Il conto amaro del doping che non c`è
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Il conto amaro del doping che non c`è
Avvenire 03/07/2013 Page : A31 Copy Reduced to 56% from original to fit letter page GIOVEDÌ 7 MARZO 2013 Messi, piedi d’oro e promesse di rimonta BARCELLONA. Sospeso fra un sogno che potrebbe clamorosamente sfumare e una “remuntada” che avrebbe del sensazionale, Leo Messi parla del futuro a medio e lungo termine. «Contro il Milan – dice il fuoriclasse del Barcellona anticipando la sfida di ritorno della settimana prossima – nonostante il 2-0 dell’andata possiamo farcela, non abbiamo segnato in Italia, ma lo faremo qui. Gli italiani sono molto tattici, si difendono bene, speriamo di segnare». Sarebbe la fine di un tabù, per l’argentino che contro le squadre italiane segna solo su rigore. «Siamo coscienti del nostro periodo-no – ha aggiunto Messi riferendosi alla crisi di risultati del suo Barcellona – ma sono convinto che la situazione cambierà e ci riscatteremo. Aspettiamo una partita importantissima, vedremo come andrà». Intanto, a riprova del fatto che è proprio lui il calciatore più celebrato del momento, una riproduzione in oro massiccio del piede sinistro del fantasista argentino, con tanto di tendini ben definiti, sarà messa in vendita questa settimana in Giappone. La scultura di 25 kg e di un valore di poco superiore ai 4 milioni di euro è stata fabbricata per celebrare la conquista del quarto Pallone d’Oro consecutivo dell’asso del Barcellona all’inizio di gennaio. Una parte dei soldi provenienti dalla vendita della scultura sarà devoluta, tramite la fondazione di Lionel Messi, alle popolazioni colpite dal sisma e dallo tsunami che hanno sconvolto il Giappone circa due anni fa. Ciclismo: Cavendish primo leader alla “Tirreno” ■ DONORATICO. Il britannico Mark Cavendish è il primo leader della Tirreno Adriatico dopo che la sua squadra, la Omega Pharma-Quick Step, ha vinto la 1ª tappa, una cronosquadre, davanti alla Movistar e alla Bmc. Alla Parigi Nizza, invece, lo statunitense Andrew Talansky ha vinto la terza tappa, battendo i sei compagni di fuga, e indossato la maglia gialla di leader togliendola ad Elia Viviani, giunto al traguardo con un ritardo di circa 3 minuti. Al secondo posto di giornata (3° in classifica) l’altro italiano David Malacarne. Rugby: “sconto” a Parisse, domenica gioca ■ PARIGI. Sergio Parisse scenderà in campo, domenica, contro l’Inghilterra. Al capitano della Nazionale azzurra di rugby, infatti, è stata ridotta la squalifica (comminatagli nel campionato francese) da 30 a 20 giorni, con l’aggiunta di lavori “di interesse generale” da effettuare entro l’anno. Serie B: vittoria di Brescia e Ascoli nel recupero ■ MILANO. Finisce con una doppia vitttoria in trasferta, e con La scultura d’oro del piede di Messi l’identico risultato di 1-2, il recupero della 27ª giornata del campionato di Serie B. L’Ascoli vince a Cesena con una doppietta di Zaza, mentre il Brescia supera il Modena e si avvicina ai playoff. 31 La Maratona durante il Conclave Roma è pronta a correre di sera ROMA. La data è sicura, a restare incerto è l’orario della maratona di Roma che si corrrerà domenica 17 marzo. A rendere incerta la partenza della manifestazione è l’eventuale concomitanza con l’elezione del nuovo Papa. Gli organizzatori vogliono evitare una sovrapposizione con la cerimonia di intronizzazione del Pontefice e sono pronti a spostare l’orario di partenza dalle 9 alle 16. In questo caso il percorso di 42,195 chilometri, con partenza e arrivo ai Fori Imperiali, subirà una leggera modifica per evitare il passaggio in zona San Pietro, dove confluiranno migliaia di fedeli. Oltre 14mila gli atleti al via, fra i quali Alex Zanardi, campione paralimpico e trionfatore delle edizioni 2010 e 2012. Non ci sarà, invece, il campione europeo di cross, Andrea Lalli, infortunatosi al polpaccio. In programma anche la non competitiva RomaFun di 5 chilometri e l’intera manifestazione, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio, ha fatto suo il claim: «Se chiudi con il razzismo ti si apre il mondo». Un messaggio chiaro, che assieme alla raccolta fondi del “Charity Program”, sottolinea come la Maratona di Roma vada ben al di là del sano agonismo. (G.Ant.) CICLISMO L’INTERVISTA L’atleta paralimpico che corre con una gamba sola fermato prima di Londra 2012 per aver frequentato il famigerato dottor Ferrari, aspetta l’esito della sentenza d’appello DA MENDRISIO CARMEN MORRONE e Alex Zanardi è il simbolo mondiale dell’handbike, Fabrizio Macchi, 43 anni, lo è del paraciclismo con le sue 12 medaglie mondiali e una paralimpica. Nel 2010 gli organizzatori dei campionati del mondo hanno scelto lui come testimonial. L’uomo che pedala con una gamba sola, perché l’altra gli è stata amputata a 13 anni a causa di un tumore, lo scorso agosto però è stato raggiunto dall’ombra del doping. Qualche ora prima di partire per partecipare alle Paralimpiadi di Londra, il Comitato italiano Paralimpico lo esclude dalla Nazionale. Il 5 ottobre il tribunale nazionale antidoping assolve Macchi. Ma il 13 marzo ci sarà un’ulteriore sentenza, perché il procuratore che lo ha accusato, ha impugnato l’assoluzione. Su quali saranno gli scenari, Macchi sorride e si siede sul divano di casa sua a Mendrisio, soddisfatto della mattinata di allenamento sulle strade che cuciono il confine fra Italia e Svizzera, per cominciare a ricostruire la vicenda. A partire dalla parola doping. «Non sono mai stato trovato positivo ai test antidoping – spiega Macchi – e mai indagato da nessuna procura penale, invece si è subito parlato di doping. Sono stato accusato di avere frequentato il medico Michele Ferrari dal 2007 al 2010. Mi è stata contestata una violazione disciplinare, vale a dire di avere parlato con un medico inibito dal 2002 dalla Federciclismo, alla quale però noi paralimpici apparteniamo solo dal 2009. In ogni caso, ai tempi non sapevo che questa persona fosse inavvicinabile. Ho conosciuto chi era Michele Ferrari solo nel 2011 quando le sue vicende sono state pubblicate dalla stampa». Una spiegazione che sarà senz’altro sincera, ma che è non è facile da accettare… «Un conto sono le opinioni e le chiacchiere, un altro sono le accuse: se porti qualcuno in tribunale devi avere le prove. Queste sono cose serie. Gli atleti ricevono ogni anno l’elenco delle sostanze dopanti, ma non quello delle persone “pericolose” e inavvicinabili per la legge sportiva. Gli atleti sono un patrimonio per le federazioni e per il Coni, devono essere protetti. Basterebbe pubblicare una black list aggiornata». Con Michele Ferrari allora di cosa parlavate esattamente? «Ho parlato e sono stato contattato dalla figlia, Sara, che ha fatto su di me una tesi per laurearsi alla facoltà di scienze motorie S CHAMPIONS LEAGUE Gli inglesi si sentono derubati E Mourinho fa lo “sportivo” I commenti del giorno dopo sull’espulsione di Nani sono unanimi: Copyright © Avvenire è stata ingiusta e ha condizionato l’incontro regalando vittoria e qualificazione al Real Madrid ed eliminando il Manchester United. Persino Josè Mourinho ha ammesso di non sapere «se è passata la Il conto amaro del doping che non c’è LA QUESTIONE Ora il ciclismo ha l’incredibile necessità di avere un elenco dei personaggi inibiti La vicenda Macchi ha portato a galla una serie di questioni che interesseranno il Coni e il Comitato Italiano paralimpico. «L’inibizione di un medico, o di qualsiasi altro operatore sportivo dovrebbe essere adeguatamene comunicata – afferma l’avvocato Giuseppe Napoleone, che da dieci anni si occupa di diritto sportivo, in particolare di vicende del mondo del ciclismo –. Ad oggi, invece, non c’è uno strumento di pratica utilizzazione, ad esempio on line, che permette una consultazione in ogni momento». La seconda questione riguarda il divieto di frequentazione. «È una regola che esiste solo in Italia e che si applica in Italia agli atleti tesserati nel nostro Paese. Non agli stranieri – spiega l’avvocato Napoleone –. Mettere al bando per tutti anche la semplice frequentazione potrebbe essere utile a migliorare la lotta al doping e dopo il caso Macchi potrebbe accadere che anche altri Paesi adottino il modello normativo italiano». (C.Mor.) Fabrizio Macchi: «Assolto da ogni accusa ma mi hanno fatto perdere un’Olimpiade e ho contratti di lavoro sospesi La cosa peggiore? Spiegare a mio figlio il perché» dell’università di Ferrara. Ma in tutti questi anni, ho collaborato con almeno una decina di altri laureandi che hanno trattato il mio caso nei loro lavori». Abbiamo controllato. Il titolo della tesi della figlia di Ferrari è “Valutazione funzionale di un atleta con disabilità che pratica ciclismo professionistico”. Come sono state fatte queste valutazioni, con test del sangue ad esempio? «No, attraverso test di biomeccanica. Nella tesi sono pubblicate tabelle, grafici. La tesi è pubblica. Non voglio dire di più perché in questi mesi sono stato deluso da diverse persone. Parla il mio avvocato, Giuseppe Napoleone, che dal 25 agosto è diventato il mio unico riferimento, oltre ovviamente la mia famiglia». Quali sono state le parole che ha usato per spiegare che non partiva per i Giochi a suo figlio Thomas, 6 anni, uno dei suoi più scatenati tifosi? «Gli ho detto: papà non è un ladro. Non è un imbroglione. È successo un fraintendimento che si sarebbe chiarito. È stato molto complicato. Lo è ancora per certi versi». Possiamo sapere quali? «A parte il danno morale, ho avuto un forte contraccolpo economico. Continuo a essere un atleta del gruppo sportivo della Guardia Forestale che ci corrisponde una borsa di studio mensile di alcune centinaia di euro. Ma alcuni del mio staff hanno interrotto la collaborazione. Ho contratti di lavoro firmati, ma che sono in pratica sospesi. Al- cuni sponsor se ne sono andati. Invece altri, per fortuna, si sono affacciati». Ad esempio? «Matteo Marzotto mi ha proposto un progetto. Conosco Marzotto come grande appassionato di ciclismo, ci incontravamo in alcune gare, non avrei mai pensato di poter collaborare con lui per quanto riguarda la comunicazione. Sono orgoglioso e molto Fabrizio Macchi a casa con la moglie e i due figli La Juve si diverte e torna tra le otto grandi soddisfatto del lavoro che si sta profilando». Lei non hai mai usato protesi, come invece faceva Pistorius. Perché? «Rispondo con le parole di mio figlio Thomas: “Mio papà ha una gamba sola”. Semplice. Vent’anni fa, facendo canottaggio, mi allenavo e gareggiavo con i normodotati. Ero semplicemente un atleta con una gamba sola. La protesi la metterò quando sarò anziano». A Londra hanno vinto i suoi rivali di sempre, Tobias Graff e Laurent Thrionet... «Non erano contenti che non ci fossi. Siamo cresciuti insieme e abbiamo fatto crescere il paraciclismo. Mi hanno scritto: “Ha poco senso una Paralimpiade senza te”. Nello sport è bello vincere solo se ci sono gli avversari giusti». “Un passo verso Rio” è un suo nuovo blog dove inizierà a raccontare la sua preparazione per partecipare ai prossimi Giochi del 2014, quando avrà 46 anni. Sarà ancora competitivo? «A 46 anni Alex Zanardi ai Giochi di Londra ha vinto due medaglie d’oro. Perché non lo posso fare anch’io? Ci credo. Me lo chiedono i miei figli. Ma è ovvio che valuterò anno dopo anno». Intanto il 2013, che si apre quando? «Dipende dalla sentenza, ovviamente. Ma spero molto presto, con una bella gara negli Stati Uniti». © RIPRODUZIONE RISERVATA EUROPA LEAGUE L’Inter a Londra: torna JUVENTUS CELTIC 2 0 DI MARCO BIROLINI ette anni dopo la Juve torna tra le migliori otto d’Europa. L’ultimo a Cassano contro il Tottenham scozzesi iniziano con lo spirito giusto, Facile vittoria bis sul Celtic (Tv: Rete4, ore 21.05) per nulla scoraggiati dalla batosta di dopo il 3-0 di Glasgow È durata una partita la tre settimane fa. Un tiro di Ledley met7, a2013 am /con Powered bydi TECNAVIA “punizione” Antonio Cassano: / HIT-MP te i brividi Buffon, 6:26 che si arrabbia In gol Matri e Quagliarella March escluso dalla trasferta di Catania i compagni svagati. La sfuriata fa effetA 7 anni di distanza dall’ultima dopo la lite con Stramaccioni, è to, perché al 23’ i bianconeri si scuotostato convocato per la partita di no e affondano il Celtic. Quagliarella volta i bianconeri ritrovano questa sera a Londra con il tira, Forster respinge ma Matri è in agi quarti di finale di Champions Tottenham, andata degli ottavi di guato: 1-0 da grande opportunista e di-