Diffusione di cicloesano in copolimeri a blocchi a base stirenica
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Diffusione di cicloesano in copolimeri a blocchi a base stirenica
Diffusione di cicloesano in copolimeri a blocchi a base stirenica: relazioni tra il trasporto di massa e le proprietà viscoelastiche dei materiali F. Bacchelli, S. Coppola, M. Giacinti Baschetti, M. G. De Angelis, F. Doghieri Abstract La diffusione di cicloesano in diversi copolimeri a blocchi a base stirenica, poli(stirene-b-butadiene-b-stirene) ramificato [SBS], poli(stirene-b-isoprene-b-stirene) lineare [SIS] e poli(stirene-b-etilenebutilene-b-stirene) lineare [SEBS] è stata studiata e correlata alle proprietà viscoelastiche. I materiali presentano un comportamento piuttosto omogeneo in termini di solubilità di cicloesano, mentre la diffusività del vapore è maggiore nel SBS. Un tale andamento è stato confermato anche dalle prove reologiche a cui sono stati sottoposti i materiali, condotte in un ampio intervallo di temperature compreso tra la Tg dei segmenti dienici e la temperatura ambiente.Tale analisi, condotta tramite scansioni di frequenza in regime di viscoelasticità lineare ha permesso di ottenere l’andamento del modulo dei diversi materiali in funzione della frequenza e le relative “master curve”. L’analisi dello spettro di rilassamento ha permesso poi di stimare il tempo di rilassamento segmentale che ha mostrato un buon accordo con i risultati ottenuti dalle prove di diffusione. Introduzione I copolimeri a blocchi a base stirenicadienica trovano applicazione in molti settori dell’industria grazie all’elevata processabilità ed alle buone proprietà mec- 16 c ~ caniche.Tali materiali, infatti, sono caratterizzati da una struttura eterogenea vetrogomma microsegregata che si comporta come una gomma reticolata a bassa temperatura, ma mantiene una buona lavorabilità ad alta temperatura quando anche i domini stirenici sono sopra Tg.[1-3] I copolimeri a base stirenica, sia random che a blocchi sono stati ampiamente studiati in passato, sia dal punto di vista reologico sia per quanto riguarda le proprietà meccaniche e chimico-fisiche [1-7]; ciò nondimeno tali materiali sono ancora oggi considerati estremamente complessi e molte delle loro proprietà non sono state comprese e modellate in modo completo. Essi inoltre costituiscono un buon sistema modello per lo studio di fasi separate a livello micro e nanoscopico, e dunque sono oggi oggetto di un rinnovato interesse scientifico. In questo lavoro sono stati considerati tre tipi di copolimeri a blocchi a base stirenica: il poli(stirene-b-butadiene-b-stirene[SBS], il poli(stirene-b-isoprene-b-stirene [SIS] ed il poli(stirene-b-etilenebutilene-b-stirene) [SEBS] tutti con frazione in massa di stirene attorno al 30%; l’attenzione è stata focalizzata sullo studio delle proprietà di trasporto di massa dato che ad oggi esiste solo un numero limitato di studi relativo alla solubilità e diffusività di fluidi in tali materiali [2, 8-10]. Tale caratterizzazione inoltre è stata affiancata all’analisi reologica effettuata ´ παντα ρει Gennaio - Aprile 2009 F. Bacchelli, S. Coppola, M. Giacinti Baschetti, M. G. De Angelis, F. Doghieri tramite prove dinamico meccaniche in regime di viscoelasticità lineare che ha permesso di ottenere informazioni più complete sulle relazioni proprietà-struttura dei vari materiali. P a rte sperimentale Le prove di assorbimento sono state condotte tramite la tecnica a decadimento di pressione, in cui i dati vengono raccolti monitorando la variazione di pressione che si ha in una cella di volume noto contenente il campione, in seguito all’immissione di una quantità nota di penetrante in fase gas o vapore. Nel caso in esame le prove sono state condotte alla temperatura di 60°C utilizzando cicloesano come penetrante. I dati ottenuti sono stati poi elaborati considerando il solvente come un gas ideale e utilizzando la legge di Fick per la diffusione monodimensionale. Le proprietà viscoelastiche sono state caratterizzate tramite analisi dinamicomeccanica (DMA) usando un Reometro a Deformazione controllata (ARES – Rheometrics) nel campo da 100 a 0.01 rad/s. Le diverse prove sono state condotte a temperature prossime alla transizione vetrosa dei blocchi dienici (≈-55°C per SEBS e SIS, ≈-90°C per SBS) al fine di evidenziare la risposta di tali segmenti, separandola da quella dei blocchi stirenici che in tali condizioni si trovano ben al di sotto della loro Tg. I copolimeri sono prodotti dalla Polimeri Europa S.p.A. e le relative caratteristiche sono riportate in Tabella 1. Il cicloesano utilizzato come penetrante è stato invece acquistato dalla SigmaAldrich con purezza pari al 99,99% ed utilizzato senza alcun trattamento aggiuntivo. Risultati e discussione Le isoterme di assorbimento di cicloesano nei tre polimeri considerati sono riportati in figura 1 in funzione dell’attività di penetrante nella fase gas, calcolata come rapporto tra pressione e tensione di vapore. Come si può notare, la solubilità del cicloesano nei tre materiali risulta sostanzialmente coincidente. Alcune differenze sono visibili alle alte attività ove il SIS risulta avere solubilità leggermente più elevata rispetto al SBS ed al SEBS, che risulta in queste condizioni il meno affine al penetrante considerato. Alcune proprietà dei copolimeri a blocchi, tra cui la solubilità, possono essere stimate come media pesata dei valori relativi agli omopolimeri. È questo il caso S t i rene (wt%) Mw Polidispersità Diene(1,2) S B S (ramificato) 34 234000 1.2 9% S I S (lineare) 26 131000 1.14 3% S E B S (lineare) 34 54000 1.02 25% Tab. 1 – Caratteristiche dei copolimeri studiati. c ~ ´ παντα ρει Gennaio - Aprile 2009 17 Diffusione di cicloesano in copolimeri a blocchi a base stirenica Fig. 1 – Assorbimento di ciclo-C6 in SIS, SEBS e SBS e, per confronto, in PB e PS. Le linee rappresentano l’andamento degli omopolimeri e la stima della solubilità del copolimero col modello additivo. dei campioni esaminati in questo lavoro: in figura 1 si possono vedere le isoterme di assorbimento in polistirene (PS) e polibutadiene (PB), insieme alla curva continua rappresentativa del modello additivo nelle frazioni ponderali, che rappresenta bene i dati sperimentali del SBS. I valori di diffusività stimati nelle stesse prove di assorbimento sono riportati in figura 2: risulta evidente che tale parametro, nel SBS, è quasi doppio rispetto a quello misurato nel SEBS e più che doppio rispetto a quello relativo al SIS; per tutti i polimeri, inoltre, la diffusività è una funzione crescente della concentrazione. Nella stessa figura, per confronto sono riportati i dati del PB mentre quelli del PS sono omessi in quanto molto bassi (10-8 cm2/s). Essendo la diffusività un parametro cinetico, non è possibile stimarlo attraverso criteri additvi; si può dire però che il PS, data la bassa diffusività, si comporta sostanzialmente come un inerte impermeabile che influisce sulla diffusione del materiale aumentando lo spessore efficace del campione. Pertanto, dato l’a- Fig. 2 – Diffusività del cicloesano in PB e nei copolimeri a 60°C. 18 c ~ ´ παντα ρει Gennaio - Aprile 2009 F. Bacchelli, S. Coppola, M. Giacinti Baschetti, M. G. De Angelis, F. Doghieri nalogo contenuto di PS, il rapporto tra le diffusività dei diversi copolimeri dovrebbe seguire quello dei rispettivi omopolimeri dienici, se si esclude un fattore legato alla diversa distribuzione dei domini stirenici nel sistema. È anche interessante notare che il SBS, ramificato e con una catena dotata di un doppio legame che conferisce rigidità, ha una diffusività di ciclo-C6 molto maggiore di quella dei due copolimeri lineari e con più alto grado di idrogenazione. Ciò suggerisce che la mobilità di catena non sia in questo caso un fattore dominante ma possano influire anche altri fattori quali la distribuzione delle fasi o la presenza di gruppi laterali, che nel SIS e SEBS potrebbero ostacolare la diffusione. Maggiori informazioni possono in questo caso essere ottenute considerando anche le prove dinamico meccaniche svolte su tali polimeri, il processo di diffusione infatti è strettamente legato alla mobilità a corto raggio delle catene polimeriche, quella cioè che permette la formazione delle cavità in cui il penetrante si muove. I risultati di tale analisi sono riportati in figura 3; i dati rappresentano le master curve per modulo elastico e viscoso dei diversi copolimeri e del PB, a -55°C. In particolare, i dati sono stati direttamente ottenuti a tale temperatura per SIS e SEBS mentre per gli altri materiali (SBS e PB) le prove sono state condotte a -90°C e poi riportate alla temperatura comunque attraverso la relazione WLF [12]. Dall’analisi dei dati in figura, si può notare innanzitutto il diverso andamento del copolimero SBS rispetto al PB: quest’ultimo, infatti risulta avere modulo più basso a parità di frequenza. Tale differenza è da imputarsi evidentemente alla presenza dei domini stirenici. La mobilità a corto raggio delle catene polimeriche può essere correlata qualitativamente al massimo della curva modulo viscoso-frequenza: più alta risulta la frequenza a cui si evidenzia il massimo, più basso è il tempo di rilassamento segmentale e dunque maggiore è la mobilità del segmento statistico di catena. L’analisi reologica indica una maggiore mobilità segmentale del Fig. 3 – Master curve di storage (G’) e loss (G”) moduli per i diversi materiali considerati. Le frecce indicano le frequenze di massimo di G”. c ~ ´ παντα ρει Gennaio - Aprile 2009 19 Diffusione di cicloesano in copolimeri a blocchi a base stirenica SBS rispetto agli altri copolimeri, confermando i risultati ottenuti dalle prove di diffusione. In particolare poi i dati di tale copolimero risultano in tal senso sovrapponibili a quelli del PB confermando il fatto che nelle condizioni sperimentali prescelte il polistirene si comporta come un solido e dunque non contribuisce significativamente al valore del modulo viscoso. Per quanto riguarda SIS e SEBS, si deve notare che l’andamento rilevato dalla DMA sembra opposto rispetto a quanto visto in precedenza, dato che ora il SIS risulta dotato di una maggiore mobilità rispetto al SEBS mentre il suo coefficiente di diffusione risultava minore. Tale incongruenza è però solo apparente, in quanto i dati reologici fanno riferimento al polimero in assenza di penetrante, e vanno confrontati con la diffusività a diluizione infinita, limite nel quale il comportamento dei SIS e SEBS risulta essere molto simile. Inoltre bisogna considerare che i dati di diffusione sono ottenuti a 60°C ed è dunque possibile che leggere differenze nei parametri della WLF per i blocchi elastomerici di SIS e SEBS possano causare l’inversione dei loro tempi di rilassamento segmentale a 60°C. Questa considerazione apre anche la strada ad ulteriori studi che confrontino i valori di tempo di rilassamento segmentale estrapolati ad alta temperatura tramite WLF con i dati diretti di diffusività. In conclusione dunque è possibile affermare che i dati di DMA sembrano essere in buon accordo con quelli di diffusione confermando i risultati ottenuti da questi. Inoltre, essi permettono di attribuire il più alto coefficiente di diffusione di cicloesano in SBS non ad un fat- 20 c ~ tore strutturale legato alla maggiore tortuosità imposta dai domini stirenici o alla ramificazione delle catene, ma ad una differenza intrinseca di mobilità dei segmenti di catena all’interno delle fasi dieniche dei diversi copolimeri. Oltre a ciò, sulla scorta di classici lavori di letteratura condotti su omopolimeri [12], il presente lavoro indica chiaramente come due tecniche e due processi in apparenza così diversi, l’analisi reologica e lo studio del trasporto di massa possano essere in realtà utilizzate in modo sinergico per ottenere informazioni più dettagliate su sistemi complessi, per esempio permettendo di ottenere dati congruenti sulla mobilità a livello monomerico a T>>Tg in un range di condizioni operative molto diverse e, nel presente caso, meno gravose da raggiungere per le prove di assorbimento rispetto a quelle reologiche. Conclusioni Sono state considerate le proprietà reologiche e di trasporto di massa di tre diversi copolimeri a blocchi a base stirene-butadiene a simile contenuto di stirene (SIS, SEBS e SBS) e differenti per il segmento dienico, che è lineare e maggiormente idrogenato in SIS e SEBS, ramificato e insaturo nel SBS. Mentre il comportamento dei vari materiali è omogeneo in termini di solubilità, il SBS ha diffusività nettamente maggiore, e tale andamento è confermato dallo studio dinamico meccanico che consente di stimare la mobilità di segmento di catena relativa alla fase dienica, che è più bassa per SIS e SEBS. Le prove reologiche hanno quindi permesso di concludere che le differenze osservate ´ παντα ρει Gennaio - Aprile 2009 F. Bacchelli, S. Coppola, M. Giacinti Baschetti, M. G. De Angelis, F. Doghieri nel trasporto di massa sono legate al diverso comportamento della fase dienica, escludendo gli effetti legati a differenti distribuzioni dei diversi domini. B i bliografia 1. S.L. Aggarwal, R.A. Livigni, Polymer Preprints, Division of Polymer Chemistry, American Chemical Society, 18 (1977) 212-220 2. K.T. Chiang, M.V. Sefton, Journal of Polymer Science, Polymer Physics Edition, 15 (1977) 1927-1935 3. A.J. LaMonte, W.W. Graessley, R.A. Register, Macromolecules, 27 (1994) 6026-6032 4. E.S. 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Bacchelli1 , S . Coppola1 , M . G i acinti Baschetti2 , M . G . De A n gelis2 , F. Doghieri2 1 Centro Ricerche Elastomeri, Polimeri Europa S.p.A., via Baiona, 107 – 48100 Ravenna - Italy 2 Dip. Ingegneria Chimica, Mineraria e delle Tecnologie Ambientali - Università di Bologna - Via Terracini, 28 - 40136 Bologna - Italy c ~ ´ παντα ρει Gennaio - Aprile 2009 21