nuove norme per il formato, citazioni e riferimenti degli scritti degli

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nuove norme per il formato, citazioni e riferimenti degli scritti degli
NUOVE NORME PER IL FORMATO, CITAZIONI E RIFERIMENTI
DEGLI SCRITTI DEGLI STUDENTI
NELLA
FACOLTÀ DI SCIENZE SOCIALI
DELLA
PONTIFICIA UNIVERSITÀ SAN TOMMASO D’AQUINO
Lo stile adottato nel redigere questa breve guida è l’ASA Style dell’American Sociological
Association (2014) 5th edition (www.asanet.org), integrato con alcune regole di altri stili simili (The
Chicago Manual Style (2010) 16th edition: http://www.chicagomanualofstyle.org/tools_
citationguide.html) le cui fonti si trovano nella sezione "Riferimenti bibliografici" alla fine di queste
"Norme" e anche adottato della Facoltà di Scienze Sociali della Gregoriana. Si fa presente, anche
che l’ASA Style è normalmente inserito nella gran parte dei software di automazione della gestione
delle citazioni e della redazione di bibliografie.
Si vuole ancora sottolineare che queste pagine sono a contenuto normativo: lo studente è tenuto a
rispettare nel dettaglio le regole ivi contenute per produrre qualsiasi testo scientifico richiesto
durante il proprio iter di studi nella Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università di San
Tommaso d’Aquino, in particolare gli elaborati degli esami dei corsi, l’elaborato del Baccellierato e la
tesi di Licenza e di Dottorato.
1
1. Il formato
1.1 Il testo
Margini: 3 cm a sinistra; 2,5 cm; a destra 2,5 cm per il margine superiore e inferiore.
Carattere: Times New Roman 12.
Interlinea: 1,5 (una e mezzo).
Per le citazioni dirette lunghe superiori a 4 righe:
Interlinea: 1 (singola)
Margini: 4 cm a sinistra; 2,5 cm a destra;
Carattere per le note: Times New Roman 10.
Interlinea per le note: 1 (singola).
1.2 Il titolo principale e i titoli dei capitoli (ove presenti)
Carattere: Times New Roman 14 e in grassetto.
Spaziatura: iniziare in una nuova pagina; tre righe vuote sopra e sotto il titolo.
Posizione: centrato.
1.3 I titoli dei paragrafi
Carattere: Times New Roman 12 in grassetto.
Spaziatura: una riga vuota sopra il titolo, nessuna riga vuota sotto.
1.4 Le sezioni finali: "Sigle e abbreviazioni", "Bibliografia", "Indice generale" ed eventuali
altri elenchi.
Carattere: Times New Roman 11.
Interlinea: 1 (singola).
1.5 Disposizione delle parti di una tesina di licenza oppure di una tesi di dottorato

copertina

pagina bianca

frontespizio

dedica/ringraziamenti (se presente)

introduzione generale
2
N.B.: L'introduzione generale di una tesi di dottorato deve includere:
1.
Analisi del contesto
2.
Definizione del problema
3.
Lo stato della ricerca
4.
Dichiarazione d'intenti
5.
Obiettivi
6.
Domande di ricerca o ipotesi
7.
Metodologia e procedure
8.
Limitazioni e vincoli
1. Analisi del contesto: Questa sezione introduce il lettore al campo della ricerca e fornisce una
panoramica generale della situazione, i problemi, e lo sfondo che porta al problema in esame.
2. Definizione del problema: La definizione del problema dovrebbe identificare brevemente lo
stato di incertezza o insoddisfazione con le attuali conoscenze nel campo. Dovrebbe identificare
in forma chiara e precisa lo scopo della ricerca in termini di come essa contribuirà ad avanzare le
nostre conoscenze in questo campo.
3. Lo stato della ricerca: Una tesi di dottorato non mira ad essere un'impresa isolata, ma piuttosto
una ricerca che ha un posto previsto in qualche grande corpo di conoscenza. Questa sezione
dovrebbe includere un riassunto critico, analitico ed esaustivo delle opere teoriche ed empiriche
rilevanti che forniscono un ampio background, o una base teorica, per la presente ricerca. Inoltre,
i candidati sono tenuti a dimostrare il collegamento tra la loro ricerca e il corpo di conoscenza in
cui si fonda la ricerca.
4. Dichiarazione d'intenti: La dichiarazione d'intenti non è semplicemente una dichiarazione del
motivo per cui la ricerca è stata fatta. (Questo è ciò che la Definizione del problema deve fare),
piuttosto per "intenti" si intende la meta o obiettivo della loro ricerca. La dichiarazione d'intenti
deve rispondere a domande del tipo: "Quali sono gli obiettivi della mia ricerca?" e: "Cosa mi
aspetto di scoprire o imparare da questa ricerca?"
5. Obiettivi: Gli obiettivi di una proposta delineano le mete o le finalità che il ricercatore cerca di
portare avanti come risultato del completamento della ricerca, dello sviluppo, o della valutazione
intrapresa. Un obiettivo può essere pensato sia come una soluzione al problema o un passo verso
il raggiungimento di una soluzione; uno stato finale da raggiungere in relazione al problema. La
frase spesso usata impropriamente come Definizione del problema, vale a dire, "Lo scopo di
questo progetto è quello di...", viene debitamente compilata con l'inclusione degli obiettivi, di
solito nella sezione che seguente Lo stato della ricerca e che precede la sezione della
Metodologia e procedure che rende operativi gli obiettivi. Le funzioni della sezione Obiettivi di
una proposta sono:
i. Proporre gli obiettivi o finalità che il ricercatore o sviluppatore intende realizzare a seguito
della ricerca proposta, vale a dire, l’inverso, o l'ampliamento di quanto presentato nella
Definizione del problema.
ii. Giustificare la selezione degli obiettivi che sono scelti esplicitando i criteri adottati nella
scelta e mostrando come gli obiettivi soddisfano i criteri.
6. Domande di ricerca o ipotesi: Le domande di ricerca o ipotesi devono essere indicate in modo
chiaro. Queste dovrebbero seguire logicamente dalla discussione dello Stato della ricerca e
dovrebbero essere coerenti con la Definizione del problema.
7. Metodologia e procedure: Questa sezione dovrebbe indicare che tipo di ricerca è stata
condotta, come verrà condotta la ricerca, quali dati o informazioni saranno utilizzate, come
saranno ottenuti, quali controlli saranno applicati per garantire l'integrità, e quali tecniche di
campionamento saranno impiegate. Così, la sezione dovrebbe trasmettere l'adeguatezza dei dati
/ informazioni per rispondere alle Domande di ricerca; e, soprattutto, dovrebbe descrivere le
tecniche per l'analisi dei dati, con riferimento diretto alle domande di ricerca o ipotesi. Una
descrizione completa degli strumenti o delle procedure da utilizzare nella raccolta dei dati
dovrebbe essere fornita. Tutte le proposte dovranno includere informazioni rilevanti circa la
qualità tecnica di questi strumenti o procedure. Gli strumenti / protocolli di intervista sviluppati
3
dal ricercatore dovrebbero accompagnare la proposta in appendice.
8. Limitazioni e vincoli: Gli studenti sono tenuti ad affrontare chiaramente le carenze e /o
debolezze della ricerca che possono avere un impatto sui risultati così come la possibilità di
generalizzare questi risultati.

Sigle e abbreviazioni (se presenti)

Corpo della tesi
N.B.: Ogni capitolo di una tesina di laurea o tesi di dottorato deve includere una introduzione e
conclusione, come nel seguente esempio:
Primo Capitolo: La realtà dei giovani di Vicenza
Introduzione (al capitolo: obiettivo, significato, ecc)
1. Situazione sociale
2. Situazione economica
3. Situazione politica
4. Situazione culturale
5. Situazione religiosa
Conclusione (del capitolo)
Secondo Capitolo: Risposta dei giovani di Vicenza alle sfide della loro realtà
Introduzione (al secondo capitolo)
Paragrafi del capitolo
….
Conclusione (del capitolo)

Conclusione Generale:
N.B.: La conclusione generale di una tesina di licenza o di una tesi di dottorato deve includere:
1. Sommario dei risultati della ricerca
2. Punti aperti
3. Eventuali problemi evidenziati
4. Suggerimenti per un lavoro successivo

Appendici (se presenti)

Bibliografia.
N.B.: È opportuno dividere il materiale bibliografico in due sezioni: fonti primarie e fonti secondarie. Le
fonti primarie possono essere ordinate secondo criteri diversi (cronologico, alfabetico, altro); le fonti
secondarie sono disposte in ordine alfabetico.

Indici:
- Indice degli autori citati (se presente)
- Altri eventuali indici (riferimenti biblici, concetti, termini tecnici, illustrazioni/figure)
- Indice generale


Pagina bianca
Copertina
1.6 Pubblicazione della tesi di dottorato
(parte metodologica dettagliata)
1. Si ricorda che il titolo di Dottore è conferito al candidato solo in seguito alla pubblicazione della
tesi, integrale o parziale, e alla consegna della stessa presso la Segreteria Accademica in 35
copie.
2. La tesi, integrale o in estratto, deve essere pubblicata entro 10 anni dalla data della difesa.
3. Nel caso di pubblicazione di un estratto della tesi, si richiede un minimo di 50 pagine,
escludendo l’introduzione, l’indice, la bibliografia, appendici.
4
4. La dimensione della pubblicazione per le Pontificie Università è 17cm per 24cm.
5. Sulla copertina e nel frontespizio della pubblicazione, sia dell’estratto, che del testo integrale,
devono essere stampati:
• L’intestazione dell’Università San Tommaso (in lingua latina: PONTIFICIA STUDIORUM
UNIVERSITAS A S. THOMA AQ. IN URBE)
• Il nome della Facoltà o dell’Istituto (in lingua latina)
• Il titolo della tesi in lingua originale
• Il nome dell’autore in lingua originale
• se la tesi è pubblicata in estratto: l’indicazione “Pars Dissertationis ad Doctoratum….….”
• se la tesi è pubblicata integralmente: l’indicazione “Dissertatio ad Doctoratum…….”
Esempio:
PARS DISSERTATIONIS (O DISSERTATIO)
AD DOCTORATUM
IN FACULTATE SCIENTIARUM SOCIALIUM
APUD PONTIFICIAM UNIVERSITATEM S. THOMAE
IN URBE
• Il luogo di pubblicazione esempio: ROMAE
• Anno di pubblicazione esempio: 2016 (o in Latino: MMXVI)
6. Sul retro del frontespizio deve essere pubblicato il “Vidimus et approbamus” consegnato al
candidato dopo la difesa della tesi. Esempio:
Vidimus et approbavimus,
Romae, apud Pont. Universitatem S. Thomae,
Die 3, Februarii, anno 2012 (deve corrispondere alla data della difesa)
Prof. ………….. (moderatore)
Prof………………….(censore)
7. Secondo l’art. 827 § 3 del Diritto Canonico, si consiglia di chiedere l’Imprimatur al proprio
Ordinario o a quello del luogo in cui si stampa la pubblicazione e, quando occorre, anche
l’Imprimi potest del Superiore religioso, secondo il diritto particolare. Esempio:
Imprimatur
Romae, apud Vicariatum Urbis
Die 24, mense Februarii, anno 2012
+ Mons. Paolo Mancini
Praelatus Secretarius Generalis
8. Nel caso di pubblicazione di un estratto della tesi, esso deve includere:
• L’indice dell’estratto
• Un’introduzione, da cui risulti lo scopo e la struttura di tutta l’opera e l’importanza che
l’estratto ha nel contesto della tesi
• Il capitolo o i capitoli scelti
• Una conclusione
• Sigle, abbreviazioni e indice degli autori
• La bibliografia di tutta la tesi
• L’indice completo della tesi dattiloscritta
9. Nella stampa dell’estratto le pagine devono essere numerate in ordine progressivo a partire da 1.
10. Tale norma si applica anche quando la parte sia stata già pubblicata in una rivista o un
periodico.
11. Per la pubblicazione in altra casa editrice si seguano le norme indicate dai Direttori, ma si
cambi la copertina e il frontespizio secondo le norme dell’Università.
(traduzione dall’inglese: La casa editrice sempre seguirà le norme indicate dal
Moderatore/Censore e le norme dell’Università).
5
1.7 Stampa della tesina di licenza
(parte metodologica dettagliata)
1. Alla fine del ciclo per la Licenza, gli studenti devono redigere una tesi di almeno 50 pagine
(ogni cartella deve contenere 30 righe di 65 battute, per un totale di 2000 battute per pagina). La
tesi deve seguire le norme bibliografiche della Facoltà.
2. Solo dopo aver avuto l’approvazione del censore e del Decano, si potrà procedere alla stampa di
tre (3) copie rilegate della tesi, che dovranno quindi essere consegnate in Decanato.
3. La dimensione è il normale formato A4.
4. Sulla copertina e nel frontespizio della pubblicazione devono essere stampati:
- L’intestazione dell’Università San Tommaso (in lingua latina)
- Il titolo della tesi in lingua originale
- L’indicazione in lingua latina:
DISSERTATIO AD LAUREAM
IN FACULTATE SCIENTIARUM SOCIALIUM
APUD PONTIFICIAM UNIVERSITATEM
S. THOMAE IN URBE
- Il nome dell’autore preceduto da: “CANDIDATUS:”
- Il nome del moderatore della tesina, preceduto da: “MODERATOR:”
- L’anno accademico di discussione. Esempio: 2015-2016
5. Nella stampa della tesina le pagine devono essere numerate in ordine progressivo a partire da 1.
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PONTIFICIA STUDIORUM UNIVERSITAS
A S. THOMA AQ. IN URBE
________________________________________________________________________________
Mario Rossi
TOWARDS A CATHOLIC UNDERSTANDING OF CORPORATE SOCIAL
RESPONSABILITY
_________________________
DISSERTATIO / (PARS DISSERTATIONIS)
AD DOCTORATUM
IN FACULTATE SCIENTIARUM SOCIALIUM
APUD PONTIFICAM UNIVERSITATEM S. THOMAE
IN URBE
_________________________
ROMAE
2015 (MMXV)
7
PONTIFICIA STUDIORUM UNIVERSITAS
A S. THOMA AQ. IN URBE
________________________________________________________________________________
TOWARDS A CATHOLIC UNDERSTANDING OF CORPORATE SOCIAL
RESPONSABILITY
DISSERTATIO AD LAUREAM
IN FACULTATE SCIENTIARUM SOCIALIUM
APUD PONTIFICIAM UNIVERSITATEM
S. THOMAE IN URBE
CANDIDATUS:
MODERATOR:
NOME COGNOME
PROF. NOME COGNOME
2015-2016
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2. Le citazioni
Le citazioni sono di due tipi: la citazione diretta e la citazione indiretta.
2.1 Citazione diretta
Si ha una citazione diretta quando nel corpo del testo si riporta letteralmente e per esteso un brano
tratto da una certa opera. Le citazioni dirette possono essere brevi o lunghe (se richiedono più di
quattro righe per essere copiate).
Citazione diretta breve: le frasi esatte estrapolate dall’opera considerata devono essere riportate
tra virgolette alte (“…”). Esempio:
L’interesse di George Simmel per i fatti di attualità “fu minimo”: egli “solo di quando in quando” si
prendeva la briga di commentare i fatti del giorno. Ma con un’importante eccezione: “allo scoppio
della guerra Simmel si gettò nella propaganda con appassionato vigore”.
Citazione diretta lunga: la parte estrapolata dall’opera considerata deve essere riportata
integralmente ed esattamente in modo separato, rientrato di 1 cm, a carattere con dimensione ridotta
di un punto rispetto a quella usata per il corpo del testo e con interlinea singola. Esempio:
Diversamente da tutti gli altri sociologi considerati in precedenza, l’interesse di Simmel per le
questioni di attualità e per i problemi di ordine politico e sociale fu minimo. Solo di quando in quando,
con articoli su quotidiani commentava i fatti del giorno - la medicina sociale, la posizione delle donne,
la follia criminale -, ma tali interessi per i problemi dell’attualità furono per lui decisamente marginali.
Vi è comunque un’eccezione importante: allo scoppio della guerra Simmel si gettò nella propaganda
con appassionato vigore .
2.2 Citazione indiretta
Si ha una citazione indiretta quando nel corpo del testo ci si riferisce a concetti elaborati da altri
autori in diverse opere. Esempio:
La notorietà di George Simmel è inoltre legata al fatto che allo scoppio della guerra si dedicò ad una
propaganda importante, comportandosi diversamente dal suo normale interesse - spesse volte
dichiarato - per il quale i fatti di attualità non meritavano di essere oggetto di studio e di commento,
se non qualche rarissimo articolo su alcuni quotidiani locali.
9
3. Il riferimento bibliografico nel corpo del testo
A seconda del modo in cui una o più opere sono state citate nel corpo del testo, i riferimenti
bibliografici devono essere riportati in modo da consentire il reperimento sicuro delle loro fonti. Nel
sistema metodologico descritto in queste "Norme" non è previsto l’uso delle note a piè di pagina,
per cui i riferimenti sono sempre riportati fra parentesi tonde alla fine delle citazioni dirette o
indirette contenute nel corpo del testo. Di seguito si esaminano alcuni casi specifici.
3.1 La forma base
Nella forma base del riferimento bibliografico nel corpo del testo si deve riportare solamente il
cognome dell’autore o del curatore dell’opera, seguito senza segni di punteggiatura dall’anno di
pubblicazione; nel caso in cui siano presenti la pagina o le pagine esatte della citazione, i numeri
corrispondenti devono essere messi, preceduti senza spazio dai due-punti “:”, dopo l’anno di
pubblicazione.
Esempio per la citazione diretta breve:
L’interesse di George Simmel per i fatti di attualità “fu minimo”: egli “solo di quando in quando” si
prendeva la briga di commentare i fatti del giorno. Ma con un’importante eccezione: “allo scoppio
della guerra Simmel si gettò nella propaganda con appassionato vigore” (Coser 1997:241).
Esempio per la citazione diretta lunga:
Diversamente da tutti gli altri sociologi considerati in precedenza, l’interesse di Simmel per le
questioni di attualità e per i problemi di ordine politico e sociale fu minimo. Solo di quando in quando,
con articoli su quotidiani commentava i fatti del giorno - la medicina sociale, la posizione delle donne,
la follia criminale -, ma tali interessi per i problemi dell’attualità furono per lui decisamente marginali.
Vi è comunque un’eccezione importante: allo scoppio della guerra Simmel si gettò nella propaganda
con appassionato vigore (Coser 1997:241).
Esempio per la citazione indiretta:
La notorietà di George Simmel è inoltre legata al fatto che allo scoppio della guerra non disdegnò di
schierarsi con un’importante propaganda, contrariamente al suo normale interesse - spesse volte
dichiarato - per il quale i fatti di attualità non meritavano di essere oggetto di studio e di commento,
se non qualche rarissimo articolo su alcuni quotidiani locali (Coser 1997).
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Come si vede, in questo ultimo caso può omettersi il numero della pagina, laddove non sia
facilmente reperibile.
Per tutti gli esempi proposti, va precisato che se nel corpo del testo sono indicati il cognome
dell’autore e/o la data di pubblicazione dell’opera, nel riferimento fra parentesi si inserisce
solamente il dato mancante. Nel caso in cui fra parentesi compaia solo il numero o i numeri di
pagina, si deve mettere "p." o "pp." prima dell’indicazione del numero o dei numeri. Per esempio:
Coser (1997) afferma che l’interesse di George Simmel per i fatti di attualità “fu minimo”: egli
“solo di quando in quando” si prendeva la briga di commentare i fatti del giorno. Ma con
un’importante eccezione: “allo scoppio della guerra Simmel si gettò nella propaganda con
appassionato vigore” (p. 241).
Secondo quanto afferma Coser, la notorietà di George Simmel è inoltre legata al fatto che allo
scoppio della guerra non disdegnò di schierarsi con un’importante propaganda, contrariamente al
suo normale interesse - spesse volte dichiarato - per il quale i fatti di attualità non meritavano di
essere oggetto di studio e di commento, se non qualche rarissimo articolo su alcuni quotidiani locali
(1997).
3.2 L’opera ha più autori o curatori
Nel caso di due autori o curatori, si riportano i loro cognomi separati dalla congiunzione “e”:
(Salovay e Meyer 1989:185).
Nel caso di tre autori o curatori, la prima volta si riportano i loro cognomi separando i cognomi con
una virgola e ad ultimo si aggiunge la congiunzione “e”; la seconda volta il primo cognome seguito
da “et al.” Esempio:
per il primo riferimento: (Pierrard, Launay, e Trempé 1984).
per i riferimenti successivi: (Pierrard et al. 1984).
Nel caso di più di tre autori o curatori, si riporta fin dalla prima volta il cognome del primo seguito
da “et al.”. Per un’opera i cui autori sono M. Aletti, G. Angelini, G. Mazzocato, E. Prato, F. Riva, P.
Sequeri del 2003, il riferimento bibliografico nel corpo del testo è:
per tutti i riferimenti: (Aletti et al. 2003).
3.3 Più opere di uno stesso autore o curatore pubblicate nello stesso anno
Queste opere devono essere distinte facendo seguire una lettera alfabetica (a partire da “a”) all’anno
di pubblicazione. Per esempio, per distinguere tra due articoli di Giovanni Cucci pubblicati
11
entrambi nel 2011, per quello meno recente e più recente ci si riferirà rispettivamente a
(Cucci 2011a) e (Cucci 2011b).
3.4 Riferimenti plurimi
Quando nel corpo del testo ci si riferisce ai contenuti di più opere si inseriscono tutti i loro
riferimenti separati dal punto-e-virgola “;”. L’ordine - da fissare una volta per tutte nel proprio testo
- può essere cronologico secondo l’anno di pubblicazione:
(Perani 1969; Negri e Tonelli 1971)
o alfabetico secondo il cognome del primo autore:
(Negri e Tonelli 1971; Perani 1969).
3.5 Riferimenti alla medesima fonte
Se all’interno di uno stesso paragrafo ci si riferisce più volte alla medesima pagina/e di una stessa
opera, è consigliabile inserirne il riferimento bibliografico al termine del paragrafo, prima del punto.
3.6 Enti e istituzioni come autori o curatori
Nel caso in cui ci si riferisca a documenti pubblicati da enti o Istituzioni è consigliabile usare
sempre un loro acronimo dove possibile. Per esempio per Organizzazione delle Nazioni Unite
mettere:
(ONU 2002).
Se l’acronimo non fosse disponibile, mettere il nome per intero. Per esempio:
(British Standard Institute 1985).
3.7 I documenti del Magistero ecclesiale
Si usano le stesse regole della "forma base", ma le informazioni da inserire fra parentesi tonde sono:
•
Il titolo del documento per intero (in corsivo) o l’abbreviazione del titolo (in tondo)
•
L’anno (solo la prima volta che viene citato; poi non più)
•
Il numero o i numeri cui si riferisce la citazione (che fa le stesse veci della "pagina" per
un testo usuale).
Esempio con citazione diretta lunga:
Una così rapida evoluzione, spesso disordinatamente realizzata, e la stessa presa di coscienza sempre
più acuta delle discrepanze esistenti nel mondo, generano o aumentano contraddizioni e squilibri.
Anzitutto a livello della persona si nota molto spesso lo squilibrio tra una moderna intelligenza pratica
e il modo di pensare speculativo, che non riesce a dominare né a ordinare in sintesi soddisfacenti
l’insieme delle sue conoscenze (Gaudium et Spes 1965:8) / (GS 1965:8).
12
Nel caso si intendano usare le abbreviazioni deve essere precisato che:
•
se ne esiste una di uso consueto (come per esempio, GS per la Gaudium et Spes, LG per
la Lumen Gentium, MM per la Mater et Magistra, CV per la Caritas in veritate) deve
essere usata quella;
•
se non ne esiste una di uso consueto, è possibile definirla in modo originale (per
esempio, Rdm1941 per il Radiomessaggio del 1941 di Pio XII).
In ogni caso è necessario compilare una lista in ordine alfabetico di tutte le sigle e le abbreviazioni
usate nel testo - anche quelle ritenute più ovvie (come ad esempio “p.” per “pagina”) - nella sezione
“Sigle e abbreviazioni”, da mettere prima della sezione “Bibliografia”, nella parte finale del
documento.
3.8 I passi biblici
Si usano le stesse regole della "forma base", ma le informazioni da inserire fra parentesi tonde sono:
•
l’abbreviazione consueta del libro della Bibbia citato,
•
il capitolo e i versetti citati.
Esempio con citazione diretta breve:
“In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo:
«Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!»” (Mt 3:1-2).
Le abbreviazioni dei libri della Bibbia citati non devono essere inserite nella sezione “Sigle e
Abbreviazioni”. L’elenco ufficiale delle abbreviazioni dei libri della Bibbia si trova nel sito
istituzionale della Santa Sede, all’indirizzo «www.vatican.va/archive/ccc_it/documents/ccc-it_sigleabb_it.html». Si fa presente che è obbligatorio usare proprio quelle descritte e non altre definite in
modo originale. In ogni caso si allega il contenuto della webpage alla fine di queste “Norme”.
3.9 Le voci di dizionari ed enciclopedie
Si usano le stesse regole della "forma base", ma le informazioni da inserire fra parentesi tonde sono:
•
La sigla del titolo dell’opera consultata (in corsivo)
•
L’anno (solo la prima volta che viene citato; poi non più)
•
La pagina/e citate.
Esempio con citazione diretta lunga tratta dalla voce “Esperienza” nell’opera Enciclopedia
teologica a cura di P. Eicher, 1990:
se si afferma che l’esperienza può essere espressa in discorso, non ci si può porre a questo livello
discorsivo, senza che non vada perduto qualcosa della sostanza dell’esperienza. Infatti, il "narrare" non
riesce ad esaurire la ricchezza e la complessità del vissuto, neppure di quello cosciente; la stessa
espressione simbolica non è in grado di esprimere tutto (Et 1990:312).
13
Anche in questo caso, la sigla utilizzata - consueta o originale - deve essere riportata nella sezione
“Sigle e abbreviazioni” da porre a fine documento. Un esempio di tale sezione si trova anche in
queste “Norme” a p. 22.
3.10 Uso di opere non tradotte
Nel caso si debbano citare opere non tradotte "ufficialmente" nella lingua nella quale si scrive il
documento, è necessario fornirne una propria traduzione.
In ogni caso, il riferimento bibliografico nel corpo del testo segue le regole usuali della “forma
base”, cioè (Cognome Autore Anno: Pagina/e).
Esempio con citazione diretta breve di un brano qui tradotto dal francese, tratto da un testo di Yves
Congar (1970) mai pubblicato in italiano:
“Il Concilio, si è detto giustamente, ha operato un ricentramento verticale su Cristo e un
decentramento orizzontale sulla comunità e sul popolo di Dio” (Congar 1970:473).
L’informazione sul fatto che si offre una traduzione propria del testo o dei testi in lingua originale
consultati, sarà fornita in bibliografia secondo le modalità descritte nel seguito nel paragrafo
dedicato a questo argomento.
3.11 Materiale audiovisivo e trasmissioni radiofoniche
Nel testo, si indicano le informazioni riferite al materiale audiovisivo e/o alle trasmissioni
radiofoniche utilizzate, semplicemente "scrivendole" la prima volta in cui essi sono citati.
3.12 I siti internet
Si consideri, a titolo di esempio, il caso di una ricerca sul riscaldamento globale. Si trova, allora,
all’indirizzo «www.nrdc.org/globalwarming/climatebasics.asp», consultato in data 02.04.2012, la
seguente webpage, aggiornata l’ultima volta in data 11.08.2011:
Di questa pagina interessa citare direttamente il brano sottolineato in rosso, di cui però deve essere
14
fornita una traduzione propria in italiano, perché non disponibile. Si scriverà allora:
Anche se le temperature locali oscillano naturalmente, nel corso degli ultimi 50 anni la temperatura
media globale è aumentata seguendo il tasso di crescita più veloce della storia. Gli scienziati
affermano che fino a quando non si ridurranno le emissioni che causano il cambiamento climatico, le
temperature medie degli Stati Uniti potrebbero oscillare tra i 3 e i 9 gradi in più entro la fine del secolo
(NRDC 2011).
Si fa notare che la sigla NDRC è quella del nome del sito, mancando l’autore di riferimento
dell’articolo scelto, e che la data è quella dell’ultimo aggiornamento. Se non dovesse essere
disponibile la data dell’aggiornamento, si omette l’informazione. Il riferimento bibliografico esteso
verrà riportato nel seguito nella sezione dedicata del paragrafo sulla bibliografia.
15
4. La Bibliografia
La Bibliografia è la lista completa di tutti i riferimenti bibliografici presenti nel corpo del testo e
solo di quei riferimenti: non sono presenti i riferimenti a quelle opere consultate, ma non citate nel
testo, direttamente o indirettamente. Di seguito si descrivono le modalità di scrittura del riferimento
bibliografico nei casi più comuni.
4.1 Alcune regole generali
L’ordine dei riferimenti bibliografici è alfabetico rispetto al cognome del primo autore o curatore,
che è anche l’unico ad essere scritto invertito (prima il cognome e poi il nome separati da una
virgola); per i nomi successivi, si mette prima il nome, poi il cognome separati da una virgola. I
nomi e i cognomi, dove possibile, è bene che siano riportati per intero (non mettere, per esempio, le
iniziali del nome di battesimo, se noto, ma mettere quelle eventualmente del secondo nome; gli
esempi nel seguito chiariscono la regola).
Se l’opera non ha autori, per l’ordine alfabetico si considera l’iniziale del primo termine
significativo del titolo (quindi non si sceglie l’iniziale di articoli e preposizioni).
Il carattere è Times New Roman 11; interlinea singola e se il riferimento bibliografico supera una
riga, dalla seconda in poi si imposta il rientro sinistro di cm. 1.
Nel seguito si illustra la disposizione dei dati e la punteggiatura per alcuni riferimenti bibliografici
comuni.
4.2 Più opere dello stesso autore
Le opere si inseriscono in ordine cronologico e il nome dell’autore dal secondo riferimento in poi si
ripete identico al primo.
Fontanelle, Eric C. 1944. Preparing for the Postwar Period. Columbus, OH: W.C. Cartwright and
Daughters.
Fontanelle, Eric C. 1952. What Really Happened When the War Ended. Cleveland, OH: Chagrin Valley
Press.
4.3 Monografia in volume unico
In generale i dati da inserire e la punteggiatura da utilizzare sono:
16
Autore/i (curatore/i). Anno di pubblicazione. Titolo: Sottotitolo (se presente). Edizione (se nota). Luogo di
pubblicazione: Casa editrice.
Se di un solo autore:
Abbà, Giuseppe. 1989. Felicità, Vita Buona e Virtù: Saggio di Filosofia Morale. Roma, Italia: Libreria
Ateneo Salesiano.
Perani, Claudio. 1969. La Revisione di Vita, Strumento di Evangelizzazione alla Luce del Vaticano II.
Torino, Italia: Elle Di Ci.
Se è il curatore dell’opera si mette “a cura di.” se il riferimento è in italiano, “ed.” se è in inglese (si
ricorda che per i riferimenti nel corpo del testo queste indicazioni si devono omettere):
Arcuri, Luciano, a cura di. 1995. Manuale di Psicologia Sociale. Bologna, Italia: Il Mulino.
Berthold, George C., ed. 1986. Faith Seeking Understanding: Learning and the Catholic Tradition.
Manchester, NH: Saint Anselm College Press.
Nel caso di edizione successiva alla prima, se nota, si mette:
Lesina, Roberto. 1994. Il Nuovo Manuale di Stile. 2 ed. Bologna, Italia: Zanichelli.
Se di più autori/curatori:
Aletti, Mario, Giuseppe Angelini, Giuseppe Mazzocato, Ezio Prato, Franco Riva, e Pierangelo Sequeri. 2003.
La Religione Postmoderna. Milano, Italia: Glossa.
Negri, Giancarlo, e Riccardo Tonelli. 1971. Linee per la Revisione di Vita: Traccia di una Esperienza
Cristiana. Torino, Italia: Elle Di Ci.
Pierrard, Pierre, Michel Launay, et Rolande Trempé. 1984. La J.O.C. Regards d’Historiens. Paris, France:
Les Éditions Ouvrières.
Schellinger, Paul, Christopher Hudson, and Marijk Rijsberman, eds. 1998. Encyclopedia of the Novel.
Chicago, IL: Fitzroy Dearborn.
Walzer, Janice R., and Todd Taylor. 1998. The Columbia Guide to Online Style. New York: Columbia Univ.
Press.
4.4 Monografia in più volumi
In generale i dati da inserire e la punteggiatura da utilizzare sono:
Autore/i (curatore/i). Anno di pubblicazione o intervallo degli anni in cui sono stati pubblicati i volumi.
Titolo: Sottotitolo (se presente). Numero di volumi. Edizione (se nota). Luogo di pubblicazione: Casa
editrice.
Si fa presente che l’abbreviazione per il termine “volumi” segue la lingua originale in cui l’opera è
scritta, per cui se è in italiano si abbrevia “voll”, se è in inglese, francese o spagnolo, si abbrevia
“vols”. Se ci si riferisce all’intera opera:
Abbagnano, Nicola, a cura di. 1978-2007. Classici della Filosofia. 48 voll. Torino, Italia: UTET.
Wrigth, Sewell. 1968-1978. Evolution and the Genetics of Populations. 4 vols. Chicago, IL: Univ. of
Chicago Press.
Se ci si riferisce ad un volume specifico dell’opera, anche nel caso in cui i titoli dei volumi siano
differenti:
Latourelle, Rene, a cura di. 1987. Vaticano II. Bilancio e Prospettive Venticinque Anni Dopo (1962-1987).
Voll. 34. Assisi, Italia: Cittadella Editrice.
Rulla, Luigi M., a cura di. 2001. Conferme Esistenziali. Vol. 2 di Antropologia della Vocazione Cristiana. 3
ed. Bologna, Italia: EDB.
17
Wright, Sewell. 1969. Theory of Gene Frequencies. Vol. 2 of Evolution and the Genetics of Populations.
Chicago, IL: Univ. of Chicago Press.
4.5 Contributi in opere monografiche e atti di congressi
In generale i dati da inserire e la punteggiatura da utilizzare sono:
Autore/i. Data della pubblicazione in cui è contenuto il contributo. “Titolo del contributo.” Pagine del
contributo in Titolo della pubblicazione, Curatore/i della pubblicazione (se noto/i) preceduto/i da “a
cura di”, o “edited by”. Luogo: Casa editrice.
Esempi:
Bottino, Anna. 1994. “Chi Compie la Volontà di Dio e la Mette in Pratica, Costui è mio Fratello, Sorella e
Madre»: Lettura in Chiave Mariana di una Pericope Evangelica”. Pp. 197-215 in La Volontà di Dio
nella Bibbia, a cura di M. Lorenzani. L’Aquila, Italia: ISSRA.
Colombo, Giuseppe. 1988. “Il Compito della Teologia nell’Elaborazione dell’Insegnamento Sociale della Chiesa”.
Pp. 27-37 in L’Insegnamento Sociale della Chiesa: Atti del 58° Corso di Aggiornamento Culturale
dell’Università Cattolica (Brescia, 11-16 settembre 1988). Milano, Italia: Vita e Pensiero.
Imoda, Franco. 1997. “Lo Sviluppo della Relazione Come Contributo al Discernimento”. Pp. 111-153 in
Aspetti Interpersonali, vol. 3 di Antropologia della Vocazione Cristiana, a cura di L. M. Rulla.
Bologna, Italia: EDB.
Phibbs, Brendan. 1987. “Herrlisheim: Diary of a Battle”. Pp. 117-163 in The Other Side of Time: A Combat
Surgeon in World War II. Boston, MA: Little, Brown.
Sampson, Robert J. 1992. “Family Management and Child Development: Insights from Social
Disorganization Theory”. Pp. 63-93 in Advances in Criminology Theory, vol. 3 of Facts, Frameworks, and
Forecasts, edited by J. McCord. New Brunswick, NJ: Transaction.
Wiens, John A. 1983. “Avian Community Ecology: An Iconoclastic View”. Pp. 355-403 in Perspectives in
Ornitology, edited by A. H. Brush and G. A. Clark Jr. Cambridge, MA: Cambridge Univ. Press.
4.6 Articoli su periodici
In generale i dati da inserire e la punteggiatura da utilizzare sono:
Autore/i. Data. “Titolo dell’articolo.” Titolo del periodico, (eventuale luogo di pubblicazione, da indicare
solo se il titolo del periodico può essere confuso con altri) Volume e numero/mese:intervallo delle
pagine.
(Si faccia particolare attenzione all’assenza di spazio dopo i due-punti “:” e prima dell’indicazione
dell’intervallo delle pagine). Esempi:
Cucci, Giovanni. 2011a. “Conoscenza di Sé e Conoscenza di Dio”. La Civiltà Cattolica 3861:213-318.
Cucci, Giovanni. 2011b. “Il Matrimonio, Ultimo Simbolo di Eternità dell’Uomo Occidentale”. La Civiltà
Cattolica 3863:425-438.
Filippi, Vittorio. 2010. “Divorzio: Evoluzione, Dimensione e Tendenza Attuali”. Aggiornamenti Sociali
12:743-753.
Liebert, Elizabeth. 2008. “Discernment for Our Times: A Practice with Postmodern Implications”. Studies in
Spirituality 18:333-355.
4.7 Articoli su periodici elettronici e consultati on-line
Seguire le stesse indicazioni relative agli articoli su periodici. Aggiungere, però, l’URL dell’articolo
seguito dalla data dell’ultimo accesso, tra parentesi tonde e senza “http://”; citare possibilmente un
URL stabile (se non è disponibile quello dell’articolo, riferirsi all’URL stabile più vicino al
reperimento dell’articolo). Se l’accesso al testo è riservato questo va indicato insieme alla data di
18
accesso. Se c'è tutta l'informazione di una citazione è preferibile aggiungerla come testo cartaccia
invece di citazione on-line. I seguenti esempi chiariscono le regole:
Jones, Bobby L., Daniel S. Nagin, and Kathryn Roeder. 2001. “A SAS Procedure Based on Mixture Models
for Estimating Developmental Trajectories”. Sociological Methods and Research 29:374-93.
Retrieved April 26, 2005 (ejournals.ebsco.com/direct.asp?ArticleID=69FFFKJUPV24AHCUR77Q).
Parnofiello, Giulio. 2006. “Scegliere e Decidere”. Ignaziana 2:107-117. Accesso Aprile 26, 2005
(www.ignaziana.org/2-2006_4.pdf).
Warr, Michaek, and Carl G. Ellison. 2000. “Rethinking Social Reactions to Crime: Personal and Altruistic
Fear in Family Households”. American Journal of Sociology 106 (3):551-78. Restricted Access April
26, 2005 (www.journals.uchicago.edu/AJS/journal/issues/v106n3/050125/050125.html).
Si vuole precisare che il termine “Accesso” si riferisce ad un documento redatto in italiano; se il
documento dello studente è redatto in un’altra lingua, la parola va tradotta nella lingua in cui si
scrive.
4.8 Uso di traduzioni dell’opera differenti dall’originale
Nel caso si consulti l’opera in una lingua diversa da quella in cui è stata pubblicata originariamente,
si riferiscono prima le informazioni dell’opera tradotta (che sono le stesse cui si riferiscono le
citazioni nel corpo del testo) e poi le informazioni dell’opera originale precedute da “Origin.:”.
Annas, Jane E. 1998. La Morale della Felicità: In Aristotele e nei Filosofi dell’Età Ellenistica. Milano,
Italia: Vita e Pensiero. Origin.: 1993. The Morality of Happiness. Oxford, UK: Oxford Univ. Press.
4.9 Enti e istituzioni come autori o curatori
Le pubblicazioni prodotte da enti, organizzazioni e istituzioni, quelle cioè prive di autore/i o
curatore/i, sono riportate sotto il nome dell’ente, organizzazione o istituzione che le ha pubblicate
(anche se il nome corrisponde alla casa editrice), secondo le regole adatte alla fonte del documento.
Esempi:
Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF. 2001. Il Matrimonio Precoce. Firenze, Italia: Centro di Ricerca
Innocenti (United Nations Children’s Fund).
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). 2002. Violenza e Salute nel Mondo: Rapporto
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Milano, Italia: CIS Editore. Origin.: World Health
Organization. 2002. World Report on Violence and Health. Geneva, Switzerland: WHO Press, World
Health Organization.
UNICEF and World Health Organization. 2012. Progress on Drinking Water and Sanitation: 2012 Update.
Retrieved April 2, 2012
(whqlibdoc.who.int/publications/2012/9789280646320_eng_full_text.pdf)
United Nations Development Programme. 2011. Human Development Report 2011. Sustainability and
Equity: A Better Future for All. New York: United Nations Development Programme.
4.10 I documenti del Magistero ecclesiale
Le informazioni da inserire, secondo le regole adatte alla fonte del documento, sono:
Autore. Data. Titolo per esteso. Fonte.
Esempi:
19
Benedetto XVI. 2007. Lettera Enciclica Spe Salvi. EV XXIV:1044-1143.
Benedetto XVI. 2009. Lettera Enciclica Caritas in Veritate. Città del Vaticano: Libreria Editrice Vaticana.
Diocesi di Roma. 2009. Si Aprirono Loro gli Occhi, lo Riconobbero e lo Annunziarono: Sussidio per la
Verifica e la Programmazione Pastorale. Accesso Novembre 5, 2009 (www.vicariatusurbis.org/
DOCUMENTI/Cardinale/VALLINI/SussidioperlaVerificaPastorale20092010.pdf).
Si fa notare il primo riferimento: l’esplicitazione della sigla EV è nella sezione 5. Sigle e
abbreviazioni a p. 22 di queste "Norme".
Nel caso di documenti del Magistero pubblicati nello stesso anno e dallo stesso autore, si segue
l’ordine cronologico stabilito dal giorno della pubblicazione, anche se quest’ultimo non viene
riportato esplicitamente in bibliografia (quindi non si mette, ad esempio, 2007a, 2007b, 2007c, etc.).
4.11 Le voci di dizionari ed enciclopedie
Le informazioni da inserire sono:
Autore. Data. S.v. voce. Pagine in Titolo opera, volume (se presente), autore/curatore preceduto/i da “a cura
di”, o “ed”, o “eds”. Luogo: Casa editrice.
S.v. è l’abbreviazione dell’espressione latina sub voce. Esempi:
S.v. Cervello. 1951. Coll. 1006-1224 in vol. 2 di Enciclopedia Medica Italiana. 12 voll. Firenze, Italia:
Sansoni Edizioni Scientifiche.
S.v. Consiglio. 1978-2008. Pp. 601-602 in vol. 3 di GDLIta. Roma, Italia: Finestrelli.
Erba, Alessandro M. 1981. S.v. Laico (Storia del). Pp. 369-393 in vol. 2 di DsL. Roma, Italia: Finestrelli.
Quelquejeu, Bernard, e Jonas P. Jossua. 1990. S.v. Esperienza. Pp. 310-317 in Et. Riscaldamento Globale:
Effetti Collaterali Inattesi. Accesso Aprile 2, 2012 (www.focus.it/ambiente/animali/Riscaldamento
_globale_effetti_collaterali_inattesi_200806201435_C12.aspx)
Fornero, Girolamo, e Gianpaolo Charvault. 1990. S.v. Revisione di Vita. Pp. 2161-2166 in Dizionario
Enciclopedico di Spiritualità, a cura di E. Ancilli. Roma, Italia: Città Nuova.
Si fa presente che per l’ordine alfabetico nel quale va redatta la bibliografia fa fede la prima lettera
del primo argomento dotato di senso; sono escluse perciò la data e l’abbreviazione s.v.
La definizione delle sigle presenti nei riferimenti secondo e terzo sono nella sezione 5. Sigle e
abbreviazioni a p. 22 di queste “Norme”.
Si vuole infine far notare che in bibliografia sono consentite le abbreviazioni solo se queste sono
state precedentemente definite nella sezione “Sigle e abbreviazioni”; altrimenti va riportato il
riferimento bibliografico per intero, come è il caso del primo e del quarto riferimento tra gli esempi
proposti.
4.12 Le opere non tradotte
Se nel corpo del testo si sono offerte proprie traduzioni di opere in lingua originale che non sono
state pubblicate nella lingua in cui si scrive il proprio lavoro, si deve procedere secondo due regole.
1. Dopo il titolo della sezione “Bibliografia”, deve essere inserita una nota a piè di pagina in
cui si riporta il seguente testo in italiano:
20
1
In questo lavoro, per i testi non tradotti in italiano si offre una nostra traduzione.
Tale espressione deve essere tradotta esattamente nella lingua in cui si scrive il proprio
documento ed è valida per ogni riferimento non tradotto presente in bibliografia e di cui si
sono tradotti e citati alcuni brani nel corpo del testo del proprio documento.
2.
Nell’elenco alfabetico dei titoli delle opere consultate si riporta l’opera in lingua originale
secondo le regole proprie del tipo di riferimento. Per l’esempio a p. 7 di queste “Norme”, si
mette semplicemente:
Congar, Yves. 1970. L’Église: De Saint Augustine à l’Époque Moderne. Paris, France: Cerf.
4.13 Il materiale audiovisivo
Per citare la fonte esatta in bibliografia si seguono le regole suggerite per le monografie, con
l’aggiunta dell’indicazione del mezzo di supporto (DVD, CD, formato della pellicola). Esempi:
One Flew Over the Cuckoo’s Nest. 2002. Directed by Milos Forman. Burbank, CA: Warner Home Video.
DVD.
An Incident in Tiananmen Square. 1990. San Francisco, CA: Gate of Heaven Films.16 mm, 25 min.
4.14 Le trasmissioni radiofoniche
Elementi da includere in bibliografia:
Titolo della trasmissione. Anno. Emittente, Giorno, mese e ora della trasmissione.
Esempio:
Cosmic Quest. 2008. BBC Radio4, 10 giugno, 15.45.
4.15 I siti internet
Gli elementi da includere sono:
Autore (se noto). Data di aggiornamento della pagina consultata (se nota). Titolo della pagina (se noto).
Nome del sito. Data di accesso.
(URL)
Esempi nel caso di una ricerca sul riscaldamento globale:
Effetto Serra. Non Solo Aria. Accesso Aprile 2, 2012
(www.nonsoloaria.com/effser.htm).
Natural Resources Defense Council (NRDC). 2010. An Introduction to Climate Change: What It Could
Mean to You and Your Family. Retrived April 2, 2012
(www.nrdc.org/globalwarming/climatebasics.asp).
21
5. Sigle e abbreviazioni
Si riportano di seguito tutte le sigle e le abbreviazioni citate in queste “Norme”, anche a titolo di
esempio per il lavoro dello studente.
CV
DSL
ET
EV
GDLITA
GS
LG
MM
Mt p.
Rdm1941
Lettera Enciclica Caritas in Veritate.
Ancilli, Ernesto, a cura di. 1981. Dizionario di Spiritualità dei Laici. 2 voll. Milano, Italia:
Edizioni O. R.
Eicher, Paolo, a cura di. 1990. Enciclopedia Teologica. Brescia, Italia: Queriniana.
Centro Dehoniano, a cura di. 1980-2008. Enchiridion Vaticanum. Testo Ufficiale e Versione
Italiana. 23 voll. Bologna, Italia: EDB.
Battaglia, Samuele. 1978-2008. Grande Dizionario della Lingua Italiana. 24 voll. Torino,
Italia: UTET.
Costituzione Pastorale Gaudium et Spes.
Costituzione Dogmatica Lumen Gentium.
Lettera Enciclica Mater et Magistra.
Vangelo di Matteo. pagina.
Radiomessaggio del 1941.
Alcune osservazioni importanti per la compilazione e l’uso delle sigle e abbreviazioni
•
Nel caso dei documenti del Magistero non sono riportati gli autori, sia perché gli autori
dei documenti sono riferiti (in genere) nel corpo del testo, quando si nomina il
documento per la prima volta, sia perché i dati completi relativi al documento si
riportano in bibliografia secondo le modalità descritte nel paragrafo dedicato a questo
argomento.
•
In generale si segue la regola per la quale le sigle e le abbreviazioni dei documenti sono
in tondo, quelle delle altre opere sono in corsivo.
•
Si vuole ribadire che l’elenco ufficiale delle abbreviazioni dei libri della Bibbia si trova
nel sito istituzionale della Santa Sede, all’indirizzo
www.vatican.va/archive/ccc_it/documents/ccc- it_sigle-abb_it.html. Si fa ancora
presente che è obbligatorio usare proprio quelle ivi esattamente descritte e non altre
originalmente definite. In ogni caso si allega il contenuto della webpage alla fine di
queste “Norme”.
22
6. Bibliografia1
Si riportano di seguito tutti i riferimenti bibliografici, usati in queste “Norme” come esempi, in
modo da fornire un esempio di bibliografia, utile per lo studente e per il suo lavoro. Se sono presenti
i documenti del Magistero ecclesiale, è bene riportarli in un paragrafo a parte, come si vede in
questo esempio.
Si è scelto di riportare le iniziali del nome dell’autore/i e del curatore/i e questa scelta è rispettata
per tutta la bibliografia. Nel caso in cui si volesse riportare il nome per esteso, si ricorda che si deve
procedere allo stesso modo per tutti i riferimenti inseriti (è consentito l’uso dell’iniziale solo del
secondo nome ove presente).
Le iniziali del primo e secondo nome, ove presente, sono riportate ovunque senza spazio fra l’una e
l’altra. Anche questa è una scelta; se si dovesse scegliere di mettere uno spazio fra le due iniziali,
deve essere rispettata per tutti i riferimenti presenti in bibliografia.
Documenti del Magistero ecclesiale
Benedetto XVI. 2007. Lettera Enciclica Spe Salvi. EV XXIV:1044-1143.
Benedetto . 2009. Lettera Enciclica Caritas in Veritate. Città del Vaticano: Libreria Editrice Vaticana.
Diocesi di Roma. 2009. Si Aprirono Loro gli Occhi, lo Riconobbero e lo Annunziarono: Sussidio per la
Verifica e la Programmazione Pastorale. Accesso Maggio 5, 2016
(www.vicariatusurbis.org/DOCUMENTI/Cardinale/VALLINI/SussidioperlaVerificaPastorale2009201
0.pdf).
Altri testi
Abbà, Gerard. 1989. Felicità, Vita Buona e Virtù: Saggio di Filosofia Morale. Roma, Italia: Libreria Ateneo
Salesiano.
Arcuri, Luigi, a cura di. 1995. Manuale di Psicologia Sociale. Bologna, Italia: Il Mulino.
Aletti, Mario, Gerardo Angelini, Gianpaolo Mazzocato, Edoardo Prato, Francesco Riva, e Paolo Sequeri.
2003. La Religione Postmoderna. Milano, Italia: Glossa.
Abbagnano, Norberto, a cura di. 1978-2007. Classici della Filosofia. 48 voll. Torino, Italia: UTET.
Annas, John E. 1998. La Morale della Felicità: In Aristotele e nei Filosofi dell’Età Ellenistica. Milano,
Italia: Vita e Pensiero. Origin.: 1993. The Morality of Happiness. Oxford, UK: Oxford Univ. Press.
Berthold, Gerald C., ed. 1986. Faith Seeking Understanding: Learning and the Catholic Tradition.
Manchester, NH: Saint Anselm College Press.
Bottino, Alessandro. 1994. "Lettura in Chiave Mariana di una Pericope Evangelica". Pp. 197-215 in La
Volontà di Dio nella Bibbia, a cura di M. Lorenzani. L’Aquila, Italia: ISSRA.
1
In questo lavoro, per i testi non tradotti in italiano si offre una nostra traduzione.
23
Centro di Ricerca Innocenti de l’UNICEF. 2001. Il Matrimonio Precoce. Firenze, Italia: Centro di Ricerca
Innocenti (United Nations Children’s Fund).
S.v. Cervello. 1951. Coll. 1006-1224 in vol. 2 di Enciclopedia Medica Italiana. 12 voll. Firenze, Italia:
Sansoni Edizioni Scientifiche.
Colombo, Girolamo. 1988. “Il Compito della Teologia nell’Elaborazione dell’Insegnamento Sociale della
Chiesa”. Pp. 27-37 in L’Insegnamento Sociale della Chiesa: Atti del 58° Corso di Aggiornamento
Culturale dell’Università Cattolica (Brescia, 11-16 settembre 1988). Milano, Italia: Vita e Pensiero.
Congar, Yves. 1970. L’Église: De Saint Augustine à l’Époque Moderne. Paris, France: Cerf.
Cosmic Quest. 2008. BBC Radio4, 10 giugno, 15.45.
Cucci, Gerardo. 2011a. “Conoscenza di Sé e Conoscenza di Dio”. La Civiltà Cattolica 3861:213-318.
Cucci, Gerardo. 2011b. “Il Matrimonio, Ultimo Simbolo di Eternità dell’Uomo Occidentale”. La Civiltà
Cattolica 3863:425-438.
Effetto Serra. Non Solo Aria. Accesso Aprile 2, 2012 (www.nonsoloaria.com/effser.htm).
Filippi, Vittorio. 2010. “Divorzio: Evoluzione, Dimensione e Tendenza Attuali”. Aggiornamenti Sociali
12:743-753.
Fontanelle, Eduard C. 1944. Preparing for the Postwar Period. Columbus, OH: W. C. Cartwright and
Daughters.
Fontanelle, Eduard C. 1952. What Really Happened When the War Ended. Cleveland, OH: Chagrin Valley
Press.
Fornero, Gianpaolo, e Gustave Charvault. 1990. S.v. Revisione di Vita. Pp. 2161-2166 in Dizionario
Enciclopedico di Spiritualità, a cura di E. Ancilli. Roma, Italia: Città Nuova.
Imoda, Francesco. 1997. “Lo Sviluppo della Relazione come Contributo al Discernimento”. Pp. 111-153 in
Aspetti Interpersonali, vol. 3 di Antropologia della Vocazione Cristiana, a cura di L. M. Rulla.
Bologna, Italia: EDB.
An Incident in Tiananmen Square. 1990. San Francisco, CA: Gate of Heaven Films.16 mm, 25 min.
Natural Resources Defense Council (NRDC). 2011. An Introduction to Climate Change: What It Could
Mean to You and Your Family. Retrieved April 12, 2012 (www.nrdc.org/globalwarming/
climatebasics.asp).
Jones, Berthold L., David S. Nagin, and Kyle Roeder. 2001. “A SAS Procedure Based on Mixture Models
for Estimating Developmental Trajectories”. Sociological Methods and Research, 29:374-93. Access
April 26, 2005 (ejournals.ebsco.com/direct.asp?ArticleID=69FFFKJUPV24AHCUR77Q).
Latourelle, Robert, a cura di. 1987. Vaticano II. Bilancio e Prospettive Venticinque Anni Dopo (1962-1987).
Vol. 1. Assisi, Italia: Cittadella Editrice.
Lesina, Roberto. 1994. Il Nuovo Manuale di Stile. 2 ed. Bologna, Italia: Zanichelli.
Liebert, Eduard. 2008. “Discernment for Our Times: A Practice with Postmodern Implications”. Studies in
Spirituality 18:333-355.
Negri, Gerald, e Roberto Tonelli. 1971. Linee per la Revisione di Vita: Traccia di Una Esperienza Cristiana.
Torino, Italia: Elle Di Ci.
One Flew Over the Cuckoo’s Nest. 2002. Directed by Milos Forman. Burbank: Warner Home Video. DVD.
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). 2002. Violenza e Salute nel Mondo: Rapporto
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Milano: CIS Editore. Origin.: World Health Organization.
2002. World Report on Violence and Health. Geneva, Switzerland: WHO Press, World Health
Organization.
Parnofiello, Gianpaolo. 2006. “Scegliere e Decidere”. Ignaziana 2:107-117. Accesso Agosto 23, 2011
(www.ignaziana.org/2-2006_4.pdf).
Perani, Carlo. 1969. La Revisione di Vita, Strumento di Evangelizzazione alla Luce del Vaticano II. Torino,
Italia: Elle Di Ci.
Phibbs, B. 1987. “Herrlisheim: Diary of a Battle”. Pp. 117-163 in The Other Side of Time: A Combat
Surgeon in World War II. Boston, MA: Little, Brown.
Pierrard, Peter, Maurice Launay, et Rene Trempé. 1984. La J.O.C. Regards d’Historiens. Paris, France: Les
Éditions Ouvrières.
Quelquejeu, Bernard e Jonas P. Jossua. 1990. S.v. Esperienza. Pp. 310-317 in Et. Riscaldamento Globale:
Effetti Collaterali Inattesi. Roma, Italia: Focus.it. Accesso Aprile 2, 2012
(www.focus.it/ambiente/animali/Riscaldamento_globale_effetti_collaterali_inattesi_200806201435_C
12.aspx)
Rulla Laurent M., a cura di. 2001. Conferme Esistenziali. Vol. 2 di Antropologia della Vocazione Cristiana.
3 ed. Bologna, Italia: EDB.
24
Sampson, Robert J. 1992. “Family Management and Child Development: Insights from Social
Disorganization Theory”. Pp. 63-93 in Advances in Criminology Theory, vol. 3 of Facts, Frameworks,
and Forecasts, edited by J. McCord. New Brunswick, NJ: Transaction.
Schellinger, Paulus, Carl Hudson, and Mary Rijsberman, eds. 1998. Encyclopedia of the Novel. Chicago, IL:
Fitzroy Dearborn.
UNICEF and World Health Organization. 2012. Progress on Drinking Water and Sanitation: 2012 Update.
Retrived April 2, 2012 (whqlibdoc.who.int/publications/2012/9789280646320_eng_full_text.pdf)
United Nations Development Programme. 2011. Human Development Report 2011. Sustainability and
Equity: A Better Future for All. New York: United Nations Development Programme
Walzer, John R., and Todd Taylor. 1998. The Columbia Guide to Online Style. New York: Columbia Univ.
Press.
Warr, Mary, and Carl G. Ellison. 2000. “Rethinking Social Reactions to Crime: Personal and Altruistic Fear
in Family Households”. American Journal of Sociology 106 (3): 551-78. Restricted Access June 15,
2002 (www.journals.uchicago.edu/AJS/journal/issues/v106n3/050125/050125.html).
Wiens, John A. 1983. “Avian Community Ecology: An Iconoclastic View”. Pp. 355-403 in Perspectives in
Ornitology, edited by A. H. Brush and G. A. Clark Jr. Cambridge, MA: Cambridge Univ. Press.
Wrigth, Samuel. 1968-1978. Evolution and the Genetics of Populations. 4 vols. Chicago, IL: Univ. of
Chicago Press.
Wright, Samuel. 1969. Theory of Gene Frequencies. Vol. 2 of Evolution and the Genetics of Populations.
Chicago, IL: Univ. of Chicago Press.
25
7. Riferimenti bibliografici per queste “Norme”
American Sociological Association. 2007. Quick Style Guide. 3 ed. Accesso Febbraio 22, 2012
(www.asanet.org/Quick%20Style%20Guide.pdf).
Biblioteca Universitaria di Lugano, a cura di. 2009. Guida alle Citazioni Bibliografiche per le Scienze
Sociali. Lugano, Italia: Univ. Della Svizzera Italiana. Accesso Febbraio 22, 2012
(www.bul.unisi.ch/istruzioni/generalita/Guida_citazioni_scienze_sociali.pdf).
E. H. Butler Library and American Sociological Association. 2005. ASA Style. Retrieved February 22, 2012
(www.buffalostate.edu/library/docs/asa.pdf).
26
8. Catechismo della Chiesa Cattolica: abbreviazioni bibliche
Ab
Abacuc
Gc
Giacomo
Abd
Ag
Am
Ap
At
Bar
Col
1 Cor
2 Cor
1 Cr
2 Cr
Ct
Dn
Dt
Eb
Ef
Es
Esd
Est
Ez
Fil
Fm
Gal
Gb
Abdia
Aggeo
Amos
Apocalisse
Atti degli Apostoli
Baruc
Colossesi
1 Corinzi
2 Corinzi
1 Cronache
2 Cronache
Cantico dei Cantici
Daniele
Deuteronomio
Ebrei
Efesini
Esodo
Esdra
Ester
Ezechiele
Filippesi
Filemone
Galati
Giobbe
Gd
Giuda
Gdc Giudici
Gdt Giuditta
Ger Geremia
Gio Giona
Gl
Gioele
Gn
Genesi
Gs
Giosuè
Gv
Giovanni
1 Gv 1 Giovanni
2 Gv 2 Giovanni
3 Gv 3 Giovanni
Is
Isaia
Lam Lamentazioni
Lc
Luca
Lv
Levitico
1 Mac 1 Maccabei
2 Mac 2 Maccabei
Mc Marco
Mic Michea
Ml
Malachia
Mt
Matteo
Na
Naum
Ne
Neemia
Nm
Numeri
Os
Osea
Prv Proverbi
1 Pt 1 Pietro
2 Pt 2 Pietro
Qo
Qoelet (Ecclesiaste)
1 Re 1 Libro dei Re
2 Re 2 Libro dei Re
Rm Romani
Rt
Rut
Sal
Salmi
1 Sam 1 Samuele
2 Sam 2 Samuele
Sap Sapienza
Sir
Siracide (Ecclesiastico)
Sof
Sofonia
Tb
Tobia
1 Tm 1 Timoteo
2 Tm 2 Timoteo
1 Ts 1 Tessalonicesi
2 Ts 2 Tessalonicesi
Tt
Tito
Zc
Zaccaria
27
9. Stati dell'Unione Americana: abbreviazioni
Alabama
AL
Nebraska
NE
Alaska
AK
Nevada
NV
Arizona
AZ
Hew Hampshire
NH
Arkansas
AR
New Jersey
NJ
California
CA
New York
NY
Colorado
CO
North Caroline
NC
Connecticut
CT
North Dakota
ND
Delaware
DL
Ohio
OH
District of Columbia DC
Oklahoma
OK
Florida
FL
Oregon
OR
Georgia
GA
Rhode Island
RI
Hawaii
HI
South Caroline
SC
Idaho
ID
South Dakota
SD
Illinois
IL
Tennessee
TN
Indiana
IN
Texas
TX
Iowa
IA
Utah
UT
Kansas
KS
Vermont
VT
Kentucky
KY
Virginia
VA
Louisiana
LA
Washington
WA
Maine
ME
West Virginia
WV
Maryland
MD
Wisconsin
WI
Massachusetts
MA
Wyoming
WY
Michigan
MI
Minnesota
MN
Missouri
MS
Montana
MT
28
Indice Generale
1. Il formato ....................................................................................................................................................... 2
1.1 Il testo ...................................................................................................................................................... 2
1.2 Il titolo principale e i titoli dei capitoli (ove presenti) ............................................................................. 2
1.3 I titoli dei paragrafi .................................................................................................................................. 2
1.4 Le sezioni finali: "Sigle e abbreviazioni", "Bibliografia", "Indice generale" ed eventuali altri elenchi. ... 2
1.5 Disposizione delle parti di una tesina di licenza oppure tesi di dottorato .............................................. 2
1.6 Pubblicazione della tesi di dottorato ....................................................................................................... 4
1.7 Pubblicazione della tesina di licenza ....................................................................................................... 6
2. Le citazioni ..................................................................................................................................................... 9
2.1 Citazione diretta ...................................................................................................................................... 9
2.2 Citazione indiretta ................................................................................................................................... 9
3. Il riferimento bibliografico nel corpo del testo ........................................................................................... 10
3.1 La forma base ........................................................................................................................................ 10
3.2 L’opera ha più autori o curatori............................................................................................................. 11
3.3 Più opere di uno stesso autore o curatore pubblicate nello stesso anno ............................................. 11
3.4 Riferimenti plurimi................................................................................................................................. 12
3.5 Riferimenti alla medesima fonte ........................................................................................................... 12
3.6 Enti e istituzioni come autori o curatori ................................................................................................ 12
3.7 I documenti del Magistero ecclesiale .................................................................................................... 12
3.8 I passi biblici ........................................................................................................................................... 13
3.9 Le voci di dizionari ed enciclopedie ....................................................................................................... 13
3.10 Uso di opere non tradotte ................................................................................................................... 14
3.11 Materiale audiovisivo e trasmissioni radiofoniche.............................................................................. 14
3.12 I siti internet ........................................................................................................................................ 14
4. La Bibliografia .............................................................................................................................................. 16
4.1 Alcune regole generali ........................................................................................................................... 16
4.2 Più opere dello stesso autore ................................................................................................................ 16
4.3 Monografia in volume unico ................................................................................................................. 16
4.4 Monografia in più volumi ...................................................................................................................... 17
4.5 Contributi in opere monografiche e atti di congressi............................................................................ 18
4.6 Articoli su periodici ................................................................................................................................ 18
29
4.7 Articoli su periodici elettronici e consultati on-line .............................................................................. 18
4.8 Uso di traduzioni dell’opera differenti dall’originale ............................................................................ 19
4.9 Enti e istituzioni come autori o curatori ................................................................................................ 19
4.10 I documenti del Magistero ecclesiale .................................................................................................. 19
4.11 Le voci di dizionari ed enciclopedie ..................................................................................................... 20
4.12 Le opere non tradotte ......................................................................................................................... 20
4.13 Il materiale audiovisivo........................................................................................................................ 21
4.14 Le trasmissioni radiofoniche ................................................................................................................ 21
4.15 I siti internet ........................................................................................................................................ 21
5. Sigle e abbreviazioni .................................................................................................................................... 22
6. Bibliografia ................................................................................................................................................... 23
Documenti del Magistero ecclesiale ........................................................................................................... 23
Altri testi ...................................................................................................................................................... 23
7. Riferimenti bibliografici per queste “Norme” ............................................................................................. 26
8. Catechismo della Chiesa Cattolica: abbreviazioni bibliche.......................................................................... 27
9. Stati dell'Unione Americana: abbreviazioni ................................................................................................ 28
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