vacanze_3C_italiano_bianchi

Transcript

vacanze_3C_italiano_bianchi
ISTITUTO COMPRENSIVO VALPANTENA - VERONA 16
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.CAPERLE
Prof.ssa Wanna Bianchi
CLASSE TERZA C
Anno scolastico 2015-2016
COMPITI DI ITALIANO PER L’ESTATE 2016
GRAMMATICA E TIPOLOGIE TESTUALI
• Il testo di riferimento, nel quale si potranno trovare test di grammatica per prepararsi alle
prove di ingresso alle superiori, è M.Sensini, Strumenti in più per la competenza linguistica
(volume B da pag. 334 a pag. 352), gruppo Mondadori e utilizza le mappe riassuntive di M.
Sensini, La competenza linguistica (volume A da pag. 724 a pag. 738), gruppo Mondadori
(entrambi già in vostro possesso)
LETTURA
• Leggi due libri, magari scelti dalla lista proposta (allegato 8), e fanne la schedatura,
seguendo il metodo imparato a lezione (vedi allegato 1).
PRODUZIONE SCRITTA
Sviluppa i seguenti 6 temi che trattano argomenti ripassati nel testo proposto:
• Racconto
• Lettera personale
• Articolo di cronaca
• Diario
• Testo argomentativo
• Relazione
SETTIMANA
COMPITI
PRIMA
TIPOLOGIA TESTUALE: Ripassa le caratteristiche della tipologia “racconto” (vedi
allegato 2)
RIFLESSIONE GRAMMATICALE: Ripassa fonologia (Mappa a pagg. 724 e 725 del
tuo libro di grammatica, volume A) e svolgi gli esercizi da pag. 334 a 337 del
libro di grammatica volume B
LETTURA: Leggi alcune pagine di un libro (1) a tua scelta
PRODUZIONE SCRITTA: Racconto
Un uomo solitario ed egoista, considerato da tutti avaro e scorbutico, una sera,
tornando a casa, trova davanti al portone un cane spelacchiato, affamato e
malridotto. Tale incontro migliorerà il carattere del protagonista, anzi lo
1
trasformerà in un uomo generoso e altruista. Raccontane la storia fino alla sua
lieta conclusione.
SECONDA
TIPOLOGIA TESTUALE: Ripassa le caratteristiche della tipologia “lettera” (vedi
allegato 3)
RIFLESSIONE GRAMMATICALE: Ripassa le parti del discorso articolo – nome –
aggettivo – pronome (Mappa a pagg. 725-728 del tuo libro di grammatica,
volume A) e svolgi gli esercizi da pag. 338 a 340 del libro di grammatica volume
B
LETTURA: Leggi alcune pagine di un libro (1) a tua scelta: sei arrivato almeno a
metà?
PRODUZIONE SCRITTA: Lettera personale
Sei partito da un mese per un viaggio-studio a Londra presso un college severo
ed esclusivo. Senti molto la mancanza dei tuoi genitori, pertanto decidi di
scrivere loro una lettera
TERZA
TIPOLOGIA TESTUALE: Ripassa le caratteristiche della tipologia “diario” (vedi
allegato 4)
RIFESSIONE GRAMMATICALE: Ripassa le parti del discorso verbo e avverbio
(Mappa a pagg. 729-730 del tuo libro di grammatica, volume A) e svolgi gli
esercizi da pag. 341 a 343 del libro di grammatica volume B
LETTURA: Termina di leggere il libro scelto (1) e fanne la schedatura, seguendo
il metodo imparato a lezione (allegato 1).
PRODUZIONE SCRITTA: Diario
Stamattina hai litigato con il tuo più caro amico. Il fatto ti addolora tantissimo.
Confida in alcune pagine di diario i motivi del litigio e come si rispolvererà.
QUARTA
TIPOLOGIA TESTUALE: Ripassa le caratteristiche della tipologia “articolo di
cronaca” (vedi allegato 5)
RIFLESSIONE GRAMMATICALE: Ripassa le parti del discorso preposizione –
congiunzione e interiezione (Mappa a pagg. 730-731 del tuo libro di
grammatica, volume A) e svolgi gli esercizi da pag. 344 a 345 del libro di
grammatica volume B
LETTURA: Leggi alcune pagine di un libro (2) a tua scelta
PRODUZIONE SCRITTA: Articolo di cronaca.
Scrivi un articolo di cronaca su un evento sportivo cui hai partecipato. Riporta
con maggior precisione possibile cosa è successo, quando, dove, come e chi
sono i protagonisti della vicenda.
2
QUINTA
TIPOLOGIA TESTUALE Ripassa le caratteristiche del “testo argomentativo” (vedi
allegato 6)
RIFLESSIONE GRAMMATICALE: Ripassa la struttura della frase semplice (Mappa
a pagg. 732-735 del tuo libro di grammatica, volume A) e svolgi gli esercizi da
pag. 346 a 348 del libro di grammatica volume B
LETTURA: Leggi alcune pagine di un libro (2) a tua scelta: sei arrivato almeno a
metà?
PRODUZIONE SCRITTA: Il testo argomentativo
Nella vita moderna sembra non si possa fare a meno dell’automobile, sebbene
molti sostengano che se ne abusi. Scrivi un testo argomentativo individuando il
problema, proponendo argomenti a sostegno dell’una e dell’altra tesi e
indicando la tua personale e motivata idea al riguardo.
SESTA
TIPOLOGIA TESTUALE Ripassa le caratteristiche della tipologia “relazione” (vedi
allegato 7)
RIFLESSIONE GRAMMATICALE: Ripassa la struttura della frase complessa o
periodo (Mappa a pagg. 735-737 del tuo libro di grammatica, volume A) e
svolgi gli esercizi da pag. 349 a 352 del libro di grammatica volume B
LETTURA: Termina di leggere il libro scelto (2) e fanne la schedatura, seguendo
il metodo imparato a lezione (allegato 1).
PRODUZIONE SCRITTA: La relazione.
Stendi una relazione sullo studio della Prima Guerra Mondiale. Ricordati di
specificare scopo, tempi, luoghi di lavoro, materiali su cui ti sei documentato,
fasi dell’attività, sintesi dei risultati, eventuali difficoltà incontrate e un tuo
giudizio finale su quanto fatto.
3
LA SCHEDATURA DI UN LIBRO (allegato 1)
SCHEDATURA
Titolo:
Autore:
(Fornisci alcune notizie relative a data e
luogo di nascita ed eventuale morte,
famiglia, studi, esperienze di lavoro, opere
principali)
Editore (casa editrice) e anno di
pubblicazione:
Genere dell'opera:
(Individua almeno 5 caratteristiche di questo
genere)
Ambiente:
(Il luogo in cui è ambientato il romanzo, se
non è precisato, individua le informazioni da
cui ricavarlo)
Tempo:
(Il tempo in cui è ambientato il romanzo, se
non è precisato, individua le informazioni da
cui ricavarlo)
Riassunto:
(Al massimo 10 righe, ma devi essere chiaro)
Protagonista e personaggi principali:
(Con breve descrizione)
Linguaggio:
(Precisa che lessico utilizza l’autore)
Opinione personale:
(Spiega il motivo per cui il romanzo ti è o non
ti è piaciuto e riporta una frase del testo
particolarmente significativa)
Nome e cognome
Classe
Data
4
IL RACCONTO (allegato 2)
Alcune regole da seguire per mettere a punto la propria abilità nel narrare in forma breve, con
pratici consigli e tutti i tranelli da evitare:
- La sintesi è indizio di genialità. Scrivere storie brevi significa essere in grado di muoversi in uno
spazio limitato; saper raccontare una storia nel modo più conciso possibile; riuscire ad attrarre il
lettore in un clic - se non in poche righe;
- In un racconto l'idea, intesa come intuizione, è tutto. Come dettaglio che rende quella storia più
interessante di un'altra. Unica;
- La prima frase è di fondamentale importanza, deve arrivare con uno slancio di energia. Il lettore
non deve essere in grado di smettere di leggere;
- Non descriverete le emozioni, lo stato d'animo, la condizione psicologica dei vostri personaggi
attraverso l'uso di espressioni banali come “era povero e triste”, “soffriva atrocemente” eccetera;
- Decidere chi è tra i personaggi quello giusto a cui dare la parola, a seconda di cosa pensa, di che
ruolo ha, di cosa deve fare. Altrimenti posso decidere di raccontare la storia da un punto di vista
esterno, che veda tutto o solo qualcosa. Ma per farlo dovete tener presente che i personaggi di un
racconto sono esseri compiuti a tutto tondo e pensano e hanno vissuto cose che non compariranno
nella nostra narrazione, ma che li hanno portati fin nel punto che ci mettiamo a raccontare;
- Uno dei modi per creare un personaggio in poche parole è un efficace utilizzo dei dialoghi. Ogni
parola messa in bocca ai personaggi deve contribuire a rivelare il tema del racconto. In caso
contrario, il consiglio è di essere spietati e tagliare la conversazione;
- La trama è la sequenza dei fatti e può essere suddivisa in tre parti. La prima in cui si presentano
luoghi e persone mescolandoli insieme e creando le basi di una tensione. La seconda in cui c’è
l’esplosione del conflitto e la terza cui spetta la risoluzione della crisi. Ovviamente, in quanto norma,
può essere sfruttata o disattesa, ma la tensione data dal gioco combinatorio di una storia ne crea il
movimento e quindi la capacità di catturare l’attenzione di chi legge;
- Non farti tentare dall’idea di “copiare” un racconto già scritto o un film già visto, ma cerca di
essere originale.
5
LA LETTERA (allegato 3)
La lettera ad un amico è un testo informale, scritta da un mittente (chi scrive) ed indirizzata ad un
destinatario (chi riceve).
Per scrivere questo tipo di lettera si usa un linguaggio colloquiale, vicino alla lingua parlata di ogni
giorno. Di solito contiene argomenti e riflessioni di tipo personale, come ad esempio “come sono
andate le vacanze estive”, “come ti aspetti che saranno le scuole superiori” …
Ricorda però che la lettera ad un amico, anche se è informale, deve avere una certa strutturata in
alcune parti e formule precise:
- Scrivi luogo e data. Come prima cosa nella tua lettera ad un amico devi scrivere in alto a destra il
luogo e il giorno in cui stai scrivendo. Ad esempio: “Verona, 15 giugno 2015”;
- La formula di apertura. Ogni lettera deve iniziare con una formula che indica a chi ci stiamo
rivolgendo. Nel caso della lettera ad un amico o ad un familiare la formula di apertura potrà essere
ad esempio: “Caro Matteo” o "Cara mamma”. La formula di apertura va scritta in alto a sinistra e
dopo di questa si mette una virgola e si va a capo. La frase successiva inizierà con la lettera
minuscola;
- L'introduzione. Questa parte della lettera è una sorta di premessa, frase di contatto, e serve per
spiegare il motivo per cui si sta scrivendo la lettera, per mostrare lo stato d’animo chi scrive, oppure
in quale situazione si trova il mittente. Un esempio di introduzione può essere: “è da tanto che non
ci sentiamo e ho deciso di mandarti questa lettera per sapere come sono andate le tue vacanze”;
- Il corpo della lettera. Dopo l’introduzione c’è il corpo della lettera. Questa parte è quella più lunga,
in cui chi scrive sviluppa il tema centrale: ad esempio racconta i fatti accaduti, descrive i suoi
sentimenti riguardo ad una situazione in cui si è trovato, si pongono domande per sollecitare
risposte...;
- La conclusione. Quando si è finito di scrivere il corpo si può inserire qualche frase conclusiva, per
non chiudere la lettera in modo brusco. Un esempio di conclusione può essere: “Ora smetto di
scrivere perché è tardi, spero di sentirti presto!”
- Formula di congedo. Sotto le conclusioni poi va scritta una formula di congedo, che serve a
chiudere la lettera. Questa formula va scritta in basso a destra e alcuni esempi possono essere:
“Con affetto” o “Un abbraccio”;
- Firma la lettera. L’ultima cosa da scrivere nella lettera è la vostra firma, che dovete inserire in
basso a destra. Nel caso della lettera informale di solito si scrive solo il nome;
6
- Post Scriptum. Se vi siete dimenticati di scrivere qualcosa nel corpo della lettera potete scrivere in
basso a sinistra sotto la firma un P.S., cioè un Post Scriptum, che vuol dire letteralmente “Dopo lo
scritto”. Questa parte serve a dire quello che vi siete dimenticati. Un esempio di post scriptum può
essere: P.S. Salutami i tuoi genitori!
IL DIARIO (allegato 4)
Lo scopo della pagina di diario è quello di riflettere su se stessi o su alcuni fatti che sono accaduti.
- Nella pagina di diario quindi vengono scritti pensieri, sentimenti ed emozioni personali e l’unico
destinatario del diario è l’autore stesso (esposizione in prima persona singolare);
- Che stile usare: proprio perché racconta fatti e riflessioni personali la pagina di diario deve essere
scritta in prima persona. Lo stile da usare è informale e vicino alla lingua che parli ogni giorno.
Attenzione però a non esagerare usando abbreviazioni o linguaggio da SMS: stai sempre eseguendo
un compito di italiano!
- Ricorda l'ordine cronologico. Ricorda che in un diario di solito si scrivono fatti e pensieri tutti i
giorni, quindi si sviluppa cronologicamente. Per questo nella pagina di diario devi ricordarti di
specificare in quale giorno stai scrivendo e in che momento della giornata;
- Uso del passato prossimo o del presente come tempi verbali, a volte anche del futuro (mai il
passato remoto) poiché descrivi fatti che sono appena accaduti o che stanno per accadere;
- Che linguaggio puoi usare. Nella pagina di diario puoi usare un linguaggio semplice, informale e
spontaneo e un tono spiritoso ed ironico.
- Ricordati di rivolgerti al diario come se stessi facendo delle confidenze con un caro amico;
- Quale struttura devi seguire:
1-
Scrivi in alto il giorno e l’ora in cui stai scrivendo. Ad esempio: 15 giugno 2014, ore 20.30;
2-
Inizia con una formula introduttiva. Di solito si inizia con “Caro diario,”. Poi vai a capo riga;
3-
Introduzione: in questa parte introduci brevemente l’argomento. Ad esempio: “oggi sono
andato a vedere la scuola superiore in cui mi sono iscritto!”;
4-
Parte centrale: racconta i fatti in modo più dettagliato parlando delle tue sensazioni, dei tuoi
sentimenti e delle emozioni che hai provato;
5-
Conclusione: termina la pagina di diario usando delle formule di saluto amichevoli. Un
esempio può essere: “A domani”, o “Buonanotte”.
7
ARTICOLO DI CRONACA (allegato 5)
•
Gli articoli di cronaca sono dei testi di tipo informativo e trattano di argomenti attuali,
recenti o accaduti nel periodo di tempo in cui vengono pubblicati.
A partire dai documenti a disposizione, bisogna identificare bene il fatto che si intende riportare nel
proprio elaborato, distinguendo informazioni principali e secondarie.
Per catturare l’attenzione di chi legge è molto importante l’attacco dell’articolo (la parte iniziale),
ovvero il lead.
•
Al fine di comunicare al meglio la notizia principale, è necessario seguire le 5 regole
fondamentali del giornalismo di informazione, tradizionalmente indicate con le 5W + 1H
(secondo la terminologia anglosassone):
1. WHO (chi?): chi sono i personaggi coinvolti?
2. WHAT (che cosa?): che cosa è accaduto?
3. WHERE (dove?): dove si è svolto il fatto?
4. WHEN (quando?): quando si è verificato il fatto?
5. WHY (perché?): quali sono le cause che hanno provocato o favorito il fatto?
+
HOW (come?): come si sono svolti i fatti?
•
Le caratteristiche principali del linguaggio giornalistico di cronaca sono:
-frasi brevi,
-ordine regolare di posizione di soggetto, predicato, complementi
-prevalenza di verbi all’indicativo presente o passato prossimo
-stile semplice, diretto, comprensibile, senza passaggi che possono impedire la comprensione del
lettore.
•
Dopo la stesura del testo si procede alla correzione per controllare:
– gli errori ortografici;
– i tempi dei verbi: si può scegliere il presente storico, presentando i fatti passati come se
avvenissero nel presente, oppure il passato prossimo, passato remoto, imperfetto; si può fare
8
ricorso anche al futuro, in riferimento ad avvenimenti già avvenuti, ma successivi al momento in cui
cisi colloca idealmente.
– la completezza;
•
A lavoro ultimato, si procede alla formulazione del titolo, composto di 3 parti:
1) titolo vero e proprio, spesso ad effetto, scritto con caratteri di dimensioni maggiori, che riporta la
notizia principale;
2) occhiello, collocato sopra il titolo, in caratteri di dimensioni minori, che approfondisce la notizia
esposta nel titolo; può anche non comparire.
3) catenaccio o sottotitolo, collocato sotto il titolo, anch’esso scritto in caratteri più piccoli, che
aggiunge ulteriori informazioni; può anche non comparire.
IL TESTO ARGOMENTATIVO (allegato 6)
-Leggi attentamente il titolo e individua gli argomenti (nuclei tematici) richiesti, o proposti dal
materiale di documentazione fornito come fonte.
Occorre focalizzare la richiesta della traccia e il punto di vista proposto (il titolo è un’affermazione
con cui posso essere d’accordo o no: se lo sono, inizio affermando con le mie parole l’enunciato
stesso, altrimenti, ne formulo un altro e lo dimostro).
Bisogna esaminare molto bene il titolo del tema, in tutte le sue parti, per capire come l’argomento
proposto vada trattato. Cerco di capire bene il significato di tutte le parole; se non li conosco, mi
servo del vocabolario della Lingua Italiana.
-E’ indispensabile basare il discorso il più possibile su fatti e acquisire informazioni attraverso tutti i
mezzi a tua disposizione (libri, giornali, televisione, Internet …); ciò serve a documentarti e
raccogliere più idee possibili per sostenere con forza e competenza le tue tesi.
Fatto questo lavoro, organizza le idee raccolte in una mappa concettuale, dividendo le
argomentazioni a favore e quelli contrati a una determinata tesi.
Nella mappa concettuale serviti di frasi-chiave, cioè brevi affermazioni o domande retoriche
significative che sintetizzino le tue idee raccolte.
9
-Per discutere un argomento o per persuadere gli altri della validità della tua tesi è importante
organizzare il materiale a disposizione e riuscire a esporre le tue idee in modo logico ed efficace.
In un testo argomentativo potresti organizzare il materiale raccolto in una scaletta di idee secondo
in:
- ordine logico, con cui disporre in modo coerente ragionamenti a favore o contro;
- ordine ideologico, con cui sostenere la tua tesi e difenderla con argomentazioni, dati, esempi…
-Utilizza una schema di lavoro per punti e scrivi la copia di lavoro sviluppando le frasi–chiave della
mappa concettuale e riordinate nella scaletta di idee, seguendo uno schema a punti, come per
esempio:
- Elenca gli argomenti da affrontare;
- Suddividi ogni argomento in tesi ed eventuali esempi (per concretizzare): posso cercare i “perché”
(causa o fine) di quanto affermato nella traccia, o le conseguenze;
- Valuta la coerenza delle tesi / antitesi sostenute
(le tesi sono pertinenti con la traccia? Ho argomentato in modo logico motivando il “perché” delle
mie affermazioni? Ci sono concetti o idee ripetute?) ;
-Valuta la coesione delle tesi / antitesi sostenute
(Ho collegato tra loro le idee con i connettivi gerarchici o logici adeguati? Sono riconoscibili le parti
strutturali del tema argomentativo: TESI – ANTITESI – ARGOMENTAZIONI – SINTESI? Vi sono
periodo o affermazioni lasciate in sospeso? Ho strutturato il testo in PARAGRAFI? Ciascuno di questi
corrisponde ad un nucleo di idee specifico? …) ;
-Valuta la correttezza formale del testo (Ho evitato la cacografia, cioè il contrario della calligrafia?
Ho controllato ortografia e punteggiatura? Ho controllato la sintassi: ampiezza dei periodi,
anacoluti, idee lineari e semplici? Ho controllato le concordanze di numero e genere dei verbi? E la
correlazione di tempi verbali? Ho controllato l’uso dei pronomi per evitare ripetizioni? Ho
controllato il lessico? Ho evitato “frasi banali o luoghi comuni”?)
-Nella fase definitiva della scrittura, occorre strutturare l’impaginazione, rispettando gli opportuni
“punti a capo”.
Rileggi il testo con particolare attenzione alla GRAFIA, ORTOGRAFIA, PUNTEGGIATURA, SINTASSI E
LESSICO.
10
Devi rileggere il testo almeno tre volte: nella prima rilettura controlla grafia, ortografia e
punteggiatura; nella seconda la sintassi; infine, nella terza rilettura, controlla il lessico secondo i
criteri sopra citati.
Come controllo finale verifica la PARAGRAFAZIONE: dividere il testo in sequenze o paragrafi, magari
lasciando un rigo vuoto tra ciascun paragrafo: ricorda che ogni paragrafo deve corrispondere ad un
unità di senso; i paragrafi inoltre devono essere proporzionati / equilibrati tra loro per ampiezza;
infine, verifica che essi siano collegati tra loro dai connettivi!!!
Mentre rileggi, chiediti sempre:
-Ho difeso le mie tesi con un buon numero di argomentazioni valide?
-Ho riportato in numero sufficiente esempi, citazioni, pareri di esperti autorevoli?
-Ho seguito un ordine logico/ideologico nella stesura del tema?
-Ho usato un linguaggio chiaro, semplice e appropriato?
LA RELAZIONE (allegato 7)
Per produrre un testo “relazione” tieni presente le seguenti caratteristiche:
- Quale linguaggio usare. Quando scrivi una relazione ricordati che devi usare un linguaggio
descrittivo, perché devi informare il lettore su qualcosa che non conosce;
- Devi descrivere i fatti in modo chiaro, quindi usa un linguaggio curato, preciso e specifico
dell’argomento trattato;
- Cosa scrivere nell'introduzione. Nell’introduzione precisa di quale gita, attività scolastica o
extrascolastica vuoi parlare e qual era il suo scopo. Nel caso della gita spiega qual è stata la meta
dell’uscita, il giorno in cui siete andati e chi vi accompagnato, mentre nel caso di un laboratorio
descrivi a quale attività era dedicato e quali insegnanti l’hanno gestito;
- Cosa scrivere nella trattazione? Nella parte centrale della relazione approfondisci il tuo discorso e
fai un resoconto delle attività che avete svolto durante il laboratorio o la gita. Se parli di un
laboratorio descrivi l’obiettivo del lavoro, il modo di lavoro (in gruppo, a classe, singolo), le fasi del
lavoro svolto, che strumenti avete utilizzato e quali informazioni e abilità avete acquisito, le
difficoltà incontrate. Se invece descrivi una gita parla di com’è stata organizzata;
- Una volta che hai descritto in modo approfondito l’attività svolta devi scrivere la conclusione della
tua relazione. In questa parte puoi dare una tua valutazione personale della gita o di come si è
svolto il lavoro. Ricorda che, come in ogni tema di italiano, devi motivare le tue opinioni!
11
Allegato 8
I miei più cari e sentiti auguri a voi e alla vostra famiglia per un futuro bello, meraviglioso, sereno,
solare e fruttuoso. Vi auguro ogni bene. Vi allego una lista di venti testi, da leggere da qui a…fate
voi. Ciao
Wanna Bianchi
1-
POE, RACCONTI DEL TERRORE
2-
BRONTE, CIME TEMPESTOSE
3-
FIELDING, TOM JONES
4-
DICKENS, DAVID COPPERFIELD
5-
FLAUBERT, MADAME BOVARY
6-
HUGO, NOTRE DAME DE PARIS
7-
FITZGERALD, IL GRANDE GATSBY
8-
WOLF, LA SIGNORA DALLOWAY
9-
TOLSTOJ, ANNA KARENINA
10-
SVEVO, LA COSCIENZA DI ZENO
11-
PIRANDELLO, IL FU MATTIA PASCAL
12-
SALINGER, IL GIOVANE HOLDEN
13-
TWAIN, TOM SAWYER
14-
FAULKNER, L'URLO E IL FURORE
15-
HEMINGWAY, IL VECCHIO E IL MARE
16-
LEVI, SE QUESTO E’ UN UOMO
17-
CALVINO, MARCOVALDO
18-
SILONE, FONTAMARA
19-
BRADBURY, FAHRENEIT 451
20-
TOLKIEN, IL SIGNORE DEGLI ANELLI
21-
STEINBECK, LA LUNA E’ TRAMONTATA
22-
RICHARD BACH, IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON…
Del quale vi dedico le seguenti pagine…
12
CRESCENDO IMPARI
E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne
vittoriosi...
La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente...
Non è quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni
spettacolari...
La felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla
prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole, ma preziose...
... e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di
una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una
cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire
una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina
allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che
un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e
che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze
vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei cinque minuti sono preziosi e
lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in
cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le
distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi
felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
13
E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'è
qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano
che vola c'è nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
Dal libro "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach
14