A. ALMA Piverone 28-1-2017

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A. ALMA Piverone 28-1-2017
Piverone, 28-01-2017
Ruolo di
Scaphoideus titanus
nell’epidemiologia della
Flavescenza dorata
Scaphoideus titanus Ball (Hemiptera: Cicadellidae)
•Specie originaria dell’areale
neartico (USA e Canada), diffusa in
Europa a partire dalla sua
introduzione negli anni ’50.
5,5 mm
•Principale vettore del fitoplasma
16SrV (sottogruppi C e D) agente
causale della Flavescenza dorata
(FD).
Diffusione in Europa
Prima segnalazione: 1958 (Francia)
Ultima segnalazione: 2015 (Slovacchia)
2015
1958
Diffusione in Italia
1964
2014
Prima segnalazione: 1964 (Liguria)
Ultima segnalazione: 2014 (Puglia)
I fitoplasmi sono trasmessi in modo
persistente-propagativo
acquisizione
latenza
inoculazione
Trasmissione dei fitoplasmi agenti di FD da
parte di Scaphoideus titanus
Spostamento
Inoculazione (3-4 gg.)
Ovideposizione
Latenza (metamorfosi) (28-35
gg.)
Acquisizione (7 gg.)
Ciclo biologico di Scaphoideus titanus
Scaphoideus titanus presenta 5
stadi giovanili: Ne1, Ne2, Ni3, Ni4 e Ni5
Ne2 (2 mm)
Ni3 (3 mm)
Ni5 (4,5 mm)
Ciclo biologico di Scaphoideus titanus definito negli anni ‘60
«La comparsa degli adulti ha inizio nella seconda decade di luglio; gli
ultimi sfarfallamenti avvengono invece verso la metà di agosto. La
durata dell’attività immaginale è di poco più di un mese». (Vidano, 1964)
Fino all’inizio degli anni 2000, tale andamento è in linea di massima confermato
(picchi di volo nel mese di agosto, ultime catture alla metà di ottobre).
(Bosio et al., 2001)
Negli ultimi 12-13 anni, le temperature in tarda estate e all’inizio dell’autunno sono
sensibilmente cambiate:
Dal 2004, temperatura media di
settembre sempre superiore a
17°C, e per 4 volte oltre i 18°C
con una punta di 20°C nel 2011
(1982-1965: media 19°).
Temperature massime di
settembre spesso oltre i 24°C
(nel 1892-1965 punta massima di
21,9°), e di ottobre oltre i 17°C
(1892-1965: punta massima di
16°).
Mentre le medie sono in linea
con il passato, le massime
sono notevolmente aumentate
Ritardo del picco di volo
Nel corso degli ultimi 15 anni, il
picco di volo di S. titanus si è
spostato gradualmente in tarda
estate:
•Ritardo
medio:
17
giorni
(seconda decade di agosto)
•Ritardo massimo: 52 giorni
(prima decade di settembre)
•Correlazione significativa
Ritardo della coda di volo
Allo stesso modo, è stato
osservato un ritardo nelle utlime
catture della stagione:
•Ritardo medio: 27 giorni (terza
decade di ottobre)
•Ritardo massimo: 43 giorni
(prima decade di novembre)
•Correlazione significativa
Influenza della temperatura sulla comparsa dei giovani
Fabbisogno in freddo delle uova
• Inverni rigidi: schiusa delle uova più concentrata nel tempo
• Inverni miti: schiusa delle uova più scalare
Temperature cardinali e ottimali per lo sviluppo
• Lo sviluppo embrionale inizia con T>15°C
• Lo sviluppo postembrionale si completa più rapidamente a
temperature maggiori:
• T=20°C: 40 giorni
• T=24°C: 32 giorni
• T=27°C: 26 giorni
Tali aspetti si ripercuotono sul momento di comparsa degli adulti
Ripercussioni degli sfasamenti sulle strategie di lotta
• Trasmissione fitoplasmi
• Ovideposizione con nuova generazione nell’anno successivo
Vigneti convenzionali
Vigneti biologici
Assenza di protezione
Epidemiologia della FD
Adulti infettivi in
vigneto
Infezione primaria
ria
a
nd
o
ec
Acquisizione (ninfa) da vite europea o
s
e
n
portainnesto
o
zi
e
f
In
Inoculazione (adulto)
Incolti con vite inselvatichita: un fattore di rischio
La vite selvatica (=ricacci di portainnesti, es. Kober
5bb) può ospitare sia l’insetto vettore S. titanus,
sia i fitoplasmi 16SrV agenti di FD
•
S. titanus può spostarsi dall’incolto al vigneto e
trasmettere i fitoplasmi agenti di FD
•
80% degli adulti si sposta entro i primi 10 metri
dall’incolto
•
alcuni individui però volano fino a 2 km di distanza
(dimostrato con studi di marcatura e cattura)
Il movimento degli adulti di S. titanus prevale lungo i filari piuttosto che tra filari
diversi
Parte di vigneto infestata
Parte di vigneto infestata
Influenza dei trattamenti, degli incolti, della tolleranza varietale e dell’estirpo delle
piante infette sull’andamento della FD negli anni.
Vigneto con vitigno «suscettibile»:
•Con pochi incolti nelle vicinanze: una difesa insetticida corretta mantiene le perdite
entro il 5% in 20 anni;
•Con molti incolti nelle vicinanze: perdita del 100% entro 10 anni nonostante la difesa
insetticida e l’estirpo/rimpiazzo delle piante colpite.
Vigneto con vitigno «tollerante»:
•Con pochi incolti nelle vicinanze: una corretta difesa insetticida mantiene le perdite
entro il 2% per 20 anni
•Con molti incolti nelle vicinanze:
• Senza insetticidi e senza estirpo/rimpiazzo: perdita del 100% entro 5 anni
• Con insetticidi ma senza estirpo/rimpiazzo: perdite del 30% in 20 anni
• Con insetticidi e con estirpo/rimpiazzo: perdite entro il 10% in 20 anni
La gestione degli incolti, i trattamenti insetticidi e l’estirpo delle
piante malate devono agire in sinergia.
Maturazione delle uova e colonizzazione dei vigneti
Raccolta femmine S. titanus
Ovario con uova non mature
Dissezione femmine e osservazione ovari al microscopio
Uova mature (sopra) e non mature (sotto)
Ovario con uova mature
Maturazione delle uova e voli delle femmine
• Uova mature negli ovari 15 giorni dopo accoppiamento
• Attività ovideposizione continua per tutta la vita delle femmine
• Femmine catturate alla fine della stagione presentano sempre uova mature negli
ovari (già accoppiate)
Prove di longevità e ovideposizione
Osservazione uova al microscopio
Adulti S. titanus isolati in laboratorio
(da ninfe)
Allevamento: sarmenti
spezzoni tralcio
vite
e
Ovideposizione
Le femmine provenienti dall’esterno giungono in vigneto già gravide, e
potenzialmente possono deporre 10 uova alla settimana e vivere in media 75
giorni (due mesi e mezzo)
Prima decade di ottobre
1 femmina
1 femmina
1 femmina
L’ovideposizione avviene in modo continuativo per tutta la durata
della vita delle femmine: in 20 giorni, possono essere deposte 30
uova
Terza decade di ottobre
30 uova
30 uova
30 uova
I nuovi individui nasceranno in primavera (maggio-giugno),
rendendo necessari nuovi trattamenti insetticidi
Primavera successiva
30 giovani
30 giovani
30 giovani
La presenza di adulti di S. titanus dalla fine dell’estate fino
alla metà dell’autunno (spesso provenienti da incolti
limitrofi) ha quindi come conseguenze:
•la trasmissione della FD in vigneto (nel caso gli adulti
siano già infettivi al momento del loro arrivo);
•l’ovideposizione, che darà origine a una popolazione
residente nell’anno successivo.
Spesso sono necessari ulteriori trattamenti insetticidi (nel
rispetto dei tempi di carenza).
L’eliminazione dei focolai di reinfestazione (=vite
selvatica) riduce la presenza di S. titanus in vigneto.
Conclusioni
• L’epidemiologia della FD è complessa e
influenzata da diversi fattori (difesa
fitosanitaria e presenza d’incolti con
vite selvatica su tutti).
• La gestione del problema non può
avvenire solo a livello del vigneto, ma
deve essere affrontata a livello di
territorio.