Realizzazione Ruota del Timone

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Realizzazione Ruota del Timone
Realizzazione Ruota del Timone
GianPaolo Cusati (alias JP)
____________________________________________________________ Tecniche Modellistiche____
Oggi riportiamo, come gradito ritorno, un vecchio articolo di GianPaolo Cusati, alias
JP, su una interessantissima tecnica per costruirsi la ruota del timone, davvero ricco
di ...sorprese. Come sempre Puntuali e precisi i dettagli, ricchi e chiari gli schemi di
costruzione. Ringraziamo ancora oggi JP per il suo contributo davvero notevole!
Realizzazione Ruota del Timone
Cari amici modellisti, quante volte siete arrivati a finire l'allestimento del ponte del
vostro bel modello di veliero, completo con argani, tambucci, lucernari, pazienze,
etc...ed arrivati a finire la chiesuola della bussola, vi siete chiesti : “..e ora...come la
faccio la ruota del timone??!!..”. Ed a questo punto (come è capitato molte volte a me)
rivolgervi ai timoni “commerciali”, di legno tornito (ma fuori misura) o peggio di metallo
fuso??
Beh... sinceramente, ad un certo punto mi sono stufato di andare a cercare
disperatamente (con il centimetro alla mano) il timone giusto per i vari negozi e
negozietti di modellismo di Roma e dintorni.. ed allora mi sono messo a pensare come
poterlo realizzare da me.
Prima di tutto mi sono andato a leggere su riviste e manuali di modellismo le varie
tecniche utilizzate ed ho visto che sono molte e differenti: c'è chi usa il tornio per
lavorare la ruota del timone, chi la realizza a segmenti di arco di cerchio incollati insieme,
etc...
Personalmente credo di aver messo a punto, invece, una tecnica abbastanza
inusuale che potrei chiamare “a lamine” e che, personalmente, non ho mai visto
descritta prima d'ora.
L'idea mi è venuta ripensando al modo in cui avevo realizzato i cerchi delle ruote a
pale del mio modello della Cairo: appunto lavorando con “lamine” di legno con
spessore molto sottile arrotolate intorno ad una forma cilindrica.
Questo è stato lo spunto di base; vediamo ora come si è invece indirizzato alla
costruzione della ruota di un timone. Innanzitutto, bisogna avere ben presenti le
dimensioni della ruota esterna del timone, e cioè :
•
A = Diametro esterno del cerchio
•
B = Diametro interno del cerchio
•
C = Spessore della sezione del cerchio
•
A – B = spessore del cerchio della ruota
Queste indicazioni si vedono meglio schematizzate nella
Figura 1, qui accanto.
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Un'altra cosa da tenere in considerazione è anche l'andamento della sezione relativa
allo spessore del cerchio. Per esempio, su alcune ruote di timone, i due lati esterni del
cerchio sono decorati con una placca circolare di ottone che riporta inciso il nome
della nave (esempio nella Figura 2)
A questo punto iniziamo la costruzione della ruota del timone.
Per realizzarla abbiamo bisogno dei seguenti materiali :
 Striscioline di legno sottile e flessibile (ad es. il tiglio è un
ottima essenza..) o di pezzi di impiallacciatura con
larghezza pari alla spessore esterno della sezione del
cerchio (spessore A nella Figura 2) e con spessore molto
sottile (0,5 mm od addirittura inferiore)
 Striscioline di legno sottile e flessibile o pezzi di
impiallacciatura con larghezza pari alla spessore interno
della sezione del cerchio (spessore B nella Figura 2),
anche questi con spessore molto sottile.
 Colla ciano-acrilica in gel, non liquida (ottima il Super
Attack in gel – flacone colore blu)
 Un tondino pieno di legno o plastica con diametro pari al
diametro interno del cerchio del timone (diametro B della
Figura 1)
Si inizia con il bagnare le striscioline di legno con acqua (calda o tiepida va bene) e poi
si devono arrotolare intorno al tondino.
Si lasciano quindi asciugare mantenendole arrotolate al tondino e fermandole ad
esempio con una molletta o con un piccolo elastico.
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Una volta asciugate, si noterà che le striscioline mantengono la forma circolare. A questo
punto si inizia a far girare strettamente la prima strisciolina intorno al tondino e,
aiutandosi con le dita per tenerla serrata, la si incolla dal 2° giro in poi, un tratto alla volta,
con gocce di colla ciano-acrilica, in modo da formare un anello (vedi Figura 3) composto
di tanti “giri” di legno che abbiano uno spessore complessivo pari al diametro C di Figura
2.
Mi raccomando di porre attenzione ad usare la colla cianoacrilica in gel solo un pò di
gocce alla volta, evitando che, quando la strisciolina di legno si incolla sullo strati
inferiore, la colla debordi ai lati, incollando l'anello al tondino usato come forma.
A questo punto, si lascia asciugare il primo “anello” realizzato che, ricordiamo,
corrisponde al diametro C indicato nella Figura 2.
Ora, si ripete l'operazione per la
costruzione di un secondo
anello, concentrico al primo e di
diametro
maggiore,
ma
utilizzando la strisciolina di
legno con la dimensione più
piccola uguale allo spessore B
indicato nella Figura 2. (vedi
Figura 4).
Nella figura non viene indicato,
ma suggerisco di lavorare
ancora con il primo anello
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infilato nel tondino che fa da supporto ed aiuta a mantenere la forma circolare al
tutto.
Durante l'operazione di incollaggio si deve far attenzione a posare la nuova striscetta di
legno esattamente al centro dell'anello precedente e che anche in questo caso non
avvengano sbordature di colla.
Infine, si ripete ancora l'operazione di incollaggio di una nuova strisciolina (uguale alla
prima, di spessore pari ad A come indicato in figura 2) che deve essere incollata sopra
quella centrale, cercando di mantenere anche questa esattamente al centro della
strisciolina precedente. (vedi figura 5)
Una volta asciugata la colla, se tutto è stato fatto con attenzione, si ottiene un anello di
legno, formato dalle varie fascette sovrapposte e con una scanalatura su entrambi i lati
esterni dell'anello.
Si carteggia l'anello sia esternamente sui lati che intorno ai diametri interno ed esterno,
in modo da realizzare un anello di legno senza “gobbe” o giunzioni visibili.
A questo punto, si può colorare con vernici all'anilina scura, oppure passare del
turapori prima di verniciarlo in colore scuro (legno o nero)
Le due scanalature sono gli alloggiamenti per le due “guarnizioni” di ottone che
possiamo realizzare con del filo d'ottone adeguatamente tagliato, piegato ad anello ed
eventualmente saldato alle estremità per poter realizzare un anello.
Passando una delle facce dell'anello su cartavetro, la si appiattisce leggermente in
modo da renderla meno “tonda” in sezione e le si dà una lucidata con una spazzola o con
un feltro montati su il mandrino del trapano.
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A questo punto non rimane che mettere un pò di colla nella scanalatura della ruota del
timone ed incollarci dentro l'anello di ottone, con il lato piatto e lucido verso l'esterno
(vedi figura 6)
Si effettua la medesima operazione con un'altro anello di ottone trattato e lucidato, e si
incolla quest'ultimo sulla faccia opposta del timone, come per il primo.
La ruota esterna è così terminata ed un esempio è dato
nella figura 7 che rappresenta la ruota del timone della
corvetta francese Le Sphinx realizzata con la tecnica
descritta.
A questo punto non rimane che realizzare l'asse della ruota del timone ed i “raggi” con
le impugnature.
Ci sono molti modi per realizzarli... torniti; separando impugnatura e raggi interni;
dritti, etc... Voglio spiegarvi come li ho realizzati io... dritti e molto semplici, in
questo caso.
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Beh...la realizzazione dell'asse della ruota non è stato un compito difficile...si
trattava solo di avere le esatte dimensioni di diametro e di lunghezza del mozzo.
Una volta tagliato a misura, ho riportato, sulla circonferenza esterna, i riferimenti di
dove avrei effettuato i fori per inserire le estremità dei “raggi” che toccano sul
mozzo (vedi figura 8) ed ho forato il mozzo, con una punta da 1 mm, per una
profondità di c.a. 2 mm per ogni foro.
Anche sul diametro della ruota esterna, ho tracciato lo stesso numero di riferimenti
esterni (per il medesimo numero di raggi) di quelli del mozzo, ed ho fatto dei fori, sempre
da 1 mm di diametro, e sempre “radiali”, ma questa volta passanti attraverso il diametro
completo della ruota esterna.
Ora si trattava di effettuare l'incollaggio dei raggi tra il mozzo e la ruota esterna.
Prima di tutto ho disegnato con riga e compasso, su un foglio di carta, la silouette
esterna della ruota del timone e del suo mozzo, indicando gli assi dei raggi che li
congiungono.
Dopodichè ho posizionato, sul
foglio di carta, sia il mozzo del
timone che la ruota esterna,
fissandoli al foglio con dei
piccoli pezzi di nastro adesivo
trasparente, avendo cura di
allineare i fori lungo le linee dei
raggi. (vedi Figura 9)
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A questo punto, ho inserito dei piccoli pezzi di tondino da 1 mm nei fori della ruota
esterna, fino a farli entrare nel foro del mozzo. I pezzi di tondino sono legegrmente più
lunghi della lunghezza massima del raggio.
L'incollaggio è stato fatto con alcune gocce di colla cianoacrilata, inserita nei fori, prima
di infilarci i tondini.
Quando i tondini sono incollati, li ho tagliati a misura, secondo la lunghezza massima e
ne ho arrotondato la punta con carta vetrata sottile (vedi Figura 10)
Staccati i pezzi di nastro adesivo, la ruota del timone è pronta per essere montata sui
suoi supporti. Ciao a tutti gli amici modellisti ed a riscriverci presto.
Jp
GianPaolo Cusati
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