Il conto amaro del doping che non c`è

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Il conto amaro del doping che non c`è
Avvenire 03/07/2013
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GIOVEDÌ
7 MARZO 2013
Messi, piedi d’oro e promesse di rimonta
BARCELLONA. Sospeso fra un
sogno che potrebbe
clamorosamente sfumare e una
“remuntada” che avrebbe del
sensazionale, Leo Messi parla del
futuro a medio e lungo termine.
«Contro il Milan – dice il fuoriclasse
del Barcellona anticipando la sfida di
ritorno della settimana prossima –
nonostante il 2-0 dell’andata
possiamo farcela, non abbiamo
segnato in Italia, ma lo faremo qui.
Gli italiani sono molto tattici, si
difendono bene, speriamo di
segnare». Sarebbe la fine di un tabù,
per l’argentino che contro le
squadre italiane segna solo su
rigore. «Siamo coscienti del nostro
periodo-no – ha aggiunto Messi
riferendosi alla crisi di risultati del
suo Barcellona – ma sono convinto
che la situazione cambierà e ci
riscatteremo. Aspettiamo una
partita importantissima, vedremo
come andrà». Intanto, a riprova del
fatto che è proprio lui il calciatore
più celebrato del momento, una
riproduzione in oro massiccio del
piede sinistro del fantasista
argentino, con tanto di tendini ben
definiti, sarà messa in vendita questa
settimana in Giappone. La scultura
di 25 kg e di un valore di poco
superiore ai 4 milioni di euro è stata
fabbricata per celebrare la conquista
del quarto Pallone d’Oro
consecutivo dell’asso del Barcellona
all’inizio di gennaio. Una parte dei
soldi provenienti dalla vendita della
scultura sarà devoluta, tramite la
fondazione di Lionel Messi, alle
popolazioni colpite dal sisma e dallo
tsunami che hanno sconvolto il
Giappone circa due anni fa.
Ciclismo: Cavendish primo leader alla “Tirreno”
■ DONORATICO. Il britannico Mark Cavendish è il primo leader
della Tirreno Adriatico dopo che la sua squadra, la Omega
Pharma-Quick Step, ha vinto la 1ª tappa, una cronosquadre,
davanti alla Movistar e alla Bmc. Alla Parigi Nizza, invece, lo
statunitense Andrew Talansky ha vinto la terza tappa, battendo i
sei compagni di fuga, e indossato la maglia gialla di leader
togliendola ad Elia Viviani, giunto al traguardo con un ritardo di
circa 3 minuti. Al secondo posto di giornata (3° in classifica)
l’altro italiano David Malacarne.
Rugby: “sconto” a Parisse, domenica gioca
■ PARIGI. Sergio Parisse scenderà in campo, domenica, contro
l’Inghilterra. Al capitano della Nazionale azzurra di rugby, infatti, è
stata ridotta la squalifica (comminatagli nel campionato francese)
da 30 a 20 giorni, con l’aggiunta di lavori “di interesse generale”
da effettuare entro l’anno.
Serie B: vittoria di Brescia e Ascoli nel recupero
■ MILANO. Finisce con una doppia vitttoria in trasferta, e con
La scultura d’oro del piede di Messi
l’identico risultato di 1-2, il recupero della 27ª giornata del
campionato di Serie B. L’Ascoli vince a Cesena con una doppietta
di Zaza, mentre il Brescia supera il Modena e si avvicina ai playoff.
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La Maratona durante il Conclave
Roma è pronta a correre di sera
ROMA. La data è sicura, a restare incerto è l’orario della
maratona di Roma che si corrrerà domenica 17 marzo. A
rendere incerta la partenza della manifestazione è
l’eventuale concomitanza con l’elezione del nuovo Papa.
Gli organizzatori vogliono evitare una sovrapposizione
con la cerimonia di intronizzazione del Pontefice e sono
pronti a spostare l’orario di partenza dalle 9 alle 16. In
questo caso il percorso di 42,195 chilometri, con
partenza e arrivo ai Fori Imperiali, subirà una leggera
modifica per evitare il passaggio in zona San Pietro, dove
confluiranno migliaia di fedeli. Oltre 14mila gli atleti al via,
fra i quali Alex Zanardi, campione paralimpico e
trionfatore delle edizioni 2010 e 2012. Non ci sarà, invece,
il campione europeo di cross, Andrea Lalli, infortunatosi al
polpaccio. In programma anche la non competitiva
RomaFun di 5 chilometri e l’intera manifestazione, in
collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni
Razziali della Presidenza del Consiglio, ha fatto suo il claim:
«Se chiudi con il razzismo ti si apre il mondo». Un
messaggio chiaro, che assieme alla raccolta fondi del
“Charity Program”, sottolinea come la Maratona di Roma
vada ben al di là del sano agonismo. (G.Ant.)
CICLISMO
L’INTERVISTA
L’atleta paralimpico che
corre con una gamba sola
fermato prima di Londra
2012 per aver frequentato
il famigerato dottor
Ferrari, aspetta l’esito
della sentenza d’appello
DA MENDRISIO CARMEN MORRONE
e Alex Zanardi è il simbolo mondiale
dell’handbike, Fabrizio Macchi, 43
anni, lo è del paraciclismo con le sue
12 medaglie mondiali e una paralimpica.
Nel 2010 gli organizzatori dei campionati
del mondo hanno scelto lui come testimonial. L’uomo che pedala con una gamba sola, perché l’altra gli è stata amputata
a 13 anni a causa di un tumore, lo scorso
agosto però è stato raggiunto dall’ombra
del doping.
Qualche ora prima di partire per partecipare alle Paralimpiadi di Londra, il Comitato italiano Paralimpico lo esclude dalla
Nazionale. Il 5 ottobre il tribunale nazionale antidoping assolve Macchi. Ma il 13
marzo ci sarà un’ulteriore sentenza, perché
il procuratore che lo ha accusato, ha impugnato l’assoluzione. Su quali saranno gli
scenari, Macchi sorride e si siede sul divano di casa sua a Mendrisio, soddisfatto della mattinata di allenamento sulle strade
che cuciono il confine fra Italia e Svizzera,
per cominciare a ricostruire la vicenda. A
partire dalla parola doping.
«Non sono mai stato trovato positivo ai test
antidoping – spiega Macchi – e mai indagato da nessuna procura penale, invece si
è subito parlato di doping. Sono stato accusato di avere frequentato il medico Michele Ferrari dal 2007 al 2010. Mi è stata
contestata una violazione disciplinare, vale
a dire di avere parlato con un medico inibito dal 2002 dalla Federciclismo, alla quale
però noi paralimpici apparteniamo solo
dal 2009. In ogni caso, ai tempi non sapevo
che questa persona fosse inavvicinabile.
Ho conosciuto chi era Michele Ferrari solo
nel 2011 quando le sue vicende sono state
pubblicate dalla stampa».
Una spiegazione che sarà senz’altro sincera, ma che è non è facile da accettare…
«Un conto sono le opinioni e le chiacchiere, un altro sono le accuse: se porti qualcuno in tribunale devi avere le prove. Queste
sono cose serie. Gli atleti ricevono ogni anno l’elenco delle sostanze dopanti, ma non
quello delle persone “pericolose” e inavvicinabili per la legge sportiva. Gli atleti sono
un patrimonio per le federazioni e per il
Coni, devono essere protetti. Basterebbe
pubblicare una black list aggiornata».
Con Michele Ferrari allora di cosa parlavate esattamente?
«Ho parlato e sono stato contattato dalla figlia, Sara, che ha fatto su di me una tesi per
laurearsi alla facoltà di scienze motorie
S
CHAMPIONS LEAGUE
Gli inglesi si sentono derubati
E Mourinho fa lo “sportivo”
I commenti del giorno dopo
sull’espulsione di Nani sono unanimi:
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è stata
ingiusta e ha condizionato
l’incontro regalando vittoria e
qualificazione al Real Madrid ed
eliminando il Manchester United.
Persino Josè Mourinho ha ammesso
di non sapere «se è passata la
Il conto
amaro
del doping
che non c’è
LA QUESTIONE
Ora il ciclismo
ha l’incredibile necessità
di avere un elenco
dei personaggi inibiti
La vicenda Macchi ha portato a galla
una serie di questioni che
interesseranno il Coni e il Comitato
Italiano paralimpico. «L’inibizione di
un medico, o di qualsiasi altro
operatore sportivo dovrebbe essere
adeguatamene comunicata – afferma
l’avvocato Giuseppe Napoleone, che
da dieci anni si occupa di diritto
sportivo, in particolare di vicende
del mondo del ciclismo –. Ad oggi,
invece, non c’è uno strumento di
pratica utilizzazione, ad esempio on
line, che permette una consultazione
in ogni momento». La seconda
questione riguarda il divieto di
frequentazione. «È una regola che
esiste solo in Italia e che si applica in
Italia agli atleti tesserati nel nostro
Paese. Non agli stranieri – spiega
l’avvocato Napoleone –. Mettere al
bando per tutti anche la semplice
frequentazione potrebbe essere
utile a migliorare la lotta al doping e
dopo il caso Macchi potrebbe
accadere che anche altri Paesi
adottino il modello normativo
italiano». (C.Mor.)
Fabrizio Macchi: «Assolto
da ogni accusa ma mi hanno
fatto perdere un’Olimpiade
e ho contratti di lavoro sospesi
La cosa peggiore?
Spiegare a mio figlio il perché»
dell’università di Ferrara. Ma in tutti questi
anni, ho collaborato con almeno una decina di altri laureandi che hanno trattato il
mio caso nei loro lavori».
Abbiamo controllato. Il titolo della tesi
della figlia di Ferrari è “Valutazione funzionale di un atleta con disabilità che pratica ciclismo professionistico”. Come sono
state fatte queste valutazioni, con test del
sangue ad esempio?
«No, attraverso test di biomeccanica. Nella
tesi sono pubblicate tabelle, grafici. La tesi
è pubblica. Non voglio dire di più perché in
questi mesi sono stato deluso da diverse
persone. Parla il mio avvocato, Giuseppe
Napoleone, che dal 25 agosto è diventato il
mio unico riferimento, oltre ovviamente la
mia famiglia».
Quali sono state le parole che ha usato per
spiegare che non partiva per i Giochi a suo
figlio Thomas, 6 anni, uno dei suoi più
scatenati tifosi?
«Gli ho detto: papà non è un ladro. Non è
un imbroglione. È successo un fraintendimento che si sarebbe chiarito. È stato molto complicato. Lo è ancora per certi versi».
Possiamo sapere quali?
«A parte il danno morale, ho avuto un forte
contraccolpo economico. Continuo a essere un atleta del gruppo sportivo della Guardia Forestale che ci corrisponde una borsa
di studio mensile di alcune centinaia di euro. Ma alcuni del mio staff hanno interrotto la collaborazione. Ho contratti di lavoro
firmati, ma che sono in pratica sospesi. Al-
cuni sponsor se ne sono andati. Invece altri, per fortuna, si sono affacciati».
Ad esempio?
«Matteo Marzotto mi ha proposto un progetto. Conosco Marzotto come grande appassionato di ciclismo, ci incontravamo in
alcune gare, non avrei mai pensato di poter
collaborare con lui per quanto riguarda la
comunicazione. Sono orgoglioso e molto
Fabrizio Macchi a casa con la moglie e i due figli
La Juve si diverte e torna tra le otto grandi
soddisfatto del lavoro che si sta profilando».
Lei non hai mai usato protesi, come invece faceva Pistorius. Perché?
«Rispondo con le parole di mio figlio Thomas: “Mio papà ha una gamba sola”. Semplice. Vent’anni fa, facendo canottaggio, mi
allenavo e gareggiavo con i normodotati.
Ero semplicemente un atleta con una
gamba sola. La protesi la metterò quando
sarò anziano».
A Londra hanno vinto i suoi rivali di sempre, Tobias Graff e Laurent Thrionet...
«Non erano contenti che non ci fossi. Siamo cresciuti insieme e abbiamo fatto crescere il paraciclismo. Mi hanno scritto: “Ha
poco senso una Paralimpiade senza te”.
Nello sport è bello vincere solo se ci sono
gli avversari giusti».
“Un passo verso Rio” è un suo nuovo blog
dove inizierà a raccontare la sua preparazione per partecipare ai prossimi Giochi
del 2014, quando avrà 46 anni. Sarà ancora competitivo?
«A 46 anni Alex Zanardi ai Giochi di Londra
ha vinto due medaglie d’oro. Perché non lo
posso fare anch’io? Ci credo. Me lo chiedono i miei figli. Ma è ovvio che valuterò anno dopo anno».
Intanto il 2013, che si apre quando?
«Dipende dalla sentenza, ovviamente. Ma
spero molto presto, con una bella gara negli Stati Uniti».
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EUROPA LEAGUE
L’Inter a Londra: torna
JUVENTUS
CELTIC
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DI MARCO BIROLINI
ette anni dopo la Juve torna tra le
migliori otto d’Europa. L’ultimo a
Cassano contro il Tottenham
scozzesi iniziano con lo spirito giusto,
Facile vittoria bis sul Celtic
(Tv: Rete4, ore 21.05)
per nulla scoraggiati dalla batosta di
dopo il 3-0 di Glasgow
È durata una partita la
tre settimane fa. Un tiro di Ledley met7, a2013
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“punizione”
Antonio Cassano: / HIT-MP
te i brividi
Buffon, 6:26
che si arrabbia
In gol Matri e Quagliarella March
escluso dalla trasferta di Catania
i compagni svagati. La sfuriata fa effetA 7 anni di distanza dall’ultima
dopo la lite con Stramaccioni, è
to, perché al 23’ i bianconeri si scuotostato
convocato
per la partita di
no
e
affondano
il
Celtic.
Quagliarella
volta i bianconeri ritrovano
questa sera a Londra con il
tira, Forster respinge ma Matri è in agi quarti di finale di Champions
Tottenham, andata degli ottavi di
guato: 1-0 da grande opportunista e di-