una mostra contro la contraffazione in tutti i sensi
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una mostra contro la contraffazione in tutti i sensi
UNA MOSTRA CONTRO LA CONTRAFFAZIONE IN TUTTI I SENSI catalo g o 2 0 11 roma Fondazione Memmo Palazzo Ruspoli Via del Corso 418, Roma 13 gennaio - 6 febbraio 2011 1 Il concept della mostra è stato ideato da Gianni Quaranta, scenografo e premio Oscar, ispirandosi alle opere dell’artista Angelo Bucarelli. Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione Direzione generale Lotta alla Contraffazione Ufficio italiano Brevetti e Marchi Unioncamere Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. 2 3 Il Falso non ha senso: un successo tutto italiano È con vivo piacere che presento ai lettori il primo catalogo della Mostra “Il Falso non ha senso”, un evento espositivo che per la prima volta ha visto collaborare in stretta sinergia istituzioni e mondo imprenditoriale per un’efficace valorizzazione e tutela del Made in Italy. Si è trattato di un evento unico nel suo genere, sia a livello nazionale che europeo, e che ha rappresentato dunque motivo di forte orgoglio per il Ministero dello Sviluppo Economico che lo ha ideato e realizzato. La mostra nasce dalla necessità, avvertita urgentemente dalle istituzioni e dalle imprese, di sollecitare il grande pubblico su tematiche di forte interesse e di estrema attualità: la tutela del Made in Italy, segno distintivo del nostro sistema produttivo e riconosciuto elemento di prestigio in tutto il mondo; e, come diretta conseguenza, la strenue lotta al mercato del falso, che oggi più che mai deve vedere crescere il ruolo chiave di consumatori e operatori del mondo produttivo. Contraffazione significa oggi danneggiare pesantemente il sistema economico nazionale, depotenziare la spinta all’innovazione, la creatività e la ricerca, compromettendo il faticoso percorso del rilancio competitivo del Paese. È con il proposito di promuovere questo stimolo, ossia di difendere il diritto della Proprietà Intellettuale e delle idee, e di coadiuvare la crescita del nostro Paese - una crescita “intelligente”, dove consapevolezza e cultura dell’autenticità siano insieme humus e fertilità socio-economica - che il Ministero dello Sviluppo Economico ha realizzato questo evento espositivo. L’ambiente si articola in un percorso mul4 tisensoriale che ha permesso di rendere immediatamente evidente il contrasto fra il valore e l’unicità dei prodotti originali e l’effimero, - diremmo propriamente improduttivo - dei prodotti contraffatti, questi ultimi contraddistinti da scarsa qualità, facilità all’usura, danno per la salute e la sicurezza. Protagonisti, dunque, i cinque sensi, a rappresentare ben precise categorie merceologiche, in un confronto costante fra l’esaltazione dei sensi generata da un prodotto originale e l’evidente delusione intrinseca nell’utilizzo di ogni prodotto falso. E quindi l’udito per i motori, il tatto per i tessuti, la vista per il design industriale, l’olfatto per la cosmesi, infine il gusto per i prodotti dell’agroalimentare. La mostra si è rivelata un grande successo di pubblico per gradimento ed affluenza, così come potrete leggere nelle pagine a seguire. Un successo tutto italiano, per il quale mi sento in dovere di ringraziare tutte le imprese ed i numerosi enti e istituzioni partecipanti, ai quali va il mio personale plauso per il grande entusiasmo, la costante disponibilità e l’estrema sensibilità dimostrati su un tema così emergente. “Il falso non ha senso” è la conferma del prestigio dei nostri grandi marchi italiani, riconosciuto ancora una volta dal grande pubblico e mi auguro di poter vedere presto riconfermata la grande adesione e partecipazione nei prossimi imminenti appuntamenti. Il Sistema camerale e la tutela del Made in Italy Un percorso “sensoriale” diretto a mettere ben in evidenza quanto l’industria del falso possa recare danno ai consumatori, che si ritrovano tra le mani prodotti scadenti; alle imprese, in particolare a quelle esportatrici; e, soprattutto, all’immagine stessa dell’Italia, terra di mille eccellenze, di creatività, di gusto, di qualità. E’ questo ciò che la mostra “Il falso non ha senso” ha voluto proporre ai suoi visitatori per renderli consapevoli di quale grave danno rechi al nostro Paese l’economia illegale nata intorno alla contraffazione. Un’economia parallela che ha subito una rapida accelerazione soprattutto nell’ultimo decennio. Un dato per tutti: secondo alcune stime, il 10% della produzione mondiale sarebbe contraffatta. Vigilare sul corretto funzionamento del mercato è compito delle istituzioni, ma può essere anche privilegio di tutti quegli italiani che amano il proprio Paese e che vanno perciò informati e orientati – come questa iniziativa ha inteso fare – verso un acquisto consapevole. Le Camere di commercio, nell’ambito delle proprie competenze, hanno voluto fare la loro parte, sia potenziando, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo economico, il sistema dei controlli e della vigilanza su molti prodotti di uso comune, sia collaborando alla realizzazione di questa iniziativa, ennesima testimonianza della volontà del sistema camerale di fare sistema per supportare, in Italia e nel mondo, la capacità intellettuale e produttiva che solo il Made in Italy sa esprimere. Ferruccio Dardanello Presidente, Unioncamere Loredana Gulino Direttore Generale per la Lotta alla Contraffazione Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, Ministero dello Sviluppo Economico 5 I numeri di un successo tutto italiano Durante tutto il periodo espositivo sono stati somministrati questionari qualitativi e quantitativi sul fenomeno per valutare il livello di gradimento della mostra, l’efficacia informativa, gli effetti provocati dal mercato della contraffazione, il grado di penetrazione dei diversi mezzi di comunicazione adottati per la promozione dell’evento e per valutare l’opportunità di riproporre la mostra in nuovi contesti. I dati raccolti dai questionari e successivi elaborati sono riusciti a dare un quadro esaustivo del gradimento dei visitatori ma, soprattutto, del livello di percezione del fenomeno. Affluenza L’evento ha avuto un affluenza pari a 7542 visitatori, con una media di 302 presenze giornaliere e con tasso di gradimento del 60%. Valutazione sull’efficacia informativa 60 50 “In seguito alla visita è maggiormente informato sul fenomeno della lotta alla contraffazione?” Moltissimo 5,4% Molto 29,2% 40 30 Abbastanza 52,5% Poco 10,7% Per niente 1,7% 20 10 0 6 Non risponde 0,6% Identikit dei visitatori La percezione del fenomeno Quasi la metà degli intervistati ha un titolo di studio equivalente al diploma di laurea o una specializzazione post laurea. Gli impiegati rappresentano il 25% degli intervistati, seguiti dai liberi professionisti (16,7%), mentre vi è anche una buona parte di studenti (14,7%). La composizione dei visitatori è stata per la maggior parte di nazionalità italiana, anche se non sono mancati rappresentanti di diversi paesi esteri. Particolare apprezzamento è stato manifestato dal segmento più giovane dei visitatori, accolti durante l’evento attraverso una serie di visite guidate appositamente riservate agli istituti scolastici. I questionari sono stati oggetto di un’analisi dettagliata dalla quale si evince la percezione del fenomeno contraffattivo da parte del grande pubblico: buona parte degli intervistati hanno la consapevolezza che un prodotto falso favorisce la criminalità e danneggia le imprese; segue il dato sull’aumento della disoccupazione. Ciò che invece emerge con evidenza è la “mancanza di consapevolezza” connessa alla pericolosità per la salute e per la sicurezza: solo il 13% degli intervistati riscontra nei prodotti contraffatti una reale insidia per la propria salute e la sicurezza. Valutazione sugli effetti della contraffazione “Secondo lei” Un prodotto falso fa crescere la disoccupazione 12,5% Un prodotto falso favorisce la criminalità 36,9% Un prodotto falso danneggia la salute 13,0% Un prodotto falso danneggia le imprese 36,3% 7 Indice La contraffazione è un danno per tutti, per l’economia del Paese, un furto per le imprese italiane e per l’immagine del Made in Italy, un rischio diretto per la salute dei cittadini e la sicurezza dei consumatori. Il Governo italiano è impegnato nella valorizzazione del sistema di Proprietà Industriale e nella tutela dell’originalità, dello stile e della qualità del Made in Italy. Il mercato del falso rappresenta una pesante ipoteca sulla competitività delle imprese e un rischio per la sicurezza dei consumatori, che alimenta la criminalità organizzata e il lavoro nero. Con la contraffazione perde tutta l’Italia, per questo è importante sensibilizzare e informare cittadini e imprese sul fenomeno mostrando perché “Il falso non ha senso”. Conoscenza e informazione divengono così le due parole chiave che la mostra interpreta e promuove con una formula innovativa, attraverso un percorso espositivo che valorizza la qualità e l’originalità dei prodotti italiani. Il visitatore è accompagnato in un percorso espositivo che privilegia l’esperienza uditiva, tattile, visiva, olfattiva e gustativa: un itinerario nel quale ogni settore merceologico si distingue per la valorizzazione di uno dei cinque sensi, per una esperienza omnisensoriale e percettiva. L’udito: i motori Il tatto: i tessuti, il fashion e il luxury La vista: le linee, il design industriale e artigianale, i giocattoli L’olfatto: le fragranze e i prodotti di bellezza Il gusto: i sapori, la cultura del cibo Il sesto senso non è in mostra: è affidato alla coscienza di ciascuno, affinché ci si orienti verso un comportamento più responsabile e consapevole. 8 Ministero dello Sviluppo Economico pag 10 Unioncamere pag 14 Le altre istituzioni contro la contraffazione Guardia di Finanza Agenzia delle Dogane Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Università La Sapienza – CATTID pag 20 pag 21 pag 24 pag 31 pag 35 I cinque sensi pag 37 Udito: motori Lamborghini pag 37 pag 38 Tatto: tessuto, moda, lusso Roberto Cavalli Fendi Gucci Dainese Versace pag 40 pag 41 pag 42 pag 44 pag 46 pag 48 Vista: linee e colori, design e giocattoli Artemide Atlas Concorde Assicor, il Giurì del Gioiello by Assicor, Cisgem BTicino Giochi Preziosi Look the concept factory Luxottica Faro Safilo Trudi pag 50 pag 51 pag 52 pag 53 pag 56 pag 57 pag 58 pag 60 pag 62 pag 64 pag 66 Olfatto: le fragranze e i prodotti di bellezza Roberto Cavalli Versace pag 68 pag 69 pag 70 Gusto: il sapore, i prodotti dell’agroalimentare Asiago Parmigiano Reggiano Prosciutto di Parma Ferrero pag 71 pag 72 pag 74 pag 74 pag 78 9 La tutela delle idee e dell’originalità del made in Italy La tutela delle idee e dell’originalità rappresenta un fattore chiave per sostenere e allo stesso tempo conferire un adeguato impulso all’economia del Paese. La valorizzazione del Made in Italy, la tutela delle imprese che fanno dell’internazionalizzazione la propria missione, la diffusione di una cultura brevettuale ad ampio raggio, oltre ad una strenue difesa dei nostri mercati dalle insidie del falso, costituiscono priorità imprescindibili per il Governo. La Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi è stata istituita proprio con questo intento il 1 gennaio 2009, per effetto del DPR 28 novembre 2008 n. 197. La Direzione Generale, inquadrata nel Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione, opera in ambito nazionale ed internazionale per valorizzare e tutelare la Proprietà Industriale e per sostenere la lotta alla contraffazione, supportando l’innovazione e la competitività delle imprese, attraverso: • Elaborazione e attuazione di politiche mirate • Supporto alle imprese in Italia e all’estero • Coordinamento con le autorità in ambito locale e internazionale • Monitoraggio del fenomeno e analisi attraverso banche dati 10 • • • • • • • • appositamente realizzate Erogazione di misure economiche a supporto della competitività delle imprese Campagne di comunicazione e di sensibilizzazione mirate a ciascun interlocutore Strumenti di tutela brevettuale Valorizzazione degli intangible assets e del capitale intellettuale Erogazione di misure economicofinanziare a supporto dell’innovazione e della ricerca in campo brevettuale Diffusione della cultura brevettuale, attraverso la rete dei Patent Library e dei Patent Information Point Servizi/sportelli di assistenza e guida al sistema di Proprietà Industriale Cooperazione con il mondo Universitario I dati della contraffazione La contraffazione costituisce un forte limite allo sviluppo del sistema produttivo, rappresenta un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori e richiede un impegno congiunto e sinergico di tutti gli attori che, a diverso titolo, sono coinvolti nell’opera di sensibilizzazione e di informazione di cittadini e imprese. I settori più colpiti risultano essere: abbigliamento e accessori, calzature, profumi, giocattoli, prodotti alimentari, medicinali e ricambi d’auto; di fatto, i settori più rappresentativi del Made in Italy, simbolo di qualità e originalità in tutto il mondo. Questi i numeri della contraffazione e l’entità del danno provocato dal mercato del falso all’intero sistema paese (Fonte: Censis): • • • • • 5 miliardi di euro di mancato introito ogni anno una perdita di 130 mila posti di lavoro un deficit complessivo di 36 miliardi di euro solo nel settore alimentare un’evasione fiscale del 17% del Pil un fatturato di 7 miliardi e 107 milioni di euro Il Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC) Istituito dalla “Legge Sviluppo” (L. 99/09) e contemplato dall’art. 145 del Codice della Proprietà Industriale a seguito della modifica introdotta dal D.lgs. 131/10, il Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC) opera quale organismo di raccordo con “funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento delle azioni strategiche intraprese da ogni amministrazione, al fine di migliorare l’insieme dell’azione di contrasto della contraffazione a livello nazionale”. Il relativo Regolamento di funzionamento prevede che “il Consiglio elabori proposte funzionali a perseguire uniformità, sinergia e tempestività nell’azione strategica delle varie amministrazioni competenti”. Il CNAC è pertanto deputato ad esercitare funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento delle strategie intraprese dalle dodici istituzioni nazionali coinvolte nella lotta alla contraffazione per addivenire ad un contesto di azione condiviso ed efficace, anche in ottica di rafforzamento degli interventi di controllo e repressione del fenomeno. Nel lungo periodo, l’azione del CNAC si svilupperà secondo le direttrici strategiche individuate, quali: • • • • • • il coordinamento dell’azione delle istituzioni nazionali ed il rafforzamento del presidio del territorio la diffusione di una nuova cultura della Proprietà Industriale il sostegno alle imprese l’adeguata informazione e formazione del pubblico e di target specifici di interlocutori il monitoraggio dell’evoluzione delle tecnologie e delle piattaforme di commercio elettronico la cooperazione internazionale Nel 2011, gli interventi del CNAC 11 saranno concentrati su quattro priorità essenziali e propedeutiche all’agire congiunto delle istituzioni e degli stakeholder coinvolti nel contrasto alla contraffazione, quali: 1.la creazione di una rete di amministrazioni pubbliche e di task-force di coordinamento territoriale presso le prefetture 2.l’estensione alla lotta alla contraffazione delle funzioni di controllo e di monitoraggio, anche in chiave ispettiva, di cui sono titolari le amministrazioni pubbliche 3.l’informazione e la formazione sia del grande pubblico, sia degli studenti e dei lavoratori 4.la sensibilizzazione delle imprese finalizzata, in primis, all’adozione di codici di condotta Riconoscere i prodotti contraffatti I consumatori possono dare un contributo fondamentale alla lotta alla contraffazione compiendo quotidianamente scelte consapevoli e acquisti responsabili. Il mercato del falso prolifera infatti anche grazie alla scarsa informazione sul fenomeno e all’incapacità dei consumatori di difendersi dalla contraffazione ed evitare l’acquisto di merce falsa e potenzialmente pericolosa. La vendita di articoli contraffatti avviene attraverso differenti canali di distribuzione. Queste, alcune regole per evitare l’acquisto di merce falsa: 1.Comprare presso distributori autorizzati, che offrono garanzie sulla provenienza dei prodotti 2.Porre particolare attenzione all’acquisto di prodotti proposti su 12 internet o da programmi televisivi, soprattutto nei casi in cui non sia possibile prendere visione della merce prima dell’acquisto e restituirla una volta ricevuta Comunicare la lotta alla contraffazione Agire sulla percezione del fenomeno contraffattivo è una priorità per il Ministero dello Sviluppo Economico: esortare i cittadini a un comportamento maggiormente consapevole e regolato da un senso più etico del vivere civile è di fatto l’obiettivo essenziale delle strategie e delle azioni di comunicazione a livello nazionale e locale, in particolare su temi chiave quali la salute, la sicurezza e le minacce economicooccupazionali. La comunicazione interessa a tutto tondo anche il sistema produttivo, attraverso il supporto all’innovazione e alla capacità competitiva delle imprese italiane sul mercato interno e internazionale, tutelando i prodotti originali, vero patrimonio delle piccole e medie imprese del Paese. Le strategie di comunicazione, infine, trovano nel mondo dell’istruzione un terreno naturalmente fertile e ricettivo: sono le nuove generazioni a essere destinatarie di un reale cambiamento nella percezione e, dunque, nella dimensione del fenomeno. La sfida è colmare quel divario di conoscenza a livello sociale nei confronti del fenomeno della contraffazione, attualmente un punto di debolezza che evidenzia una scarsa consapevolezza di tutti i rischi connessi all’acquisto di prodotti contraffatti e insidiati a più livelli. 3.Prestare cautela nelle vendite “porta a porta” 4.Considerare il rapporto esistente tra il prezzo di mercato di un determinato prodotto e quello applicato dal venditore: molto spesso, infatti, l’eccessivo divario rappresenta un elemento essenziale della contraffazione 5.Controllare sempre le etichette dei prodotti acquistati e diffidare di quelli privi delle indicazioni d’origine, del “marchio CE” e delle destinazioni d’uso in lingua italiana 13 UNIONCAMERE, L’UNIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO Fondata nel 1901, l’Unione italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura è l’ente pubblico che promuove e valorizza le attività delle Sistema camerale italiano nei confronti della complessa rete di interlocutori istituzionali a livello locale, regionale, nazionale e sovranazionale, incluse le organizzazioni imprenditoriali, dei consumatori e dei lavoratori. L’azione di indirizzo e coordinamento svolta dall’Unione, le cui competenze – disciplinate dalla Legge 580/1993 che ha riformato l’ordinamento delle Camere di commercio – sono state recentemente rafforzate dal D.lgs 23/2010, spazia su molteplici fronti tra cui: • • la garanzia della regolazione e della trasparenza del mercato la tutela del Made in Italy e della qualità delle produzioni nazionali • • • • • • il sostegno alla creazione di nuove imprese la diffusione dell’innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico l’analisi statistico-economica del tessuto imprenditoriale la diffusione della conciliazione e dell’arbitrato la tutela dei diritti in materia di Proprietà Industriale la disciplina dell’impresa sociale e la promozione della Responsabilità Sociale delle Imprese L’Unioncamere, in particolare, si pone a fianco delle Camere di commercio nelle attività volte a garantire il corretto funzionamento del mercato e il rispetto delle regole di leale concorrenza tra operatori economici e a sostenere/ promuovere l’innovazione, agevolando quei processi di trasferimento tecnologico che si pongono alla base della nascita di nuove imprese innovative. LE CAMERE DI COMMERCIO La regolazione del mercato Assicurare un corretto, efficiente e trasparente funzionamento del mercato rappresenta il presupposto fondamentale per accrescere la competitività delle imprese e del sistema economico globalizzato. 14 Le Camere di commercio sono enti di regolazione del mercato: con la legge di riordino - n. 580/93 - che ha cambiato il ruolo e la missione degli enti camerali e i successivi interventi normativi fino al recente D.lgs n. 23/2010, oggi tutte le funzioni attribuite agli enti camerali in tale ambito sono state concepite nel senso di un intervento neutrale, finalizzato a riequilibrare il mercato, correggendone le diseconomie e le asimmetrie informative che ne minano il corretto funzionamento. In tema di regolazione del mercato le Camere di commercio: • • • • • predispongono contratti-tipo (strumenti a carattere preventivo che consentono di evitare le controversie) tra imprese, loro associazioni e associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti, promuovendo forme di controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei contratti hanno competenze specifiche di raccolta, accertamento e revisione degli usi e delle consuetudini locali, una fonte normativa alla quale si fa riferimento quando manca una specifica disciplina legislativa o quando sono espressamente richiamati dalla legge accertano i prezzi all’ingrosso, attraverso la rilevazione dei dati delle contrattazioni per le merci di maggior mercato e la predisposizione di listini con valore legale per la determinazione del prezzo di vendita dei prodotti svolgono funzioni ispettive per la vigilanza del mercato e sanzionatorie in materia di sicurezza dei prodotti esercitano le attività di verifica e di controllo “metrologico” sugli • strumenti di peso e di misura utilizzati dagli operatori di mercato sono inserite attivamente, proprio in virtù della loro posizione di terzietà, all’interno del circuito della giustizia nell’esercizio delle procedure di risoluzione alternativa delle controversie (Arbitrato e Conciliazione) che possono insorgere sia tra imprese che tra imprese e consumatori-utenti Un’azione complessa che persegue un unico obiettivo pubblico e neutrale: la tutela dell’interesse generale del sistema economico nella sua interezza. Dalla parte delle imprese. Dalla parte dei consumatori. Le Camere di commercio sono dotate delle seguenti strutture: • 103 Uffici Brevetti e Marchi con la funzione di ricezione delle domande per la tutela dei titoli di proprietà industriale, per conto dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) del Ministero dello Sviluppo Economico • • • 12 centri PatLib (Patent Library) accreditati dall’Ufficio Europeo Brevetti e dall’UIBM con la funzione di biblioteche brevettuali per la consulenza e il monitoraggio 22 centri PIP (Patent Information Point) accreditati dall’UIBM con la funzione di primo accesso informativo in materia di tutela della Proprietà Industriale Uno Sportello Telematico Brevetti e 15 • • • Marchi unico (via WEB TELEMACO) per il deposito delle domande Oltre 26.000 domande telematiche annue di deposito di brevetti, modelli, marchi pari al 50% delle domande totali di deposito Oltre 11.000 “seguiti” telematici delle domande (riserve, trascrizioni, annotazioni e variazioni, ecc) pari al 52,8% del totale 92 Camere di commercio che svolgono altre azioni di supporto • • • all’innovazione, al trasferimento tecnologico e alla proprietà industriale 261 pubblicazioni, convegni, mostre realizzati nel 2009 per la promozione dell’innovazione e l’informazione sulla tutela della Proprietà Industriale 11 collaborazioni istituzionali con Università e Centri di ricerca Un Osservatorio nazionale sui Brevetti e Marchi La vigilanza del mercato Nel 2009 è stato siglato tra Unioncamere e il Ministero dello Sviluppo Economico un protocollo d’intesa per il potenziamento della vigilanza del mercato; un progetto funzionale all’attuazione del Regolamento 765/2008/CE (entrato in vigore il 1° gennaio 2010) che obbliga ogni Stato membro a definire un piano nazionale di vigilanza su tutti i prodotti non alimentari. Un impegno importante per il Sistema camerale chiamato a svolgere nell’arco di 30 mesi 5.330 ispezioni distribuite sul territorio nazionale su circa 30.000 prodotti. L’iniziativa prevede 800 verifiche documentali ed oltre 2.000 prove di laboratorio per una spesa complessiva di oltre 5 milioni di euro cofinanziati pariteticamente dal Ministero e dall’Unioncamere. In particolare l’azione delle Camere di commercio si concentra sulla verifica della conformità alle 16 normative vigenti sulla sicurezza delle seguenti categorie merceologiche: prodotti elettrici, giocattoli, dispositivi di protezione individuale di prima categoria (ad esempio gli occhiali da sole, le maschere da sci, ecc.). Rientra tra le responsabilità del Sistema camerale anche la verifica sull’attendibilità delle etichette dei prodotti tessili e calzaturieri, che devono contenere informazioni chiare e visibili sui materiali che li compongono. Nel settore della metrologia legale l’azione delle Camere mira a garantire la correttezza delle misure utilizzate per le transazioni commerciali, in particolare in relazione agli strumenti di misura, ai preimballaggi e ai prodotti di oreficeria, attraverso la sorveglianza degli strumenti metrici in uso, la vigilanza sui laboratori che effettuano la verifica periodica e sui centri tecnici ed officine per i tachigrafi. Le Camere di commercio offrono inoltre supporto ad operatori, produttori, importatori e distributori, fornendo le informazioni necessarie per essere in regola e non incorrere in sanzioni. Un’azione significativa per garantire sicurezza alla collettività e trasparenza del mercato in un leale regime di concorrenza che vede le Camere a fianco degli operatori per indirizzarli verso un esercizio corretto delle attività. La tutela del mercato L’impegno del Sistema camerale per la tutela del mercato “legale” e per la salvaguardia della sicurezza e della salute dei consumatori contro il fenomeno del falso si concretizza in una molteplicità di iniziative ed interventi: • • la realizzazione di convegni, seminari e momenti formativi per informare i consumatori sull’impatto economico e sociale del fenomeno del “falso” nonché sui rischi relativi all’acquisto di merce contraffatta, coinvolgendo e sollecitando le imprese a tutelare la proprietà industriale attraverso la registrazione del marchio la realizzazione di indagini conoscitive, studi, ricerche e rilevazioni periodiche – anche nell’ambito degli Osservatori provinciali anticontraffazione - per analizzare il fenomeno a livello locale, promuovere la collaborazione delle istituzioni, formulare proposte politiche e operative a tutela del Made in Italy, misurare l’impatto del fenomeno della contraffazione sull’economia territoriale • • la promozione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione sull’abusivismo commerciale e sulla contraffazione a supporto dell’attività imprenditoriale iniziative di collaborazione e protocolli d’intesa con Università, Enti e istituzioni locali, Associazioni di categoria e Forze dell’ordine per la realizzazione di iniziative finalizzate alla tutela delle produzioni locali Pur non avendo competenze esplicite in tema di controllo della contraffazione, le Camere di commercio sono per le imprese un naturale riferimento per le informazioni sulle forme di tutela della Proprietà Industriale. Da una recente indagine Unioncamere emerge infatti come nel triennio 20082010 circa ¼ delle Camere intervistate abbia ricevuto oltre 200 segnalazioni relative a: presenza di venditori illegali di merce contraffatta; presenza di merce contraffatta presso venditori legali; verifica di autenticità della merce ed agli aspetti di contenzioso fra imprese in materia di contraffazione. 17 Alcune iniziative di sensibilizzazione sul territorio del Sistema camerale Le Camere di commercio, su sollecitazione delle imprese, organizzano momenti di incontro e confronto sul territorio per contrastare il fenomeno della contraffazione. Citiamo alcune esperienze condotte negli ultimi tre anni: • • • • • • • • 18 Campagna di informazione “No Fakes Thanks”, Camera di commercio di Ferrara (2008-2010) “Come sfruttare i propri brevetti, difendersi dalla contraffazione e utilizzare innovazioni di dominio pubblico”, Camera di commercio di Rimini (2009) “Concorrenza sleale. Dalla lotta alla contraffazione al controllo prodotti”, Camera di commercio di Vicenza (2010) “Contraffazione e Made in Italy. Cambia la legge. Come cambia il mercato?”, Camera di commercio di Ancona (2009) “Contraffazione e rischi per il consumatore”,Camera di commercio di Vicenza (2010) “Contraffazione? No grazie”, Camera di commercio di Bergamo (2008) Formazione/informazione nelle scuole per sensibilizzare gli studenti a limitare l’acquisto di merce contraffatta, Camere di commercio di Firenze, Prato e Pistoia (2009) Guida “Contraffazione e falso made in Italy”, Camera di commercio di Milano (2010) • • • • • • • • • • • “Il marchio d’impresa e la tutela del made in…. (Italy). Da ostacolo al Mercato Unico a valore da proteggere”, Camera di commercio di Macerata (2010) “L’innovazione e il brevetto quali fattori di sviluppo delle imprese”, Camera di commercio di Forlì-Cesena (2010) “La concorrenza sleale. Imitazione servile e violazione di norme pubblicistiche”, Camera di commercio di Macerata (2010) “La contraffazione è caduta nella rete”, Camera di commercio di Ancona (2008) “La contraffazione non è di moda“, Camera di commercio di Modena (2010) “La contraffazione, come difendersi?”, Camera di commercio di Macerata (2010) “La valutazione economicofinanziaria e tutela giudiziaria dei brevetti”, Camera di commercio di Ferrara (2010) “Le frodi agroalimentari”, Camera di commercio di Ancona (2010) “Le frodi alimentari: come si può giungere ad un consumo consapevole e sicuro. Dal prodotto ai segni distintivi”, Camera di commercio di Torino (2010) “Made in Italy: scenario legislativo e opportunità”, Camera di commercio di Lecco (2010) “Manuale per una spesa • • • • consapevole”, Camera di commerciodi Pistoia (2010) “Master operativo in proprietà intellettuale e lotta alla contraffazione”, Camera di commercio di Torino “Origine della merce e Made In”, Camera di commercio di Varese (2009) “Proprietà Industriale e lotta alla contraffazione”, Camera di commercio di Roma (2010) “Seminario sui Marchi e Design comunitari: Strumenti competitivi del mercato italiano e comunitario”, Camera di commercio di Caltanissetta (2010) • • • “Strumenti competitivi nel mercato italiano e comunitario”, Camera di commercio di Torino (2010) “Tutela del Made in Italy tra passato e futuro. Bilancio e prospettive della Proprietà Industriale”, Camera di commercio di Torino (2010) “Tutela e valorizzazione industriale, lotta alla contraffazione”, Camera di commercio di Frosinone (2010) 19 Le altre Istituzioni contro la contraffazione Le istituzioni italiane sono impegnate nella lotta alla contraffazione attraverso iniziative di tutela dei cittadini e delle imprese; progetti di difesa e promozione degli asset della Proprietà Industriale; programmi di cooperazione e collaborazione, di promozione dell’innovazione e della ricerca, di comunicazione e sensibilizzazione. Iniziative integrate ed efficaci che possono essere realizzate al meglio solo attraverso una intensa collaborazione tra tutti gli interlocutori a diverso titoli coinvolti nel contrasto al mercato del falso. GUARDIA DI FINANZA È una forza di Polizia con un ordinamento militare, che svolge compiti in materia economica e finanziaria a difesa del denaro pubblico. Le attività di natura economica hanno l’obiettivo di prevenire e reprimere le azioni illegali dannose per l’economia del Paese e per il regolare funzionamento del mercato. Le attività di natura finanziaria hanno, invece, l’obiettivo di difendere il denaro pubblico da tutte le forme di illegalità che riguardano le entrate e le uscite fiscali dello Stato, delle Regioni, degli enti locali e dell’Unione Europea. La Guardia di Finanza è, pertanto, l’organo di polizia che si occupa della prevenzione e repressione delle violazioni e dei reati economici, tra i quali rientrano: • • • • la contraffazione dei marchi la violazione dei diritti di privativa la commercializzazione di prodotti non conformi agli standard nazionali ed europei di sicurezza tutte le altre condotte illecite che, oltre ad alterare il normale funzionamento del mercato concorrenziale, danneggiano o mettono in pericolo i cittadini e i commercianti. • produzione e distribuzione del falso e i canali di commercializzazione a livello internazionale, attraverso la cooperazione di polizia, nel quadro di accordi multilaterali (Interpol, Europol, Schengen) oppure tramite la cooperazione di tipo amministra-tivo, nel quadro di accordi multilaterali, direttive e regolamenti dell’Unione Europea, convenzioni bilaterali in materia fiscale e doganale La Guardia di Finanza contro il falso La lotta alla contraffazione della Guardia di Finanza si svolge a vari livelli: • • 20 negli spazi doganali, al fine di impedire l’introduzione nel territorio dello Stato e della Unione Europea di prodotti contraffatti provenienti dai paesi extracomunitari (in particolare Europa dell’Est e Sud-Est Asiatico) su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di individuare i centri di 21 Le strutture della Guardia di Finanza dedicate alla lotta al falso sono: • Gruppi Aeroportuali • Reparti Territoriali (Nuclei, Gruppi, Compagnie, Tenenze e Brigate) • Nucleo Speciale Tutela Mercati (Gruppo Marchi Brevetti e Proprietà Intellettuale) I risultati della lotta alla contraffazione L’impegno della Guardia di Finanza nella lotta al mercato parallelo della contraffazione ottiene annualmente risultati concreti, che si traducono in oltre 100 milioni di prodotti sequestrati solo nel 2010. Quantificare con esattezza il fenomeno della contraffazione e della pirateria è molto difficile, a causa della sua na- Le azioni nei diversi settori della contraffazione La contraffazione si concentra con maggiore frequenza nei settori della pelletteria e dell’abbigliamento, tuttavia è una piaga che riguarda in modo significativo anche altri settori strategici per l’economia del Paese e per il Made in Italy. Ecco perché la Guardia di Finanza combatte il fenomeno con azioni a 360 gradi. tura clandestina. Secondo una stima, solo in Italia il volume d’affari del falso si attesterebbe dai 3,5 a 7 miliardi di euro l’anno. L’Italia è, in Europa, uno dei Paesi dai prodotti più imitati, ma anche uno dei Paesi che maggiormente produce merci contraffatte. Ripartizione delle unità di prodotto sequestrate negli anni 50.000.000 40.000.000 UNITÀ DI PRODOTTO SEQUESTRATE 30.000.000 oltre 100.000.000 100.000.000 2009 2010 69.655.791 80.000.000 60.000.000 2008 20.000.000 10.000.000 42.233.640 22 ten Au sili tov eic olirica mb i Inf orm ati ca Ali me nta ri i ito ri -m ob ili-u tro nic ici let him ttri ci-e Ele Co nte n eo Far m ace uti ci-c Var i iovid ud Fot o-a ed tes s ott i nto - Pro d 2010 me 2009 igli a 2008 Ab b 0 ile 20.000.000 uca tiv i Val ute -pr ezi osi Im mo bil i 40.000.000 23 AGENZIA DELLE DOGANE È un ente pubblico non economico che svolge azioni e compiti in materia di dogane, circolazione di merci, fiscalità interna connessa agli scambi internazionali, accise sulla produzione e sui consumi, tassazione ambientale ed energetica. Per la realizzazione di queste attività collabora con gli organi comunitari e internazionali. L’Agenzia delle Dogane è impegnata nei controlli antifrode, attraverso: • la Direzione Centrale Accertamenti e Controlli , che definisce le strategie e le procedure per la realizzazione di verifiche nei settori tributari - doganale e fiscale - ed extratributari per i quali la normativa prevede l’intervento e il presidio doganale, anche a tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea e della salute e sicurezza della collettività • l’Ufficio Centrale Antifrode, che individua le strategie per la prevenzione e il contrasto degli illeciti e rappresenta un riferimento nazionale per l’OLAF (Ufficio europeo per la Lotta alla Frode) e per tutti gli enti comunitari e internazionali che si occupano della prevenzione e del contrasto delle frodi doganali 24 Tra le varie attività dell’Agenzia delle Dogane, ha un’importanza fondamentale la lotta al commercio di prodotti contraffatti, autentica minaccia per la crescita delle imprese protagoniste del Made in Italy. L’Agenzia ha la possibilità di ordinare il blocco delle merci sospettate, contribuendo in modo decisivo alla protezione dell’economia italiana e alla tutela della salute e della sicurezza del cittadino. La politica doganale per i Paesi dell’Unione Europea non è più di esclusiva competenza degli Stati nazionali ed è orientata verso obiettivi di grande rilievo: rendere più efficace e uniforme in tutti i Paesi membri l’accertamento dei tributi doganali, garantire la sicurezza e la compatibilità ambientale dei prodotti, combattere il commercio dei prodotti contraffatti, il traffico illegale di specie protette e di sostanze illecite. L’Agenzia delle Dogane svolge tutte le funzioni e i compiti attribuiti dalla legge in materia di dogane, circolazione di merci, fiscalità interna connessa agli scambi internazionali, accise sulla produzione e sui consumi, e di connessa tassazione ambientale ed energetica. Nell’esercizio di queste funzioni opera con gli Organi comunitari e internazionali nel quadro dei processi di armonizzazione e sviluppo dell’unificazione e dell’integrazione europea. L’Agenzia delle Dogane conta circa 10.000 dipendenti ed è organizzata con una struttura centrale, articolata in Direzioni e Uffici di staff, e una struttura periferica, ripartita in: • • • • 10 Direzioni Regionali o Interregionali 2 Direzioni per le province di Trento e Bolzano 80 uffici delle dogane di livello dirigenziale, che sovrintendono a “zone” geografiche di particolare importanza economica, con 175 unità organizzative dipendenti da questi ultimi a presidio del territorio 15 laboratori chimici Nell’ambito della struttura centrale si occupano di controlli e antifrode: • • la Direzione Centrale Accertamenti e Controlli che definisce le strategie, i criteri e le procedure per l’attività di accertamento, verifica e controllo l’Ufficio Centrale Antifrode - Ufficio di staff del Direttore dell’Agenzia - che definisce le strategie per la prevenzione e il contrasto degli illeciti e funge da riferimento nazionale per l’OLAF (Ufficio europeo per la Lotta alla Frode) e per tutti gli enti e/o organismi comunitari e internazionali deputati alla prevenzione e al contrasto delle frodi doganali, di natura tributaria ed extratributaria Nel nostro Paese, in particolare, assume una primaria importanza l’esigenza di inibire il commercio di prodotti contraffatti, autentica minaccia per la crescita delle imprese protagoniste del Made in Italy. La commercializzazione di merci contraffatte, di merci usurpative e, in genere, di tutte le merci che violano i diritti di Proprietà Intellettuale, produce notevoli danni ai fabbricanti e ai commercianti che rispettano le leggi, ai titolari dei diritti e inganna i consumatori, facendo talvolta correre a questi ultimi rischi per la salute e la sicurezza. L’imitazione fraudolenta di un prodotto può anche provocare deviazioni del traffico commerciale e fenomeni di concorrenza sleale. La contraffazione (e anche la pirateria) sono diffuse ormai in quasi tutti i settori della produzione e del consumo, come si comprende leggendo l’elenco che segue, che senza essere esaustivo può delineare la dimensione del fenomeno: abbigliamento, pelletteria, orologi, scarpe, profumi, occhiali, elettronica di consumo, software, sigarette, attrezzature sportive, mobili, giocattoli, pezzi di ricambio per auto, pezzi di aerei, medicinali, prodotti alimentari, liquori. 25 Alcuni dei settori segnalati incidono immediatamente e direttamente sulla salute dei consumatori, che deve essere tutelata mediante l’intervento preventivo e amministrativo delle autorità di controllo e quello repressivo, attraverso il sequestro e la distruzione delle merci contraffatte e pericolose. Queste merci quindi, per quanto possibile, vanno tenute lontano dal mercato applicando efficaci misure di contrasto alle attività illegali, senza però ostacolare il corso del commercio legittimo. L’Unione Europea, con l’adozione di nuovi strumenti normativi, si pone l’obiettivo di rendere sempre più effi- ciente la risposta e la capacità di intervento degli Stati membri rispetto a un fenomeno criminale che ha assunto dimensioni gravi negli ultimi anni. L’Autorità doganale esercita il proprio potere d’intervento secondo le modalità e con i poteri conferiti dagli articoli 4 e 9 del Regolamento n. 1383 del 2003, che attribuiscono il potere di sospendere lo svincolo o procedere al blocco delle merci sospettate, informando il titolare del diritto. L’Autorità doganale competente, per l’Italia, è l’Agenzia delle Dogane. Le collaborazioni con istituzioni, amministrazioni dello stato e associazioni di categoria Nell’attività di contrasto al mercato del falso l’Agenzia delle Dogane collabora con istituzioni nazionali e internazionali, con le forze dell’ordine e con le associazioni di categoria dei produttori. Ambito internazionale L’Agenzia delle Dogane è parte attiva in diverse operazioni doganali congiunte. È recente la partecipazione all’operazione PANGEA III: International Internet week of action, per il contrasto alla contraffazione farmaceutica, coordinata da INTERPOL, e World Customs Organization (Organizzazione Mondiale delle Dogane). 26 Ambito nazionale Oltre alla tradizionale cooperazione con il Corpo della Guardia di Finanza, l’Agenzia collabora con la Direzione Investigativa Antimafia, e dal 2009 è presente in specifici gruppi di lavoro coordinati dalla Direzione Nazionale Antimafia. Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha inserito l’Agenzia delle Dogane tra gli organismi interessati dalle attività di prevenzione e contrasto delle frodi nel settore agroalimentare. Con il Ministero dei Beni Culturali – Uffici Esportazione e il Comando Carabi- nieri Tutela Patrimonio Culturale sono stati organizzati scambi informativi e controlli congiunti negli spazi doganali. L’Agenzia collabora con il Ministero dello Sviluppo Economico dal 2007, fornendo i dati relativi ai sequestri di prodotti contraffatti. L’Agenzia ha partecipato al “Tavolo di lavoro tecnico interministeriale” coordinato dalla Marina Militare, al fine di adottare strategie per la protezione e la sorveglianza dei traffici mercantili, il controllo dell’immigrazione clandestina e la lotta dei traffici illeciti. • • • • • • • • • • • • • • • • La proficua collaborazione tra Dogane e Imprese è documentata dai 39 accordi di collaborazione stipulati con le principali associazioni di categoria. Il lavoro di contrasto al mercato del falso dell’Agenzia delle Dogane sarebbe impossibile senza la collaborazione con le associazioni di categoria dei produttori, con la quale ha stabilito memorandum d’intesa. AESVI, Associazione Editori Software Videoludico Italiana ANCI, Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani ANFAO–CERTOTTICA, Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici ANIE, Associazione Nazionale Industrie Elettriche ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia e Affine ANVE, Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori ASSICC, Associazione Italiana Commercio Chimico ASSICOR, Associazione Intercamerale di Coordinamento per lo Sviluppo produttivo dell’Oreficeria, Argenteria e Affini ASSINDUSTRIA ASCOLI PICENO ASSINDUSTRIA FIRENZE ASSOCOMAPLAST, Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma ASSOCIAZIONE INDUSTRIALE BRESCIANA ASSOGIOCATTOLI ASSOPROM, Associazione Italiana Produttori e Distributori Articoli Pubblicitari e Promozionali ASSORIMAP, Associazione Nazionale Riciclatori e Rigeneratori di Materie Plastiche ASSUTEL, Associazione Nazionale Aziende degli Utensili Elettrici 27 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • ATI, Associazione Tessile Italiana COLDIRETTI CONFAPI, Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria CONFINDUSTRIA CONFCOMMERCIO FARMINDUSTRIA. Associazione delle Imprese del Farmaco FAPAV, Federazione Antipirateria Audiovisiva FEDERACCIAI FEDERCONSUMATORI FEDERLEGNO - ARREDO FPM, Federazione contro la Pirateria Musicale IMQ, Istituto del Marchio di Qualità INDICAM, Istituto di Contromarca per la Lotta alla Contraffazione SIAE, Società Italiana degli Autori ed editori SMI, Sistema Moda Italia SNB REACT, Associazione cooperativa d’imprese olandese TV, Federazione Tessilvari UNIDI, Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane UNINDUSTRIA PADOVA UNINDUSTRIA TREVISO UCIMU – SISTEMI PER PRODURRE, Associazione Costruttori Italiani Macchine Utensili, Robot e Automazione WBO,World Basc Organization 2010: i risultati della lotta al falso La contraffazione si concentra con maggiore frequenza nei settori della pelletteria e dell’abbigliamento, tuttavia è una piaga che riguarda in modo significativo anche altri settori strategici per l’economia del Paese e per il Made in Italy. Ecco perché la Guardia di Finanza combatte il fenomeno con azioni a 360 gradi. I maggiori quantitativi di pezzi sequestrati appartengono ai seguenti settori: Fonte: Banca Dati Antifrode dell’Agenzia delle Dogane *ove non disponibile è stata considerato il paese di provenienza ** trattasi di esportazioni, in particolare di un sequestro di cd-dvd registrati destinati ad Hong Kong per circa 1.280.000 pezzi e di pomodori pelati “San Marzano” destinati agli Stati Uniti d’America • • • • Abbigliamento e accessori - Circa 2,7 milioni di pezzi, che costituiscono il 25% del totale della merce sequestrata per contraffazione CD-DVD - Circa 1,3 milioni di pezzi, il 12 % del totale della merce sequestrata per contraffazione Prodotti alimentari – Circa 900.000 pezzi, l’8% del totale dei sequestri (pomodori pelati) Accessori personali – Circa 722.000 pezzi, il 7% del totale dei sequestri (occhiali, borse, orologi ecc.) gennaio-ottobre 2010 Categoria TAXUDN. pezzi 1) Prodotti alimentari e bevande 897.792 2) Prodotti per la cura del corpo 49.982 3) Abbigliamento ed accessori 2.712.130 4) Calzature e loro parti 178.206 5) Accessori personali 721.989 6) Telefoni cellulari e loro parti 23.036 7) Apparecchi elettronici ed informatici 283.555 8) CD,DVD, cassette, cartucce per giochi 1.283.693 9) Giocattoli, giochi e articoli sportivi 280.511 10) Tabacchi 668.800 11) Medicinali 228.388 12) Altre merci 3.406.282 Totale contraffazione 10.734.364* gennaio-ottobre 2010 Paese di origine *N. pezzi Fonte: Banca Dati Antifrode dell’Agenzia delle Dogane *Nel mese di novembre è stato effettuato un’altro importante sequestro di pomodoro (dichiarato San Marzano DOP) di circa 400.000 barattoli da 500 gr 28 CN - Cina IT - Italia ** GR - Grecia HK - Hong Kong IN - India JP - Giappone PK - Pakistan TR - Turchia TH - Thailandia Altri paesi Totale complessivo Valore accertato (euro) 275.188 209.471 9.824.777 4.902.549 4.645.139 3.183.060 1.585.306 4.000.000 849.839 1.254.670 70.254 3.566.572 34.366.825 6.723.534 2.216.041 642.940 469.634 335.390 152.019 108.021 21.049 20.227 45.509 10.734.364 % su totale 62,6% 20,6% 6,0% 4,4% 3,1% 1,4% 1,0% 0,2% 0,2% 0,4% 100,0% 29 Gli strumenti della lotta al falso L’Agenzia delle Dogane ha attivato risorse e strumenti per lottare contro il falso. AIDA (Automazione Integrata Dogane Accise) È il sistema informatico che esamina in tempo reale la correttezza di ciascuna dichiarazione doganale presentata. Ogni anno il sistema gestisce 11 milioni di dichiarazioni di importazione, esportazione e transito; 27 milioni di transazioni intracomunitarie; il 50% dei cargo manifest, dichiarazioni che riepilogano il carico di oltre 3 milioni di container e di 1,8 milioni di spedizioni per via aerea. Circuito Doganale di Controllo Integrato nel sistema AIDA, il Circuito seleziona le operazioni più a rischio e indica il tipo di controllo da effettuare: verifica documentale, analisi dei mezzi di trasporto e dei container con scanner a raggi x, ispezione fisica. Controlli scanner Un sistema a raggi X verifica i carichi di merce trasportata all’interno di container o altri mezzi (autocarri, autovetture ecc.). Le 28 apparecchiature scanner in dotazione, interconnesse con l’Ufficio Centrale Antifrode di Roma, sono installate nelle dogane presso i principali porti o interporti a più intenso traffico di container e a maggior rischio. Il sistema FALSTAFF Il sistema automatizzato antifrode FALSTAFF (Fully Automated Logical SysTem Against Forgery Fraud) è una banca dati multimediale dei prodotti autentici, inserita nel sistema informativo AIDA. La banca dati, alimentata dalle aziende i cui prodotti sono più spesso falsificati, consente ai funzionari doganali di confrontare in tempo reale le caratteristiche delle merci sospette con quelle dei prodotti originali. ISTITUTO POLIGRAFICO e zecca DELLO STATO L’Istituto Poligrafico dello Stato nasce nel 1928 e acquisisce la sezione Zecca cinquant’anni più tardi, nel 1978. Nel 2002 l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato diventa SpA, con azionista unico il Ministero dell’Economia e delle Finanze. IPZS è un marchio famoso in tutto il mondo, espressione dell’odierno Made in Italy: abilità creativa e manuale sono implementate dalle più sofisticate applicazioni tecnologiche, a garanzia di qualità e sicurezza per Pubblica Amministrazione e Privati. L’Istituto è tra le più significative realtà industriali italiane e conta in Roma una sede centrale e vari nuclei produttivi: gli stabilimenti sulla via Salaria, l’edificio storico di via Principe Umberto, uno, più recente, in via Gino Capponi. Senza dimenticare comunque, l’ex Cartiera di Foggia. L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato è centro di competenza ed eccellenza su: sicurezza, identificazione, tracciabilità e anticontraffazione. di servizio per la Pubblica Amministrazione, a vantaggio dell’innovazione e della semplificazione del rapporto tra Stato e cittadino. Le attività, tecnologie e prodotti puntano a essere un elemento propulsivo per lo sviluppo e la diffusione della “Società dell’Informazione”. Il crescente impegno nel settore e l’importanza dell’esperienza di IPZS sono testimoniati anche dalla presenza in numerosi gruppi di lavoro tecnici a livello internazionale. L’Istituto svolge, inoltre, attività di test ed analisi di nuove tecnologie, sviluppate anche con partners di alto livello. IPZS possiede una struttura/capacità produttiva ed una competenza manifatturiera all’avanguardia europea, tale da garantire un’ampia gamma di prodotti di qualità, che rispondono ai più stringenti requisiti di sicurezza: il prodotto IPZS ha un “valore” intrinseco superiore. L’IPZS garantisce un continuo aggiornamento tecnologico di processo e di prodotto: offre prodotti e soluzioni integrate, proponendosi come partner 30 31 Tecnologie anticontraffazione al servizio dello Stato e del Cittadino IPZS provvede alla produzione dei passaporti biometrici e dei permessi di soggiorno. Effettua anche il program management del progetto, curandone coordinamento, acquisto e installazione delle infrastrutture hardware e software sia centrali che periferiche, formazione, manutenzione, contact center, help desk, monitoraggio livelli del servizio. La principale esperienza di IPZS nel settore sanitario è costituita dal sistema di tracciatura del farmaco basata sul bollino farmaceutico. Questo sistema ha permesso di abbattere le frodi in modo significativo, tanto che la rete di distribuzione farmaceutica italiana è ritenuta tra le più sicure al mondo. I ricettari medici vengono stampati su carta filigranata, importante elemento anticontraffazione. Altre soluzioni di tracciatura e anticontraffazione sono relative ai contrassegni di Stato per la certificazione degli alcolici e i tasselli per le accise sui tabacchi. Le iniziative per la lotta anticontraffazione sui beni di consumo. Vista l’esperienza di IPZS nella progettazione e realizzazione in sicurezza delle Carte Valori, dei Documenti dello Stato, sia cartacei sia elettronici e, considerate le attività svolte nel campo della produzione dei contrassegni anticontraffazione per prodotti sottoposti a controllo (tabacchi, alcolici, farmaci), recentemente è stato firmato un accordo d’intesa tra IPZS e la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione - UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico, allo scopo di coordinare le attività e rafforzare la cooperazione nel contrasto alla contraffazione, a tutela delle imprese, dei cittadini e dello Stato. IPZS partecipa inoltre al tavolo di lavoro UN I sull’anticontraffazione all’interno elle attività del Gruppo di Lavoro “Beni di Consumo”, al fine di definire gli standard di base per le tecnologie anticontraffazione. Tecniche anticontraffazione Le tecnologie per la realizzazione di prodotti, sistemi e servizi anticontraffazione sono costantemente in evoluzione, così come gli attacchi a cui è necessario rispondere. IPZS segue un approccio integrato ed 32 a strati nella progettazione e nella realizzazione delle soluzioni di sicurezza. È necessario un approccio integrato perché raramente un singolo elemento di sicurezza, da solo, fornisce una protezione efficace. Quasi sempre è necessario un insieme di elementi di sicurezza che proteggono elementi diversi (un’etichetta, il packaging…) oppure che si proteggono a vicenda. Nell’approccio a strati gli elementi di sicurezza vengono organizzati a più livelli, a seconda dell’utilizzo e soprattutto dell’utente a cui si rivolgono: • • Primo livello (elementi visibili): si tratta di funzionalità di sicurezza visibili senza l’ausilio di apparecchiature o dispositivi particolari (“overt”) Secondo Livello (elementi invisibili): le funzionalità di Secondo Livello (“covert”) sono verificabili mediante • test semplici e poco impegnativi, quali ispezione visiva mediante lente o lampada di Wood (UV ), scansione biometrica, scansione digitale e controllo su database Terzo Livello (sicurezza a livello forense): si tratta di elementi verificabili solo in laboratorio da personale specializzato, con strumentazione specifica (“forensic”) In linea generale, le caratteristiche di sicurezza di Terzo Livello possono essere convalidate mediante speciali dispositivi di scansione ottica o altri strumenti per la lettura dei dati. Alcuni elementi anticontraffazione Filigrana È un’immagine o una ripetizione di elementi grafici (pattern) visibile in controluce sulla carta. L’immagine può apparire più scura o più chiara del resto del foglio, e viene ottenuta modulando la densità della carta durante la lavorazione. La prima filigrana è stata utilizzata a Bologna nel 1282, e da allora viene utilizzata dai produttori di carta per identificare i propri prodotti. È un elemento anticontraffazione ancora molto utilizzato per i documenti e per le banconote, perché rapidamente riconoscibile. Calcografia È una tecnica di stampa nata nel Cinquecento, oggi usata soprattutto per la stampa di sicurezza. È utilizzabile solo su carta. L’immagine da stampare viene incisa su una piastra metallica (matrice) montata su un cilindro con una lunghezza che va da qualche centimetro a qualche metro. La matrice viene inchiostrata in modo da lasciare nelle incisioni la giusta quantità di inchiostro. La superficie viene pulita dall’eccesso di inchiostro, che viene lasciato solo nelle incisioni. La carta viene pressata dal cilindro, che trasferisce l’inchiostro sulla carta. Il risultato è una stampa molto netta, con un rilievo che si può facilmente sentire con le dita (stampa tattile), ed è estremamente difficile da imitare con altre tecniche. Con questo tipo di stampa è possibile realizzare anche delle im33 magini latenti che sono visibili solo quando il documento viene esaminato da un angolo molto stretto. L’elevato costo dei macchinari e la complessità tecnica rende la calcografia una tecnica utilizzabile da pochi stampatori al mondo, e viene per questo utilizzata solo per applicazioni di sicurezza e con alte tirature: documenti di identificazione, banconote, francobolli. Stampa di sicurezza Vengono spesso utilizzate tecniche speciali di stampa. In particolare si utilizzano sfondi di sicurezza realizzati con grafica a linee sottili, incrociate a colori cangianti (guilloche, stampa ad iride), e la microscrittura, ovvero la stampa di scritte con caratteri molto piccoli, a volte visibili solo con una lente d’ingrandimento. Inchiostri speciali Per la stampa di sicurezza (su carta, plastica o altri materiali) vengono spesso utilizzati inchiostri speciali. Ci sono inchiostri normalmente invisibili che diventano visibili in fluorescenza se illuminati da luce ultravioletta (UV), altri normalmente visibili che cambiano colore quando illuminati dalla luce UV. Alcuni inchiostri cambiano colore a determinate temperature, altri cambiano colore a seconda dell’angolo di osservazione. Ologrammi Tecnicamente vengono chiamati DOV ID: Diffractive Optically Varialbe Image 34 Device. Illuminato appropriatamente, un ologramma può generare immagini tridimensionali che rendono le diverse prospettive del soggetto a seconda dell’angolo di osservazione, animazioni e trasformazioni dell’immagine, effetti cinetici con elementi grafici in movimento. La colorazione varia a seconda dell’angolo di illuminazione. Per queste caratteristiche non può essere copiato. Ne esistono diversi tipi, con diversi effetti e diversi substrati, da quelli metallici a quelli trasparenti per l’utilizzo nei documenti d’identità. Sistemi Track and Trace I sistemi di tracciatura (track and trace systems) vengono normalmente utilizzati per la gestione della logistica, sia in fase di produzione che di distribuzione. In alcune applicazioni, l’adozione di strumenti di autenticazione e di sistemi integrati di tracciabilità (intesa come capacità di seguire il prodotto lungo una catena) e rintracciabilità (intesa come capacità di ricostruire il percorso a ritroso, in modo da ricostruire l’origine di un prodotto/servizio) dei prodotti rappresenta una valida soluzione per ostacolare e prevenire la possibilità di contraffazione e falsificazione. Tali sistemi devono permettere la facile riconoscibilità del prodotto e garantire ad ogni anello della catena di distribu- zione ed infine al consumatore la possibilità di verificarne l’autenticità. Le soluzioni anticontraffazione basate su sistemi track and trace utilizza- no etichette a radiofrequenza (RFID), barcode monodimensionali e bidimensionali ed altri sistemi d’identificazione della produzione. UNIVERSITÀ LA SAPIENZA - CATTID È il centro di ricerca inter-facoltà dedicato all’Information Technology dell’Università La Sapienza di Roma. Il Cattid collabora con le più importanti imprese del mondo, attive nella ricerca e nella convergenza digitale. Tra queste, Oracle, Intel, IBM, Cisco, Ericsson, Telecom, Sun, Gruppo Poste Italiane. La rilevanza delle sperimentazioni condotte dal centro ha portato alla creazione di rapporti di collaborazione anche con istituzioni nazionali e internazionali, quali: CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione), FUB (Fondazione Ugo Bordoni), CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), Presidenza del Consiglio dei Ministri, Confindustria, ETSI (European Telecommunication Standard Institute), JRC (Joint Research Centre della Commissione Europea). Il Cattid è attivo nella lotta alla contraffazione attraverso lo sviluppo di tecnologie per la tracciabilità delle merci. Nel centro sono presenti i seguenti laboratori: RFId Lab Laboratorio di test e integrazione per tecnologie di identificazione a radio frequenza. LUA Laboratorio di usabilità e accessibilità del software. LABel Laboratorio sui metodi e le tecnologie per l’e-learning. Multimedia Lab laboratorio sulle interazioni convergenti di media e nuove tecnologie. Crim-c Laboratorio di criminologia e analisi del comportamento. Logos Laboratorio sull’open source e sulle tecnologie per l’e-government. 35 TechALab: Laboratorio per la ricerca e la sperimentazione di tecnologie per l’anti-contraffazione. Le tecnologie per la tracciabilità delle merci sono uno strumento indispensabile nella lotta al mercato del falso. Sulla base di questa evidenza, il Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale per la lotta alla contraffazione, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) e il CATTID (centro di ricerca dedicato all’Information Technology dell’Università La Sapienza di Roma) hanno stipulato un accordo di collaborazione che ha portato alla creazione di TechLab, Laboratorio per la ricerca e la sperimentazione di tecnologie per l’anticontraffazione. Il laboratorio è dedicato alle aziende di otto settori pilota: tessile-abbigliamento-accessori, occhialeria, agroalimentare, giocattoli, cosmetica, elettronica, gioielleria-oreficeria e meccanica-automotive. Attraverso l’assistenza del Cattid, le aziende possono sperimentare le più avanzate tecnologie contro il falso: elettroniche, chimiche, meccaniche, di marchiatura. TECNOLOGIE ANTI-CONTRAFFAZIONE I CINQUE SENSI UDITO: MOTORI Motori dell’ultima generazione, per auto di lusso veloci, fiammanti e sicure. Il settore automotive è fra quelli che registrano il maggiore incremento nel mercato del falso: nel settore dei 36 ricambi di auto i prodotti immessi sul mercato sono privi delle minime norme di sicurezza, oltre a mancare in qualità. I rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori sono altissimi. 37 Lamborghini contro il falso Fondata nel 1963, Automobili Lamborghini ha sede a Sant’Agata Bolognese, dove vengono prodotte le auto supersportive più ricercate del mondo. Automobili Lamborghini ha creato una serie ininterrotta di auto supersportive, dinamiche ed eleganti, tra cui Miura, Islero, Urraco, 350GT, Espada, Countach, Diablo, Murciélago LP 640, Murciélago LP 640 Roadster, Gallardo SE, Reventón Coupe, Reventón Roadster, Gallardo LP 560-4 Coupé e Spyder, Murciélago LP 670-4 SuperVeloce, nonché la Gallardo LP550-2 Valentino Balboni. Con la presentazione di quest’anno, in occasione del Salone dell’auto di Ginevra, della Gallardo Superleggera, unica nel suo genere, e dell’ultraleggera Sesto Elemento al Salone dell’auto di Parigi, Lamborghini ha consolidato la sua leadership nell’ambito della tecnologia in fibra di carbonio. In questo modo, ha aggiunto un nuovo successo alla sua esperienza trentennale in questo campo. Già nel 1983, infatti, Lamborghini usò componenti in plastica rinforzata in fibra di carbonio per la creazione della famosa Countach. 38 Società controllata al 100% da AUDI AG, la casa italiana delle prestigiose supersportive trae vantaggio dalla competenza che il marchio con i quattro anelli vanta nell’ambito di costruzioni ultraleggere. Il mondo di Automobili Lamborghini non si limita alle vetture di lusso, è molto di più! Lamborghini Artimarca SpA, società della Lamborghini Holding dal 1999, disegna collezioni moda con il Marchio del Toro che esprimono i valori fondamentali di Lamborghini: stile estremo, inconfondibilmente italiano e senza compromessi. Essendo Lamborghini uno dei brand più riconosciuti ed ambiti, i prodotti facenti parte della Collezione vengono sempre più spesso copiati in tutto il mondo. Per questo motivo Lamborghini ha implementato un program- ma anti-contraffazione che prevede l’applicazione di un security sticker (a doppio controllo), un monitoraggio del mercato e un’efficace collaborazione con le dogane in tutto il mondo. Oltre alla Collezione Lamborghini, una linea di prodotti che dal 2007 permette agli appassionati di entrare nel mondo della Casa del Toro e che offre una vasta gamma di articoli di tendenza, Lamborghini Artimarca ha sviluppato nuovi prodotti con il marchio Automobili Lamborghini insieme ai maggiori leader del mercato internazionale, dai giganti della tecnologia alle griffe più prestigiose. 39 TATTO: TESSUTI, MODA, LUSSO Tessuti pregiati per capi unici realizzati con cura sartoriale, linee e tagli sapienti, rappresentano il fiore all’occhiello della produzione italiana, stimata, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Il settore della moda è oggi duramente colpito dal mercato del falso, un fenomeno che svilisce la qualità, valore intrinseco dei prodotti originali. L’azienda Roberto Cavalli è stata fondata nel 1970. Il tratto distintivo e storico del marchio è il disegno animalier e un’immagine della donna sexy e glamour. La sensualità delle linee di Cavalli rende lo stilista uno dei preferiti dallo show business, con i suoi abiti che solcano i tappeti rossi degli eventi più importanti del mondo. Cavalli ha 65 punti vendita, cui si aggiungono i 70 Just e Class. Le linee di prodotto sono Roberto Cavalli, Just Cavalli, Class Roberto e la linea bambino Roberto Cavalli Angels e Devils. Cavalli contro il falso Da diversi anni la Roberto Cavalli applica su tutti i propri prodotti ologrammi ed etichette con sistemi di controllo di originalità. È attivo, inoltre, sia un servizio di sorveglianza presso le dogane nazionali ed internazionali, che un sistema di controllo presso i registri marchi di tutto il mondo per il monitoraggio di eventuali azioni che possano ledere i diritti di Proprietà Intellettuale dell’azienda. 40 41 e dei vent’anni di collaborazione con Karl Lagerfeld. Nel 1925, Edoardo e Adele Fendi aprono a Roma, in via del Plebiscito, un negozio di borse con laboratorio di pellicceria. L’attività raccoglie immediatamente grandi consensi per la qualità del prodotto. Con lo sviluppo dell’attività, i laboratori di pellicceria vengono potenziati e il nome Fendi, già ben conosciuto a Roma, tra gli anni ‘30 e ‘40, varca i confini della capitale. Negli anni Quaranta, la seconda generazione Fendi, le cinque figlie di Edoardo e Adele entrano nell’azienda di famiglia, ciascuna portando nuove energie e nuove idee. Nel 1965, le sorelle Fendi iniziano la collaborazione con Karl Lagerfeld. Lagerfeld trasforma il concetto di pelliccia, che nelle mani sue e di Fendi attraversa una vera e propria rivoluzione culturale: la pelliccia viene modificata, plasmata, ridisegnata, reinterpretata, diventando un indumento alla moda, mutevole, morbido e leggero. Cambiano anche i materiali, si lavora su pellami dimenticati e trascurati. Si sperimentano nuove conce, tinte e assortimenti. Si tagliano, si intrecciano e si intarsiano le pelli quasi fossero tessuti. Viene disegnata e si impone proprio in quel momento la “doppia F”. 42 Insieme alla pellicceria, anche la pelletteria affronta la sua rivoluzione. Una rivoluzione che anticipa le nuove esigenze della donna sempre più proiettata nel mondo del lavoro e alla ricerca di risposte alle sue necessità. Così la borsa Fendi si trasforma, proponendo nuovi canoni che mediano eleganza e funzionalità, innovazione e stile. La linea e il design trovano nuove soluzioni. Alle borse rigide Fendi risponde con la creazione innovativa di borse morbide e destrutturate. La pelle è stampata, intrecciata, tinta e conciata perché diventi più duttile e bella. Dal successo delle pellicce e delle borse si impone l’esigenza di offrire un’immagine completa dello stile Fendi. Nel 1977 nasce il ready-to-wear. Pochi anni dopo, nel 1994 si reinterpreta la Selleria, una linea totalmente artigianale, creata da Adele Fendi e riproposta con la stessa cultura e le stesse tecniche. Sono borse, sacche da viaggio, accessori di piccola pelletteria realizzati in cuoio “fiore” e lavorati a mano da maestri sellai, in esemplari limitati e numerati. Dalla creatività di Silvia Venturini Fendi, direttore creativo per gli accessori, nasce, nel 1997, la Baguette. Il successo della piccola borsa da portare sotto il braccio, proprio come il pane baguette, è immediato. Più di 600 versioni, con materiali diversi e inediti che in poco tempo la rendono un accessorio gioiello facendola diventare una borsa da collezione. In un momento di grande successo, Fendi attua una nuova organizzazione industriale e operativa, corrispondente a uno sviluppo sempre più internazionale. Nel 2004, Il Gruppo LVMH diventa socio unico di maggioranza. Nel 2005 Fendi compie ottant’anni. Si inaugura Palazzo Fendi a Roma. La nuova sede, nel cuore del centro storico, ospita l’anima creativa di Fendi con gli studi, gli atelier di pellicceria insieme alla nuova boutique, la più grande del mondo. Oggi Fendi ha più di 190 boutique in oltre 30 paesi. Con il successo crescente della maison, nel 1984, si ampliano le collezioni Fendi. Progettati e seguiti con estrema cura si realizzano linee di foulard, cravatte, guanti, occhiali, jeans ed elementi di arredo per la casa. L’anno successivo, segna una tappa importante: per la prima volta un museo, la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, apre le porte alla moda per la celebrazione dei sessant’anni di Fendi 43 Gucci contro il falso Fondato a Firenze nel 1921, Gucci è uno dei principali marchi mondiali nel settore del lusso. Con una riconosciuta reputazione per la qualità e l’artigianalità italiana, disegna, produce e distribuisce prodotti in pelle (borse, piccola pelletteria e valigeria), scarpe, abbigliamento, articoli in seta, orologi e gioielli. Occhiali e profumi sono prodotti e distribuiti sotto licenza da realtà leader nei rispettivi settori. I prodotti Gucci sono venduti attraverso una rete di 308 negozi a gestione diretta e un selezionato numero di department e specialty store. La lunga tradizione di eccellenza è testimoniata, ancora oggi, dalla scelta dei pellami migliori e dalla straordinaria abilità degli esperti artigiani toscani, in grado di creare prodotti unici. 44 Le icone Gucci sono riconoscibili nel mondo: la doppia G intrecciata, che rappresenta le iniziali del fondatore Guccio Gucci; il morsetto e il classico nastro verde-rosso-verde - ispirato al sottopancia di una sella – che richiamano l’eredità equestre del marchio; il bambù, che attesta l’ingegnosità della griffe. Gucci è particolarmente attiva nella lotta alla contraffazione, lavorando a stretto contatto con le autorità governative in ogni giurisdizione e mercato di riferimento. Lo sfruttamento illecito del marchio registrato – oltre a creare confusione nei consumatori ed essere perseguibile – comporta un danno rilevante agli investimenti e alla reputazione dell’azienda. Gucci continua a opporsi fermamente a qualunque usurpazione e uso illecito dei suoi marchi e delle sue privative intellettuali. La maison fiorentina è fortemente motivata a difendere i suoi diritti in tutto il mondo, al fine di assicurare che il suo patrimonio e la sua tradizione, fatta da 90 anni di storia, siano tutelati e rispettati. Borse, scarpe, valigie e piccoli articoli di pelletteria vengono cuciti e rifiniti da esperti artigiani toscani, che hanno ereditato una tradizione pluriennale. Questa eredità del Made in Italy, abbinata alle applicazioni tecnologiche più all’avanguardia, costituisce la solida base da cui partirà il vantaggio concorrenziale di Gucci nel futuro. 45 “Proteggere l’uomo dalla testa ai piedi nella pratica di sport dinamici”: è l’obiettivo per il quale la Dainese è stata fondata nel 1972. Una missione che l’azienda ha perseguito sin dagli esordi sulle piste di tutto il mondo. Da Giacomo Agostini a Valentino Rossi, Dainese è entrata a far parte del motociclismo con i più grandi piloti, con l’invenzione di prodotti come il paraschiena, i knee slider o grazie all’evoluzione di prodotti esistenti con l’introduzione di tecnologie e materiali innovativi. È Dainese che introduce le protezioni in fibra di carbonio e kevlar, per guanti, stivali e tute. È Dainese che concepisce la progettazione “testa-piedi”, che integra i vari componenti dell’abbigliamento e delle protezioni del motociclista e ne ottimizza le prestazioni e i pesi. I tecnici di D-Tec® (Dainese Technology Center) trasferiscono le esperienze estreme delle competizioni in una collezione adatta a tutti i tipi di motociclista. Una tecnologia adatta anche ad altre discipline: sci, snowboard, mountain bike e water sport. Anche in questi casi, le competizioni e la collaborazione con atleti del calibro di Deborah Compagnoni, Lasse Kjus, Giorgio Rocca e ora anche Aksel Lund Svindal e Maria Riesch, sono state il punto di partenza per lo sviluppo di un concetto protettivo che oggi si diffonde tra tutti gli appassionati, dai patiti dei paletti agli amanti del freestyle. Per Dainese sicurezza oggi significa protezione, comfort e affidabilità, elementi dal cui sapiente equilibrio nascono prodotti in grado di rispondere in modo efficace alle esigenze di utilizzatori diversi. La crescente sensibilità sociale nei confronti della sicurezza sulle strade e nello sport conferisce oggi particolare valore alla mission Dainese che presenta il progetto Dair®: il vestito intelligente in grado di gonfiare speciali air-bag attorno al corpo del pilota di moto da competizione, moto stradali e scooter. D-air® è la piattaforma tecnologica con la quale Dainese guarda al futuro della protezione dell’uomo, nello sport e nella vita di tutti i giorni. Dainese contro il falso A protezione del proprio know how, della tecnologia e del design, Dainese utilizza gli strumenti forniti dalla Proprietà Intellettuale come fattore strategico di successo; Dainese è infatti molto attiva nell’attività di deposito di marchi e di brevetti e quindi nella lotta alla contraffazione a livello mondiale. Di seguito la Proprietà Intellettuale Dainese “in cifre”: I marchi Dainese • marchi depositati (nominativi e figurativi): n. 39 • depositi mondiali dei predetti marchi: n. 518 • Paesi mondiali nei quali è stato effettuato almeno un deposito di marchio: n. 94 I brevetti Dainese • brevetti depositati (italiani, Pct ed europei): n. 93 46 • • • • convalide di brevetti europei: n. 71 Paesi mondiali nei quali esiste almeno una protezione brevettuale a nome Dainese: n. 22 modelli di utilità depositati (solo Italia): n. 5 modelli/design depositati (italiani, comunitari e internazionali): n. 27 Le azioni di contraffazione di marchio e brevetto attualmente pendenti nel mondo • azioni di contraffazione di marchio: n. 38 • azioni di contraffazione di brevetto: n. 21 • Paesi mondiali in cui Dainese ha registrato le predette attività di contraffazione dei propri marchi e brevetti: Italia, Brasile, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Indone sia, Malesia, Pakistan, Paraguai, Polonia, Taiwan, Turchia, UK, USA. 47 Versace contro il falso Fondata a Milano nel 1978 da Gianni Versace, uno degli stilisti di maggior talento del XX secolo, la Gianni Versace SpA è oggi uno dei nomi più prestigiosi del fashion luxury. Dal 1997, dopo la morte del fratello Gianni, Donatella Versace ha assunto il ruolo di direttore creativo del Gruppo Versace. La Gianni Versace SpA è oggi di proprietà della famiglia Versace. Nel settembre 2000 l’azienda, in partnership con Sunland Group Ltd, ha aperto Palazzo Versace. Per la prima volta una maison di moda e lusso firma un resort. L’hotel a sei stelle è 48 costruito sulla Gold Coast australiana. Nel maggio 2005, la Gianni Versace SpA, il Sunland Group Ltd e l’Emirates International Holdings annunciano la realizzazione di un secondo Palazzo Versace, resort a sei stelle a Dubai con apertura prevista nel 2011. La società crea, produce, distribuisce e commercializza prodotti di lusso e lifestyle tra cui Atelier Versace (Haute Couture), le collezioni di pret-à-porter, accessori, gioielli, orologi, occhiali, fragranze, arredi e decori per la casa, tutti sotto il logo distintivo della medusa. Versace ha adottato una strategia a livello mondiale, intervenendo direttamente sul territorio, collaborando con le autorità locali e doganali e investendo svariati milioni di euro all’anno nell’attività anti-contraffazione. mercati; la collaborazione con i licenziatari per l’organizzazione di azioni nei paesi in cui si registrano maggiori criticità; l’acquisto di diritti di privativa industriale opponibile a terzi; l’utilizzo di tecnologie e accorgimenti sui prodotti. Tra le azioni di contrasto svolte dall’azienda figurano il monitoraggio delle Dogane e del mercato; il coinvolgimento delle funzioni commerciali, affinché sensibilizzino e coinvolgano i propri clienti nel monitoraggio dei 49 VISTA: LINEE E COLORI, DESIGN E GIOCATTOLI Tradizione e avanguardia: due valori per rappresentare i brand protagonisti dell’inconfondibile design e della creatività Made in Italy. La perfezione delle linee, le soluzioni innovative, la ricerca dei materiali, l’attenzione per la sicurezza, l’impiego di composti pregiati ed esclusivi: la vista è il senso a cui è affidata la rappresentazione del design e del mondo dei giochi per i più piccoli. Il Gruppo Artemide è uno dei leader mondiali nel settore dell’illuminazione residenziale e professionale d’alta gamma. Fondato nel 1960 da Ernesto Gismondi, presidente e amministratore delegato, il Gruppo Artemide ha sede a Pregnana Milanese. Opera attraverso 24 società controllate e collegate e possiede una rete distributiva con quasi 60 showroom monomarca nelle più importanti città del mondo. I prodotti Artemide sono distribuiti in 83 paesi. Il design, l’innovazione tecnologica, la filosofia “The Human Light”, secondo cui il prodotto è concepito in funzione dei bisogni della persona, oltre ai costanti investimenti in marketing e comunicazione, sono i fattori chiave che hanno reso Artemide un brand d’illuminazione tra i più affermati al mondo. Artemide contro il falso La novità e originalità della forma (che sia al contempo estetica e funzionale) è fondamentale nel successo del prodotto di design, e richiede ingenti investimenti. Artemide protegge le proprie innovazioni contro lo sfruttamento abusivo che mira a farne la contraffazione registrandole come modelli e/o brevetti, garantendosi così titoli di privativa azionabili in giudizio. Può anche accadere che un design particolarmente originale possa far assumere al prodotto, nella percezione dei consumatori, la valenza di simbolo della casa produttrice. La lampada da tavolo “Tolomeo”, disegnata da Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina nel 1986, 50 è una delle icone della produzione di Artemide. Per tutelare questa valenza distintiva, Artemide ha chiesto e ottenuto nel 2010 (per la prima volta nel mondo dell’illuminazione) la registrazione in sede comunitaria della forma della lampada come marchio tridimensionale. 51 È un attore di riferimento nel settore della ceramica e una delle più importanti e consolidate realtà a livello mondiale. Fondata nel 1969, è l’azienda più grande del Gruppo Concorde, secondo in Italia per fatturato. Oggi Atlas Concorde esporta le proprie collezioni in tutto il mondo e ha sedi nei principali mercati esteri: Stati Uniti, Russia, Cina. La sua mission è offrire al pubblico esigente e sofisticato degli interior designer e degli architetti le soluzioni ce- ramiche più adatte a ogni destinazione d’uso, garantendo raffinatezza estetica abbinata a eccellenti prestazioni tecniche. La forza di Atlas Concorde risiede nel suo ventaglio di prodotti: completo, diversificato e costantemente all’avanguardia. Un catalogo di oltre sessanta collezioni, studiate per rispondere a ogni esigenza architettonica: pavimenti e rivestimenti per ambienti residenziali e commerciali, pavimentazioni per esterni, grandi architetture e progetti di arredo urbano. Atlas Concorde contro il falso In quaranta anni, Atlas Concorde ha partecipato attivamente all’evoluzione della ceramica introducendo sul mercato soluzioni tecnologiche e progettuali, che hanno contribuito a valorizzare il significato del Made in Italy nel mondo. Per tutelare ulteriormente la propria capacità innovativa e gli investimenti in ricerca e sviluppo, Atlas Concorde ha aderito al Codice Etico di Confindustria Ceramica e al regolamento per l’uso del marchio “Ceramic Tiles of Italy” e interpreta il concetto di Made 52 in Italy come espressione di stile, design, qualità del prodotto, ma anche di grande attenzione per le persone e per l’ambiente. Atlas Concorde combatte i tentativi di contraffazione delle proprie piastrelle in ceramica, tutelandone il design attraverso la registrazione presso l’UAMI, l’Agenzia dell’Unione Europea competente per la registrazione di marchi, disegni e modelli, e agendo contro i contraffattori su tutti i mercati mondiali. 53 Il Giurì contro il falso È l’Associazione Intercamerale di Coordinamento per lo Sviluppo Produttivo dell’Oreficeria, Argenteria e Affini. Assicor è una delle prime e più significative esperienze di collaborazione tra tutti i protagonisti di un segmento di mercato, in particolare del sistema camerale e delle associazioni nazionali di categoria. Il principale obiettivo di Assicor è la tutela del consumatore italiano e straniero, sollecitando l’applicazione delle normative. I membri del Giurì sono scelti fra i migliori esperti di brevetti, legislazione, design e marketing. Applicano le norme raccolte nel Codice di Autodisciplina per risolvere, in modo rapido, i contrasti che sorgono quando un’azienda orafa ritiene che i suoi prodotti originali siano stati imitati. Obiettivo del Giurì è definire, individuare e sanzionare la “copia”, intesa come sfruttamento abusivo dell’ideazione creativa altrui, specie quando ciò serve a trarre in inganno il consumatore sulla reale provenienza del prodotto. Il Regolamento di Attuazione del Codice consente di rivolgersi al Giurì ad aziende e privati. È il laboratorio gemmologico della Camera di Commercio di Milano. È il Centro più autorevole in Italia per l’analisi di diamanti, gemme, perle e metalli preziosi ed è dotato di attrezzature all’avanguardia. Unica struttura italiana riconosciuta da CBIJO, The World Jewellery Confede- ration, Cisgem è membro di LMHC, l’èlite dei sei laboratori gemmologici più importanti e qualificati al mondo che operano tra Europa, Asia e Usa. In Italia Cisgem possiede una rete nazionale di Punti Raccolta, dove possono essere consegnati i preziosi da far analizzare. Assicor contro il falso Compito di Assicor è coordinare l’attività di sorveglianza sul mercato svolta dalle Camere di Commercio italiane, attraverso la rete dei laboratori di analisi. L’associazione affronta, in particolare, i problemi relativi all’imitazione e contraffazione dei gioielli e dei metalli preziosi. centrazione orafa (Alessandria, Ancona, Arezzo, Bari, Bologna, Cagliari, Caserta, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Varese e Vicenza); l’associazione orafi di Confartigianato; la Fiera di Vicenza e Arezzo Fiere e Congressi. Aderiscono ad Assicor Unioncamere e le Camere di Commercio dei territori nei quali esiste una consistente con- Cisgem contro il falso IL GIURI’ DEL GIOIELLO by ASSICOR Dal 2000, è l’organo tecnico di Assicor. Nasce con l’intento di affiancare la giustizia tradizionale per combattere 54 l’imitazione servile e la concorrenza sleale in tutti i settori della produzione orafa. Cisgem è l’unico laboratorio gemmologico ad aver avviato una campagna di informazione sulla certificazione e sulla trasparenza dei preziosi quali elementi indispensabili per acquisti sicuri, garantiti e consapevoli. Oltre ai corsi di formazione tecnico-scientifica, il Centro organizza un evento speciale, il “Gioiello day”, un appuntamento annuale aperto al pubblico per insegnare a riconoscere le pietre preziose e ad apprezzare i gioielli. 55 L’azienda è da sempre impegnata a mantenere i pregi dell’estetica uniti a quelli del comfort e della semplicità d’uso. L’attività di BTicino è arrivata ad aprire nuove possibilità al mondo della qualità artigianale, che è stata portata nelle manifatture industriali. L’azienda, oggi capofila del Gruppo Legrand in Italia, opera nel nostro paese con otto insediamenti produttivi e circa 3.000 dipendenti. Con la presenza in oltre 60 paesi di tutti i continenti, BTicino si colloca tra i leader mondiali sul mercato delle apparecchiature elettriche in bassa tensione per installazioni in ambito civile, industriale e terziario. Tra i principali prodotti dell’azienda figurano Magic, progettata nei primi anni 60; la serie Living, progettata negli anni ’80; le linee Living International, Light e Light Tech, progettate negli anni ’90. Sintesi della cultura BTicino è la linea Axolute, che supera il concetto tradizionale dei comandi e rappresenta una sintesi inedita di strumenti integrati per il controllo e la gestione della luce, dell’immagine, della sicurezza e del comfort. BTicino contro il falso Per tutelare la Proprietà Intellettuale, BTicino attualmente ha in deposito in Italia oltre 350 brevetti, non considerando le estensioni a numerosi altri paesi di tutti i continenti. Nei mercati internazionali a più alto rischio di contraffazione, l’azienda si avvale di agenzie specializzate che verificano dove e come vengono realizzati i falsi e si attivano per i sequestri. È questo un compito molto importante perché, oltre a creare un danno economico e d’immagine per l’azienda, le apparecchiature elettriche, se non seguono rigorose norme, possono essere estremamente dannose per la sicurezza delle persone e degli ambienti. L’attenzione al design ha contribuito alla diffusione del marchio BTicino nel mondo, permettendo all’azienda di ottenere importanti riconoscimenti come l’Oscar degli Architetti francesi (1987) e il Premio Compasso d’Oro (1989) alla serie Living, i Premi Reddot e Compasso d’Oro (2001) al sistema integrato di automazione domestica MY HOME e, solo per citare gli ultimi riconoscimenti, le segnalazioni di suoi prodotti in tutte le ultime edizioni dell’ADI Design Index. 56 57 Il Gruppo è stato fondato da Enrico Preziosi nel 1978 e ha un’esperienza ultratrentennale nella creazione e distribuzione di prodotti per bambini. Oggi è leader nel mercato italiano. L’azienda, dopo aver consolidato la propria posizione in Italia, ha incre- Giochi Preziosi contro il falso Attualmente il Gruppo è attivo nella lotta alla contraffazione attraverso l’intervento, anche diretto sul campo, a supporto delle attività delle Dogane e delle forze dell’ordine, in particolare la Guardia di Finanza. Recentemente, le iniziative anti-contraffazione sono state avviate anche in altri paesi, nel tentativo di combattere il fenomeno nei mercati di destinazione ma, soprattutto, in quelli di provenienza. mentato la propria espansione nei principali paesi europei e, oggi, è il quarto operatore in Europa nel settore del giocattolo. Il Gruppo ha sede in Italia, con filiali stabilite in Francia, Spagna, Grecia, Regno Unito, USA, Cina e Turchia. È un’impresa italiana che progetta e produce occhiali di qualità. Una fabbrica di idee, da cui nasce il nome “Look the concept factory”. L’azienda ha saputo fare del Made in Italy una filosofia, trasformandolo in made in Italia. Acquistare occhiali Look significa contribuire alla continuità della tradizione industriale italiana. Un prodotto Made in Italy è, infatti, la sintesi dell’estro creativo e dell’avanguardia stilistica che, da sempre, caratterizzano la nostra cultura. Look Occhiali contro il falso Molti dei modelli Look Occhiali sono coperti da brevetto e, nonostante questo, spesso vengono copiati con risultati qualitativi nettamente inferiori. Nei casi di contraffazione di modelli coperti da brevetto, l’azienda procede alla denuncia civile e penale nei confronti dei responsabili. Nata nel 1978 come laboratorio artigianale ed evolutasi negli anni in un’azienda strutturata, ancora oggi Look Occhiali non solo disegna e distribuisce, ma continua a produrre interamente nei propri stabilimenti, situati nel cuore del distretto industriale dell’occhiale in provincia di Belluno. I marchi Look Occhiali sono: Lookkino, Look@me, Augusto Valentini Design e AVD LAB. Inoltre, Giochi Preziosi collabora da tempo con associazioni sia nazionali che internazionali, contribuendo alle attività organizzate al fine di sensibilizzare le istituzioni e i consumatori. 58 59 sequestrare e distruggere centinaia di migliaia di occhiali contraffatti. Luxottica è leader nel settore degli occhiali di fascia alta, di lusso e sportivi, con oltre 6.300 negozi operanti sia nel segmento vista che sole in Nord America, Asia-Pacifico, Cina, Sudafrica, Europa e un portafoglio marchi forte e ben bilanciato. Tra i marchi propri figurano Ray-Ban, il marchio di occhiali da sole più conosciuto al mondo, Oakley, Vogue, Per- sol, Oliver Peoples, Arnette e REVO, mentre i marchi in licenza includono Bulgari, Burberry, Chanel, Dolce & Gabbana, Donna Karan, Polo Ralph Lauren, Prada, Salvatore Ferragamo, Tiffany e Versace. Il Gruppo dedica infine considerevoli sforzi al monitoraggio del traffico di beni contraffatti tramite internet, al fine di rimuovere da alcune delle più note piattaforme di aste online le offerte di occhiali contraffatti e di chiudere i siti che, vendendo prodotti contraffatti o facendo un utilizzo non autorizzato dei suoi marchi, violano i suoi diritti di Proprietà Intellettuale. Oltre a un network wholesale globale che tocca 130 Paesi, il Gruppo gestisce nei mercati principali alcune catene leader nel retail. Luxottica contro il falso La Proprietà Intellettuale è uno degli asset più importanti per Luxottica ed è protetta attraverso la registrazione e il mantenimento dei suoi marchi e brevetti nel mondo. L’impegno del Gruppo nel perseguire e rafforzare il suo programma di anti-contraffazione è dimostrato dalla presenza di una struttura dedicata alla protezione dei marchi e alla lotta contro la contraffazione. Questo permette a Luxottica di implementare un programma globale anti-contraffazione con l’obiettivo di contrastare il fenomeno capillarmente diffuso della vendita di prodotti contraffatti, inviando un forte messaggio ai trasgressori: 60 Luxottica eserciterà i suoi diritti contro i rivenditori al dettaglio di occhiali contraffatti, come i venditori ambulanti, e le loro fonti di approvvigionamento. Grazie alla sua rete investigativa, in particolare in Cina, Luxottica ha potuto identificare i principali fornitori di prodotti contraffatti, organizzare retate in cooperazione con le forze locali e conseguentemente avviare azioni legali contro di loro. Inoltre, il Gruppo prosegue a livello mondiale il consolidamento e rafforzamento delle sua attività di cooperazione con le organizzazioni doganali, che ogni anno l’hanno aiutato a fermare, 61 La Nuova Faro è una fabbrica di giocattoli italiana nata nel 1945. È conosciuta per tradizione, fantasia e innovazione nella produzione di un’ampia collezione di giochi e giocattoli educativi, che stimolano l’immaginazione e l’interazione tra il bambino e l’adulto. Tutti i giocattoli Faro sono Made in Italy – prodotti ad Omegna – e sono interamente realizzati nel rispetto degli standard internazionali di sicurezza e rigorosamente certificati CE. Faro è anche una storia familiare. Tre generazioni lavorative accomunate dalla medesima vocazione e dalla missione di riprodurre il mondo degli adulti a misura di bambino. L’azienda considera la sua storia una grande fonte di esperienza e ritiene che questo patrimonio – assieme alla conoscenza, la competenza e la passione per il giocattolo e per l’universo bambino - siano le basi su cui fondare la ricerca per meglio comprendere, studiare e progettare nuovi scenari di gioco e di educazione. 62 Faro guarda al futuro da sessantacinque anni, senza dimenticare i valori che da sempre la contraddistinguono: tradizione, fantasia, innovazione. Faro contro il falso Attualmente Faro è attiva nella lotta alla contraffazione attraverso l’intervento a supporto delle attività delle Dogane e delle forze dell’ordine, in particolare la Guardia di Finanza. Dal 2000 a oggi si sono affermate le principali linee di riferimento e di successo: Baby, Girl, Boy, Hobby. Con l’obiettivo di avvicinare il mondo degli adulti e quello dei bambini, negli anni l’azienda ha consolidato i rapporti con importanti marchi, quali Bialetti, Lagostina, Vileda, Gaggia, Delonghi, Beta, Mafra, Gardena, Zanussi, Würth. Faro ha creato, su licenza, linee di giocattoli per Barbie, Geronimo Stilton Classic e Hello Kitty. 63 È uno dei maggiori produttori al mondo di occhiali da sole e da vista. L’azienda, con sede a Padova, opera da oltre 75 anni ed è anche uno dei leader mondiali per la produzione e distribuzione di occhiali sportivi. È presente nei mercati attraverso distributori esclusivi e 32 filiali commerciali in USA, Europa ed Estremo Oriente. Commercializza le collezioni a marchio proprio, come Safilo, Carrera, Smith Optics, Oxydo, Blue Bay, e le linee in licenza firmate Alexander McQueen, A/X Armani Exchange, Balenciaga, Banana Republic, Bottega Veneta, BOSS by Hugo Boss, Boss Orange, 55DS L, Dior, Emporio Armani, Fossil, Giorgio Armani, Gucci, HUGO by Hugo Boss, J.Lo by Jennifer Lopez, Jimmy Choo, Juicy Couture, Kate Spade, Liz Claiborne, Marc Jacobs, Marc by Marc Jacobs, Max Mara, Max&Co., Nine West, Pierre Cardin, Saks Fifth Avenue, Tommy Hilfiger, Valentino, Yves Saint Laurent. per quanto riguarda i prodotti con posizionamento di alta gamma. Safilo contro il falso Negli ultimi 30 anni, Safilo ha attuato una politica di sviluppo della rete distributiva attraverso l’apertura di filiali nei mercati più interessanti dal punto di vista sia quantitativo che qualitativo, al fine di controllare direttamente la distribuzione. Gli occhiali Safilo sono spesso oggetto di contraffazione. I falsi sono pericolosi per la salute degli occhi e della pelle, in quanto possono provocare disturbi della vista e allergie. esempio, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Brindisi, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, hanno sequestrato 41.400 occhiali contraffatti, per un valore commerciale di 1 milione di euro. Solo nel luglio 2009, per fare un Dal 1996 il Gruppo produce e distribuisce la collezione di occhiali da sole, montature da vista, maschere e caschi da sci Carrera. La collezione Carrera Vintage è diventata un “must-have” e i suoi occhiali sono utilizzati dalle celebrità di tutto il mondo. Safilo controlla direttamente l’intero ciclo di prodotto: dall’ideazione e produzione fino alla distribuzione e alla vendita. Il design di prodotto rappresenta un aspetto strategico e un vantaggio competitivo per Safilo, in particolare 64 65 Un prodotto Trudi è senza tempo e senza età, perché si tramanda di generazione in generazione. Trudi pone al centro del suo lavoro il mondo del bambino, la sua gioia, i suoi giochi, il suo ambiente. Da 57 anni punta su qualità, sicurezza, innovazione, design ed affettività, caratteristiche fondamentali e irrinunciabili delle proprie collezioni. mercato italiano, per poi espandersi in Europa e nel resto del mondo. L’azienda è stata fondata nel 1954. Seguono anni di crescita e i primi successi. La qualità, il design, la tenerezza e la cura del dettaglio che escono dal laboratorio di Tarcento conquistano il Giocare è un lavoro serissimo. Trudi lo sa. Per questo lavora per tutelare i giochi e i sogni dei bambini con prodotti sicuri e certificati. Nel 1998, l’azienda acquisisce Sevi, il marchio di giochi e accessori in legno più antico in Europa. Nel 2006, il Gruppo si espande ulteriormente e acquisisce Olli Olbot, marchio tedesco dedicato alla puericultura e al mondo della prima infanzia. estremamente piccole (1,5 millimetri). Nel 2000 l’azienda ha costituito Trudi Hong Kong Ltd, la cui funzione è supervisionare l’operato dei fornitori, conformandolo all’alto standard italiano e assicurandosi che non sia utilizzato lavoro minorile. Trudi contro il falso L’azienda offre garanzie sulla sicurezza e sulla tutela dei diritti dei lavoratori, con l’obiettivo di differenziare, in modo netto, i propri prodotti da quelli contraffatti. Per questo motivo, l’azienda ha richiesto e ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001 – 2008 e utilizza solo materie prime di altissima qualità. Il pelo dei peluche Trudi è ignifugo e non tossico; i colori e le vernici dei prodotti Sevi 66 sono atossici e resistenti alla saliva, in modo da essere adatti anche ai bambini più piccoli. Test meccanici internazionali assicurano che tutti i dettagli siano saldamente fissati, mentre i test di laboratorio garantiscono la sicurezza di tutti i materiali e delle sostanze impiegate. Inoltre, ogni prodotto viene controllato con un metaldetector che individua l’eventuale presenza di masse metalliche anche 67 OLFATTO: LE FRAGRANZE E I PRODOTTI DI BELLEZZA L’olfatto è il senso al quale viene affidata l’esaltazione delle fragranze più ricercate e delle formule cosmetiche tecnologicamente più avanzate. I prodotti falsi espongono i consumatori a notevoli rischi per la salute: la qualità è inevitabilmente scarsa o assente, gli ingredienti non sicuri e non sottoposti ai rigorosi controlli richiesti. Ne risultano prodotti che possono provocare reazioni allergiche o addirittura tossiche. Lo stile glamour di Roberto Cavalli caratterizza anche le sue fragranze: Roberto Cavalli (donna) Roberto Cavalli Oro (donna) Roberto Cavalli Serpentine (donna) Roberto Cavalli Serpentine EDT (donna) Roberto Cavalli Man (uomo) Roberto Cavalli Black (uomo) Nel 2010, per i festeggiamenti del quarantesimo anniversario di Roberto Cavalli, la maison ha lanciato Anniversary, una variante in edizione speciale di Serpentine. Just Cavalli, la linea giovane disegnata da Roberto Cavalli, ha una sua collezione di profumi frizzanti e decisi. Le fragranze Just Cavalli sono: Just Cavalli Her (donna) Just Cavalli Pink (donna) Just Cavalli Him (uomo) Just Cavalli Blue (uomo). 68 69 Versace produce profumi ed eau de toilettes per uomo e donna che esprimono lo spirito sexy del brand. I packaging delle fragranze sono sempre molto curati e i profumi sono indimenticabili, grazie al loro forte carattere. Versace pour femme e passionale attraverso una fragranza decisamente maschile. Il cuore di Versace Pour Homme è caratterizzato dall’aroma minerale-fiorito, quasi tattile, della salvia sclarea e del giacinto blu. Una profonda suggestione di note incisive e seducenti sono evidenziate dal legno di cedro e di oud. Ambra e musk, rivelano note di fondo sensuali e profonde, essenza di pura mascolinità. GUSTO: IL SAPORE, I PRODOTTI DELL’AGROALIMENTARE La produzione agroalimentare è sinonimo di tradizione, autenticità e genuinità. Questo si traduce in processi di lavorazione artigianali e cura nella scelta delle materie prime tipiche e uniche. La notorietà e l’affidabilità dei marchi storici dell’agroalimentare Made in Italy sono un bersaglio per la contraffazione, causando rilevanti rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori. La freschezza e la dolcezza dei fiori ispirano gli accordi del nuovo profumo Versace in cui aromi diversi si fondono per dar vita ad un’essenza pregiata e autentica. Una fragranza che esprime la grazia e l’equilibrio di una donna raffinata e contemporanea che agisce con femminilità e determinazione e la cui bellezza eterea è esaltata da una discreta sensualità. Versace pour homme La nuova fragranza maschile Versace Pour Homme rivela un’anima decisa che nasce da una combinazione di aromi di natura mediterranea, capaci di interpretare il carattere dell’uomo moderno. Dinamico, intraprendente e padrone di sé, l’uomo Versace Pour Homme comunica il suo essere forte 70 71 È un prodotto tipicissimo del Veneto, che proviene dalla zona da cui trae il nome: l’Altopiano dei Sette Comuni, fertilissimo di buone erbe, situato in provincia di Vicenza e confinante con la provincia di Trento. Le sue origini risalgono all’anno 1000. L’Asiago è un formaggio a Denominazione d’Origine Protetta, prodotto in due sapori diversi: fresco e stagionato. Due sapori che non si distinguono semplicemente dal periodo di stagionatura, ma da due differenti lavorazioni. L’Asiago fresco, delicato e dolce come il latte appena munto, è prodotto con latte intero. L’Asiago stagionato, che ha un gusto più deciso e variamente saporito a seconda dell’invecchiamento, si ottiene con latte parzialmente scremato. 72 Il formaggio Asiago DOP è riconosciuto ed apprezzato anche all’estero. È prodotto solo con metodi rispettosi della tradizione ed esclusivamente nelle zone stabilite dalla legge, con latte raccolto da mucche la cui alimentazione è controllata. Ecco perché l‘Asiago DOP è sempre e solo quello contrassegnato dal marchio del Consorzio Tutela, che è visibile sul bordo della forma, insieme alla placchetta identificativa numerata. Due dettagli preziosi per garantire sempre la genuinità, il sapore, la tipicità. Asiago contro il falso Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago riunisce oltre quaranta operatori, tra produttori e stagionatori. Controlla la qualità del prodotto e vigila sul corretto uso delle denominazioni, dei contrassegni, dei marchi. Promuove, inoltre, la conoscenza dell’Asiago DOP in Italia e all’estero. Il Consorzio è dotato di un Sistema di gestione per la qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2008. Rientrano tra i compiti del consorzio: la garanzia del consumatore sulla genuinità del prodotto; la difesa della denominazione contro usi illeciti; il controllo di tutta la filiera, dalla produzione al confezionamento; la numerazione di tutte le confezioni; il controllo e la segnalazione delle infrazioni. 73 È uno dei simboli del Made in Italy nel mondo e dell’eccellenza delle nostre produzioni. Ha una tradizione millenaria. Solo un esempio: nel Decamerone di Giovanni Boccaccio il Parmigiano viene citato come prodotto d’eccellenza, di fama universalmente riconosciuta. Oggi, come mille anni fa, gli ingredienti sono sempre gli stessi: solo latte, caglio e sale. A questi si aggiunge l’ingrediente più importante: il territorio in cui viene prodotto. I luoghi di origine del Parmigiano Reggiano sono solo: Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna (alla sinistra del fiume Reno), Mantova (alla destra del Po). Il Parmigiano Reggiano è un prodotto a Denominazione d’Origine Protetta e ogni forma è controllata e numerata prima di essere introdotta nel mercato, per garantirne la qualità e la completa tracciabilità. Parmigiano Reggiano contro il falso Il Parmigiano Reggiano è un prodotto imitato in tutto il mondo. Naturalmente, i risultati della contraffazione non sono paragonabili al prodotto originale, sia per quanto riguarda il gusto sia per quanto riguarda le proprietà nutritive. Per difendere il consumatore e i produttori, ogni forma di parmigiano che supera l’esame qualitativo ha le seguenti caratteristiche distintive: la riconoscibile scritta a puntini su tutta la forma; l’indicazione dell’anno e del mese di produzione; l’indicazione del caseificio di provenienza. A questi elementi si aggiunge un ulteriore marchio, costituito da una placca di caseina, che può essere applicata solo nelle prime ore di vita della forma e che, con un codice alfanumerico, ne consente la tracciabilità. Se il prodotto viene acquistato in porzioni o grattugiato, il marchio “Parmigiano Reggiano” deve essere visibile sulla confezione. Si tratta di un prodotto inimitabile, in quanto la lavorazione è lunga e complessa: la stagionatura minima del Parmigiano Reggiano è di almeno 12 mesi, la più alta tra i formaggi; per realizzare un kilo di parmigiano sono necessari 16 litri di latte; il prodotto è completamente privo di trattamenti chimici e anche la crosta può essere mangiata. 74 75 È un alimento completamente naturale: gli unici ingredienti sono la carne di maiale; il sale e il vento che proviene dal mare, superando la barriera degli Appennini. Il segreto del Prosciutto di Parma risiede nell’abilità dei maestri salatori e nella lunga stagionatura. Nella produzione non vengono utilizzate sostanze chimiche, conservanti o altri additivi, né si fa ricorso a procedimento di affumicatura. Il Consorzio del Prosciutto di Parma vigila sulla qualità sulle fasi di lavorazione e del prodotto finito, per garantire al consumatore genuinità e gusto. A tavola, togliere il grasso dal Prosciutto di Parma è un vero peccato perché, oltre al gusto e al profumo, ha un contenuto di colesterolo estremamente basso e una percentuale alta di acido oleico, un anti-ipertensivo e antiossidante che è contenuto anche nell’olio di oliva. Prosciutto di Parma contro il falso Il vero Prosciutto di Parma è riconoscibile in tutto il mondo dal simbolo della corona ducale a cinque punte. Il marchio è registrato in più di quaranta Paesi e tutelato dal Consorzio del Prosciutto di Parma, che riunisce 167 aziende. Il disciplinare di qualità del consorzio prevede una rigida selezione dei maiali, che devono essere solo italiani, e vengono alimentati esclusivamente con granoturco, orzo e siero derivato dalla produzione del Parmigiano Reggiano. Sono molte, nel mondo, le operazione di contraffazione del Prosciutto di Parma, ma i risultati non sono paragonabili in nessun modo al prodotto originale. Il Consorzio collabora con le istituzioni per contenere il fenomeno e tutelare il consumatore. Un esempio, tra tanti risale al 2008, anno nel quale è stata svolta una maxi operazione di vigilanza che ha portato al sequestro di circa 1000 falsi Prosciutti di Parma. Il territorio dove nasce il Prosciutto di Parma è delimitato, a est e a ovest, dai fiumi Enza e Stirone e, a sud, dall’Appennino. Il Prosciutto di Parma è un concentrato di energia e salute: poco sale, pochi grassi, molti sali minerali, proteine facilmente digeribili, vitamine. 76 77 La qualità elevatissima, la cura artigianale, la freschezza del prodotto, l’accurata selezione delle materie prime, il rispetto e la considerazione del consumatore: ecco le parole chiave e i valori che hanno reso le specialità dolciarie di Ferrero note e apprezzate da milioni di consumatori nel mondo. Sono prodotti inimitabili, perché sono il frutto di idee innovative, entrati a far parte della storia del costume di molti paesi, dove sono spesso considerati autentiche icone. Oggi molti dei prodotti Ferrero sono globali. Ferrero, infatti, è tra i primi Gruppi al mondo nel settore dei prodotti dolciari al cioccolato. Ma la sua particolarità è il suo essere “glocal” (globale e, allo stesso tempo, locale), perché è un’azienda attenta allo sviluppo internazionale, ma anche ancorata al territorio di origine. 78 L’attenzione costante nei confronti delle esigenze del consumatore è, da sempre, al centro dell’impegno quotidiano dell’azienda. La lealtà verso i consumatori e la fiducia che essi accordano ogni giorno a Ferrero con i loro acquisti sono il nucleo forte della relazione duratura che li unisce. Un rapporto di fiducia fatto di conoscenza, esperienza e intuizione, che comporta un meccanismo di fedeltà reciproco ed inscindibile. Ferrero contro il falso La tutela dei diritti di Proprietà Intellettuale è una delle priorità di Ferrero. Per garantire un’efficace protezione, l’azienda pone particolare attenzione a proteggere le caratteristiche distintive dei propri prodotti, come marchio o modello. L’acquisto dei dolci avviene spesso d’impulso, senza un’attenta considerazione da parte del consumatore. Per questo motivo i prodotti contraffatti riportano spesso denominazioni diverse oltre a minime differenze grafiche. Tuttavia, tali differenze, a fronte della somiglianza d’insieme, non possono più essere utilizzate come argomenti difensivi in sede legale. La specialità Rocher® può essere considerata come il prodotto che storicamente ha subito il maggior numero di imitazioni. Tuttavia la sua caratteristica veste ha portato alla registrazione del suo incarto come primo marchio tridimensionale protetto in Cina tramite sentenza. 79 www.sviluppoeconomico.gov.it www.uibm.gov.it www.ilfalsononhasenso.it