, oltre che degli incentivi alle imprese, così distribuiti: micro-credito, sostegno a fondo perduto, azioni di formazione e/o assistenza tecnica alle imprese, voucher per l’innovazione, aiuti all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego, anche di eventuali costi legati alla strutturazione e infrastrutturazione dei luoghi di proprietà comunale su cui insisteranno eventuali attività imprenditoriali oggetto di intervento.Per ogni azienda o PMI finanziata si pronostica l’incremento di almeno tre unità lavorative. In media con il finanziamento delle 60 imprese preventivate da progetto, tra start up e incentivi alle PMI esistenti, si prevedono oltre 100 nuovi posti di lavoro. Soddisfatto il sindaco Domenico Lo Polito ha dichiarato: “Più lavoro, non significa banalmente ridurre in punti percentuale il tasso di disoccupazione, ma migliorare il contesto sociale locale, garantendo al territorio più servizi, una maggiore efficienza nell’uso delle risorse, un’impennata nella qualità di vita della comunità” IL DIARIO anno XIV n. 12 PAG. 4 TRASLAZIONE DELLE SPOGLIE DI SUOR SEMPLICE Mons. Savino: «Quella di Suor Semplice è la storia di un’anima che si è sentita amata e scelta da Dio per condividere con Lui il mistero della Passione» Foto F. Propato Foto F. Caruso Foto F. Caruso Foto F. Caruso Si è tenuta sabato 16 aprile la cerimonia della traslazione delle spoglie di Suor Semplice. E’ stato un momento molto atteso da devoti e semplici cittadini poiché la figura della Suora è ancora viva nell'immaginario collettivo di tanti castrovillaresi. Suor Semplice nacque a Castrovillari il 16 luglio 1873 i suoi genitori erano di umili origini: la madre Agnese Filomia di Castrovillari era casalinga, mentre il padre, Giorgio Berardi, era un bravo e noto sarto di Oriolo Calabro. Un giorno i genitori di Suor Semplice, novelli sposi, si recarono in visita al Monastero delle Pentite di Castrovillari dove conobbero una suora cieca e paralitica la quale, con illuminanti e profetiche parole disse: "Sposina cara, questa prima angioletta che verrà al mondo ti nascerà Santa". Alla bimba che nacque fu dato il nome di Maria Domenica, ma da tutti, affettuosamente, veniva chiamata Mariuccia. Ella crebbe con gli insegnamenti religiosi dei genitori e conoscendo sin dalla più tenera il timore di Dio. Crebbe Mariuccia e mostrava ,con la sua giovinezza, una serena e soave bellezza, nonché un particolare fascino, frutto di grazia e di virtù. Quando un avvenente capitano di fanteria, di stanza presso il Distretto Militare di Castrovillari, fu attratto dalla sua grazia, la risposta della giovane fu chiara e sincera: "Il mio sposo mi ha già scelta, io sono innamorata di lui e voglio legarmi a lui per tutta la vita. Egli si chiama Gesù". Suor Semplice Maria Berardi mori' il 23 marzo del 1953 tra il pianto e la commozione di tanti castrovillaresi. La cerimonia della traslazione ha avuto inizio alle ore 16.30 di sabato 16 aprile partendo dal cimitero, il corteo poi si è snodato fino alla chiesa di san Francesco di Paola, dove, alle 18.30, si è tenuta la solenne concelebrazione eucaristica alla presenza di Mons. Francesco Savino, vescovo della Diocesi di Cassano allo Jonio. L’Omelia del Vescovo «Ci siamo riuniti, questa sera, attorno all’altare con un’intensa gioia spirituale per ringraziare il Signore che ha donato alla Chiesa di Cassano e a tutta la Chiesa di Calabria una testimonianza di santità possibile nella persona di Suor Semplice Berardi. Siamo convocati così numerosi per la traslazione delle sue spoglie mortali dal cimitero di Castrovillari alla Chiesa parrocchiale di San Francesco di Paola, ubicata nelle vicinanze della casa dove Suor semplice ha vissuto. In questi nostri giorni, segnati da una diffusa cultura liquida e debole, del vuoto e del non-senso, la sua testimonianza costituisce un esempio ed un incoraggiamento a fare di Cristo il senso della propria vita. La santità è la meta alla quale tutti siamo chiamati perché è una vocazione universale. Può sembrare difficile da raggiungere e ciò può procurarci scoraggiamento. Ed invece la serva di Dio suor Semplice, mostra a tutti che è possibile, ci incoraggia e ci indica la strada per poter raggiungere il traguardo: Cristo Gesù, autore della nostra salvezza, che il Vangelo della IV Domenica di Pasqua presenta con un’immagine antica e sempre nuova, quella del Pastore bello e buono che conosce le sue pecore e dà la vita per loro. Lo sfondo biblico dell’immagine del pastore deriva dall’Antico Testamento in cui ha valore messianico. Anche i profeti hanno utilizzato il titolo di “pastore d’Israele” per specificare il futuro discendente di Davide tenendo viva l’attesa del Messia e la speranza della salvezza nella storia. Il breve testo del Vangelo di Giovanni, appena ascoltato, aiuta a capire l’identità di Gesù che si automanifesta come il Pastore che dà la sua vita: “Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono”. Il rapporto tra pastore e pecore, secondo le indicazioni dell’evangelista, ruota attorno a tre verbi: “conoscere”, “ascoltare”, “seguire”. Non si tratta di una conoscenza teorica e sommaria, ma di una relazione personale, una conoscenza d’amore, propria di chi ama e di chi sa di essere amato. L’ascolto è il verbo per eccellenza dell’esperienza di fede. La fede, infatti, nasce dall’ascolto. Ascoltare è “il primo vero comandamento” per Israele, è l’invito che precede lo stesso decalogo: “Shemà, ascolta, Israele”! (Dt 6,4). Così avviene per ogni discepolo di Gesù che ascolta la sua voce e lo segue, affidandosi con fiducia al Buon Pastore. Nella prima lettura, l’esperienza di Paolo e Barnaba ad Antiochia viene presentata nei termini dell’ascolto: “tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore”. L’ascolto diventa, dunque, il collante della comunità. Il verbo “conoscere” è, poi, il verbo dell’intimità: non esprime un processo puramente intellettuale, ma è il frutto di una “esperienza” che dice presenza di un “io” e di un “tu” che si riconoscono nell’amore. Ogni pastore buono e responsabile conosce una per una le sue pecore, le chiama per nome, cioè conosce la loro identità. Gesù, ci ha detto papa Francesco in una delle sue omelie a Santa Marta, era un pastore che “parlava la lingua del suo popolo. Un pastore che si faceva capire, diceva la verità, le cose di Dio”. Ed ancora Papa Francesco, nell’Evangelii gaudium, al n. 31, scrive “Ad imitazione di Gesù, ogni Pastore a volte si porrà davanti per indicare la strada e sostenere la speranza del popolo – il pastore deve essere avanti a volte – altre volte starà semplicemente in mezzo a tutti con la sua vicinanza semplice e misericordiosa, e in alcune circostanze dovrà camminare dietro al popolo, per aiutare coloro che sono rimasti indie- tro”. La sequela, infine, è la conseguenza dell’ascolto trasformato in “intimità”. Si segue soltanto chi si ama. La storia di suor Semplice appartiene a questo intreccio di ascolto, intimità e sequela di Gesù. E’ la storia di un’anima che, fin dalla fanciullezza, si è sentita amata e scelta da Dio per condividere con Lui il mistero della Passione. Per lei la malattia, le sofferenze, il dolore, non erano né disgrazie accadute, né punizioni inflitte, ma,”vanto” come scrive Paolo ai Galati: “quanto a me non ci sia altro vanto che nella Croce del Signore nostro Gesù Cristo” (cfr. Gal 6,14). Suor Semplice era immersa completamente in Dio; per questo era la donna della speranza e della fiducia e suscitava in tutti il desiderio di incontrare Dio. «Suor Semplice accoglieva tutti, consigliava, educava, consolava. Soprattutto invitava a fare la volontà di Dio. Seminò ovunque fiori di speranza» . Di lei possiamo dire che è stata certamente una delle personalità più significative della Castrovillari della seconda metà del Novecento per la fede cristiana apertamente professata e per la Carità vissuta. Ella si lasciò sempre condurre dalla logica dell’amore immenso e totale a Dio, a Cristo, a Maria, alla Chiesa, al Papa, e dell’amore ugualmente assoluto all’uomo, a tutto l’uomo, anima e corpo, e a tutti gli uomini, piccoli e grandi, ricchi e poveri, umili e sapienti, santi e peccatori, con particolare bontà e tenerezza verso i sofferenti, gli emarginati, i disperati. Molte persone restavano stupite dalla semplicità del suo animo. Più di qualcuno ha rilevato ed anche scritto che il letto del suo dolore è stato una cattedra d’insegnamento. Il noto teologo Karl Rahner nel dopo concilio scriveva: “Il cristianesimo del futuro, o sarà mistico, o non sarà”. A riguardo non ci è vietato dire che Suor Semplice nella sua genuinità è stata una donna mistica. Allora, non riduciamo i santi a “distributori di grazie”! Recuperiamo, invece, la dimensione mistica dei santi. La misura alta della vocazione cristiana è la santità, diceva san Giovanni Paolo II. Santità che auspichiamo presto possa essere riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa nella serva di Dio Suor Semplice Berardi. Per questo mi impegno a pregare e chiedo a tutti di farlo. Gesù, il Risorto, il Pastore bello e buono, accompagni noi tutti alla santità e la luce che risplende nella vita di suor Semplice illumini i passi della nostra esistenza». † Francesco Savino Dopo la funzione religiosa vi è stata la benedizione del sepolcro e la tumulazione. La nuova tomba di suor Semplice è stata collocata nello spazio sottostante il quadro di santa Chiara d’Assisi, fondatrice dell’Ordine delle Monache Clarisse di cui suor Semplice indossò l’abito. Una scelta importante quella della traslazione che oltre a permettere ai tanti di pregare in chiesa vicino alla tomba di Suor Semplice valorizza la Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio per la quale l’Associazione di Volontariato “Suor Semplice Maria Berardi”, presieduta da Antonio Buffone, si è costituita attore. IL DIARIO anno XIV n. 12 PAG. 5 Suor Semplice La testimonianza di una famiglia per grazia ricevuta Davoli, 02/10/2008 Con sentimenti di profonda gratitudine scriviamo la nostra testimonianza, volendo benedire il Signore che, attraverso l’intercessione di Suor Semplice, ha operato meraviglie nella vita della nostra piccola Giulia. La nostra bambina è nata a Soverato il 10/05/2007. Dopo circa un mese di vita ci accorgiamo che nelle feci di Giulia sono presenti tracce di sangue. Preoccupati la portiamo subito in ospedale a Soverato ed i medici ci assicurano che il sangue è dovuto alla presenza di ragadi. Senza fare ulteriori controlli ci mandano a casa. Il problema, però, si è aggravato, associandosi a pianti interrotti, febbre e poca fame. La portiamo presso l’ospedale “Pugliese” di Catanzaro. I medici approfondiscono le visite mediche e fanno più ecografie. Viene diagnosticato un blocco di stitichezza ed intervengono mediante clisteri. Inizialmente sembra che tutto vada bene, ma durante la notte inizia ad evacuare continuamente provocando continue perdite di peso. La situazione peggiora improvvisamente per cui Giulia viene trasferita al policlinico universitario di Messina con la diagnosi di disidratazione severa e sospetto di fibrosi cistica. Con le prime indagini è scartata quest’ultima e dai primi accertamenti emerge che Giulia è affetta da diversi virus. Iniziano così una terapia farmacologica ed alimentare per via endovena. Dopo una settimana viene diagnosticato un forte ingrossamento della coliciste. Sono giorni di grande sofferenza. Siamo presi in preda al panico vedendo la nostra Giulia soffrire ed in gravi condizioni. Intanto i medici si apprestano a pianificare un intervento chirurgico. Fu questo il momento in cui il Signore manifesta la sua Bontà per la piccola Giulia. Un pomeriggio arriva Massimo, lo zio della nostra bambina, porta con sé una bottiglietta di acqua benedetta proveniente dalla casa di Suor Semplice, una sua immagine e le preghiere da recitare insieme. Noi non conosciamo l’esistenza di quest’anima santa. Ci viene raccomandato caldamente di esprimere dal profondo del nostro cuore e con vera fede la richiesta per la vita di nostra figlia. Giulia è nel lettino dell’incubatrice, noi, recitando le preghiere, bagniamo il ciuccetto nell’acqua benedetta e più volte le bagniamo le labbra. Continuiamo a pregare accanto a Giulia ancora per il tempo consentito per le visite, di circa un’ ora. Più tardi i medici ci contattano per eseguire una tac al fine di conoscere lo stato della coliciste ed intervenire poi chirurgicamente. Attendiamo nel corridoio con ansia l’esito dell’esame. Mentre lo sconforto prevale e la preoccupazione è grande, Gesù, per l’intercessione di Suor Sem- plice, interviene a nostro favore suscitando in noi una grande emozione. Dopo un po’ ci raggiungono i medici e ci rassicurano che la coliciste si è improvvisamente normalizzata e che non necessita più di un intervento chirurgico precedentemente programmato. Con immensa gioia ringraziamo il Signore e la Vergine Maria che attraverso Suor Semplice hanno accolto la nostra preghiera. Sembra che tutto sia finito ma, invero, altre prove si prospettano all’orizzonte. Purtroppo, ancora le condizioni di Giulia non migliorano. Sebbene non ci sia bisogno di un’ operazione, le tante cure a cui viene sottoposta tutti i giorni non danno esito positivo. Non dimenticheremo mai quei giorni di tribolazione. Io resto sola accanto alla mia bambina che inizia a piangere ininterrottamente, dalle 18:00 fino alle 05:00 della mattina. È davvero uno strazio assistere ad una scena simile: vedere la propria bambina soffrire senza poterla aiutare. I dottori fanno di tutto per calmarla ma non ci riescono. Sono talmente amareggiata per come sta mia figlia e dopo che i medici si allontanano prendo un po’ di quell’acqua benedetta e bagno ancora una volta le labbra di Giulia. Rivolgo con insistenza la mia preghiera a Suor Semplice chiedendo che intervenga per far calmare la mia bimba. Dopo un po’ Giulia inizia a calmarsi. Io continuo a pregare e di tanto in tanto bagno le sue labbra. Il 21 luglio 2007 Giulia viene trasferita presso l’ospedale civile di Brescia con la diagnosi di immunodeficienza. Arrivati a Brescia, Giulia viene sottoposta a vari controlli con esito positivo e viene iscritta presso la banca dati internazionali per il trapianto di midollo osseo. Nel frattempo viene isolata in una stanza sterile. Non smettiamo di invocare Suor Semplice. Trovo la forza per andare avanti nel Signore. Dopo una settimana finalmente una bella notizia: Giulia inizia a bere il latte, prima le viene somministrato con una siringa, poi, gradualmente, arriva ad una dose normale. Anche in questa situazione la nostra Giulia soffre un po’ . Perde, infatti l’abitudine di alimentarsi tramite biberon perché per più di due mesi non ha mangiato nulla. I giorni passano, Giulia pian piano inizia a migliorare. Il giorno più bello è quando i medici ci informano che non deve essere più sottoposta al trapianto di midollo osseo perché le sue difese immunitarie si stanno stabilizzando da sole. L’incubo sta per finire! Verso la fine di agosto Giulia viene dimessa e trasferita presso la casa del bambino per verificare la reazione che subisce a contatto con l’esterno. In questo periodo, grazie a Dio, non ci sono particolari problemi. Giulia è stata una bambina fortissima. Considerando che era una bambina di appena un mese di vita, è riuscita a sopportare tutto con una forza incredibile. Sappiamo che questa forza non si sarebbe manifestata senza l’intervento salvifico del Signore. L’11 ottobre 2007 finalmente si pone fine a questa triste avventura. Riportiamo la nostra bambina a casa con indicibile felicità. Giulia è tornata a casa solo grazie all’intercessione della cara Suor Semplice. Ancora oggi non smettiamo di ringraziare per la grande grazia ricevuta. L’immagine di Suor Semplice è rimasta impressa nel nostro cuore e non la dimenticheremo mai. Giulia tiene la sua immagine vicino al suo lettino e oggi gode di tanta salute. Con fede e sincerità, Francesco e Angela Sama (Dal sito www.suorsemplice.it) Giuseppe Candido (Partito radicale): «Il braccio per gli stranieri del carcere di Rossano è un luogo macabro in cui non si può dire nemmeno di essere vivi» IL DIARIO anno XIV n. 12PAG. 6 «Per l'ora d'aria c'è un corridoio lungo 12 metri e largo tre con muri alti dieci metri, dove non si vede bene nemmeno il cielo perché c'è una rete di protezione». Così Giuseppe Candido - docente e giornalista, esponente calabrese del partito Radicale - descrive quella che è stata definita «la Guantanamo italiana» a Rossano Calabro, in provincia di Cosenza. Dove, insieme a mafiosi con sentenza definitiva, «vengono ammassati» decine di detenuti speciali. Si tratta di cittadini stranieri, per lo più arabi, arrivati in Italia e accusati di terrorismo. Tra di loro, ci dovrebbe essere anche Mourad El Ghazzaoui, il 21enne siriano arrestato a Pozzalo nel dicembre 2015 e ritenuto un affiliato dell'Isis. Dopo un periodo di carcerazione a Bicocca, a Catania, di lui si erano perse le tracce. Fino alla pubblicazione su testate locali e nazionali - dopo gli attentati terroristici a Bruxelles - del suo presunto passaporto dello stato islamico. Una prova unica nel suo genere, secondo gli investigatori, ma che MeridioNews ha svelato essere una bufala. «È un luogo macabro in cui non si può dire nemmeno di essere vivi». La sbandierata rivelazione non è passata inosservata alla procura di Catania, che indaga sul caso. I ritagli dei quotidiani La Repubblica e La Sicilia sono finiti anche sul tavolo del procuratore capo reggente Michelangelo Patanè. «Mi occupo anche di terrorismo e mi tengo aggiornato», spiega. Se gli si fa notare che quanto ri- portato sui giornali non è affatto veritiero, così come non lo sono alcune prove usate contro il 21enne - dal passaporto ad alcuni fotomontaggi-, Patanè allarga le braccia: «Può capitare che si sia in galera anche se si è innocenti. Bisogna aspettare la fine delle indagini». La legge, d'altronde, prevede alcuni strumenti come il ricorso al tribunale del Riesame. Opzione che però, nel caso del presunto terrorista, non risulta essere stata adottata. E i termini sono già sca- Le dichiarazioni dell'Assessore Musmanno sulla legge del Servizio idrico integrato «Il Disegno di legge approvato onei giorni scorsi dalla Giunta Regionale, che riguarda l'organizzazione del servizio idrico integrato rappresenta un punto di svolta nel processo di trasformazione del sistema di gestione dell'acqua in Calabria. Il provvedimento, infatti, porta a compimento il percorso di riordino della governance del Sistema Idrico Integrato. La nuova organizzazione è incentrata sul ruolo dell'Autorità Idrica della Calabria (AIC), cui la legge conferisce piena operatività. L'Autorità Idrica della Calabria è un ente pubblico, rappresentativo di tutti i comuni calabresi, al quale saranno conferite le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull'attività di gestione del servizio idrico, al fine i garantire efficienza, efficacie, economicità e trasparenza tramite le conferenze territoriali. Si tratta, in sintesi, del soggetto rappresentativo dei comuni calabresi per il governo pubblico dell'acqua. Con la nuova legge, infatti, i territori si riappropriano del governo delle risorse idriche. Ed infatti, le più importanti determinazioni di competenza dell'AIC, quali, in primis, la scelta della forma di gestione, la determinazione delle tariffe e dei livelli di qualità del servizio, l'individuazione degli altri organi saranno assunte dall'Assemblea dei sindaci, costituita da quaranta rappresentanti, tutti eletti fra i sindaci dei comuni calabresi e svolgerà funzioni di indirizzo politico/amministrativo. Peraltro, la proposta prevede una modalità di partecipazione dei cittadini calabresi attraverso l'istituzione di un Comitato consultivo a tutela degli interessi degli utenti ed al fine di garantire la sostenibilità del sistema. Un altro passaggio rilevante della legge proposta riguarda la possibilità di scegliere una forma diversa dal partenariato pubblico/privato per il segmento della grande adduzione ovvero la possibilità di rendere interamente pubblica Sorical s.p.a, la società che, come è noto, lo gestisce attualmente. La gestione della società è stata, negli anni, a dir poco problematica, con riflessi negativi sulla erogazione del servizio. Una nuova organizzazione per Sorical potrebbe semplificare i processi decisionali e consentire l'avvio di un processo di risanamento ed efficientamento da più parti auspicato. "La legge proposta dalla Giunta regionale – ha detto l'Assessore Musmanno – pone le basi per il superamento dei gravi malfunzionamenti che hanno caratterizzato la gestione delle acque in Calabria. L'acqua non è un bene come gli altri. Una gestione trasparente, affidabile ed efficiente delle risorse idriche è un dovere per le istituzioni ed un diritto per i cittadini. La scelta di riorganizzare il sistema rappresenta, da parte della Regione, una precisa assunzione di responsabilità. C'è un forte ritardo da recuperare, ma la direzione è segnata: lavorare per garantire ai cittadini un servizio di qualità ed eliminare le inefficienze che hanno indebitamente pesato in passato sulle loro tasche». Roberto Musmanno duti da un pezzo. Impossibile saperne di più: non si conosce il nome del suo legale, un avvocato calabrese nominato di fiducia, nonostante le difficoltà linguistiche del ragazzo. E che non è intervenuto nel dibattito pubblico, nonostante l'eco mediatica della vicenda. Del presunto jihadista si sa poco. È arrivato con un barcone a Pozzallo il 4 dicembre 2015, insieme al padre, alla madre e a quella che sembra essere la sua fidanzata. Nei registri del centro di prima accoglienza del Ragusano risultano infatti due registrazioni a nome El Ghazzaoui, gli uomini della famiglia. Dopo viene arrestato e trasferito nel carcere di Bicocca. Così come i familiari spostati fuori dalla Sicilia. Il 4 gennaio scorso i Radicali effettuano una visita di controllo all'interno della casa circondariale ma, quando chiedono informazioni sul giovane, apprendono che è stato trasferito il giorno prima. Non si hanno più notizie per mesi fino a quando si scopre della detenzione in Calabria, presumibilmente nella struttura di Rossano Calabro. A Rossano c'è un braccio per gli stranieri accusati di terrorismo «Ci sono 50 detenuti stranieri accusati di terrorismo che non vengono mischiati con gli altri racconta l'attivista Giuseppe Candido che a Pasqua ha visitato la struttura detentiva calabrese. A loro è dedicato un braccio particolare, la polizia penitenziaria ci ha spiegato che non capiscono quello che i detenuti si dicono e i contenuti della preghiera del venerdì». Organizzata all'interno di una sala allestita appositamente con «un imam che mi risulta essere uno di loro». A Rossano manca anche la figura esterna di un mediatore e l'unico che si occupa di tradurre «è un detenuto arabo che conosce un po' di italiano». I carcerati lamentano di non riuscire a comunicare nemmeno con le famiglie. «È un luogo macabro - conclude Candido -, in cui non si può dire nemmeno di essere vivi». Verso una nuova organizzazione della medicina di base Una delle maggiori scommesse del governo Regionale guidato da Mario Oliverio e dalla giunta di centro-sinistra è rappresentata dalla necessità di cambiare in profondità il servizio sanitario regionale. In esso, infatti, continuano a permanere i mali di sempre: offerta sanitaria non adeguata alla domanda di salute dei calabresi, che pertanto sono costretti ad emigrare per curarsi; liste di attesa per visite specialistiche, ricoveri ospedalieri ed esami strumentali che si allungano in modo insopportabile; assenza di una rete territoriale di servizi che sia in grado di svolgere un ruolo di efficace filtro rispetto ai pronto soccorso ed ai ricoveri impropri; mancati investimenti nelle reti di eccellenza per la cura di patologie ad alta complessità. A propositodella medicina territoriale, occorre registrare una novità di grande rilievo, che se si trasformerà in fatti concreti potrà innovare e potenziare notevolmente i servizi diassistenza che fanno capo ai distretti sanitari. Recentemente il comitato delle regioni comparto sanità ha emanato l’atto di indirizzo per l’aggiornamento delle convenzioni della medicina convenzionale (medici di famiglia). In esso vengono recepite le indicazioni contenute nel decreto Balduzzi che riguardano la definizione di un nuovo modello organizzativo delle prestazioni assistenziali sanitarie di base. Tale modello prevede un servizio di assistenza primaria esteso all’intero arco della giornata (dalle 8,00 alle 24,00) da lunedì a venerdì, mentre di sabato e festivi il servizio verrà garantito dalle 8,00 alle 20,00. Questo nuovo sistema organizzativo dell’assistenza sanitaria primaria dovrà avvalersi di una nuova struttura denominata AFT (aggregazione funzionale territoriale), avente un bacino di utenza non superiore ai 30.000 abitanti, nell’ambito della quale opereranno, in modo associato ed in turnazione, i medici di base insieme a quelli della continuità assistenziale ed agli infermieri. Un analogo modello organizzativo viene previsto anche per i pediatri di libera scelta. Si tratta di una riforma importante nella direzione del potenziamento della medicina territoriale, in quanto nelle nuove strutture sarà possibile ottenere non solo le tradizionali prestazioni sanitarie di base, ma anche effettuare i primi esami clinici, la media diagnostica strumentale, la chirurgia ambulatoriale, prenotare le visite specialistiche e pagare il ticket. In tal modo il pronto soccorso e lo stesso ospedale otterranno uno sgravio notevole di incombenze e potranno così concentrare tutti i loro sforzi sui casi che necessariamente richiedono il ricovero ospedaliero. I vantaggi che i cittadini ricaveranno da tale innovazione sono facilmente intuibili, così come altrettanto facilmente immaginabili sono i minor costi che il sistema si troverà a sostenere una volta che saranno eliminati o comunque notevolmente ridotti i cosiddetti ricoveri impropri. L’assistenza notturna sarà affidata al servizio emergenza-urgenza, che però richiede necessariamente un potenziamento dell’organico, in modo da affiancare al personale sanitario del 118 i medici preposti all’assistenza notturna ordinaria. Carmine Zaccaro VENDE AVVIATA ATTIVITA’ PANETTERIA PASTICCERIA PIZZERIA VIA SS. MEDICI - CASTROVILLARI INFO 0981. 46667 Da oggi Castrovillari è più sola senza il maestro Maradei IL DIARIO anno XIV n. 12 PAG. 7 Il giornalista castrovillarese Lucio Rizzica lo ricorda così «Il mio risveglio è stato triste quest'oggi. Un messaggio scarno, diretto, speditomi da un amico vero, mi ha annunciato senza fronzoli che Giuseppe Maria Maradei se n'è andato, come del resto sapeva egli stesso che sarebbe accaduto presto. E lo sapevamo in tanti, purtroppo. Ma tutti scacciavamo via il pensiero. E' andato via in silenzio, senza fare della morte una scena madre (come spesso capita ai molti che si fregiano del titolo di attore senza esserlo). Giuseppe invece attore lo era. E pure di quelli bravi. E non solo. Era ben altro. Animato da sacra passione. Intelligente, colto, scomodo, vivace, fantasioso. Ci eravamo incontrati l'estate scorsa dopo un pò di tempo che non accadeva: avevamo condiviso dolori e affanni. Lo sentivo molto vicino a me, gli ultimi eventi della vita ci avevano anche costruito dei ricordi in comune e ci avevano fatto lo sfregio (malriuscito) di provare invano a metterci l'un contro l'altro senza un reale motivo: un progetto stupido ordito da una mente immatura e ovviamente fallito. Non ci saremmo mai ritrovati contrapposti io e Giuseppe. Anzi, proprio nell'ultimo anno avevamo ripreso a parlarci più intensamente in privato e avevamo persino pensato di realizzare presto qualcosa insieme, se la malattia gli avesse dato tregua. Così non è stato purtroppo. E dell'ipotesi artistica andata a monte mi interessa poco, ora. Io piango l'uomo, il ragazzo, l'amico, l'attore, l'artista a tutto tondo. Piango per il vuoto che oggi lascia in una comunità che è sempre più ripiegata su se stessa e priva di acuti. Piango per il vuoto culturale che gli sopravvive, lui che per anni ha incarnato il teatro e lo ha amato come si ama un figlio. Piango per il vuoto politico che si spalanca dopo la perdita di una mente fine come la sua e fedele a se stessa e ai propri princìpi. Piango per il vuoto che resta inevitabilmente incolmabile nel cuore di Donna Giulietta, la figlia così profondamente amata e sempre in cima ai suoi pensieri. E per il vuoto che adesso resta in ognuno di noi. Giuseppe Maria Maradei se n'è andato con la dignità che pochi sanno mettere in campo in certe battaglie. Se n'è andato eroicamente, epicamente, fieramente. Dopo una guerra condotta contro il destino senza mai piegare il capo. E a me resta l'onore e il piacere di essere stati amici, la tristezza di non potere ancora riabbracciarci e condividere idee ed emozioni. Quelle che sapeva solleticare calcando la scena, con un trasporto e una forza interpretativa che avrebbe meritato ben altri palcoscenici, ai quali in buona parte aveva rinunciato per dare corpo alla sua ferma volontà di costruire e lasciare qualcosa nella sua città, per il profondo attaccamento alle radici e a quel sogno da realizzare a tutti i costi. Ciao Giuseppe. Dovevamo rivederci questa estate. Verrò invece a trovarti dove riposerai e recitarti dei versi. Per continuare a scambiarci l'anima. Tanto so che da lassù, ogni tanto tu verrai a trovarmi. E prima o poi, tra le nuvole, ci ritroveremo dietro il sipario della vita.. Lucio Rizzica GIUSEPPE MARIA MARADEI, CHI È STATO NEL RICORDO DI GIUSEPPE MARADEI La farsa continua. Discarica il mondo sempre più veleni che inquinano le menti e danno cibo ai corvi, ai tanti corvi neri, messaggeri di morte. Tu, poeta, nella finzione del teatro hai esplorato la realtà e nelle pieghe più segrete il dramma umano che si consuma ogni giorno miseramente. Oltre l’orizzonte il dolore ti consegna alla Verità, Luce d’infinito. Adriana De Gaudio Il Sindaco Lo Polito lo ricorda così «Ad un anno dalla scomparsa dell’indimenticabile Luigi Le Voci Castrovillari deve piangere un'altra pregnante umanità di questo mondo dell’espressività: é Giuseppe Maradei, da qualche giorno scomparso. Per lui non c’è bisogno di molte parole per ricordarlo poiché, egli stesso, non amava farne se non per affermare il fare, l’interpretazione che lo affascinava fino a plasmarlo e renderlo per questo o quella scena , la comunicazione del suo lavoro per farlo amare come occasione di conoscenza e sviluppo delle coscienze. Insomma, un altro figlio importante della città, della zona, della stessa Calabria per quello che rappresentava ed ha dato per le espressività identitarie della propria Terra. Non tanto amato, per i suoi modi diretti, franchi e schietti su ogni cosa, ma sempre arguti, era un personaggio ricco di capacità, grazie a quel talento che lo contraddistingueva e lo faceva apprezzare ovunque. Un interprete appassionato della vita, della realtà , dell’essere, con un piglio sempre un po’ critico, ma di chi vuole conoscere meglio ogni cosa per esprimere e mettersi in gioco adeguatamente con l’esistente, la memoria, lo slancio e con il desiderio insistente per la verità e la Bellezza delle cose di cui era particolarmente attratto come tanto curioso per inclinazione. Un attore, regista, interprete autentico di temperamenti, umori , sensazioni. Un attento protagonista dell’attività artistica grazie ad una originalità tutta sua, ricca di contenuti quanto di sfaccettature ed angolature che lo hanno sempre visto dinamico in quella promozione culturale che desiderava fosse sempre più diffusa, inclusiva e coinvolgente anche per le scuole, dove, secondo lui, ciascuno può acquisire in maniera critica e personale una concezione globale dell’esistenza a cui la recitazione ed il Teatro possono dare un grande contributo per la crescita della persona, aprendola sempre più ad uno sguardo vero sulla realtà. E’ tutto questo ed altro ancora Giuseppe,curatore pure di tante iniziative tese ad incoraggiare, valorizzare ed incrementare ciò che la nostra gente portava nel cuore e aveva saputo far suscitare in uomini e donne appassionati al proprio Destino, alla propria Terra, alla propria Cultura ed Identità. Fattori che sicuramente hanno bisogno di capacità, volontà , sacrifici e dedizione per proseguire battaglie culturali importanti e per creare luoghi che facciano memoria di sensibilità e vocazioni di questa portata e di cui, Grazie a Dio, Castrovillari è pregna.Ciao Giuseppe, non ti dimenticheremo mai...” Domenico Lo Polito Capocomico e direttore artistico del Teatro della Sirena, il M° Giuseppe M. Maradei nasce a Castrovillari il I/X/1961. Ha conseguito il diploma di attore presso lo Studio Internazionale di Arti Sceniche Alessandro Fersen di Roma. Successivamente ha approfondito i suoi studi frequentando: il Corso di Drammaturgia tenuto da Eduardo De Filippo presso il Teatro Ateneo dell’Università La Sapienza di Roma; le Lezioni sulla Commedia dell’Arte tenute da Dario Fo presso il Teatro Argentina di Roma; un seminario sul Faust di Goethe tenuto da Giorgio Strehler presso il Teatro Studio del Piccolo Teatro di Milano; un seminario di scenografia tenuto da Josef Svoboda ed altri seminari su Psicodramma e Mnemodramma tenuti da Fersen e da Alfonso Maria Di Nola presso il teatro Eliseo di Roma. Dal 1985 ha sempre recitato con compagnie primarie nazionali, accanto ad attori quali Regina Bianchi, Flavio Bucci, Paola Pitagora, Adriana Innocenti, Piero Nuti, Aldo Giuffrè, Antonella Steni, Gianfelice Imparato, ecc. e con registi fra i quali Memè Perlini, Giancarlo Sammartano, Armando Pugliese, Marco Mattolini, Sandro Giupponi, Italo Nunziata. Ha svolto una intensa attività radiofonica presso RAI – Radiodue. Ha prestato la voce per il video “Ofelia” dei Magazzini Criminali diretti da Federico Tiezzi. Come autore, e per la poesia e per il teatro, ha ricevuto premi e segnalazioni. La sua fiaba musicale “Giacomino e l’asino dagli occhi turchini” nell’estate 2001 è stata eseguita dal Microcosmos Ensemble al Festival di Edimburgo. E’ stato per più edizioni direttore artistico del Festival Mediterraneo dei Due Mari. Dal 1996 svolge, come docente di recitazione, corsi e laboratori nelle scuole di ogni ordine e grado. Nel 2002 fonda a Castrovillari il Teatro della Sirena (Libero Teatro Popolare d’Arte di Calabria Citra) di cui è direttore artistico e capocomico. Nel 2007, per la sua attività, riceve dal Centro di Etnostoria di Palermo una segnalazione al Premio Internazionale di Studi demoetno-antropologici Pitrè/Salomone Marino. Ha pubblicato: Esperimento di Alta Magia (ovvero: Macchiette in libertà) Passio (mistero sacro su modelli di devozione popolare) Charitas (mistero sacro sulla vita di San Francesco di Paola) Castrovillari, immagini della memoria Ridiculuso cuntrasto tra Corajisima e Carnilivaru L’isola (Dramma) La voce de lu viento (Passiune populare pe’ lu Trono e pe’ l’Altare) Cavalcata nella notte (Dramma) IL DIARIO annoXIV n.12 PAG. 8 L’evoluzione della famiglia in un clima legislativo in continuo cambiamento Sabato 16 Aprile presso l’Aula Magna del Tribunale organizzato dalla Camera Civile “D.Mazziotti” e patrocinato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati con la partecipazione dell’Istituto E.Fermi di Castrovillari,si è tenuto un seminario sul tema : "L’evoluzione della famiglia in un clima legislativo in continuo cambiamento” Ad aprire la giornata di confronto il Presidente della Camera Civile, Antonella Gialdino, il Presidente del Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Castrovillari, Roberto Laghi, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico E.Fermi, Rossana Perri. Quali sono le ricadute sul diritto di famiglia alla luce dei nuovi interventi legislativi? L’Italia è obbligata dall’Europa a regolamentare le unioni civili omosessuali? La Corte Costituzionale impone al Parlamento di regolamentare le unioni civili omosessuali? È vero che i conviventi anche omosessuali non hanno alcun diritto e serve una legge che li tuteli? Sono alcune delle domande che il confronto tra la parte laica e quella religiosa si sono trovate a sviscerare alla presenza del pubblico tra i quali anche tanti studenti. Antonella Gialdino, presidente della Camera Civile, dopo aver ringraziato il direttivo della Camera Civile ed il suo vice-presidente,avv.Lucia Bianco,ha preannunciato che il dibattito «non mancherà di evidenziare che il diritto sta tendendo sempre più a privatizzare l’istituto della famiglia. Tale percorso è iniziato già con la riforma del diritto di famiglia del 1975 e a tappe cadenzate, sta giungendo a una vera e propria ridefinizione del diritto di famiglia. Sostanzialmente l’attenzione è stata rivolta al disegno di legge sulle unioni civili e sulle convivenze di fatto.Un argomento di grande Si è svolto nelweekend tra venerdì 8 e domenica 10 aprile a Rende (CS) il campionato provinciale di scacchi del 2016, valevole per il titolo assoluto della provincia di Cosenza e quale prova di selezione locale per il campionato italiano assoluto. Il torneo si è svolto nella sede messa a disposizione dal Centro Residenziale dell'Università della Calabria, ed è stato organizzato dalla locale associazione sportiva dilettantistica "Gioacchino Greco" di Cosenza, in collaborazione con la sezione "Sport della mente" del Centro Universitario Sportivo (CUS) della stessa università calabrese. All'evento hanno partecipato 20 giocatori provenienti da tutta la provincia, che si sono contesi il montepremi complessivo di 750 euro, oltre al prestigioso titolo in palio. La competizione si è protratta per 5 turni di gioco, con tempo di riflessione di un'ora e mezza per giocatore, e l'ulteriore aggiunta di 30 secondi per ogni ulteriore mossa giocata. Al termine della gara, il titolo di campione provinciale è andato al 22enne studente di fisica Lorenzo Barca, che ha vinto 3 partite e pattato le altre 2. Con lo stesso punteggio ha concluso il torneo anche il castrovillarese Fabio Grimaldi, anche lui imbattuto, preceduto dunque sul filo di lana solo a causa dello spareggio tecnico basato sui punti realizzati dagli avversari incontrati durante il suo cammino. Al terzo posto si è classificato Piercarlo Marincolo, originario di Rossano e anche lui studente universitario, noto al attualità,oggetto di una grande attenzione mediatica e di crescenti polemiche infuocate e sempre più polarizzate, dopo la conclusione delle dichiarazioni generali. Al di là della legge, e quasi a prescindere dai suoi esiti,sono state tratte le conclusioni di un estenuante dibattito che, come giusto per un tema che riguarda questioni così profonde, è uscito dalle aule parlamentari. Dopo l’intervento dell’avv.Giancarlo Cerrelli ha concluso S.E.mons.Francesco Savino il quale ha presentato una chiesa aperta ai segni dei tempi. Nella sua relazione il neo vescovo ha invitato a superare l’individualismo,e il Narcisismo spronando ad imparare a coniugare nel miglior modo possibile modernità e tradizione. Una chiesa aperta ai segni dei tempi. Che combatta la globalizzazione dell'indifferenza e si apra alla cultura dell'accoglienza. A proposito degli omosessuali,Don Francesco ha affermato « nella mia diocesi ci sarà ascolto, dialogo, accoglienza, reciprocità, ma un conto sono i diritti civili un'altra cosa è il matrimonio. Non voglio, però, che su questo tema ci siano né scontri ideologici né colonizzazione ideologica». «Viviamo nell'epoca del dominio della finanza sull'economia e sulla politica –rimarca don Francesco –e nel tempo del sospetto e della diffidenza, perché anche il nostro migliore amico ci fa paura. Non riusciamo a sottrarci all'individualismo, all'idolatria del denaro e della spietata concorrenza, a guardare l'altro. Il buon cristiano è colui che porta in una mano il Vangelo e nell'altra il giornale, e deve saper essere in grado di gestire la potenza del cuore e quella dello spirito». Non da meno, inoltre, l'invito «ad azzerare le distanze tra i fatti e le azioni» Esprime grande soddisfazione per l’evento l’avvocato Antonella Gialdino secondo il quale: «è stata un’occasione importante per parlare di diritti civili ed approfondire i vari aspetti di un settore giuridico in continua evoluzione, secondo un approccio laico e scientifico-giuridico al tema, in quanto esperti e professionisti di rilievo si sono confrontati sugli elementi tecnici più significativi della riforma normativa, al vaglio in questi giorni del Parlamento». pubblico degli appassionati castrovillaresi per averegià fatto parte in passato del team della città del Pollino. La partita più tesa del torneo è stata probabilmente quella decisiva tra i due giocatori primi classificati, che si sono scontrati all'ultimo turno in un duello appassionante. Data la posta in palio, entrambi i giocatori hanno optato per un impianto di gioco solido, concedendo poco spazio ai contrattacchi reciproci. Lo scontro si è così concluso dopo 21 mosse a causa di una sequenza di ripetizione quasi forzata, che ha decretato la patta tra i due contendenti. A questo punto risultavano decisivi gli incontri sulle altre scacchiere, dove però i giocatori incontrati da Lorenzo Barca inanellavano più punti di quelli affrontati da Fabio Grimaldi, decidendo così in modo indiretto il podio finale. L'attenzione degli appassionati di scacchi di Castrovillari si sposta adesso sulle sorti della locale squadra, che si batterà a metà del mese di maggio per tentare di tornare in serie B, dove ha lungamente militato negli anni passati. Dopo aver vinto il girone calabrese di serie C, la formazione della città del Pollino aspetta ora di confrontarsi contro la vincente del corrispondente girone lucano per determinare chi sarà il prossimo anno a disputare la serie cadetta del campionato italiano a squadre. Oltre al capitano Fabio Grimaldi, la squadra di Castrovillari potrà schierare Vincenzo Carlomagno, Francesco Catapano, Bruno Rizzuti e Mattia Caputo. Scacchi/Fabio Grimaldi si laurea vice-campione provinciale 2016 Successi per la giovane soprano castrovillarese Mihaela Trapani IL DIARIO anno XIV n.12 PAG. 9 All’XI Trofeo Città di Greci, Concorso internazionale di Musica tenutosi dal 7 al 10 aprile, la nostra concittadina Mihaela Trapani, nella sezione canto lirico, ha conquistato il primo posto. Reduce da altre brillanti affermazioni in precedenti concorsi musicali, la ventiduenne castrovillarese, studentessa al Conservatorio di Musica di Vibo Valentia “ Fausto Torrefranca”, ha tutte le carte in regola per emergere nel panorama della lirica italiana. Solidità vocale e finezza espressiva, cantante raffinata ed elegante. sulla scena, sicura ed appassionata, ha brillato, durante il concorso, grazie ad un’interpretazione sentita che ha riscosso il grande plauso del pubblico e della giuria. Mihaela ha cominciato a studiare canto sotto la guida del maestro Francesco De Leo, affermato baritono calabrese che ha svolto intensa attività con- certistica con Katia Ricciarelli. Ha riscosso successi ed affermazioni anche in Canada dove ha tenuto un Master al Palestina Chamber Chorus di Tecnica vocale, interpretazione, fraseggio ed emissione della voce. Ha ricoperto nell'Opera "Rigoletto" il ruolo omonimo, ne "La Traviata"il ruolo di Giorgio Germont, nella "Bohemè" il ruolo di Marcello , ne"Il Barbiere di Siviglia" il ruolo di Figaro e nella "Carmen" il ruolo di Escamillo , solo per citare alcune delle sue brillanti performance.E Mihaela Trapani sa di essersi affidata nelle mani giuste per raggiungere i suoi obiettivi e i suoi traguardi dedicando proprio al suo maestro questa vittoria, oltre che «a coloro che mi hanno sempre sostenuta e creduto in me: i miei genitori, persone senza le quali tutto questo non sarebbe stato possibile». Ad maiora Mihaela. Angelo Filomia Lezione sul primo soccorso all’I.I.S. Pitagora-Calvosa Venerdì 15 aprile 2016 presso l’I.I.S. “Pitagora Calvosa” di Castrovillari si è tenuto un incontro sul primo soccorso coordinato dal dott. Aldo Foscaldi (direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della salute nonché presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani) e dal medico anestesista dott. Vincenzo Stivala (U.O. terapia intensiva e anestesia P.O. Castrovillari) i quali, mettendo a disposizione le loro competenze, hanno trattato i vari aspetti legati alle nozioni del primo soccorso evidenziando reazioni e azioni in caso di evento critico. La lezione-corso, seguita con attenzione e interesse dagli alunni (che si sono confrontati sugli stati che possono nascere subito dopo l’evento traumatico e i tipi di azione necessaria) si è conclusa con una dimostrazione pratica con l’utilizzo di un manichino. Considerando l’importanza di tale iniziativa - per la formazione in un tema di cosi elevata importanza sociale - i medici hanno salutato gli alunni con la promessa di ulteriori incontri." Bombe a mano inesplose tra vecchi attrezzi agricoli Lunedì14 aprile, intervento urgente per un Team Artificieri della "MANES" in terra di Lucania, a seguito di una segnalazione delle Forze dell'Ordine di Genzano di Lucania (PZ) per un ritrovamento di oggetti assimilabili ad ordigni in una cascina. I militari della 2^ Compagnia Genio Guastatori di Castrovillari (CS), dell'11° Reggimento Genio, intervenuti sul posto hanno subito messo in sicurezza la zona del rinvenimento e recuperato rapidamente alcune bombe a mano, in pessimo stato di conservazione. Gli ordigni, rinvenuti durante la movimentazione di vecchi attrezzi agricoli all'interno di una cascina, in Contrada "Mattina piccola" , sono risultate essere quattro bombe a mano del tipo inglese N°36, contenenti alto esplosivo a frammentazione, completamente arrugginite e risultavano pericolose al maneggio. Gli Artificieri le hanno subito verificate e rese idonee al trasporto in una cava vicina, dove sono state fatte brillare in assoluta sicurezza. Nonostante le pessime condizioni degli involucri, completamente corrosi dal tempo e dall'umidità, gli ordigni hanno detonato regolarmente in maniera controllata, confermando per l'ennesima volta l'assoluta pericolosità di questi devastanti ricordi della guerra che, purtroppo spesso, riemergono dal passato. La Caserma "Manes" , estrema propaggine della Brigata "PINEROLO", in terra di Calabria, si conferma nucleo di eccellenza dell'Esercito nel supporto alla popolazione e nella risoluzione di eventi, quali la neutralizzazione degli ordigni inesplosi, rimanendo un punto di riferimento per la sicurezza. EVENTI & NEWS IL DIARIO anno XIV n.12 PAG. 10 Cassano: incendio doloso all’azienda agricola Perciaccante. Danni ingenti Un nuovo incendio ha messo in ginocchio ancora una volta un’azienda agricola nella campagne di Cassano allo Ionio. Quello avvenuto nei giorni scorsi, infatti, è solo l’ultimo di una serie di incendi che stanno devastando piccole e grandi attività mettendo in ginocchio l’economia della zona.Nei giorni scorsi è toccato all’azienda di proprietà di Antonio Perciaccante noto imprenditore della Piana di Sibari situata in contrada “Praienetta” a pochi passi dal torrente Coscile. Le fiamme, altissime, sono divampate nel tardo pomeriggio e in poco tempo hanno avvolto un capannone al cui interno vi erano una decina di mezzi agricoli tra trattori, trebbiatrici, aratri, erpici ecc… Immediato è scattato l’allarme e sul posto sono giunte diverse squadre dei Vigili del fuoco arrivate da Rossano, Castrovillari e persino da Cosenza. Gli uomini del soccorso sono stati impegnati fino a tarda notte per domare l’incendio sotto gli occhi atterriti di proprietari e dipendenti che hanno visto andare in fumo anni di lavoro, sacrifici e investimenti. Al momento è ancora impossibile quantificare i danni anche se si parla di diversi milioni di euro. Ancora nel pieno della notte erano diversi i focolai da spegnere e che hanno reso difficile effettuare una prima stima dei danni. Procedono le indagini avviate dai carabinieri di Cassano che dovranno accertare la natura dell’incendio che ha cancellato completamente il capannone dell’azienda, anche dietro il rogo sembra esserci la mano della criminalità organizzata che da mesi tenta di imporre la legge del pizzo proprio in quella zona. La solidarietà di Iacobini L’Area Civicamoderata e il candidato a Sindaco Ivan Iacobini, esprimono piena solidarietà alla famiglia Perciaccante per il grave atto consumato ai danni dell'azienda agricola che in tutti in questi anni con tanti sacrifici hanno dato lavoro e prodotto economia nel Comune di Cassano ed in generale nella Piana di Sibari. Un'azienda modello nella filiera agroalimentare. «Aspet- Il Santuario diocesano di San Francesco di Paola a Verbicaro Giovedì 21 aprile 2016 a Verbicaro nella Chiesa Madre di Santa Maria del Piano, ha avuto luogo la presentazione del volume curato da don Giovanni Celia: “Il Santuario diocesano di San Francesco di Paola a Verbicaro. Storia, tradizione e restauro”, pubblicato dalla casa editrice cosentina Progetto 2000. Alla manifestazione sono intervenuti lo storico Angelo Rinaldi, l’editore Demetrio Guzzardi, l’archivista diocesano don Luigi Gazzaneo, padre Domenico Crupi dell’Ordine dei Minimi; ha concluso i lavori mons. Leonardo Bonanno. Mons. Leonardo Bonanno, nella presentazione al volume ha sottolineato come questo lavoro si inserisca nelle iniziative per il sesto centenario della nascita di San Francesco di Paola e «il Santuario di Verbicaro, oggetto dello studio di don Giovanni Celia, mi suggerisce altre riflessioni: potremmo prenderlo a simbolo identitario della nostra diocesi; Verbicaro, come tanti altri centri, si è formato dall’esigenza di difendersi dalle incursioni saracene, lasciando le marine e nascondendosi a mezza collina; dalla metà dell’Ottocento, il desiderio della comunità è stato quello di commercializzare e comunicare con la gente dei paesi vicini e la realizzazione della linea ferroviaria è stata la spinta che ha indotto molti cittadini a scendere verso i luoghi più pianeggianti. Il fondatore del Santuario di Verbicaro, in un certo modo, ha tracciato una strada, su un piccolo colle da dove si scorge l’immensità del mare; ha deciso di innalzare iuna cappellina, quasi ad indicarci che su questo lembo di terra del Sud Italia possiamo vivere tra collina e mare. IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005 Iscrizione R.O.C. n. 13126 Edito da Associazione Culturale PromoIdea Pollino Sede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - Castrovillari Stampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel. 0981.483001 Tiratura: 5.000 copie Distribuzione gratuita il sabato e la domenica a Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro, San Basile, Saracena, Mormanno Direttore editoriale - Angelo Filomia 328.1046251 Direttore responsabile - Luigi Troccoli Pubblicità –328.1046251 La collaborazione alla testata è libera e gratuita. Il settimanale è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione che così recita “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione”, non costituendo, pertanto, tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.La Direzione si riserva di apportare modifiche agli articoli inviati che dovranno avere preferibilmente lunghezza non superiore a 35 righi stan- dard ed inviati per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] Eventuale materiale non pubblicato non verrà restituito. E’ consentita la riprduzione anche parziale dei testi citandone la fonte. Scriveteci a: [email protected] Visitate il sito web ww.ildiariodicastrovillari.it tiamo con fiducia – afferma Ivan Iacobini – che la magistratura e le forze dell'ordine facciano piena luce su quanto è accaduto. Ma bisogna agire subito, molte persone lavorano li, servono interventi di aiuto a livello istituzionale». Ci preoccupa molto la situazione generale sul fronte dell'ordine e della sicurezza pubblica si addensano grosse nubi che devono far riflettere tutta la società civile. «Visti gli ultimi casi che si sono avuti e si stanno avendo in città, si avverte la necessità di istituire sul territorio un presidio dei vigili del fuoco. Doria sarebbe un punto strategico, centrale, così come lo era il Punto COM di protezione civile». Le preoccupazioni di Tufaro «L’ultimo atto di natura dolosa - dichiara Franco Tufaro, candidato a sindaco per #OraCassano - nei confronti dell’azienda agricola Perciaccante conferma la preoccupazione, espressa più volte, che la criminalità organizzata, sul nostro territorio, è la prima emergenza da affrontare. La situazione è talmente grave che non bastano più le periodiche riunioni sull’ordine pubblico. La gente ormai è stanca e sfiduciata, bisogna che lo Stato con tutte le componenti si mobiliti in un’azione forte e sinergica per combattere una “vera e propria guerra” per il rispetto della legalità sul nostro territorio. Non solo rispetto delle norme imposte dall’alto ma la pratica quotidiana di regole condivise per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune». Dopo gli ultimi casi di furti, incendi, atti vandalici e danni ai produttori agricoli e turistici chiediamo al Prefetto la convocazione di un tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, mettendo in campo interventi coordinati per far fronte alla situazione che si è determinata in materia di sicurezza, degrado, abusivismo, incendi, atti vandalici e danni agli imprenditori in riferimento anche ai ripetuti episodi di furti e danneggiamenti di cui sono oggetto le attività imprenditoriali e turistiche. Occhiuto: «Se vinco nomino Sgarbi assessore» «Se vinco le elezioni, Vittorio Sgarbi farà parte della mia squadra di governo. Lo nominerò assessore con delega alla Bellezza e al centro storico». L'annuncio, in realtà non troppo a sorpresa, arriva da Mario Occhiuto al termine di una kermesse elettorale in pieno centro, a Cosenza. Sgarbi, dal canto suo, non si è tirato indietro di fronte all'offerta formulata dall'ex sindaco: «Il mio ruolo di Alto commissario può concordarsi perfettamente con il ruolo di assessore qui. La cultura e le mostre sono importanti ma io voglio recuperare soprattutto il centro storico di Cosenza che va accudito e tenuto vivo». L'ex sottosegretario ai Beni culturali è impegnato nelle elezioni di Cosenza al fianco di Occhiuto ed è pronto a presentare una sua lista (Partito della rivoluzione - Sgarbi - Laboratorio della bellezza) che ha come simbolo una capra, animale che richiama ad antiche tradizioni contadine calabresi. 1943 a Castrovillari/Via Bertani rischiò di diventare come via Rasella!!! IL DIARIO anno XIV n. 12 PAG. 11 «Con l’armistizio dell'8 settembre 1943 e il quasi contemporaneo sbarco a Salerno delle truppe anglo-americane, Castrovillari si è scrollato di dosso il pericolo, da tempo incombente sui suoi figli, di essere massacrata e distrutta. Senza quello sbarco, infatti, ci sarebbe stato nella nostra zona, come, poi, è avvenuto in quella di Cassino, una cruentissima battaglia, perché solo con inauditi, reiterati e lunghi sforzi gli alleati sarebbero riusciti a superare la linea fortificatissima del Pollino e avere, quindi, la via libera per Napoli e il resto della penisola. L'armistizio segna anche l'inizio della ritirata dei soldati tedeschi dal nostro territorio per evitare di essere accerchiati dal nemico, passato ormai alle loro spalle. Fu come una fuga, data la celerità con la quale si svolse l'operazione, ma all'insegna di quella disciplina che è propria della gente teutonica. I numerosi feriti tedeschi dell'ospedaletto da campo della vicina "Pietrapiana", doloranti e piangenti, furono caricati frettolosamente su grosse autoambulanze e trasferiti altrove. Intanto, furono distrutti i depositi di munizioni e i ponti delle strade più importanti. Cumuli sterminati di sacchi di farina furono versati nelle acque del Coscile e dispersi! I depositi di viveri furono tutti bruciati.Fu fatto saltare in aria il grande deposito di bombe di Sassone, fra S. Basile e Morano, e le schegge si proiettavano, sibilando, in tutte le direzioni, cadendo nei luoghi più impensati, con quanti continui pericoli per i cittadini è facile immaginare. Fortuna volle che la...montagna di dinamite e bombe del vecchio pastificio, su Viale del Lavoro (si diceva contenesse oltre 1000 tonnellate di bombe di ogni calibro e lingotti di dinamite'), non scoppiasse. altrimenti sarebbe stata ugualmente la fine per la nostra citta posta a breve distanza. Un pesante carro armato tedesco, forse perchè rimasto in panne, fu distrutto sotto la tettoia di una casa colonica nei pressi del bivio di Martire, E superfluo raccontare come tutto andasse in rovina e come i pezzi di acciaio di quel mostro bellico andassero a finire a notevoli distanze (ne fu trovato uno del peso di 75chilogrammi nella lontana Petrosa). Anche la centrale di piazza Matteotti fu minata e distrutta in pochi minuti dai tedeschi: ingenti furono i danni alle sue costosissimo strutture, Dappertutto serpeggiava aria di morte e di sofferenza. La nostra città era ormai completamente nella mani dei tedeschi, i quali, in seguito ai fatti politici che si erano susseguiti in quei giorni, consideravano gli italiani, fino allora fedeli "camerati", quali traditori, per cui tutti cercavano di restare il più lontano possibile da essi. Non pochi cittadini, tuttavia, costretti a procurare cibo ai propri familiari, specialmente ai loro figlioli, affrontando innumerevoli pericoli, girovagava-no continuamente per le nostre campagne, anche di notte per non essere visti da nessuno. Alcuni, facendo man bassa nei depositi in fiamme, riuscirono a prendere viveri, vestiario e altra roba utile che nascondevano in profonde buche su cui sistemavano rami, foglie e sterpaglie varie per mimetizzarle. I potenti carri armati tedeschi (i famosi 'Panzer"), prodotti dalle formidabili acciaierie della Krupp sparse per centinaia di chilometri lungo la Rhur, avevano distrutto coi loro cingoli le nostre strade nazionali, calati in Calabria con lo scopo precipuo e inderogabile di fermare l'avanzata del nemico, furono costretti a percorrere, sconfitti, le vie che avevano battute poco tempo prima. Il rumore assordante di quelle macchine infernali risuonò per vari giorni nelle nostre contrade. In poco tempo sparì anche il loro Comando di Corpo d'Armata, ubi- cato nel vallone di “Virtù” coperto di abeti, canne, rovi e di piante d'ogni genere. Il vecchio e arcigno generale tedesco, metodico nelle sue passeggiate aeree ad ogni orario fisso, non si vide più in volo sulle nostre case con la sua “cicogna”. Ultimi a lasciare Castrovillari furono alcuni soldati tedeschi del genio “Guastatori”, che distrussero, senza che nessuno opponesse loro la minima resistenza , tutto quanto di utile potesse cadere nelle mani del nemico ormai alle porte. I nostri soldati, sconfitti e allo sbaraglio dopo l'armistizio, e le nostre forze di polizia, rifugiatesi anch'esse chissà dove, non furono nelle condizioni di contrastare l'azione di quei pochi... guastatori, che erano armati fino ai denti e, quel che è peggio, decisi a tutto! Tre di essi, in movimento su corso Garibaldi con un mezzo cingolato munito di cannoncino semovente, si fermarono di fronte all'attuale galleria d'arte “Il Coscile” in cerca di acqua. Da alcuni nostri concittadini fu loro indicata la vicina fontanella di Salerni, in via Bertani(attuale via Alfano). Vi si recò uno di loro, mentre i suoi compagni, con fare circospetto, sostavano attorno al veicolo. II soldato tedesco aveva proprio allora finito di lavarsi le mani e il viso, quando fu preso di mira da due castrovillaresi che, dalla loggetta di una casa vicina gli Quel 25 aprile che rischia di essere dimenticato «Sono trascorsi settanta anni ma si sa che la memoria non si misura in anni ma nella sua capacità di sedimentare comportamenti comuni e di rinnovare valori di eventi più o meno antichi» Dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti, Mussolini dichiarò che avrebbe tolto la libertà all'Italia, ma che le avrebbe dato la grandezza. Tuttavia sappiamo quale fu la taglia, umana, culturale, civile della soppressione dell'opposizione! Quanto alla “grandezza”, il fascismo, dopo aver aggredito l'Etiopia, attaccato la Repubblica spagnola, occupata l'Albania, strinse l'alleanza subalterna con il Nazismo. Fu guerra, miseria e morte, il Paese ridotto a “espressione geografica”. Oltre centocinquantamila italiani diedero la vita, nei venti mesi della Resistenza! La Repubblica e la Costituzione furono il loro lascito (la loro eredità). Oggi invece avvertiamo il pericolo dell'avanzare del conformismo travestito di fatua trasgressività, di aridi ripiegamenti nel “particulare” più egoistico. L'imbalsamazione ufficiale di quel periodo, celebrazioni rituali e senz'anima finiscono per ingenerare fastidio. Il 25 aprile è diventato ingombrante, sempre più sono quelli che vogliono cancellare il senso di spararono un colpo di fucile andato fortunatamente a vuoto. I due, fallito il bersaglio, se la diedero a gambe per le campagne della vicina valle di S. Giovanni Nuovo o, forse, si tapparono accuratamente in qualche casa... Di essi, per vari giorni, si perdette ogni traccia. Il gesto poteva avere conseguenze tragiche imprevedibili! Come avrebbero reagito, infatti, i compagni di quel sol-dato se fosse stato ucciso? Su quali innocenti nostri concittadini avrebbero sfogato la loro ira? Intanto, scampato dal pericolo, il soldato tedesco, armato del solo pugnale, raggiunse immediatamente corso Garibaldi e, imbracciato il mitra, chiamò in suo aiuto uno dei compagni armato più di lui. I due rifecero di corsa la strada della fontana e cominciarono a rastrellare palmo palmo l'intero rione 'Pantanello", fino alla villetta del vecchio tribunale. Vani furono i loro sforzi per rintracciare i due “partigiani” che volentieri avrebbero crivellato di colpi o, quantomeno, percossi a dovere per la loro bravata o portati con loro chissà dove! Dopo circa un'ora tornarono dal loro compagno e, preso posto nella camionetta, si diressero velocemente verso la vicina caserma dei carabinieri con l'intento, forse, di farla saltare in aria... Per motivi a noi sconosciuti, però, desistettero dal loro proposito. In seguito, avvolti da un silenzio tombale, rigirando i loro sguardi a destra e a manca della strada ormai deserta, sparirono con la loro macchina che lanciarono a tutto gas per raggiungere celermente i loro compagni. Furono quelli gli ultimi soldati tedeschi ad uscire dalla nostra città. Il Moloc bellico, che aveva semidistrutro la nostra zona, costringendo i poveri abitanti, in modo particolare i malati, i vecchi e i bambini, ad innumerevoli sacrifici e rinunce, e mietuto coi bombardamenti aerei del mese di agosto, 75 vite umane, fra cui un bimbo di pochi, giorni e una donna all'8°mese di gravidanza, ha voluto risparmiare da un'immane catastrofe la nostra città tanto cara alla Madonna del Castello e a S. Giuliano, suoi Protettori. L'arrivo degli anglo-americani a Castrovillari segna la fine della guerra nella nostra regione». CARLO ALFANO Dal libro inedito: "Il Monumento ai Caduti e eroe Ettore Manes” rottura storico; ma senza memoria delle nostre radici, risulta cieca la percezione del presente, rimane la ricerca del futuro. Ora è il 25 Aprile! Esso richiama lo spirito della Resistenza, che tuttavia molto ha da dire a quanti oggi vogliono resistere nella pace per la pace, nella ragione per la ragione. Anche il nostro territorio non è sfuggito alla follia del fascismo, basti pensare alle migliaia di esseri umani reclusi nel campo di concentramento di Ferramonti. Oggi di quel campo rimane ben poco. Rimangono i rotoli della Torah, dove ci sono le tavole e gli arredi sacri ebraiche, custoditi nella Sinagoga sotto la “Galleria” di Milano; mentre a Bisignano si conserva un dipinto raffigurante il – Martirio di San Bartolomeo- opera realizzata dall'internato ebreo Michel Finghestein, professore dell'Accademia di Belle Arti di Berlino. Questo dipinto, ha fatto parte di una mostra internazionale itinerante che riuniva tutte le opere realizzate dai prigionieri ebrei nei campi di concentramento di tutta l'Europa. Queste sono solo alcune delle tante testimonianze, senza dimenticare gli eroi della resistenza locale: Andrea Croccia, Micuzzo Arcuri, Attilio Cavaliere e Schettini. Da quel 25 Aprile del 1945 sono trascorsi settanta anni ma si sa che la memoria non si misura in anni ma nella sua capacità di sedimentare comportamenti comuni e di rinnovare i valori di eventi più o meno antichi. Giuseppe Bellizzi IL DIARIO anno XIV n.12 PAG. 12 II Rassegna del Festival ricorrente dei Lettori “The Readers” Organizzata dall’Accademia Pollineana (il cui Consiglio direttivo è composto da Pasquale Pandolfi, Gianluigi Trombetti, Francesca Marino, Filomena Ferraro con il coordinamento di F. Minella Bloise e la pres. onoraria di Leonardo Alario) in collaborazione con il Circolo Cittadino e l’Ass. “Integrando sì”, con il patrocinio del Comune di Castrovillari, Assessorato alla Cultura, diretto da Angela Lo Passo (già socio fondatore della Pollineana) si terrà dal 23 Aprile, Giornata mondiale del libro e dei diritti d’autore, al 31 Maggio, in concomitanza con la manifestazione nazionale “Il Maggio dei Libri” (campagna nazionale giunta alla sesta edizione promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO) la III Rassegna del Festival ricorrente dei Lettori “The Readers” che annovera ben nove eventi. Si aprirà la Rassegna giorno 23 Aprile, alle ore 17,30, presso la Biblioteca Civica “U. Caldora di Castrovillari” con un omaggio ai giovani uccisi nel Bataclan di Parigi, a cui lo scrittore Bonifacio Vincenzi ha voluto dedicare la sua ultima raccolta poetica edita da LietoColle. Il Gruppo dei Lettori, curati da F. Minella Bloise, comprenderà durante l’intera manifestazione, appassionati ed estimatori della lettura, che animeranno gli eventi prestando la loro voce ai vari autori di cui si presenteranno le opere. Obiettivo condiviso, anche a livello nazionale, è quello di di ribadire il valore sociale della lettura quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile. Il programma completo della manifestazione promossa nel nostro territorio dagli Accademici del Pollino è stato illustrato nei dettagli in una conferenza di servizio presso la Sala Giunta di Palazzo Gallo. La Segreteria dell’Accademia Pollineana Regione Calabria, le centrali cooperative, le organizzazioni sindacali e la Fish procederanno all'applicazione dell'intesa operativa che ha come obiettivo il miglioramento dell'inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Il protocollo prevede anche la regolamentazione delle modalità di intervento e la riduzione dei tempi con una adeguata semplificazione amministrative, il chiarire le competenze in merito alla presa incarico dell'utente, lo stabilire in sinergia con gli altri assessorati la promozione di azioni mirate in grado di ridurre le cause che impediscono alle persone con disabilità di essere inserite nel mondo del lavoro, l'utilizzare al meglio le risorse professionali e finanziarie di ognuno dei soggetti, la valorizzazione delle esperienze positive presenti sul territorio, oltre che il garantire la continuità nell'offerta di servizi e la maggiore omogeneità dei servizi a livello territoriale. Il protocollo è mirato anche all'inserimento dei soggetti aventi disabilità che hanno superato i 29 anni di età e iscritti nelle liste speciali. «Quest'oggi sono particolarmente emozionata – ha detto l'assessore Roccisano – perché siamo riusciti ad aggiungere un altro mattone per la costruzione di una Calabria inclusiva. Tutto ciò – ha aggiunto –, è stato possibile grazie alla sensibilità ad alla chiara volontà politica del presidente Oliverio e grazie alla tenacia di Nunzia Coppedè presidente dell'associazione Fish e abbiamo siglato il protocollo operativo per l'inse- rimento al lavoro dei disabili ex L. 68/99». «L'inserimento delle persone disabili nel mondo del lavoro – ha spiegato ancora Roccisano – rappresenta un passo fondamentale per la visione di una Calabria che abbatte ogni barriera anche e soprattutto nell'ambito lavorativo. Il lavoro è sinonimo di libertà, indipendenza ed è indubbiamente il miglior strumento di inclusione». «Con questo protocollo – ha messo in evidenza il presidente Oliverio – rimettiamo all'attenzione del complesso delle strutture pubbliche la necessità di dare un ruolo centrale, prioritario all'applicazione della legge 68 che, per motivi diversi e ragioni varie, non ha trovato piena applicazione nel nostro territorio. Protocollo regionale per l'inserimento al lavoro dei disabili Continua l'azione sviluppata dalla Regione per una Calabria inclusiva. Nei giorni scorsi, presso la sede della Regione, il presidente Mario Oliverio, l'assessore al Lavoro e al Welfare Federica Roccisano, insieme alla Federazione italiana per il superamento dell'handicap, Fish, rappresentata dalla sua presidente Nunzia Coppedè, hanno infatti sottoscritto un importante Protocollo che riguarda l'inserimento al lavoro dei disabili, in riferimento all' ex L. 68/99. A seguito dell'atto firmato, l'assessorato al Lavoro e Welfare della Rossano: è un castrovillarese uno dei due autori del nuovo stemma di Città In data 12/4/2016, sul sito web del comune di Rossano è stato pubblicato il comunicato stampa n.53 dal titolo: “Stemma, Lombardo chiude vertenza culturale decennale. Riconosciuta la paternità dello stemma a Caruso e Sitongia. Modificato l’art.3-sc”. Il Commissario straordinario del Comune di Rossano, dott. Aldo Lombardo, con delibera consiliare n.14/2016, ha disposto la modifica dell’art. 3 dello Statuto municipale che ora risulta così riscritto: «Il Comune di Rossano, che si fregia del titolo di Città ai sensi del DPR 14.10.1998, ha un proprio stemma: “d’azzurro, alle quattro conchiglie e ai cinque gigli, d’oro, ordinati in tre fasce, la prima e la terza formata da due conchiglie e dal giglio centrale, la seconda da tre gigli”. Ornamenti esteriori di Città. La stessa raffigurazione è riportata sul gonfalone con drappo di giallo ornato di ricami d’oro e con iscrizione d’oro Città di Rossano. Il bozzetto del nuovo stemma di Città, approvato con delibera del Consiglio comunale n.32 del 28/6/1999, è opera dei professori Francesco Caruso e Antonio Sitongia che ne hanno donato i loro diritti d’autore al Comune di Rossano. L’uso dello stemma e del gonfalone è disciplinato da specifico Regolamento» “Itinerari tra storia e tradizioni enogastronomiche” “Itinerari tra storia e tradizioni enogastronomiche”. E’ l’ultima pubblicazione dell’Ente Parco Nazionale del Pollino che è stata presentata martedì 19 Aprile nella sala riunioni di Palazzo Gallo (a Castrovillari), sede della Comunità del Parco e del Centro Servizi. La Carta degli itinerari, illustrati tramite testo, foto e una cartina, desidera essere solo “un primo saggio dello scrigno di biodiversità agroalimentare presente nel territorio del Pollino”. Vi sono descritti "quasi tutti i prodotti tipici e tradizionali presenti nel territorio.” Il lavoro è stato illustrato dal presidente del Parco, Domenico Pappaterra, dal direttore facente funzioni, Giuseppe Milione e dai funzionari Bruno Niola, che ne ha curato il coordinamento editoriale, Vincenzo Aversa e Marianna Gatto. IL DIARIO anno XIV n.12 PAG. 13 Curiosita ed aneddoti sul fachiro castrovillarese Blacaman Nella memoria di molti castrovillaresi, quelli un po’ più avanti negli anni, è rimasta scolpita una prestazione di Blacaman su Corso Garibaldi, all’altezza di Palazzo Gallo, agli inizi degli anni ‘50. C’era quest’uomo con una folta capigliatura cespugliosa, nera e riccia, che gli scendeva dalla testa verso il collo. Egli si distese su una tavola adagiata sull’asfalto ed un camion, scorrendo lentamente su un asse in bilico sul petto del “fachiro”, gli sarebbe passato sopra. Lentamente il mezzo salì sull’asse, percorse il breve tratto da sinistra a destra del corpo dell’impavido e scese senza provocare alcun trauma. Blacaman si levò ed un applauso liberatorio salutò la sua impresa. Tanti ancora gli straordinari episodi, tanti gli aneddoti che si raccontano su di lui, come la volta in cui a Castrovillari lasciò tutta la famiglia «per andare a prendere un caffè a Salerno», o quando fece «belare le teste dei caprettini belli e cotti nel forno!». Il 17 ottobre del 1941 venne pubblicato un lungo articolo firmato da J.D. Benavides, il quale affermava di avere le prove della morte autentica di Blacaman in Moldes, Argentina, nel 1929. Il giorno successivo Blacaman stesso provò a difendersi sostenendo di essere il vero fachiro e che l’altro era in realtà un ex assistente che aveva usato il suo nome per trarne popolarità. Eppure ancora oggi ci si chiede se la notizia della morte di Blacaman fosse stato l’errore di un giornalista, una trovata pubblicitaria intelligente, o se magari lui fosse ritornato in vita per vero miracolo. La sua carriera circense si arrestò bruscamente durante la seconda guerra mondiale, per chiudersi definitivamente nel 1946. Egli per continuare a vivere divenne meccanico, più precisamente rivenditore e riparatore di elettrodomestici e si stabilì a Maripérez, ma Blacaman, uomo buono e generosissimo, continuava ad amare Castrovillari (quando era in paese si divertiva a lanciare le monete ai ragazzi dal balcone della casa di sua sorella in via del Popolo), ad amare la nostra cucina tradizionale (gli piaceva mangiare i maccheroni al sugo, la trippa, il soffritto), ad amare la sua famiglia (in particolare suo fratello Francesco), ad amare il nostro dialetto che parlò sempre con i suoi concittadini, ma più di ogni altra cosa, ad amare gli animali, se è vero che quando il pane non c’era nemmeno per gli uomini egli si preoccupava di darlo anche agli animali, se è vero che lì a Caracas, dove riposa, ha fatto scrivere sulla sua lapide «le uniche belve che conosco e che temo veramente sono gli uomini». Grande successo editoriale Blacaman, così come Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, il personaggio creato da Baricco, sapeva leggere, ma non i libri. Quelli sono buoni tutti. Sapeva leggere la gente, i segni che la gente si porta addosso, posti, rumori, odori, e soprattutto sapeva leggere i sogni, le passioni, le speranze. Ed al suo pubblico in cambio del suo carisma, rubava l'anima. VIII Gran Premio "La Valle Interlines" Predomina Carlo Meduri del Libero Tennis Cosenza L'esperto Carlo Meduri 4/1, teste di serie n°1, batte n finale il giovane Giulio Chirillo dello Sporting Mendicino 4/1, testa di serie n°3, col punteggio di 6/4 6/1 nell'VIII Gran Premio "La Valle Interlinee" di Castrovillari organizzato dal Circolo Tennis Club Castrovillari ed inserito nel calendario nazionale FIT. Due scuole a confronto: l'una classica, interpretata dal mai domo Carlo Meduri, costituita da gioco veloce, vario, fluido con attacchi sottorete e con continui capovolgimenti; l'altra moderna, impersonata dal giovane Giulio Chirillo composta da gioco ultra veloce da fondo campo, con tiri lungo le linee molto precisi, forti, pressanti ed affondanti, preparazione atletica e movimenti in campo eccellenti. Alla fine ha prevalso l'esperienza di Meduri. Chirillo è un bravissimo tennista che, in un solo anno, ha percorso tutte le tappe della IV categoria, passando da NC a 4/1 e ha tutte le carte in regola per il passaggio alla terza categoria. Una finale degna di questo torneo di inizio primavera, con la presenza di 115 atleti, che si sono cimentati nel singolare e nel doppio, dove ha prevalso la coppia inossidabile del Libero Tennis Cosenza, composta da Carlo Meduri e Gianpiero Senatore, che in finale ha prevalso sulla coppia castrovillarese, Giovanni Costa, Tennis Club Castrovillari e Pasquale Di Maio del Queen's-Pollino che nel primo set, perso al tie break, ha messo in difficoltà la coppia vincente. I tennisti sono stati suddivisi in tre tabelloni con otto teste di serie. Molto bene si sono comportati il giovane under 14 Cristian Satriani, 4/5, del TC Castrovillari, allenato dal maestro Matteo Aversa, preparatore atletico e responsabile della scuola avviamento al tennis Fit e del Cas, centro avviamento allo sport del Coni, passato dal I al II tabellone e Lorenzo Belgrado, Tc Rossano, vincitore di ben sette incontri giungendo fino all'ultimo incontro del II tabellone. Sono da menzionare il grande Francesco Castiglione,4/3 TC Rossano , il maratoneta Nicola Folino, Cus Cosenza, il tecnico Nicola Viscanti, Tc Matera e il mitico Giuseppe Sangregorio, Tc Castrovillari e i bravi Giovanni Minervino, Tc Royal Nemoli (PZ) e Gianni Loria, del S.Paolo Rossano. Il Tc Castrovillari ringrazia tutti gli atleti partecipanti e lo sponsor La Valle Interlines dell'avvocato Mariella La Valle, impegnata nella promozione del tennis da sempre. Un arrivederci al prossimo Gran Premio La Valle, il IX. Pubblicità sul Diario info: 346.2245173 388.8521221 DAI CENTRI DELLA ZONA IL DIARIO anno XIV n.12 PAG. 14 Morano C./Abbattuto per motivi di sicurezza l’olmo di Piazza Maddalena Morano saluta l’olmo di Piazza Maddalena. L’esemplare, posto a dimora nel 1996, (dopo il primo storico taglio radicale del 1982) sentinella muta e attenta di ménage cittadini, intrecci e relazioni sociali, tradizioni popolari e religiose, nella mattinata di oggi è stato abbattuto in esecuzione di un’ordinanza sindacale. L’operazione si è resa necessaria per la “mancanza di stabilità” dell’albero - si legge nel provvedimento vergato dal Primo cittadino Nicolò De Bartolo - e il “pericolo per la pubblica incolumità” legato alla circostanza. «E’ una notizia che non avremmo mai voluto dare», afferma il sindaco Nicolò De Bartolo: «Ne siamo sinceramente dispiaciuti. Ma viste le relazioni degli uffici comunali competenti, nostro malgrado, con profondo dolore, siamo stati costretti a intervenire tempestivamente e abbattere la pianta, fomite il portamento squilibrato che essa ha assunto nel tempo. Portamento che ne ha fortemente minato la stabilità, al punto da costituire un serio pericolo per la pubblica incolumità dei pedoni, del traffico veicolare e delle strutture abitative limitrofe. Sostituiremo l’olmo con una pianta della stessa essenza: siamo certi rifiorirà rigogliosa come sta rifiorendo il nostro stupendo borgo. Magari la cureremo meglio di quanto non sia stato fatto sinora, dal 1996 ad oggi o, per andare ancor più indietro, sino al 1982. Duole molto constatare come si tenti di strumentalizzare tutto e di mistificare la realtà. I soliti detentori della “verità rivelata” si guardino intorno e analizzino onestamente le origini delle responsabilità. Pensino a cosa è stato fatto di concreto negli anni passati per salvare la pianta… nuoteranno nel nulla». Alle dichiarazioni del Sindaco fanno eco quelle dell’assessore all’Ambiente, Biagio Angelo Severino. «Dopo aver preso atto del rapporto a firma del responsabile dell’area Vigilanza dell’Ente nonché dello scrupoloso sopralluogo effettuato dal dirigente del nostro Ufficio Tecnico, l’ing. Domenico Martire, di più, dopo aver sentito il Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Castrovillari, competente per territorio», dice Severino, «non potevamo far finta di nulla e giocare sulla sicurezza pubblica. Siamo dovuti intervenire. Prima che capitasse qualcosa di grave. In quel caso di cosa ci avrebbero accusato, di immobilismo? Minestra riscaldata. Non tema la cittadinanza, noi amiamo Morano e proseguiamo con tenacia e impegno per il bene comune». Tennis Tavolo/Il Castrovillari conquista la salvezza in C1 E' arrivata domenica la tanto attesa notizia della salvezza raggiunta all'ultima giornata dalla società del Castrovillari di tennis tavolo nel campionato nazionale di serie C1. Nonostante la sconfitta all'ultima giornata in casa con il Tt Taormina, la società castrovillarese è salva grazie alla concomitante sconfitta del Crotone a Messina. Un ottimo traguardo se si pensa che la società del Pollino era al suo esordio in una serie nazionale. La squadra,formata dai giovani talenti Antonio Corrado, uca Lombardi e dai veterani Antonio Rosario Lombardi,Andrea Longo è riuscita a ben figurare nel campionato di serie C1 superando per ben 5 volte squadre e atleti di esperienza di serie C e di serie B. Salvezza sofferta, ma meritatissima considerato anche che la squadra castrovillarese le ultime tre gare le ha perse solo al nono ed ultimo incontro per 5 a 4 e stava per sfiorare la vittoria anche con il forte Taormina dopo che si era portato sul 4 a 3 e al' ultimo incontro perdeva l'incontro solo al quinto set. Un traguardo che paga i duri sacrifici del tennis tavolo castrovillarese,una società, che continua la sua politica di investimento sui giovani per far crescere l'attenzione per questo sport , e quello più ambizioso di costruire una squadra agonistica che possa competere ai più alti livelli nazionali, non dimenticando mai l'inserimento e l'integrazione dei diversamente abili attraverso la disciplina sportiva del tennistavolo. Si festeggia l'agognata salvezza nel mondo pongistico del presidente De Gaio con la consapevolezza che, non potrà che esserci un futuro pieno di successi grazie alla crescita dei giovani. In serie D il Team formato dagli atleti Giuliano Catucci, Giorgio Morrone, Domenico Veltri e Giuseppe De Gaio chiudono il campionato con una netta vittoria per 5 a 2 sul Luzzi classificandosi terzi. Il Castro batte il Sersale e approda alla finale regionale IL DIARIO anno XIV n.12 PAG. 15 Ci sarebbe tanto da recriminare per questa stagione che ha visto il Castrovillari ad un passo dalla conquista della promozione diretta in serie D. Peccato, per un campionato in cui si sono persi troppi tra le mura amiche e si è sbagliata quella che doveva essere la gara decisiva contro lo Scalea. Formazione tirrenica che potrebbe essere nuovamente l'avversario da battere in questi playoff per la formazione del Pollino. Dopo la vittoria contro il neopromosso Sersale, che ha confermato il secondo posto del Castrovillari a +10 dalla quinta classificata, la formazione del Pollino ha conquistato così l'accesso diretto alla finale regionale playoff senza passare dalla semifinale. Viola e la sua squadra, per conoscere chi sarà l'avversario da affrontare, dovranno aspettare quindi l'esito dell'unica semifinale che si terrà domenica prossima a Scalea tra la formazione del Presidente Formica e la Paolana. La vincente affronterà il 1 maggio al "Mimmo Rende" il Castrovillari. Chi vincerà i playoff calabresi affronterà poi nel doppio turno la vincente del Molise con prima gara in terra calabrese il 15 maggio e ritorno il 22. Chi ci crede fermamente in questo Castrovillari è il suo co-presidente Alessandro Di Dieco, che sa benissimo che di cammino in questi playoff potrà accreditare la sua squadra anche per un ripescaggio. Di Dieco chiede a gran voce il sostegno e l’aiuto di tutta la comunità castrovillarese: amministrazione e cittadini. “Sono molto amareggiato per questa situazione che si è venuta a creare in quanto aiuti seri e concreti, per quelle che sono le nostre difficoltà, finora non ne ho visti. Varie cose sono rimaste sospese – continua Di Dieco – adesso vanno chiarite, risolte e definite soprattutto se riusciremo a salire nel campionato Interregionale. E le probabilità che questo avvenga sono molto alte perché, passata la fase regionale, potremmo fare domanda alla Lega per il ripescaggio” afferma Di Dieco che crede in questo gruppo e nel suo tecnico. Tutto potrebbe accadere come dieci anni fa. “Io credo nei miei ragazzi e sono convinto di poter arrivare all’obiettivo prefissato ad inizio stagione. Ma una compagine che gioca in serie D ha bisogno di un secondo campo in modo tale che gli avversari possano effettuare la rifinitura pre-partita e noi in questo momento non abbiamo un’altra struttura a disposizione. Insomma, chiedo un incontro con le istituzioni così da stilare un programma di crescita e sviluppo per la nostra piccola, grande comunità. Il Castrovillari – conclude Di Dieco – è di Castrovillari”. Argomenti che verranno certamente affrontati con calma e nelle dovute maniere. Ma ora bisogna pensare a vincere questa fase regionale e poi pensare e dedicarsi ai prossimi avversari e ad eventuali obiettivi. Michele Martinisi Corri Castrovillari!!! Corri!! Domenica 24 aprile la V Edizione A meno di una settimana dalla V edizione della Corricastrovillari del 24 Aprile, che aprirà il campionato di 10 gare del Grand PRIX della FIDAL Calabria a Castrovillari, con inizio alle ore 9.00, un'ulteriore bella giornata di sport si è tenuta nella centralissima isola pedonale di Castrovillari dove per la Asd Corricastrovillari sono arrivate belle soddisfazioni che si sono incrociate con quelle provenienti da tutta Italia. Iniziamo dalla straordinaria corsa effettuata da Michele Spingola nella APPIA RUN di Roma dove, su oltre 5.000 atleti, ha concluso al 17mo posto assoluto. Michele è stato a fianco del grande Giorgio Calcaterra (giunto ottavo) fino all'8 km e solo dopo ha dovuto cedere il passo al grande ultramatoneta arrivando con il tempo di 46:01. Fa ben sperare il commento di Spingola "non mi sento ancora al massimo". Concludono le maratone di Padova e Rimini Salvatore Russo con un ottimo 3:33 e l'instancabile Gennaro Napoletano con 3:58, mentre Domenico Raimondo e Gianluca Arcidiacono, nella mezza di Agropoli, portano a casa un buon risultato: 1:38 e 1:35 rispettivamente. Tutto ciò è stato degnamente festeggiato, nella T commerciale del centro di Castrovillari nella festa dello sport che ha visto tutte le società della Polisportiva del Pollino impegnarsi per dimostrazioni atletiche. Il presidente Asd Corricastrovillari Gianfranco Milanese si è detto ampiamente soddisfatto della giornata che ha visto impegnata la società ad insegnare la corsa ed il lancio del vortex a tutti i ragazzi che affollavano il loro settore. Sono stati distribuiti gadget e medaglie per tutti e vedere la felicità negli occhi dei ragazzi e la soddisfazione in quella dei genitori ripaga dagli sforzi fatti. E’ davvero l’anno del Terranova? Sembrerebbe proprio di sì.. TORNEO “PAESI DEL PARCO” E’ davvero l’anno del Terranova? Sembrerebbe di si. Sulla strada che conduce al traguardo (mancano ormai solo quattro tappe), quella contro il Fuscaldo era una delle curve maggiormente pericolose, contro un avversario che rappresenta pur sempre la squadra vincitrice uscente, anche se decimata da molte assenze. La rete di Leonetti Franco ad una manciata di minuti dalla fine “rischia” di avere un peso notevole nell’economia della vittoria finale: vero che le quattro gare da giocare sono tutte in trasferta e con avversari anche scomodi (Castrovillari e Roggiano su tutti, senza sottovalutare il S.Umile, molto pericoloso nella singola gara), ma la formazione di Massimo Smiriglia può permettersi di perderne una e pareggiarne un’altra, sempreché gli altri facciano bottino pieno. Una situazione di assoluto favore. Va fatto un plauso particolare a Fusaro, il portiere autore oggi di due grandi parate che hanno conservato lo zero a zero nel secondo tempo prima della rete decisiva. Per il resto, la gara ha proposto una netta supremazia territoriale del Terranova, senza però molte occasioni chiaare da rete. Al Fuscaldo va indubbiamente concesso l’onore delle armi in quanto la trasferta è stata affrontata non nelle migliori condizioni di formazione: la resa è stata più che dignitosa, arrivata al termine di una gara affrontata per necessità secondo il motto “primo non prenderle”. Nulla di nuovo sul conto del Terranova: cinico, utilitaristico, vincente. Aggettivi che servono come il pane se si vuole arrivare in testa. In questo contesto vana è risultata la reazione della Fiorito alla sconfitta interna della settimana scorsa contro il Castrovillari: la vittoria a Cassano, tuttavia, è stata meno agevole di quanto sembra dire il punteggio. Dopo l’iniziale vantaggio degli ospiti, messo a segno da Macrì su calcio di punizione, il primo tempo è filato via piacevolmente con entrambe le squadre che hanno cercato di offendere pur non concludendo molte volte verso la porta avversaria. Il Cassano non ha giocato male, anzi si è proposto anche in attacco senza, però, impensierire concretamente il portiere ospite. La sensazione, nella prima parte, è stata dunque quella di una contesa equilibrata e non scontata. Ad inizio ripresa, poi, la convinzione è stata rafforzata dal pareggio su rigore di Oliveto che ha completamente rimescolato le carte, rendendo merito ad una squadra, quella di Caruso, che ha affrontato l’impegno senza alcun timore verso l’avversario senza dubbio più attrezzato. E, alla distanza, è uscita fuori proprio la maggiore qualità degli uomini di mister Capalbo, che hanno fatto proprio il risultato grazie alle reti di Di Leone (con una certa complicità del portiere avversario) e Greco che ha, di fatto, archiviato la pratica a dieci minuti dalla fine. La Fiorito si è mostrata più concreta (e tecnicamente maggiormente valida) e ha vinto con merito. Stecca invece il Roggiano contro un S.Umile autore di una buona prova nonostante le numerose assenze che hanno ridotto davvero all’osso la lista dei convocati per la gara. Il risultato finale è un premio meritato per gli uomini di De Marco che, dopo un bel primo tempo, hanno saputo arrangiarsi bene nell’emergenza, tamponando le folate di un avversario che ha commesso l’errore di sciupare troppe occasioni sotto porta, soprattutto nella ripresa. E se certe gare non le sblocchi subito rischiano di finire a reti inviolate. Va rimarcato comunque che, nonostante le tante defezioni, il S.Umile non ha rinunciato a fare il proprio gioco segno che la mano della panchina si vede ed è forte. Il pareggio serve pra- ticamente zero ai gialloverdi che perdono una ghiotta opportunità per risalire ancora la classifica. Diremmo che quest’anno è stata proprio la continuità a mancare alla formazione di Valentino Miraglia che, come rosa, rimane una tra le più valide della competizione. Torna alla vittoria l’Audace che vince a Bisignano contro la Sinco, crollata anche in casa dopo la sconfitta di misura della settimana scorsa. E’ stata una bella partita giocata a buoni ritmi nonostante il caldo asfissiante. Meglio l’Audace da un punto di vista tecnico, con i bisignanesi pronti a controbilanciare il gap con le loro doti fisiche. La formazione di Rapanà si porta sul 2-0 grazie alla finalizzazione di manovre corali ben congegnate. Poi, una pazza girandola di gol indicativa di una gara senza pensieri di classifica: dall’ 1-2 all’1-3 e fino al 3-3 con la Sinco che non si è mai arresa e l’Audace che, in contropiede, molto ha sprecato. Ultimi squilli firmati da Bruno su punizione e da Rapanà dalla distanza che danno ai normanni una vittoria meritata, utile a lasciare l’ultimo posto in classifica. Testimone passato al Malvito, la cui gara a Frascineto dura solo mezz’ora: arrivato in formazione molto rimaneggiata, con soli nove calciatori in campo, subisce quattro gol dal Castrovillari che mette subito al sicuro il risultato. Poi tre infortuni costringono tre calciatori ospiti a lasciare: in sei non si gioca, quindi fine delle trasmissioni e ovvia conferma in settimana del risultato acquisito sul campo in quanto più vantaggioso del tre a zero che sarebbe diversamente imposto a tavolino. Chiude il quadro la vittoria della Stella Maris contro i Medici, giunti anche loro a Villapiana con tante defezioni: primo tempo equilibrato e risolto da un gol di Di Martino che riusciva a cogliere di sorpresa la difesa avversaria posizionata non benissimo nell’occasione. Nella ripresa i cosentini provavano a riequilibrare la gara ma l’impegno da solo non bastava: pochi pericoli veri per la porta di Giosa e la squadra di mister Grisolia arrotondava il punteggio con le reti di Miracco Berlingeri e Grisolia D. Un po’ troppo severa, forse, la punizione per gli ospiti che possono rimproverarsi poco o nulla. Prossima settimana la capolista fa visita al S.Umile: la classifica direbbe pronostico chiuso. Noi, personalmente, non ci giureremmo. Gaetano Pugliese