una mostra contro la contraffazione in tutti i sensi

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una mostra contro la contraffazione in tutti i sensi
UNA MOSTRA
CONTRO LA
CONTRAFFAZIONE
IN TUTTI I SENSI
catalo g o
2 0 11
roma Fondazione Memmo
Palazzo Ruspoli
Via del Corso 418, Roma
13 gennaio - 6 febbraio 2011
1
Il concept della mostra
è stato ideato da
Gianni Quaranta,
scenografo e premio Oscar,
ispirandosi alle opere
dell’artista
Angelo Bucarelli.
Ministero dello Sviluppo Economico
Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione
Direzione generale Lotta alla Contraffazione
Ufficio italiano Brevetti e Marchi
Unioncamere
Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
2
3
Il Falso non ha senso:
un successo tutto italiano
È con vivo piacere che presento ai lettori il
primo catalogo della Mostra “Il Falso non
ha senso”, un evento espositivo che per la
prima volta ha visto collaborare in stretta
sinergia istituzioni e mondo imprenditoriale per un’efficace valorizzazione e tutela
del Made in Italy. Si è trattato di un evento
unico nel suo genere, sia a livello nazionale
che europeo, e che ha rappresentato dunque motivo di forte orgoglio per il Ministero
dello Sviluppo Economico che lo ha ideato
e realizzato.
La mostra nasce dalla necessità, avvertita urgentemente dalle istituzioni e dalle
imprese, di sollecitare il grande pubblico
su tematiche di forte interesse e di estrema
attualità: la tutela del Made in Italy, segno
distintivo del nostro sistema produttivo e
riconosciuto elemento di prestigio in tutto
il mondo; e, come diretta conseguenza,
la strenue lotta al mercato del falso, che
oggi più che mai deve vedere crescere il
ruolo chiave di consumatori e operatori del
mondo produttivo.
Contraffazione significa oggi danneggiare
pesantemente il sistema economico nazionale, depotenziare la spinta all’innovazione,
la creatività e la ricerca, compromettendo
il faticoso percorso del rilancio competitivo
del Paese.
È con il proposito di promuovere questo
stimolo, ossia di difendere il diritto della
Proprietà Intellettuale e delle idee, e di
coadiuvare la crescita del nostro Paese
- una crescita “intelligente”, dove consapevolezza e cultura dell’autenticità siano
insieme humus e fertilità socio-economica
- che il Ministero dello Sviluppo Economico
ha realizzato questo evento espositivo.
L’ambiente si articola in un percorso mul4
tisensoriale che ha permesso di rendere
immediatamente evidente il contrasto fra
il valore e l’unicità dei prodotti originali
e l’effimero, - diremmo propriamente
improduttivo - dei prodotti contraffatti,
questi ultimi contraddistinti da scarsa qualità, facilità all’usura, danno per la salute e
la sicurezza.
Protagonisti, dunque, i cinque sensi, a
rappresentare ben precise categorie
merceologiche, in un confronto costante
fra l’esaltazione dei sensi generata da un
prodotto originale e l’evidente delusione
intrinseca nell’utilizzo di ogni prodotto falso. E quindi l’udito per i motori, il tatto per
i tessuti, la vista per il design industriale,
l’olfatto per la cosmesi, infine il gusto per i
prodotti dell’agroalimentare.
La mostra si è rivelata un grande successo
di pubblico per gradimento ed affluenza,
così come potrete leggere nelle pagine a
seguire. Un successo tutto italiano, per il
quale mi sento in dovere di ringraziare tutte
le imprese ed i numerosi enti e istituzioni
partecipanti, ai quali va il mio personale
plauso per il grande entusiasmo, la costante disponibilità e l’estrema sensibilità
dimostrati su un tema così emergente.
“Il falso non ha senso” è la conferma del
prestigio dei nostri grandi marchi italiani,
riconosciuto ancora una volta dal grande
pubblico e mi auguro di poter vedere
presto riconfermata la grande adesione
e partecipazione nei prossimi imminenti
appuntamenti.
Il Sistema camerale e la tutela
del Made in Italy
Un percorso “sensoriale” diretto a mettere
ben in evidenza quanto l’industria del falso
possa recare danno ai consumatori, che si
ritrovano tra le mani prodotti scadenti; alle
imprese, in particolare a quelle esportatrici;
e, soprattutto, all’immagine stessa dell’Italia, terra di mille eccellenze, di creatività, di
gusto, di qualità.
E’ questo ciò che la mostra “Il falso non ha
senso” ha voluto proporre ai suoi visitatori per renderli consapevoli di quale grave
danno rechi al nostro Paese l’economia
illegale nata intorno alla contraffazione.
Un’economia parallela che ha subito una
rapida accelerazione soprattutto nell’ultimo decennio. Un dato per tutti: secondo alcune stime, il 10% della produzione
mondiale sarebbe contraffatta.
Vigilare sul corretto funzionamento del
mercato è compito delle istituzioni, ma può
essere anche privilegio di tutti quegli italiani che amano il proprio Paese e che vanno
perciò informati e orientati – come questa
iniziativa ha inteso fare – verso un acquisto
consapevole.
Le Camere di commercio, nell’ambito delle
proprie competenze, hanno voluto fare la
loro parte, sia potenziando, d’intesa con
il Ministero dello Sviluppo economico, il
sistema dei controlli e della vigilanza su
molti prodotti di uso comune, sia collaborando alla realizzazione di questa iniziativa,
ennesima testimonianza della volontà del
sistema camerale di fare sistema per supportare, in Italia e nel mondo, la capacità
intellettuale e produttiva che solo il Made
in Italy sa esprimere.
Ferruccio Dardanello
Presidente, Unioncamere
Loredana Gulino
Direttore Generale per la Lotta
alla Contraffazione
Ufficio Italiano Brevetti e Marchi,
Ministero dello Sviluppo Economico
5
I numeri di un successo
tutto italiano
Durante tutto il periodo espositivo
sono stati somministrati questionari
qualitativi e quantitativi sul fenomeno
per valutare il livello di gradimento della
mostra, l’efficacia informativa, gli
effetti provocati dal mercato della contraffazione, il grado di penetrazione
dei diversi mezzi di comunicazione
adottati per la promozione dell’evento e
per valutare l’opportunità di riproporre
la mostra in nuovi contesti.
I dati raccolti dai questionari e successivi elaborati sono riusciti a dare un
quadro esaustivo del gradimento dei
visitatori ma, soprattutto, del livello di
percezione del fenomeno.
Affluenza
L’evento ha avuto un affluenza pari a
7542 visitatori, con una media di 302
presenze giornaliere e con tasso di
gradimento del 60%.
Valutazione sull’efficacia informativa
60
50
“In seguito alla visita è maggiormente informato
sul fenomeno della lotta alla contraffazione?”
Moltissimo 5,4%
Molto 29,2%
40
30
Abbastanza 52,5%
Poco 10,7%
Per niente 1,7%
20
10
0
6
Non risponde 0,6%
Identikit dei visitatori
La percezione del fenomeno
Quasi la metà degli intervistati ha un titolo di studio equivalente al diploma di
laurea o una specializzazione post laurea. Gli impiegati rappresentano il 25%
degli intervistati, seguiti dai liberi professionisti (16,7%), mentre vi è anche
una buona parte di studenti (14,7%).
La composizione dei visitatori è stata
per la maggior parte di nazionalità italiana, anche se non sono mancati rappresentanti di diversi paesi esteri.
Particolare apprezzamento è stato
manifestato dal segmento più giovane
dei visitatori, accolti durante l’evento
attraverso una serie di visite guidate
appositamente riservate agli istituti
scolastici.
I questionari sono stati oggetto di
un’analisi dettagliata dalla quale si
evince la percezione del fenomeno
contraffattivo da parte del grande
pubblico: buona parte degli intervistati hanno la consapevolezza che un
prodotto falso favorisce la criminalità
e danneggia le imprese; segue il dato
sull’aumento della disoccupazione.
Ciò che invece emerge con evidenza
è la “mancanza di consapevolezza”
connessa alla pericolosità per la salute
e per la sicurezza: solo il 13% degli
intervistati riscontra nei prodotti
contraffatti una reale insidia per la
propria salute e la sicurezza.
Valutazione sugli effetti della contraffazione
“Secondo lei”
Un prodotto falso fa
crescere la
disoccupazione 12,5%
Un prodotto falso
favorisce la criminalità
36,9%
Un prodotto falso
danneggia la salute
13,0%
Un prodotto falso
danneggia le imprese
36,3%
7
Indice
La contraffazione è un danno per tutti,
per l’economia del Paese, un furto per
le imprese italiane e per l’immagine del
Made in Italy, un rischio diretto per la
salute dei cittadini e la sicurezza dei
consumatori.
Il Governo italiano è impegnato nella
valorizzazione del sistema di Proprietà
Industriale e nella tutela dell’originalità,
dello stile e della qualità del Made in
Italy. Il mercato del falso rappresenta
una pesante ipoteca sulla competitività
delle imprese e un rischio per la sicurezza dei consumatori, che alimenta la
criminalità organizzata e il lavoro nero.
Con la contraffazione perde tutta l’Italia, per questo è importante sensibilizzare e informare cittadini e imprese sul
fenomeno mostrando perché “Il falso
non ha senso”.
Conoscenza e informazione divengono così le due parole chiave che
la mostra interpreta e promuove con
una formula innovativa, attraverso un
percorso espositivo che valorizza
la qualità e l’originalità dei prodotti
italiani.
Il visitatore è accompagnato in un percorso espositivo che privilegia l’esperienza uditiva, tattile, visiva, olfattiva e
gustativa: un itinerario nel quale ogni
settore merceologico si distingue per
la valorizzazione di uno dei cinque
sensi, per una esperienza omnisensoriale e percettiva.
L’udito: i motori
Il tatto: i tessuti, il fashion e il luxury
La vista: le linee, il design industriale e artigianale, i giocattoli
L’olfatto: le fragranze e i prodotti di bellezza
Il gusto: i sapori, la cultura del cibo
Il sesto senso non è in mostra: è affidato alla coscienza di ciascuno, affinché ci
si orienti verso un comportamento più responsabile e consapevole.
8
Ministero dello Sviluppo Economico pag 10
Unioncamere pag 14
Le altre istituzioni contro la contraffazione Guardia di Finanza Agenzia delle Dogane Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Università La Sapienza – CATTID
pag 20
pag 21
pag 24
pag 31
pag 35
I cinque sensi pag 37
Udito: motori Lamborghini pag 37
pag 38
Tatto: tessuto, moda, lusso Roberto Cavalli Fendi Gucci Dainese Versace pag 40
pag 41
pag 42
pag 44
pag 46
pag 48
Vista: linee e colori, design e giocattoli Artemide Atlas Concorde Assicor, il Giurì del Gioiello by Assicor, Cisgem BTicino Giochi Preziosi Look the concept factory Luxottica
Faro Safilo
Trudi
pag 50
pag 51
pag 52
pag 53
pag 56
pag 57
pag 58
pag 60
pag 62
pag 64
pag 66
Olfatto: le fragranze e i prodotti di bellezza
Roberto Cavalli Versace pag 68
pag 69
pag 70
Gusto: il sapore, i prodotti dell’agroalimentare Asiago
Parmigiano Reggiano Prosciutto di Parma Ferrero
pag 71
pag 72
pag 74
pag 74
pag 78
9
La tutela delle idee e dell’originalità del made in Italy
La tutela delle idee e dell’originalità rappresenta un fattore chiave per
sostenere e allo stesso tempo conferire
un adeguato impulso all’economia del
Paese. La valorizzazione del Made in
Italy, la tutela delle imprese che fanno
dell’internazionalizzazione la propria
missione, la diffusione di una cultura
brevettuale ad ampio raggio, oltre ad
una strenue difesa dei nostri mercati
dalle insidie del falso, costituiscono
priorità imprescindibili per il Governo.
La Direzione Generale per la Lotta
alla Contraffazione – Ufficio Italiano
Brevetti e Marchi è stata istituita
proprio con questo intento il 1 gennaio
2009, per effetto del DPR 28 novembre
2008 n. 197.
La Direzione Generale, inquadrata nel
Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione, opera in ambito nazionale ed internazionale per valorizzare
e tutelare la Proprietà Industriale e per
sostenere la lotta alla contraffazione,
supportando l’innovazione e la competitività delle imprese, attraverso:
• Elaborazione e attuazione di
politiche mirate
• Supporto alle imprese in Italia e
all’estero
• Coordinamento con le autorità in
ambito locale e internazionale
• Monitoraggio del fenomeno e analisi
attraverso banche dati
10
•
•
•
•
•
•
•
•
appositamente realizzate
Erogazione di misure economiche a
supporto della competitività delle
imprese
Campagne di comunicazione e di
sensibilizzazione mirate a ciascun
interlocutore
Strumenti di tutela brevettuale
Valorizzazione degli intangible
assets e del capitale intellettuale
Erogazione di misure economicofinanziare a supporto
dell’innovazione e della ricerca
in campo brevettuale
Diffusione della cultura brevettuale,
attraverso la rete dei Patent Library
e dei Patent Information Point
Servizi/sportelli di assistenza e guida
al sistema di Proprietà Industriale
Cooperazione con il mondo
Universitario
I dati della contraffazione
La contraffazione costituisce un forte
limite allo sviluppo del sistema produttivo, rappresenta un rischio per la
salute e la sicurezza dei consumatori
e richiede un impegno congiunto e sinergico di tutti gli attori che, a diverso titolo, sono coinvolti nell’opera di
sensibilizzazione e di informazione di
cittadini e imprese.
I settori più colpiti risultano essere:
abbigliamento e accessori, calzature,
profumi, giocattoli, prodotti alimentari,
medicinali e ricambi d’auto; di fatto, i
settori più rappresentativi del Made in
Italy, simbolo di qualità e originalità in
tutto il mondo.
Questi i numeri della contraffazione e
l’entità del danno provocato dal mercato del falso all’intero sistema paese
(Fonte: Censis):
•
•
•
•
•
5 miliardi di euro di mancato introito
ogni anno
una perdita di 130 mila posti di
lavoro
un deficit complessivo di 36 miliardi
di euro solo nel settore alimentare
un’evasione fiscale del 17% del Pil
un fatturato di 7 miliardi e 107 milioni
di euro
Il Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC)
Istituito dalla “Legge Sviluppo”
(L. 99/09) e contemplato dall’art. 145
del Codice della Proprietà Industriale
a seguito della modifica introdotta dal
D.lgs. 131/10, il Consiglio Nazionale
Anticontraffazione (CNAC) opera quale organismo di raccordo con “funzioni
di indirizzo, impulso e coordinamento
delle azioni strategiche intraprese da
ogni amministrazione, al fine di migliorare l’insieme dell’azione di contrasto
della contraffazione a livello nazionale”.
Il relativo Regolamento di funzionamento prevede che “il Consiglio
elabori proposte funzionali a perseguire
uniformità, sinergia e tempestività
nell’azione strategica delle varie
amministrazioni competenti”.
Il CNAC è pertanto deputato ad esercitare funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento delle strategie intraprese
dalle dodici istituzioni nazionali coinvolte nella lotta alla contraffazione per
addivenire ad un contesto di azione
condiviso ed efficace, anche in ottica
di rafforzamento degli interventi di
controllo e repressione del fenomeno.
Nel lungo periodo, l’azione del CNAC
si svilupperà secondo le direttrici strategiche individuate, quali:
•
•
•
•
•
•
il coordinamento dell’azione delle
istituzioni nazionali ed il
rafforzamento del presidio del
territorio
la diffusione di una nuova cultura
della Proprietà Industriale
il sostegno alle imprese
l’adeguata informazione e
formazione del pubblico e di target
specifici di interlocutori
il monitoraggio dell’evoluzione delle
tecnologie e delle piattaforme
di commercio elettronico
la cooperazione internazionale
Nel 2011, gli interventi del CNAC
11
saranno concentrati su quattro priorità
essenziali e propedeutiche all’agire
congiunto delle istituzioni e degli
stakeholder coinvolti nel contrasto alla
contraffazione, quali:
1.la creazione di una rete di
amministrazioni pubbliche e di
task-force di coordinamento
territoriale presso le prefetture
2.l’estensione alla lotta alla
contraffazione delle funzioni di
controllo e di monitoraggio, anche
in chiave ispettiva, di cui sono
titolari le amministrazioni pubbliche
3.l’informazione e la formazione sia del
grande pubblico, sia degli studenti
e dei lavoratori
4.la sensibilizzazione delle imprese
finalizzata, in primis, all’adozione di
codici di condotta
Riconoscere i prodotti contraffatti
I consumatori possono dare un contributo fondamentale alla lotta alla
contraffazione compiendo quotidianamente scelte consapevoli e acquisti
responsabili. Il mercato del falso prolifera infatti anche grazie alla scarsa informazione sul fenomeno e all’incapacità dei consumatori di difendersi dalla
contraffazione ed evitare l’acquisto di
merce falsa e potenzialmente pericolosa.
La vendita di articoli contraffatti avviene attraverso differenti canali di distribuzione. Queste, alcune regole per
evitare l’acquisto di merce falsa:
1.Comprare presso distributori
autorizzati, che offrono garanzie
sulla provenienza dei prodotti
2.Porre particolare attenzione
all’acquisto di prodotti proposti su
12
internet o da programmi televisivi,
soprattutto nei casi in cui non sia
possibile prendere visione della
merce prima dell’acquisto e
restituirla una volta ricevuta
Comunicare la lotta alla contraffazione
Agire sulla percezione del fenomeno contraffattivo è una priorità per il
Ministero dello Sviluppo Economico:
esortare i cittadini a un comportamento
maggiormente consapevole e regolato
da un senso più etico del vivere civile è di fatto l’obiettivo essenziale delle
strategie e delle azioni di comunicazione
a livello nazionale e locale, in particolare su temi chiave quali la salute, la
sicurezza e le minacce economicooccupazionali. La comunicazione
interessa a tutto tondo anche il sistema produttivo, attraverso il supporto
all’innovazione e alla capacità competitiva delle imprese italiane sul mercato interno e internazionale, tutelando i
prodotti originali, vero patrimonio delle
piccole e medie imprese del Paese.
Le strategie di comunicazione, infine,
trovano nel mondo dell’istruzione un
terreno naturalmente fertile e ricettivo:
sono le nuove generazioni a essere
destinatarie di un reale cambiamento nella percezione e, dunque, nella
dimensione del fenomeno.
La sfida è colmare quel divario di conoscenza a livello sociale nei confronti del fenomeno della contraffazione,
attualmente un punto di debolezza
che evidenzia una scarsa consapevolezza di tutti i rischi connessi all’acquisto di prodotti contraffatti e insidiati a
più livelli.
3.Prestare cautela nelle vendite
“porta a porta”
4.Considerare il rapporto esistente tra
il prezzo di mercato di un
determinato prodotto e quello
applicato dal venditore: molto
spesso, infatti, l’eccessivo divario
rappresenta un elemento essenziale
della contraffazione
5.Controllare sempre le etichette dei
prodotti acquistati e diffidare di
quelli privi delle indicazioni
d’origine, del “marchio CE” e delle
destinazioni d’uso in lingua italiana
13
UNIONCAMERE, L’UNIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO
Fondata nel 1901, l’Unione italiana
delle Camere di commercio, Industria,
Artigianato e Agricoltura è l’ente pubblico che promuove e valorizza le attività delle Sistema camerale italiano
nei confronti della complessa rete di
interlocutori istituzionali a livello locale,
regionale, nazionale e sovranazionale,
incluse le organizzazioni imprenditoriali, dei consumatori e dei lavoratori.
L’azione di indirizzo e coordinamento
svolta dall’Unione, le cui competenze
– disciplinate dalla Legge 580/1993
che ha riformato l’ordinamento delle Camere di commercio – sono state recentemente rafforzate dal D.lgs
23/2010, spazia su molteplici fronti tra
cui:
•
•
la garanzia della regolazione e della
trasparenza del mercato
la tutela del Made in Italy e della
qualità delle produzioni nazionali
•
•
•
•
•
•
il sostegno alla creazione di nuove
imprese
la diffusione dell’innovazione, della
ricerca e del trasferimento
tecnologico
l’analisi statistico-economica del
tessuto imprenditoriale
la diffusione della conciliazione e
dell’arbitrato
la tutela dei diritti in materia di
Proprietà Industriale
la disciplina dell’impresa sociale e la
promozione della Responsabilità
Sociale delle Imprese
L’Unioncamere, in particolare, si pone
a fianco delle Camere di commercio
nelle attività volte a garantire il corretto
funzionamento del mercato e il rispetto delle regole di leale concorrenza tra
operatori economici e a sostenere/
promuovere l’innovazione, agevolando
quei processi di trasferimento tecnologico che si pongono alla base della
nascita di nuove imprese innovative.
LE CAMERE DI COMMERCIO
La regolazione del mercato
Assicurare un corretto, efficiente e trasparente funzionamento del mercato
rappresenta il presupposto fondamentale per accrescere la competitività
delle imprese e del sistema economico
globalizzato.
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Le Camere di commercio sono enti di
regolazione del mercato: con la legge
di riordino - n. 580/93 - che ha cambiato il ruolo e la missione degli enti
camerali e i successivi interventi normativi fino al recente D.lgs n. 23/2010,
oggi tutte le funzioni attribuite agli enti
camerali in tale ambito sono state concepite nel senso di un intervento neutrale, finalizzato a riequilibrare il mercato, correggendone le diseconomie e
le asimmetrie informative che ne minano il corretto funzionamento.
In tema di regolazione del mercato le
Camere di commercio:
•
•
•
•
•
predispongono contratti-tipo
(strumenti a carattere preventivo che
consentono di evitare le controversie)
tra imprese, loro associazioni e
associazioni di tutela degli interessi
dei consumatori e degli utenti,
promuovendo forme di controllo
sulla presenza di clausole inique
inserite nei contratti
hanno competenze specifiche di
raccolta, accertamento e revisione
degli usi e delle consuetudini locali,
una fonte normativa alla quale si fa
riferimento quando manca una
specifica disciplina legislativa o
quando sono espressamente
richiamati dalla legge
accertano i prezzi all’ingrosso,
attraverso la rilevazione dei dati delle
contrattazioni per le merci di maggior
mercato e la predisposizione di listini
con valore legale per la determinazione del prezzo di vendita dei prodotti
svolgono funzioni ispettive per la
vigilanza del mercato e sanzionatorie
in materia di sicurezza dei prodotti
esercitano le attività di verifica e di
controllo “metrologico” sugli
•
strumenti di peso e di misura
utilizzati dagli operatori di mercato
sono inserite attivamente, proprio
in virtù della loro posizione di terzietà,
all’interno del circuito della giustizia
nell’esercizio delle procedure di
risoluzione alternativa delle controversie (Arbitrato e Conciliazione) che
possono insorgere sia tra imprese
che tra imprese e consumatori-utenti
Un’azione complessa che persegue
un unico obiettivo pubblico e neutrale:
la tutela dell’interesse generale del sistema economico nella sua interezza.
Dalla parte delle imprese. Dalla parte
dei consumatori.
Le Camere di commercio sono dotate
delle seguenti strutture:
•
103 Uffici Brevetti e Marchi con la
funzione di ricezione delle domande
per la tutela dei titoli di proprietà
industriale, per conto dell’Ufficio
Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) del
Ministero dello Sviluppo Economico
•
•
•
12 centri PatLib (Patent Library)
accreditati dall’Ufficio Europeo
Brevetti e dall’UIBM con la funzione
di biblioteche brevettuali per la
consulenza e il monitoraggio
22 centri PIP (Patent Information
Point) accreditati dall’UIBM con la
funzione di primo accesso
informativo in materia di tutela della
Proprietà Industriale
Uno Sportello Telematico Brevetti e
15
•
•
•
Marchi unico (via WEB TELEMACO)
per il deposito delle domande
Oltre 26.000 domande telematiche
annue di deposito di brevetti,
modelli, marchi pari al 50% delle
domande totali di deposito
Oltre 11.000 “seguiti” telematici
delle domande (riserve, trascrizioni,
annotazioni e variazioni, ecc) pari al
52,8% del totale
92 Camere di commercio che
svolgono altre azioni di supporto
•
•
•
all’innovazione, al trasferimento
tecnologico e alla proprietà
industriale
261 pubblicazioni, convegni, mostre
realizzati nel 2009 per la promozione
dell’innovazione e l’informazione
sulla tutela della Proprietà Industriale
11 collaborazioni istituzionali con
Università e Centri di ricerca
Un Osservatorio nazionale sui
Brevetti e Marchi
La vigilanza del mercato
Nel 2009 è stato siglato tra Unioncamere e il Ministero dello Sviluppo Economico un protocollo d’intesa per il
potenziamento della vigilanza del mercato; un progetto funzionale all’attuazione del Regolamento 765/2008/CE
(entrato in vigore il 1° gennaio 2010)
che obbliga ogni Stato membro a definire un piano nazionale di vigilanza
su tutti i prodotti non alimentari. Un
impegno importante per il Sistema camerale chiamato a svolgere nell’arco
di 30 mesi 5.330 ispezioni distribuite
sul territorio nazionale su circa 30.000
prodotti.
L’iniziativa prevede 800 verifiche documentali ed oltre 2.000 prove di laboratorio per una spesa complessiva di
oltre 5 milioni di euro cofinanziati pariteticamente dal Ministero e dall’Unioncamere. In particolare l’azione delle
Camere di commercio si concentra
sulla verifica della conformità alle
16
normative vigenti sulla sicurezza delle seguenti categorie merceologiche:
prodotti elettrici, giocattoli, dispositivi
di protezione individuale di prima categoria (ad esempio gli occhiali da sole,
le maschere da sci, ecc.).
Rientra tra le responsabilità del Sistema
camerale anche la verifica sull’attendibilità delle etichette dei prodotti tessili
e calzaturieri, che devono contenere
informazioni chiare e visibili sui materiali che li compongono.
Nel settore della metrologia legale
l’azione delle Camere mira a garantire la correttezza delle misure utilizzate
per le transazioni commerciali, in particolare in relazione agli strumenti di
misura, ai preimballaggi e ai prodotti
di oreficeria, attraverso la sorveglianza
degli strumenti metrici in uso, la vigilanza sui laboratori che effettuano la
verifica periodica e sui centri tecnici
ed officine per i tachigrafi.
Le Camere di commercio offrono inoltre supporto ad operatori, produttori,
importatori e distributori, fornendo le
informazioni necessarie per essere in
regola e non incorrere in sanzioni.
Un’azione significativa per garantire
sicurezza alla collettività e trasparenza
del mercato in un leale regime di concorrenza che vede le Camere a fianco
degli operatori per indirizzarli verso un
esercizio corretto delle attività.
La tutela del mercato
L’impegno del Sistema camerale per la
tutela del mercato “legale” e per la salvaguardia della sicurezza e della salute dei consumatori contro il fenomeno
del falso si concretizza in una molteplicità di iniziative ed interventi:
•
•
la realizzazione di convegni,
seminari e momenti formativi per
informare i consumatori sull’impatto
economico e sociale del fenomeno
del “falso” nonché sui rischi relativi
all’acquisto di merce contraffatta,
coinvolgendo e sollecitando le
imprese a tutelare la proprietà
industriale attraverso la registrazione
del marchio
la realizzazione di indagini
conoscitive, studi, ricerche e
rilevazioni periodiche – anche
nell’ambito degli Osservatori
provinciali anticontraffazione - per
analizzare il fenomeno a livello locale,
promuovere la collaborazione delle
istituzioni, formulare proposte
politiche e operative a tutela del
Made in Italy, misurare l’impatto
del fenomeno della contraffazione
sull’economia territoriale
•
•
la promozione di campagne di
comunicazione e sensibilizzazione
sull’abusivismo commerciale e sulla
contraffazione a supporto
dell’attività imprenditoriale
iniziative di collaborazione e
protocolli d’intesa con Università,
Enti e istituzioni locali, Associazioni
di categoria e Forze dell’ordine per
la realizzazione di iniziative finalizzate alla tutela delle produzioni locali
Pur non avendo competenze esplicite
in tema di controllo della contraffazione, le Camere di commercio sono per
le imprese un naturale riferimento per
le informazioni sulle forme di tutela
della Proprietà Industriale.
Da una recente indagine Unioncamere
emerge infatti come nel triennio 20082010 circa ¼ delle Camere intervistate
abbia ricevuto oltre 200 segnalazioni
relative a: presenza di venditori illegali
di merce contraffatta; presenza di merce contraffatta presso venditori legali;
verifica di autenticità della merce ed
agli aspetti di contenzioso fra imprese
in materia di contraffazione.
17
Alcune iniziative di sensibilizzazione sul territorio del Sistema camerale
Le Camere di commercio, su sollecitazione delle imprese, organizzano
momenti di incontro e confronto sul
territorio per contrastare il fenomeno
della contraffazione. Citiamo alcune
esperienze condotte negli ultimi tre
anni:
•
•
•
•
•
•
•
•
18
Campagna di informazione
“No Fakes Thanks”, Camera di
commercio di Ferrara (2008-2010)
“Come sfruttare i propri brevetti,
difendersi dalla contraffazione e
utilizzare innovazioni di dominio
pubblico”, Camera di commercio di
Rimini (2009)
“Concorrenza sleale. Dalla lotta alla
contraffazione al controllo prodotti”,
Camera di commercio di Vicenza
(2010)
“Contraffazione e Made in Italy.
Cambia la legge. Come cambia il
mercato?”, Camera di commercio
di Ancona (2009)
“Contraffazione e rischi per il
consumatore”,Camera di
commercio di Vicenza (2010)
“Contraffazione? No grazie”, Camera
di commercio di Bergamo (2008)
Formazione/informazione nelle
scuole per sensibilizzare gli studenti
a limitare l’acquisto di merce
contraffatta, Camere di commercio
di Firenze, Prato e Pistoia (2009)
Guida “Contraffazione e falso made
in Italy”, Camera di commercio di
Milano (2010)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
“Il marchio d’impresa e la tutela del
made in…. (Italy). Da ostacolo al
Mercato Unico a valore da
proteggere”, Camera di commercio
di Macerata (2010)
“L’innovazione e il brevetto quali
fattori di sviluppo delle imprese”,
Camera di commercio di
Forlì-Cesena (2010)
“La concorrenza sleale. Imitazione
servile e violazione di norme
pubblicistiche”, Camera di
commercio di Macerata (2010)
“La contraffazione è caduta nella
rete”, Camera di commercio di
Ancona (2008)
“La contraffazione non è di moda“,
Camera di commercio di Modena
(2010)
“La contraffazione, come
difendersi?”, Camera di commercio
di Macerata (2010)
“La valutazione economicofinanziaria e tutela giudiziaria dei
brevetti”, Camera di commercio di
Ferrara (2010)
“Le frodi agroalimentari”, Camera di
commercio di Ancona (2010)
“Le frodi alimentari: come si può
giungere ad un consumo
consapevole e sicuro. Dal prodotto
ai segni distintivi”, Camera di
commercio di Torino (2010)
“Made in Italy: scenario legislativo e
opportunità”, Camera di commercio
di Lecco (2010)
“Manuale per una spesa
•
•
•
•
consapevole”, Camera di
commerciodi Pistoia (2010)
“Master operativo in proprietà
intellettuale e lotta alla
contraffazione”, Camera di
commercio di Torino
“Origine della merce e Made In”,
Camera di commercio di Varese
(2009)
“Proprietà Industriale e lotta alla
contraffazione”, Camera di
commercio di Roma (2010)
“Seminario sui Marchi e Design
comunitari: Strumenti competitivi
del mercato italiano e comunitario”,
Camera di commercio di
Caltanissetta (2010)
•
•
•
“Strumenti competitivi nel
mercato italiano e comunitario”,
Camera di commercio di Torino
(2010)
“Tutela del Made in Italy tra passato
e futuro. Bilancio e prospettive della
Proprietà Industriale”, Camera di
commercio di Torino (2010)
“Tutela e valorizzazione industriale,
lotta alla contraffazione”, Camera di
commercio di Frosinone (2010)
19
Le altre Istituzioni contro la contraffazione
Le istituzioni italiane sono impegnate
nella lotta alla contraffazione attraverso iniziative di tutela dei cittadini
e delle imprese; progetti di difesa e
promozione degli asset della Proprietà Industriale; programmi di cooperazione e collaborazione, di promozione
dell’innovazione e della ricerca, di comunicazione e sensibilizzazione.
Iniziative integrate ed efficaci che possono essere realizzate al meglio solo
attraverso una intensa collaborazione
tra tutti gli interlocutori a diverso titoli
coinvolti nel contrasto al mercato del
falso.
GUARDIA DI FINANZA
È una forza di Polizia con un ordinamento militare, che svolge compiti in
materia economica e finanziaria a difesa del denaro pubblico.
Le attività di natura economica hanno
l’obiettivo di prevenire e reprimere le
azioni illegali dannose per l’economia
del Paese e per il regolare funzionamento del mercato.
Le attività di natura finanziaria hanno,
invece, l’obiettivo di difendere il denaro pubblico da tutte le forme di illegalità che riguardano le entrate e le uscite
fiscali dello Stato, delle Regioni, degli
enti locali e dell’Unione Europea.
La Guardia di Finanza è, pertanto,
l’organo di polizia che si occupa della
prevenzione e repressione delle violazioni e dei reati economici, tra i quali
rientrano:
•
•
•
•
la contraffazione dei marchi
la violazione dei diritti di privativa
la commercializzazione di prodotti
non conformi agli standard
nazionali ed europei di sicurezza
tutte le altre condotte illecite che,
oltre ad alterare il normale
funzionamento del mercato
concorrenziale, danneggiano o
mettono in pericolo i cittadini e
i commercianti.
•
produzione e distribuzione del falso
e i canali di commercializzazione
a livello internazionale, attraverso la
cooperazione di polizia, nel quadro
di accordi multilaterali (Interpol,
Europol, Schengen) oppure tramite
la cooperazione di tipo
amministra-tivo, nel quadro di
accordi multilaterali, direttive e
regolamenti dell’Unione Europea,
convenzioni bilaterali in materia
fiscale e doganale
La Guardia di Finanza contro il falso
La lotta alla contraffazione della Guardia di Finanza si svolge a vari livelli:
•
•
20
negli spazi doganali, al fine di
impedire l’introduzione nel territorio
dello Stato e della Unione Europea
di prodotti contraffatti provenienti
dai paesi extracomunitari
(in particolare Europa dell’Est e
Sud-Est Asiatico)
su tutto il territorio nazionale, con
l’obiettivo di individuare i centri di
21
Le strutture della Guardia di Finanza
dedicate alla lotta al falso sono:
• Gruppi Aeroportuali
• Reparti Territoriali (Nuclei, Gruppi,
Compagnie, Tenenze e Brigate)
• Nucleo Speciale Tutela Mercati
(Gruppo Marchi Brevetti e Proprietà
Intellettuale)
I risultati della lotta alla contraffazione
L’impegno della Guardia di Finanza
nella lotta al mercato parallelo della
contraffazione ottiene annualmente
risultati concreti, che si traducono in
oltre 100 milioni di prodotti sequestrati
solo nel 2010.
Quantificare con esattezza il fenomeno della contraffazione e della pirateria
è molto difficile, a causa della sua na-
Le azioni nei diversi settori della contraffazione
La contraffazione si concentra con
maggiore frequenza nei settori della
pelletteria e dell’abbigliamento, tuttavia è una piaga che riguarda in modo
significativo anche altri settori strategici per l’economia del Paese e per il
Made in Italy.
Ecco perché la Guardia di Finanza
combatte il fenomeno con azioni a 360
gradi.
tura clandestina. Secondo una stima,
solo in Italia il volume d’affari del falso
si attesterebbe dai 3,5 a 7 miliardi di
euro l’anno.
L’Italia è, in Europa, uno dei Paesi dai
prodotti più imitati, ma anche uno dei
Paesi che maggiormente produce
merci contraffatte.
Ripartizione delle unità di prodotto sequestrate negli anni
50.000.000
40.000.000
UNITÀ DI PRODOTTO SEQUESTRATE
30.000.000
oltre
100.000.000
100.000.000
2009
2010
69.655.791
80.000.000
60.000.000
2008
20.000.000
10.000.000
42.233.640
22
ten
Au
sili
tov
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mb
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Inf
orm
ati
ca
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2010
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osi
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mo
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40.000.000
23
AGENZIA DELLE DOGANE
È un ente pubblico non economico
che svolge azioni e compiti in materia di dogane, circolazione di merci,
fiscalità interna connessa agli scambi
internazionali, accise sulla produzione
e sui consumi, tassazione ambientale
ed energetica. Per la realizzazione di
queste attività collabora con gli organi
comunitari e internazionali.
L’Agenzia delle Dogane è impegnata
nei controlli antifrode, attraverso:
• la Direzione Centrale Accertamenti
e Controlli , che definisce le
strategie e le procedure per la
realizzazione di verifiche nei settori
tributari - doganale e fiscale - ed
extratributari per i quali la normativa
prevede l’intervento e il presidio
doganale, anche a tutela degli
interessi finanziari dell’Unione
Europea e della salute e sicurezza
della collettività
• l’Ufficio Centrale Antifrode, che
individua le strategie per la prevenzione e il contrasto degli illeciti e
rappresenta un riferimento nazionale per l’OLAF (Ufficio europeo
per la Lotta alla Frode) e per tutti
gli enti comunitari e internazionali
che si occupano della prevenzione
e del contrasto delle frodi doganali
24
Tra le varie attività dell’Agenzia delle
Dogane, ha un’importanza fondamentale la lotta al commercio di prodotti
contraffatti, autentica minaccia per la
crescita delle imprese protagoniste del
Made in Italy.
L’Agenzia ha la possibilità di ordinare
il blocco delle merci sospettate, contribuendo in modo decisivo alla protezione dell’economia italiana e alla
tutela della salute e della sicurezza del
cittadino.
La politica doganale per i Paesi
dell’Unione Europea non è più di esclusiva competenza degli Stati nazionali
ed è orientata verso obiettivi di grande
rilievo: rendere più efficace e uniforme
in tutti i Paesi membri l’accertamento
dei tributi doganali, garantire la sicurezza e la compatibilità ambientale dei
prodotti, combattere il commercio dei
prodotti contraffatti, il traffico illegale di
specie protette e di sostanze illecite.
L’Agenzia delle Dogane svolge tutte le
funzioni e i compiti attribuiti dalla legge in materia di dogane, circolazione
di merci, fiscalità interna connessa agli
scambi internazionali, accise sulla produzione e sui consumi, e di connessa
tassazione ambientale ed energetica.
Nell’esercizio di queste funzioni opera
con gli Organi comunitari e internazionali nel quadro dei processi di armonizzazione e sviluppo dell’unificazione
e dell’integrazione europea.
L’Agenzia delle Dogane conta circa
10.000 dipendenti ed è organizzata
con una struttura centrale, articolata in
Direzioni e Uffici di staff, e una struttura periferica, ripartita in:
•
•
•
•
10 Direzioni Regionali o
Interregionali
2 Direzioni per le province di Trento
e Bolzano
80 uffici delle dogane di livello
dirigenziale, che sovrintendono a
“zone” geografiche di particolare
importanza economica, con 175
unità organizzative dipendenti da
questi ultimi a presidio del territorio
15 laboratori chimici
Nell’ambito della struttura centrale si
occupano di controlli e antifrode:
•
•
la Direzione Centrale Accertamenti
e Controlli che definisce le strategie,
i criteri e le procedure per l’attività
di accertamento, verifica e controllo
l’Ufficio Centrale Antifrode - Ufficio
di staff del Direttore dell’Agenzia
- che definisce le strategie per la
prevenzione e il contrasto degli
illeciti e funge da riferimento
nazionale per l’OLAF (Ufficio
europeo per la Lotta alla Frode) e per
tutti gli enti e/o organismi comunitari
e internazionali deputati alla
prevenzione e al contrasto delle
frodi doganali, di natura tributaria
ed extratributaria
Nel nostro Paese, in particolare, assume una primaria importanza l’esigenza di inibire il commercio di prodotti
contraffatti, autentica minaccia per la
crescita delle imprese protagoniste del
Made in Italy.
La commercializzazione di merci contraffatte, di merci usurpative e, in genere, di tutte le merci che violano i diritti di Proprietà Intellettuale, produce
notevoli danni ai fabbricanti e ai commercianti che rispettano le leggi, ai titolari dei diritti e inganna i consumatori, facendo talvolta correre a questi
ultimi rischi per la salute e la sicurezza.
L’imitazione fraudolenta di un prodotto può anche provocare deviazioni del
traffico commerciale e fenomeni di
concorrenza sleale.
La contraffazione (e anche la pirateria)
sono diffuse ormai in quasi tutti i settori della produzione e del consumo,
come si comprende leggendo l’elenco
che segue, che senza essere esaustivo può delineare la dimensione del
fenomeno: abbigliamento, pelletteria, orologi, scarpe, profumi, occhiali,
elettronica di consumo, software, sigarette, attrezzature sportive, mobili,
giocattoli, pezzi di ricambio per auto,
pezzi di aerei, medicinali, prodotti alimentari, liquori.
25
Alcuni dei settori segnalati incidono
immediatamente e direttamente sulla
salute dei consumatori, che deve essere tutelata mediante l’intervento preventivo e amministrativo delle autorità
di controllo e quello repressivo, attraverso il sequestro e la distruzione delle
merci contraffatte e pericolose.
Queste merci quindi, per quanto possibile, vanno tenute lontano dal mercato
applicando efficaci misure di contrasto
alle attività illegali, senza però ostacolare il corso del commercio legittimo.
L’Unione Europea, con l’adozione di
nuovi strumenti normativi, si pone
l’obiettivo di rendere sempre più effi-
ciente la risposta e la capacità di intervento degli Stati membri rispetto a
un fenomeno criminale che ha assunto
dimensioni gravi negli ultimi anni.
L’Autorità doganale esercita il proprio
potere d’intervento secondo le modalità e con i poteri conferiti dagli articoli 4
e 9 del Regolamento n. 1383 del 2003,
che attribuiscono il potere di sospendere lo svincolo o procedere al blocco
delle merci sospettate, informando il
titolare del diritto. L’Autorità doganale competente, per l’Italia, è l’Agenzia
delle Dogane.
Le collaborazioni con istituzioni, amministrazioni dello stato
e associazioni di categoria
Nell’attività di contrasto al mercato del
falso l’Agenzia delle Dogane collabora
con istituzioni nazionali e internazionali, con le forze dell’ordine e con le associazioni di categoria dei produttori.
Ambito internazionale
L’Agenzia delle Dogane è parte attiva in
diverse operazioni doganali congiunte.
È recente la partecipazione all’operazione PANGEA III: International Internet week of action, per il contrasto alla
contraffazione farmaceutica, coordinata da INTERPOL, e World Customs
Organization (Organizzazione Mondiale delle Dogane).
26
Ambito nazionale
Oltre alla tradizionale cooperazione
con il Corpo della Guardia di Finanza,
l’Agenzia collabora con la Direzione
Investigativa Antimafia, e dal 2009 è
presente in specifici gruppi di lavoro
coordinati dalla Direzione Nazionale
Antimafia. Il Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali ha inserito l’Agenzia delle Dogane tra gli organismi interessati dalle attività di prevenzione e
contrasto delle frodi nel settore agroalimentare.
Con il Ministero dei Beni Culturali – Uffici Esportazione e il Comando Carabi-
nieri Tutela Patrimonio Culturale sono
stati organizzati scambi informativi e
controlli congiunti negli spazi doganali.
L’Agenzia collabora con il Ministero
dello Sviluppo Economico dal 2007,
fornendo i dati relativi ai sequestri
di prodotti contraffatti. L’Agenzia ha
partecipato al “Tavolo di lavoro tecnico
interministeriale” coordinato dalla
Marina Militare, al fine di adottare strategie per la protezione e la sorveglianza dei traffici mercantili, il controllo
dell’immigrazione clandestina e la lotta dei traffici illeciti.
•
•
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La proficua collaborazione tra Dogane
e Imprese è documentata dai 39 accordi di collaborazione stipulati con le
principali associazioni di categoria.
Il lavoro di contrasto al mercato del
falso dell’Agenzia delle Dogane sarebbe impossibile senza la collaborazione con le associazioni di categoria
dei produttori, con la quale ha stabilito
memorandum d’intesa.
AESVI, Associazione Editori Software Videoludico Italiana
ANCI, Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani
ANFAO–CERTOTTICA, Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici
ANIE, Associazione Nazionale Industrie Elettriche
ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica
Varia e Affine
ANVE, Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori
ASSICC, Associazione Italiana Commercio Chimico
ASSICOR, Associazione Intercamerale di Coordinamento per lo Sviluppo
produttivo dell’Oreficeria, Argenteria e Affini
ASSINDUSTRIA ASCOLI PICENO
ASSINDUSTRIA FIRENZE
ASSOCOMAPLAST, Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e
Stampi per Materie Plastiche e Gomma
ASSOCIAZIONE INDUSTRIALE BRESCIANA
ASSOGIOCATTOLI
ASSOPROM, Associazione Italiana Produttori e Distributori Articoli
Pubblicitari e Promozionali
ASSORIMAP, Associazione Nazionale Riciclatori e Rigeneratori di Materie
Plastiche
ASSUTEL, Associazione Nazionale Aziende degli Utensili Elettrici
27
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ATI, Associazione Tessile Italiana
COLDIRETTI
CONFAPI, Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria
CONFINDUSTRIA
CONFCOMMERCIO
FARMINDUSTRIA. Associazione delle Imprese del Farmaco
FAPAV, Federazione Antipirateria Audiovisiva
FEDERACCIAI
FEDERCONSUMATORI
FEDERLEGNO - ARREDO
FPM, Federazione contro la Pirateria Musicale
IMQ, Istituto del Marchio di Qualità
INDICAM, Istituto di Contromarca per la Lotta alla Contraffazione
SIAE, Società Italiana degli Autori ed editori
SMI, Sistema Moda Italia
SNB REACT, Associazione cooperativa d’imprese olandese
TV, Federazione Tessilvari
UNIDI, Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane
UNINDUSTRIA PADOVA
UNINDUSTRIA TREVISO
UCIMU – SISTEMI PER PRODURRE, Associazione Costruttori Italiani
Macchine Utensili, Robot e Automazione
WBO,World Basc Organization
2010: i risultati della lotta al falso
La contraffazione si concentra con
maggiore frequenza nei settori della
pelletteria e dell’abbigliamento, tuttavia è una piaga che riguarda in modo
significativo anche altri settori strategici per l’economia del Paese e per il
Made in Italy.
Ecco perché la Guardia di Finanza
combatte il fenomeno con azioni a 360
gradi.
I maggiori quantitativi di pezzi sequestrati appartengono ai seguenti settori:
Fonte: Banca Dati Antifrode
dell’Agenzia delle Dogane
*ove non disponibile è stata
considerato il paese di provenienza
** trattasi di esportazioni, in
particolare di un sequestro di
cd-dvd registrati destinati ad Hong
Kong per circa 1.280.000 pezzi e di
pomodori pelati “San Marzano”
destinati agli Stati Uniti d’America
•
•
•
•
Abbigliamento e accessori - Circa
2,7 milioni di pezzi, che costituiscono
il 25% del totale della merce
sequestrata per contraffazione
CD-DVD - Circa 1,3 milioni di pezzi,
il 12 % del totale della merce
sequestrata per contraffazione
Prodotti alimentari – Circa 900.000
pezzi, l’8% del totale dei sequestri
(pomodori pelati)
Accessori personali – Circa 722.000
pezzi, il 7% del totale dei sequestri
(occhiali, borse, orologi ecc.)
gennaio-ottobre 2010
Categoria TAXUDN. pezzi 1) Prodotti alimentari e bevande 897.792
2) Prodotti per la cura del corpo
49.982
3) Abbigliamento ed accessori
2.712.130
4) Calzature e loro parti
178.206
5) Accessori personali
721.989
6) Telefoni cellulari e loro parti
23.036
7) Apparecchi elettronici ed informatici
283.555
8) CD,DVD, cassette, cartucce per giochi
1.283.693
9) Giocattoli, giochi e articoli sportivi
280.511
10) Tabacchi
668.800
11) Medicinali
228.388
12) Altre merci
3.406.282
Totale contraffazione 10.734.364*
gennaio-ottobre 2010
Paese di origine *N. pezzi
Fonte: Banca Dati Antifrode
dell’Agenzia delle Dogane
*Nel mese di novembre è stato effettuato un’altro importante
sequestro di pomodoro (dichiarato
San Marzano DOP) di circa 400.000
barattoli da 500 gr
28
CN - Cina
IT - Italia **
GR - Grecia
HK - Hong Kong
IN - India
JP - Giappone
PK - Pakistan
TR - Turchia
TH - Thailandia
Altri paesi
Totale complessivo
Valore accertato
(euro)
275.188
209.471
9.824.777
4.902.549
4.645.139
3.183.060
1.585.306
4.000.000
849.839
1.254.670
70.254
3.566.572
34.366.825
6.723.534
2.216.041
642.940
469.634
335.390
152.019
108.021
21.049
20.227
45.509
10.734.364
% su totale
62,6%
20,6%
6,0%
4,4%
3,1%
1,4%
1,0%
0,2%
0,2%
0,4%
100,0%
29
Gli strumenti della lotta al falso
L’Agenzia delle Dogane ha attivato
risorse e strumenti per lottare contro
il falso.
AIDA (Automazione Integrata Dogane Accise)
È il sistema informatico che esamina
in tempo reale la correttezza di ciascuna dichiarazione doganale presentata.
Ogni anno il sistema gestisce 11 milioni di dichiarazioni di importazione,
esportazione e transito; 27 milioni di
transazioni intracomunitarie; il 50%
dei cargo manifest, dichiarazioni che
riepilogano il carico di oltre 3 milioni di
container e di 1,8 milioni di spedizioni
per via aerea.
Circuito Doganale di Controllo
Integrato nel sistema AIDA, il Circuito
seleziona le operazioni più a rischio e
indica il tipo di controllo da effettuare:
verifica documentale, analisi dei mezzi
di trasporto e dei container con scanner a raggi x, ispezione fisica.
Controlli scanner
Un sistema a raggi X verifica i carichi di
merce trasportata all’interno di container o altri mezzi (autocarri, autovetture
ecc.). Le 28 apparecchiature scanner
in dotazione, interconnesse con l’Ufficio Centrale Antifrode di Roma, sono
installate nelle dogane presso i principali porti o interporti a più intenso traffico di container e a maggior rischio.
Il sistema FALSTAFF
Il sistema automatizzato antifrode
FALSTAFF (Fully Automated Logical
SysTem Against Forgery Fraud) è una
banca dati multimediale dei prodotti
autentici, inserita nel sistema informativo AIDA. La banca dati, alimentata
dalle aziende i cui prodotti sono più
spesso falsificati, consente ai funzionari doganali di confrontare in tempo reale le caratteristiche delle merci
sospette con quelle dei prodotti originali.
ISTITUTO POLIGRAFICO e zecca DELLO STATO
L’Istituto Poligrafico dello Stato nasce
nel 1928 e acquisisce la sezione Zecca
cinquant’anni più tardi, nel 1978.
Nel 2002 l’Istituto Poligrafico e Zecca
dello Stato diventa SpA, con azionista
unico il Ministero dell’Economia e delle
Finanze. IPZS è un marchio famoso in
tutto il mondo, espressione dell’odierno
Made in Italy: abilità creativa e manuale
sono implementate dalle più sofisticate
applicazioni tecnologiche, a garanzia
di qualità e sicurezza per Pubblica
Amministrazione e Privati.
L’Istituto è tra le più significative realtà
industriali italiane e conta in Roma una
sede centrale e vari nuclei produttivi:
gli stabilimenti sulla via Salaria, l’edificio storico di via Principe Umberto,
uno, più recente, in via Gino Capponi.
Senza dimenticare comunque, l’ex
Cartiera di Foggia.
L’Istituto Poligrafico e Zecca dello
Stato è centro di competenza ed eccellenza su: sicurezza, identificazione,
tracciabilità e anticontraffazione.
di servizio per la Pubblica Amministrazione, a vantaggio dell’innovazione e
della semplificazione del rapporto tra
Stato e cittadino. Le attività, tecnologie e prodotti puntano a essere un
elemento propulsivo per lo sviluppo e
la diffusione della “Società dell’Informazione”.
Il crescente impegno nel settore e l’importanza dell’esperienza di IPZS sono
testimoniati anche dalla presenza in
numerosi gruppi di lavoro tecnici a
livello internazionale. L’Istituto svolge,
inoltre, attività di test ed analisi di nuove
tecnologie, sviluppate anche con partners di alto livello.
IPZS possiede una struttura/capacità
produttiva ed una competenza manifatturiera all’avanguardia europea,
tale da garantire un’ampia gamma di
prodotti di qualità, che rispondono ai
più stringenti requisiti di sicurezza: il
prodotto IPZS ha un “valore” intrinseco
superiore.
L’IPZS garantisce un continuo aggiornamento tecnologico di processo e
di prodotto: offre prodotti e soluzioni
integrate, proponendosi come partner
30
31
Tecnologie anticontraffazione al servizio dello Stato e del Cittadino
IPZS provvede alla produzione dei
passaporti biometrici e dei permessi di
soggiorno. Effettua anche il program
management del progetto, curandone coordinamento, acquisto e installazione delle infrastrutture hardware e
software sia centrali che periferiche,
formazione, manutenzione, contact
center, help desk, monitoraggio livelli
del servizio.
La principale esperienza di IPZS nel
settore sanitario è costituita dal sistema di tracciatura del farmaco basata
sul bollino farmaceutico. Questo sistema ha permesso di abbattere le frodi
in modo significativo, tanto che la rete
di distribuzione farmaceutica italiana
è ritenuta tra le più sicure al mondo.
I ricettari medici vengono stampati su
carta filigranata, importante elemento
anticontraffazione.
Altre soluzioni di tracciatura e anticontraffazione sono relative ai contrassegni di Stato per la certificazione degli
alcolici e i tasselli per le accise sui
tabacchi. Le iniziative per la lotta anticontraffazione sui beni di consumo.
Vista l’esperienza di IPZS nella progettazione e realizzazione in sicurezza
delle Carte Valori, dei Documenti dello Stato, sia cartacei sia elettronici e,
considerate le attività svolte nel campo
della produzione dei contrassegni anticontraffazione per prodotti sottoposti
a controllo (tabacchi, alcolici, farmaci),
recentemente è stato firmato un accordo d’intesa tra IPZS e la Direzione
Generale per la Lotta alla Contraffazione - UIBM del Ministero dello Sviluppo
Economico, allo scopo di coordinare
le attività e rafforzare la cooperazione
nel contrasto alla contraffazione, a tutela delle imprese, dei cittadini e dello
Stato. IPZS partecipa inoltre al tavolo
di lavoro UN I sull’anticontraffazione
all’interno elle attività del Gruppo di
Lavoro “Beni di Consumo”, al fine di
definire gli standard di base per le tecnologie anticontraffazione.
Tecniche anticontraffazione
Le tecnologie per la realizzazione di
prodotti, sistemi e servizi anticontraffazione sono costantemente in evoluzione, così come gli attacchi a cui è
necessario rispondere.
IPZS segue un approccio integrato ed
32
a strati nella progettazione e nella realizzazione delle soluzioni di sicurezza.
È necessario un approccio integrato
perché raramente un singolo elemento di sicurezza, da solo, fornisce una
protezione efficace. Quasi sempre è
necessario un insieme di elementi di
sicurezza che proteggono elementi diversi (un’etichetta, il packaging…) oppure che si proteggono a vicenda.
Nell’approccio a strati gli elementi di
sicurezza vengono organizzati a più
livelli, a seconda dell’utilizzo e soprattutto dell’utente a cui si rivolgono:
•
•
Primo livello (elementi visibili): si
tratta di funzionalità di sicurezza
visibili senza l’ausilio di
apparecchiature o dispositivi
particolari (“overt”)
Secondo Livello (elementi invisibili):
le funzionalità di Secondo Livello
(“covert”) sono verificabili mediante
•
test semplici e poco impegnativi,
quali ispezione visiva mediante lente
o lampada di Wood (UV ), scansione
biometrica, scansione digitale e
controllo su database
Terzo Livello (sicurezza a livello
forense): si tratta di elementi
verificabili solo in laboratorio da
personale specializzato, con
strumentazione specifica
(“forensic”)
In linea generale, le caratteristiche
di sicurezza di Terzo Livello possono
essere convalidate mediante speciali
dispositivi di scansione ottica o altri
strumenti per la lettura dei dati.
Alcuni elementi anticontraffazione
Filigrana
È un’immagine o una ripetizione di elementi grafici (pattern) visibile in controluce sulla carta. L’immagine può apparire più scura o più chiara del resto del
foglio, e viene ottenuta modulando la
densità della carta durante la lavorazione.
La prima filigrana è stata utilizzata a
Bologna nel 1282, e da allora viene utilizzata dai produttori di carta per identificare i propri prodotti. È un elemento
anticontraffazione ancora molto utilizzato per i documenti e per le banconote, perché rapidamente riconoscibile.
Calcografia
È una tecnica di stampa nata nel Cinquecento, oggi usata soprattutto per
la stampa di sicurezza. È utilizzabile
solo su carta. L’immagine da stampare viene incisa su una piastra metallica
(matrice) montata su un cilindro con
una lunghezza che va da qualche centimetro a qualche metro. La matrice
viene inchiostrata in modo da lasciare nelle incisioni la giusta quantità di
inchiostro. La superficie viene pulita
dall’eccesso di inchiostro, che viene
lasciato solo nelle incisioni.
La carta viene pressata dal cilindro, che
trasferisce l’inchiostro sulla carta. Il risultato è una stampa molto netta, con
un rilievo che si può facilmente sentire
con le dita (stampa tattile), ed è estremamente difficile da imitare con altre
tecniche. Con questo tipo di stampa
è possibile realizzare anche delle im33
magini latenti che sono visibili solo
quando il documento viene esaminato
da un angolo molto stretto. L’elevato
costo dei macchinari e la complessità
tecnica rende la calcografia una tecnica utilizzabile da pochi stampatori
al mondo, e viene per questo utilizzata solo per applicazioni di sicurezza e
con alte tirature: documenti di identificazione, banconote, francobolli.
Stampa di sicurezza
Vengono spesso utilizzate tecniche
speciali di stampa. In particolare si
utilizzano sfondi di sicurezza realizzati con grafica a linee sottili, incrociate
a colori cangianti (guilloche, stampa
ad iride), e la microscrittura, ovvero
la stampa di scritte con caratteri molto piccoli, a volte visibili solo con una
lente d’ingrandimento.
Inchiostri speciali
Per la stampa di sicurezza (su carta, plastica o altri materiali) vengono
spesso utilizzati inchiostri speciali. Ci
sono inchiostri normalmente invisibili
che diventano visibili in fluorescenza
se illuminati da luce ultravioletta (UV),
altri normalmente visibili che cambiano colore quando illuminati dalla luce
UV. Alcuni inchiostri cambiano colore
a determinate temperature, altri cambiano colore a seconda dell’angolo di
osservazione.
Ologrammi
Tecnicamente vengono chiamati DOV
ID: Diffractive Optically Varialbe Image
34
Device.
Illuminato appropriatamente, un ologramma può generare immagini tridimensionali che rendono le diverse
prospettive del soggetto a seconda
dell’angolo di osservazione, animazioni e trasformazioni dell’immagine,
effetti cinetici con elementi grafici in
movimento. La colorazione varia a seconda dell’angolo di illuminazione. Per
queste caratteristiche non può essere
copiato.
Ne esistono diversi tipi, con diversi effetti e diversi substrati, da quelli metallici a quelli trasparenti per l’utilizzo nei
documenti d’identità.
Sistemi Track and Trace
I sistemi di tracciatura (track and trace
systems) vengono normalmente utilizzati per la gestione della logistica, sia
in fase di produzione che di distribuzione.
In alcune applicazioni, l’adozione di
strumenti di autenticazione e di sistemi integrati di tracciabilità (intesa come
capacità di seguire il prodotto lungo
una catena) e rintracciabilità (intesa
come capacità di ricostruire il percorso
a ritroso, in modo da ricostruire l’origine di un prodotto/servizio) dei prodotti
rappresenta una valida soluzione per
ostacolare e prevenire la possibilità di
contraffazione e falsificazione.
Tali sistemi devono permettere la facile
riconoscibilità del prodotto e garantire
ad ogni anello della catena di distribu-
zione ed infine al consumatore la possibilità di verificarne l’autenticità.
Le soluzioni anticontraffazione basate
su sistemi track and trace utilizza-
no etichette a radiofrequenza (RFID),
barcode monodimensionali e bidimensionali ed altri sistemi d’identificazione
della produzione.
UNIVERSITÀ LA SAPIENZA - CATTID
È il centro di ricerca inter-facoltà
dedicato all’Information Technology
dell’Università La Sapienza di Roma. Il
Cattid collabora con le più importanti
imprese del mondo, attive nella ricerca
e nella convergenza digitale. Tra queste, Oracle, Intel, IBM, Cisco, Ericsson,
Telecom, Sun, Gruppo Poste Italiane.
La rilevanza delle sperimentazioni condotte dal centro ha portato alla creazione di rapporti di collaborazione anche
con istituzioni nazionali e internazionali, quali: CNIPA (Centro Nazionale per
l’Informatica nella Pubblica Amministrazione), FUB (Fondazione Ugo Bordoni), CNR (Consiglio Nazionale delle
Ricerche), Presidenza del Consiglio
dei Ministri, Confindustria, ETSI (European Telecommunication Standard
Institute), JRC (Joint Research Centre
della Commissione Europea).
Il Cattid è attivo nella lotta alla
contraffazione attraverso lo sviluppo di
tecnologie per la tracciabilità delle merci. Nel centro sono presenti i
seguenti laboratori:
RFId Lab
Laboratorio di test e integrazione per
tecnologie di identificazione a radio
frequenza.
LUA
Laboratorio di usabilità e accessibilità
del software.
LABel
Laboratorio sui metodi e le tecnologie
per l’e-learning.
Multimedia Lab
laboratorio sulle interazioni convergenti di media e nuove tecnologie.
Crim-c
Laboratorio di criminologia e analisi
del comportamento.
Logos
Laboratorio sull’open source e sulle
tecnologie per l’e-government.
35
TechALab: Laboratorio per la ricerca e la sperimentazione
di tecnologie per l’anti-contraffazione.
Le tecnologie per la tracciabilità delle
merci sono uno strumento indispensabile nella lotta al mercato del falso. Sulla base di questa evidenza, il
Ministero dello Sviluppo Economico
(Direzione Generale per la lotta alla
contraffazione, Ufficio Italiano Brevetti
e Marchi) e il CATTID (centro di ricerca
dedicato all’Information Technology
dell’Università La Sapienza di Roma)
hanno stipulato un accordo di collaborazione che ha portato alla creazione
di TechLab, Laboratorio per la ricerca
e la sperimentazione di tecnologie per
l’anticontraffazione.
Il laboratorio è dedicato alle aziende di
otto settori pilota: tessile-abbigliamento-accessori, occhialeria, agroalimentare, giocattoli, cosmetica, elettronica,
gioielleria-oreficeria e meccanica-automotive.
Attraverso l’assistenza del Cattid, le
aziende possono sperimentare le più
avanzate tecnologie contro il falso:
elettroniche, chimiche, meccaniche, di
marchiatura.
TECNOLOGIE ANTI-CONTRAFFAZIONE
I CINQUE SENSI
UDITO: MOTORI
Motori dell’ultima generazione, per
auto di lusso veloci, fiammanti e sicure. Il settore automotive è fra quelli
che registrano il maggiore incremento
nel mercato del falso: nel settore dei
36
ricambi di auto i prodotti immessi sul
mercato sono privi delle minime norme
di sicurezza, oltre a mancare in qualità.
I rischi per la salute e la sicurezza dei
consumatori sono altissimi.
37
Lamborghini contro il falso
Fondata nel 1963, Automobili Lamborghini ha sede a Sant’Agata Bolognese,
dove vengono prodotte le auto supersportive più ricercate del mondo. Automobili Lamborghini ha creato una serie
ininterrotta di auto supersportive, dinamiche ed eleganti, tra cui Miura, Islero,
Urraco, 350GT, Espada, Countach,
Diablo, Murciélago LP 640, Murciélago
LP 640 Roadster, Gallardo SE, Reventón Coupe, Reventón Roadster, Gallardo LP 560-4 Coupé e Spyder, Murciélago LP 670-4 SuperVeloce, nonché la
Gallardo LP550-2 Valentino Balboni.
Con la presentazione di quest’anno,
in occasione del Salone dell’auto di
Ginevra, della Gallardo Superleggera,
unica nel suo genere, e dell’ultraleggera Sesto Elemento al Salone dell’auto
di Parigi, Lamborghini ha consolidato
la sua leadership nell’ambito della tecnologia in fibra di carbonio.
In questo modo, ha aggiunto un nuovo
successo alla sua esperienza trentennale in questo campo. Già nel 1983,
infatti, Lamborghini usò componenti
in plastica rinforzata in fibra di carbonio per la creazione della famosa
Countach.
38
Società controllata al 100% da AUDI
AG, la casa italiana delle prestigiose supersportive trae vantaggio dalla competenza che il marchio con
i quattro anelli vanta nell’ambito di
costruzioni ultraleggere. Il mondo di
Automobili Lamborghini non si limita
alle vetture di lusso, è molto di più!
Lamborghini Artimarca SpA, società
della Lamborghini Holding dal 1999,
disegna collezioni moda con il Marchio
del Toro che esprimono i valori fondamentali di Lamborghini: stile estremo,
inconfondibilmente italiano e senza
compromessi.
Essendo Lamborghini uno dei brand
più riconosciuti ed ambiti, i prodotti
facenti parte della Collezione vengono sempre più spesso copiati in tutto
il mondo. Per questo motivo Lamborghini ha implementato un program-
ma anti-contraffazione che prevede
l’applicazione di un security sticker (a
doppio controllo), un monitoraggio del
mercato e un’efficace collaborazione
con le dogane in tutto il mondo.
Oltre alla Collezione Lamborghini, una
linea di prodotti che dal 2007 permette
agli appassionati di entrare nel mondo della Casa del Toro e che offre una
vasta gamma di articoli di tendenza,
Lamborghini Artimarca ha sviluppato
nuovi prodotti con il marchio Automobili Lamborghini insieme ai maggiori
leader del mercato internazionale, dai
giganti della tecnologia alle griffe più
prestigiose.
39
TATTO: TESSUTI, MODA, LUSSO
Tessuti pregiati per capi unici realizzati con cura sartoriale, linee e tagli
sapienti, rappresentano il fiore all’occhiello della produzione italiana, stimata, riconosciuta e apprezzata in
tutto il mondo. Il settore della moda
è oggi duramente colpito dal mercato
del falso, un fenomeno che svilisce la
qualità, valore intrinseco dei prodotti
originali.
L’azienda Roberto Cavalli è stata fondata nel 1970. Il tratto distintivo e storico del marchio è il disegno animalier
e un’immagine della donna sexy e glamour. La sensualità delle linee di Cavalli rende lo stilista uno dei preferiti
dallo show business, con i suoi abiti
che solcano i tappeti rossi degli eventi
più importanti del mondo.
Cavalli ha 65 punti vendita, cui si aggiungono i 70 Just e Class. Le linee di
prodotto sono Roberto Cavalli, Just
Cavalli, Class Roberto e la linea bambino Roberto Cavalli Angels e Devils.
Cavalli contro il falso
Da diversi anni la Roberto Cavalli applica su tutti i propri prodotti ologrammi ed etichette con sistemi di controllo
di originalità. È attivo, inoltre, sia un
servizio di sorveglianza presso le dogane nazionali ed internazionali, che
un sistema di controllo presso i registri
marchi di tutto il mondo per il monitoraggio di eventuali azioni che possano
ledere i diritti di Proprietà Intellettuale
dell’azienda.
40
41
e dei vent’anni di collaborazione con
Karl Lagerfeld.
Nel 1925, Edoardo e Adele Fendi
aprono a Roma, in via del Plebiscito,
un negozio di borse con laboratorio
di pellicceria. L’attività raccoglie immediatamente grandi consensi per la
qualità del prodotto.
Con lo sviluppo dell’attività, i laboratori di pellicceria vengono potenziati
e il nome Fendi, già ben conosciuto
a Roma, tra gli anni ‘30 e ‘40, varca i
confini della capitale. Negli anni Quaranta, la seconda generazione Fendi,
le cinque figlie di Edoardo e Adele entrano nell’azienda di famiglia, ciascuna
portando nuove energie e nuove idee.
Nel 1965, le sorelle Fendi iniziano la
collaborazione con Karl Lagerfeld. Lagerfeld trasforma il concetto di pelliccia, che nelle mani sue e di Fendi attraversa una vera e propria rivoluzione
culturale: la pelliccia viene modificata,
plasmata, ridisegnata, reinterpretata,
diventando un indumento alla moda,
mutevole, morbido e leggero. Cambiano anche i materiali, si lavora su pellami
dimenticati e trascurati. Si sperimentano nuove conce, tinte e assortimenti.
Si tagliano, si intrecciano e si intarsiano le pelli quasi fossero tessuti. Viene
disegnata e si impone proprio in quel
momento la “doppia F”.
42
Insieme alla pellicceria, anche la pelletteria affronta la sua rivoluzione. Una
rivoluzione che anticipa le nuove esigenze della donna sempre più proiettata nel mondo del lavoro e alla ricerca
di risposte alle sue necessità. Così la
borsa Fendi si trasforma, proponendo
nuovi canoni che mediano eleganza
e funzionalità, innovazione e stile. La
linea e il design trovano nuove soluzioni.
Alle borse rigide Fendi risponde con la
creazione innovativa di borse morbide
e destrutturate. La pelle è stampata,
intrecciata, tinta e conciata perché diventi più duttile e bella. Dal successo
delle pellicce e delle borse si impone
l’esigenza di offrire un’immagine completa dello stile Fendi. Nel 1977 nasce
il ready-to-wear.
Pochi anni dopo, nel 1994 si reinterpreta la Selleria, una linea totalmente
artigianale, creata da Adele Fendi e
riproposta con la stessa cultura e le
stesse tecniche. Sono borse, sacche
da viaggio, accessori di piccola pelletteria realizzati in cuoio “fiore” e lavorati
a mano da maestri sellai, in esemplari
limitati e numerati.
Dalla creatività di Silvia Venturini Fendi,
direttore creativo per gli accessori, nasce, nel 1997, la Baguette. Il successo
della piccola borsa da portare sotto il
braccio, proprio come il pane baguette, è immediato. Più di 600 versioni,
con materiali diversi e inediti che in
poco tempo la rendono un accessorio
gioiello facendola diventare una borsa
da collezione. In un momento di grande successo, Fendi attua una nuova
organizzazione industriale e operativa,
corrispondente a uno sviluppo sempre
più internazionale. Nel 2004, Il Gruppo
LVMH diventa socio unico di maggioranza.
Nel 2005 Fendi compie ottant’anni. Si
inaugura Palazzo Fendi a Roma. La
nuova sede, nel cuore del centro storico, ospita l’anima creativa di Fendi con
gli studi, gli atelier di pellicceria insieme alla nuova boutique, la più grande
del mondo. Oggi Fendi ha più di 190
boutique in oltre 30 paesi.
Con il successo crescente della maison, nel 1984, si ampliano le collezioni
Fendi. Progettati e seguiti con estrema cura si realizzano linee di foulard,
cravatte, guanti, occhiali, jeans ed
elementi di arredo per la casa. L’anno
successivo, segna una tappa importante: per la prima volta un museo, la
Galleria Nazionale di Arte Moderna di
Roma, apre le porte alla moda per la
celebrazione dei sessant’anni di Fendi
43
Gucci contro il falso
Fondato a Firenze nel 1921, Gucci è
uno dei principali marchi mondiali nel
settore del lusso. Con una riconosciuta reputazione per la qualità e l’artigianalità italiana, disegna, produce e
distribuisce prodotti in pelle (borse,
piccola pelletteria e valigeria), scarpe,
abbigliamento, articoli in seta, orologi
e gioielli. Occhiali e profumi sono prodotti e distribuiti sotto licenza da realtà
leader nei rispettivi settori. I prodotti
Gucci sono venduti attraverso una rete
di 308 negozi a gestione diretta e un
selezionato numero di department e
specialty store.
La lunga tradizione di eccellenza è testimoniata, ancora oggi, dalla scelta
dei pellami migliori e dalla straordinaria
abilità degli esperti artigiani toscani, in
grado di creare prodotti unici.
44
Le icone Gucci sono riconoscibili nel
mondo: la doppia G intrecciata, che
rappresenta le iniziali del fondatore
Guccio Gucci; il morsetto e il classico
nastro verde-rosso-verde - ispirato al
sottopancia di una sella – che richiamano l’eredità equestre del marchio; il
bambù, che attesta l’ingegnosità della
griffe.
Gucci è particolarmente attiva nella
lotta alla contraffazione, lavorando a
stretto contatto con le autorità governative in ogni giurisdizione e mercato
di riferimento.
Lo sfruttamento illecito del marchio
registrato – oltre a creare confusione nei
consumatori ed essere perseguibile –
comporta un danno rilevante agli investimenti e alla reputazione dell’azienda.
Gucci continua a opporsi fermamente
a qualunque usurpazione e uso illecito dei suoi marchi e delle sue privative
intellettuali. La maison fiorentina è fortemente motivata a difendere i suoi
diritti in tutto il mondo, al fine di assicurare che il suo patrimonio e la sua
tradizione, fatta da 90 anni di storia,
siano tutelati e rispettati.
Borse, scarpe, valigie e piccoli articoli di pelletteria vengono cuciti e rifiniti
da esperti artigiani toscani, che hanno
ereditato una tradizione pluriennale.
Questa eredità del Made in Italy, abbinata alle applicazioni tecnologiche più
all’avanguardia, costituisce la solida
base da cui partirà il vantaggio concorrenziale di Gucci nel futuro.
45
“Proteggere l’uomo dalla testa ai piedi nella pratica di sport dinamici”: è
l’obiettivo per il quale la Dainese è stata fondata nel 1972. Una missione che
l’azienda ha perseguito sin dagli esordi
sulle piste di tutto il mondo. Da Giacomo Agostini a Valentino Rossi, Dainese
è entrata a far parte del motociclismo
con i più grandi piloti, con l’invenzione
di prodotti come il paraschiena, i knee
slider o grazie all’evoluzione di prodotti esistenti con l’introduzione di tecnologie e materiali innovativi.
È Dainese che introduce le protezioni
in fibra di carbonio e kevlar, per guanti, stivali e tute. È Dainese che concepisce la progettazione “testa-piedi”,
che integra i vari componenti dell’abbigliamento e delle protezioni del motociclista e ne ottimizza le prestazioni
e i pesi. I tecnici di D-Tec® (Dainese
Technology Center) trasferiscono le
esperienze estreme delle competizioni in una collezione adatta a tutti i tipi
di motociclista. Una tecnologia adatta
anche ad altre discipline: sci, snowboard, mountain bike e water sport.
Anche in questi casi, le competizioni e
la collaborazione con atleti del calibro
di Deborah Compagnoni, Lasse Kjus,
Giorgio Rocca e ora anche Aksel Lund
Svindal e Maria Riesch, sono state il
punto di partenza per lo sviluppo di un
concetto protettivo che oggi si diffonde tra tutti gli appassionati, dai patiti
dei paletti agli amanti del freestyle.
Per Dainese sicurezza oggi significa
protezione, comfort e affidabilità, elementi dal cui sapiente equilibrio nascono prodotti in grado di rispondere
in modo efficace alle esigenze di utilizzatori diversi. La crescente sensibilità
sociale nei confronti della sicurezza
sulle strade e nello sport conferisce
oggi particolare valore alla mission
Dainese che presenta il progetto Dair®: il vestito intelligente in grado di
gonfiare speciali air-bag attorno al corpo del pilota di moto da competizione,
moto stradali e scooter. D-air® è la
piattaforma tecnologica con la quale
Dainese guarda al futuro della protezione dell’uomo, nello sport e nella vita
di tutti i giorni.
Dainese contro il falso
A protezione del proprio know how,
della tecnologia e del design, Dainese
utilizza gli strumenti forniti dalla Proprietà Intellettuale come fattore strategico di successo; Dainese è infatti
molto attiva nell’attività di deposito di
marchi e di brevetti e quindi nella lotta alla contraffazione a livello mondiale. Di seguito la Proprietà Intellettuale
Dainese “in cifre”:
I marchi Dainese
• marchi depositati (nominativi
e figurativi): n. 39
• depositi mondiali dei predetti
marchi: n. 518
• Paesi mondiali nei quali è stato
effettuato almeno un deposito di
marchio: n. 94
I brevetti Dainese
• brevetti depositati (italiani, Pct ed
europei): n. 93
46
•
•
•
•
convalide di brevetti europei: n. 71
Paesi mondiali nei quali esiste
almeno una protezione brevettuale
a nome Dainese: n. 22
modelli di utilità depositati (solo
Italia): n. 5
modelli/design depositati (italiani,
comunitari e internazionali): n. 27
Le azioni di contraffazione di marchio
e brevetto attualmente pendenti nel
mondo
• azioni di contraffazione di marchio:
n. 38
• azioni di contraffazione di brevetto:
n. 21
• Paesi mondiali in cui Dainese ha
registrato le predette attività di
contraffazione dei propri marchi e
brevetti: Italia, Brasile, Cina, Francia,
Germania, Giappone, India, Indone sia, Malesia, Pakistan, Paraguai,
Polonia, Taiwan, Turchia, UK, USA.
47
Versace contro il falso
Fondata a Milano nel 1978 da Gianni
Versace, uno degli stilisti di maggior
talento del XX secolo, la Gianni Versace SpA è oggi uno dei nomi più prestigiosi del fashion luxury.
Dal 1997, dopo la morte del fratello
Gianni, Donatella Versace ha assunto
il ruolo di direttore creativo del Gruppo
Versace. La Gianni Versace SpA è oggi
di proprietà della famiglia Versace.
Nel settembre 2000 l’azienda, in partnership con Sunland Group Ltd, ha
aperto Palazzo Versace. Per la prima
volta una maison di moda e lusso
firma un resort. L’hotel a sei stelle è
48
costruito sulla Gold Coast australiana.
Nel maggio 2005, la Gianni Versace
SpA, il Sunland Group Ltd e l’Emirates International Holdings annunciano
la realizzazione di un secondo Palazzo
Versace, resort a sei stelle a Dubai con
apertura prevista nel 2011.
La società crea, produce, distribuisce
e commercializza prodotti di lusso e
lifestyle tra cui Atelier Versace (Haute
Couture), le collezioni di pret-à-porter,
accessori, gioielli, orologi, occhiali, fragranze, arredi e decori per la casa, tutti
sotto il logo distintivo della medusa.
Versace ha adottato una strategia a
livello mondiale, intervenendo direttamente sul territorio, collaborando
con le autorità locali e doganali e investendo svariati milioni di euro all’anno
nell’attività anti-contraffazione.
mercati; la collaborazione con i licenziatari per l’organizzazione di azioni
nei paesi in cui si registrano maggiori
criticità; l’acquisto di diritti di privativa
industriale opponibile a terzi; l’utilizzo
di tecnologie e accorgimenti sui prodotti.
Tra le azioni di contrasto svolte
dall’azienda figurano il monitoraggio
delle Dogane e del mercato; il coinvolgimento delle funzioni commerciali,
affinché sensibilizzino e coinvolgano
i propri clienti nel monitoraggio dei
49
VISTA: LINEE E COLORI, DESIGN E GIOCATTOLI
Tradizione e avanguardia: due valori
per rappresentare i brand protagonisti
dell’inconfondibile design e della creatività Made in Italy.
La perfezione delle linee, le soluzioni
innovative, la ricerca dei materiali, l’attenzione per la sicurezza, l’impiego di
composti pregiati ed esclusivi: la vista
è il senso a cui è affidata la rappresentazione del design e del mondo dei
giochi per i più piccoli.
Il Gruppo Artemide è uno dei leader
mondiali nel settore dell’illuminazione residenziale e professionale d’alta
gamma.
Fondato nel 1960 da Ernesto Gismondi,
presidente e amministratore delegato,
il Gruppo Artemide ha sede a Pregnana
Milanese. Opera attraverso 24 società
controllate e collegate e possiede una
rete distributiva con quasi 60 showroom
monomarca nelle più importanti città
del mondo. I prodotti Artemide sono
distribuiti in 83 paesi.
Il design, l’innovazione tecnologica, la
filosofia “The Human Light”, secondo
cui il prodotto è concepito in funzione
dei bisogni della persona, oltre ai costanti investimenti in marketing e comunicazione, sono i fattori chiave che
hanno reso Artemide un brand d’illuminazione tra i più affermati al mondo.
Artemide contro il falso
La novità e originalità della forma (che
sia al contempo estetica e funzionale)
è fondamentale nel successo del
prodotto di design, e richiede ingenti
investimenti.
Artemide protegge le proprie innovazioni contro lo sfruttamento abusivo
che mira a farne la contraffazione registrandole come modelli e/o brevetti, garantendosi così titoli di privativa
azionabili in giudizio. Può anche accadere che un design particolarmente
originale possa far assumere al prodotto, nella percezione dei consumatori, la valenza di simbolo della casa
produttrice. La lampada da tavolo
“Tolomeo”, disegnata da Michele De
Lucchi e Giancarlo Fassina nel 1986,
50
è una delle icone della produzione di
Artemide. Per tutelare questa valenza
distintiva, Artemide ha chiesto e ottenuto nel 2010 (per la prima volta nel
mondo dell’illuminazione) la registrazione in sede comunitaria della forma
della lampada come marchio tridimensionale.
51
È un attore di riferimento nel settore
della ceramica e una delle più importanti e consolidate realtà a livello mondiale. Fondata nel 1969, è l’azienda
più grande del Gruppo Concorde, secondo in Italia per fatturato. Oggi Atlas
Concorde esporta le proprie collezioni
in tutto il mondo e ha sedi nei principali mercati esteri: Stati Uniti, Russia,
Cina.
La sua mission è offrire al pubblico
esigente e sofisticato degli interior designer e degli architetti le soluzioni ce-
ramiche più adatte a ogni destinazione
d’uso, garantendo raffinatezza estetica abbinata a eccellenti prestazioni
tecniche. La forza di Atlas Concorde
risiede nel suo ventaglio di prodotti:
completo, diversificato e costantemente all’avanguardia. Un catalogo
di oltre sessanta collezioni, studiate
per rispondere a ogni esigenza architettonica: pavimenti e rivestimenti per
ambienti residenziali e commerciali,
pavimentazioni per esterni, grandi architetture e progetti di arredo urbano.
Atlas Concorde contro il falso
In quaranta anni, Atlas Concorde ha
partecipato attivamente all’evoluzione
della ceramica introducendo sul mercato soluzioni tecnologiche e progettuali, che hanno contribuito a valorizzare il significato del Made in Italy nel
mondo.
Per tutelare ulteriormente la propria
capacità innovativa e gli investimenti
in ricerca e sviluppo, Atlas Concorde
ha aderito al Codice Etico di Confindustria Ceramica e al regolamento per
l’uso del marchio “Ceramic Tiles of
Italy” e interpreta il concetto di Made
52
in Italy come espressione di stile, design, qualità del prodotto, ma anche di
grande attenzione per le persone e per
l’ambiente.
Atlas Concorde combatte i tentativi di
contraffazione delle proprie piastrelle
in ceramica, tutelandone il design attraverso la registrazione presso l’UAMI, l’Agenzia dell’Unione Europea
competente per la registrazione di
marchi, disegni e modelli, e agendo
contro i contraffattori su tutti i mercati
mondiali.
53
Il Giurì contro il falso
È l’Associazione Intercamerale di Coordinamento per lo Sviluppo Produttivo dell’Oreficeria, Argenteria e Affini.
Assicor è una delle prime e più significative esperienze di collaborazione
tra tutti i protagonisti di un segmento
di mercato, in particolare del sistema
camerale e delle associazioni nazionali di categoria. Il principale obiettivo
di Assicor è la tutela del consumatore
italiano e straniero, sollecitando
l’applicazione delle normative.
I membri del Giurì sono scelti fra i
migliori esperti di brevetti, legislazione,
design e marketing. Applicano le norme
raccolte nel Codice di Autodisciplina
per risolvere, in modo rapido, i contrasti che sorgono quando un’azienda
orafa ritiene che i suoi prodotti originali
siano stati imitati.
Obiettivo del Giurì è definire, individuare e sanzionare la “copia”, intesa come
sfruttamento abusivo dell’ideazione
creativa altrui, specie quando ciò serve
a trarre in inganno il consumatore sulla
reale provenienza del prodotto. Il Regolamento di Attuazione del Codice consente di rivolgersi al Giurì ad aziende
e privati.
È il laboratorio gemmologico della
Camera di Commercio di Milano. È
il Centro più autorevole in Italia per
l’analisi di diamanti, gemme, perle e
metalli preziosi ed è dotato di attrezzature all’avanguardia.
Unica struttura italiana riconosciuta da
CBIJO, The World Jewellery Confede-
ration, Cisgem è membro di LMHC,
l’èlite dei sei laboratori gemmologici
più importanti e qualificati al mondo
che operano tra Europa, Asia e Usa.
In Italia Cisgem possiede una rete nazionale di Punti Raccolta, dove possono essere consegnati i preziosi da far
analizzare.
Assicor contro il falso
Compito di Assicor è coordinare l’attività di sorveglianza sul mercato svolta
dalle Camere di Commercio italiane,
attraverso la rete dei laboratori di analisi. L’associazione affronta, in particolare, i problemi relativi all’imitazione e
contraffazione dei gioielli e dei metalli
preziosi.
centrazione orafa (Alessandria, Ancona, Arezzo, Bari, Bologna, Cagliari,
Caserta, Firenze, Genova, Milano,
Napoli, Palermo, Roma, Torino, Varese
e Vicenza); l’associazione orafi di Confartigianato; la Fiera di Vicenza e Arezzo
Fiere e Congressi.
Aderiscono ad Assicor Unioncamere
e le Camere di Commercio dei territori
nei quali esiste una consistente con-
Cisgem contro il falso
IL GIURI’ DEL GIOIELLO
by ASSICOR
Dal 2000, è l’organo tecnico di Assicor.
Nasce con l’intento di affiancare la
giustizia tradizionale per combattere
54
l’imitazione servile e la concorrenza
sleale in tutti i settori della produzione
orafa.
Cisgem è l’unico laboratorio gemmologico ad aver avviato una campagna
di informazione sulla certificazione
e sulla trasparenza dei preziosi quali elementi indispensabili per acquisti
sicuri, garantiti e consapevoli. Oltre ai
corsi di formazione tecnico-scientifica,
il Centro organizza un evento speciale,
il “Gioiello day”, un appuntamento annuale aperto al pubblico per insegnare
a riconoscere le pietre preziose e ad
apprezzare i gioielli.
55
L’azienda è da sempre impegnata a
mantenere i pregi dell’estetica uniti a
quelli del comfort e della semplicità
d’uso. L’attività di BTicino è arrivata ad
aprire nuove possibilità al mondo della
qualità artigianale, che è stata portata
nelle manifatture industriali.
L’azienda, oggi capofila del Gruppo
Legrand in Italia, opera nel nostro paese con otto insediamenti produttivi e
circa 3.000 dipendenti.
Con la presenza in oltre 60 paesi di
tutti i continenti, BTicino si colloca tra
i leader mondiali sul mercato delle apparecchiature elettriche in bassa tensione per installazioni in ambito civile,
industriale e terziario.
Tra i principali prodotti dell’azienda
figurano Magic, progettata nei primi
anni 60; la serie Living, progettata negli anni ’80; le linee Living International, Light e Light Tech, progettate negli
anni ’90.
Sintesi della cultura BTicino è la linea
Axolute, che supera il concetto tradizionale dei comandi e rappresenta
una sintesi inedita di strumenti integrati per il controllo e la gestione della
luce, dell’immagine, della sicurezza e
del comfort.
BTicino contro il falso
Per tutelare la Proprietà Intellettuale,
BTicino attualmente ha in deposito in
Italia oltre 350 brevetti, non considerando le estensioni a numerosi altri
paesi di tutti i continenti. Nei mercati
internazionali a più alto rischio di contraffazione, l’azienda si avvale di agenzie specializzate che verificano dove
e come vengono realizzati i falsi e si
attivano per i sequestri.
È questo un compito molto importante
perché, oltre a creare un danno economico e d’immagine per l’azienda, le
apparecchiature elettriche, se non seguono rigorose norme, possono essere estremamente dannose per la sicurezza delle persone e degli ambienti.
L’attenzione al design ha contribuito alla diffusione del marchio BTicino
nel mondo, permettendo all’azienda
di ottenere importanti riconoscimenti
come l’Oscar degli Architetti francesi
(1987) e il Premio Compasso d’Oro
(1989) alla serie Living, i Premi Reddot
e Compasso d’Oro (2001) al sistema
integrato di automazione domestica
MY HOME e, solo per citare gli ultimi riconoscimenti, le segnalazioni di
suoi prodotti in tutte le ultime edizioni
dell’ADI Design Index.
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Il Gruppo è stato fondato da Enrico
Preziosi nel 1978 e ha un’esperienza
ultratrentennale nella creazione e distribuzione di prodotti per bambini.
Oggi è leader nel mercato italiano.
L’azienda, dopo aver consolidato la
propria posizione in Italia, ha incre-
Giochi Preziosi contro il falso
Attualmente il Gruppo è attivo nella
lotta alla contraffazione attraverso l’intervento, anche diretto sul campo, a
supporto delle attività delle Dogane e
delle forze dell’ordine, in particolare la
Guardia di Finanza.
Recentemente, le iniziative anti-contraffazione sono state avviate anche in
altri paesi, nel tentativo di combattere
il fenomeno nei mercati di destinazione ma, soprattutto, in quelli di provenienza.
mentato la propria espansione nei
principali paesi europei e, oggi, è il
quarto operatore in Europa nel settore
del giocattolo. Il Gruppo ha sede in Italia, con filiali stabilite in Francia, Spagna, Grecia, Regno Unito, USA, Cina
e Turchia.
È un’impresa italiana che progetta e
produce occhiali di qualità. Una fabbrica di idee, da cui nasce il nome
“Look the concept factory”. L’azienda
ha saputo fare del Made in Italy una
filosofia, trasformandolo in made in
Italia. Acquistare occhiali Look significa contribuire alla continuità della tradizione industriale italiana.
Un prodotto Made in Italy è, infatti, la
sintesi dell’estro creativo e dell’avanguardia stilistica che, da sempre, caratterizzano la nostra cultura.
Look Occhiali contro il falso
Molti dei modelli Look Occhiali sono
coperti da brevetto e, nonostante questo, spesso vengono copiati con risultati qualitativi nettamente inferiori.
Nei casi di contraffazione di modelli
coperti da brevetto, l’azienda procede
alla denuncia civile e penale nei confronti dei responsabili.
Nata nel 1978 come laboratorio artigianale ed evolutasi negli anni in un’azienda strutturata, ancora oggi Look Occhiali non solo disegna e distribuisce,
ma continua a produrre interamente
nei propri stabilimenti, situati nel cuore
del distretto industriale dell’occhiale in
provincia di Belluno.
I marchi Look Occhiali sono: Lookkino,
Look@me, Augusto Valentini Design e
AVD LAB.
Inoltre, Giochi Preziosi collabora da
tempo con associazioni sia nazionali
che internazionali, contribuendo alle
attività organizzate al fine di sensibilizzare le istituzioni e i consumatori.
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sequestrare e distruggere centinaia di
migliaia di occhiali contraffatti.
Luxottica è leader nel settore degli occhiali di fascia alta, di lusso e sportivi,
con oltre 6.300 negozi operanti sia nel
segmento vista che sole in Nord America, Asia-Pacifico, Cina, Sudafrica,
Europa e un portafoglio marchi forte e
ben bilanciato.
Tra i marchi propri figurano Ray-Ban, il
marchio di occhiali da sole più conosciuto al mondo, Oakley, Vogue, Per-
sol, Oliver Peoples, Arnette e REVO,
mentre i marchi in licenza includono
Bulgari, Burberry, Chanel, Dolce &
Gabbana, Donna Karan, Polo Ralph
Lauren, Prada, Salvatore Ferragamo,
Tiffany e Versace.
Il Gruppo dedica infine considerevoli sforzi al monitoraggio del traffico di
beni contraffatti tramite internet, al fine
di rimuovere da alcune delle più note
piattaforme di aste online le offerte di
occhiali contraffatti e di chiudere i siti
che, vendendo prodotti contraffatti o
facendo un utilizzo non autorizzato dei
suoi marchi, violano i suoi diritti di Proprietà Intellettuale.
Oltre a un network wholesale globale
che tocca 130 Paesi, il Gruppo gestisce nei mercati principali alcune catene leader nel retail.
Luxottica contro il falso
La Proprietà Intellettuale è uno degli
asset più importanti per Luxottica ed
è protetta attraverso la registrazione e
il mantenimento dei suoi marchi e brevetti nel mondo.
L’impegno del Gruppo nel perseguire e rafforzare il suo programma di
anti-contraffazione è dimostrato dalla presenza di una struttura dedicata
alla protezione dei marchi e alla lotta
contro la contraffazione. Questo permette a Luxottica di implementare un
programma globale anti-contraffazione con l’obiettivo di contrastare il
fenomeno capillarmente diffuso della
vendita di prodotti contraffatti, inviando un forte messaggio ai trasgressori:
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Luxottica eserciterà i suoi diritti contro
i rivenditori al dettaglio di occhiali contraffatti, come i venditori ambulanti, e
le loro fonti di approvvigionamento.
Grazie alla sua rete investigativa, in
particolare in Cina, Luxottica ha potuto identificare i principali fornitori di
prodotti contraffatti, organizzare retate
in cooperazione con le forze locali e
conseguentemente avviare azioni legali contro di loro.
Inoltre, il Gruppo prosegue a livello
mondiale il consolidamento e rafforzamento delle sua attività di cooperazione con le organizzazioni doganali, che
ogni anno l’hanno aiutato a fermare,
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La Nuova Faro è una fabbrica di giocattoli italiana nata nel 1945. È conosciuta per tradizione, fantasia e innovazione nella produzione di un’ampia
collezione di giochi e giocattoli educativi, che stimolano l’immaginazione
e l’interazione tra il bambino e l’adulto. Tutti i giocattoli Faro sono Made in
Italy – prodotti ad Omegna – e sono
interamente realizzati nel rispetto degli
standard internazionali di sicurezza e
rigorosamente certificati CE.
Faro è anche una storia familiare. Tre
generazioni lavorative accomunate dalla medesima vocazione e dalla
missione di riprodurre il mondo degli
adulti a misura di bambino. L’azienda
considera la sua storia una grande fonte di esperienza e ritiene che questo
patrimonio – assieme alla conoscenza, la competenza e la passione per
il giocattolo e per l’universo bambino
- siano le basi su cui fondare la ricerca per meglio comprendere, studiare e
progettare nuovi scenari di gioco e di
educazione.
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Faro guarda al futuro da sessantacinque anni, senza dimenticare i valori
che da sempre la contraddistinguono:
tradizione, fantasia, innovazione.
Faro contro il falso
Attualmente Faro è attiva nella lotta alla
contraffazione attraverso l’intervento a
supporto delle attività delle Dogane e
delle forze dell’ordine, in particolare la
Guardia di Finanza.
Dal 2000 a oggi si sono affermate le
principali linee di riferimento e di successo: Baby, Girl, Boy, Hobby. Con
l’obiettivo di avvicinare il mondo degli
adulti e quello dei bambini, negli anni
l’azienda ha consolidato i rapporti con
importanti marchi, quali Bialetti, Lagostina, Vileda, Gaggia, Delonghi, Beta,
Mafra, Gardena, Zanussi, Würth. Faro
ha creato, su licenza, linee di giocattoli
per Barbie, Geronimo Stilton Classic e
Hello Kitty.
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È uno dei maggiori produttori al mondo
di occhiali da sole e da vista. L’azienda, con sede a Padova, opera da
oltre 75 anni ed è anche uno dei leader
mondiali per la produzione e distribuzione di occhiali sportivi.
È presente nei mercati attraverso distributori esclusivi e 32 filiali commerciali in USA, Europa ed Estremo
Oriente. Commercializza le collezioni
a marchio proprio, come Safilo, Carrera, Smith Optics, Oxydo, Blue Bay,
e le linee in licenza firmate Alexander
McQueen, A/X Armani Exchange, Balenciaga, Banana Republic, Bottega
Veneta, BOSS by Hugo Boss, Boss
Orange, 55DS L, Dior, Emporio Armani,
Fossil, Giorgio Armani, Gucci, HUGO
by Hugo Boss, J.Lo by Jennifer Lopez,
Jimmy Choo, Juicy Couture, Kate Spade, Liz Claiborne, Marc Jacobs, Marc
by Marc Jacobs, Max Mara, Max&Co.,
Nine West, Pierre Cardin, Saks Fifth
Avenue, Tommy Hilfiger, Valentino,
Yves Saint Laurent.
per quanto riguarda i prodotti con
posizionamento di alta gamma.
Safilo contro il falso
Negli ultimi 30 anni, Safilo ha attuato
una politica di sviluppo della rete
distributiva attraverso l’apertura di filiali
nei mercati più interessanti dal punto
di vista sia quantitativo che qualitativo,
al fine di controllare direttamente la distribuzione.
Gli occhiali Safilo sono spesso oggetto
di contraffazione. I falsi sono pericolosi per la salute degli occhi e della pelle,
in quanto possono provocare disturbi
della vista e allergie.
esempio, i funzionari dell’Ufficio delle
Dogane di Brindisi, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza,
hanno sequestrato 41.400 occhiali
contraffatti, per un valore commerciale
di 1 milione di euro.
Solo nel luglio 2009, per fare un
Dal 1996 il Gruppo produce e distribuisce la collezione di occhiali da sole,
montature da vista, maschere e caschi
da sci Carrera. La collezione Carrera
Vintage è diventata un “must-have” e i
suoi occhiali sono utilizzati dalle celebrità di tutto il mondo.
Safilo controlla direttamente l’intero ciclo di prodotto: dall’ideazione e produzione fino alla distribuzione e alla vendita. Il design di prodotto rappresenta
un aspetto strategico e un vantaggio
competitivo per Safilo, in particolare
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Un prodotto Trudi è senza tempo e
senza età, perché si tramanda di generazione in generazione. Trudi pone
al centro del suo lavoro il mondo del
bambino, la sua gioia, i suoi giochi,
il suo ambiente. Da 57 anni punta su
qualità, sicurezza, innovazione, design ed affettività, caratteristiche fondamentali e irrinunciabili delle proprie
collezioni.
mercato italiano, per poi espandersi in
Europa e nel resto del mondo.
L’azienda è stata fondata nel 1954.
Seguono anni di crescita e i primi successi. La qualità, il design, la tenerezza
e la cura del dettaglio che escono dal
laboratorio di Tarcento conquistano il
Giocare è un lavoro serissimo. Trudi lo
sa. Per questo lavora per tutelare i giochi e i sogni dei bambini con prodotti
sicuri e certificati.
Nel 1998, l’azienda acquisisce Sevi,
il marchio di giochi e accessori in legno più antico in Europa. Nel 2006,
il Gruppo si espande ulteriormente e
acquisisce Olli Olbot, marchio tedesco
dedicato alla puericultura e al mondo
della prima infanzia.
estremamente piccole (1,5 millimetri).
Nel 2000 l’azienda ha costituito
Trudi Hong Kong Ltd, la cui funzione
è supervisionare l’operato dei fornitori,
conformandolo all’alto standard italiano e assicurandosi che non sia utilizzato lavoro minorile.
Trudi contro il falso
L’azienda offre garanzie sulla sicurezza e sulla tutela dei diritti dei lavoratori, con l’obiettivo di differenziare, in
modo netto, i propri prodotti da quelli
contraffatti.
Per questo motivo, l’azienda ha richiesto e ottenuto la certificazione UNI EN
ISO 9001 – 2008 e utilizza solo materie
prime di altissima qualità. Il pelo dei
peluche Trudi è ignifugo e non tossico; i colori e le vernici dei prodotti Sevi
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sono atossici e resistenti alla saliva, in
modo da essere adatti anche ai bambini più piccoli.
Test meccanici internazionali assicurano che tutti i dettagli siano saldamente
fissati, mentre i test di laboratorio garantiscono la sicurezza di tutti i materiali e delle sostanze impiegate. Inoltre,
ogni prodotto viene controllato con un
metaldetector che individua l’eventuale presenza di masse metalliche anche
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OLFATTO: LE FRAGRANZE E I PRODOTTI DI BELLEZZA
L’olfatto è il senso al quale viene affidata l’esaltazione delle fragranze più
ricercate e delle formule cosmetiche
tecnologicamente più avanzate.
I prodotti falsi espongono i consumatori a notevoli rischi per la salute: la
qualità è inevitabilmente scarsa o assente, gli ingredienti non sicuri e non
sottoposti ai rigorosi controlli richiesti.
Ne risultano prodotti che possono provocare reazioni allergiche o addirittura
tossiche.
Lo stile glamour di Roberto Cavalli
caratterizza anche le sue fragranze:
Roberto Cavalli (donna)
Roberto Cavalli Oro (donna)
Roberto Cavalli Serpentine (donna)
Roberto Cavalli Serpentine EDT
(donna)
Roberto Cavalli Man (uomo)
Roberto Cavalli Black (uomo)
Nel 2010, per i festeggiamenti del
quarantesimo anniversario di Roberto
Cavalli, la maison ha lanciato Anniversary, una variante in edizione speciale
di Serpentine.
Just Cavalli, la linea giovane disegnata
da Roberto Cavalli, ha una sua collezione di profumi frizzanti e decisi. Le
fragranze Just Cavalli sono:
Just Cavalli Her (donna)
Just Cavalli Pink (donna)
Just Cavalli Him (uomo)
Just Cavalli Blue (uomo).
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Versace produce profumi ed eau
de toilettes per uomo e donna che
esprimono lo spirito sexy del brand. I
packaging delle fragranze sono sempre molto curati e i profumi sono indimenticabili, grazie al loro forte carattere.
Versace pour femme
e passionale attraverso una fragranza decisamente maschile. Il cuore di
Versace Pour Homme è caratterizzato
dall’aroma minerale-fiorito, quasi tattile, della salvia sclarea e del giacinto
blu. Una profonda suggestione di note
incisive e seducenti sono evidenziate
dal legno di cedro e di oud. Ambra e
musk, rivelano note di fondo sensuali
e profonde, essenza di pura mascolinità.
GUSTO: IL SAPORE, I PRODOTTI DELL’AGROALIMENTARE
La produzione agroalimentare è sinonimo di tradizione, autenticità e genuinità. Questo si traduce in processi
di lavorazione artigianali e cura nella
scelta delle materie prime tipiche e
uniche.
La notorietà e l’affidabilità dei marchi
storici dell’agroalimentare Made in
Italy sono un bersaglio per la contraffazione, causando rilevanti rischi per la
salute e la sicurezza dei consumatori.
La freschezza e la dolcezza dei fiori
ispirano gli accordi del nuovo profumo
Versace in cui aromi diversi si fondono
per dar vita ad un’essenza pregiata e
autentica. Una fragranza che esprime
la grazia e l’equilibrio di una donna
raffinata e contemporanea che agisce
con femminilità e determinazione e la
cui bellezza eterea è esaltata da una
discreta sensualità.
Versace pour homme
La nuova fragranza maschile Versace
Pour Homme rivela un’anima decisa
che nasce da una combinazione di
aromi di natura mediterranea, capaci
di interpretare il carattere dell’uomo
moderno. Dinamico, intraprendente e
padrone di sé, l’uomo Versace Pour
Homme comunica il suo essere forte
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È un prodotto tipicissimo del Veneto,
che proviene dalla zona da cui trae il
nome: l’Altopiano dei Sette Comuni,
fertilissimo di buone erbe, situato in
provincia di Vicenza e confinante con
la provincia di Trento. Le sue origini risalgono all’anno 1000. L’Asiago è un
formaggio a Denominazione d’Origine
Protetta, prodotto in due sapori diversi: fresco e stagionato.
Due sapori che non si distinguono
semplicemente dal periodo di stagionatura, ma da due differenti lavorazioni. L’Asiago fresco, delicato e
dolce come il latte appena munto, è
prodotto con latte intero. L’Asiago stagionato, che ha un gusto più deciso e
variamente saporito a seconda dell’invecchiamento, si ottiene con latte parzialmente scremato.
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Il formaggio Asiago DOP è riconosciuto ed apprezzato anche all’estero.
È prodotto solo con metodi rispettosi della tradizione ed esclusivamente
nelle zone stabilite dalla legge, con
latte raccolto da mucche la cui alimentazione è controllata.
Ecco perché l‘Asiago DOP è sempre e solo quello contrassegnato dal
marchio del Consorzio Tutela, che è
visibile sul bordo della forma, insieme
alla placchetta identificativa numerata. Due dettagli preziosi per garantire
sempre la genuinità, il sapore, la tipicità.
Asiago contro il falso
Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago
riunisce oltre quaranta operatori, tra
produttori e stagionatori. Controlla la
qualità del prodotto e vigila sul corretto uso delle denominazioni, dei contrassegni, dei marchi.
Promuove, inoltre, la conoscenza
dell’Asiago DOP in Italia e all’estero.
Il Consorzio è dotato di un Sistema di
gestione per la qualità conforme alla
norma UNI EN ISO 9001:2008. Rientrano tra i compiti del consorzio: la garanzia del consumatore sulla genuinità
del prodotto; la difesa della denominazione contro usi illeciti; il controllo di
tutta la filiera, dalla produzione al confezionamento; la numerazione di tutte
le confezioni; il controllo e la segnalazione delle infrazioni.
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È uno dei simboli del Made in Italy nel
mondo e dell’eccellenza delle nostre
produzioni. Ha una tradizione millenaria.
Solo un esempio: nel Decamerone di
Giovanni Boccaccio il Parmigiano viene
citato come prodotto d’eccellenza, di
fama universalmente riconosciuta.
Oggi, come mille anni fa, gli ingredienti
sono sempre gli stessi: solo latte,
caglio e sale. A questi si aggiunge
l’ingrediente più importante: il territorio
in cui viene prodotto. I luoghi di origine
del Parmigiano Reggiano sono solo:
Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna
(alla sinistra del fiume Reno), Mantova
(alla destra del Po).
Il Parmigiano Reggiano è un prodotto
a Denominazione d’Origine Protetta e
ogni forma è controllata e numerata
prima di essere introdotta nel mercato,
per garantirne la qualità e la completa
tracciabilità.
Parmigiano Reggiano contro il falso
Il Parmigiano Reggiano è un prodotto
imitato in tutto il mondo. Naturalmente,
i risultati della contraffazione non sono
paragonabili al prodotto originale, sia
per quanto riguarda il gusto sia per
quanto riguarda le proprietà nutritive.
Per difendere il consumatore e i produttori, ogni forma di parmigiano che
supera l’esame qualitativo ha le seguenti caratteristiche distintive: la riconoscibile scritta a puntini su tutta
la forma; l’indicazione dell’anno e del
mese di produzione; l’indicazione del
caseificio di provenienza. A questi elementi si aggiunge un ulteriore marchio,
costituito da una placca di caseina,
che può essere applicata solo nelle
prime ore di vita della forma e che, con
un codice alfanumerico, ne consente
la tracciabilità.
Se il prodotto viene acquistato in porzioni o grattugiato, il marchio “Parmigiano Reggiano” deve essere visibile
sulla confezione.
Si tratta di un prodotto inimitabile, in
quanto la lavorazione è lunga e complessa: la stagionatura minima del
Parmigiano Reggiano è di almeno 12
mesi, la più alta tra i formaggi; per
realizzare un kilo di parmigiano sono
necessari 16 litri di latte; il prodotto
è completamente privo di trattamenti
chimici e anche la crosta può essere
mangiata.
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È un alimento completamente naturale: gli unici ingredienti sono la carne di
maiale; il sale e il vento che proviene
dal mare, superando la barriera degli
Appennini. Il segreto del Prosciutto
di Parma risiede nell’abilità dei maestri salatori e nella lunga stagionatura.
Nella produzione non vengono utilizzate sostanze chimiche, conservanti o
altri additivi, né si fa ricorso a procedimento di affumicatura.
Il Consorzio del Prosciutto di Parma
vigila sulla qualità sulle fasi di lavorazione e del prodotto finito, per garantire al consumatore genuinità e gusto.
A tavola, togliere il grasso dal Prosciutto di Parma è un vero peccato perché,
oltre al gusto e al profumo, ha un contenuto di colesterolo estremamente
basso e una percentuale alta di acido
oleico, un anti-ipertensivo e antiossidante che è contenuto anche nell’olio
di oliva.
Prosciutto di Parma contro il falso
Il vero Prosciutto di Parma è riconoscibile in tutto il mondo dal simbolo
della corona ducale a cinque punte. Il
marchio è registrato in più di quaranta Paesi e tutelato dal Consorzio del
Prosciutto di Parma, che riunisce 167
aziende. Il disciplinare di qualità del
consorzio prevede una rigida selezione dei maiali, che devono essere solo
italiani, e vengono alimentati esclusivamente con granoturco, orzo e siero
derivato dalla produzione del Parmigiano Reggiano.
Sono molte, nel mondo, le operazione di contraffazione del Prosciutto di
Parma, ma i risultati non sono paragonabili in nessun modo al prodotto
originale. Il Consorzio collabora con le
istituzioni per contenere il fenomeno e
tutelare il consumatore. Un esempio,
tra tanti risale al 2008, anno nel quale
è stata svolta una maxi operazione di
vigilanza che ha portato al sequestro
di circa 1000 falsi Prosciutti di Parma.
Il territorio dove nasce il Prosciutto di
Parma è delimitato, a est e a ovest, dai
fiumi Enza e Stirone e, a sud, dall’Appennino. Il Prosciutto di Parma è un
concentrato di energia e salute: poco
sale, pochi grassi, molti sali minerali,
proteine facilmente digeribili, vitamine.
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La qualità elevatissima, la cura artigianale, la freschezza del prodotto, l’accurata selezione delle materie prime, il
rispetto e la considerazione del consumatore: ecco le parole chiave e i valori
che hanno reso le specialità dolciarie
di Ferrero note e apprezzate da milioni
di consumatori nel mondo.
Sono prodotti inimitabili, perché sono
il frutto di idee innovative, entrati a far
parte della storia del costume di molti
paesi, dove sono spesso considerati
autentiche icone. Oggi molti dei prodotti Ferrero sono globali. Ferrero,
infatti, è tra i primi Gruppi al mondo
nel settore dei prodotti dolciari al cioccolato. Ma la sua particolarità è il suo
essere “glocal” (globale e, allo stesso
tempo, locale), perché è un’azienda
attenta allo sviluppo internazionale,
ma anche ancorata al territorio di origine.
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L’attenzione costante nei confronti
delle esigenze del consumatore è, da
sempre, al centro dell’impegno quotidiano dell’azienda. La lealtà verso i
consumatori e la fiducia che essi accordano ogni giorno a Ferrero con i
loro acquisti sono il nucleo forte della relazione duratura che li unisce. Un
rapporto di fiducia fatto di conoscenza,
esperienza e intuizione, che comporta
un meccanismo di fedeltà reciproco
ed inscindibile.
Ferrero contro il falso
La tutela dei diritti di Proprietà Intellettuale è una delle priorità di Ferrero.
Per garantire un’efficace protezione,
l’azienda pone particolare attenzione
a proteggere le caratteristiche distintive dei propri prodotti, come marchio
o modello. L’acquisto dei dolci avviene spesso d’impulso, senza un’attenta
considerazione da parte del consumatore. Per questo motivo i prodotti
contraffatti riportano spesso denominazioni diverse oltre a minime differenze grafiche. Tuttavia, tali differenze, a
fronte della somiglianza d’insieme, non
possono più essere utilizzate come argomenti difensivi in sede legale.
La specialità Rocher® può essere considerata come il prodotto che storicamente ha subito il maggior numero di
imitazioni. Tuttavia la sua caratteristica
veste ha portato alla registrazione del
suo incarto come primo marchio tridimensionale protetto in Cina tramite
sentenza.
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www.sviluppoeconomico.gov.it
www.uibm.gov.it
www.ilfalsononhasenso.it