Presentazione standard di PowerPoint

Transcript

Presentazione standard di PowerPoint
GLI EFFETTI DELLE GARE D’AMBITO
SULLA DISTRIBUZIONE DEL GAS IN ITALIA
Inserimento nelle cabine di riduzione di turboespansore
e centrale di cogenerazione
Ing. Giuseppe Mario Patti
Proxima S.r.l.
AccaDueO 2014 Bologna, 23.10.2014
Ruolo delle gare d’ambito nella
minimizzazione dei consumi energetici
La sempre maggiore importanza che riveste la minimizzazione dell’uso di
combustibili fossili e la minimizzazione degli sprechi energetici
Le innovazioni tecnologiche oggi disponibili sul mercato, che consentono di
applicare su vasta scala metodologie di risparmio e recupero energetico
Rendono auspicabile l’inserimento di prescrizioni per il recupero dell’energia
dissipata all’interno delle cabine di riduzione, nei capitolati per le gare
d’ambito per l’affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas,
in via di pubblicazione in Italia.
Uso razionale dell’energia per un
economia sostenibile
Le crescenti difficoltà di approvvigionamento dei combustibili fossili
dovute tra l’altro alle crisi internazionali e le tematiche ambientali oggi
sempre più sentite, conferiscono alle problematiche energetiche un
ruolo di primaria importanza per lo sviluppo economico della nostra
società.
Un’ attenta gestione e un uso razionale dell’energia sono basilari in un
economia sostenibile ed é interesse comune trovare ed adottare
modalità che consentano di realizzare i medesimi prodotti o servizi,
utilizzando minori quantità di energia primaria e/o minimizzando gli
sprechi energetici , utilizzando cioè trasformazioni e recuperi tra le
diverse forme di energia.
Cabine di riduzione a turboespansione
In particolare vedremo come elementi della rete gas fino ad oggi energivori e che
producono dissipazione di energia quali le cabine di primo salto presenti nelle reti
di distribuzione di gas naturale, possano invece, con l’uso delle tecnologie oggi
disponibili, consentire la produzione di calore ed energia elettrica ottenuta con
emissione zero di CO2.
Inserendo in una cabina di primo salto, in sostituzione degli
organi di laminazione tradizionali , un impianto di
turboespansione si recupera l’energia altrimenti dissipata nella
decompressione del gas producendo energia elettrica.
Cabine di riduzione a
turboespansione cogenerativa
Sfruttando i salti di pressione del gas esistenti tra monte e valle della cabina di
riduzione , con l'impiego di turbine ad espansione a flusso radiale viene
trasformata in energia meccanica l’energia potenziale posseduta dal metano
sotto forma di pressione e che altrimenti sarebbe inutilmente dissipata dalle
valvole di laminazione. L’energia meccanica viene poi trasformata da un
generatore elettrico in energia elettrica.
Inoltre accoppiando al turboespansore un impianto di cogenerazione per il
riscaldamento del gas, che utilizzi olio vegetale in un processo di cogenerazione
di energia e di calore, l’energia elettrica prodotta viene ceduta alla rete e il calore
viene utilizzato nel processo di espansione del gas naturale all’interno del
turboespansore, avendo risparmiato il gas delle caldaie, e prodotto energia
elettrica oltre a quella prodotta dal turboespansore. Tutta l’energia prodotta
quindi è ad emissione zero di CO2 e può dar diritto ai certificati bianchi, la cui
vendita rappresenta una ulteriore entrata.
Certificati bianchi
Il sistema di cogenerazione è essenzialmente costituito da un motore,
alimentato a olio vegetale, tramite un sistema di scambiatori a piastre
per il circuito di raffreddamento del motore stesso e a fascio tubiero
per il recupero di energia termica dai fumi, è in grado di sviluppare la
potenza termica che viene utilizzata nel processo di espansione del
metano.
Un impianto così fatto consente di recuperare energia a fronte
dell’espansione del gas: questa quindi è la grossa innovazione che ci
consente di produrre energia nei due stadi su cui è articolato
l’impianto.
Come vedremo nell’esempio è da sottolineare l’importanza per l’ente
locale della vendita dei certificati bianchi.
Simulazione
Dati riferiti ad un piccolo Comune di
13000 abitanti.
Conclusioni
Oggi il livello tecnologico raggiunto consente di rendere redditivi anche
impianti con portate medio piccole con un ritorno dell’investimento da 3
a 5 anni.
Nel successivo decennio di vita l’impianto garantirà entrate significative.
Si tenga presente che l’ olio vegetale che viene utilizzato nell’impianto
di cogenerazione, attiva la filiera agricola per la produzione di colza,
girasole, ecc, con ulteriori benefici per il territorio.
Grazie!
Proxima S.r.l.
Ing. Giuseppe Mario Patti
[email protected]
Credits:
Si ringrazia l’ing Emanuele Garroni per aver
gentilmente fornito i dati per l’esempio riportato